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Mi tocca condividere ogni parola, io che a un sito editoriale (con merda ancora molto, molto limitata, per fortuna) ancora ci lavoro.

Ma aggiungo al danno la beffa: Google ha dettato le regole per 20 anni e ora accusa chi le ha seguite di aver rovinato il web. Ehm....

Il tutto mentre ha proceduto ad ammazzare ulteriormente i siti "minori", penalizzandoli enormemente rispetto ai grandi nomi dell'editoria e non solo, e ha proceduto e procede sempre più a implementare una SERP dove i risultati organici non esistono di fatto più, a favore di una serie di link dove comprare, comprare, comprare.

Graziarcazzo, Google.

Ci saremo messi nella merda noi sottomettendoci a Google, ma le alternative ci sono. Chi si è rotto il cazzo, le usi. Si sa mai che un giorno faremo massa critica (non ho molta fiducia che Google venga smembrata davvero per "rompere" la sua posizione dominante).

mastodon.bida.im/@strelnik/113…


"Abbiamo smesso di scrivere per il nostro pubblico e abbiamo iniziato, senza neanche accorgercene, a scrivere per l’algoritmo di Google. Per avere più traffico. Più persone che arrivassero sui nostri contenuti.

Ci siamo drogati di una sostanza che non ci ha mai nutrito, quel traffico cieco e inutile fatto di persone che neanche sapevano cosa stavano leggendo e dove lo stavano facendo.

Abbiamo azzerato l’identità dei nostri siti, dei nostri blog, rendendoli contenitori asettici di contenuti senza personalità."

(Antonio Moro)

➡️ clickbaiting.it/p/il-web-e-mor…


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