oggi su slowforward, all'indirizzo slowforward.net/2025/08/16/bit… pubblicato tre estratti da un numero di "bit" del 1967 che a mio giudizio - pur se riferiti alle arti visive - hanno molto a che fare anche con la scrittura di ricerca. possono tranquillamente cioè essere trasposti in (ripensati come) notille di poetica. soprattutto il brano (presentato nella rivista solo in inglese) di piero manzoni.
per l'ennesima volta si dimostra che quanto alcuni scrittori - dagli anni '90 in francia e 2000 in italia - hanno fatto in direzione di un'idea di postpoesia era perfettamente chiaro, immaginabile e immaginato, già venti-trent'anni prima. (d'altro canto potremmo ragionare anche di fluxus, delle istruzioni di allan kaprow, di giuseppe chiari, vincenzo agnetti e infiniti altri nomi e tracciati di sperimentazione).
che l'italia petrarcaica non se ne accorga nemmeno adesso, 2025, è motivo di ilarità e imbarazzo: quotidianamente.
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