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dusty / differx. 2025


youtu.be/WTfG1F2ryQ4?si=-CLzG2…

#art #audiovideo #differx #dusty #video

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mummenschanz 1976 reloaded / differx. 2025


youtu.be/NuFr2FPGct0?si=7oULnM…

#art #audiovideo #differx #mummenschanz #reloaded #video

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“segni, tracce e carte d’artista”: il 28 gennaio @ galleria sandro bongiani vrspace


SANDRO BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA

sandrobongianivrspace.it/

Mostra Collettiva, “Segni, tracce e carte d’artista”

Un viaggio a ritroso nel passato per poi connettersi con il presente. Una contaminazione totale di diversi modi espressivi in cui la condivisione diventa presupposto essenziale di sedimentazione, stratificazione e dialogo tra momenti diversi divenuti opera contemporanea.

La Galleria Sandro Bongiani Vrspace di Salerno ha il piacere di presentare il 28 gennaio 2025 alle ore 18.00, la mostra collettiva dal titolo “Segni, tracce e carte d’artista”, a cura di Sandro Bongiani.

La mostra è organizzata dalla Collezione Bongiani Art Museum di Salerno è costituita dalle opere di 42 artisti italiani e stranieri invitati a questo importante evento collettivo. Dopo la mostra “Carte, cartapecore, scartoffie e pinzillacchere” del 2017 presentata all’Archivio di Stato di Salerno con l’esposizione di antiche pergamene, scritture e documenti originali in un insolito viaggio dentro il passato e il ventre dell’Archivio, a distanza di 7 anni viene presentato a Salerno un secondo evento dal titolo: “Segni, tracce e carte d’artista”, a cura di Sandro Bongiani che comprende l’utilizzo di undici documenti già presentati nella precedente mostra per essere ora utilizzati come base di lavoro da importanti artisti italiani e stranieri, diversi per età e linguaggio espressivo, invitati a intervenire, ognuno con il proprio vissuto e visione poetica a realizzare l’opera “unica” per questo evento collettivo. Gli artisti invitati: Alessandra Angelini I Francesco Aprile I Antonio Baglivo I John M. Bennett I Raffaele Boemio I Andrea Bonanno I Giovanni Bonanno I Anna Boschi I Ryosuke Cohen I Carmela Corsitto I Rosa Cuccurullo I Nicolò D’Alessandro I Marcello Diotallevi I Pablo Echaurren I Cinzia Farina I Luc Fierens I Giovanni Fontana I Marco Giovenale I Coco Gordon I Paolo Gubinelli I Carlo Iacomucci I Ugo la Pietra I Giovanni Leto I Pietro Lista I Oronzo Liuzzi I Maya Lopez I Serse Luigetti I Ruggero Maggi I Mauro Magni I Elena Marini I Giorgio Moio I Mauro Molinari I Franco Panella I Filippo Panseca I Enzo Patti I Lamberto Pignotti I RCBz I Gian Paolo Roffi I Paolo Scirpa I Ernesto Terlizzi I Reid Wood I Rolando Zucchini. Questa mostra collettiva vuole ribadire prima di tutto il valore primario del documento storico cartaceo come “materiale essenziale da costruzione” dell’opera nella sua qualità storica e espressiva. Il progetto è stato pensato espressamente come una sorta viaggio a ritroso nel passato, per poi connettersi anche con il presente, integrandosi e vivendo in un corpo e una voce unica. Quello che ne viene fuori dalle opere presentate è la sorprendente capacità degli artisti contemporanei a relazionarsi e dialogare con il passato in un procedere assorto e struggente aggiungendo alla storia il presente e prospettando attraverso la visione un unicum collettivo di “nuovi mondi possibili” di rappresentazione poetica. Una contaminazione del tutto originale di un fare in cui la condivisione e la sintesi diventano presupposto essenziale di sedimentazione e dialogo tra momenti temporali diversi tramutati eccezionalmente in opera creativa. In questa nuova dimensione, tra memoria e invenzione, l’opera creata si anima di nuove suggestioni con significativi interventi grafici e pittorici alla scoperta delle possibili e diverse declinazioni del “documento storico” rinnovato opportunamente da parte degli artisti, ora, i segni del passato e le riflessioni dell’artista si integrano e ci appaiono in forma unitaria di trame e nuovi significati che vanno un po’ oltre il presente e il visibile. Si ringrazia l’Archivio Storico di Salerno e la Collezione Bongiani Art Museum di Salerno per la collaborazione alla realizzazione di questo importante evento.

Evento / Sandro Bongiani Arte Contemporanea

“Segni, tracce e carte d’artista”

Progetto Internazionale con 42 artisti invitati

Galleria: Sandro Bongiani Vrspace

https://www.sandrobongianivrspace.it/  

Da martedì 28 gennaio 2025 a domenica 23 marzo 2025

Vernissage 28 gennaio 2025 ore 18.00

Via S. Calenda, 105/D 84126 Salerno (SA)

Email: bongianimuseum@gmail.com

Tel: (+39) 3937380225

Orari: lunedì /domenica 00:00 – 24:00

Evento in collaborazione con la Collezione Bongiani Art Museum e l’Archivio di Stato di Salerno.

#art #artExhibit #arte #asemic #collectiveArtExhibit #SandroBongiani #SandroBongianiVRSpace #vispo

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revolution 2005 / kristof kintera. 2005


youtube.com/shorts/y0GQVEMozxM…

*

src: instagram.com/reel/DFHsO-mIWr0…

#art #arte #installation #KrištofKintera #video

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n.b.: l’incontro di oggi, 24 gennaio, a ravenna: presentazione dell'”antologia di ricercabo” – è stato rinviato al 31 gennaio


.

#AntologiaDiRicercaBO #LeonardoCanella #LorenzoMari #Manni #narrativa #OrdineDellaCasaMatha #poesia #RenatoBarilli

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nuovi articoli in ‘roots§routes’ n. 47 (gennaio-aprile 2025)


Nuovi articoli del numero di
roots-routes.org/

§FARE MONDI.
Tra ricerca e fabulazione

Anno XV | n° 47 | Gennaio – Aprile 2025

a cura di Anna Chiara Cimoli e Alessandro Tollari

Un’antropologia spettropolitica. Dal museo del mondo al situazionismo mondano
di Jonas Tinius

Can Yalçınkaya’s comic scholarship against the zombification of academia
by Valentina Marcella

Il Worlding come ecosistema:
gli ambienti speculativi di Pierre Huyghe
di Elmira Sharipova

Improvisation in Anesthetic Environments:
Restoring Imagination
by Francesca Camilla Mattioli

Il sacchetto della spesa alla fine del mondo:
pratiche di world-building reticolare
di Nicola Zolin e Davide Tolfo

Anna Maria Maiolino.
Spazi ludici di resistenza durante la dittatura militare
di Eva Adduci

La coreografia delle proteste nel lavoro di River Sisters
di Anja Dimitrijević

Disturbing Multispecies Performance.
Uno sguardo animalfuturista alla coabitazione
di Teresa Masini

ATLAS PROXIMA
Uno studio di Nation25, in collaborazione con la biologa marina Sarah C. Colner
di Caterina Pecchioli ed Elena Abbiatici per Nation25

Mind wandering: per un metodo di ricerca empirico e affettivo
di B.Bordoni

Anguane e altri rimedi
di Chiara Cecconello

INSOMNIAC LOVERS
di Goda Palekaitė

MARE LUNGO
di Luca Capuano

Relazione sull’avanzamento di ricerca della coesistenza tra l’effimero e l’umano attraverso il suo riconoscimento per mezzo di quella condizione identificativa chiamata lavoro
di Cosimo Mollica

#AlessandroTollari #AnjaDimitrijević #AnnaChiaraCimoli #BBordoni #CaterinaPecchioli #CosimoMollica #DavideTolfo #ElenaAbbiatici #ElmiraSharipova #EvaAdduci #fabulazione #fareMondi #FrancescaCamillaMattioli #JonasTinius #Nation25 #NicolaZolin #ricerca #rootsRoutes #rootsRoutes #TeresaMasini #traRicercaEFabulazione #ValentinaMarcella

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importante: 4 febbraio, webinar di amnesty international sull’ultimo rapporto dedicato al genocidio a gaza


*

PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO SUL GENOCIDIO DI ISRAELE A GAZA


webinar
Martedì 4 febbraio alle ore 19:00

Il lavoro di ricerca di Amnesty International nel Territorio palestinese occupato e Israele non si è mai fermato. Dal rapporto sul crimine di apartheid contro la popolazione palestinese, alle indagini e ricerche dal 7 ottobre 2023 in poi. Nel nostro ultimo rapporto Ti senti come se fossi un subumano: il genocidio di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza”, i nostri ricercatori e ricercatrici hanno raccolto prove e sufficienti elementi per giungere alla conclusione che Israele ha commesso e sta continuando a commettere genocidio nei confronti della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza occupata.

L’incontro online intende approfondire i contenuti del rapporto da un punto di vista legale con un focus specifico sul metodo e strumenti della ricerca. Il 4 febbraio alle 19:00 su zoom interverranno:

  • Bodour Hassan, ricercatrice di Amnesty International in collegamento da Gerusalemme
  • Erika Guevara-Rosas, alta direttrice per le ricerche e le campagne di Amnesty International
  • Tina Marinari, campaign manager dell’ufficio campagne di Amnesty International Italia
  • Vito Todeschini, legal advisor presso di Amnesty International in collegamento da Washington

L’incontro si svolgerà in lingua italiana con traduzione simultanea.

È possibile iscriversi per partecipare, compilando il form di questa pagina:
amnesty.it/webinar-presentazio…


#amnesty #AmnestyInternational #apartheid #BodourHassan #ErikaGuevaraRosas #Gaza #genocide #genocidio #genocidioDiIsraeleControLaPopolazionePalestineseAGaza #ICC #icj #IDF #IOF #izrahell #massmurders #Palestina #Palestine #popolazionePalestinese #presentazione #rapporto #starvingcivilians #starvingpeople #TinaMarinari #VitoTodeschini #warcrimes #zionism

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“il verri” n. 86 – giulia niccolai

"il verri" n. 86, dedicato a Giulia Niccolai
cliccare per ingrandire + cfr. ilverri.it/magazine/4134/giuli…

n. 86, ottobre 2024
“Giulia Niccolai, l’ho scritto «io»”
152 pagine

Ridurre l’io secondo l’influente comando dell’avanguardia ufficiale degli anni Sessanta significa per Giulia Niccolai metterlo tra virgolette, trasformarlo in una citazione presa da altri, farne un testo preso in prestito. E’ un lavoro compiuto a cavallo tra due lingue e due tradizioni letterarie, il nonsense anglosassone e la neoavanguardia italiana, che produce una varietà straordinaria di sperimentazioni come le tavole di poesia visiva di Humpty Dumpty, i nonsense geografici di Greenwich o libro artigianale e d’artista Poema & oggetto.

ilverri.it/magazine/4134/giuli…

indice del "verri" n. 86

#AlessandroGiammei #anniSessanta #ChiaraPortesine #EugenioGazzola #FedericaParodi #GiuliaNiccolai #Greenwich #HumptyDumpty #ilVerri #IsabellaLivorni #MarziaDAmico #neoavanguardia #NicolaCecchella #nonsense #PoemaOggetto #TaylorYoonjiKang

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per il premio pagliarani 2025: ultima settimana per inviare


oggi, 23 gennaio 2025, inizia l’ultima settimana utile per inviare al
PREMIO DI POESIA ELIO PAGLIARANI

Il 30 gennaio 2025, ore 12, è infatti la data limite per l’invio da parte degli autori iscritti al Premio – secondo le modalità indicate nel bando – di tutte le opere che il Comitato organizzativo selezionerà per candidarle al Premio e che saranno ammesse alla successiva votazione per la rosa delle opere finaliste.

c’è tempo fino al 30 gennaio per partecipare al premio nazionale di poesia elio pagliarani, decima edizione, 2024-25


slowforward.net/2025/01/07/30-…

premionazionaleeliopagliarani.…

#poesia #poesiacontemporanea #ultimasettimana #poesiainedita #poesie #premiopagliarani

#ElioPagliarani #poesia #poesiaContemporanea #poesiaInedita #poesiacontemporanea #poesiainedita #poesie #poesie_ #premio #premioDiPoesia #PremioPagliarani #premiopagliarani #ultimaSettimana #ultimasettimana


c’è tempo fino al 30 gennaio per partecipare al premio nazionale di poesia elio pagliarani, decima edizione, 2024-25


premio Pagliarani
Il termine per le domande di partecipazione per le sezioni Editi, Inediti, e Progetti di Traduzione è fissato per il 30 gennaio 2025.
Le domande vanno presentate esclusivamente attraverso il sito mediante registrazione (www.premionazionaleeliopagliarani.it)
Il premio è una delle attività dell’Associazione letteraria Elio Pagliarani dedicata allo studio della poesia contemporanea.
Il Premio Nazionale Elio Pagliarani, nato nel 2015, ha per scopo il promuovere e valorizzare, nello spirito sperimentale del poeta, la scrittura poetica e la ricerca letteraria che dimostrino qualità creative ed espressive originali nell’innovazione linguistica.

premionazionaleeliopagliarani.…

Tutte le informazioni e i dati sono sul sito del premio o, in pdf, qui:
COMUNICATO STAMPA
BANDO del premio
REGOLAMENTO generale

ed
ELENCO DEI VINCITORI delle precedenti edizioni

_________________________________________
Ufficio stampa e comunicazione:
Gisella Blanco, Marco Giovenale, Irma Serra

#AntonellaAnedda #AssociazioneLetterariaElioPagliarani #BandoDelPremio #bandoDelPremioElioPagliarani #bandoDelPremioPagliarani #comunicatoStampa #comunicatoStampaDelPremioElioPagliarani #ElencoDeiVincitori #poesiaItaliana #premiDiPoesia #premioDiPoesia #PremioElioPagliarani #PremioPagliarani #RegolamentoDelPremio #RegolamentoDelPremioElioPagliarani #sezioneEditi #sezioneInediti #traduzione #traduzioni


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c’è tempo fino al 30 gennaio per partecipare al premio nazionale di poesia elio pagliarani, decima edizione, 2024-25


premio Pagliarani
Il termine per le domande di partecipazione per le sezioni Editi, Inediti, e Progetti di Traduzione è fissato per il 30 gennaio 2025.
Le domande vanno presentate esclusivamente attraverso il sito mediante registrazione (www.premionazionaleeliopagliarani.it)
Il premio è una delle attività dell’Associazione letteraria Elio Pagliarani dedicata allo studio della poesia contemporanea.
Il Premio Nazionale Elio Pagliarani, nato nel 2015, ha per scopo il promuovere e valorizzare, nello spirito sperimentale del poeta, la scrittura poetica e la ricerca letteraria che dimostrino qualità creative ed espressive originali nell’innovazione linguistica.

premionazionaleeliopagliarani.…

Tutte le informazioni e i dati sono sul sito del premio o, in pdf, qui:
COMUNICATO STAMPA
BANDO del premio
REGOLAMENTO generale

ed
ELENCO DEI VINCITORI delle precedenti edizioni

_________________________________________
Ufficio stampa e comunicazione:
Gisella Blanco, Marco Giovenale, Irma Serra

#AntonellaAnedda #AssociazioneLetterariaElioPagliarani #BandoDelPremio #bandoDelPremioElioPagliarani #bandoDelPremioPagliarani #comunicatoStampa #comunicatoStampaDelPremioElioPagliarani #ElencoDeiVincitori #poesiaItaliana #premiDiPoesia #premioDiPoesia #PremioElioPagliarani #PremioPagliarani #RegolamentoDelPremio #RegolamentoDelPremioElioPagliarani #sezioneEditi #sezioneInediti #traduzione #traduzioni

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il risveglio dei dormienti è un’altra forma di sonno


gammm.org/2025/01/23/adesso-es…

#AdessoEssendo #Ale #AleBroggi #AlessandroBroggi #gammm #MarcoGiovenale #MicheleZaffarano #poesia #prosa #ProsaInProsa #segnalazioni #testiCollettivi #testoCollettivo

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oggi e domani, 23-24 gennaio, all’accademia dei lincei (roma): “il possibile: istruzioni per l’uso. studi sull’opera di gianfranco baruchello”


Fondazione Baruchello presenta:

IL POSSIBILE: ISTRUZIONI PER L’USO. STUDI SULL’OPERA DI GIANFRANCO BARUCHELLO

Convegno Internazionale di Studi
Comitato scientifico: Roberto Antonelli, Lina Bolzoni, Piero Boitani, Carla Subrizi, Claudio Zambianchi, Alessandro Zuccari.

A cura di Carla Subrizi

Accademia Nazionale dei Lincei
Palazzo Corsini, Via della Lungara 10, 00165 Roma (RM)
23–24 gennaio 2025
ore 10:00–18:00


programma:
slowforward.net/wp-content/upl…

Per partecipare in presenza al convegno è necessaria l’iscrizione online compilando questo modulo.

I lavori potranno essere seguiti dal pubblico anche in streaming qui.

Il Convegno “Il Possibile: Istruzioni per l’uso. Studi sull’opera di Gianfranco Baruchello”, promosso dall’Accademia Nazionale dei Lincei, in collaborazione con la Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institut für Kunstgeschichte, la Sapienza Università di Roma, e la Fondazione Baruchello e a cura di Carla Subrizi, intende ripercorrere l’opera di Gianfranco Baruchello (Livorno, 1924 – Roma, 2023) nel contesto storico-artistico italiano e internazionale dal secondo dopoguerra fino ai lavori più recenti.

Il Convegno vuole, dunque, restituire la complessità della ricerca dell’artista, facendo emergere i principali fili conduttori del suo lavoro e i momenti specifici da cui hanno preso forma nuove idee e direzioni di ricerca. L’obiettivo è ricostruire e approfondire queste traiettorie, espandendole nel contesto storico-artistico in cui si sono sviluppate, mettendo in connessione gli aspetti più noti della sua produzione con quelli meno indagati.

Attraverso nuove ricerche negli archivi della Fondazione, ma anche in altri archivi e biblioteche italiani, europei e internazionali, il Convegno vuole fare emergere i caratteri peculiari del lavoro dell’artista, a partire da nuove prospettive di ricerca.

Dagli anni del fascismo in Italia, vissuti anche attraverso la famiglia e l’educazione, agli anni del secondo dopoguerra (il primo dopoguerra arriva comunque nella sua formazione attraverso l’esperienza paterna) con le implicazioni derivate da quello che costituiva un forte obiettivo per i giovani ventenni di quel periodo (ricostruzione, ricominciare, ripartire, etc.) e che per Baruchello trovarono anche una possibilità, poi rifiutata, nell’intraprendere l’avvio di una azienda chimico-farmaceutica nella periferia di Roma; all’amicizia con Marcel Duchamp e Roberto Sebastián Matta ad altri personaggi della scena americana nei primi anni Sessanta; agli anni dei movimenti politici degli anni Sessanta, da Baruchello vissuti personalmente, fino alle esperienze che caratterizzano la ricerca di un artista italiano del secondo dopoguerra con una fitta serie di relazioni in Francia, soprattutto, ma anche gli Stati Uniti: quella di Baruchello è una lunga storia di ricerche, sperimentazione e produzione di idee che ha preso forma nelle sue opere di natura multiforme, talvolta precorritrici, originali e spesso difficili da collocare nei canoni tradizionali della storia dell’arte.

Negli ultimi quindici anni, alcune mostre retrospettive di grande importanza, in Italia e all’estero (Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, 2011; Deichtorhallen, Amburgo e ZKM-Center for Art and Media, Karlsruhe, 2014; Triennale di Milano, Milano, 2014; Raven Row, Londra, 2017; MART, Rovereto, 2018; Villa Arson, Nizza, 2018), hanno riportato all’attenzione i circa settant’anni di ricerca dell’artista, sottolineando il carattere molteplice di Baruchello, artista, scrittore e intellettuale raffinato, che sin dai primi anni Sessanta, accanto alla pittura (mai da lui abbandonata) ha utilizzato la cinepresa (e in seguito la videocamera), la fotografia, la scrittura, la performance, l’installazione e, come lui stesso l’aveva definita, la “activity”.

Inventore di società fittizie (Artiflex, 1968), di tecniche pittoriche (la pittura su più strati di plexiglass, dalla fine del 1963), sperimentatore di azioni tra arte e agricoltura, Agricola Cornelia S.p.A. (1973-1981), realizzatore di film a partire da materiali preesistenti (Verifica incerta, 1964; Tre lettere a Raymond Roussel, 1969), il Convegno vuole ripercorrere gli aspetti fondamentali del suo lavoro, che nel continuo rinnovarsi ha mantenuto la coerenza, seppur nella diversità. Negli anni Ottanta e poi Novanta ha dedicato nuova attenzione al rapporto con la natura e l’ecologia realizzando Il Giardino, curando Il Bosco: progetti, fino al recente Beatrix, che continuano a rivolgere uno sguardo poetico e politico al rapporto dell’individuo con l’ambiente.

Assemblare, incollare, montare, (nella scrittura, nella pittura – su tela, cartone, alluminio, plexiglass – negli oggetti, nel cinema) sono stati i modi per “costruire un proprio linguaggio”. Archiviare è stato il modo di produrre inventari di idee, ponendo la trasversalità come chiave di comprensione del mondo.

Le relazioni internazionali, i rapporti con artisti della sua generazione ma anche con poeti, filosofi, scrittori (Eco, Calvino, Manganelli, Balestrini, Castellina, Vicinelli, Jouffroy, Lyotard, Lascault, etc.) permettono infatti di ricostruire una biografia che si estende a tutto il XX secolo, fino ai primi due decenni del XXI. Storia, politica, scienza e filosofia, ambiente e natura si sono intrecciati in opere e interventi, progetti e idee.

Nel 1998 decide di istituire, con Carla Subrizi, una Fondazione per l’arte contemporanea, che ha la finalità principale di salvaguardare e continuare a promuovere la ricerca sulla sua opera. Il progetto culturale della Fondazione, istituzione che conserva gli archivi e i grandi progetti in esterno (Il Giardino, Il Bosco, Beatrix) nonché un nucleo cospicuo di opere, prosegue dopo la sua morte.

Baruchello ha pubblicato decine di libri e ha considerato la sua Biblioteca (donata alla Fondazione nel 1998) un proprio autoritratto. Il lavoro sul Catalogo ragionato (pubblicazione prevista: 2025-2026) ha inoltre consentito negli ultimi dieci anni, di ritornare alla storia delle opere e delle mostre, agli scritti (documenti, manoscritti, libri) riguardanti il suo lavoro, permettendo di riconsiderare molta letteratura critica, che non ha smesso di sottolineare gli aspetti essenziali del suo lavoro.

In concomitanza del Convegno, al termine della seconda giornata, sarà inaugurata la mostra “Gianfranco Baruchello. Mondi Possibili”, presso Villa Farnesina – Accademia Nazionale dei Lincei, Via della Lungara 230, Roma (seguirà nei prossimi giorni la comunicazione relativa alla mostra).

PROGRAMMA:
https://slowforward.net/wp-content/uploads/2025/01/programma-convegno-baruchello.pdf

PDF 1

PDF 2

#AccademiaNazionaleDeiLincei #AlessandroZuccari #art #arte #Baruchello #Beatrix #BibliothecaHertziana #CarlaSubrizi #ClaudioZambianchi #convegno #convegnoInternazionaleDiStudi #FondazioneBaruchello #GianfrancoBaruchello #GianfrancoBaruchelloMondiPossibili #IlBosco #ilGiardino #LaSapienzaUniversitàDiRoma #LinaBolzoni #Lincei #MaxPlanckInstitutFürKunstgeschichte #mostra #PalazzoCorsini #PieroBoitani #RobertoAntonelli #VillaFarnesina

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dip 038, sintassi


questa annotazione può sembrar cadere qui out of the blue (e forse un po’ è così), ma va detto – o sono persuaso possa essere detto – che:

c’è un modo specifico di sentire, di avvertire la sintassi, e di naturalmente tornirne i labirinti, che è in profondità analogo al lavoro di Lynch non soltanto con la macchina da presa e con determinate sue carrellate lentissime in climax o anticlimax (per esempio), ma proprio con la gestione della trama, intesa come:

tessuto che non solo si smaglia ma si riannoda in punti imprevedibili, come un abito non euclideo. o non sempre – non tutto – euclideo.

a differenza della radice, verticale e gerarchica, il rizoma è intersecante, trasverso, anarchico e orizzontale.

in questo, una certa modalità della ricerca letteraria, che soprattutto metto al lavoro con prose brevi in un libro che uscirà prima dell’estate, le asimmetrie e astrazioni (e torsioni) sintattiche che ho sperimentato dialogano, credo proficuamente, con una idea post-novecentesca di montaggio, frammentazione e ripresa di unità.

vorrò/vorrei poi sempre più che una quota forte, alta, di indeterminazione connotasse i materiali dei prossimi testi. (ma “textus” è un vocabolo inesatto, e la parentesi resta aperta

#111 #DavidLynch #dip #dip038 #dip038 #Lynch #sintassi

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it does not speak / jim leftwich. 2025


‘With the non-specificity of asemic writing there comes a vacuum of meaning, which is left for the reader to fill in and interpret.” — from Wikipedia

Why would this be called asemic?

In the late 1990s, Tim Gaze and I were not looking for another way of saying “reader response.”

Asemic Writing was not supposed to be an “anything goes” opportunity.

The word “polysemous’ works perfectly well for the Wikipedia statement. We knew the word in 1997, and would have used it if it had been appropriate.

Asemic is not meant to give you and me and our 39 thousand friends a chance at every imaginable meaning, an experience wherein anything we want is as good as anything else.

Asemic should return no meanings. We should stare at it, and it should stare back in silence.

The asemic does not speak. It does not give anyone anything that they want.

01.20.2025

#asemic #asemicWriting #JimLeftwich #scritturaAsemica #theory

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insensatez / antonio carlos jobim, vinicius de moraes. 1963


jobim.org/jobim/handle/2010/11…

listen to the piano line. do not listen to the piano line

youtu.be/LvRyc7u-83k?si=5h8o2N…

it took me 17 years, more or less, to focus on this tune. recorded it in a taxi heading to a hospital with my father. 2008: slowforward.net/2024/06/24/lis…

youtu.be/N0WDNdI2-lw?si=n-Zl3X…

youtu.be/JpfyaD9R0_4?si=z0a21p…

#2008 #AntonioCarlosJobim #dad #DavidLynch #doNotListenToThePianoLine #Hospital #Insensatez #listenToThePianoLine #LostHighway #LungotevereInSassia #MuroTorto #music #musicA_ #piano #SantoSpirito #VillaBorghese #ViniciusDeMoraes

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petizione per il riconoscimento dello stato di palestina


https://secure.avaaz.org/campaign/it/palestine_recognition_now_it_paly_signers/

Il cessate il fuoco a Gaza ci ha ridato qualcosa che desideravamo da tanto: la speranza. Ma non cancella la devastazione. Non mette fine all’occupazione. E non concede la libertà a milioni di palestinesi che ne hanno un disperato bisogno.

Ora che il cielo di Gaza torna silenzioso, chiediamo una soluzione duratura: che il Regno Unito, la Francia e il Giappone riconoscano lo Stato della Palestina. Sarebbe un passo fondamentale verso la pace e la giustizia. Ma questi Paesi stanno esitando sotto l’enorme pressione di Israele.

Per decenni l’Italia è stata solidale con il popolo palestinese e la sua causa, ha sempre sostenuto il diritto del popolo palestinese ad avere «uno stato indipendente, sicuro ed economicamente prospero». Una posizione che il nostro governo condivide, è quindi ora di passare dalle parole ai fatti e riconoscere lo Stato della Palestina.

secure.avaaz.org/campaign/it/p…
__________________________
1.848.547 hanno firmato. Arriviamo a 2.000.000


#Cisgiordania #coloni #colonialism #criminali #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IOF #israelterroriststate #izrahell #massmurders #Palestina #Palestine #settlers #sionismo #starvingcivilians #starvingpeople #StatoDiPalestina #warcrimes #WestBank #zionism

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sì, è vero che #mastodon ha un numero limitato di caratteri, ma è altrettanto vero che - proprio per questo - è uno strumento ottimo per lavorare sulle #formebrevi, come sui rinvii a materiali ospitati da siti e blog.
personalmente, una modalità di 'diario' che posso avviare/attivare qui (come su #Friendica - dove scrivo ora - e/o #kofi ) è preferibile al rumore di #facebook.

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gaza, palestina, cisgiordania, genocidio


tutti i materiali relativi a #gaza #palestina #genocidio #cisgiordania inseriti nel tempo su slowforward sono rintracciabili a questi link:
slowforward.net/?s=Palestina
slowforward.net/?s=Gaza
slowforward.net/?s=genocidio
slowforward.net/?s=cisgiordani…

#Cisgiordania #Gaza #genocidio #Palestina

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Alessandro Portelli

Il 12 maggio 1996, a un intervistatore televisivo che le chiedeva se mezzo milione di bambini morti in Iraq fossero un prezzo che valeva la pena pagare, Madeleine Albright – ambasciatrice degli Stati uniti all’Onu e segretaria di stato durante la guerra in Iraq – rispose: «È una scelta difficile ma pensiamo che fosse un prezzo che valeva la pena».

Il 10 agosto scorso, Kamala Harris – prossima, speriamo, presidente degli Stati uniti – ha detto che i civili uccisi a Gaza sono «far too many», davvero troppi. In modo più confuso e ambiguo, anche il presidente uscente Joe Biden ha detto la stessa cosa nel suo discorso alla convention democratica a Chicago.

RICONOSCIAMOLO: ci vuole del coraggio, con l’aria che tira, a suggerire che possa esistere un limite a quello che lo stato di Israele ha diritto di fare in qualunque momento e in qualunque parte del globo. Però forse, visto che ci sono, Harris e Biden potrebbero fare un passo avanti e, sulla scia di Madeleine Albright, chiarire: esattamente a che punto diventano «troppe» le vittime civili? Quale sarebbe un numero non eccessivo di persone ammazzate – ventimila, diecimila, cinquemila…?

Quanti morti ci vogliono per disturbare la nostra coscienza democratica? Qual è la soglia statistica oltre la quale le persone smettono di essere umane e diventano numeri? Qual è la soglia statistica oltre la quale i «danni collaterali» diventano crimini?

Riconoscendo che le cifre delle vittime fornite dal ministero della sanità di Gaza sono «generalmente accurate», un portavoce dell’esercito israeliano spiegava che però almeno 12mila erano combattenti terroristi (cito da Times of Israel). Ora, non so se dodicimila combattenti uccisi sono «troppi»; ma quello che colpisce è che le fonti israeliane dichiarano con orgoglio di avere ucciso anche almeno 25mila non combattenti. Dopo due mesi di guerra, una fonte militare israeliana citata dalla Cnn dichiarava che due civili uccisi per ogni combattente è una quota «tremendamente positiva». Ok, il prezzo è giusto?

Dipende. Siamo tutti d’accordo che dei 695 civili israeliani uccisi nel raid di Hamas il 7 ottobre anche uno solo è uno di troppo (a me paiono «troppi» anche i 373 delle forze di sicurezza, e pure i dodicimila presunti «combattenti» palestinesi. Ma forse sono contaminato da residui di ideologia non-violenta). Comunque, a proposito di proporzioni: fino adesso, il rapporto fra vittime palestinesi e vittime israeliane – variabile a seconda delle fonti usate – è di circa 40 a uno. «Tremendamente positiva»?

Ovviamente, tutto questo vale se continuiamo a contare come vittime solo le persone direttamente uccise in azioni di guerra. Ma – come sapeva l’intervistatore di Madeleine Albright nel 1996 e come ci hanno insegnato eloquentemente Gino Strada e Emergency – la guerra ammazza anche in tanti altri modi e continuerà ad ammazzare anche quando diremo che «è finita».

Secondo la Geneva Declaration on Armed Violence and Development del 2008, approvata da 113 paesi, nelle aree di conflitto armato «per ogni persona che muore per violenza diretta, muoiono per cause indirette da tre a quindici persone». Basta pensare alle crisi sanitarie in atto, tifo, poliomielite, fame e agli ostacoli posti agli aiuti umanitari. Su questa base una lettera pubblicata dalla rivista medica inglese Lancet ipotizzava un fattore di quattro a uno che porterebbe a 186mila il numero dei morti a Gaza. Forse esagerano. Ma se fossero la metà andrebbe bene, Ms. Harris? Novantamila sono un prezzo che vale la pena, Mr. Biden? Con i nostri soldi, con le nostre armi – che facciamo, continuiamo a mandarle?

E noi, quand’è che cominciamo a sentirci turbati? In Cisgiordania, dove in teoria non c’è nessuna guerra, dal 7 ottobre in poi esercito e coloni hanno approfittato dell’attenzione rivolta a Gaza per ammazzare 594 persone. Sono «troppi»? Per capirci: abbiamo commemorato in questi giorni la strage nazifascista di Sant’Anna di Stazzema, 560 persone uccise. Per noi, è una ferita insanabile nella nostra memoria e nella nostra coscienza civile, come ogni crimine simile.

E LA CISGIORDANIA? Persino le autorità israeliane parlano di pogrom; ma i nostri media tacciono e i governi farfugliano qualche parola di biasimo mentre continuano a mandare armi a chi li uccide. E ancora: sappiamo se qualcuno sta contando i morti – «civili» o «combattenti» – in Libano?

Nel frattempo, a proposito di antisemitismo, il più grande arresto in massa di ebrei avvenuto dopo la seconda guerra mondiale in un paese occidentale ha avuto luogo il 22 luglio scorso a Washington.

Circa duecento partecipanti a una manifestazione indetta da Jewish Voice for Peace, in occasione del trionfo annunciato di Netanyahu al Congresso, sono stati arrestati per manifestazione non autorizzata. Duecento ebrei arrestati farebbe notizia dovunque; ma questi non contano. Volevano la fine dei bombardamenti, gridavano che i morti erano troppi. Ma forse, a essere di troppo, erano loro.

slowforward.net/2024/08/26/ale…

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violenza e viltà del sionismo e delle sue sturmtruppen di criminali


mi domando di quale grave irreversibile danno neurologico soffrano alcun* amic*, poet*, intellettuali, storic* fiancheggiatori/-trici del genocidio nel considerare “legittima difesa” la m*rda omicida assoluta e inescusabile che izrh3ll sta riversando in medio oriente da prima della sua “fondazione”, e specialmente in quest’ultimo anno e mezzo.

slowforward.net/2025/01/18/meh…

slowforward.net/2025/01/15/un-…

instagram.com/p/DFFC4SWs91C/

instagram.com/p/DFFaGMmtCzv/

instagram.com/reel/DFEIzRON-wH…

instagram.com/reel/DFASiOPo6vI…

instagram.com/reel/DFBuRrHo3zR…

instagram.com/reel/DFDLmSlK88x…

instagram.com/reel/DFClq4hosCb…

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qui di seguito una veloce e limitatissima ulteriore selezione di link:

that’s the kind of “hanukkah” a genocidal state believes in


slowforward.net/2024/12/28/tha…

some clear explanations by francesca albanese


slowforward.net/2024/12/22/som…

dopo reem e tareq, anche khaled nabhan “abu diaa”, il loro nonno, è stato ucciso dalle forze di occupazione


slowforward.net/2024/12/16/kha…

marco bascetta su israele e la guerra perpetua (oggi sul “manifesto”) + annotazioni di mg + documentazione recente


slowforward.net/2024/12/16/mar…

l’ennesimo attacco criminale di israele a una tendopoli


slowforward.net/2024/10/16/len…

let’s figure out izrahell routinely killing civilians this way & enjoying it


slowforward.net/2025/01/19/let…

palestinian voices today_ oct 7th, 2024


slowforward.net/2024/10/07/pal…

qualche link di dicembre ’24, a proposito di genocidio


slowforward.net/2025/01/19/qua…

2′ 40″ da ‘report’, sulla palestina e il genocidio


slowforward.net/2025/01/19/2-4…

strumenti e prassi oggettive di genocidio a gaza


slowforward.net/2025/01/15/str…

secondo natale di genocidio, pulizia etnica, colonizzazione


slowforward.net/2024/12/29/sec…

numeri del genocidio : 8 gennaio – 8 ottobre 2024


slowforward.net/2024/10/25/num…

ancora sul genocidio in palestina, e sulle complicità occidentali


slowforward.net/2024/10/24/anc…

israele, dopo più di 76 anni di impunità e un genocidio in corso


slowforward.net/2024/10/15/isr…

il famoso esercito morale, la famosa democrazia


slowforward.net/2024/07/09/il-…

alessandro portelli, sui numeri del genocidio a gaza (articolo di oggi sul ‘manifesto’)


slowforward.net/2024/08/26/ale…

operatori sanitari e tortura nel contesto del genocidio in atto in palestina (un documento di ‘sanitari per gaza’ dell’agosto 2024)


slowforward.net/2024/10/29/ope…

slowforward.net/2024/08/08/bts…

violenza e viltà del #sionismo e delle sue sturmtruppen di #criminali

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tutti i materiali su slowforward sono rintracciabili a questi link:
https://slowforward.net/?s=Palestina
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https://slowforward.net/?s=cisgiordania


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25 gennaio, a monte vidon corrado: “senza margine. magdalo mussio all’origine del segno”


Sabato 25 gennaio, alle 15:30, al Teatro Comunale di Monte Vidon Corrado presentazione del volume dedicato a Magdalo Mussio di cui è in corso la mostra fino al 16 febbraio.

#art #arte #Ephemeria #MagdaloMussio #materialiVerbovisivi #mostra #presentazione

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“flashpoint! protest photography in print”: book + conversation @ printed matter, january 21


Flashpoint! Protest Photography in Print


Conversation with Olga Yatskevich, Russet Lederman and Lesley A. Martin
TODAY, January 21, 2025
6–8PM

Join us for a conversation between Olga Yatskevich, Russet Lederman and Lesley A. Martin on occasion of the release of Flashpoint! Protest Photography in Print, 1950-Present, a new anthology from 10×10 Photobooks.

Flashpoint: protest photography 1950-present

The past seventy-five years have been a time of extreme social and cultural transformations worldwide. Political and social upheaval, often contentious, disorienting and polarizing, is now a daily reality. We live in a world rife with ideological and tribal conflicts. Since its inception, photography has captured defining historical moments, serving as either a tool or a document of protest—or both. Flashpoint! Protest Photography in Print, 1950-Present, does a deep dive into protest photography in print through a global selection of photobooks, zines, posters, pamphlets, independent journals and alternative newspapers.

book: printedmatter.org/catalog/6747…

conversation: printedmatter.org/programs/eve…

#10x10Photobooks #independentJournals #LesleyAMartin #OlgaYatskevich #pamphlets #photobooks #photography #posters #PrintedMatter #protest #protestPhotography #RussetLederman #zines

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david lynch, a few artworks


mostly from ar.inspiredpencil.com/pictures…

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youtu.be/f3ksbsP0wDY

#art #arte #artworks #DavidLynch

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cow going abstract / roy lichtenstein. 1985



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#art #arte #RoyLichtenstein

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[r] _ dark glasses / david lynch. 2021


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#art #arte #DavidLynch #video

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