Sull'utilizzo dello schwa, Chiara Valerio, oltre a non utilizzarlo, fornisce un ulteriore spunto di riflessione:
Condivide l'uso dello «schwa» come desinenza per maschile e femminile? «No, per niente. Come autrice non lo uso e penso che sia sbagliato normare il linguaggio a priori. Siamo la prima generazione che non cerca di definire le cose attraverso la lingua ma che, invece, si lascia definire dalla lingua».
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adriananselmo
in reply to Rosita C • • •Rosita C
in reply to adriananselmo • • •Silvia
in reply to Rosita C • • •Ho una buona opinione di Chiara Valerio, la trovo sempre molto attenta al tema delle varie identità e che se ne porti rispetto. La ascolto anche per saperne di più in merito. Mi è chiaro che, essendo in linea con la lingua che mi definisce, mi avvalgo della fortuna di non sentirmi esclusa. Non significa però che voglia appositamente ignorare o negare che esistano altre identità, perchè non uso la schwa. Penso pure che non esiste termine per un genitore che perde il figlio.
adriananselmo
in reply to Silvia • • •@eccosilvia sarà che io invece la considero una grande ipocrita e neanche mi piace la Gheno che invece è stata promotrice dello schwa. Credo comunque che il tuo esempio non regga. Non si tratta di definire una situazione particolare ma di uscire dal concetto di normalità e binarismo di genere, entrambi condizionamenti culturali... illuminante in questo senso è Questioni di un certo genere de Il Post...
@ro
Silvia
in reply to adriananselmo • • •@ro
Max 🇪🇺🇮🇹
in reply to adriananselmo • •@adriananselmo
Scusa ma quando mai Gheno è stata promotrice dello schwa?
La seguo da anni e non fa che ripetere che lo schwa è sperimentazione e il suo uso è limitato alla comunità LGBTQIA+.
E mi meraviglio di Chiara Valerio che considero una persona intelligente e che però qui rilancia la bufala secondo cui qualcuno vorrebbe imporre lo schwa.
adriananselmo
in reply to Max 🇪🇺🇮🇹 • • •Max 🇪🇺🇮🇹
in reply to adriananselmo • •@adriananselmo
Usare qualcosa è diverso da promoverne l'uso, nel primo caso si riconosce l'utilità di qualcosa e nel secondo ci si impegna per convincere altri a fare altrettanto.
Io non ho mai visto un suo impegno per la diffusione dello schwa, ha spiegato perché alcuni gruppi lo usano e ha spiegato come andrebbe usato (spiegazione che dev'essere caduta nel vuoto perché vedo che molti continuano a pensare che basti metterlo in fondo ad una parola...).
Rosita C
in reply to Silvia • • •@eccosilvia è una persona molto intelligente. Appunto, non è una questione di mancanza di rispetto, le identità sono libere di esistere. Le etichette ghettizzano e non uniscono. Il dolore di perdere un figlio è disumano, pare sia difficile pure definire quello che sta accadendo a Gaza, se genocidio o no...
@adriananselmo
adriananselmo
in reply to Rosita C • • •