Lenovo sfida tutti: il suo nuovo ultrabook Lecoo Air è da 16 pollici e pesa 1 kg
Lenovo, leader mondiale nelle spedizioni di PC, infrange una nuova barriera nel mercato degli ultraportatili con il lancio del Lecoo Air 16, che si fregia del titolo di primo laptop da 16 pollici al mondo a fermare l'ago della bilancia a solo 1 kg, con uno spessore di appena 1 cm.
World's 1st 1kg 16-inch laptop launchedLenovo Lecoo Air 16
🟢Ultra 5 125H + 32G + 1T=4999 CNY
🟢16-inch 2560*1600 120Hz
🟢60Wh pic.twitter.com/l5pCX29Ocl
— 孤城Hardware (@realVictor_M) October 20, 2025
Sebbene esistano già laptop da 1 kg, come l'ASUS Zenbook S13, questi si limitano a diagonali da 13 o 14 pollici. Il Lecoo Air 16 offre quindi una combinazione inedita di ampio spazio di visualizzazione e portabilità estrema, ideale per chi viaggia ma non vuole rinunciare a uno schermo generoso.
Questo record di peso è stato ottenuto grazie a uno chassis realizzato in lega di magnesio, che ospita un display da 16 pollici con risoluzione 2.5K (2560 x 1440p) e frequenza di aggiornamento fino a 120Hz.
Esteticamente, il laptop presenta un design elegante e minimalista, con una tastiera "XPS seamless" che ricorda quella dei Dell XPS, integrandosi cromaticamente con il resto della scocca.
La scelta sull'hardware interna, tuttavia, solleva qualche perplessità. Nonostante la disponibilità di CPU più recenti ed efficienti, Lenovo ha optato per un processore Intel Core Ultra 5 125H della famiglia Meteor Lake, una delle varianti meno potenti di scorsa generazione, compromesso probabilmente necessario per raggiungere il peso piuma e il prezzo contenuto, ma potrebbe limitare le prestazioni per gli utenti più esigenti.
La dotazione di memoria è invece generosa, con 32 GB di RAM LPDDR5 a 6400 MT/s e un'unità SSD da 1 TB.
La batteria da 60Wh dovrebbe garantire un'autonomia discreta, considerando il processore non di ultimissima generazione. Sul fronte della connettività, il Lecoo Air 16 offre due porte USB-A, due USB-C, un jack audio da 3.5mm e una porta HDMI per display esterni.
Il lancio è previsto per il 30 ottobre al prezzo di 4.999 Yuan, equivalenti a circa 700 dollari.
Fonte: WCCFTech
Lenovo Launches World’s First 1Kg 16-Inch Laptop, Lecoo Air 16
Lenovo has released world's first 16-inch 1Kg laptop called Lecoo Air 16, featuring Core Ultra 5 125H Meteor Lake CPU.Sarfraz Khan (Wccftech)
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LG MAGNIT Active Micro LED: il cinema di lusso da 136 pollici che costa quanto una casa
LG Electronics spinge ulteriormente i confini dell'home cinema di lusso con il lancio del suo ultimo gioiello tecnologico, LG MAGNIT Active Micro LED. Disponibile inizialmente in Corea dal 21 ottobre e in arrivo prossimamente su mercati chiave come il Nord America, questo display rappresenta l'apice della gamma premium.
Con una impressionante diagonale di 136 pollici (circa 3 metri di larghezza per 1,7 metri di altezza), risoluzione 4K (3840 x 2160) e un rapporto di contrasto straordinario di 1.000.000:1, il pannello è progettato per offrire un'immersione visiva senza precedenti.
La vera innovazione risiede nell'adozione della tecnologia Active Matrix per il pannello Micro LED auto-emissivo. A differenza dei sistemi Passive Matrix tradizionali, che controllano i pixel per righe e colonne, l'approccio di LG permette il controllo individuale di ogni singolo pixel, garantendo dettagli incredibilmente raffinati e una qualità d'immagine ad altissima definizione.
La tecnologia proprietaria di trattamento superficiale approfondisce i livelli del nero e minimizza l'impatto della luce ambientale, assicurando una precisione cromatica superiore. Il design modulare riduce al minimo gli spazi tra i pannelli, creando una superficie visiva senza interruzioni, mentre lo schermo flicker-free assicura un'esperienza visiva confortevole anche durante sessioni prolungate.
L'elevata frequenza di aggiornamento fino a 144Hz, invece, lo rende ideale per gaming e sport.
L'audio integrato è un sistema surround 4.2 canali da 100 watt totali, con supporto eARC per la riproduzione lossless.
Il cuore pulsante è il processore α9 AI di sesta generazione, che ottimizza ogni scena analizzando l'intento del creatore, riducendo il rumore e migliorando la nitidezza.
Basato sulla piattaforma smart TV webOS, offre accesso a LG Channels e ai principali servizi OTT. Supporta Dolby Vision per colori vividi e contrasto elevato, ed è certificato da TÜV Rheinland per la consistenza cromatica e gli angoli di visione.
Come ha dichiarato Park Hyoung-sei, presidente di LG Media Entertainment Solution Company: "Con le sue dimensioni impressionanti... il nuovo LG MAGNIT Active Micro LED trasforma una casa in un vero cinema".
Nonostante le specifiche da capogiro, il prezzo si preannuncia proibitivo: sebbene non ancora ufficializzato, modelli precedenti di dimensioni inferiori superavano i 200.000 dollari.
Fonte: The Verge
LG is releasing a new 136-inch Micro LED TV that you’ll likely never be able to afford.
LG’s massive Magnit Active Micro LED TV will hit the South Korean market on October 21st with the North American market following later.John Higgins (The Verge)
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OnePlus 15 Global su Geekbench: Snapdragon 8E Gen 5 confermato, lancio a novembre?
A pochi giorni dalla presentazione ufficiale in Cina, fissata per il 27 ottobre insieme al modello Ace 6, OnePlus 15 continua a far parlare di sé: la variante globale, identificata dal numero di modello CPH2745, è stata individuata sulla nota piattaforma di benchmark Geekbench, fornendo una conferma quasi definitiva delle sue specifiche di punta e anticipando un imminente lancio sui mercati internazionali.
Il listing su Geekbench non lascia dubbi sul cuore pulsante del dispositivo: sebbene il nome non sia menzionato esplicitamente, i dettagli su CPU e GPU confermano la presenza dello Snapdragon 8 Elite Gen 5, il più potente SoC di Qualcomm. Il prototipo testato è equipaggiato con 12 GB di RAM e sistema operativo Android 16, sul quale girerà la nuova interfaccia OxygenOS 16 (mentre la versione cinese utilizzerà ColorOS 16).
I punteggi ottenuti sono di altissimo livello: 3.615 punti in single-core e 10.261 punti in multi-core, posizionando il OnePlus 15 tra gli smartphone Android più performanti in arrivo. L'avvistamento della variante globale (esistono anche i modelli CPH2747 e CPH2749, già certificati altrove) è un chiaro segnale che il lancio fuori dalla Cina non è lontano.
Le speculazioni più accreditate puntano a novembre, con l'India che potrebbe vederlo debuttare già il 13 del mese. Le specifiche tecniche note dipingono il quadro di un flagship senza compromessi: il display OLED X3 di OnePlus 15 sarà da 6,78 pollici con risoluzione 1.5K e refresh rate a 165Hz, coadiuvato dal chip display P3, sensore di impronte ultrasonico sotto lo schermo e un'autonomia che si preannuncia devastante. Il brand ha infatti anticipato che OnePlus 15 avrà una batteria record da 7.300mAh con ricarica cablata da 120W e wireless da 50W.
Per quanto riguarda i colori, la variante "Sand Storm" è ormai confermata per il mercato globale, mentre rimangono dubbi sulla disponibilità della colorazione "Mist Purple" al di fuori della Cina.
Fonte: GizmoChina
Global OnePlus 15 surfaces on Geekbench, launch expected in November - Gizmochina
Global OnePlus 15 spotted on Geekbench with Snapdragon 8 Elite Gen 5, scoring 3,615 single-core and 10,261 multi-core points, confirming flagship-level performance before launch.Anvinraj Valiyathara (Gizmochina)
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OnePlus 15, batteria super per il prossimo top di gamma: 7.300mAh e ricarica 120W
In vista del lancio ufficiale in Cina previsto per il 27 ottobre, OnePlus continua a svelare le caratteristiche del suo attesissimo OnePlus 15. L'ultima conferma riguarda la batteria, che sarà da ben 7.300mAh, stabilendo un nuovo record per l'azienda in termini di capacità su un modello di punta.
Questa scelta mira a garantire un'autonomia prolungata, rispondendo a una delle esigenze più sentite dagli utenti e ora finalmente possibile grazie alle nuove batterie al silicio-carbonio.
Oltre alla capienza, OnePlus ha confermato anche le specifiche di ricarica: il dispositivo supporterà la ricarica rapida cablata da 120W, la funzione di bypass charging (che alimenta direttamente il telefono durante il gioco senza caricare la batteria, riducendo il surriscaldamento) e la ricarica wireless da 50W.
Questi dettagli si aggiungono alle informazioni già note sul display, un pannello OLED X3 da 6,78 pollici co-sviluppato con BOE, con risoluzione 1.5K e frequenza di aggiornamento a 165Hz. Sotto la scocca, invece, OnePlus 15 sarà animato dal potente chipset Snapdragon 8 Elite Gen 5, affiancato dal chip display P3 dedicato, per ottimizzare le prestazioni visive e in gaming.
Si prevede che la configurazione di memoria arrivi fino a 16GB di RAM LPDDR5x e 1TB di storage UFS 4.1. Per la sicurezza, è confermato un sensore di impronte digitali a ultrasuoni integrato nel display.
Sebbene la configurazione esatta delle fotocamere rimanga ancora avvolta nel mistero, le indiscrezioni suggeriscono un sensore principale Sony LYT-700 da 50MP affiancato da due sensori Samsung JN5 da 50MP per le ottiche ultra-grandangolare e teleobiettivo periscopico.
Nel frattempo, la variante globale di OnePlus 15 è apparsa su Geekbench, confermando la presenza dello Snapdragon 8 Elite Gen 5, 12GB di RAM e Android 16, con un lancio internazionale previsto per novembre (forse il 13 novembre in India).
Fonte: GizmoChina
OnePlus 15 battery size confirmed, largest ever on a OnePlus flagship - Gizmochina
OnePlus 15 launches with a massive 7,300mAh battery, 120W fast charging, Snapdragon 8 Elite Gen 5 chip, 6.78-inch 165Hz OLED display, and Android 16.Anvinraj Valiyathara (Gizmochina)
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Oppo: la serie Find X9 debutta a livello globale
Oppo ha annunciato il lancio globale della sua ultima serie flagship Find X9, a seguito del successo del debutto del prodotto nel mercato cinese. L’evento di lancio si terrà a Barcellona il 28 ottobre 2025, dove Find X9 e Find X9 Pro faranno il loro debutto globale ufficiale, fissando un nuovo punto di riferimento per la fotografia mobile e l’eccellenza negli smartphone flagship.
"Con la Find X Series, OPPO continua a spingere i confini nella fotografia mobile, unendo hardware leader del settore e fotografia computazionale all’avanguardia," ha affermato Pete Lau di OPPO.
Find X9 Series introduce un design di nuova generazione che combina eleganza e un comfort ergonomico. I dispositivi saranno disponibili in tre opzioni di colore: Titanium Grey, Space Black, and Velvet Red, e in due finiture premium, Silk White and Titanium Charcoal. Tutti i modelli sono inoltre caratterizzati da una texture in vetro opaco raffinato e telaio in alluminio opaco che migliora sia l’estetica sia l’impugnatura.
A completare questo design sono due display piatti: Find X9 è caratterizzato da uno schermo compatto da 6.59 pollici, mentre l'X9 Pro vanta di un display immersivo più largo da 6.78 pollici, entrambi con cornici simmetriche da 1.15mm sui quattro lati.La nuova serie X9 di Oppo sarà equipaggiata con ColorOs 16
Dal lato fotografico, entrambe le varianti sono dotate del nuovo Hasselblad Master Camera System alimentato da LUMO Image Engine, la soluzione proprietaria di OPPO nell’ambito della fotografia computazionale. Find X9 Pro spinge i confini ancora oltre grazie all’innovativo teleobiettivo Hasselblad 200MP. Co-sviluppato con Hasselblad sia nella calibrazione del sensore sia nel design ottico, questo teleobiettivo risponde ai rigorosi standard di Hasselblad, offrendo una nitidezza e un livello di dettaglio straordinario negli scatti con zoom.
Oltre alla fotografia, Find X9 Series fornisce eccellenti prestazioni video, assicura Oppo, supportando la registrazione fino a 4K a 120fps in Dolby Vision. Per gli utenti professionisti, la serie introduce la registrazione in formato LOG con supporto ACES, perfetto per un'integrazione fluida in un flusso di lavoro professionale. I sofisticati teleobiettivi e le ottimizzazioni come Stage Mode e AI Sound Focus rendono la Find X9 Series perfetta per catturare foto e video nitidi e di alta qualità durante i concerti, anche dalle ultime file.
Ad alimentare la serie è il chipset MediaTek Dimensity 9500, che rende Find X9 tra i primi smartphone equipaggiati con questa avanzata piattaforma a 3nm. Questo è abbinato alla tecnologia avanzata della batteria al silicio-carbonio di terza generazione di OPPO, con capacità di 7025 mAh nell'X9 e 7500 mAh nell'X9 Pro.
In occasione del lancio dei nuovi Find X9 Pro e Find X9, disponibili a partire dal 28 ottobre 2025, OPPO offre ai propri la possibilità di accedere a promozioni esclusive tramite OPPO Store. Fino al 27 ottobre 2025, sarà infatti possibile registrarsi su OPPO Store per ottenere:
- 100 euro di sconto e OPPO Care Plus sull'acquisto di OPPO Find X9 Pro;
- 50 euro di sconto e OPPO Care Plus sull'acquisto di OPPO Find X9.
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The Outer Worlds 2 e Bloodlines 2 con DLSS 4: NVIDIA svela i giochi RTX di ottobre
NVIDIA continua ad espandere l'ecosistema RTX, che conta ormai oltre 800 titoli supportati, annunciando l'integrazione della sua tecnologia di punta, il DLSS 4, in una nuova ondata di giochi molto attesi.
Questa settimana, tre importanti uscite beneficeranno del supporto fin dal day one: l'attesissimo GDR fantascientifico The Outer Worlds 2 (29 ottobre), il ritorno dell'iconico Vampire: The Masquerade - Bloodlines 2 (21 ottobre) e il gestionale Jurassic World Evolution 3.
L'annuncio è accompagnato dal rilascio di nuovi driver GeForce Game Ready: The Outer Worlds 2 sfrutterà l'intero pacchetto tecnologico NVIDIA, includendo DLSS 4 con Multi Frame Generation (MFG), Super Resolution e Lumen per l'illuminazione in tempo reale.
Anche Vampire: The Masquerade - Bloodlines 2 beneficerà del DLSS 4 e Super Resolution, con NVIDIA che dichiara incrementi prestazionali fino a 6,1 volte sulle RTX Serie 50.
Jurassic World Evolution 3 implementerà invece DLSS 4, NVIDIA Reflex e RTXGI ray tracing.
A questi si aggiungono NINJA GAIDEN 4, già disponibile con DLSS Super Resolution, e GODBREAKERS, un action roguelite in uscita il 23 ottobre con DLSS Super Resolution.
Parallelamente, NVIDIA ha annunciato un grande evento live per celebrare i 25 anni di GeForce in Corea, il Seoul GeForce Gamer Festival, per il 30 ottobre: trasmesso su Twitch (dalle 12:00 italiane), promette anteprime mondiali (PUBG Ally, AION 2, CINDER CITY), gameplay RTX, musica (LE SSERAFIM) ed eSport.
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Starlink, è record: 10.000 satelliti in orbita, SpaceX non si ferma più
Il 19 ottobre SpaceX ha segnato una tappa fondamentale nel dispiegamento della sua mega-costellazione per l'internet satellitare, Starlink, superando il traguardo dei 10.000 satelliti lanciati in orbita bassa terrestre (LEO).
L'obiettivo è stato raggiunto grazie a due lanci separati di razzi Falcon 9, che hanno portato in orbita un totale di56 nuovi satelliti.
Questo evento coincide anche con un altro record per l'azienda di Elon Musk: il 132° lancio di un Falcon 9 nel 2025, eguagliando il record annuale precedente con ancora oltre due mesi a disposizione prima della fine dell'anno, a testimonianza dell'impressionante cadenza operativa raggiunta.
Sebbene il numero totale di satelliti lanciati abbia superato le diecimila unità, non tutti sono attualmente operativi. Secondo i calcoli aggiornati del tracker satellitare di Jonathan McDowell, circa 8.608 satelliti Starlink sono attivi in questo momento.
La differenza è dovuta al ciclo di vita relativamente breve di questi dispositivi: progettati per operare per circa cinque anni, vengono poi intenzionalmente deorbitati per bruciare nell'atmosfera terrestre, minimizzando il problema dei detriti spaziali.
Considerando che i primi prototipi furono lanciati nel febbraio 2018 e il servizio commerciale è iniziato nel 2021, un numero crescente di satelliti delle prime generazioni sta raggiungendo la fine della sua vita operativa. Ad oggi, circa 1.400 satelliti sono stati decommissionati.
Il traguardo dei 10.000 lanci è solo una tappa intermedia negli ambiziosi piani di SpaceX, che ha già ottenuto l'approvazione per lanciarne 12.000 e prevede di espandere la costellazione a oltre 30.000 unità per garantire una copertura internet globale veloce e a bassa latenza.
Tuttavia, SpaceX non è da sola in questa corsa: progetti concorrenti come Project Kuiper di Amazon e iniziative simili in Europa e Cina stanno anch'essi pianificando mega-costellazioni, sollevando crescenti preoccupazioni nella comunità scientifica e tra gli enti regolatori riguardo ai rischi legati al sovraffollamento dell'orbita bassa terrestre e al potenziale aumento di collisioni e detriti spaziali.
Fonte: The Verge
SpaceX launches 10,000th Starlink internet satellite
About 1,400 have been decommissioned.Thomas Ricker (The Verge)
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Honor Robot Phone: debutto ufficiale al MWC 2026 per lo smartphone-gimbal
Honor ha ufficialmente fissato l'appuntamento per la presentazione del suo attesissimo e peculiare Robot Phone.
Con un teaser pubblicato su Instagram, l'azienda ha annunciato che il dispositivo debutterà al Mobile World Congress 2026, che si terrà a marzo.
Questa conferma segue l'anticipazione data durante l'evento di lancio della serie Magic8, dove era stato mostrato un primo assaggio di questo concept. Al momento non è chiaro se si tratterà di un lancio commerciale vero e proprio o di una presentazione più focalizzata sulla tecnologia per gli addetti ai lavori.
Il tratto distintivo del Robot Phone, infatti, è la sua fotocamera gimbal mobile: un modulo che fuoriesce fisicamente dal retro dello smartphone, assumendo le sembianze di una testa robotica. Oltre al movimento meccanico, però, sembra che questa fotocamera sarà dotata di avanzate capacità di intelligenza artificiale, essendo in grado, secondo Honor, di "comprendere ciò che vede" per offrire funzionalità IA innovative.
Appuntamento fissato per il MWC di Barcellona: tutti i dettagli su questo intrigante dispositivo saranno svelati durante la kermesse del prossimo anno.
Fonte: GSMArena
Honor Robot Phone to launch at MWC 2026
Honor hasn't confirmed whether it'll be a commercial launch or just a showcase. The Honor Robot Phone, which was teased during the Magic8 series...Siddharth (GSMArena)
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Carrello e Cassone
Stefano Spiga mostra una bella coppia di orate, pescate in una giornata calda d’ottobre. In questo caso l’esca vincente è stata il bibi, innescato a caramella.
Da sempre l’autunno è una stagione molto interessante per la pesca dalla spiaggia. Le prime perturbazioni scalzano l’alta pressione, dominante nel Mediterraneo per larga parte dell’estate. La possibilità di pescare anche nelle ore diurne aumenta il ventaglio di situazioni possibili e il numero di specie a cui tendere un’imboscata. Ma tanta abbondanza potrebbe confondere il pescatore e portare a una strategia dispersiva e poco efficace. Aumenta peso e volume dell’attrezzatura che serve in spiaggia. Infatti, partendo dal vestiario, il calo della temperatura richiede di coprirsi a cipolla: col sole basta una semplice tshirt o al più una felpa leggera, ma dopo il tramonto, se non si vuole soccombere a freddo e umido, è necessario aggiungere strati caldi e isolanti.
"Alcuni cassoni hanno più scomparti disposti su più piani e sempre uno di questi è suddiviso in caselle con le giuste misure per stoccare un campionario di decine di ruzzole. Ideale per chi vuole già pronte decine di parature.".
E ancora, l’umido si combatte soprattutto con un ombrellone resistente alle intemperie e abbastanza ampio da accogliere sotto il suo cappello protettivo gran parte dell’attrezzatura e noi stessi. Cresce il peso del carico di piombi poiché la variabilità del tempo consiglia di avere una scorta di zavorre di diverse grammature e forme, in un numero ben maggiore rispetto a quello necessario d’estate. E poi, avere un’ampia varietà di parature pronte è molto utile quando le circostanze portano ad un cambio repentino di strategia. Aumenta anche la varietà e la quantità delle esche da avere pronte e il numero di bobine di ricambio. Ecco che quindi diventano utilissimi (quasi indispensabili) due oggetti che tutti i surfcaster conoscono ma che non sempre portano in spiaggia: il carrello e il cassone.
Soltanto con un carrello dotato di “ruote grasse” si superano ostacoli insidiosi come alte dune di sabbia. Fabrizio mentre estrae dal fondo del cassone un mulinello.
Ruote grasse - Partiamo dal carrello, un oggetto tanto utile quanto poco considerato. L’invenzione della ruota sostanzialmente ha cambiato il mondo. Nel surfcasting ha permesso di scaricare su un attrezzo gran parte del lavoro e della fatica che altrimenti sarebbero addossate sulla schiena del pescatore. Con il carrello è possibile trasportare in modo agevole (sulla soffice sabbia) il pesante equipaggiamento. Il vero ostacolo alla diffusione completa del carrello nel mondo dei pescatori dalla spiaggia è sempre stato il prezzo. I carrelli pensati e prodotti per il surfcasting hanno un “costo finale” che supera abbondantemente i 150 euro.
"Il carrello da surfcasting deve avere alcune caratteristiche indispensabili: leggerezza, solidità e ruote con battistrada ampio e scorrevole. I modelli migliori hanno il telaio in leggero alluminio con una grande capacità di carico e un’ottima rigidità.".
Specifico la parola finale perché tale esborso è comunque una tantum e cioè, nella stragrande maggioranza dei casi, si ammortizza in decine di anni se si ha un minimo di attenzione nella sua cura. Le soluzioni fai da te non sono altrettanto efficaci. L’adattamento di carrelli da lavoro che hanno un costo di partenza molto minore, non tiene però in considerazione che tali prodotti non sono pensati per muoversi sulla sabbia e per resistere all’azione distruttiva di umido, sabbia e salsedine. Il carrello da surfcasting deve avere alcune caratteristiche indispensabili: leggerezza, solidità e ruote con battistrada ampio e scorrevole.L’autore con un serra pescato a Santa Margherita di Pula. Il filetto di un’occhiata, appena pescata, ha ingolosito il predatore.
I modelli migliori hanno il telaio in leggero alluminio con una grande capacità di carico e un’ottima rigidità che permette di minimizzare lo sforzo che si compie quando questo viene trascinato. È importante che la sezione della struttura che ospita l’impugnatura sia rivestita in Eva o un altro materiale che offra una presa stabile e comoda. Grande importanza rivestono le ruote. Queste sono l’elemento che negli anni ha subito le maggiori trasformazioni e sviluppo. Attualmente si preferisce usare le ruote del tipo di quelle adottate nelle mongolfiere. Sono ruote “grasse”, vuote o piene a seconda del produttore, in materiale plastico molto rigido, con un battistrada disegnato per muoversi nella sabbia senza affondare. La parte inferiore del telaio è costituita da un basamento pensato per ospitare un cassone di dimensioni standard. Sopra di questo si possono aggiungere borse, ombrelli e sacche, permettendo di trasportare in un unico viaggio tutta l’attrezzatura necessaria per una notte di surfcasting. Volendo, per ottimizzare i volumi durante il trasporto in auto, si possono smontare le ruote che sono fissate con una coppiglia. Uno spot che altrimenti risulterebbe irraggiungibile, se si ha a disposizione un carrello diventa alla nostra portata. Il carrello non elimina del tutto la fatica, poiché il solo camminare sulla sabbia è comunque dispendioso, ma riduce di molto il peso sulla nostra colonna vertebrale e ci permette spostamenti mantenendo sempre una mano libera.Fabrizio Frongia con una tripletta di sparlotte, pescate con una paratura leggerissima e arenicola.
Il comparto superiore di un cassone da agonista.
Le scatole cinesi - Il cassone è una sorta di sistema a scatole cinesi. La struttura esterna protegge tutta l’attrezzatura da eventuali urti durante il trasporto e da pioggia vento e sabbia quando siamo a pesca. Solitamente il cassone è suddiviso in due sezioni principali. Lo scomparto superiore è pensato per ospitare le ruzzole con ami e parature, forbici, luci e tutta la minuteria. Lo scomparto inferiore, ampio e profondo, è adatto per accogliere i mulinelli, le bobine di ricambio, i piombi, batterie di ricambio e le bobine di nylon e fluorocarbon. Alcuni modelli hanno più scomparti disposto su più piani e sempre uno di questi è suddiviso in scomparti con le giuste misure per stoccare un campionario di decine di ruzzole. Questa è una configurazione usata da tutti i migliori agonisti che hanno bisogno di avere già pronte decine di parature. Il cassone poi funge anche da seduta che sostituisce l’ingombrante sedia da pescatore, diminuendo il carico totale. Insomma, carrello e cassone, seppur non indispensabili, rendono più agevoli gli spostamenti in spiaggia e permettono di mantenere l’attrezzatura in ordine e protetta, aumentando la loro durata nel tempo.
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ZOTAC MAGNUS EN è il mini PC più piccolo al mondo con la RTX 5060 Ti
ZOTAC alza la posta nel mercato dei mini PC ad alte prestazioni con il lancio del suo ultimo modello della serie MAGNUS EN. Il nuovo ZBOX EN275060TC si distingue per essere il sistema più compatto al mondo (appena 2,65 litri di volume) ad ospitare al suo interno una scheda grafica discreta NVIDIA RTX Serie 50.
Sotto la scocca, infatti, c'è la NVIDIA GeForce RTX 5060 Ti con 16 GB di memoria GDDR6, evitando i colli di bottiglia riscontrati nelle varianti da 8 GB, sia nei giochi più recenti che nelle applicazioni professionali.
Il cuore del sistema, invece, è il processore Intel Core Ultra 7 255HX, una soluzione dotata di 20 core (8 Performance-core + 12 Efficient-core), capace di gestire senza problemi carichi di lavoro CPU intensivi anche in parallelo. Questa combinazione permette di offrire un equilibrio tra potenza di calcolo e ingombro minimo sulla scrivania, discostandosi dai precedenti modelli ZOTAC, che infatti richiedevano chassis più voluminosi (oltre 8 litri).
Il MAGNUS EN275060TC viene proposto in versione barebone, lasciando all'utente la libertà di scegliere e installare RAM e storage secondo le proprie esigenze. Il sistema supporta fino a 96 GB di RAM DDR5-6400 su due slot CSODIMM e offre due slot M.2 2280 per l'archiviazione, uno con interfaccia PCIe 5.0 e uno PCIe 4.0, garantendo la massima velocità per gli SSD NVMe di ultima generazione.
La connettività include porte Thunderbolt 4, USB 3.2 Gen 2 Type-A da 10 Gbps e il WiFi 7, per connessioni wireless ultra-rapide.
Il mini PC è stato lanciato in Cina al prezzo di 13.999 Yuan (circa 1964 dollari USA). Al momento, ZOTAC non ha ancora comunicato prezzi e disponibilità per il mercato globale, ma la pagina del prodotto è già attiva sul sito ufficiale.
Fonte: WCCFTech
ZOTAC Launches ZBOX MAGNUS; World’s Smallest Mini PC With GeForce RTX 5060 Ti 16 GB
ZOTAC has launched its new ZBOX MAGNUS EN series Mini Workstation powered by the Core Ultra 7 255HX and RTX 5060 Ti at 13,999 Yuan.Sarfraz Khan (Wccftech)
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Galaxy S26, Exynos 2600 (quasi) per tutti: addio Snapdragon in Europa
Le voci sul futuro processore di punta Samsung Exynos 2600 si fanno sempre più intense e promettenti. Secondo il leaker @Jukanlosreve, che cita fonti coreane, il nuovo chip potrebbe essere scelto per tutta la famiglia Samsung Galaxy S26.
Breaking: Exynos 2600 Performance LeakedAccording to reports from Korean media, the Exynos 2600 delivers the following performance:
• Over 6× stronger NPU performance compared to Apple’s A19 Pro chipset
• 14% higher multi-core CPU performance
• 75%…
— Jukan (@Jukanlosreve) October 20, 2025
Questa scelta sarebbe da imputare a massicci miglioramenti nelle prestazioni di GPU e NPU. Nello specifico, la NPU sarebbe 6 volte più veloce dell'Apple A19 Pro (il chip di iPhone 17 Pro) e circa il 30% più potente dello Snapdragon di punta.
Anche sul fronte grafico, le prestazioni sarebbero impressionanti: si parla di una GPU fino al 75% più veloce di quella dell'A19 Pro e fino al 29% più potente dello Snapdragon 8 Elite Gen 5. Persino le performance della CPU multi-core sarebbero superiori (+14% rispetto ad Apple).
Questi numeri, dunque, spiegherebbero l'indiscrezione diffusa da Ice Universe, secondo cui Samsung starebbe valutando di equipaggiare tutti i modelli della serie Galaxy S26 (non solo il base, come ipotizzato in precedenza) con l'Exynos 2600. Tuttavia, la strategia non prevederebbe un abbandono completo di Qualcomm: l'obiettivo sarebbe raggiungere una divisione 50/50 a livello globale, con i dispositivi venduti negli Stati Uniti, Cina e Giappone che continuerebbero a montare lo Snapdragon 8 Elite Gen 5, mentre Corea, Europa e il resto del mondo con la variante Exynos.
It is said that Samsung is considering using Exynos 2600 for the entire Galaxy S26 series. My God, is the change so big? t.co/D18SCgI2yE
— PhoneArt (@UniverseIce) October 20, 2025
Tra le altre cose, le fonderie di Samsung avrebbero ottenuto l'ordine per produrre anche parte dei chip Snapdragon 8 Elite Gen 5, probabilmente utilizzando lo stesso nodo 2nm GAA destinato all'Exynos 2600. Questo significa che, in un certo senso, tutti i modelli Galaxy S26 potrebbero contenere silicio prodotto da Samsung.
Fonte: GSMArena
Report: all Galaxy S26 models will use the Exynos 2600, but not in all regions
Earlier reports suggested that only the base Galaxy S26 will use the new Exynos chip. Samsung is cooking – according to @Jukanlosreve, who is closely...Peter (GSMArena)
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Airbnb 2025/2026: arriva il social per esperienze, mappe e pagamenti smart
Airbnb ha annunciato un maxi-aggiornamento dell’app, e stavolta non si tratta solo di grafica o filtri. L’azienda californiana sta spingendo l’acceleratore verso una nuova era “social”, dove viaggiare non significa solo dormire in una casa ma creare connessioni reali con gli altri ospiti.
Esperienze con funzioni social integrate
La novità più importante riguarda le Esperienze Airbnb, il cuore umano della piattaforma. Ora sarà possibile:
- Vedere chi partecipa a un’attività prima di prenotarla, con la provenienza degli altri ospiti (se scelgono di condividerla).
- Chattare con i partecipanti durante e dopo l’esperienza, restando in contatto direttamente dall’app.
- Ritrovare i contatti nella nuova sezione “Amici di viaggio”, per riscrivere o organizzare nuove esperienze insieme.
Airbnb ha spiegato che questa funzione nasce da un sondaggio globale su oltre 28.000 persone: il 70% degli utenti voleva sapere con chi avrebbe condiviso l’esperienza prima di prenotare.
Una scelta che punta a ricreare il senso di community, oggi spesso perso nell’era degli algoritmi.
“Viaggiare non è solo scoprire nuovi luoghi, ma anche incontrare nuove persone”, ha dichiarato il team prodotto Airbnb.
Tutto avviene nel rispetto della privacy: ogni ospite può decidere cosa mostrare e a chi, con impostazioni trasparenti e modificabili per ogni esperienza.
Prenota subito, paga dopo (anche per i viaggi internazionali)
Airbnb lancia anche la funzione “Prenota subito, paga dopo”, già testata negli Stati Uniti e in arrivo nel 2026 anche in Europa e Italia.
Si potrà bloccare un alloggio senza pagare nulla in anticipo, e saldare in un secondo momento.
Un’opzione pensata per i viaggiatori più giovani e per chi pianifica vacanze in anticipo.
Mappe e ricerca più intelligenti
Con il nuovo aggiornamento:
- le mappe diventano interattive, con punti di interesse, ristoranti e attrazioni filtrabili;
- arrivano diverse visualizzazioni: satellitare, stradale e dei trasporti;
- la ricerca intelligente mostrerà case “fuori dai criteri” ma simili per prezzo o servizi, per scoprire alloggi che prima non comparivano.
Insomma, Airbnb punta a diventare un motore di scoperta più flessibile e “umano”, non solo un motore di ricerca per dormire.
Assistenza clienti potenziata dall’intelligenza artificiale
Dopo anni di lamentele sugli automatismi dei bot, Airbnb ha potenziato il suo assistente AI:
- Supporto in inglese, spagnolo e francese, in espansione nel 2026.
- Risposte personalizzate in base alla prenotazione o all’annuncio.
- Azioni rapide integrate: modificare date, cancellare, rispondere, tutto dalla chat.
Un approccio simile a quello dei chatbot moderni, ma più “contestuale” e utile anche per gli host.
Novità per gli host: cancellazioni e prezzi dinamici
Per i gestori di affitti brevi, Airbnb introduce strumenti che sembrano pensati per rispondere alle richieste degli host:
- Termini di cancellazione dinamici: finalmente si potranno impostare regole diverse in base al periodo (alta o bassa stagione, festività, ecc.).
- Consigli di prezzo migliorati, fino a un anno di anticipo, applicabili in un clic.
- Nuova dashboard dei guadagni, disponibile da gennaio 2026, con confronto anno su anno e analisi stagionali.
Un passo verso una gestione più professionale e predittiva, che avvicina Airbnb ai software di revenue management usati dagli hotel.
Date chiave e rollout
- Ottobre 2025: introduzione delle funzioni social per Esperienze e nuova ricerca.
- Fine 2025: lancio mappe avanzate e prenotazione “paga dopo” in test mondiale.
- Inizio 2026: estensione globale dei pagamenti flessibili, IA multilingue, dashboard host e cancellazioni dinamiche.
Conclusione
Airbnb sta tracciando una direzione chiara: dalla piattaforma di affitti brevi al social network del viaggio.
Una strategia che risponde all’avanzata di piattaforme ibride come Booking.com Experiences e Expedia Things to Do, ma che apre anche a nuove dinamiche tra ospiti e host.
Per chi lavora nel settore degli affitti brevi, queste novità significano una cosa sola:
➡️ più strumenti, più opportunità, ma anche più concorrenza.
Chi saprà adattarsi – con comunicazione, pricing e automazione – continuerà a crescere. Gli altri, rischiano di restare indietro.
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Arrivano le funzionalità social per le Esperienze Airbnb: un nuovo modo di entrare in contatto con gli altri ospiti prima, durante e dopo il viaggio
Viaggiare non significa solo scoprire nuovi luoghi, ma anche incontrare nuove persone. Spesso però, questi legami svaniscono una volta tornati a casa.Airbnb
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"Francesca Albanese" nella causale PayPal: scattano blocchi e verifiche sugli account
Scrivere "Francesca Albanese" nella causale su PayPal causa il blocco delle transazioni e l'avvio di procedure di verifica sugli account degli utenti, come conseguenza diretta delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti alla relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, inserita nella lista OFAC degli "Specially Designated Nationals".
La vicenda è emersa pubblicamente intorno al 10 ottobre, quando sui social media hanno iniziato a circolare segnalazioni riguardo al blocco di trasferimenti su PayPal la cui causale conteneva semplicemente il nome della relatrice ONU, ma l'episodio è stato ulteriormente amplificato dal racconto del conduttore del podcast Tintoria, Stefano Rapone, il cui amico Valerio Lundini aveva riscontrato il problema dopo aver partecipato a una serata con ospite la relatrice ONU.
youtube.com/embed/BqBDS8Z-SmM?…
Test condotti successivamente, anche con cifre irrisorie e specificando che il denaro non era destinato alla Albanese, hanno confermato il blocco sistematico delle transazioni al primo tentativo, sebbene alcune siano state sbloccate dopo alcune ore.
La questione non si è però limitata al blocco iniziale. Nei giorni seguenti, PayPal ha contattato gli utenti che avevano tentato le transazioni, richiedendo chiarimenti specifici. Nelle comunicazioni inviate, l'azienda chiedeva una "spiegazione del riferimento a Francesca Albanese" e "le finalità del pagamento". In alcuni casi, è stata richiesta persino la data di nascita della relatrice, presumibilmente per escludere casi di omonimia. Gli account coinvolti nei test sono stati tutti ripristinati una volta chiarito che si trattava di semplici prove.
Come spiegato da Alessandro Messina, ex direttore di Banca Etica, l'Office of Foreign Assets Control (OFAC) l'ha inserita nella lista SDN a seguito dei suoi rapporti critici sulle aziende statunitensi che collaborano con Israele. L'inserimento in questa lista comporta il blocco immediato di conti e rapporti finanziari negli Stati Uniti. Tuttavia, l'effetto si estende, seppur non formalmente, anche alle istituzioni finanziarie non statunitensi: per evitare sanzioni secondarie o danni reputazionali, banche e intermediari a livello globale tendono ad applicare gli stessi divieti.
Di conseguenza, i sistemi automatizzati di PayPal, conformandosi a queste direttive internazionali, segnalano e bloccano le transazioni che contengono il nome di Albanese, anche quando compare solo nel campo descrittivo e non come destinatario del pagamento.
Fonte: Fanpage
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ROG Xbox Ally troppo caro? Bond: "Asus libera sui prezzi" ma ne difende il valore
Nella stessa intervista in cui ha garantito che Xbox non abbandonerà le console next-gen, Sarah Bond ha rivelato che sarebbe stata Asus a stabilire i prezzi, considerati elevati, dei nuovi ROG Xbox Ally e Ally X.
Questa è la loro visione del mercato, del set di funzionalità, di ciò che la gente vuole, per determinare i prezzi finali dei dispositivi
Questa ammissione è significativa, considerando che i prezzi finali si sono rivelati persino superiori a quelli inizialmente trapelati, scatenando malcontento tra i giocatori che si aspettavano una proposta più aggressiva, in linea con la filosofia console. La strategia di prezzo adottata per i nuovi dispositivi handheld, infatti, ha suscitato non poca perplessità nella community, mettendo in discussione il tradizionale rapporto qualità-prezzo offerto dal marchio Xbox.
Nonostante le critiche e i costi elevati, Bond ha difeso la scelta, sottolineando il successo iniziale delle vendite: Ally X ha registrato il tutto esaurito sul Microsoft Store all'apertura dei preordini e le vendite, secondo Xbox, sono state costanti: "La reazione è stata una domanda travolgente per il dispositivo... Mi sento davvero bene riguardo al valore che stiamo offrendo ai giocatori per il prezzo, basandomi sull'accoglienza riservata all'hardware".
Fonte: Tom's Hardware
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iPhone 18 Pro, confermata l'apertura variabile: Apple pronta alla svolta fotografica?
Le voci su un significativo upgrade fotografico per la linea iPhone 18 Pro si fanno sempre più insistenti.
Un nuovo report della testata coreana ET News, basato su fonti interne alla catena di approvvigionamento, conferma che Apple è pronta a implementare una fotocamera principale con apertura variabile sui modelli iPhone 18 Pro e Pro Max del prossimo anno.
Questa tecnologia, già vista su alcuni flagship Android (come i Nubia Z70 Ultra o, in passato, i Samsung Galaxy S9/S10) ma mai adottata da Apple, permetterebbe un controllo meccanico sulla quantità di luce che raggiunge il sensore, offrendo vantaggi sia in condizioni di scarsa illuminazione (apertura più ampia) sia in piena luce (apertura più stretta per evitare sovraesposizione), oltre a un maggiore controllo creativo sulla profondità di campo.
Secondo l'outlet asiatico, Apple avrebbe già finalizzato la selezione dei partner per la produzione, con Sunny Optical che sarebbe stata scelta come fornitore principale per le lenti ad apertura variabile.
Questa notizia corrobora precedenti indiscrezioni circolate già lo scorso anno, suggerendo che lo sviluppo di questa tecnologia è in uno stadio avanzato. L'introduzione dell'apertura variabile rappresenterebbe uno dei cambiamenti più rilevanti per la fotocamera degli iPhone da diverse generazioni, che finora ha sempre utilizzato lenti ad apertura fissa (come l'ƒ/1.78 dei modelli Pro attuali).
Il report aggiunge che, al di là di questa novità fotografica, i modelli iPhone 18 Pro dovrebbero mantenere un design e dimensioni simili alla serie iPhone 17, sebbene un recente rumor abbia ipotizzato anche un'audace finitura posteriore trasparente.
Fonte: GSMArena
iPhone 18 Pros reiterated to feature variable aperture main cameras
Apple has reportedly finalized its decision. For as long as iPhones have been around, their cameras have always utilized fixed aperture lenses while...Michail (GSMArena)
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Il compositore di Final Fantasy rifiuta l'IA: "non ha una storia da raccontare"
Il celebre compositore Nobuo Uematsu, autore delle iconiche colonne sonore di quasi tutti i capitoli principali di Final Fantasy, ha preso una posizione netta contro l'uso dell'intelligenza artificiale generativa nel suo processo creativo.
In un'intervista rilasciata all'associazione musicale giapponese JASRAC, Uematsu ha affermato senza mezzi termini di non aver mai provato questi strumenti e di non avere alcuna intenzione di farlo in futuro. La sua motivazione risiede nel valore intrinseco dello sforzo e della difficoltà che caratterizzano la composizione musicale, un percorso che l'IA, per sua natura, non può replicare:
Penso ci sia più soddisfazione in qualcosa che hai creato tu stesso dopo un po' di sforzo e lotta
Uematsu ha sottolineato come la gratificazione nasca proprio dal superamento delle sfide creative, evidenziando inoltre un altro aspetto fondamentale: il legame tra l'ascoltatore e l'artista.
Secondo il compositore, parte del piacere dell'ascolto deriva dalla scoperta del background e della storia personale di chi ha creato la musica, un contesto umano che l'intelligenza artificiale non possiede.
Uematsu valorizza l'unicità e l'instabilità dell'esecuzione umana, fluttuazioni che rendono ogni performance un'esperienza irripetibile e godibile proprio per le sue imperfezioni.
Nonostante questa ferma opposizione all'IA come strumento compositivo, Uematsu ne intravede però un potenziale utilizzo in ambiti tecnici specifici legati all'audio nei videogiochi: riflettendo sull'evoluzione della musica nei giochi, ha osservato come, a differenza della grafica in costante miglioramento, l'audio abbia raggiunto un picco qualitativo con la possibilità di integrare registrazioni da studio.
Oltre a questo, vede spazio per il perfezionamento dell'audio spaziale, ma soprattutto per una gestione più fluida delle transizioni tra le diverse tracce musicali durante il gioco. "Quella è un'area in cui l'IA potrebbe gestire bene le cose in futuro", ha ammesso, relegando quindi la tecnologia a un ruolo puramente funzionale e non creativo.
Nell'intervista, Uematsu ha anche condiviso un aneddoto sul suo rapporto con Koichi Sugiyama, il compianto compositore della serie rivale Dragon Quest, il quale era solito giocare ogni Final Fantasy per poi dargli un feedback sulla musica, arrivando persino a criticare bonariamente l'approccio "non accademico" alla scena dell'opera in Final Fantasy VI.
Ricordiamo che, in attesa del capitolo conclusivo della trilogia di Final Fantasy VII, Square Enix ha da poco annunciato il Twin Pack fisico con FFVII Remake e Rebirth per PS5.
Fonte: Videogames Chronicle
‘I’ve never used it and probably never will’: Final Fantasy composer Nobuo Uematsu says he won’t use AI to make music
Uematsu says it's the challenge that makes music so rewarding to composeChris Scullion (Video Games Chronicle)
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Mai più concerti persi: Spotify ti fa seguire i locali e ti avvisa sugli eventi live
Spotify continua ad arricchire la sua piattaforma con strumenti dedicati alla scoperta di musica dal vivo, lanciando una nuova e attesa funzionalità: la possibilità per gli utenti di seguire i propri locali preferiti.
Questa opzione permette di salvare i luoghi di interesse (dai club indipendenti alle grandi arene) direttamente nella propria libreria personale. Accedendo alla pagina di un locale seguito, l'utente potrà visualizzare un elenco aggiornato dei concerti in programma, filtrarli per genere musicale e ricevere notifiche su annunci generali.
Il sistema è progettato per essere intuitivo e integrato nell'esperienza di ascolto: selezionando un locale specifico, l'app fornirà anche suggerimenti personalizzati per altri luoghi simili nelle vicinanze, ampliando le possibilità di scoperta. Per facilitare l'acquisto dei biglietti, Spotify includerà link diretti ai partner di ticketing ufficiali di ciascuna venue. L'azienda afferma di monitorare già oltre 20.000 locali in tutto il mondo, garantendo una copertura capillare fin dal lancio.
Oltre a questa novità, recentemente la piattaforma aveva già introdotto playlist personalizzate che mettono in evidenza gli artisti con concerti imminenti nella zona dell'utente.
Inoltre, è stato annunciato un potenziamento del feed degli eventi dal vivo: gli aggiornamenti non saranno più settimanali, ma giornalieri, fornendo informazioni più tempestive sui tour degli artisti e sugli spettacoli nelle vicinanze.
Questi strumenti rappresentano un passo importante non solo per gli utenti, ma anche per gli artisti stessi, che dipendono sempre più dalle vendite dei biglietti dei concerti per sostenere la propria carriera, dato i ricavi spesso esigui derivanti dallo streaming: l'implementazione di queste funzionalità potrebbe anche contribuire a migliorare l'immagine pubblica di Spotify, recentemente offuscata da controversie legate alle attività del CEO Daniel Ek e alla pubblicazione di annunci di reclutamento per enti governativi discussi.
Fonte: Engadget
Spotify now lets people follow venues to find out about concerts
Spotify just introduced a feature that lets users follow their favorite concert venues. This will show event calendars and other useful information.Lawrence Bonk (Engadget)
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Vietnam, oltre la cartolina: le immagini di Alessandro Scarano fissano un ritratto del paese lontano dai sentieri turistici
Il Vietnam di Alessandro Scarano è una terra che, nelle sue fotografie, come un funambolo, si muove finemente tra il reale e l’irreale, tra quello che pensiamo di sapere e quello che ci viene nascosto
Oggigiorno, il viaggio è spesso ridotto a un'esperienza scarnificata di simboli e costruita appositamente per adattarsi al gusto di chiunque. Lontano da ciò che può definirsi davvero "rappresentativo", i luoghi del mondo si sono trasformati in delle Disneyland in mezzo ai rifiuti, contribuendo alla scomparsa di peculiarità, che solo pochi anni prima, erano la storia di interi popoli. In un momento di massima proliferazione di immagini e video, i fotografi continuano ad essere i principali testimoni di questi mutamenti. A scegliere, con macchine che sembrano scegliere prima per loro, cosa raccontare di quei luoghi. Un ruolo oggi più che mai cruciale.
«Quando viaggio non lo faccio nel tentativo di ritrovare me stesso in luoghi lontanissimi da Napoli; viaggiare, per me, vuol dire scoprire cosa si cela al di là della propria casa, in quei territori che sulla carta sembrano averci detto già tutto, ma che in realtà nascondono molto altro; è allontanarsi quanto basta dai pregiudizi e dalle strade comuni per comprendere a pieno la varietà del genere umano» mi racconta Alessandro Scarano, che nel suo profilo Instagram, pieno zeppo di immagini colte in posti inverosimili del Pianeta, va oltre il già visto, per addentrarsi in sentieri dove il quotidiano sembra essere, a tratti, più "vero".
Una delle sue ultime serie fotografiche sul Vietnam è stata l'occasione per riscoprire la fatica dell'andarsi a cercare i contesti che potessero maggiormente parlare - e parlarci - di terre lontane. Immagini faticose, efficaci, vivide, che dalla strada, la dimensione in cui Alessandro si sente più a suo agio, si biforcano in direzioni, spesso, inaspettate. Un approccio, quello della fotografia di strada, che lui definisce «un pretesto per abbattere le barriere e conoscere a fondo i locali».Vietnam, 2024. Immagine di © Alessandro Scarano
Da qualche mese seguo assiduamente le scorribande di Alessandro in giro per il mondo. Ogni luogo, nelle sue fotografie, riesce a manifestare l'estemporaneità della fotografia di strada senza tralasciare il contenuto documentaristico. Le persone inquadrate nel suo mirino comunicano sensazioni contrastanti; a metà tra la partecipazione e lo scetticismo, lasciano intravedere nei loro occhi uno spazio vuoto e risicatissimo, che solo lo spettatore, trovandosele davanti, potrà riempire con le proprie sensazioni. Mi piacciono molto, le sue immagini, perché pregne di una sensibilità che solo alcuni fotografi, oltreoceano, riescono a mantenere intatta.
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Letta da migliaia di Streepher italiani ✓
«Faccio più o meno un viaggio all'anno. Ogni 13 Gennaio parto da Napoli e sto via circa un mese. Non conta tanto la distanza ma il fatto stesso di partire», mi svela il fotografo napoletano, che continua: «vedi, è un momento che mi prendo per me, per dedicarlo totalmente alla fotografia e alla scoperta di nuove tradizioni e culture. Partire è il pretesto per fotografare; e per dire "ora posso sentirmi davvero me stesso"». Prima Cuba. Poi il Vietnam. Infine il Messico, la sua ultima tappa. Se i colori e la musica hanno fatto di Cuba un luogo magico, il Vietnam ha conquistato il cuore di Alessandro attraverso i locali, così amichevoli da "farlo sentire a casa".Vietnam, 2024. Immagine di © Alessandro Scarano
Nella sua serie sul Vietnam, l'incontro tra l'esotico e il curioso prende piede nelle zone limitrofe ai villaggi. Ma non solo. Il racconto di Alessandro si dispiega lentamente nei soggiorni delle case degli abitanti fino a toccare le strade meno frequentate dai turisti; più intense, e in parte più crude. Questi fotogrammi nascono nel culmine di una sensazione fulminea per poi collidere nel desiderio di sintetizzare l'esprimersi di un pensiero più maturo. Attraverso l'alternarsi di ritratti a mezzo busto e di riprese grandangolari, veniamo catapultati nelle vicissitudini di un popolo nel pieno della sua emancipazione sociale e politica.
Una tappa obbligatoria, quella della consapevolezza e dell'allontanamento dalle "strade prestabilite", che Alessandro mi spiega così: «quando viaggi, normalmente vieni "guidato" verso i posti più turistici. Una cosa che mi colpisce sempre e che sempre cerco di evitare. "Allontanarsi" vuol dire capire a fondo cos'hai davanti, come rispettarlo e metterlo dentro le inquadrature. Per questo, se posso permettermelo, sosto in luogo per mesi. In Vietnam ho potuto uscire quasi subito dal labirinto costruito per i turisti. Grazie alla genuinità dei Vietnamiti (sono stati dolcissimi con me) ho potuto sondare a fondo le loro usanze, conoscere i locali e costruire un racconto che fosse più mio».
Partire è il pretesto per fotografare; e per dire "ora posso sentirmi davvero me stesso" - Alessandro Scarano
Vietnam, 2024. Immagine di © Alessandro Scarano
E di personalità, nelle immagini, ce n'è tanta; la vediamo emergere dagli angoli più inaspettati del Vietnam. Dalla scelta della tonalità dei colori, freddi, tendenti ai blu, verdi e gialli, che contribuiscono a rendere l'ambiente estremamente rilassante, per poi arrivare alla qualità delle inquadrature, varie, schiette, intriganti, che mettono al centro l'uomo tanto quanto il contesto, veniamo fugacemente rapiti in un vortice di cui la chiave d'uscita risiede squisitamente nell'esperienza visiva di ognuno di noi. Questo Vietnam sembra non stancarci mai.
Tra le parti più efficaci del racconto ci sono sicuramente i ritratti. Negli sguardi dei locali si nota una strana curiosità rivolta verso Alessandro, verso quella piccola macchina fotografica che nasconde storie non ancora pubblicate. Sono languidi, quegli occhi; ricolmi di un'insolita luce: sembrano volerci dire qualcosa in una lingua che sembra sconosciuta ma che in poco tempo diventa, subito, accessibile.
Ogni contatto con i Vietnamiti non è rubato, strappato con la forza; Alessandro ci tiene a sottolinearmelo. «Quando pubblico un ritratto - mi svela il fotografo napoletano - è perché mi sono sentito veramente vicino a quella persona. Ci ho parlato, gli ho spiegato cosa faccio e cosa farò di quella fotografia. Per me è importante tenere fede al patto che instauro con loro. La fotografia, a volte, può essere inutilmente offensiva. Il rispetto prima di tutto». Non rubati, quegli scatti, quindi, ma pensati, testimonianza di un ricordo indelebile, restituito all'esterno.Vietnam, 2024. Immagine di © Alessandro Scarano
Quel ricordo, nelle inquadrature di Alessandro, acquisisce l'aurea di un frammento sospeso nel tempo. Le atmosfere degli ambienti, al contempo magiche e crude, restituiscono un'idea del Vietnam appena uscito da una fiaba. E come nelle fiabe, a contribuire al mantenimento della sospensione dell'incredulità, è il contenitore in cui queste continuano a sopravvivere a noi. Un carosello su Instagram, nel caso del Vietnam di Alessandro, ma anche un piccolo box contenente cinque stampe casuali, totalmente realizzato da lui, in tiratura limitata. Un modo per dire che una singola fotografia, per quanto "vera", a volte potrebbe non essere sufficiente.
Eppure, un'immagine in particolare, ha sbalordito Alessandro, facendolo trasecolare: è quella di un bambino che attraversa un sentiero dissestato fatto di erbacce, nebbia e pietre (copertina dell'articolo ndr.). «È stato come trovarmi di fronte ad un sogno» mi dice lui. «C'era questo bambino che si perdeva nella nebbia; non si vedeva quasi niente, neanche i contorni delle case; subito dopo è arrivato un motorino, dal nulla. Velocissimo. Era una scena talmente assurda da essermi rimasta impressa».
Una normalissima apparizione del quotidiano, continuo a pensare, mentre Alessandro mi mostra la stessa fotografia dallo schermo. Normale, o forse dovrei dire "anormale", come lo sono tutte le cose che hanno a che fare con la realtà, spesso più creativa della finzione. E forse è questo fatto a rendermela così speciale.
La fotografia, a volte, può essere inutilmente offensiva - Alessandro Scarano
Vietnam, 2024. Immagine di © Alessandro Scarano
Sta forse proprio qua la magia del viaggio. Immergersi totalmente in contesti che non ci appartengono tentando di tradurre - per usare le stesse parole utilizzate da Alessandro - quelle "sensazioni che ci fanno sentire vivi e parte di qualcosa di più grande di noi". Attendere, in breve, anche quella minima manifestazione di bellezza per poterci dare una bella pacca sulle spalle e dirci: "ne è valsa la pena!".Vietnam, 2024. Immagine di © Alessandro Scarano
La magia del viaggio, ahimè, si esaurisce al ritorno a casa. Tuttavia, Alessandro, non è di quelli che pensa subito al cammino successivo. Tenta di mantenere viva la memoria del tragitto il più possibile. Gli chiedo come faccia, a fare quello che fa, e a farlo così bene. Lui prontamente mi risponde: «Non pubblico immediatamente i lavori che vedi sui miei Social Network. Mi prendo sempre del tempo per far maturare le sensazioni, per ritornare, con la mente, a quei luoghi. Non credo esista altro modo di vivere la fotografia. Ci vuole tempo per capire e capirsi per davvero».
E di Napoli? Cerco di incalzarlo. Parte di quello che siamo è anche dovuto al luogo che abitiamo. Mi chiedo quindi, quanto di quello assorbito nel suo peregrinare in giro per il Pianeta viene riportato, dopo, nelle fotografie della sua città? Alessandro conclude: «Eh, Napoli è oggi per me uno scoglio da superare! Non la fotografo da tanto o, almeno, non come vorrei. Viaggiare mi permette di staccare dal mio lavoro - Alessandro fa servizi fotografici per aziende ndr.- ma anche di potermi sentire libero di inseguire nuovi sentieri. Mi ha fatto capire che ad essere importanti non sono tanto i luoghi ma le persone, e come queste interagiscono con gli ambienti che vivono ogni giorno; che noi occidentali siamo molto privilegiati e che altrove si nascondono storie e volti incredibili. Questo ha cambiato le mie prospettive! Napoli non è più quella di una volta (il turismo di massa ne ha stravolto le fisionomie) ma questo non vuol dire che non abbia più niente da raccontare. Spero in futuro di poter ritornare a vedere la mia città come vedo le altre: fatta di persone e cose straordinarie».Vietnam, 2024. Immagine di © Alessandro Scarano
Vietnam, 2024. Immagine di © Alessandro Scarano
Vietnam, 2024. Immagine di © Alessandro Scarano
Vietnam, 2024. Immagine di © Alessandro Scarano
Vietnam, 2024. Immagine di © Alessandro Scarano
Chi è Alessandro Scarano?
Alessandro Scarano viene da Napoli;è un fotografo professionista. Quotidianamente, tramite il collettivo di 327.Studio, si occupa di produzioni fotografiche per riviste, privati ed aziende. Gira anche video. Quando può, viaggia, tantissimo, alla ricerca di nuove storie di strada da raccontare. Qui Instagram e Sito Web.
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AWS down: guasto globale ai server Amazon, da Alexa all'Agenzia delle Entrate in tilt
Un vasto down dei server di Amazon Web Services ha causato disservizi a livello globale per decine di app e piattaforme online molto popolari. Dalle prime ore di lunedì 20 ottobre, servizi come Alexa, Canva, Zoom e persino Fortnite sono risultati inaccessibili o hanno presentato malfunzionamenti diffusi in Italia e nel mondo, colpendo anche infrastrutture critiche come l'Agenzia delle Entrate e Intesa Sanpaolo.
Anche lo stesso portale e-commerce di Amazon è stato interessato dal disservizio, mentre il monitoraggio in tempo reale offerto da Downdetector ha mostrato quest'ondata di malfunzionamenti su tantissime piattaforme, confermando la portata del problema.
La lista dei servizi impattati è stata enorme e ha toccato ogni settore: comunicazioni, servizi pubblici, istituti bancari, come Intesa Sanpaolo, e piattaforme di gioco, tra cui il PlayStation Network.
L'origine del guasto è stata identificata da AWS in "problemi di risoluzione DNS per gli endpoint regionali del servizio DynamoDB" nella regione US-EAST-1 (Virginia del Nord).
Sebbene il problema DNS sottostante sia stato mitigato relativamente presto, l'effetto a catena ha generato difficoltà con il servizio EC2, prolungando l'interruzione per diverse ore e causando "errori API significativi e problemi di connettività".
Fonte: Engadget
Amazon's AWS outage knocked services like Alexa, Snapchat, Fortnite, Venmo and more offline
The internet is dealing with a hangover this morning thanks to issues with Amazon Web Services.Kris Holt (Engadget)
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Sarah Bond conferma le console next-gen: "Xbox al 100% al lavoro su nuovo hardware"
Nonostante le recenti speculazioni su una possibile interruzione dello sviluppo hardware, alimentate anche dal lancio di dispositivi partner come l'ASUS ROG Ally X, Sarah Bond ha chiarito in un'intervista a Variety che Microsoft è "al 100% intenzionata a creare cose in futuro".
La dirigente di Xbox ha confermato esplicitamente che "l'hardware di nuova generazione è in fase di sviluppo", menzionando attività di prototipazione, design e la già annunciata partnership strategica con AMD.
Bond ha sottolineato che collaborazioni come quella con ASUS per i dispositivi portatili non rappresentano una sostituzione della strategia hardware interna, ma offrono "un'altra scelta" ai giocatori, che si affianca all'hardware next-gen proprietario in arrivo, ribadendo anche l'impegno dell'azienda ad ascoltare le richieste della community: "Quando c'è domanda di innovazione, noi la costruiremo".
Riguardo specificamente all'esperienza sui dispositivi portatili, che siano propri o di terze parti, Bond ha anticipato "molte altre innovazioni in arrivo", tra cui un'ulteriore ottimizzazione software, l'espansione del programma di compatibilità per handheld e l'aggiunta di nuove funzionalità per migliorare l'esperienza utente e offrire più scelta.
Fonte: WCCFTech
Xbox Is 100% Looking at Making Things in the Future, Says President Sarah Bond
Xbox president Sarah Bond reassured fans that the company is absolutely looking at making new hardware in the future.Alessio Palumbo (Wccftech)
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iPhone 17 stacca iPhone 16: partenza record in USA e Cina
I primi segnali di mercato per la nuova gamma iPhone 17 sono estremamente positivi, superando le performance degli smartphone Apple della precedente generazione.
Secondo un'analisi di Counterpoint Research basata sui dati di vendita "sell-through" nei primi dieci giorni di disponibilità, la lineup iPhone 17 ha registrato un incremento del 14% rispetto all'iPhone 16 negli Stati Uniti e in Cina, i due mercati più importanti per Apple.
Questo slancio iniziale suggerisce una volontà di aggiornamento più forte rispetto allo scorso anno da parte degli utenti, anche se la crescita non è uniforme su tutti i modelli, bensì guidata da dinamiche specifiche nei due principali mercati.
In Cina, il protagonista è l'iPhone 17 base, le cui vendite sono quasi raddoppiate rispetto all'iPhone 16 nello stesso periodo. L'analista Mengmeng Zhang attribuisce questo successo all'eccellente rapporto qualità-prezzo: il modello offre un nuovo chip, display migliorato, storage di base aumentato e una fotocamera frontale aggiornata, il tutto mantenendo lo stesso prezzo di listino. Ulteriori sconti e coupon offerti dai rivenditori hanno amplificato ulteriormente le vendite.
Negli Stati Uniti, invece, a trainare la crescita è l'iPhone 17 Pro Max. Le vendite di questo modello di punta stanno crescendo più rapidamente rispetto all'equivalente dell'anno scorso, un fenomeno spinto, secondo l'analista Maurice Klaehne, dall'aumento dei sussidi offerti dai principali operatori telefonici, che hanno incrementato il valore massimo di circa 100 dollari. Questa strategia incentiva i consumatori a scegliere i modelli più costosi con piani di finanziamento a lungo termine (24-36 mesi), spostando il mix di vendite verso la fascia alta e rafforzando la posizione premium di Apple.
Per quanto riguarda l'iPhone Air, le sue performance sono leggermente superiori a quelle dell'iPhone 16 Plus, ma la domanda iniziale, soprattutto in Cina (dove il lancio è stato ritardato al 17 ottobre a causa delle approvazioni degli operatori), viene definita "di nicchia", limitata dal breve periodo di preordine e dal divario di prezzo/specifiche rispetto al modello base.
Fonte: MacRumors
iPhone 17 Lineup Sales Outperforming Last Year's Models
The iPhone 17 lineup outsold the iPhone 16 models by 14% during the first 10 days of availability in the United States and China, according to new...Hartley Charlton (MacRumors.com)
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Israele vuole far vivere i palestinesi tra le macerie
Il vicepresidente statunitense Vance è atteso oggi in Israele, nel contesto della campagna di pressione dell’amministrazione Trump II per garantire la tenuta dell’accordo di “pace” firmato da Trump. Parlando con la Knesset, Netanyahu ha anticipato che parlerà con Vance di “problemi di sicurezza e opportunità diplomatiche.” Il dibattito politico israeliano in questo momento è arenato su posizioni lontanissime da quelle necessarie per far progredire il processo di pace: governo e opposizione sono concordi nell’ostacolare qualsiasi processo di ricostruzione, “riabilitazione,” come viene scritto da molti, della Striscia di Gaza prima del disarmo di Hamas — un passaggio che è presente solo a massimi sistemi nell’accordo, ed è previsto per quando a Gaza si sarà formato un nuovo governo tecnocratico. Gli Stati Uniti, al contrario, vorrebbero avviare al più presto un programma “pilota” di ricostruzione, inizialmente limitato a Rafah. Il gruppo palestinese si è incontrato con i mediatori al Cairo in vista del forum inter-palestinese che si terrà in Egitto per “unificare le fazioni palestinesi,” e per discutere della possibilità di ingresso di una forza estera nella Striscia di Gaza — Egitto, Turchia, Indonesia e Azerbaijan si sono finora offerte di entrare a far parte di una forza di pace a Gaza. Nel frattempo, le IDF stanno segnando il territorio della Striscia con blocchi gialli che punteggiano la “yellow line” che separa le zone di Gaza liberate da quelle ancora occupate dai militari israeliani. (the New York Times / X / KAN / Arab News / X)
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Israele vuole far vivere i palestinesi tra le macerie
La politica israeliana vuole bloccare la ricostruzione di Gaza per ottenere il disarmo di Hamas. Tra le altre notizie: Sarkozy va in carcere, il video di Trump sui Meloni e la trattativa dei dazi, e i robot per delocalizzare il lavoro finora impossib…Alessandro Massone (The Submarine)
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Internet down per un giorno, Amazon Ring per la polizia, Handle multimilionari su X
Buon martedì,
non so voi ma ieri mattina con i miei colleghi abbiamo avuto grossi problemi con Slack, Confluence, Jira, insomma la gran parte delle applicazioni che utilizziamo per lavorare. La verità è che il danno è stato molto più vasto, legato ad Amazon Web Services, e ha fatto pensare molto su quanto sia rischioso dipendere solo da una grande entità. Poi vedremo le collaborazioni di Amazon Ring con le forze dell'ordine, un nuovo marketplace di X per acquistare nomi utente (handle) inattivi, e tanto altro ancora. Buona lettura!
Podcast quotidiano
Con il commento di Amir Ati.
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Notizie dal mondo
Le news di oggi, selezionate a mano.
Un guasto ad Amazon Web Services ha fatto crollare internet
Internet
Un'interruzione nei servizi di Amazon Web Services (AWS), l'infrastruttura che ospita tantissimi siti e app, ha causato diffuse e persistenti difficoltà di funzionamento e connessione a livello globale in tutta la giornata di ieri. La causa è stata attribuita a un malfunzionamento dei DNS in un data center AWS negli Stati Uniti. Molte piattaforme hanno subito disagi, tra cui Slack, Snapchat, Amazon, Prime Video, Duolingo, Roblox e tante altre.
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Fonte: Il Post
Perché è importante?
Perché AWS è un colosso e siamo tutti dipendenti dai suoi servizi (anche l'app di Morning Tech usa AWS). Questo però crea un problema non da poco: se AWS va giù, si trascina con sé mezza internet.
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Ring di Amazon intensifica la collaborazione con le forze dell'ordine
Privacy
Amazon, tramite Ring, ha reintrodotto e potenziato le "Community Requests", una funzionalità che facilita le forze dell'ordine nel richiedere filmati ai proprietari di dispositivi Ring. La partnership con Flock Safety (che collabora con l'ICE) e Axon consente alle agenzie locali verificate di inviare richieste mirate, a cui gli utenti possono rispondere volontariamente e anonimamente.
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Fonte: CNET
Alternativa in italiano: Punto Informatico
X lancia un marketplace per gli handle inattivi
Big Tech
X introdurrà un marketplace per i nomi utente (handle) inattivi, accessibile agli abbonati Premium Plus e Business. Saranno disponibili handle gratuiti ("Priority") e a pagamento ("Rare"), con costi che vanno da 2.500 dollari a vari milioni di dollari. In caso di downgrade dell'abbonamento, si perderà l'handle acquisito.
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Fonte: The Verge
Alternativa in italiano: Multiplayer
Le macchine ibride plug-in inquinano quasi quanto le auto a benzina
Scienza
Un rapporto di Transport and Environment che si è basato su un'analisi di 800.000 auto in Europa ha evidenziato che i veicoli ibridi plug-in (PHEV) emettono quasi cinque volte più inquinamento rispetto ai dati ufficiali mostrati dalle aziende. Le emissioni reali di CO2 nel 2023 erano 4,9 volte superiori ai test di laboratorio, a causa di una sovrastima dell'uso in modalità elettrica.
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Fonte: The Guardian
Alternativa in italiano: Milano Finanza
Il CEO di Automattic definisce Tumblr il suo "maggior fallimento"
Business
Matt Mullenweg, CEO di Automattic (società madre di WordPress), ha definito l'acquisizione di Tumblr il suo maggiore fallimento. La migrazione di Tumblr su infrastruttura WordPress è stata sospesa per gli alti costi e la non redditività della piattaforma. Mullenweg ha ridotto il personale di Tumblr e la piattaforma è in rimessa.
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Fonte: TechCrunch
Alternativa in italiano: non pervenuta
I tempi d'oro di Tumblr
Tumblr ha vissuto il suo periodo di massimo splendore tra il 2010 e il 2014, quando era uno dei social più popolari tra i giovani e gli appassionati di cultura pop, arte e fandom. In quegli anni contava centinaia di milioni di blog attivi ed era un punto di riferimento per la condivisione di immagini, gif e testi brevi in modo creativo e anonimo. Dopo il 2014 la sua popolarità è calata, in parte per la concorrenza di Instagram e Twitter e in parte per la rimozione dei contenuti per adulti nel 2018, che allontanò gran parte della sua community originaria.
Cos'è Automattic?
Automattic è l’azienda statunitense fondata da Matt Mullenweg, il co-creatore di WordPress, e gestisce... Leggi tutto
Letture interessanti
In lingua inglese.
Come Sam Altman ha giocato con Hollywood
hollywoodreporter.com (eng)
Perché la prossima generazione di vaccini mRNA sarà ancora migliore
newscientist.com (eng)
Il primo antidolorifico non oppioide
worksinprogress.co (eng)
Come sequenziare il tuo DNA per <$2k
maxlangenkamp.substack.com/p/how-to-sequence-your-dna-for-2k (eng)
Notizie veloci
In lingua inglese.
La Cina afferma che gli USA hanno attaccato informaticamente il National Time Service Center
reuters.com (eng)
WhatsApp ridurrà il numero di messaggi che persone e aziende possono inviare senza ricevere risposta
techcrunch.com (eng)
La NASA apre il contratto per il lander lunare di SpaceX ai rivali a causa dei ritardi di Starship
reuters.com (eng)
Video del giorno
youtube.com/embed/hUNujYlRmZU?…
Una palestra per gli umanoidi
Uno dei problemi più grandi da risolvere nell'anno corrente e a seguire è l'addestramento dell'IA. NEURA Robotics afferma che, specificatamente per l'IA dei robot umanoidi, i dati digitali non bastano: i robot devono imparare a muoversi e agire nella vita reale. In questo video viene presentata la loro palestra di addestramento.
Vedi video su youtube.com (eng - 3:55)
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Le macchine ibride plug-in inquinano quasi quanto le auto a benzina
In breve:
Un rapporto di Transport and Environment che si è basato su un'analisi di 800.000 auto in Europa ha evidenziato che i veicoli ibridi plug-in (PHEV) emettono quasi cinque volte più inquinamento rispetto ai dati ufficiali mostrati dalle aziende. Le emissioni reali di CO2 nel 2023 erano 4,9 volte superiori ai test di laboratorio, a causa di una sovrastima dell'uso in modalità elettrica.
Riassunto completo:
- Un rapporto dell'organizzazione non-profit Transport and Environment ha rivelato che i veicoli ibridi plug-in (PHEV) producono quasi cinque volte più inquinamento che altera il clima rispetto alle cifre ufficiali dichiarate.
- L'analisi, condotta su dati provenienti dai contatori di consumo di carburante di 800.000 auto registrate in Europa tra il 2021 e il 2023, ha riscontrato che le emissioni reali di anidride carbonica (CO2) dei PHEV nel 2023 erano 4,9 volte maggiori rispetto a quelle dei test di laboratorio standardizzati.
- I PHEV emettono solo il 19% in meno di CO2 rispetto alle auto a benzina e diesel, una percentuale nettamente inferiore al 75% di riduzione ipotizzato nei test di laboratorio.
- La discrepanza è attribuita principalmente a una sovrastima del "fattore di utilità", ovvero il rapporto tra i chilometri percorsi in modalità elettrica e il totale: la realtà è del 27%, contro una stima ufficiale dell'84%.
- Anche quando le auto erano guidate in modalità elettrica, i motori a combustione bruciavano combustibili fossili per quasi un terzo della distanza percorsa in quella modalità, a causa della insufficiente potenza dei soli motori elettrici.
- Questa sottostima delle emissioni ha permesso a quattro grandi gruppi automobilistici di evitare multe per oltre 5 miliardi di euro tra il 2021 e il 2023, facilitando il rispetto dei target di CO2 medi della flotta UE.
- I conducenti di PHEV sostengono inoltre circa 500 euro in più all'anno in costi di gestione rispetto a quanto presupposto dai test di laboratorio, con veicoli che offrono scarsi vantaggi ambientali o economici rispetto alle auto tradizionali.
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):
Plug-in hybrids pollute almost as much as petrol cars, report finds
Analysis of 800,000 European cars found real-world pollution from plug-in hybrids nearly five times greater than lab testsThe GuardianAjit Niranjan
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Ring di Amazon intensifica la collaborazione con le forze dell'ordine
In breve:
Amazon, tramite Ring, ha reintrodotto e potenziato le "Community Requests", una funzionalità che facilita le forze dell'ordine nel richiedere filmati ai proprietari di dispositivi Ring. La partnership con Flock Safety (che collabora con l'ICE) e Axon consente alle agenzie locali verificate di inviare richieste mirate, a cui gli utenti possono rispondere volontariamente e anonimamente.
Riassunto completo:
- Amazon, attraverso la sua sussidiaria Ring, ha reintrodotto la funzionalità "Community Requests", che permette alle forze dell'ordine di richiedere filmati ai proprietari di videocitofoni e telecamere di sicurezza Ring.
- Questa mossa arriva meno di due anni dopo che Ring aveva rimosso una simile funzionalità, e ora espande il sistema tramite nuove partnership con aziende di tecnologia per la polizia.
- Ring ha collaborato con Flock Safety, un'azienda che vende sistemi di sorveglianza per la polizia, e con Axon (precedentemente Taser International), che sviluppa strumenti per polizia e applicazioni militari.
- La funzionalità "Community Requests" consente alle agenzie locali di pubblica sicurezza verificate da Axon Evidence o Flock Safety di inviare richieste specifiche, come luogo, orario e dettagli di un incidente, tramite l'app Ring Neighbors.
- Gli utenti Ring residenti nell'area interessata ricevono la richiesta e possono scegliere volontariamente e anonimamente di condividere i filmati, che vengono poi inviati ad Axon Evidence per la verifica.
- Esperti di privacy esprimono preoccupazioni per il potenziale impatto sulla privacy di terzi, come passanti o vicini, che potrebbero essere ripresi nei filmati e sull'uso che le forze dell'ordine potrebbero farne in futuro, inclusi riconoscimenti biometrici.
- Queste partnership mirano anche a migliorare l'efficienza delle forze dell'ordine con risorse limitate, fornendo loro accesso a dati che prima richiedevano un maggiore sforzo investigativo.
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):
Amazon’s Ring Cameras Push Deeper Into Police and Government Surveillance
Ring has partnered with Flock Safety, making it easier for law enforcement to reach out to Ring doorbell and security camera owners to request footage.CNETSee full bio
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X lancia un marketplace per gli handle inattivi
In breve:
X introdurrà un marketplace per i nomi utente (handle) inattivi, accessibile agli abbonati Premium Plus e Business. Saranno disponibili handle gratuiti ("Priority") e a pagamento ("Rare"), con costi che vanno da 2.500 dollari a vari milioni di dollari. In caso di downgrade dell'abbonamento, si perderà l'handle acquisito.
Riassunto completo:
- X, la piattaforma di social media precedentemente nota come Twitter, lancerà presto un marketplace per i nomi utente (handle) inattivi.
- Questo servizio sarà disponibile per gli abbonati ai piani Premium Plus e Premium Business di X.
- Il marketplace offrirà due categorie di handle: quelli "Priority", che saranno gratuiti e includeranno nomi completi o combinazioni alfanumeriche, e quelli "Rare".
- Gli handle "Rare" saranno a pagamento, con prezzi che potranno variare da 2.500 dollari fino a oltre 1 milione, a seconda della domanda e dell'unicità.
- X intende il marketplace come un servizio continuativo per attrarre e fidelizzare gli abbonati a pagamento.
- Quando un utente ottiene un nuovo handle tramite il marketplace, il suo handle precedente viene congelato; è prevista la futura introduzione di un'opzione di reindirizzamento a pagamento.
- In caso di downgrade dell'abbonamento X, l'utente perderà l'handle acquisito dal marketplace e il suo account tornerà al nome utente originale.
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):
X is launching a marketplace for inactive handles
X is launching a Handle Marketplace where Premium subscribers will be able to search and request usernames that have been unavailable.The VergeTerrence O’Brien
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Un guasto ad Amazon Web Services ha fatto crollare internet
In breve:
Un'interruzione nei servizi di Amazon Web Services (AWS), l'infrastruttura che ospita tantissimi siti e app, ha causato diffuse e persistenti difficoltà di funzionamento e connessione a livello globale in tutta la giornata di ieri. La causa è stata attribuita a un malfunzionamento dei DNS in un data center AWS negli Stati Uniti. Molte piattaforme hanno subito disagi, tra cui Slack, Snapchat, Amazon, Prime Video, Duolingo, Roblox e tante altre.
Riassunto completo:
- Lunedì, un'interruzione nei servizi di Amazon Web Services (AWS), l'infrastruttura informatica che permette a molte aziende di connettere gli utenti ai propri siti e app, ha causato diffuse difficoltà.
- Numerosi siti e applicazioni a livello mondiale hanno riscontrato problemi di funzionamento e connessione, che sono persistiti per diverse ore anche dopo le comunicazioni di risoluzione da parte di AWS.
- Tra le piattaforme colpite figurano Slack (un'app per la comunicazione lavorativa), le banche britanniche Lloyds Bank e Halifax, Strava (app dedicata allo sport), Snapchat (un social network), Duolingo (app per imparare lingue) e molti siti di proprietà di Amazon, inclusa la sua piattaforma di e-commerce.
- Anche diversi videogiochi, come Roblox, Wordle e Pokémon GO, il negozio online Epic Games e il servizio per il gioco online di PlayStation, hanno subito disagi.
- Amazon ha attribuito il malfunzionamento a problemi del Domain Name System (DNS), il sistema che traduce gli indirizzi web in codici leggibili dai computer, in un suo data center situato in Virginia, negli Stati Uniti.
- Il problema ha impedito ai siti e alle app basate su AWS di trovare correttamente le pagine richieste sui database ospitati dall'infrastruttura.
- AWS ha dovuto limitare il numero di richieste di assistenza per gestire l'emergenza, indicando che la risoluzione completa delle problematiche ha richiesto tempo e alcune interruzioni sono continuate.
Perché è importante?
Perché AWS è un colosso e siamo tutti dipendenti dai suoi servizi (anche l'app di Morning Tech usa AWS). Questo però crea un problema non da poco: se AWS va giù, si trascina con sé mezza internet.
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):
Moltissimi siti e app hanno avuto problemi di connessione - Il Post
Per via di un rallentamento nei servizi di cloud di Amazon, che sta avendo difficoltà nel risolvere il problemaIl Post
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Il CEO di Automattic definisce Tumblr il suo "maggior fallimento"
In breve:
Matt Mullenweg, CEO di Automattic (società madre di WordPress), ha definito l'acquisizione di Tumblr il suo maggiore fallimento. La migrazione di Tumblr su infrastruttura WordPress è stata sospesa per gli alti costi e la non redditività della piattaforma. Mullenweg ha ridotto il personale di Tumblr e la piattaforma è in rimessa.
Riassunto completo:
- Matt Mullenweg, CEO di Automattic (società madre di WordPress), ha dichiarato che l'acquisizione di Tumblr è il suo più grande fallimento, pur affermando di non averci ancora rinunciato.
- Automattic aveva pianificato di migrare il backend di Tumblr, con oltre mezzo miliardo di blog, sull'infrastruttura di WordPress per ottimizzare costi e gestione.
- Questa migrazione è stata sospesa a causa degli alti costi e della non redditività di Tumblr, che viene mantenuto con i profitti generati da altri prodotti di Automattic.
- Mullenweg ha menzionato altri progetti in corso presso Automattic, tra cui sviluppi per WordPress, Jetpack, WooCommerce, il tool Playground che permette di eseguire WordPress nel browser e l'app di messaggistica universale Beeper.
- Riguardo all'intelligenza artificiale, ha suggerito di etichettare le immagini generate da intelligenza artificiale nella directory dei temi WordPress per facilitare la ricerca, anziché rifiutarle.
- Ha affrontato la controversia con WP Engine, un'azienda di hosting WordPress, accusandola di trarre profitto dall'ecosistema open source senza adeguato contributo.
- Mullenweg ha incoraggiato la comunità a "votare con il portafoglio", non supportando finanziariamente le aziende che non contribuiscono correttamente all'ecosistema open source.
I tempi d'oro di Tumblr
Tumblr ha vissuto il suo periodo di massimo splendore tra il 2010 e il 2014, quando era uno dei social più popolari tra i giovani e gli appassionati di cultura pop, arte e fandom. In quegli anni contava centinaia di milioni di blog attivi ed era un punto di riferimento per la condivisione di immagini, gif e testi brevi in modo creativo e anonimo. Dopo il 2014 la sua popolarità è calata, in parte per la concorrenza di Instagram e Twitter e in parte per la rimozione dei contenuti per adulti nel 2018, che allontanò gran parte della sua community originaria.
Cos'è Automattic?
Automattic è l’azienda statunitense fondata da Matt Mullenweg, il co-creatore di WordPress, e gestisce servizi legati al mondo del web e della pubblicazione online. È conosciuta soprattutto per WordPress.com, ma possiede anche piattaforme come Tumblr, WooCommerce e Simplenote. Opera interamente in remoto con migliaia di dipendenti sparsi nel mondo e si concentra su strumenti open source che permettono a chiunque di creare siti, blog e negozi online senza competenze tecniche avanzate.
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):
Automattic CEO calls Tumblr his ‘biggest failure’ so far | TechCrunch
At WordCamp Canada 2025, Automattic CEO Matt Mullenweg called Tumblr his “biggest failure,” noting the challenge of maintaining the platform’s half-billion blogs while it remains unprofitable. Though plans to migrate Tumblr to WordPress infrastructure are on hold, Mullenweg said he hasn’t given up.TechCrunchSarah Perez
Alternativa in italiano: non pervenuta
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La peak season dello shopping si avvicina: per gli italiani acquisti multicanale e una spesa media di 227 euro
Con l’avvicinarsi dei mesi più intensi per lo shopping, Adyen, in collaborazione con OnePoll, ha presentato una nuova indagine che esplora come, quanto e in quali momenti gli italiani si preparano a spendere nel periodo ottobre-dicembre, con un focus sulle preferenze e le aspettative in materia di pagamenti. In particolare, la ricerca evidenzia come la peak season dello shopping in Italia non sia limitata ai soli Black Friday e Cyber Monday, ma registri un picco degli acquisti a inizio dicembre e a ridosso delle festività. Per una vasta gamma di articoli e occasioni, dai prodotti alle esperienze, passando per cene, viaggi e regali, la spesa media prevista è di 227 euro.Photo by John / Unsplash
Tra preferenze d’acquisto multicanale e fiducia nei pagamenti digitali
L'indagine rivela che un italiano su tre prevede di suddividere in modo equilibrato i propri acquisti tra online e negozio fisico durante la peak season, evidenziando l'importanza di offrire pagamenti performanti e senza frizioni su tutti i fronti. Allo stesso modo, le preferenze in materia di pagamento si mantengono pressoché identiche tra online e negozio fisico, prediligendo le stesse soluzioni digitali su entrambi i canali. La carta di credito/debito rappresenta il metodo di pagamento che gli italiani pensano di utilizzare di più sia online sia in store, rispettivamente con il 60% e il 59% delle preferenze. Significative anche le app di pagamento, al secondo posto tra le opzioni digitali, scelte dal 37% per l’online e dal 24% per gli acquisti in store. Da segnalare, infine, il ruolo dei digital wallet, indicati dal 15% nel primo caso e dal 13% (via mobile o smartwatch) nel secondo.Photo by Vitaly Gariev / Unsplash
Le opzioni di pagamento: un fattore determinante
Fondamentale è, quindi, offrire ai clienti un’ampia varietà di opzioni e un processo fluido, come dimostra il fatto che quasi la metà degli intervistati (48%) sarebbe propensa ad abbandonare l’acquisto se non potesse utilizzare il metodo di pagamento desiderato. Tra gli aspetti più importanti per chi acquista online, il 36% indica infatti la possibilità di scegliere tra più metodi di pagamento, il 27% la possibilità di completare la transazione in pochi clic e il 25% l’assenza di reindirizzamenti verso siti esterni per finalizzare il checkout. Infine, un focus ulteriore dell’indagine ha riguardato la sicurezza nei pagamenti digitali, percepita positivamente dalla maggior parte degli italiani: ben l’82% dichiara infatti di sentirsi sicuro nell’effettuare acquisti con questa modalità durante la peak season, aspettandosi quindi standard elevati e soluzioni affidabili da parte dei merchant.Prodotto da riconsegnare
Cambiare idea e ricevere premi, tutto in modo semplice
Durante la peak season, anche la possibilità di cambiare idea sugli acquisti è un’esigenza diffusa tra i consumatori italiani: il 42% indica la facilità nei resi come l’aspetto più importante quando acquista in un negozio fisico. Un dato che racconta non solo la necessità di gestire con semplicità il “change of mind” tipico del periodo natalizio, ma anche l’importanza di offrire un’esperienza post-vendita ottimale, garantendo flessibilità, come la possibilità di restituire gli articoli anche in punti vendita diversi della stessa insegna. Dal punto di vista generazionale, la richiesta di resi facili cresce con l’età: si passa dal 27% tra i 18-24 anni al 47% per gli over 65. Accanto ai resi, anche i programmi fedeltà devono evolvere, come dimostra il fatto che il 27% degli italiani consideri importante accumulare punti automaticamente senza dover usare una carta fedeltà per gli acquisti in store, percentuale che sale al 39% tra i 25-34enni. Ciò evidenzia come i clienti desiderino sempre di più essere riconosciuti e premiati in modo diretto e immediato. Una possibilità garantita da soluzioni digitali e integrate che consentono di offrire vantaggi personalizzati anche sulla base dello storico degli acquisti.Photo by SumUp / Unsplash
Il checkout diventa solidale
In vista di questo periodo di shopping intenso e di bilanci di fine anno, cresce però l’attenzione verso il valore sociale che può assumere anche un gesto semplice come il pagamento. Secondo l'indagine, il 62% degli italiani si dichiara interessato a effettuare una donazione direttamente al checkout, senza interrompere il processo d’acquisto, con il maggiore interesse riscontrato tra le fasce più giovani, come mostrano picchi del 68% tra i 18-24 anni e del 69% tra i 25-34 anni. Un dato che sottolinea come anche questa fase possa trasformarsi in un’occasione concreta per i merchant di coinvolgere i clienti in iniziative solidali e rafforzare il legame con il brand.
“I dati raccolti raccontano, quindi, una stagione degli acquisti che sembra essere fatta non solo di offerte e regali, ma di scelte consapevoli e nuove aspettative: pagare diventa esperienza, relazione e anche occasione di responsabilità sociale”, ha dichiarato Gabriele Bellezze di Adyen Italia. “In questo scenario, il checkout evolve e si arricchisce di nuove funzioni, segnando una trasformazione concreta nel modo in cui i merchant si possono relazionare con i consumatori italiani”.
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La prevedibile rottura della tregua da parte israeliana
Il cessate il fuoco è stato ripristinato nella Striscia di Gaza dopo ore di attacchi da parte delle forze israeliane, che hanno condotto decine di attacchi aerei — secondo fonti locali più di 100 — sul territorio, uccidendo almeno 44 persone. Le autorità israeliane hanno giustificato gli attacchi dichiarando che stavano rispondendo a una “plateale violazione” del cessate il fuoco da parte delle milizie di Hamas. Come spesso accade con le giustificazioni delle IDF, sembra che le cose siano andate diversamente. Le autorità israeliane hanno indicato come causa degli attacchi un’esplosione a Rafah, in cui hanno perso la vita 2 soldati, e 3 sono rimasti feriti. Le autorità israeliane hanno immediatamente annunciato lo stop all’ingresso degli aiuti umanitari, e la ripresa degli attacchi. Secondo fonti statunitensi, però, non si è trattato di un attacco a sorpresa di miliziani di Hamas, ma di un bulldozer israeliano che ha fatto esplodere inavvertitamente un ordigno fino a quel momento rimasto inesploso. Curt Mills, il direttore di the American Conservative — evidentemente un pamphlet comunista —ha commentato su X che una sua fonte nell’amministrazione Trump gli ha riferito che “Hamas non ha fatto nulla.” “Un carro armato israeliano ha colpito un ordigno esplosivo improvvisato inesploso che probabilmente era lì da mesi.” Quando Washington ha comunicato a Tel Aviv che era a conoscenza della vera causa dell’esplosione, le autorità israeliane hanno annunciato che sarebbero tornate ad aderire al cessate il fuoco. Secondo fonti di Al Jazeera il ripristino dell’accordo sarebbe arrivato in seguito a mediazione da parte di Egitto, Qatar e Turchia, oltre che l’intervento statunitense. I mediatori ora vorrebbero arrivare a un “meccanismo vincolante” per impedire ulteriori violazioni. (the New Arab / X / WAFA / the Times of Israel / X / the Times of Israel / Al Jazeera Mubasher)
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La prevedibile rottura della tregua da parte israeliana
Le autorità israeliane hanno condotto decine di bombardamenti con il pretesto di un incidente vicino a Rafah.Alessandro Massone (The Submarine)
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I MacBook Touch, La prima centrale a fusione al mondo, La Cina 1.000km con una batteria EV
Buon lunedì,
Apple ha annunciato i nuovi MacBook Pro touch, che arriveranno tra il 2026 e il 2027. Poi vedremo la prima centrale commerciale a fusione nucleare al mondo, un grande passo verso il "sogno" di un'energia quasi perfetta come quella a fusione. Vedremo anche la Cina che svela tre innovazione scientifiche che porteranno le loro batterie EV ad avere un'autonomia di 1.000km, e tanto altro ancora. Buona lettura!
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Notizie dal mondo
Le news di oggi, selezionate a mano.
Apple presenta il primo MacBook con schermo touch
Tecnologia
Apple lancerà un MacBook Pro con schermo touch tra fine 2026 e inizio 2027, nonostante precedentemente si sia dichiarata contraria all'idea. I nuovi modelli integreranno display OLED, un design più sottile e leggero, e chip della linea M6. Prevedono anche la rimozione del notch (la barra nera in alto e al centro).
~
Fonte: Bloomberg
Alternativa in italiano: Macitynet
MacBook vs iPad
Da tempo gli esperti hanno affermato che il MacBook non sarà mai touch e che l'iPad non avrà mai un sistema operativo simile a quello di un computer — per il semplice fatto che, assomigliandosi troppo, le vendite avrebbero subito dei problemi — ma quest'anno le cose stanno cambiando e non sappiamo perché.
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Helion costruirà la prima centrale a fusione nucleare commerciale al mondo
Scienza
Helion, un'azienda di energia da fusione il permesso per la costruzione della sua centrale elettrica a fusione commerciale a Washington. L'obiettivo è fornire elettricità alla rete entro la fine del decennio e rispettare l'accordo di fornitura per Microsoft entro il 2028.
~
Fonte: Helion Energy
Alternativa in italiano: non pervenuta
Perché è importante?
Abbiamo linkato l'articolo del sito ufficiale di Helion che non si sofferma tanto sull'unicità di questo evento. La verità è che questa centrale sarà la prima di tipo commerciale al mondo. La fusione nucleare è il "santo graal" dell'energia: pulita, a basso rischio e praticamente inesauribile. Ancora non abbiamo raggiunto un livello adeguato ma la scienza sta facendo grossi avanzamenti.
La Cina svela tre innovazioni per ottenere batterie EV con autonomia di 1.000 km
Scienza
Scienziati cinesi hanno compiuto tre innovazioni chiave nelle batterie a stato solido, che usano un elettrolita solido anziché liquido per aumentare autonomia, velocità di ricarica ed efficienza. Le nuove tecniche migliorano l’adesione, la flessibilità e la resistenza del materiale, permettendo di raggiungere fino a 1.000 km di autonomia con un pacco batterie da 100 kg.
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Fonte: Electrek
Alternativa in italiano: Vai Elettrico
Anthropic ha rilasciato "Skills"
Intelligenza Artificiale
Anthropic ha introdotto "Skills for Claude", uno strumento che permette al suo modello AI di aggiungere competenze specifiche, come ad esempio lavorare su Excel seguendo le linee guida aziendali. Gli utenti possono creare le proprie "skills" personalizzate.
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Fonte: The Verge
Alternativa in italiano: Tutto Tech
DoorDash utilizzerà i robotaxi di Waymo a Phoenix
Tecnologia
DoorDash, servizio di consegna, collabora con Waymo, la divisione di veicoli a guida autonoma di Google, per testare consegne autonome a Phoenix. Waymo utilizzerà i suoi SUV senza conducente per recapitare ordini. Questa iniziativa mira a ridurre i costi del personale e integra le sperimentazioni di DoorDash con robot da marciapiede. I clienti dovranno ritirare l'ordine direttamente dal veicolo tramite app.
~
Fonte: The Verge
Alternativa in italiano: non pervenuta
Perché è importante?
Perché stiamo vedendo tutte le maggiori aziende di delivery traslare verso il "full-robot". Il mestiere del corriere è tra i primi pronosticati per l'estinzione.
Letture interessanti
In lingua inglese.
Stiamo vivendo nell'era d'oro della stupidità?
theguardian.com (eng)
YouTube ha appena mangiato la TV. È solo l'inizio.
hollywoodreporter.com (eng)
Come ho invertito l'offuscamento di internet del Kindle perché la loro app fa schifo
pixelmelt.dev (eng)
Quanto può essere pagato Musk? Lo deciderà la Corte Suprema del Delaware
npr.org (eng)
Notizie veloci
In lingua inglese.
Amazon condivide un "primo sguardo" al nuovo impianto nucleare
theverge.com (eng)
I dipendenti Apple sono "preoccupati" per le prestazioni di Siri nelle prime build di iOS 26.4
9to5mac.com (eng)
La capacità dei data center di Milano raddoppierà in cinque anni
reuters.com (eng)
Video del giorno
youtube.com/embed/gS4rOqNDTBk?…
Cosa c'è nella mano di un umanoide?
Le mani sono una delle parti più complesse di un robot umanoide, ricche di meccanismi di attuazione e sensori; devono essere abbastanza robuste da affrontare lavori impegnativi, ma anche sufficientemente precise da maneggiare oggetti fragili. In questo video, gli ingegneri di Boston Dynamics raccontano come la mano di Atlas si sia evoluta via via che le capacità di manipolazione si sono ampliate, e i principi che guideranno le versioni future.
Vedi video su youtube.com (eng - 6:29)
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Morning Tech sopravvive anche grazie agli sponsor della newsletter ma questi non hanno alcuna influenza sulla selezione editoriale. Abbiamo deciso di dire no agli investitori in modo da mantenere una voce disinteressata e a servizio dell'informazione. Andiamo avanti grazie al tuo supporto. Fatti sentire.
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La Cina svela tre innovazioni per ottenere batterie EV con autonomia di 1.000 km
In breve:
Scienziati cinesi hanno compiuto tre innovazioni chiave nelle batterie a stato solido, che usano un elettrolita solido anziché liquido per aumentare autonomia, velocità di ricarica ed efficienza. Le nuove tecniche migliorano l’adesione, la flessibilità e la resistenza del materiale, permettendo di raggiungere fino a 1.000 km di autonomia con un pacco batterie da 100 kg.
Riassunto completo:
- Le batterie a stato solido complete offrono maggiore autonomia, ricarica più veloce e maggiore efficienza per i veicoli elettrici, sostituendo l'elettrolita liquido con uno solido.
- Uno dei principali ostacoli alla produzione di massa di queste batterie è la difficoltà nel trovare un elettrolita solido che garantisca elevata conduttività e resistenza alle rotture.
- In Cina, scienziati dell'Istituto di Fisica e dell'Istituto di Ricerca sui Metalli (entrambi parte dell'Accademia Cinese delle Scienze), e dell'Università Tsinghua, hanno realizzato tre progressi fondamentali.
- Il primo, chiamato "colla speciale", sviluppato dall'Istituto di Fisica, utilizza ioni di iodio per migliorare il legame tra elettrodo ed elettrolita, attirando attivamente gli ioni di litio.
- Il secondo, "trasformazione flessibile", realizzato dall'Istituto di Ricerca sui Metalli, ha creato uno "scheletro" polimerico per l'elettrolita, rendendolo estremamente flessibile e aumentando la capacità di accumulo dell'86%.
- Il terzo, "rinforzo al fluoro", sviluppato dall'Università Tsinghua, ha creato uno "scudo" sulla superficie dell'elettrolita usando materiali polietere fluorurati, superando test di penetrazione e ad alte temperature.
- Questi avanzamenti potrebbero consentire a un pacco batterie da 100 kg di fornire ai veicoli elettrici un'autonomia superiore ai 1.000 km.
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):
China overcomes key barriers to unlocking all-solid-state EV batteries with 1,000 km range
All-solid-state batteries may be the key to unlocking longer range, faster charging, and overall more efficient electric vehicles. After a…ElectrekPeter Johnson
China overcomes key barriers to unlocking all-solid-state EV batteries with 1,000 km range
All-solid-state batteries may be the key to unlocking longer range, faster charging, and overall more efficient electric vehicles. After a...Peter Johnson (Electrek)
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DoorDash utilizzerà i robotaxi di Waymo a Phoenix
In breve:
DoorDash, servizio di consegna, collabora con Waymo, la divisione di veicoli a guida autonoma di Google, per testare consegne autonome a Phoenix. Waymo utilizzerà i suoi SUV senza conducente per recapitare ordini. Questa iniziativa mira a ridurre i costi del personale e integra le sperimentazioni di DoorDash con robot da marciapiede. I clienti dovranno ritirare l'ordine direttamente dal veicolo tramite app.
Riassunto completo:
- DoorDash, piattaforma di consegna di cibo e generi alimentari, ha avviato una partnership con Waymo, la compagnia di Google che sviluppa tecnologie di guida autonoma, per sperimentare consegne senza conducente a Phoenix.
- I veicoli di Waymo, SUV Jaguar completamente autonomi, saranno integrati nella flotta di consegna di DoorDash per servire i clienti.
- L'obiettivo di DoorDash è ridurre i costi operativi associati alla forza lavoro umana, espandendo l'uso di soluzioni di consegna autonome.
- L'azienda sta già testando altre forme di automazione, inclusi robot da marciapiede propri (Dot) e di terze parti (come Serve Robotics).
- Le consegne autonome di Waymo inizieranno con gli ordini provenienti da DashMart, i minimarket di DoorDash a Phoenix, con piani di espansione a ristoranti e altri negozi.
- I clienti utilizzeranno l'app DoorDash per sbloccare il bagagliaio del veicolo Waymo all'arrivo e ritirare il proprio ordine.
- L'accettazione da parte dei clienti di dover recuperare l'ordine direttamente dal veicolo e le comunicazioni solo via app è un aspetto da valutare, data l'esperienza mista di iniziative simili.
Perché è importante?
Perché stiamo vedendo tutte le maggiori aziende di delivery traslare verso il "full-robot". Il mestiere del corriere è tra i primi pronosticati per l'estinzione.
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):
DoorDash will use Waymo’s robotaxis for delivery in Phoenix
Customers will have to come down to the curb to retrieve their order.The VergeAndrew J. Hawkins
Alternativa in italiano: non pervenuta
DoorDash will use Waymo’s robotaxis for delivery in Phoenix
Waymo is teaming up with DoorDash to use its driverless vehicles to delivery takeout orders to customers in Phoenix.Andrew J. Hawkins (The Verge)
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Anthropic ha rilasciato "Skills"
In breve:
Anthropic ha introdotto "Skills for Claude", uno strumento che permette al suo modello AI di aggiungere competenze specifiche, come ad esempio lavorare su Excel seguendo le linee guida aziendali. Gli utenti possono creare le proprie "skills" personalizzate.
Riassunto completo:
- Anthropic ha lanciato "Skills for Claude", una funzionalità che permette al suo modello di intelligenza artificiale, Claude, di caricare set di istruzioni, script e risorse specifiche per svolgere in modo più efficace compiti lavorativi.
- L'obiettivo è rendere gli agenti di intelligenza artificiale realmente utili per gli utenti, adattandoli a contesti lavorativi specifici, come l'uso di Excel o il rispetto delle linee guida di un brand.
- Gli utenti possono creare le proprie "Skills" personalizzate per le loro esigenze e utilizzarle su diverse piattaforme Anthropic, inclusi Claude.ai e l'API.
- Questa innovazione mira a ridurre il tempo impiegato per scrivere prompt elaborati e fornire contesto ripetuto per ogni attività, migliorando le capacità di agente di Claude.
- La funzionalità è disponibile per gli abbonati a Claude Pro, Max, Team ed Enterprise, e aziende come Box, Rakuten e Canva ne hanno già fatto uso.
- La mossa di Anthropic si inserisce in un più ampio sforzo del settore, con aziende come OpenAI, Google e Microsoft che lavorano da anni per sviluppare agenti di intelligenza artificiale efficaci.
- Precedentemente, OpenAI aveva annunciato "AgentKit", una suite di strumenti simile per lo sviluppo di agenti personalizzati, dimostrando il suo utilizzo da parte di aziende come Albertsons.
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):
Anthropic turns to ‘skills’ to make Claude more useful at work
An attempt to better tailor AI agents for work.The VergeHayden Field
Claude di Anthropic diventa un vero esperto grazie alle nuove Competenze
Claude riceve una nuova funzione che permette all'IA di caricare set di istruzioni, script e risorse specializzate, ecco le CompetenzeFrancesco Primerano (TuttoTech.net)
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Helion costruirà la prima centrale a fusione nucleare commerciale al mondo
In breve:
Helion, un'azienda di energia da fusione il permesso per la costruzione della sua centrale elettrica a fusione commerciale a Washington. L'obiettivo è fornire elettricità alla rete entro la fine del decennio e rispettare l'accordo di fornitura per Microsoft entro il 2028.
Riassunto completo:
- Helion, un'azienda di energia da fusione con sede nello stato di Washington, ha ottenuto un permesso di uso condizionato dalla Contea di Chelan.
- Tale permesso autorizza la fase successiva di sviluppo e costruzione dell'edificio generatore per il suo impianto di fusione commerciale, chiamato Orion, situato a Malaga, Washington.
- L'obiettivo dell'azienda è iniziare a fornire energia elettrica alla rete locale entro la fine di questo decennio.
- Helion si conferma in linea con il suo accordo del 2023 per fornire energia a Microsoft entro la fine del 2028, con Constellation Energy come venditore.
- La costruzione degli edifici di supporto per l'impianto Orion era già iniziata a luglio 2025 su terreni affittati dal Chelan County Public Utilities District.
- Il processo di autorizzazione ha incluso un periodo di avviso e commenti pubblici, oltre a un significativo coinvolgimento delle comunità locali e delle Nazioni Tribali.
- L'azienda ha già realizzato sette prototipi di fusione ed è stata la prima privata a raggiungere la temperatura del plasma di 100 milioni di gradi Celsius, considerata necessaria per la fusione commerciale.
Perché è importante?
Abbiamo linkato l'articolo del sito ufficiale di Helion che non si sofferma tanto sull'unicità di questo evento. La verità è che questa centrale sarà la prima di tipo commerciale al mondo. La fusione nucleare è il "santo graal" dell'energia: pulita, a basso rischio e praticamente inesauribile. Ancora non abbiamo raggiunto un livello adeguato ma la scienza sta facendo grossi avanzamenti.
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):
Helion Receives Approvals for Next Phase of Construction of World’s First Commercial Fusion Power Plant
Permitting and approval pathway now cleared for all major structures, including fusion generator facilityHelion
Alternativa in italiano: non pervenuta
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Apple presenta il primo MacBook con schermo touch
In breve:
Apple lancerà un MacBook Pro con schermo touch tra fine 2026 e inizio 2027, nonostante precedentemente si sia dichiarata contraria all'idea. I nuovi modelli integreranno display OLED, un design più sottile e leggero, e chip della linea M6. Prevedono anche la rimozione del notch (la barra nera in alto e al centro).
Riassunto completo:
- Apple si prepara a introdurre il suo primo MacBook Pro con schermo touch display, con lancio previsto tra la fine del 2026 e l'inizio del 2027.
- Questa mossa segna un'inversione di rotta per Apple, che in passato, anche sotto la guida del co-fondatore Steve Jobs, si era opposta all'idea di Mac con schermo touch.
- I nuovi MacBook Pro, nome in codice K114 e K116, avranno un design più sottile e leggero, integreranno chip della linea M6 e adotteranno display con tecnologia OLED.
- Il design rivisitato eliminerà il "notch", la tacca nella parte superiore dello schermo per la fotocamera, a favore di una soluzione "hole-punch", simile al concetto della Dynamic Island degli iPhone.
- I dispositivi manterranno un trackpad e una tastiera fisici, come avviene in molti PC portatili touch esistenti, e saranno dotati di cerniere e hardware dello schermo rinforzati per una maggiore stabilità.
- A causa dei componenti più costosi, i nuovi modelli da 14 e 16 pollici avranno un prezzo superiore di qualche centinaio di dollari rispetto alle versioni attuali, che partono da 1.999 $ per il 14 pollici.
- Attualmente, Apple non sta sviluppando altri Mac touch-screen, ma monitorerà la reazione del mercato al MacBook Pro touch prima di espandere eventualmente la tecnologia a ulteriori modelli.
MacBook vs iPad
Da tempo gli esperti hanno affermato che il MacBook non sarà mai touch e che l'iPad non avrà mai un sistema operativo simile a quello di un computer — per il semplice fatto che, assomigliandosi troppo, le vendite avrebbero subito dei problemi — ma quest'anno le cose stanno cambiando e non sappiamo perché.
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):
Apple Readies Its First Ever Touch-Screen MacBook
Apple Inc. is preparing to finally launch a touch-screen version of its Mac computer, reversing course on a stance that dates back to co-founder Steve Jobs.BloombergMark Gurman
Alternativa in italiano:
Il MacBook Pro con schermo touch sta per arrivare
MacBook Promacitynet.itFabrizio Frattini
Il MacBook Pro con schermo touch sta per arrivare - macitynet.it
Dopo oltre un decennio di resistenze, Apple si prepara a introdurre il touch sui MacBook Pro. Nuovi display OLED, design rivisto, cerniere rinforzate e chip M6 daranno vita a una generazione di portatili ibridi, a metà tra tradizione e nuove modalità…Fabrizio Frattini (Casa Editrice Macity Publishing srl)
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Me, myself and Vice
Quelli dell’università sono stati anni fondamentali. È in quel periodo che hanno iniziato a germogliare la personalità e il gusto che, oggi, costituiscono quello che posso chiamare “il mio stile”.
Se il concetto di stile esiste all’interno di un campo di forze ai cui estremi ci sono l’imitazione e l’originalità, quello universitario è il tempo in cui dalla prima mi sono incamminato verso la seconda. E non è stato un cammino agevole.
Il liceo, con una certa sofferenza, mi aveva insegnato che troppa originalità diventava stranezza. E la stranezza non è ben vista, quando trovare un branco è l’imperativo che garantisce la sopravvivenza.
All’università avevo trovato un contesto più libero, ma non per questo privo di certe rigidità. Anche in quell’ambiente - se non del tutto almeno in parte - passavo per essere quello “strano”.
Poi arrivò Vice; e fu dirompente.
A portarla in casa fu A., un parà della Folgore con cui dividevo l’appartamento. L’aveva presa nell’unico skateshop della città.
Ai tempi, la distribuivano nei negozi di abbigliamento street. Era free press. Semplicemente la prendevi da una pila di altre, boh, dieci o quindici copie e te la portavi a casa fino a che non finiva.
L’avevo già sentita nominare.
Nel report di un contest di skate pubblicato su Whimpy, un altro magazine freepress che girava in quegli anni per street e skateshop, ne avevano parlato come di “una porcheria inglese tipo Stance". Me lo ricordo come se lo avessi letto oggi.
Quindi partivo prevenuto.
Eppure aveva qualcosa di irresistibile. La copertina era piacevolmente liscia. Lucida e spessa. La carta pesava abbastanza da dare all’insieme una consistenza “nobile” e la rilegatura trasmetteva un’idea di solidità, di durata
Potevi sfogliarla, più e più volte, senza che accennasse a rovinarsi, come facevano gli altri freepress.
Questo la faceva sembrare una rivista “vera”, ma i contenuti erano quelli di una fanzine. Dentro c’erano fumetti, recensioni, fotografie, racconti, reportage e guide agli argomenti più disparati. E tutto era intriso di un’ironia graffiante, sboccata, politicamente scorretta.
Alcune copertine di Vice, quando era una rivista fighissima.
Era come se parlasse direttamente a me, un giovane adulto che non si faceva troppi problemi a gridare ironicamente sieg heil tendendo il braccio in pubblico.
Naturalmente ero tutto tranne che nazista. Ma per me, che sono nato e cresciuto a Bolzano, il fascismo è sempre stato qualcosa di vicino, in qualche modo familiare.
Nascere e crescere nella città in cui l’MSI, negli anni ’80, prendeva, in rapporto alla dimensione della città, le più alte percentuali di voti del paese, significava che era normale avere uno o più amici d’infanzia che, a un certo punto della loro vita, diventavano o dicevano di essere diventati dei fascisti.
Odiarli era difficile. Ci eri cresciuto insieme e, spesso, ti rendevi conto che quell’identità non era davvero sentita. Era una sorta di retaggio della città che, più di uno, sceglieva di incarnare.
Altri, invece, ci credevano sul serio, ma questa è un’altra storia.
Il punto è che altrove, in Italia, questa familiarità con il fascismo non esisteva. La distinzione era più netta: loro da una parte, noi dall’altra, e guai a scherzarci sopra.
C’era chi questa cosa la prendeva sul serio e, se andava bene, rischiavi per passare da persona politicamente ambigua. Se andava male c’era da fare a schiaffi.
Il fascino che Vice esercitava su di me non si limitava a quella di essere una specie di lasciapassare verso la scorrettezza. In quelle pagine c’era qualcosa di più, ed era la coolness.
Vice aveva il potere di decretare quello che era figo e quello che non lo era. E, con mia enorme sorpresa, andavo scoprendo che una parte non indifferente di quello che mi piaceva era figa.
Ai redattori di Vice non piaceva il rock’n roll nostalgico degli Strokes. Non piacevano neanche a me. Ma intorno a me sembrava che li ascoltasse chiunque. A me piaceva il rap. E il punk. E l’hardcore. Anche ai redattori di Vice piaceva il rap, la loro attitudine era punk e i contenuti hardcore.
Era come se mi stessero dicendo che potevo essere figo anche io. Che avevo il permesso di esserlo, soprattutto se mi fossi fidato di me stesso e avessi seguito il mio gusto, ovunque mi avesse portato.
Da quei momenti sono passati vent’anni. A riportarmeli alla memoria, insieme alle vibe di quel periodo, è stata la visione di Vice is Broke, il documentario diretto da Eddie Huang.
Figura poliedrica dell’ecosistema pop statunitense, Huang è stato molte cose: chef, autore, personalità del mondo del cibo, ristoratore, produttore e avvocato. Tra le tante personalità che ha incarnato c’è stata anche quella di autore per Vice.
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Nel 2023, quando è stato chiaro che Vice stava per fallire, l’azienda doveva a Huang qualche decina di migliaia di dollari di arretrati e questa è stata una delle motivazioni che lo hanno spinto a produrre il documentario.
Quella, ma anche la voglia di raccontare la storia di uno dei marchi che più hanno influito sul giornalismo degli anni Dieci del Duemila.
Sì, perché, per più di un decennio, Vice ha rappresentato non soltanto uno stile ben preciso, che faceva della ricerca della coolness la sua raison d’etre, ma anche uno dei player più innovativi del panorama globale, pioniere del videogionalismo digitale e dei modelli di business basati sul branded content.
Una parabola inscindibile dalla storia delle due personalità che più ne hanno incarnato l’identità e l’essenza, quelle di Gavin McInnes e di Shane Smith.
Sono stati questi due uomini bianchi eterosessuali insieme a un terzo amico, Suroosh Alv, ad aver fondato Vice nel 1994, a Montreal.
Sono gli anni in cui Vice è ancora quell’oggetto a metà tra la fanzine e la rivista patinata di cui mi innamorerò anche io quasi un decennio dopo la sua creazione.
Un periodo in cui a dominarne l’identità è la personalità di McInnes, un nichilista istrionico, intriso di spirito DIY e di un gusto della provocazione che si richiama apertamente al punk delle origini, quello delle svastiche esibite come spauracchio per i benpensanti sulle giacche di pelle dei Sex Pistols, per intenderci.
Diventato tristemente celebre in tempi recenti per aver fondato i Proud Boys, una delle fazioni MAGA più fanatiche, McInnes è la persona che ha trasmesso a Vice l’attitudine politicamente scorretta che, vedendoci lungo, il padre di una mia amica aveva definito “immondizia fascisteggiante”.
Quella che oggi riconosciamo come la forma contemporanea del fascismo, all’epoca appariva solo come una forma di ironia estrema e, lo dico non senza una qualche forma di vergogna, estremamente divertente.
Forse avremmo potuto accorgercene anche allora, il babbo della mia amica ci era riuscito, eppure, così almeno sembrava a me, quell’ironia continuava ad apparirmi solo come uno scherzo, come qualcosa d’innocuo, con cui gli autori della rivista si baloccavano senza crederci davvero.
Che poi è anche quello che dice Huang a McInnes; nella scena del documentario in cui i due si incontrano e si confrontano, il primo incalza il secondo, cercando di fargli ammettere che le sue posizioni di destra radicale e l’intero progetto dei Proud Boys non sono altro che l’ennesima posa provocatoria in cui non crede davvero.
Anzi, insinua Huang, quelle posizioni non sono altro che un’articolata messa in scena ai danni dei suoi nemici culturali, di cui McInnes si gode le reazioni mentre manipola a suo vantaggio il branco di bianchi idioti che è riuscito a irreggimentare nella versione idiocratica di un culto.
Sarebbe bello se fosse così, se Huang avesse ragione ma, probabilmente, la sua non è altro che una pulsione nostalgica, seguendo la quale prova a redimere ciò che non è possibile redimere per non dover ammettere a se stesso di aver trascorso gli anni più belli della sua vita lavorando fianco a fianco con la versione contemporanea di Göbbels.
youtube.com/embed/s6W4yMz3NiE?…
Non è difficile credere che possa essere così, perché per come viene ricostruito nel documentario, il periodo McInnes di Vice dev’essere stato un periodo esaltante.
Non c’è nessuna delle persone che Huang intervista per raccontarlo che, anche a distanza di tempo, non emani una quantità esagerata di swag. Lesley Arfin, Amy Kellner e Jesse Pearson, tre delle firme principali del periodo, sembrano usciti da una sfilata di moda la cui direzione artistica è stata affidata a Erin e Josh di Blackbird Spyplane, se Erin e Josh fossero i direttori artistici un brand d’alta moda.
Ma McInnes è una personalità troppo scomoda per durare a lungo. E mentre Vice diventa sempre più un brand globale, il suo ruolo viene progressivamente arginato, ridotto e marginalizzato fino a che McInnes non viene fisicamente allontanato dall’azienda.
Questo avviene intorno alla fine degli anni zero. A subentragli è Shane Smith, uno che a vederlo ricorda il fisico e le manie di grandezza di Orson Welles, ma senza il profondo disprezzo per l’accumulazione di ricchezza che ha reso grande il più grande dei registi americani.
Se McInnes era Johnny Rotten, Smith è Malcolm McLaren. Il manager, l’imprenditore, lo startupper. Quello che sa sedersi al tavolo con gli amministratori delegati e, al tempo stesso, farsi riprendere ubriaco su un treno, diretto a Chernobyl per una battuta di caccia alla fauna mutante della cittadina ucraina.
Il grande commerciale, l’imbonitore che, dopo aver insegnato a noi millennial cos’era figo, ha impacchettato il tutto per venderlo alle stesse multinazionali di cui il movimento no global ci aveva insegnato a diffidare.
I suoi anni sono gli anni della crescita esponenziale. Gli anni delle sperimentazioni coi modelli di business. Gli anni in cui Vice diventava un conglomerato globale dei media, in cui stringeva accordi con Robert Murdoch, Disney ed HBO.
Se quella di McInnes è l’adolescenza di Vice - e di noi tutti - quella di incarnata da Smith è l’early adulthood in cui bere fino a spaccarci la faccia ci piace ancora moltissimo, ma abbiamo capito che se a casa ci aspetta un materasso da 1000$ è meglio, perché passati i trenta l’hangover sa essere micidiale.
Il resto è storia. Come Icaro, Vice è volata troppo vicino al sole e ha finito per schiantarsi.
Chi ne ha avuto la possibilità si è messo in tasca la maggior parte del bottino. Agli altri sono rimaste le lettere di licenziamento e un curriculum da aggiornare con un’esperienza professionale che, oggi, luccica molto meno di tempo; perché quella che doveva essere la rivoluzione del giornalismo, a conti fatti, si è rivelata uno scam, per quanto bella fosse stata la festa sotto cui l’avevano nascosto.
Eppure David Foster Wallace ci aveva detto che avremmo dovuto essere i genitori di noi stessi, che la festa postmoderna prima poi sarebbe finita e avremmo dovuto svegliarci.
Abbiamo mancato il primo obiettivo e, oggi che ci svegliamo, lo facciamo disidratati, con le ossa rotte e la bocca impastata, mentre il mondo intorno a noi brucia tra le fiamme del genocidio di Gaza.
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Cose che mi capitano quando faccio il papà
Ovvero leggere la mia newsletter preferita e scoprire che il miglior film dell'anno dura 24' ed è un video di skate.Flavio Pintarelli (Flavio Pintarelli | Writer & Strategist)
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La nuova stangata: cedolare secca al 26% per tutti dal 2026
Era nell’aria, ma adesso è nero su bianco.
Nella bozza della Legge di Bilancio 2026 è previsto un aumento della cedolare secca dal 21% al 26% su tutte le locazioni brevi, turistiche e non.
L’articolo di riferimento è l’articolo 4 del decreto-legge 50/2017, modificato come segue:
“…al comma 5, le parole «una ritenuta, a titolo d’acconto del 21 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «una ritenuta del 26 per cento»…”
In pratica, dal 1° febbraio 2026, le piattaforme come Airbnb e Booking, così come gli intermediari che gestiscono pagamenti per conto dei locatori, applicheranno una ritenuta del 26%, che diventerà tassazione effettiva per chi aderisce al regime della cedolare secca.
Tradotto: pagheremo tutti di più
Un aumento secco del +5% sulla tassazione finale.
E non è finita qui: mentre si discute di questa modifica, il Governo ha già previsto anche la possibilità per i Comuni di aumentare la tassa di soggiorno.
Quindi ricapitoliamo:
- +5% di tasse per gli host
- aumento della tassa di soggiorno
- = aumento dei prezzi per i viaggiatori
Insomma, quando un settore funziona, la risposta sembra sempre la stessa: “spolpiamolo finché si può”.
Cosa cambia nel dettaglio
Fino al 2025: Cedolare secca: 21% sulla prima struttura, 26% sulle altre
Dal 1° febbraio 2026: Cedolare secca: 26% per tutte le strutture
Le modifiche si applicano a tutti i contratti di locazione breve (inferiori a 30 giorni), indipendentemente dal numero di immobili.
Non solo per chi ha più di un appartamento, ma anche per chi ne affitta uno solo.
Impatto reale per gli host
Facciamo due conti semplici:
- Su 10.000 euro di introiti, oggi l’host paga 2.100 euro di tasse.
- Dal 2026, ne pagherà 2.600.+500 euro in più. Sommali all’aumento delle spese di gestione, utenze, e ora anche alla tassa di soggiorno in crescita… ed ecco che i margini si assottigliano sempre di più, perchè non potremo alzare all'infinito i prezzi, speciw ora che c'è una contrazione del mercato interno
Un settore spremuto come un limone
La sensazione è sempre la stessa: ogni volta che gli affitti brevi crescono, arriva puntuale la mazzata fiscale.
È il solito paradosso: il turismo porta ricchezza, ma invece di valorizzarlo, si preferisce spremere chi lo sostiene.
Cosa succede ora
La Legge di Bilancio 2026 è ancora una bozza, ma l’aumento al 26% è già scritto nero su bianco.
L’iter parlamentare si aprirà nelle prossime settimane, e Vita da Host seguirà passo passo tutte le modifiche, con aggiornamenti in tempo reale sul blog e sui canali social.
Se i gruppi politici non presenteranno emendamenti, dal 1° febbraio 2026 il nuovo regime entrerà ufficialmente in vigore
FAQ
Quando entrerà in vigore la cedolare secca al 26%?
Dal 1° febbraio 2026, salvo modifiche alla Legge di Bilancio durante l’approvazione parlamentare.
L’aumento vale anche per chi affitta un solo appartamento?
Sì. La nuova aliquota riguarda tutte le locazioni brevi, indipendentemente dal numero di immobili.
Posso compensare con spese o detrazioni?
No, la cedolare secca è una tassazione sostitutiva e non prevede deduzioni o detrazioni.
Chi incassa tramite Airbnb o Booking deve fare qualcosa?
No, le piattaforme adegueranno automaticamente la ritenuta al 26%.
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Tassa di soggiorno: non solo polemiche, ma soluzioni concrete
La tassa di soggiorno in Italia sfiora 1 miliardo l’anno. Ma nessuno sa davvero come viene usata. Invece di lamentarci, possiamo proporre soluzioni concrete per trasformarla in uno strumento utile per turismo, residenti e host.Sergio di Vita da Host (Il Blog di Vita da Host)
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Reno 14 5G: la proposta di Oppo che spicca nella fascia dei midrange
L'Oppo Reno 14 5G è un prodotto molto ben riuscito dal lato estetico. Il comparto fotografico è tra i più performanti del segmento e la maxi batteria da 6000 mAh si ricarica molto velocemente. La scelta del processore, non di fascia alta, non passerà inosservata ai consumatori più attenti e agli appassionati di schede tecniche; tuttavia, design e qualità fotografica bilanciano la valutazione complessiva di questo device che si posiziona come una tra le più interessanti proposte nel panorama dei medi di gamma. Il suo prezzo, in configurazione 12/512GB, è di 599 euro ma, grazie alle offerte Oppo, si possono avere 20 euro di extra sconto per il trade-in e un voucher da 50 euro.L'effetto iridescente della back cover rivela una nuova sfumatura ad ogni movimento
Bordo destro: in basso il pulsante per l'assistente AI. Sopra il bilanciere del volume. Sul bordo inferiore: usb-c per la ricarica al centro, slot per la Dual Sim (Supporto eSim) a sinistra, speaker e microfono a destra
Design
La prima cosa che si nota guardando il Reno 14 5G è il modo in cui la sua finitura, definita iridescente, cattura la luce. Inclinandolo il dispositivo, il pannello posteriore crea motivi delicati, conferendogli alla, back cover un aspetto di alta qualità senza risultare eccessivamente appariscente. Il trattamento Velvet Glass di Oppo conferisce parte posteriore dello smartphone una texture setosa che resiste alle impronte digitali, mantenendo il dispositivo pulito anche dopo lunghe sessioni di utilizzo. Con uno spessore di soli 7,42 mm e un peso di 187 grammi, il Reno 14 5G è sottile, leggero e comodo da impugnare per lunghi periodi. Il telaio in alluminio di livello aerospaziale offre una notevole integrità strutturale, con una migliore resistenza alla flessione e alle cadute rispetto alle strutture in plastica. Il telefono è inoltre dotato di classificazione IP69, il che significa che può gestire polvere, getti d'acqua ad alta pressione e persino brevi immersioni.A sinistra: impostazione frame rate massimo a 120Hz. A destra: l'impostazione della risoluzione massima dello schermo
Display
Il display è un AMOLED che misura 6,57 pollici di diagonale con un rapporto schermo-corpo del 93,4%. La copertura DCI-P3 al 100% e il supporto HDR10 risaltano i colori e contribuiscono favorevolmente ad una luminosità, a prescindere dai casi di utilizzo, non affatica gli occhi e riproduce i contenuti con ottima chiarezza e nitidezza.Lo schermo riproduce colori vividi ed ben calibrati
Nelle impostazioni di base dello schermo, il profilo colore selezionato è vivido, ma sono presenti anche il profilo Naturale e Pro, la scelta dipende da cosa risulta a noi più utile e anche gradevole. Ho testato lo smartphone nelle ore centrali della giornata, con accentuata luce ambientale e con la luminosità automatica; il device non mi ha dato alcun problema di visibilità. Lo scorrimento è sempre fluido, grazie alla frequenza di aggiornamento di 120 Hz, che diminuisce in modo intelligente per risparmiare la batteria quando i contenuti non richiedono il massimo frame rate. La tecnologia Splash Touch garantisce l'interazione con lo schermo anche con le mani bagnate.
Prestazioni
Il Reno 14 5G è alimentato dal SoC MediaTek Dimensity 8350, abbinato a 8 GB o 12 GB di RAM LPDDR5X e memoria UFS 3.1 (la versione oggetto del test dispone di 8G di RAM).Lo score AnTuTu ha posizionato il Reno 14G 5G al 52mo posto tra gli smartphone Android
Nell'uso quotidiano, nella visualizzazione dei social media, nel multitasking e nel passaggio da un'app all'altra, il device funziona molto bene e senza intoppi. In ambito gaming, dove la potenza di calcolo viene messa alla prova, il processore ha gestito PUBG a 90 fps con una oscillazione termica contenuta (grazie al sistema di raffreddamento Nano Dual-Drive). Su AnTuTu, la CPU ha segnato 1.368.197 punti, in linea con la fascia medio-alta. Tuttavia, anche se nella maggior parte degli scenari non si noteranno rallentamenti, l'adozione di un Soc MediaTek ha destato qualche ragionevole perplessità, in un segmento che vede rivali del calibro di Snapdragon 8 Gen 2 e 8+ Gen 1, entrambi in vantaggio in termini di prestazioni pure.Lo smartphone ha fatto girare PUBG ad un frame rate fino a 90 fps
Sul fronte produttività, con Trascrizione Vocale AI gli audio in lingua straniera verranno tradotti testualmente in pochi secondi, mentre Traduzione Chiamate AI aiuta a farci comprendere le conversazioni telefoniche in più lingue. Lo smartphone viene fornito con l'interfaccia ColorOS 14.1 basata su Android 14, una versione pulita e personalizzabile che racchiude funzionalità utili e priva di eccessivo bloatware.
Batteria
La durata della batteria, come accennato in precedenza, è uno dei punti di forza del Reno 14 5G, che vanta un'unità di ben 6000 mAh. Lo smartphone di Oppo, infatti, ha supportato il mio test completando un'intera giornata senza la necessità di dover ricorrere a ricariche intermedie.La progressione della ricarica: 49 min circa per raggiungere il 50%. 97 minuti per completare l'intero ciclo
Ho utilizzo il device per navigare sul web, un paio d'ore di streaming musicale, per scattare foto e fare qualche editing, controllare i social e la posta elettronica; nel corso di queste operazioni, durante le quali ho volutamente impostato la frequenza di aggiornamento a 120 Hz, ho notato un consumo della batteria costante ma regolare, privo di cali improvvisi che potessero mettermi in emergenza. Quando è giunta l'ora della ricarica, sfruttando la tecnologia SuperVOOC ho utilizzato una caricabatterie da 65W che ha raggiunto il 50% in 48 minuti circa e ha completato l'intero ciclo in 97 minuti. Non è disponibile purtroppo la ricarica wireless, una funzionalità riservata alla versione Pro del Reno 14 5G.
Fotocamere
Il Reno 14 5g è dotato di una tripla configurazione della fotocamera che include un sensore primario da 50 MP, un ultra-grandangolare da 8MP e un teleobiettivo da 50 MP. Il sensore principale realizza immagini nitide e ben esposte alla luce del giorno, con colori nitidi ed accurati e una buona gamma dinamica. L'elaborazione delle immagini di Oppo tende leggermente verso colori saturi, una caratteristica che non mi dispiace perchè "prepara" le foto alla condivisione sui social media, senza ulteriori interventi di editing colore.Due scatti ( a sinistra all'esterno e a destra all'interno) con una bassissima luminosità ambientale: in ambedue i casi il Reno 14 5G elabora i colori in maniera molto equilibrata ed efficace
Gli scatti in condizioni di scarsa illuminazione sono molto buoni, grazie anche all'OIS. L'ultra-wide riesce a mantenere alti i dettagli rappresentati e un'ottima coerenza cromatica con il sensore principale; particolarmente utile per paesaggi e riprese di gruppo.
Interessante la suite di funzionalità supportate dall'intelligenza artificiale, come AI Eraser, AI Aumenta Nitidezza, AI Rimetti a Fuoco e AI Rimuovi Riflessi per perfezionare ogni dettaglio. Con queste features, infatti, il software consente di apportare modifiche rapide, rimuovere oggetti e divertirsi con gli scatti senza bisogno di app separate. Una caratteristica perfetta per la Generazione Z e per i Millenials che postano sui social mediaLe foto con dissolvenza dello sfondo (laterali) sono molto dettagliate e i contorni ottimamente definiti. Nello scatto ravvicinato (centrale) la varietà di colori che compongono la scena sono elaborati con una eccellente fedeltà
Nella suite fotografica completa Ai Editor, che porta diverse novità rispetto alla generazione precedente, sono presenti anche funzioni come AI Scatto Perfetto, grazie alla quale gli occhi chiusi le espressioni imbarazzanti saranno solo un ricordo e con Ricomposizione AI l’intelligenza artificiale ritaglia, allinea e rende perfetto il nostro scatto non proprio riuscito.
Conclusioni
La serie Oppo Reno ha sempre trovato un equilibrio tra stile e sostanza. Il Reno 14 5G porta avanti questa tradizione, offrendo immagini avanzate, una batteria di grandi dimensioni con ricarica rapida e un chipset abbastanza performante in un profilo sottile ed elegante. Dopo averlo utilizzato per un pò, posso confermare la bontà della proposta Oppo, un dispositivo versatile e ben progettato, con una forte enfasi sulla fotografia basata sull'intelligenza artificiale e sull'usabilità quotidiana.
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Second Hand: nel 2024 il mercato su Subito.it ha generato un risparmio potenziale di circa 450mila tonnellate di CO2
Dare una seconda vita agli oggetti non è solo una scelta intelligente, ma un gesto concreto a favore dell’ambiente, nonché una pratica consapevole e smart. Secondo l’Osservatorio Second Hand Economy di BVA Doxa per Subito, questa modalità di consumo si è posizionata al terzo posto tra i comportamenti sostenibili più praticati dagli italiani, nello specifico da 27,2 milioni di persone solo nel 2024. Scegliere di dare una seconda vita agli oggetti attraverso la compravendita di usato, infatti, fa bene anche al Pianeta, perché influisce sulla riduzione delle emissioni di CO2, sulla minimizzazione dei rifiuti e sulla conservazione delle risorse. Una forma di economia circolare alla portata di tutti, che ha un impatto concreto e misurabile.Photo by Artificial Photography / Unsplash
L'analisi sull'impatto ambientale del Second Hand
Anche quest’anno Subito ha voluto misurare l’effettivo impatto ambientale dell’attività di compravendita in piattaforma, attraverso lo studio Second Hand Effect, condotto in collaborazione con Vaayu – la piattaforma di climate tech. L’analisi – che riguarda le compravendite tra privati avvenute nella quasi totalità delle categorie Market ed esclude invece Immobili, Motori e Lavoro - permette di quantificare le emissioni potenzialmente evitate grazie all’acquisto di prodotti di seconda mano, sulla base delle linee guida più recenti della comunità scientifica. L’approccio di Vaayu rende il calcolo delle emissioni accurato e trasparente, affiancando al metodo LCA una mappatura ancora più granulare delle emissioni legate al business e una survey integrativa – sottoposta a un campione di oltre 1.400 utenti Subito - per indagare i loro comportamenti in termini di trasporto e imballaggio.Photo by Gary Scott / Unsplash
L’impatto di un anno di compravendita su Subito
Grazie ai quasi 11,5 milioni di oggetti venduti su Subito nelle categorie oggetto di analisi, nel 2024 sono state potenzialmente risparmiate circa 450mila tonnellate di CO₂. In particolare, nel 2024 ogni compravendita su Subito ha consentito un risparmio potenziale medio di 39 kg di CO₂ non immessi nell’atmosfera – pari a quelli generati da 196mila ricerche effettuate su Google - in crescita del 40% rispetto al 2023. Un dato positivo che dipende anche da un altro insight interessante, ovvero l’incremento delle vendite di oggetti con un impatto maggiore sull’ambiente, come ad esempio biciclette (240 kg di CO₂ risparmiata in media), PC fissi e console (210 kg), TV (135 kg) e notebook/tablet (95 kg). Beni destinati a durare nel tempo, investimenti importanti per i quali la second hand rappresenta sempre più spesso la prima – nonché saggia – scelta.Photo by Kimberly Nguyen / Unsplash
La classifica delle categorie più acquistate
Quella delle Biciclette (38%) si attesta al primo posto nella classifica delle categorie che hanno contribuito maggiormente al risparmio totale di CO2. Sul secondo e sul terzo gradino del podio troviamo due categorie molto diverse tra loro ma molto apprezzate e presidiate quando si parla di mercato second hand: Arredamento e Casalinghi (20%) e Informatica (19%).
“I risultati dell’analisi Second Hand Effect 2024 dimostrano come la compravendita di oggetti usati non sia solo una scelta consapevole e smart, ma anche un gesto concreto con un impatto ambientale misurabile.” raccontaGiuseppe Pasceri di Subito.
Dalla survey integrativa realizzata da Vaayu sul campione rappresentativo degli utenti Subito, emerge inoltre che in 6 casi su 10 (59,5%) l’usato evita effettivamente l'acquisto di un prodotto nuovo, con picchi del 66% in categorie chiave come Arredamento, Elettrodomestici ed Elettronica. Questo comporta l’ulteriore abbattimento dei costi e delle emissioni correlate alla produzione di beni nuovi (dall’estrazione delle materie prime, alla loro lavorazione, fino alla distribuzione). Un dato significativo se si considera che – secondo quanto dichiarato dai rispondenti alla survey - il 71,5% degli oggetti pubblicati su Subito trova effettivamente un acquirente, portando a compimento il circolo virtuoso del riuso.Photo by CHUTTERSNAP / Unsplash
Cambiano le modalità di consegna e spedizione
A suggellare le buone pratiche che i consumatori possono mettere in atto nell’ambito degli acquisti second hand, una menzione particolare riguarda anche la scelta delle modalità di consegna e spedizione. Secondo le analisi di Vaayu, cresce infatti il numero di utenti che sceglie la consegna in un punto di ritiro, più sostenibile perché solitamente ottimizza il tragitto dei mezzi di trasporto, a discapito della consegna a casa, utilizzata sempre con minor frequenza (18%). Ultimo, ma non per importanza, l’imballaggio: l’80% di chi spedisce un prodotto lo fa utilizzando un imballaggio già presente in casa o comunque già utilizzato per altro (come ad esempio confezioni di precedenti acquisti); mentre chi preferisce effettuare la compravendita e lo scambio di persona nel 63% dei casi dichiara di non utilizzare alcun tipo di imballaggio.
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