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Big Game a Reggio Calabria


Grande successo per la V edizione del Trofeo dello Stretto - CH69 Big Game Traina d’altura - ph Marco Oteri

Si è conclusa con entusiasmo e partecipazione record la V edizione del Trofeo dello Stretto - CH69 Big Game Traina d’altura, manifestazione nazionale di pesca sportiva che ha richiamato sullo Stretto davanti alle coste calabresi, ben 35 equipaggi da tutta Italia, confermando il suo valore come appuntamento nazionale nel panorama del big game.

Organizzata dall’ASD CH69 con il prezioso supporto di numerosi sponsor locali e nazionali, la gara ha confermato la qualità tecnica dell’evento e la bellezza paesaggistica unica del campo di gara.

La competizione, articolata su due giornate di gara, con partenza di fronte all’Arena dello Stretto di Reggio Calabria e pesatura al rientro presso il Molo 74 dell’ Oasi, ha visto trionfare il team Defi 2, capitanato da Daniele Franco.

Ma non sono mancati i premi speciali, come lo Strike on air e un premio preda prestigiosa, con un bellissimo esemplare di aguglia imperiale, in cui sono risultati vincitori i membri del Team U Gioitanu e un premio al team Bellomio per la preda di maggior peso: un’alalunga da 12 kg.

Parte del pescato, come da tradizione, è stato devoluto in beneficenza, confermando lo spirito solidale dell’evento e la vicinanza dell’associazione al territorio.
Il presidente del sodalizio organizzatore Asd CH-69 Roberto Malara.
Siamo riusciti a coinvolgere anche la città, con i tanti turisti e reggini che, affacciati dall’Arena dello Stretto, hanno seguito con entusiasmo la straordinaria partenza ‘al colore’ delle imbarcazioni, pronte a raggiungere il campo di gara: un’emozione indescrivibile, per noi che da anni ci mettiamo il cuore per trasmettere la passione per il mare - ha dichiarato il presidente dell’ASD CH‑69, Roberto Malara - Ogni anno vedo crescere sempre di più il fervore attorno alla manifestazione e la grinta di chi partecipa: è questo che ci dà la spinta per migliorarci continuamente e rendere ogni edizione più coinvolgente della precedente”.

Forti del successo di questa edizione, i membri del direttivo dell’associazione guardano già con determinazione alla sesta edizione del Trofeo dello Stretto, con l’obiettivo di alzare ulteriormente il livello e ampliare la partecipazione, per visibilità e appeal di una manifestazione che unisce appassionati del mare e della pesca sportiva, contribuendo a valorizzare il patrimonio naturale e culturale dello Stretto.
Il team vincente Defi 2


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Il video dell'ultima cattura di Defi 2 capitanato da Daniele Franco (alla canna).

Questa voce è stata modificata (3 settimane fa)

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Apple MacBook Pro 14": un chip tutto nuovo e un netto salto di qualità nell'AI


Con prestazioni nettamente migliorate nei flussi di lavoro AI, archiviazione più veloce e fino a 24 ore di autonomia, il nuovo MacBook Pro 14" ridefinisce lo standard del segmento

Presentato da Apple il MacBook Pro 14" una nuova versione del portatile di Cupertino ora dotato del nuovo e potente chip M5. Ancora più veloce e più capace, il chip M5 ha una GPU di nuova generazione con un Neural Accelerator in ogni core, che rende possibili performance AI fino a 3,5 volte più veloci e una grafica fino a 1,6 volte più scattante rispetto al modello precedente. M5 include anche una CPU più veloce e più efficiente, un Neural Engine migliorato e una banda di memoria maggiore che mette il turbo a ogni cosa, dall’apertura delle app all’esecuzione di grandi modelli linguistici (LLM) on-device. Inoltre, la durata della batteria fino a 24 ore (dati Apple) permette di eseguire flussi di lavoro professionali ovunque si trovi.

“MacBook Pro continua a essere il portatile professionale migliore al mondo e oggi MacBook Pro 14" diventa ancora più sensazionale grazie all’arrivo del chip M5”, ha commentato John Ternus, Senior Vice President of Hardware Engineering di Apple.


Grazie al potente chip M5, il nuovo MacBook Pro 14" offre prestazioni superiori e segna un ulteriore salto avanti nell’AI per MacGrazie al potente chip M5, il nuovo MacBook Pro 14" offre prestazioni superiori e segna un ulteriore salto avanti nell’AI per Mac

M5: un grande salto avanti in ambito AI per Mac

Il chip Apple è all’avanguardia nel settore con prestazioni fulminee, tecnologie avanzate, efficienza energetica e funzioni AI. Grazie alle sue avanzate CPU e GPU, e ad un Neural Engine più veloce, M5 spinge le capacità del nuovo MacBook Pro 14" ad un livello superiore e fa un grande salto avanti in ambito AI per Mac. In particolare, la GPU 10‑core di nuova generazione, con un Neural Accelerator in ogni core, offrono prestazioni AI fino a 3,5 volte più veloci rispetto a M4, e fino a 6 volte più scattanti rispetto a M1. Il chip M5 accelera anche un’ampia gamma di flussi di lavoro professionali, come il deep learning, il data modelling e l’ottimizzazione di video con l’AI. Il Neural Engine 16‑core più veloce mette il turbo ai task on‑device basati sull’AI e migliora le prestazioni dei modelli generativi su cui si fonda Apple Intelligence. Inoltre, il nuovo MacBook Pro 14" ha un’unità SSD fino a 2 volte più scattante rispetto alla generazione precedente e fino a 4TB di spazio di archiviazione.
Il nuovo MacBook Pro 14" utilizzato in un contesto professionaleIl nuovo MacBook Pro 14" utilizzato in un contesto professionale

Prestazioni di un altro livello con M5


Il chip M5 accelera anche le prestazioni a livello di sistema e rende possibili ancora più funzioni su MacBook Pro 14". Infatti, grazie alla nuova GPU in M5, il MacBook Pro 14" offre prestazioni grafiche fino a 1,6 volte più veloci nelle app professionali e rende possibili frame rate fino a 1,6 volte superiori nel gaming rispetto al modello con M4. La CPU ha una reattività ancora maggiore: il design a 10-core offre prestazioni multi‑thread fino al 20% più scattanti rispetto a M4 ed è perfetto per lavorare in multitasking o sfrecciare nelle app creative più esigenti.

MacOS Tahoe: un'esperienza unica nel suo genere


Il nuovo MacBook Pro 14" prende vita con macOS Tahoe, che ha un design spettacolare e offre potenti funzioni per mettere il turbo alla produttività. Importanti aggiornamenti a Spotlight semplificano la ricerca di app e file oltre a permettere di eseguire azioni all’istante, come inviare un’email o creare una nota, direttamente dalla barra di ricerca. Inoltre, grazie a Continuity, dalla nuova app Telefono è possibile accedere comodamente a Recenti, Contatti e Segreteria, e fare chiamate direttamente da Mac. Anche Apple Intelligence fa un salto avanti con nuove potenti funzioni che migliorano ulteriormente l’esperienza Mac, sempre proteggendo in ogni momento la privacy dell’utente. Integrata in Messaggi, FaceTime e nell’app Telefono, la traduzione in tempo reale di testo e audio aiuta a comunicare facilmente in altre lingue.
Apple MacBook Pro 14: in uno studio dove si realizzano podcastApple MacBook Pro 14: in uno studio dove si realizzano podcast

Per chi arriva da Mac con M1 e Intel


Con miglioramenti significativi rispetto ai modelli con processore Intel o chip M1, coloro che decidono di passare a MacBook Pro 14" troveranno:

  • prestazioni nettamente superiori: rispetto ai sistemi con processore Intel, il nuovo MacBook Pro 14” offre prestazioni AI fino a 86 volte più veloci, una GPU fino a 30 volte più veloce con ray tracing, e una CPU fino a 5,5 volte più rapida. Chi arriva da un modello con chip M1 troverà prestazioni AI fino a 6 volte più veloci, una GPU fino a 6,8 volte più scattante con ray tracing, e una CPU fino a 2 volte più rapida;
  • un'autonomia eccezionale: la batteria dura fino a 14 ore in più rispetto ai modelli con Intel e fino a 4 ore in più rispetto ai modelli con M1, offrendo così fino a 24 ore di autonomia complessiva. E a differenza di molti PC portatili, MacBook Pro assicura le stesse prestazioni anche quando non è collegato ad una presa di corrente. Gli utenti che passano a Mac per la prima volta e quelli che sostituiscono un modello con Intel o M1 potranno sfruttare anche la ricarica rapida, che permette di arrivare al 50% della carica in soli 30 minuti usando un alimentatore USB-C da 96W o superiore;
  • Display Liquid Retina XDR all’avanguardia nel settore: chi passa a questo nuovo modello potrà godersi il display Liquid Retina XDR da 14", anche nell’opzione con nanotexture, che offre 1.600 nit di luminosità HDR di picco e fino a 1.000 nit per i contenuti SDR. È anche possibile collegare fino a due monitor esterni ad alta risoluzione.
  • ancora più valore: chi arriva da Mac con Intel o con chip M1 avrà 16GB di memoria unificata di partenza, una porta Thunderbolt in più, e la versione nero siderale con finitura anodizzata.


Prezzi e disponibilità


Il nuovo MacBook Pro 14" con M5 può essere ordinato da subito su apple.com/it/store. Le consegne inizieranno mercoledì 22 ottobre, quando sarà disponibile anche negli Apple Store e presso i Rivenditori Autorizzati Apple. MacBook Pro 14" con M5 è disponibile nelle versioni nero siderale e argento a partire da 1849 euro e da 1729 euro con i prezzi Education. Infine, con Apple Trade In è possibile dare in permuta il proprio computer in cambio di un credito per l’acquisto di un nuovo Mac.


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Un cessate il fuoco non vuol dire la fine del genocidio


Dall‘inizio del cessate il fuoco sono state uccise 34 persone, e la repressione continua come niente fosse. Tra le altre notizie: un’altra brutta giornata per Zelenskyj alla Casa bianca, la presentazione tremebonda della legge di bilancio, e la resistenza

Le IDF hanno colpito una vettura uccidendo 11 membri della stessa famiglia, tra cui 7 bambini e 2 donne, nel quartiere Zeitoun, a Gaza est. L’attacco è stato condannato da Hamas, che parla di “intenzione premeditata di colpire civili indifesi senza alcuna giustificazione.” “Questo massacro si inserisce nel contesto delle continue violazioni dell'accordo di cessate il fuoco recentemente raggiunto da parte dell'occupazione.” Il ministro della Difesa Katz ha implicitamente confermato l’omicidio, spiegando che le IDF stavano iniziando a segnalare i confini della “linea gialla,” entro cui opereranno i militari, e che le truppe “reagiscono aprendo il fuoco” contro le persone che valicano il confine della linea gialla. Dall’inizio del cessate il fuoco, le IDF hanno ucciso 34 persone, e hanno ne hanno ferite 122. Le violenze continuano indisturbate anche in Cisgiordania, dove nelle scorse 72 ore sono state uccise 3 persone. Come ha scritto la segretaria generale di Amnesty International Agnes Callamard, “un cessate il fuoco non significa la fine del genocidio, dell’occupazione illegale o dell’apartheid.” Callamard scrive per fare pressione perché l’Unione europea sospenda comunque l’accordo di associazione UE-Israele: “Il 20 ottobre, i ministri degli Esteri dell’UE avrebbero dovuto votare sulla sospensione dei benefici commerciali concessi a Israele dall'accordo di associazione UE-Israele. Ma dopo il cessate il fuoco, questo punto è stato eliminato dall'ordine del giorno.” “L'accettazione di un cessate il fuoco da parte di Israele è stata il risultato di una forte pressione internazionale. Un cessate il fuoco è solo l'inizio. L'UE e i suoi Stati membri devono continuare a fare pressione su Israele. Revocare queste proposte significherebbe tradire le vittime del genocidio e dell'apartheid. Premierebbe l'occupazione illegale di Israele e incoraggerebbe i responsabili di crimini internazionali.” (Al Jazeera / X)

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New Minn Kota Riptide Kayak Terrova


Minn Kota, recentemente ha presentato il nuovo Riptide Kayak Terrova. Questo motore elettrico da prua è stato progettato per l’utilizzo in kayak e permette di affrontare anche le condizioni marine più impegnative. Il cuore del RK Terrova è il sistema Gps Minn Kota, con tante funzioni tra cui Spot-Lock, Autopilot, Drift Mode e Follow Mode. Il sistema permette l’ancoraggio su un punto preciso, gestisce le rotte preimpostate o mantiene la deriva perfetta senza toccare i comandi. Tutto questo agendo semplicemente dal micro telecomando incluso o tramite l’app One-Boat Network. Uno speciale algoritmo di controllo della spinta agisce sul motore e regola automaticamente la potenza per mantenere il kayak stabile e bilanciato, anche durante variazioni di vento e improvvisi cambiamenti delle condizioni del mare.

Il motore consente fino a 5 volte più autonomia con una singola carica, mentre l’elica Weedless Wedge 2 spinge con forza anche tra alghe e detriti, senza sprechi di energia. E come da tradizione Minn Kota, l’albero è garantito a vita. Massimo controllo con il minimo sforzo, potenza e precisione: questo motore elettrico è dotato di protezione anticorrosione avanzata grazie a un trattamento che garantisce resistenza nel tempo.

kditaly.com

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Garmin On Board


Garmin, il produttore di elettronica di bordo più innovativo e riconosciuto al mondo, annuncia il lancio di Garmin OnBoard™, un evoluto sistema di sicurezza che combina il rilevamento wireless Uomo a Mare (MOB) con lo spegnimento automatico dei motori, eliminando l’uso dei classici kill cord. Il risultato è una maggiore libertà di movimento a bordo, con un livello di sicurezza ancora maggiore.

I tag wireless MOB rappresentano una soluzione evoluta per garantire la massima sicurezza a bordo. Progettati per adattarsi a ogni esigenza, possono essere indossati al polso, agganciati a un moschettone o fissati a un portachiavi galleggiante, offrendo praticità e libertà di movimento. Ogni tag può essere configurato come comandante o equipaggio/ospite, consentendo di personalizzare la risposta dei plotter, del motore e della domotica di bordo in base al ruolo di chi lo indossa.

In caso di caduta in mare, il sistema registra automaticamente un waypoint sul chartplotter e attiva un allarme acustico per avvisare immediatamente l’equipaggio, facilitando un intervento rapido e preciso. Se a cadere fuori bordo è il comandante, il motore si arresta, prevenendo situazioni di pericolo. Inoltre, il tag del comandante permette anche di disattivare manualmente il motore con un solo gesto, assicurando massima sicurezza e controllo in ogni manovra.

Grazie alla possibilità di collegare fino a otto tag attivi contemporaneamente, il sistema offre una protezione completa e personalizzabile, perfetta per ospiti ed equipaggi di leisure yacht ma anche per imbarcazioni sportive e da pesca. Un mix di tecnologia, affidabilità e semplicità d’uso che eleva gli standard di sicurezza per tutti coloro che vivono il mare con passione e responsabilità.

Più libertà e sicurezza con Garmin OnBoard

Garmin OnBoard si collega direttamente ai chartplotter delle serie GPSMAP e ECHOMAP, permettendo di configurare, associare e gestire i tag MOB in modo semplice e immediato. Grazie alla tecnologia wireless, i tag offrono massima libertà di movimento a bordo, una sicurezza ancora maggiore ed eliminano le limitazioni dei classici kill cord fisici.

Ogni tag è alimentato da una batteria progettata per durare un’intera stagione nautica, riducendo al minimo la manutenzione. Garmin OnBoard si integra con facilità su qualsiasi imbarcazione dotata di interruttore di arresto motore e un chartplotter Garmin compatibile.

Garmin OnBoard è disponibile da subito a un prezzo consigliato al pubblico di € 649,99 Iva inclusa. I tag MOB aggiuntivi sono acquistabili separatamente al costo di € 169,99 ciascuno.

Per maggiori informazioni, visita il nostro sito e le nostre pagine LinkedIn, Instagram e Facebook.

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L'IA ci ha stancato


Provo a spiegarti perché.

Buon sabato,
questa settimana sono successe tante cose, infatti ho condiviso più articoli del solito. Poi ho voluto parlare di "AI fatigue", anche a te inizia a infastidire? O ti risulta fredda, impersonale? Ho provato a dire la mia sulla spiegazione psicologica che si nasconde dietro a questo fenomeno. Buona lettura!

Editoriale del sabato


Ispirato alle notizie della settimana.

L'IA ci ha stancato


[...] Ma ancora c'è qualcosa che non va: un occhio che vede lo zampino (anche infinitesimale) dell'IA e un pensiero che suggerisce "Questo l'ha fatto una macchina, non un umano." [...]

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Notizie della settimana


Una selezione delle notizie più rilevanti della settimana.

Microsoft lancia il suo primo generatore di immagini AI interno


Intelligenza Artificiale
Microsoft ha presentato MAI-Image-1, il suo primo modello AI sviluppato internamente per la generazione di immagini. Questo modello produce risultati fotorealistici, con luci naturali e paesaggi. Attualmente in test su LMArena, sarà presto integrato in Copilot e Bing Image Creator.
~
Fonte: Engadget
Alternativa in italiano: Tutto Tech

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Perché è importante?

Perché chi ha vinto il settore degli LLM sono poche aziende — si contano sulle dita di una o due mani — ma è vero che la corsa non è del tutto chiusa: Microsoft si sta ritirando sempre di più dalla collaborazione con OpenAI e sta spingendo molto su tecnologie proprietarie.

Cos'è LMArena?

LMArena è una piattaforma che permette di confrontare in modo diretto diversi modelli di intelligenza artificiale, come GPT, Claude o Gemini, mostrando due risposte anonime... Leggi tutto

ChatGPT presto permetterà contenuti erotici con adulti verificati


Intelligenza Artificiale
OpenAI permetterà contenuti erotici per gli utenti ChatGPT con età verificata, a partire da dicembre. Questa decisione rientra in una "revisione" dei principi etici che prevede che "gli adulti siano trattati come tali". L'azienda intende anche ripristinare un comportamento del chatbot più simile a GPT-4o per carattere ed espressività.
~
Fonte: The Verge
Alternativa in italiano: EuroNews

Leggi tutto

È uscito il nuovo robot Figure 03


Robotica
Figure AI ha presentato il robot umanoide Figure 03, alimentato dall'IA interna "Helix". Questo modello migliora il precedente con sensori avanzati (campo visivo aumentato del 60% e telecamere sui palmi), mani sensibili, ricarica wireless e audio potenziato. È più leggero e piccolo del 9%, avvolto in tessuto lavabile. Ancora non è pronto per l'uso domestico.
~
Fonte: Interesting Engineering
Alternativa in italiano: AI4Business

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Qualcomm acquista Arduino


Tecnologia
Qualcomm, colosso dei processori e modem per smartphone, sta acquisendo Arduino, l'azienda italiana leader nell'ecosistema open source di microcontrollori e software. Arduino manterrà il suo brand e la missione open source, supportando diversi fornitori di silicio (non solo Qualcomm).
~
Fonte: Ars Technica
Alternativa in italiano: Wired Italia

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La storia di Arduino

Arduino nasce nel 2005 a Ivrea, in Piemonte, da un gruppo di cinque amici che lavoravano all’Interaction Design Institute. L’obiettivo era creare una scheda elettronica economica e facile da programmare per studenti e designer, così da poter costruire oggetti interattivi senza dover conoscere l’elettronica in modo approfondito. Il nome “Arduino” viene da un bar di Ivrea dove i fondatori si riunivano, dedicato a re Arduino d’Ivrea. Grazie alla filosofia open-source, chiunque poteva copiare e migliorare il progetto: questo lo rese virale in tutto il mondo e trasformò Arduino in una piattaforma simbolo della cultura “maker”, usata ancora oggi per robot, sensori, installazioni artistiche e prototipi industriali.

Tesla ha annunciato modelli di auto elettriche più economici


Business
I nuovo modelli economici sono la Model Y e la Model 3, con prezzi di partenza di 39.990$ e 36.990$ rispettivamente. La model Y è arrivata anche in Italia. Le semplificazioni interne includono la rimozione dello schermo posteriore, l'uso di regolazioni manuali per sedili, volante e specchietti, e l'assenza di un filtro HEPA.
~
Fonte: CNET
Alternativa in italiano: Inside EVs

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Annunciati i Premi Nobel 2025 per la fisica


Scienza
I ricercatori John Clarke, Michel H. Devoret e John M. Martinis hanno vinto il premio Nobel 2025 per la Fisica. Negli anni ’80 hanno dimostrato che gli effetti quantistici, che di solito riguardano particelle minuscole, possono manifestarsi anche su oggetti visibili a occhio nudo. Questa scoperta ha aperto la strada alle moderne tecnologie quantistiche, come i computer quantistici, i sensori ultra-sensibili e la crittografia avanzata.
~
Fonte: Ars Technica
Alternativa in italiano: Wired Italia

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SpaceX completa con successo l'undicesimo volo


Spazio
In data 13 ottobre è stato completato con successo l'undicesimo volo di test suborbitale di Starship, il suo razzo più grande. Questo è il secondo successo consecutivo (dopo una lunga serie di fallimenti) e l'ultimo per la versione V2, destinata a essere sostituita da varianti più grandi. La missione ha visto il booster Super Heavy e lo stadio superiore Starship atterrare con precisione, oltre alla riaccensione di un motore nello spazio e il rilascio di simulatori di satelliti.
~
Fonte: Space.com
Alternativa in italiano: AstroSpace

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Qual'è il piano?

Il piano di Starship per i prossimi anni prevede una progressione verso l’uso operativo del razzo in missioni lunari e, successivamente, interplanetarie. Dopo i voli di test della versione 2 appena conclusi, SpaceX punta a una missione senza equipaggio di Starship HLS entro la fine del 2025 per dimostrare l’atterraggio lunare. Nel 2026 la NASA lancerà Artemis II, missione con astronauti in orbita lunare, seguita da Artemis III intorno alla metà del 2027, in cui Starship dovrebbe portare due astronauti sul polo sud della Luna. Nel 2028 è previsto un secondo allunaggio con una versione aggiornata del veicolo. Questi obiettivi servono a validare rifornimento orbitale, riutilizzo e sicurezza, elementi essenziali per futuri viaggi verso Marte.

Boring Company di Musk aprirà un tunnel a Dubai entro il 2026


Tecnologia
The Boring Company si prepara ad inaugurare il suo primo sistema di trasporto sotterraneo internazionale a Dubai entro il 2026. Il progetto, chiamato "Dubai Loop", è un tunnel di 17 chilometri progettato per muovere 20.000 passeggeri all'ora, e mira a rivoluzionare la mobilità urbana nell'Emirato.
~
Fonte: Tesla North
Alternativa in italiano: non pervenuta

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Come va il Vegas Loop?

Vegas Loop è attivo, ma ancora in fase parziale: alcune tratte e stazioni sono operative, mentre molte altre sono in costruzione o in fase di ottenimento dei permessi. La sezione... Leggi tutto

Apple annuncia nuovi MacBook Pro e iPad Pro


Tecnologia
Apple ha lanciato nuovi MacBook Pro, iPad Pro e Vision Pro dotati del potente chip M5, che migliora significativamente le prestazioni e l'elaborazione dell'intelligenza artificiale. I dispositivi sono in vendita dal 22 ottobre, già disponibili ora per il pre order e hanno i prezzi invariati.
~
Fonte: CNBC
Alternativa in italiano: Ansa

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Letture interessanti


Della settimana, in lingua inglese.

Perché le aziende AI stanno gareggiando per costruire una cellula umana virtuale


time.com (eng)

Gli articoli creati dall'IA sono più numerosi di quelli creati dagli esseri umani


graphite.io (eng)

Un CEO misterioso e miliardi di fatturato: la Cina sta acquistando chip Nvidia sotto banco?


nytimes.com (eng)

Tutto è televisione


derekthompson.org (eng)

Notizie veloci


Della settimana, in lingua inglese.

Google lotta legalmente per integrare Gemini AI con Maps e YouTube


dig.watch (eng)

La polizia chiede ai ragazzi di smetterla di fare lo scherzo virale del senzatetto generato tramite AI


theverge.com (eng)

Leaker conferma il lancio di 10 prodotti Apple nei prossimi mesi


bgr.com (eng)

Slack sta trasformando Slackbot in un assistente AI


theverge.com (eng)

La California vieta le pubblicità rumorose su Netflix, YouTube e altri servizi di streaming


theverge.com (eng)

Il nuovo Starlink V3 è molto più grande, ecco i render


pcmag.com (eng)

MacBook Pro M5 vs MacBook Pro M4: cosa è cambiato realmente?


9to5mac.com (eng)

Video della settimana

youtube.com/embed/LXVV-oErD8s?…

Wuji Hand


Le mani sono da sempre una delle sfide più grandi nella robotica umanoide. La cinese Wuji ha appena rilasciato una mano robotica che sembra superare tutti gli ostacoli, con una forza di sollevamento di 10kg e sistemi di pressione sulle dita.

Vedi video su youtube.com (eng - 3:22)

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La mia storia
Morning Tech non è solo un progetto editoriale. È il risultato di tentativi, passioni, errori e scoperte. In questa email ti porto un po’ dietro le quinte, tra le righe della mia storia.
Morning TechAmir Ati


I primi 10 mesi di Morning Tech
Leggo molti commenti sui social in cui vi rivolgete a Morning Tech usando il “voi”, ma la verità è che ci sono solo io dietro. Buon inizio di anno nuovo, ho iniziato a scrivere questo post il 30 dicembre e oggi, il 2 gennaio, lo sto ancora aggiustando. Com’è andata
Morning TechAmir Ati


Si può fare Morning Tech da soli?
Fino a prova contraria.
Morning TechAmir Ati


Come selezioniamo le notizie?

Ogni notizia crea migliaia di articoli speculativi. Morning Tech si occupa di trovare il fatto originale e di riportartelo con un riassunto e una narrativa imparziale. Tutte le fonti sono validate tramite bias-checker e risultano positive ai controlli di fact-checking degli ultimi cinque anni.

Che vuol dire essere indipendenti?

Morning Tech sopravvive anche grazie agli sponsor della newsletter ma questi non hanno alcuna influenza sulla selezione editoriale. Abbiamo deciso di dire no agli investitori in modo da mantenere una voce disinteressata e a servizio della cultura e dell'informazione. Andiamo avanti grazie al tuo supporto.


L'IA ci ha stancato


L'altro giorno un amico mi ha detto che tutte le volte che vede un'immagine AI-generated è infastidito, potrebbe quasi abbandonare la lettura di un articolo se quella è la copertina.

Questa settimana poi abbiamo letto che Pinterest ha introdotto una nuova funzionalità per moderare i contenuti AI sul tuo feed, proprio a seguito di diverse lamentele da parte di utenti che hanno minacciato di disinstallare l'app.

All'inizio era Will Smith che mangiava gli spaghetti, quei tempi, recentissimi, dei primi generatori video che tiravano fuori a fatica animazioni tra il cringe e l'inquietante; poi tutto si è mosso velocemente e oggi Sora 2 e Veo 3 sono in grado di riprodurre scene di altissimo livello.

Ma ancora c'è qualcosa che non va: un occhio che vede lo zampino (anche infinitesimale) dell'IA e un pensiero che suggerisce "Questo l'ha fatto una macchina, non un umano."

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L'IA ci ha stancato


Provo a spiegarti perché.

L'altro giorno un amico mi ha detto che tutte le volte che vede un'immagine AI-generated è infastidito, potrebbe quasi abbandonare la lettura di un articolo se quella è la copertina.

Questa settimana poi abbiamo letto che Pinterest ha introdotto una nuova funzionalità per moderare i contenuti AI sul tuo feed, proprio a seguito di diverse lamentele da parte di utenti che hanno minacciato di disinstallare l'app.

All'inizio era Will Smith che mangiava gli spaghetti, quei tempi, recentissimi, dei primi generatori video che tiravano fuori a fatica animazioni tra il cringe e l'inquietante; poi tutto si è mosso velocemente e oggi Sora 2 e Veo 3 sono in grado di riprodurre scene di altissimo livello.

Ma ancora c'è qualcosa che non va: un occhio che vede lo zampino (anche infinitesimale) dell'IA e un pensiero che suggerisce "Questo l'ha fatto una macchina, non un umano."

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Blog teaser: arrivare intempestivo sulle cose, dopo che l'onda dell'hype è passata, è la cifra del mio blogging. Il mio scrivere è intensivo, ha bisogno di depositarsi nella durata. In più, odio essere uno sciacallo della realtà.
Questo per dire che domenica esce un saggio lungo su "Vice is broke". O meglio, su cosa ha significato per me Vice e perché il documentario di Eddie Huang ha risvegliato le vibrazioni dei miei vent'anni.


Aggiungiamo altri blog e newsletter italiani basati su #Ghost alla lista di quelli che già ricondividiamo

@Che succede nel Fediverso?

Salutiamo i nuovi ingressi @Diario Di Un Analista | Data Science, ML & Analytics @Sottocoperta (Matteo Petrani) @Cronache Digitali @Letter to a gamer @La cantina dell'appartamento al terzo piano (senza ascensore) @Ricette da un altro pianeta @razionalista.it @Il Blog di Vita da Host @Focus America @AISent @Analogic.me - Stile di vita analogico, guide e consigli @Mondo Pesca @Piattaforma sulla post-crescita @The Street Rover @Culture Wars. La newsletter @Morning Tech @Techpertutti @TERAFLOP @Zone di Transizione


Dopo tanto lavoro, Ghost ha finalmente attivato la federazione Activitypub (e non solo). Ma quali sono le newsletter e i blog italiani basati su #Ghost?

@Discussioni sul Fediverso italiano

Al momento questi sono quelli che abbiamo censito e che ricondividiamo per tutti gli interessati:

1) oradecima by Martino Wong: @oradecima by Martino Wong
2) Dungeonauta: @Dungeonauta
3) Monryse: @MonRyse
4) Mindthechart Intelligence: @MindTheChart Intelligence
5) Restworld: @Restworld Blog
6) Il Blog di Davide Benesso: @Davide Benesso: curiosità e automiglioramento
7) Gaming Review: @GamingReview.it
8) WPC Tech: @WPC Tech
9) The Submarine: @The Submarine
10) Manolo Macchetta: @Manolo Macchetta
11) Flavio Pintarelli: @Flavio Pintarelli | Writer & Strategist
12) Giovanni Bertagna: @Giovanni Bertagna - Blog

CONOSCI ALTRI BLOG E NEWSLETTER BASATI SU GHOST? ALLORA SEGNALACELI!


informapirata ⁂ reshared this.

in reply to Ghost: blog e newsletter italiane

Grazie per la citazione! Felice che si stia sviluppando una community italiana anche qui. Speriamo che Ghost diventi presto più di un'opzione per chi vuole produrre contenuti di qualità. Noi, intanto, ci siamo✌️

Ghost: blog e newsletter italiane ha ricondiviso questo.


"Breakneck" il libro di Dan Wang che raffronta Cina e Stati Uniti.


Qualche tempo fa ho dedicato un Mak's File tutto alla Cina (Mak's File - Episodio 59: Speciale Cina). Quella decisione non nasceva dal vuoto ma dal fatto che, dopo aver iniziato "Guerra senza limiti" di Qiao Liang e Wang Xiangsui, ho sentito il bisogno di conoscere di più della Cina.

Sulla lista delle letture c'è America Against America di Wang Huning, AI 2041 di Kai-Fu Lee e Chen Qiufan, completare la saga de Il problema dei tre corpi, Beijing Welcomes You... lista To-be-Read lungherrima, as usual.

Chi mi conosce dai tempi di cocooa.com sa quanto sia vorace, seppur nella lentezza nella lettura di libri, quindi non aspettarti troppi articoli a riguardo, ma piano piano posterò tutto.

Il primo libro che ho finito è questo "A rotta di collo" di Dan Wang che — banalizzando — si potrebbe riassumere in una frase: "la Cina costruisce, l’Occidente ne discute".

In questo articolo ti racconto le tesi dell'autore e poi un mio commento.

Dan Wang: due parole sull'autore


Nato in Cina, emigrato in Canada negli anni ’90 da bambino e poi ancora negli States da young adult, Dan Wang è tornato in Cina come corrispondente e ha vissuto sulla sua pelle il terribile lockdown alla cinese.

La tesi del libro è che la Cina è una nazione di ingegneri; gli Stati Uniti una nazione di giuristi. I primi costruiscono in barba a tutto, mentre i secondi regolamentano e non costruiscono.

Wang non va giù per nulla morbido con la Repubblica Popolare: racconta di una Cina che non ragiona più come uno stato ideologico, ma come un enorme laboratorio ingegneristico.

La Cina come stato ingegneristico


Per Wang, la chiave per capire la Cina è accettare che sia guidata da ingegneri, non da giuristi. Un paese che costruisce. Dalla rete metropolitana di Shanghai alle autostrade sospese nel sud-ovest, il pensiero tecnico è ovunque.

Questa logica non si ferma alle infrastrutture: il Partito “progetta” anche l’economia e la società. L’obiettivo è quello di "ottimizzare" il benessere anche a discapito dei risultati di breve termine o dei singoli. Questo senza considerare gli errori grossolani e il modo con cui questi obiettivi vengono raggiunti (per esempio la regola del figlio unico, la sua tragica applicazione e i risultati devastanti che sta avendo adesso).

Costruire tutto: dalle città alle persone


Durante i suoi anni in Cina, Wang ha visto città rinascere e province indebitarsi. I ponti più alti del mondo convivono con debiti insostenibili, e la popolazione viene trattata come un numero, come materia da modellare, non come esseri umani.

Lo stesso approccio ingegneristico che ha portato alla costruzione della metropolitana di Shanghai ha plasmato anche lo zero Covid: un esperimento sociale condotto con la freddezza di chi gioca (male) a Sim City.

Wang, in questo caso, deve essere davvero rimasto traumatizzato, dato che continua a citarlo.

Perché l’ingegneria cinese “funziona”?


La domanda è inevitabile: perché in Cina funziona ciò che altrove è fallito? Wang spiega che, diversamente dall’URSS, la Cina è maestra nel bilanciare controllo e concorrenza.

Ha piani quinquennali, ma non li prende alla lettera; favorisce l’imprenditoria privata accanto alla pianificazione statale.

BYD e i colossi del solare non sono prodotti del piano quinquennale, ma di un ecosistema che premia chi costruisce.

Il lato oscuro dell’efficienza


Dietro le infrastrutture spettacolari, come sappiamo, ci sono città fantasma e ponti senza auto. L’“ingegneria come ideologia” genera anche tantissimi sprechi e squilibri.

Ma per molti cittadini, l’atto stesso di costruire trasmette ottimismo per il futuro: la sensazione che davanti a sé stia prendendo forma un qualcosa di concreto, anche a costo di errori macroscopici, è rassicurante.

Questa lezione importante è qualcosa che dovremmo portarci a casa anche noi.

La concorrenza interna e l’eccesso di zelo


Secondo Wang, l’immagine di un paese monolitico, in cui tutti sono ligi ai comandi dall'alto, è ingannevole.

In Cina, regioni e aziende competono ferocemente. Ogni città vuole il proprio campione industriale, spesso rifiutando prodotti “non locali”.

È un capitalismo non pianificato. È difficile mantenere questa competizione in equilibrio: i grandi successi dell’ingegneria cinese nascono dalla stessa ossessione che ha prodotto disastri ecologici e politiche estreme.

Zero Covid: la società come esperimento ingegneristico


Wang racconta i tre atti di Zero Covid:

  • paura,
  • controllo,
  • logoramento.

Prima la chiusura totale, poi il trionfo dell’ordine apparente, infine il crollo.

Per tre anni la popolazione è stata spostata come pedine: hotel convertiti in carceri sanitarie, app di tracciamento ovunque, intere città paralizzate. Quando il governo ha tolto le restrizioni, l’inverno e il virus hanno travolto il paese.

Una lezione su come l’efficienza può sostituire la compassione con risultati devastanti.

Autoritarismo e ingegneria: due facce della stessa logica


Al dubbio che l’approccio ingegneristico sia solo un riflesso dell’autoritarismo, Wang scrive che la Cina è allo stesso tempo autoritaria, socialista, capitalista e neoliberale.

La cornice dell’ingegneria aiuta però a capire il meccanismo: c'è un potere sopra a tutto che regola e interviene, e un potere in mezzo che persegue i propri obiettivi senza curarsi di cosa può succedere.

Gli Stati Uniti come “Nazione di giuristi”


L’America, al contrario, è un paese di giuristi. È chiaro chi detiene il potere negli USA, chi viene eletto alle cariche più alte, chi fa parte degli intoccabili.

Nota mia: questo spiega anche il posizionamento vincente dei politici "contro il sistema" che ha portato il populismo a prendere potere in tutto l’Occidente.

Gli USA ragionano per contratti, non per progetti. Ogni costruzione diventa un potenziale processo, ogni innovazione un rischio legale.

Questa idea del "ti denuncio" è così integrata nella testa delle persone che anche i cittadini statunitensi sono molto litigiosi, e hanno questo senso di entitlement inspiegabile persino agli occhi di un europeo viziato come me.

Per Wang, questo approccio deliberativo ha frenato la capacità di costruire: autostrade incompiute, infrastrutture in ritardo, fabbriche mancanti.

Personalmente, anche se trovo corretta questa distinzione tra "costruttori" e "giuristi", credo che il problema della costruzione di infrastrutture sia più nella forma mentis, che parte proprio dal basso.

La soluzione? Più ingegneria in Occidente, più libertà in Cina


Wang scopre così l’acqua calda: l’Occidente dovrebbe imparare a costruire di nuovo, la Cina dovrebbe imparare a fermarsi. Più diritti individuali da un lato, più capacità decisionale dall’altro.

Gli errori di percezione tra USA e Cina


Americani e cinesi si fraintendono a vicenda. Gli uni credono che la Cina vinca grazie ai sussidi o al furto di tecnologie; gli altri pensano che l’America sia un gigante stanco. In realtà, dice Wang, entrambe le visioni sono incomplete. La Cina avanza tecnologicamente mentre arretra sul piano delle libertà, e tenere insieme le due verità è l’unico modo per capire il presente.

Mi trova molto concorde, e questo blog serve anche a questo: visioni multiple, capire dove andrà il mondo.

Competizione tecnologica e linguaggi diversi


Negli Stati Uniti la competizione con la Cina viene narrata come una “corsa”.

In Cina, invece, non c’è la stessa narrazione.

Gli imprenditori pensano a costruire prodotti, non a battere l’America. Da sottolineare che i cinesi sanno che i fornitori americani possono sparire da un giorno all’altro, e Pechino risponde puntando sull’autosufficienza di tutta la filiera.

Diffusione delle tecnologie: il vero vantaggio competitivo


Per ora la Cina non ha inventato molto, ma migliora costantemente. È maestra nel prendere un’idea e renderla scalabile.

Dallo smartphone alle auto elettriche, la forza della Cina sta nell’esecuzione, non nell’ideazione.

La Cina domina dove la scienza incontra la produzione. Produce l’80% della filiera solare mondiale non perché l’ha inventata, ma perché l’ha resa economica e replicabile. Elon Musk e SolarCity hanno inventato le tegole-pannello solare, ma tra qualche anno queste saranno tutte made in China.

L’Occidente ha trattato la scienza come un progetto accademico; la Cina l’ha tradotta in fabbriche. Per Wang, l’innovazione conta meno della capacità di industrializzare e diffondere un’idea.

Wang mi trova ancora una volta d'accordo.

La fame di energia


Per costruire serve energia. Mentre gli Stati Uniti rallentano per vincoli ambientali e legali, la Cina installa dieci volte più capacità solare e decine di reattori nucleari.

Sembra che anche gli USA (o meglio, gli oligopoli Tech) si siano accorti di questo, opzionando già oggi l'energia prodotta da centrali nucleari che ancora non sono state costruite.

Sulla questione energia torneremo più e più volte anche in altre sedi, poiché i datacenter, le AI e l'esplosione di produttività prossima ventura hanno tutte un prerequisito: tanta energia.

La Cina, in questo caso innovando, ha un'altra soluzione: costruire datacenter nello spazio.

USA: gli avvocati che non costruiscono più


Un tempo, gli avvocati americani erano al servizio dei costruttori: gli USA sapevano progettare dighe e autostrade.

Conosciuto come process knowledge: è il sapere tacito che si porta a casa solo migliorando il modo di lavorare.

Gli Stati Uniti, perdendo le fabbriche, hanno perso anche la capacità di immaginare nuovi oggetti.

La Cina è ambivalente su questo: se le nuove generazioni non vogliono più lavorare in fabbrica, il governo centrale non vuole esternalizzare nessun passaggio (nemmeno i più inquinanti e degradati) della produzione industriale.

Se l’Occidente si è convinto che la conoscenza possa vivere nei software e nei servizi, la Cina vede in questo pensiero una debolezza e continua a costruire droni, batterie e componenti.

Wang non commenta particolarmente su questo punto, ma è sotto gli occhi di tutti che basarsi solo sui servizi abbia causato il tracollo dell'industria.

Politiche industriali e ingegneria politica


Il Biden Act e i piani di Trump rappresentano due versioni distorte della stessa ambizione: riportare l’ingegneria al centro.

Biden ha distribuito fondi ma non ha iniziato quasi nulla; Trump, al contrario, promette costruzioni senza criterio, cancellando i progetti green solo per fare dispetto a qualcuno.

Entrambi gli approcci sono da giurista che fa finta di essere ingegnere. A entrambi manca una struttura.

Produttività


Ogni settore ha una curva di apprendimento: più produci, più diventi efficiente. La Cina è in vantaggio perché produce di più. E non solo su commessa di clienti esteri: adesso gli imprenditori che un tempo copiavano, ora integrano — auto elettriche, droni, veicoli autonomi.

La concorrenza interna è brutale e chi sopravvive è corazzato contro le avversità. Gli USA e l’Europa possono reagire solo scegliendo alcune filiere strategiche — auto, energia, difesa — e cercare di re-integrare tutto...

Di queste due ultime righe ne parlo ormai da anni sul blog, quindi fai un piacere alla comunità e consiglia questa newsletter a chi non è ancora iscritto.

Conclusione


Il libro di Dan Wang è un viaggio nel contrasto tra due civiltà che costruiscono in modo opposto. L’ingegneria come visione del mondo contro il cavillare come linguaggio del potere.

Non dà soluzioni semplici a problemi complessi, e questo è un grosso pregio: mi spiace che abbia parlato pochissimo di Europa, Australia o anche della Russia, ma apprezzo che non si sia allargato in ambiti che non conosce. Sarà il compito di qualcun altro espandere le sue idee.

Il libro mi è piaciuto, anche se qui e lì si sfilaccia un po' nella narrazione, rimane un solido framework per capire le scelte delle due potenze mondiali.


Dan Wang - Breakneck


L'autore prende le due potenze Mondiali: Usa & Cina e ci offre un'interpretazione per la lettura dei diversi modi in cui si stanno sviluppando: la Cina costruisce, l’Occidente ne discute.

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Mak's File - Episodio 59: Speciale Cina


Che la Repubblica Popolare Cinese non fosse più solo il fornitore di manodopera a basso costo per il resto del mondo era ormai evidente.

Negli ultimi anni, tuttavia, si è acuita la distanza tra le visioni delle potenze egemoni. La Cina ha intrapreso la strada di diventare un'alternativa concreta in settori che davamo per scontati: sistemi operativi, calcolo avanzato, intelligenza artificiale open source, produzione di energia rinnovabile e molto altro.

Vediamo insieme.

Disclaimer: sono stato pagato milioni di Sino-dollari per scrivere questo /s

Disclaimer 2 (questa volta più serio): Come ogni notizia, anche queste potrebbero rivelarsi solo propaganda. Non leggendo il mandarino, non ho potuto nemmeno controllare le fonti e quindi mi sono dovuto affidare a traduzioni, senza sapere quanto queste siano vicine alla narrazione di governo. Non è mia intenzione glorificare nessuno. Ho fiducia che la comunità intorno a questa newsletter sia molto più intelligente della media e sia in grado di leggere le cose cum grano salis.

La Cina lancia un supercomputer orbitale da 2.800 satelliti


Il 14 maggio 2025 sono partiti i primi 12 satelliti dei prossimi 2.800 nodi interconnessi nello spazio.
Il nome del progetto strizza l'occhio a un libro cinese che tanto ha avuto successo: Three-Body Computing Constellation.
Le ambizioni sono altrettanto grandi: la Cina vuole costruire il più grande supercomputer AI mai esistito. Nel vuoto orbitale.

Scritta così sembra il riassunto di un film di sci-fi. È invece realtà ed è il primo articolo di questo speciale Cina, quello che mi ha convinto a scrivere dei Mak's File su una nazione.

Cosa stanno lanciando in orbita


Ogni satellite è una scheda madre spaziale:

  • chip AI di ultima generazione
  • comunicazione laser a 100 Gbps
  • 30 TB di storage

Il tutto alimentato a energia solare, raffreddato dal vuoto.
Una rete distribuita a bassa latenza. In orbita nello spazio.

A pieno regime, la costellazione punta a 1.000 POPS (peta operations per second). Per ora, i primi dodici fanno già girare 5 POPS.

A cosa serve?


Nei piani, questa infrastruttura è pensata per:

  • simulare il clima e prevedere uragani con mesi d’anticipo
  • rilevare terremoti usando differenziali orbitali
  • generare modelli 3D in tempo reale delle città
  • osservare il sole, i raggi gamma, gli eventi cosmici
  • far girare modelli di AI su larga scala, in parallelo
  • E ça va sans dire, sorvegliare :-)


Perché nello spazio?


I supercomputer terrestri hanno limiti:

  • consumano troppa energia
  • scaldano troppo
  • occupano spazio fisico
  • sono vulnerabili (attacchi, disastri, geopolitica)

Se gli scienziati di OpenAI hanno quindi deciso di aprire il prossimo datacenter in Arabia (perché fa freschino e i server hanno bisogno di poca acqua), la Cina gioca sempre sul lungo periodo. Una costellazione di computer nello spazio:

  • Non consuma corrente dalla rete.
  • Resta operativa anche se attaccata.
  • E – dicono – può aggiornarsi via drone autonomo.


Sovranità digitale in orbita


La Cina è il primo Paese a dichiarare sovranità computazionale nello spazio.
Chi controlla l’informazione, controlla il mondo.
Chi la elabora prima degli altri, la controlla due volte.

Reazioni internazionali


USA, UE e India ovviamente non stanno fermi e stanno accelerando programmi simili: NASA e SpaceX ragionano su ibridi integrati con Starlink.

Senza una governance spaziale condivisa, questa corsa rischia di diventare la nuova AI arms race.
Con meno regole e più satelliti che spiano sopra le nostre teste. Cosa potrà mai andare storto?

Impatto ambientale


Fatemi tornare ancora sulla questione ambientale: i data center tradizionali consumano fino al 3% dell’elettricità globale.
Questa rete spaziale è alimentata dal sole. Non ha condizionatori.

Anni fa leggevo dell'idea di creare dei datacenter in zone fredde o comunque utilizzarli per scaldare l'acqua di uso comune. Mi sembrava una cosa molto saggia e infatti non so che seguito abbia avuto.

Torniamo a Three-Body Computing Constellation dopo il 2030


Entro fine decennio programmano di lanciare e attivare 2.800 satelliti.
Parte delle risorse sarà accessibile anche da enti pubblici, università e imprese.

La Cina propone anche un consorzio internazionale per la gestione etica dei dati.
Un’idea che sa di apertura, ma adesso che le chiavi in tasca non le abbiamo noi sembra molto meno aperta...


Huawei rompe l’equilibrio storico del personal computing.

Se non lo avessi preso dal sito huawei.com avrei potuto confonderlo per un MacOS
Te ne avevo già parlato a novembre 2024: la Cina ha deciso di liberarsi dal giogo dei sistemi operativi stranieri. Huawei ha presentato il suo HarmonyOS e ora, a sei mesi di distanza, punta a scardinare anche il duopolio statunitense.

Da decenni il mondo del Personal Computing si muove lungo tre direttrici:

  • da un lato, il cosiddetto Wintel (Intel + Windows), che ha reso possibile un ecosistema aperto ma comunque dominato da standard americani;
  • dall’altro, il modello chiuso e integrato di Apple, dove hardware e software viaggiano insieme sotto un unico controllo. Per una decina d’anni Apple ha anche utilizzato chip x86, ora usa la serie M;
  • in alternativa, una distro Linux – su questo sono totalmente ignorante, meglio tacere e fare più bella figura.


Nuova CPU e Nuovo OS


Huawei rilascia una CPU proprietaria (Kirin X90) e un sistema operativo nativo (HarmonyOS) pensati per eliminare ogni dipendenza esterna.

Prodotto dalla HiSilicon (controllata al 100% da Huawei), il Kirin X90 sembrerebbe basato su processo a 5 nanometri, quindi al limite della tecnologia attuale – anche se la cautela resta d'obbligo. Non è ancora chiaro se sia stato sviluppato interamente da Huawei, oppure se si tratti di una versione custom prodotta dalla taiwanese TSMC (ah, l'ironia!).

A livello di performance, il Kirin X90 si posiziona tra l’M1 e l’M2 di Apple, risultando comparabile agli Intel i7.

Dal mobile ai desktop: qualche numero


Nel 2023 HarmonyOS copriva solo l’8% del mercato smartphone in Cina.
Ma nel quarto trimestre del 2024 è salito al 19%, superando iOS (17%) e avvicinandosi ad Android (64%). La strada è ancora lunga, ma alcuni analisti iniziano a considerare possibile il sorpasso.

Questa crescita offre a Huawei una leva per puntare al mercato desktop, dove oggi il quadro è ancora molto sbilanciato:

  • Windows: 80,18%
  • macOS: 1,21%

Huawei propone una piattaforma con vantaggi sia tecnici che estetici: interfaccia più pulita, una lezione ben appresa da Mac sulla distribuzione delle app, la possibilità di partire da zero senza sistemi legacy, e – ovviamente – l’integrazione nativa delle funzioni AI.
Non basterà a scalfire Windows, almeno nel breve. Ma superare macOS sembra realistico. E se consideriamo che il governo cinese spingerà per adottare un prodotto autarchico, il sorpasso sui nuovi desktop non pare più così improbabile.

My Two Cents


Huawei sta ricostruendo pezzo per pezzo l’intera catena del valore: ogni restrizione imposta dal mercato USA ha accelerato il distacco da tecnologie critiche.
Ogni divieto si è trasformato in un incentivo a sostituire interi blocchi della filiera produttiva.

Quando si dice che nelle guerre perdono tutti: ecco un esempio concreto. Mondo frammentato, mondo che non comunica.


La svolta verde della Cina?

Mi raccomando: questa è immagine generata da una AI

Panelli solari su Pannelli solari.


93 GW in un mese. Nel solo mese di maggio 2025, la Cina ha installato 93 gigawatt di pannelli solari.
Se questa cifra non ti dice nulla, vuol dire quasi 100 pannelli ogni secondo, secondo l’analisi di Lauri Myllyvirta, senior fellow presso l’Asia Society Policy Institute.

Ma non finisce qui: 26 gigawatt di eolico sono stati aggiunti nello stesso mese — l’equivalente di circa 5.300 turbine.

Myllyvirta ha fatto i conti: solo gli impianti installati a maggio potrebbero produrre elettricità pari al fabbisogno di un intero Paese come Polonia, Svezia o Emirati Arabi Uniti.

Per fare un confronto: la Germania – quarto Paese al mondo per capacità solare installata – ha impiegato decenni per arrivare a questa cifra. La Cina l’ha fatto in un mese.
Fonte: Guardian


Wild China: I parchi nazionali in Cina sono una realtà.


Quattro anni fa, la Cina ha inaugurato il suo primo parco nazionale. Oggi sono già cinque, coprono circa 230.000 km² e mettono sotto tutela statale quasi il 30% delle aree cruciali per la fauna selvatica, e da sole sono più del doppio dello spazio dei parchi nazionali statunitensi.

Il piano è ambizioso: 49 parchi nazionali entro il 2035, su una superficie di oltre 1,1 milioni di km².
Le priorità dichiarate?

  • Connessioni ecologiche tra habitat – Ricordo un documentario (Santo Piero Angela!) in cui si parlava di come le foreste di bamboo morissero ciclicamente quasi tutte insieme in una zona, mettendo in pericolo il panda, che non aveva possibilità di migrare a causa di queste "isole".
  • Protezione anche di altre specie simboliche come tigri e leopardi delle nevi.
  • Diritti delle comunità indigene (lasciamolo così, non indaghiamo).

Fonte: National Geographic


Infrastrutture moderne e ben funzionanti


È ormai evidente che l’infrastruttura cinese non è solo recente, è anche imponente e funziona alla meraviglia. Probabile che uscirà qualcosa nel futuro. Ti lascio due dati.

Trasporti ad Alta Velocità (HSR)


  • 44.000+ km (2025) — la più lunga al mondo, pari a oltre il doppio di tutta l’Europa messa insieme.
  • Treni a 350 km/h su tratte come Pechino–Shanghai e Pechino–Guangzhou.
  • Connettività capillare: collega più dell’80% delle città con oltre 1 milione di abitanti.


Ponte Hong Kong–Zhuhai–Macao


  • 55 km, il ponte marittimo più lungo del mondo.
  • Include ponti, tunnel e isole artificiali, costruito in area soggetta a tifoni e terremoti.


Aeroporto di Pechino Daxing (PKX)


  • Aperto nel 2019, progettato da Zaha Hadid.
  • Soprannominato “la stella marina” per la forma a cinque braccia.
  • Capacità: 100 milioni di passeggeri/anno una volta completato.
  • Costruito in meno di 5 anni.

Auto elettriche


Le auto elettriche cinesi non sono solo economiche: sono veloci, funzionali, esteticamente convincenti. Il mercato interno ultra-competitivo ha forgiato un’ossessione per il miglioramento continuo e una disciplina feroce sui costi.
I costruttori europei stanno per essere colpiti come da una martellata come mai prima.

Non è certo il mio campo di competenza quindi lascio aperto il discorso. Se qualcuno vuole dire la sua, clicchi reply sulla mail o usi il Sistema Federato di commenti.


AI


Gli Stati Uniti guidano ancora il fronte dei laboratori pionieri nel campo dell’intelligenza artificiale (e infatti la maggior parte dei contenuti #AI nella newsletter riguarda aziende statunitensi).
Ma la Cina sta scegliendo una strada diversa: verticale, specifica, integrata.
Dei robotaxi a Wuhan, già operativi, ne ho parlato nel primo speciale dedicato alle auto a guida autonoma.
Dataset sanitari con miliardi di record per addestrare AI mediche.
Un insegnante virtuale AI da 200 milioni l’anno che sta performando benissimo nei test.
DeepSeek prima e Qwen3 poi hanno cambiato le regole del gioco delle AI "open weight" – in entrambi i casi obbligando gli USA a correre sullo sviluppo di Agentic AI e modelli open davvero potenti.
Esiste ancora il limite strutturale della carenza di chip, e questo sarà ancora un ostacolo enorme nel medio periodo, ma vediamo che la Cina sta scegliendo la strada della verticalizzazione per ovviare a questo.


Passo avanti nella Fusione Nucleare?


Nei progetti di fusione come ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor), si usano acciai criogenici come 316LN o JK2LB.
Funzionano bene alle temperature dell’elio liquido, ma hanno un limite: la resistenza meccanica.
Risultato? Il campo magnetico di ITER si ferma a 11,8 tesla, e per compensare serve un impianto enorme e costosissimo.

I ricercatori cinesi hanno sviluppato un nuovo materiale: CHSN01 – China High-Strength, Low-Temperature Steel No. 1.

Secondo le promesse:

  • Regge campi magnetici fino a 20 tesla
  • Sopporta 1,3 GPa di stress elettromagnetico
  • Si allunga del 30% prima di rompersi
  • Mantiene queste prestazioni anche dopo 60.000 cicli di accensione/spegnimento – l’intera vita operativa del reattore cinese BEST (Burning-Plasma Experimental Superconducting Tokamak)

Un acciaio così resistente, flessibile e longevo non serve solo alla fusione.
Può rivoluzionare anche:

  • Risonanza magnetica (MRI)
  • Acceleratori di particelle
  • Treni Maglev
  • Raffreddamento per il quantum computing

Curiosità: perché Le autostrade cinesi sono sempre mal allineate su Google Earth ?

print screen da google maps preso a caso nelle vicinanze di Beijing
Ok, ti ho riempito la testa di tante informazioni tecnologiche. Chiudiamo con una piccola curiosità.

In Cina, le mappe non usano lo standard globale WGS-84 (quello usato da GPS e Google Maps), ma un sistema alternativo chiamato GCJ-02. Fin qui tutto bene, se non fosse per un dettaglio sostanziale:
GCJ-02 include un algoritmo di offuscamento che introduce errori intenzionali nelle coordinate geografiche, spostandole da 50 fino a 500 metri.

Il risultato è che le strade e gli edifici visti da satellite non combaciano con le mappe.

La giustificazione ufficiale è quella classica: “motivi di sicurezza nazionale”. Ma cosa significa, esattamente?

Il punto non è tanto proteggere bunker segreti da occhi esterni – anche perché molti matematici dilettanti sono riusciti a decifrare l’algoritmo, quindi figuriamoci le intelligence militari.

Il vero effetto è un altro: rendere Google Maps praticamente inutilizzabile sul territorio cinese.

Google potrebbe ovviamente “correggere” le mappe, ma c’è un ostacolo più serio del disallineamento stesso: vedere il proprio personale arrestato per spionaggio.

Viene da sé che in Cina Google Maps non viene utilizzato in quanto inaffidabile, e che quindi gli abitanti utilizzano strumenti più allineati.

Per accedere all’algoritmo corretto, le agenzie cartografiche cinesi devono pagare una licenza e ovviamente sottostare alle regole.


Tiktok riposizione il termine #BookTok e crea una mini-guida per autori


La faccenda dei #booktook accende in me un conflitto: per quanto ami leggere e parlare di libri (sul mio canale CocooaVideo ho iniziato a fare review prima che fosse di moda) la paura che diventi una moda attraente per i soliti avvoltoi che arrivano e banchettano, villificando la lettura mi infastidisce.

Tik tok capisce questo e fa un interessante reframe della parola "bookTook" consegnandolo agli autori di libri. Produce una guida per gli autori che vogliono iniziare. Ci sono vari consigli base, ma interessanti

Come iniziare


foto del profilo, username, bio, link a social e sito web.

Come creare contenuti interessanti


qualità video, formati, sonoro, sottotitoli, avere un piano editoriale, usare i tools che Tiktok offre, partecipa alla community

Di cosa parlare?


Questa è la parte più interessante dato che nel 90% dei casi quando faccio consulenza la faccenda dei contenuti è la scusa migliore per non produrre contenuti.

Te li ripropongo qui.

Presentati:


L'autenticità è un aspetto unico della community di TikTok, quindi è importante creare una connessione umana attraverso i tuoi contenuti. Presentati in video, così gli spettatori possono conoscere la mente dietro il tuo progetto! Se non ti senti a tuo agio davanti alla videocamera, nessun problema. Esistono molti altri formati video autentici che possono adattarsi al tuo stile.

Una Giornata Tipo:


La tua giornata media come autore/autrice cambia continuamente. Questo ti offre una buona occasione per sperimentare i video in stile “Una giornata nella vita”. Riprendi momenti della tua giornata, dalla prima tazza di caffè fino all’ultima spunta sulla to-do list. Usa la funzione voice-over per aggiungere contesto.

Mostra il tuo processo o le tue ispirazioni:


I contenuti dietro le quinte sono coinvolgenti e stimolanti — mostra al tuo pubblico come lavori, da dove prendi ispirazione o racconta aneddoti personali legati al tuo modo di scrivere.

Condividi la tua esperienza:


Pensa al miglior consiglio che hai ricevuto o imparato e condividilo. Quando registri, immagina di parlare al tuo “te” del passato. Questo approccio ti aiuterà a creare un messaggio naturale e autentico, che risuonerà con chi ti segue.

Insegna qualcosa attraverso una storia:


La connessione umana che nasce dal racconto ha il potere di ispirare, soprattutto quando c'è una lezione da imparare. Se ti senti a tuo agio nel condividere un’esperienza significativa della tua vita, sfrutta questa opportunità per creare un legame più profondo con il pubblico.

Consiglia delle letture:


La community di BookTok è sempre alla ricerca del prossimo libro da leggere. Approfittane per parlare anche dei libri che stai leggendo o che hai amato. Puoi farlo in tanti modi: “I miei preferiti per l’estate”, oppure “Libri che vorrei rileggere”.

Video di unboxing o packaging:


Hai una copia fisica del tuo ultimo libro? Hai pubblicato una nuova edizione con una copertina diversa? Condividi l’esperienza dell’unboxing con la tua community.

Promuovi i tuoi contenuti su altri canali:


Se hai partecipato a un’intervista o sei in tour promozionale, raccontalo al tuo pubblico. Condividi le tue esperienze!

Accesso anticipato o anteprime:


La community di BookTok adora le anticipazioni. Pensa a condividere estratti esclusivi o brevi sessioni di lettura per creare attesa attorno al tuo prossimo libro.

Condividi la tua esperienza:


Pensa al miglior consiglio che hai ricevuto o imparato e diffondi quella conoscenza. Immagina di rivolgerti al tuo io passato. È un ottimo modo per trasmettere un messaggio sincero e coinvolgente.

Lanciare il proprio libro


Consigli utili per il lancio di ogni cosa (guardo te Cristian e la tua mussssica) , non solo di un libro

  • Parla della trama del libro, delle mood board, delle anteprime, delle rivelazioni di copertina, ecc.
  • Identifica i creator di BookTok più adatti a ricevere copie in anteprima
  • Contatta i creator e agenzie di talenti, oppure chiedi al tuo editore se dispone di un programma per creator
  • Valuta l’idea di creare un’esperienza di unboxing esclusiva per incentivare la creazione di contenuti


TikTok Academy


Come consiglio generale consiglio, a chi vuole fare dei video, di dare un occhio al TikTok Publisher Hub / TikTok Academy che da tanti spunti interessanti.

Conclusioni


Guardando al rapido avanzamento tecnologico cinese, emerge con chiarezza un quadro a due facce. Da un lato, la spinta verso infrastrutture orbitanti e supercomputer spaziali apre scenari che fino a poco tempo fa appartenevano solo alla fantascienza. Dall’altro, la stessa crescita accelera la corsa globale all’AI e alla sovranità digitale, esponendo il pianeta a nuove sfide geopolitiche, ambientali e di governance.

In questo contesto:

  • È fondamentale mantenere un approccio critico: le fonti ufficiali possono nascondere ombre dietro ai numeri brillanti e alle dichiarazioni di apertura, da entrambe le parti della muraglia.
  • La cooperazione internazionale sarebbe la chiave per prevenire un’inutile «AI arms race» nello spazio e tutelare le libertà civili e l’ambiente. Uso il condizionale perché la direzione è un altra.

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi: quali di questi progetti ti sembra più promettente, e quali invece ti inquietano di più? Rispondi pure con un commento o via mail—la discussione è appena iniziata.


Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)

Ghost: blog e newsletter italiane ha ricondiviso questo.


Israele minaccia di infrangere il cessate il fuoco


Il ministro Katz minaccia ulteriori attacchi, ma gli Stati Uniti insistono che Hamas sta rispettando gli accordi. Tra le altre notizie: Stellantis investe 13 miliardi negli Stati Uniti, le violenze e i soprusi israeliani contro Greta Thunberg, e il comand

Il ministro della Difesa israeliano Katz ha minacciato di riprendere l’aggressione di Gaza in risposta alla consegna rallentata dei corpi dei prigionieri israeliani morti a Gaza durante il genocidio. Nelle ore precedenti Hamas aveva avvertito che ulteriori consegne avrebbero richiesto molto tempo, perché aveva restituito tutti “i corpi a cui poteva accedere.” “Per quelli rimanenti,” scrive il gruppo, “sono richiesti notevoli sforzi e attrezzature speciali per il recupero e l’estrazione.” Finora il gruppo ha restituito i corpi di 7 dei 28 prigionieri israeliani che sono morti. L’ufficio di Katz ha scritto in modo durissimo: “Se Hamas rifiuterà di rispettare l'accordo, Israele, in coordinamento con gli Stati Uniti, riprenderà i combattimenti e agirà per ottenere la sconfitta totale di Hamas, cambiare la realtà a Gaza e raggiungere tutti gli obiettivi della guerra.” (the New Arab / the Guardian)

In realtà, in questo momento gli Stati Uniti sono impegnati in quella che sembra la difesa del risultato ottenuto da Donald Trump. Il presidente statunitense stesso ha di nuovo in qualche modo preso le parti di Hamas, dicendo che il recupero dei corpi a Gaza “È un processo raccapricciante. Odio doverne parlare. Ma stanno scavando. Stanno davvero scavando.” “Ci sono zone in cui stanno scavando e trovano molti corpi. Poi devono separarli. Cose da non crederci. Alcuni di quei corpi sono lì da molto tempo. Altri sono sotto le macerie, per cui devono rimuovere le macerie.” “Altri ancora sono nei tunnel, sono morti nei tunnel, che sono molto in profondità sottoterra.” Due consiglieri di Trump hanno riferito che gli Stati Uniti non ritengono che Hamas abbia infranto l’accordo, perché per riuscire a estrarre gli altri corpi dalle macerie servono macchine pesanti, che ovviamente in questo momento non sono disponibili a Gaza. Uno dei consiglieri ha detto espressamente che “è quasi impossibile” recuperare tutti i corpi. (X / Axios)

Anche riguardo alla seconda fase dell’accordo gli Stati Uniti hanno cambiato drasticamente posizione rispetto a qualche mese fa. Il cambiamento più rilevante è che ora Washington è apertamente contrario alla deportazione della popolazione palestinese per fare una “Riviera” a Gaza. Un assistente di Trump ha commentato: “Sono persone forti. Hanno attraversato momenti difficili e sembrano resilienti. Tornano dove vivevano e piantano le tende. Sono persone che si sentono profondamente coinvolte dai luoghi in cui vivono. È straordinario vederlo.” “Anche se ci sono palestinesi che se ne sono andati perché le condizioni di vita sono estremamente difficili... nessuno sta costringendo nessun palestinese ad andarsene.” Va sottolineato che gli Stati Uniti restano lontani dalla resistenza palestinese: resta l’obiettivo di risarmare la popolazione, di formare un governo tecnocratico, seppur di provenienza palestinese, e non c’è intenzione di investire nella ricostruzione in aree che potrebbero essere considerate come “controllate” da Hamas. L’attenzione dell’amministrazione statunitense in questo momento sembra essere nel garantire che da entrambe le parti non ci siano ulteriori attacchi. (the Times of Israel)

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Il cessate il fuoco alternato di Israele


Le autorità di Tel Aviv minacciano di ridurre l’ingresso di aiuti umanitari, mentre le IDF riprendono sporadicamente i bombardamenti. Tra le altre notizie: i socialisti francesi ottengono la sospensione delle pensioni, la crisi interna della Lega su Vanna

4 giorni dopo dalla dichiarazione del cessate il fuoco Israele ha prima minacciato di ridurre drasticamente l’ingresso di aiuti umanitari — vietando del tutto l’ingresso di carburante e gas — e questa mattina le IDF hanno condotto una serie di bombardamenti e attacchi di artiglieria contro la città di Gaza. Poche ore dopo le minacce, i media israeliani hanno riportato che il governo ha fatto marcia indietro, e oltre a permettere il flusso concordato, 600 camion al giorno, riaprirà il varco di Rafah come previsto dall’accordo siglato sotto pressione statunitense. Le minacce e gli attacchi israeliani sarebbero giustificati, secondo le autorità di Tel Aviv, dalla lentezza con cui Hamas sta consegnando i corpi esanimi dei prigionieri israeliani morti durante l’aggressione di Gaza. Una fonte del gruppo palestinese di Middle East Eye spiega che la lentezza con cui i corpi vengono restituiti è causata dal livello di distruzione lasciato dalle IDF a Gaza. Questo problema, tra l’altro, sarebbe stato sottolineato durante la trattativa: “Durante i negoziati hanno chiarito che, dopo il ritiro delle forze di occupazione israeliane, saranno necessari tempo e grandi sforzi per raccogliere informazioni sui corpi.” “Era chiaro ed era stato accettato durante le trattative.” In effetti, leggendo il testo dell’accordo ottenuto da Ultra Palestine, la clausola 5 dell’accordo riporta espressamente la formazione di un meccanismo di comunicazione, mediato dalla Croce rossa, in caso i corpi dei prigionieri non si trovino immediatamente tra le macerie. Recuperare i corpi si sta rivelando molto difficile: tra i 4 consegnati alle autorità israeliane, secondo i media israeliani, uno era erroneamente di un palestinese ucciso nell’aggressione di Gaza. Sono invece stati impossibili da identificare i corpi di 45 palestinesi uccisi sotto custodia delle autorità israeliane — lo denuncia l’ospedale Nasser, che riporta di aver ricevuto i corpi segnati con numeri invece che con nomi. “Alcuni hanno gli occhi bendati e in alcuni casi si vedono segni di ferite da arma da fuoco, mentre altri sono stati investiti dai carri armati,” riporta l’ospedale, che sta chiedendo alle famiglie dei dispersi di assisterli nell’identificazione dei corpi. (the New Arab / X / Middle East Eye / Ultra Palestine / X / CNN)

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Pace in terra agli uomini di buona volontà?


Trump ha celebrato la propria “dichiarazione di pace e prosperità durature”, mentre a Gaza la situazione resta difficilissima. Tra le altre notizie: il giorno della verità per Lecornu, le teorie del complotto di Incoronata Boccia, e tutte le truffe a tema

La missione palestinese alle Nazioni Unite ha celebrato il rilascio di 1968 prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane — ricordando comunque che restano prigionieri più di altre 10.000 persone — più di 3.600 senza processo e spesso senza nemmeno accuse formali. Nonostante i divieti e le minacce delle autorità israeliane per limitare le notizie e le celebrazioni per la liberazione dei prigionieri, emergono comunque notizie e denunce delle condizioni in cui i prigionieri erano costretti — un detenuto nella prigione di Ofer l’ha descritta come “un macello.” Il fotogiornalista Shadi Abu Sido, imprigionato nel marzo 2024, descrive la propria permanenza come “morire migliaia di volte al giorno.” “Non avevamo cibo e riposo — venivano in piena notte, ci tiravano addosso acqua, ci torturavano in ogni modo.” Per alcuni la liberazione ha portato notizie bellissime: Shadi Abu Sido è tornato a casa e ha trovato sua moglie e molti altri suoi familiari ancora vivi — le guardie carcerarie gli avevano detto che erano stati tutti uccisi. Allo stesso modo, alcune famiglie hanno scoperto che stavano tornando a casa prigionieri che gli era stato detto fossero morti. Per altri la liberazione è stata drammatica: il prigioniero Ayman Zahd ha scoperto che suo padre e diversi suoi parenti sono stati uccisi durante il genocidio. (X / the Submarine / Al Jazeera / X / Instagram / X)

.@POTUS joins the leaders of Qatar, Egypt, and Turkey in an official signing ceremony for the historic Gaza Peace Deal pic.twitter.com/mqonzJNyP1
— Rapid Response 47 (@RapidResponse47) October 13, 2025


A Sharm si è tenuto il summit per la “pace in Medio Oriente” — in assenza sia di Netanyahu che di rappresentanti di Hamas, la cerimonia è stata a tutti gli effetti solo simbolica. Al-Sisi, Erdogan, l’emiro qatarino al–Thani e Trump stesso hanno firmato un documento intitolato “La dichiarazione di Trump per una pace e una prosperità durature” (sic) in cui si impegnano: “Insieme, attueremo questo accordo in modo da garantire pace, sicurezza, stabilità e opportunità a tutti i popoli della regione, compresi sia i palestinesi che gli israeliani.” Il testo contiene diversi passaggi che sono piuttosto fuori carattere per l’amministrazione Trump II, tra cui questo: “Cerchiamo tolleranza, dignità e pari opportunità per ogni persona, assicurando che questa regione sia un luogo in cui tutti possano perseguire le proprie aspirazioni in pace, sicurezza e prosperità economica, indipendentemente dalla razza, dalla fede o dall'etnia.” Il presidente statunitense ha potuto sfogarsi nel proprio discorso, dicendo che era circondato da “amici,” ma che “ce ne sono un paio che non mi piacciono,” e “parecchi che non mi piacciono per niente” — “ma non scoprirete mai chi sono… o forse sì.” (the Times of Israel / Casa bianca / X)

La situazione nella Striscia di Gaza continua a essere durissima: nelle scorse ore sono stati recuperati i corpi di 60 persone uccise nel corso dell’aggressione di Gaza. Nonostante il cessate il fuoco stia generalmente tenendo, episodiche scintille di violenza rimangono: solo nelle ultime ore c’è stato un attacco drone ad est di Gaza città, in cui sono state uccise 3 persone, e un civile è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco da parte di militari israeliani. La Striscia è anche scossa dagli scontri tra Hamas e le gang collaborazioniste del genocidio. Per i membri delle organizzazioni che hanno compiuto crimini su indicazioni israeliane, ma che non hanno ucciso nessuno, il ministero dell’Interno di Gaza garantisce l’amnistia. (WAFA / the New Arab / X)

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Lo scambio dei prigionieri


Questa mattina è iniziato ufficialmente lo scambio di prigionieri tra Israele ed Hamas: i primi 7 prigionieri israeliani che erano ancora a Gaza sono stati consegnati dal gruppo alla Croce rossa, che ha agito da intermediario per consegnarli ai militari israeliani. Nel frattempo, 1.966 prigionieri palestinesi sono stati rilasciati dalle carceri israeliane, e sono attesi nella Striscia di Gaza, dove saranno accolti in una manifestazione dietro l’ospedale Nasser di Khan Yunis. Si tratta di un processo delicatissimo, durante il quale Israele programma di avere pieno controllo mediatico: la manifestazione dietro il Nasser avviene nonostante le IDF nelle scorse ore abbiamo distribuito volantini in una serie di raid delle case dei prigionieri, minacciandoli di rappresaglie nel caso prendano parte a “manifestazioni a sostegno di organizzazioni terroristiche”: “Chiunque prenda parte a tali attività si espone a interrogatori, punizioni e arresti. Siete stati avvisati: vi stiamo osservando con massima attenzione.” Il caporedattore esteri di Sky News riporta che le IDF hanno vietato alla stampa di intervistare le famiglie dei prigionieri palestinesi liberati, mentre ovviamente “tutta la potenza della macchina israeliana delle PR verrà dispiegata nei prossimi giorni” per coprire la liberazione degli ostaggi e la visita di Trump. (Al Jazeera Mubasher / Quds Online / X)

A Gaza si continua a morire: il giornalista palestinese Saleh Al-Jafarawi è stato ucciso a colpi di arma da fuoco da “miliziani affiliati con le forze di occupazione,” secondo la ricostruzione del ministero dell’Interno di Gaza. Al-Jafarawi era uno dei giornalisti ancora attivi da Gaza più riconoscibili, grazie ai tanti video che pubblicava su Instagram. Un suo video in cui dava la notizia dell’accordo per il cessate il fuoco era circolato molto solo pochi giorni fa. Nelle scorse ore sono stati riportati diversi episodi di scontri tra personale del ministero dell’Interno di Gaza e gruppi armati, un’anticipazione di quelli che saranno inevitabilmente mesi caotici e pericolosi nella Striscia di Gaza. Lo ha ammesso persino Donald Trump, che in una completa inversione di retorica rispetto a pochi giorni fa, ha detto che per gli Stati Uniti è “comprensibile” non solo che Hamas non si disarmi, ma che si riarmi, “per istituirsi come forza di polizia palestinese,” ma anche per “sparare ai rivali.” “Hanno perso circa 60.000 persone. E quelli che sono vivi adesso erano, in molti casi, molto giovani quando tutto questo è iniziato,” ha spiegato Trump parlando con i giornalisti. “Stiamo facendo in modo che non ci siano più grandi crimini, o alcuni dei problemi che si verificano in aree come questa, che sono state letteralmente demolite.” “Quasi 2 milioni di persone stanno tornando a ricostruire edifici che sono stati demoliti. Possono succedere molte cose brutte. Quindi vogliamo che ci sia sicurezza.” (the New Arab / Instagram / X)

Correspondent claims: "Hamas is rearming itself as a police force, shooting rivals. What's the message to Hamas?

"Because they want to stop the problems. They have been open about it. And we gave them an approval for a period of time..."pic.twitter.com/c7inbA2ZWD
— Abubaker Abed (@AbubakerAbedW) October 13, 2025


Parlando con Al Jazeera Mubasher, Mohammed Nazzal, dell’ufficio politico di Hamas, ha confermato che il gruppo non sarà presente al “summit per la pace” di Sharm. Nazzal ha spiegato che la trattativa a porte chiuse continua a essere molto tesa, e che il gruppo stesso “non ha chiesto di essere rappresentato” all’evento, per “non creare situazioni imbarazzanti per nessuno.” Nazzal spiega che in ogni caso il gruppo resta “l’attore principale sul campo,” anche se non sarà presente alla celebrazione di oggi, dove non dovrebbe esserci nessuna cerimonia di firme, perché l’accordo è già stato firmato da diversi giorni. (Al Jazeera Mubasher)

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Perché Giorgia Meloni teme il Leoncavallo Largo


TRAPPIST torna con una nuova stagione — In questa puntata: l’impatto delle proteste per Gaza sul governo italiano, Forza Italia contro Ilaria Salis, e le condizioni imbarazzanti dell’automotive italiano

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Questa è la nuova stagione di TRAPPIST.

In questa puntata: le mobilitazioni contro il genocidio a Gaza hanno ha mostrato che l’Italia è molto più del proprio governo, con dimostrazioni così vaste da aver avuto risonanza in tutto il mondo.

Ovviamente ciò non è piaciuto a Giorgia Meloni e al suo governo, che hanno cercato di screditare le manifestazioni. La cosa che il governo riesce a screditare meglio, però, è sé stesso, con le ridicole figure del ministro degli esteri, Antonio Tajani.

Tajani si è reso anche protagonista del grave spostamento di Forza Italia verso la destra fascista europea, con il suo parere favorevole alla consegna di Ilaria Salis al regime ungherese: un fatto molto grave per lo Stato di diritto continentale, non commentato a sufficienza nel discorso pubblico.

Per finire: c’è un futuro per l’industria dell’auto italiana? Se c’è, di certo non sembra roseo.

Con: Stefano Colombo, Arianna Bettin, e Alessandro Massone


In questa puntata abbiamo avuto problemi di registrazione che saranno risolti dalla settimana prossima. Scusate per il disguido, grazie per la pazienza!


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Lo scambio dei prigionieri


È iniziato lo scambio dei prigionieri tra Hamas e Israele, mentre dietro la teatralità di Trump continua la trattativa. Tra le altre notizie: la Terra ha raggiunto il primo punto di non ritorno della crisi climatica, la ministra Roccella e l’antisemitismo

Questa mattina è iniziato ufficialmente lo scambio di prigionieri tra Israele ed Hamas: i primi 7 prigionieri israeliani che erano ancora a Gaza sono stati consegnati dal gruppo alla Croce rossa, che ha agito da intermediario per consegnarli ai militari israeliani. Nel frattempo, 1.966 prigionieri palestinesi sono stati rilasciati dalle carceri israeliane, e sono attesi nella Striscia di Gaza, dove saranno accolti in una manifestazione dietro l’ospedale Nasser di Khan Yunis. Si tratta di un processo delicatissimo, durante il quale Israele programma di avere pieno controllo mediatico: la manifestazione dietro il Nasser avviene nonostante le IDF nelle scorse ore abbiamo distribuito volantini in una serie di raid delle case dei prigionieri, minacciandoli di rappresaglie nel caso prendano parte a “manifestazioni a sostegno di organizzazioni terroristiche”: “Chiunque prenda parte a tali attività si espone a interrogatori, punizioni e arresti. Siete stati avvisati: vi stiamo osservando con massima attenzione.” Il caporedattore esteri di Sky News riporta che le IDF hanno vietato alla stampa di intervistare le famiglie dei prigionieri palestinesi liberati, mentre ovviamente “tutta la potenza della macchina israeliana delle PR verrà dispiegata nei prossimi giorni” per coprire la liberazione degli ostaggi e la visita di Trump. (Al Jazeera Mubasher / Quds Online / X)

A Gaza si continua a morire: il giornalista palestinese Saleh Al-Jafarawi è stato ucciso a colpi di arma da fuoco da “miliziani affiliati con le forze di occupazione,” secondo la ricostruzione del ministero dell’Interno di Gaza. Al-Jafarawi era uno dei giornalisti ancora attivi da Gaza più riconoscibili, grazie ai tanti video che pubblicava su Instagram. Un suo video in cui dava la notizia dell’accordo per il cessate il fuoco era circolato molto solo pochi giorni fa. Nelle scorse ore sono stati riportati diversi episodi di scontri tra personale del ministero dell’Interno di Gaza e gruppi armati, un’anticipazione di quelli che saranno inevitabilmente mesi caotici e pericolosi nella Striscia di Gaza. Lo ha ammesso persino Donald Trump, che in una completa inversione di retorica rispetto a pochi giorni fa, ha detto che per gli Stati Uniti è “comprensibile” non solo che Hamas non si disarmi, ma che si riarmi, “per istituirsi come forza di polizia palestinese,” ma anche per “sparare ai rivali.” “Hanno perso circa 60.000 persone. E quelli che sono vivi adesso erano, in molti casi, molto giovani quando tutto questo è iniziato,” ha spiegato Trump parlando con i giornalisti. “Stiamo facendo in modo che non ci siano più grandi crimini, o alcuni dei problemi che si verificano in aree come questa, che sono state letteralmente demolite.” “Quasi 2 milioni di persone stanno tornando a ricostruire edifici che sono stati demoliti. Possono succedere molte cose brutte. Quindi vogliamo che ci sia sicurezza.” (the New Arab / Instagram / X)

Correspondent claims: "Hamas is rearming itself as a police force, shooting rivals. What's the message to Hamas?

"Because they want to stop the problems. They have been open about it. And we gave them an approval for a period of time..."pic.twitter.com/c7inbA2ZWD
— Abubaker Abed (@AbubakerAbedW) October 13, 2025


Parlando con Al Jazeera Mubasher, Mohammed Nazzal, dell’ufficio politico di Hamas, ha confermato che il gruppo non sarà presente al “summit per la pace” di Sharm. Nazzal ha spiegato che la trattativa a porte chiuse continua a essere molto tesa, e che il gruppo stesso “non ha chiesto di essere rappresentato” all’evento, per “non creare situazioni imbarazzanti per nessuno.” Nazzal spiega che in ogni caso il gruppo resta “l’attore principale sul campo,” anche se non sarà presente alla celebrazione di oggi, dove non dovrebbe esserci nessuna cerimonia di firme, perché l’accordo è già stato firmato da diversi giorni. (Al Jazeera Mubasher)

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L'IA, i droni e la nostra relazione col reale


Quasi un dissing sullo stato del dibattito sull’intelligenza artificiale.

Fin dal momento in cui sono apparse ho sostenuto che le IA avrebbero modificato la nostra relazione con il reale. Dirla al tempo, questa banalità, valeva tutto un fuoco di sbarramento di pensierini sulla semiotica della verità.

Invece avevo ragione io.

Basta leggere qualsiasi paper di qualsiasi argomento per notare quanto l'IA influisca sulle componenti materiali del reale, modificando profondamente la relazione che abbiamo con esso.

Prendiamo un esempio tragico, che mi preoccupa; l’integrazione sempre più rapida e profonda di intelligenza artificiale e robotica per usi militari.

La diffusione dei droni ha rivoluzionato la natura della guerra contemporanea.

Sui campi di battaglia ucraini, laboratorio delle guerre del presente e del futuro, i combattimenti ravvicinati sono quasi scomparsi. Ma non la fanteria.

Essa attende per ore e giorni in bunker e trincee collocate a ridosso della linea di contatto, pilotando i droni fino al momento in cui è costretta a uscire dal proprio riparo per ruotare verso le retrovie o avanzare e occupare qualche altra posizione.

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In questa situazione, i fanti muoiono molto più raramente a causa di un proiettile e molto più spesso per colpa di schegge ed esplosioni. In alcune porzioni del fronte, la kill zone, l’area in cui si concentra il fuoco ed è più alta la probabilità di essere uccisi, si estende in profondità fino a 40 chilometri.

La realtà con cui un fante si relaziona oggi sul campo di battaglia è radicalmente diversa da quella con cui si relazionava all’inizio dell’invasione russa su larga scala: un incubo che si è fatto tridimensionale da bidimensionale che era.

Negare che parte di questo cambiamento nella relazione con il reale sia stato determinato dall’intelligenza artificiale è impossibile.

Perché il reale è il prodotto delle condizioni materiali in cui viviamo e ciò che modifica queste ultime modifica anche la relazione che abbiamo con il primo.

Assordato dal rumore dell’artiglieria dialettica di chi era più interessato a recintare il tema per proteggere il proprio posizionamento che a discutere, era questo che sostenevo due anni fa.

E, sempre più convinto dalla luce dei fatti, lo sostengo ancora oggi.

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Il “summit per la pace” di Sharm


L’Egitto organizza l’evento contentino per Donald Trump, alla presenza di molti leader internazionali. Tra le altre notizie: il secondo round della guerra dei dazi, il campo largo deve vincere bene in Toscana, e i venti soffiati dal buco nero al centro de

La presidenza egiziana ha annunciato che lunedì ospiterà “un evento dal titolo ‘summit per la pace’” a Sharm el-Sheikh, per celebrare l’accordo per la fine dell’aggressione israeliana della Striscia di Gaza e “promuovere gli impegni per portare la pace e la stabilità in Medio Oriente,” e “aprire una nuova pagina di sicurezza e stabilità regionale.” Saranno presenti i leader di più di 20 paesi — ci saranno anche Starmer, Macron, Sánchez e Meloni, tra gli altri. Si tratta, soprattutto, dell’evento celebrativo che Donald Trump voleva tanto dopo aver forzato la mano al governo Netanyahu VI: mentre scriviamo, infatti, non è chiaro se ci sarà il Primo ministro israeliano, e nemmeno se ci sarà una delegazione di Hamas. In altre parole, si sa che ci sarà un evento per la “pace” nella Striscia di Gaza, ma non è chiaro se ci saranno rappresentanti di aggressori e aggrediti. Ultra Palestine, nel frattempo, ha pubblicato il testo completo dei punti esecutivi per la realizzazione del cessate il fuoco: l’aspetto più interessante, oltre ai dettagli sulla ripresa della risposta umanitaria, sta nell’implementazione stessa della “pace,” che anche nel testo tecnico dimostra la completa asimmetria di quella che è stata presentata come una guerra: “La guerra termina immediatamente con l’approvazione del governo israeliano” — “tutte le operazioni militari, compresi i bombardamenti aerei e di artiglieria e gli attacchi mirati, vengono sospese.” (Presidenza egiziana / Al Jazeera / Ultra Palestine)

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Il ritorno, tra macerie e bombe


I palestinesi iniziano a tornare nel nord di Gaza, nonostante gli attacchi delle IDF non siano ancora finiti. Tra le altre notizie: Lecornu ricomincia da capo, secondo Meloni il centrosinistra è “piú fondamentalista di Hamas,” e l’industria cinematografic

Il cessate a fuoco nella Striscia di Gaza sta tenendo: o meglio, gli attacchi delle IDF sulla Striscia di Gaza continuano ma con un ritmo molto inferiore ai giorni precedenti, permettendo alla popolazione palestinese di ritornare alle aree precedentemente evacuate, a Gaza città e nel nord della Striscia. Nel corso delle scorse ore sono state uccise 19 persone, di cui 16 in un solo attacco dell’aviazione israeliana su una residenza civile. Il conto dei morti però è aumentato molto di più: grazie alla maggiore sicurezza, i soccorsi e la Protezione civile si muovono con più facilità nella Striscia, e solo venerdì sono stati rinvenuti i corpi di 135 persone tra le macerie. Nelle prossime settimane, se il cessate il fuoco dovesse tenere, inevitabilmente il numero dei morti aumenterà drasticamente. (WAFA / Middle East Eye / WAFA)

Nel frattempo, si rincorrono i retroscena sulle “clausole segrete” e i dettagli attuativi dell’accordo tra Israele ed Hamas. The New Arab ha raccolto alcuni dei dettagli rivelati dalla stampa israeliana, tra cui l’organizzazione dello schema umanitario – che permette l’ingresso di 600 camion di aiuti umanitari al giorno sotto la supervisione delle Nazioni Unite. Nelle scorse ore sono stati pubblicati sui social network video che documentano infatti la chiusura dei centri di distribuzione della famigerata Gaza Humanitarian Foundation, dove un numero imprecisato di palestinesi è stato ucciso mentre cercava aiuti umanitari. Keshet 12 riporta anche una clausola minacciosa riguardo allo scambio di prigionieri — secondo la quale se Hamas non dovesse rispettare l’impegno di liberare tutti i prigionieri, le operazioni militari israeliane potrebbero scattare nuovamente. Kan riporta inoltre di un accordo tra IDF e miliziani che nei mesi scorsi avevano combattuto contro Hamas sotto ordini israeliani — alcuni responsabili degli attacchi al trasporto di aiuti umanitari. I miliziani potranno ritirarsi oltre la linea gialla insieme ai militari israeliani. (the New Arab / X)

Secondo Donald Trump il cessate il fuoco a Gaza porterà la pace nella regione, ma la situazione, al contrario, resta tesissima: il governo libanese ha annunciato che la propria agenzia dell’intelligence ha sventato un piano israeliano che prevedeva di condurre omicidi e attacchi esplosivi nel paese, in violazione del cessate il fuoco con Hezbollah. Il Direttorato alla sicurezza libanese ha dichiarato di aver sciolto una rete “che lavorava per il nemico israeliano, che stava preparando attacchi terroristici.” La conferma ufficiale arriva dopo numerosi retroscena filtrati ai media locali, secondo cui un gruppo stava lavorando per piazzare esplosivi in automobili e motociclette per farle esplodere durante le commemorazioni per Hassan Nasrallah. (Al Jazeera)

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#RoadToWPC - Community Day


Una mattinata interamente dedicata all’innovazione tecnologica e al confronto con le community IT italiane: questo è#RoadToWPC: Community Day, webinar gratuito in programma martedì 15 ottobre 2025, dalle 9:30 alle 13:00.

Organizzato insieme alle principali community italiane - WindowServer.it, BeConnected Day, DotNetCode, Azure Meetup Torino, Azure Meetup Veneto, ICT Power e 1nn0va – l’evento rappresenta una tappa di avvicinamento a WPC, la più importante conferenza italiana dedicata alle tecnologie Microsoft, che dal 1994 riunisce ogni anno centinaia di professionisti, oltre 100 speaker di livello internazionale e 1.000 partecipanti per tre giornate di formazione, innovazione e networking ad Assago (MI).

Il format di RoadToWPC sarà agile ed efficace: 7 sessioni da 30 minuti, un concentrato di contenuti tecnici, best practice e casi reali, pensati per professionisti IT, sviluppatori, architects, consulenti e decision maker aziendali che desiderano aggiornarsi sulle ultime novità e prepararsi al meglio alle sfide del futuro digitale.

ISCRIVITI AL WEBINAR

Agenda


Windows Server 2025 + Azure Arc: tiu is mej che oan - Silvio Di Benedetto, WindowServer.it


Windows Server 2025 ha rafforzato la sua integrazione “nativa” con Azure Arc, per rendere sempre più ibridi i propri server e beneficiare delle funzionalità del cloud in modo facile e rapido.

In questa sessione vedremo alcune delle opzioni disponibili, come Azure Update Manager, License Pay-as-you-Go e Performance Monitor.

Be Connected to… Modern Work & AI - Roberto Ferazzi e Luca Vitali, BeConnected Day


Il modern work ai tempi dell’AI ha un nome: Microsoft 365 Copilot. A circa 2 anni dal lancio ci troviamo davanti a un prodotto in continua evoluzione, nuovi modelli, nuovi skill, nuovi agenti, nuovi strumenti per creare agenti, nuovi strumenti di reporting, monitoring e governance.

Facciamo insieme un punto della situazione e vediamo dove ci ha portato la potenza dell’AI nel mondo Microsoft 365.

Advanced VS Code: Come sfruttare l'AI oltre ogni limite - Luca Congiu, DotNetCode


Visual Studio Code non è solo un editor: è una piattaforma flessibile che consente agli sviluppatori di modellare l’esperienza di sviluppo sfruttando l'AI in base alle proprie esigenze.

In questa sessione esploreremo come personalizzare VS Code per sfruttare al massimo le potenzialità dell'AI di GitHub Copilot, personalizzandone il comportamento e adattandolo alle esigenze delle nostre organizzazioni.

Il focus della sessione sarà su:

  • Custom Instructions: definizione di preferenze specifiche per stile, linguaggio e tipo di suggerimenti.
  • Prompt Files: utilizzo di file di prompt per fornire contesto persistente e mirato al progetto.
  • Chat Modes: configurazione delle modalità di interazione con Copilot Chat per scenari avanzati.
  • Model Context Protocol (MCP): integrazione di strumenti esterni tramite server MCP.

Al termine della sessione avremo tutti gli strumenti utili per personalizzare e standardizzare lo sviluppo delle nostre applicazioni utilizzando gli strumenti AI che abbiamo a disposizione.

AKS, Container Apps, Container Instance, App Service for Containers: scegliere la soluzione migliore per i tuoi container - Antonio Buonaiuto, Azure Meetup Torino


Il mondo dei container offre molte possibilità su Azure, ma capire quale servizio adottare può non essere immediato. Azure Kubernetes Service (AKS), Azure Container Apps, Azure Container Instances e App Service for Containers offrono approcci diversi in termini di complessità, scalabilità, gestione e costi.

In questa sessione scopriremo le principali caratteristiche di ciascuna opzione, analizzeremo i casi d’uso tipici e metteremo a confronto vantaggi e limiti di ogni servizio. L’obiettivo è fornire una guida pratica per orientarsi tra le alternative disponibili e aiutarti a scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze applicative, dal prototipo leggero al workload mission-critical.

Non è magia, è FinOps! Come tenere a bada i costi in Azure senza perdere il sonno - Luigi Pandolfino e Andrea Marchi, Azure Meetup Veneto


Il cloud è bello perché è flessibile… ma il conto a fine mese può diventare un incubo se non lo si governa. In questo talk vedremo come sfruttare gli strumenti di Azure Cost Management & Billing e i principi del FinOps per trasformare i costi in insight utili al business.

Con esempi pratici e best practice, scopriremo come monitorare, ottimizzare e prevedere la spesa in Azure, senza rinunciare all’agilità.

Dall’identità ai dati: un viaggio verso la sicurezza senza compromessi - Guido Imperatore, ICT Power


La tecnologia avanza in modo veloce e rispondere in ottica Zero Trust a volte può risultare poco semplice e intuitivo. Per le organizzazioni è fondamentale salvaguardare e proteggere ogni livello, dall’identità ai dati, passando per server e dispositivi senza nessuna eccezione.

In questa sessione esploreremo come poter sfruttare il potenziale di strumenti come Microsoft Entra, Intune, Defender Suite e Purview, portando casi d’uso reali che vi permetteranno di proteggere e governare infrastrutture in costante evoluzione con strumenti all’avanguardia, gestendo in modo preciso e puntuale ogni singolo aspetto della sicurezza e della compliance della vostra organizzazione.

Dai dati all’AI, un percorso continuo nell’ecosistema Microsoft Fabric - Marco Pozzan, 1nn0va


Con Microsoft Fabric i dati diventano parte di un ecosistema continuo che unisce analisi, sicurezza e intelligenza artificiale in un’unica piattaforma.

OneLake Security garantisce un controllo centralizzato e granulare, mentre gli agenti AI conversazionali e Copilot rendono l’interazione con i dati semplice e naturale. Le nuove funzionalità di replica in tempo reale, la migrazione semplificata da Synapse e l’intelligence real-time permettono alle organizzazioni di innovare senza interruzioni, trasformando le informazioni in valore immediato.

A completare questo ecosistema, strumenti già consolidati come Power BI e Microsoft Purview trovano in Fabric la piattaforma che li integra e li potenzia, offrendo un’esperienza davvero unificata. Facciamo il punto in questa sessione.

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Le garanzie fragili della fine del genocidio


Il governo Netanyahu VI ha approvato il cessate il fuoco, nonostante l’opposizione dei ministri piú estremisti. Tra le altre notizie: la Norvegia si prepara alla collera di un Trump senza premio Nobel, la Camera protegge Piantedosi, Nordio e Mantovano, e

Il gabinetto del governo Netanyahu VI ha ratificato l’accordo per il cessate il fuoco con Hamas. L’approvazione è arrivata nonostante il voto contrario di gran parte della componente più estremista del governo: hanno votato contro Itamar Ben–Gvir, Yitzhak Wasserlauf, Yitzhak Wasserlauf, Yitzhak Wasserlauf e Yitzhak Wasserlauf. L’iter è stato piuttosto umiliante per Netanyahu, che ha tenuto il discorso al proprio gabinetto seduto tra Steve Witkoff e Jared Kushner, più o meno esplicitamente presenti per evitare che durante la riunione succedesse qualcosa che minasse l’accordo. Sia Kushner che Witkoff sono intervenuti per complimentarsi con Israele. Kushner ha dichiarato che Netanyahu “ha fatto davvero un lavoro incredibile e ha gestito egregiamente le trattative,” mentre Witkoff si è complimentato perché Netanyahu ha saputo prendere “decisioni molto difficili,” dicendo che nei mesi scorsi avrebbe preferito che certe volte fosse “più flessibile.” “La verità è che ora, guardando indietro, penso che non saremmo arrivati a questo punto se il primo ministro Netanyahu non avesse agito come ha fatto.” Ben-Gvir ha assicurato che per ora non lascerà la coalizione, ma che “farà cadere il governo” se al termine del percorso del cessate il fuoco Hamas non sarà stato sciolto. “Non si può fare la pace con Hamas!,” ha esclamato il ministro a un certo punto: “Vogliono assassinarci.” Kushner ha risposto minimizzando: “Hamas è isolato e ostacolato in tutto il mondo.” Ben–Gvir ha risposto: “Faresti la pace con Hitler? Hamas è Hitler.” Il capo dello staff delle IDF Eyal Zamir ha liquidato le lamentele dei ministri di estrema destra: “Siamo campioni del mondo dell’essere amareggiati. Questo è un ottimo accordo.” (the Times of Israel / X)

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L’armistizio


C’è un accordo per una “prima fase” dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza. Tra le altre notizie: la Francia è sempre senza governo, la procura di Milano ha richiesto il commissariamento per Tod’s, e un gioco di Assassin’s Creed cancellato per motivi pol

Donald Trump ha annunciato su Truth Social che Israele e Hamas “hanno entrambi firmato” l’approvazione di una “prima fase del nostro piano di pace.” Trump ha ringraziato “i mediatori del Qatar, dell'Egitto e della Turchia, che hanno collaborato con noi per rendere possibile questo evento storico e senza precedenti.” La notizia è stata data a Trump da Marco Rubio mentre il presidente stava parlando con la stampa. Il fotografo di Associated Press Evan Vucci, lo stesso della foto emblematica del tentato omicidio di Trump, ha rubato uno scatto in cui si legge la nota che Rubio ha dato a Trump: “Siamo molto vicini.” “Abbiamo bisogno che approvi presto un post di Truth Social, così puoi essere il primo ad annunciare” l’accordo. (Truth Social / the Guardian / X)

La versione di Trump è stata confermata dal Qatar: il consigliere del Primo ministro e portavoce del ministero degli Esteri Majed Al-Ansari ha scritto su X che l’accordo prevede “tutte le disposizioni e i meccanismi di attuazione per la prima fase,” “che porterà a finire la guerra, il rilascio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, e l’ingresso degli aiuti.” Il presidente dell’Autorità palestinese Abbas ha accolto positivamente l’accordo, ma ha sottolineato che la sovranità della Striscia di Gaza deve rimanere allo stato palestinese, e che il collegamento tra Striscia e Cisgiordania deve arrivare attraverso leggi e istituzioni palestinesi, e attraverso un comitato amministrativo palestinese e forze di sicurezza unificate palestinesi. (X / WAFA)

I Comitati della resistenza palestinese hanno dichiarato che l’accordo è frutto “della fermezza di Gaza, del suo leggendario popolo resistente e dei suoi immensi sacrifici”: “La posizione unitaria e la risposta delle fazioni della resistenza – rifiutandosi di cedere all'equazione genocidio o resa – hanno sventato tutti i piani del nemico sionista. Nonostante l'enormità dei crimini, la portata della distruzione e la catastrofe umanitaria, il nemico e i suoi sostenitori non sono riusciti a sradicare il nostro popolo o a cacciarlo dalla sua terra.” Il funzionario di Hamas Abdul Rahman Shadid ha ricordato i molti caduti: “Rendiamo omaggio ai figli del nostro grande popolo e agli eroi della nostra resistenza a Gaza, che hanno scritto con i loro sacrifici, la loro fermezza e il loro eroismo una gloria che ha riempito gli orizzonti e sconfitto gli invasori che, dopo due anni di guerra di sterminio, non sono riusciti a spezzare la volontà del nostro popolo e la nostra resistenza.” “Il nostro popolo non dimenticherà i crimini di genocidio commessi dall'occupazione contro bambini, donne e anziani, e la resistenza e le sue armi rimarranno la sua via verso la liberazione dall'occupazione.” (X)

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Libera!


Ilaria Salis è libera, ma la votazione segna comunque un momento bassissimo nella storia del Parlamento europeo. Tra le altre notizie: la marina israeliana ha intercettato altre 9 imbarcazioni dirette a Gaza, la crisi terminale dell’industria automotive i

Il Parlamento europeo ha votato per confermare l’immunità parlamentare a Ilaria Salis, con un voto sul filo del rasoio: 305 parlamentari hanno votato per la revoca, e 306 per mantenerla — un solo voto di scarto: bastava la parità per condannarla. La diretta interessata ha commentato così: “Questo voto è una vittoria per la democrazia, lo Stato di diritto e l'antifascismo. Questa decisione dimostra che la resistenza funziona. Dimostra che, quando rappresentanti eletti, attivisti e cittadini difendono insieme i valori democratici, le forze autoritarie possono essere affrontate e sconfitte. La lotta è tutt'altro che finita. Le minacce permangono e continuare a lottare è essenziale. Tutti gli attivisti antifascisti presi di mira per aver sfidato l'autoritarismo e le forze fasciste devono essere difesi. Maja deve essere immediatamente riportata a casa e processata in Germania.” Salis ha anche chiesto di essere processata in Italia. (il Post)

L’esito della votazione è stato possibile dalla defezione di alcuni membri del Ppe che hanno votato in senso contrario alle indicazioni del partito. Se tutti i parlamentari popolari avessero votato come avevano chiesto Tajani e il capo delegazione Manfred Weber, infatti, Salis sarebbe stata riconsegnata all’Ungheria, dove l’aspettava un processo farsa per presunte “lesioni gravissime” a danni di due neonazisti. I più estremisti di destra della politica italiana ed europea, in particolare la Lega, si sono lamentati del fatto che il Ppe ha scelto di non mostrarsi completamente fascistizzato, con vari livorosi che hanno commentato con diverse sfumature di “vergogna!” È importante notare che la commissione giustizia aveva ravvisato “prove concrete” che il processo ungherese volesse “compromettere l’attività politica di Ilaria Salis nella sua qualità di deputata al Parlamento europeo” e avesse caratteri persecutori. La richiesta di revoca era arrivata il giorno dopo un attacco durissimo di Salis a Viktor Orban durante una sua visita all’europarlamento e non si contano le minacce politiche — non da ultimo il post su X del ministro ungherese Kovacs con le coordinate del carcere di massima sicurezza dove avrebbe dovuto essere rinchiusa. L’intera macchina messa in moto dalla destra europea per rinchiudere Salis è sorprendente: il relatore della mozione, lo spagnolo del Ppe Vazquez Lazara, aveva detto che “l’Ungheria non rispetta lo stato di diritto,” ma “quando dobbiamo occuparci dell'immunità dei membri, la Commissione giuridica non può valutare lo stato di diritto del Paese membro che chiede la revoca dell'immunità.” A suo dire, “si deve contrastare Orban solo con il rispetto delle regole, non violandole come fa lui.” (Corriere della Sera)

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Fango e ostilità contro la Flotilla


I governi degli alleati di Washington hanno fatto poco e niente per aiutare i propri connazionali rapiti da Israele. Tra le altre notizie: Trump prepara il campo all’escalation contro il Venezuela, il Parlamento europeo si prepara a tradire Ilaria Salis,

Nonostante la crescente pressione internazionale contro Israele, molti governi in tutto il mondo hanno fatto niente o il minimo indispensabile per proteggere i propri cittadini che erano a bordo della Flotilla dalle violenze delle autorità israeliane. Arrivata ad Atene dopo la propria prigionia in Israele, Greta Thunberg ha sottolineato: “Potrei parlare a lungo dei maltrattamenti e degli abusi subiti durante la nostra prigionia. Credetemi, ma non è questa la storia.” Thunberg ha di nuovo chiesto un’azione internazionale per fermare il genocidio a Gaza, dicendo ai governi che era il momento di interrompere la “complicità” con Israele e l’invio di armi usate nella Striscia di Gaza. L’incapacità dei paesi occidentali di rompere il fronte con Washington e Tel Aviv, purtroppo, non è una novità — ma è importante sottolineare come i governi alleati più stretti degli Stati Uniti siano arrivati a mettere il proprio rapporto con la Casa bianca anche davanti all’incolumità dei propri concittadini. Middle East Eye ha raccolto le testimonianze di familiari di membri della Flotilla di nazionalità britannica e statunitense, che sono stati funzionalmente abbandonati dai rispettivi governi. Clare Azzougarh, la figlia di Malcolm Ducker, un veterano dell'aeronautica britannica di 72 anni che era capitano di una nave della GSF, ancora detenuto nelle carceri israeliane, ha detto che è “immensamente delusa dal governo britannico.” Laura Adler, la sorella di David Adler, ha commentato in modo più tagliente, dicendo che agli occhi di Washington “non tutti sono considerati ugualmente americani.” Ospiti del Rumore Festival di Fanpage, Arturo Scotto e Annalisa Corrado (PD) hanno denunciato il comportamento delle FdO israeliane: “Mi aspetto da parte del governo italiano e dai governi occidentali delle prese di posizione forti e degli atti conseguenti, perché in questo momento, con quel sistema carcerario, con quel tipo di polizia – che definire fascista è dire poco – occorre che ci sia una presa di distanza molto più forte, delle scelte che vadano nella direzione di un isolamento rispetto a chi viola i diritti umani e più elementari delle persone. Quello che hanno fatto agli attivisti è un decimo di quello che fanno tutti i giorni in Palestina,” ha commentato Corrado. Scotto ha sottolineato che il governo italiano non va ringraziato per la liberazione dei prigionieri connazionali: “Tirare fuori degli attivisti italiani che sono entrati pacificamente in Israele secondo il diritto internazionale non è una concessione.” “È un diritto di quegli attivisti essere assistiti dal governo. Quello che noi chiediamo al governo è un’altra cosa: portati a casa gli altri 15, dica una parola chiara sulle condizioni carcerarie nelle quali sono finite persone innocenti, che meritano rispetto e che non possono essere dileggiati perché hanno fatto il loro dovere di esseri umani.” (eKathimerini / YouTube / Middle East Eye / Fanpage)

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Trattativa mortale


La trattativa in Egitto per la “pace” a Gaza si apre sotto le pressioni degli Stati Uniti. Tra le altre notizie: il nuovo governo francese finisce prima di iniziare, un’aggressione fascista a Roma dopo la manifestazione per Gaza, e il ritorno delle radio

Oggi si apre la trattativa tra Israele ed Hamas per arrivare a un accordo per mettere fine all’aggressione di Gaza. La sessione si apre carica di speranze, dopo la reazione positiva di Trump alla risposta di Hamas al proprio piano di “pace.” Le premesse per arrivare a un accordo non sono facili — dipende tutto dal possibile ostruzionismo dei mediatori israeliani — ma nonostante la trattativa indiretta gli Stati Uniti vogliono risultati in fretta. Su Truth Social Donald Trump è tornato a fare la sua diplomazia con le minacce, dicendo che “IL TEMPO STRINGE,” “ALTRIMENTI CI SARÀ UN GRANDISSIMO SPARGIMENTO DI SANGUE, QUALCOSA CHE NESSUNO VUOLE VEDERE.” Il focus della mediazione dovrebbe essere la liberazione dei prigionieri israeliani ancora a Gaza — per la quale non si è mai arrivati a un accordo perché Hamas chiede, comprensibilmente, dopo la rottura dell’accordo di inizio anno, garanzie che il governo israeliano non riprenda la campagna genocidaria non appena messi in sicurezza i propri prigionieri. Il piano di “pace” di Trump, in questo momento, non presenta nessun meccanismo di garanzia di questo tipo — se non sotto forma della promessa di un ritiro delle IDF, che ovviamente il governo israeliano potrebbe non rispettare. (Associated Press / the New York Times / Truth Social)

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Un ricordo non è realistico


Una recensione a "Warfare. Tempo di guerra." di Alex Garland e Ray Mendoza.

Premessa: non ho tempo e modo di vedere molti film.

Ma è un dato di fatto che nella maggior parte dei film che mi sono piaciuti negli ultimi 24 mesi c’era lo zampino di mio padre Alex Garland.

28 anni dopo è una rinfrescante variazione sul tema “apocalisse zombie”. Sì, la trovata degli alfa è un po’ loffia. Ma vogliamo paragonare quelli di Boyle-Garland a quelli di Snyder?

Facciamo il piacere, eh.

Di Civil War ho già parlato al tempo. E anche se ai creator multipolaristi non piace - perché i liberali, il centro radicalizzato e altro brignao assortito sul fastidio per la democrazia - per me resta un buon film.

Perché un film, con buona pace degli studi culturali, che hanno fatto tante cose buone e molte altre pessime, è una forma d’arte che si esprime creando immagini. E le immagini, diceva Deleuze, sono concetti. E i concetti sono ciò che la filosofia produce.

In Civil War di immagini ce ne sono parecchie. Quindi anche concetti.

Limitarsi a leggerlo solo a livello della sceneggiatura significa sfiorarne la superficie. Non dico che sia peccato mortale, ma nemmeno che sia la sola e unica chiave di lettura di un prodotto culturale.

Altrimenti dovremmo limitarci a dire che Nascita di una nazione è un orrendo film razzista. Lo è. Ma è anche un capolavoro della storia del mezzo, nel quale Griffith elabora elementi di linguaggio che sono alla base della grammatica cinematografica. Tutta.

Può far piacere oppure no; è un fatto incontrovertibile.

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Questo pippotto mi serve per dire che non intendo farmi sanguinare gli occhi leggendo cosa hanno da dire, se lo hanno, i creator multipolaristi a proposito di Warfare. Tempo di guerra, l’ultimo film di Alex Garland.

Qui il nostro è in compagnia di Ray Mendoza, ex Navy Seal e consulente militare per il cinema, con l’obiettivo di raccontare un episodio dell’invasione americana dell’Iraq.

Chiariamo subito il punto politico: gli americani avevano torto. L’invasione dell’Iraq è stata un casino. Saddam non ha mai avuto armi di distruzione di massa.

Di questo nel film non c’è traccia. Non ce n’è nemmeno di condanna della “follia della gueeeeeerra”. Quindi non piacerà ai creator multipolaristi.

Loro sono pacifisti se la guerra la fanno gli americani. Il durello gli viene se la fa il compagno Xi, ma lui continua a non dar loro soddisfazione come la Cina continua a essere il principale e più importante partner commerciale di Israele, più di Stati Uniti, Germania e Italia messe insieme.

Bello il mondo multipolare, non trovi?

Ma torniamo a Warfare. In Warfare i soldati fanno cose da soldati: sparano, ammazzano ma, soprattutto, dispongono della proprietà e delle vite dei civili come più gli è utile. Danni collaterali, questa è la formula, ipocrita, sotto cui di solito viene rubricato tutto questo.

Vuol dire che il film fa schifo? No. Almeno non se non lo vuoi ridurre solo a una valutazione politica di un evento della storia contemporanea.

E non è nemmeno un film di brutale realismo, come ho sentito dire da diversi youtuber. O meglio, lo è in parte. Sono brutalmente realistici alcuni aspetti della storia messa in scena.
youtube.com/embed/JER0Fkyy3tw?…
Il sound design prima di tutto. Iperdettagliato e capace, da solo, di reggere l’intero impianto emotivo del film, trasformandolo quasi in una simulazione.

Poi la coreografia dei movimenti dei soldati, che ricostruisce, anche in questo caso fin nei minimi dettagli, i movimenti coordinati di un’unità militare.

Infine il gergo militare, usato come già fece David Simon in quello che per me è il suo capolavoro: Generation Kill. Riportate con la massima fedeltà, sigle e abbreviazioni militari trasformano i dialoghi in semplici scambi di informazioni prive di ogni abbellimento letterario.

Il brutaaaaaale realismo del film non va oltre questi elementi.

A spazzarlo via basta la frase che apre il film. Garland e Mendoza dichiarano da subito che la vicenda si basa sui ricordi dei militari presenti, tra cui Mendoza stesso.

Ci sono poche cose più inaffidabili e fittizie del ricordo.

Figuriamoci di quello ricostruito da un gruppo di maschi inchiodati in una situazione al limite come l’imboscata di un gruppo di insorti.

Scariche di neurotrasmettitori, principi attivi di farmaci, stimolanti e sovrastiamoli sensoriali deformano l’esperienza vissuta. È in base a questa cacofonia di sensazioni che viene ricostruita la vicenda raccontata in Warfare.

Perciò sì, se stai cercando un’esperienza estetica che sappia raccontare che cos’è la guerra senza alcun giudizio questo è il film di cui hai bisogno. Un film a suo modo minimalista, diretto, squassante come il sorvolo di un jet a bassa quota.

Se sei un creator multipolarista, invece, resti a bocca asciutta. Perché il soft power del compagno Xi se ne sbatte il cazzo che la cinematografia sia l’arma più forte.

🌈 Ho un sogno 🌈


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Questa voce è stata modificata (4 settimane fa)

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Roma per Gaza


Un milione di persone protesta a Roma mentre le IDF ignorano l’ordine di sospendere l’aggressione di Gaza. Tra le altre notizie: che speranze ci sono per la trattativa, il primo stop all’export di armi verso Israele in Italia, e lo spionaggio di massa del

La manifestazione nazionale per la causa palestinese a Roma, promossa dal Movimento degli studenti palestinesi con la partecipazioni di USB, CGIL, ANPI, ARCI e di tantissimi collettivi universitari e studenteschi ha visto una grandissima partecipazione: secondo gli organizzatori sono scese in strada almeno un milione di persone — come sempre la Questura ha pubblicato le proprie stime comicamente al ribasso, sostenendo che nelle strade della capitale fossero presenti circa 250 mila persone. La partecipazione poteva essere ancora più grande, perché nelle ore precedenti alla manifestazione le forze dell’ordine hanno lavorato alacremente per ostacolare o almeno rallentare l’arrivo dei partecipanti, con controlli a tappeto attorno alla città e anche nelle stazioni ferroviarie. Il caso è stato denunciato anche dai deputati del Partito democratico, che hanno rilasciato una nota: “In queste ore ci arrivano diverse segnalazioni di pullman diretti alla manifestazione nazionale di Roma contro il genocidio a Gaza che sono stati fermati alle porte della Capitale. Le persone a bordo sono state fatte scendere dai pullman e identificate. Altre segnalazioni arrivano anche dalla zona sud di Roma e dalle stazioni ferroviarie da dove giungono testimonianze di perquisizioni a tappeto e capillari.” (RomaToday / Polizia di Stato / il Fatto Quotidiano / Agenparl)

Nonostante la manifestazione si sia svolta in modo completamente pacifico, la cronaca della giornata è stata monopolizzata da alcuni momenti di tensione e repressione da parte delle forze dell’ordine a fine corteo. Secondo i media sono state fermate 262 persone per i disordini causati. Meloni ha commentato la grande manifestazione ringraziando le fdo e denunciando i graffiti su una statua dedicata a Giovanni Paolo II, su cui qualcuno ha scritto “fascista di merda,” in riferimento al forte sostegno da parte dell’allora papa alle dittature di estrema destra, in particolare in America latina. Sulla stessa falsariga il ministro dei Trasporti Salvini, secondo cui “questi non sono manifestanti o pacifisti, sono criminali.” (RaiNews / Sky TG24 / X / Avvenire / X)

Parlando di criminali veri, invece, con la liberazione dei primi attivisti rapidi dalla marina israeliana in acque internazionali, arrivano testimonianze di gravi violazioni subite dalle persone che erano a bordo delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla. Il manifesto pubblica la testimonianza di Lorenzo D’Agostino, il Fatto Quotidiano quella di Alessandro Mantovani, e Fanpage cita il racconto di Saverio Tommasi. Tutti descrivono soprusi, violenze, maltrattamenti, atti umilianti. Un caso specifico sembra essere quello delle crudeltà contro Greta Thunberg, che è stata prima avvolta in una bandiera israeliana, per essere fotografata insieme ai soldati come una sorta di trofeo di guerra, e che ora è in condizioni durissime nelle carceri israeliane. (il manifesto / il Fatto Quotidiano / Fanpage / the Guardian)

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Uno spiraglio per la fine del genocidio


Trump ha accolto con entusiasmo la risposta di Hamas al suo piano di pace. Tra le altre notizie: altri droni all’aeroporto di Monaco, Salvini piange per il grande sciopero per Gaza, e fare le coccole alle volpi nei videogiochi è pericoloso

Venerdì Trump ha dato ad Hamas una specie di ultimatum: dare una risposta alla sua proposta di “pace” entro le 18 di domenica, ora di Washington. In realtà, il gruppo palestinese aveva una risposta pronta: Trump ha pubblicato su Truth Social una nota in cui il gruppo si impegna al rilascio di tutti i prigionieri e a cedere il governo di Gaza a una amministrazione tecnica palestinese. Il gruppo ripete però che può cedere le armi solo a un governo palestinese, e non prima del ritiro delle truppe israeliane. In un esercizio di frustrazione, potete confermare che questa è la posizione dal gruppo almeno da fine aprile 2024 — è almeno da allora che Tel Aviv e Washington ostacolano una conclusione diplomatica dell’aggressione di Gaza. Trump ha pubblicato un video celebrativo in cui ha ringraziato i partner internazionali, e un post in cui ordinava a Israele di “smettere immediatamente di bombardare Gaza.” L’avviso di Trump è stato inizialmente ignorato — le IDF hanno continuato a bombardare per diverse ore — ma poi i militari hanno effettivamente fermato le operazioni, riducendo l’attività “al minimo”: “L'implicazione pratica: l'operazione per conquistare la città di Gaza è stata bloccata e per ora sospesa.” La notizia è stata accolta positivamente dal segretario generale ONU Guterres, che ha garantito che le Nazioni Unite daranno supporto per “prevenire ulteriore sofferenza” a Gaza. (Truth Social / Sky News / CNN / Truth Social / X)

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Il governo rende le proteste per Gaza proteste contro il governo


La destra cerca di politicizzare anche il contrasto al genocidio di Gaza. Tra le altre notizie: altri due tentativi per sfiduciare von der Leyen, il Documento programmatico di finanza pubblica, e tantissime persone hanno relazioni sentimentali con persona

La mobilitazione in supporto alla Global Sumud Flotilla è internazionale e di numerosissima: giovedì si sono tenute manifestazioni in tutti i grandi centri europei, e le proteste continueranno anche oggi, con lo sciopero generale previsto per la giornata di oggi in Italia — qui trovate un liveblog di Rai News per seguire gli ultimi sviluppi. I cittadini dei paesi europei sono migliori di chi lo governa: quando le proteste non sono apertamente criticate, come in Italia, le azioni criminali delle forze israeliane sono accolte dai leader europei con silenzio imbarazzato. A distanza di ore non c’è ancora una dichiarazione in merito dall’Alta rappresentante EU agli Affari esteri Kaja Kallas — l’ultima in materia è una dichiarazione di sostegno al piano per la “pace” di Trump. Allo stesso modo, von der Leyen in questi giorni è stata molto attiva, ma non ha avuto un minuto per condannare il rapimento di decine di cittadini europei in acque internazionali. Stessa cosa per Emmanuel Macron e Friedrich Merz. Fa eccezione Pedro Sánchez, che ha dichiarato che la Spagna garantirà la protezione diplomatica e i diritti dei propri membri della Flotilla. Nelle ore precedenti, i ministeri degli Esteri europei — spesso attraverso portavoce e senza nemmeno scomodare i titolari del dicastero — hanno rilasciato dichiarazioni telegrafate in cui ringraziavano che le autorità israeliane per non aver usato la forza, e auspicavano il ritorno rapido dei propri connazionali. (le Monde / RaiNews / EUnews / X)

In Italia, nelle scorse ore le forze di governo si sono schiacciate su posizioni sioniste e anti-manifestazioni, nel tentativo di politicizzare il sostegno alla causa palestinese come parte del repertorio contro “le sinistre” del paese — probabilmente per cercare di limitare la diffusione dell’idea che i manifestanti abbiano ragione tra i propri sostenitori Va notato che l’atteggiamento del governo è stato più nervoso e controproducente del solito. Giorgia Meloni si è lasciata andare alla solita retorica dello scioperano-solo-i-fannulloni dichiarando che “dallo sciopero disagi agli italiani e nessun vantaggio per i palestinesi,” e “Uno sciopero di venerdì… il weekend lungo e la rivoluzione non vanno insieme.” Il ministro Salvini si è prodotto in varie minacce agli scioperanti, dicendo che in caso di disordini “sapremo come reagire.” Più concretamente, l’azione del governo e dei media allineati si è prodotta in una vera e propria campagna di disinformazione sullo sciopero: varie testate hanno riportato il fatto che lo sciopero fosse stato dichiarato “illegittimo” dal garante degli scioperi — ma questo non significa che non sia possibile scioperare: per molti settori infatti era stato già dichiarato uno sciopero dal sindacato Cobas nelle scorse settimane, perfettamente legittimo e che rende possibile scioperare a quasi tutti. (la Gazzetta del Mezzogiorno / La7 / ANSA / Cgil)

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Sumud vuol dire Resistenza


Le forze israeliane hanno intercettato molte navi della Flotilla, ma alcune imbarcazioni rimanenti sono riuscite a infrangere il blocco navale. Tra le altre notizie: le manifestazioni in Grecia contro la riforma del lavoro, Vannacci e le deportazioni di m

Le forze navali israeliane hanno lanciato un attacco contro la Global Sumud Flotilla, intercettando illegalmente diverse imbarcazioni che erano dirette verso le coste della Striscia di Gaza. Mentre scriviamo la situazione non è chiarissima: sicuramente sono state abbordate le imbarcazioni Adara, All In, Alma, Aurora, Captain Nikos, Dir yassine, Florida, Free Willy, Grande Blu, Hip, Huga, Jeannot III, Karma, Mohammad Bhar, Morgana, Otaria, Oxygono, Seulle, Sirius, Spectre e Yulara — ma mentre scriviamo la GSF ha perso i contatti con un altro numero imprecisato di imbarcazioni, il cui stato non è chiaro. Un video pubblicato sui social dalla GSF mostra che i militari israeliani hanno usato cannoni ad acqua contaminata contro le imbarcazioni. Sulle imbarcazioni erano presenti 201 persone, tra cui 30 provenienti dalla Spagna, 22 dall’Italia, 21 dalla Turchia, e 12 dalla Malesia — tutti sono stati rapiti dal personale militare israliano. In questo caso, “rapire” è un termine tecnico, come sottolinea Craig Murray, perché l’attacco si è svolto in alto mare, fuori dalle acque territoriali di Israele, dove i militari non hanno alcuna giurisdizione. Murray fa notare che le autorità britanniche — ma ovviamente, di tutti gli stati che hanno persone sequestrate che erano a bordo delle navi intercettate — dovrebbero essere obbligate ad aprire indagini. Seguendo il tracker sul sito dell’operazione, però, si vede che diverse imbarcazioni — almeno 26! — sono riuscite a sfuggire dall’attacco israeliano, e alcune sono ormai vicinissime alle coste: a prescindere dall’attacco israeliano, il blocco agli aiuti umanitari è stato ufficialmente sfondato. (the New Arab / Instragram / Global Sumud Flotilla)

IN THE NEXT 6 HOURS THE #GlobalSumudFlotilla MOVEMENT WILL DELIVER A RESOUNDING MESSAGE TO THE ENTIRE WORLD AS ITS SHIPS DOCK IN GAZA:

BREAKING THE SIEGE WAS ALWAYS POSSIBLE. THE WHOLE WORLD IS COMPLICIT IN WITNESSING #GazaGenocide‌ AND NOT DOING ANYTHING ABOUT IT!!!
— Global Sumud Flotilla ✨ (@GSMFlotilla) October 2, 2025


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Shutdown e guerra


Il governo statunitense è in shutdown: centinaia di migliaia di dipendenti pubblici sono in aspettativa, ma la crisi politica non sembra vicina a una soluzione. Tra le altre notizie: una notte difficile per la Sumud Flotilla, il comitato SìMeazza non vuol

In assenza di un accordo tra democratici e repubblicani sul budget per il prossimo anno — e non avendo approvato una misura che potesse last minute allungare il tempo necessario per la trattativa — il governo statunitense è andato in shutdown, e si ferma quasi completamente: saranno messi in aspettativa, senza paga, circa 750 mila dipendenti pubblici. Tra loro, chi svolge servizi di stretta necessità, dal personale militare a chi controlla i bagagli in aeroporto, dovrà continuare a lavorare, gratis. Parlamentari e senatori, invece, continueranno a essere pagati con regolarità. Molti uffici saranno chiusi e i servizi che normalmente vengono offerti dal governo federale verranno sospesi. Questo, in realtà, nella migliore delle ipotesi: parlando con la stampa, Trump ha commentato malignamente che “si possono fare un sacco di cose buone” durante uno shutdown, perché “ci si può liberare di un sacco di cose che non volevamo, e saranno cose democratiche.” Insomma: la minaccia è che alla fine dello shutdown alcuni uffici e servizi cari alle politiche democratiche. Un gruppo di sindacati di dipendenti pubblici federali hanno fatto causa all’amministrazione Trump, denunciando che fare licenziamenti durante uno shutdown è illegale: “Annunciare l'intenzione di licenziare potenzialmente decine di migliaia di dipendenti federali semplicemente perché il Congresso e l'amministrazione sono in disaccordo sul finanziamento del governo oltre la fine dell'anno fiscale non solo è illegale, ma è anche immorale e irragionevole.” (Reuters / Instagram / the New York Times)

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Perché il personale di sala è importante quanto lo chef: oltre il piatto


Nel mondo della ristorazione si celebra spesso il ruolo dello chef, ma dietro ogni servizio impeccabile c’è una squadra di sala altrettanto fondamentale. Scopriamo come la formazione valorizza questa professione.

Quando si parla di ristorazione, l’immaginario collettivo va subito agli chef stellati, ai piatti creativi e alle cucine frenetiche.

Ma chiunque abbia vissuto un’esperienza davvero memorabile in un ristorante sa che la magia non si ferma ai fornelli.

Un sorriso all’ingresso, la capacità di consigliare il vino giusto, la prontezza nel cogliere le esigenze del cliente: sono tutti aspetti che appartengono al lavoro del personale di sala.

Eppure, troppo spesso, questo settore rimane nell’ombra.

In realtà, la sala è la parte più visibile e “umana” della ristorazione: quella che traduce il lavoro della cucina in esperienza e relazione.

In questo articolo vedremo perché il personale di sala è importante quanto lo chef, quali sono i ruoli chiave, come la formazione fa la differenza e quali opportunità esistono oggi per chi vuole intraprendere o valorizzare una carriera in questo ambito.

L’importanza del personale di sala nella ristorazione


Un ristorante non è solo un luogo dove si mangia: è uno spazio in cui il cliente cerca accoglienza, attenzione, cura.

Il lavoro dello chef è indispensabile, ma senza una sala efficiente e competente il risultato rischia di essere incompleto.

Molti professionisti sostengono che la sala pesi anche più della cucina nel determinare la soddisfazione finale: il cliente vive il 100% del tempo dell’esperienza proprio a contatto con chi lo accoglie e lo accompagna.

Una pietanza eccellente può perdere valore se servita in ritardo, senza cortesia o con spiegazioni imprecise; al contrario, un servizio impeccabile può esaltare un piatto semplice.

Il personale di sala è la voce narrante del ristorante: racconta la filosofia della cucina, guida le scelte, trasmette emozione.

In un mercato competitivo come quello Horeca, in cui l’esperienza conta quanto la qualità del cibo, investire sulla sala diventa una scelta strategica.

Personale di sala: ruoli, responsabilità e valore aggiunto


La sala non è un ruolo unico ma una vera e propria comunità, con competenze diversificate.

Ogni figura ha responsabilità precise, tutte orientate a creare armonia e fluidità nel servizio.

  • Il Maitre o Direttore di sala: è il coordinatore e volto del locale. Gestisce i rapporti con lo chef, supervisiona il personale e si assicura che tutto funzioni alla perfezione. Accoglie i clienti, li accompagna al tavolo e spesso è il primo responsabile della loro impressione sul ristorante.
  • Il Sommelier: figura sempre più ricercata, unisce conoscenze tecniche e capacità di comunicazione. Non si limita a consigliare un vino: crea abbinamenti, valorizza i piatti e contribuisce a costruire l’identità del locale.
  • Chef de rang e Commis de rang: sono i camerieri professionisti che gestiscono i tavoli e le ordinazioni. Il loro ruolo va ben oltre il “portare piatti”; devono avere memoria, organizzazione, empatia e attenzione ai dettagli.
  • Runner e commis: spesso figure più giovani o in formazione, si occupano della mise en place, del supporto operativo, della pulizia del tavolo. È qui che molti iniziano la carriera, apprendendo ritmo e disciplina.

Questi ruoli, coordinati tra loro, danno vita a una macchina perfettamente sincronizzata.

Ogni gesto, dal cambio di posate alla descrizione di un piatto, contribuisce a costruire l’esperienza.

È la somma di tante piccole attenzioni che trasformano un pasto in un ricordo positivo.

Sala e cucina: un binomio inseparabile


Un altro aspetto spesso sottovalutato è la collaborazione tra sala e cucina.

Non sono mondi separati, ma due facce della stessa medaglia.

Lo chef crea, ma è la sala che racconta.

Un cameriere preparato è in grado di spiegare gli ingredienti, di sottolineare una scelta sostenibile, di far percepire al cliente il valore del lavoro in cucina.

Al contrario, un’incomprensione tra sala e cucina può generare ritardi, errori o frustrazione.

La comunicazione costante, il rispetto reciproco e la conoscenza reciproca delle difficoltà dell’altro reparto sono elementi chiave per il successo di un ristorante.

Guardando al futuro della ristorazione, è chiaro che la sala sarà sempre più centrale.

Il cliente non vuole solo mangiare bene, ma vivere un’esperienza completa.

In un contesto in cui il digitale avanza e molte attività si automatizzano, il contatto umano rimane il vero valore differenziante.

Il personale di sala sarà quindi sempre più chiamato a interpretare il ruolo di ambasciatore del locale: accogliente, competente, capace di creare relazione.

Una figura che unisce professionalità e umanità, e che merita di essere riconosciuta al pari dello chef.

Perché la formazione è la chiave per valorizzare il settore di sala


Nonostante la sua importanza, la sala è stata per anni considerata un settore “di ripiego”, mentre la cucina veniva esaltata dai media.

Oggi però la tendenza sta cambiando: i clienti sono sempre più esigenti, cercano esperienze personalizzate e riconoscono il valore dell’accoglienza.

Il problema è che manca personale qualificato.

Molti ragazzi che entrano in sala lo fanno senza formazione specifica, considerandolo un lavoro temporaneo. Ma la verità è che le competenze richieste sono molteplici: comunicazione, conoscenza delle lingue, capacità di gestione del tempo, empatia, cultura enogastronomica.

Una formazione di qualità è quindi la strada per trasformare la sala da lavoro precario a professione riconosciuta.

Investire in corsi specifici significa acquisire strumenti per crescere, avere più opportunità e garantire al cliente un servizio superiore.

La formazione Horeca alla portata di tutti


Proprio per rispondere a questa esigenza, Restworld ha stretto una partnership con Academia.TV, la piattaforma di e-learning dedicata al settore Horeca.

L’obiettivo è valorizzare i lavoratori e rendere la formazione accessibile a chiunque.

Grazie alla gift card riservata agli utenti Restworld è possibile frequentare gratuitamente una masterclass su Academia.TV e trovare il lavoro giusto per te grazie a Resworld.

Un’occasione concreta per camerieri, sommelier, maître o giovani che si affacciano al settore di acquisire competenze spendibili da subito.

Academia.TV offre corsi pratici, on-demand, tenuti da professionisti e grandi maestri, con certificati che valorizzano il curriculum.

Per chi lavora in sala, significa poter approfondire tecniche di servizio, comunicazione con il cliente, gestione delle ordinazioni o abbinamenti cibo-vino.

Conclusione: il lavoro di sala è il futuro


La cucina crea i sapori, ma la sala crea i ricordi.

Senza il lavoro del personale di sala, nessun ristorante potrebbe garantire quell’esperienza completa che fidelizza il cliente e lo porta a tornare.

È tempo di superare il pregiudizio e riconoscere che, nella ristorazione, sala e cucina sono due pilastri ugualmente fondamentali.

Grazie alla formazione, il settore di sala può finalmente ricevere la valorizzazione che merita.

Perché dietro ogni grande chef c’è sempre una grande brigata di sala, pronta a trasformare un piatto in emozione.


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Memory Updated... 5


Tanta roba: La crescita incredibile degli LLM sta un filo rallentando, e finalmente si sta lavorando sullo strato Applicativo. Agenti e Protocolli di Ecommerce. Il Vibe Coding anche se usato da una piccola percentuale di utenti continua a offrire nuove so

Anthropic.


Partiamo con Anthropic, l'azienda di AI più lontana dai giochi di potere, ma non per questo meno performante

Anthropic ha annunciato il rilascio del suo modello di intelligenza artificiale più avanzato, Claude Sonnet 4.5, stabilendo un nuovo punto di riferimento nella programmazione autonoma e nello sviluppo di applicazioni. L’azienda ha rivelato che il modello è in grado di lavorare ininterrottamente per 30 ore, creando applicazioni pienamente funzionanti con oltre 11.000 righe di codice scritte in autonomia.

Questo rappresenta un significativo salto in avanti rispetto al suo predecessore, Claude Opus 4.1, che riusciva a sostenere lavoro autonomo solo per circa sette ore. Secondo Anthropic, il nuovo modello ha realizzato con successo una piattaforma di chat simile a Slack e Microsoft Teams—da zero—senza interruzioni fino al completamento del progetto.

Claude Sonnet 4.5


promosso come il miglior sistema per l'utilizzo di Agenti (cosa probabile dato il focus di Anthropic in questo campo) e con capacità matematiche e di pensiero migliorate.

Claude Code


Ovviamente anche Claude Code ha benefici a ricaduta dopo il rilascio di Sonnet 4.5

Imagine with Claude


non ancora disponibile, ma uscirà a breve è Imagine with Claude. Generazione di codice al volo, in cui si vede visualmente quello che stai facendo. Non l ho provato e l'interfaccia mi sembra molto meno pulita di Vercel, ma se la qualità del codice è migliore credo che in molti faranno il salto.

Tutte le info su questi rilasci le trovi qui.


Open AI

OpenAI Academy


Finalmente anche OpenAI apre una sezione per imparare a usare i propri strumenti. Link: Academy.openai.com

OpenAI pubblica dei Prompt


OpenAi con mossa a sorpresa Pubblica una pagina con 100 prompt per studenti, Educatori e presi tra i migliori. Link Chatgpt.com/use-cases/students

GPT-5 Codex


OpenAI released GPT-5-Codex, an AI model optimized for coding tasks like software engineering, code reviews, and debugging, designed to work interactively and independently within developer tools like IDEs, CLI, and GitHub.

OpenAi & Shopify: Agentic Commerce Protocol


Di questa partership ne avevamo già parlato un semestre, cosi come l'idea di avere una comunicazione Agente <-> ecommerce che fosse diversa da quella dell'utente è apparsa chiara prima con Manus e poi ovviamente con gli Agenti di ChatGPT un mesetto fa.

Avevo anche postato delle mie preoccupazioni su una subreddit dedicata Wordpress, ma non mi aspettavo che uscisse qualcosa cosi in fretta. Link è qui.

Alphabet / Google


Google rilascia un sito con le linee guida per insegnanti e AI:

Advancing Education Using Google AI - Google for Education
Discover how AI technology and tools can be used for education to create personalized and enriched learning experiences.
Google for Education


Nano Banana


Sto provando Nano Banana e devo dire che è esagerato: non tanto per la qualità dell'output quanto per la comprensione del mondo. Considerando quanto Alphabet sia avanti nei World Model con Genie 3 non escluderei che qualche funzione sia stata integrata anche li. Se non stai capendo quello che dico, segnati questa parola: World Model.

Come gli LLM sfruttano le parole per comunicare, i World Model permettono alle AI di capire come funziona il mondo intorno a loro, ne ho parlato lo scorso Memory Updated, con dei video esplicativi.

Google presenta "Fonti preferite"


In Google Search, quando viene rilevata una query di ricerca orientata alle notizie, può comparire la sezione Top Stories.
I sistemi di Google associano la ricerca a contenuti pertinenti da mostrare, c'è la possibilità di disattivare i risultati personalizzati.

A breve si potrà invece istruire l'algoritmo su cosa piace e cosa no Direttamente

Nuova frontiera del SEO?


Ok niente di trascendentale, ma chiedere ai lettori di aggiornare le propria Google Search page potrebbe essere un altro modo per migliorare qualità e quantità del traffico.

Youtube
Titolo in Split Test


Molte delle cose annunciate iniziano ad apparire: oltre alle 3 immagini di anteprima adesso sono disponibili anche due titoli per il test A/B. Non ti dico nemmeno quanto può essere utile per i creators ma anche per google che può istruire i propri modelli con risultati live.

Marketplace per Creator


Google sta cercando di trovare il modo di tagliare fuori le agenzie e di mettere in contatto Brand e Creator.

Le altre novità in arrivo sono qui.

Agent Payments Protocol (AP2)


Ultimo ma non ultimo Google ha appena prestato il protocollo open source Agent Payments Protocol (AP2). L'obiettivo è di abilitare pagamenti da parte di AI ed Agenti. E' un passo importantissimo: sul perchè, ti rimando a un prossimo Mak's File. Non ho letto ancora le specifiche di questo e di ACP


xAI / X


Uscito anche Grok 4 Fast, è il "miglior modello Costo / performance", 2 Milioni di finestra di contesto.

Collegato a questo, Dustin Tran, research scientist, prima in OpenAI e poi in DeepMind è entrato da poco in xAi ma già twitta di bestia, con alcune interessanti potenziali indiscrezioni.

Elon Musk dal suo profilo X ha detto che da Novembre l'algoritmo di X sarà totalmente AI e che gli si potrà chiedere cosa vedere o nascondere (non diversamente da preferred source).


Eleven Labs

youtube.com/embed/ZZSROGCVg9M?…
ElevenLabs Studio 3.0.: Si possono importare i video e fare voice over col labbiale, generare sottotitoli, correggere errori del parlato, isolare le voci e integrare effetti sonori.


TikTok / ByteDance


L'azienda è quasi ufficialmente passata in mano a una cordata facente capo a Oracle. Questo non ha impedito una serie di rilasci.

ByteDance ha rilasciato Seedream 4.0, un sistema di intelligenza artificiale che unisce la generazione di immagini da testo anche l’editing.

Il sistema consente l’uso di immagini di riferimento, segnali di controllo nativi, flussi di lavoro multi-immagine e può produrre immagini fino a risoluzione 4K. Offre inoltre una resa chiara di testi, tabelle e diagrammi, e permette modifiche come la rimozione di oggetti o la regolazione dell’illuminazione tramite comandi testuali.

Seedream 4.0 è accessibile sulla piattaforma cloud Volcano Engine - Ark di ByteDance, sul chatbot Doubao, e tramite partner come FAL.ai, Freepik e Wavespeed.ai. I prezzi dipendono dal provider e dalla risoluzione, con un esempio di costo pari a 30 dollari per 1.000 immagini oppure 0,03 dollari per immagine tramite i partner.


Meta


Ti ho parlato il mese scorso del World Model di Google, a settembre Meta ha lanciato V-JEPA 2: il suo modello da 1,2 miliardi di parametri addestrato quasi solo su video per aiutare robot e agenti AI a capire il mondo e muoversi dentro di esso. Su quali tipologie di video magari ne parliamo a breve dato che la cosa sarebbe buffa se non ci fossero le mani di Zuckerberg dentro.


Vibe Coding


Durante i miei corsi ho sempre consigliato V0.dev di Vercel per creare APP & Utlities: la capacità di vedere graficamente i risultato, di fare deploy su un sito live è stata a lungo tempo impareggiabile.

Per i progetti con bisogno di Database proponeva siti terzi a cui agganciarsi e per le AI chiedeva API. Quindi tutto molto utile e comodo, anche se a volte l'esperienza utente si interrompeva in questi punti. A me è capitato di lasciare a metà progetti per questo motivo

Lovable


Lovable è un altro concorrente di Vercel e ha appena risolto il problema: non solo vedi graficamente il risultato, ma si connette direttamente a Database e LLM.

Elena Verna, growth & partnership di Lovabel ha condiviso sul suo profilo questo video. E' ottimo anche nella sua esecuzione.
youtube.com/embed/kcOrTOT7Kko?…

Replit


Replit ha lanciato Agent 3. Pensato per supportare sviluppatori e team tecnici che cercano un'automazione avanzata nello sviluppo e nel testing delle applicazioni.

Agent 3 introduce una serie di funzionalità, tra cui:

  • Test delle applicazioni in tempo reale in un vero browser
  • Test periodici auto-determinati
  • Correzione automatica dei problemi rilevati

La beta “Max Autonomy” consente sessioni di 200 minuti o più, durante le quali Agent 3 gestisce i compiti e monitora i propri progressi con un intervento minimo da parte dell’utente.


La bolla delle AI si sta confermando non essere proprio una bolla, con tutte le Applicazioni che stanno nascendo.

Io vi terrò aggiornati, voi spargete la parola con una bella condivisione.

Abrazo, Manolo


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Il piano di Trump per una “nuova Gaza”


Il piano di Trump — e Blair — per il futuro di Gaza è ufficiale, ma il futuro della Striscia non potrebbe essere piú incerto. Tra le altre notizie: il Venezuela si prepara allo stato d’emergenza, nelle Marche è stato rieletto Francesco Acquaroli, e una ca

La Casa bianca ha pubblicato il piano in 20 punti più volte filtrato dai media nei giorni scorsi, per mettere fine all’aggressione israeliana e costruire una “nuova Gaza.” Trump ha presentato lo schema insieme a Netanyahu, che ha dichiarato di sostenerlo. Come volevano i retroscena, il piano resta sul vago sulle speranze che questa “nuova Gaza” possa essere parte di uno stato palestinese — si ferma a garantire che le IDF si ritireranno e che Israele non cercherà di annettere la Striscia. Il penultimo punto del piano si limita di riportare che “quando il programma di riforma dell’Autorità palestinese sarà compiuto in modo completo, potrebbero finalmente esserci le condizioni per un percorso credibile verso l’autodeterminazione e lo stato palestinese.” In uno sviluppo comunque rilevante, il programma “riconosce l’aspirazione” del popolo palestinese ad un proprio stato. Il documento cita anche la necessità di stabilire un “dialogo tra fedi” e tra “Israele e palestinesi,” “per essere in accordo su un orizzonte politico e per una coesistenza pacifica e fruttuosa.” Il testo soddisfa gran parte delle richieste avanzate dalle autorità israeliane — con l’eccezione, ovviamente, delle richieste di annessione formale dei componenti più estremisti del governo — ma è scritto con piena coscienza di come il genocidio a Gaza è percepito da fuori Israele: il documento precisa la che “nuova Gaza” deve essere “una zona deradicalizzata e senza terrorismo,” ma anche che deve essere “riqualificato a beneficio della popolazione di Gaza, che ha già sofferto più che abbastanza.” (X / Reuters)

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Il piano di Tony Blair per mettere le mani sulla Striscia di Gaza


Haaretz ha pubblicato una bozza del piano di Blair, umiliante per popolo e politica palestinese. Tra le altre notizie: il Partito di Azione e Solidarietà della presidente Maia Sandu ha vinto le elezioni, Fiat-Stellantis vuole aprire una fabbrica di batter

Haaretz ha pubblicato una bozza dell’ormai famigerato piano sostenuto da Tony Blair per il “dopoguerra” nella Striscia di Gaza. Il quotidiano israeliano descrive seccamente la struttura proposta dall’ex Primo ministro britannico come “gerarchica,” “in cui al vertice ci sono diplomatici e uomini d'affari internazionali di alto livello, mentre alla base ci sono i palestinesi che gestiscono le cose sul campo.” Il presidente dell’Autorità “internazionale di transizione” sarà un politico estero, che lavorerà “in consulazione” con l’Autorità palestinese. Il documento prevede obiettivi che dovrebbero essere raggiunti entro 3 anni, ma non si prende nessun impegno per quello che dovrebbe succedere dopo. Nel documento si menzionano anche alcune delle persone che dovrebbero prendere parte al consiglio internazionale che dovrebbe amministrare la nuova autorità — tra cui anche Aryeh Lightstone, il presidente del Abraham Accords Peace Institute, che in precedenza si era già speso per l’organizzazione della Gaza Humanitarian Foundation. Il documento contiene un grafico che dettaglia la struttura immaginata da Tony Blair, e dice tutto: in viola, i rappresentanti palestinesi sono in fondo alla struttura. (Haaretz)

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Dentro l'era della tecnologia totale


Dal potere delle piattaforme all'iperguerra: una recensione di Tecnopolitica di Asma Mhalla.

Non so se accada per fretta oppure per fama, ma ho l’impressione che ad alcuni autori vengano concesse libertà che ad altri sarebbero negate.

Tra quelli che ho letto di recente, Tecnopolitica di Asma Mhalla è quello che più mi ha suscitato quest’impressione. Leggendolo mi sono chiesto più volte come certi passaggi involuti, oscuri e inutilmente complessi abbiano potuto superare le forche caudine dell’editing.

Un peccato, perché la politologa francese di origine tunisina affronta temi cruciali che avrebbero meritato un’esposizione più chiara e diretta. Al centro della sua riflessione c’è la relazione tra grandi aziende tecnologiche e Stati, che sta trasformando le prime da semplici entità commerciali in veri e propri attori politici.

Il sempre più accentuato carattere duale - civile e militare allo stesso tempo - di molte tecnologie è una conseguenza diretta di questa trasformazione. Secondo Mhalla, essa rappresenta un pericolo per i sistemi politici democratici, i cui cittadini rischiano di diventare soldati inconsapevoli di conflitti che si svolgono sempre più spesso sotto la soglia del visibile.

Alla base di questo processo c’è la dissoluzione della distinzione tra privato (le piattaforme) e pubblico (lo stato).

È grazie a questa fusione che le aziende tecnologiche sono diventate l’infrastruttura che permette agli stati di esercitare la loro capacità di governo.

L’epoca della tecnologia “totale”, in cui viviamo secondo Mhalla, si fonda una redistribuzione del potere e della potenza che crea un nuovo tipo di stato: il Big State.

Se Big Tech è il complesso di aziende che progetta e costruisce l’infrastruttura attraverso cui esercita il potere, il Big State è il soggetto che la trasforma in uno strumento geopolitico.

Gli sforzi compiuti a metà degli anni ’10 da Facebook e Google connettere aree del mondo non coperte da internet ne sono un esempio: da un lato aumentano la scala dell’estrazione di dati (obiettivo commerciale), dall’altro proiettano globalmente la potenza dello stato, gli USA, in cui queste aziende sono state create.

Questa relazione, però, non è sempre pacifica. Lo mostra il contrasto che, nei primi mesi del 2023, ha opposto l’amministrazione Biden a Elon Musk a proposito dei costi della copertura satellitare Starlink in Ucraina.

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L’episodio rivela il ruolo politico e diplomatico che le piattaforme hanno acquisito, conferendo loro una peculiare influenza geopolitica.

Che a definirla sia il tecnologo che le crea o lo Stato in cui vengono sviluppate, le tecnologie hanno un peso politico, perché intorno al loro controllo ruota parte della competizione internazionale.

Le tecnologie digitali, infatti, non solo trasformano i dati in informazioni, ma ne accelerano l’uso strategico da parte degli Stati.

Chi riesce a ottimizzare la raccolta e l’analisi dei dati agisce più rapidamente dei concorrenti, in un contesto in cui i cicli di azione e reazione sono sempre più rapidi. Da qui nasce, almeno in parte, l’aumento delle tensioni globali degli ultimi anni.

Mhalla definisce questa condizione “iperguerra”: una sorta di stato di guerra permanente in cui anche i pensieri e la capacità di ragionamento delle persone diventano obiettivi militari. La dimensione cognitiva si aggiunge così ai cinque domini tradizionali del campo di battaglia: terrestre, aereo, navale, spaziale e cyber.

La frammentazione dell’opinione pubblica, alimentata dalla logica dell’economia dell’attenzione, accentua la natura “iper” della guerra: divisa in microcluster sempre più specifici, l’opinione pubblica perde coesione e forza politica. Ciò favorisce sorveglianza, manipolazione e propaganda, anche da parte di attori esterni.

Come difendersi, allora, dall’estensione del dominio della guerra resa possibile dall’intreccio tra Big Tech e Big State?

Mhalla propone la figura del Big Citizen: una nuova forma di cittadinanza globale, capace di mediare tra i due poli e di opporre un controllo politico alle loro logiche.

Il Big Citizen deve superare l’idea di democrazia di massa e fondare un nuovo “regime di verità”: non più la ricerca di una verità unica, ormai ridotta a caleidoscopio di opinioni, ma la capacità di decodificare costantemente i discorsi e i modi in cui vengono enunciati. In un mondo sovraccarico di informazioni, è questo l’unico strumento di difesa che può restituire ai cittadini il ruolo politico necessario a garantire la sopravvivenza delle loro democrazie.


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“Cooperate o vi uccidiamo”


Un report dell’Euro–Med Human Rights Monitor denuncia l’uccisione di una famiglia che si era rifiutata di collaborare con le IDF. Tra le altre notizie: negli Stati Uniti si prepara il crimine d’opinione, un’altra azione di boicottaggio contro Israele a Ge

Dal 26 al 29 settembre la newsletter esce in edizione ridotta — se siete a Roma, passate a salutarci al festival di Iconografie!

Nonostante le prese di posizione anche più marcate e l’allargarsi del fronte degli stati che riconoscono lo stato palestinese, continua a mancare un’azione internazionale per fermare il genocidio a Gaza. E quindi le IDF non hanno motivo di interrompere i crimini di guerra. Il primo di cui scriviamo oggi è denunciato in un nuovo report dell’Euro-Med Human Rights Monitor. Sabato l’esercito israeliano ha assassinato 9 membri di una famiglia nella città di Gaza, nel campo profughi al–Shati. Dopo quasi due anni di aggressione di Gaza gli attacchi in cui vengono uccisi tutti o quasi tutti i membri di una famiglia non fanno più notizia, ma questo è un caso particolarmente allarmante: l’attacco è stato lanciato il giorno dopo che la famiglia aveva rifiutato una richiesta di collaborazione da parte delle IDF. Specificamente, i militari israeliani avevano chiesto di formare una milizia locale, che potesse compiere azioni illegali sul territorio nei pressi del campo profughi. L’accordo avrebbe probabilmente preso forma di una nuova milizia analoga alle Forze popolari di Yasser Abu Shabab, il gruppo miliziano sostenuto da Tel Aviv diventato famigerato per come regolarmente attacca i convogli che trasportano alimenti e aiuti umanitari — quando ci sono. Mentre scriviamo non è ancora chiaro se le persone sono le stesse che avevano ricevuto la proposta, e l’hanno rifiutata, o se sono stati uccisi loro familiari. Euro–Med denuncia quella che è a tutti gli effetti una politica ricattatoria, di coercizione: o si accetta di lavorare con i militari israeliani, o si viene uccisi: “Quella che era iniziata come una forma di estorsione individuale si è trasformata in una pratica sistematica e collettiva volta a smantellare il tessuto sociale palestinese, costringendo le persone a tradire le proprie comunità.” (Euro–Med Human Rights Monitor)

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Molti nemici, nessun onore


Il discorso di Netanyahu, ignorato alle Nazioni Unite, trasmesso come arma psicologica a Gaza. Tra le altre notizie: l’Iran richiama gli ambasciatori in Francia, Germania e Regno Unito, la Global Sumud Flotilla continua verso Gaza, e il prezzo di TikTok U

Dal 26 al 29 settembre la newsletter esce in edizione ridotta — se siete a Roma, passate a salutarci al festival di Iconografie!

Come lo scorso anno, arrivato il momento dell’intervento di Netanyahu all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, molti delegati e rappresentanti degli stati ONU hanno deciso di lasciare il proprio posto in segno di protesta, disertando il discorso del Primo ministro israeliano ricercato a livello internazionale. Come dicevamo, non è la prima volta che i delegati si rifiutano di ascoltare Netanyahu, e non è nemmeno la prima volta che proteste del genere avvengono alle Nazioni Unite — ma si tratta comunque di un segno del crescente isolamento di Tel Aviv sulla scena internazionale, come ha sottolineato anche dai funzionari di Hamas: il gruppo ha accusato Netanyahu di aver negato sfacciatamente “il genocidio, lo sfollamento forzato e la fame sistematica da lui perpetrati.” “Se davvero avesse a cuore i suoi prigionieri, porrebbe fine ai brutali bombardamenti, ai massacri e alla distruzione di Gaza, ma invece mente e continua a mettere in pericolo le loro vite.” Nel proprio discorso Netanyahu non ha solo negato il genocidio in corso, ma ha anche rivendicato diversi degli attacchi degli scorsi mesi, tra cui quelli dei cercapersone di Hezbollah, e ha anche rivendicato la caduta di Assad in Siria, senza menzionare il ruolo dei ribelli siriani. Netanyahu ha poi vantato: “Quindi voglio svelarvi un segreto a porte chiuse: molti dei leader che ci condannano pubblicamente, in privato ci ringraziano.” “Mi dicono quanto apprezzino i superbi servizi segreti israeliani che hanno impedito, più volte, attacchi terroristici nelle loro capitali, salvando innumerevoli vite.” (YouTube / Axios / the New Arab)

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Gestione della Postura di sicurezza in Defender for Cloud (CSPM)


Migliora la postura di sicurezza multi-cloud con CSPM in Microsoft Defender for Cloud: monitoraggio, conformità e protezione avanzata.

Cos’è il Cloud Security Posture Management (CSPM)

Il CSPM è una funzionalità di Microsoft Defender for Cloud che aiuta le organizzazioni a migliorare la postura di sicurezza complessiva del proprio ambiente cloud che possiamo evidenziare nei seguenti punti:

1. Scopo

  • Individuare punti deboli nella configurazione delle risorse cloud.
  • Fornire raccomandazioni prioritarie per correggere errori di configurazione e ridurre i rischi.
  • Offrire una visione centralizzata dello stato di sicurezza tramite il Secure Score, che misura il livello di protezione complessivo.

2. Funzionalità

  • Inventario delle risorse: visibilità completa su risorse Azure, AWS e GCP.
  • Rilevamento errori di configurazione: identifica configurazioni non sicure.
  • Conformità normativa: monitora la conformità rispetto a standard come ISO 27001, PCI-DSS, NIST.
  • Raccomandazioni automatiche: suggerimenti per migliorare la sicurezza con un semplice clic.
  • Supporto multicloud e ibrido: integrazione con Azure Arc per includere risorse on-premises e di altri cloud provider.

3. Integrazione

  • Cloud Workload Protection Platform (CWPP): protezione avanzata dei carichi di lavoro con rilevamento basato su AI.
  • Defender for Endpoint: onboarding automatico dei server Windows e Linux per protezione estesa.
  • DevSecOps: integrazione della sicurezza nei processi di sviluppo.

4. Benefici

  • Onboarding semplificato: agentless per AWS e GCP, Azure Arc per ambienti on-prem.
  • Automazione: provisioning automatico delle nuove risorse.
  • Protezione continua: monitoraggio costante e alert intelligenti basati su AI e Microsoft Threat Intelligence


Piani disponibili


Defender for Cloud offre due opzioni di piano CSPM:

  • Foundational CSPM - un piano gratuito attivato per impostazione predefinita per le sottoscrizioni e gli account di Defender for Cloud.
  • Defender CSPM : piano a pagamento che offre funzionalità aggiuntive oltre al piano CSPM di base. Questa versione del piano offre funzionalità di sicurezza più avanzate, dalla postura di sicurezza con l'AI, l'analisi del percorso di attacco, la definizione delle priorità dei rischi, Internet exposure analysis, External attack surface, Agentless machine scanning e il Cloud Infrastructure Entitlement Management.

Ma cos'è la postura di sicurezza?

La postura di sicurezza rappresenta il livello di protezione e conformità delle risorse cloud rispetto a best practice e policy di sicurezza .

Defender for Cloud valuta continuamente le risorse rispetto agli standard di sicurezza definiti per le sottoscrizioni di Azure, gli account Amazon Web Service (AWS) e i progetti Google Cloud Platform (GCP) in modo tale che possa generare le raccomandazioni di sicurezza necessarie.

Quando si abilita Defender for Cloud in una sottoscrizione di Azure, automaticamente vengono applicate le conformità Microsoft Cloud Security Benchmark (MCSB), le quali forniscono le raccomandazioni per proteggere gli ambienti multicloud. Defender per il cloud genera un punteggio di sicurezza in base ad alcune raccomandazioni di MCSB che si basano su due tipi di valutazione:

Standard di sicurezza: queste raccomandazioni sono generalmente applicabili ai carichi di lavoro cloud. Ogni raccomandazione identifica un elenco di parti interessate che sono tipicamente coinvolte nella pianificazione, nell'approvazione o nell'implementazione del benchmark.
Baseline del servizio: applicano i controlli ai singoli servizi cloud per fornire raccomandazioni sulla configurazione di sicurezza del servizio specifico.

Ma come funziona MCSB? Da dove arrivano tutte le informazioni ?

Qui sotto vi posso aiutare con questa slide per cercare di capire meglio il meccanismo:


  1. Azure Security Benchmark (ASB)
    ASB era lo standard Microsoft per la sicurezza di Azure, con le rispettive aree di controllo (es. Network Security, Identity Management, Privileged Access, Data Protection, ecc.) e service baselines che entrano nel dettaglio dei singoli servizi di Azure. Nel 2022 è stato integrato nel MCSB.
  2. Security benchmark per altri cloud providers (AWS e GCP)
    Estende gli stessi controlli e raccomandazioni a AWS e GCP, così da avere un unico framework multi‑cloud .
    Microsoft Defender for Cloud può valutare automaticamente le risorse AWS/GCP contro il MCSB nella dashboard di Regulatory compliance; a oggi Microsoft ha aggiunto 180 controlli/check specifici per le risorse presenti in AWS per questa valutazione automatizzata.
  3. Security benchmark per “altri cloud Microsoft”
    Applica gli stessi principi del benchmark anche ad altri cloud Microsoft, oltre all’Azure commerciale come ad esempio "Azure Government".

Come abbiamo visto gli standard di sicurezza provengono da MCSB ma è importante ricordare che questi "standard di sicurezza" possono anche provenire da altre due fonti che Defender for Cloud utilizza :

Standard di conformità alle normative: quando si abilita uno o più piani di Defender per il cloud, è possibile aggiungere standard da vari programmi di conformità alle normative predefinite. vi riporto l'articolo ufficiale Microsoft Conformità alle normative in Defender per il cloud - Microsoft Defender for Cloud | Microsoft Learn

Standard personalizzati: è possibile creare standard di sicurezza personalizzati in Defender per il cloud e aggiungere raccomandazioni predefinite e personalizzate in base alle esigenze.

Attualmente gli standard di Azure sono basati sui Criteri di Azure, mentre gli standard AWS e GCP sono basati su Defender per il cloud.


Azure Policy è integrato con Defender for Cloud ed è grazie a questo componente che è possibile applicare e gestire le policy di sicurezza e conformità sulle diverse risorse.

Compliance in Defender for Cloud


Microsoft Defender for Cloud facilita la conformità normativa, identificando i problemi che impediscono di soddisfare uno standard specifico o una certificazione. Ogni standard di sicurezza include vari controlli di conformità, composti da raccomandazioni correlate che Defender per il cloud valuta costantemente rispetto a questi controlli, identificando le risorse conformi o non conformi.

Di seguito analizzeremo il piano a pagamento di Defender for Cloud evidenziando i servizi e le funzionalità aggiuntive che possono contribuire a migliorare la sicurezza della nostra infrastruttura.

Definizioni delle priorità


Microsoft Defender for Cloud utilizza un proprio algoritmo che valuta proattivamente i rischi di sicurezza nell'ambiente IT, assegnando priorità alle raccomandazioni in base al potenziale di sfruttamento e all'impatto aziendale. In sostanza, analizza i percorsi di attacco possibili e ordina i problemi di sicurezza in base al livello di rischio eseguendo questa attività di controllo ogni 8 ore.

Qui sotto un classico esempio di come Defeneder for Cloud ci aiuta a indentificare e ordinare le problematiche dei nostri workloads:

La scheda Raccomandazioni per il punteggio di sicurezza indica come i controlli di conformità in MCSB influenzano il punteggio di sicurezza globale.

per il calcolo del punteggio l'equazione è la seguente:

e qui è necessario passare all'interfaccia di visualizzazione classica per capire meglio da dove arrivano questi valori

Nel seguente esempio, il punteggio massimo di 6 viene diviso per 78 perché questa è la somma delle risorse integre e non integre. Quindi, 6 / 78 = 0,0769. Moltiplicandolo per il numero di risorse integre (4) , il punteggio corrente sarà: 0,0769 * 4 = 0,31.

si lo so che non è banale ma per fortuna ci pensa Defender for Cloud a fare tutto questo per noi ..... 😊

Quindi per migliorare il punteggio di sicurezza non ci basta far altro che eseguire le procedura consigliate da MCSB nelle rispettive raccomandazioni che è possibile fare in due precisi modi:

  • È possibile correggere manualmente ogni raccomandazione per ogni risorsa oppure usare l'opzione Risolvi (se disponibile) per risolvere rapidamente un problema in più risorse.
  • Applicare o negare raccomandazioni per migliorare il punteggio e assicurarsi che gli utenti non creino risorse che influiscono negativamente sul punteggio.


Controlli del Punteggio di Sicurezza


Defender for Cloud come abbiamo ricordato più volte controlla in modo continuativo le proprio risorse e nella tabella seguente è possibile visualizzare il punteggio di sicurezza che viene aggiunto se si eseguono correttamente le remediation ( ho evidenziato solo le più significative con punteggio superiore a 6) :

Punteggio di sicurezzaControllo di sicurezza
10Abilitare MFA: Defender per il cloud attribuisce un valore elevato all'autenticazione a più fattori. Usare queste raccomandazioni per proteggere gli utenti delle sottoscrizioni.

Esistono tre modi per abilitare la MFA ed essere conformi alle raccomandazioni: impostazioni predefinite di sicurezza, assegnazione per utente e criteri di accesso condizionale.

8Porte di gestione sicure: gli attacchi di forza bruta spesso usano porte di gestione. Usare queste raccomandazioni per ridurre l'esposizione con strumenti come l'accesso JIT alle VM e i gruppi di sicurezza di rete.
6Applicazione degli aggiornamenti di sistema: la mancata applicazione degli aggiornamenti lascia vulnerabilità senza patch e produce ambienti vulnerabili ad attacchi. Usare queste raccomandazioni per mantenere l'efficienza operativa, ridurre le vulnerabilità di sicurezza e fornire un ambiente più stabile per gli utenti. Per distribuire gli aggiornamenti di sistema, è possibile usare Gestione aggiornamenti di Azure per gestire patch e aggiornamenti per i computer.
6Correzione delle vulnerabilità: quando lo strumento di valutazione della vulnerabilità segnala le vulnerabilità a Defender per il cloud, Defender per il cloud presenta i risultati e le informazioni correlate come raccomandazioni. Usare queste raccomandazioni per correggere le vulnerabilità identificate.

qui il link con la tabella completa Link

Attack Paths


Un percorso di attacco si riferisce alla sequenza di passaggi che un potenziale aggressore utilizza per infiltrarsi nel tuo ambiente e ottenere l'accesso alle tue risorse. Inizia in un punto di ingresso, che può coinvolgere una risorsa vulnerabile. Da lì, l'aggressore sfrutta il movimento laterale disponibile all'interno del tuo ambiente multicloud, spesso sfruttando le identità collegate che dispongono di autorizzazioni per altre risorse. Il percorso di attacco continua finché l'aggressore non raggiunge un obiettivo critico, come i database che contengono informazioni sensibili.

La funzionalità di analisi del percorso di attacco in Microsoft Defender per il cloud è progettata per identificare i punti di ingresso sfruttabili e i potenziali passaggi successivi che un utente malintenzionato potrebbe compiere per raggiungere asset critici in un ambiente multicloud unico. Utilizzando un algoritmo proprietario e il grafico della sicurezza cloud, questa analisi evidenzia i percorsi di attacco e suggerisce raccomandazioni per correggere i problemi più rischiosi, basate su fattori come esposizione a Internet e autorizzazioni, al fine di interrompere i percorsi di attacco e prevenire violazioni.

Giusto per fare un esempio: se un attaccante tenta di accedere a una macchina vulnerabile tramite Internet sfruttando una vulnerabilità specifica (come CVE-5436-4223), l'analisi del percorso di attacco può identificare questo punto di ingresso e suggerire misure correttive per mitigare il rischio.

External attack surface


Un'altra funzionalità gratuita presente in Defender for Cloud molto utile sempre ai fini della sicurezza del nostro ambiente (non solo per Azure) è l'integrazione con un servizio che prende il nome di Microsoft Defender External Attack Surface Management che si occupa di:

  • Individuare tutte le risorse cloud con connessione Internet
  • Analisi dell'Attack path che trova tutti i percorsi sfruttabili a partire dagli indirizzi IP esposti da Internet.
  • Query personalizzate che correlano tutti gli indirizzi IP esposti da Internet con il resto dei dati di Defender for Cloud in Cloud Security Explorer.


Cloud Infrastructure Entitlement Management (CIEM)


Altra funzionalità fondamentale per la protezione dei nostri ambienti è l'analisi delle permission che viene eseguita da un componente nativo presente sempre in Defender for Cloud che prende il nome di Cloud Infrastructure Entitlement Management (CIEM) che ha nel suo "DNA" quello di ridurre il rischio di uso improprio dei privilegi assegnati.

CIEM supporta i seguenti oggetti:

  • Utenti, gruppi ed entità servizio di Microsoft Entra ID
  • Utenti, ruoli, gruppi, funzioni serverless e risorse di calcolo AWS IAM
  • Utenti, gruppi, account di servizio e funzioni serverless di Google Cloud IAM

Le funzionalità principali di questo servizio sono essenzialmente 4 :

Multicloud identity discovery: Tiene traccia e analizza le autorizzazioni su Azure, AWS e GCP in un'unica visualizzazione unificata

Effective permission analysis: Comprendere non solo chi ha accesso, ma anche il potenziale rischio di ciò a cui può accedere.

Identity risk insights: Ridurre il rischio legato all’identità ricevendo una guida proattiva tramite specifiche raccomandazioni.

Lateral movement detections: Defender for Cloud correla i rischi di identità con l'analisi del percorso di attacco, evidenziando opportunità di movimento laterale derivanti da identità privilegiate o configurazioni errate.

Agentless machine scanning


Qui passiamo a una delle novità di Defender for Cloud che ci permette di analizzare le VM presenti in Azure, Amazon e Google senza installare nessun agente e senza alterare le performance delle nostre macchine. Un servizio che :

  • Analizza la presenza di una soluzione EDR e nel caso fosse Microsoft Defender for Endpoint anche le impostazioni
  • esegue l'inventario software
  • Analizza le vulnerabilità
  • Scansione e identifica la presenza di password o key nei computer
  • Scansione Malware e Virus
  • Analizza le macchine virtuali in esecuzione come nodi Kubernetes

qui lo schema di massima del suo funzionamento.

Proviamo a pensare a tutte quelle aziende che non vogliono per tutta una serie di motivi dover installare prodotti di sicurezza, ma al tempo stesso rispondere a tutti i requisiti normativi... un servizio simile a mio avviso diventa indispensabile .

Internet Exposure analysis


Questa funzionalità identifica le risorse multicloud che sono esposte a Internet e grazie a queste informazioni determina il livello di rischio, vulnerabilità e problemi di sicurezza del workload. identificare una risorsa che è esposta su internet potrebbe sembrare un'attività di per sé semplice (ad es. che abbia un ip pubblico assegnato) ma ricordiamoci che in ambienti molto complessi la dinamica cambia . Pensiamo ad esempio al servizio di "load balancer" di Azure... oppure ad una misconfiguration di Azure Firewall o al Network Security Group.

Riassumendo


Uno dei componenti chiave di Microsoft Defender for Cloud è sicuramente Cloud Security Posture Management (CSPM). CSPM offre una guida più rigorosa che ti consente di migliorare le tue misure di sicurezza in modo efficiente ed efficace. Inoltre, ti fornisce visibilità sulla tua attuale posizione di sicurezza da una console completamente centralizzata e multi-cloud.


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La crescente pressione internazionale contro Israele


Da Donald Trump alla Uefa, passando dal governo italiano — Israele è isolato mentre continua con la propria campagna di genocidio. Tra le altre notizie: Sarkozy è stato condannato, Schlein chiede a Meloni di “uscire dalla megalomania,” e la battaglia cont

Dal 26 al 29 settembre la newsletter esce in edizione ridotta — se siete a Roma, passate a salutarci al festival di Iconografie!

Donald Trump sembra aver ceduto all’agitazione dei propri alleati europei e arabi: parlando con la stampa nello Studio ovale, il presidente statunitense ha detto che “non permetterà a Israele di annettere la Cisgiordania.” “No no, non lo permetterò, non succederà.” Trump ha aggiunto: “Ne ho abbastanza, adesso è ora di fermarsi.” Trump ha di nuovo detto che un accordo per “la pace” a Gaza sarebbe vicino — una affermazione non sostanziata che il presidente statunitense ha fatto ormai innumerevoli volte nel corso dei mesi scorsi. Scherzando, ha aggiunto che sarebbe stata la prima volta che ci sarebbe stata pace nella regione da “2000 anni.” Nei giorni precedenti gli alleati degli Stati Uniti si sono mobilitati con forza per convincere l’amministrazione Trump a impedire l’annessione della Cisgiordania. Se confermate nei fatti, le dichiarazioni di Trump sarebbero un marcato cambio di direzione per le politiche statunitense: nei mesi scorsi i funzionari statunitensi avevano cansato la domanda, precisando però che stavano “dalla parte di Israele,” tant’è che i coloni israeliani iniziavano a credere che gli Stati Uniti avrebbero silenziosamente permesso l’annessione. (YouTube / the Guardian / Anadolu / the New York Times)

Sembra che la Uefa, intanto, sia pronta finalmente ad escludere Israele dalle competizioni calcistiche internazionali europee. Lo ha rivelato il Times, confermando indiscrezioni che circolavano già da qualche giorno. La Fifa, su pressioni statunitensi, potrebbe non allinearsi alla federazione europea, ma il danno per lo sportwashing israeliano sarebbe enorme: l’esclusione della Uefa causerebbe l’esclusione delle sue squadre dall’Europa League e della sua nazionale dalle qualificazioni ai mondiali 2026, quelle per cui il 26 ottobre è prevista una partita contro l’Italia a Udine. Potrebbe aver giocato un ruolo in questa accelerazione il Qatar, che è molto coinvolto nel calcio europeo e che potrebbe aver trovato un modo non violento di vendicarsi in parte degli attacchi militari israeliani sul suo territorio del mese scorso. (the Times)

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Il governo Meloni scopre la Striscia di Gaza


Il governo italiano proteggerà, chiaramente controvoglia, la Global Sumud Flotilla. Tra le altre notizie: oggi è il giorno della sentenza per Nicolas Sarkozy, Meloni contro il diritto d’asilo, e le minacce di Apple contro l’Unione europea

Scioperare, protestare e fare casino serve: il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha ordinato a una fregata della marina italiana di raggiungere la Global Sumud Flotilla, “Per garantire assistenza ai cittadini italiani presenti.” Crosetto ha dichiarato di aver informato gli addetti diplomatici e militari israeliani competenti. Crosetto dovrebbe anche riferire oggi in Parlamento, mentre ieri alla Camera Avs, Pd e M5S hanno occupato l’aula per chiedere risposte sulla situazione della flottiglia, dei cittadini italiani presenti a bordo e in generale dei rapporti italiani con Israele. Secondo la capogruppo Pd Chiara Braga “quello che è avvenuto è un attacco all’Italia,” una posizione condivisa anche dalla segretaria Schlein, secondo cui “questa notte sono state attaccate in acque internazionali anche imbarcazioni con cittadini e cittadine italiane: è un attacco deliberato al nostro Paese da parte del governo israeliano.” I 5stelle hanno dichiarato che avrebbero bloccato “con ogni mezzo” i lavori nelle commissioni. (ANSA / Today)

La società italiana sembra sempre più determinata a prendere le difese dei diritti umani, a prescindere dall’atteggiamento delle autorità. Il sindacato Usb ha dichiarato di essere pronto a una nuova mobilitazione per la Flotilla, dichiarando di “promuovere uno stato di agitazione permanente”: il sindacato “conferma perciò la decisione di proclamare un nuovo sciopero generale se la situazione dovesse precipitare. La parola d'ordine ‘Blocchiamo tutto’ è sempre più una necessità.” Stavolta anche la Cgil ha deciso di partecipare e non sabotare eventuali iniziative, come ha scandalosamente tentato di fare la scorsa settimana. Il maggiore sindacato italiano ha dichiarato che “in caso di ulteriori attacchi, blocchi o sequestri delle imbarcazioni o dei materiali,” la Cgil “è pronta a proclamare con la necessaria tempestività lo sciopero generale.” Il ministro dei Trasporti, Salvini, a cui è stato recentemente conferito il premio Italia-Israele 2025, ha detto che “non permetteremo che blocchino il paese e lo portino nel caos.” (USB / CGIL / X)

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