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La pochette di Cinzia Dal Pino



Cinzia Dal Pino è ricca e amante del ben vestire. Se dobbiamo fidarci della roba da lei stessa sparpagliata sul Libro dei Ceffi, uno stabilimento balneare a Viareggio assicura introiti sufficienti a frequentare taverne costose e a servirsi presso sarti dello stesso livello, qualsiasi cosa risulti ai servizi tributari.
I ricchi amanti del ben vestire indulgono con frequenza a un sistema di valori e credenze in cui la propensione a liberarsi in modo spiccio e cruento di qualsiasi presenza sgradita gode di aperta approvazione sociale. La corrente mentalità versiliese inoltre è caratterizzata da una venalità deteriore che si accorda ottimamente con il resto del quadro: nessuna meraviglia che Cinzia Dal Pino si sia rivalsa di una rapina uccidendo a freddo Said Malkoun, straziandolo con una costosissima autovettura e recuperando poi la propria pochette.
Testa per dente, come nella prassi quotidiana dei sionisti e degli "occidentali" in genere.
Da una col diploma di ragioniere.

Da una col diploma di ragioniere e con i cassetti pieni, di pochette.
Solo che la ben vestita Cinzia non aveva messo in conto la morbosa curiosità della gendarmeria, che l'avrebbe beccata senza il minimo sforzo e che di lì a qualche ora l'avrebbe accompagnata in un posto dove le pochette servono a poco, dove difficilmente si fa sfoggio di eleganza e dove altrettanto difficoltoso è l'accesso a pietanze ricercate. L'esecutivo di Roma non ha ancora depenalizzato l'omicidio volontario per motivi futili e abietti, e fino a oggi si è anche malauguratamente dimenticato di includere la superiorità razziale tra le attenuanti generiche.
A fronte di questa seccante situazione Cinzia cincischia, annaspa, almanacca e pinzimonia per giustificare il non giustificabile.
Sono state pochette anche le sue argomentazioni, insomma.
In un contesto in cui la pochezza è fra le caratteristiche essenziali.
Alzatisi dal letto presumibilmente a ore ignobili e preparatisi al turno in sale da bagno che le Dal Pino nemmeno si degnerebbero di frequentare, i gendarmi non devono aver gradito molto.
Nonostante il web sia stato lordato da molti apologeti, la signora Dal Pino ha davanti un futuro piuttosto magro.

Post scriptum. Secondo il "Corriere Fiorentino" Cinzia Dal Pino aveva passato la serata in un posto dove cuociono pesci e li vendono a prezzi molto alti.
Siccome pioveva, le avevano prestato un ombrello.
Dopo aver recuperato la pochette, Cinzia è tornata a restituirlo.
Un senso della cortesia e delle priorità che rivela un mondo intero.