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Firenze: Guglielmo Mossuto della Lega dice basta ai blitz spot. Con tanto di esclamativo!



Firenze.
Inveisce Guglielmo Mossuto, capogruppo(*) della Lega in consiglio comunale: "Agenti di Polizia Municipale impiegati per far multe ai commercianti o sequestrare merce agli abusivi. Quando per spaccio, degrado e furti in centro? Basta blitz spot!"

Ma anche basta spritz. O fist fuck.
E diamoci una regolata anche con gli esclamativi.

La #Lega o chi per essa hanno fatto le gonadi a scottadito per decenni all'amministrazione, agli addetti stampa e purtroppo anche alle persone serie, frignando contro chi vendeva borse e poster ai turisti occupandissolopùbbliho e poi i'ddegràdo e l'insihurézza.
Ogni tanto la gendarmeria di Palazzo Vecchio fa il solito pattuglione che sanziona cassettate di incapenti, ma adesso non gli va più bene perché c'è gente -nonostante la propaganda e i campi di concentramento in #Albania- che ai turisti e anche a qualche fiorentino dedica tutt'altre attenzioni. Quindi ci vorrebbe la polizia locale con il #taser, per fare ZAP! contro i négher recalcitranti e portarli tutti subito in prigione, loro e il loro andare in giro che fa calare i prezzi degli immobili.
E sul taser la Lega ha puntato molto; addirittura di più che sugli spruzzini piccanti intesi come indispensabili per la sicurezza femminile.
Gli spruzzini piccanti non si sa quanti stupri abbiano evitato. Di sicuro sono entrati da anni nella panoplia minima del malintenzionato e hanno causato più o meno direttamente almeno undici morti accertati. Otto nel 2018 alla #LanternaAzzurra di #Corinaldo e tre l'anno precedente in Piazza #SanCarlo a #Torino.
Adesso chiunque si interessi dei comunicati stampa di gente che a Firenze non è mai stata parte di alcuna soluzione e che quindi fa di tutto per farsi considerare parte dei problemi, viene a sapere che nel novembre 2024

quattro ragazzi di origine straniera minacciavano a Novoli le persone alla fermata della tramvia con uno strumento a scariche elettrice tipo taser.


Gentilissimo, è lo stesso Guglielmo #Mossuto a far sapere a tutti che adesso anche il taser è entrato nell'uso degli stessi operatori economici che si avvalgono -con buon successo- degli spruzzini piccanti.
La Lega ha conquistato un altro alloro.


(*) A furia di comunicati stampa e di aperitivi con i soliti dieci badolla la Lega è passata a Firenze dagli oltre venticinquemila voti del 2019 ai meno di novemila del 2024. Il risultato è che il gruppo dei consiglieri della Lega assomma oggi al solo #GuglielmoMossuto, che può orgogliosamente fregiarsi del titolo di capogruppo di se stesso.



La pochette di Cinzia Dal Pino



Cinzia Dal Pino è ricca e amante del ben vestire. Se dobbiamo fidarci della roba da lei stessa sparpagliata sul Libro dei Ceffi, uno stabilimento balneare a Viareggio assicura introiti sufficienti a frequentare taverne costose e a servirsi presso sarti dello stesso livello, qualsiasi cosa risulti ai servizi tributari.
I ricchi amanti del ben vestire indulgono con frequenza a un sistema di valori e credenze in cui la propensione a liberarsi in modo spiccio e cruento di qualsiasi presenza sgradita gode di aperta approvazione sociale. La corrente mentalità versiliese inoltre è caratterizzata da una venalità deteriore che si accorda ottimamente con il resto del quadro: nessuna meraviglia che Cinzia Dal Pino si sia rivalsa di una rapina uccidendo a freddo Said Malkoun, straziandolo con una costosissima autovettura e recuperando poi la propria pochette.
Testa per dente, come nella prassi quotidiana dei sionisti e degli "occidentali" in genere.
Da una col diploma di ragioniere.

Da una col diploma di ragioniere e con i cassetti pieni, di pochette.
Solo che la ben vestita Cinzia non aveva messo in conto la morbosa curiosità della gendarmeria, che l'avrebbe beccata senza il minimo sforzo e che di lì a qualche ora l'avrebbe accompagnata in un posto dove le pochette servono a poco, dove difficilmente si fa sfoggio di eleganza e dove altrettanto difficoltoso è l'accesso a pietanze ricercate. L'esecutivo di Roma non ha ancora depenalizzato l'omicidio volontario per motivi futili e abietti, e fino a oggi si è anche malauguratamente dimenticato di includere la superiorità razziale tra le attenuanti generiche.
A fronte di questa seccante situazione Cinzia cincischia, annaspa, almanacca e pinzimonia per giustificare il non giustificabile.
Sono state pochette anche le sue argomentazioni, insomma.
In un contesto in cui la pochezza è fra le caratteristiche essenziali.
Alzatisi dal letto presumibilmente a ore ignobili e preparatisi al turno in sale da bagno che le Dal Pino nemmeno si degnerebbero di frequentare, i gendarmi non devono aver gradito molto.
Nonostante il web sia stato lordato da molti apologeti, la signora Dal Pino ha davanti un futuro piuttosto magro.

Post scriptum. Secondo il "Corriere Fiorentino" Cinzia Dal Pino aveva passato la serata in un posto dove cuociono pesci e li vendono a prezzi molto alti.
Siccome pioveva, le avevano prestato un ombrello.
Dopo aver recuperato la pochette, Cinzia è tornata a restituirlo.
Un senso della cortesia e delle priorità che rivela un mondo intero.



Giovanni Fuochi, SS-Untersturmführer per il tempo di una foto



Lo stato che occupa la penisola italiana dispone di una quantità inverosimile di corpi armati, che in teoria giurano fedeltà su una costituzione.
Nel 2023 un alto ufficiale di uno di questi corpi armati -tale Roberto Vannacci- scrisse uno di quei lunghi e pesantissimi sfoghi inveleniti ma inutili che in tanti scrivono, stampano e presumibilmente leggono tutti da soli. Solo che nel suo caso qualcuno ha fatto la spia a un gazzettiere ostile col palese intento di rovinargli la carriera. Ed è riuscito solo a tirargli la volata.
L'esempio di Roberto Vannacci -che è finito a scaldare una assai ben remunerata poltrona al Parlamento Europeo- deve aver svegliato l'intraprendenza di diversi emuli.
Uno di questi si chiama Giovanni Fuochi. Che probabilmente scrive anche peggio di Vannacci, per cui ha pensato bene di prendere le scorciatoie e di diffondere direttamente una sua foto in uniforme da SS-Untersturmführer. "Sinistrorsi vi aspetto". Detto dando le spalle ai mobili di cucina, senz'altro con l'intento di incutere ulteriore timore.
Invece dei sinistrorsi, che non si sa bene cosa siano ma che è verosimile avessero di meglio da fare, è andata a fargli visita la sezione politica della gendarmeria di #Piacenza.
Che gli ha sequestrato l'uniforme.
E anche un po' di roba stampata che dice bene di un sovrappeso che cacciò la penisola italiana in una guerra mondiale e che dopo averla persa in maniera vergognosa credeva anche di filarsela travestito -guarda caso- da tedesco.
Ah, anche armi vere e proprie, dicono.
Se gli abbia anche ricordato che in ambiente militare i giuramenti dovrebbero ancora essere una cosa seria, non si sa.
In ogni caso, due minuti di notorietà pagati piuttosto cari.


La propaganda nelle strade di Firenze. Emanuele Cocollini (neanche della Lega) e la lobby pro vita e famiglia


"Pro vita e famiglia" è una conventicola che agisce come lobby nello stato che occupa la penisola italiana e delle cui istanze poco o nulla interessa in questa sede.
Interessa invece il fatto che la sua propaganda abbia trovato in Emanuele Cocollini -un consigliere comunale che è riuscito persino a farsi cacciare dalla Lega e che ha bucato i media solo quando si è fatto ritirare la patente di guida per essersi comportato come un avanzo di apericena qualsiasi- un difensore nell'amministrazione fiorentina.
Cocollini non ha apprezzato la scarsa visibilità che la propaganda di questa lobby ha avuto a Firenze. Un problema pluridecennale per chi intende imporre in città contenuti e messaggi prodotti altrove, specie se molto lontani dal clima politico che ancora -per fortuna- vi si respira, e che anche nei casi meglio riusciti riescono a farne considerare i diffusori come totalmente estranei alla realtà fiorentina.

Altre iniziative dello stesso genere non hanno avuto gli stessi problemi, come dimostra la foto a corredo. La definizione di genocidio per quanto sta accadendo a Gaza è senz'altro discutibile. Indiscutibile, invece, è l'impopolarita che lo stato sionista -nato da una impresa coloniale e sviluppatosi come stato di apartheid- ha riscosso, riscuote e continuerà a riscuotere presso moltissime persone serie di Firenze.



Il Comandante Todaro e i cosplayer della Wehrmacht


Gli ambienti conservatori della penisola italiana apprezzano e promuovono le produzioni culturali che ritraggono la partecipazione alla seconda guerra mondiale in termini oleografici.
In molti casi i saggi, la memorialistica e soprattutto le opere cinematografiche ritraggono individui e gruppi presentati come esempi di virtù e di correttezza rinforzando l'idea di un primato etico che eviti di lasciare spazio al ricordo di una realtà poco presentabile. Nei film prodotti nella penisola italiana si privilegiano i salvatori di ebrei, i derelitti cui mancò la fortuna ma non il valore, gli ufficiali gentiluomini.
La figura di Salvatore Todaro rientra nell'ultima categoria; tenne testa anche a Karl Doenitz, notoriamente poco tenero con i Don Chisciotte del mare.
Nulla da spartire quindi con Einsatzgruppen, Sonderkommando, Nacht und Nebel.
Roba da farci un film di cui andare orgogliosi.
Solo che poi arrivano al cinema alcuni sostenitori dell'esecutivo.
Al momento in cui scriviamo, questo esecutivo è guidato da una madre non sposata, proposta come Primo Ministro da una formazione conservatrice. La coerenza che da sempre caratterizza la pratica politica peninsulare.
Insomma, in questo cinema di una cittadina qualsiasi, questi sostenitori dell'esecutivo si presentano indossando divise nazionalsocialiste.
Lo stato che occupa la penisola italiana presenta un tasso di laureati tra i più bassi del continente europeo. A fronte di un dato del genere non stupisce che scarseggino persino le competenze necessarie a interiorizzarne la propaganda.



Giuliano Guzzo: maschio, bianco, etero & cattolico colpevole di tutto



Questo è il giovane vicentino Giuliano Guzzo, travestito da promotore finanziario di successo con tanto di orologione regalato per la cresima o, più, probabilmente, preso in prestito da qualche parente ricco sul serio visto che lui "lavora" come vicegazzettiere a "La Verità" dove non è detto gli emolumenti siano principeschi.
Prima però si è laureato con una tesi in filosofia del diritto, materia frequentatissima dagli spiriti ingegnosi.
Così conciato, Giuliano ha pubblicato un libro sulla cui copertina si è fatto previdentemente ritrarre già in manette.

A metà novembre 2023 nel paese di Vigonovo -in una zona non nuova ad episodi efferati- si è consumato un delitto piuttosto odioso. In poche ore sono comparsi sul web molti e ingegnosi contenuti diversivi, soprattutto ad opera del milieu di micropolitici "occidentalisti" e relative gazzettine e di account più o meno anonimi che sporcano ovunque con l'agenda politica "occidentalista".
Solo che stavolta il colpevole è venuto su a bigoli e sarde in saor e ha condotto un'esistenza da perfetto rappresentante dei "valori" occidentali.
Difficile pensare di poter ribaltare il tavolo.


Firenze: Donata Bianchi e gli indigeni bianchi



Il 18 ottobre 2023 a Firenze si ciarla gazzettescamente di insurrezione in consiglio comunale da parte delle formazioni politiche "occidentaliste".
Ovviamente non insorge nessuno.
Si frigna, al limite.
Si inveisce.
Qualche volta, nei casi proprio gravi, si sbraita.
Il frignare, le invettive, lo sbraitare hanno a motivo qualche frase pronunciata da tale #DonataBianchi, eletta per il PD - #PartitoDemocratico.
Per il PD, non per l'Avanguardia Armata per la Distruzione dei Valori Occidentali.
Insomma, Donata Bianchi si è detta convinta che stanti i mutamenti demografici e la crescente presenza di individui nati fuori dallo stato che occupa la penisola italiana, sarebbe il caso di provvedere a un'estensione del #suffragio.
Apriti cielo.
Chi scrive ha una esperienza più che decennale come scrutatore, e può tranquillamente affermare che anche nelle condizioni attuali dall'affluenza mancano intere classi che non hanno motivo di interessarsi a un'offerta politica modellata su una torma di vecchi ringhiosi con la TV sempre accesa, le doppiette nella vetrinetta in soggiorno, un #cane mordace nella resede del terratetto condonato e il cartello "Attenti al cane e al padrone" che poi finisce in televisione anche quello la volta che finalmente si decidono ad ammazzare la moglie dopo aver infingardamente temporeggiato per decenni.
In queste condizioni non è certo da meravigliarsi se l'accenno a un allargamento del suffragio da parte di Donata Bianchi ha causato le ire di formazioni politiche che devono il loro successo esclusivamente al mantenimento di una pluridecennale cappa di emergenza e di allarme nutrita ogni giorno dall'intero settore gazzettiero.


Firenze; immigrati islamici uccidono!


#Firenze.
La notte del 17 ottobre 2023 tre giovani -dicono- provenienti dalla #Tunisia hanno messo chissà come in moto una #BMW in via #Alfani e sono fuggiti finendo per uccidere un signore che le gazzette dei giorni successivi dipingeranno come benvoluto da tutti e appassionato di filosofia e letteratura.
La foto in alto è quella di una moto BMW del 2004, lo stesso anno di immatricolazione di quella rubata dai tre ragazzi.
Allora.
Chi si impossessa di un mezzo del genere e lo usa per percorrere a forte velocità e in senso contrario a quello stabilito dalla segnaletica una strada cittadina costituisce un perfetto esempio di completa adesione ai valori occidentali dominanti.
Chi sporca il web e le gazzette ciarlando di #risorse, #Islam e #immigrazione -immigrazione che tra l'altro viene presentata da più di trent'anni come un'emergenza invece che come un dato strutturale- lo fa per incompetenza, dimostrando tante volte ce ne fosse bisogno quale spreco di denaro rappresenti costringere tante migliaia di buoni a nulla a frequentare per dieci anni consecutivi le lezioni della scuola obbligatoria, o lo fa per propaganda, dimostrando in questo caso di essere mosso da malafede.
Nel primo caso siamo davanti a un diritto senza dubbio discutibile, ma esercitato a titolo gratuito.
Nel secondo caso siamo davanti a un "lavoro" del tipo retribuito qualche decina di euro a pezzo, che serve a riempire il bianco che c'è nelle gazzette fra una pubblicità e l'altra.