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Rubrica La settimana di Internazionale

Meraviglioso


«L’umanità sta tollerando che un miliardario nazista sudafricano bianco in pieno delirio di onnipotenza sputi in mondovisione su secoli di marce e battaglie ferocissime per la conquista di diritti sociali e civili. E tutto questo per cosa? Per la promessa di quattro macchine volanti, internet nel cervello e la colonizzazione di Marte?».


Sono parole di Djarah Kan, scrittrice e attivista.
E riferendosi sempre a Elon Musk, continua così:

«Se non vogliamo diventare personaggi sacrificabili delle fantasie di un bambino con troppi peli e troppi soldi, sarà meglio realizzare prima di qualsiasi altra cosa che la democrazia è un meraviglioso proposito, molto innovativo e interessante, ma difficile a farsi in una società che permette a pochi miliardari padroni di social network di decidere che la disinformazione di massa non è un problema di ordine pubblico e di sicurezza. La disinformazione che passa attraverso i maggiori social media è il mezzo attraverso il quale si controllano milioni di persone che non si limitano soltanto a condividere notizie false, ma votano. La disinformazione è la corsia preferenziale in cui viaggiano coloro i quali intendono rovesciare governi democraticamente eletti. La disinformazione è il mattone fondativo della struttura di questa nuova dittatura che ha il volto del progresso, in quest’era digitale. La disinformazione non è il fieno di cui si nutrono gli imbecilli e gli analfabeti funzionali. La disinformazione è il piede di porco che governi e partiti di destra utilizzano per forzare la capacità di discernimento di ogni singolo essere umano. Che esso sia più o meno istruito».


P.s. Le Monde, La Vanguardia, Mediapart, Ouest France, Libération, The Guardian, Dagens Nyheter: comincia ad allungarsi la lista dei giornali europei che hanno sospeso i loro account su X.

Da questa settimana si aggiunge anche Internazionale. La piattaforma di Elon Musk non è più un luogo di confronto e di circolazione delle informazioni in cui ha senso rimanere. È arrivato il momento di lasciare gli spazi diventati inospitali.

in reply to Polibronson 🦋

D'altro canto, creare un proprio nodo del #fediverse, per sé, per la propria famiglia, per un gruppo di amici o un'associazione non è mai stato tanto facile ed economico come oggi con #snac: encrypted.tesio.it/2024/12/18/…



L'articolo va letto, riletto e studiato a memoria, fino alla fine, parola per parola.
poliversity.it/@macfranc/11388…


"È il principale ipocrita al mondo della libertà di parola": la battaglia di Elon Musk con Wikipedia fa parte della sua guerra alla verità


Elon Musk è arrabbiato con Wikipedia per aver riportato il suo presunto "saluto nazista". Ma i suoi attacchi fanno parte di una lunga e inquietante storia di tentativi di sopprimere informazioni che ritiene scomode

the-independent.com/tech/elon-…

@pirati


Bronson 🐐 reshared this.





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Vediamo se il Fediverso fa il miracolo.

Organizziamo un concerto gratis a sorpresa?

Ho scoperto che un mio caro amico della scena chiptune sarà in Italia questo weekend.

Hai un posto/locale/squat/balera a Milano o in zone ragionevolmente raggiungibili da Milano (un'oretta di macchina)?

Scrivimi e organizziamo un concertino flash. Ci basta un impianto, ai Game Boy pensiamo noi.


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Dalla mia scrivania riesco a scorgere la piantina di peperoncino sul balcone.

Oramai ha perso quasi tutte le foglie. MA. il fusto centrale, lungo un buon mezzo metro, ha appesi sei e dico SEI peperoncini. Quando sono usciti, diverse settimane fa, abbiamo detto "accidenti, rimarranno verdi e marciranno, forse è meglio tagliarli ora", ma tra una cosa e l'altra son rimasti li.
Ora son grandi e ROSSI, appesi a quello che da lontano pare un rametto secco.

E niente, credo sia una visione potente dalla scrivania.

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in reply to rag. Gustavino Bevilacqua

Dalla scrivania c'è di mezzo la zanzariera e la fotocamera si confonde, ma la piantina è questa. Sembra messa male e in effetti mi stupisco che sia ancora viva ma tant'è
una piantina di peperoncino senza foglie ma con diversi peperoncini rossi


Basta che ti spacchi una gamba e il mondo costruito sulla inesistente maggioranza ti si sfalda sotto i piedi


Elena Brescacin

mastodon.uno/@talksina/1138199…


@annapivafanart @fp75sx che poi anche 'sto fatto di "minoranze" è un poco stretto, nel senso che le chiamano "minoranze" dal punto di vista del maschio bianco etero cis; peccato però che se guardi bene, a comandare il mondo è una maggioranza che non esiste perché il "puro" europeo/americano/russo non esiste. E in quanto all'eventuale disabilità, basta che ti spacchi una gamba e il mondo costruito sulla inesistente maggioranza ti si sfalda sotto i piedi

in reply to Polibronson 🦋

Nel 2015 mi sono rotta il malleolo. 33 giorni di gesso e poi circa 2 mesi tra tutore, stampelle e riabilitazione.
Nel periodo in cui avevo le stampelle sono andata alcune volte a lavoro a Firenze con il treno e mi sono bastate per capire quando il mondo sia pieno, ovunque, di barriere architettoniche.
Chi le sfida ogni giorno è un eroe.
in reply to 🌻 Francy_e_basta 🌻

@🌻 Francy_e_basta 🌻
E se pensi che sono barriere create da mano umana, allora capisci che non sono semplici ostacoli ma veri SABOTAGGI.
Le disabilità sarebbero molto meno pesanti se questi sabotaggi non avvenissero.
Mi candido a capo del governo del mondo per farli diventare reati penali.
in reply to Polibronson 🦋

@francina1909 Io penso sia semplice ignoranza, nel senso che non si rendono conto che ci sono queste barriere. Ho provato a segnalare uno scalino di 2 dita in uno scivolo di legno fatto per aggirare un cantiere (costruzione di un palazzo con conseguente blocco di una parte di marciapiede che collega la strada alla parte di marciapiede agibile. Spero di essere stato chiaro). "Sì, ma lo scivolo lo abbiamo fatto" "Vero, ma una persona in sedia a rotelle non può salire" "Perché?" 🤦‍♂️



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Relatable. Work by Jean Jullien

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How will you use these next 4 years?


mastodon.social/@_elena/113864…


To people despairing about the state of the world, let me help put things in perspective, time-wise. As the mom of a child turning 4 this week, I know very well how long 4 years feel.

Friends who are parents would tell me: “the days are long but the years are short.” It’s absolutely accurate.

I say: make this time matter.

In 4 years my child learned to walk, talk, became fully fluent in 2 languages and is now a LEGO wiz.

How will you use these next 4 years?




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25 anni fa moriva #HedyLamarr. Per noi è stata qualcosa di più che "la donna più bella del mondo" tanto che le dedicammo un intero spettacolo. Che è stato il nostro ultimo. A dicembre la FF ha chiuso dopo 19 anni. A breve arriverà il mio profilo personale all'indirizzo @patchanka. Nel frattempo questa è la sua storia: Bombshell ww4.123moviesfree.net/movie/bo… #cinema #WomenInSTEM


Il 20 Gennaio, giorno dell'insediamento di Trump, esci da X: it.helloquitx.com

Fai il tuo #eXit! L'esodo da X è massiccio da mesi ma ora potete migrare senza perdere i vostri follower.

Grazie a HelloQuitX puoi invitare tutti i tuoi followers a unirsi su #Mastodon.

Serve prima scaricare il proprio archivio X/twitter e poi migrare automaticamente tramite: app.helloquitx.com

Oggi 20 Gennaio, gli strumenti di migrazione sono pronti per aiutare tutte le persone a trovare argomenti da seguire e seguaci su Mastodon.

Lascia X dal 20 Gennaio, e mobilita amici e amiche, familiari e gruppi su tutte le piattaforme per far parte del movimento e aiutare tutti e tutte a lasciare X!

newsletter.devol.it/spezziamo-…



"Trovati qualcosa che ami e non lavorerai mai più in vita tua" è una stronzata.


Kenobit

in reply to Polibronson 🦋

lol!
Si trova anche in librerie e portali che trattano usato comunque, la mia copia l'ho presa così.


Oggi, con mia moglie, sono andato a fare due passi a Rivoli, località vicino a Torino da secoli rinomata per la possibilità di passeggiarvi con piacere: ricordo il capitolo del libro Cuore che inizia con le parole «Addio passeggiate a Rivoli».
Ebbene, all'inizio di via Piol l'occhio mi è caduto su una bacheca che pubblicizzava la proiezione dell'ultimo film di Ferzan Özpetek (Diamanti) presso il carinissimo cinema Borgonuovo.
Non so che ruolo abbia giocato il romanticismo della sala cinematografica un po' decadente, ma il film mi ha emozionato e fatto piangere.
Riflette su cinema e teatro, e su tanti temi importanti: il lavoro, il lutto, la ribellione, la violenza, eccetera.
Un capolavoro.

Qui il trailer.

Edit: Per non generare equivoci in chi volesse visitarla, specifico che la vecchia sala cinematografica si trova a oltre un chilometro dalla bacheca in cui era esposta la locandina.

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«


All eyes are on Bluesky, but Mastodon is also making clear and steady progress, I like it more then Bluesky.

Also the fact that I can change servers with Mastodon anytime I like, taking (almost) anything with me, feels comfortable in this time of BigTech oligarchs

».


@Erik Jonker mastodon.social/@ErikJonker/11…


Now using Bluesky and Mastodon at the same time, all eyes are on Bluesky but Mastodon is also making clear and steady progress, I like it more then Bluesky. Also the fact that I can change servers with Mastodon anytime I like, taking (almost) anything with me, feels comfortable in this time of BigTech oligarchs.


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Stati Uniti, che schifo
Italia, che schifo
Russia, che schifo.
Che schifo.

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Ormai sono due anni da quando è mancata la mia mamma.

Nonostante non la vedessi praticamente mai:

  • fino a pochi mesi fa ho dovuto prendere antidepressivi, e da venerdì sono di nuovo in burnout perché non reggo più nulla;
  • nelle fotografie sembro invecchiato di vent'anni, sembro Babbo Natale;
  • sono ingrassato in modo impressionante;
  • ho un perenne mal di stomaco.

Non so se mi riprenderò mai.


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cominciamo con un sorriso buona domenica ❤️ 😊

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Mi sveglio in piena notte e, come mi succede spesso, decido che non ho sonno.
Il pensiero comincia a vagare, ripenso al mio eccesso di account nel Fediverso.
Eppure mantengo ognuno di essi perché mi consente di fare qualcosa in più rispetto agli altri.
Ripenso a un'istanza che da tempo vorrei provare. Uhm... blocca Threads?
Nella mia app in cui "appunto ogni spunto" dovrei avere un link a una pagina che elenca le istanze spiegando se bloccano Threads.
La apro e ritrovo invece questo vecchio link, dell'ormai lontano 2012.
È un capolavoro dell'immenso e indimenticabile Franco Bomprezzi.

Non sono “diversamente abile”, chiaro?


Ci mancava anche Roberto Saviano. Un monologo in prima serata da Fazio tutto dedicato a celebrare la condizione dei “diversamente abili”. Parte bene, dalla cronaca, dalla evidente ingiustizia sociale dei tagli al welfare mentre è straripante lo scandalo della politica ladrona. Passa poi a magnificare gli atleti delle Paralimpiadi e qui comincia a scricchiolare, perché li ritiene di fatto migliori degli altri campioni, quelli che non esita a chiamare “normodotati”, facendomi aggricciare la pelle. Ma è la seconda parte, il clou emotivo del suo racconto, a sgomentarmi. Parla di Petrucciani, il grande pianista jazz morto a 36 anni, anche lui – come me – massacrato alla nascita dalle fratture conseguenti all’osteogenesi imperfetta. Saviano non fa altro che tirar fuori un capitolo del suo libro, è stato sicuramente molto colpito dalla vicenda umana di Michel Petrucciani, e lo capisco. Alto poco più di un metro, mani grandi e forti, ha trasformato il suo handicap riuscendo, grazie a un talento eccezionale e a un esercizio maniacale, a diventare un virtuoso del pianoforte. Vita sregolata, troppi concerti, troppo alcol e forse non solo. Insomma il classico cliché dell’eroe maledetto, scorrono le foto, dall’infanzia in poi, donne comprese. Tutto molto bello, romantico, commovente. Ecco, Saviano ha chiarito a milioni di italiani che cosa possono fare nella vita i “diversamente abili”.

In tanti, tantissimi, si commuovono e dicono: “Che bello, finalmente in prima serata si parla di loro”. Poi leggono il mio post su Invisibili e cominciano a tentennare, molti si rendono conto che effettivamente le parole hanno un peso e anche alcuni argomenti sono un po’ forzati, per riscuotere l’applauso, la standing ovation finale del grande comunicatore che parla da solo. Io rispondo ai commenti, cerco di spiegare il mio reato di lesa maestà, una lettera aperta a Roberto Saviano che definisco “diversamente bravo”. Il post sta girando molto nei social network e si accendono discussioni, dibattiti accesi, con toni più o meno tolleranti. Ho toccato insomma un nervo scoperto, un tasto sensibile. Bene.

Temo fortemente che l’invasione dei “diversamente abili” sia quasi inarrestabile. Io ci provo a spiegare che la parola giusta è “persona con disabilità”, come dice l’Onu, come dicono le associazioni, come dicono le persone. Ma niente, sono considerato un sofista, che guarda il dito e non vede la luna. Che importa dividersi sulle parole, suvvia? Andiamo alla sostanza. Siete o non siete persone con un sacco di problemi in più? Siete o non siete abili ogni giorno nell’affrontare la vita, anche quando è difficile? E allora, che cosa volete, “voi”? Siete “diversamente abili”. Ecco, tiè.

No. Io non ci sto. Non sono e non sarò mai “diversamente abile”. Durante la giornata posso essere un giornalista, un comunicatore, un consulente, un amico, un fratello, un amante, un compagno, un tifoso, persino un malato (se mi viene la febbre oppure la bronchite), un rompiscatole, un invalido civile (se devo utilizzare le leggi vigenti), ma non riesco a capire in che cosa sarei “diversamente abile”. Faccio fatica a vestirmi da solo, la sedia a rotelle la so usare ma non sono un drago, la pancia rallenta i movimenti, so usare lo smartphone ma faccio fatica con il touch screen, cerco di convivere con la mia disabilità ormai da tanti anni, ma non me ne faccio un vanto. Non voglio essere etichettato per questo. Mi chiamo Franco, penso che basti. E invece è vero: la gente ti guarda e ti etichetta, sempre più. Più di prima, più di dieci anni fa, forse ancor più di trent’anni fa. Forse perché il mondo della disabilità è più organizzato, visibile, combattivo. Forse perché riusciamo a parlarne, a discuterne, anche nelle difficoltà di un welfare che boccheggia.

Ma una cosa è certa: non autorizzo nessuno a pensarmi o a definirmi come “diversamente abile”. Diversamente un corno. Io sono bravissimo per i fatti miei. E lo so. Senza bisogno di concessioni benevole, tanto meno da Roberto Saviano in prima serata.

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One last picture from the balcony in the old apartment in #Rotterdam

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«Mi sta sulle balle 'sta cosa che ultimamente si parla troppo di ideologie e poco di idee».

#PersoneBelle

@Giù livellosegreto.it/@juc/1138421…


Oh, per inciso, chiunque pretenda di spiegare la storia, specialmente moderna, "senza sovrastrutture ideologiche" o mente o vuole farne un elenco di numeri e date senza nessi causali e contestualizzazione.
È necessario avere un'impostazione ideologica davanti a certi fatti del secolo scorso e di questo.

E poi mi sta un po' sulle balle sta cosa che ultimamente si parla troppo di ideologie e poco di idee.
Ideologia dà l'impressione che avere una posizione politica determinata sia un problema.



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The Statue of Liberty, standing tall above the streets of Paris, was dismantled and transported to New York in 1885, ahead of her 1886 dedication.

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Unknown parent

mastodon - Collegamento all'originale
Luca Sironi

ma figurati, e' perche' mi aveva risposto su pixelfed e io ho risposto da mastodon, e' normale.

Qui si chiacchiera volentieri con tutti !

buongiorno a entrambi


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Sette anni senza Dolores O'Riordan 🕯️

youtu.be/M6cfyLH9b-Q

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This post will affirm prejudices you might have. Fight that.
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Growing up in #Nigeria, I saw terrible things: executions by firing squad, burglars lynched and set on fire, fights at the drop of a hat, a girl beaten close to death cos a rumour claimed she was a witch who could steal penises, police flogging commuters for no reason.

But I have absolutely no PTSD from any of it (I think). My British kids have nightmares if a car door slams too loudly.

Why is that?

#psychology

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in reply to David Njoku

In the psych business, we call it a legacy burden. Research in epigenetics has demonstrated that trauma effects in the body can be transfered genetically.
in reply to David Njoku

I think there are several studies about community violence leading to desensitisation in children and adolescents. Makes sense as a perfectly reasonable coping mechanism. Living in a safer country, I think the shock from normal safety to experiencing sudden violence is larger, plus without previous exposure and support/knowledge the mind is unshielded.
I had PTSD, not because of violence, but 4 times experiencing sudden drastic sight loss; my mind couldn't cope.






Mancherà l'intelligente ironia di Oliviero Toscani.
Il mio ultimo ricordo di lui risale a questa mostra a Miradolo di San Secondo, che visitai nel 2019 insieme all'amico expat rientrato qualche giorno da Berlino.
Ricordo che mi stupirono le prime fotografie controcorrente, impattanti e politicamente scorrettissime.
fondazionecosso.com/evento/oli…

Trames reshared this.