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Curious Expedition (2016)


La scelta del personaggio

Less is more (anche nei videogiochi)


Uno degli obiettivi nella vita di ognuno di noi, è di fare della propria passione un lavoro, questo è un dato di fatto ed è innegabile. Non molti ci riescono, ma quei pochi che lo fanno si ritengono (a ragione) estremamente fortunati, oppure semplicemente hanno lavorato sodo per arrivare a fare ciò che più piace loro.Riad Djemili e Johannes Kristmann sono tra coloro che possono vantare di aver raggiunto questo traguardo. Il duo tedesco, chiamato Maschinen-Mensch, ha trasformato la passione per le avventure, per le spedizioni, per la storia, in un videogioco, un prodotto di successo, che ha fatto la loro fortuna dopo anni di sviluppo di videogiochi più o meno travagliato.Riad, laureato in Computer Science (l'equivalente della nostra facoltà di Informatica) è un programmatore e game designer, e dapprima si è occupato di sviluppo su dispositivi mobili, per poi partecipare attivamente allo sviluppo di Spec Ops: The Line, videogioco in terza persona del 2012, con la Yager Development.Johannes ha invece frequentato la Game Development School, è un art e game designer, e nella sua carriera si è occupato principalmente di sviluppo di giochi con interfaccia in Flash e per il web, prima di approdare anche lui alla Yager Development per partecipare allo sviluppo di Spec Ops: The Line. Lavorando per un team grande, e per tanti anni nella stessa azienda, Riad Djemili e Johannes Kristmann hanno detto:

Grandi team hanno meno influenza sugli individui


Poi:

E' difficile fare qualcosa di speciale, per sè stessi e per gli altri


E ancora:

Alto budget vuol dire appeal mainstream


Non è difficile quindi capire le motivazioni che hanno spinto i due a uscire dalla Yager nel 2014 e fondare i Maschinen-Mensch, con l'obiettivo di fare piccoli giochi con grande passione, rimanendo un team di ridotte dimensioni e indipendente.

I paesaggi sono variegati e dettagliati

Appassionati di spedizioni


Quando Riad e Johannes hanno fondato questo team indipendente, il primo problema è stato su cosa basare il loro primo videogioco. La risposta è arrivata piuttosto velocemente, in quanto entrambi hanno scoperto di avere una passione molto particolare, quella per le esplorazioni (una delle personalità storiche preferite di Riad è infatti Richard Francis Burton, inserito poi nel gioco come personaggio utilizzabile). Le influenze principali per le idee che hanno poi dato vita a Curious Expedition sono stati i film di Indiana Jones e le vicende legate al periodo del colonialismo. Ovviamente tutto ciò non è stato sufficiente, perchè c'era bisogno anche di inserire personaggi, creature, e in generale dinamiche che ruotassero attorno all'idea iniziale di una serie di esplorazioni in ambienti complessi e selvaggi. Per questo, molte delle ispirazioni legate alle spedizioni (per lo più del periodo del XVIII secolo) derivano dai libri di H.P. Lovecraft, così come le varie creature sono state prese in prestito dai testi di Jules Verne, tra cui “L'Isola Misteriosa”, “Viaggio al Centro della Terra” e “Il Giro del Mondo in 80 Giorni”, da cui i Maschinen-Mensch hanno estrapolato l'idea di mettere in competizione tra loro una serie di esploratori. Nelle prime fasi dello sviluppo di Curious Expedition, quando ancora era in fase embrionale, il videogioco era un semplice browser game sviluppato in Coffeescript, una variante del più popolare Javascript. Con il procedere dello sviluppo, Riad Djemili e Johannes Kristmann hanno pensato di implementare la generazione dinamica di testo e di inserire personaggi fittizi invece che realmente esistiti. La prima delle due idee è stata scartata quasi subito perchè risultava poi estremamente complicato fare la traduzione dei testi in altre lingue, quindi il testo è diventato statico e predeterminato. Per quanto concerne la seconda, ha continuato a prendere piede (con l'aggiunta di alcuni personaggi famosi come easter egg) fin quando, dopo la pubblicazione delle prime immagini, l'entusiasmo del pubblico per il progetto ha fatto in modo che gli sviluppatori decidessero di inserire personaggi realmente vissuti come selezionabili, anche per poter apprendere le loro vite e il contributo che hanno dato da un punto di vista storico. Per coinvolgere il pubblico e tenerlo al corrente dello sviluppo di Curious Expedition, i Maschinen-Mensch hanno pensato di partecipare, inizialmente con molta disillusione, all'hashtag #screenshotsaturday su quello che una volta era chiamato Twitter, con un successo inaspettato, coadiuvato anche dalla partecipazione del duo ad una delle jam più famose del web, ovvero Ludum Dare #29, dove hanno sviluppato un piccolo videogioco chiamato Planetcorp, ora giocabile tramite browser sul sito degli sviluppatori.

Un semplice combattimento contro due tigri

Generazione procedurale


La cosa più evidente che notiamo quando facciamo partire Curious Expedition, è la grafica in pixel art, molto pulita e ben rifinita. Una scelta coraggiosa, nel 2016, ma che non sorprende visto l'exploit di giochi con questo tipo di scelta artistica, tornata in auge nell'ultimo decennio. Avere una grafica stilizzata, permette al giocatore di concentrarsi molto di più sul gameplay, che sarà il fulcro dell'intera opera del duo Maschinen-Mensch, ma allo stesso tempo sorprenderà per la sua accuratezza e la sua bellezza, specialmente nella creazione di strutture e di paesaggi. Dal punto di vista sonoro, le musiche non sono molte ma sono ben curate, così come il sound design, che comprende alcuni dettagli come i passi dei personaggi, il suono delle armi, il rumore delle montagne che emergono e altri effetti ambientali. Non c'è nulla di eccezionale, ma è tutto al posto giusto e abbiamo la netta sensazione di essere immersi completamente all'interno della spedizione. La cura messa nei dettagli dei personaggi è seconda solamente a quella delle varie location che verranno messe a disposizione di chi vorrà intraprendere una o più spedizioni, impreziosite da un dithering moderno creato tramite giochi di colori, che strizza l'occhio alle produzioni di 30 anni fa. Percorreremo lande desertiche, zone artiche, giungle fittissime, steppe aride e desolate, terre preistoriche e addirittura mondi paralleli, e ognuno di questi luoghi sarà rappresentato da strutture ben definite e un misto di flora e fauna tipici di ognuno di essi. Scendendo ancora più nel particolare, all'interno di ogni zona ci saranno decine di punti di interesse diversi da visitare, come villaggi, capanne di sciamani, residui di altre spedizioni, altari, caverne, stazioni polari, cascate, strutture fatte di pietra, templi, santuari e tanto altro. Ognuno di questi luoghi sarà fondamentale per il proseguo della nostra spedizione, o ne potrà decretare la fine immediata, per cui bisogna attentamente valutare se è necessario visitarli o meno. Non solo, ma anche durante il nostro cammino, sarà molto frequente incontrare la fauna locale, che spesso e volentieri sarà ostile e vorrà ucciderci. Sarà estremamente fondamentale conoscere il nemico e considerare attentamente la possibilità di evitare lo scontro qualora possibile, o di affrontarlo se si ha bisogno di cibo o oggetti da scambiare e si ha una squadra forte nei combattimenti. Potremo incontrare da semplici animali come iene, tigri o pantere, fino a granchi giganti, dinosauri o possenti gorilla, e più il nemico è forte e resistente, migliore sarà la ricompensa al termine del combattimento, ma anche più complicato sarà rimanere in salute e sopravvivere. Il combattimento si svolge tramite tiri di dado e la scelta di essi o di una loro combinazione. Ci sono 4 tipi di dado: rossi (attacco), verdi (difesa), blu (ibridi), viola (magici). Ogni personaggio ha uno o più tipi di dado da poter lanciare in ogni turno, e ogni dado presenta una o più facce. Combinando le facce uscite ad ogni tiro, è possibile eseguire attacchi più o meno potenti, mosse difensive più o meno efficaci, o tattiche come la provocazione, l'avvelenamento o la confusione. Anche in questo caso, c'è un fattore RNG da considerare, ma anche una buona dose di strategia. Una menzione particolare va fatta per i santuari. Essi costituiscono l'obiettivo delle nostre spedizioni, in quanto contengono sempre dei tesori, che ci permettono di guadagnare fama o denaro, e sperare di proseguire ed entrare nella classifica dei migliori esploratori del club. Ma i santuari sono luoghi sacri, e non si può pensare di saccheggiare un luogo sacro senza scatenare un qualche tipo di maledizione. Difatti, ognuna di queste strutture, se visitata e privata dei manufatti che vi sono all'interno, causa un cambiamento climatico che può variare dalla semplice comparsa di alcune montagne, fino all'apertura totale del terreno sotto i nostri piedi, che in pochi secondi può provocare la sconfitta del nostro intero party. Anche in questo caso, si possono conoscere in anticipo le conseguenze del saccheggio di quel particolare santuario, e scegliere se si vuole rischiare di affrontarle o semplicemente allontanarsi. Fidatevi, quando vi dico che spesso e volentieri l'esito di un'intera spedizione dipende da una decisione come questa, per quanto banale possa sembrare.

Un santuario può decidere il destino della spedizione

Questione di scelte


Eh si. Se c'è un videogioco dove le scelte sono fondamentali, è proprio Curious Expedition. E non intendo solamente un personaggio piuttosto che un altro, un luogo invece di un altro.. Intendo davvero qualsiasi piccola e apparentemente innocua mossa. Cominciamo ogni spedizione dovendo scegliere in quale ambiente dirigerci, e già questo è fondamentale e richiede strategia, perchè dobbiamo capire se abbiamo gli oggetti giusti per affrontare una tipologia di ambientazione piuttosto che un'altra. Successivamente, dobbiamo scegliere se assumere qualcuno, ed eventualmente chi assumere, e questo può influenzare enormemente l'andamento della spedizione, perchè un personaggio potrebbe essere più adatto di un altro, sia in combinazione con il nostro che con gli altri componenti della squadra. Poi c'è la scelta dell'equipaggiamento da acquistare e da portare con noi, e probabilmente da questa dipende la sorte della nostra esplorazione, perchè dobbiamo equilibrare cibo, armi e strumentazione varia con i soldi che abbiamo, che spesso e volentieri non sono sufficienti per acquistare tutto. Frequentemente ci troveremo a dover scegliere che tipologia di oggetti acquistare e quali lasciare, e di conseguenza affrontare la spedizione in un modo piuttosto che in un altro. Ad esempio: se non avremo armi, forse dovremo evitare gli scontri con la fauna locale, per evitare di arrivare impreparati ed essere presumibilmente uccisi. E questa è solo la preparazione. Una volta approdati nel territorio da esplorare, ogni turno ci consentirà di muoverci di un numero di passi proporzionale alla quantità di sanità mentale che abbiamo in quel momento. La sanità mentale è un parametro fondamentale, rappresenta la nostra energia fisica e psicologica per spostarci nel paesaggio, quindi dovremo sempre averne un po' a disposizione, per evitare l'accadere di imprevisti che possono andare dal perdere qualche oggetto, alla morte di uno o più membri della squadra, quindi è importantissimo decidere di volta in volta quale luogo della mappa visitare, se approfondire l'esplorazione di alcuni punti di essa, oppure tralasciare alcune sezioni per arrivare il prima possibile alla destinazione finale: la piramide dorata. Nel frattempo, qualsiasi luogo esplorato ci mette di fronte a delle situazioni dove potremo decidere se parlare con determinati personaggi, saccheggiare cadaveri di animali o di precedenti esploratori, aprire sarcofagi che potrebbero contenere tesori oppure pericolosissime mummie, attraversare caverne con o senza l'ausilio di luci e tante, tantissime situazioni generate proceduralmente dal gioco. Anche il semplice riposare durante la notte può costituire un pericolo per i nostri esploratori. La gestione dell'inventario è altresì cruciale nello svolgimento delle spedizioni, perchè sarà limitato e vi obbligherà a decidere cosa portare con voi e cosa lasciare per strada, spesso scegliendo fra materiale necessario alla sopravvivenza e oggetti utili per la vendita o per la cessione in cambio di fama; in questi casi avere una visione della situazione a 360°, prevedere in un certo senso situazioni future e valutare attentamente lo stato del proprio gruppo sono le uniche strategie che potranno determinare, nel bene o nel male, l'esito della run. Al termine di ogni esplorazione, potremo vendere o donare gli oggetti recuperati, in cambio di soldi (per l'acquisto di altri oggetti nella successiva spedizione) o di fama (per ottenere un vantaggio nella classifica degli esploratori). Come accennavo, i personaggi principali sono molto diversi fra loro e consentono di cambiare modalità di approccio alle spedizioni, passando da quello più aggressivo fino a quello più pacifista. Di conseguenza, è possibile modulare il proprio stile di gioco per avere delle partite sempre diverse fra di loro e sempre nuove. Non è stato così inusuale che, fra le mie innumerevoli run, mi fossi trovato a stupirmi di scelte fatte e delle loro conseguenze, anche dopo tante ore di gioco. In conclusione, posso affermare che Curious Expedition è un prodotto che prende meccaniche roguelike già collaudate con successo da altri videogiochi, ma le eleva all'ennesima potenza, variegando in maniera esponenziale e permettendo al giocatore di avere tante ore di divertimento senza mai stancarsi, con un livello di difficoltà alto che richiede una strategia fine e dettagliata fino al minimo particolare, e che sebbene possa frustrare molto, può dare anche grandissime soddisfazioni, risultando un titolo virtualmente infinito e incredibilmente sorprendente, da non farsi assolutamente sfuggire.

L'obiettivo finale... E' la gloria!


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