Il premier pigliatutto: come il governo Meloni svuota le Camere.
(182)
Il #governoMeloni spinge con decisione sulla riforma del #premierato, con l'intenzione di discuterla alla Camera già a gennaio 2026. L'idea centrale è introdurre l'elezione diretta del presidente del Consiglio, abbinata a un premio di maggioranza che assegni il 55% dei seggi alla coalizione vincitrice anche con quote di voto inferiori al 40%. Questo schema promette “stabilità”, ma rischia di alterare profondamente gli equilibri costituzionali, concentrando poteri nelle mani del capo del governo.
Le modifiche agli articoli 92 e 94 della Costituzione prevedono un premier legittimato direttamente dal voto popolare, con fiducia parlamentare solo formale. Una “norma anti-ribaltone” che limiterebbe le crisi di governo a sostituzioni interne alla stessa coalizione, sotto pena di scioglimento delle Camere. Il “Presidente della Repubblica” perderebbe autonomia nella nomina del capo del governo e nelle fasi di stallo, diventando figura di ratifica piuttosto che garante. Molti costituzionalisti sottolineano come questo crei uno squilibrio tra poteri, con un esecutivo dominante e un Parlamento indebolito.
La legge elettorale collegata adotterebbe un proporzionale con premio maggioritario, sul modello regionale, per blindare maggioranze artificiali. La Russa e Fazzolari ritengono i “tempi maturi”, ma il disegno solleva interrogativi sulla reale efficacia contro l'instabilità.
Già oggi l’esecutivo Meloni ha usato il ricorso a decreti-legge (32 su 103 leggi nella prima fase) e voti di fiducia, comprimendo il dibattito parlamentare, limitando emendamenti e commissioni. Il premierato aggraverebbe questa tendenza: con maggioranza garantita e sfiducia impraticabile, le Camere diverrebbero sedi di approvazione automatica, private di controllo reale sull'esecutivo.
Si passerebbe da una democrazia parlamentare a un sistema ibrido, dove il leader eletto prevale sul pluralismo rappresentativo. Non manca qualche dissenso o dubbio tra i partiti di governo, soprattutto in merito all’abbandono dei collegi uninominali proprio da parte di chi aveva fatto di quell’elemento uno dei pilastri elettorali. La “Lega” e “Forza Italia” manifestano riserve sulla forma della legge elettorale che accompagna il premierato e sull’effettiva possibilità di avere sulla scheda il nome del candidato premier.
Queste tensioni interne, seppure non in grado finora di fermare i piani di “Fratelli d’Italia”, indicano che la riforma non è un progetto unanimemente condiviso all’interno della stessa coalizione di governo. Le critiche di esperti evidenziano un “premier pigliatutto” che influenzerebbe nomine chiave (dal Quirinale alla Consulta) senza contrappesi adeguati. Non risolve i problemi di governabilità, ma li sposta verso una verticalizzazione del potere che riduce spazi per opposizioni e mediazioni.L'Italia ha bisogno di rafforzare il Parlamento, non di ridurlo a esecutore di un leader plebiscitario.
Una riforma così profonda merita un esame puntiglioso e per nulla ammiccante, ma i rischi per la democrazia parlamentare appaiono evidenti.
E’ la mossa decisamente più importante e pericolosa di un esecutivo che, finora, ha brillato solo per la sua scarsa qualità politica e morale. Un modo per avvicinarsi, con decisione, ad una idea di Stato inchiodato ad una donna (o uomo) forte. E, pur ammettendo che il paragone è trito, molti Italiani pensano, nella loro idea di storia al contrario, che questa sia ancora la soluzione migliore. Un allarme democratico che tutti coloro che si rispecchiano nella Costituzione e nella democrazia devono cogliere e combattere.
#Premierato #Italia #Politica #Costituzione #Opinioni #Blog
rivedo Fuoco centrale (einaudi.it/catalogo-libri/poes…) e leggo già in copertina “l'incrosto”, la “musica storta”, il verbo “svivare”: ma quanto è inutilmente barocca, di un espressionismo che associato alla sua voce recitante preci suona hyper-fake, una scrittura come quella di Mariangela Gualtieri? posso dire che ha già prodotto epigonismi?
slowforward.wordpress.com/wp-c…
Anche l'Italia partecipa alle operazioni delle Forze di Polizia europee per sequestrare giocattoli contraffatti e pericolosi
Le operazioni #LUDUS IV e V hanno coordinato gli sforzi delle forze dell'ordine dell' #UE, che hanno portato al sequestro di 16,6 milioni di giocattoli contraffatti per un valore di 36,8 milioni di euro e alla segnalazione di 555 persone alle autorità.
Questi giocattoli falsi presentano gravi rischi per la salute dei bambini, tra cui l'esposizione a sostanze chimiche tossiche, rischi di soffocamento, livelli di rumore eccessivi che causano danni all'udito e rischi di incendio dovuti a componenti elettrici non conformi.
Le operazioni hanno coinvolto 26 paesi (Italia compresa), coordinate da #Europol, con il supporto di #EUIPO e #OLAF, e hanno preso di mira le reti criminali che sfruttano il mercato globale dei giocattoli (300 miliardi di euro,) che risulta essere il secondo settore più colpito dalla contraffazione al mondo. E'0 stato calcolato che il commercio di giocattoli contraffatti causa annualmente circa 1 miliardo di euro di mancate vendite nell' UE e comporta una perdita di 3.600 posti di lavoro, evadendo al contempo ingenti entrate fiscali.
Per saperne di più sulla contraffazione dei giocattoli e come difendersi:uibm.mise.gov.it/attachments/c…
Surfer Blood - 1000 Palms (2015)
Molto probabilmente, se fossi nato in Florida, in particolare a Palm Beach, in questo momento non sarei qui a scrivere né tantomeno passerei il mio tempo a recensire album o a fare musica. Rifacendomi a quell’immaginario collettivo che avvolge quasi tutti noi quando pensiamo alla Florida, a quest’ora sarei uno di quegli studenti dei college americani che abbiamo imparato ad apprezzare nei telefilm: perennemente in costume, con una lattina in mano e sempre pronto a fare surf. Per questo motivo apprezzo molto i Surfer Blood, ma solo per questo. Tre album in cinque anni non sono una cosa da tutti, soprattutto se si è giovani e si viene da Palm Beach! Per non parlare poi del fatto di aver cambiato tre etichette per altrettanti album, insomma: i ragazzi l’impegno ce lo mettono... artesuono.blogspot.com/2015/05…
Ascolta il disco: album.link/s/5cqtKmXH7OVGLjQ7z…
lasciate che le figuracce vengano a me
Sono andato a scuola scalzo nessuno mi aveva detto dei compiti da fare a casa e non avevo neppure una scusa, alla lavagna non sapevo cosa scrivere, e tutti guardavano i miei calzini bucati.
Lasciate che le figuracce vengano a me
Me la sono fatta addosso sono timido e divento subito rosso, arrivo quando il gioco è terminato e rimango con il dito alzato.
Alla gola un nodo mi prende quando mi fanno certe domande, le altre hanno già fatto tutto e tutto sanno mentre io ho sempre paura di fare un danno.
Lasciate che le poesie senza rima vengano a me
Alla festa dei tuoi diciotto anni sono arrivato già cotto ed ho vomitato sulla tua gonna ma ti ho dato il libro che avevo comprato.
Avevo i pantaloni sporchi di sangue lì sotto per questo non sono venuta in auto al mare con te ma ti ho dato il bacio che avevo sognato.
Lasciate che le figuracce vengano a me
Two Gallants - We Are Undone (2015)
Nascere negli Stati Uniti è croce e delizia per chiunque voglia fare musica; nascere in California, in particolar modo a San Francisco, lo è ancor di più. Dalla tua hai la tradizione, hai i mezzi, hai l’ispirazione, hai un DNA ricchissimo di rock&roll, di hard rock, di blues, di folk, di country, di tutto ciò di bello e di orrendo che nell’arco dell’ultimo secolo è stato sfornato nella patria dei blue jeans. Ma hey, sei comunque nato nel paese più competitivo del mondo, e non ti basterà di certo imitare i tuoi idoli per fare la storia. I Two Gallants si presentano al loro quinto album con la stessa formazione: due ragazzi che vanno avanti da 13 anni, camminando fianco a fianco come i protagonisti del racconto di Joyce da cui prendono in prestito il nome... artesuono.blogspot.com/2015/02…
Ascolta il disco: album.link/s/11sTj0Bqb9idDiX3N…
Yo La Tengo - Stuff Like That There (2015)
A venticinque anni esatti da “Fakebook”, quello che fu il loro quarto lavoro in studio, i signori Yo La Tengo ripetono l’esperimento di pubblicare un album nel quale alternare revisioni personalizzate di brani altrui e tracce autografe. “Stuff Like That There” rappresenta il perfetto sequel di quell’avventura, forte della presenza di nove cover, tre rivisitazioni di pezzi propri già pubblicati in passato e due inediti: “Rickety” e “Awhileaway”... artesuono.blogspot.com/2015/09…
Ascolta il disco: album.link/s/00vIbcUe4eGeNezbm…
Kurt Vile - B’lieve I’m Goin Down… (2015)
E fu così che anche per Kurt Vile arrivò il pesante macigno del dovere dare seguito al disco-capolavoro della sua carriera. Non che Smoke Ring for My Halo – il suo breakthrough album – fosse un lavoro minore, ma con il successivo Wakin on a Pretty Daze il trentacinquenne di Philadelphia ha raggiunto la piena maturità e il pieno equilibrio tra gli elementi cantautorali e le scorribande classicamente rock che da sempre trovano posto all’interno del DNA dell’artista. Il fatto che l’anno dopo sia arrivata anche la definitiva consacrazione dei War on Drugs del vecchio compare Adam Granduciel, per certi versi ha complicato ulteriormente il compito, perché oltre a bissare il livello di Wakin on a Pretty Daze, Kurt Vile ha dovuto anche confrontarsi con l’ascesa nell’olimpo della sua vecchia band... artesuono.blogspot.com/2015/09…
Ascolta il disco: album.link/s/07W2z9W0uWJPdG8Po…
Julia Holter - Have You In My Wilderness (2015)
Pochi artisti possono vantare un linguaggio e una personalità come Julia Holter, in soli tre album ha messo a disposizione della sua vitalità sonora tutte le infinite possibilità dell’esoterismo musicale, sfiorando la rarefazione in “Ekstasis”, rielaborando le frontiere dell’avanguardia che si districavano tra John Cage e i Kraftwerk in “Tragedy” e infine volgendo uno sguardo audace e surreale al passato nel teatrale e vigoroso “Loud City Song”. “Have You In My Wilderness” è un capitolo nuovo per la Holter, il filo comune delle canzoni non è nelle tematiche o nella premessa culturale, il songwriting e la dimensione pop sono la nuova sfida, ed è... artesuono.blogspot.com/2015/09…
Ascolta il disco: album.link/s/0EiGGBzF9wzJn2X8F…
R.E.M. — Out Of Time (1991)
Rapidi Movimenti Oculari, l’indice fisiologico che rivela lo svolgersi del sogno all’interno del sonno. La musica rock per i R.E.M. è appunto uno stato ipnotico da sogno, dove i musicisti analizzano le varie visioni musicali, quelle che hanno mosso la loro sensibilità creativa (Doors, Byrds, Velvet), sovrapponendole poi con innovazioni e ulteriori appendici. Abbandonata la neo-psichedelia del giro californiano, i R.E.M. realizzano l’opera più alta del nuovo sound metropolitano, dove la band vive queste composizioni in prima persona con una formula che si rivelerà imbattibile... silvanobottaro.it/archives/372…
Ascolta il disco: album.link/s/6yEuIwTQpciH1qtj7…
The Tallest Man On Earth - Dark Bird Is Home (2015)
Giudicare un nuovo album di Kristian Matsson è più complicato di quello che si immagina in partenza. Svanito l’”effetto sorpresa” delle sue composizioni emozionanti, volitive, rimane sempre il dubbio, da qualche parte in fondo alla testa: ma queste canzoni non le ho già sentite? Il flebile tentativo di arricchire i propri arrangiamenti, inevitabile dopo tre Lp suonati sostanzialmente chitarra e voce senza produzione, non cancella questa sensazione, ma ha comunque il pregio di dare respiro alla scrittura dello svedese, lasciando spazio a reintepretazioni più impressionistiche della sua musica (la title track), diminuendo l’effetto ormai claustrofobico dei suoi pezzi... artesuono.blogspot.com/2015/05…
Ascolta il disco: album.link/s/1Bz5pzlT3m7uJp153…
Charlie Parr - Stumpjumper (2015)
Certe storie possono arrivare solo dall'America, terra di grandi contraddizioni e di speranze, ove può accadere tutto e il contrario di tutto. Succede, allora, che un grande musicista, come Charlie Parr, abbia vissuto ai margini del music business per anni, producendosi i dischi da solo (o con la collaborazione di microscopiche etichette) e suonando in piccoli locali praticamente a prezzo di costo. Poi, quando le cose sembravano immodificabili e i sogni di gloria evaporati sotto l'amara benedizione degli dei della realtà, qualcosa succede... artesuono.blogspot.com/2015/07…
Ascolta il disco: album.link/s/4k4Acx6Tx3mVSTXcE…
Foals - What Went Down (2015)
L’equilibrio instabile tra autenticità e teatrino messo in piedi per piacere a tutti i costi (leggi: paraculaggine) è forse la più grande questione irrisolta, nell’attuale panorama musicale, questo perché molti hanno scoperto che la prima può anche appartenere al mainstream e la seconda spesso si insinua – in molti casi tracimando – in quello che un tempo avremmo chiamato “alternative”. Tutto, in questo schema interpretativo, congiurava dunque contro i Foals, band major che però, come molte altre, si rivolge ad un pubblico poco mainstream... artesuono.blogspot.com/2015/09…
Ascolta il disco: album.link/s/0RyCpIKlCV0kgEuzr…
Perché non posso scrivere di tutto (anche se mi sta a cuore.)
(181)
Spesso sui social capita che, se parli sempre e solo di una certa causa (per esempio la #Palestina) qualcuno ti accusi di non interessarti ad altri drammi, come quelli che succedono in #Sudan o in altri luoghi del mondo.Questa è una questione che merita un po’ di chiarezza, perché il punto vero è un altro: nessuno di noi è un’agenzia di stampa, e non parlare di una cosa non significa affatto fregarsene. La verità è che tutti noi abbiamo dei limiti: di tempo, di energie, ma anche di capacità emotiva.
Non possiamo essere costantemente presenti su ogni emergenza, su ogni ingiustizia, su ogni tragedia che si presenta nel mondo. E, sinceramente, provarci significherebbe anche rischiare di annullare noi stessi, perdendo quella sensibilità che ci spinge a interessarci davvero di alcune questioni.
La partecipazione emotiva è inevitabilmente selettiva: ci sentiamo più vicini e coinvolti in certe storie perché le conosciamo meglio, le capiamo, o semplicemente perché in quel momento sentiamo di poter fare qualcosa di più concreto.
Non è una questione di indifferenza verso le altre cause, ma una scelta, consapevole o meno, di dove concentrare le nostre forze, anche per proteggere la nostra salute mentale. E poi, diciamolo: sui #socialmedia la pressione è fortissima. Se non ti vedi parlare di tutto, c’è chi pensa che non ti importi. Ma questa è una falsa aspettativa.
La responsabilità di dare voce a ogni singola emergenza non spetta a noi singoli individui, ma a un sistema di informazione ben più complesso.Noi partecipiamo con ciò che possiamo, con quello che sappiamo, con quello che ci muove davvero.
Quando vedi qualcuno che si concentra spesso su una sola causa, non darla per scontata: può significare un impegno profondo, non una mancanza di interesse per il resto. E chi ti conosce sa che dietro quel silenzio ci sono comunque solidarietà, preoccupazione e rispetto. Non serve parlare di tutto per esserci davvero.
In fondo, la vera indifferenza è un’altra cosa: è non provarci nemmeno, è non farsi toccare da niente, è voltare le spalle senza nemmeno chiedersi come si potrebbe fare la differenza. La partecipazione selettiva, invece, è umana, corretta e spesso necessaria. Insomma, non siamo agenzie di stampa, ma persone. E va bene così.
#Blog #SocialMedia #Opinioni #EmpatiaSelettiva #PartecipazioneEmotiva
Public Service Broadcasting - The Race For Space (2015)
Grazie all'accesso straordinario all'archivio degli importanti filmati storici del BFI, Public Service Broadcasting viaggia indietro nel tempo ed esplora gli anni in cui Stati Uniti e URSS si batterono per avere la meglio su una nuova frontiera – lo spazio. Il nuovo album segue l'acclamato disco di debutto Inform – Educate – Entertain, che nel 2013 ha conquistato il #21 posto nella classifica UK degli album, è stato nominato Best Independent Album agli AIM Awards ed incluso nella Top 10 Albums of the Year di BBC 6Music. L'album è stato presentato al pubblico di tutto il mondo in 18 mesi di tour, per un totale di oltre 200 concerti... artesuono.blogspot.com/2015/03…
Ascolta il disco: album.link/s/10QhRYxVBuSFgC5mj…
Nessuno stato Palestinese: la via di Netanyahu.
(180)
La posizione del primo ministro israeliano Benjamin #Netanyahu e dei suoi governi rispetto alla nascita di uno stato palestinese è stata storicamente e sistematicamente di netta opposizione. Tale linea, consolidata nel corso di più mandati, si fonda su motivazioni di sicurezza, strategie politiche interne e supporto di alleati significativi come gli #USA, con uno specifico ruolo anche dell'Unione Europea, specialmente negli ultimi anni di conflitto e nella fragile tregua in atto.
Netanyahu si è sempre opposto in modo esplicito alla nascita di uno stato palestinese, sia in Cisgiordania che nella Striscia di Gaza, sostenendo che la creazione di tale entità comporterebbe gravi rischi per la sicurezza di Israele e porterebbe il territorio sotto l'influenza di Hamas e di altri gruppi considerati terroristici.
Nel corso dei decenni, il leader israeliano ha argomentato che l’origine del conflitto non dipende dall’assenza di uno stato palestinese, ma dall’opposizione all’esistenza stessa di Israele da parte di diverse parti palestinesi e arabe. Tale convinzione ha portato Netanyahu a promuovere politiche di isolamento dell’Autorità Nazionale Palestinese e al rafforzamento di Hamas a Gaza per mantenere la divisione tra i palestinesi: “Chi desidera ostacolare la nascita di uno stato palestinese deve sostenere il rafforzamento di #Hamas”, ha dichiarato in riunioni di partito.
A partire dal ritorno alla guida di #Israele nel dicembre 2022, il governo Netanyahu ha accentuato la sua opposizione a qualsiasi riconoscimento unilaterale di uno stato palestinese. Nel 2024, la Knesset ha votato formalmente contro la nascita di uno stato palestinese, definendo l’eventuale riconoscimento “un regalo al terrorismo”. Il primo ministro ha ottenuto il sostegno sia dai partiti di destra che da quelli centristi, consolidando una linea che respinge apertamente ogni diktat internazionale su tale questione. Parallelamente, sono state accelerate le operazioni militari a Gaza e l’espansione degli insediamenti in #Cisgiordania, rallentando o impedendo ogni serio negoziato di pace.
Gli Stati Uniti hanno storicamente sostenuto Israele anche rispetto al veto posto contro il riconoscimento di uno stato palestinese presso le Nazioni Unite. Nell’ultimo conflitto a #Gaza, Washington ha ripetutamente bloccato con il proprio veto risoluzioni ONU che chiedevano l’arresto delle ostilità e l’apertura agli aiuti umanitari, dichiarando che tali pressioni pianificate “indebolirebbero la sicurezza israeliana e rafforzerebbero Hamas”.
Tuttavia, segnali recenti indicano un leggero cambiamento: una parte del Congresso USA ha iniziato a proporre la risoluzione per il riconoscimento dello Stato palestinese, seppur senza concreto esito. La tregua attuale rimane estremamente fragile e subordinata alle dinamiche interne israeliane e alle pressioni internazionali, con il governo di Netanyahu che continua a minare la stabilità e i processi negoziali.
L’Unione Europea si è mostrata maggiormente incline a sostenere la “soluzione a due stati”, criticando apertamente la politica israeliana contemporanea. Tuttavia, la reale capacità d’influenza della #UE sulle scelte del governo israeliano rimane marginale, sia per le profonde divergenze interne alla stessa Europa che per il peso geopolitico degli Stati Uniti nelle politiche israeliane. La posizione della UE si limita spesso a dichiarazioni di principio e pressioni diplomatiche, risultando poco efficace nel condizionare gli sviluppi concreti sul campo.
L’opposizione di Netanyahu e del suo governo alla creazione di uno stato palestinese appare più radicata che mai nel contesto attuale. Le strategie di divisione interpalestinese, la retorica sulla sicurezza e la gestione della crisi di Gaza sono pilastri di questa immunità ai cambiamenti internazionali. Gli apparati di potere statunitensi e, in misura minore, europei, nonostante alcuni segnali di evoluzione, continuano a garantire una protezione diplomatica che rende difficile qualunque concreta attuazione della “soluzione a due stati”. #Israele vuole essere l’unico stato nella Palestina. Lo dice con le armi e la distruzione di ogni ragionevole ipotesi contraria.
#Blog #Israele #Palestina #USA #UE #Opinioni #Medioriente
DOSSIER: MINACCE AL SETTORE AGROALIMENTARE.
## DOSSIER: MINACCE AL SETTORE AGROALIMENTARE. LE FRODI, l’AGROPIRATERIA. LA RISPOSTA IN AMBITO EUROPEO E NAZIONALE
È di pochi giorni fa la notizia di un nuovo regolamento UE per proteggere agricoltori e fornitori di prodotti alimentari dalle pratiche commerciali sleali transfrontaliere.
Il nuovo regolamento prevede una Cooperazione transfrontaliera che crei un sistema in cui i paesi dell'UE possano collaborare per indagare e porre fine alle pratiche sleali che coinvolgono aziende di diversi Stati membri. Le autorità nazionali potranno: – condividere informazioni tra loro; – coordinare le indagini; – informare altri paesi sulle decisioni relative alle pratiche sleali.
Se le pratiche sleali interessano fornitori in almeno 3 paesi UE, un paese verrà designato per coordinare la risposta.
Il regolamento include norme per proteggere i fornitori da ritorsioni quando segnalano pratiche sleali, comprese misure di protezione dei dati e riservatezza ed affronta anche le pratiche sleali da parte di acquirenti situati al di fuori dell'UE che trattano con agricoltori europei.
Il settore agroalimentare rappresenta un'infrastruttura economica globale di importanza strategica, ma è parallelamente esposto a forme di criminalità organizzata che superano la tradizionale sfera della sicurezza igienico-sanitaria. La frode agroalimentare, o food fraud, si configura come un fenomeno intrinsecamente complesso e transnazionale, richiedendo risposte coordinate a livello di polizia, intelligence e legislazione. L'analisi qui presentata si concentra sull'architettura di enforcement internazionale e sulla dettagliata risposta giuridica e operativa intrapresa dallo Stato italiano.
La necessità di un approccio integrato è determinata dalla natura ibrida della minaccia, che danneggia simultaneamente la salute pubblica (sebbene non sempre in modo immediato), la concorrenza leale tra gli operatori economici e la fiducia dei consumatori. La lotta a tali pratiche non può limitarsi al controllo dei prodotti finiti ma deve penetrare l'intera filiera produttiva e distributiva, inclusa la dimensione del commercio elettronico.
La distinzione tra una semplice non conformità amministrativa (errore procedurale o igienico non intenzionale) e una frode intenzionale è fondamentale per mobilizzare le risorse di law enforcement appropriate.
A livello europeo, sebbene la legislazione UE non fornisca una singola definizione onnicomprensiva di frode, il Regolamento (UE) 2017/625, relativo ai controlli ufficiali, e la Commissione Europea, tramite il sistema iRASFF, hanno stabilito i criteri operativi per l'identificazione della frode.
Il quadro normativo definisce la frode agroalimentare come “una non conformità relativa a qualsiasi presunta azione intenzionale da parte di imprese o individui, allo scopo di ingannare gli acquirenti e trarne indebito vantaggio, in violazione delle norme di cui all'articolo 1, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2017/625”. Affinché un caso venga classificato come sospetto di frode, devono essere soddisfatti cumulativamente quattro criteri operativi stabiliti dall'EU Food Fraud Network (FFN):
1. Violazione del diritto UE: Deve esistere un illecito previsto da una o più regole codificate nella vasta legislazione UE in materia di alimenti e mangimi.
2. Intenzionalità: La condotta deve essere verificata come deliberata, non accidentale, ad esempio la sostituzione intenzionale di un ingrediente di alta qualità con uno di qualità inferiore.
3. Guadagno economico indebito: L'atto fraudolento deve portare a una forma di vantaggio economico diretto o indiretto per l'autore.
4. Inganno del cliente/consumatore: Deve esserci una forma di inganno, come l'alterazione dell'etichettatura o della colorazione, che nasconde la vera qualità o natura del prodotto.
L'impostazione dei quattro criteri operativi, e in particolare l'insistenza sull'elemento dell'intenzionalità e del guadagno economico, trasforma la frode agroalimentare da un problema di igiene (tipicamente gestito dalla DG SANTE [la Direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare è una direzione generale della Commissione europea responsabile delle politiche dell'UE in materia di salute e sicurezza alimentare, con la missione di proteggere e migliorare la salute pubblica, garantire che gli alimenti siano sicuri e sani e sostenere l'innovazione in entrambi i settori] e dalle autorità sanitarie) in un mandato di sicurezza pubblica e tutela del mercato. Questa distinzione è essenziale per giustificare il coinvolgimento di agenzie di law enforcement specializzate, come Europol e OLAF, nelle operazioni congiunte. Le azioni di contrasto, come l'Operazione OPSON, non si concentrano infatti solo sul ritiro di merce pericolosa, ma puntano all'identificazione e all'interruzione delle reti criminali organizzate.
Il riconoscimento che la frode non è solo un rischio sanitario ma anche un inganno economico legittima l'uso di risorse di intelligence economica e di investigazioni penali, essenziali per la tutela dei beni immateriali connessi al cibo, come la reputazione e l'autenticità dei prodotti.
Inoltre, sempre in ambito europeo, è stato di recente approvato dal Parlamento e successivamente, il 26 marzo 2024, dal Consiglio, il Regolamento UE 2024/1143 - pubblicato nella G.U. dell'UE il 23 aprile 2024 – che ha abrogato il Regolamento UE n. 1151/2012. Esso è volto a riformare la normativa UE in materia di protezione delle indicazioni geografiche dei vini, delle bevande spiritose e dei prodotti agricoli. Il regolamento 2024/1143 – pubblicato nella G.U. dell'UE il 23 aprile 2024 - prevede, tra l'altro: – una procedura di registrazione semplificata ed un periodo massimo di 6 mesi, per l'esame delle domande; – una maggiore protezione delle indicazioni geografiche (IG), anche online. I nomi di dominio che le utilizzino illegalmente potranno essere chiusi o disabilitati. L'Ufficio dell'UE per la proprietà intellettuale (European Union Intellectual Property Office, EUIPO) istituirà a tal fine un sistema di allarme; – un ruolo rafforzato per le associazioni di produttori che potranno, laddove non lo siano già, essere riconosciute dagli Stati membri e a cui potranno essere conferiti maggiori poteri e responsabilità; – regole per l'uso di un prodotto a denominazione IG come ingrediente di un prodotto trasformato. Per comparire nell'etichetta o nella pubblicità di tali prodotti l'ingrediente IG dovrà essere utilizzato in quantità sufficienti da costituirne una caratteristica essenziale e la sua percentuale dovrà essere indicata. L'utilizzo dei prodotti con denominazioni IG come ingrediente di prodotti alimentari preimballati, dovrebbe essere consentito previa notifica alla pertinente associazione di produttori riconosciuta; – regole per l'utilizzo dei nomi dei produttori e delle IG sugli imballaggi; – la valorizzazione di pratiche di sostenibilità ambientale, sociale od economica, anche nel disciplinare.
L'ARCHITETTURA INTERNAZIONALE DEL CONTRASTO
Il sistema di lotta alle frodi agroalimentari nell'Unione Europea è stato profondamente rimodellato a seguito di crisi di fiducia di vasta portata. Il caso della carne equina, emerso all'inizio del 2013, rappresenta un punto di svolta. I controlli ufficiali in diversi Stati membri rivelarono che prodotti preconfezionati, come gli hamburger, contenevano carne di cavallo non dichiarata, spacciata per manzo, ingrediente con un prezzo superiore.
La frode di etichettatura non era l'unico rischio; la problematica era aggravata dal timore che nella catena alimentare umana fosse penetrata carne di cavallo proveniente da animali a cui era stato somministrato fenilbutazone, un medicinale veterinario il cui uso è consentito solo per cavalli non destinati alla produzione alimentare.
Questo scandalo evidenziò la necessità di una risposta coordinata e immediata. La Commissione Europea (con il supporto della Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare, DG SANTE) reagì raccomandando un piano coordinato di controllo a livello UE per stabilire la prevalenza di pratiche fraudolente, coinvolgendo l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), Europol e gli enti competenti nazionali. Da questo momento in poi, la Commissione ha formalizzato il potere di raccomandare tali piani coordinati in caso di sospetto di frode nel campo dell'alimentazione umana e animale. Il ripristino della fiducia dei consumatori divenne un obiettivo esplicito delle strategie di contrasto.
La cooperazione internazionale di polizia è incardinata nel progetto OPSON (dal greco opson, che significa 'cibo' o 'piatto prelibato'), coordinato a livello globale da INTERPOL e a livello UE da Europol fin dal 2011. Europol, l'agenzia di polizia dell'Unione Europea con sede all'Aia, ha la missione di sostenere gli Stati membri nella lotta contro tutte le forme gravi di criminalità organizzata e internazionale, inclusa la frode alimentare. INTERPOL, invece, coordina le attività condotte al di fuori dell'Unione Europea.
L'Operazione OPSON XIV, la 14ª edizione dell'iniziativa annuale coordinata da Europol per combattere la contraffazione e la commercializzazione di alimenti e bevande non conformi nell'Unione Europea, che si è svolta tra dicembre 2024 e aprile 2025, ha portato al sequestro di beni per un valore di 95 milioni di euro. L'operazione, che ha coinvolto 31 paesi, l'Ufficio Europeo Antifrode (OLAF), la DG SANTE e il settore privato, ha portato al sequestro di 11,6 milioni di chilogrammi di alimenti e 1,4 milioni di litri di bevande. Tra le frodi più comuni individuate vi sono la falsificazione delle date di scadenza di prodotti alimentari scaduti, spesso recuperati da imprese di smaltimento rifiuti infiltrate da gruppi criminali organizzati. Altre pratiche illegali includono la contraffazione di prodotti con indicazioni geografiche protette, specialmente per olio d'oliva e vino, e la vendita di carne e pesce prodotti in condizioni igieniche inadeguate. In Italia, sette persone sono state arrestate per lo sfruttamento illegale di cavalli trattati con farmaci, con il sequestro di un impianto clandestino di macellazione e di un camion con carne illegale. In Portogallo, un'operazione di macellazione illegale senza standard sanitari è stata smantellata.
Parallelamente all'attività di polizia, l'Unione Europea ha sviluppato strumenti di intelligence amministrativa. La Rete Europea contro le frodi agroalimentari (FFN) e il sistema di assistenza e cooperazione amministrativa per le frodi alimentari (AAC-FF) rappresentano il veicolo primario per lo scambio di informazioni tra le autorità competenti degli Stati membri. Questi sistemi consentono la trasmissione e la ricezione di richieste di assistenza per la verifica della conformità alla legislazione sulla filiera agroalimentare.
La cooperazione transfrontaliera è in costante crescita. Il numero annuale di casi scambiati tra gli Stati membri tramite i sistemi FFN/AAC-FF è più che raddoppiato in cinque anni, passando da 157 nel 2016 a 349 nel 2020. Questa intensificazione delle interazioni dimostra un rafforzamento della capacità europea di identificare, investigare e proteggere i cittadini da pratiche illegali che coinvolgono più giurisdizioni. La Commissione, avendo accesso ai dati sinottici di tracciabilità e allerta, coordina le attività e richiede indagini alle autorità competenti di Paesi terzi, specialmente per le frodi riguardanti le importazioni.
Un elemento chiave di questa struttura è il sistema di assistenza e allerta rapida iRASFF (Information and Alerts). L'iRASFF si è rivelato uno strumento indispensabile per la protezione delle eccellenze italiane e delle Indicazioni Geografiche (IG). L'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi (ICQRF) ha utilizzato con successo le richieste iRASFF per segnalare casi di Italian sounding che costituiscono violazioni dell'Articolo 7 del Regolamento (UE) n. 1169/2011 (pratiche corrette di informazione).
Il successo nell'utilizzo di iRASFF per risolvere casi di usurpazione di denominazione (come l'evocazione del Prosciutto di Parma DOP, del Prosecco DOP greco o di prodotti Italian sounding norvegesi) suggerisce che l'efficacia della tutela delle IG può essere ottenuta in modo più rapido attraverso la cooperazione amministrativa transfrontaliera che attraverso i complessi e lunghi meccanismi di cooperazione giudiziaria internazionale, come le rogatorie. I meccanismi amministrativi FFN/iRASFF offrono, in sostanza, una via di “giustizia rapida” che permette all'ICQRF di agire tempestivamente contro l'inganno commerciale all'estero, integrando e rafforzando l'azione delle forze dell'ordine. Un caso di sostituzione del latte di bufala con latte di altre lattifere in taluni formaggi, che ha coinvolto Italia e Spagna, è stato coordinato con successo tramite la rete UE.
Tabella: Coordinamento Transnazionale e Funzioni Centrali nella Lotta alle Frodi Agroalimentari
| Organismo/Rete | Natura Giuridica | Funzione Principale | Raggio d'Azione |
| Europol/INTERPOL (OPSON) | Polizia Giudiziaria/Coercitiva | Investigazione, interruzione reti criminali, sequestri massivi. | Globale (INTERPOL) / UE (Europol) |
| EU Food Fraud Network (FFN) | Cooperazione Amministrativa/Intelligence | Scambio di informazioni su sospetti di frode intenzionale e non conformità. | Unione Europea |
| iRASFF (Food Fraud) | Sistema di Allerta Rapida/Informazione | Notifica e gestione di casi di non conformità che richiedono azione in più Paesi, inclusa la tutela delle IG. | Unione Europea |
| OLAF | Ufficio Anti-Frodi UE | Indagini amministrative interne, azioni congiunte contro la contraffazione alimentare. | Unione Europea |
IMPATTO ECONOMICO E SOCIALE DELLE FRODI IN ITALIA
L'impatto delle frodi agroalimentari in Italia è massimizzato dall'infiltrazione della criminalità organizzata nel settore, un fenomeno noto come “Agromafie”. Il volume d'affari complessivo generato dalle Agromafie è stimato da Coldiretti/Eurispes in almeno 12,5 miliardi di euro. Questa cifra si scompone in 8,8 miliardi di euro derivanti direttamente da attività illecite (frode, contraffazione, sofisticazione) e 3,7 miliardi di euro provenienti dal reinvestimento dei proventi in attività lecite, un chiaro segnale di riciclaggio di denaro.
Le modalità operative delle Agromafie vanno ben oltre la semplice vendita di prodotti falsificati. Le reti criminali sfruttano le pieghe della burocrazia, promuovono il credito illegale e acquisiscono aziende agricole in difficoltà per riciclare denaro. Approfittano della crisi economica e dell'aumento dei costi di produzione per indebolire gli imprenditori onesti, costringendoli a cedere terre e attività sotto minaccia. La legislazione italiana sull'origine consente inoltre che circa il 33% del fatturato agroalimentare totale, destinato alla vendita in Italia e all'export, derivi da materie prime importate ma poi trasformate e vendute con il marchio Made in Italy.
La minaccia esterna più rilevante per il comparto agroalimentare italiano è rappresentata dal fenomeno dell'Italian Sounding, ovvero l'evocazione ingannevole, l'imitazione o l'usurpazione dei marchi e delle Indicazioni Geografiche (IG) italiane. Questo fenomeno sfrutta la reputazione dell'eccellenza italiana per prodotti non autentici, causando un danno economico e reputazionale immenso.
Le stime sul valore globale del mercato del falso Made in Italy variano, attestandosi in un intervallo significativo tra i 60 e i 120 miliardi di euro. Secondo le analisi di Coldiretti, sei prodotti su dieci venduti all'estero con richiami all'Italia sono in realtà falsi. Gli Stati Uniti sono identificati come il primo produttore mondiale di falso cibo Made in Italy, con l'industria del tarocco stimata in un valore di 40 miliardi di dollari.
L'usurpazione delle DOP e IGP—come il formaggio generico danese che evoca la Fontina, o il vino spumante greco che evoca il Prosecco—non solo devia ingenti flussi di profitto verso soggetti privi di legame con l'Italia, ma altera la concorrenza sul mercato globale e vanifica gli investimenti dei produttori legittimi che rispettano i rigidi disciplinari. L'eventuale scomparsa o la difficoltà di trovare prodotti italiani autentici sugli scaffali esteri fornirebbe un assist decisivo a questa fiorente industria del tarocco.
Sebbene la maggior parte delle frodi sia motivata dal guadagno economico, le conseguenze sulla salute pubblica possono essere gravi. Le adulterazioni e le sofisticazioni intenzionali introducono rischi di contaminazione chimica e microbiologica. Tra gli esempi di sofisticazione riscontrati in Italia si annoverano l'utilizzo di polvere di latte vietata nei formaggi, l'impiego di olio di semi trattato con clorofilla spacciato per extravergine, l'uso di perossido di benzoile per sbiancare la mozzarella, o l'aggiunta di anidride solforosa per rendere la carne più rossa.
In casi estremi, la frode può portare a gravissimi rischi sanitari, come il caso del latte in polvere cinese contaminato con melamina. Anche fenomeni meno acuti, come la comparsa di Pseudomonas fluorescens nelle “mozzarelle blu,” sebbene non immediatamente patogeni per l'uomo, rappresentano un segnale di anomalie nel sistema di produzione e di conservazione.
L'impatto sociologico è parimenti significativo. Il ripetersi degli scandali alimentari erode la fiducia dei consumatori: un'analisi Coldiretti/Ixe' ha rivelato che due italiani su tre (68%) sono preoccupati dell'impatto sulla salute di ciò che mangiano. Questa profonda sfiducia si traduce in una forte domanda di giustizia: quasi 1 italiano su 3 (29%) ritiene che i casi di frode e contraffazione alimentare debbano essere puniti con l'arresto, e la maggioranza (51%) richiede comunque la chiusura immediata dell'attività.
Questa intensa reazione pubblica dimostra che la frode intenzionale, che implica l'inganno del cliente per un guadagno illecito, è percepita come un crimine morale e di sicurezza collettiva, non come un mero illecito amministrativo. La consapevolezza della gravità morale e la richiesta di pene severe giustificano pienamente la direzione intrapresa dalla legislazione nazionale verso l'inasprimento delle sanzioni penali e l'introduzione di strumenti cautelari e di polizia più incisivi.
IL SISTEMA DI ENFORCEMENT ITALIANO
L'Italia ha strutturato un sistema di controllo altamente specializzato per proteggere la sua produzione agroalimentare di eccellenza, basato su una sinergia tra enti amministrativi e forze di polizia a competenza penale. Questo modello a più livelli è essenziale per affrontare la natura ibrida del crimine (amministrativo, economico e sanitario).
L’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi (ICQRF) è un'agenzia governativa che opera sotto il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), è riconosciuto come uno dei principali enti europei nel controllo della qualità agroalimentare. Svolge controlli mirati sulla qualità dei prodotti, l'etichettatura e la repressione delle frodi commerciali e documentali. L'ICQRF è l'autorità centrale per la tutela delle Indicazioni Geografiche e delle filiere certificate. I risultati operativi del 2021 mostrano la sua capacità di azione: sono state emesse 4.699 contestazioni amministrative e 4.954 diffide nei confronti degli operatori, con un sequestro di merce per circa 5,5 milioni di kg, per un valore di oltre 9,1 milioni di euro. L'azione si estende oltre confine, con 955 interventi fuori dai confini nazionali e sul web a tutela delle IG, e collaborazioni internazionali (UE e non-UE) per 151 casi.
I Carabinieri NAS (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità) intervengono principalmente per la tutela della salute pubblica e la sicurezza alimentare, operando in tutti i luoghi legati alla produzione, lavorazione e vendita di alimenti.Sono l'organo primario nelle indagini penali che riguardano adulterazione, sofisticazione e violazioni della sicurezza alimentare. I dati operativi confermano il loro ruolo cruciale: in un periodo non specificato ma riferito a operazioni significative, sono state riscontrate 8.515 infrazioni alla sicurezza alimentare. Le loro operazioni di rilievo, come l'Operazione Surface (febbraio 2019) sulla contraffazione di vino di pregio, dimostrano la loro specializzazione nelle indagini complesse.
Il MASAF (Ministro dell'agricoltura, della sovranità e delle foreste) si avvale del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell'Arma dei carabinieri che svolge i compiti di cui agli articoli 7 e 8, comma 2, lettera c) , del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177. Il Comando carabinieri per la tutela agroalimentare svolge controlli straordinari sulla erogazione e percezione di aiuti comunitari nel settore agroalimentare e della pesca e acquacoltura, sulle operazioni di ritiro e vendita di prodotti agroalimentari, ivi compresi gli aiuti a Paesi in via di sviluppo e indigenti ed esercita controlli specifici sulla regolare applicazione di regolamenti comunitari e concorre, coordinandosi con ICQRF, nell'attività di prevenzione e repressione delle frodi nel settore agroalimentare. Nello svolgimento di tali compiti, il reparto può effettuare accessi e ispezioni amministrative avvalendosi dei poteri previsti dalle norme vigenti per l'esercizio delle proprie attività istituzionali. Il contingente di detto personale è stato potenziato, dalla legge di bilancio 2023 (articolo 1, commi 666-667, L. n. 197/2022), di 120 unità .
Inoltre il D.L. n. 63/2024 (convertito con modificazioni dalla legge n. 101 del 12 luglio 2024) ha disposto la riorganizzazione del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri, istituendo la figura del personale ispettivo con compiti di polizia agroalimentare, stabilendo le modalità per definirne le competenze e i criteri generali per lo svolgimento delle attività ispettive. Il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell'Arma è posto alle dipendenze funzionali del Ministro dell'agricoltura, della sovranità e delle foreste, in luogo del Ministro della transizione ecologica, ora Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica (articolo 9).
La Guardia di Finanza interviene nel contrasto alle frodi fiscali, alla contraffazione dei marchi e alla tutela degli interessi finanziari dell'Unione Europea. Il Nucleo della Guardia di Finanza per la Repressione delle Frodi nei confronti dell'UE svolge anche la funzione di Segreteria Tecnica del COLAF (Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell'UE). Inoltre, l'Agenzia delle Dogane (che gestisce i laboratori doganali) e la Guardia di Finanza operano controlli a tutela della salute e della sicurezza sui prodotti di origine animale importati.
La divisione funzionale del sistema di enforcement è la chiave del suo successo. L'ICQRF gestisce il front-line amministrativo e di qualità, garantendo la correzione rapida delle non conformità (diffide e contestazioni amministrative). I Carabinieri NAS (salute e sicurezza) e la Guardia di Finanza (finanza e fiscalità) intervengono quando è accertata l'intenzionalità e il potenziale criminale del fenomeno. La nuova “Cabina di regia per i controlli amministrativi nel settore agroalimentare”, istituita dal DDL 2025 presso il MASAF, ha l'obiettivo di formalizzare e armonizzare ulteriormente questo indispensabile coordinamento.
Non tutti i settori agroalimentari presentano lo stesso livello di vulnerabilità alla frode. L'analisi operativa dimostra una costante necessità di sorveglianza intensiva in comparti strategici, in particolare l'olio d'oliva e il vino.
Il comparto oleario è strutturalmente esposto alla frode di diluizione e di falsa attribuzione di qualità (olio di semi trattato come extravergine) a causa dell'alto valore di mercato. I dati operativi dell'ICQRF per il 2024 confermano la criticità del settore:
• Su oltre 54.000 ispezioni alimentari totali, più di 8.200 hanno riguardato gli oli vegetali.
• I controlli analitici hanno rilevato un tasso di irregolarità del 23% (un olio su quattro), il dato più alto dopo il settore delle carni.
• L'olio d'oliva è il comparto che registra il maggior numero di notizie di reato (72 nel 2024), superando nettamente il lattiero-caseario (28) e il vino (18).
• Le autorità hanno confiscato 455.000 chilogrammi di olio d'oliva non conforme, per un valore di oltre 4 milioni di euro.
Questa elevata incidenza di irregolarità e il numero record di notizie di reato classificano l'olio d'oliva come un settore ad altissimo rischio di frodi. Per contrastare tale vulnerabilità, l'ICQRF si affida al Registro Nazionale Digitale degli Oli d'Oliva (RTO), un sistema destinato a tracciare in tempo reale l'intera filiera a livello nazionale, monitorando ogni movimento di materia prima e prodotto.
Nonostante il comparto vitivinicolo abbia un numero di notizie di reato inferiore rispetto all'olio d'oliva (18 nel 2024), è bersaglio di frodi complesse che minacciano direttamente la credibilità delle denominazioni di origine. L'ICQRF ha condotto circa diecimila verifiche sui vini di qualità, riscontrando 60 violazioni per “evocazione o usurpazione” delle denominazioni geografiche.
Tra gli esempi recenti di frode penale si annoverano:
1. Frodi di denominazione: Il caso in Sardegna dove vino di scarsa qualità proveniente da Sicilia e Puglia veniva venduto come Cannonau di Sardegna Doc, Vermentino di Sardegna Doc e Vermentino di Gallura Docg. L'indagine ha rivelato che un'azienda vitivinicola falsificava le giacenze e le rese per ettaro per mascherare l'acquisto di vini comuni.
2. Tecniche di Refilling e Contraffazione: L'operazione “Vuoti a rendere” ha stroncato una centrale di contraffazione nel Bresciano, dove vini generici acquistati anche online venivano spacciati per vini Igt, Doc e Docg pregiati (anche oltre 1.000 euro a bottiglia). I falsari riempivano bottiglie vuote di pregio con vini inferiori, sigillandole con tappi e capsule contraffatte e rivendendole su piattaforme come eBay sul mercato nazionale e internazionale (Spagna, Germania, Belgio, Francia e USA).
L'EVOLUZIONE LEGISLATIVA NAZIONALE (DDL 2025)
Riconoscendo che la disciplina sanzionatoria vigente non era sufficiente per intercettare efficacemente le condotte criminose lungo l'intera filiera agroalimentare, il Governo italiano ha approvato un Disegno di Legge (DDL) che riorganizza sanzioni e tracciabilità, con l'obiettivo esplicito di salvaguardare la fiducia dei consumatori e garantire la trasparenza del mercato. Il DDL, firmato dai Ministri Francesco Lollobrigida e Carlo Nordio, interviene inasprendo le sanzioni e ampliando il quadro penale.
L'aspetto più significativo è l'integrazione del codice penale con l'introduzione di nuove fattispecie di reato per fornire una risposta organica contro l'Agropirateria. Nello specifico, si introducono i nuovi reati di:
• Frode Alimentare.
• Commercializzazione di Alimenti e Bevande con Segni Mendaci.
Questi nuovi reati sono concepiti per penalizzare le condotte intenzionali lungo tutta la catena, dalla produzione alla distribuzione, focalizzandosi sulla frode di qualità e sull'inganno commerciale in modo complementare ai preesistenti reati contro l'incolumità pubblica.
Il DDL potenzia gli strumenti investigativi e introduce misure cautelari amministrative rapide.
In materia di indagini, il provvedimento introduce modifiche procedurali per affrontare l'urgenza dei casi, consentendo l'ispezione sulle cose e il prelievo di campioni con urgenza, anche senza il preventivo avviso al difensore, laddove la rapidità sia necessaria. Inoltre, il DDL interviene in materia di intercettazioni e “operazioni sotto copertura,” includendo i nuovi reati di frode alimentare e commercio con segni mendaci tra quelli per cui tali strumenti tecnici possono essere utilizzati.
CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI STRATEGICHE
La lotta efficace alle frodi agroalimentari, che in Italia generano un giro d'affari criminale di oltre 12,5 miliardi di euro e danneggiano l'export per decine di miliardi attraverso l'Italian Sounding, si fonda su un modello di contrasto integrato e multilivello. A livello transnazionale, l'integrazione di polizia giudiziaria (Europol/INTERPOL e Operazioni OPSON) e intelligence amministrativa (FFN/iRASFF) è risultata indispensabile per disarticolare le reti criminali e per garantire una tutela rapida delle Indicazioni Geografiche.
A livello nazionale, il sistema si basa sulla complementarietà delle competenze tra l'ICQRF (controllo di qualità e repressione amministrativa delle frodi), i Carabinieri NAS (salute pubblica e investigazioni penali su adulterazione), i carabinieri per la tutela agroalimentare e la Guardia di Finanza (frode fiscale e tutela degli interessi UE). I dati operativi dimostrano la necessità di mantenere un focus elevato sui settori ad alto rischio come l'olio d'oliva, che nel 2024 ha registrato il tasso di irregolarità analitica e il numero di notizie di reato più elevati.
Il Disegno di Legge approvato nel 2025 rappresenta un'evoluzione cruciale, riconoscendo la necessità di una risposta penale più specifica e robusta contro l'Agropirateria. L'introduzione dei nuovi reati di Frode Alimentare e Commercializzazione con Segni Mendaci colma lacune normative, fornendo una base penale mirata contro l'inganno intenzionale e il guadagno illecito.
Le nuove misure cautelari amministrative, in particolare il Blocco Ufficiale Temporaneo e l'Interdizione cautelare dell'uso delle denominazioni protette, garantiscono agli organi amministrativi come l'ICQRF l'agilità necessaria per interrompere immediatamente le condotte fraudolente sul mercato, prima che i lunghi procedimenti penali o amministrativi giungano a conclusione definitiva. L'istituzione di piattaforme di tracciabilità iper-specifiche, come quella per il latte di bufala, stabilisce inoltre un precedente tecnologico per la difesa preventiva delle filiere critiche.
#FoodFraud #Frodialimentari #OPSON #Agromafie #ItalianSounding
#Ispettoratocentraledellatuteladellaqualitàedellarepressionefrodi
#Icqrf #agropirateria #Armadeicarabinieri #GuardiadiFinanza
James McMurtry - Complicated Game (2015)
La carriera di James McMurtry è un implicito elogio alla lentezza. In circolazione dal lontano 1989, il chitarrista e songwriter texano ha messo in cantiere solo otto album in studio, compreso quest'ultimo. Otto dischi in ventisei anni, una media di uno ogni tre anni. In un mondo dominato da una frenesia ipertecnologica, McMurtry ha sempre tenuto la barra del timone della qualità, poche cose ma fatte bene, con cura artigianale e intelligenza, e una coerenza artistica che l'ha sempre tenuto distante dai grandi circuiti del rock a stelle e strisce. Complicated Game racchiude in sè tutta la premessa di cui sopra: uscito a distanza di ben 7 anni dal suo predecessore (l'ottimo Just Us Kids del 2008), questo nuovo full lenght è un disco sincero, ben suonato, essenziale ma estremamente curato nella produzione... artesuono.blogspot.com/2015/03…
Ascolta il disco: album.link/s/3wVRADZAOsnRntaKK…
Dwight Yoakam - Second Hand Heart (2015)
Ha ormai ritmi da scafato veterano che non deve più dimostrare nulla a nessuno la produzione discografica di Dwight Yoakam, incontrastato re della country music che conta in termini qualitativi (sebbene anche come vendite il nostro spesso compete con le big star più commerciali di Nashville, come ad esempio quell'Eric Church che lui stesso ha appena seguito come spalla in un lungo tour). Second Hand Heart arriva tre anni dopo 3 Pears, che già chiudeva un lunghissimo periodo di silenzio, portandoci quaranta minuti di puro Yoakam-sound, dopo le piccole deviazioni pop imposte dalla produzione di Beck nel lavoro precedente. Qui invece è impossibile ravvisare grandi novità nel sound , forse solo più rock-oriented del solito, ma senza dubbio siamo di fronte ad uno degli episodi più freschi, energici e pienamente riusciti della sua carriera... artesuono.blogspot.com/2015/05…
Ascolta il disco: album.link/s/66of4M8c77sJdPUj4…
La Giornata Internazionale contro il traffico illecito di beni culturali
Il 14 novembre del 1970 venne elaborata a Parigi la Convenzione universalmente riconosciuta come il primo strumento legislativo sulle misure da adottare per interdire e impedire gli illeciti relativi all’importazione, all’esportazione e al trasferimento di proprietà dei beni culturali.
Nel 2020, a distanza di 50 anni, l’UNESCO indisse, in ricordo di quella data, la Giornata Internazionale contro il traffico illecito di beni culturali col fine di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema ancora oggi di estrema attualità,
In seno alla Giornata Internazionale, The Journal of Cultural Heritage Crime, La Sapienza Università di Roma e Art Crime Project APS hanno organizzato il Convegno di Studi Database e archivi per il contrasto ai crimini contro il patrimonio culturale. L’iniziativa è giunta al terzo appuntamento, dopo aver dato voce nelle precedenti edizioni alle principali istituzioni preposte alla tutela e alla ricerca accademica impegnate, ognuna per le proprie finalità, al contrasto dei fenomeni illeciti contro il patrimonio culturale e, successivamente, ai musei italiani quali presidi impegnati nel quotidiano nella promozione di una cultura della legalità.
Nella giornata presso Sapienza Università di Roma e’ stata la volta dell’incontro tra le istituzioni nazionali ed internazionali impegnate contro il traffico illecito dei beni culturali, gli scavi clandestini e i rischi a cui sono soggetti i luoghi della cultura e la dolorosa dispersione del patrimonio archeologico e culturale, in particolare l’interesse era sui database e gli archivi creati per supportare il lavoro di contrasto al traffico illecito ed ai crimini contro il patrimonio. All’azione fondamentale dei corpi di polizia dedicati alla lotta a tutte le azioni illecite contro il patrimonio, in primis i Carabinieri per la tutela della Cultura, si affianca l’attività delle più importanti organizzazioni internazionali, istituzioni universitarie e centri di ricerca che interverranno illustrando i progetti in corso, aventi come oggetto lo studio scientifico del patrimonio disperso, i materiali provenienti da sequestro, la gestione dei depositi, gli studi sulla provenienza e sull’autenticità dei manufatti che entrano nelle collezioni museali.
Nel corso della giornata e’ stato conferito il Premio ‘Paolo Giorgio Ferri‘, alla sua prima edizione, istituito in memoria del magistrato che ha dedicato la propria vita professionale alla tutela del patrimonio culturale e al contrasto del traffico illecito di beni culturali. Il riconoscimento nasce con l’intento di onorare, con cadenza annuale, personalità che si siano distinte per l’impegno, la competenza e la visione nel campo della protezione dei beni culturali. La scelta di intitolarlo a Paolo Giorgio Ferri, figura centrale nelle politiche italiane di recupero e restituzione, ha voluto ribadire il valore etico e giuridico del suo contributo, che ha ridefinito un modello di cooperazione tra magistratura, forze di polizia e istituzioni museali a livello internazionale. Il premio assegnato in questa occasione rappresenta il simbolo di una continuità ideale tra la memoria e l’attualità del contrasto ai crimini contro il patrimonio.
La Giornata del 14 novembre come un momento di incontro e di scambio di buone pratiche tra tutti gli attori coinvolti nella lotta alla cultura dell’illegalità e del crimine contro il patrimonio, ma anche di riflessione sulle modalità di narrazione e sensibilizzazione dei pubblici verso una sempre più attenta e collaborativa cultura della legalità.
Wilco - Star Wars (2015)
Gattini e Guerre Stellari. Too much social networking? What a surprise, Wilco? Free download e nuovo album. Tweedy & co. se la spassano prendendo tutti per il naso. “Star Wars” è il nono album dei sei dell’Illinois e segna il ritorno al rumore. Ebbene sì. Dopo “Wilco” e “The Whole Love”, segnanti una svolta più easy listening (ma non meno pregevole) con questo dischetto la combriccola di Chicago abbraccia di nuovo gli insegnamenti di mastro O’Rourke... artesuono.blogspot.com/2015/07…
Ascolta il disco: album.link/s/7ub0oIH6wQJN5amS2…
L’Intelligenza Artificiale decifra un’antica preghiera di guarigione del Casertanoblogger.googleusercontent.com/…
Grazie all’intelligenza artificiale, è stata ricostruita un’antica preghiera di guarigione, tramandata per secoli nelle campagne della Terra di Lavoro. Un testo che, fino a oggi, era rimasto incomprensibile, e quasi dimenticato, per la sua forma linguistica ibrida, vagamente simile al latino ma inaccessibile ai filologi.
Nel 2011, un gruppo di ricerca dell’ArcheoClub di Calvi Risorta intraprese un’indagine sul campo, intervistando soprattutto anziani nei paesi della zona alla ricerca di tradizioni orali e testi religiosi popolari. Tra le scoperte: dei “respensori”, un’intercessione a Sant’Elena, un adattamento popolare del Vangelo secondo Giovanni, e una preghiera di guarigione in un idioma incomprensibile. Proprio per questa sua oscurità linguistica, la preghiera non fu inclusa nei risultati ufficiali della ricerca.
Gianluca Parisi, all’epoca membro del gruppo: «Ricordo che consultammo diversi professori di latino, nella speranza di decifrarne il significato. Ma ogni tentativo risultò vano: le parole non corrispondevano a nessun termine classico o volgare conosciuto». Oggi, a distanza di quasi quindici anni, l’Intelligenza Artificiale ha permesso di ricostruire una versione verosimile del testo. Come è stato possibile? «È stato sorprendentemente semplice», spiega Parisi. «La difficoltà che incontrarono i professori all’epoca era legata alla necessità di confrontare manualmente migliaia di varianti lessicali. Oggi, invece, abbiamo chiesto all’IA di cercare, nel suo vasto corpus linguistico, il termine latino che più si avvicinava a ciascuna parola della preghiera. In pochi minuti, ha prodotto una ricostruzione coerente e plausibile».
L’uso dell’Intelligenza Artificiale in ambito storico e linguistico rappresenta una svolta epocale. Non si tratta di “inventare” il passato, ma di “ricostruirlo” con strumenti nuovi, senza perdere il rispetto per la sua complessità. L’IA, in questo caso, non ha creato nulla: ha semplicemente aiutato a leggere ciò che era già lì nascosto, ma non perduto.
La preghiera, riportata qui sotto nella sua forma originale e in quella ricostruita, veniva tramandata oralmente, da madre in figlia, nelle comunità agricole del Casertano. Non esiste una versione “perfetta”: ogni persona che la imparava a memoria la modificava, talvolta per migliorarla, altre per errore. Una delle ultime a conoscerla fu Maria Grazia Fusco, detta Caterina, nata a Giano Vetusto il 3 luglio 1924 e scomparsa a Calvi Risorta il 17 dicembre 1997. Fu proprio dai suoi amici e parenti che l’ArcheoClub ottenne il testo. Le sue origini potrebbero risalire all’epoca dei monaci basiliani, che diffondevano riti di guarigione nelle comunità rurali. Anche in Spagna si trovano preghiere simili, come quelle legate a Nostra Signora del Pilar, che prevedono il rito di cingere la fronte del malato con un nastro o un panno benedetto, un gesto simbolico di protezione e guarigione.
“Benedici Tibi Benes Convertati viotiure et sereno molto mesta Diot salvamet seon miseri perto vior ognius date nobis et vobis salutem corporis o per exfelat corporis tui satis cum olà furiondo male patis per prevedentione eius filose provvedeste mei Spirito Santo Amen”.
«Noi che crediamo in Te, benediciamo il Signore! Con il Tuo aiuto, Dio, salvami, misero peccatore, e donaci sempre ogni forza e salute del corpo. Per i Tuoi patimenti, fa’ che il male furioso se ne vada, oppure sopportalo con serenità, in vista della Tua eterna salvezza.“Aiutami attraverso lo Spirito Santo”. Amen» #news #notizie
Affinità creativa
Da Affinity Serif ad Affinity by Canva. Ovvero l'approccio di un veterano a una suite creativa realmente alternativa dalla versione ancora in beta di Designer solo per Mac fino alla versione 3.0 multipiattaforma attuale.
Mettetevi comodi, non ci sono video né immagini. Questa è solo una chiacchierata tra appassionati di grafica. Vi racconterò com'è andata la mia prima settimana con la nuova incarnazione di Affinity targata Canva.
Ho iniziato a usare Affinity fin da quando era in beta (“Io c'ero, Gandalf, tremila anni fa”), ai tempi in cui esisteva solo per Mac. All'epoca si parlava soltanto di Affinity Designer, e già allora permetteva cose incredibili, come uno zoom praticamente infinito.
Ricordo ancora il video di presentazione: un’illustrazione piena di dettagli in cui, man mano che lo zoom aumentava, scoprivi nuovi disegni dentro altri disegni. Era stupefacente. Mostrava anche la possibilità di unire forme in modo non distruttivo o proiettare un disegno su un’altra superficie con prospettiva controllata, così da vedere subito il risultato finale durante la modifica. Insomma, pura magia per chi era abituato ad altri software.
L'alfabeto al rovescio: dalla S di Serif alla C di Canva
Mi sento davvero un veterano del software. Ho seguito Affinity passo dopo passo, acquistando le licenze della versione 1 e poi della 2. Ora siamo arrivati alla grande novità: Canva ha acquisito Affinity. E così è arrivata la versione 3 che, fortunatamente, non è un semplice rebranding, ma la naturale evoluzione del progetto originale di Serif.
Mi sono fidato fin dal principio di Serif perché sono sviluppatori europei con alle spalle oltre trent’anni di esperienza: nati in Inghilterra nel 1987, hanno sempre puntato su soluzioni accessibili e innovative, arrivando a competere seriamente con i colossi della grafica professionale con la serie Affinity prima ancora dell’acquisizione da parte di Canva.
Il nuovo logo mi ha lasciato perplesso all’inizio, con quel font un po’ rétro che segue la tendenza del momento, un modo per dire: “Ehi, siamo sul pezzo!” A me non piace molto questo approccio perché sembra vada a snaturare l'identità reale a discapito dell'omologazione. Osservandolo bene però l’idea dietro è affascinante: una “A” disegnata come da un pennino, con un tratto sinuoso che richiama il mondo creativo. Sono riusciti a cavalcare il momento, sfruttandolo per sintetizzare bene il lavoro che dovrebbe fare una suite grafica. Dal mio punto di vista si sono salvati proprio per un pelo. Sul sito si nota anche una piccola animazione che evidenzia come Affinity oggi unisca disegno, foto e impaginazione in un unico ecosistema, sempre seguendo la filosofia del pennino e della sagoma.
E qui sta il vero cuore di questa versione. I tre programmi Designer, Photo e Publisher ora formano un solo software, all’interno del quale si passa liberamente da una modalità all’altra: vettore, pixel e layout. Non che prima non ci fosse integrazione: grazie al motore comune, già dalla versione 1 era possibile aprire un file Designer in Photo e viceversa, mantenendo effetti e filtri non distruttivi. Ma ora tutto è davvero unificato.
Il camaleontico Studio Link
Studio Link è stata la svolta che ha reso Affinity una vera alternativa ai software più blasonati. Bastava cliccare sull’icona corrispondente in Publisher per passare all'interfaccia di Designer o Photo, fornendo strumenti specifici di disegno vettoriale o correzione fotografica senza mai uscire dal progetto in corso. Una funzionalità semplice ma geniale, che ha reso il flusso di lavoro molto più fluido.
Con la nuova release l’integrazione è ancora più profonda. Ora si installa un solo programma e si sceglie la modalità di lavoro in base alle proprie esigenze. Nonostante sia un'offerta 3x1, la mia impressione è che sia ancora più leggero e fluido. Posso dirlo con cognizione di causa, poiché lo noto su una macchina brizzolata che monta ancora un processore i3 duel core, 12 GB di RAM e una semplice scheda grafica dedicata AMD Radeon 5450.
Buuh! Non sai disegnare, hai ricalcato!
Artisticamente parlando il ricalco è considerato un mezzuccio semplificato, ma quando devi ridisegnare un elemento raster è più facile partire da un ricalco e nel caso rifinirlo. La funzione di ricalco vettoriale è già presente da anni nei software professionali e anche nei miei amati progetti open source ed era richiesta a più riprese anche nel popolatissimo e vivace forum. Finalmente ora l'hanno inserito! Non vedo l’ora di testarlo a fondo, ma già questa è una conquista.
Effetto o scherzetto?
Continua a gestire più tavole di disegno di dimensioni diverse nello stesso file, perfetto per creare versioni per stampa, social e web senza duplicare il progetto. L’unica sorpresa è stata la scomparsa apparente della mitica funzione Persona Esporta che mi permetteva di scegliere il formato e la qualità di esportazione per ogni tavola. Non ho proprio intenzione di salvarle una per una tutte le volte. Cerco sotto Esporta. Niente. Guardo nella colonna di destra tra gli effetti e i livelli dove compariva di solito, ma nessuna traccia. Cerco nella documentazione, non c'è alcun riferimento a un Ex Persona Esporta. PANICO.
In realtà lo hanno nascosto bene, poiché si trova sotto un nuovo menu accanto alle modalità Vettore, Pixel e Layout, nella sezione dedicata alla personalizzazione dell’interfaccia. Bisogna andare a cercare Studio Sezione o premere il tasto F5 senza restare sconcertati. Una scelta meno immediata ma più coerente con la nuova filosofia modulare. E così facendo ho scoperto che si possono anche programmare Studi personalizzati, includendo tutti gli strumenti a piacimento. Un'evoluzione più fluida del vecchio Set di impostazioni. Non male davvero.
Il piacere della lettura anche per la nonna cecata
Tra le opzioni di esportazione ora è presente anche il formato EPUB, un passo importante verso la condivisione universale dei documenti. Chi legge su tablet, Kindle o smartphone potrà finalmente gestire il testo in modo fluido, adattandolo alle proprie necessità. Rispetto al PDF, statico e legato al formato della pagina, EPUB è un formato vivo, che si adatta ai bisogni del lettore, che magari ha bisogno di ingrandire i caratteri sul proprio dispositivo perché deve leggere in pubblico o perché ha reali problemi di miopia, o ancora è in una condizione di dislessia, perciò è costretto a impostare lato utente un font speciale per favorire la leggibilità.
Nonostante Canva (o grazie a Canva?) Affinity 3 è promosso
Dopo una settimana di sperimentazione il bilancio è molto positivo. Nonostante sia diventato un software firmato Canva, tutto ciò che amavo di Affinity è ancora lì. L’interfaccia è familiare, i comportamenti sono coerenti, e anzi sembra perfino più reattivo rispetto ai tre programmi separati della scorsa versione.
I filtri non distruttivi restano il fiore all’occhiello del sistema, ora disponibili in tutte le modalità. Le maschere continuano a crearsi semplicemente trascinando una forma sul livello, si possono ancora importare i plugin di Photoshop e il workflow resta intuitivo e coerente.
La registrazione ora passa attraverso Canva, ma anche l’account gratuito offre tutto ciò che serve per lavorare. Questo aspetto è quello che più mi irrita perché non vorrei affidare i miei dati a Canva per lavorare offline. Speravo si potesse mantenere l'iscrizione storica con Affinity. Che serve comunque se si vogliono importare i plugin acquistati in precedenza. Ma l'account principale resta quello di Canva d'ora in poi. La cosa positiva è che si può disattivare la telemetria. Ok, Canva, vuoi un utente in più, ma almeno chi desidera fornire meno dati possibili ai colossi del web può tirare la tende alla finestra e non lasciarli sbirciare. Personalmente l'ho attivata solo per lanciare il segnale “Ehi, amico, io lo faccio pure l'account di Canva, ma come vedi ho associato anche un account decennale al software originale. Io seguo Serif, non te.” Non sarà altro che un debole ronzio in una tempesta, ma nel mio piccolo lo faccio consapevole di cosa farà Canva col mio account.
Chi ha l’abbonamento Pro, invece, può sbloccare le integrazioni con i servizi di Canva. Al momento non mi interessa minimamente la generazione con l'AI, che è comunque relegata all'account Pro, ma io sono un barbone e quindi ciaone. Però, anche con la licenza gratuita è disponibile la funzione Segmentazione, un modello che riconosce meglio i pixel che formano un'immagine e dovrebbe garantire una selezione più accurata. Anche questo sarà oggetto di test più approfonditi.
Guardiamo al futuro senza essere Cassandra o Sibilla Cooman
Non è ancora chiaro quale sarà il modello di business a lungo termine. Canva ha sicuramente guadagnato una nuova ondata di utenti, ma resta da capire se in futuro ci saranno funzionalità a pagamento o una versione “Pro” di Affinity separata. Speriamo riescano a sostenersi con i nuovi abbonamenti alla versione Pro di Canva. Per il momento la promessa è che Affinity resterà così com'è. Speriamo di non trovare un Gramo nei fondi del tè.
Ciò che conta è che questa nuova era non spezza con il passato: Affinity 3 è una vera continuazione, non un reboot. Serif ha sempre dimostrato competenza e visione, e con il supporto di Canva potrebbe arrivare ancora più lontano. Magari un giorno vedremo anche la versione nativa per Linux anche se, ammettiamolo, ormai ci crediamo poco.
Nel frattempo, resta una splendida alternativa per chi cerca un software professionale, completo, veloce e finalmente gratuito.
Il futuro è tutto da disegnare.
Furti d'auto hi-tech: smantellata a Palermo e Milano un'organizzazione criminale con collegamenti internazionali
Il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo, con il supporto della Compagnia di Alcamo e del Nucleo Investigativo di Milano, ha eseguito 5 decreti di perquisizione e 3 sequestri preventivi d'urgenza di conti correnti nei confronti di 3 indagati, accusati di far parte di un'associazione per delinquere finalizzata al furto aggravato di autovetture, alla ricettazione e alla diffusione di strumenti informatici illeciti.
L'operazione si inserisce in un'attività più ampia coordinata da Eurojust, l'Agenzia dell'Unione Europea per la cooperazione giudiziaria penale, e condotta in parallelo anche in Francia e nel Regno Unito. Le indagini sono partite da elementi forniti dagli inquirenti francesi, che avevano individuato una banda dedita alla produzione e rivendita di dispositivi elettronici in grado di avviare auto con chiavi non codificate, aggirando i sistemi di sicurezza di numerosi marchi automobilistici di fascia alta.
Il principale sospettato costruiva dispositivi elettronici personalizzati dal 2022. Vendeva altoparlanti riprogrammati (sì, altoparlanti!) in grado di sbloccare auto di lusso. I prezzi variavano da 3.000 a 50.000 euro a dispositivo, distribuiti in 17 paesi europei e in tutto il mondo tramite messaggistica crittografata. La polizia francese ha notato un picco nei furti di specifici modelli di veicoli e ha ricondotto il furto a questi altoparlanti modificati.
Tra i principali interlocutori del leader francese è emerso un palermitano — già noto alle forze dell'ordine — ritenuto figura tecnica di spicco e già imputato in un procedimento per fatti analoghi. Secondo la Procura di Palermo, il gruppo avrebbe trasformato il furto d'auto in un business tecnologico globale, progettando e commercializzando dispositivi capaci di bypassare i sistemi di sicurezza dei veicoli di lusso.
Gli indagati avrebbero potuto contare anche su complici insospettabili, tra cui il titolare di un'officina autorizzata di un noto marchio automobilistico, che avrebbe fornito chiavi originali successivamente inviate in Cina per la decodifica. Il principale sospettato si sarebbe recato più volte a Dubai per testare l'efficacia dei dispositivi su auto di fascia alta.
Consapevoli della natura illegale delle loro attività, gli indagati avrebbero cercato di cancellare ogni traccia compromettente, commentando tra loro gli arresti dei “concorrenti” europei. Le indagini hanno rivelato che i dispositivi venivano venduti anche online e nella sede milanese della società riconducibile agli indagati spesso ad acquirenti noti per reati di furto d'auto.
Per eludere eventuali sequestri, i proventi sarebbero stati versati su conti correnti online, anche all'estero, ora sottoposti a sequestro preventivo. Durante le perquisizioni, i Carabinieri hanno rinvenuto in un'abitazione a Palermo un laboratorio tecnologico dotato di strumentazione avanzata per la realizzazione dei dispositivi, e in un locale a Milano due apparecchi OBD (On-Board Diagnostics) completi di chiavi auto, uno dei quali pronto per la spedizione, oltre a un elenco dettagliato degli invii effettuati in tutto il mondo.
#cooperazioneinternazionaledipolizia
"Colletta alimentare": quando la solidarietà supplisce alle assenze dello Stato.
(179)
La “Colletta alimentare” si svolge ogni anno in #Italia perché, nonostante i proclami istituzionali, milioni di persone sono costrette a scegliere se tagliare sulle spese alimentari per sopravvivere, segno di un abbandono da parte dello Stato che dovrebbe garantire i diritti fondamentali. Nel 2024, oltre 5,9 milioni di residenti (quasi il 10% della popolazione) vivono una condizione di #povertà alimentare, mentre più di 4 milioni di famiglie sono a rischio, numeri che aumentano nelle regioni del Sud come Calabria (31,7%) e Sardegna (27,2%).
L’iniziativa nasce dalla presa d’atto che un aiuto concreto non può più aspettare politiche pubbliche che spesso si rivelano insufficienti. Dal 1997, ogni novembre, decine di migliaia di volontari presidiano oltre 12.000 supermercati, invitando i cittadini a donare alimenti a lunga conservazione da destinare a chi non può permetterseli. Il banco alimentare distribuisce, poi, queste donazioni, integrandole con fondi e surplus europei, raggiungendo più di 1,7 milioni di persone ogni anno.
Il vero problema è che la “Colletta alimentare” si è resa necessaria perché lo Stato appare incapace di rispondere a un bisogno primario: la sicurezza alimentare. Nel 2024 i prezzi dei beni alimentari sono aumentati dell' 11,8%, ma il welfare pubblico non è stato in grado di tutelare le fasce più vulnerabili. Così, la solidarietà privata si ritrova a coprire un vuoto creato da una politica che preferisce ignorare la realtà dei “nuovi poveri”, spesso invisibili alle statistiche ma quotidianamente in fila per un pacco di pasta o una scatola di legumi.
Solo l'anno scorso, grazie a più di 155.000 volontari, sono state raccolte oltre 119.000 tonnellate di cibo, aiutate quasi 1,8 milioni di persone e coinvolti più di 5 milioni di donatori in tutta Italia. Questi numeri descrivono una società civile che prova a tappare falle lasciate aperte dal sistema pubblico, facendo del gesto solidale l’ultimo baluardo di dignità per chi è stato dimenticato.
#CollettaAlimentare #Italia #Blog #Opinioni #Povertà #Diseguaglianze
Mark Knopfler - Tracker Released (2015)
Tracker è l’ottavo album solista di Mark Knopfler. Ottavo, ma in una discografia abbastanza ampia che comprende, oltre ai dischi dei Dire Straits, almeno nove colonne sonore (e sta lavorando alla decima, per il film Altamira), collaborazioni con Emmylou Harris, Chet Atkins, Notting Hillbillies e varie produzioni. Un uomo tranquillo Mark, parla poco, ma agisce. Fa un disco ogni tot anni, quando ha le canzoni, non si scompone mai e la sua musica ha il marchio di fabbrica della sua voce quieta e della sua chitarra: infatti lui è uno dei pochi musicisti riconoscibili, sia attraverso il modo di cantare che quello di suonare... artesuono.blogspot.com/2015/03…
Ascolta il disco: album.link/s/6Ur3bjzX33x6rC1Z4…
Punch Brothers - The Phosphorescent Blues (2015)
Fin dal loro primo disco (“Punch”, targato 2008), gli americani Punch Brothers si sono imposti come una delle realtà più intriganti del cosiddetto “progressive bluegrass”, un modo “aperto” di intendere (per il tramite di elementi che fanno riferimento al jazz, alla musica classica e al pop) uno dei generi più importanti della tradizione musicale statunitense... artesuono.blogspot.com/2015/04…
Ascolta il disco: album.link/s/3cdqpjwuTvDeLe3RY…
Janis Joplin — Pearl (1971)
Atto finale della più grande cantante blues bianco mai esistita poco prima della sua morte, avvenuta il 4 ottobre del 1970, a causa di un miscuglio di alcol e droga. Pearl è il canto del cigno di una donna sola, infelice, che canta la sua tristezza con rabbiosa determinazione. A due passi dall’autodistruzione Janis Joplin realizza a Los Angels il sogno di emulare la sua antica maestra nera, Bessie Smith. Ogni brano è un gemito, un pianto disperato dove il sesso e l’anima si uniscono per diventare emozione sconvolgente, viva, esplosiva... silvanobottaro.it/archives/371…
Ascolta il disco: album.link/s/3j7nicLAWXM0Fb08q…
Alcuni appunti sul perché la Chiesa sta perdendo la capacità di portare avanti la sua missione
a partire dall'intervista a Vito Mancuso pubblicata sul settimanale La Lettura del 9/11/2025
Lo scopo della Chiesa è di supportare la venuta del Regno di Dio Per questo la Chiesa, oltre che della Parola si è dotata di struttura e organizzazione, che in prima battuta riteneva fosse essa stessa la struttura del Regno, ma si è rivelata insufficiente a partire dalla modernità.
Oggi la situazione è tale che in occidente la proposta cattolica non è più capace di soddisfare le esigenze spirituali della popolazione. Antropologicamente parlando, con lo sviluppo di una cultura razionalista, la logica del sacrificio e del sacramento come atto “magico” di unione con il divino non convince più le masse.
Quindi se l'asticella della richiesta spirituale si è alzata con l'evoluzione della società umana, e la capacità di offrire supporto spirituale non si è alzata allo stesso ritmo, allora è normale che le persone cerchino altrove risposte alle loro esigenze.
Abbiamo così persone che cercano risposte nelle filosofie e religioni orientali, oppure in ideologie politiche, in un tecnomessianesimo, oppure in un nichilismo che deriva dalla perdita di fiducia in ogni possibilità di miglioramento della condizione umana.
La vera questione oggi potrebbe essere: quali potrebbero essere i tratti per una dottrina che possa nel contempo essere ritenuta ragionevole per gli uomini e anche salvifica spiritualmente? Per essere ragionevole dovrebbe essere capace di dare frutti buoni, e magari essere capace di limitare i frutti cattivi.
La capacità del cristianesimo di essere religione unificante si è persa. Prima la chiesa aveva la capacità di guidare, offrire standard e obiettivi sociali. Adesso questi modi, standard e obiettivi sono stati introiettati dalla società, ma sono anche messi in discussione, in parte rigettati da parte della popolazione
prima– – – – – – – – – proposta cristiana /\ /\ /\ gruppi sociali
adesso – – – – – – /\— – /\– – – – /\ /\ / \ / \ /\
futuro auspicato – – – – — – – – – – – – – – nuova proposta cristiana? – – – – – – /\— – /\– – – – supporto alle esigenze di sacralità /\ /\ / \ / \ /\ gruppi sociali
Inoltre è palese che la necessità di certi elementi della chiesa di mantenere un luogo di leadeship fa in modo che solo le persone che li ritengono leader credibili, possano far affidamento su di loro. Ma queste persone sono spesso quelle che non hanno raggiungo il grado di maturità tale da riconoscere i problemi insiti nelle posizioni di fede alle quali aderiscono. Si formano cioè enclave chiuse dove non viene messa in discussione la dottrina ma vi è un diffuso sospetto per ogni influenza esterna, vista come minaccia a un traballante status quo. Osserviamo che – Questo fenomeno avviene anche in altre religioni. – Questi gruppi sono facilmente manipolabili da parte di forze politiche o economiche.
La questione diviene dunque: come si possono traghettare questi gruppi meno progrediti (uso il termine progrediti, ma senza voler ritenerli inferiori, anzi) verso una fede più matura, offrendo nel contempo ai gruppi che si sono emancipati un supporto spirituale, armonizzando nel contempo i due livelli?
Mi pare che la proposta di Mancuso sia ricevibile come un contributo in questo senso alla missione della Chiesa, oltre che un contributo alla spiritualità di ogni singolo, perplesso, cercatore della Realtà.
Oggi non è che mancano le idee per un rinnovamento della spiritualità in occidente, mancano le strutture in grado di armonizzarle e organizzarle, e così i popoli vagano nelle tenebre come pecore senza pastore.
Calexico - Edge Of The Sun (2015)
Chi aveva salutato con interesse e curiosità la comparsa dei Calexico e della loro musica borderline alla fine degli anni ’90 apprezzava una mescolanza di stili piuttosto nuova, almeno per il contesto del rock indipendente; sì, l’alt country, le atmosfere western, Morricone e tex-mex, le suggestioni latineggianti, ma a qualcuno – leggi, il sottoscritto – piaceva pure fissarsi su quel pelo nell’uovo, il piccolo accenno di post-rock (penso per esempio alla title-track di The Black Light, tra jazz e slow core) che contribuiva a rendere l’alchimia ancora più misteriosa e intrigante... artesuono.blogspot.com/2015/04…
Ascolta il disco: album.link/s/6ebUiprBC64AzQVFB…
San Fermin - Jackrabbit (2015)
Sembrava quasi il frutto di un’accurata ricerca scientifica, l’esordio di un paio di anni fa di Ellis Ludwig-Leone: una miscela dalla composizione studiata nei minimi dettagli ed eseguita mettendo insieme gli ingredienti in modo maniacale, quasi un prodotto di ingegneria genetica della musica popolare contemporanea, il suo compimento evolutivo. Musica popolare e colta, indipendente e mainstream, tutta riunita da un deus ex machina giovane e talentuoso, capace di trascinare e di immaginare un brano da Beyoncé in “Sonsick”, forse il migliore di quell’anno, quanto di farsi cantautore e interprete folk in “Methuselah”. In mezzo tanto i National, Sufjan Stevens, i Dirty Projectors quanto Philip Glass... open.spotify.com/intl-it/album…
Ascolta il disco: album.link/s/76ASlguXV49BxObV3…
Salari da fame e propaganda: il governo Meloni ignora milioni di poveri.
(178)
La recente affermazione del ministro Giancarlo Giorgetti secondo cui”...chi guadagna duemila euro al mese non è ricco” segna un punto di non ritorno nella distanza crescente tra la retorica economica del governo Meloni e la realtà materiale del Paese.
È una frase che, lungi dal voler interpretare la complessità sociale italiana, rivela una visione distorta e verticalista della società, nella quale la normalità economica viene definita dall’alto e mai dal vissuto reale dei cittadini. Gli indicatori ufficiali delineano un quadro desolante. L’ISTAT ha certificato nel 2024 un record di povertà assoluta che coinvolge oltre 9,8 per cento delle famiglie, un dato che traduce in cifre concrete il fallimento delle politiche redistributive degli ultimi anni.
La Banca d’Italia, nel suo più recente rapporto, evidenzia come la quota di reddito detenuta dal 10 per cento più ricco continui a crescere, mentre i salari medi, corretti per l’inflazione, hanno perso potere d’acquisto ininterrottamente dal 1990. L’OCSE conferma: l’Italia è uno dei pochi Paesi dell’area euro in cui i salari reali non solo ristagnano, ma arretrano.
La comunicazione dell’esecutivo continua a insistere su un racconto trionfalistico, in cui i lievi aumenti lordi ottenuti grazie a misure temporanee vengono presentati come conquiste epocali. È una narrativa costruita più per compiacere gli elettori che per affrontare la sostanza del problema. Il lavoratore povero, colui che guadagna meno di mille euro al mese, rimane il simbolo di un’Italia abbandonata, priva di un salario minimo, sacrificata sull’altare dell’austerità e dell’ortodossia liberista.
A questa cecità strutturale si aggiunge l’opposizione ideologica alla patrimoniale, ribadita più volte dalla presidente Meloni: “Finché governerà la Destra, non ci sarà una tassa sui patrimoni.” Questa posizione, sotto le mentite spoglie della difesa del ceto medio, protegge in realtà la ricchezza accumulata e perpetua un modello fiscale regressivo, che spreme chi lavora e tutela chi possiede.
In nome di un’idea di libertà economica, si legittima l’ingiustizia.
Così il governo esibisce propagandisticamente successi inesistenti, mentre l’Italia reale affonda in una spirale di insicurezza, bassi redditi e disuguaglianze crescenti. La distanza tra la narrazione ufficiale e le condizioni concrete del Paese non è più un disallineamento etico, ma una frattura politica e morale profonda. Continuare a negarla significa non solo sbagliare analisi economica: significa schierarsi contro la dignità di chi lavora.
#Blog #Italia #Economia #GovernoMeloni #Diseguaglianze #Opinioni
Giochi gratis della settimana.
Riuscirò a tornare alla routine?
E finalmente rieccomi quà!!! E con l' occasione andiamo a vedere quali giochi ci vengono offerti gratuitamente.
Steam
Will Glow the Wisp
- Genere: Azione, Indie
- Sviluppatore: PartTimeIndie
- Editore: PartTimeIndie
- Franchise: PartTimeIndie
- Data di rilascio: 15 set 2017
Prova il primo platform bullet hell senza piattaforme, ma sei pronto ad affrontare questa sfida? Il gioco mescola Super Meat Boy, Geometry Wars ed Enter the Gungeon, dando vita a un'esperienza indimenticabile e unica.
Pagina ProtonDB
Lo potete riscattare gratuitamente da questo link fino al giorno 11 Novembre, ore 19:00.
Epic Games Store
Felix The Reaper
- Genere: Avventura, Indie
- Sviluppatore: Kong Orange
- Editore: Daedalic Entertainment
- Franchise: Daedalic Entertainment
- Data di rilascio: 17 ott 2019
Felix The Reaper è un avvincente gioco di avventura e puzzle in 3D che parla di danza, persone morenti e amore pericoloso. È stato pubblicato nell'ottobre 2019 ed è disponibile su PS4, XboxOne, Switch, PC e Mac. Il gioco è stato sviluppato dagli sviluppatori indipendenti Kong Orange e pubblicato da Daedalic Entertainment. Il giocatore veste i panni di Felix, il danzante messaggero della morte, che si è pericolosamente innamorato della Vita.
Felix ha deciso di conquistare il cuore di Betty The Maiden. Si è innamorato guardandola dal finestrino del treno mentre andava al lavoro ogni giorno per anni. Lui lavora al Ministero della Morte, lei al Ministero della Vita. Quindi non si incontrano mai.
Ha imparato a ballare da solo, perché è convinto che questo gli permetterà di conquistare Betty. Ed è diventato davvero bravo. Felix_pose 02.png
Alla fine Felix ha capito che non basta saper ballare, se non si incontrano mai. E un giorno decide di diventare un Mietitore e di andare a lavorare nel mondo degli umani. È lì che la vita e la morte si scontrano. Quindi potrebbe finalmente chiedere a Betty di uscire per un ballo.
Eccellere nel garantire che le persone muoiano nel modo in cui sono destinate a morire, perché questo è ciò che fanno i Mietitori, e Felix potrebbe finalmente incontrare Betty qui nel mondo degli umani.
Lo potete riscattare gratuitamente da questo link fino al giorno 13 Novembre, ore 17:00.
Ibeyi - Ibeyi (2015)
Le gemelle franco-cubane Naomi e Lisa-Kaindé Díaz erano attese al varco in questo 2015, dopo che l’anno passato grazie all’Ep di debutto “Oya” si erano fatte conoscere e apprezzare quasi all’unanimità da tutti gli addetti ai lavori. L’uscita per XL Recordings, responsabile di alcuni dei maggiori trend musicali recenti (FKA Twigs, Jungle, East India Youth) altro non ha fatto che fungere da cassa di risonanza. Non che il duo ne avesse particolarmente bisogno: più o meno tutti i blog e siti musicali specializzati le avevano indicate come uno dei nomi di punta da tenere assolutamente d’occhio... artesuono.blogspot.com/2015/02…
Ascolta il disco: album.link/s/3n1n2TDKlKTcLjSyu…
Ryan Adams - 1989 (2015)
Alle stranezze Ryan Adams ci ha abituato da tempo. Incurante dei giudizi, arrogante ma anche maledettamente intrigante, Adams è personaggio di fronte al quale è decisamente restare indifferenti: molti lo amano, altrettanti lo detestano. Chi lo ignora è perché non ne conosce l’esistenza. E così, dopo aver fatto uscire un gioiello come il box delle due serate alla Carnegie Hall, degno di entrare nel ristretto novero dei dischi dell’anno, eccolo alle prese con la stramba idea di rifare 1989 album multimilionario (basti pensare alle 1,3 milioni di copie vendute nella sola prima settimana d’uscita, fine Ottobre 2014) di Taylor Swift... artesuono.blogspot.com/2015/09…
Ascolta il disco: album.link/s/6WCWxMMBOvsAQl1SL…
Il calcio è vulnerabile allo sfruttamento criminale. Europol è pronta a sostenere la UEFA, anche sulla base della Convenzione di Macolin
Qualche giorno orsono #Europol e #UEFA (organo di governo del calcio europeo) hanno rinnovato ed esteso il loro Memorandum of Understanding, incentrato sulla prevenzione e la lotta alla criminalità tutelando al tempo stesso l'integrità del calcio europeo.
Il memorandum è stato firmato nella sede della UEFA a Nyon dal direttore esecutivo di Europol, Catherine De Bolle, e dal presidente della UEFA, Aleksander Čeferin. Europol e UEFA si sono impegnate a cooperare in attività e progetti congiunti. La partnership migliorerà le indagini, la condivisione delle informazioni e il supporto di esperti per le 55 federazioni affiliate alla UEFA.
L’accordo si basa sulla già esistente cooperazione tra le istituzioni, soprattutto nella lotta contro le partite truccate, ampliandone al tempo stesso la portata ad altre minacce legate alla criminalità organizzata. La cooperazione si concentra sullo scambio di informazioni e sulla condivisione di conoscenze nei settori dei principali eventi calcistici, della corruzione sportiva, delle partite truccate e del riciclaggio di denaro, del razzismo, della xenofobia e dell'estremismo violento, nonché delle attività illegali legate allo streaming o alla trasmissione illegali di contenuti audiovisivi. La cooperazione si estende all'individuazione di transazioni e attività sospette nei settori dei trasferimenti di giocatori di calcio, degli investimenti nelle squadre di calcio, dello scambio di attività finanziarie legate al calcio e delle scommesse sportive.
Anche l'assegnazione e l'organizzazione di competizioni sportive possono essere oggetto di abuso da parte dei criminali per riciclare proventi illeciti o per scopi di corruzione e rientrano quindi anche tra i possibili ambiti di cooperazione.
La “manipolazione” delle competizioni. Una definizione giuridica
Secondo la definizione giuridica, la manipolazione della competizione o la combine è “un'azione, un'omissione o un'inganno intenzionale volti a alterare impropriamente il risultato o lo svolgimento di una competizione sportiva al fine di eliminare in tutto o in parte la natura imprevedibile della competizione stessa, al fine di ottenere un indebito vantaggio per sé o per altri” (Convenzione del Consiglio d'Europa sulla manipolazione delle competizioni sportive, 2014, leggi sotto).
La manipolazione della competizione, nota anche come combine, si verifica quando il risultato di un torneo o di una competizione viene deciso in anticipo, in parte o completamente, e la partita viene giocata per garantire l'esito predeterminato. Ciò è contrario alle regole del gioco e spesso alla legge. Il motivo più comune per cui si ricorre alla combine è ottenere un compenso dagli scommettitori, ma le squadre possono anche intenzionalmente ottenere prestazioni scadenti per ottenere un vantaggio futuro, come, sulla carta, un avversario meno promettente in uno spareggio. Parimenti, la manipolazione della competizione si verifica quando un partecipante a una competizione sportiva (ad esempio un atleta, un allenatore, un giudice o un arbitro, ecc.) consapevolmente non ottiene risultati soddisfacenti o prende deliberatamente decisioni sbagliate che influenzano il risultato o l'andamento di una competizione, al fine di ottenere un beneficio indebito (solitamente un vantaggio sportivo o finanziario).
La Convenzione di Macolin
La Convenzione del Consiglio d'Europa sulla manipolazione delle competizioni sportive, comunemente nota come Convenzione di Macolin, è l'unico trattato internazionale giuridicamente vincolante specificamente concepito per prevenire, individuare e sanzionare la manipolazione delle competizioni sportive.
È stata stipulata a Macolin/Magglingen, in Svizzera, il 18 settembre 2014 ed è entrata in vigore il 1° settembre 2019, a seguito della ratifica da parte di cinque Stati, tre dei quali membri del Consiglio d'Europa.
La Convenzione mira a proteggere l'integrità dello sport e l'etica sportiva promuovendo il coordinamento nazionale e la cooperazione internazionale contro la manipolazione, sia essa legata ad attività criminali, scommesse sportive o altri motivi.
La Convenzione di Macolin stabilisce un quadro giuridico completo che impone agli Stati firmatari di attuare misure per combattere la manipolazione, tra cui l'identificazione dei rischi, la definizione di leggi e procedure necessarie e la promozione della cooperazione tra autorità pubbliche, organizzazioni sportive e operatori di scommesse.
Prevede la criminalizzazione della manipolazione da parte di persone fisiche e giuridiche, garantendo che le sanzioni disciplinari degli organismi sportivi non escludano la responsabilità penale, civile o amministrativa. Il trattato impone inoltre agli Stati di istituire piattaforme nazionali che fungano da centri di informazione per il monitoraggio e l'analisi di attività di scommesse sospette e di comunicare le coordinate di tali piattaforme e delle autorità responsabili al Consiglio d'Europa.
La convenzione definisce la manipolazione della competizione come un'intesa, un atto o un'omissione intenzionale volta a alterare impropriamente il risultato o lo svolgimento di una competizione per ottenere un indebito vantaggio, eliminando così la natura imprevedibile dello sport.
Fornisce una tipologia per diverse forme di manipolazione, tra cui l'interferenza diretta in un evento sportivo (Tipo 1), la modifica dell'identità o dei dati personali di un atleta (Tipo 2) e le modifiche non conformi relative all'attrezzatura, alle superfici di gioco o alla fisiologia dell'atleta (Tipo 3).
Questo quadro normativo mira a promuovere una comunicazione più chiara e a fornire una base statistica uniforme per l'identificazione dei rischi e delle minacce emergenti.
A novembre 2025, la Convenzione di Macolin è stata ratificata da Belgio, Francia, Grecia, Islanda, Italia, Lituania, Norvegia, Portogallo, Repubblica di Moldavia, San Marino, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ucraina. È stata firmata anche da altri 41 Stati europei, oltre che da Australia e Marocco. Il nostro Paese ha aderito alla Convenzione, sottoscrivendola il 7 aprile 2016 ed approvandola in via definitiva al termine del percorso parlamentare l'11 aprile 2019; il 16 maggio 2019 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
Il Comitato di monitoraggio della Convenzione, responsabile del monitoraggio dell'attuazione, comprende rappresentanti degli Stati firmatari e di altri organismi competenti e può effettuare visite per valutarne il rispetto.
La Convenzione è aperta alla ratifica sia degli Stati membri del Consiglio d'Europa che di Stati non membri, a dimostrazione della sua portata globale.
Bill Fay - Who Is The Sender? (2015)
Davvero sfortunata la storia musicale di Bill Fay. Dopo due ottimi dischi ad inizio degli anni settanta, “Bill Fay” e “Time of the last persecution”, entrambi usciti per la Deram, è scomparso per lungo tempo dai radar per riapparire con l'avvento di internet e della rete. Se parliamo di musica certamente il web ha contribuito a riportare alla luce dei veri e propri gioielli nascosti. Quelli di Bill Fay appartengono a questa categoria ma, collezionisti e cultori di oscuri solisti folk a parte, furono pochi all'epoca del vinile quelli che tennero nella giusta considerazione i suoi primi lavori... album.link/s/5y6T5jCVMZGCHfyEF…
Ascolta il disco: album.link/s/5y6T5jCVMZGCHfyEF…
AFGHANISTAN E COLTIVAZIONE DI OPPIO: IL DIVIETO FUNZIONA?
I risultati nell’Afghanistan Opium Survey 2025 pubblicato da UNODC
Contesto e Obiettivi
Il divieto di coltivazione del papavero da #oppio in #Afghanistan fu introdotto dalle Autorità de facto nel 2022 e ora al terzo anno di applicazione. #UNODC (l’Agenzia delle Nazioni UNite contro il crimine ed il traffico di droga) in un suo recente rapporto (reperibile qui: https://www.unodc.org/documents/crop-monitoring/Afghanistan/AfghanistanOpiumSurvey_2025.pdf)) monitora l’evoluzione della coltivazione illecita, la produzione di oppio, e le conseguenze socio-economiche e ambientali per le comunità rurali afghane.
Principali Risultati
1. Riduzione drastica della coltivazione e produzione di oppio
- Coltivazione: Nel 2025, la superficie coltivata a papavero da oppio è stimata in 10.200 ettari, il 20% in meno rispetto al 2024 (12.800 ettari) e solo il 4% dei livelli pre-divieto del 2022 (232.000 ettari).
- Produzione: La produzione potenziale di oppio è scesa del 32% rispetto al 2024, raggiungendo 296 tonnellate (contro le 433 tonnellate del 2024). Questo calo è attribuito a:
- Applicazione rigorosa del divieto.
- Condizioni climatiche avverse, soprattutto siccità in province chiave come Badakhshan.
- Eradicazione: Le Autorità de facto hanno riportato l’eradicazione di oltre 4.000 ettari (40% dell’area coltivata stimata), sebbene l’UNODC non abbia potuto verificare tecnicamente questi dati.
2. Impatto economico sulle comunità rurali
- Reddito dei coltivatori: Il reddito derivante dalla vendita di oppio è crollato del 48%, passando da 260 milioni di USD nel 2024 a 134 milioni nel 2025.
- Un ettaro di papavero genera ancora 12.000–17.000 USD (a seconda della provincia), ma questo valore è in forte calo rispetto agli anni precedenti.
- Confronti: Colture lecite come il frumento rendono solo 800 USD/ettaro, il cotone 1.600 USD/ettaro.
- Conseguenze: Tre anni di redditi minimi o nulli dall’oppio hanno aggravato la vulnerabilità economica rurale, con oltre il 40% dei terreni agricoli lasciati incolti per mancanza di alternative redditizie.
3. Cambiamenti nell’uso del suolo
- Sostituzione delle colture: Il 67% dei terreni precedentemente dedicati al papavero è stato convertito a cereali (soprattutto frumento), ma con un calo del reddito per i coltivatori.
- Terreni incolti: La siccità e la mancanza di alternative hanno portato all’abbandono di vasti appezzamenti, soprattutto nelle aree non irrigue.
4. Mercato degli oppiacei e metanfetamine
- Oppiacei: La riduzione dell’offerta afghana ha portato a un aumento dei prezzi fino al 2024, seguito da un calo nel 2025, possibile segno di:
- Vendita di scorte accumulate.
- Spostamento della produzione in paesi vicini (es. aumento dell’eradicazione del papavero in due paesi confinanti, da 5.868 ettari nel 2022 a 13.200 nel 2023).
- Metanfetamine: Le sequestri sono aumentati e i prezzi diminuiti (sotto i 600 USD/kg), suggerendo una maggiore disponibilità, probabilmente dovuta a:
- Produzione interna resiliente ( Nonostante il divieto, la produzione di metanfetamina sembra non essere stata colpita).
- Importazione da altri paesi.
5. Crisi umanitaria e ambientale
- Siccità e cambiamento climatico: Precipitazioni sotto la media (-60-75%) e temperature elevate hanno ridotto la produttività agricola, colpendo sia l’oppio che le colture alimentari.
- Ritorno dei migranti: Circa 4 milioni di afghani sono tornati da Pakistan e Iran nel 2024-2025, aumentando la pressione su risorse già scarse e opportunità lavorative limitate.
- Gestione dell’acqua: La siccità ha esacerbato la crisi idrica, con falde acquifere in calo e sistemi irrigui tradizionali (come i qanat) in fallimento.
6. Implicazioni politiche
- Sviluppo alternativo: Urgente necessità di programmi che offrano colture sostitutive redditizie, accesso ai mercati, e investimenti in infrastrutture e clima.
- Cooperazione regionale: Monitoraggio congiunto per contrastare lo spostamento della produzione di oppio (“balloon effect”) e il traffico di droghe sintetiche.
- Riforme strutturali: Servono investimenti a lungo termine in agricoltura sostenibile, formazione professionale e governance per ridurre la dipendenza dall’economia illecita.
Conclusione
Il divieto ha ridotto drasticamente la produzione di oppio, ma ha anche:
- Impoverito le comunità rurali, senza alternative economiche sostenibili.
- Spinto verso droghe sintetiche (metanfetamine), più difficili da contrastare.
- Aggravato la crisi umanitaria, legata a siccità, migrazione e instabilità economica.
Le Raccomandazioni finali di UNODC riguardano
- La necessità di Supporto internazionale per lo sviluppo rurale e la resilienza climatica.
- Il Monitoraggio regionale per prevenire lo spostamento della produzione illecita.
- Investimenti in infrastrutture idriche e agricoltura sostenibile.