MOSAICO ROMANO TRAFUGATO DA UN CAPITANO DELLA WEHRMACHT RESTITUITO DAI CC PATRIMONIO CULTURALE AL PARCO ARCHEOLOGICO DI POMPEI
Lo scorso 15 luglio 2025 presso l’Antiquarium del Parco Archeologico di Pompei, è stato ufficialmente restituito un mosaico romano raffigurante una coppia di amanti, trafugato durante la Seconda Guerra Mondiale. Il manufatto, donato da un capitano della Wehrmacht a un cittadino tedesco, è stato restituito dagli eredi del destinatario al Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, grazie a una spedizione diplomatica organizzata dal Consolato Generale d’Italia a Stoccarda.
Il mosaico, datato tra la metà dell'ultimo secolo a.C. e il I secolo d.C., fu trafugato a Pompei nel 1944. Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale ha gestito la restituzione del mosaico, coordinandosi con la Procura di Roma e il Parco Archeologico di Pompei per il rimpatrio dell'opera. Il Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ha ricevuto il mosaico dalle mani del generale Francesco Gargaro, comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
Il Generale Gargaro ha sottolineato l’impegno costante dei Carabinieri TPC nel recuperare il nostro patrimonio culturale sparso per il mondo. “Ogni reperto depredato che rientra è una ferita che si chiude,” ha dichiarato Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei. “La ferita non consiste tanto nel valore materiale dell’opera, quanto nel suo valore storico; valore che viene fortemente compromesso dal traffico illecito di antichità.”
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La tutela del patrimonio culturale oltre i confini nazionali, assume una dimensione internazionale strategica. L'attività dei carabinieri impegnati in questa particolare attività
I Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) hanno – in ambito nazionale e locale – reso noti i risultati della loro attività operativa nel 2024. Un comunicato stampa del Ministero della Cultura (da cui questi carabinieri funzionalmente dipendono) riporta tali risultati. Ecco i punti principali:
- Recupero di beni culturali: Sono stati recuperati 80.437 beni d’arte, con un valore stimato di circa 130 milioni di euro.
- Sequestri di opere contraffatte: Sono stati sequestrati 2.804 falsi, di cui la maggior parte opere d'arte contemporanea, con un valore stimato di 311 milioni di euro.
- Attività investigativa e repressione: Incremento delle operazioni, con un aumento dei controlli su musei, biblioteche, siti archeologici e mercati antiquariali. Sono state effettuate 505 perquisizioni, denunciate 1.356 persone e arrestate 2 persone.
- Monitoraggio online: Controllati 696 siti web, recuperati 6.346 beni culturali e deferiti 122 soggetti.
- Restituzione internazionale: Rimpatriati 882 beni culturali e restituiti 550 beni a Paesi esteri, tra cui Canada, Colombia, Ecuador, Messico e Iraq.
- Tecnologia e innovazione: Sviluppo del sistema S.W.O.A.D.S. per il monitoraggio automatico delle opere d’arte rubate attraverso l’intelligenza artificiale.
Oltre i confini nazionali
Il lavoro svolto dai Carabinieri TPC continua a essere fondamentale per la tutela del patrimonio culturale italiano e internazionale.
Il Comando TPC ha dimostrato come la tutela del patrimonio culturale vada ben oltre i confini nazionali, assumendo una dimensione internazionale strategica. I Carabinieri hanno effettuato operazioni che hanno portato al rimpatrio di 882 beni culturali e alla restituzione di 550 opere alle ambasciate e istituzioni straniere. Tra gli interventi, spiccano quelle volte in cui oggetti di inestimabile valore sono stati riconsegnati a paesi come il Canada, la Colombia, l'Ecuador, El Salvador, il Guatemala, l'Iraq e il Messico, con una stretta collaborazione con le autorità diplomatiche e culturali dei rispettivi Paesi.
I caschi blu della cultura
Parallelamente alle tipiche operazioni di contrasto al traffico illecito, il Comando TPC si è impegnato anche nella condivisione delle competenze a livello internazionale. Un esempio emblematico è rappresentato dal corso “I Caschi Blu della Cultura” tenutosi a Rio de Janeiro, che ha coinvolto rappresentanti di Brasile, Cile, Colombia e Paraguay. Questa iniziativa formativa mira non solo a trasferire il know-how specifico in materia di tutela e intervento in situazioni di crisi, ma anche a creare un network strutturato per contrastare il traffico illecito dei beni culturali su scala globale.
La piattaforma informatica SWOADSnet
Un ulteriore tassello dell’approccio internazionale è l’avvio delle attività di sviluppo del sistema SWOADSnet. Quest’innovativa piattaforma è studiata per facilitare lo scambio di dati e metadati relativi alle opere d’arte con altri Paesi europei, in modo da monitorare in tempo reale i flussi illeciti e intervenire tempestivamente. La sinergia tra tecnologie avanzate e cooperazione internazionale permette così di creare una rete di sicurezza globale per il patrimonio artistico e culturale.
Questi risultati e iniziative evidenziano come le attività internazionali del Comando TPC siano parte integrante di una strategia più ampia: quella di salvaguardare il patrimonio non solo italiano, ma universale, promuovendo collaborazione, formazione e innovazione tecnologica.
Il documento riportante l'attività operativa del 2024 è reperibile a questa pagina web tpcweb.carabinieri.it/SitoPubb…
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