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Avviso contenuto: ![CDATA[GLI HELLS ANGELS, MOTOCICLISTI TALVOLTA CON UNA PESSIMA FAMA, PRESENTI IN VARIE PARTI DEL MONDO L'Hells Angels Motorcycle Club (#HAMC) è un club motociclistico fondato a Fontana, in California, nel 1948. È uno dei club motociclistici più conosciut
GLI HELLS ANGELS, MOTOCICLISTI TALVOLTA CON UNA PESSIMA FAMA, PRESENTI IN VARIE PARTI DEL MONDO
L'Hells Angels Motorcycle Club (#HAMC) è un club motociclistico fondato a Fontana, in California, nel 1948. È uno dei club motociclistici più conosciuti e grandi al mondo, con oltre 475 sezioni in 62 paesi. I suoi membri sono principalmente appassionati di Harley-Davidson e si contraddistinguono sia per il tipo di abbigliamento sia per la moto (che deve essere di grossa cilindrata, almeno 750 cc). Il club è noto per il suo logo iconico, che presenta un teschio alato, e i suoi membri sono spesso associati a un'immagine dura e ribelle.
Il logo iconico
L'iconico logo con il teschio alato degli Hells Angels è un simbolo dell'identità del club ed è stato utilizzato almeno dal 1948. Il logo presenta un teschio con un paio di ali e il suo design ha subito alcune modifiche nel corso degli anni. L'origine esatta del logo non è chiara, ma si ritiene che sia stato progettato dai fondatori del club, che si vuole fossero un gruppo di veterani della Seconda guerra mondiale.
Il teschio nel logo è spesso interpretato come un simbolo di morte e si pensa che le ali rappresentino la libertà e la capacità di librarsi al di sopra della legge. Il logo è stato usato dagli Hells Angels per rappresentare i loro valori di ribellione, anticonformismo e disprezzo per l'autorità.
Gli #HellsAngels a suo tempo hanno intrapreso un'azione legale per proteggere il loro marchio e hanno citato in giudizio diverse aziende per aver utilizzato il logo senza autorizzazione. Nel 2010, il club ha citato in giudizio alcuni rivenditori per aver utilizzato il logo su abbigliamento e accessori senza permesso. La causa è stata risolta in via extragiudiziale, con le aziende che hanno accettato di smettere di utilizzare il logo.
Ma non tutti sono “Hells Angels” legittimi
Premesso che come “Hells Angels” vengono generalmente indicati sia i membri dell’HAMC che di altri gruppi di motociclisti che con questi nulla hanno a che fare, vi è chi li segnala per una lunga storia di attività criminali, tra cui traffico di droga, reati con armi e crimini violenti. Sono stati coinvolti in numerose guerre tra bande e sono stati accusati di aver commesso numerosi omicidi. Il club HAMC in particolare negli USA è stato anche collegato a gruppi della criminalità organizzata ed è stato coinvolto in attività illegali come estorsioni, riciclaggio di denaro e frodi. Sono numerose le agenzie di polizia e di intelligence internazionali che classificano l'Hells Angels Motorcycle Club (HAMC) come una banda di motociclisti i cui membri commettono crimini violenti diffusi, tra cui spaccio di droga, traffico di beni rubati, traffico di armi, estorsione e operazioni di prostituzione.
Una reputazione variabile, da criminali a benefattori
La reputazione degli Hells Angels varia però a seconda delle regioni e dei paesi, con alcuni Stati che li vedono come un club motociclistico legittimo e altri che li considerano un'organizzazione criminale.
Nonostante la loro reputazione criminale, vi è infatti chi ritiene che gli Hells Angels abbiano un forte senso di fratellanza e cameratismo tra i loro membri. Il club ha un rigoroso codice di condotta, che enfatizza la lealtà, il rispetto e la protezione dei suoi membri, che sono tenuti a conformarsi ad una serie di regole e linee guida, che includono un rigoroso codice di abbigliamento, un codice di condotta e una serie di rituali e cerimonie. Sono stati anche coinvolti in varie attività di beneficenza, come il sostegno ai veterani e la partecipazione a corse di beneficenza (come vedremo a breve per quanto attiene l’Italia). Tuttavia, rimane che in alcuni Stati le loro attività criminali e il loro comportamento violento hanno portato a numerose repressioni e arresti da parte delle forze dell'ordine nel corso degli anni. In sintesi, la reputazione degli Hells Angels varia a seconda delle regioni e dei paesi, con alcuni paesi che li considerano un club motociclistico legittimo e altri che li considerano un'organizzazione criminale.
Negli Stati Uniti, hanno la reputazione di essere coinvolti nel crimine organizzato, tra cui il traffico di droga, il traffico di armi e la violenza. Sono stati coinvolti in numerose attività criminali, tra cui omicidi, estorsioni e riciclaggio di denaro. Venivano annoverati tra le OMG (Outlaw Motorcycle Gang), bande motociclistiche fuorilegge. Secondo il Dipartimento di Giustizia oltre a loro vi sono i Mongols, i Bandidos, gli outlaws e i Sons of Silence .
In Canada, sono stati coinvolti in una guerra tra bande di lunga data con una banda di motociclisti rivali, la Rock Machine, che ha provocato numerosi morti e feriti. Sono stati anche collegati al traffico di droga e ad altre attività criminali.
In Australia, sono stati coinvolti in una serie di casi criminali di alto profilo, tra cui traffico di droga e violenza. Sono stati anche collegati all'omicidio di un certo numero di persone, tra cui un agente di polizia.
In Nuova Zelanda, hanno una presenza significativa e sono stati coinvolti in una serie di attività criminali, tra cui il traffico di droga e la violenza. Sono stati anche collegati all'omicidio di un certo numero di persone.
In Asia, hanno una presenza significativa in paesi come il Giappone e la Thailandia, dove sono stati coinvolti in una serie di attività criminali, tra cui il traffico di droga e la violenza.
In Europa, hanno una presenza significativa, con sezioni in molti paesi, tra cui Regno Unito, Germania e Francia. Sono stati coinvolti in violenti conflitti con bande di motociclisti rivali e sono stati collegati al traffico di droga e ad altre attività criminali. In Italia esistono varie sezioni, che si evidenziano per attività benefiche, quali quella intrapresa recentemente consistente nella consegna del ricavato raccolto in un evento organizzato dai club motociclisti vicentini riuniti con scopo benefico a favore della fondazione e della Lega Italiana fibrosi cistica. Un assegno di 12487 Euro è stato consegnato nelle mani del delegato provinciale della fondazione e presidente del comitato di Vicenza.
Indagine tra Germania e Spagna, con appendice in Romania
Recentemente, un'indagine tedesco-spagnola, sostenuta da #Europol, ha preso di mira una rete criminale coinvolta nel traffico di droga e armi da fuoco. Il capo della rete coordinava le attività criminali dalla Spagna, dove aveva stabilito la sua base.
L'indagine, avviata a metà del 2023 sotto l'egida della Procura generale di Francoforte, in Germania, ha preso di mira una rete criminale che si denominava #Bandidos. La banda è stata sospettata di trafficare grandi quantità di cannabis e cocaina da Malaga, in Spagna, alla Germania. Il gruppo ha anche contrabbandato armi lungo lo stesso percorso. Il leader della rete, un cittadino tedesco residente in Spagna, era considerato un obiettivo di alto valore in questa indagine. Gli investigatori della polizia federale tedesca e della polizia nazionale spagnola, lavorando insieme su questo caso, lo hanno identificato come un membro di alto rango della banda di motociclisti Hells Angels di Marbella.
Durante la giornata di azione, gli agenti della #polizianazionalespagnola hanno fatto irruzione nella villa privata del capobanda e negli uffici della sua attività di autonoleggio. Dalle informazioni scambiate tramite Europol è emerso che anche le autorità rumene avevano aperto un procedimento nei confronti della stessa persona e, a seguito della cooperazione internazionale e dello scambio di informazioni, la Romania ha emesso un mandato d'arresto europeo nei suoi confronti in relazione al loro caso nazionale. Europol ha agevolato lo scambio di informazioni e fornito sostegno nel corso di questa indagine congiunta. Europol ha inoltre fornito analisi e intelligence e ha coordinato le attività operative. Durante la giornata dell'azione, ha inviato un esperto sul campo per effettuare controlli incrociati delle informazioni operative in tempo reale e fornire agli operanti possibili indizi. Finanziamento attraverso i meccanismi finanziari dell'UE Agenti della polizia nazionale spagnola, con il sostegno di Europol, hanno condotto queste operazioni congiunte in partenariato con la Germania e la Romania.
GLI HELLS ANGELS, MOTOCICLISTI TALVOLTA CON UNA PESSIMA FAMA, PRESENTI IN VARIE...
GLI HELLS ANGELS, MOTOCICLISTI TALVOLTA CON UNA PESSIMA FAMA, PRESENTI IN VARIE PARTI DEL MONDO
L'Hells Angels Motorcycle Club (#HAMC) è un club motociclistico fondato a Fontana, in California, nel 1948. È uno dei club motociclistici più conosciuti e grandi al mondo, con oltre 475 sezioni in 62 paesi. I suoi membri sono principalmente appassionati di Harley-Davidson e si contraddistinguono sia per il tipo di abbigliamento sia per la moto (che deve essere di grossa cilindrata, almeno 750 cc). Il club è noto per il suo logo iconico, che presenta un teschio alato, e i suoi membri sono spesso associati a un'immagine dura e ribelle.Il logo iconico
L'iconico logo con il teschio alato degli Hells Angels è un simbolo dell'identità del club ed è stato utilizzato almeno dal 1948. Il logo presenta un teschio con un paio di ali e il suo design ha subito alcune modifiche nel corso degli anni. L'origine esatta del logo non è chiara, ma si ritiene che sia stato progettato dai fondatori del club, che si vuole fossero un gruppo di veterani della Seconda guerra mondiale.
Il teschio nel logo è spesso interpretato come un simbolo di morte e si pensa che le ali rappresentino la libertà e la capacità di librarsi al di sopra della legge. Il logo è stato usato dagli Hells Angels per rappresentare i loro valori di ribellione, anticonformismo e disprezzo per l'autorità.
Gli #HellsAngels a suo tempo hanno intrapreso un'azione legale per proteggere il loro marchio e hanno citato in giudizio diverse aziende per aver utilizzato il logo senza autorizzazione. Nel 2010, il club ha citato in giudizio alcuni rivenditori per aver utilizzato il logo su abbigliamento e accessori senza permesso. La causa è stata risolta in via extragiudiziale, con le aziende che hanno accettato di smettere di utilizzare il logo.
Ma non tutti sono “Hells Angels” legittimi
Premesso che come “Hells Angels” vengono generalmente indicati sia i membri dell’HAMC che di altri gruppi di motociclisti che con questi nulla hanno a che fare, vi è chi li segnala per una lunga storia di attività criminali, tra cui traffico di droga, reati con armi e crimini violenti. Sono stati coinvolti in numerose guerre tra bande e sono stati accusati di aver commesso numerosi omicidi. Il club HAMC in particolare negli USA è stato anche collegato a gruppi della criminalità organizzata ed è stato coinvolto in attività illegali come estorsioni, riciclaggio di denaro e frodi. Sono numerose le agenzie di polizia e di intelligence internazionali che classificano l'Hells Angels Motorcycle Club (HAMC) come una banda di motociclisti i cui membri commettono crimini violenti diffusi, tra cui spaccio di droga, traffico di beni rubati, traffico di armi, estorsione e operazioni di prostituzione.Una reputazione variabile, da criminali a benefattori
La reputazione degli Hells Angels varia però a seconda delle regioni e dei paesi, con alcuni Stati che li vedono come un club motociclistico legittimo e altri che li considerano un'organizzazione criminale.
Nonostante la loro reputazione criminale, vi è infatti chi ritiene che gli Hells Angels abbiano un forte senso di fratellanza e cameratismo tra i loro membri. Il club ha un rigoroso codice di condotta, che enfatizza la lealtà, il rispetto e la protezione dei suoi membri, che sono tenuti a conformarsi ad una serie di regole e linee guida, che includono un rigoroso codice di abbigliamento, un codice di condotta e una serie di rituali e cerimonie. Sono stati anche coinvolti in varie attività di beneficenza, come il sostegno ai veterani e la partecipazione a corse di beneficenza (come vedremo a breve per quanto attiene l’Italia). Tuttavia, rimane che in alcuni Stati le loro attività criminali e il loro comportamento violento hanno portato a numerose repressioni e arresti da parte delle forze dell'ordine nel corso degli anni. In sintesi, la reputazione degli Hells Angels varia a seconda delle regioni e dei paesi, con alcuni paesi che li considerano un club motociclistico legittimo e altri che li considerano un'organizzazione criminale.
Negli Stati Uniti, hanno la reputazione di essere coinvolti nel crimine organizzato, tra cui il traffico di droga, il traffico di armi e la violenza. Sono stati coinvolti in numerose attività criminali, tra cui omicidi, estorsioni e riciclaggio di denaro. Venivano annoverati tra le OMG (Outlaw Motorcycle Gang), bande motociclistiche fuorilegge. Secondo il Dipartimento di Giustizia oltre a loro vi sono i Mongols, i Bandidos, gli outlaws e i Sons of Silence .
In Canada, sono stati coinvolti in una guerra tra bande di lunga data con una banda di motociclisti rivali, la Rock Machine, che ha provocato numerosi morti e feriti. Sono stati anche collegati al traffico di droga e ad altre attività criminali.
In Australia, sono stati coinvolti in una serie di casi criminali di alto profilo, tra cui traffico di droga e violenza. Sono stati anche collegati all'omicidio di un certo numero di persone, tra cui un agente di polizia.
In Nuova Zelanda, hanno una presenza significativa e sono stati coinvolti in una serie di attività criminali, tra cui il traffico di droga e la violenza. Sono stati anche collegati all'omicidio di un certo numero di persone.
In Asia, hanno una presenza significativa in paesi come il Giappone e la Thailandia, dove sono stati coinvolti in una serie di attività criminali, tra cui il traffico di droga e la violenza.
In Europa, hanno una presenza significativa, con sezioni in molti paesi, tra cui Regno Unito, Germania e Francia. Sono stati coinvolti in violenti conflitti con bande di motociclisti rivali e sono stati collegati al traffico di droga e ad altre attività criminali. In Italia esistono varie sezioni, che si evidenziano per attività benefiche, quali quella intrapresa recentemente consistente nella consegna del ricavato raccolto in un evento organizzato dai club motociclisti vicentini riuniti con scopo benefico a favore della fondazione e della Lega Italiana fibrosi cistica. Un assegno di 12487 Euro è stato consegnato nelle mani del delegato provinciale della fondazione e presidente del comitato di Vicenza.
Indagine tra Germania e Spagna, con appendice in Romania
Recentemente, un'indagine tedesco-spagnola, sostenuta da #Europol, ha preso di mira una rete criminale coinvolta nel traffico di droga e armi da fuoco. Il capo della rete coordinava le attività criminali dalla Spagna, dove aveva stabilito la sua base.
L'indagine, avviata a metà del 2023 sotto l'egida della Procura generale di Francoforte, in Germania, ha preso di mira una rete criminale che si denominava #Bandidos. La banda è stata sospettata di trafficare grandi quantità di cannabis e cocaina da Malaga, in Spagna, alla Germania. Il gruppo ha anche contrabbandato armi lungo lo stesso percorso. Il leader della rete, un cittadino tedesco residente in Spagna, era considerato un obiettivo di alto valore in questa indagine. Gli investigatori della polizia federale tedesca e della polizia nazionale spagnola, lavorando insieme su questo caso, lo hanno identificato come un membro di alto rango della banda di motociclisti Hells Angels di Marbella.
Durante la giornata di azione, gli agenti della #polizianazionalespagnola hanno fatto irruzione nella villa privata del capobanda e negli uffici della sua attività di autonoleggio. Dalle informazioni scambiate tramite Europol è emerso che anche le autorità rumene avevano aperto un procedimento nei confronti della stessa persona e, a seguito della cooperazione internazionale e dello scambio di informazioni, la Romania ha emesso un mandato d'arresto europeo nei suoi confronti in relazione al loro caso nazionale. Europol ha agevolato lo scambio di informazioni e fornito sostegno nel corso di questa indagine congiunta. Europol ha inoltre fornito analisi e intelligence e ha coordinato le attività operative. Durante la giornata dell'azione, ha inviato un esperto sul campo per effettuare controlli incrociati delle informazioni operative in tempo reale e fornire agli operanti possibili indizi. Finanziamento attraverso i meccanismi finanziari dell'UE Agenti della polizia nazionale spagnola, con il sostegno di Europol, hanno condotto queste operazioni congiunte in partenariato con la Germania e la Romania.
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UNA MAXI TRUFFA DIETRO INVESTIMENTI PER ACQUISTO DI PIANTE DI CANNABIS MEDICINALE. NOVE ARRESTATI PER FRODE
Avviso contenuto: ![CDATA[Il caso di JuicyFields, considerata una delle più grandi truffe nel settore della cannabis, fece notizia nel 2022. JuicyFields, una piattaforma globale per investire nella cannabis, avrebbe attirato investitori con promesse di rendimenti elevati d
Il caso di JuicyFields, considerata una delle più grandi truffe nel settore della cannabis, fece notizia nel 2022. JuicyFields, una piattaforma globale per investire nella cannabis, avrebbe attirato investitori con promesse di rendimenti elevati dal sostegno alla coltivazione di cannabis da parte dei leader del settore.Ora un'indagine congiunta condotta da diverse autorità di contrasto europee, supportata da #Europol ed #Eurojust, è culminata nell'arresto di 9 sospetti in seguito al caso di frode. Nella giornata di azione, svoltasi l’11 aprile 2024, oltre 400 agenti delle forze dell’ordine di 11 paesi hanno eseguito 9 mandati di arresto e condotto 38 perquisizioni domiciliari. Durante la giornata sono stati sequestrati o congelati 4.700.000 euro in conti bancari, 1.515.000 euro in criptovalute, 106.000 euro in contanti e 2.600.000 euro in beni immobiliari, oltre a diversi veicoli di lusso, opere d'arte, denaro contante e vari oggetti di lusso, ed un gran numero di dispositivi elettronici e documenti. Secondo le stime giudiziarie, i danni totali derivanti da falsi investimenti nella pubblicizzata piattaforma di crowdsourcing per la coltivazione di cannabis ammontano a 645 milioni di euro, ma i danni reali e non dichiarati potrebbero essere significativamente più alti.In totale, circa 550.000 partecipanti in tutto il mondo, la maggior parte dei quali cittadini europei, sono stati registrati come investitori online. Utilizzando bonifici bancari o criptovalute, circa 186.000 partecipanti hanno effettivamente trasferito fondi nell'elaborato “schema Ponzi”, attivo dall'inizio del 2020 a luglio 2022. JuicyFields e le sue false opportunità di investimento nella cannabis. I sospettati, principalmente russi ma anche olandesi, tedeschi, italiani, lettoni, maltesi , di nazionalità polacca, giordana, statunitense e venezuelana, hanno utilizzato la pubblicità sui social network per attirare le vittime sui loro siti web. Queste piattaforme offrivano promettenti opportunità di investimento in crowdsourcing nella coltivazione, raccolta e distribuzione di piante di cannabis da utilizzare per scopi medicinali. Con un investimento iniziale minimo di almeno 50 euro in questa cosiddetta opportunità di “e-growing”, agli investitori veniva promesso di essere collegati ai produttori di cannabis terapeutica. Al momento dell’acquisto di una pianta di cannabis, la piattaforma assicurava agli investitori – detti anche e-growers – che presto avrebbero potuto ottenere elevati profitti dalla vendita di marijuana ad acquirenti autorizzati. Anche se la società ha promesso rendimenti annuali pari o superiori al 100%, non ha rivelato esattamente come avrebbe raggiunto questo obiettivo, per non parlare di come sarebbe stato in grado di garantirlo. La cannabis è una delle sostanze illecite più consumate sia all’interno dell’Unione Europea che a livello globale. Come visto in altri contesti, le reti criminali sono particolarmente abili nell’applicare nuove narrazioni alle pratiche criminali esistenti, in particolare in periodi di cambiamenti nei quadri normativi, che possono aprire una finestra di opportunità per i truffatori di pubblicizzare investimenti a basso rischio e ad alto profitto. Uno schema Ponzi è un tipo di truffa sugli investimenti in cui i criminali promettono rendimenti elevati con rischi minimi o nulli per gli investitori. Invece di generare effettivamente profitti attraverso attività commerciali legittime, i truffatori utilizzano il denaro dei nuovi investitori per pagare i rendimenti ai precedenti investitori. Ciò crea l'illusione di un'impresa redditizia, ma in realtà lo schema crolla quando non ci sono abbastanza nuovi investitori per sostenere i pagamenti, lasciando la maggior parte degli investitori in perdita. Ad esempio, l'investitore medio, anche cauto, effettuerebbe un investimento iniziale di 50 euro e riceverebbe un pagamento raddoppiando il proprio denaro subito dopo. Motivati da questi guadagni finanziari, molti investitori alzerebbero la posta e pagherebbero centinaia, migliaia o in molti casi anche decine di migliaia di euro.La piattaforma fingeva credibilità in quanto non solo era rappresentata nel mondo digitale, ma sosteneva l’immagine di una struttura commerciale legale affidabile con uffici fisici, personale e rappresentanza agli eventi dell’industria della cannabis. Inizialmente, gli oltre 500.000 coltivatori elettronici ricevevano i rendimenti degli investimenti. Nel luglio 2022, tuttavia, i criminali dietro il sistema hanno improvvisamente rimosso i profili aziendali dai social network e impedito agli utenti di accedere ai propri account, congelando così i prelievi di contanti. L'attenzione delle forze dell'ordine su JuicyFields e le relative piattaforme di investimento è stata seguita dalla creazione di una squadra investigativa congiunta presso Eurojust, guidata dalla polizia tedesca e spagnola, dalla gendarmeria francese e supportata da Europol, dall'Agenzia nazionale anticrimine del Regno Unito e da altre forze dell'ordine provenienti da numerosi Stati membri, Italia compresa. Uno dei principali obiettivi di alto valore in questa indagine è stato rintracciato in una residenza nella Repubblica Dominicana. Un cittadino russo, sospettato di essere uno dei principali organizzatori del piano fraudolento, ha fatto perquisire la proprietà in cui risiedeva dalle autorità della Repubblica Dominicana insieme agli agenti della squadra investigativa spagnola e ad uno specialista dell'Europol inviato sul posto per assistere nel coordinamento.
IL CANALE SICURO PER LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI DI EUROPOL (SIENA): PIU' DI UN MILIONE SETTECENTOMILA I MESSAGGI INVIATI IN UN ANNO
Avviso contenuto: ![CDATA[lo schema di SIENA Più di 3000 autorità di contrasto di oltre 70 paesi ed entità internazionali sono collegate al canale sicuro di scambio di informazioni di Europol, conosciuto come SIENA ("Secure Information Exchange Network Application"). La pi
Più di 3000 autorità di contrasto di oltre 70 paesi ed entità internazionali sono collegate al canale sicuro di scambio di informazioni di Europol, conosciuto come SIENA (“Secure Information Exchange Network Application”). La piattaforma consente il rapido scambio di informazioni operative e strategiche tra #Europol, gli Stati membri dell' #UE e i paesi partner con cui Europol ha accordi di cooperazione o accordi di lavoro. Si tratta di un servizio disponibile 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana.
Lo scambio tempestivo di informazioni facilitato da #SIENA è essenziale affinché le forze dell’ordine a livello locale, nazionale e internazionale possano rispondere in modo rapido e decisivo. Nel 2023, il numero di messaggi scambiati tramite SIENA è cresciuto fino al massimo storico di 1,79 milioni, designandolo come canale di comunicazione europeo preferito per le forze dell'ordine. Nello stesso anno attraverso SIENA furono avviati oltre 151 000 casi. Le aree di criminalità più comunemente indicate sono state il traffico di droga, la frode e l'immigrazione clandestina. Il quadro dell’intelligence sulle minacce criminali che colpiscono l’Unione europea sarà significativamente arricchito quanto più le autorità di contrasto saranno collegate. Il In un mondo sempre più globalizzato, l’accesso alle informazioni in tempo reale da ogni angolo dell’UE e oltre consente alle autorità di contrasto di avere un quadro più completo delle attività criminali, consentendo loro di proteggere le loro comunità in modo più efficace. Nel maggio 2023 la Direttiva 2023/977 del Parlamento Europeo e del Consiglio sullo scambio di informazioni tra le autorità di contrasto degli Stati membri (IED) [https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32023L0977] ha stabilito norme armonizzate per lo scambio adeguato e rapido di informazioni tra le autorità di contrasto competenti al fine della prevenzione e dell’individuazione dei reati e delle relative indagini.
IL CANALE SICURO PER LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI DI EUROPOL (SIENA): PIU' DI UN MILIONE SETTECENTOMILA I MESSAGGI INVIATI IN UN ANNO
Più di 3000 autorità di contrasto di oltre 70 paesi ed entità internazionali sono collegate al canale sicuro di scambio di informazioni di Europol, conosciuto come SIENA (“Secure Information Exchange Network Application”). La piattaforma consente il rapido scambio di informazioni operative e strategiche tra #Europol, gli Stati membri dell' #UE e i paesi partner con cui Europol ha accordi di cooperazione o accordi di lavoro. Si tratta di un servizio disponibile 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana.
Lo scambio tempestivo di informazioni facilitato da #SIENA è essenziale affinché le forze dell’ordine a livello locale, nazionale e internazionale possano rispondere in modo rapido e decisivo. Nel 2023, il numero di messaggi scambiati tramite SIENA è cresciuto fino al massimo storico di 1,79 milioni, designandolo come canale di comunicazione europeo preferito per le forze dell'ordine. Nello stesso anno attraverso SIENA furono avviati oltre 151 000 casi. Le aree di criminalità più comunemente indicate sono state il traffico di droga, la frode e l'immigrazione clandestina. Il quadro dell’intelligence sulle minacce criminali che colpiscono l’Unione europea sarà significativamente arricchito quanto più le autorità di contrasto saranno collegate. Il In un mondo sempre più globalizzato, l’accesso alle informazioni in tempo reale da ogni angolo dell’UE e oltre consente alle autorità di contrasto di avere un quadro più completo delle attività criminali, consentendo loro di proteggere le loro comunità in modo più efficace. Nel maggio 2023 la Direttiva 2023/977 del Parlamento Europeo e del Consiglio sullo scambio di informazioni tra le autorità di contrasto degli Stati membri (IED) [https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32023L0977] ha stabilito norme armonizzate per lo scambio adeguato e rapido di informazioni tra le autorità di contrasto competenti al fine della prevenzione e dell’individuazione dei reati e delle relative indagini.Tutti i contenuti: CC BY-NC-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/). Le immagini se non diversamente indicato sono di pubblico dominio. Ci trovate sul Fediverso:https://poliversity.it/@coop_internazionale_di_polizia (è anche feed RSS) ;https://poliverso.org/profile/cooperazione_internazionale_di_polizia (è anche feed RSS)
Cooperazione Inter. di Polizia (@Coop_internazionale_di_Polizia@poliversity.it)
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MAXI OPERAZIONE DEL ROS CONTRO IL TRAFFICO INTERNAZIONALE DI STUPEFACENTI DAL SUD AMERICA ALL’EUROPA. LA COCAINA MOVIMENTATA DA UN CARCERE ITALIANO GRAZIE ALL’UTILIZZO DI CRIPTOFONINI
Svela tutte le caratteristiche del traffico di stupefacenti dal Sud America all’Europa l’attività investigativa del ROS ligure dell’ #Armadeicarabinieri conclusasi in questi giorni: la pianificazione del trasporto mediante reti criptate (o che chi utilizzava gli smartphone riteneva tali), l’invio della cocaina via mare tramite container (in un porto di destinazione affidabile) o in aeroporti, la supervisione di una potente organizzazione criminale italiana e la compartecipazione della mafia balcanica, il supporto al contrasto da parte di #Eurojust ed #Europol.I fatti: il Ros dei carabinieri, supportato dai militari dell’Arma territoriale di #Genova, Como e Reggio Calabria, ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Genova su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia nei confronti di ventidue persone, tra cui uno di nazionalità dominicana, due di nazionalità colombiana, sette di nazionalità albanese. Sei degli indagati arrestati sono accusati di essere componenti di una associazione per delinquere, operativa dal 2014 a Genova, nonché a Panama, Colombia e Venezuela finalizzata alla importazione dall’America Latina di quantitativi di cocaina, che veniva caricata su navi dirette al porto di Genova, e, una volta recuperata, con la complicità di lavoratori operanti nello scalo portuale, rivenduta a terzi, oppure destinata ad altre organizzazioni criminali, grazie alla ricompensa con una percentuale (in denaro o in cocaina), intorno al 20% del prodotto importato, o con una somma equivalente, come corrispettivo per il recupero del carico in porto.L’associazione per delinquere secondo gli investigatori era diretta da un soggetto che ha potuto disporre di una rete di contatti con organizzazioni di narcotrafficanti sudamericani. Anche dopo il suo arresto, avvenuto il 7 ottobre 2015 mentre cercava di recuperare un carico 148 chili di cocaina, in concorso con un latitante) questi, pur detenuto, comunicava con i complici per mezzo di criptofonini o di sistemi artigianali di comunicazione crittografata, continuando ad organizzare e finanziare per conto dell’organizzazione l’importazione di nuovi carichi di cocaina provenienti dalla Colombia e dalla Repubblica Dominicana, e destinati all’Italia, tramite il porto di Genova, l’aeroporto di Parigi, l’aeroporto di Amsterdam. Il pagamento dello stupefacente era effettuato attraverso un metodo di interposizione consistente nella consegna del contante ad un intermediario in Italia, indicato dai fornitori, il quale si occupava della rimessa a questi ultimi, avvalendosi di canali extrabancari e consegnando ricevuta agli acquirenti.Agli indagati vengono così contestati nove episodi di importazione di cocaina da Colombia, Repubblica Dominicana, Panama, per complessivi 670 kg e un valore commerciale di 25 milioni di euro, oltre a 38 episodi di detenzione e cessione di droga (per due di questi viene contestata l’aggravante di cui all’art. 416 bis.1 cp ed in particolare la finalità di agevolare l’attività di una cosca di #ndrangheta). Agli indagati sono state sequestrate anche diverse armi, tra cui due pistole a tamburo Smith & Wesson mod. 686 cal. 357 magnum con canna da 4”, una bomba a mano M75; una pistola mitragliatrice Zastava mod. M56 cal. 7,62×25 mm (tokarev); due fucili d’assalto Zastava mod. M70 cal. 7,62×39 mm, riproduzioni del più noto AK-47 (Kalašnikov). pistole semiautomatiche Beretta cal. 9, un revolver marca Smith & Wesson cal. 38SP, pistole marca Colt mod. 1911 cal. 45 ACP e Beretta mod. 70 cal. 7,65. I reati contestati sono stati commessi dal settembre 2014 a dicembre 2022. L’indagine ha beneficiato del contributo informativo di #Europol, che ha fornito le informazioni provenienti dalle indagini avviate dalle Autorità francesi su gruppi criminali che utilizzavano un sistema di comunicazione criptato denominato #EncroChat e alimentato il flusso informativo relativo ai dispositivi #SkyEcc e della collaborazione di #Eurojust che ha facilitato l’agevole e tempestiva acquisizione, tramite ordine di indagine europeo, di comunicazioni criptate sequestrate dalle Autorità francesi ed intercorse sulle piattaforme EncroChat e SkyEcc. Per saperne di più su Encrochat leggi qui (in inglese): https://www.europol.europa.eu/media-press/newsroom/news/dismantling-encrypted-criminal-encrochat-communications-leads-to-over-6-500-arrests-and-close-to-eur-900-million-seized
MAXI OPERAZIONE DEL ROS CONTRO IL TRAFFICO INTERNAZIONALE DI STUPEFACENTI DAL...
MAXI OPERAZIONE DEL ROS CONTRO IL TRAFFICO INTERNAZIONALE DI STUPEFACENTI DAL SUD AMERICA ALL’EUROPA. LA COCAINA MOVIMENTATA DA UN CARCERE ITALIANO GRAZIE ALL’UTILIZZO DI CRIPTOFONINI
Svela tutte le caratteristiche del traffico di stupefacenti dal Sud America all’Europa l’attività investigativa del ROS ligure dell’ #Armadeicarabinieri conclusasi in questi giorni: la pianificazione del trasporto mediante reti criptate (o che chi utilizzava gli smartphone riteneva tali), l’invio della cocaina via mare tramite container (in un porto di destinazione affidabile) o in aeroporti, la supervisione di una potente organizzazione criminale italiana e la compartecipazione della mafia balcanica, il supporto al contrasto da parte di #Eurojust ed #Europol.I fatti: il Ros dei carabinieri, supportato dai militari dell’Arma territoriale di #Genova, Como e Reggio Calabria, ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Genova su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia nei confronti di ventidue persone, tra cui uno di nazionalità dominicana, due di nazionalità colombiana, sette di nazionalità albanese. Sei degli indagati arrestati sono accusati di essere componenti di una associazione per delinquere, operativa dal 2014 a Genova, nonché a Panama, Colombia e Venezuela finalizzata alla importazione dall’America Latina di quantitativi di cocaina, che veniva caricata su navi dirette al porto di Genova, e, una volta recuperata, con la complicità di lavoratori operanti nello scalo portuale, rivenduta a terzi, oppure destinata ad altre organizzazioni criminali, grazie alla ricompensa con una percentuale (in denaro o in cocaina), intorno al 20% del prodotto importato, o con una somma equivalente, come corrispettivo per il recupero del carico in #porto.L’associazione per delinquere secondo gli investigatori era diretta da un soggetto che ha potuto disporre di una rete di contatti con organizzazioni di narcotrafficanti sudamericani. Anche dopo il suo arresto, avvenuto il 7 ottobre 2015 mentre cercava di recuperare un carico 148 chili di cocaina, in concorso con un latitante) questi, pur detenuto, comunicava con i complici per mezzo di criptofonini o di sistemi artigianali di comunicazione crittografata, continuando ad organizzare e finanziare per conto dell’organizzazione l’importazione di nuovi carichi di cocaina provenienti dalla Colombia e dalla Repubblica Dominicana, e destinati all’Italia, tramite il porto di Genova, l’aeroporto di Parigi, l’aeroporto di Amsterdam. Il pagamento dello stupefacente era effettuato attraverso un metodo di interposizione consistente nella consegna del contante ad un intermediario in Italia, indicato dai fornitori, il quale si occupava della rimessa a questi ultimi, avvalendosi di canali extrabancari e consegnando ricevuta agli acquirenti.Agli indagati vengono così contestati nove episodi di importazione di cocaina da Colombia, Repubblica Dominicana, Panama, per complessivi 670 kg e un valore commerciale di 25 milioni di euro, oltre a 38 episodi di detenzione e cessione di droga (per due di questi viene contestata l’aggravante di cui all’art. 416 bis.1 cp ed in particolare la finalità di agevolare l’attività di una cosca di #ndrangheta). Agli indagati sono state sequestrate anche diverse armi, tra cui due pistole a tamburo Smith & Wesson mod. 686 cal. 357 magnum con canna da 4”, una bomba a mano M75; una pistola mitragliatrice Zastava mod. M56 cal. 7,62×25 mm (tokarev); due fucili d’assalto Zastava mod. M70 cal. 7,62×39 mm, riproduzioni del più noto AK-47 (Kalašnikov). pistole semiautomatiche Beretta cal. 9, un revolver marca Smith & Wesson cal. 38SP, pistole marca Colt mod. 1911 cal. 45 ACP e Beretta mod. 70 cal. 7,65. I reati contestati sono stati commessi dal settembre 2014 a dicembre 2022. L’indagine ha beneficiato del contributo informativo di #Europol, che ha fornito le informazioni provenienti dalle indagini avviate dalle Autorità francesi su gruppi criminali che utilizzavano un sistema di comunicazione criptato denominato #EncroChat e alimentato il flusso informativo relativo ai dispositivi #SkyEcc e della collaborazione di #Eurojust che ha facilitato l’agevole e tempestiva acquisizione, tramite ordine di indagine europeo, di comunicazioni criptate sequestrate dalle Autorità francesi ed intercorse sulle piattaforme EncroChat e SkyEcc. Per saperne di più su Encrochat leggi qui (in inglese): https://www.europol.europa.eu/media-press/newsroom/news/dismantling-encrypted-criminal-encrochat-communications-leads-to-over-6-500-arrests-and-close-to-eur-900-million-seizedTutti i contenuti: CC BY-NC-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/). Le immagini se non diversamente indicato sono di pubblico dominio. Ci trovate sul Fediverso:https://poliversity.it/@coop_internazionale_di_polizia (è anche feed RSS) ;https://poliverso.org/profile/cooperazione_internazionale_di_polizia (è anche feed RSS)
Dismantling encrypted criminal EncroChat communications leads to over 6 500 arrests and close to EUR 900 million seized | Europol
The dismantling of EncroChat in 2020 sent shockwaves across OCGs in Europe and beyond. It helped to prevent violent attacks, attempted murders, corruption and large-scale drug transports, as well as obtain large-scale information on organised crime.Europol