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PRIVACYDAILY


N. 177/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: L’ente olandese per la tutela della privacy AP ha avvertito che le nuove norme che impongono alle sex workers di registrasi potrebbero portare a un aumento dello sfruttamento e del traffico di esseri umani. La nuova legislazione conferisce ai consigli locali il potere di istituire un registro delle... Continue reading →


“Internet Festival “


Domani dalle 11.30 avrò il piacere di partecipare all’ Internet Festival nel panel Artificial Law#1 per parlare di diritti della persona, ai generativa e Chat Gpt con Stefano Da Empoli Carlo Rossi Chauvenet e la moderazione di Federica Meta.


guidoscorza.it/internet-festiv…



Etiopia, la normalizzazione dell’ingiustizia per il Tigray


L’Europa ha preso la decisione ben porecisa secondo volontà politiche, di soprassedere, di non tutelare i diritti umani e la giustizia per le centinaia di migliaia di vittime che ha creato la guerra genocida in Tigray, Etiopia. La guerra (4 novembre 2020,

L’Europa ha preso la decisione ben porecisa secondo volontà politiche, di soprassedere, di non tutelare i diritti umani e la giustizia per le centinaia di migliaia di vittime che ha creato la guerra genocida in Tigray, Etiopia.

La guerra (4 novembre 2020, 2 novembre 2022) ha portato a stimare 800.000 morti, 120.000 stupri come vendetta sul popolo tigrino, attività di pulizia etnica, morti per fame come conseguenza del blocco alimentare umanitario prima e dopo la fine della guerra (le persone stanno morendo ancora oggi, il Tigray è ancora occupato dalla presenza amhara ed eritrea, gli abusi e le violenze sono in atto e sono presenti più di 1 milione di sfollati interni.Il sistema sanitario ancora oggi in grave crisi, è stato distrutto fin dal’inizio per l’80% a livello regionale. Campi, bestiame e raccolti, bruciati, distrutti e saccheggiati per affamare i civili.

Se tali numeri li paragoniamo ai poco più di 6 milioni di persone in Tigray (tra cui Irob e Kunama, minoranze etniche a ricschio) si può comprendere che la guerra di 2 anni è stata talmente micidiale per il popolo tigrino che si potrebbe categorizzare in un vera e propria volontà di sterminio della popolazione civile, genocidio.


Approfondimento: Etiopia, USA ed Europa hanno già scelto le sorti per la giustizia e le vittime della guerra genocida in Tigray


Il team di esperti di diritti umani delle Nazioni Unite è stato istituito nel dicembre 2021 (1 anno dopo che era iniziata la guerra in Tigray) per indagare i crimini di guerra e contro l’umanità in cui sono coinvolte tutte le forze. Da allora il team ICHREE, ha pubblicato 2 rapporti.

Nel primo report ha concluso che tutte le forze avevano commesso abusi durante la guerra in Tigray, alcuni come crimini di guerra. Il documento sentenziava anche che il governo etiope ha usato la fame come arma di guerra limitando l’accesso umanitario alla regione di oltre 6 milioni di persone, mentre erano in conflitto contro le forze tigrine.

Il secondo report, pubblicato nel settembre 2023 è stato affermato che il processo nazionale etiope per la giustizia di transizione (come punto fondante dell’accordo di tregua firmato a Pretoria il 2 novembre 2022) “è ben al di sotto” degli standard africani e nazionali.

Esistono lacune a livello normativo e di legge etiope che non permettono di giudicare crimini gravi come quelli di guerra e contro l’umanità e cosa non meno importante: nel contempo è da sottolineare che è lo stesso governo implicato nei crimini ada aver creato e a gestire il processo di giustizia di transizione.


Approfondimento: Etiopia, Perseguire Crimini Contro l’Umanità: Dov’é La Legge?


La commissione ONU verteva proprio sul fatto di una indipendenza nel processo di indagine per scongiurare proprio questi conflitti d’interessi: il team ha subìto vari tentativi da parte del governo etiope di essere fermato, dal blocco all’accesso alle aree di guerra a tentativi più formali in sedi internazionali tramite il voto anche degli alleati, come l’Eritrea.

Queste indagini sostenute dalle Nazioni Unite sulle violazioni dei diritti umani in Etiopia è destinata a scadere dopo che nessun Paese si è fatto avanti per chiedere una proroga, nonostante i ripetuti avvertimenti che gravi violazioni continuano a quasi un anno da quando il cessate il fuoco ha posto fine a una sanguinosa guerra civile. nel paese dell’Africa orientale.

Mentre l’Unione Europea conduceva i colloqui sulla questione, alla fine, non è stata presentata alcuna risoluzione per estendere il mandato della Commissione internazionale indipendente di esperti sui diritti umani sull’Etiopia – ICHREE, prima della scadenza del termine mercoledì al Consiglio dei diritti umani a Ginevra.

L’indagine verrà quindi sciolta alla scadenza del suo mandato questo mese.


Martedì 3 ottobre 2023 gli esperti della commissione hanno quasi implorato il consiglio di estendere l’indagine, avvertendo che le atrocità continuano nel Tigray, la provincia più settentrionale dell’Etiopia martoriata dalla guerra.

Tirana Hassan, direttore esecutivo di HRW – Human Rights Watch, ha affermato che:

“I membri dell’Unione Europea hanno abdicato alla loro responsabilità di garantire un controllo internazionale sui gravi abusi in Etiopia non rinnovando la commissione di esperti.

Per le numerose vittime delle atrocità commesse in Etiopia che riponevano le loro speranze nella Commissione, questo è un colpo devastante.”


Un diplomatico di un paese dell’UE, come riporta AP – Associated Press, ha riconosciuto che il blocco ha accettato di non presentare una risoluzione e ha invitato il governo etiope a istituire meccanismi “robusti, indipendenti, imparziali e trasparenti” per promuovere la giustizia di transizione alla luce dell’“estrema gravità dei crimini”. ” e violazioni dei diritti in Etiopia.

Secondo AP, il diplomatico ha aggiuto in condizione di anonimato:

“Ci aspettiamo progressi rapidi e tangibili nei prossimi mesi. La mancanza di progressi potrebbe mettere a repentaglio la graduale normalizzazione delle relazioni tra l’UE e l’Etiopia”.


Di tutt’altro parere e approccio alla luce del sole l’Europa, visto che i leader europei si sono ben mossi per salvaguardare la tutela delle proprie risorse e status quo in e con l’Etiopia grazie al rafforzamento di quelli che dai politicanti e governanti vengono definiti “rapporti di cooperazione internazionale” per “stabilità” e “sviluppo economico”.

Basti ricordare che martedì 3 ottobre 2023 l’Unione Europea ha annunciato un pacchetto di aiuti da 650 milioni di euro (680 milioni di dollari) per l’Etiopia, il primo passo del blocco verso la normalizzazione delle relazioni con il paese, nonostante le precedenti richieste di responsabilità sui crimini di guerra e contro l’umanità.

La stessa Italia per dichiarazione pubblica del Min. Esteri Antonio Tajani, ha dichiarato volontà politica di rafforzamento cooperazione con governi dell’ Etiopia e dell’ Eritrea.
Antonio Tajani, Ai Ministri degli Esteri Etiopia Eritrea Somalia ho confermato l'impegno del Governo a rafforzare cooperazione con i Paesi del Corno d'AfricaAntonio Tajani, Ai Ministri degli Esteri Etiopia Eritrea Somalia ho confermato l’impegno del Governo a rafforzare cooperazione con i Paesi del Corno d’Africa
Volontà politiche globali precise dedite al rafforzamento per perseguire il capitalismo a discapito di tutto il resto, anche della tutela della giustizia e delle vittime.

I critici hanno denunciato l’inazione del consiglio dei 47 paesi membri.


L’indagine delle Nazioni Unite è stata l’ultima grande indagine indipendente sulla guerra del Tigray, che ha ucciso centinaia di migliaia di persone ed è stata segnata da massacri, stupri di massa e torture.

Come la commissione ICHREE, anche a giugno 2023, l’Unione Africana ha abbandonato la propria indagine sulle atrocità e crimini della guerra in Tigray, dopo ampie pressioni da parte dell’Etiopia.

Laetitia Bader, direttrice del Corno d’Africa presso Human Rights Watch, ha affermato che il mancato rinnovo del mandato consente in sostanza all’Etiopia di abbandonare l’agenda del Consiglio e equivale a:

“Un feroce atto d’accusa contro l’impegno dichiarato dell’UE nei confronti della giustizia.

È l’ennesimo duro colpo per le innumerevoli vittime di crimini atroci che hanno riposto la loro fiducia in questi processi.”


La stabilità a lungo termine di una società e di un Paese si ottiene tutelando i diritti fondamentali degli individui e la giustizia. Senza le persone la società non esiste. La stabilità economica è un castello di carte e le persone non mangiano soldi.

Da non dimenticare una questione ancora aperta


Una questione ancora aperta, ma per la quale c’è già chi indaga per trasparenza e giustizia, è che accordi e in che termini il premier etiope Abiy Ahmed Ali ha preso con l’occidente per riuscire a bloccare le investigazioni sulle violazioni e abusi dei diritti umani in Etiopia.


Approfondimenti:


tommasin.org/blog/2023-10-05/e…



PRIVACYDAILY


N. 176/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Secondo un nuovo rapporto sui dati del censimento 2020, i nuovi protocolli sulla privacy introdotti nelle ultime fasi della pianificazione del censimento hanno “sostanzialmente compromesso” la qualità e la tempestività dei dati raccolti.Il rapporto delle Accademie nazionali delle scienze, dell’ingegneria e della medicina ha elogiato l’Ufficio del censimento... Continue reading →


Chat control gate: EU Home Affairs Commissioner Johansson fails to credibly dispel lobbying revelations


Following reports from several European media outlets about the close involvement of foreign tech and law enforcement lobbyists in the preparation of the controversial Child Sexual Abuse or Chat Control Regulation …

Following reports from several European media outlets about the close involvement of foreign tech and law enforcement lobbyists in the preparation of the controversial Child Sexual Abuse or Chat Control Regulation [1], the European Parliament’s Civil Liberties Committee (LIBE) last week demanded “clarifications and explanations on the allegations” by EU Home Affairs Commissioner Ylva Johansson. In her response, Johansson attempts to dispel the affair.

[2]Patrick Breyer (Pirate Party), member of the Civil Liberties Committee and co-negotiator of the proposed regulation, comments:

“It was only to be expected that Johansson would reply to our letter with her usual propaganda, including citing a biased and suggestive Eurobarometer poll that violates the rules of good public opinion research. Other polls found overwhelming opposition.

[3]Contrary to the appearance she tries to create, only Thorn was provided with access to top Commissioners and President von der Leyen, certainly not civil society.

The opposition to the bill does not come mainly from Big Tech, but from IT security experts, human rights activists, journalists, and child welfare associations, including victims of child sexual abuse. [4] Big Tech in reality prompted the Chatcontrol 1 regulation, and collaborated in Johansson’s backdooring encryption working group. They are also involved in the lobby network WeProtect.

As independent fact-checkers have confirmed, Johansson’s words cannot be trusted.

[5]To be able to really hold her accountable for her foreign-interfered legislative proposal and lobbying in office, we need full access to all correspondence of DG Home with stakeholders, to see for ourselves the reality .”

[1] balkaninsight.com/2023/09/25/w…

[2] patrick-breyer.de/wp-content/u…

[3] patrick-breyer.de/en/poll-72-o… patrick-breyer.de/en/chatcontr…

[4] edri.org/our-work/most-critici…

[5] euractiv.com/section/platforms…


patrick-breyer.de/en/chat-cont…



Le classifiche delle migliori università del mondo lasciano il tempo che trovano

@Universitaly: università & universitari

Periodicamente ottengono grandi attenzioni, e l'Italia sembra sempre arrancare, ma non è chiaro a chi servano veramente

Nonostante l’indubbia attenzione che ottengono, però, queste classifiche sono da anni molto criticate. Un po’ perché si basano su criteri arbitrari, che riflettono poco la moltitudine di ruoli sociali e culturali che le università svolgono sul territorio. Un po’ perché sono progettate quasi sempre sulla base del sistema d’istruzione inglese e statunitense, che riflette male come funzionano le università nel resto del mondo. Un po’, semplicemente, perché non è chiaro a cosa servano, se non a indirizzare attenzione e fondi verso le società che le stilano e le università che figurano ai primi posti.

L'articolo di @Viola Stefanello 👩‍💻 è qui su Il Post

in reply to Poliversity - Università ricerca e giornalismo

Fantastico modo di pensare! In effetti è proprio vero: gli osservatori influenzano ciò che osservano in questo caso e come l'hai scritto tu è perfetto.

È deprimente allo stesso modo che qualcosa che teoricamente sarebbe interessante (statistiche delle università a priori sarebbero anche cose utili) finisca per essere una forte fonte di influenza degli studenti e delle università. I fini di queste agenzie di classifiche non sono nobili...

in reply to ConstipatedWatson

@ConstipatedWatson
Legge di Goodhart: quando una misura diventa un obiettivo, cessa di essere una buona misura. L'intero sistema capitalista è costruito in violazione di questa legge.

L reshared this.




È fondamentale non dare più spazio ai negazionisti climatici: la nostra risposta di Valigia Blu a un lettore sull’articolo dei quattro fisici italiani ritirato dalla casa editrice

@Giornalismo e disordine informativo

Si poteva lasciare l’articolo con le sue criticità e vedere cosa generava? Fatto sta che la casa editrice, una di punta nel settore accademico, tra le motivazioni della ritrattazione ha scritto che “L’addendum non è stato considerato adatto alla pubblicazione” e “la ritrattazione è stata la linea d'azione più appropriata per mantenere alti i livelli dei contenuti scientifici pubblicati sulla rivista”. L’articolo rimane comunque sul sito e chiunque può leggerlo.

La vicenda ci dice che i direttori delle riviste dovrebbero essere un po' più attenti quando pubblicano articoli con analisi e conclusioni potenzialmente controverse. Questo non vuol dire che non debbano essere pubblicati, ma solo che vale la pena assicurarsi che vengano esaminati in modo approfondito e attento prima di pubblicarli

in reply to Novman

@Novman hai una conoscenza così profonda dei meccanismi alla base del processo di pubblicazione degli articoli scientifici, tale da farti sospettare che questo sia un caso di censura?
in reply to Poliversity - Università ricerca e giornalismo

Stavo commentando i toni, non l'articolo. In qualsiasi campo scientifico si prova e si vede. Come è successo per il presunto superconduttore ad alta temperatura. Non si parla di negazionista della superconduttività. Toni come questi sono adatti ai piazzisti televisivi o ai propagandisti di bassa lega, non a degli scienziati. Sinceramente mi piacerebbe leggere uno studio approfondito sull'influenza dei cicli solari sul clima ( visto che siamo in periodo interglaciale ) , ma visto questo clima da piazzisti, mi sa che non lo leggerò mai. Poi, per carità, ridurre l'inquinamento è sacrosanto, ma fatto con questi toni porta solo problemi. Basta vedere la chiusura delle centrali nucleari in Germania a favore del carbone o assurdità distopiche come le mega Ztl, quando poi si fanno immatricolare SUV giganteschi o si favoriscono tecnologie perlomeno dubbie come il pellet.