Etiopia e Sud Sudan, nuovo accordo per oleodotto verso Gibuti
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Etiopia e il Sud Sudan hanno recentemente stretto un accordo significativo per rafforzare la difesa e il commercio costruendo un nuovo oleodotto. L’accordo, finalizzato il 6 luglio 2024 tra
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Sudan, i rifugiati del Tigray e i campi di accoglienza occupati da forze armate
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Sul sito dell’ AICS il 5 agosto 2022, data recuperata grazie a WebArchive perché oggi, 9 luglio 2024, in quella pagina risulta solo il titolo. “Consegnate
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Etiopia, seconda revisione dell’accordo di cessazione ostilità per il Tigray
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Ethiopia, oggi 9 luglio 2024, inizia la seconda revisione strategica dell’attuazione dell’accordo di Pretoria sulla cessazione delle ostilità. Secondo un
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Xandr, azienda di tecnologia pubblicitaria di proprietà di Microsoft, accusata di violazioni della privacy nell'UE
Il broker pubblicitario Xandr (un'affiliata di Microsoft) raccoglie e condivide i dati personali di milioni di europei per ottenere pubblicità mirate e dettagliate. Ciò consente a Xandr di mettere all'asta spazi pubblicitari a migliaia di inserzionisti. Ma: anche se alla fine agli utenti viene mostrato un solo annuncio, tutti gli inserzionisti ricevono i loro dati. Questi possono includere dettagli personali riguardanti la salute, la sessualità o le opinioni politiche degli utenti. Inoltre, nonostante venda il suo servizio come "mirato", l'azienda detiene informazioni piuttosto casuali: a quanto pare il denunciante è sia uomo che donna, impiegato e disoccupato. Questo potrebbe permettere a Xandr di vendere spazi pubblicitari a più aziende che pensano di rivolgersi a un gruppo specifico. Alcuni dettagli sono ancora sconosciuti, poiché Xandr ha anche rifiutato di soddisfare la richiesta di accesso e cancellazione del denunciante. noyb ha ora presentato un reclamo GDPR.
Il denunciante sarebbe un individuo italiano non identificato. Il reclamo è stato presentato ai sensi del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell'Unione Europea, il che significa che, se prevale, potrebbe portare a multe fino al 4% del fatturato annuo globale di Microsoft, l'entità madre di Xandr.
noyb.eu/it/microsofts-xandr-gr…
Xandr di Microsoft concede i diritti GDPR a un tasso dello 0%
noyb ha presentato un reclamo GDPR per questioni di trasparenza, diritto di accesso e utilizzo di informazioni inesatte sugli utentinoyb.eu
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Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale: Concluso il corso “Caschi blu della cultura” in Brasile, simulate situazioni di emergenza climatica
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A Rio de Janeiro si è recentemente svolto il corso “I Caschi Blu della Cultura. Il Patrimonio Culturale in caso di catastrofe: rischi e interventi di sicurezza””. La giornata conclusiva si è tenuta il 2 luglio al Paço Imperial (Palazzo Imperial).
I "caschi blu della cultura" sono una idea italiana, sviluppatasi sin dal 2016 nell’ambito della campagna #Unite4Heritage. Il governo italiano e l’Unesco siglarono un memorandum d’intesa per la creazione di una task force di sessanta unità, composta da carabinieri, storici dell’arte, studiosi e restauratori, pronti a intervenire per salvaguardare il patrimonio culturale in zone di crisi. Con Decreto firmato il 31 marzo 2022 dal Ministro della Cultura pro–tempore Franceschini fu perfezionata la Task Force, formalmente denominata “Caschi Blu della Cultura”, unità operativa concepita per intervenire in aree colpite da emergenze, quali calamità o crisi prodotte dall’uomo, in una cornice di sicurezza, al fine di: – salvaguardare i siti archeologici, i luoghi della cultura ed i beni culturali; – contrastare il traffico internazionale di beni culturali illecitamente sottratti; – supportare l’Autorità dei Paesi esteri richiedenti, nella predisposizione di misure atte a limitare i rischi che situazioni di crisi o emergenziali potrebbero arrecare al patrimonio culturale di quella Nazione. L' #Armadeicarabinieri – con personale tratto dal Comando Tutela Patrimonio Culturale (#TPC) assegnato al Ministero della Cultura – hanno la gestione operativa–logistica delle missioni.
Tornando al corso in Brasile, questo è stato realizzato dall’Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana (#IILA), con il finanziamento della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (#MAECI), in collaborazione con il Ministero della Cultura italiano (#MIC), il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e, da parte brasiliana, con il Ministério das Relações Exteriores, Ministerio da Cultura, Centro Lucio Costa, IPHAN – Instituto do Patrimônio Histórico e Artístico Nacional, SBM – Sistema Brasiliero de Museus, IBRAM – Instituto Brasileiro de Museus, Instituto Guimarães Rosa, #PoliciaFederal e #INTERPOL Brasil. Hanno partecipato 55 funzionari pubblici latinoamericani, provenienti da forze di polizia, forze armate, protezione civile e vigile del fuoco, Ministero della Cultura oltre a restauratori e conservatori di beni culturali, per formare di una task force italo-latinoamericana per la protezione del patrimonio culturale
Tra gli altri intervenuti alla giornata finale il Generale D. Francesco Gargaro, Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale; Paolo Iannelli, Rappresentante del MIC – Caschi Blu della Cultura; Marcos Moreira Nizio, Capo del Settore Protezione del Patrimonio storico e culturale della Polizia Federale brasiliana.
Il Generale Gargaro (foto sopra) ha dichiarato nella circostanza:“Il corso che oggi si conclude è stato concepito per dotarvi degli strumenti necessari per affrontare queste sfide. Attraverso questo confronto tra diverse esperienze si sono volute trasmettere competenze tecniche e operative che permetteranno di intervenire sempre più efficacemente in situazioni di emergenza. Avete imparato l’importanza dell’identificazione e catalogazione dei beni culturali anche in situazioni emergenziali, della collaborare con le comunità locali e con le diverse istituzioni in contesti complessi. In un’epoca in cui i conflitti, crisi e catastrofi naturali minacciano di cancellare la memoria storica e culturale dei popoli, l’importanza del nostro lavoro non può essere sottovalutata. La distruzione di beni culturali non è solo una perdita per le comunità direttamente coinvolte, ma per tutta l’umanità.
È la cancellazione della nostra storia condivisa, delle nostre identità e dei valori che ci uniscono come esseri umani”.
La missione addestrativa, tenuta dal 24 giugno al 2 luglio 2024 da esperti italiani del Ministero della Cultura e del Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, ha voluto trasmettere ai paesi partecipanti quali Brasile, Cile, Colombia e Paraguay il modello italiano di tutela del patrimonio culturale attraverso sessioni teoriche ed esercitazioni pratiche, tra cui la simulazione di una inondazione e un focus rivolto alla sicurezza di beni archivistici e librari in ragione delle esigenze di tutela del territorio ospitante.
Durante la consegna dei diplomi, la Segretaria Generale dell'Organizzazione internazionale italo-latino americana Cavallari, nel ringraziare tutte le istituzioni partners che hanno reso possibile il successo del corso, ha sottolineato che l’obiettivo principale dell’IILA è proprio quello di stimolare la reciproca conoscenza e integrazione fra i paesi membri. Il programma addestrativo di quest’anno, come quello realizzato nel giugno 2023 a Città del Messico con la partecipazione di esperti di Bolivia, Costa Rica, Ecuador, Guatemala, Messico, Perù e Repubblica Dominicana, ha conseguito l’obiettivo di promuovere la condivisione di esperienze e buone pratiche per la possibile creazione di Caschi Blu della Cultura in Brasile, Colombia, Cile e Paraguay.
Importante infine sottolineare come la partecipazione dei carabinieri esalta il loro ruolo nella difesa a livello internazionale del patrimonio culturale italiano e mondiale: ruolo che l’Arma svolge nella protezione dei beni culturali da più di cinque decenni .
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POLIZIE EUROPEE A CACCIA SUL WEB DI CONTENUTI ANTISEMITI
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Anche la #PoliziadiStato italiana (a mezzo del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica) ha partecipato al Referral Action Day di #Europol mirato ad identificare e combattere i contenuti antisemiti online (a sua volta mediante l'Unità europea per le segnalazioni su Internet denominata EU IRU - Internet Referral Unit - che rileva e indaga sui contenuti dannosi presenti su Internet e nei social media).
Si è trattato di una operazione coordinata, guidata dalle autorità di Svizzera e Regno Unito, svoltasi il 27 giugno scorso, che ha coinvolto le forze dell'ordine di 18 paesi (leggi nora a conclusione), che hanno lavorato in tandem come cennato all'Unità EU IRU di Europol e i principali fornitori di servizi online.
Il Referral Action Day ha preso di mira un'ampia gamma di contenuti antisemiti, tra cui incitamento all'odio, negazione dell'Olocausto e glorificazione della violenza contro la comunità ebraica. L'obiettivo principale era rimuovere i contenuti illegali e garantire che le piattaforme online aderissero alle normative europee in materia di incitamento all'odio e discriminazione.
In totale, sono stati identificati e segnalati circa 2.000 contenuti antisemiti ai fornitori di servizi online per la rimozione.
Il focus del Referral Action Day nasce dall'aumento di un antisemitismo diffuso, giustificato e coltivato nelle sfere jihadiste e nei gruppi estremisti di destra e di sinistra online. Questo contenuto antisemita viene diffuso anche da individui non affiliati su varie piattaforme online. A quanto è risultato la ondata di discorsi d'odio è stata innescata dall'attacco del 7 ottobre dell'organizzazione terroristica Hamas contro Israele e dalla successiva risposta militare israeliana.
Le National Internet Referral Unit e le unità di polizia specializzate dei seguenti paesi hanno preso parte a questo Referral Action Day: Albania, Austria, Bosnia-Erzegovina, Danimarca, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda,Italia, Lituania, Malta, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina e Regno Unito.
#EUIRU
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Intelligenza artificiale: Commissione UE valuta come definire i prodotti ad alto rischio in relazione alle norme del settore
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Secondo un documento della Commissione europea visionato da Euractiv, le
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Aperitivo con Burt, Hal, Carol, Elton, Stevie e tutti gli altri echi degli anni '60 del secolo scorso. Oggi alle 18:00 a Ronciglione (VT)
Grazie a tutti per la partecipazione. Un estratto del concerto è qui:
makertube.net/w/q2bh55kk5gAYjf…
Flavio To The Moon concert | July 5th, 2024 | Ronciglione (VT) - Italy
Burt Bacharach tribute by Flavio To The Moon in Ronciglione (VT) - Italy on July 5th, 2024MakerTube
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SCOPERTO COMMERCIO ILLEGALE TRA ROMANIA ED ITALIA DI PESTICIDI E FERTILIZZANTI CONTRAFFATTI
Un sistema di commercio illegale di pesticidi e fertilizzanti contraffatti e vietati, potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori, è stato fermato dalle autorità rumene e italiane.
#Eurojust ed #Europol hanno favorito la costituzione e supportato la squadra investigativa comune formata da Forze di Poliza dei due Stati (#JIT). Nel corso di una serie di azioni in entrambi i paesi sono state raccolte prove di frode su larga scala, falsificazione ed evasione fiscale e un sospettato è stato arrestato.
Il commercio di tutte le sostanze è stato vietato nell'Unione europea (#UE) perché potrebbero essere pericolose per gli utilizzatori e i consumatori in quanto contengono dosi elevate di sostanze attive.
I sospettati importavano illegalmente i prodotti dalla Cina e da Singapore, ma li vendevano come fertilizzanti e pesticidi bio o organici, utilizzando etichette false. I sospettati vendevano anche prodotti contraffatti fingendo che fossero prodotti biologici legittimi.
Tra febbraio e maggio 2023, le autorità doganali rumene hanno individuato tre spedizioni sospette provenienti da paesi terzi. Successivi controlli da parte delle autorità fitosanitarie hanno confermato che si trattava di prodotti contraffatti o vietati, utilizzando etichette falsificate. Ulteriori indagini e perquisizioni in #Romania hanno dimostrato che dietro le attività illegali c'era un gruppo criminale organizzato, composto da cittadini rumeni e italiani che hanno rilevato aziende esistenti in Romania o registrato nuove società commerciali per la vendita dei prodotti in Italia. A questo scopo sono stati utilizzati moduli di dichiarazione falsificati.
L'Autorità giudiziaria italiana ha raccolto numerose prove sulla destinazione al mercato interno delle merci illegalmente introdotte in Romania e ha individuato gli indagati che avevano favorito il traffico illecito di prodotti agricoli provenienti dall'Italia.
Su richiesta delle autorità coinvolte, all’inizio di quest’anno Eurojust ha contribuito alla creazione e al finanziamento di una squadra #SIC .
Durante le attività operative, Europol ha inviato un esperto sul campo per effettuare un controllo incrociato delle informazioni operative in tempo reale e fornire agli esperti eventuali orientamenti e supporto tecnico. Questo sostegno ha portato a una serie di azioni coordinate in Romania e Italia, durante le quali sono state perquisite dieci località tra Arad, Bucarest, Verona e Napoli, raccogliendo ulteriori prove dei crimini.
Nel corso delle attività, l'Autorità Giudiziaria rumena ha arrestato anche uno degli indagati.
Le operazioni sono state effettuate da:
- Romania: Direzione per le indagini sulla criminalità organizzata e sul terrorismo, Ufficio territoriale di Costanza; Direzione delle operazioni speciali (DOS); Brigata per la lotta alla criminalità organizzata – Servizio dei porti marittimi per la lotta alla criminalità organizzata; Uffici doganali di frontiera Constanta e Constanta Sud
- Italia: Procura della Repubblica di Verona; #NAS #ArmadeiCarabinieri Padova; #Guardiadifinanza Verona
PRIVACYDAILY n. 363 – 03.07.2024
VERSIONE ITALIANA USA: L’OREGON CONSUMER PRIVACY ACT ENTRA IN VIGORE L’Oregon Consumer Privacy Act (OCPA) è stato firmato nel luglio 2023, ma è entrato in vigore solo ora. La nuova legge è il risultato degli sforzi della Attorney General’s Consumer Privacy Task Force, un gruppo di oltre 150 esperti e
SGOMINATA IN ABRUZZO ORGANIZZAZIONE CHE TRAFFICAVA HASCISC E COCAINA
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In Abruzzo di un’organizzazione criminale (svincolata da contesti di criminalità organizzata di tipo mafioso) formata da cittadini italiani, spagnoli, argentini e colombiani, era dedita al traffico, anche internazionale, di sostanze stupefacenti del tipo hashish e cocaina.
Le sostanze stupefacenti, approvvigionate in Spagna da alcuni indagati residenti nel Paese iberico, venivano trasportate, via gomma, in Italia da corrieri che lo occultavano all’interno di autotreni nella disponibilità dell’organizzazione, per poi essere stoccati in Abruzzo a favore delle piazze di spaccio abruzzesi e marchigiane.
Il sodalizio criminale con vertice, uomini di fiducia e sodali sul territorio nazionale ed estero, poteva contare su punti di riferimento in Spagna e Germania.
Gli inquirenti, durante il lungo periodo d’indagine, hanno posto in essere diversi sequestri, per un totale di circa 100 chili di hashish e 1 chilo di cocaina, riuscendo a ricostruire i vari ruoli degli associati.
Oltre 12 arresti e 2 ulteriori misure cautelari, sono state eseguite diverse perquisizioni nei confronti di altri indagati, residenti in Spagna.
Ad operare sono stati i I Carabinieri del #ROS, che hanno avuto la collaborazione dei militari dei Comandi provinciali di Teramo, Pescara, Fermo, Ascoli Piceno, Brescia e Perugia, e in coordinamento con il #Landeskriminalamt del Nord Reno – Westfalia (Germania), l’Udyco Central della #PoliciaNacional (Spagna), la Police Judiciaire Fédérale di Mons (Belgio) e il Dipartimento Anti-Narcotici della Polizia Nazionale dell’Ucraina, hanno eseguito 14 misure cautelari (10 in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 2 obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria) – emesse dai GIP dei Tribunale de L’Aquila e Teramo, su richiesta rispettivamente della Direzione Distettuale Antimafia de L’Aquila e della Procura Ordinaria di Teramo.
Tutte le persone interessate dal provvedimento sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope e alla produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope (artt. 74 e 73 D.P.R. 309/1990).
L’attività investigativa, avviata nel dicembre 2021 dalla Sezione del ROS de L’Aquila e condotta con numerose e impegnative attività tecniche e dinamiche, è stata sviluppata in coordinamento con la #DCSA (Direzione Centrale per I Servizi Antidroga) anche attraverso la collaborazione di #EUROJUST e #EUROPOL, nonché col supporto della Rete @ON, a guida italiana della #DIA (Direzione Investigativa Antimafia), finanziata dalla Commissione UE.
#rete@ON #PoliceJudiciaireFédérale #НаціональнаполіціяУкраїни
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La corsa della Commissione europea per creare codici di condotta per l’intelligenza artificiale
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La Commissione europea prevede di consentire ai fornitori di modelli di intelligenza artificiale (IA) simili a ChatGPT di scrivere
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PRIVACYDAILY n. 362 – 02.07.2024
VERSIONE ITALIANA UE: SECONDO LA COMMISSIONE IL MODELLO “PAY OR CONSENT” DI META VIOLA IL DMA La Commissione ha informato Meta delle conclusioni preliminari secondo cui il suo modello pubblicitario “pay or consent” non è conforme al Digital Markets Act (DMA). Questa scelta binaria costringe gli utenti ad
StopKillingTrains? MEP calls for rules against the arbitrary disabling of devices by manufacturers
At the request of Pirate Party MEP Patrick Breyer, EU Internal Market Commissioner Breton has commented on manufacturers who equip their products with “kill switches”. This question was prompted by a recent case in which the Polish train manufacturer NewAg was found to have installed “kill switches” in several electric multiple units, which switch off the train’s power supply and compressors under certain conditions (location or operating time). Among other things, the manufacturer implemented the switch-off function to prevent the trains from being repaired by competitors and also to prevent the train software from being analysed. In his response, EU Commissioner Breton admits that existing or planned EU rules on the right to repair are largely limited to the protection of consumers and do not apply to businesses.
Patrick Breyer comments:
“The practice by some manufacturers to prevent independent companies from repairing and servicing products is unacceptable. The EU should put clear rules in place to prevent such abuses and protect the rights of users, as well as the competitiveness of independent repair services. The right to repair should also apply to business customers.
However, a mere right to repair falls short of what is needed in the digital era. Users must be given full control over the technology they use in their daily lives. We need a right to modify, customise and improve our legally acquired devices. The fact that copyright law currently prohibits this is disempowering and invites abuse, as the Polish case shows.”
A similar problem is also observed with computer games, where manufacturers make popular games unusable at will. In collaboration with the gamer initiative “Stop killing games”, the pirate party is calling for cultural protection of video games.
Il nostro EP è ora disponibile nel fediverso attraverso #Funkwhale.
Potete seguire interagire con il canale tramite ActivityPub:
@Flavio To The Moon
Oppure seguire il canale tramite RSS:
funkwhale.it/api/v1/channels/f…
La URL del canale:
funkwhale.it/channels/flavioto…
Ringraziamo @Devol :fediverso: per averci ospitati sul loro server:
devol.it/servizi/musica.html
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Flavio To The Moon likes this.
fantastico ! Allora vieni a sentirci a Ronciglione ? Io mi sto preparando per il sound check.
Al basso ci sarà @elif - così il conteggio dei musicisti nel fediverso e vicini sale a tre 🙂
Tu che suoni ?
purtroppo ieri non ero in zona, a saperlo prima! Spero sia andata bene. Il mio vero nome è Carlo, sono polistrumentista, ma principalmente chitarrista in ambito rock. La Guerra delle Formiche è il mio progetto principale, ma ho anche una minuscola label sul genere, SubTerra. Da qualche mese sto trasmigrando tutto nel Fediverso. Penso sia importante creare una presenza qui!
Flavio To The Moon likes this.
@La Guerra delle Formiche puoi seguire il nostro account #Mobilizon @Flavio To The Moon dove pubblichetemo tutti gli eventi futuri. Probabilmente li ripeteremo poi da questo account (#Friendica) - viva il #Fediverso!
@elif
@myrornaskrig se vuoi (e se funziona) forse puoi seguire anche l'account @strk@mobilizon.it dove spero riceverai notizie di tutti gli eventi di tutti i gruppi musicali di cui faccio parte.
@elif
seguo tutti gli account, mi pare funzioni tutto, non importa su quale piattaforma siano... il bello del #fediverso! ;)
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Questo sabato @elif suona a #Roma vicino al Circo Massimo, potrebbe essere un'occasione per fare due chiacchiere.
PRIVACYDAILY n. 361 – 01.07.2024
VERSIONE ITALIANA ASIA: I PUNTI CHIAVE DELLA NORMATIVA PRIVACY A HONG KONG L’intelligenza artificiale (IA) si sta sviluppando rapidamente, con l’emergere costante di nuove scoperte e innovazioni. Poiché la tecnologia dell’IA diventa sempre più avanzata e integrata nelle aziende e nella vita quotidiana, è
informapirata ⁂ reshared this.
EUROPEI DI CALCIO E COOPERAZIONE TRA POLIZIE: COME FUNZIONA?
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Un articolo apparso sul New York Times (Camicie nere e bandiere vietate: gli ultras spingono la politica a Euro 2024; nytimes.com/2024/06/26/world/e…) sui gruppi di tifosi ultras politicizzati presenti ai Campionati Europei di calcio in corso in Germania, ci fornisce l’occasione di illustrare aspetti di collaborazione tra forze di polizia in manifestazioni sportive, come quella che si sta disputando in vari stadi di calcio in città tedesche.
Come è evidente particolare rilevanza assume il coordinamento tra Forze di polizia di Stati diversi allorquando sono organizzate manifestazioni sportive che per loro caratteristiche richiamano nel luogo di svolgimento, suoi immediati dintorni e vie che a questi adducono, appassionati e supporters da varie Nazioni.
A riguardo nel 2021 l'Organizzazione delle Nazioni Unite (#ONU) ha rilasciato la Guide on the Security of Major Sporting Events: Promoting Sustainable Security and Legacies.
Nella Guida si legge che la cooperazione e la sensibilizzazione internazionali garantiscono una consultazione regolare tra i servizi nazionali di intelligence e sicurezza e i partner internazionali, compresi i Paesi con gruppi di tifosi. La condivisione delle informazioni supporta la collaborazione delle parti interessate stabilendo piattaforme sicure e conformi per la condivisione dei dati e piattaforme specifiche per eventi per la raccolta e l'analisi delle informazioni sulla sicurezza. I canali sicuri offerti dalle forze dell'ordine internazionali e regionali vengono utilizzati per scambiare informazioni operative con altri paesi.
L’esempio più classico che sovviene è quello di competizioni calcistiche che vedano affrontarsi sia compagini rappresentanti le varie Nazioni (campionati mondiali, continentali, eccetera) sia squadre così dette di club (in Europa si pensi alla Champions’ League e manifestazioni similari). Inoltre, accade che la partita finale di tornei internazionali venga ospitata da uno Stato “terzo”, che dovrà sobbarcarsi nel proprio territorio il controllo dei tifosi affluenti.
L’esempio calcistico non è scelto a caso: è in quel contesto che è nato e si è sviluppato il fenomeno sociale dell’hooliganismo, il cui apice più tragico è la così detta “strage dell'Heysel”, occorsa il 29 maggio 1985, poco prima dell'inizio della finale di Coppa dei Campioni di calcio tra Juventus e Liverpool allo stadio Heysel di Bruxelles, in cui morirono 39 persone (di cui 32 italiane), e ne rimasero ferite oltre 600. Il tragico evento è imputabile ai tifosi inglesi più accesi, che cominciarono a spingersi verso il settore occupato dai tifosi italiani non organizzati, sfondando le reti divisorie e costringendoli ad arretrare sino ad un muro di contenimento, tanto che alcuni si lanciarono nel vuoto per evitare di rimanere schiacciati, altri cercarono di scavalcare gli ostacoli ed entrare nel settore adiacente, altri ancora si ferirono contro le recinzioni. Il muro crollò per il troppo peso e numerose persone rimasero schiacciate, calpestate dalla folla e uccise nella corsa verso una via d'uscita, per molti rappresentata da un varco aperto verso il campo da gioco.
Secondo il Cambridge Dictionary hooligan è “una persona violenta che combatte o provoca danni in luoghi pubblici”, e l’hooliganismo è la manifestazione di questo comportamento. In Inghilterra nell’aprile 1894, fu processato il diciannovenne Charles Clarke per l’aggressione a un agente di polizia. Il quotidiano londinese Daily News descrisse l’imputato come “il capo di una banda di giovani nota con il nome Hooligan Boys”. Nel 1886 a seguito di una rissa tra i sostenitori della squadra di football del Preston contro i rivali del Queens Park era stato sciaguratamente inaugurato il football hooliganism inteso come la violenza competitiva e reciproca tra gruppi diversi di sostenitori organizzati delle compagini calcistiche, con scazzottate e violenze prevalentemente contro arbitri e giocatori.
Se in occasione dell’incontro di calcio Liverpool–Juventus del 29 maggio 1985 gli hooligans furono gli esecutori materiali, le autorità sportive locali ed europee non furono esenti da colpe per la discutibile scelta dell’impianto e la gestione complessiva dell’ordine pubblico.
Per comprendere la portata del fenomeno basti pensare a quanto poi avvenne nel 2016 nel corso dei Campionati europei di calcio ospitati dalla Francia, allorquando emerse che a capo dei supporters a seguito della squadra della Russia vi era Alexander Shpryginm, figlio di un leader storico dell'estrema destra e teorizzatore della fusione tra calcio e politica: “i tifosi sono un potente strumento di forza del potere. Lo Stato ha da tempo capito che quelle dei tifosi sono le associazioni più di massa e più patriottiche” e propugnatore di quello che viene definito “hooliganismo militare”, poiché gli hooligans russi sono indicati come partecipanti alla prima fase del conflitto del Donbass (regione, come noto, contesa dalla Russia all’Ucraina mediante un conflitto armato).
L’episodio dell’Heysel tra le altre conseguenze ebbe quello di far scaturire la “Convenzione europea sulla violenza e i disordini degli spettatori durante le manifestazioni sportive, segnatamente nelle partite di calcio”, redatta sotto l'egida del Consiglio d'Europa, firmata a Strasburgo il 19 agosto 1985, ratificata da 42 Paesi, tra i quali l’Italia, ove è entrata in vigore il 1° gennaio 1986.
La Convenzione prevede in particolare, per quanto qui ci interessa, di “facilitare una stretta cooperazione e uno scambio di informazioni appropriate tra le forze di polizia delle varie località interessate o che potrebbero esserlo” nonché “promuovere l’organizzazione responsabile e il comportamento corretto dei club di tifosi e la nomina al loro interno di agenti incaricati di facilitare il controllo e l’informazione degli spettatori durante le partite e di accompagnare i gruppi di tifosi che si recano alle partite in trasferta”.
Inoltre, sempre nell’ambito di Convenzioni del Consiglio d’Europa, l’Italia è firmataria di quella più recente relativa a “un approccio integrato in materia di sicurezza fisica, sicurezza pubblica e servizi in occasione di incontri calcistici e di altre manifestazioni sportive” (ratificata il 18 novembre 2020 ed entrata in vigore il 1° gennaio 2021). La Convenzione si basa su tre pilastri (o tre “S”): quello della sicurezza fisica, quello riferito alla sicurezza pubblica e l’ultimo ai servizi. Come si legge nella sintesi rilasciata in lingua italiana : “la nozione di sicurezza fisica comprende tutte le misure volte a garantire la salute e il benessere delle persone e a tutelare la loro incolumità in occasione di eventi sportivi. Tali misure riguardano le infrastrutture e l’omologazione degli stadi, i piani di emergenza o le disposizioni relative al consumo di alcool. Proteggono inoltre gli spettatori nel loro tragitto verso lo stadio e nei luoghi pubblici di proiezione degli eventi al di fuori degli stadi. La nozione di sicurezza pubblica comprende tutte le misure tese a prevenire, impedire e sanzionare qualsiasi atto violento o altri disordini in occasione di partite di calcio o di altre manifestazioni sportive, all’interno o al di fuori dello stadio. Includono in particolare la valutazione del rischio, la cooperazione tra le forze di polizia e altri enti competenti e l’imposizione di sanzioni. Infine, la nozione di servizi comprende tutte le misure destinate a rendere gli incontri calcistici e le altre manifestazioni sportive piacevoli e accoglienti per tutti, all’interno degli stadi, nonché a far sentire a proprio agio e benvenuti gli spettatori e i tifosi negli spazi pubblici in cui si riuniscono prima, durante e dopo le partite”.
In particolare, l’articolo 11 è dedicato alla cooperazione internazionale. L’articolo istituisce un Punto nazionale d’informazione sul calcio (PNIC), che rappresenta “una fonte nazionale di conoscenze riguardanti le operazioni di polizia correlate a incontri calcistici, le dinamiche dei tifosi e i rischi derivanti per la sicurezza fisica e la sicurezza pubblica”.
Il Consiglio dell’Unione Europea, che come ben sappiamo è organo decisionale essenziale dell'UE, nel 2016 ha adottato la Risoluzione concernente un manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro («manuale UE per il settore calcistico») , mediante la quale chiede agli Stati membri di continuare a rafforzare ulteriormente la cooperazione tra forze di polizia per quanto riguarda le partite di calcio (e, se del caso, altri eventi sportivi) di dimensione internazionale; a tal fine, il manuale aggiornato, che fornisce esempi di metodi di lavoro fortemente raccomandati, si chiede che sia messo a disposizione e adottato dalle autorità di contrasto coinvolte nella tutela dell'ordine pubblico in occasione di partite di calcio di dimensione internazionale.
In Italia sin dal 1995 presso Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza è stato istituito l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, presieduto dal Direttore dell’Ufficio Ordine Pubblico, con funzioni di monitoraggio ed analisi di ogni singolo incontro e di indirizzo per le Amministrazioni e gli Enti territoriali. Strumento normativo a disposizione è la Legge 13 dicembre 1989, n. 401 recante “Interventi nel settore del giuoco e delle scommesse clandestine e tutela della correttezza nello svolgimento di competizioni agonistiche”, nel tempo aggiornata ed opportunamente integrata.
Il 30 aprile 2002 nell’ambito dell’Ufficio Ordine Pubblico del Dipartimento fu istituito il Centro Nazionale di Informazione sulle Manifestazioni Sportive, che centralizza la raccolta e l’analisi dei dati sul fenomeno della violenza in occasione di manifestazioni sportive a livello nazionale e si inserisce nella rete europea di Cooperazione Internazionale di Polizia per il contrasto dell’hooliganismo.
Con riguardo da ultimo al Campionato di calcio in corso in Germania, piace sottolineare l’iniziativa italiana del “Consolato mobile”, ovvero una postazione consolare itinerante, allestita su un Ufficio mobile della #PoliziadiStato. Si è spostato nelle città della Germania per fornire assistenza agli italiani che seguono la Nazionale. È nato dalla collaborazione tra #Farnesina e #PoliziadiStato, in accordo naturalmente con la Polizia tedesca ospitante.
#ordinepubblico #europeidicalcio #OsservatorioNazionalesulleManifestazioniSportive
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Abbiamo dato un ritocchino al sito web, anche per aggiungere le nuove presenze nel #fediverso. Che ne pensate ?
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NAZIONI UNITE: IL VERTICE DEI CAPI DELLE POLIZIE AMBITO ONU
Il quarto vertice dei capi di polizia delle Nazioni Unite (UNCOPS 2024) ha riunito ministri, capi di polizia e alti rappresentanti delle organizzazioni di polizia regionali e professionali presso la sede delle Nazioni Unite a New York, dal 26 al 27 giugno, per confermare l'impegno nel rafforzamento della pace, sicurezza e sviluppo a livello internazionale per tutti, attraverso il ruolo abilitante di ciascuna polizia nazionale e delle Nazioni Unite.
In particolare, le discussioni si sono concentrate sull'identificazione di approcci e pratiche per:
rendere operativo il ruolo della Divisione di polizia delle Nazioni Unite, come fornitore di servizi a livello di sistema e punto focale per le attività di polizia delle Nazioni Unite e altre questioni di applicazione della legge;
rafforzare gli sforzi in corso per migliorare le prestazioni della polizia delle Nazioni Unite rafforzandone le capacità, compreso il lancio del patto volontario per il progresso della parità di genere all'interno della polizia delle Nazioni Unite;
integrare le priorità di polizia delle Nazioni Unite nei processi, nelle discussioni e nei forum internazionali relativi alla pace e alla sicurezza.
#UNCOPS2024 ha offerto un'opportunità unica peri dirigenti di polizia di tutto il mondo e la leadership delle Nazioni Unite di impegnarsi in discussioni su come la polizia delle Nazioni Unite e la polizia nazionalesi rafforzano reciprocamente nell'affrontare le sfide attuali ed emergenti alla sicurezza globale, comprese le crisi e gli incidenti naturali e provocati dall'uomo .
I leader di polizia rientrano nelle loro nazioni con una maggiore comprensione di come le competenze, le conoscenze e l'esperienza acquisite dai loro ufficiali nazionali di ritorno dal servizio delle Nazioni Unite avvantaggiano i loro stessi servizi di polizia e le popolazioni.
La vera missione dell'UNPOL è quella di 'rafforzare la pace e la sicurezza internazionale sostenendo gli Stati membri nelle situazioni di conflitto, post-conflitto e in altre situazioni di crisi', il tutto stando in prima linea nel prevenire e affrontare le minacce internazionali che le comunità globali si trovano ad affrontare, inclusi conflitti geopolitici, catastrofi climatiche, crisi globali. sfiducia e il lato oscuro della tecnologia.
Durante la sessione di apertura del vertice, il Segretario Generale per le Operazioni di Pace, Jean-Pierre Lacroix, ha affermato che le sfide dell’UNPOL sono “più grandi che mai” e multidimensionali.
"Il nostro personale sul campo, compreso l' #UNPOL, si trova ad affrontare minacce su molti fronti da parte di terroristi, criminali organizzati transnazionali, gruppi armati e criminali informatici", ha affermato la Sig. Ha detto Lacroix. “Le nostre operazioni di pace stanno anche affrontando crescenti sfide legate all’incitamento all’odio, alla disinformazione e alla disinformazione, che sono sempre più utilizzate come armi di guerra”.
Lacroix ha affermato che la polizia delle Nazioni Unite sta lavorando per promuovere soluzioni politiche e sostenere la pace, descrivendo in dettaglio come gli agenti hanno assistito la polizia nazionale della Repubblica Democratica del Congo (RDC) con la formazione sulla raccolta di informazioni e sulla gestione dell'ordine pubblico durante un'operazione di processo elettorale nazionale.
Ha anche menzionato l'implementazione di progetti nella RDC e nel Sud Sudan che hanno portato benefici alle donne militari e di polizia nelle missioni di mantenimento della pace, migliorando i loro alloggi e costruendo aree ricreative.
Inoltre, ha osservato che l'UNPOL sta facendo bene nel ridurre la parità di genere ai livelli senior, ma ha incoraggiato i partecipanti a presentare più donne per i ruoli senior.
"Come parte della nuova agenda per la pace del Segretario Generale, dobbiamo continuare a rafforzare il multilateralismo delle reti affrontando le sfide che ho appena menzionato: non è qualcosa che le Nazioni Unite, un singolo paese come un unico pezzo, possono fare da sole", ha affermato Lacroix.
Al Vertice l'Italia ha confermato il pieno impegno dei Carabinieri nel garantire sicurezza e prosperità. Ha sottolineato la vocazione dei Carabinieri alla costruzione di capacità attraverso le sue missioni internazionali e i centri di formazione, come il Centro Internazionale di Eccellenza per la Protezione dell'Ambiente a Sabaudia ed il CoESPU a Vicenza.
@Notizie dall'Italia e dal mondo
#Armadeicarabinieri #COESPU #CENTROINTERNAZIONALEECCELLENZAPROTEZIONEAMBIENTESABAUDIA
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Abbiamo appena assistito al più grande furto di potere alla Corte Suprema USA dal 1803
La Corte Suprema ha oggi annullato Chevron contro Natural Resources Defense Council , un caso del 1984 che ordinava alla magistratura di rimettersi al presidente e agli esperti del presidente nelle agenzie esecutive quando si trattava di determinare il modo migliore per far rispettare le leggi approvate dal Congresso. Così facendo, la corte si è data un potere quasi illimitato sullo stato amministrativo e sulle sue agenzie di regolamentazione
@Politica interna, europea e internazionale
thenation.com/article/archive/…
We Just Witnessed the Biggest Supreme Court Power Grab Since 1803 | The Nation
The court has given itself nearly unlimited power over the administrative state, putting everything from environmental protections to workers’ rights at risk.The Nation
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
PRIVACYDAILY n. 360 – 28.06.2024
VERSIONE ITALIANA FRANCIA: LA CNIL AFFERMA CHE I DISPOSITIVI CHE VERRANNO UTILIZZATI DURANTE LE OLIMPIADI DEL 2024 NON INCLUDERANNO IL RICONOSCIMENTO FACCIALE Durante i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024 saranno installati alcuni dispositivi che comportano l’utilizzo di dati personali. La CNIL
La decisione di Apple di ritirare l’AI dall’UE dimostra il suo comportamento anticoncorrenziale, afferma Vestager
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La decisione di Apple di non lanciare le proprie funzioni di intelligenza artificiale (AI) nell’UE
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Bentrovati nel #fediverso !
Questo luogo può anche essere poco ergonomico (a seconda della interfaccia che si utilizza per frequentarlo) ma si respira aria sincera. Stare qui è un po' come avere uno spazio in TV 📺 su #RaiTre di notte 🌛 con maggiore libertà e minori ascolti; ma come diceva Renzo Arbore: "meno siamo, meglio stiamo" 😉
Avanti tutta !
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UNA DIVERSA FORMA DI COOPERAZIONE: INVIO SOTTO OMBRELLO ONU DI FORZE DI POLIZIA IN ALTRI PAESI PER RISTABILIRE L’ORDINE. IL RECENTISSIMO ESEMPIO DI HAITI
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il recente dispiegamento ad #Haiti di poliziotti provenienti dal #Kenya ci fornisce l’occasione per trattare nel nostro blog di una attività cooperativa di polizia non finalizzata all’individuazione di autori transnazionali di reato, bensì di ausilio necessario in un impiego di ristabilimento dell’ordine e della sicurezza pubblica in un Paese che ne abbia necessità, e che abbia allo scopo fatto richiesta alle Nazioni Unite (#ONU), proprio come avvenuto in questo caso.
PERCHÉ INTERVIENE L’ONU?
Tra i fini delle Nazioni Unite, riportati all’art. 1 del suo Statuto, vi è quello di mantenere la pace e la sicurezza internazionale attraverso efficaci misure collettive per prevenire e rimuovere le minacce e reprimere gli atti di aggressione, nonché sviluppare relazioni amichevoli tra le nazioni. Per il raggiungimento di tali scopi l’organizzazione intergovernativa a carattere mondiale ha creato nell’ambito del Segretariato Generale il Department Of Peace Operations, realizzando sin dal 1956 delle operazioni, anche di carattere non strettamente militare, condotte da forze multinazionali, costituite da contingenti messi a disposizione dagli Stati membri allo scopo di mantenere la pace in aree di crisi. Conseguentemente nel tempo ha sviluppato la Dottrina delle operazioni di peacekeeping, traducibile in “mantenimento della pace”. Le operazioni, in realtà non espressamente previste nella Carta dell’ONU ma incrementate attraverso le delibere del Consiglio di sicurezza, devono presentare alcuni caratteri comuni: il consenso dello Stato sul cui territorio sono dispiegate le truppe; la neutralità e l’imparzialità; l’uso della forza solo per legittima difesa.
È nel contesto delle operazioni di “seconda generazione”, a partire dalla fine della “guerra fredda” in avanti, che il peacekeeping assume un carattere maggiormente variegato: da funzioni strettamente militari evolve a compiti di carattere umanitario, di “costruzione della pace”, per aiutare Paesi martoriati da guerre civili a restaurare le istituzioni politiche e il tessuto sociale. Per realizzare il mandato, le operazioni di più recente generazione sono condotte quindi da contingenti militari insieme a una componente civile, più o meno ampia.
Che si tratti di contingenti aventi missione di “mantenimento della pace” o di “ristabilimento” di essa, in ciascuna operazione vi è il contributo necessario di law enforcement agencies, seppure nella maggior parte dei casi con un ruolo minore. Alcuni autori affermano che tale forma di intervento e cooperazione da parte di Forze di Polizia, “sebbene limitata nell’ambito e nell’autorità, fornisce una base per soluzioni creative in aree soggette a una serie di disastri”.
In aree di crisi quindi la stessa cooperazione internazionale di polizia può svilupparsi in forme diverse, anche nel mero ambito della raccolta e scambio di informazioni, rispetto alle formalità comunque richieste dagli accordi e dai protocolli necessariamente seguiti in ambito ordinario.
COSA È ACCADUTO AD HAITI?
Haiti sta vivendo una grave crisi umanitaria dal 2021 dopo l'omicidio del presidente Moise. La popolazione haitiana soffre di povertà estrema, violenza e instabilità politica. La missione internazionale guidata dal Kenya ha il compito di supportare il governo transitorio fino alle elezioni del 2026.
COSA FARÀ E COME SARÀ COMPOSTA LA MISSIONE DELLE FORZE DI POLIZIA?
(Poliziotti kenyoti in preghiera prima della partenza del contingente)
I kenyoti sono ufficialmente sbarcati ad Haiti con un piano per fermare la violenza delle bande nel paese. Finora sono arrivati 400 agenti di polizia keniani, ma il numero totale delle forze raggiungerà presto i 2.500, con l’ausilio di contingenti provenienti da Stati Uniti, Canada, Francia, Giamaica, Benin ed Argentina. Inoltre, il Brasile svolgerà un ruolo chiave nella missione, offrendo supporto logistico, addestramento militare e trasporto del personale proveniente da altri Paesi caraibici.
Intanto gli agenti si sparpagliano per la capitale, tentando di riprendere il controllo della città dalle bande. Questi gruppi armati stanno attaccando le stazioni di polizia, liberando i prigionieri e uccidendo in modo dilagante. Tra marzo e maggio scorso circa 200.000 persone sono state costrette a lasciare le proprie case. Si prevede che i poliziotti kenioti cominceranno la loro permanenza ad Haiti con iniziative che includono la ripresa del controllo del porto principale di Haiti e delle principali autostrade. Inoltre, i funzionari haitiani sperano di riprendere il controllo di un ospedale centrale a Port-au-Prince. Si prevede che il dispiegamento di agenti di polizia stranieri ad Haiti durerà almeno un anno, ma le bande hanno dichiarato che reagiranno e alcuni esperti temono che il piano fallirà.
Le forze dell'ordine straniere hanno iniziato ad arrivare ad Haiti martedì, più di un anno e mezzo dopo che il primo ministro aveva lanciato un appello ad altri paesi per chiedere aiuto per fermare la dilagante violenza delle bande che ha sconvolto la Nazione caraibica.
COME SARÀ COMPOSTA LA MISSIONE?
(Il Comandante della Missione)
La Missione Multinazionale di Sicurezza e Supporto (MMSS) è stata approvata in ambito Nazioni Unite approvata il 2 ottobre 2023.
Il Comandante sarà il Generale Godfrey Otunga, a capo dei 1.000 poliziotti kenyani del National Police Service (NPS), su un totale di 2.500 per sostenere le forze di sicurezza haitiane. L’ obiettivo, come detto, è proteggere le installazioni strategiche in Haiti. Gli USA finanziano parte della missione con oltre 100 milioni di dollari per il progetto e costruzione della base per la forza multinazionale, seppure il Brasile sia critico sull’appoggio statunitense, giudicandolo insufficiente.
L’ITALIA NON PARTECIPA?
Non è prevista al momento la partecipazione di forze di polizia italiane. Ci piace qui ricordare che nel 2010, dopo un forte sisma che scosse Haiti, gli italiani intervennero con una forza che coinvolse varie forze armate italiane, in una missione che fu denominata "White Crane" (Gru bianca), basata sulla portaerei Cavour, che fornì assistenza medica e umanitaria.
COSA ACCADE NEL FRATTEMPO IN KENYA?
(Scontri a Nairobi)
Una particolarità è che proprio nei giorni in cui i poliziotti volavano verso Haiti sono scoppiate proteste violente a Nairobi dopo l'approvazione di una controversa legge fiscale. Parliamo di un Paese molto povero, in cui la ricchezza non è distribuita e vi sono enormi disuguaglianze. Il 10% della popolazione detiene più della metà della ricchezza nazionale.
Il governo del primo ministro Ruto aveva presentato a maggio il disegno di legge finanziaria 2024 per aumentare le entrate e affrontare il debito, a quanto pare anche verso la Cina . Inizialmente, il disegno di legge prevedeva tasse su beni essenziali come pane, olio da cucina e automobili, ma la reazione pubblica ha portato i legislatori a ridurre alcune imposte. Tuttavia, il disegno di legge approvato prevede comunque un aumento delle tasse su beni importati, come uova, e sull'uso di telefoni, internet, commissioni di trasferimento bancario e attività digitali.
L'opposizione, soprattutto giovanile e attiva in quasi tutte le province del Paese, critica l'aumento dei costi per i consumatori, già alle prese con alti costi di vita a causa dell’alto tasso di inflazione e del calo di valore dello scellino.
A seguito degli scontri di piazza il Capo del Governo ha ritirato la legge. Bisognerà capire come evolverà la situazione e quanto questa potrà influire sulla missione dei poliziotti kenyoti ad Haiti.
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PRIVACYDAILY n. 359 – 27.06.2024
VERSIONE ITALIANA USA: LA LEGGE FEDERALE SULLA PRIVACY CRITICATA DAI LOBBISTI DEL SETTORE L’ultima bozza dell’American Privacy Rights Act (APRA), che regolamenterebbe la protezione della privacy dei cittadini statunitensi a livello federale, sta ricevendo una vera e propria stroncatura da parte dei gruppi
Feddit.it è stato aggiornato dalla versione 19.3.0 alla 19.5.0. Vediamo quali sono le novità più rilevanti per gli utenti
Come si saranno accorti I lettori più attenti, l’aggiornamento è stato fatto Passando dalla versione 19.3.0 alla 19.5.0. Tuttavia, le modifiche più importanti sono proprio quelle legate alla 19.4.0 mentre per l’ultima versione si è trattato soprattutto della correzione di bug e di alcuni miglioramenti meno rilevanti. Le comunità hanno una nuova impostazione…
Le grandi società di telecomunicazioni dell’UE chiedono una maggiore regolamentazione sulle Big Tech
L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
In un documento pubblicato mercoledì (26 giugno), un’associazione che rappresenta i maggiori operatori europei di
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PRIVACYDAILY n. 358 – 26.06.2024
VERSIONE ITALIANA USA: LA LEGGE SULLA PRIVACY DELL’OREGON VIOLA IL PRIMO EMENDAMENTO Project Veritas, un’organizzazione mediatica conservatrice nota per il suo lavoro sotto copertura, ha sostenuto martedì di fronte a una giuria del Nono Circuito della Corte d’Appello che una legge sulla privacy
IL PROGETTO UNWASTE, CONTRASTARE IL TRAFFICO DI RIFIUTI PER SOSTENERE UN’ECONOMIA CIRCOLARE
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Unione Europea, una Agenzia delle Nazioni Unite ed un Programma ONU insieme per contrastare il traffico di rifiuti, in un progetto a medio termine denominato #UNWASTE.
Di cosa si tratta?
Il commercio illegale di rifiuti (o traffico di rifiuti) è un reato che colpisce l’ambiente ed è un problema crescente in tutto il mondo. Una volta raggiunti i paesi di destinazione, i rifiuti illegali spesso finiscono in discariche illegali e siti di stoccaggio illegali o vengono bruciati all’aperto, causando danni all’ambiente e alla salute umana, minando il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e la transizione verso un’economia circolare.
I flussi illegali di rifiuti sono spesso nascosti dietro movimenti transfrontalieri controllati o legali. I confini tra le attività lecite e quelle illecite nel traffico di rifiuti possono essere sottili e le attività, gli attori e il modus operandi coinvolti spesso si sovrappongono e si alimentano a vicenda.
La mappatura dei flussi di rifiuti, una migliore conoscenza del modus operandi delle reti di traffico di rifiuti nonché la cooperazione nazionale, regionale e interregionale sono essenziali per affrontare il traffico di rifiuti.
Paesi del Sud-Est asiatico
Dal 2018, i paesi del sud-est asiatico, tra cui Indonesia, Malesia, Tailandia e Vietnam, sono diventati le principali destinazioni regionali per l’afflusso di rifiuti legali e illegali. Nonostante i quadri giuridici nazionali e internazionali esistenti, l’esistenza di divieti sul commercio di rifiuti e le restrizioni messe in atto dai governi regionali negli ultimi anni, i rifiuti problematici continuano a raggiungere questi paesi.
Il progetto Unwaste
Mira a combattere il traffico di rifiuti tra l’ #UE e il Sud-Est asiatico promuovendo partenariati rafforzati tra gli Stati membri UE-ASEAN (organizzazione politica, economica e culturale di nazioni situate nel sud-est asiatico, a cui è collegata l'omonima area di libero scambio), a sostegno degli sforzi in corso verso una transizione all’economia circolare, in linea con i quadri politici pertinenti.
Gli obiettivi del progetto sono:
- Comprendere meglio i flussi di rifiuti tra l’Europa e il Sud-Est asiatico, con un’ulteriore attenzione all’impatto della pandemia di COVID-19 sui movimenti di rifiuti sanitari e pericolosi.
- Promuovere la cooperazione attraverso dialoghi nazionali per combattere i movimenti illeciti di rifiuti dall’UE verso il sud-est asiatico.
- Facilitare i dialoghi intra e interregionali a livello politico per promuovere il partenariato tra l’UE e i paesi del sud-est asiatico, a sostegno dell’approccio dell’economia circolare.
Questo progetto è realizzato in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (#UNEP) e finanziato dall'Unione Europea, impegnata sul campo anche con il proprio #OLAF, l'Ufficio Europeo per la lotta anti-frode. Per altro il 20 maggio scorso è entrata in vigore una nuova normativa europea sul trasporto transfrontaliero di rifiuti: prevede regole più severe sulle esportazioni di rifiuti al di fuori dell'Unione Europea e mira a favorire il riciclaggio all'interno degli Stati membri. Si stima che un terzo delle spedizioni internazionali di rifiuti sia illegale. Il filmato che segue dimostra l'attività svolta da OLAF congiuntamente all' Agenzia delle Dogane in Genova, ed reperibile a questo link:
it.euronews.com/video/2024/06/…
#trafficodirifiuti #UE
Video. Per contrastare il traffico di rifiuti serve una maggiore cooperazione
Video. Il 20 maggio è entrata in vigore una nuova normativa europea sul trasporto transfrontaliero di rifiuti: prevede regole più severe sulle esportazioni di rifiuti al di fuori dell'Ue e mira a favorire il riciclaggio all'interno degli Stati membri…Euronews.com
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PRIVACYDAILY n. 357 – 25.06.2024
VERSIONE ITALIANA USA: LA NUOVA BOZZA DI DISCUSSIONE DELL’AMERICAN PRIVACY RIGHTS ACT INCLUDE NUMEROSE MODIFICHE La sezione “diritti civili e algoritmi” del disegno di legge, che avrebbe vietato l’uso discriminatorio dei dati personali e richiesto pratiche di governance AI, è stata completamente
COME TI ORGANIZZO IL TRAFFICO DI COCAINA VIA MARE DAL SUD-AMERICA AI PORTI EUROPEI
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Abbiamo più volte trattato nel nostro blog dell’afflusso di cocaina in Europa, per il tramite di #navi container che giungono nei principali #porti. Una situazione che ha spinto il Belgio (nella sua veste di Presidente di turno dell’Unione Europea e Paese particolarmente attinto dal flusso mercè i suoi importanti scali) a farsi promotore di una “alleanza” dedicata al contrasto di tali non graditi arrivi di merce illegale.
Leggi qui: poliverso.org/display/0477a01e… , qui poliverso.org/display/0477a01e… , qui poliverso.org/display/0477a01e… e qui noblogo.org/cooperazione-inter… .
La Organized Crime and CorruptionReporting Project (#OCCRP) è una delle più grandi organizzazioni di giornalismo investigativo al mondo, con personale in sei continenti e hub ad Amsterdam, Washington, D.C. e Sarajevo
OCCRP ha predisposto un interessante dossier sull’utilizzo da parte dei cartelli della droga dei mezzi navali ove occultare la cocaina poi trafficata in Europa.
Secondo il dossier, la #Colombia, il più grande produttore di #cocaina al mondo, ha statistiche limitate sui sequestri di droga, con almeno quattro diverse agenzie che tengono registri dei sequestri ma non facilmente accessibili al pubblico. Quando i dati vengono pubblicati, in genere includono poco oltre la data, il luogo e la quantità di droga sequestrata. Le autorità colombiane non conservano i dati sulle spedizioni colombiane che avvengono all'estero, rendendo difficile per i giornalisti e la società civile analizzare le tendenze del traffico.
Cuestión Pública, partner di OCCRP, ha dedicato più di un anno alla creazione di un database che mira a cambiare questa situazione. Spulciando i file trapelati, i giornalisti hanno identificato 158 spedizioni di droga provenienti dalla Colombia. Hanno quindi creato un database più completo contattando il ministero della difesa colombiano, l'ufficio del procuratore, la marina e la polizia e presentando richieste di libertà di informazione per ottenere l'accesso ai loro registri. I dati sono stati integrati anche dalle relazioni del servizio federale delle dogane belga.
In totale, i giornalisti hanno identificato 1.764 arresti separati tra il 2016 e l'aprile 2022, di cui circa tre quarti avvenuti su piccole imbarcazioni. Di questi incidenti, la società proprietaria della nave o dei container è stata identificata in 374 casi, di cui più di tre quarti hanno coinvolto importanti compagnie di navigazione, come Maersk, CMA CGM e Hapag-Lloyd.
Il set di dati NarcoFiles ha rivelato che i trafficanti di cocaina colombiani utilizzano sempre più spesso grandi navi portacontainer, con la maggior parte dei sequestri che si verificano in Colombia. I dati mostrano che la maggior parte dei sequestri che hanno coinvolto navi di grandi dimensioni ha avuto luogo in Colombia, con 259 arresti di quasi 99 tonnellate di cocaina. Al di fuori della Colombia, il Belgio e la Spagna sono stati i punti di intercettazione più comuni, con oltre 26 tonnellate di cocaina sequestrate in 26 casi in Belgio e 32 tonnellate in 25 arresti in Spagna. Il porto settentrionale della Colombia, a Santa Marta, è stato il principale punto di origine dei sequestri di grandi navi, per un totale di 94 spedizioni arrestate.
Le spedizioni di banane sono attraenti per i trafficanti perché sono deperibili e spesso coltivate in aree in cui i cartelli sono attivi,e per tale motivo spesso i carichi illegai sono nascosti in tali spedizioni.
L'ultimo rapporto dell'agenzia antidroga delle Nazioni Unite evidenzia l'aumento dell'uso da parte dei trafficanti di cocaina di grandi navi portacontainer e i metodi di contaminazione che stanno diventando sempre più sofisticati. Maersk, la compagnia di navigazione danese dominante nel mercato colombiano, è stata coinvolta nel maggior numero di arresti di droga nel set di dati, rappresentando più di un terzo dei 374 casi in cui è stato possibile identificare la compagnia di navigazione o di container. Maersk ha attribuito i sequestri al rafforzamento della cooperazione tra le autorità colombiane. I dati forniscono anche informazioni sulle centinaia di tonnellate di cocaina trafficate con successo ogni anno.
Il Report di OCCR è reperibile qui: occrp.org/en/narcofiles-the-ne…
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Etiopia, +1 milione di sfollati in Tigray chiedono supporto (cibo e cure) & giustizia
L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo
Negli scorsi giorni ci sono state manifestazioni pacifiche da parte degli sfollati tigrini, etiopi residenti dello stato regionale del Tigray,
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Etiopia, operatori MSF uccisi in Tigray cercano ancora giustizia dopo 3 anni
L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo
Etiopia, la guerra genocida iniziata nello stato regionale del Tigray il novembre 2020 e formalmente chiusa con un accordo di “cessazione ostilità” firmato a
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Eritrea, le spie del governo si spacciano per interpreti dei rifugiati #PerNonDimenticare
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Richiedenti asilo e attivisti raccontano ad Al Jazeera come i traduttori legati al governo si siano infiltrati nel sistema di
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PRIVACYDAILY n. 356 – 24.06.2024
VERSIONE ITALIANA USA: IL DISEGNO DI LEGGE SULLA PRIVACY DI RHODE ISLAND SOLLEVA PREOCCUPAZIONI La connettività che si sta sviluppando all’interno del mosaico di leggi sulla privacy degli Stati Uniti è un punto di attenzione sia per i consumatori che per le aziende. Sebbene quasi la metà degli Stati Uniti
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SILVERNOTICE: RINTRACCIARE GLOBALMENTE I PATRIMONI ILLECITI DELLE MAFIE
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La Silver Notice è un nuovo strumento che consentirà all’ #INTERPOL di coordinare meglio gli sforzi internazionali per identificare, localizzare e sequestrare i proventi di reato, compresi quelli relativi alla criminalità finanziaria, alla corruzione e alla criminalità organizzata.
L'Assemblea Generale dell'INTERPOL approvò alla 90^ Assemblea generale dell’Interpol del 2022 a New Delhi (India) la creazione della #Silver Notice per facilitare il rintraccio e il recupero dei beni di origine criminale.
(Il Prefetto Rizzi all'Assemblea Interpol a New Dheli)
Le caratteristiche principali della Silver Notice sono:
- condividere informazioni e coordinare le indagini sul rintracciamento e il recupero dei beni criminali in più giurisdizioni.
- privare i criminali dei guadagni acquisiti illecitamente e interrompere le loro operazioni prendendo di mira le loro risorse finanziarie.
La Silver Notice e la corrispondente "Silver Diffusion" saranno sperimentate per un periodo massimo di due anni, con il gruppo di lavoro di esperti che fornirà feedback e orientamenti durante l'attuazione.
L'iniziativa si basa sulle precedenti risoluzioni e sugli sforzi dell’INTERPOL per combattere la criminalità finanziaria e la corruzione e si allinea con le priorità del G20 e della Financial Action Task Force nel rafforzare i meccanismi globali di recupero dei beni.
Le differenze principali tra la nuova Notifica Silver INTERPOL e le altre notifiche INTERPOL esistenti sono:
1. Scopo: La Silver Notice è specificamente progettata per facilitare il tracciamento, l'identificazione, il congelamento e il recupero dei beni criminali oltre i confini internazionali. Ciò è in contrasto con gli altri avvisi incentrati sulla localizzazione di individui, sulla condivisione di informazioni su attività criminali o sull'avvertimento di minacce.
2. Ambito: mentre le altre comunicazioni coprono un'ampia gamma di attività criminali, la Silver Notice si concentrerà esclusivamente sui crimini finanziari, sulla corruzione e sui proventi della criminalità organizzata.
3. Meccanismo: la Silver Notice consentirà lo scambio diretto di intelligence e informazioni finanziarie per sostenere gli sforzi di recupero dei beni multi-giurisdizionali. Si tratta di una nuova funzionalità che va oltre il sistema di notifica esistente.
4. Obiettivi: l'obiettivo generale della Silver Notice è privare i criminali dei guadagni acquisiti illecitamente e interrompere le loro operazioni prendendo di mira le loro risorse finanziarie. Ciò è in linea con le priorità del G20 e della Financial Action Task Force nel rafforzare i meccanismi globali di recupero dei beni.
In sintesi, la Silver Notice rappresenta uno strumento nuovo e specializzato dell’INTERPOL focalizzato specificamente sul rintracciamento, il congelamento e il recupero dei beni criminali oltre confine, integrando il sistema di notifica esistente che è più ampiamente focalizzato sulla localizzazione di individui e sulla condivisione di informazioni criminali.
(La prima riunione del Gruppo di Lavoro, tenutasi a Roma nell'ottobre 2023)
Al costituito gruppo di Lavoro partecipano 34 Paesi di tutti i continenti. L’Italia se ne è aggiudicata la guida con la nomina, quale responsabile del colonnello Roberto Ribaudo, del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica sicurezza.
Secondo il Prefetto #Rizzi, fautore della Risoluzione dell'Interpol: “È un momento di svolta nell’attacco ai patrimoni illeciti delle mafie. L’obiettivo è quello di superare le differenze tra i diversi ordinamenti per restituire alla società le risorse sottratte in modo illecito al circuito economico, produttivo e sociale. L’obiettivo è quello di festeggiare l’anniversario che ricorre quest’anno dei cento anni di Interpol, la più grande associazione per la cooperazione internazionale di polizia che riunisce 195 Paesi, con un nuovo strumento a disposizione delle forze di polizia. Come la Red notice serve a catturare i latitanti in ogni angolo della Terra, così la Silver notice servirà a tracciare in tutto il mondo i patrimoni illeciti per restituirli alla collettività a cui sono stati sottratti”.
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LA SOCIETà FOGGIANA: IL PRESUNTO CAPO - DURANTE LA LATITANZA - AVREBBE UCCISO PER VENDETTA UN TRAFFICANTE IN SPAGNA
Avevamo già parlato dell'arresto in Corsica (foto sopra) di Marco #Raduano, alias “ Faccia d'angelo” , evaso nel febbraio 2023 da una sezione di massima sicurezza del carcere di Nuoro, utilizzando delle lenzuola annodate tra loro, indicato come presunto capo della "Società Foggiana", l'organizzazione ciminale denominata "Quarta mafia" (poliverso.org/display/0477a01e…). Nei pressi di Granada, in Spagna, la #Guardiacivil aveva arrestato l'uomo di fiducia di Raduano, accusato di aver partecipato all'omicidio di un residente, assassinato il 22 novembre dello scorso anno per un debito di droga. Gli investigatori hanno scoperto però durante le indagini che l'omicidio era stato commesso dallo stesso Raduano, mentre era latitante dopo la fuga da Nuoro.
Raduano, come detto, è attualmente detenuto in un carcere italiano.
L'omicidio avvenne davanti alla porta dell'abitazione della vittima, nella località di Alhendín. Il capo del clan e il suo braccio destro spararono alla vittima tre volte, con un fucile da caccia e fuggirono a bordo di un veicolo rubato.
(Il fucile utilizzato per l'omicidio, ritrovato dalla Guardia Civil)
Il defunto era un noto trafficante dihashish a livello internazionale. Il clan Raduano lo contattò per fare affari e gli diede una notevole somma di denaro, ma le due spedizioni di hashish finanziate con questi soldi furono intercettate, una dalla Guardia Civil ad Alicante e l'altra in Francia.
In seguito a questi interventi, il clan pretese comunque la droga dalla vittima o di riavere indietro il denaro, e questa si nasconse in una "urbanizzazione" ad Alhendín per passare inosservata.
Il capo del clan, che come detto era riuscito a fuggire da un carcere italiano, si rifugiò nell'abitazione che aveva il suo luogotenente - a sua volta latitante - a Otura (Granada). Una volta scoperto dove viveva lo spacciatore che doveva loro dei soldi o la droga, studiarono un piano per ucciderlo.
Per commettere l'omicidio, rubarono tre auto a Granada, cambiandoo targa e iniziarono a monitorare l'abitazione della vittima per scoprire le sue abitudini. Una volta stabilite le routine e gli orari, l'attesero e gli spararono più volte.
Gli unici indizi a disposizione degli investigatori all'inizio delle indagini erano tre cartucce di fucili da caccia calibro 12 e le immagini di un'auto rossa in fuga dal luogo del delitto. Il veicolo fu ritrovato bruciato il giorno successivo a Las Gabias e la Guardia Civil apprese che era stato rubato e che circolava con targhe false.
Sulla base di queste informazioni gli agenti chiusero il cerchio attorno ad un cittadino italiano che viveva a Otura e ad un altro individuo che era con lui.
Grazie all'arresto del cittadino italiano residente a Otura, ricercato dalla giustizia italiana per tre omicidi aggravati dal metodo mafioso e due tentati omicidi, si è scoperto che il secondo indagato era il capo del clan mafioso, che, subito dopo l'omicidio, aveva lasciato la Spagna per fuggire in Corsica e che nel frattempo era stato detenuto in Italia.
Gli agenti si sono recati quindi nel carcere dove è detenuto e gli hanno notificato il mandato di arrestato spagnolo per i reati di omicidio, detenzione illecita di armi, rapina con violenza, furto d'uso di veicoli, rapina con l'uso della forza, danneggiamento, falsità organizzazione documentale e criminale.
La Guardia Civil ha anche rinvenuto l'arma del delitto e le munizioni in un luogo vicino a dove era stata ritrovata l'auto bruciata a Las Gabias. Si trattava di un fucile che era stato rubato in città nel 2019. Recuperate anche due auto e diverse targhe rubate.
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Africa, ingerenze ed interessi, sfollati, rifugiati e diritti umani violati [NOTIZIE DIMENTICATE]
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Eritrea [Report ONU] Le libertà fondamentali sono sistematicamente represse “La situazione dei diritti umani in Eritrea
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TUTELA AMBIENTALE: I CARABINIERI FORESTALI IN AFRICA PER PRESENTARE IL PROPRIO CENTRO DI ECCELLENZA
Una delegazione dell’Arma dei Carabinieri guidata dal Generale C.A. Andrea Rispoli, Comandante del #CUFA (Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri), si è recata in visita dal 18 al 20 giugno ad Adis Abeba (Etiopia) per presentare il Centro di Eccellenza per la Tutela Ambientale di Sabaudia ai rappresentanti dell’Unione Africana che si occupano di tutela ambientale, conservazione della natura e agricoltura.
La delegazione ha descritto le caratteristiche e le potenzialità del Centro, un istituto di formazione internazionale in materia ambientale, forestale, di biodiversità e di gestione delle aree naturali, nato dalla partnership istituzionale con le Agenzie ONU di riferimento per le questioni ambientali, con le quali vengono promossi piani di formazione a favore dei Paesi in via di sviluppo.
Il Centro di Sabaudia ha dalla sua inaugurazione riscontrato l’interesse delle principali autorità nazionali e internazionali, in particolare per le attività formative, gli incontri e i confronti a tutti i livelli, estremamente utili per acquisire quelle competenze, teoriche e pratiche, necessarie per combattere gli effetti del cambiamento climatico e fornire un contributo fondamentale in termini di peacekeeping.
I cambiamenti climatici, infatti, determinando la perdita di fertilità del suolo, la diminuzione della disponibilità idrica, la siccità, le inondazioni e altri gravi problemi, possono favorire l'aggressività di Paesi che per la sopravvivenza delle proprie popolazioni sono indotti a intraprendere la via del conflitto armato.
Come riferì sull'argomento il Comandante Generale dell'Arma, Teo Luzi, «l'idea portante si basa su una partnership istituzionale con le Agenzie ONU di riferimento per le questioni ambientali, con le quali promuovere piani di formazione a favore dei Paesi in via di sviluppo. Il Centro permetterà di integrare elementi di governance ambientale presso Stati che necessitano di acquisire abilità ed esperienze, affinchè il loro sviluppo economico sia anche sostenibile sul piano ecologico. Notevole è anche la collaborazione tramite il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che ha permesso di avviare corsi di formazione in Ruanda, Uganda, Namibia e Zambia per il personale di sorveglianza dei parchi contro il dilagante fenomeno del bracconaggio».
Attualmente per l’attività di formazione sono stati già strutturati i programmi di 14 moduli formativi della durata minima di 5 giorni. L'insegnamento è svolto in lingua inglese e francese, da esperti dell'Organizzazione Forestale, Ambientale e Alimentare dell'Arma dei Carabinieri, e da funzionari dei Ministeri coinvolti nelle attività nonché magistrati e professionisti del mondo accademico e del settore privato.
#ArmadeiCarabinieri #CentrodiEccellenzaperlaTutelaAmbientale #Unionioneafricana
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Man
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