The Queen Is Dead Volume 44 - Sator / BBF
Dopo cinque anni di assenza da Ordeal del 2017, tornano i genovesi Sator con Cleansing Ritual sempre su Argonauta Records. Avevamo lasciato il trio in mezzo ai fumi di uno sludge metal con venature doom, e ora l ritroviamo immersi ancora in quelle atmosfere.
Privacy Daily – 15 aprile 2022
Il dibattito su un disegno di legge sulla privacy si avvicina a Capitol Hill
Il Congresso ha cercato per anni di approvare una legge federale sulla privacy dei dati senza riuscirci. Ma dietro le quinte, il dibattito su quali dovrebbero gli standard si fa sempre più prossimo a Capitol Hill. Parlando a un panel al Global Privacy Summit a Washington, importanti collaboratori del Congresso hanno sottolineato come il panorama della privacy sia cambiato negli ultimi anni.
The debate over a privacy bill is inching forward on Capitol Hill
Congress has tried and failed to pass a federal data privacy law for years. But behind the scenes, the debate around what those standards should be is evolving on Capitol Hill. Speaking at a panel at the Global Privacy Summit in Washington on Tuesday, a trio of top congressional aides talked about how the privacy landscape has shifted in recent years, even as lawmakers have struggled to advance any bills out of committee.
washingtonpost.com/politics/20…
You’re Still Being Tracked on the Internet, Just in a Different Way
The internet industry shuddered last year when Apple introduced privacy measures for the iPhone that threatened to upend online tracking and cripple digital advertising. Google pledged similar privacy actions. But in less than a year, another type of internet tracking has started taking over. And it is having the unintended effect of reinforcing the power of some of tech’s biggest titans.
Sei ancora rintracciato su Internet, solo in un modo diverso
L’ industria di Internet ha tremato l’anno scorso quando Apple ha introdotto misure sulla privacy per l’iPhone che hanno minacciato di ribaltare il tracciamento online e paralizzare la pubblicità digitale. Google ha promesso azioni simili sulla privacy. Ma in meno di un anno, un altro tipo di monitoraggio di Internet ha iniziato a prendere il sopravvento. E sta avendo l’effetto indesiderato di rafforzare il potere di alcuni dei più grandi titani della tecnologia.
nytimes.com/2022/04/06/technol…
Finlandia: l’Ombudsman la raccomandazione sui criteri di valutazione della sicurezza delle informazioni della pubblica amministrazione è aperta ai commentiL’Ombudsmanha annunciato che le raccomandazioni del consiglio di gestione delle informazioni su una serie di criteri per la valutazione della sicurezza delle informazioni nelle pubbliche amministrazioni sono aperte a commenti fino al 19 aprile 2022. L’ Ombudsman ha affermato che l’uso dell’insieme di criteri supporta le organizzazioni nella pianificazione, attuazione e valutazione della sicurezza delle informazioni e della protezione dei dati personali, rilevando che può essere utilizzato come strumento per valutare il rispetto dei requisiti di sicurezza previsti dalla legge.
Finland: Ombudsman announces recommendation on public administration information security assessment criteria is open for comments
The Office of the Data Protection Ombudsman (‘the Ombudsman’) announced, on 8 April 2022, that the Information Management Board’s recommendations on a set of criteria for the assessment of information security in public administrations is open for comments until 19 April 2022. The Ombudsman stated that the use of the set of criteria supports organisations in the planning, implementation, and evaluation of information security and the protection of personal data, noting that it can be used as a tool for assessing compliance with the security requirements.
tietosuoja.fi/-/suositus-julki…
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Referendum, perché il Garante della privacy ha detto No alla piattaforma per le firme digitali - Intervento di Guido Scorza - Il Fatto Quotidiano
Referendum, perché il Garante della privacy ha detto No alla piattaforma per le firme digitali Intervento di Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati personali (Il Fatto Quotidiano, 14 aprile 2022) Il Garante per la protezione ...
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KOTRA – RADNESS METHODS – PROSTIR RECORDS
Kotra arriva dalla martoriata Ucraina, vive a Berlino e propone un’elettronica molto profonda e che scardina molti steccati di genere.
iyezine.com/kotra-radness-meth…
Kotra - Radness Methods - Prostir Records
Kotra arriva dalla martoriata Ucraina, vive a Berlino e propone un'elettronica molto profonda e che scardina molti steccati di genere.In Your Eyes ezine
Privacy Daily – 14 aprile 2022
Le nuove regole per l’intelligenza artificiale al vaglio del Parlamento europeo
Gli europarlamentari Brando Benifei e Dragos Tudorache hanno finalizzato la prima stesura della nuova regolamentazione sull’Intelligenza Artificiale (IA) in quanto correlatori per il Parlamento Europeo, guidando la discussione sulla legge sull’IA nelle commissioni per i diritti civili ed in quella sulla protezione dei consumatori del Parlamento europeo. “Ci sono punti che abbiamo già concordato e saranno nella bozza di relazion e questioni su cui pensiamo di essere d’accordo, ma poiché non abbiamo trovato in questo momento il denominatore comune, non le abbiamo inserite nella relazione ”, ha affermato Tudorache.
Leading MEPs raise the curtain on draft AI rules
The two European Parliament co-rapporteurs finalised the Artificial Intelligence (AI) draft report covering where they have found common ground. The most controversial issues have been pushed further down the line. Liberal Dragoș Tudorache and social-democrat Brando Benifei have been spearheading the discussion on the AI Act for the civil rights and consumer protection committees of the European Parliament, respectively. “There are things that we agreed already, and they will be in the draft report, and things on which we think that we will agree, but because we haven’t found right now the common denominator, we did not put them in the report,” Tudorache said.
euractiv.com/section/digital/n…
Accordo sui flussi di dati UE-USA: “il lavoro continua”
La questione dei flussi di dati UE-USA è stato senza dubbio il problema più discusso nel mondo della privacy dall’annullamento dello scudo UE-USA. Nonostante l’entusiasmo per il recente accordo in linea di principio per stabilizzare i flussi di dati, le osservazioni delle parti coinvolte all’IAPP Global Privacy Summit 2022 indicano che il traguardo è in vista, ma non proprio immediatamente all’orizzonte.
Officials ‘thrilled’ with EU-US data flows agreement, ‘work continues’ on finalization
The state of EU-U.S. data flows has unquestionably been the most talked about issue among data privacy professionals since the invalidation of EU-U.S. Privacy Shield. Despite excitement around the recent agreement in principle to stabilize data flows, remarks from involved parties at the IAPP Global Privacy Summit 2022 indicate the finish line is in sight but not quite on the immediate horizon.
iapp.org/news/a/officials-thri…
Una violazione di dati che colpisce 2,5 milioni di utenti
Il servizio di prestito ipotecario Lakeview Loan Servicing ha rivelato che una violazione dei dati alla fine del 2021 ha compromesso le informazioni personali di oltre 2,5 milioni di clienti,secondo quanto riporta National Mortgage News . I dati sono stati consultati da un hacker esterno tra ottobre e dicembre 2021 e includevano nomi, indirizzi, informazioni sul prestito e numeri di previdenza sociale.
Data breaches compromise data of 2.5M and more
Mortgage servicer Lakeview Loan Servicing revealed a data breach in late 2021 compromised the personal information of over 2.5 million loan customers, National Mortgage News reports. The data was accessed by an external hacker between October and December 2021 and included names, addresses, loan information and Social Security numbers.
nationalmortgagenews.com/news/…
radioradicale.it/scheda/665740…
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noybeu: “👉Your Chance to work with the …”
👉Your Chance to work with the @noybeu Team as a #Trainee! 😊
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mastodon.social/@noybeu/108125…
In Francia lo “spirito repubblicano” dovrebbe confermare Macron
Chi vincerà le presidenziali in Francia? Di di sicuro il quadro non è così chiaro come 5 anni fa. Sulla carta lo “spirito repubblicano”, sostenuto, oltre che da chi al primo turno ha già votato Macron, anche da ciò che resta dei Republicains, dei centristi, dei Verdi e di una sinistra che mai sosterrebbe la destra estrema, dovrebbe confermare l’attuale inquilino dell’Eliseo, ma questa è un’elezione completamente diversa da quella di 5 anni fa.
E’ dal 2002, da quando cioè Le Pen padre giunse al ballottaggio contro Chirac, che in Francia assistiamo a fenomeni che abbiamo poi visto in Europa, nel mondo occidentale e in Italia, anche se da noi, qualche volta, tutto si presenta più come farsa che come tragedia.
La crisi finanziaria che per anni ha scosso le fondamenta economiche e sociali dell’Occidente, la pandemia, l’ondata migratoria dei popoli in fuga dalla guerra e dalla povertà, hanno scosso non poco le basi delle democrazie liberali occidentali favorendo la crescita, a destra come a sinistra, di posizioni sempre più radicali che stanno presentando il conto ai sistemi politici usciti dalla seconda guerra mondiale.
In Francia le aree più tradizionali, più esposte alla concorrenza internazionale, i ceti sociali che meno sono stati in grado di adeguarsi alle sfide della globalizzazione si riversano a destra, chiudendosi nel recinto concettuale del “Prima la Francia”, che viene dopo al “prima l’America” di Trump e che ritroviamo sui muri d’Italia nei manifesti col faccione di Salvini e con scritto “Prima l’Italia”.
Per contro vediamo che Mélenchon, l’ex socialista massimalista già ministro di Jospin nel Governo di “coabitazione” con Chirac Presidente, ottiene il voto di moltissimi giovani, esattamente come Bernie Sanders, il vecchio leone socialista americano, alle primarie che hanno poi consacrato candidato Biden, col che emerge un disagio giovanile profondo in Occidente, fatto di speranze deluse, di incerte e mancate prospettive di vita e di lavoro.
Da un lato sventolano nuovamente le bandiere del pacifismo a senso unico, dei diritti civili, dell’ambientalismo assoluto, del mito della decrescita felice e del ritorno alla natura; dall’altro quelle dell’identità nazionale, del sovranismo, dell’autoritarismo.
C’è però un dato che accomuna queste posizioni apparentemente così distanti tra loro – e che emerge chiaramente nel dibattito in corso sulla guerra in Ucraina – ed è lo spirito antioccidentale e antiUE e da una visione economica dirigista, fondata su una concezione della spesa pubblica che, con linguaggio d’altri tempi, potremmo definire una “variabile indipendente”.
In un simile quadro, che capovolge i paradigmi delle democrazie liberali, in cui l’estrema sinistra sfiora il 30% e l’estrema destra lo supera, se anche Macron – come auspico – dovesse vincere dovrà affrontare una crisi sociale che, se non governata, rischia di aprire un solco ancora maggiore tra la maggioranza di governo e pezzi importanti della società francese.
La verità è che le conseguenze della crisi finanziaria, della pandemia e della guerra in Ucraina ci consegnano un mondo profondamente cambiato in cui la politica, anche quella con la “P” maiuscola, fa fatica a spiegare a 50 milioni di cittadini dell’UE poveri ed impoveriti da questi anni difficili le ricette per uscire dalle difficoltà.
E ciò vale, soprattutto, per le forze democratiche, che credono nel metodo liberale, che non hanno dimenticato che c’è una superiore esigenza di giustizia sociale ma che per distribuire la ricchezza occorre innanzi tutto produrla e che solo un’Europa federale può consentire a noi tutti di rimanere l’area del mondo col benessere più diffuso.
La destra nazionalista, la sinistra massimalista o quella populista questo non lo vogliono capire; d’altra parte se lo capissero perderebbero la loro stessa ragione di essere.
Ciò non toglie che questo sia il problema che hanno davanti a sé i governanti dell’Europa in questa fase storica: quello di proteggere i ceti popolari più colpiti dalla crisi e, nello stesso tempo, rilanciare un protagonismo economico e politico che dia una prospettiva alle nuove generazioni e che solo una condivisione della politica economica a livello europeo può rappresentare.
Un voto per la Le Pen – che non a caso ha abbassato i toni in campagna elettorale per accreditarsi come affidabile – se non produrrà nell’immediato conseguenze irrimediabili al quadro di unità europea (e non le produrrà!), certamente costituirà un impedimento al rafforzamento del processo di integrazione dell’UE che, corrodendone le basi fondative, aprirà scenari dissolutori dello spirito solidaristico che ha caratterizzato nel vecchio continente questi quasi 80 anni di storia.
C’è da augurarsi, quindi, che l’appello del vecchio socialista massimalista Mélenchon a non votare la destra venga raccolto dalla “France insoumise” e che Macron venga messo in condizione di portare a compimento le riforme che ridanno fiato all’economia francese e di poter così porre in essere un progetto di redistribuzione della ricchezza, senza il quale diventerà inevitabile l’ulteriore rafforzamento degli opposti radicalismi.
L'articolo In Francia lo “spirito repubblicano” dovrebbe confermare Macron proviene da ilcaffeonline.
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Unknown parent • •Quello che è successo con il dpcm è dovuto esclusivamente alla sciatteria o alla malafede o a entrambe.
Considerando l'arroganza e la presunzione di questo governo, c'è da propendere semplicemente per la prima opzione. Ma è opportuno sempre considerare il rischio dovuto alla seconda opzione