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Condizione delle donne e femminismo borghese


«Il “femminismo del potere” si traduce insomma nella richiesta di “parità di genere” nei ruoli apicali del potere stesso, non nel cambiamento della condizione sociale della stragrande maggioranza delle donne. E di certo, dunque, non si pone il problema dell’emancipazione concreta di tutte le donne, ma solo della “rappresentazione spettacolarizzata” di alcune di loro che ottengono il “pass” per entrare nelle stanze dei bottoni.»






















Piattaforme di social media federate: il TechDispatch 1/2022 del #GarantePrivacy europeo


Il 26 luglio 2022, l'Unità Tecnologia e Privacy dell'EDPS ha pubblicato la sua prima edizione TechDispatch dell'anno 2022 sul tema Fediverso e Piattaforme Social Media Federate. Dalla sua creazione nel 2019, ogni edizione di TechDispatch mira a fornire un

Il 26 luglio 2022, l’Unità Tecnologia e Privacy dell’EDPS ha pubblicato la sua prima edizione TechDispatch dell’anno 2022 sul tema Fediverso e Piattaforme Social Media Federate. Dalla sua fondazione nel 2019, ogni edizione di TechDispatch mira a fornire una descrizione fattuale di una tecnologia emergente, nonché un’analisi del suo impatto sulla protezione dei dati e sulla privacy delle persone.

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informapirata ⁂ reshared this.

in reply to Informa Pirata

"Tuttavia, per alcune piattaforme di social media federate più piccole, potrebbe essere difficile procurarsi le competenze, le conoscenze e il supporto tecnico necessari per essere conformi alla privacy."

Parole da meditare profondamente ...

Informa Pirata reshared this.

in reply to Piero Bosio

@Piero Bosio esatto, il @EDPS ha richiamato un punto importantissimo e aggiungerei un'altra cosa: gli utenti devono essere sempre più consapevoli che in tutto l'ecosistema del fediverso, coesistono istanze e soprattutto software che non garantiscono pienamente la tutela della riservatezza così come è pensata all'interno dello stesso software e della singola istanza. Puoi utilizzare software molto attenti al livello di privacy o istanze ben gestite, ma quando di relazioni con altre istanze o altri software, devi sapere che quelle tutele possono venire meno.
Naturalmente, Come in ogni caso, è la consapevolezza dell'utilizzatore a fare la differenza; Ma il problema resta: se alcuni software del fediverso sono privacy by default le relazioni tra utenti di diversi software e di diverse istanze non lo sono e non possono esserlo


Il Ministro Bianchi ha firmato il decreto sulla valorizzazione dei docenti. Qui i dettagli ▶️
miur.gov.


Ucraina: annessioni senza confini, governance e controllo


La Russia non controlla ancora completamente nessuna delle quattro regioni annesse, e Putin non ha definito chiaramente i confini dei territori annessi, né prese le decisioni amministrative di base sulla governance. Mosca si troverà a gestire una popolazione 'resistente'

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Cosa vuole veramente la Cina?


La 73a Giornata Nazionale della Cina il 1 ottobre porta una nuova riflessione sul suo scopo globale. I suoi orientamenti futuri rimangono impantanati sia nelle sfide inevitabili che nel potenziale più grande, dettato dal percorso e dallo spettro della sua intenzione. Il suo sogno del grande ringiovanimento cinese, che segnerà il suo ritorno al primato […]

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Con le annessioni di Putin i colloqui tra USA e Russia sono più critici e urgenti che mai


Le mosse di Mosca sono una seria escalation: Washington deve ora ascoltare le lezioni che vengono dalla Guerra Fredda, dal comportamento di Eisenhower, per evitare un confronto più ampio e soprattutto diretto USA-Russia che porterebbe alla guerra nucleare

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Guerra ucraina: annessioni fragili


Vladimir Putin ha annunciato l'annessione di quattro regioni, ma la sua presa su di esse potrebbe essere fragile, intanto perchè non tutto il territorio annesso è sotto controllo russo, gli scontri continuano, e poi perchè l'esercito russo si è dimostrato debole

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Non basta vincere


Avere la maggioranza assoluta degli eletti impone a Giorgia Meloni e al centrodestra il diritto di formare il governo. Ma anche il dovere di governare… Immagino che a questo punto, sebbene siano passati cinque giorni, si sia stufi delle analisi elettorali

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Avere la maggioranza assoluta degli eletti impone a Giorgia Meloni e al centrodestra il diritto di formare il governo. Ma anche il dovere di governare…


Immagino che a questo punto, sebbene siano passati cinque giorni, si sia stufi delle analisi elettorali e si ha voglia di passare, girare pagina e guardare insieme a quello alle prossime notizie che arriveranno.

In realtà il prossimo governo, che, con ogni probabilità, sarà il governo Meloni non nascerà prima della terza settimana di ottobre. Deve ancora insediarsi il nuovo Parlamento, bisogna eleggere i Presidenti delle due Camere e delle commissioni parlamentari.

Ad ogni modo, è assolutamente evidente la vittoria del centrodestra che conquista la maggioranza assoluta sia alla Camera, sia al Senato. Ha, pertanto, l’indiscutibile diritto-dovere di dare vita al nuovo governo.

Attenzione, però! La partita non si esaurisce in questo modo: non finisce il giorno in cui qualcuno ha preso i voti per formare un governo che abbia la fiducia del Parlamento.

Quante volte abbiamo sentito dire nei mesi e negli anni passati che bisognava tornare al voto? Chi diceva queste cose – che io non ho mai condiviso – lo diceva perché riteneva fosse esaurito il ruolo e il peso di quella legislatura e che i governi non debbano cambiare nel corso della legislatura (cosa che è esclusa in qualsiasi sistema parlamentare). Eppure c’erano già stati un voto e il responso delle urne.

Quindi, come si vede, non è che il voto esaurisce il problema. Governare non è comandare. Governare significa compiere delle scelte, spesso delicate, costruendo poi quotidianamente il consenso attorno a quelle scelte. Non lo si fa una volta per tutte le altre.

Anche perché, se guardiamo con attenzione il voto, è indiscutibile la vittoria del centrodestra, ma non hanno preso molti voti in più rispetto alla volta scorsa. In realtà, c’è un enorme successo di Fratelli d’Italia che prende moltissimi voti: quei voti che prima prendevano i suoi alleati.

Il centrodestra ha preso meno della metà più uno dei voti espressi: questo significa che la maggioranza assoluta di quelli che sono andati a votare non hanno espresso una fiducia e un desiderio di essere governati dal centrodestra.

Quelli che hanno deciso e vogliono essere governati dal centrodestra sono la maggioranza relativa degli elettori e hanno dato luogo – grazie al sistema elettorale – alla maggioranza assoluta degli eletti.

Se, però, contiamo ancora gli italiani che sono andati a votare, cioè quelli che hanno espresso un desiderio positivo di voler essere governati dal centrodestra sono un terzo. In una democrazia non è che si governa a prescindere. Si devono comunque convincere le persone di quello che si sta facendo, quindi bisogna stare molto attenti a non cadere nella trappola del consenso, cioè a pensare che sia autosufficiente.

Tutte le questioni relative, per esempio, alle riforme costituzionali, che sono necessarie e non perché la Costituzione è vecchia. Ad esempio, la sinistra, nel 2001, fece una riforma costituzionale che la scassò. Si deve e si può porre rimedio in Parlamento, discutendo con tutti. Perché la Costituzione è materia di tutti.

Si deve, poi, governare l’economia: la questione dei beni e dei finanziamenti di cui l’Italia gode è una questione che coinvolge tutti.

Certo che il governo ha il diritto e la responsabilità di compiere delle scelte, ma questa saranno verificate giorno dopo giorno. Se il nuovo governo, che nascerà a fine di ottobre, non intenderà subire la sorte dei tanti che l’hanno preceduto, ossia quella di cadere in fretta e per mano dei suoi alleati dovrà nascere con l’idea di fare qualcosa che stia nella storia del Paese.

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Ungheria – USA: Orbán, sfida esistenziale per Biden


Il rapporto degli Stati Uniti con l’Ungheria di Viktor Orbán non è mai stato facile. Soprattutto la relazione fra il governo guidato dal leader di Fidesz e l’amministrazione democratica di Joe Biden, è definito da molte parti come ‘burrascoso’. In occasione del voto del 2020, Budapest non ha mai nascosto di guardare con favore all’eventuale […]

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Brasile: il rinnovo e il potere del Congresso


Il Congresso del Brasile è un attore potente nella politica del Paese e la sua influenza sta crescendo. Con le elezioni generali del 2 ottobre i brasiliani saranno chiamati a rinnovarlo, ecco cosa c'è da sapere

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Iran, la rinascita: Mojtaba Khamenei, il principe di Persia


Con l’attuale posizione geopolitica dell’Iran, i suoi imminenti cambiamenti di leadership e il potenziale potere di Mojtaba Khamenei, è chiaro che grazie a un abile lavoro di gambe da parte della famiglia Khamenei, la Persia potrebbe rinascere per prendere il suo posto storico di potere in Medio Oriente. Ciò dipenderà profondamente dalla capacità dell’Iran di […]

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Vladimir Putin annuncia l’annessione dei territori ucraini: “Sono nostri per sempre”. E Kiev risponde chiedendo di entrare nella Nato. Strage di civili a Zaporizhzhia.


C’è chi dice (Berli)no Il consiglio dei Ministri dell’Energia dell’Unione Europea ha approvato oggi il primo pacchetto di misure emergenziali per contenere l'impennata delle bollette.


On October 2nd, 150 million Brazilians will cast the ballots to elect their new president. As Luiz Inácio “Lula” da Silva is leading the polls over outgoing president Jair Bolsonaro, it is still uncertain whether a second round of voting will be requ…


Brasile: Lula, ‘uomo della terra’


Chi è Inácio Lula da Silva, alla sua sesta campagna presidenziale con l'impegno di riportare il Brasile allo spirito della sua precedente presidenza -le due amministrazioni durate dal 2003 al 2010-, quando divenne uno dei leader più popolari al mondo per aver sollevato la classe povera del Paese

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#NotiziePerLaScuola

Educazione civica, progetti e concorsi per l'anno scolastico 2022/23.
Disponibile la nuova offerta formativa, realizzata in collaborazione con il Parlamento e destinata alle Istituzioni scolastiche del I e del II ciclo di istruzi…



Sui roghi notturni delle donne persiane ed altre storie.


Mentre in Italia aspettiamo – trepidanti o fatalistici, secondo la parte – che il centenario del fascismo al governo si incarni, dall’Iran giungono immagini che assomigliano alla classica boccata d’aria. Non mi fraintendere lettrice, lettore, nessun paral

Mentre in Italia aspettiamo – trepidanti o fatalistici, secondo la parte – che il centenario del fascismo al governo si incarni, dall’Iran giungono immagini che assomigliano alla classica boccata d’aria. Non mi fraintendere lettrice, lettore, nessun parallelismo, nessuno scongiuro, nessun facile confronto. Spero sempre che all’avvento di una destra al governo, con la prima donna presidente del consiglio in Italia, non corrisponda nulla che assomigli al becero e retrivo patriarcato che tentiamo faticosamente, tutti, di lasciarci alle spalle. Ma certo, che bello vedere le donne persiane mandare al rogo i loro odiosissimi veli in dispregio alla legge coranica!

Abbandono il sentiero delle scivolose questioni interne e mi concentro su quel documento visivo che spero presto diventi storico oltre che virale.

Nel palazzo in cui tengo studio assieme a mia moglie ‘avvocata’, incrocio ogni mattina decine di fieri uomini africani che vanno al lavoro; profumatissimi e diffidenti, non ti danno mai il saluto per primi e quando lo ricambiano lo fanno con una specie di risposta masticata tra i denti. Sono i migranti di prima generazione, come noi nel nord Italia, nell’America, nell’Australia, nel Belgio o nella Germania di un novecento troppo presto dimenticato. Anche allora tutti si abbassava lo sguardo se si incrociava una donna ‘emancipata’ che andava a lavoro, e fioccavano dalle labbra commenti lussuriosi, ludibri.

Qualche tempo fa ho avuto in aula una ragazza nordafricana; fra triennio e biennio ha seguito le mie lezioni dai diciotto ai ventitre anni circa. Era fiera, caparbia, orgogliosa e portava fieramente, caparbiamente, orgogliosamente il velo. Mentre mi parlava dall’altra parte della cattedra, mi sono chiesto più volte cosa la spingesse a condividere nell’Italia contemporanea un’usanza così inattuale e
arcaica. Cosa la spingesse a farsi interprete di un maschilismo e un patriarcato talmente ovvio ai miei occhi ma talmente granitico nelle sue convinzioni giovanili.

Anche qui, cara lettrice, caro lettore, non mi fraintendere.

Sono uno scettico e sospendo sempre ogni forma di giudizio, un poco per non entrare troppo dentro la vita delle persone, ma anche per non dare l’impressione di un moralità del tutto estranea alle mie convinzioni.
La guardavo e da scettico, completamente laico e amorale, a mio modo la rispettavo. Non che non avessi il diritto anche solo accademico di porre la fatidica domanda: “chi te lo fa fare?”.

Insegno Storia della moda e avrei potuto farne motivo di un genuino interesse culturale e didattico da condividere con il resto della classe. Ma davvero la mia educazione non mi consente facili giudizi. La ragazza ha continuato così, per la sua strada, indisturbata e senza alcun commento.

Entro il 1377-80, la bottega in cui opera il “Maestro del compagno del Falconiere” completava il soffitto ligneo di Palazzo Chiaramonte (oggi Steri) a Palermo, con splendide storie dipinte.
In alcuni episodi del ciclo decorativo la vita della città panormita pulsa al punto da apparire estremamente attuale. In uno dei lacunari una donna interamente velata addita se stessa come a dire: “Eccomi qui, io sono quella“. Nell’altra mano sgrana un rosario. Del suo viso ci concede solo gli occhi, il resto del corpo è gelosamente imbozzolato nelle vesti.

Quale distanza separa quella donna saracena nella Palermo del tardo Trecento dalla mia fiera allieva?
Cosa separa la mia fiera allieva dalle donne iraniane che giusto ieri, finalmente, davano fuoco ai veli?

Davvero non saprei, ma come uomo del XXI secolo che attende ancora la piena parità dei diritti di genere (di tutti i generi) e la piena integrazione delle genti migranti (di tutte le genti migranti), non me ne vogliano la misteriosa palermitana del 1377-80 né la mia brava e gentile allieva, di gran lunga preferisco i roghi notturni delle donne persiane.

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Giorgia Meloni, dicci quache cosa di no-profit e di volontariato


‘La musica è finita’ per il centro sinistra e le elezioni, con il 44% circa a Meloni & co (centro destra) hanno sancito un approccio che potrebbe essere anche un cambiamento di riferimento culturale condizionato dal rispondere all’emergenza economica e socio culturale.Il 26 % ha votato Fratelli d’Italia e quindi mi sono chiesto: ma Giorgia Meloni cosa […]

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Brasile: Bolsonaro, il capitano castigato


Ecco chi è Jair Bolsonaro, Presidente uscente in attesa di lasciare il Palácio do Planalto, dopo il voto del 2 ottobre, castigato da un drammatico cambiamento nel clima della politica internazionale

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Borsa: canapa, settimana positiva per Canada e Stati Uniti


Le due principali piazze borsistiche mondiali nel settore della produzione, trattamento e commercializzazione della canapa, ovvero Canada e USA, questa settimana chiudono entrambe in modo nettamente positivo. Una chiusura positiva apparentemente inaspettata, dato che nelle due settimane precedenti si sono registrati veri e propri tracolli. Ma questo è il segno dei tempi: grande volatilità e […]

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