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Poliverso: un social plurale basato su Friendica


Fuggire dalla trappola dei social network centralizzati

I social network hanno modificato radicalmente l’uso del web da parte degli utenti, al punto che per molti di loro web e social network sono sinonimi intercambiabili.

Tuttavia la maggior parte degli utenti non si rende conto che i social network sono piattaforme private e perciò gli utenti ospitati rispondono non solo, come è giusto, alla legge, ma anche alle “policy” stabilite dalle piattaforme che, spesso, le applicano in maniera arbitraria e soggetta agli orientamenti economici e politici dei rispettivi consigli di amministrazione, se non degli stati nei quali risiedono.

I social network sono anche la principale piattaforma di interscambio di dati personali: una quantità colossale di dati e metadati che vengono usati dalle stesse piattaforme per “imprigionare” gli utenti all’interno di comode bolle informative e per profilarli in modo da bombardarli di messaggi pubblicitari e politici. Dati sui quali non sappiamo mai precisamente quale sia il trattamento effettuato, né i vantaggi economici e strategici che ne derivano.

Si tratta quindi di un’operazione di allevamento intensivo di utenti destinati alla macellazione pubblicitaria e politica: una sorta di zoo safari per rendere la caccia degli utenti più facile, divertente e stimolante per editori, aziende e movimenti politici che, in tal modo, sanno dove catturare leoni, zebre e gazzelle.

Il problema tuttavia non riguarda solo gli utenti, ma anche le aziende e i politici perché ciascuno di loro, al pari dei semplici utenti, non è il padrone della piattaforma ma è semplicemente un “cliente vip”: più precisamente uno tra i tantissimi clienti VIP che frequentano il safari. Clienti che stanno alimentando pochi monopolisti globali e che spesso non si rendono conto che la loro tessera VIP potrebbe essere ritirata rapidamente e senza ricevere troppe spiegazioni, come è avvenuto con il caso dei profili social di Donald Trump.

Come reagire? È possibile mantenere le relazioni social uscendo dallo zoo safari?

Attivisti digitali e informatici di tutto il mondo hanno sviluppato una soluzione tecnologica per creare social network liberi e federati che con le dovute competenze tecniche possono essere gestiti in autonomia e che soprattutto possono interloquire tra loro!

Un universo federato in cui ogni pianeta di ogni galassia ha le proprie caratteristiche e le proprie regole, ma in cui ogni pianeta può comunicare con l’altro e in cui ogni abitante, volendo, può anche decidere di cambiare pianeta senza perdere la propria memoria digitale.

Questo è il cosiddetto “fediverso”!

Senza entrare troppo nel tecnico, il fediverso è costituito da diverse istanze (piccoli social network) che fanno girare una piattaforma social (microblogging come twitter, social basati sulle immagini come instagram, social generalisti come facebook, piattaforme video come youtube).

La differenza più evidente rispetto ai social che conosciamo è che un utente Twitter non può “seguire”, interagire o inviare un messaggio a un utente Facebook, mentre un utente Mastodon (social di microblogging) può seguire, interagire o inviare un messaggio a un utente Friendica (un social ispirato a Facebook).

Ma la differenza più importante, anche se meno evidente, è che questi social nascono per essere liberi sotto tutti i punti di vista:
• sono sviluppati in software libero con codice aperto: se ci fossero algoritmi manipolativi (quelli che mettono in evidenza a certi utenti solo alcuni utenti) si vedrebbero nel codice di sviluppo
• consentono di esportare i propri dati per migrare su un’altra piattaforma federata
• consentono all’utente che volesse farlo di diventare esso stesso amministratore di una propria istanza

Già oggi, milioni di utenti nel mondo hanno iniziato a popolare il fediverso e, anche in Italia, iniziano a essere molto frequentate alcune istanze, soprattutto quelle basate su Mastodon e Peertube (piattaforma di streaming ispirata a Youtube).

Allora il fediverso ha risolto tutti i nostri problemi?

No 😀

Perché?

Il fediverso, come tutte le soluzioni tecnologiche, non può risolvere alcun problema, ma costituisce uno strumento per contribuire al miglioramento di alcune situazioni problematiche.

Il fediverso può aiutare qugli utenti manipolati dai social centralizzati a trovare un ambiente social in cui non rischiano di essere “bannati” senza motivo, perdendo i propri contenuti, la propria vita digitale, le proprie relazioni virtuali e la propria reputazione; un ambiente in cui non ci si sposa per sempre con il proprio social network, ma in cui si può cercare un’istanza più congeniale alle proprie predisposizioni; un’ambiente in cui ci si può iscrivere con il vero nome oppure con uno pseudonimo che tuteli la propria privacy e la condivida solo con alcuni contatti conosciuti anche nella vita reale.

Ma per fare tutto questo sono necessarie due condizioni, delle quali la prima non dipende dagli utenti ma la seconda è direttamente legata agli utenti:
• il software deve essere maturo e con pochi difetti, l’ambiente grafico deve essere piacevole e l’utilizzo deve essere facile
• la comunità degli utenti deve essere numerosa altrimenti l’esperienza che avrà l’utente sarà deludente e frustrante.

Oggi come oggi, a livello globale il software Friendica risponde molto bene a queste due condizioni:
• lo sviluppo della piattaforma è già abbastanza maturo e procede continuamente verso un significativo consolidamento
• la comunità è numerosa, eterogenea e vivace, anche se è concentrata su poche istanze molto affollate, contravvenendo ai principi per cui un buon fediverso deve essere decentralizzato sia per ragioni tecniche (le risorse distribuite gestiscono meglio un minor carico di lavoro e c’è il rischio che se salta il server più frequentato, si fermi quasi tutta la comunità di utenti friendica) che sociali (troppo potere a pochi amministratori, troppa confusione nella timeline).

Tuttavia in Italia, la comunità è molto ristretta (a differenza di quella delle istanze più attive di Mastodon) e circoscritta soprattutto a informatici, tecnici e attivisti digitali che, troppo spesso, affrontano argomenti di nicchia, con scarsa rilevanza sociale e politica.

È perciò importante iniziare un progetto di costruzione per una comunità italiana di Friendica che sia interessante dal punto di vista sociale e politico, che sia pluralista nei temi affrontati e che, soprattutto, sia finalizzata a creare un ambiente ottimale per la “generazione spontanea” di altre istanze.

Questo è Poliverso.org

Cos’è Poliverso.org e a cosa serve?

Poliverso.org è un progetto politico, plurale e policentrico

Quella di promuovere strumenti liberi è sempre una decisione fortemente politica: lo è soprattutto oggi, in un momento in cui la politica istituzionale sembra sottovalutare l’importanza di tematiche quali la sovranità digitale, la privacy, la manipolazione politica operata dai social centralizzati, la perdita di competenze nazionali a favore delle BigTech americane.

Ma un progetto politico in questo caso non significa che sia legato a uno schieramento, né orientato a una particolare ideologia, ma può essere anche semplicemente laico e pluralista. Il motivo per cui bisogna alzare il livello di attenzione della società sui rischi dei social centralizzati e sul bisogno di libertà dei social federati è proprio quello di assicurare alla società quel pluralismo che, esso soltanto, può favorire la capacità della nostra società a reagire meglio e velocemente di fronte agli imprevisti. Come la biodiversità è una ricchezza che consente di trovare in natura suggerimenti preziosi per rispondere alle prove del futuro, anche la sociodiversità è un elemento fondamentale per rendere l’umanità più reattiva e aperta.

Il pluralismo infatti è alla base del progetto Poliverso anche in considerazione del fatto che l’obiettivo principale di Poliverso quello di creare i presupposti per far fiorire nel fediverso italiano tante altre istanze indipendenti. Ma paradossalmente per far nascere altre realtà, c’è bisogno di concentrare l’attenzione di tanti utenti su una comunità: e quella comunità sarà Poliverso.

Concentrare tutta l’energia in un punto per creare un nuovo universo

Le fasi del progetto sono cinque:
• preparare il terreno all’ambiente di discussione caratterizzandolo su un tema coinvolgente (come la politica) e declinandolo secondo il pubblico potenziale di un social network (informazione e diritti digitali)
• implementare una serie di accorgimenti che rendano più facile da gestire l’esperienza d’uso dell’utente, fornendo a tutti i partecipanti della comunità strumenti per comprendere come funzionano i social network del fediverso.
• raccogliere una comunità di personaggi legati a quel tema e già noti tra i social network tradizionali e presso l’informazione tradizionale, che se vorranno risulteranno nell’elenco pubblico dei sostenitori del progetto
• attirare i diversi “follower” già presenti su facebook e invitarli nel nuovo ambiente di discussione, motivando l’invito in base al pubblico (storytelling differenziato a seconda delle caratteristiche e del posizionamento del personaggio) ma spiegando anche l’obiettivo progettuale di Poliverso: creare non solo una comunità, ma tante comunità che possano fare a meno degli strumenti tradizionali
• creare una comunità numerosa (e diversificata rispetto all’attuale panorama del fediverso e, in particolare, di Friendica) che possa portare con sé non solo l’impronta di chi li ha coinvolti nell’esplorazione di una nuova dimensione digitale, ma anche esprimere il riconoscimento politico per l’iniziativa.

C'è ancora tanto da fare ma è importante poter contare su una comunità

Friendica è una piattaforma estremamente diffusa in tutto il mondo, con una particolare prevalenza di comunità in lingua inglese e in lingua italiana.

Purtroppo mancano ancora materiali divulgativi in italiano e guide passo-passo per l'utente che può oggi trovarsi disorientato, dal momento che è abituato a una strada completamente tracciata quale quella offerta dai social centralizzati, come Facebook e Linkedin.

Per questo sarà importante coinvolgere una comunità ampia, diversificata, curiosa e consapevole del valore di disporre sempre e in ogni momento dei propri dati.

@Notizie da Poliverso @Poliverso Forum di supporto

Unknown parent

Informa Pirata
Grazie @iampierre62 il progetto Poliverso nasce proprio per far conoscere Friendica al maggior numero di persone in Italia e creare una comunità numerosa di italofoni: solo così ci si potrà dare una mano a vicenda a conoscere meglio la piattaforma, con la possibilità di restare qui, cambiare piattaforma o crearsene una propria.
@Notizie da Poliverso
in reply to Informa Pirata

@Informa Pirata detesto i server italiani, ma spero che questo resti, si animi di gente e che non migri verso hubzilla (o altro) come ha fatto l'altro server friendica-ita che conoscevo lol

Informa Pirata reshared this.

in reply to !!!DEAD ACCOUNT!!!

@Rixty Dixet no, purtroppo nun c'avemo 'a palla de vetro, ma una cosa è certa: il progetto Poliverso si muove su due direttrici:
1) creare una istanza di un certo tipo (nel nostro caso focalizzata su politica e diritti digitali)
2) creare una comunità numerosa che acceda al fediverso provenendo da facebook (per questo la scelta di una soluzione sfiziosa e graficamente interessante come friendica) e portandola a sfruttare non solo le potenzialità di friendica, ma anche quelle del resto del fediverso.

Se la strada è quella giusta, allora non solo Poliverso continuerà a esistere, ma si creeranno i presupposti per avere altre istanze friendica, focalizzate in modo diverso l'una dall'altra (non solo in maniera tematica, ma anche geografica). e con utenti che si sono già addestrati bene qui dentro.

in reply to Informa Pirata

@Informa Pirata maledetti... mastodonticizzerete anche friendica, che non è ancora suddivisa per fraking tematiche XD
in reply to !!!DEAD ACCOUNT!!!

@Rixty Dixet Diciamo però che purtroppo questo è più che altro un effetto ottico dovuto al fatto che esistono più istanze mastodon italiane di quanti siano gli utenti italiani di friendica...
in reply to Informa Pirata

@Informa Pirata nope... é proprio mastodon (e pure pleroma e misskey) che é suddiviso in istanze tematiche, non solo in italia... (non so ne il motivo ne come é cominciato)
friendica, diaspora, ed hubzilla ancora non hanno preso sta brutta moda XD
in reply to !!!DEAD ACCOUNT!!!

@Rixty Dixet Probabilmente questo è dovuto al fatto che mastodon nasce a immagine e somiglianza di Twitter, un social network bubblebased 😂. Scherzi a parte, mi sembra fisiologico che Le istanze si creino in base a interessi comuni, tendenza che viene comunque attenuata dal fatto che sia molto facile interagire all'esterno delle single istanze.
Oggi invece che problema di friendica è che le istanza locali italiane non sono particolarmente interessanti, e questo per un semplice motivo: non ci sono iscritti in numero sufficiente
in reply to Informa Pirata

@Informa Pirata in italia c'é pochissima informazione (sul fediverso) rispetto agli altri paesi, basta guardare le istanze (mastodon, ma anche un poco i pod diaspora) di una certa lingua...
tipo, senza contare i jappocinesi, di tedeschi il fediverso é pieno dovunque LOL