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Feedback a caldissimo su NOSTR:

a suo tempo @informapirata ⁂ :privacypride: disse "occhio, Nostr è un protocollo interessante ma pieno di spazzatura".

Partendo dall'inizio: ho cercato sui motori di ricerca "come funziona Nostr" e il primo titolo è un video su un canale relativo alle criptovalute, di un tale Alessandro Mazza.

Alessandro lo spiega in modo abbastanza chiaro ma secondo me a un certo punto confonde, o almeno io mi sono sentita confusa quando ha parlato della chiave privata come "firma digitale", dicendo che è il modo di identificare un utente da un altro.

La "firma digitale" però è altra cosa - sempre crittografia ma ha valore legale e se uno si chiama all'anagrafe Severino Sparaballe, quella è legata al suo codice fiscale e (almeno in teoria) nessuno lo clona.

Nostr, invece, no.

Tu vai su un client che può essere SnortSocial o altri, ti crei la tua chiave pubblica e privata, gli dai un nome e stop! Ma puoi avere anche millantamila account con lo stesso pseudonimo.

Severino Sparaballe quindi ha la sua public e private key, associata a niente - nessun indirizzo email o altro dato e questo è interessante, specie se è uno che in rete parla di temi delicati e vuole tutelarsi da regimi e cose varie. Non si discute.

Poi però arriva Franco Onesti, rivelatore di segreti inconfessabili, si mette nome Severino Sparaballe, anche la foto del tizio in questione, chiave privata e pubblica nuove di palla, e manda in giro per Nostr l'opposto di quello che dice Severino reale, nessuno sarà in grado di distinguere chi sia quello vero da quello finto.

NIP-05: da quello che ho capito c'è modo di identificarsi con un nome "umanamente leggibile" con la chiocciola davanti, come quelli del Fediverso e c'è pure un plugin WordPress che ho installato per farlo. Non ho però idea se funzioni e come verificare se è andato davvero a buon fine.

Questione relay: se non ho capito male sono ancora più decentralizzati delle istanze, io del fediverso a volte ho perplessità perché non è detto ad esempio che i client mastodon funzionino anche con friendica, con nostr invece non hai problemi perché se ti colleghi a qualunque relay basta che tu abbia la chiave pubblica o privata, magari salvate in un'estensione browser, gli dici "login with extension" e vai dentro diretto.

Contenuti e spazzatura: io ho usato un client per iOS che si chiama Damus e mi sono trovata subito in home dei contenuti di estrema estremissima destra. Roba che manco l'algoritmo di Facebook mi fa.

Pazienza, sto studiando non ci sto interagendo; più che altro voglio capire quanto e se sia proponibile per trasmettere contenuti e le limitazioni, quanto e se siano pubblici, con la storia di Trump e Musk voglio capire con quali sistemi posso continuare a scrivere in modo libero in modo da avere meno probabilità di ricevere blocchi o oscuramenti "shadowban".

Fosse per me butterei su tutto su Nostr, curando i filtri; ma poi se uno ti deve seguire penso gli serva Nostr apposta.

#nostr #impressioni #crittografia #prove #informatica

in reply to Elena Brescacin

in questo contesto (credo), la firma digitale ha solo lo scopo di permettere di verificare l'integritá del messaggio, ovvero che un dato messaggio é come lo ha scritto colui che ha in mano la chiave privata corrispondente a quella chiave pubblica. Non so se/come nostr risolve il problema di permettere di verificare che la chiave pubblica sia effettivamente quella "giusta" per una data persona, ma la firma digitale ha solo lo scopo di legare la chiave, non l'identitá.
in reply to Elena Brescacin

non so se lo sai ma l'inventore di Nostr è un olavista convinto. Olavo de Carvalho era um astrologo fuori di testa da programmi televisivi poi trasformato e considerato grande filosofo da milioni di fuori di testa estremisti di destra, il guru dei bolsonaristi praticamente, una persona orribile che scriveva, diceva e faceva cose orribili. Io personalmente meno ho a che fare con questi mostrini meglio è, ovviamente compreso quello che sti mostrini inventano, perché sicuramente non è mai cosa buona.
in reply to elvecio

@elvecio AHAHAHA, che storia deprimente 🤣🤣🤣

Comunque un protocollo è un protocollo e, se anche gli strumenti sono sempre politici, si tratta comunque di un protocollo interessante di resistenza alla censura

@talksina

in reply to elvecio

@elvecio Siamo d'accordo che un protocollo è un protocollo, adesso le comiche sarebbero se questi di estrema destra si trovassero tutti su X e Facebook mentre noialtri andiamo tutti su Nostr - un'arma inventata da loro, che gli si ritorce contro! Io comunque ancora non interagisco perché se qui posso difendermi dalle volgarità, lì no
in reply to Elena Brescacin

se ti piace sperimentare ti ”apro la porta" qua unio.diversispiritus.net.br

Sito con Streams , con protocollo nomad ( compatibile con zot) e anche activitypub .

Questa voce è stata modificata (1 settimana fa)
in reply to elvecio

@elvecio Sperimenterei volentieri! Appena sistemo altri progetti che ho in ballo
in reply to Elena Brescacin

Ah, Nostr. Dove per registrati serve un diploma in "sistemi di cifratura" e un "master in blockchain".

E poi uno si chiede come mai ci trovi solo cryptobros tendenti al mistico.

in reply to TiTiNoNero :__:

@77nn @elvecio Io ci sono riuscita in poco, di blockchain al momento capisco zero; comunque su argomenti di mio interesse al momento c'è poco perciò lo tengo come muletto
in reply to TiTiNoNero :__:

Ma va, prova a creare un account su Amethyst! È a prova di utonto, sul serio.
Ti chiede solo un username, niente email, né password, né altro. È immediato ed è perfino più semplice che iscriversi sui social centralizzati tradizionali.

Nel fediverso invece è difficile per l'utente medio, tra scegliere la piattaforma, poi l'istanza (leggendo le regole di ognuna) inserire email, password, aspettare la verifica via mail dell'admin d'istanza ecc.

Questa voce è stata modificata (1 settimana fa)
in reply to Shai

@shai qualsiasi ecosistema che minimizza la gestione dei dati personali deve usare l'autenticazione basata su nome utente e password. Anche la nostra istanza feddit.it non chiede email, ma necessita di questa autenticazione. Se fai a meno di autenticazione, devi compensare con un sistema di tracciamento che solitamente è invasivo sia per ragioni di autenticazione sia per ragioni di sfruttamento commerciale dei dati personali e comportamentali dell'utente

@77nn @talksina @elvecio @talksina@poliverso.org

in reply to informapirata ⁂ :privacypride:

@informapirata ⁂ :privacypride: @TiTiNoNero :__: @elvecio @Shai quando una cosa è troppo facile di solito bisogna chiedersi il perché - almeno stando le cose come stanno adesso.
Io sarei per un'autenticazione hardware, vedi te - da quando per diversi sistemi ho le chiavette FIDO2 vado comodissima, ce la ho sempre appesa al collo.

Naturalmente ne ho più di una, conservate in posti sicuri, perché se perdi o dimentichi il dispositivo da qualche parte e ne hai uno solo, ti trovi chiuso fuori.

Dopo? Ho la sensazione che si voglia un po' salvare capre e cavoli dappertutto: l'informatica di massa che induce le persone a usare la tecnologia in modo passivo illudendo che lo studio del computer e del suo funzionamento non sia più necessario. E dall'altra parte il diritto ad avere la privacy che confligge parecchio con la facilità d'uso.

IMHO è molto difficile che le tecnologie pro-privacy arrivino all'informatica di massa perché il mercato si muove dove un tema viene molto richiesto, ma per volerlo bisogna che la gente sia consapevole dell'urgenza che questo tema ha.

Ricordiamoci che la massa dei [parolaccia casuale] è quella che dice "Io? Privacy? Non ho niente da nascondere, non mi interessa!" E sparano nei social le foto anche di quando vanno in gabinetto. E dei loro figli minori.