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De André


Ieri sono stata al concerto di #CristianoDeAndré a #Locarno con mia mamma.
Come lascia facilmente intendere il nome del tour "De André canta De André", Cristiano ripercorre e tiene vive le canzoni di suo padre.
Certo, avrei tanto voluto sentire l'originale, ma è stato comunque emozionante, soprattutto per il fatto di essere lì con mia mamma, che finalmente riesce a prendersi un po' di tempo per sé.
Durante il concerto ha raccontato alcuni aneddoti, dei suoi ricordi personali e parlato degli arrangiamenti delle canzoni (a me personalmente sono piaciuti! 😊).
I miei momenti preferiti? Oltre al discorso sulla Palestina prima di "Disamistade", sicuramente "Smisurata Preghiera", "Nella mia ora di libertà" e "Un giudice".
Proprio su quest’ultima canzone ho io un aneddoto.
Quando eravamo piccoli e la mamma in auto ascoltava Non al denaro non all’amore né al cielo, noi aspettavamo trepidanti "Un giudice" solo per sghignazzare alla parola culo, che in quel periodo era vietata in casa nostra (così come altre parole volgari).
Lei, invece di sgridarci, ogni santa volta ci spiegava il messaggio della canzone e perché De André avesse scelto di usare proprio la parola che tanto ci faceva ridere.
Mia mamma ci ha sempre spiegato le canzoni che ascoltava: La locomotiva, Primavera di Praga, La Guerra di Piero e tante, tante altre.

Sempre ieri al corso di formazione FIDE abbiamo parlato di cosa ci muove e motiva a seguire la formazione e in generale nell'accogliere persone migranti.
Beh, la mia infanzia, signori. 🤷‍♀️

p.s. poche foto e brutte. perché odio stare ai concerti col cellulare in mano.