Anche ieri è stata una buona giornata, pure calda, ma un po' più pigra a parte una passeggiata.
A sera ristorante con amici: delizioso Käsespätzle e a seguire stellarissimo Keiserschmarrn. C'è del buono e del bello in quel di Cermania e mi piace non fare manco una cazzo di foto per immortalare.
#weekend #relax #BelleGiornate
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Una signora (secondo me un po' bizzarra) mi ha appena detto che mi devo rallegrare che la Meloni governi l'Italia perché ha "valori cristiani" e pensa "normale".
Vabbene signo'!
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Ciao.
esa.int/Science_Exploration/Sp…
Zoom into the first page of ESA Euclid’s great cosmic atlas
On 15 October 2024, ESA’s Euclid space mission reveals the first piece of its great map of the Universe, showing millions of stars and galaxies.www.esa.int
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Dopo due settimane di convivenza con il mio compagno da oggi finalmente sono di nuovo da sola.
Respiroooooooo!
E faccio tutto quello che non potevo fare con lui.
Guardare le mie serie in inglese anziché doppiate in tedesco.
Leggere un libro in silenzio.
Mangiare poco e leggero.
Dormire svaccata nel mio letto.
Aaaaaah!
Ci sarà tempo tra qualche giorno per ritrovare la gioia di rivedersi, ma per adesso mi godo la quiete.
La convivenza non fa per me, no no. 😬
#Cosebelle #relazioni #convivenza
Domani si rientra a Berlino dopo aver passato il weekend lungo a Lipsia.
Occasione: la festa nazionale della riunificazione, il 3/10.
Highlights (per chi non è in pellegrinaggio musicale nei luoghi di Bach): il memoriale ENORME della battaglia di Lipsia, che è una roba che dovrebbe trovarsi nei vocabolari alla voce "monumentale", e il museo dell'arte stampata.
Ci sono presse vecchie 100 anni o più ancora funzionanti e in effetti ancora usate dal museo stesso per stampare i propri poster e altri materiali. Ho avuto il culo di vederne due-tre azionate da un addetto. Meraviglie meccaniche, una complessità intricatissima per fondere sul momento intere frasi, comporre una pagina e stamparne centinaia di copie.
La voglia che mi viene di imparare a fare certe cose è fortissima. 😍
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I risultati elettorali austriaci non sono sorprendenti. Non è la prima volta che votano i fasci, anche in tempi recenti.
A differenza della Germania, in Austria i nazisti non sono stati realmente stigmatizzati.
Qualche tempo fa quest'articolo me l'ha messo bene in luce.
theguardian.com/world/article/…
My family and other Nazis
The long read: My father did terrible things during the second world war, and my other relatives were equally unrepentant. But it wasn’t until I was in my late 50s that I started to confront this dark pastGuardian staff reporter (The Guardian)
Berlino, cena in un ristorante ottimo in Oderberger Str. Seduti fuori, probabilmente per l'ultima volta fino alla prossima primavera.
Stavolta sul marciapiede non è passato nessuno di completamente nudo, ma un giovane tutto vestito in arancione, con la sua bella maschera in pelle da volpe kinky e la cassa Bluetooth che spara Rasputin di Boney M sì.
Tenero invece il bambino circa decenne nella metro con indosso la sua bella tutina pezzo unico da tigre.
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Da qualche giorno il mio canale "Italiano" è mutilato, nel senso che rimane troncato dopo una manciata di post (numero variabile, ieri ne ho contati 23, stamani solo 12). Troncato proprio, nemmeno fermo in un caricamento di altri post.
Questo mi infastidisce abbastanza, il feed di quel canale è quello che consulto maggiormente.
Sono l'unica su @Poliverso :friendica: ad avere questo problema? @Signor Amministratore è cambiato qualcosa dopo l'upgrade di Friendica? Non sono certa che il problema abbia cominciato a manifestarsi subito dopo, ma sono sicura di non averlo avuto prima.
Tra le impostazioni non ho trovato niente di utile.
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Bump per dire che adesso secondo @raccoon il problema sembra essere un caricamento infinito (no, il problema non è mai rientrato, nonostante un iniziale barlume di speranza).
Intanto mi sono scoraggiata. 😭
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Alla fine ho fatto l'investimento e comprato la bici elettrica. Un modello di qualità medio-alta, ben equipaggiato da tutti punti di vista, scelto appositamente per viaggiare. Roba che non userò in città, dove bastano i mezzi pubblici, i piedi, la mia bici normale e quelle in condivisione, all'occorrenza.
Presa sabato, subito provata domenica con un giretto di poco più di 50 km, roba che senza il supporto del motore non avrei mai potuto fare (duro solo poco più di 30 km).
Al termine ero ancora in forma e avrei potuto andare avanti ancora un po', anche se cominciava a farmi male il bacino (la sella è un punto critico ed evidentemente c'è ancora da lavorare alle impostazioni).
La bici ovviamente stava meglio di me, fosse per lei altri 160 km li avremmo potuti fare.
Per curiosità ho fatto gli ultimi 100 m a motore spento e devo dire che, una volta in moto, cammina che è una bellezza, ma certo il peso di quasi 30 kg in curva e nelle ripartenze si fa notare.
La voglia che mi si è attaccata di usarla di più, invece, mi farà solo bene. 😄
#ebikeschangelives #ebike #bici #bicicletta #bicielettrica #cicloturismo
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Cena in centrissimo, tavolo sul marciapiede.
Ore 20:47, passa un uomo completamente nudo a piedi.
Indisturbato.
So geht es auch in #Berlin
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Ecco, mai mi sarei immaginata che sarebbe invece stata l'apoteosi del berlusconismo e di quanto di peggio la politica italiana abbia saputo esprimere dalla fine della prima repubblica a oggi.
Dicono che prima di risalire sia necessario toccare il fondo, ma il fondo sembra allontanarsi costantemente.
Mi dispiace tantissimo per i residenti in Italia, almeno per quelli che vedono e capiscono cosa stia succedendo. Per quelli che contribuiscono al problema mi risulta difficile provare empatia.
#Italia #Meloni
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16180339887 reshared this.
Ieri avevo in programma un giro per negozi di biciclette per vedere e provare un po' di bici elettriche. Uno di questi si trova a Spandau, che rispetto a casa mia è inculatissima (un'ora di viaggio minimo) per cui ho unito l'utile al dilettevole e con l'occasione sono stata anche a visitare la Cittadella.
Vista dalla Juiliusturm (1230), dicono il più antico edificio preservato di Berlino.
Questa scelta mi ha innanzitutto regalato la conoscenza degli Heilung, band che pesta tantissimo e che suonava la sera stessa proprio nella Cittadella. I tecnici che ne facevano il soundcheck mentre io gironzolavo me li hanno fatti apprezzare. Se amate la musica che pesta tantissimo date loro un orecchio, secondo me possono messere d'accordo gente dai gusti diversi (purché pestino! L'ho detto che pestanopestanopestano?).
Poi va detto che il biglietto di ingresso a 4,50 € stracciati dà accesso a tutti e sei i musei presenti nel complesso, piccoli, diversi, ma tutti meritevoli. Ho saltato solo il Centro d'Arte Contemporanea perché chiuso per allestimento di una mostra.
Prima fermata: la "finestra archeologica"
Qui sono conservati gli scavi archeologici che hanno portato alla luce le tre fasi costruttive della fortificazione. Dal XIII al XVI secolo si vede l'evoluzione dalla prima palizzata in legno, alle mura in pietra medievali, al castello in stile rinascimentale e mattoni rossi oggi visibile. Vengono spiegati anche dettagli ingegneristici, tipo che per costruire i bastionazzi così come sono oggi hanno "sbrodolato" fuori dai confini dell'isoletta su cui era sorto il nucleo originario. Per costruire in acqua hanno praticamente fatto una fitta base di "denti" di legno su cui poi è stata costruita la struttura attuale. Che non sia sprofondato tutto per me ha del miracoloso.
Seconda fermata: il museo civico di Spandau
Qui sono esposti reperti della storia di Spandau: dalle repliche dei documenti ufficiali, agli oggetti di uso comune, al prodotto dell'industria qui storicamente stanziata, al (ovviamente) nazionalsocialismo, alla divisione.
Questi sono giocattoli, che già di per sé mi fa rabbrividire. Alle stuatuine di Hitler e Göring si può alzare il braccino per fargli fare il saluto nazista. Ha un sapore distopico, invece è successo davvero: dei bambini hanno giocato con 'sta roba.
Gironzolando qui ho scoperto che parte di Metropolis è stata girata a Spandau (pensavo solo ai Babelstudios, e invece) e c'è un memoriale di una persona che ha partecipato alla produzione che vorrò leggere per intero. Amo Metropolis!
Terza fermata: la sala d'armi (o come diavolo vogliamo tradurre Exerzierhalle)
Qui sono conservati cannoni. Decine e decine di cannoni. Il più vecchio è del primo '400, il più giovane risale alla Prima Guerra Mondiale.
Immaginate di stare accovacciati qui dietro a sparare al "nemico".
La sala è chiusa e, con il caldo, dentro ristagna un odore che ricorda un'officina meccanica, ma con un "twist" tutto suo. Il mio cervello lo ha etichettato come "odore di guerra", ma non penso che sul campo la puzza fosse quella (o almeno non soltanto quella).
Toccacciando in giro (perché qui è concesso mettere le mani sugli artefatti) ho poi constato come ci sia stata un'epoca, tra '600 e '700, in cui usava mettere motti vari sui cannoni. Questo qua mi ha colpita di più:
Dice:"Saturnus frist (!) die Kind allein ich fress sie aller gros (!) und klein" (grossomodo: "Saturno mangia solo i bambini, io mangio tutti, grandi e piccini". Che detto da un cannone ci sta).
Quarta tappa: il deposito provvigioni
Questo è un edificio del periodo rinascimentale, in parte ricostruito, oggi adibito a galleria che preserva una serie di monumenti scultorei precedentemente sparsi per Berlino dal XVIII al XX secolo. Praticamente un consesso di figure rilevanti per la storia della città (e non solo). Alla fine c'è anche lui: il capoccione di Lenin!
Avete presente il megaprogetto di Hitler per la trasformazione di Berlino nella "Welthauptstadt Germania"? Come doveva diventare una città monumentale, con al centro un ipermega edificio celebrativo? Ecco. Questo plastico rende l'idea di quanto megalomane fosse il progetto di quell'edificio: quella cosina a destra è la porta di Brandeburgo, in scala.
Quinta tappa: la casa del comandante
L'ho vista per ultima, ma, essendo sopra la biglietteria, in realtà si potrebbe vedere anche come prima cosa. Qui sono conservati reperti e documenti della storia della Cittadella, altri dettagli sulle fasi costruttive, ma anche flora e fauna del luogo.
Che dire alla fine di tutto questo? Ma niente, solo che ogni volta che sfioro la storia di questa città il brivido lungo la schiena è assicurato. Qua sono successe cose folli.
(Oh, le bici in tutto questo le ho provate eh. Ho due candidate tra cui decidere).
Postulo che i titolisti siano i primi responsabili della disinformazione.
Da quando, su Internet, la "trazione" generata da un titolo è precisamente misurabile in click la corsa all'intestazione più acchiappaclick è diventata talmente agguerrita da meritarsi un posto alle Olimpiadi. È lo stramaledetto clickbait.
Non importa più che il titolo rifletta in maniera succinta i contenuti dell'articolo, basta che incuriosisca il lettore abbastanza da cliccare. E allora daje de titoli scandalistici o palesemente falsi.
Questo non sarebbe un enorme problema se tutti andassero a leggere gli articoli così mal intitolati, anzi: sgamando subito l'opera di un titolista truffaldino, ce ne andremmo immediatamente dalla pagina (con conseguente crollo dei tempi di permanenza su di essa, altra metrica rilevante) e non torneremmo più su quella testata.
Ma questo non succede: nello scrollare quotidianamente la timeline di un social o il feed di un aggregatore RSS si leggono.... Al 90% solo i titoli? Ed ecco che la frittata è fatta.
Se leggo un titolo che dice "Studio dimostra l'inefficacia dei vaccini COVID" e non vado a leggere l'articolo, che magari, al contrario, parla di uno studio che dimostra l'efficacia al 95% e mi dettaglia in quali casi non lo è, ho assorbito un'informazione non solo errata, ma diametralmente opposta al senso della notizia.
Tutto per dei cazzi di click.
Google dice che la SEO ha rovinato l'Internet. Va bene che tralascia il fatto che se la SEO esiste è perché sono loro ad aver stabilito le regole del ranking, ma di per sé l'affermazione non è scorretta.
La verità, online, vale meno della visibilità.
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Only in our dreams are we free. The rest of the time we need wages.
Terry Pratchett, Wyrd Sisters.
Terry non le manda a dire. Ouch!
#bentornata #Vacanze #internet #mannaggiaacristo
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33 km con la bici analogica sembrano essere il mio limite fisiologico giornaliero (con dolori).
Fatti altrettanti oggi con bici elettrica. Anche al minimo livello di assistenza alla pedalata, tutta un'altra storia: le gambe hanno lavorato sì, ma non sono distrutta e avrei potuto andare ancora avanti. Persino il culo mi fa meno male, pur con una sella peggiore della mia.
Lo so, è la scoperta dell'acqua calda. E potrebbe anche essere il punto di non ritorno.
Stasera ho mangiato per la prima (e sospetto ultima) volta la Sauerfleisch. Fatta in casa con tutti i crismi, per carità, ma insieme al Weißwurst è la cosa più tedesca che abbia mangiato fin'ora.
Non so se vi è mai capitata la cosa dissociante per cui riconoscete che un alimento sia buono, ma il suo aspetto e la sua consistenza sono così repellenti che fate fatica mangiarlo.
Ecco.
Non vi spoilero la sorpresa (?), se siete curiosi guglatela.
Constato che mi sveglio prima io dei gabbiani, che cominciano a berciare un bel pezzo dopo.
#workation #homeoffice #VacanzaLavoro
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La sera del 14, nel ristorante (buono!) dove sono andata a mangiare, il proprietario, chiacchierando con un amico o avventore abituale, riuscì a dare la colpa della tragedia agli immigrati.
Ne rimasi talmente scioccata che manco mi ricordo con quale volo pindarico della fantasia fosse riuscito a giungere a quella conclusione.
Ma come cazzo si fa?
Me lo chiesi allora e me lo chiedo ancora, ogni giorno.
Non può essere più facile prendersela con i più deboli che con chi detiene il potere di fare le cose per bene e invece le fa ammerda per proprio tornaconto.
Bisogna tenere d'occhio e spaccare le palle ai "controllori", non ai poveracci!
#PonteMorandi
Prevedo di avere grossomodo il pomeriggio libero dalle 15:00-15:30 in poi, visto che mi sto svegliando prestissimo e comincio a lavorare di conseguenza (oggi ho avviato il timer alle 6:56, per dire. E sono in ufficio, a 40 minuti da casa. Fate vobis).
Se tutto funziona bene come spero conto di farlo più spesso. Come disse di recente un ex-collega: cosa sto a Berlino a fare?
#DigitalNomad #Workation
A chi volesse leggere un reportage d'epoca sul bombardamento atomico di Hiroshima consiglio questo di John Hersey.
Link senza paywall, almeno per la prima lettura del New Yorker, in inglese.
Crudo, matter of fact, una mazzata ogni volta che lo rileggo.
Per una persona #trans il #misgendering, ovvero che si parli di lui o lei usando i pronomi sbagliati (nella maggior parte dei casi: quelli relativi al sesso assegnato alla nascita) è una delle offese peggiori, a braccetto con il #deadnaming, cioè l'uso del nome di battesimo e non di quello d'elezione.
Chi voglia parlare in qualunque contesto di una persona trans in particolare, o delle donne o degli uomini trans in generale, faccia attenzione. Per cortesia.
Uomo trans: nato donna, ora è un uomo. Si usa il maschile.
Donna trans: nata uomo, ora è donna. Si usa il femminile.
Non è difficile, basta ricordarsi che conta l'oggi e non il passato.
Grazie e a buon rendere!
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Sto cercando lavoro (necessario, ma non smetterà mai di farmi del male psicologico) e questo mi offre l'occasione di riesumare e rileggere parecchi vecchi CV e lettere di presentazione.
Nella tortura che è questo processo, mi fa tenerezza e mi strappa un sorriso constatare le mie evoluzioni nel tempo. Nelle esperienze, nella grafica, ma soprattutto nel tono.
Se penso di potercela fare è solo perché so di avercela già fatta N volte prima.
E avanti così!
Oooh là, ecco qua come mai Vivian non vuol saperne niente del suo caro papà (il signor Elon Musk, che è uno di quegli stronzi che, invece di prendere i figli come vengono, li considerano morti se non sono venuti come se li immaginavano loro).
Vivian Wilson si incazza e parla di papà Musk per la prima volta
Zughy reshared this.
🇪🇺 There's a petition to the EU asking for a European wealth tax to finance the social and climate transition and help countries hit by climate change.
Initiated by Marlene Engelhorn und Thomas Piketty, among others.
💸 Many people want a tax like that and so this could be a success.
🔢 France has already reached the threshold of signatures.
Germany is close but in many countries more signatures are needed.
See eci.ec.europa.eu/038/public/#/…
✍️ Share, and sign!
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La #finale femminile di #Wimbledon non è stata una bella partita, da parte di nessuna delle due. Sprazzi e momenti alti da parte di entrambe, per il resto tanti errori e servizi un po' traballanti.
Rimane comunque pura poesia a paragone con i commenti maschilisti e nazionalisti degli altri spettatori intorno a me.
Chi se ne frega se Barbora non ti piace? Che te ne frega se gioca con una maglietta accollata e a maniche lunge? Perché dici "andiamo al terzo set", "teniamo duro" quando tu non stai facendo una mazza? Che ce ne frega della nazionalità nel #tennis?
Eccheppalle.
Mi trova d'accordo.
(Update: abbiamo constatato che la scritta è fosforescente!)
#fuckAldo #cazzoDiCaldo
Metto qui la descrizione perché non mi ricordo come metterla in Friendica. 😅
Foto di un ventaglio aperto su un lettino da spiaggia. È colorato con un gradiente da viola a pesca e attraversato dalla scritta in stampatello bianco: "Cazzo di caldo".
Questa è la seconda #estate che, anziché stare in #spiaggia con un bikini o un intero sportivo (leggi: attillato), preferisco combinare il top a triangolo del bikini con un paio di bermudoni.
Combo comodissima e a prova di "fuoriuscite" dalle mutandine striminzite del bikini.
Diversi conoscenti si sono permessi di disapprovare, perché se sei anche solo vagamente magra dovresti fare vedere la mercanzia.
Ma io non sono in vetrina, sono in spiaggia! La mia priorità non è né essere figa, né venire guardata. È stare stravaccata comoda e rilassarmi.
Criminalizzazione dei poveri. La povertà come Peccato Capitale, da espiare tra mille sofferenze e difficoltà.
Mi frullano in mente queste parole da qualche giorno. Penso che siano due cose che accomunano il modello sociale capitalistico e le idee politiche delle varie destre.
Chi è povero, nella maggior parte dei casi, lo è perché è nato in una famiglia povera. Le storie di riscatto piacciono tanto perché sono rare, ma lasciano credere che, se si è industriosi, si può avere "successo" e diventare ricchi lo stesso.
Essere poveri, perciò, non è una colpa. Eppure viene considerato vergognoso. In un sistema sociale fondato sul profitto essere poveri significa fare semplicemente tanta fatica anche solo per stare al mondo.
Nel mio mondo ideale nessuno viene lasciato indietro, anche e soprattutto nei momenti più difficili. Essere poveri non dev'essere una condanna a non avere una casa, non ricevere assistenza sanitaria adeguata e tempestiva, non avere modo di spostarsi per andare a lavoro, non avere la possibilità di ottenere lavori pagati meglio ecc.
Fare parte di una società deve significare preoccuparsi della salute e del benessere di tutti i componenti della società. Altrimenti si partecipa solo a una corsa a chi accumula più soldi.
#Capitalismo #società #povertà
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Infatti.
La differenza infatti non la fa la provenienza, il colore della pelle, l'etnia, la cultura/incultura, se sei bambino, giovane o anziano, uomo o donna o quel che ti pare; la differenza che questa società tiene realmente in considerazione è se hai della bella grana o no e in base a quello "decide" se devi campare o meno.
Tragico
È duro essere neri. Siete mai stati neri?
Io lo sono stato una volta, quando ero povero.
~Larry Holmes
floreana likes this.
rag. Gustavino Bevilacqua reshared this.
𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻💻🍕
in reply to floreana • •floreana
in reply to 𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻💻🍕 • •Né lei né io.
Stava cominciando a lagnarsi dei tedeschi dicendomi "voi tedeschi". L'ho interrotta con un "ma veramente no", altrimenti chissà cos'avrei sentito.
Comunque oh, secondo lei fortunati gli italiani in Italia...
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elvecio
in reply to floreana • • •floreana
Unknown parent • •L'ho detto che secondo me era un po' bizzarra. 😁