Leoncavallo sgomberato: la distopia capitalista milanese avanza
Come vi riportavamo già ieri mattina, il centro sociale Leoncavallo di Milano, in via Watteau, è stato sgomberato dalle forze dell’ordine. Nel corso della giornata di ieri sono usciti molti articoli che, giustamente, ricordano il rilevante ruolo sociale e culturale che lo spazio ha avuto per Milano nei suoi quasi cinquant’anni di attività, con attività quotidiane di quartiere ed eventi come mostre, concerti e mille altre iniziative. Ovviamente ieri molti membri del governo hanno festeggiato: lasciando stare Salvini, ci ha pensato addirittura Giorgia Meloni a dire che “non possono esistere zone franche sottratte alla legalità,” con anche una rivendicazione esplicita del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. (WIRED)
Il sindaco Sala ha espresso una tiepida solidarietà con il collettivo, dichiarando che “il centro sociale deve continuare a emettere cultura nella legalità,” e soprattutto lamentandosi del fatto di non essere stato avvisato dell’iniziativa del prefetto fino praticamente a cose fatte: ci si aspettava lo sgombero il prossimo 9 settembre e in una riunione dello scorso mercoledì del comitato per la Pubblica sicurezza nessun esponente delle forze dell’ordine aveva dato nota dei piani delle FdO: “Per un’operazione di tale delicatezza, al di là del comitato, c’erano molte modalità per avvertire l’amministrazione. Tali modalità non sono state perseguite.” Non c’è da stupirsi, visto che il governo ha fatto quello che sa fare meglio: difendere gli interessi dei padroni con la forza e con la repressione. Lo stabile occupato dal Leoncavallo è di proprietà della famiglia di costruttori Cabassi, con un patrimonio stimato di circa 120 miliardi di euro, ovviamente tra i principali animatori del cosiddetto modello Milano, che sta trasformando sempre di più la città in una distopia tardocapitalista — e in cui evidentemente non c’è posto per un posto per un centro sociale. Come se non bastasse lo stato ha perso una causa contro il gruppo per le lungaggini nello sgombero, che i Cabassi reclamano da anni: hanno ottenuto un risarcimento da tre milioni di euro, che il ministero dell’Interno ha poi girato alla presidente delle Mamme antifasciste del Leoncavallo, l’associazione che gestisce molti aspetti del centro sociale — e che è stata aiutata a raccogliere la cifra grazie a una grande raccolta fondi. (Corriere della Sera / il Post / Open)
Secondo molti osservatori, il destino dello spazio era probabilmente segnato a partire da questa sentenza, e infatti il collettivo era in trattativa con l’amministrazione da mesi per l’assegnazione di una nuova sede. Sinistra Italiana aveva annunciato l’intenzione di tenere la propria festa nazionale negli spazi del Leoncavallo il prossimo settembre, in segno di solidarietà e per dare più tempo alla trattativa, ma la repressione ha colpito prima. È difficile non vedere questa mossa anche come strategica da parte delle destre per le prossime elezioni comunali milanesi. e molti attivisti, come lo scrittore Sandrone Dazieri, fanno notare che “lo sgombero sarà anche una scelta del governo, ma, al di là delle belle parole, il sindaco avrebbe potuto salvare il Leoncavallo, ha avuto anni a disposizione e non lo ha fatto.” (Domani, dietro paywall)
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Leoncavallo sgomberato: la distopia capitalista milanese avanza
Il governo Meloni ha fatto quello che sa fare meglio: ha difeso gli interessi dei padroni con la forza.Stefano Colombo (The Submarine)
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La disperazione e il coraggio di restare nella città di Gaza
L’esercito israeliano ha annunciato l’inizio dell’operazione per occupare militarmente la città di Gaza: per ora si tratta di “operazioni preliminari” — mercoledì le autorità di Tel Aviv intendono mobilitare altri 60 mila riservisti, ed estendere il servizio di 20 mila riservisti che sono già in servizio attivo. Come nel caso delle proteste di qualche giorno fa, va sottolineato che questi numeri sono più grandi di quelli che sembrano, perché la popolazione israeliana conta solo 10 milioni di persone. L’operazione riprende il nome quella dello scorso maggio, quando il governo Netanyahu VI aveva deciso che avrebbe lavorato per occupare in modo permanente la Striscia — si chiama “Carri di Gedeone 2.” Nonostante l’escalation degli attacchi sulla città di Gaza, migliaia di palestinesi si stanno rifiutando di lasciare le proprie case — o dove hanno trovato rifugio dopo mesi di bombardamenti — denunciando di non aver più nessun altro posto dove andare. The New Arab ha raccolto le testimonianze di chi, almeno per ora, non intende andarsene: c’è chi spiega che “in questa guerra non abbiamo più nulla da perdere,” e chi descrive i costanti sfollamenti come “perdere la vita lentamente.” Una persona racconta di essere già stata sfollata 7 volte. “Alcune famiglie si nascondono nei seminterrati; altre restano aggrappate alle loro case perché sanno che il sud non fornirà loro un riparo. Siamo andati a Rafah mesi fa, ma le tende erano insopportabili. Niente acqua, niente cibo, niente privacy. Abbiamo deciso che era meglio tornare e affrontare la morte qui piuttosto che morire lentamente là.” Per molti l‘orizzonte è quello dell’essere sfollati per sempre: “Il rifiuto collettivo di andarsene è diventato un silenzioso atto di resistenza, un modo per affermare la propria esistenza di fronte a politiche volte a cancellarla.” “Anche se i funzionari israeliani parlano di operazioni che dureranno anni e di un futuro senza Gaza così com'era, i palestinesi insistono che resisteranno.” (Reuters / Associated Press / the New Arab)
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La disperazione e il coraggio di restare nella città di Gaza
Le IDF si preparano all’occupazione – ma gli abitanti della città insistono che non si faranno sfollare un’altra volta.Alessandro Massone (The Submarine)
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La pulizia etnica in dettaglio
Con l’avvicinarsi delle operazioni per l’occupazione generale di Gaza, a Tel Aviv continuano i lavori per trovare una possibile destinazione per i palestinesi deportati fuori dalla Striscia. Un retroscena di Middle East Eye rivela che un funzionario libico ha incontrato rappresentanti israeliani per discutere della proposta di deportare centinaia di migliaia di persone dalla Striscia di Gaza in Libia. Il funzionario sarebbe di rango molto alto: Ibrahim Dbeibeh, parente del Primo ministro e suo consigliere alla Sicurezza nazionale. Secondo le fonti di Middle East Eye gli incontri si sono concentrati sugli aspetti “pratici” della deportazione dei palestinesi, ma che “meccanismi e implementazione” di un possibile accordo non sono ancora stati discussi. Per la Libia ci sarebbe di che guadagnarci: gli Stati Uniti sarebbero disposti a offrire benefit e sostegno economico, a partire da un pacchetto di 30 miliardi di dollari in fondi congelati dello stato che potrebbero essere liberati — erano stati congelati nel 2011, ancora prima della caduta di Gheddafi. La notizia fa seguito a un altro retroscena, dello scorso maggio, che voleva gli Stati Uniti interessati nella deportazione dei palestinesi in Libia — retroscena che le autorità statunitensi avevano negato. (Middle East Eye / Reuters)
Nel frattempo, le IDF si stanno preparando per capire come deportare materialmente un milione di persone attraverso spazi disastrati e angusti. Un retroscena di Israel Hayom rivela che l’esercito ha creato una nuova Unità dedicata al trasferimento della popolazione, che sarà responsabile di mappare la popolazione, spiarla, e coordinare le azioni per forzarne lo sfollamento — a partire dalla distribuzione di volantini e l’invio di SMS, fino all’uso di colpi di artiglieria, che, il quotidiano legato alla destra israeliana chiosa, “dovrebbero mandare il messaggio più chiaro ai residenti che devono evacuare la città.” I militari, insomma, si stanno preoccupando di come occupare militarmente Gaza — ma cosa succederà a loro una volta arrivate in una delle zone dove saranno costretti a trovare rifugio: il portavoce dell’OCHA Jens Laerke è tornato a denunciare che Israele non permette da 5 mesi l’ingresso di tende e strutture per garantire un riparo ai palestinesi, lamentando generosamente la presenza di “strati di burocrazia che sembrano concepiti non per facilitare un rapido ingresso degli aiuti, ma l’esatto contrario.” L’ingresso di tende è vietato a Gaza perché le autorità israeliane le hanno categorizzate come tecnologia “dual use,” che può essere usata anche a scopi militari: se vi chiedete come, la risposta è che secondo Tel Aviv i pali delle tende potrebbero essere usati come armi. (Israel Hayom / the New Arab)
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La pulizia etnica in dettaglio
Le autorità di Tel Aviv hanno incontrato un funzionario libico per discutere della deportazione dei palestinesi.Alessandro Massone (The Submarine)
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Love bombing per la pace in Ucraina
Si è tenuto alla Casa bianca il summit allargato per l’Ucraina: quello che doveva essere un incontro tra Zelenskyj e Trump si è allargato a numerosi capi di stato e di governo europei, che hanno cercato di ottenere il coinvolgimento statunitense in una soluzione per mettere fine alla guerra in Ucraina. Come nel caso del meeting con Putin, è ancora difficile indicare quali siano gli sviluppi materiali e reali di questi incontri. Quello che si è detto, attivamente è che gli Stati Uniti potrebbero avere un ruolo nella difesa dell’Ucraina dopo la conclusione della guerra — anche se il paese non potrà entrare nella NATO. Inoltre c’è disponibilità da parte di Zelenskyj a incontrare Putin e rappresentanti russi in qualsiasi formato, sia bilaterale che trilaterale, in quel caso alla presenza di Trump. L’ambizione di Trump è di mantenere ritmi molto rapidi: il presidente statunitense vorrebbe organizzare prima un bilaterale e poi un trilaterale, nel giro anche di pochi giorni — entro un paio di settimane. Zelenskyj ha assecondato l’ambizione del presidente statunitense, dicendo che i termini delle garanzie di sicurezza per il suo paese potevano essere definiti “sulla carta” entro 10 giorni. (CNN / Truth Social / Spiegel / Reuters)
La differenza principale tra questo evento e i precedenti incontri tra Trump e i leader europei è stato il tono: Donald Trump si è sprecato in complimenti per i colleghi transatlantici: Zelenskyj, finalmente ben vestito; Mark Rutte, “un vero gentiluomo,” Keir Starmer, “un amico,” Macron, che a Trump “è piaciuto dal primo giorno” “e che mi piace ancora di più ora.” Meloni è stata descritta come una “ispirazione” per Trump, che l’ha lodata per aver governato “più a lungo di molti altri” in Italia. Merz è “una persona molto forte,” anche lui “un amico” — “ed è un onore averlo come amico.” Trump ha trovato anche parole amichevoli per von der Leyen: “Credo che tu sia più potente di tutti gli altri a questo tavolo,” aggiungendo poi però un maligno “ma non so.” I leader europei hanno risposto a tono: sul sito della Casa bianca c’è un intero comunicato stampa dedicato ai loro complimenti al presidente statunitense — tra le tante citazioni vi riportiamo quella del presidente finlandese Stubb, secondo cui “ci sono stati più progressi per mettere fine a questa guerra in queste due settimane che negli scorsi 3 anni e mezzo,” e quella di von der Leyen, che si è di nuovo congratulata con Trump per il “più grande accordo commerciale di sempre” — quello che ha stretto con l’Unione europea, che ha accettato dazi pari al decuplo delle precedenti tasse di importazione. Vi ricordate quando, durante il meeting-agguato di Trump a Zelenskyj, JD Vance gli aveva rinfacciato di non ringraziare mai? Questa volta non c’è stato pericolo: solo nel proprio intervento iniziale Zelenskyj ha ringraziato Trump una decina di volte. (POLITICO / Casa bianca / the Wall Street Journal)
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Love bombing per la pace in Ucraina
I leader europei e Trump si sono scambiati molti complimenti, ma non è chiaro che passi avanti si siano fatti per mettere fine alla guerra.Alessandro Massone (The Submarine)
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Il bivio tra occupazione totale e cessate il fuoco
I mediatori di Egitto e Qatar stanno preparando rapidamente una nuova proposta di cessate il fuoco temporanea. Secondo i media israeliani Netanyahu aveva respinto la proposta di un accordo a fasi — la richiesta che in queste settimane Tel Aviv ha usato per fermare la trattativa. Dopo mesi in cui i rappresentanti israeliani chiedevano un nuovo accordo per fasi ad Hamas, non appena il gruppo palestinese ha deciso di fare concessioni e accettare un nuovo accordo di questo tipo, la posizione delle autorità israeliani si è capovolta: ora Netanyahu sostiene di essere interessato a un accordo in un’unica soluzione, che metta fine all’aggressione secondo i propri termini. Hamas rifiutava la proposta di un accordo a fasi perché il precedente accordo di questo tipo era stato infranto proprio da Tel Aviv, Le nuove richieste di Netanyahu sono praticamente irricevibili: il rilascio di tutti i prigionieri, la completa demilitarizzazione di Gaza con il controllo militare israeliano del confine della Striscia, e la formazione di un governo che non abbia legami con Hamas e nemmeno con l’Autorità palesteniese. (the New Arab)
La risposta oltranzista di Netanyahu arriva nel contesto delle manifestazioni di massa che hanno visto la mobilitazione di un milione di persone in tutto Israele per chiedere al governo di mettere fine all’aggressione di Gaza, in modo da ottenere il rilascio dei prigionieri israeliani ancora nella Striscia. Solo a Tel Aviv sono scese in strada 500 mila persone, in quella che è stata la manifestazione più grande per la liberazione dei prigionieri dal 7 ottobre di due anni fa. La mobilitazione di un milione di persone è particolarmente impressionante considerata la popolazione di Israele, inferiore ai 10 milioni totali. Prima dell’inizio della manifestazione, in tutto il paese sono state arrestate 38 persone per blocchi stradali e in momenti di tensione con le forze dell’ordine. Altre 10 persone sono state arrestate mentre protestavano in supporto di Yona Roseman, la 19enne obiettrice di coscienza che ha rifiutato l’arruolamento condannando espressamente il genocidio, a sua volta arrestata dalle autorità israeliane. (the Times of Israel / Instagram)
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Il bivio tra occupazione totale e cessate il fuoco
Ignorando diplomazia e manifestazioni, a Tel Aviv procedono i piani per occupare la città di Gaza. Tra le altre notizie: Zelenskyj e i leader europei si preparano al confronto con Trump, niente stand israeliano alla fiera del Levante di Bari, e Googl…Alessandro Massone (The Submarine)
Flavio Pintarelli | Writer & Strategist likes this.
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I preparativi per l’occupazione generale di Gaza
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Dall‘11 al 17 agosto la newsletter esce in edizione ridotta
Sono iniziati i preparativi materiali per l’occupazione totale della Striscia di Gaza: le autorità israeliane hanno annunciato che i residenti delle aree ora marchiate come nuove “zone di combattimento” — e i tanti sfollati che vi hanno trovato rifugio — dovranno liberare i territori, e saranno costretti a spostarsi nel sud della Striscia. Il portavoce delle IDF Avichay Adraee ha dichiarato che agli sfollati saranno fornite tende dalle Nazioni Unite e da altri gruppi umanitari: mentre scriviamo non risulta conferma dall’ONU e da nessun gruppo per la partecipazione allo schema di deportazione. Allo stesso modo, le autorità israeliane non hanno specificato se questa evacuazione riguarderà già la città di Gaza, o solo, per ora, i territori di al–Mawasi — e nemmeno se gli sfollati deportati saranno costretti a ripiegare su Rafah, o dove precisamente nel sud della Striscia. Il Movimento per il Jihad Islamico in Palestina ha rilasciato una dichiarazione condannando i piani di Tel Aviv: “Costringere le persone a fuggire a causa della fame, dei massacri e degli sfollamenti è un crimine contro l'umanità che continua tutti i giorni.” Nel corso della giornata di sabato è stata confermata la morte di 70 persone in attacchi delle IDF, e sono stati ricoverati 385 feriti — come sempre, il numero effettivo di vittime degli attacchi militari israeliani è superiore, perché i soccorsi non riescono a raggiungere tutte le persone che sono state uccise o ferite: di questi 70, 8 sono persone uccise che solo sabato sono state estratte dalle macerie. 26, invece, sono stati uccisi mentre aspettavano di ricevere aiuti umanitari. Continuano ad aumentare anche i casi di morti di fame: sabato ne sono stati registrati 11, tra cui un bambino. (Al Jazeera / WAFA)
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I preparativi per l’occupazione generale di Gaza
Le IDF si preparano alla deportazione dei palestinesi dalle nuove “aree di combattimento.” Tra le altre notizie: qual è stata la proposta di Putin a Trump, una ragazza palestinese di 20 anni è morta di fame due giorni dopo essere arrivata a Pisa, e M…Alessandro Massone (The Submarine)
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Frenemies
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Dall’11 al 17 agosto la newsletter esce in edizione ridotta
Nonostante le grandi teatralità, l’incontro tra Putin e Trump si è concluso con un nulla di fatto: l’obiettivo del summit ovviamente non poteva essere quello di fornire un accordo precotto per l’Ucraina da accettare e basta — anche se a Bruxelles e a Kyiv c’era chi chiaramente temeva sarebbe successo — ma era legittimo aspettarsi dettagli su cosa i due leader si fossero detti. Al contrario, la giornata si è conclusa in modo piuttosto brusco. Putin è stato accolto ad Anchorage su un letterale tappeto rosso e per il summit erano stati preparati diversi props: una grande scritta “Alaska 2025” e fondali per la conferenza stampa con la scritta “Raggiungere la pace.” Dopo una cordiale stretta di mano, Putin e Trump si sono diretti al proprio incontro sulla limousine presidenziale statunitense, nome in codice “la Bestia,” una cortesia che raramente è concessa anche ai più stretti alleati. Se l’amministrazione statunitense sperava che le cordialità avrebbero permesso di arrivare a un accordo — o di annunciare qualcosa di più sostanziale — si sbagliavano. L’incontro è durato meno della metà del previsto, e dopo 3 ore di dialogo, Trump e Putin hanno avuto tempo per una conferenza stampa congiunta di soli 12 minuti, senza ovviamente accettare domande. L’unico riferimento materiale sul motivo dell’incontro, mettere fine alla guerra in Ucraina, è stato dato en passant da Putin, che ha dichiarato che Mosca e Washington erano “concordi” che per mettere fine al conflitto serviva eliminarne “le cause alla radice.” Il presidente russo non ha dato però ulteriori dettagli, ma in compenso ha ripetutamente ringraziato Trump, lodando “l’atmosfera costruttiva” e di “rispetto reciproco” dell’incontro, e invitando Trump a continuare la conversazione “a Mosca, magari?” (Associated Press / the New York Times / NBC News / YouTube / BBC News)
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Frenemies
Nonostante le grandi teatralità, il summit tra Trump e Putin si è concluso in un nulla di fatto. Tra le altre notizie: il fallimento del trattato contro l’inquinamento della plastica, cosa dice il dossier Ferragosto del Viminale sui femminicidi, e a …Alessandro Massone (The Submarine)
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Fatti annegare
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Dall’11 al 17 agosto la newsletter esce in edizione ridotta
C’è stata un’altra strage in mare, a sole 14 miglia nautiche a sud di Lampedusa. Mentre scriviamo sono confermati 27 morti, e c’è un numero imprecisato che è ancora disperso, anche se si parla di almeno un’altra dozzina di persone. Le ricerche sono ricominciate questa mattina, anche se ovviamente con speranze sempre più esili. In totale potrebbero esserci fino a 40 morti. Tra i corpi esanimi trovati finora ci sono 3 adolescenti e una neonata. Secondo le testimonianze dei naufraghi superstiti — 60 persone — l’incidente ha coinvolto due imbarcazioni: una delle due ha iniziato a riempirsi d’acqua, costringendo le persone a bordo di affollare la seconda barca, che si è poi a sua volta ribaltata. Secondo i testimoni in totale sull’imbarcazione c’erano 95–100 persone a bordo. L’incidente è stato avvistato alle 11 di mercoledì mattina dalla Guardia costiera. (Avvenire / ANSA / RaiNews)
Il governo italiano ha commentato la strage come potete immaginare: Giorgia Meloni scrive di “un forte sentimento di sgomento e compassione,” ma immediatamente precisa che il problema è “l'inumano cinismo con cui i trafficanti di esseri umani organizzano questi loschi viaggi,” per cui serve rinnovare “'impegno a contrastare questi trafficanti senza scrupoli.” Formula ripetuta più o meno uguale anche da Tajani, che usa di nuovo l’espressione “trafficanti di esseri umani senza scrupoli.” Matteo Salvini fa un passo in più, e sostiene che queste persone siano morte in mare non per responsabilità di chi ostacola i soccorsi, ma di chi vuole effettuarli: “Abbiamo il dovere di impegnarci per contrastare i trafficanti di esseri umani che sono i veri e soli responsabili dell'ennesima tragedia, insieme agli ultrà dell'accoglienza.” Il ministro Piantedosi ha dato la dichiarazione politica più esplicita, parlando di “urgenza di prevenire i viaggi in mare” e di “combattere senza tregua lo spietato affarismo dei trafficanti di esseri umani.” (X / il Sole 24Ore / ANSA)
Alla dichiarazione di Piantedosi ha risposto con toni durissimi Sea–Watch: “Dopo un naufragio avvenuto a 14 miglia dalle nostre coste e dopo almeno 675 morti nel solo Mediterraneo centrale e nel solo 2025, se lei avesse un minimo di decenza rassegnerebbe le dimissioni. E invece rivendica la sua strategia criminale. Si vergogni.” La ONG è stata colpita da fermo amministrativo per uno dei propri velivoli, il Seabird 1, che è proprio usato per avvistare emergenze come quella di mercoledì. Sea–Watch accusa espressamente: “Rabbia e frustrazione. È quello che sentiamo per l’ennesimo naufragio a poche miglia da Lampedusa. La nostra Aurora e altre Ong se indirizzate avrebbero potuto soccorrere le persone in pochi minuti.” “Qualcuno sapeva della presenza di quella barca?” Altrettanto dura Mediterranean Hope, che scrive: “Non sono tragedie ma morti annunciate, frutto di politiche di respingimento di cui i governi europei sono responsabili.” (X / Melting Pot / X)
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Fatti annegare
Sono morte 27 persone — si teme 40 — e le forze di governo parlano solo dei “trafficanti senza scrupoli.Alessandro Massone (The Submarine)
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Il piano per deportare i palestinesi in Sudan del Sud
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Dall’11 al 17 agosto la newsletter esce in edizione ridotta
Un retroscena di Associated Press rivela che le autorità israeliane stanno discutendo con quelle del Sudan del Sud della possibilità di deportare i palestinesi della Striscia di Gaza nel paese. Non è chiaro quanto sia avanzata la trattativa, ma lo scopo del piano è palesemente quello di trasferire la popolazione palestinese verso un altro territorio consumato da guerra e fame. Mentre scriviamo le autorità di entrambi gli stati non hanno risposto alle richieste dell’agenzia di commentare la notizia. Non è la prima volta che retroscena come questo emergono: nei mesi scorsi Israele e gli Stati Uniti avevano avuto discussioni analoghe per deportare i palestinesi in Sudan e in Somalia. A fine luglio il ministro degli Esteri del Sudan del Sud, Monday Semaya Kumba, si era recato in Israele “per migliorare le relazioni diplomatiche,” dicendo che Israele era un “caro amico” del Sudan del Sud. Parlando con i24News Netanyahu ha dichiarato che ritiene che le deportazioni siano “la cosa giusta da fare”: “Penso che la cosa giusta da fare, anche secondo le leggi di guerra che conosco, sia permettere alla popolazione di andarsene, e poi attaccare con tutte le forze il nemico che rimane lì.” (Associated Press / Facebook / i24News)
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Il piano per deportare i palestinesi in Sudan del Sud
Le autorità israeliane stanno parlando con il Sudan del Sud: secondo Netanyahu le deportazioni sono “la cosa giusta da fare.Alessandro Massone (The Submarine)
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Memory Updated... 4 (Agosto 2025)
Se ci facessimo prendere solo dall'hype mainstream questo Memory Update sarebbe potuto essere un OpenAI Festival. Fortunatamente ho un po' più di rispetto per te e inizio quindi con altre news.
Di influencer che fanno faccine buffe sui video di youtube gridando al game changer a OGNI dannata novità ce ne sono già molti. Gli stessi influencer che fanno video dopo un'ora dal rilascio senza approfondire ma soddisfando l'innata voglia di gossip dell'essere umano.
Ma qui siamo diversi.
F##k the FOMO. Condividi questa newsletter con qualche tuo collega che non vive di Hype. Riceverà anche lui una mail ogni tanto, senza fretta ma con le informazioni che servono.
DeepMind: Genie 3 - il General Purpose World Models di Google fa grandi passi avanti.
Anche se gli LLM sono incredibili e hanno dimostrato qualità emergenti inaspettate non sono gli unici modelli che fanno aprire la bocca dallo stupore. Abbiamo AI generative di Immagini, di Video... e di Mondi. Queste vengono chiamati World Model.
Genie 3 di Deep Mind / Google, quando gli viene dato in pasto un prompt può generare un mondo dinamico, navigabile in real time a 24 Frames per secondo, 720 p, con consistenza interna di qualche minuto.
Nato come modello per i video games potrebbe essere il modo con cui le AI interagiranno col mondo esterno.
Il primo video che allego (preso dal sito di Deep Mind) ha una sequenza logica coerente - l'onda arriva, si infrange, l'acqua arriva e si ritira, come dovrebbe succedere nella realtà (e non funziona nei video)
Nel secondo possiamo manovare un personaggio in un mondo fantasy
Google si conferma sempre al top della ricerca. Andate al Link con delle demo (strepitose).
Claude Opus 4.1
Opus 4 era probabilmente il modello più potente e di sicuro il migliore per il vibe coding. Con Opus 4.1 migliora ancora (nell'ordine del 2-3%) i benchmark rafforzando la sua posizione come modello per chi vuole fare agenti. E' meno ferrato nella matematica avanzata e nel ragionamento visivo, ma io non credo di aver mai usato ne uno ne l'altro.immagine presa da: anthropic.com/news/claude-opus-4-1
Perplexity ha il suo browser
Perplexity is motore di ricerca che usa le AI generative ha fatto uscire dalla beta il proprio Browser. Lo sto usando e funziona bene. Ha ovviamente perplexity integrato.
Mistral Reasoning Model
Mistral, l' AI Europea che compete coi modelli americani e cinesi rilascia un modello di ragionamento coi fiocchi: in quasi tutte le metriche batte i corrispettivi cinesi, è molto veloce. E' Open weight e le API sono economiche (oltre a rispettare il GDPR). Link
MIIA - l'LLM di Fastweb
Parlando di Europa e AI che sottostanno alle leggi, Fastweb ha rilasciato MIIA un LLM che promette di essere conforme all’AI Act, al GDPR, all’AI Pact e, dettaglio tutt’altro che secondario, anche alle normative sul diritto d’autore.
E' stato sviluppato ex novo e non si appoggia a nulla di precedente (nemmeno Mistral): devo dire la verità sono MOLTO curioso di testarlo. Al momento è solo per i clienti Business. Link
ElevenLabs ha il suo generatore di musica
ElevenLabs famoso per essere il leader nel duplicare le voci ha sviluppato anche il suo generatore di musica. Al momento non è on par con Suno o Audio ma presenta già più opzioni ed è molto promettente. Tra qualche mese potrebbe essere una valida alternativa anche per generare musica. Link
Grok Imagine offre anche modalità Spicy
Grok Imagine offre anche quattro modalità di generazione — Personalizzata, Normale, Divertente e Piccante — che gli utenti possono selezionare per generare contenuti in uno stile specifico. I contenuti piccanti sono NSFW, ma non fa ancora immagini di nudo esplicito. Sono tipo i film con Lino Banfi e la Fenech anni 70's.
Qwen Image
Parlando di immagini, questa volta Open Weight è uscito anche Qwen Image di Ali Baba. L'LLM è tra i più potenti in giro, L'image ha ancora un po' di strada da fare ma anche in questo caso, per essere il primo rilascio è davvero già ottimo.
L'Orgia di notizie OpenAI
ChatGPT 5 è arrivato.
La notizia della settimana 32.2025 è il rilascio di ChatGPT5.
ChatGPT 5 si porta dietro l'unificazione dei modelli (non puoi più selezionare 4.1, 03, etc etc). Al momento non tutti sono soddisfatti di questo (a me per esempio capitava di passare lo stesso pensiero con modelli diversi per avere output diversi, adesso questo non sarà possibile).
Anche l'output non sembra sempre essere preciso, ma credo che tutto verrà sistemato in qualche giorni, con una pettinata al System Prompt.
Al momento mi piace la velocità e la conoscenza dell'argomento.
I GPT Personalizzati funzionano ancora bene
Per i miei studenti: Ho notato anche i toni di voce memorizzati hanno perso un bel po' di mordente. La cosa si risolve facendo una nuova estrazione del tono di voce e poi chiedere di confrontare i toni. in ogni caso sapete la mia mail, scrivetemi e risolviamo.
OpenAI introduce la modalità Studio in ChatGPT
La settima prima di ChatGPT 5 OpenAI ha lanciato la Modalità Studio, una nuova funzione all'interno di ChatGPT pensata per favorire un apprendimento più profondo e il pensiero critico tra gli studenti. Invece di fornire risposte immediate, la Modalità Studio coinvolge gli utenti in una conversazione, mette alla prova la loro comprensione e può persino rifiutarsi di dare risposte dirette, a meno che lo studente non dimostri impegno e comprensione.
Come si accede alla Modalità Studio di ChatGPT
dal solito + e poi selezionate Learn and Study
Commenti brevi
Sono molto contento di questo aggiunta. Al momento io uso ho creato dei GPT personalizzati proprio per questo scopo (Scirocco - modello socratico su temi complessi e Pawel, per supporto all'imparare il polacco sono pubblici) ma avere un specializzazionei di chatGPT che fa questo è un bel passo avanti
Study Mode combina domande socratiche, suggerimenti e inviti alla riflessione per guidare la comprensione e promuovere l’apprendimento piuttosto che fornire direttamente le soluzioni.
Le lezioni sono personalizzate in base al livello dell’utente, determinato attraverso domande che valutano le competenze e la memoria delle chat precedenti.
OpenAI dice anche che al momento la Modalità Studio è alimentata da system prompt (non diversamente dai GPT personalizzati di cui sopra): questa è solo la transizione per capire come vengono utilizzati. Obiettivo è integrare questo comportamento direttamente nei modelli principali, una volta individuato ciò che funziona meglio attraverso iterazioni e feedback continui.
OpenAI Entra nella Agentic War
Altro annuncio clamoroso, ben più di ChatGPT 5 è la funzione Agentic.
La differenza tra ChatGPT e che un Agentic non si limita a rispondere, capisce cosa vuoi, decide i passi, usa strumenti esterni e li esegue in autonomia, aggiornandoti man mano.
- ChatGPT normale = consulente che ti risponde.
- Agentic = assistente che prende in mano la pratica e la porta a termine (magari chiedendoti conferme).
Come funzionano? MOLTO Bene direi (ho fatto acquisti e scaricato file)
Ho provato a fare degli acquisti su dei siti che di clienti. Dandogli i dati, codice sconto del 100% e il permesso di procedere è arrivato fino alla fine, altrimenti si fermava un passo prima dell'acquisto e mi chiedeva la conferma.
Ho fatto lo stesso e mi ha scaricato dei file, previa registrazione, da un sito.
Chiediamoci adesso: "i nostri siti sono fatti bene abbastanza da permettere a un agente di fare degli acquisti?"
ChatGPT e il connettore Nativo per HubSpot
Finalmente è stato attivato un connettore nativo tra ChatGPT e Hubspot. Si unisce ai vari Google Drive, Dropbox, Notion e pacchetto Office.
Io sarò felice quando collegheranno Google Analytics, Shopify, Facebook Ads e Wordpress.
Genie 3: A New Frontier for World Models
Today we are announcing Genie 3, a general purpose world model that can generate an unprecedented diversity of interactive environments. Given a text prompt, Genie 3 can generate dynamic worlds...Google DeepMind
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Condanne e falsità
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Dall’11 al 17 agosto la newsletter esce in edizione ridotta
L’attacco con cui le IDF hanno ucciso Anas al-Sharif e altri 5 giornalisti a Gaza è stato condannato in tutto il mondo, anche se come sempre gli alleati di Israele e le organizzazioni internazionali non fanno passi ulteriori alla pura condanna dei crimini dei militari israeliani. Il commissario generale dell’UNRWA Philippe Lazzarini ha dichiarato seccamente che “l’esercito israeliano continua a mettere a tacere le voci che denunciano le atrocità commesse a Gaza,” e l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha denunciato che si tratta di una “grave violazione del diritto internazionale umanitario.” Per l’Unione europea ha parlato Kaja Kallas, che ha condannato le uccisioni, e ha sottolineato, riferendosi alle accuse secondo cui al–Sharif sarebbe stato un membro di Hamas, che c’è “la necessità, in questi casi, di fornire prove chiare, nel rispetto dello Stato di diritto, per evitare che i giornalisti diventino bersaglio di attacchi.” (Al Jazeera / X)
Nelle scorse ore la stampa internazionale ha dato ampio spazio alla tesi avanzata dalle IDF che al–Sharif fosse un membro di Hamas. Anzi, il New York Times ha pubblicato un approfondimento su Al Jazeera, “l’emittente presa di mira da Israele,” che si ferma a un passo dal giustificarne l’uccisione dei giornalisti, scrivendo che il canale “ha suscitato l'ira dei governi di tutta la regione, che sostengono che dia voce ai terroristi,” e che “gli esperti che seguono la rete affermano che la sua copertura e i suoi commenti fanno eco a molte delle affermazioni di Hamas.” Serve evidentemente sottolineare ancora che le IDF non hanno presentato nessuna prova credibile per sostenere le proprie accuse, e che, come si legge in un comunicato del Comitato per la protezione dei giornalisti, “Israele ha una lunga tradizione documentata di accusare i giornalisti di essere terroristi senza fornire alcuna prova credibile.” (the New York Times / CPJ)
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Condanne e falsità
Da tutto il mondo arrivano le condanne per l’uccisone di al–Sharif, ma la versione che al–Sharif fosse membro di Hamas è ovunque.Alessandro Massone (The Submarine)
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Microsoft Security Copilot e gli Agenti AI a supporto di Microsoft Entra
La protezione dell'identità digitale è, oggi più che mai, una priorità assoluta per ogni organizzazione.
Secondo il Microsoft Digital Defense Report 2024, gli attacchi basati sull’identità hanno raggiunto livelli senza precedenti: su oltre 600 milioni di incursioni informatiche al giorno, una parte significativa riguarda phishing e furti di identità. Gli attacchi alle password, ancora ampiamente utilizzate come unico metodo di autenticazione, sono incessanti: Microsoft ne blocca circa 7.000 al secondo, a dimostrazione di quanto questa minaccia sia ancora diffusa e persistente.Immagine presa dal Microsoft Digital Defense Report 2024 sugli attacchi alle identità
L' incremento di attacchi alle identità è alimentato anche da un nuovo fattore di rischio: l’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale ha amplificato la portata e la sofisticazione degli attacchi: gli attori malevoli sfruttano modelli generativi per creare campagne di phishing mirate, simulazioni di identità credibili e tecniche di social engineering capaci di aggirare le difese tradizionali.
Microsoft Entra consente alle organizzazioni di implementare una strategia di sicurezza zero-trust, capace di adattarsi dinamicamente alle minacce emergenti e di far uso di intelligenza artificiale generativa per la difesa proattiva e reattiva come vedremo in questo articolo.
Microsoft Entra rappresenta una piattaforma fondamentale per la protezione dell’identità, grazie a funzionalità avanzate come le policy per l'accesso condizionale, la protezione delle password, la multi-factor authentication (MFA), il passwordless (con funzionalità phishing resistant FIDO2) e l’analisi comportamentale basata su AI in Microsoft Entra ID Protection.
Recentemente è stata annunciato da Microsoft la disponibilità di due potenti funzionalità in GA basate sull'intelligenza artificiale in Microsoft Entra, entrambe progettate per aiutare a lavorare in modo più intelligente, ridurre i rischi e semplificare la gestione dell'identità e dell'accesso:
- Security Copilot in Microsoft Entra
- Conditional Access Optimization Agent in Microsoft Entra
Security Copilot in Microsoft Entra
Per rispondere alla crescente complessità delle minacce informatiche e per far fronte alla necessità di creare risposte rapide e scalabili, Microsoft ha introdotto Security Copilot, un assistente basato su intelligenza artificiale generativa progettato per potenziare le operazioni di sicurezza e IT.
Microsoft Security Copilot è integrato nativamente con l’ecosistema Microsoft Security, tra cui Defender XDR, Sentinel, Intune, Purview e Entra, e consente ai team di sicurezza di automatizzare attività ripetitive, sintetizzare grandi volumi.
Microsoft Security Copilot è disponibile in 2 differenti esperienze: Standalone e Embedded.Differenze tra le modalità Standalone ed Embedded in Microsoft Security Copilot
In particolare, per quanto riguarda Microsoft Entra la modalità Standalone è data grazie a un plugin dedicato.Il plugin da attivare in Microsoft Security Copilot in modalità standalone
Tramite questo plugin, Security Copilot permette di indagare e risolvere i rischi legati all'identità, valutare identità e accessi con informazioni basate sull'intelligenza artificiale e completare rapidamente attività complesse.
Nella modalità embedded nel portale di Microsoft Entra (entra.microsoft.com) Security Copilot è disponibile tramite un pulsante dedicato che permette l'apertura di un riquadro dove abbiamo la possibilità di utilizzare prompt suggeriti o crearne di personalizzati.Security Copilot in modalità embedded in Microsoft Entra
Uno dei principali miglioramenti rispetto alla versione in public preview riguarda la creazione di prompt personalizzati: gli aggiornamenti introdotti permettono a Security Copilot di rispondere a domande più complesse e di chiedere chiarimenti quando necessario.
Questi miglioramenti derivano da un nuovo modo in cui Security Copilot crea ed esegue dinamicamente query basate sul linguaggio naturale verso Microsoft Graph, consentendo allo stesso di elaborare domande più ampie e complesse in una sola volta. Security Copilot può risolvere ambiguità, chiedere chiarimenti e autocorreggersi per assicurare al Security Analyst di ottenere le informazioni più accurate dai dati da Microsoft Entra.Alcuni scenari dove può essere utilizzato Microsoft Security Copilot embedded in Entra
L'elenco completo degli scenari in cui è possibile utilizzare Security Copilot nella Embedded experience lo trovate qui (alcuni scenari richiedono Entra ID Piano P1, altri il Piano P2):
Microsoft Security Copilot scenarios in Microsoft Entra - Microsoft Entra
Learn how to use Microsoft Security Copilot in the Microsoft Entra admin center for identity and security scenarios.Microsoft Learncilwerner
Conditional Access Optimization Agent in Microsoft Entra
In Microsoft Entra, uno strumento chiave per proteggere utenti, applicazioni e dati aziendali è la possibilità di governare e mettere in sicurezza gli accessi attraverso la creazione di Conditional Access Policies (CAP).
Una delle problematiche principali però nell'utilizzo delle CAP è la necessaria e fondamentale attività di manutenzione delle stesse:
- creazione di nuove policy
- modifica e/o ottimizzazione di quelle esistenti
- dopo la creazione di nuovi utenti e/o applicazioni, durante l'attività quotidiana dell'attività aziendale, è necessario aggiungerli nelle CAP corrette esistenti.
Per rispondere a queste esigenze, Microsoft ha introdotto il Conditional Access Optimization Agent, un primo (ne seguiranno in futuro altri) agente intelligente integrato in Microsoft Entra e potenziato da Security Copilot. Questo strumento (che richiede almeno il piano P1 di Entra ID) sfrutta l’intelligenza artificiale per analizzare automaticamente le CAP esistenti, individuare lacune nella copertura e proporre miglioramenti basati sulle best practice di sicurezza, come il modello Zero Trust.
L’agente non solo identifica utenti e applicazioni non protetti, ma suggerisce anche consolidamenti di policy simili, miglioramenti nei controlli di accesso (come MFA e compliance dei dispositivi), e blocchi per metodi di autenticazione obsoleti. Tutto questo avviene in modo trasparente e controllato, con la possibilità di applicare le modifiche in modalità report-only o tramite approvazione amministrativa.
Nell'interfaccia di amministrazione di Microsoft Entra è presente una nuova sezione dedicata agli agenti. Questa è la nuova home page per tutti gli agenti di Security Copilot. Da qui è possibile distribuire, configurare e monitorare agenti come CA Optimization Agent.La homepage degli agenti AI nel portale di Entra
Conditional Access Optimization Agent analizza il tenant alla ricerca di nuovi utenti e applicazioni delle ultime 24 ore e determina se le CAP esistenti sono applicabili. Se l'agente rileva utenti o applicazioni non protetti da CAP, fornisce suggerimenti sui passaggi successivi, come l'attivazione o la modifica di un criterio di una CAP.Pagina di configurazione dell'agente AI
L'agente può essere eseguito anche on-demand prima della scadenza delle 24 ore ed è possibile avere un log e i risultati di tutte le esecuzioni.Log dell'esecuzione dell'agente AI e possibilità di esecuzione manuale
Nell'esempio sottostante è possibile esaminare il suggerimento, il modo in cui l'agente ha identificato la soluzione e cosa sarebbe incluso nel criterio.La descrizione in linguaggio naturale dell'attività svolta dall'agente AI e dei risultati ottenuti
Il workflow delle attività svolte dall'agente AI per ottenere il o i suggerimenti
La CAP creata automaticamente dall'agente AI ma in report-only
Maggiori informazioni sull'agent Microsoft Entra Conditional Access optimization:
Microsoft Entra Conditional Access optimization agent - Microsoft Entra ID
Learn how the Microsoft Entra Conditional Access optimization agent with Microsoft Security Copilot can help secure your organization.Microsoft LearnMicrosoftGuyJFlo
Qui sotto trovate la presentazione completa delle 2 funzionalità basate su Microsoft Security Copilot e gli agenti AI introdotte in Microsoft Entra:
youtube.com/embed/wEefrzxmdtQ?…
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Uccidere i testimoni
☀️
Dall’11 al 17 agosto la newsletter esce in edizione ridotta
Domenica sera le IDF hanno ucciso 5 giornalisti, tra cui Anas al-Sharif, il reporter 28enne che negli scorsi mesi era diventato uno dei corrispondenti più importanti a documentare l’aggressione di Gaza da parte dei militari israeliani, vincendo lo scorso anno un premio Pulitzer insieme al gruppo di fotoreporter che lavoravano da Gaza per Reuters. Al–Sharif e i suoi colleghi sono morti in un attacco contro una tenda che si trovava fuori dal cancello dell’ospedale al–Shifa, nel nord della città di Gaza — l’ultimo aggiornamento di al–Sharif era proprio che l’aviazione israeliana stava conducendo bombardamenti particolarmente pesanti in altre parti della città. Nell’ultimo video che al–Sharif ha pubblicato si sentono i bombardamenti risuonare vicino alla sua tenda. Il giornalista si era organizzato in modo che sul suo account X venisse pubblicato un “ultimo messaggio e testamento” in caso morisse: “Affido a voi la Palestina, il gioiello della corona del mondo musulmano, il cuore pulsante di ogni persona libera in questo mondo.” “Vi chiedo di non lasciare che le catene vi zittiscano, né che i confini vi fermino. Siate ponti verso la liberazione di questa terra e del suo popolo, finché il sole della dignità e della libertà non sorgerà sul paese che ci è stato rubato.” Al Jazeera ha rilasciato una nota descrivendo le uccisioni come “un altro attacco palese e premeditato alla libertà di stampa.” “L'ordine di assassinare Anas Al Sharif, uno dei giornalisti più coraggiosi di Gaza, e i suoi colleghi, è un tentativo disperato di mettere a tacere le voci che denunciano l'imminente conquista e occupazione di Gaza.” (Al Jazeera / X)
Certi della propria impunità per le continue uccisioni a Gaza, le IDF hanno confermato di aver colpito espressamente al–Sharif, perché, secondo i militari, sarebbe stato leader di una cellula di Hamas, e avrebbe organizzato attacchi contro Israele. Come sempre, i militari israeliani non hanno fornito nessuna prova in sostegno della giustificazione per l’omicidio. Dall’inizio dell’aggressione, 22 mesi fa, le IDF hanno ucciso più di 200 giornalisti. (Reuters / SourcedPress)
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Uccidere i testimoni
Le IDF hanno colpito deliberatamente una tenda di giornalisti, uccidendo tra gli altri Anas al-Sharif.Alessandro Massone (The Submarine)
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"Careless People" – Quando Facebook smise di essere un social e diventò strumento di controllo.
Ci sono libri che parlano di tecnologia e ti fanno pensare al futuro, altri libri invece ti spiattellano la verità in faccia, nel modo più crudo possibile. Careless People, di Sarah Wynn-Williams, è esattamente questo secondo tipo.
Un libro che è metà autobiografia e metà racconto della discesa di Facebook nelle negli inferi. Sarah Wynn-Williams racconta la propria esperienza da insider con uno stile chiaro e preciso, mescolando ricordi personali e ricostruzioni delle dinamiche interne di un’azienda passata dall’essere un social network al diventare un sistema di potere difficile. Un'azienda coi ricavi uguali al pil di un continente che si sottrae ai suoi doveri.
Il confronto con The Social Network è inevitabile: lì era un racconto di tradimenti e meschinità ma a confronto di questo è una scampagnata. Su Careless People c'è un inventario di comportamenti e decisioni che hanno inciso in profondità sull’informazione, sulle persone, sui governi, complice di genocidi.
E sì, ha nomi, date, dinamiche, più sporco di quanto ti vorresti leggere. Posso solo riassumere così: il pesce puzza dalla testa.
Non un libro “contro”, ma dentro
The Social Network raccontava il periodo della nascita di Facebook. Questo libro che copre il periodo 2011 - 2017, quello di grande crescita dell'azienda. La metamorfosi da Tech Company a Potenza Mondiale.
Sarah Wynn-Williams racconta di policy ignorate, abusi coperti, decisioni prese per interesse e non per etica.
Il tono è diretto, chirurgico, a tratti feroce. Scritto molto bene, si legge come un romanzo
Curioso: Nonostante il successo in libreria sui social il nome del libro è circolato pochissimo. Caso? O algoritmo che ha deciso che era meglio non leggerlo? La tentazione di pensare alla censura automatica è forte, ma il punto non è solo questo: Careless People è uno di quei titoli che la Big Tech preferirebbe vedere in fondo a uno scaffale polveroso.
L’autrice è complice.
Qui arriva la parte interessante. Wynn-Williams non si rende conto di essere stata parte del problema.
Non sembra rendersi conto di essere stata parte integrante del meccanismo che critica. Parla come se fosse sempre stata “dalla parte giusta”, senza riconoscere la propria responsabilità strutturale.
Ed è proprio questo che, paradossalmente, rende il libro ancora più potente: mostra come anche chi crede di essere diverso e moralmente pulito possa continuare a operare in un contesto che produce danni enormi e non accorgersene mai.
Un caso da manuale di dissonanza cognitiva, con la forza di un esperimento di Milgram. La particolarità è che l’autrice messo nero su bianco.
Perché vale la pena leggerlo
- Se ti piace leggere: perché è scritto bene e documentato. Non è solo il libro di un ex-dipendente in cerca di rivincita, ma un racconto stratificato di cosa succede quando la retorica aziendale si scontra con la realtà quotidiana di milioni di utenti e con le scelte di pochi dirigenti.
- Se hai speranza nella politica: questo libro ti mostra livelli di collusione che nemmeno immagini. Politici di primo piano comprati dalla capacità di Facebook di far vincere Elezioni. Dirigenza di Meta imparentata con Legislatori, macchina del fango funzionante 24/7. Incuranza di genocidi, violenza e governi autoritari.
Careless People è esattamente questo: un ritratto non tanto di un’azienda, ma di un meccanismo umano, quello che ci fa credere di essere dalla parte giusta mentre apriamo le tagliole in cui verrà intrappolata la mamma di Bambi.
Se hai già un bias contro il funzionamento di Facebook (come il sottoscritto), qui troverai benzina per anni di conversazioni.
Prossimo libro sul tema: Chaos Machine di Max Fisher.
Cosa è successo dopo la pubblicazione?
- Careless People è stato pubblicato l’11 marzo 2025 ed è entrato subito nella New York Times Bestseller List.
- Meta ha richiesto di limitare la promozione con minacce legali, riuscendo solo a ottenere il classico effetto Streisand.
- Sarah Wynn-Williams ha testimoniato davanti al Congresso USA il 9 aprile 2025, accusando Zuckerberg di voler sviluppare strumenti di censura per entrare in Cina.
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Mobilitazione e repressione
Politica e società civile, in tutto il mondo, si mobilitano in un ultimo tentativo per fermare l’occupazione totale della Striscia di Gaza: i ministeri degli Esteri di nove paesi, tra cui sorprendentemente anche l’Italia, hanno firmato una “dichiarazione congiunta su Gaza” in cui si dice espressamente che “i piani annunciati dal governo israeliano rischiano di violare il diritto internazionale umanitario,” e che “qualsiasi tentativo di annessione o espansione degli insediamenti viola il diritto internazionale.” La nota si conclude chiedendo di nuovo la “totale smilitarizzazione di Hamas e la sua completa esclusione da qualsiasi forma di governo della Striscia di Gaza,” ma rivendica un “ruolo centrale” per l’Autorità palestinese, in rottura con i nuovi obiettivi massimalisti del governo Netanyahu VI, che vorrebbe escludere anche l’ANP da Gaza. (Ministero degli Esteri / European Union External Action)
Tra i firmatari c‘è anche il Regno Unito, dove invece in segno opposto sabato c’è stato uno dei casi di repressione del sostegno alla causa palestinese più grave degli ultimi mesi: la polizia metropolitana di Londra ha arrestato 474 persone, parte di un gruppo di circa mille persone che stavano protestando in supporto a Palestine Action, la rete di azione diretta fondata contro il sistema di apartheid israeliano che il mese scorso è stata classificata come gruppo terroristico dalle autorità britanniche. Si tratta, per stessa ammissione della polizia metropolitana, del numero di arresti più alto che vengono fatti in una sola operazione da almeno 10 anni. Gli arrestati stavano facendo una cosa molto pericolosa: erano a Parliament Square e a Whitehall — la strada che porta alla sede del governo — con dei cartelli in sostegno al gruppo e alla causa palestinese. Amnesty International ha dichiarato che gli arresti, autorizzati dalla legge anti-terrorismo, sono “molto preoccupanti.” (the Guardian / Sky News)
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Mobilitazione e repressione
Molti paesi del mondo si mobilitano contro l’occupazione totale di Gaza, ma nel Regno Unito centinaia di persone sono state arrestate per sostenere la causa palestinese.Alessandro Massone (The Submarine)
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Lo scandalo a scoppio ritardato
La conferma, da parte del governo Netanyahu VI, dell’obiettivo di “prendere il controllo” di tutta la Striscia di Gaza ha agitato la politica internazionale — nonostante il fatto che l’obiettivo ultimo fosse questo fosse evidente da mesi. La posizione più netta è stata presa dal cancelliere tedesco Merz, che in un thread su X ha annunciato che la Germania non autorizzerà ulteriori export di armi verso israele “che possano essere usate nella Striscia di Gaza.” Merz premette che “l’imperativo è il disarmo di Hamas,” a cui “non si può permettere di avere un ruolo a Gaza in futuro,” ma solleva dubbi sugli obiettivi militari di Tel Aviv. Le vere preoccupazioni del governo tedesco sono trasparenti in come Merz conclude il thread: “Il governo tedesco chiede urgentemente al governo israeliano di fermarsi da fare ulteriori passi verso l’annessione della Cisgiordania.” È stato più esplicito il Primo ministro britannico Starmer, che ha condannato la decisione, dicendo che “questa azione non farà niente per mettere fine a questo conflitto o per aiutare a rilasciare gli ostaggi. Porterà solo a ulteriori spargimenti di sangue.” (X / BBC News)
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Lo scandalo a scoppio ritardato
I paesi di tutto il mondo — Stati Uniti esclusi — hanno condannato la decisione di Tel Aviv, ma nessuno si muove per fermare il governo Netanyahu.Alessandro Massone (The Submarine)
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La soluzione finale
Ignorando le preoccupazioni delle IDF stesse, il gabinetto di sicurezza del governo Netanyahu VI ha approvato il piano di conquistare l’intero territorio della Striscia di Gaza. Il testo della decisione non usa la parola “occupare,” ma, appunto “prendere il controllo” — per negare le possibili responsabilità del governo di Tel Aviv sul territorio — ma il dato di fatto è che per la Striscia di Gaza si va incontro al regime militare totale israeliano. Che l’approvazione stesse arrivando non era un segreto: nelle ore precedenti alla riunione le IDF aveva già iniziato a muovere le proprie forze per preparare una nuova forza di invasione, come testimoniato da immagini satellitari. I ministri hanno approvato anche i 5 punti necessari per la fine dell’aggressione: il disarmo di Hamas, la liberazione di tutti i prigionieri, la demilitarizzazione della Striscia di Gaza, il controllo militare israeliano della Striscia, e un governo per il “dopoguerra” che escluda sia Hamas che l’Autorità palestinese. Attualmente le IDF controllano il 75% della Striscia di Gaza: gli unici territori non occupati militarmente sono quelli della città di Gaza e dei campi profughi nel centro della Striscia — dove l’intelligence israeliana ritiene siano anche gli ultimi prigionieri israeliani ancora vivi. Il piano prevede l’invasione di questi ultimi territori, a prescindere dalla sicurezza dei prigionieri: nell’immediato vuol dire che le 800 mila persone che ora vivono nella città di Gaza, molte che hanno trovato rifugio lì dopo essere state sfollate, dovranno di nuovo lasciare la città per recarsi nel sud della Striscia. Il documento approvato dal gabinetto segna una data simbolica per la data ultima entro cui la città di Gaza va sgomberata — il 7 ottobre 2025 — ma le IDF prevedono anche fino ad altri 5 anni di combattimento, in particolare se gli obiettivi del governo dovessero estendersi anche alla Cisgiordania. (the Times of Israel / NBC News / Ynet)
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La soluzione finale
Tel Aviv ha formalizzato l’obiettivo di “prendere il controllo” di tutta la Striscia di Gaza. Tra le altre notizie: 3 persone sono state arrestate nel Regno Unito per supporto a Palestine Action, è confermato il campo largo alle elezioni regionali in…Alessandro Massone (The Submarine)
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Irys, una nuova app per fotografi
Che Instagram non sia più un social per fotografi, nel senso di applicazione ideale per condividere le foto, penso sia ormai palese a tutti.
Tra il maggior peso dei contenuti video, algoritmi che ti propongono (impongono) quali contenuti vedere, per non parlare delle continue modifiche d'uso, non è certo l’app migliore per condividere le proprie foto.
E in ultimo c’è il rischio di ritrovarsi con il profilo bloccato, senza spiegazioni chiare, in cui sono incappato anche io, con la conseguenza di trovarti, da un momento all’altro, con il profilo chiuso!
Grazie Meta!
La nascita di nuove app per la fotografia
A seguito della situazione di Instagram sono nate diverse iniziative con lo scopo di realizzare nuove app che vadano incontro alle esigenze dei fotografi, ma anche di utenti che vogliono semplicemente vedere foto interessanti.
Tra i vari progetti oggi mi sono imbattuto in Irys, una nuova app che si rivolge al fotografo professionista, all’hobbista, all’amante della fotografia o semplicemente a chi è alla ricerca di qualcosa di nuovo.
Irys è attualmente in fase di sviluppo con la possibilità di iscriversi alla lista di attesa per testarla in anteprima.Immagine tratta dal sito ufficiale dell’app Irys
Questo nuovo progetto nasce dall’iniziativa del fotografo Alan Schaller che ha riunito un team di professionisti per costruire una nuova casa per la fotografia.
Alan Schaller | Photography
Alan Schaller was born in 1988 in London, where he still lives today. He took up photography in 2015 as a past time, only to find his work published only one year later in magazines and newspapers in the UK. Since then his portfolio and profile have gone from strength to strength, and today he is regarded as one of the most renowned photographers of his generation. Described by Leica as “an icon of contemporary blackAlan Schaller
Alan Schaller, che sicuramente già conosci, è anche co-fondatore di Street Photography International progettato e curato da fotografi, per i fotografi.Alan Schaller è molto attivo sui social quali Instagram e YouTube.
Perché Irys è diverso?
Nella pagina Our Features del progetto sono elencati tutti i punti che rendono Irys diverso dalle altre applicazioni che cercano di sostituire Instagram.
Tra i vari punti elencati nella pagina del progetto ho particolarmente apprezzato:
- Nessun numero di follower visibile, per riportare l'attenzione sulla qualità e non sui numeri;
- Pubblica quando vuoi, se vuoi, l’app non premia la frequenza di pubblicazione;
- Nessuna pressione per le prestazioni, i numeri di coinvolgimento non sono visibili agli altri;
- Immagini ad alta risoluzione non scaricabili e supporto a tutti i rapporti d'aspetto senza ritaglio;
- Visualizza i metadati della telecamera (dati EXIF);
- Immagini organizzate in raccolte per una migliore presentazione
Ma l’aspetto che più mi ha convinto ad iscrivermi alla lista di attesa di Irys è senza dubbio la comunità con la possibilità di:
- Creare e gestire Gruppi o partecipare a gruppi creati da altri utenti;
- Entrare in contatto con altri utenti che condividono interessi creativi simili;
- Partecipa a sfide e concorsi per rimanere coinvolto;
Irys è gratis?
L’applicazione prevede due tipologie di piani:
- un piano completamente gratis, con delle limitazioni sulla quantità di foto pubblicate giornalmente, numero limitato di collezioni e numero di gruppi a cui potersi iscrivere;
- un piano a pagamento in cui non si ha limitazioni e con alcune funzioni in più come la possibilità di creare propri gruppi.
Per essere un’app completamente libera da algoritmi, pubblicità e quant’altro deve per forza prevedere un piano a pagamento, così da finanziare il continuo sviluppo e i costi di gestione.
Altrimenti siamo noi, con i nostri dati, la moneta di pagamento per finanziare tutto ciò!
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Ho dato fiducia a Irys
Si, mi sono iscritto alla lista di attesa di Irys e non mi rimane che aspettare di ricevere l’email che mi abilita al download dell’applicazione.
Devo dire che sono fiducioso nelle possibilità di questa nuova app, ma ne riparlerò sicuramente dopo averla testata.
✒️
Se anche tu senti la necessità di un nuovo spazio per condividere le foto, fammi sapere nei commenti se ti iscriverai a Irys e cosa ne pensi!
Tags: Irys | Instagram | Social Media
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Mak's File - Episodio 59: Speciale Cina
Che la Repubblica Popolare Cinese non fosse più solo il fornitore di manodopera a basso costo per il resto del mondo era ormai evidente.
Negli ultimi anni, tuttavia, si è acuita la distanza tra le visioni delle potenze egemoni. La Cina ha intrapreso la strada di diventare un'alternativa concreta in settori che davamo per scontati: sistemi operativi, calcolo avanzato, intelligenza artificiale open source, produzione di energia rinnovabile e molto altro.
Vediamo insieme.
Disclaimer: sono stato pagato milioni di Sino-dollari per scrivere questo /s
Disclaimer 2 (questa volta più serio): Come ogni notizia, anche queste potrebbero rivelarsi solo propaganda. Non leggendo il mandarino, non ho potuto nemmeno controllare le fonti e quindi mi sono dovuto affidare a traduzioni, senza sapere quanto queste siano vicine alla narrazione di governo. Non è mia intenzione glorificare nessuno. Ho fiducia che la comunità intorno a questa newsletter sia molto più intelligente della media e sia in grado di leggere le cose cum grano salis.
La Cina lancia un supercomputer orbitale da 2.800 satelliti
Il 14 maggio 2025 sono partiti i primi 12 satelliti dei prossimi 2.800 nodi interconnessi nello spazio.
Il nome del progetto strizza l'occhio a un libro cinese che tanto ha avuto successo: Three-Body Computing Constellation.
Le ambizioni sono altrettanto grandi: la Cina vuole costruire il più grande supercomputer AI mai esistito. Nel vuoto orbitale.
Scritta così sembra il riassunto di un film di sci-fi. È invece realtà ed è il primo articolo di questo speciale Cina, quello che mi ha convinto a scrivere dei Mak's File su una nazione.
Cosa stanno lanciando in orbita
Ogni satellite è una scheda madre spaziale:
- chip AI di ultima generazione
- comunicazione laser a 100 Gbps
- 30 TB di storage
Il tutto alimentato a energia solare, raffreddato dal vuoto.
Una rete distribuita a bassa latenza. In orbita nello spazio.
A pieno regime, la costellazione punta a 1.000 POPS (peta operations per second). Per ora, i primi dodici fanno già girare 5 POPS.
A cosa serve?
Nei piani, questa infrastruttura è pensata per:
- simulare il clima e prevedere uragani con mesi d’anticipo
- rilevare terremoti usando differenziali orbitali
- generare modelli 3D in tempo reale delle città
- osservare il sole, i raggi gamma, gli eventi cosmici
- far girare modelli di AI su larga scala, in parallelo
- E ça va sans dire, sorvegliare 😀
Perché nello spazio?
I supercomputer terrestri hanno limiti:
- consumano troppa energia
- scaldano troppo
- occupano spazio fisico
- sono vulnerabili (attacchi, disastri, geopolitica)
Se gli scienziati di OpenAI hanno quindi deciso di aprire il prossimo datacenter in Arabia (perché fa freschino e i server hanno bisogno di poca acqua), la Cina gioca sempre sul lungo periodo. Una costellazione di computer nello spazio:
- Non consuma corrente dalla rete.
- Resta operativa anche se attaccata.
- E – dicono – può aggiornarsi via drone autonomo.
Sovranità digitale in orbita
La Cina è il primo Paese a dichiarare sovranità computazionale nello spazio.
Chi controlla l’informazione, controlla il mondo.
Chi la elabora prima degli altri, la controlla due volte.
Reazioni internazionali
USA, UE e India ovviamente non stanno fermi e stanno accelerando programmi simili: NASA e SpaceX ragionano su ibridi integrati con Starlink.
Senza una governance spaziale condivisa, questa corsa rischia di diventare la nuova AI arms race.
Con meno regole e più satelliti che spiano sopra le nostre teste. Cosa potrà mai andare storto?
Impatto ambientale
Fatemi tornare ancora sulla questione ambientale: i data center tradizionali consumano fino al 3% dell’elettricità globale.
Questa rete spaziale è alimentata dal sole. Non ha condizionatori.
Anni fa leggevo dell'idea di creare dei datacenter in zone fredde o comunque utilizzarli per scaldare l'acqua di uso comune. Mi sembrava una cosa molto saggia e infatti non so che seguito abbia avuto.
Torniamo a Three-Body Computing Constellation dopo il 2030
Entro fine decennio programmano di lanciare e attivare 2.800 satelliti.
Parte delle risorse sarà accessibile anche da enti pubblici, università e imprese.
La Cina propone anche un consorzio internazionale per la gestione etica dei dati.
Un’idea che sa di apertura, ma adesso che le chiavi in tasca non le abbiamo noi sembra molto meno aperta...
Huawei rompe l’equilibrio storico del personal computing.
Se non lo avessi preso dal sito huawei.com avrei potuto confonderlo per un MacOS
Te ne avevo già parlato a novembre 2024: la Cina ha deciso di liberarsi dal giogo dei sistemi operativi stranieri. Huawei ha presentato il suo HarmonyOS e ora, a sei mesi di distanza, punta a scardinare anche il duopolio statunitense.
Da decenni il mondo del Personal Computing si muove lungo tre direttrici:
- da un lato, il cosiddetto Wintel (Intel + Windows), che ha reso possibile un ecosistema aperto ma comunque dominato da standard americani;
- dall’altro, il modello chiuso e integrato di Apple, dove hardware e software viaggiano insieme sotto un unico controllo. Per una decina d’anni Apple ha anche utilizzato chip x86, ora usa la serie M;
- in alternativa, una distro Linux – su questo sono totalmente ignorante, meglio tacere e fare più bella figura.
Nuova CPU e Nuovo OS
Huawei rilascia una CPU proprietaria (Kirin X90) e un sistema operativo nativo (HarmonyOS) pensati per eliminare ogni dipendenza esterna.
Prodotto dalla HiSilicon (controllata al 100% da Huawei), il Kirin X90 sembrerebbe basato su processo a 5 nanometri, quindi al limite della tecnologia attuale – anche se la cautela resta d'obbligo. Non è ancora chiaro se sia stato sviluppato interamente da Huawei, oppure se si tratti di una versione custom prodotta dalla taiwanese TSMC (ah, l'ironia!).
A livello di performance, il Kirin X90 si posiziona tra l’M1 e l’M2 di Apple, risultando comparabile agli Intel i7.
Dal mobile ai desktop: qualche numero
Nel 2023 HarmonyOS copriva solo l’8% del mercato smartphone in Cina.
Ma nel quarto trimestre del 2024 è salito al 19%, superando iOS (17%) e avvicinandosi ad Android (64%). La strada è ancora lunga, ma alcuni analisti iniziano a considerare possibile il sorpasso.
Questa crescita offre a Huawei una leva per puntare al mercato desktop, dove oggi il quadro è ancora molto sbilanciato:
- Windows: 80,18%
- macOS: 1,21%
Huawei propone una piattaforma con vantaggi sia tecnici che estetici: interfaccia più pulita, una lezione ben appresa da Mac sulla distribuzione delle app, la possibilità di partire da zero senza sistemi legacy, e – ovviamente – l’integrazione nativa delle funzioni AI.
Non basterà a scalfire Windows, almeno nel breve. Ma superare macOS sembra realistico. E se consideriamo che il governo cinese spingerà per adottare un prodotto autarchico, il sorpasso sui nuovi desktop non pare più così improbabile.
My Two Cents
Huawei sta ricostruendo pezzo per pezzo l’intera catena del valore: ogni restrizione imposta dal mercato USA ha accelerato il distacco da tecnologie critiche.
Ogni divieto si è trasformato in un incentivo a sostituire interi blocchi della filiera produttiva.
Quando si dice che nelle guerre perdono tutti: ecco un esempio concreto. Mondo frammentato, mondo che non comunica.
La svolta verde della Cina?
Mi raccomando: questa è immagine generata da una AI
Panelli solari su Pannelli solari.
93 GW in un mese. Nel solo mese di maggio 2025, la Cina ha installato 93 gigawatt di pannelli solari.
Se questa cifra non ti dice nulla, vuol dire quasi 100 pannelli ogni secondo, secondo l’analisi di Lauri Myllyvirta, senior fellow presso l’Asia Society Policy Institute.
Ma non finisce qui: 26 gigawatt di eolico sono stati aggiunti nello stesso mese — l’equivalente di circa 5.300 turbine.
Myllyvirta ha fatto i conti: solo gli impianti installati a maggio potrebbero produrre elettricità pari al fabbisogno di un intero Paese come Polonia, Svezia o Emirati Arabi Uniti.
Per fare un confronto: la Germania – quarto Paese al mondo per capacità solare installata – ha impiegato decenni per arrivare a questa cifra. La Cina l’ha fatto in un mese.
Fonte: Guardian
Wild China: I parchi nazionali in Cina sono una realtà.
Quattro anni fa, la Cina ha inaugurato il suo primo parco nazionale. Oggi sono già cinque, coprono circa 230.000 km² e mettono sotto tutela statale quasi il 30% delle aree cruciali per la fauna selvatica, e da sole sono più del doppio dello spazio dei parchi nazionali statunitensi.
Il piano è ambizioso: 49 parchi nazionali entro il 2035, su una superficie di oltre 1,1 milioni di km².
Le priorità dichiarate?
- Connessioni ecologiche tra habitat – Ricordo un documentario (Santo Piero Angela!) in cui si parlava di come le foreste di bamboo morissero ciclicamente quasi tutte insieme in una zona, mettendo in pericolo il panda, che non aveva possibilità di migrare a causa di queste "isole".
- Protezione anche di altre specie simboliche come tigri e leopardi delle nevi.
- Diritti delle comunità indigene (lasciamolo così, non indaghiamo).
Fonte: National Geographic
Infrastrutture moderne e ben funzionanti
È ormai evidente che l’infrastruttura cinese non è solo recente, è anche imponente e funziona alla meraviglia. Probabile che uscirà qualcosa nel futuro. Ti lascio due dati.
Trasporti ad Alta Velocità (HSR)
- 44.000+ km (2025) — la più lunga al mondo, pari a oltre il doppio di tutta l’Europa messa insieme.
- Treni a 350 km/h su tratte come Pechino–Shanghai e Pechino–Guangzhou.
- Connettività capillare: collega più dell’80% delle città con oltre 1 milione di abitanti.
Ponte Hong Kong–Zhuhai–Macao
- 55 km, il ponte marittimo più lungo del mondo.
- Include ponti, tunnel e isole artificiali, costruito in area soggetta a tifoni e terremoti.
Aeroporto di Pechino Daxing (PKX)
- Aperto nel 2019, progettato da Zaha Hadid.
- Soprannominato “la stella marina” per la forma a cinque braccia.
- Capacità: 100 milioni di passeggeri/anno una volta completato.
- Costruito in meno di 5 anni.
Auto elettriche
Le auto elettriche cinesi non sono solo economiche: sono veloci, funzionali, esteticamente convincenti. Il mercato interno ultra-competitivo ha forgiato un’ossessione per il miglioramento continuo e una disciplina feroce sui costi.
I costruttori europei stanno per essere colpiti come da una martellata come mai prima.
Non è certo il mio campo di competenza quindi lascio aperto il discorso. Se qualcuno vuole dire la sua, clicchi reply sulla mail o usi il Sistema Federato di commenti.
AI
Gli Stati Uniti guidano ancora il fronte dei laboratori pionieri nel campo dell’intelligenza artificiale (e infatti la maggior parte dei contenuti #AI nella newsletter riguarda aziende statunitensi).
Ma la Cina sta scegliendo una strada diversa: verticale, specifica, integrata.
Dei robotaxi a Wuhan, già operativi, ne ho parlato nel primo speciale dedicato alle auto a guida autonoma.
Dataset sanitari con miliardi di record per addestrare AI mediche.
Un insegnante virtuale AI da 200 milioni l’anno che sta performando benissimo nei test.
DeepSeek prima e Qwen3 poi hanno cambiato le regole del gioco delle AI "open weight" – in entrambi i casi obbligando gli USA a correre sullo sviluppo di Agentic AI e modelli open davvero potenti.
Esiste ancora il limite strutturale della carenza di chip, e questo sarà ancora un ostacolo enorme nel medio periodo, ma vediamo che la Cina sta scegliendo la strada della verticalizzazione per ovviare a questo.
Passo avanti nella Fusione Nucleare?
Nei progetti di fusione come ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor), si usano acciai criogenici come 316LN o JK2LB.
Funzionano bene alle temperature dell’elio liquido, ma hanno un limite: la resistenza meccanica.
Risultato? Il campo magnetico di ITER si ferma a 11,8 tesla, e per compensare serve un impianto enorme e costosissimo.
I ricercatori cinesi hanno sviluppato un nuovo materiale: CHSN01 – China High-Strength, Low-Temperature Steel No. 1.
Secondo le promesse:
- Regge campi magnetici fino a 20 tesla
- Sopporta 1,3 GPa di stress elettromagnetico
- Si allunga del 30% prima di rompersi
- Mantiene queste prestazioni anche dopo 60.000 cicli di accensione/spegnimento – l’intera vita operativa del reattore cinese BEST (Burning-Plasma Experimental Superconducting Tokamak)
Un acciaio così resistente, flessibile e longevo non serve solo alla fusione.
Può rivoluzionare anche:
- Risonanza magnetica (MRI)
- Acceleratori di particelle
- Treni Maglev
- Raffreddamento per il quantum computing
Curiosità: perché Le autostrade cinesi sono sempre mal allineate su Google Earth ?
print screen da google maps preso a caso nelle vicinanze di Beijing
Ok, ti ho riempito la testa di tante informazioni tecnologiche. Chiudiamo con una piccola curiosità.
In Cina, le mappe non usano lo standard globale WGS-84 (quello usato da GPS e Google Maps), ma un sistema alternativo chiamato GCJ-02. Fin qui tutto bene, se non fosse per un dettaglio sostanziale:
GCJ-02 include un algoritmo di offuscamento che introduce errori intenzionali nelle coordinate geografiche, spostandole da 50 fino a 500 metri.
Il risultato è che le strade e gli edifici visti da satellite non combaciano con le mappe.
La giustificazione ufficiale è quella classica: “motivi di sicurezza nazionale”. Ma cosa significa, esattamente?
Il punto non è tanto proteggere bunker segreti da occhi esterni – anche perché molti matematici dilettanti sono riusciti a decifrare l’algoritmo, quindi figuriamoci le intelligence militari.
Il vero effetto è un altro: rendere Google Maps praticamente inutilizzabile sul territorio cinese.
Google potrebbe ovviamente “correggere” le mappe, ma c’è un ostacolo più serio del disallineamento stesso: vedere il proprio personale arrestato per spionaggio.
Viene da sé che in Cina Google Maps non viene utilizzato in quanto inaffidabile, e che quindi gli abitanti utilizzano strumenti più allineati.
Per accedere all’algoritmo corretto, le agenzie cartografiche cinesi devono pagare una licenza e ovviamente sottostare alle regole.
Tiktok riposizione il termine #BookTok e crea una mini-guida per autori
La faccenda dei #booktook accende in me un conflitto: per quanto ami leggere e parlare di libri (sul mio canale CocooaVideo ho iniziato a fare review prima che fosse di moda) la paura che diventi una moda attraente per i soliti avvoltoi che arrivano e banchettano, villificando la lettura mi infastidisce.
Tik tok capisce questo e fa un interessante reframe della parola "bookTook" consegnandolo agli autori di libri. Produce una guida per gli autori che vogliono iniziare. Ci sono vari consigli base, ma interessanti
Come iniziare
foto del profilo, username, bio, link a social e sito web.
Come creare contenuti interessanti
qualità video, formati, sonoro, sottotitoli, avere un piano editoriale, usare i tools che Tiktok offre, partecipa alla community
Di cosa parlare?
Questa è la parte più interessante dato che nel 90% dei casi quando faccio consulenza la faccenda dei contenuti è la scusa migliore per non produrre contenuti.
Te li ripropongo qui.
Presentati:
L'autenticità è un aspetto unico della community di TikTok, quindi è importante creare una connessione umana attraverso i tuoi contenuti. Presentati in video, così gli spettatori possono conoscere la mente dietro il tuo progetto! Se non ti senti a tuo agio davanti alla videocamera, nessun problema. Esistono molti altri formati video autentici che possono adattarsi al tuo stile.
Una Giornata Tipo:
La tua giornata media come autore/autrice cambia continuamente. Questo ti offre una buona occasione per sperimentare i video in stile “Una giornata nella vita”. Riprendi momenti della tua giornata, dalla prima tazza di caffè fino all’ultima spunta sulla to-do list. Usa la funzione voice-over per aggiungere contesto.
Mostra il tuo processo o le tue ispirazioni:
I contenuti dietro le quinte sono coinvolgenti e stimolanti — mostra al tuo pubblico come lavori, da dove prendi ispirazione o racconta aneddoti personali legati al tuo modo di scrivere.
Condividi la tua esperienza:
Pensa al miglior consiglio che hai ricevuto o imparato e condividilo. Quando registri, immagina di parlare al tuo “te” del passato. Questo approccio ti aiuterà a creare un messaggio naturale e autentico, che risuonerà con chi ti segue.
Insegna qualcosa attraverso una storia:
La connessione umana che nasce dal racconto ha il potere di ispirare, soprattutto quando c'è una lezione da imparare. Se ti senti a tuo agio nel condividere un’esperienza significativa della tua vita, sfrutta questa opportunità per creare un legame più profondo con il pubblico.
Consiglia delle letture:
La community di BookTok è sempre alla ricerca del prossimo libro da leggere. Approfittane per parlare anche dei libri che stai leggendo o che hai amato. Puoi farlo in tanti modi: “I miei preferiti per l’estate”, oppure “Libri che vorrei rileggere”.
Video di unboxing o packaging:
Hai una copia fisica del tuo ultimo libro? Hai pubblicato una nuova edizione con una copertina diversa? Condividi l’esperienza dell’unboxing con la tua community.
Promuovi i tuoi contenuti su altri canali:
Se hai partecipato a un’intervista o sei in tour promozionale, raccontalo al tuo pubblico. Condividi le tue esperienze!
Accesso anticipato o anteprime:
La community di BookTok adora le anticipazioni. Pensa a condividere estratti esclusivi o brevi sessioni di lettura per creare attesa attorno al tuo prossimo libro.
Condividi la tua esperienza:
Pensa al miglior consiglio che hai ricevuto o imparato e diffondi quella conoscenza. Immagina di rivolgerti al tuo io passato. È un ottimo modo per trasmettere un messaggio sincero e coinvolgente.
Lanciare il proprio libro
Consigli utili per il lancio di ogni cosa (guardo te Cristian e la tua mussssica) , non solo di un libro
- Parla della trama del libro, delle mood board, delle anteprime, delle rivelazioni di copertina, ecc.
- Identifica i creator di BookTok più adatti a ricevere copie in anteprima
- Contatta i creator e agenzie di talenti, oppure chiedi al tuo editore se dispone di un programma per creator
- Valuta l’idea di creare un’esperienza di unboxing esclusiva per incentivare la creazione di contenuti
TikTok Academy
Come consiglio generale consiglio, a chi vuole fare dei video, di dare un occhio al TikTok Publisher Hub / TikTok Academy che da tanti spunti interessanti.
Conclusioni
Guardando al rapido avanzamento tecnologico cinese, emerge con chiarezza un quadro a due facce. Da un lato, la spinta verso infrastrutture orbitanti e supercomputer spaziali apre scenari che fino a poco tempo fa appartenevano solo alla fantascienza. Dall’altro, la stessa crescita accelera la corsa globale all’AI e alla sovranità digitale, esponendo il pianeta a nuove sfide geopolitiche, ambientali e di governance.
In questo contesto:
- È fondamentale mantenere un approccio critico: le fonti ufficiali possono nascondere ombre dietro ai numeri brillanti e alle dichiarazioni di apertura, da entrambe le parti della muraglia.
- La cooperazione internazionale sarebbe la chiave per prevenire un’inutile «AI arms race» nello spazio e tutelare le libertà civili e l’ambiente. Uso il condizionale perché la direzione è un altra.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi: quali di questi progetti ti sembra più promettente, e quali invece ti inquietano di più? Rispondi pure con un commento o via mail—la discussione è appena iniziata.
China is building the world’s largest national parks system
Within the next decade, China hopes to become a global leader in protected nature reserves, creating a network of wilderness that would be three times the size of the U.S. system.Ronan O’Connell (Travel)
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Lo spionaggio di massa a Gaza e in Cisgiordania
Un’inchiesta di Guardian, +972 Magazinee Local Callrivela che l’Unità 8200, l’agenzia che si occupa di cyber warfare all’interno delle IDF — un analogo della statunitense NSA, spiega +972 Magazine — sta conducendo una campagna di spionaggio di massa sull’intera popolazione palestinese nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, appoggiandosi su server di Microsoft localizzati in Europa. L’Unità 8200 registra le telefonate fatte nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania e le conserva sui server di Microsoft, in quella che secondo gli autori dell’indagine è “una delle raccolte di dati di sorveglianza più grandi e invasive del mondo.” Nel 2001, l’allora capo dell’agenzia, Yossi Sariel, avrebbe convinto l’ad di Microsoft Satya Nadella a sviluppare un’area separata dell’infrastruttura di Azure per facilitare il programma di sorveglianza di massa: Sariel si è rivolto a Microsoft perché l’ambizione spionistica dell’Unità 8200 era tale che i server del governo israeliano non erano più sufficienti, ed era necessario appoggiarsi allo spazio praticamente illimitato offerto dai server Microsoft. (the Guardian / +972 Magazine / Local Call)
Secondo le indagini del Guardian, sui server Microsoft Azure nei Paesi bassi sono conservati 11.500 terabyte (!) di dati delle IDF, pari a 200 milioni di ore di audio, e altri dati — in quantità non note — sono conservati su server irlandesi, e ovviamente in Israele. Non è noto se tutti quei terabyte sono relativi ai progetti dell’Unità 8200, perché diversi gruppi all’interno delle IDF sono clienti Microsoft. Documenti privati visti da +972 Magazine, precedenti all’inizio dell’aggressione di Gaza, descrivevano la collaborazione con l’Unità 8200 come un “momento molto potente per il brand” Azure. Due mesi fa Microsoft ha rilasciato un comunicato sul proprio blog sostenendo che “non aveva prove” che le proprie tecnologie fossero state usate contro la popolazione palestinese a Gaza. Parlando con +972 Magazine, un portavoce dell’azienda, rimasto anonimo, sostiene che Microsoft sarebbe stata all’oscuro che i propri server erano utilizzati per lo spionaggio di massa di civili. Tre fonti nell’intelligence israeliana degli autori dell’inchiesta confermano che le informazioni raccolte dall’Unità 8200 sono state utilizzate per pianificare attacchi “letali” su Gaza, e che vengono usate spesso come base per arresti e altre operazioni militari in Cisgiordania. (the Guardian / Microsoft Blog / +972 Magazine)
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Lo spionaggio di massa a Gaza e in Cisgiordania
Le IDF hanno registrato centinaia di milioni di ore di conversazioni telefoniche, conservate su server Microsoft nei Paesi bassi e in Irlanda.Alessandro Massone (The Submarine)
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Il food pairing che non ti aspetti: cocktail e pizza
È da diversi anni, ormai, che gli appassionati di food pairing (ossia dell'abbinamento fra cibo e bevande) stanno sperimentando le combinazioni più insolite e innovative, al di là dell'intramontabile connubio con il vino. In questo articolo, si parlerà di un nuovo trend che, da nord a sud, sta conquistando i palati di tutti, unendo alla preparazione più tradizionale e popolare che ci sia – la pizza – le raffinate creazioni dei mixologist contemporanei. Un matrimonio inaspettato, ma riuscito, che viene celebrato in diversi locali sparsi per lo stivale. Da Milano, patria dell'aperitivo, fino a Napoli dove la pizza è nata, accostare un buon cocktail a una pizza fragrante e ben condita sembra essere un'idea vincente, capace di coinvolgere chi l'assaggia in un'esperienza sensoriale a tutto tondo.
Pizza e cocktail: il nuovo trend del food pairing. Immagine di Dry Milano.
L'insolito connubio fra pizza e cocktail
Far dialogare armoniosamente due universi apparentemente distanti: questa è la chiave del successo del pairing fra pizza e cocktail. La pizza, nient'altro che un impasto a base di acqua, lievito e farina, condito con pochi ingredienti freschi e genuini, si presta a diventare il palcoscenico su cui far danzare aromi e sapori tra loro. Pensate – ad esempio – a una marinara, dal gusto semplice e delicato, accostata a un drink agrumato, speziato e leggermente amarognolo: l'acidità degli agrumi e i sentori di un buon bitter contribuiranno a dare complessità e profondità alla meno pretenziosa delle pizze.
Ai sapori più decisi invece, come quello della diavola o della quattro formaggi, sorprenderà l'abbinamento con con cocktail dal complesso profilo aromatico, a base di vermouth ad esempio, capaci di creare contrasti assolutamente interessanti. Queste combinazioni, per quanto potrebbero sembrare "strampalate", sono frutto della sperimentazione e della profonda conoscenza dei profili organolettici dei singoli ingredienti da parte di chef, pizzaioli e bartender esperti. E, nonostante si tratti di un pairing capace di far storcere il naso ai puristi, chiunque superi i pregiudizi iniziali scoprirà come la sinergia tra tradizione e innovazione possa trasformare un'insolita sperimentazione in una vera e propria opera d’arte culinaria.
Al di là del binomio pizza-birra
Da nord a sud, diversi sono i ristoranti in Italia che stanno proponendo con successo il pairing tra cocktail e pizza, sia con locali verticali che tramite eventi a tema, capaci di attirare molte persone, soprattutto tra le fasce più giovani. Uno degli esempi più noti è Dry Milano che, dal 2013, offre ai propri clienti un'ottima pizza, fedele alla tradizione napoletana, accompagnandola con cocktail d'autore, esaltando al massimo le materie prime e creando un esperienza unica e multisensoriale per gli ospiti. Similmente Ultra, sempre a Milano: lì, cocktail bar e pizzeria aprono e chiudono insieme (dalle 18 alle 2) permettendo di mangiare e bere in qualsiasi momento, dall'aperitivo alla cena, fino a tarda sera. «Il nostro obiettivo è creare un meal period così lungo da abbracciare un po' tutte le esigenze» dice Domenico "Dom" Carella, co-ideatore del progetto assieme a Fabrizio Margarita.
Roberta Esposito, asso dell'arte bianca campana, ha più volte promosso l'accostamento pizza-cocktail. Recentemente, durante l'omonima kermesse organizzata da Identità Golose a Milano (tenutasi dal 22 al 24 febbraio), ha raccontato durante una masterclass di come si tratti di un pairing capace di allargare – e di molto – il campo delle possibilità gustative, andando ben oltre la classica accoppiata pizza-birra. «Ad una pizza Margherita – dice la chef – con acciughe si potrebbe abbinare un Negroni con un gin al cappero per sare salinità» oppure, prosegue, «con una Margherita classica si può abbinare un gin tonic al basilico. Riguardo ai salumi, facendo l’abbinamento con una bollicina non si sbaglia mai».La sommelier-pizzaiola Roberta Esposito, in una fotografia di Identità Golose.
La ricetta per un food pairing di successo
Per chiunque – pizzaiolo, ristoratore o bartender – voglia cimentarsi nel pairing pizza-cocktail, la prima regola è quella di sperimentare il più possibile. Innanzitutto, è indispensabile conoscere nel dettaglio tutti gli ingredienti che si sceglie di utilizzare, e per la pizza e per i drink. Una buona idea potrebbe essere quella di proporre un menù degustazione con più tranci abbinati a diversi cocktail, permettendo direttamente agli ospiti di esprimere le proprie opinioni e, sulla base dei feedback raccolti, migliorare l'offerta.
Introdurre una drink list, anche modesta, permette ad esempio di ampliare il proprio target, allungando l'orario di apertura e creando un flusso anche in altre fasce orarie, come quella dell'aperitivo o del dopocena (vedi il case study Ultra, citato nel paragrafo precedente). D'altronde, per iniziare, non è necessario investire chissà quanto. Se non si dispone del budget necessario per la realizzazione di un vero e proprio bar all'interno del proprio locale e per l'assunzione di un mixologist esperto, una buona alternativa potrebbe essere quella di appoggiarsi alla consulenza di un bartender professionista che si occupi della creazione della carta dei cocktail, così come della selezione delle etichette e della formazione iniziale dello staff.
Identità Golose tutto l'anno,nel cuore di Milano
Identità Golose Milano è l’Hub Internazionale della Gastronomia: un teatro degli chef che ospita ogni settimana alIdentità Golose Milano
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Mano libera
Martedì è stata una giornata drammatica nella Striscia di Gaza: i militari israeliani hanno ucciso più di 83 persone, tra cui 58 affamati che stavano cercando aiuti umanitari, mentre negli ospedali della Striscia sono state registrate 8 morti di fame. Altre 20 persone sono morte in un grave incidente stradale: un camion che trasportava aiuti umanitari si è ribaltato schiacciando decine di persone — oltre ai morti c’è una quantità imprecisata di feriti. Il camion si è ribaltato dopo che le IDF avevano costretto l’autista a passare per una strada dissestata. L’ufficio stampa del governo di Gaza accusa Israele dell’incidente, dicendo che i militari stanno facendo passare i camion su strade poco sicure, nel contesto di un politica per “creare caos e fame.” (Al Jazeera / WAFA / X)
La politica internazionale ha reagito alla notizia della volontà di Netanyahu di occupare tutta la Striscia di Gaza — nonostante le obiezioni delle IDF stesse — in modo variegato. Il sottosegretario generale ONU Miroslav Jenča ha dichiarato che i piani di occupazione completa di Gaza erano “profondamente allarmanti,” con il rischio di “conseguenze catastrofiche per milioni di palestinesi.” Jenča si è appellato nuovamente alle leggi internazionali, sottolineando che è chiaro che Gaza deve rimanere parte integrante di un futuro stato palestinese, e ricordando che al contrario Israele sarebbe obbligato a interrompere immediatamente (…) tutte le attività di colonizzazione, per mettere fine al più presto le occupazioni illegali. Jenča ha sottolineato che la posizione delle Nazioni Unite è che l’aggressione di Gaza non si può concludere con una “soluzione” militare. Altrettanto allarmata, la vicepresidente della Commissione europea Teresa Ribera ha descritto la proposta di Netanyahu come una “provocazione inaccettabile.” Su Bluesky Ribera ha commentato che “non ci sono scuse”: “Le richieste sono semplici e ovvie: la liberazione degli ostaggi, il cessate il fuoco, il pieno accesso agli aiuti umanitari, il pieno rispetto dei diritti umani, la trasparenza e la condanna dell’uso orribile della violenza e della fame.” La pensa in modo diametralmente opposto la persona che decide se Israele può occupare Gaza o meno: parlando con la stampa Donald Trump ha dichiarato — falsamente — che gli Stati Uniti si stavano concentrando sul cercare di mettere fine alla carestia, e poi ha aggiunto che riguardo all’occupazione completa della Striscia “più o meno dipende da Israele.” (the Times of Israel / UN News / POLITICO / the Times of Israel)
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Mano libera
Donald Trump ha dichiarato che Israele può fare come ritiene sull’occupazione completa della Striscia di Gaza.Alessandro Massone (The Submarine)
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L'estate sta iniziando
Questo giugno sta volgendo al termine e la mia attività di roleplayer continua ad andare molto a rilento, stile “bradipo”.
Tempo fa ho riesumato un po’ di cose abbandonate in un “cassetto”, tra cui un progetto su cui ho lavorato l’anno scorso e in cui ho trovato alcune buone idee: è un gioco derivato da Messerspiel per giocare in modalità "Cthulhu" nella Londra vittoriana…), ma è di fatto tutta roba che non è mai stata sottoposta a uno straccio di playtest e, pertanto, non intendo condividerla pubblicamente (almeno per adesso).
L’idea del bestiario per Dungeonauta(annunciata qui) non è stata abbandonata, ma tutto è praticamente fermo dov’era, a prendere un po’ di polvere: mi sono ripromesso di provare a dare una bella accelerata questa estate e vedremo se avrò davvero interesse a farlo.
Per il momento, in attesa anche di novità sul fronte Mazes (non dovrebbe mancare ormai molto all’uscita di City of Skull!), questo è tutto.
Buon gioco!
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Dopo tanto lavoro, Ghost ha finalmente attivato la federazione Activitypub (e non solo). Ma quali sono le newsletter e i blog italiani basati su #Ghost?
@Discussioni sul Fediverso italiano
Al momento questi sono quelli che abbiamo censito e che ricondividiamo per tutti gli interessati:
1) oradecima by Martino Wong: @oradecima by Martino Wong
2) Dungeonauta: @Dungeonauta
3) Monryse: @MonRyse
4) Mindthechart Intelligence: @MindTheChart Intelligence
5) Restworld: @Restworld Blog
6) Il Blog di Davide Benesso: @Davide Benesso: curiosità e automiglioramento
7) Gaming Review: @GamingReview.it
8) WPC Tech: @WPC Tech
9) The Submarine: @The Submarine
10) Manolo Macchetta: @Manolo Macchetta
11) Flavio Pintarelli: @Flavio Pintarelli | Writer & Strategist
12) Giovanni Bertagna: @Giovanni Bertagna - Blog
CONOSCI ALTRI BLOG E NEWSLETTER BASATI SU GHOST? ALLORA SEGNALACELI!
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oradecima by Martino Wong
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13) Funghi: il blog di 3BMeteo @Passione Funghi - Il portale 3BMeteo dedicato ai Funghi
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lgsp
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Ma con 3bmeteo qui iniziano ad arrivare i VIPs sul fediverso!
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in reply to lgsp • •@lgsp i cosiddetti VIP che decideranno di aprirsi alla federazione saranno benvenuti e starà a loro portare con sé un progetto comunicativo compatibile con le dinamiche del fediverso libero. In questo senso gli strumenti federati di Wordpress e Ghost sono perfetti per gli account professionali che vogliono affacciarsi alla federazione
@Passione Funghi - Il portale 3BMeteo dedicato ai Funghi
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Flavio Pintarelli | Writer & Strategist
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Giovanni Bertagna - Blog
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