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in reply to LadyButterfly she/her

do you mean the holy grail of

firstname@gmail.com

or the slightly uncommon

firstnamelastname@gmail.com?

in reply to FundMECFS

I got firstnamelastname@gmail.com when gmail was still 'invite only'.

The one drawback to that is there is a General in the U.S. Army with my exact name who doesn't understand how email works and apparently gives out my email address as his. I wish I knew what his actual email address was so I could let people know what it is. I bet he's missing out on a lot of VA functions and barber appointments because he couldn't be assed to remember his actual email address.

in reply to Wolf

I have first name lastname too. And tbh… It’s a bit of a curse.

I have 2 swedish people wirh the same name as me give it to whatever websites they sign up for at random.

(I’m pretty sure its two people, but oculd also be one person)

Questa voce è stata modificata (5 mesi fa)
in reply to LadyButterfly she/her

My name is uncommon enough that I can always pick my name everywhere, and when I can't it means I forgot I had an account.


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In eigener Sache: „Established 2023“

Zwei Jahre. 24 Monate. 730 Tage. So lange gibt es diesen Blog – und das nur, weil ich eigentlich nur für mich die Mediatheken durchforste, um Filme zu finden, die etwas riskieren. Filme, die weh tun, irritieren, begeistern, wütend machen. Filme, die nicht glatt gebügelt wurden, Filme für meinen ganz privaten Eskapismus. Ich schreibe darüber, weil sie mich beschäftigen. Weil ich etwas sehe, das nicht untergehen sollte im Strom der Flachware. Und weil ich glaube, dass Filmkritik viel mehr sein kann als Konsumberatung.



Pignio pignatico si rende superpignastico per pignare cose e cosine


L’altro giorno mi è venuta l’idea pazza che più pazza non si può etc etc… solito andazzo. Ma, per quanto l’andazzo sia sempre lo stesso del cazzo, il risultato delle mie macchinazioni è anche stavolta originale, e la primissima versione utilizzabile di esso è già in produzione da ieri sera. Occhi aperti sul nuovissimo gnammifico […]

octospacc.altervista.org/2025/…


Pignio pignatico si rende superpignastico per pignare cose e cosine


L’altro giorno mi è venuta l’idea pazza che più pazza non si può etc etc… solito andazzo. Ma, per quanto l’andazzo sia sempre lo stesso del cazzo, il risultato delle mie macchinazioni è anche stavolta originale, e la primissima versione utilizzabile di esso è già in produzione da ieri sera. Occhi aperti sul nuovissimo gnammifico pezzo di software che è Pignio.octt.eu.org!!! (Che per poco non rischiava di chiamarsi Octterest…) 💣💫💥
Schermata home della app, che mostra i pin più recenti da tutti gli utenti in vista mattoneria
Questo coso spunta fuori dal fatto che, negli ultimi tempi, stava uscendo sempre più la necessità per me di avere un merdino per salvare ed organizzare elementi come link singoli o file multimediali, anche e soprattutto al volo, e potenzialmente renderli accessibili al pubblico… non so: memini, reference, cose da stampare, forse roba PDF file, tutto sotto il mio controllo a prova di sparizione. Ovviamente, una cartella con varie sottocartelle (magari sincronizzata su una repo Git pubblica), che in altri casi sarebbe l’opzione più ovvia, nel complesso qui non va bene, perché l’agilità va a farsi benedire… ma, io sono pur sempre una ragazza magica, dunque non devo accontentarmi delle soluzioni esistenti!!! 😍

In effetti, di software specializzati per salvare cose ce ne sono a bizzeffe… ne hosto io stessa da anni uno per link e articoli dal web, Shiori… però, non so, manca in tutti quella cosa in più per questo caso d’uso… Tra cui, il fatto che è bello facile a salvare elementi singoli dentro tutti quei robi, ma se io ipoteticamente (…e praticamente) avessi cartelle già piene di roba sul PC, che stracavolo dovrei fare? Quindi, beh, semplicemente ho progettato Pignio per operare direttamente sul file system, pescando e salvando sia file che metadati da e su file nella cartella del server, e ho fuso insieme quei due universi che mai devono toccarsi, rispettivamente della banalità informatica e dell’alta informaticain altre parole, è flat-file, e sono negativamente stupita del fatto che non esista alcun altro software lato server per questo scopo qui ma con questa caratteristica. 🤥

Ora è davvero nelle fasi iniziali, e funziona bene… bisognerà vedere poi quanto regge, soprattutto con decine o centinaia di migliaia di file multimediali da trovare sul disco, con altrettanti file INI messi affianco da cui vengono letti i metadati (e quanto sarà l’overhead sul disco avendo tutti questi file da poche centinaia di byte ciascuno), ma la struttura del file system (per gli elementi creati dalla app stessa, identificati da un ID Snowflake, non i file tirati da fuori) penso di averla architettata bene. Sarà davvero la prova definitiva per l’architettura flat-file, se davvero finisco per riempire il sistema con questo passo… ma, in compenso, una repo Git sarà perfetta per fare il backup di tali questi miei preziosi dati (cosiddetto “mio tessoro“), non avendo blob di database. 🤤

Lo stile dell’interfaccia, e a breve anche il sistema di raggruppamento di elementi in collezioni, vabbé, l’ho copiato spudoratamente da Pinterest, e mi sembra ben ovvio… ma, differenza di Pinterest, Pignio ha vantaggi molto tosti… in primis è mio, quindi posso sistemarlo per non avere tutti i bug di merda (Pinterest ne ha infiniti!), poi è self-hostabile, quindi i dati sono già sempre fisicamente in mano a me; e, in più, funziona senza JavaScript, e quindi anche su browser vecchi (pur se con un layout mezzo rotto su quelli, per via del framework che ho usato, UIKit)… figurarsi se io trascuravo proprio una cosa del genere. 😤

Il lavoro da fare è ancora tantino però (e te pareva), perché, a parte le collezioni, ci sono cose solo da sistemare. Cose piccole, come l’importazione automatica di elementi da feed RSS esterni (…ed implementare i feed della roba dalla app stessa)… ma poi anche cose grosse ma assolutamente necessarie, come avere un OCR automatico sulle immagini, o più in generale il riconoscimento dei contenuti per fare tagging automatico, così da ottimizzare la ricerca e potenzialmente avere un algoritmo di suggerimento utile in un’istanza con più utenti. A proposito… ancora non ho nemmeno finito di implementare i permessi per gli utenti, quindi non posso invitare ancora nessuno a provare la mia istanza… però, ho reso pubblico il codice già da ieri (nonostante inizialmente pensavo di aspettare un po’, perché potrei cambiare alcune cose della struttura dati… ma francamente non freca): gitlab.com/octospacc/Pignio. GODETE!!! 😈😳

#Dev #FlatFile #media #Pignio #Pinterest #selfhost #sviluppo #webapp #webdev




Buongiorno


primo [strong]messaggio[/strong] :blush: [img=https://cdn.bsky.app/img/banner/plain/did:plc:xgiwtxbtt6xc7low5vdz7dq4/bafkreihowoxwn5kuczf2lkerkgv55lblose3so6kwij7wjtwwiqr2v4ow4@jpeg]I ranger espongono la bandiera americana al contrario, simbolo di emergen
primo messaggio :blush:



Il problema delle patate - Una storiella nata in Francia e raccontata da Lucio Russo nel suo "Segmenti e bastoncini" per esemplificare il tracollo della prparazione matematica negli studenti della


crosspostato da: poliversity.it/users/macfranc/…

Il problema delle patate - Una storiella nata in Francia e raccontata da Lucio Russo nel suo "Segmenti e bastoncini" per esemplificare il tracollo della prparazione matematica negli studenti della scuola

@scuola

Per mostrare un esempio del dibattito sul deterioramento dell'insegnamento scientifico, diffuso in termini analoghi in tutto il mondo occidentale, riportiamo la storiella del "problema delle patate", che, nata in Francia, è stata riproposta recentemente in Spagna. [Nota. Il "problema delle patate", ripreso da una rivista spagnola, è stato riproposto in traduzione italiana da Ana Millàn Gasca nel numero marzo-giugno 1996 di "Lettera matematica". Ho abbreviato leggermente il testo. Fine nota.] Si tratta della descrizione delle successive modifiche di un semplice problema di aritmetica.

1960.

Un contadino vende un sacco di patate per 1000 pesetas. Le sue spese di produzione sono i 4/5 del prezzo di vendita. Qual è il suo guadagno?

1970 (insegnamento "tradizionale").

Un contadino vende un sacco di patate per 1000 pesetas. Le sue spese di produzione sono i 4/5 del prezzo di vendita, e cioè 800 pesetas. Qual è il suo guadagno?

1970 (insegnamento "moderno").

Un contadino scambia un insieme P di patate con un insieme M di monete. La cardinalità dell'insieme M è uguale a 1000 e ogni elemento di M vale una peseta. Disegna 1000 grossi punti che rappresentino gli elementi dell'insieme M. L'insieme S delle spese di produzione è un sottoinsieme di M ed è formato da 200 grossi punti in meno di quello dell'insieme M. Rappresenta l'insieme S e rispondi alla domanda seguente: qual è la cardinalità dell'insieme G che rappresenta il guadagno? Disegna G in colore rosso.

1980 (insegnamento "rinnovato").

Un contadino vende un sacco di patate per 1000 pesetas. Le sue spese di produzione sono 800 pesetas e il suo guadagno è di 200 pesetas. Sottolinea la parola "patata" e discutine con il tuo compagno.

1990 (insegnamento "riformato").

Supponendo che degli agricoltori vogliano vendere un sacco di patate per 1000 pesetas, fai un sondaggio per determinare il volume della domanda potenziale di patate nel nostro paese. Completa questa ricerca analizzando gli elementi del problema, mettendo in rapporto gli elementi fra loro e cercando il principio del rapporto fra questi elementi. Per finire, fai una tabella a doppio ingresso, indicando in orizzontale, in alto, i nomi degli elementi citati, e in verticale, in basso, diversi modi di cucinare le patate.

Lucio Russo, Segmenti e bastoncini - Dove sta andando la scuola? - Milano 1998

LINK ALLA STORIA ORIGINALE



Il problema delle patate - Una storiella nata in Francia e raccontata da Lucio Russo nel suo "Segmenti e bastoncini" per esemplificare il tracollo della prparazione matematica negli studenti della scuola

@scuola

Per mostrare un esempio del dibattito sul deterioramento dell'insegnamento scientifico, diffuso in termini analoghi in tutto il mondo occidentale, riportiamo la storiella del "problema delle patate", che, nata in Francia, è stata riproposta recentemente in Spagna. [Nota. Il "problema delle patate", ripreso da una rivista spagnola, è stato riproposto in traduzione italiana da Ana Millàn Gasca nel numero marzo-giugno 1996 di "Lettera matematica". Ho abbreviato leggermente il testo. Fine nota.] Si tratta della descrizione delle successive modifiche di un semplice problema di aritmetica.

1960.

Un contadino vende un sacco di patate per 1000 pesetas. Le sue spese di produzione sono i 4/5 del prezzo di vendita. Qual è il suo guadagno?

1970 (insegnamento "tradizionale").

Un contadino vende un sacco di patate per 1000 pesetas. Le sue spese di produzione sono i 4/5 del prezzo di vendita, e cioè 800 pesetas. Qual è il suo guadagno?

1970 (insegnamento "moderno").

Un contadino scambia un insieme P di patate con un insieme M di monete. La cardinalità dell'insieme M è uguale a 1000 e ogni elemento di M vale una peseta. Disegna 1000 grossi punti che rappresentino gli elementi dell'insieme M. L'insieme S delle spese di produzione è un sottoinsieme di M ed è formato da 200 grossi punti in meno di quello dell'insieme M. Rappresenta l'insieme S e rispondi alla domanda seguente: qual è la cardinalità dell'insieme G che rappresenta il guadagno? Disegna G in colore rosso.

1980 (insegnamento "rinnovato").

Un contadino vende un sacco di patate per 1000 pesetas. Le sue spese di produzione sono 800 pesetas e il suo guadagno è di 200 pesetas. Sottolinea la parola "patata" e discutine con il tuo compagno.

1990 (insegnamento "riformato").

Supponendo che degli agricoltori vogliano vendere un sacco di patate per 1000 pesetas, fai un sondaggio per determinare il volume della domanda potenziale di patate nel nostro paese. Completa questa ricerca analizzando gli elementi del problema, mettendo in rapporto gli elementi fra loro e cercando il principio del rapporto fra questi elementi. Per finire, fai una tabella a doppio ingresso, indicando in orizzontale, in alto, i nomi degli elementi citati, e in verticale, in basso, diversi modi di cucinare le patate.

Lucio Russo, Segmenti e bastoncini - Dove sta andando la scuola? - Milano 1998

LINK ALLA STORIA ORIGINALE




S'è destra - Redistribuire violenza e non ricchezza



in reply to Ephera

Das paßt einfach nur ins Bild eines ganz allgemeinen Kollaps der Biodiversität. Wir stecken im von den unschönen Nebenwirkungen des Industriezeitalters ausgelösten 6. Massenaussterben der Erdgeschichte, da geht die Biomasse von allen möglichen Spezies zurück, während die einiger weniger Arten rapide ansteigt -- nicht nur Menschen, ihre domestizierten Pflanzen- und Tierspezies und die davon abhängigen Spezies wie Parasiten und Schädlinge, sondern auch verschleppte invasive Spezies sowie solche Generalisten, für die der Niedergang komplexer Ökosysteme riesige ungenutzte Nischen eröffnet.
Na ja, vermutlich ist das Industriezeitalter in 200-300 Jahren komplett vorbei, und der Kaputtalismus mit seinem bösartigen tumorhaften Wirtschaftswachstum kollabiert spätestens um 2050, wenn er überhaupt noch so lange durchhält. Interessant ist, wie schlimm die kumulativen Schäden an allen möglichen ökologischen Systemen dieses Planeten bis dahin noch werden. Wenn nur so 50-60% aller Spezies aussterben, stehen die Chancen sehr gut, daß hinreichend viele Menschen den Kollaps überleben, daß die Hominiden nicht aussterben. Wenn wir es so weit eskalieren lassen, daß 90% aller Spezies aussterben, dann verschwinden mit hoher Wahrscheinlichkeit alle ökologischen Nischen für große Landwirbeltiere, und das sind wir dummerweise halt auch. Egal wie es läuft, in 5-10 Millionen Jahren ist die Biosphäre wieder völlig normal, nur halt mit anderen Spezies, die aus den Überlebenden evolvieren.
Um Ameisen würde ich mir keine Sorgen machen, die haben diverse ganz gewaltige Massensterben überlebt. Selbst wenn die meisten Spezies von denen verschwinden, ist das nicht allzu schlimm für die Ameisen insgesamt. Problematisch ist eher, daß die verschwindenden Ameisenspezies alle möglichen Tiere und Pflanzen beeinflussen, und daß sich dort, wo sie verschwinden, andere Spezies breitmachen, die andere Einflüsse auf das lokale Ökosystem haben.


I can't login to the Fediverse Canvas using my PieFed account


I'm trying to login here --> canvas.fediverse.events but can't seem to.

Maybe this helps?

curl 'https://auth.fediverse.events/api/v1/login/step/username' \  
  -H 'Accept: */*' \  
  -H 'Accept-Language: en-US,en;q=0.7' \  
  -H 'Connection: keep-alive' \  
  -H 'Content-Type: application/json' \  
  -b 'connect.sid=s%3AyUrOl_jKXQ...removed.for.reasons...2wm7rkbzw5wdkvg2%2Bdzw' \  
  -H 'Origin: https://auth.fediverse.events' \  
  -H 'Referer: https://auth.fediverse.events/login?return=%2Finteraction%2F5_Yx..removed..oAld' \  
  -H 'Sec-Fetch-Dest: empty' \  
  -H 'Sec-Fetch-Mode: cors' \  
  -H 'Sec-Fetch-Site: same-origin' \  
  -H 'Sec-GPC: 1' \  
  -H 'User-Agent: Mozilla/5.0 (X11; Linux x86_64) AppleWebKit/537.36 (KHTML, like Gecko) Chrome/138.0.0.0 Safari/537.36' \  
  -H 'sec-ch-ua: "Not)A;Brand";v="8", "Chromium";v="138", "Brave";v="138"' \  
  -H 'sec-ch-ua-mobile: ?0' \  
  -H 'sec-ch-ua-platform: "Linux"' \  
  --data-raw '{"username":"Ek-Hou-Van-Braai","instance":"piefed.social"}'  
I can't login to the Fediverse Canvas using my PieFed account
Questa voce è stata modificata (5 mesi fa)
in reply to Ek-Hou-Van-Braai

Don't put a @ on the front, that'll get you to the next step and at that point it will try to send you a PM but it never arrives when I try it.

Sorry 😀

in reply to Rimu

I didn't put a @ there, the UI just shows that, if you look at the cURL request it's just my username

{"username":"Ek-Hou-Van-Braai","instance":"piefed.social"}


Mumford & Sons – Babel (2012)


Ormai sono acclamati come rock star, ma guardateli in copertina: più facile scambiarli per impiegati in relax dopolavoristico. O in un gruppo di buskers di classe media, con le custodie degli strumenti appoggiate per strada... Leggi e ascolta...


Mumford & Sons – Babel (2012)


immagine

Ormai sono acclamati come rock star, ma guardateli in copertina: più facile scambiarli per impiegati in relax dopolavoristico. O in un gruppo di buskers di classe media, con le custodie degli strumenti appoggiate per strada. Il verdetto di “Babel”, secondo album dei lanciatissimi Mumford & Sons , è più che confortante. Se non la fantasia, i quattro ragazzi di West London hanno portato al potere passione, semplicità, una ventata di freschezza e di irresistibile comunicativa... rockol.it/recensioni-musicali/…


Ascolta: album.link/i/1440810431


HomeIdentità DigitaleSono su: Mastodon.uno - Pixelfed - Feddit




Cyclists don’t break traffic laws any more than drivers, says new stuy


cross-posted from: feddit.org/post/15639363

in reply to TheTwelveYearOld

I run Firefox with uBlock Origin in my work as well as private device for > 2 years without any issues including tricky applications like Citrix, Virtual Desktops etc.

On my mobile, I use Fennec with uBlock Origin, Decentraleyes and PrivacyBadger and sometimes have some small issues, so I have to view the page in Desktop mode instead.

But compared to a web full of ads, it's a difference like day and night. Definitely won't go back any time soon!






Create a Professional Logo with AI – Step-by-Step Digital Guide


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[2025] Canvas Support


having issues or don't know where to post a short question? you've found the post for that!

post your questions below or in our Matrix or our Discord

in reply to grant 🍞

It doesn't seem like I'm getting a DM to my account (I'm on a MBin instance)


Chinese Scientists Create Cyborg Bees That Can Be Controlled Like Drones for Undercover Military Missions


cross-posted from: jlai.lu/post/22560365



Chinese Scientists Create Cyborg Bees That Can Be Controlled Like Drones for Undercover Military Missions







in reply to flamingos-cant (hopepunk arc)

Me staring at my shit in the toilet like

👁️👄👁️

Questa voce è stata modificata (5 mesi fa)


in reply to LadyButterfly she/her

🫡

It feels nice to feel seen and not be dismissed as a political issue for once. Thanks.


in reply to Zerush

oh shit ya i just wanted to listen to some music but fuck ya lets record my brain activity
in reply to butsbutts

Sensors to record Brain activity maybe later can send also impulses to the brain, if Apple Music want that you like and buy a new song 😈
Questa voce è stata modificata (5 mesi fa)
in reply to Zerush

Definitely would not be used to monitor user data and then used for targetted advertisements. \s

On the side note, this could be pretty slick if open source community is able to use them for all kinds of purposes.


in reply to themachinestops

Why are gamers still buying EA and Ubisoft? I thought we all banned them from civilized society ages ago. I mean, those stupid microtransactions, secondly, they force you to have another account and password, stupid extra launchers, and that crashing bullshit on PC... there were literally a million reasons these games sucked before the new complaints were popular. There are a bajillion games out there. Let's tell these losers to pound sand and collectively put them out of business already. We just have to make cookie cutter copies lame and out of fashioned and that would kill a lot of their business. Shun the non-believers who play Assassin's Creed!



Evarist Bartolo: 50 Years of Deceiving Russia & the Collapse of Pan-European Security




Evarist Bartolo: 50 Years of Deceiving Russia & the Collapse of Pan-European Security



in reply to disevani

Regarding the SIZE of the device: forum.fairphone.com/t/switch-t… (I am NOT the company) /u
Questa voce è stata modificata (5 mesi fa)
Unknown parent

lemmy - Collegamento all'originale
timbuck2themoon
You can use the plexus app off f droid to see. Maybe they have a website too. The app let's people upload reviews from their degoogled phones to tell people if a certain app works or not.



Using Clouds for too long might have made you incompetent


My take on how a decade (or more) of using cloud services for everything has seemingly deskilled the workforce.

Just recently I found myself interviewing senior security engineers just to realize that in many cases they had absolutely no idea about how the stuff they supposedly worked with, actually worked.

This all made me wonder, is it possible that over-reliance on cloud services for everything has massively deskilled the engineering workforce? And if it is so, who is going to be the European clouds, so necessary for EU's digital sovereignty?

I did not copy-paste the post in here because of the different writing style, but I get no benefit whatsoever from website visits.



in reply to fossilesque

“We found the fossil halfway up Virginia”

“WHO THE FUCK IS VIRGINIA AND WHY DOES SHE HAVE A FOSSIL INSIDE HER??”

Questa voce è stata modificata (5 mesi fa)


Can the term 'link aggregator' be changed to 'decentralized forum'


Or another term which is more descriptive. This is the first thing people see when they type in Lemmy

Fediverse reshared this.

in reply to geneva_convenience

Changed the text to "forum and link aggregator".

github.com/LemmyNet/joinlemmy-…

in reply to Nutomic

Thank you! Great to see some lowering to technical barrier to entry for the Fediverse.

I believe the biggest barrier to entry for Lemmy is not a lack of features but the technical lingo required.

Questa voce è stata modificata (5 mesi fa)