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Sempre meno voglia di attraversare l'oceano.

#stampasvizzera #buonsenso

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Rilasciata FreeBSD 15.0: ecco le novità e i miglioramenti della nuova versione


Dietro molte delle applicazioni e servizi digitali che diamo per scontati ogni giorno si cela un gigante silenzioso: FreeBSD. Conosciuto soprattutto dagli addetti ai lavori, questo sistema operativo Unix-like è diventato il cuore pulsante di infrastrutture di networking tra le più sofisticate al mondo.

La sua stabilità, le prestazioni eccezionali e la flessibilità nell’ottimizzazione delle reti lo rendono la scelta prediletta per ambienti critici e ad alto traffico. Eppure, pochi sanno che dietro il funzionamento fluido di piattaforme come WhatsApp, alcune componenti di Netflix, le console PlayStation di Sony e persino i firewall e router di Juniper Networks, c’è proprio FreeBSD.

Grazie alla sua capacità di gestire grandi volumi di connessioni simultanee, di instradare traffico complesso e di garantire bassa latenza, FreeBSD si conferma come il “motore invisibile” delle comunicazioni digitali moderne: affidabile, potente e sorprendentemente discreto.

A quasi due anni dal rilascio della versione 14.0, il progetto FreeBSD ha rilasciato una nuova versione principale, FreeBSD 15.0. Le immagini di installazione sono ora disponibili per il download per le architetture amd64, aarch64, armv7, powerpc64, powerpc64le e riscv64.

Sono state inoltre preparate immagini per sistemi di virtualizzazione nei formati QCOW2, VHD, VMDK e raw, nonché per opzioni cloud, tra cui ambienti Amazon EC2, Google Compute Engine e Vagrant.

Allo stesso tempo, gli sviluppatori hanno aggiornato la loro policy sul ciclo di vita. A partire dal ramo 15, il periodo di supporto per i rami significativi dopo la prima versione (15.0) è stato ridotto da cinque a quattro anni, con nuovi rami principali che appariranno ogni due anni.

Le versioni intermedie (15.1, 15.2, 15.3) sono previste per essere rilasciate circa ogni sei mesi e, dato il supporto simultaneo di due rami, una nuova versione verrà rilasciata circa ogni tre mesi: 15.4, 16.1, 15.5, 16.2 e così via, con una pausa di sei mesi prima della successiva versione principale, come la 16.0. Le note di rilascio ufficiali, oltre alle nuove funzionalità della versione 15.0, riepilogano anche le modifiche precedentemente introdotte nei rami 14.1, 14.2 e 14.3.

Una delle principali modifiche introdotte nella versione 15.0 riguarda il modello di manutenzione del sistema di base. I componenti di base possono ora essere installati e aggiornati utilizzando il gestore di pacchetti pkg: i cosiddetti pacchetti pkgbase possono essere inclusi nel supporto di installazione per l’installazione offline o scaricati dal repository pkg.freebsd.org.

Nella configurazione di pkg (/etc/pkg/FreeBSD.conf), il repository FreeBSD-base è disabilitato di default, ma il nuovo metodo è già utilizzato di default nelle immagini di macchine virtuali e cloud ed è attualmente considerato sperimentale per le installazioni standard. Il programma di installazione bsdinstall offre due modalità di installazione: quella tradizionale con un sistema di base monolitico e aggiornamenti tramite freebsd-update, e una nuova opzione con pacchetti separati.

Un passo importante è stato compiuto anche verso la sicurezza della build chain. FreeBSD 15.0 può essere compilato in ambienti non privilegiati, senza privilegi di root, e sia le ISO di installazione che le immagini delle macchine virtuali possono essere create senza privilegi. Sono state implementate anche build riproducibili: i binari risultanti sono deterministici e possono essere verificati rispetto al codice sorgente, riducendo il rischio di modifiche nascoste.

La release modifica anche l’architettura. Il progetto ha interrotto la produzione di immagini di installazione e repository binari per i386, ARMv6 e PowerPC a 32 bit, lasciando ARMv7 come unica piattaforma a 32 bit supportata. Tuttavia, la possibilità di compilare localmente applicazioni a 32 bit e di utilizzare la modalità COMPAT_FREEBSD32 su un kernel a 64 bit rimarrà almeno fino alla fine del ciclo di vita del ramo FreeBSD 16.

Sono state aggiunte al kernel chiamate di sistema che implementano il meccanismo inotify compatibile con Linux per il monitoraggio delle modifiche al file system, semplificando il porting dei programmi che si basano su questo modello di notifica. Sono stati implementati attributi di file denominati in stile Solaris, fornendo un meccanismo alternativo di attributi estesi per ZFS e NFSv4: gli attributi sono memorizzati in una directory di servizio, invisibili allo spazio dei nomi normale, e sono trattati come file normali; un elenco di essi può essere recuperato, ad esempio, tramite readdir().

Il sottosistema di sicurezza ha ricevuto un nuovo strumento di gestione dei permessi. Il modulo mac_do, che consente di definire policy tramite le quali gli utenti non privilegiati possono modificare le credenziali dei processi, è stato dichiarato pronto per l’uso . L’utilità mdo, funzionalmente simile a su, è ora disponibile per l’esecuzione di comandi come un altro utente senza suid root.

Infine, FreeBSD 15.0 include un importante aggiornamento dello spazio utente e degli strumenti di sviluppo. Questo include LLVM 19.1.7, OpenSSH 10.0p2, OpenSSL 3.5.4, OpenZFS 2.4.0rc4, Lua 5.4.8, jemalloc 5.3.0, Awk 20250804 con supporto UTF-8, bc 7.1.0, unicode 16.0.0, ncurses 6.5, libarchive 3.8.2, tcpdump 4.99.5, unbound 1.24.1, less 679, file 5.46, GoogleTest 1.15.2 e altri componenti aggiornati, rendendo il ramo 15 più moderno sia per gli scenari server che desktop.

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Esempi da seguire. Città di Lugano, impara.

#stampasvizzera #buonsenso

tio.ch/ticino/attualita/188869…

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Giornate splendide per passeggiare in Ticino.

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Situazioni che si presentano quotidianamente. Le radio potrebbero passare un messaggio preregistrato. I giornali pubblicano le informazioni sullo stato del traffico in prima pagina. Nessuno che parli mai di soluzioni sensate.

#stampasvizzera #buonsenso

tio.ch/ticino/attualita/188641…

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Quattro passeggeri, ministro dell'ambiente... Nessun altro partiva dall'Europa?

#stampasvizzera #buonsenso

tio.ch/svizzera/attualita/1885…

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È permesso consumare un prodotto alimentare in negozio prima di averlo pagato

  • Sì (33%, 1 vote)
  • No (33%, 1 vote)
  • Dipende (33%, 1 vote)
3 voters. Poll end: 2 settimane fa

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"The love we feel in our earliest years fundamentally shapes who we become and how we thrive as adults"

Sono d'accordo con il messaggio. L'applicazione richiederebbe pesanti ripensamenti sui valori e priorità della società. E un grandissimo passo indietro verso la tradizionalità e, implicitamente, la normalizzazione (intesa come una limitazione dei diritti individuali in determinati contesti, non come una discriminazione).

#stampainternazionale #buonsenso

bbc.in/3Xz54OW

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Senza voler fare l'ennesima polemica, ma i diritti dei ticinesi chi li difende? I frontalieri con lo stipendio che guadagnano in Svizzera investono, risparmiano e fanno vacanza più volte all'anno. Nonostante le tassazioni. I ticinesi a malapena pagano l'affitto, la cassa malati e le scuole dei figli. Sfruttando i sussidi statali.

#stampasvizzera #buonsenso

tio.ch/ticino/cronaca/1883509/…

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Siamo davvero una specie che merita l'estinzione.

#stampasvizzera

rsi.ch/s/3270173

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Altro che child safety, la confezione è più inespugnabile del Louvre.

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Chiesa di Santa Maria Maddalena, Ferrera di Varese.

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Pizzo della Croce (Monte Crocione) in veste autunnale.

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Pochi giorni fa sono state pubblicate le statistiche sugli incidenti stradali. La Svizzera non ha fatto una gran bella figura, con un aumento numerico del 30% ca. Eppure molti Comuni sono contrari alle misure proposte dalla Confederazione per affrontare le problematiche legate alla motonormatività.

Vanno implementate soluzioni globali e coordinate. La frammentazione dei Comuni è troppo elevata perché abbia un senso dare a ognuno la possibilità di decidere il da farsi.

rsi.ch/s/3258749

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Riflessione sul degrado umano e la deriva culturale

Stiamo attraversando un periodo storico in cui la coesione sociale sembra dissolversi: cresce l’individualismo, la fiducia reciproca si erode e riemerge una mentalità di chiusura, sospetto e semplificazione autoritaria. È la stessa dinamica che alimenta l’avanzata delle destre estreme in molti paesi.

Le cause non sono uniche: sono intrecciate tra ambiente, tecnologia, economia, cultura e psicologia collettiva.

Inquinamento invisibile: microplastiche e sostanze tossiche

Le microplastiche e le cosiddette “sostanze eterne” (PFAS, bisfenolo A, ftalati) sono ormai presenti in quasi tutti gli ecosistemi, nel suolo, nei fiumi, perfino nei nostri organi.

Studi recenti hanno trovato microplastiche nello stomaco umano, con una media di 9,4 particelle per individuo in analisi post-mortem.

La ricerca segnala effetti avversi su apparato digerente, respiratorio e riproduttivo, con alterazioni del microbioma intestinale e infiammazione cronica.

Queste sostanze interferiscono con ormoni e metabolismo, e potrebbero influenzare anche l’umore e la stabilità emotiva, come suggeriscono studi sugli interferenti endocrini.

Quando il corpo è indebolito da sostanze che alterano equilibrio e benessere, anche la mente collettiva si fa più fragile. Si diventa meno resistenti allo stress, più irritabili, più inclini al pessimismo o alla rabbia: un terreno fertile per la manipolazione politica e le derive estremiste.

Migrazione, identità e percezione del rischio

Le migrazioni — interne o internazionali — modificano il volto delle comunità e spesso suscitano sentimenti contrastanti.

Le ricerche mostrano che la paura dell’immigrazione è spesso scollegata dai dati reali sulla criminalità. In Cile, per esempio, un ampio studio ha rilevato che l’arrivo di immigrati ha aumentato la percezione di insicurezza, ma non i tassi reali di reato.

Altri studi confermano che non esiste un legame strutturale tra immigrazione e aumento della criminalità. Tuttavia, in contesti di esclusione o degrado urbano, la disorganizzazione sociale può favorire fenomeni devianti.

Il tema più complesso riguarda la perdita di identità culturale. Quando le comunità si sentono trascurate o travolte da cambiamenti rapidi, nasce la nostalgia di un passato “più sicuro” e la ricerca di appartenenza esclusiva.

Questo sentimento, più psicologico che razionale, è una delle leve che spinge molti verso le ideologie di chiusura e nazionalismo radicale.

L’attenzione spezzata: genitori, cellulari e bambini

La trasformazione digitale sta cambiando in profondità anche la vita familiare. L’uso eccessivo del cellulare da parte degli adulti — e dei più piccoli — ha effetti che iniziamo solo ora a comprendere pienamente.

Una ricerca del 2023 ha mostrato che i genitori distratti dal telefono riducono la vigilanza e l’interazione affettiva con i figli, con conseguenze sullo sviluppo emotivo.

Una meta-analisi su 51 studi ha trovato una correlazione significativa tra uso eccessivo dello smartphone e sentimenti di trascuratezza o disagio nei bambini.

L’esposizione prolungata agli schermi è legata a disturbi del sonno, ansia, calo dell’empatia e difficoltà scolastiche.

Non si tratta solo di salute mentale: una generazione che cresce senza un contatto empatico costante rischia di diventare più isolata, più fragile, meno capace di fidarsi. È un terreno in cui le semplificazioni e le ideologie estreme attecchiscono più facilmente.

La convergenza delle cause

Tutti questi fattori – ambientali, culturali, psicologici e tecnologici – si sommano.

Un corpo inquinato, una mente sovraccarica, una cultura frammentata e una socialità indebolita producono una società più ansiosa e polarizzata.

Le piattaforme digitali, con algoritmi che premiano emozioni forti, amplificano questa instabilità. E quando la paura diventa la lente con cui si guarda il mondo, la promessa dell’“uomo forte” o della “nazione pura” diventa seducente.

Possibili rimedi (se la volontà politica lo permetterà)

Ambiente e salute: riduzione dell’uso di plastiche monouso, monitoraggio delle microplastiche negli alimenti, bonifica delle aree contaminate, limiti severi ai PFAS e agli interferenti endocrini.

Migrazione e coesione: integrazione reale (lingua, lavoro, partecipazione civica), contrasto alla segregazione urbana, valorizzazione delle culture locali come parte di un mosaico comune.

Famiglia e educazione digitale: sensibilizzazione sull’uso equilibrato dei dispositivi, formazione dei genitori, tempo di qualità condiviso, spazi comunitari per il gioco e l’incontro.

Tecnologia e informazione: trasparenza degli algoritmi, promozione di contenuti che stimolino dialogo e fiducia, educazione al pensiero critico.

Politica e fiducia: lotta alla corruzione, finanziamenti trasparenti, consultazione dei cittadini nelle decisioni pubbliche.

Conclusione

La crisi dell’umanità non è un destino, ma il risultato di pressioni multiple che logorano il corpo, la mente e la comunità.

Ritrovare equilibrio significa tornare a prendersi cura del mondo fisico e di quello umano con la stessa attenzione: respirare aria pulita, ma anche ascoltare il prossimo; ridurre la plastica, ma anche la distanza emotiva.

Non esiste rigenerazione ecologica senza rigenerazione morale e sociale.


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Chi paga la bolletta dell’intelligenza artificiale

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Dietro la promessa dell’intelligenza artificiale si nasconde una vorace macchina energetica: data center che consumano quanto interi Paesi, nuove centrali a gas e una corsa globale all’elettricità per alimentare il cervello digitale del


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Il Re burlone


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/il-re-b…
La vittoria di Milei alle elezioni argentine conferma un trend favorevole alla destra nel mondo libero. Il popolo argentino resta affascinato dall’uomo con la sega a motore. Non è un caso isolato tra i politici di destra, in quanto l’elettorato non vuole più seguire ragionamenti complessi e preferisce chi promette soluzioni

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Chiesa di San Paolo o chiesa rossa, Arbedo/Bellinzona

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Se mancano rispetto e buonsenso, benvengano delle leggi per proteggere le persone dai vizi altrui. Dalle mie parti per esempio sono troppi coloro che si fermano sull'uscio del locale a fumare, ovviamente con la porta aperta, e i parchi giochi sono attrezzati di posacenere.

#stampasvizzera #buonsenso

rsi.ch/s/3248255

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M'han fet arribar aquest vídeo:

Sabem de la brutalitat i inhumanitat d'aquests sionistes arribats de tot el món volent fer-se amb les terres dels palestins i no paran fins esclavitzar i d'exterminar-los, acabant amb Cisjordània com han fet amb Gaza.

#Criminals #Nazis

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Il furto al Louvre: quando i ladri insegnarono il Physical Pen Test a tutto il mondo


L’evento che ha scosso il mondo il 19 ottobre 2025 non è stato un disastro naturale o un crollo finanziario, ma il clamoroso furto dei gioielli di Napoleone dal Museo del Louvre. Al di là del valore storico e artistico, per la comunità della cybersecurity, questo episodio rappresenta il più didattico e costoso caso studio di Physical Pen Test dell’anno.

Il Louvre, con i suoi protocolli di sicurezza multistrato, sensori avanzati (biometrici, sismici, a infrarossi) e un team di vigilanza d’élite, può essere concettualizzato come l‘equivalente fisico di una rete aziendale con un’architettura Zero Trust e un WAF/Firewall di ultima generazione. La sua violazione dimostra che la vera resilienza non si basa sulla singola tecnologia, ma sull’integrazione e la verifica continua di processi, persone e tecnologie.

Tutto inizia dall’Open Source Intelligence


Un attacco di successo come quello al Louvre non inizia con l’azione, ma con una meticolosa raccolta di informazioni. Questo è l’equivalente dell’Open Source Intelligence nel dominio digitale.

Gli autori del furto hanno verosimilmente speso mesi, se non anni, a studiare la “superficie d’attacco” fisica tramite un’Identificazione Passiva e Attiva. Hanno analizzato i cicli di pattugliamento, le consegne e i cambiamenti di turno, spesso individuabili tramite semplici osservazioni o fonti social inattese, oltre ai “punti ciechi” delle telecamere di sorveglianza.

Chi si occupa di cybersecurity non può non notare un parallelo diretto con le TTP di un APT che effettua un fingerprinting dei target con mappatura dei sottodomini, analisi dei metadati dei documenti pubblici e lo studio dei profili social dei dipendenti chiave per identificare tecnologie e vulnerabilità comportamentali. L’attacco avviene solo quando il Threat Model è completo e verificato. L’obiettivo non è cercare un exploit ovvio, ma costruire un modello di minaccia completo e predittivo che permetta di agire con un’alta probabilità di successo e una bassa probabilità di rilevamento.

Una volta completata la ricognizione, il passo successivo è l’ingresso. Il fatto che il caveau sia stato raggiunto senza un’effrazione fisica eclatante indica un bypass sofisticato delle difese primarie.

Dal bypass tecnologico alle persone


I sistemi di sicurezza fisica, come quelli digitali, sono vulnerabili non per la loro esistenza, ma per la loro configurazione. Aggirare un sensore di movimento con un movimento al di sotto della soglia di rilevamento o neutralizzare un allarme sfruttando una temporizzazione difettosa tra i turni, è l’equivalente di sfruttare un WAF Bypass o una vulnerabilità di HTTP Request Smuggling dove un payload ambiguo passa inosservato.

Verosimilmente potrebbe essere stata sfruttata una debolezza nel firmware di un componente di sicurezza o un difetto logico nel protocollo di comunicazione degli allarmi: il “difetto zero-day” del sistema di allarme fisico. In sostanza è stato abusato il protocollo di sicurezza piuttosto che la sua robustezza fisica.

Ma l’attacco non è completo senza affrontare l’anello più debole della catena. Qui entra in gioco l’elemento più critico e dove l’analogia con la cybersecurity è più cruda.

Le speculazioni sull’uso di uniformi contraffatte o l’infiltrazione mirata di un insider evidenziano l’efficacia della manipolazione comportamentale.

Tra Tailgating e Social Engineering


Il concetto di Tailgating o Piggybacking non è solo seguire una persona autorizzata attraverso un accesso. In questo caso si presume una forma di Tailgating Sofisticato:

  • Falsa Identità Accreditata: Utilizzare abiti da manutentore o da addetto alle pulizie, ruoli con accesso ampio ma bassa sorveglianza, è l’equivalente di compromettere una Service Account a basso privilegio ma con accesso a una vasta porzione della rete interna.
  • Sfruttamento della Buona Fede: Un accesso avvenuto con l’inganno si basa sulla riluttanza umana a confrontarsi con una persona che sembra “appartenere” a quell’ambiente. Questo bypassa controlli d’accesso biometrici e tesserini magnetici, sfruttando la debolezza del sistema più complesso: la percezione umana.

Puoi spendere milioni in tecnologie, ma se non testi la tua Security Awareness e le procedure di verifica del personale contro il Social Engineering, la sicurezza fallirà sempre sull’anello umano.

Superato l’ostacolo umano, il successo finale non è l’accesso, ma l’esfiltrazione dei “Crown Jewels” senza intercettazione. Muoversi all’interno del museo senza innescare gli allarmi interni o essere intercettati dalle guardie di sicurezza, l’equivalente del Blue Team / SOC, richiede la conoscenza esatta delle vie di fuga e dei punti ciechi. È necessario intraprendere un Lateral Movement non convenzionale.

Il metodo di uscita, immortalato nel video che mostra i ladri scendere utilizzando la scala del camion per i “lavori”, è emblematico, è l’analogo digitale di un Command and Control Channel mascherato in traffico legittimo come, ad esempio, DNS o ICMP Tunneling. L’esfiltrazione è stata rapida e chirurgica, minimizzando il tempo in cui i ladri erano esposti ai sensori, esattamente come un APT riduce al minimo la permanenza sulla rete dopo il raggiungimento dell’obiettivo.

La Sicurezza come Paranoia Positiva


Dall’OSINT al C2 passando per il Social Engineering, il furto al Louvre è la prova definitiva che la sicurezza, in qualsiasi dominio, non è uno stato statico, ma un processo continuo di convalida e miglioramento. La fiducia nelle barriere difensive, il “Firewall Fisico“, ha portato a una compiacenza che è stata sfruttata.

Per la comunità della cybersecurity questo evento rafforza il principio che i controlli devono essere testati regolarmente da una prospettiva offensiva. Solo un rigoroso programma di Penetration Test che simuli attacchi a 360 gradi tramite tecnologia, processi e persone può esporre le lacune che, altrimenti, verrebbero sfruttate dal prossimo APT con gli strumenti giusti.

La sicurezza fallisce sempre per mancanza di immaginazione ed i ladri del Louvre ci hanno appena ricordato di espandere la nostra

L'articolo Il furto al Louvre: quando i ladri insegnarono il Physical Pen Test a tutto il mondo proviene da Red Hot Cyber.

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in reply to Cybersecurity & cyberwarfare

@Cybersecurity & cyberwarfare mi piace molto la conclusione: "La sicurezza fallisce sempre per mancanza di immaginazione e i ladri del Louvre ci hanno appena ricordato di espandere la nostra."

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How to Level Up Your Python Logs with Structlog

This Structlog guide covers configuration context JSON output error handling and OpenTelemetry integration to make your logs a useful signal for Observability.

dash0.com/guides/python-loggin…

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Jeans, semplicemente cosí...

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Giornate splendide per passeggiare in Ticino.

#paesaggio

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Giornate splendide per passeggiare in Ticino.

#paesaggio

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Cascata di nuvole.

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Per fortuna qualcuno riesce ancora a bloccare e frenare la rovina del paesaggio delle nostre montagne. Probabilmente avrebbe senso lavorare sulle abitudini di tutti e diminuire entrambe il consumo e la dipendenza dall'elettricità. L'uscita dal fossile sarebbe una buona opportunità.

#stampasvizzera #buonsenso

rsi.ch/s/3157099

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Converrebbe trasferirsi in città come Zurigo, dove la popolazione prende decisioni ragionate e sensate. A Lugano è stata bocciata l'estensione delle zone con velocità limitata a 30 km/h per la paura dei radar e delle multe...

#stampasvizzera #buonsenso

rsi.ch/s/3153573

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Orrido di Cunardo (VA).
Questa voce è stata modificata (2 mesi fa)

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Se dovessero davvero fioccare multe, significherebbe che la città sarebbe piena di criminali.

#stampasvizzera #buonsenso

ticinonews.ch/ticino/non-fare-…

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Lugano si dimostra ancora una volta amica degli automobilisti e della motonormatività. Un grande autosilo è disponibile nei paraggi.

#stampasvizzera #buonsenso

tio.ch/ticino/politica/1869401…

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Un articolo che descrive l'attività di arrotino di mio fratello.

#promozione

rsi.ch/s/3104768

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Due chilometri. Sette milioni di franchi.

#stampasvizzera #buonsenso

rsi.ch/s/3128717

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La parola "sorpresa" ci sta. Sembra una valutazione fatta da un turista piuttosto che da un residente. Inoltre avranno mediato alcuni valori, dato che il Comune di Lugano si estende per un vasto territorio che comprende le verdi ed economiche valli e montagne dei dintorni ma anche la grigia, trafficata, agitata e puzzolente città/dormitorio. Infine, gli affitti probabilmente non sono stati adeguati in proporzione ai salari e costi locali.

#stampasvizzera #buonsenso

tio.ch/svizzera/attualita/1868…

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in reply to CDN m1

Una classifica decisamente più vicina alla realtà.

#stampasvizzera #buonsenso

tio.ch/svizzera/attualita/1870…


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Uhm, e quei SUV che usano per portare i figli a scuola come si spiegano? Probabilmente mamma e papà dovrebbero riflettere sulla destinazione migliore per i soldi.

#stampasvizzera #buonsenso

tio.ch/ticino/attualita/186252…

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Scampoli d'estate.

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Progetti simili non dovrebbero nemmeno essere messi in discussione. Gli Automobil Club invece hanno fatto il loro tempo.

#stampasvizzera #buonsenso

Zurigo ripensa la zona della stazione rsi.ch/s/3086114

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Come se i limiti di velocità a 30 km/h risolvessero solo il problema dell'inquinamento fonico. Inoltre i rivestimenti fonoassorbenti indirizzano una minima parte del problema, forse la meno fastidiosa.

#stampasvizzera #buonsenso

tio.ch/svizzera/attualita/1865…

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Bambini più felici se i genitori hanno più tempo da trascorrere insieme a loro? Davvero sorprendente! Ad ogni modo sarei favorevole alla diffusione della settimana lavorativa di quattro giorni anche in Svizzera. E che si applichi anche ai negozi, riconquistando i giorni di riposo che tutti meritano.

#stampasvizzera #buonsenso

tio.ch/economia/dal-mondo/1863…

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Se l'unico modo per far tornare un po' di rispetto nelle persone è quello di toccarle nel portamonete, benvengano le multe. Certamente non solo a Londra e non solo sulla metropolitana. Purtroppo non vengono effettuati dei controlli seri e le sanzioni si contano sulle dita di una mano.

#stampasvizzera #buonsenso

tio.ch/dal-mondo/attualita/186…

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