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VERSIONE ITALIANA FRANCIA, LA CNIL MULTA AMAZON FRANCE LOGISTIQUE CON UNA MULTA DI 32 MILIONI DI EURO Amazon France Logistique che gestisce i magazzini del gruppo Amazon in Francia utilizza uno scanner per monitorare le prestazioni dei dipendenti durante il loro lavoro. A causa di molteplici reclami dei dipendenti e una serie di articoli comparsi …
in reply to Informa Pirata

Queste sanzioni non fanno bene né alle aziende, né ai lavoratori, né ai cittadini consumatori, perché alla fine sono tutti questi ultimi soggetti a pagarle con l'aumento dei costi dei servizi che inevitabilmente dovranno sostenere. Purtroppo non ci sono alternative se non quelle di eliminare il diritto alla proprietà privata.
in reply to Piero Bosio

Una alternativa alle sanzioni potrebbe essere quella dei premi. Premiare anziché sanzionare. La psicologia del premio, il premio del "paradiso" secondo me fa meno danni della psicologia della sanzione dell' “inferno“.
in reply to Piero Bosio

@Piero Bosio @Informa Pirata ma magari anche no. Sono assolutamente certa che si possa rimanere un'efficiente azienda logistica anche senza invadere la privacy dei dipendenti, e persino consentendo loro di fare pausa normalmente.
in reply to sposadelvento

@deny
Certo, ma certi comportamenti rispettosi della privacy andrebbero incentivati con premi non solo simbolici, premi concreti, fatti di agevolazioni fiscali. Invece si sanziona sempre chi sgarra e non si premia chi rispetta le norme.
in reply to Piero Bosio

@Piero Bosio la privacy è un diritto umano e il suo mancato rispetto DEVE (DEVE, non PUO') essere sanzionato!
Altrimenti dovremmo premiare anche le aziende che non praticano lo schiavismo, quelle che non consentono ai capi di violentare impunemente le dipendenti e quelle che evitano di far morire i dipendenti sul lavoro.

@sposadelvento

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CONTRAFFAZIONE E CRIMINALITÀ ORGANIZZATA. LA RISPOSTA DELL’UNIONE EUROPEA E DI EUROPOL


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[sequestro di merce contraffatta] ☝️

#EUROPOL richiama l’attenzione (europol.europa.eu/crime-areas/…) sul commercio di merci contraffatte, che rappresenta una “sfida importante in un'economia globale basata sull'innovazione”. Ciò perché i gruppi della criminalità organizzata svolgono un ruolo sempre più importante in queste attività e traggono notevoli vantaggi dalla contraffazione e dalla pirateria.
Europol a tale proposito sostiene o organizza apposite operazioni per contrastare tale commercio, delle quali abbiano parlato nel nostro blog: vi ricordiamo in particolare: - Pangea, un'operazione annuale internazionale condotta dall' #Interpol contro la vendita online illecita di medicinali e dispositivi medici, che da ultimo ha coinvolto circa 193 autorità di polizia, doganali e di regolamentazione sanitaria di 103 paesi (leggi qui => noblogo.org/cooperazione-inter…); - l 'operazione OPSON (leggi qui =>noblogo.org/cooperazione-inter…), che ha riunito una serie di agenzie del settore pubblico e privato per affrontare la minaccia della contraffazione e delle frodi di alimenti e bevande. L'operazione dello scorso anno, guidata da Europol e Interpol, ha avuto una serie di successi, tra cui il sequestro di oltre 10 000 tonnellate e un milione di litri di alimenti e bevande contraffatti pericolosi in operazioni che hanno interessato 57 paesi.

[sequestro di merce contraffatta] 👇
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Il commercio di prodotti contraffatti è in piena espansione e sta colpendo le vendite e i profitti delle aziende interessate. Ha un impatto sui governi, sulle imprese in generale e sui consumatori. Taglia le entrate e riduce il benessere economico, la salute, la sicurezza.
L'obiettivo è quindi quello di smantellare i gruppi criminali organizzati coinvolti nella produzione e distribuzione di merci contraffatte e scadenti. Si tratta di un illecito che rappresenta il 2, 5 % del commercio mondiale, pari a 461 miliardi di dollari. Così, i detentori dei diritti, i governi e l'economia formale nel suo complesso subiscono enormi perdite ogni anno, mentre le reti criminali che sono dietro il commercio traggono enormi profitti.

[sequestro di merce contraffatta] 👇
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I prodotti contraffatti spaziano dai beni di consumo di lusso di fascia alta come orologi, profumi o pelletteria, ai prodotti business-to-business come macchinari, prodotti chimici o pezzi di ricambio, fino ai prodotti di consumo comuni come giocattoli, prodotti farmaceutici, cosmetici e alimentari. Infatti, qualsiasi prodotto protetto da IP può essere contraffatto.
Alcuni prodotti contraffatti, come i prodotti farmaceutici, i pezzi di ricambio e i giocattoli, sono di bassa qualità e creano quindi notevoli minacce per la salute e la sicurezza.

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Logo EUIPO ☝️


Attiva in ambito Unione Europea #UE anche l’ #EUIPO (euipo.europa.eu/en)( Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale) che segnala nel suo ultimo studio come le merci contraffatte continuano a costare all'industria dell'abbigliamento, dei cosmetici e dei giocattoli (per quest’ultimo aspetto leggi qui =>noblogo.org/cooperazione-inter…) la cifra di 16 miliardi di euro di vendite e quasi 200 000 posti di lavoro ogni anno. A sopportare il peso maggiore di questa attività illegale l'industria dell'abbigliamento (5,2 % del fatturato complessivo del settore). Anche l'industria cosmetica e quella dei giocattoli sono gravemente colpite, con perdite rispettivamente pari al 4,8 % delle vendite e 8,7 % delle vendite.
Lo studio, periodo 2018-2021, ha rilevato che le merci contraffatte non solo influiscono sulle vendite, ma portano anche a significative perdite di posti di lavoro. In questi settori, Germania, Francia, Italia, Spagna e Austria hanno subito le perdite maggiori, con quasi 8 miliardi di euro di riduzione delle vendite di beni originali.
La relazione rileva che la contraffazione alimenta la criminalità organizzata, mina la fiducia nello Stato di diritto e incide negativamente sull'ambiente. Inoltre, la contraffazione nei settori dei cosmetici e dei giocattoli comporta notevoli rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori. Questi prodotti nocivi rappresentano il 15 % degli articoli contraffatti sequestrati alle frontiere dell'UE.
EUIPO collabora nella lotta alla contraffazione con Europol, con l'Ufficio europeo per la lotta antifrode (#OLAF – leggi qui nel nostro blog =>noblogo.org/cooperazione-inter…) e la #Commissioneeuropea.



PIRATES call for an end to voluntary chat control 1.0 by big tech companies


Now that the EU plans for mandatory screening of private communications and undermining secure encryption (chat control 2.0) have been put on ice for the time being due to a lack …

Now that the EU plans for mandatory screening of private communications and undermining secure encryption (chat control 2.0) have been put on ice for the time being due to a lack of majority in the EU Council, last week the European Parliaments‘s socialist chief negotiator Birgit Sippel proposed to agree to extending the existing voluntary chat control regime with the exception of grooming detection algorithms. Pirate Party Member of the European Parliament and most prominent opponent of chat control Patrick Breyer, who is also his group’s lead negotiator, submitted amendments last night on behalf of his group. According to these amendments, voluntary chat controls should expire as they violate fundamental rights. This is confirmed by several legal opinions, including the alternative impact assessment of the EPRS, the Council Legal Service and a study by former ECJ judge Ninon Colneric.

So far, legislation to authorise the indiscriminate searching of private messages sent via Instagram Messenger, Facebook Messenger, GMail and XBox for suspected content, as practised by US companies such as Meta, Google and Microsoft, is limited until 3 August 2024. Breyer comments:

“Instead of taking up the EU Parliament’s new approach for more effective and court-proof child protection without chat control mass surveillance, EU Commissioner ‘Big Sister’ Johansson is incorrigibly insisting in the destruction of digital privacy of correspondence, playing for time and hoping to manipulate critical EU states into agreeing by running infamous campaigns and spreading misinformation. This approach has gotten us into deadlock politically, failing children and abuse victims alike. We should clearly reject this strategy and insist on finding better solutions than mass surveillance, as proposed by the European Parliament last year.”

Breyer strongly criticises the instrument of voluntary chat control: “The voluntary mass surveillance of our private communication by US services such as Meta, Google or Microsoft does not make any significant contribution to saving abused children or convicting abusers, but conversely criminalises thousands of minors, overburdens law enforcement officers and opens the door to arbitrary private justice by internet companies. If, according to Johansson’s own statements, only one in four flagged conversations are relevant to the police at all, this means 75,000 leaked intimate beach photos and nude pictures for Germany every year, which are not safe with unknown moderators abroad and do not belong in their hands.” 



“The regulation on voluntary chat control is both unnecessary and contrary to fundamental rights: social networks as hosting services do not need a regulation to check public posts. The same applies to suspicious activity reports by users. And the error-prone automated reports from the screening of private communications by Zuckerberg’s Meta Group, which account for 80% of chat messages, will be eliminated anyway by the announced introduction of end-to-end encryption. The legal opinion of a former ECJ judge proves that voluntary chat monitoring as a suspicionless and comprehensive surveillance measure is contrary to fundamental rights. A victim of abuse and I are taking legal action against this and the Ministry of Digital Affairs has confirmed that the exemption regulation does not allow for voluntary chat monitoring in Germany at all.” 



The Committee on Home Affairs (LIBE) is expected to approve the extension of voluntary chat controls on 29 January. The Parliament wants to reach an agreement with the Council in the second week of February, and the extension should be approved shortly afterwards.

Meanwhile, the EU interior ministers are to vote again in March on the introduction of mandatory chat control 2.0 for all providers, according to the Belgian Presidency‘s planning.


patrick-breyer.de/en/pirates-c…



Secondo una prima bozza visionata da Euractiv, la Commissione europea proporrà una strategia di innovazione sull’intelligenza artificiale per creare “fabbriche di intelligenza artificiale” e promuovere l’adozione dell’intelligenza artificiale generativa nei settori strategici. L’esecutivo UE presenterà entro la fine di gennaio...


VERSIONE ITALIANA UE, PUBBLICATO IL TESTO FINALE DELL’AI ACT Il tanto atteso testo finale dell’AI Act che consta di 892 pagine è stato pubblicato in esclusiva da Luca Bertuzzi giornalista di Euractiv. Nel testo si trovano le bozze concordate nell’accordo politico raggiunto nel Trilogo di dicembre scorso. Molti degli aspetti chiave sono demandati però agli …


“L’ICO apre una consultazione sull’IA generativa” Il 15 gennaio 2024, l’Information Commissioner’s Office (“ICO”) del Regno Unito ha annunciato di aver lanciato una serie di consultazioni sull’IA generativa. L’obiettivo è esaminare come la legge sulla protezione dei dati del Regno Unito si applica allo sviluppo e all’uso di questa nuova tecnologia. L’Autorità inglese ha già espresso un vivo …


Giovedì (18 gennaio) una commissione dell’Assemblea nazionale francese ha pubblicato un parere in cui raccomanda di modificare la direttiva sul copyright dell’UE per elaborare un trattato internazionale sull’IA e di sottoporre a revisioni periodiche la legge sull’IA dell’UE. Il parere...

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VERSIONE ITALIANA USA, FTC VIETA ALL’AGGREGATORE DI DATI INMARKET MEDIA DI VENDERE DATI DI LOCALIZZAZIONEIl dato personale, la sua conservazione e l’eventuale trasmissione a terzi diventa sempre più centrale anche nell’ambito della regolamentazione. Ad InMarket Media – aggregatore di dati con sede in Texas – sarà vietato di vendere o concedere in licenza dati di …

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L'Alleanza dei porti europei contro il traffico di cocaina


Di porti italiani e delle infiltrazioni della ciminalità avevamo parlato qui => noblogo.org/cooperazione-inter… .
Evidentemente non si tratta di un allarme solo nazionale, se - come racconta un articolo apparso sul sito Euractiv (in inglese, qui => euractiv.com/section/justice-h…) -, Il ministro dell'Interno belga Annelies Verlinden ha chiesto ai porti marittimi dell'UE di unirsi per combattere le tattiche innovative dei trafficanti di droga.

[Il Quartier generale del Porto di Anversa] 👇
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L'Alleanza dei porti europei sarà lanciata il 24 gennaio, con l'inaugurazione che avrà luogo ad Anversa, la porta principale per il traffico di cocaina in Europa. Nonostante l’aumento dei controlli, i sequestri di cocaina ad Anversa ogni anno superano i record e la città è spesso colpita dalla violenza legata alle bande che combattono per il lucroso contrabbando. L’obiettivo dell’alleanza è quello di reprimere sia il contrabbando che l’infiltrazione nei porti da parte di reti criminali. È necessario il consenso del settore privato poiché le misure potrebbero avere un impatto sul commercio legale. La partnership mira ad armonizzare le misure di sicurezza, ridurre la capacità delle bande criminali di cercare porti con controlli più permissivi ed evitare che le società commerciali si trasferiscano verso porti con meno burocrazia e ritardi di sicurezza. L’alleanza mira inoltre a scansionare tutti i container provenienti da paesi a rischio, tra cui l’America Latina e l’Africa occidentale. Anche la comunicazione è fondamentale, poiché il Belgio ha avuto successo violando la rete di comunicazione crittografata Sky ECC nel 2021, conseguendo arresti e un processo per traffico di droga.

[Il ministro dell'interno italiano Piantedosi con l'omologa belga VerLinden]👇
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Da rilevare che in Belgio la lotta contro il contrabbando (sopratutto di droga) nei porti, segnatamente quello di Anversa, è iniziata sin dallo scorso anno, quando e stato formato un corpo di sicurezza dedicato per combattere la criminalità organizzata nell'area portuale con 61 agenti di sicurezza.
Il nuovo Corpo di Sicurezza Portuale della Polizia Marittima fu lanciato nel maggio dello scorso anno, con un bando per 70 candidati agenti di sicurezza. Più di 400 candidati si erano candidati per le posizioni. Allo stesso tempo, altri 50 agenti di sicurezza della polizia federale sono stati temporaneamente messi a disposizione nel porto per garantire la presenza della polizia, che lavora a fianco delle unità cinofile della polizia federale. L'escalation di violenza aveva evidenziato l'urgente necessità di rafforzare le forze nel secondo porto più grande d'Europa (il più grande è Rotterdam).

[Immagine di reprtorio di un sequestro record di cocaina nel porto di Gioia Tauro]👇图像/照片

Oltre alla creazione del Corpo di sicurezza portuale, la polizia marittima di Anversa è stata rafforzata in altri modi per un totale di 312 posizioni rispetto alle 100 che contava in precdenza l'Unità.
Un dipartimento investigativo criminale dedicato si occupa di ulteriori indagini per alleggerire la polizia giudiziaria federale di Anversa, mentre sarà istituita una cellula specializzata per la sicurezza marittima. Anche il numero di personale per le squadre di intervento, che operano sia a terra che in acqua – e per i controlli alle frontiere – è in corso di essere «significativamente aumentato nel tempo".



VERSIONE ITALIANA FRANCIA LA CNIL SANZIONA YAHOO CON UNA MULTA DA 10 MILIONI DI EUROIn Francia la CNIL ha multato la società YAHOO EMEA LIMITED per non aver rispettato la scelta degli utenti riguardo ai cookie e per aver ostacolato la revoca del consenso al loro utilizzo. La compagnia, che in quanto motore di ricerca …


CORRUZIONE: UN MALE GLOBALE. L’ASPETTO DELLA RIPARAZIONE DEI DANNI ALLE VITTIME


È innegabile che la corruzione abbia conseguenze negative per le persone. Sebbene la comunità internazionale nel suo insieme si concentri da tempo sul perseguimento e sulla confisca dei proventi di reato, la riparazione dei danni esiste come principio generale di diritto in tutti gli ordinamenti giuridici.
Sia negli ordinamenti di common law che di civil law, si riconosce la riparazione di un danno originato da una condotta illecita, al fine di ristabilire la situazione che sarebbe esistita se il danno non si fosse verificato. Mentre la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (UNCAC) impone agli Stati parti di adottare misure per garantire la legittimazione ad agire a “entità o persone che hanno subito danni a causa di un atto di corruzione”, la riparazione dei danni alle vittime della corruzione viene spesso trascurata.
L’argomento è oggetto della pubblicazione “Victims of Corruption - Back for Payback”, rilasciata nel dicembre scorso, curata da Felipe Freitas Falconi, José Ugaz, Juanita Olaya Garcia e Yara Esquivel Soto, per la Banca Mondiale (International Bank for Reconstruction and Development / The World Bank) e UNODC (United Nations Office on Drugs and Crime), l’Agenzia delle Nazioni Unite per la lotta alla droga ed al crimine organizzato.

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Trascurare la riparazione del danno dovuto a corruzione rappresenta una lacuna sostanziale nell’applicazione dei principi giuridici internazionali e, cosa ancora più importante, solleva la questione se la giustizia operi efficacemente. Per rispondere a questa domanda la pubblicazione ha analizzato le risposte ricevute da 56 giurisdizioni in riscontro a due questionari riguardanti la legislazione dei paesi e la loro attuazione.
L'indagine è stata condotta dall'UNODC e dal Comitato per il recupero dei beni dell'International Bar Association. L’analisi si è basata anche sulla ricerca esistente relativa al recupero dei danni per corruzione e sulla letteratura di diritto comparato su atti illeciti, responsabilità civile e procedure penali, nonché sui risultati delle revisioni nazionali dell’UNCAC condotte nell’ambito del suo meccanismo di revisione dell’implementazione.
Questa pubblicazione si concentra sulle questioni relative al risarcimento relative a casi di grande corruzione. Le ingenti somme coinvolte in tali casi, nonché la loro complessità, fanno sì che la possibilità di recupero in tali casi meriti un'attenzione particolare. Inoltre, questa pubblicazione si concentra sulle vie legali esistenti.

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Può in sintesi affermarsi che la corruzione è un problema significativo che ha un impatto sulle comunità, sull’economia globale e sui diritti umani. Scoraggia le opportunità di business, ostacola gli aiuti e gli investimenti esteri ed esacerba la disuguaglianza. Vittimizza gli individui più vulnerabili ed emarginati della società, riducendo le loro possibilità di superare la povertà e l’esclusione. La corruzione costa vite nel settore edile e nel settore sanitario, e il disinvestimento di fondi pubblici porta a una diminuzione della spesa per i servizi pubblici. Quando commessi da gruppi criminali collegati ad attori influenti, gli eventi corruttivi aumentano il rischio di instabilità e violenza, costituendo una minaccia per la pace e la sicurezza internazionale. Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha riconosciuto la relazione tra corruzione e diritti umani, ma il costo della corruzione è difficile da misurare e quantificare.
Il risarcimento dei danni da corruzione può essere fondato su due regimi concettuali distinti: il "regime anticorruzione" e la legge sui diritti umani. Entrambi i regimi si fondano sullo stato di diritto, garantendo che tutte le persone e le autorità all’interno dello Stato siano vincolate e abbiano diritto al beneficio delle leggi pubblicamente e potenzialmente promulgate.
Questa pubblicazione mira a fornire quindi una panoramica del quadro giuridico internazionale esistente e ad avviare il dibattito su questioni importanti, quali sono le vie di riparazione, chi sono le vittime, come definire la loro posizione legale e come stabilire i danni. In tal modo, la pubblicazione individua una serie di misure da esplorare per promuovere adeguatamente la riparazione delle vittime della corruzione.
La pubblicazione (in inglese) è scaricabile qui => star.worldbank.org/sites/defau…

#CORRUZIONE #UNODC #VictimsofCorruption



Davos (Svizzera) (EuroEFE) – L’intelligenza artificiale, le sfide che pone e il rapporto con i media sono stati tra i temi più importanti della quarta giornata (giovedì 18 gennaio) del Forum di Davos (Svizzera), dove hanno giocato un ruolo importante...

Sabrina Web 📎 reshared this.



VERSIONE ITALIANA NEW JERSEY, NUOVA LEGGE SULLA PRIVACY Il governatore DEL New Jersey Phil Murphy ha firmato recentemente una legge che si prefigge lo scopo di protegge la privacy dei consumatori. La legge richiede ai siti web e i fornitori online di notificare ai clienti la modalità di raccolta e la divulgazione dei dati personali …


I SETTE OBIETTIVI GLOBALI DI INTERPOL E LA LORO REVISIONE


Interpol, l’Organizzazione internazionale di cooperazione tra le Forze di Polizia di 196 Stati Membri (leggi qui => noblogo.org/cooperazione-inter…) , ha rilasciato i suoi Global Policing Goals (GPG).
Le sfide odierne alla sicurezza sono interconnesse e globali e minacciano lo sviluppo sostenibile della società. La collaborazione multilaterale tra le forze dell’ordine è quindi vitale per affrontare questi rischi per la sicurezza complessi e in evoluzione.
Essendo l’unica organizzazione di polizia che opera a livello globale, l’INTERPOL svolge un ruolo unico nel sostenere gli sforzi internazionali per salvaguardare le comunità e rendere il mondo un luogo più sicuro.
Per fare ciò in modo coerente in tutto il mondo, è importante che tutti gli attori dell’architettura di sicurezza globale condividano una comprensione delle minacce e lavorino per raggiungere gli stessi risultati.

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Sono stati così sviluppati sette Global Policing Goals (GPG) per affrontare una serie di questioni legate alla criminalità e alla sicurezza. Approvati dai nostri paesi membri nel 2017, gli Obiettivi sono stati lanciati ufficialmente nel 2018.
Coerentemente con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e il principio di neutralità (sancito rispettivamente negli Articoli 2 e 3 della Costituzione dell'INTERPOL), gli Obiettivi di Polizia Globale sono universali, ambiziosi e sostenuti dall'azione collettiva.
Gli obiettivi di polizia globale si concentrano sugli sforzi collettivi della comunità internazionale delle forze dell’ordine per creare un mondo più sicuro e sostenibile per le generazioni future.
I sette obiettivi di polizia globale dell'INTERPOL:
Obiettivo 1 : consentire alla comunità globale delle forze dell’ordine di contrastare e prevenire in modo più efficace il terrorismo attraverso la cooperazione internazionale,
Obiettivo 2: promuovere la sicurezza delle frontiere in tutto il mondo,
Obiettivo 3: migliorare la risposta delle forze dell’ordine alla protezione delle comunità vulnerabili,
Obiettivo 4: ridurre il danno globale e l’impatto della criminalità informatica,
Obiettivo 5: Contrastare la corruzione e la criminalità finanziaria in tutte le sue forme,
Obiettivo 6: Contrastare le forme gravi di criminalità organizzata e il traffico di droga,
Obiettivo 7: Rafforzare la sicurezza ambientale e sostenere la promozione di mezzi di sussistenza sostenibili contrastando i crimini che colpiscono l’ambiente e il clima.
Impatto positivo sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite
Il Segretariato Generale dell'INTERPOL ha pubblicato un rapporto nel 2020 per mostrare le relazioni – sia dirette che indirette – tra ciascuno dei sette GPG dell'INTERPOL e i singoli SDG delle Nazioni Unite e i loro obiettivi.

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In alcuni casi, tutti e sette i GPG INTERPOL sostengono lo stesso SDG delle Nazioni Unite, a causa della natura trasversale dell’SDG in questione. Ciò è particolarmente vero per l’Obiettivo 5 (Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di tutte le donne e le ragazze) e per l’Obiettivo 17 (Rivitalizzare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile). In altri casi, i collegamenti tra GPG e SDG sono più specifici.
Processo di revisione del 2023
L’evoluzione del panorama della sicurezza è stata sempre più guidata dall’innovazione tecnologica. I GPG sono stati quindi rivisti nel 2023 come parte di un processo di collaborazione guidato dall’INTERPOL in collaborazione con le forze dell’ordine regionali di tutto il mondo. Il risultato di questa revisione è stato adottato durante la conferenza centenaria della polizia a Vienna, in Austria (leggi qui => noblogo.org/cooperazione-inter…) .
Il processo di revisione dei GPG per il 2023 è stato condotto parallelamente alla revisione intermedia dell’attuazione degli SDG. Questa revisione ha individuato cinque aree principali che avranno un impatto futuro sulla polizia:
• Condivisione di dati e informazioni
• Collaborazione e partenariati
• Buon governo, Stato di diritto e rispetto dei diritti umani
• Sviluppo di capacità e formazione, innovazione e digitalizzazione
• Facilitatori della criminalità informatica e della criminalità finanziaria

#INTERPOL #SDG #ONU #GPG



Il rapporto del centro studi NIST sulla privacy dei dati genetici

I dati genetici sono fra i più delicati e più pericolosi quindi bisogna proteggerli in maniera adeguata

Il National Cybersecurity Center of Excellence del NIST ha pubblicato un interessante documento su sicurezza informatica e protezione dei dati personali connessi all’utilizzo di dati genetici o genomici. Ecco un’analisi dettagliata per sottolinearne alcuni aspetti rilevanti e proporre utili riflessioni

@Privacy Pride

cybersecurity360.it/legal/priv…

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Resistere all'inevitabile. Iniziano oggi le pubblicazioni della nuova newsletter di Diletta Huyskes

Gli argomenti trattati? Etica, filosofia e sociologia, intelligenze artificiali, femminismo e discriminazioni, costruzione sociale, decisioni automatizzato, impatti sociali (con casi studio) delle tecnologie, politiche digitali

«Da tempo penso se e come fare una cosa del genere, e alla fine a inizio ottobre 2023, durante un volo Fiumicino-L’Havana, ho sentito definitivamente il bisogno di condividere con altre persone alcuni pensieri. Ho iniziato a scrivere. Perché non voglio più che tutte le mie domande rimangano solo sulle note del mio telefono: penso sia più bello se vengono accolte anche da altre persone. E quindi, anche se non ho ancora capito bene come si usa e nonostante l’assenza di un piano chiaro, ho deciso di partire.»

dilettahuyskes.substack.com/

@Etica Digitale (Feddit)

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Per mantenere l’integrità online in un anno in cui metà della popolazione mondiale sarà chiamata alle urne, i leader del settore tecnologico riuniti a Davos hanno discusso martedì sera (16 gennaio) l’impatto che l’intelligenza artificiale può avere nel diffondere campagne...


European Parliament o extend voluntary chat control with some modifications


Now that the EU plans for mandatory screening of private communications and the removal of secure encryption (chat control 2.0) have been put on ice for the time being due to …

Now that the EU plans for mandatory screening of private communications and the removal of secure encryption (chat control 2.0) have been put on ice for the time being due to a lack of majority in the EU Council, the European Parliament‘s rapporteur Birgit Sippel (S&D) in today‘s draft report proposes to approve the Commission’s proposal to extend the existing voluntary chat control regime with some changes. So far, the EU‘s regulation greenlighting the indiscriminate scanning of direct messages for suspected content on Instagram Messenger, Facebook Messenger, GMail and XBox is set to expire on 3 August 2024. Pirate Party Member of the European Parliament and most prominent opponent of chat control Patrick Breyer, who is also his group’s lead negotiator, comments:


“Instead of taking up the EU Parliament’s new approach for more effective and court-proof child protection without chat control mass surveillance, EU Commissioner ‘Big Sister’ Johansson is incorrigibly insisting in the destruction of digital privacy of correspondence, playing for time and hoping to manipulate critical EU states into agreeing by running infamous campaigns and spreading misinformation. This approach has gotten us into deadlock politically, failing children and abuse victims alike. We should clearly reject this strategy and insist on finding better solutions than mass surveillance, as proposed by the European Parliament last year.”

According to her draft report, Sippel wants to extend voluntary chat monitoring by one instead of two years as proposed by the Commission or three years as requested by the Council. She wants to phase out the automated searching of chat texts for grooming-related keywords – although this is hardly used anyway and accounts for 0.2% of reports only.

Breyer sharply criticises the instrument of voluntary chat control: “The voluntary mass surveillance of our private communication by US services such as Meta, Google or Microsoft does not make any significant contribution to saving abused children or convicting abusers, but conversely criminalises thousands of minors, overburdens law enforcement officers and opens the door to arbitrary private justice by internet companies. If, according to Johansson’s own statements, only one in four flagged converations are relevant to the police at all, this means 75,000 leaked intimate beach photos and nude pictures for Germany every year, which are not safe with unknown moderators abroad and do not belong in their hands.” 



“The regulation on voluntary chat control is both unnecessary and contrary to fundamental rights: social networks as hosting services do not need a regulation to check public posts. The same applies to suspicious activity reports by users. And the error-prone automated reports from the screening of private communications by Zuckerberg’s Meta Group, which account for 80% of chat messages, will be eliminated anyway by the announced introduction of end-to-end encryption. The legal opinion of a former ECJ judge proves that voluntary chat monitoring as a suspicionless and comprehensive surveillance measure is contrary to fundamental rights. A victim of abuse and I are taking legal action against this and the Ministry of Digital Affairs has confirmed that the exemption regulation does not allow for voluntary chat monitoring in Germany at all.” 



The Committee on Home Affairs (LIBE) is expected to approve the extension of voluntary chat controls on 29 January. The Parliament wants to reach an agreement with the Council in the second week of February, and the extension should be approved shortly afterwards.

Meanwhile, the EU interior ministers are to vote again in March on the introduction of mandatory chat control 2.0 for all providers, according to the Belgian Presidency‘s planning.


patrick-breyer.de/en/european-…

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Una bozza del manifesto elettorale del Partito Popolare Europeo (PPE) di centro-destra dell’UE, visionata da Euractiv, prevede di ridurre la “burocrazia dell’UE” in aree politiche fondamentali come la tecnologia, affermando che “vogliamo abilitare, sviluppare e utilizzare l’IA, non contenerla o...


VERSIONE ITALIANA L‘INFORMATION COMMISSIONER’S OFFICE LANCIA UNA SERIE DI CONSULTAZIONI SULL’AI GENERATIVAL’Intelligenza Artificiale e le tecnologie che ne derivano sono oggetto di ampio dibattito anche a livello istituzionale. L’ICO -‘Information Commissioner’s Office – ha avviato una serie di consultazioni sulle implicazioni che la legge sulla protezione dei dati ha nell’uso dell’intelligenza artificiale generativa (IA). Questa …


Olimpiadi di Parigi e video sorveglianza algoritmica


Abbiamo discusso qui il regolamento UE sull'utilizzo della intelligenza artificiale e le possibili conseguenze della "video sorveglianza" => noblogo.org/cooperazione-inter… , mentre qui abbiamo parlato dell’accordo tra Ministero dell’Interno francese con Interpol ed Europol per rafforzare la sicurezza delle ormai prossime Olimpiadi di Parigi => noblogo.org/cooperazione-inter…
I due argomenti ora vanno ad intrecciarsi.

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UN PO’ DI RIEPILOGO È NECESSARIO
Nei giorni scorsi è stato raggiunto un accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio europeo su un regolamento per i sistemi di intelligenza artificiale.
Si tratta di porre fine all'uso massiccio di chatbot non dichiarati che producono testi, immagini e video senza che sia chiaramente possibile identificare chi li ha creato. Per intenderci, dovranno essere riconoscibili fotografie, immagini, video e contenuti di testo creati con l'Intelligenza Artificiale.
Con alcune eccezioni, l'accordo stabilisce che il regolamento si applica due anni dopo la sua entrata in vigore. Il concetto di "video sorveglianza" e l'uso di artificial intelligence nelle operazioni di polizia sono stati approvati dall'Unione Europea (EU). In questo caso, l'uso di artificial intelligence è stato oggetto di discussione a causa delle regole stabilite dall'Unione Europea sull'intelligenza artificiale e delle sue possibili applicazioni in campi sportivi e di polizia. L'obiettivo della legislazione è quello di limitare l'utilizzo di artificial intelligence in aree con elevata densità di persone, (come il centro di Parigi in occasione dei Giochi Olimpici), dove sono previste installazioni di AI e video-camere.

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Inoltre, la regolamentazione impone che gli algoritmi di intelligenza artificiale non raccolgano dati biometrici o utilizzino tecnologie di riconoscimento facciale. Il regolamento è stato approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio d'Europa e resterà in vigore per due anni dopo la sua introduzione.
Per quanto riguarda gli adempimenti, vengono identificati i sistemi di intelligenza artificiale generici che devono soddisfare requisiti di trasparenza e avere documentazione tecnica specifica per garantire il rispetto delle leggi UE sul diritto d'autore.
Tutti i contenuti creati dall'IA devono essere classificati come tali in modo che il consumatore possa distinguerli quando li fruisce o interagisce con loro.
Inoltre, è necessario condurre una valutazione dell'impatto sui diritti fondamentali per quanto riguarda gli obblighi per alcuni settori.
In conclusione, i cittadini avranno la possibilità di presentare reclami sui sistemi di IA e ricevere informazioni sulle decisioni basate sui sistemi di IA che potrebbero in qualche modo influenzare i loro diritti.

LE LEGGI FRANCESI SULLA SICUREZZA IN OCCASIONE DELLE OLIMPIADI
All'inizio del 2023, il disegno di legge olimpico volto a adottare una serie di misure considerate essenziali per il buon svolgimento dei Giochi Olimpici e Paralimpici ha scatenato lunghi e vivaci dibattiti sulla volontà delle autorità pubbliche di implementare la cosiddetta videosorveglianza intelligente.
La Francia ha stanziato un budget di 419 milioni di euro per garantire la sicurezza dei tre Giochi Olimpici, ai quali partecipano 15 milioni di visitatori. Il budget prevede 50 milioni di euro per l'installazione di 900 nuovi televisori nella capitale e nelle aree limitrofe. Inoltre, per un costo di 25 milioni di euro, saranno costruiti una "futura stazione di polizia" con droni a Élancourt e un nuovo centro di videosorveglianza a Saint-Denis. L'obiettivo è ridurre il rischio di violenze o di attentati. Per raggiungere questo obiettivo, 30.000 agenti di polizia saranno mobilitati ogni giorno.
Quest'estate dovrebbe essere implementata in modo limitato questa così detta videosorveglianza algoritmica, che implica l'uso dell'intelligenza artificiale per aiutare a reagire an eventi predeterminati.
Il sistema è già stato testato in alcuni eventi recenti, in particolare un test a Marsiglia durante una partita di calcio. L’efficacia è parsa abbastanza positiva, anche se pare vi siano ancora alcuni aggiustamenti e sviluppi da fare, in particolare considerando il breve tempo a disposizione che hanno produttori dopo l'adozione della legge olimpica nella primavera del 2023.
Le apparecchiature di videosorveglianza intelligente dovrebbero essere installate principalmente nelle zone ad alta densità, come nel centro di Parigi attorno ai siti e prima dei controlli durante l'estate dei Giochi.
L'obiettivo è permettere di identificare i pacchi abbandonati, le auto parcheggiate dove non sono autorizzate ed effettuare i relativi controlli.

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DIBATTITI E POLEMICHE IN FRANCIA
La legge stabilisce che gli algoritmi non tratteranno alcun dato biometrico e non implementeranno alcuna tecnica di riconoscimento facciale.
Due disposizioni della legge che riguardano la sicurezza dei Giochi Olimpici hanno innescato polemiche e dibattiti: la prima, ai sensi dell'articolo 17, prevede una multa di 7.500 euro per chi staziona nell'area di uno stadio sportivo. La seconda, all'articolo 10, autorizza la videosorveglianza di eventi sportivi, creativi o culturali fino al 31 dicembre 2024.
L'idea di utilizzare sistemi di intelligenza artificiale per analizzare le immagini catturate dai droni consente alla polizia di mettere in guardia contro comportamenti anomali, come camminare nella direzione sbagliata o rimanere fermi troppo a lungo. Questa tecnologia è considerata una nuova innovazione nell'Unione Europea, in quanto viola vari diritti fondamentali, tra cui la privacy, il diritto di libera espressione e di riunirsi pacificamente.
Si fa rilevare da parte di quanti dubitano sull’utilizzo di tali sistemi, che tra le altre cose la sola prospettiva del potenziale uso della sorveglianza automatizzata può avere un effetto altamente dissuasivo sull'esercizio dei diritti di cui abbiamo detto, in quanto le persone - condizionate - non agiranno in modo per loro naturale al solo pensiero di essere osservate.


#Olimpiadi #Parigi #videosorveglianzaalgoritmica



A margine del World Economic Forum di Davos, Satya Nadella, presidente e amministratore delegato di Microsoft, martedì (16 gennaio) ha dettagliato le sue opinioni sulla partnership di OpenAI con Microsoft, sulla governance e sulla disinformazione basata sull’intelligenza artificiale. Seguendo le...


Quali sono i blog italiani già integrati nel fediverso? Ecco una breve rassegna incompleta (ma suggeritecene altri!)

@Che succede nel Fediverso?

Da quando ci siamo accorti del plug-in sviluppato da @Matthias Pfefferle abbiamo fin da subito monitorato l'evoluzione di questo progetto che è poi stato "acquisito" direttamente da Automattic, l'azienda titolare del marchio Wordpress.

All'inizio abbiamo espresso alcune perplessità sullo stato di maturità del plug-in, ma via via abbiamo assistito a una maturazione sempre maggiore, al punto da farci pensare che il tandem tra un Wordpress federato e un Lemmy sempre più versatile, potrebbe contribuire a creare un vero e proprio #blogverso che dia agli utenti il piacere di bloggare dentro ai social...

Oggi avrei il piacere di presentare tutti i blog federati in cui mi sono imbattuto, con la precisazione che:
- non si tratta di una lista completa
- la lista verrà integrata con tutte le risposte che riceverò a questo post

I blog italiani (lista assolutamente incompleta)

Informapirata


Curato da @informapirata :privacypride: @informapirata è il nostro blog e quindi ci prendiamo la libertà di inserirlo in cima a questa lista. Il blog si occupa di politica pirata, informazione sui temi della digitalizzazione e, ovviamente, #fediverso


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Le Alternative


Curato da @skariko, il blog @Le Alternative è la principale risorsa italiana sulle alternative open source e rispettose della privacy.


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AISA - Associazione Italiana per la Promozione della Scienza Aperta


Curato da @AISA, @AISA è il blog dell'associazione pisana che intende incoraggiare i valori dell’accesso aperto alla conoscenza attraverso la promozione di attività


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EduINAF - Magazine di didattica e divulgazione dell'INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica


Curato da @ulaulaman @EduINAF è uno spazio innovativo che dà voce alle attività di tutte le sedi dell’ente presenti sul territorio e mette in relazione la ricerca astronomica con i diversi pubblici. Risorse didattiche, rubriche, approfondimenti, corsi online, eventi trovano qui un punto d’incontro tra la comunità scientifica, gli insegnanti, gli studenti e il pubblico interessato a contenuti astronomici di qualità.


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Polo Tecnologico Imperiese


Il @I.I.S. POLO TECNOLOGICO IMPERIESE non è proprio un vero blog, ma è un sito scolastico che si è integrato nel fediverso!


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The Nerd Experience


Curato da @quasimagia (sì, è lo stesso @QuasiMagia 🌀 マルコ di livellosegreto), @Penna Stanca @Silwe37 @manuhero2@nerdexperience.it e @giocatoresingolo@nerdexperience.it e altri, The Nerd Experience è un blog in cui si raccontano "nerdate", cartoni animati o altri fenomeni della cultura pop.


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Q-Gin


Uno spazio di approfondimento dedicato ai videogiochi che tratta tutto ciò che non viene raccontato dai grandi portali


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Ruolatori solitariRuolatori Solitari


La casa dei giocatori di ruolo solitari, nata per fornire una piattaforma informativa e ispiratrice per tutti coloro che desiderano esplorare i mondi di fantasia da soli


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Il Fediverso fa schifo


Curato da @Il Fediverso fa schifo? il blog @Il Fediverso Italiano fa schifo... è un guazzabuglio di polemiche su diverse istanze del fediverso, ma siccome l'autore ha federato il proprio blog, non potevamo certo farci accusare di cenZura... 😅


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Argo Catania


Segnalatoci da @Oblomov, il blog @Argo è una sorta di rassegna catanese di quei giornali di quartiere che raccontano il territorio e le sfaccettature della città

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Il blog di Matteo Zenatti


Segnalatoci anch'esso da @Oblomov, il blog @Matteo Zenatti, gestito da @Matteo Zenatti è un diario ricco di notizie e informazioni sul canto, la musica antiqua, la didattica e tutte le diverse attività svolte dal suo autore.

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SEGNALATECI ALTRI BLOG FEDERATI O INFORMATECI QUANDO AVRETE FEDERATO IL VOSTRO!!!

PS: caro @zeruhur sbagliamo noi, oppure per un momento ci è sembrato che il tuo blog Ruolatori Solitari fosse stato activitypubbizzato?

in reply to Informa Pirata

Ciao, da circa un mese ho integrato il mio blog di disegno e pittura nel fediverso, lo trovate qui: @disegnintasca


VERSIONE ITALIANA LA POLIZIA DI LONDRA UTILIZZA IL RICONOSCIMENTO FACCIALE DURANTE LE PROTESTE PER LA PALESTINA E ISRAELEA Londra durante lo scorso fine settimana la Palestine Solidarity Campaign e altri gruppi hanno condotto una marcia in città a sostegno della Palestina, mentre si è tenuta anche un’altra manifestazione a sostegno di Israele a Trafalgar Square. …


Traffico di droga dalla Spagna e dall'Olanda. A Napoli 29 arresti


Si rifornivano da Olanda e Spagna per approvvigionarsi di sostanza stupefacente da cedere nella provincia di Napoli: i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito un provvedimento applicativo di misure cautelari personali (custodia in carcere, arresti domiciliari e divieto di dimora) emesso dal G.I.P. del Tribunale, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 29 persone indiziate del reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Dall’attività di indagine è emersa:
- la operatività di due distinte associazioni per delinquere, operanti nel territorio partenopeo che trafficava e vendeva le sostanze stupefacenti, nonché la conseguente gestione degli illeciti profitti, in favore degli affiliati, sia liberi che detenuti;
- la disponibilità, da parte degli indagati, di armi da fuoco e di veicoli dotati di un sofisticato “sistema di occultamento”.

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Nel corso delle investigazioni, nel novembre del 2022 i carabinieri catturarono all’aeroporto Dubai un latitante napoletano ritenuto un broker della droga che si affidava per la raccolta delle ordinazioni della cocaina grazie alle chat criptate Encrochat. Si tratta, come noto, di un hardware e software che consentono comunicazioni criptate ritenute dai trafficanti "a prova di intercettazione". La polizia francese riuscì ad infrangere codici dell'azienda che vendeva i telefoni cellulari e si narra che l'Fbi statunitense divenne la proprietaria di un'altra società del settore, cosa che gli avrebbe consentito di catalogare le conversazioni. Tornando all’operazione condotta dai carabinieri, questi hanno complessivamente sequestrato circa un quintale di sostanza stupefacente di vario tipo, nonché armi da fuoco e autovetture dotate del “sistema di occultamento” di cui abbiano detto sopra, nonché di un ordigno esplosivo regolamentare ed alcune centinaia di munizioni di vario calibro.
Da una conversazione intercettata nel contesto delle indagini anche un cittadino albanese che si confronta con un connazionale sulle modalità di trasporto della droga e dei rischi a cui sono esposti, per esempio, quando la droga viene trasferita in una “semplice” borsa, a causa dei cani antidroga. I due sostengono che i container offrono maggiore sicurezza ma solo “sotto acqua è 100%, ma ci sta solo da Panama”, dicono. Ovvero, ai mezzi tradizionali si sta affiancando la modalità di trasferimento via sommergibile, auspicata dai due intercettati e praticata tra il Sud ed il Centro America e gli Stati Uniti.

#Armadeicarabinieri #Narcotraffico #Encrochat



I timori per un collasso economico dell’Unione europea si sono rivelati “infondati”. Questa la posizione della presidente della Commissione europea, Ursula von der Lyen, nel suo intervento pronunciato oggi al Forum economico mondiale (World Economic Forum) in corso a Davos...


AI Act threatens to make facial surveillance commonplace in Europe


In the final stage of negotiations on the EU’s AI Act, it has become known that even the publicly announced limitation of the controversial facial recognition technology to the prosecution … https://www.europarl.europa.eu/news/en/press-room/20231206IPR15

In the final stage of negotiations on the EU’s AI Act, it has become known that even the publicly announced limitation of the controversial facial recognition technology to the prosecution of serious criminal offences has since fallen. Digital freedom fighter and Member of the European Parliament Patrick Breyer (Pirate Party) warns that the law paves the way for the introduction of biometric mass surveillance in Europe where EU governments decide to steer this course.

“With this AI law, it appears the EU intends to compete with China not only technologically but also in terms of high-tech repression. The fact that error-prone facial recognition applied to CCTV recordings is being green-lighted for petty offences falls short of the EU Parliament’s own press release. This will make it possible for cities to oust homeless people under the heading of ‘trespassing’, as happened in Como, Italy, or to prosecute sprayers for ‘damaging property’. Even the highly controversial facial recognition among demonstrators, such as after the G20 summit in Hamburg, is not being excluded. On the basis of these rules, facial recognition and chilling effect that comes with it, threatens to become a standard instrument in Europe, too.

The EU’s AI Act even opens the door to permanent facial surveillance in real time: Over 6,000 people are wanted by European arrest warrant for the offences listed in the AI Act. Any public space in Europe can therefore be placed under permanent biometric mass surveillance on these grounds. This law legitimises and normalises a culture of mistrust. It leads Europe into a dystopian future of a mistrustful high-tech surveillance state.”


patrick-breyer.de/en/ai-act-th…



VERSIONE ITALIANA AI GENERATIVA CAMBIERA’ IL NOSTRO MODO DI LAVORAREQuando pensiamo all’introduzione della Ai nel mondo del lavoro pensiamo spesso che possa provocare una perdita di posti di lavoro. Secondo un rapporto pubblicato recentemente da McKinsey, entro il 2030 il 30% delle ore lavorate negli Stati Uniti potrebbe essere automatizzato. Una ricerca di Indeed invece …


GLI ATTACCHI INFORMATICI SONO LA MASSIMA PRIORITÀ DI FORMAZIONE DELL’UE. COME SI PREPARANO LE FORZE DI POLIZIA. LA CYBERSECURITY SKILLS ACADEMY


La valutazione delle esigenze di formazione strategica dell’UE (EU-STNA 2022-2025) ha collocato gli attacchi informatici come la massima priorità di formazione dell’UE. Ha inoltre riconosciuto le competenze digitali e l’uso delle nuove tecnologie come una delle otto principali lacune in termini di capacità in cui i funzionari delle forze dell’ordine necessitano di potenziamento delle capacità attraverso la formazione.
Prendere di mira i criminali che orchestrano attacchi informatici, in particolare quelli che offrono servizi penali specializzati online, è anche una delle priorità dell’UE per la lotta contro la criminalità grave e organizzata, nell’ambito del ciclo 2022-2025 della Piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce criminali (EMPACT).
Riconoscendo l’importanza di migliorare la capacità di cybersicurezza, nel contesto dell’agenda europea per le competenze, nell'aprile 2023, la Commissione europea ha lanciato la Cybersecurity Skills Academy, con l'obiettivo di colmare il divario riconosciuto in termini di competenze in materia di cybersicurezza e sviluppare la resilienza informatica dell'UE.

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Dando seguito alle priorità di formazione strategica, nel dicembre 2022 CEPOL ha lanciato la propria analisi delle esigenze di formazione operativa (OTNA) sugli attacchi informatici. Questa analisi ha definito le competenze chiave e stabilito il livello atteso di competenze e conoscenze per i ruoli chiave coinvolti nella lotta alla criminalità informatica a livello dell'UE.
In questa analisi delle esigenze di formazione, l'indagine si è concentrata sulla mappatura delle esigenze di sviluppo delle competenze per ciascun profilo di criminalità informatica, piuttosto che sul numero di funzionari delle forze dell'ordine che necessitano di formazione. I risultati di questa ricerca verranno utilizzati per definire il portafoglio di formazione di CEPOL nel campo degli attacchi informatici, al fine di rispondere alle esigenze di formazione delle forze dell'ordine richieste a livello dell'UE.
Sulla base dei risultati, i funzionari delle forze dell’ordine che si occupano di attacchi informatici avrebbero bisogno di formazione per migliorare competenze, come programmazione, scripting, SQL, reporting e presentazione dei dati investigativi sulla criminalità informatica; gestione e tracciamento della rete; conoscenze specifiche sulla criminalità informatica, nonché sulla gestione della scena del crimine e sulla gestione delle prove elettroniche.

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Cosa c’è dietro l’approccio OTNA?
Il regolamento CEPOL impone all’Agenzia di includere valutazioni e analisi delle esigenze di formazione nella sua pianificazione. CEPOL ha completato la seconda valutazione delle esigenze di formazione strategica dell'UE (EU-STNA) nel 2021, identificando le priorità di formazione a livello strategico per i funzionari delle forze dell'ordine di tutta Europa per il prossimo ciclo quadriennale 2022-2025 della piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce penali (EMPACT). Per analizzare più dettagliatamente le particolari esigenze di formazione, la CEPOL sta conducendo gli OTNA.
La metodologia OTNA è una procedura strutturata di analisi dei bisogni formativi, che prende in considerazione i risultati finali del processo EU-STNA. CEPOL progetta il suo portafoglio di formazione pluriennale basandosi sui risultati degli OTNA.

# CYBERSECURITY #CEPOL #UE #EMPACT #OTNA



“La CNIL avvia una consultazione pubblica sulla valutazione d’impatto del trasferimento dei dati” In data 8 Gennaio 2024, la Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés (“CNIL”) ha pubblicato una consultazione avente ad oggetto una guida relativa alle valutazioni d’impatto sui trasferimenti di dati al di fuori dello Spazio Economico Europeo. Indipendentemente dal loro status …


VERSIONE ITALIANA USA, IL CONGRESSO VUOLE PROTEGGERE LA SICUREZZA E LA PRIVACY DEI BAMBINI QUANDO SONO ON LINE15 Stati degli Stati Uniti, hanno fatto una proposta o promulgata una legge che impone alle aziende online di proteggere la sicurezza e la privacy dei bambini che utilizzano le loro piattaforme. Oggi questi Stati stanno cercando anche …


La polizia nazionale ucraina, con il supporto di Europol, dopo un anno di investigazioni ha arrestato un individuo ritenuto essere la mente dietro un sofisticato schema di cryptojacking


È stato reso noto che il 9 gennaio scorso un soggetto di 29 anni è stato arrestato a Mykolaiv, in Ucraina. Sono state perquisite tre proprietà per raccogliere prove contro il sospettato. L'arresto arriva dopo mesi di intensa collaborazione tra le autorità ucraine, Europol e un fornitore di servizi cloud, che hanno lavorato per identificare e localizzare l'individuo che ha svolto una operazione di cryptojacking.

Il cryptojacking in un ambiente cloud è un'attività dannosa; gli attori malintenzionati ottengono l'accesso non autorizzato all'infrastruttura del cloud computing e utilizzano la sua potenza computazionale per estrarre criptovalute.
Rubando risorse cloud per estrarre criptovalute, i criminali possono evitare di pagare i server e l’energia necessari, il cui costo in genere supera i profitti.
Si ritiene che il sospettato abbia estratto oltre 2 milioni di dollari (1,8 milioni di euro) in criptovalute.
Denaro gratis per gli aggressori, enormi fatture cloud per gli utenti dell'account.
I titolari degli account compromessi si ritrovano con fatture cloud enormi.

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Un fornitore di servizi cloud si è rivolto a Europol nel gennaio 2023 con informazioni relative ai loro account utente cloud compromessi. Europol ha condiviso queste informazioni con le autorità ucraine, che hanno successivamente avviato un'indagine. Da allora, tutti e tre i partner hanno lavorato a stretto contatto per sviluppare piste operative e prepararsi per la fase finale dell’indagine.
Il Centro europeo per la criminalità informatica (EC3) di Europol ha istituito un posto di comando virtuale il giorno dell'azione, supportando la polizia nazionale ucraina dal quartier generale di Europol, con analisi e supporto forense sui dati raccolti durante le perquisizioni.

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Per difendersi dal cryptojacking del cloud, Europol incoraggia gli utenti e i fornitori del cloud a implementare solide pratiche di sicurezza:

- Controlli di accesso avanzati: utilizzare metodi di autenticazione e controlli di accesso avanzati per impedire l'accesso non autorizzato alle risorse cloud.
- Monitoraggio regolare: monitora continuamente gli ambienti cloud per attività sospette, accessi non autorizzati e utilizzo imprevisto delle risorse.
- Aggiornamenti di sicurezza: mantieni tutte le risorse cloud, incluse macchine virtuali e contenitori, aggiornate con le ultime patch di sicurezza per mitigare le vulnerabilità.
- Utilizzare servizi di sicurezza: prendere in considerazione l'utilizzo di servizi e strumenti di sicurezza cloud forniti dai fornitori di servizi cloud per migliorare la sicurezza.



feddit.it: tutte le criticità e le potenzialità dell’alternativa italiana a Reddit tra bloggingverso e fediverso


Una riflessione sui successi e gli insuccessi del progetto feddit.it e le prospettive del lemmyverso e del bloggingverso. E voi che ne pensate?

feddit.it è un server italiano che permette agli utenti di iscriversi a una piattaforma di nome Lemmy, molto simile a Reddit ma integrata nel Fediverso, l’ecosistema di cui fanno parte anche Mastodon, Friendica, Pixelfed e, forse a breve, anche Threads. Gli utenti possono iscriversi anche senza dover lasciare l’email, ma devono superare un piccolo test per dimostrare di non essere dei bot o utenti…

Source



Giovani online e la minaccia del traffico di droga sulle piattaforme di gioco


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In un forum di due giorni a Città del Messico tenutosi nello scorso mese di dicembre, co-organizzato dalla piattaforma per la politica sulla droga del Consiglio d'Europa, il Gruppo Pompidou ha riunito rappresentanti di tutto il mondo per coordinare la politica contro le minacce del traffico di droga che prendono di mira i giovani online.


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[Giovani online]


Il Consiglio d’Europa (#Coe) non va confuso con le istituzioni dell’Unione Europea. Si tratta infatti di una Istituzione autonoma, composta da 46 Stati membri, la cui missione è promuovere la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto in Europa, e non solo. Il Gruppo Pompidou (composto da 41 stati membri compreso il Messico) è invece parte integrante del Consiglio d'Europa, focalizzato su soluzioni per politiche sulla droga efficaci.

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[Giovani on line]

Una minaccia emergente discussa nel forum – dedicato al rafforzamento delle capacità contro le dipendenze e i crimini associati all'uso di Internet - è stata il crescente utilizzo di piattaforme di gioco online da parte dei trafficanti di droga per reclutare giovani nel traffico illecito di stupefacenti. Proprio il Messico è stato il primo paese a scoprire questa recente tendenza. Mentre la darknet sta perdendo popolarità tra i cartelli della droga – perché le autorità sono diventate più efficaci nel monitorarla – i videogiochi online e i social network vengono ora utilizzati per attirare i giovani nel traffico illecito di droga, perché tali piattaforme di gioco non sono ben monitorate. Chiunque può costruire una relazione virtuale con qualsiasi altro giocatore, consentendo ai trafficanti di incontrare giovani giocatori attraverso le emoticon. Sebbene tutti i giovani siano a rischio, in particolare i giovani adolescenti, soprattutto quelli provenienti da contesti più poveri, possono essere attratti e in seguito addestrati a concludere traffici illegali di droga.

È stato segnalato come circa il 72% dei ragazzi e delle ragazze tra i 6 e gli 11 anni naviga in rete, il 92% tra i 12 e i 17 anni e il 95% tra 19-24 anni. L'organizzazione Reinserta, che aiuta i bambini e i giovani messicani vittime di violenza, afferma che sono già stati reclutati online 30.000 bambini e adolescenti in vari modi.
I partecipanti hanno accolto con favore la cooperazione internazionale promossa dal forum per affrontare tali minacce contro i giovani.

#TRAFFICO DI DROGA #GIOVANI #CRIMINEORGANIZZATO



Allarme Europol sull'uso criminale di localizzatori Bluetooth per la geolocalizzazione


Europol ha recentemente lanciato l’allarme su un fenomeno di criminalità in crescita: l'uso di localizzatori Bluetooth da parte della criminalità organizzata.
Come è noto, i localizzatori Bluetooth sono piccoli dispositivi progettati per aiutare le persone a trovare oggetti personali, come chiavi e borse, nonché veicoli a rischio di furto, ma anche tenere sotto controllo i propri amici animali. Possono essere attaccati a un oggetto che non si vuole perdere o connesso a ciò che si teme possa essere smarrito (pensate ad un collare per un cane) e collegati in modalità wireless al telefono cellulare o al tablet del proprietario. Gli stessi smartphone possiedono una tecnologia di localizzazione GPS e / o Bluetooth.

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I criminali sono sempre stati veloci nell'adottare tecnologie nuove ed emergenti, profittando di esse per promuovere i loro obiettivi criminali. Non è diverso con i localizzatori Bluetooth: Europol ha verificato come i criminali utilizzino sempre più questi dispositivi per geolocalizzare merci illecite.
La stragrande maggioranza dei casi segnalati a Europol riguarda il contrabbando di cocaina. Questi localizzatori sono stati scoperti più frequentemente insieme alla cocaina nelle spedizioni di container di prodotti alimentari, ma sono stati trovati anche nascosti in casse all'interno di navi marittime.
Sulla base delle capacità tecnologiche dei localizzatori Bluetooth e delle informazioni condivise con Europol, è stato confermato che i trafficanti di droga li utilizzano per tracciare il transito di carichi illeciti. Attraverso i tracker, il carico può essere tracciato dopo l'arrivo nei porti e poi su strada verso i luoghi di stoccaggio nei mercati europei. Non si può escludere vengano utilizzati anche per localizzare le spedizioni illecite all'arrivo nei porti.

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Per mettere in guardia contro l'uso improprio di questa tecnologia, Europol ha emesso una notifica di allerta precoce limitata a tutti gli Stati membri dell'UE, nonché una versione pubblica, scaricabile qui => europol.europa.eu/cms/sites/de…

#EUROPOL #Bluetooth #notificadiallertaprecoce



VERSIONE ITALIANA CANADA, GARANTE DELLA PRIVACY PROROGA TERMINE PER CONSULTAZIONE DATI BIOMETRICI In Canada si sarà tempo fino al 16 di febbraio prossimo per poter commentare la bozza di guida alla biometria come è stato deciso dal Garante della Privacy La consultazione riguarda due bozze di linee guida, una nella quale si analizzano i rischi …


“Digital euro”: Pirate amendments want to enable real digital cash


On Monday, the negotiating teams in the European Parliament’s LIBE Committee will discuss amendments for the first time. Pirate Party MEP Patrick Breyer, his group’s lead negotiator in the LIBE … https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/LIBE-AM-7573

On Monday, the negotiating teams in the European Parliament’s LIBE Committee will discuss amendments for the first time. Pirate Party MEP Patrick Breyer, his group’s lead negotiator in the LIBE Committee, is requesting fundamental changes to the proposal:

“For the digital euro to be worthy of its name and have meaning and added value compared to credit cards and cryptocurrencies, digital cash must be as anonymous and free to use as notes and coins – not just when both parties are physically present. The introduction of digital cash is overdue in the current reality of life in the information age.

As there is no limit to the amount of cash we can hold and pass on, there should be no limit to the amount of digital euros in our hands. And just as cash can be used to make confidential payments and controversial donations anonymously and without fear of disclosure, trace-free payments in digital euros must not be made impossible or limited to an unknown and variable amount, as proposed by the EU Commission. The justification of wanting to combat money laundering and terrorism is just a pretext for gaining more and more control over our private transactions. Where every payment is recorded and stored forever, there is a threat of hacker attacks, unauthorised investigations and chilling government control over every payment.

Cash is financial freedom without the pressure to justify it. What medicines or sex toys I buy is nobody’s business. For thousands of years, societies around the world have lived with privacy-preserving cash. This financial freedom must also be guaranteed in the information age. We need to find ways to take the best features of cash into our digital future.”

Specifically, Breyer calls for decentralised offline payments directly between end devices to be permitted not only in physical presence (amendment 76) and for them not to be subject to any disadvantages compared to cash, such as limits (amendments 203-205, 207).


patrick-breyer.de/en/digital-e…



VERSIONE ITALIANA USA LA FTC SOTTOLINEA L’IMPORTANZA CHE GLI SVILUPPATORI DI AI RISPETTINO I LORO ACCORDI SULLA PRIVACY E LA RISERVATEZZACome è noto per lo sviluppo delle tecnologie basate sulla intelligenza artificiale i dati sono essenziali, ma non tutte le aziende hanno le risorse necessarie per sviluppare modelli proprietari. Alcune aziende quindi offrono servizi di …


I CASCHI VERDI PER L’AMBIENTE ITALIANI A DISPOSIZIONE DELLE NAZIONI UNITE


UN ARTICOLO SULL’EVOLUZIONE DEL RUOLO DELL’ONU NELLE OPERAZIONI DI PEACEBUILDING

L’ultimo numero della rivista edita dal CoESPU (Centro di eccellenza per le Unità di polizia di stabilità) ci fornisce l’occasione per tornare a parlare di ambiente e del ruolo in questo contesto delle operazioni di peacekeeping a guida Nazioni Unite.

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copertina della Rivista CoESPU

Il Tenente Colonnello Donatello Cirillo, comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Catanzaro, indica che alla protezione dell’ambiente nelle operazioni di pace dell'ONU dovrebbe essere data la stessa importanza della tutela dei diritti umani.

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Logo del CoESPU

Innanzitutto, che cos’è il CoESPU? Si tratta di un think tank a guida Carabinieri italiani, che lavora in collaborazione con la Global Peace Operations Initiative degli Stati Uniti, per aiutare a costruire capacità globale per le Nazioni Unite e le operazioni regionali di sostegno alla pace, addestrando le forze di mantenimento della pace. La sua sede è a Vicenza.

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Peacekeeper ONU

Nel suo articolo, Il Colonnello Cirillo argomenta che la sicurezza è fondamentale per la stabilità di un Paese. Richiede quindi un approccio antropocentrico e multidimensionale, che includa la sicurezza economica, ambientale e personale, la stabilità sociale, la stabilità politica, la sicurezza alimentare e la garanzia della salute.
Il concetto di gestione ambientale postbellica si è evoluto negli anni ’70, con particolare attenzione ai danni ambientali causati dai conflitti.
Le Nazioni Unite hanno posto la protezione ambientale al centro del loro modello di sviluppo umano sin dagli anni ’70, con la creazione del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP).
La politica ambientale delle Nazioni Unite mira a preservare le risorse naturali dello Stato ospitante e a prevenire effetti negativi sul personale e sul conflitto stesso. Sottolinea inoltre la creazione di un ambiente protettivo per i civili per prevenire la violenza fisica, sostenere la legittimità dello Stato ospitante e stabilire lo stato di diritto e la catena della giustizia penale.

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Peacekeeper ONU

Queste azioni dovrebbero diventare prioritarie una volta che il conflitto si sarà calmato e saranno presenti condizioni favorevoli: dovrebbero includere la riforma del settore della sicurezza, i sistemi amministrativi, i quadri giuridici, i diritti umani e la governance democratica. Anche il sostegno ai processi politici, inclusa la partecipazione delle donne, è fondamentale per la protezione a lungo termine dei civili.
L’obiettivo principale del rafforzamento delle capacità nelle operazioni multidimensionali è creare una pace sostenibile, concentrandosi sull’auto sostenibilità e sulla gestione delle risorse naturali. Il mandato del Consiglio di Sicurezza per la protezione civile copre tutte le azioni necessarie per prevenire le minacce alla pace, compresa la protezione degli ecosistemi. La scarsità, lo sfruttamento eccessivo, la cattiva gestione e l’iniqua ridistribuzione delle risorse naturali spesso causano tensioni e conflitti, portando a tentativi di pace più complessi e resistenti. I conflitti ambientali precipitati in violenza tendono a riemergere più facilmente e ad esacerbarsi più di altri. Il Sud del mondo è quello che registra il maggior numero di conflitti a causa della concentrazione delle risorse naturali e della debolezza delle istituzioni. Il cambiamento climatico è un moltiplicatore di minacce, che incide sull’acqua, sul cibo, sulla salute e sulla vita delle persone, colpendo in modo sproporzionato le popolazioni più povere e più esposte.

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Peacekeeper ONU

Le attività di rafforzamento delle capacità ambientali richiedono personale altamente specializzato e la qualità del personale dispiegato è fondamentale per garantire la corretta esecuzione del mandato e il buon esito delle missioni sul terreno. Il Decreto Clima italiano del 2019 fornisce un modello per ampliare la componente ambientale in operazioni multidimensionali, attivando la task force “Caschi Verdi per l’Ambiente”, un gruppo di 22 esperti dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e di personale tratto dall’Arma dei carabinieri, per intervenire negli scenari nazionali e internazionali a tutela della biodiversità e risorse ambientali e forestali all’interno dei siti protetti.
Si può quindi affermare che le operazioni multidimensionali di costruzione della pace mirano principalmente a creare una pace sostenibile e a proteggere l’ambiente naturale. Tuttavia, queste operazioni sono tecnicamente complesse e richiedono una pianificazione a lungo termine, compresa la gestione sostenibile delle foreste e delle risorse naturali, la protezione dell’ecosistema e un’adeguata gestione dei rifiuti.

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Avere cura dell'ambiente

La transizione e il consolidamento devono essere guidati dai principi di proprietà nazionale e di inclusività, compresa la riconversione delle attività economiche preesistenti. L’importanza e la portata degli interventi richiedono programmi con lunghi periodi di sviluppo ed effetti positivi visibili solo dopo pochi decenni.
Si rileva inoltre una tendenza generale al ribasso del personale impiegato a livello globale, con il contributo principale fornito dai paesi in via di sviluppo.
Il Fondo delle Nazioni Unite per il peacebuilding ha stanziato almeno 60 milioni di dollari per la cooperazione ambientale, e altre agenzie delle Nazioni Unite hanno iniziato a inviare esperti di sicurezza climatica nelle zone di conflitto vulnerabili dal punto di vista ambientale. L'approccio della comunità internazionale alla pace e alla sicurezza è cambiato radicalmente negli ultimi decenni, con l'aumento degli attori non statali e la necessità di personale più specializzato.
La concezione contemporanea dello scenario di sicurezza si è evoluta dalla prevenzione dei conflitti al mantenimento e al consolidamento della pace. Per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, dobbiamo agire con urgenza per ridurre le minacce dei conflitti armati all’ambiente, alla salute e ai mezzi di sussistenza. Va quindi in conclusione sottolineata l’importanza della protezione ambientale prima, durante e dopo i conflitti.

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