Serve un’AI europea, solo così le regole avranno senso. Parla il prof. Rotolo
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Usa e Cina fanno l’AI, l’Europa fa la regolamentazione sull’AI. Una battuta critica dell’approccio normativo europeo non del tutto onesto. Intervista al prof. Antonino Rotolo,
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Il giudice non ritiene soddisfacente la risposta "vaga e poco informativa" della FCC alla causa DOGE
I querelanti chiedono i documenti DOGE e sostengono che la FCC ha violato il Freedom of Information Act
Il 26/8 un giudice ha rimproverato la Federal Communications Commission per la sua risposta "vaga e poco informativa" a una causa legale relativa al DOGE e ha ordinato alla commissione di produrre i documenti richiesti ai sensi del Freedom of Information Act (FoIA).
La FCC è stata citata in giudizio dalla giornalista Nina Burleigh e da Frequency Forward , un gruppo che afferma di stare indagando su come l'influenza di Elon Musk nel governo "stia creando conflitti di interesse ingestibili all'interno della FCC". Burleigh e Frequency Forward hanno affermato in una denuncia del 24 aprile che la FCC ha violato il Freedom of Information Act omettendo ingiustamente i dati sulle attività del DOGE all'interno dell'agenzia.
L’ex commissario Breton invitato a un’audizione al Congresso USA che attacca la normativa digitale UE
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La Commissione Giustizia della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha invitato l’ex commissario europeo al Mercato
Perché gli studi cinematografici rimangono cauti sull’uso dell’AI generativa
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Alcuni studi hollywoodiani stanno esplorando l’uso dell’intelligenza artificiale generativa (GenAI) per ridurre i costi nella creazione di film e serie, ma questioni legate
Cosa c’è dietro al calo di Nvidia in borsa?
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Nvidia ha riportato risultati economici molto buoni nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2026, eppure il titolo è calato in borsa. Gli investitori sono preoccupati per le tensioni Usa-Cina e per il possibile rallentamento degli
Se il cybercrime arriva dall'Africa: Interpol e Operazione Serengeti
Smantellata rete composta da 1.000 persone
Un'operazione su larga scala delle forze dell'ordine coordinata dall?interpol, nome in codice Operazione Serengeti 2.0, ha smantellato con successo una rete di criminali informatici composta da 1.000 persone e recuperato 97,4 milioni di dollari di fondi rubati da oltre 88.000 vittime.
L'operazione, svoltasi da giugno ad agosto 2025, ha coinvolto le forze dell'ordine del Regno Unito e di 18 paesi africani, oltre ad aziende private e organizzazioni no-profit.
I principali risultati dell'operazione includono:
- L'arresto di 1.209 criminali informatici
- Lo smantellamento di 11.432 risorse infrastrutturali dannose
- Il recupero di 97.418.228 dollari
- L'identificazione di 87.858 vittime e una perdita monetaria stimata di 484.965.199 dollari
L'operazione ha preso di mira vari tipi di reati informatici, tra cui ransomware, truffe online e compromissione della posta elettronica aziendale (BEC). Gli sforzi dei partner privati e delle organizzazioni no-profit che hanno collaborato hanno fornito informazioni essenziali alle forze dell'ordine, consentendo loro di identificare e arrestare i criminali.
Il successo dell'Operazione #Serengeti 2.0 evidenzia la crescente portata e l'impatto delle operazioni guidate dall' #Interpol. La rete globale di contrasto al crimine continua a rafforzarsi, producendo risultati concreti e tutelando le vittime. L'operazione sottolinea inoltre l'importanza della cooperazione internazionale e della condivisione delle informazioni nella lotta alla criminalità informatica.
Oltre agli arresti e ai recuperi, l'operazione ha dato priorità alla prevenzione attraverso una partnership con l'International Cyber Offender Prevention Network (#InterCOP), un'alleanza di 36 nazioni guidata dai Paesi Bassi. InterCOP mira a spostare la lotta alla criminalità digitale dalla reazione all'interruzione proattiva, identificando e neutralizzando le minacce informatiche prima che colpiscano.
L'Operazione Serengeti 2.0 si è svolta nell'ambito dell'Operazione Congiunta Africana contro la Criminalità Informatica, finanziata dal Ministero degli Esteri, del Commonwealth e dello Sviluppo (FCDO) del Regno Unito. Tra i paesi africani partecipanti figurano Angola, Benin, Camerun, Ciad, Costa d'Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Gabon, Ghana, Kenya, Mauritius, Nigeria, Ruanda, Senegal, Sudafrica, Seychelles, Tanzania, Zambia e Zimbabwe.
Il successo dell'operazione dimostra l'efficacia degli sforzi collaborativi nella lotta alla criminalità informatica e sottolinea l'importanza di una continua cooperazione internazionale e della condivisione delle informazioni nella lotta alle minacce digitali.
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La tua intelligenza artificiale sta cercando di farti innamorare di sé?
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I modelli di intelligenza artificiale variano nel modo in cui reagiscono quando gli utenti iniziano ad affezionarsi a loro, ma la normativa UE non pone limiti chiari su quanto
Attirare menti brillanti: è giunto il momento per un programma Fulbright europeo
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Peter Hefele è direttore politico presso il Wilfred Martens Centre for European Studies (WMCES). Shreekant Gupta è stato Visiting Fellow presso il
La Commissione avvia la revisione del Digital Markets Act con un occhio di riguardo per l’IA
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La Commissione ha lanciato una richiesta di prove per la revisione prevista del Digital Markets Act (DMA), concentrandosi sui servizi
Musk ci riprova: X e xAi fanno causa a OpenAi e Apple
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Fallita la precedente mossa giudiziale, Musk torna all'assalto di OpenAi e questa volta lo fa attaccando anche Apple: il loro accordo, sostiene il magnate sudafricano che intende spingere il proprio Grok sui device di tutto il
Ecco come Trump non molla l’Europa sui servizi digitali
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Tutte le ultime novità sulla diatriba fra Usa e Ue sui servizi digitali.
Microsoft coinvolge l’Fbi per monitorare le proteste pro Pal?
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Secondo un rapporto di Bloomberg, Microsoft si è rivolta all'Fbi per monitorare le proteste palestinesi nel suo campus di Redmond nell'ultimo anno. Le proteste riguardavano la richiesta al gigante della
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ROTTE SPAZIALI, SFIDE TERRESTRI: IL FUTURO DEL MADE IN ITALY È OLTRE L’ATMOSFERA
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Nel mondo multipolare e instabile che stiamo vivendo, lo spazio non è più soltanto un orizzonte tecnologico o scientifico...
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Vi racconto un esperimento in Italia di democrazia algoritmica dal basso
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Il nostro paese ha lanciato le Giurie di Comunità dell’AI, iniziativa dell’Eniahttps://www.startmag.it/innovazione/vi-racconto-un-esperimento-in-italia-di-democrazia-algoritmica-dal-basso/
Fentanyl: La Molecola del Diavolo in America
Un podcast intitolato "Fentanyl, la molecola del diavolo", prodotto da Il Sole 24 Ore e narrato da Biagio Simonetta esplora l'epidemia di Fentanyl negli Stati Uniti, evidenziando come questo potente oppioide sintetico, inizialmente un farmaco per il dolore, sia diventato una piaga sociale che trasforma le persone in "zombie". Il racconto approfondisce le cause di questa crisi, dalle prescrizioni eccessive di oppioidi da parte delle case farmaceutiche ai canali di produzione e traffico gestiti dai cartelli messicani con precursori provenienti dall'Asia. Viene anche esaminato l'impatto economico, sociale e politico del Fentanil, nonché i rischi di una sua diffusione in Europa e in Italia, dove sono già stati registrati i primi casi di consumo illecito.
Rinviando all'ascolto dei complessivi sette episodi del podcast, disponibile sulle principali piattaforme e sul sito del giornale a questo indirizzo podcast.ilsole24ore.com/serie/… , l'occasione è utile per fare il punto - oltre che sulla crisi del fentanyl negli Stati Uniti - sulla sua potenziale minaccia per l'Europa. Le cause, come abbiamo accenato, sono complesse e multifattoriali, e vanno dall'eccessiva prescrizione di farmaci al traffico internazionale di sostanze sintetiche.
Come nasce l'epidemia da fentanyl
Origine e sviluppo della crisi Inizialmente, l'epidemia di oppioidi negli Stati Uniti è nata da una massiccia e incontrollata prescrizione di farmaci antidolorifici a base di oppioidi come Percocet e OxyContin. Questi farmaci, sebbene efficaci per il dolore cronico, hanno creato una generazione di persone dipendenti. La situazione è stata aggravata da una "tempesta perfetta" di fattori:
- una generazione che raggiungeva l'età con dolori cronici dovuti a lavori manuali nelle fabbriche e miniere.
- miglioramenti nelle terapie oncologiche che portavano a trattamenti più lunghi e dolorosi.
- una crescente sensibilità medica verso il dolore del paziente, che ha portato a un aumento delle prescrizioni di oppioidi.
- le case farmaceutiche, come la Purdue Pharma (produttrice di OxyContin), hanno aggressivamente promosso questi farmaci presentandoli come sicuri ed efficaci, mentre i medici erano incentivati a prescriverli e i pazienti li richiedevano attivamente.
- il sistema sanitario americano, quasi interamente privato, ha visto medici che prescrivevano, case farmaceutiche che producevano e assicurazioni che rimborsavano, creando un ciclo in cui "tutti erano apparentemente contenti e nessuno si accorgeva di anomalie, abusi, eccessi".
Quando le restrizioni governative hanno reso più difficile l'accesso agli oppioidi legali, molti consumatori si sono rivolti al mercato nero, prima all'eroina e poi al fentanyl, che è diventato il passo successivo.
Il Fentanyl: la molecola del diavolo
Il fentanyl è un oppioide sintetico sviluppato negli anni '60 come potente analgesico. È un farmaco eccezionale per il trattamento del dolore acuto o cronico, usato anche in sala operatoria per la sua azione rapidissima (30-90 secondi). Tuttavia, la sua potenza estrema (circa 50 volte più potente dell'eroina e 100 volte più potente della morfina) lo rende letale se usato in modo non controllato. Basta una dose di 2 milligrammi per uccidere una persona.
Produzione in Messico e precursori chimici da Cina ed India
Per gli aspetti che maggiormente interessano il nostro blog, un focus particolare va fatto specificamente riguardo alla produzione in Messico e alla provenienza dei precursori chimici dall'Asia.
Produzione in Messico
La produzione di fentanyl in Messico è dominata da due principali cartelli della droga: il cartello di Sinaloa e il cartello Jalisco Nueva Generación (CJNG). Il CJNG è considerato l'organizzazione criminale più potente del Messico, controllando porti fondamentali come Manzanillo e Lázaro Cárdenas, cruciali per la ricezione dei precursori chimici.
I laboratori messicani si trovano principalmente lungo la costa del Pacifico, in stati come Jalisco, Michoacán, Guanajuato e Zacatecas. Questi non sono semplici capanni fumanti, ma spesso sono capanni mimetizzati tra la vegetazione, ranch abbandonati o case anonime alla periferia delle città, operando con un alto livello di professionalità. I cartelli hanno assunto chimici esperti per migliorare le formule e la conoscenza della produzione è stata affinata nel tempo. Lavorano a ritmi incessanti, spesso di notte, con finestre coperte, e usano presse a mano per compattare le pillole.
Un punto di dibattito riguarda il ruolo del Messico nella produzione. Il governo messicano sostiene di limitarsi a trasportare fentanyl già processato dall'Asia, mentre la DEA (l'Agenzia americana anti-roga) afferma che in Messico esistono laboratori per la lavorazione del fentanyl.
Provenienza dei precursori chimici dall'Asia (Cina e India)
I precursori chimici, ovvero le molecole di base necessarie per la sintesi del fentanyl, provengono in gran parte dalla Cina e dall'India.
- Produzione legale: Decine di aziende farmaceutiche ufficialmente registrate in zone industriali cinesi come Guangzu, Shenzhen e Wuhan producono queste molecole, che sono perfettamente legali nei loro paesi d'origine.
- Vendita e spedizione: I precursori vengono venduti liberamente sul mercato chimico, spesso etichettati come "prodotti per la ricerca". Vengono ordinati online, pagati in criptovalute e spediti tramite corrieri tradizionali.
- Itinerario e difficoltà di intercettazione: Una volta in viaggio, questi precursori possono cambiare destinazione più volte, passando per snodi come Singapore, Panama, Rotterdam, Belize e Canada prima di arrivare in Messico. Sono estremamente difficili da intercettare perché:
- Richiedono quantitativi minimi (1 kg di fentanyl può generare 500.000 dosi).
- Non hanno un odore, rendendoli non intercettabili dai cani antidroga alle frontiere.
- Possono viaggiare tramite canali ufficiali o come "prodotti per la ricerca", bypassando i controlli doganali.
- La loro sintesi chimica è relativamente semplice e non dipende da fattori agricoli (come i campi di papaveri per l'oppio), garantendo una produzione rapida, veloce e in grandi quantità.
La redditività e il traffico: Un chilogrammo di fentanyl puro può essere prodotto a meno di $1000, ma genera guadagni che superano facilmente i 10 milioni di dollari. Questa enorme redditività ha rivoluzionato le dinamiche del narcotraffico. Una volta prodotto in Messico, il fentanyl viene impacchettato in piccoli carichi (1-2 kg) e nascosto in modi ingegnosi (batterie d'auto, scocche di televisori, piatti di ceramica). Viene poi trasportato attraverso il confine statunitense da corrieri umani, spesso ragazzini messicani o cittadini americani reclutati tra i tossicodipendenti e i disperati.
La minaccia del fentanyl per Europa ed Italia: reale e silenziosa
La minaccia del fentanyl per l'Europa, e in particolare per l'Italia, è una preoccupazione crescente, nonostante finora il Vecchio Continente sia stato in gran parte risparmiato da un'epidemia paragonabile a quella statunitense.
Riguardo a questa minaccia si deve tener conto, in primis, delle differenze nell'approccio al farmaco come fattore protettivo iniziale:
- L'Europa, a differenza degli Stati Uniti, ha un approccio al farmaco diverso che, per fortuna, ha contribuito a evitare una dipendenza di massa iniziale. Negli Stati Uniti, l'epidemia è nata da una massiccia e incontrollata prescrizione di antidolorifici oppioidi, spinta da case farmaceutiche, medici e un sistema sanitario privato.
- In Italia, un farmaco come il Fentanil non si trova facilmente in farmacia come negli Stati Uniti. Lo si trova, ad esempio, sotto forma di cerotto per il dolore. L'uso di oppioidi in ambito intraoperatorio e post-operatorio in Europa è sempre stato diverso rispetto agli Stati Uniti.
Segnali di allarme e casi specifici in Italia e Europa
- Nonostante la minore diffusione, ci sono però già casi di tossicodipendenza in Italia legati al fentanyl. Alcune persone ottengono il cerotto di fentanyl tramite prescrizioni e lo masticano per assorbire la sostanza, aggiungendolo a volte al metadone.
- Sono stati registrati pochi casi di decesso riconosciuti con presenza di fentanyl tra le sostanze d'abuso in Italia, si parla di una decina di casi o meno. Tuttavia, negli ospedali italiani arrivano soggetti che risultano positivi al fentanyl.
- È stato segnalato un episodio in cui a Perugia è stato riscontrato un campione di sostanza rivelatosi fentanyl.
- Un caso di cronaca ha visto un piacentino coinvolto nello spaccio internazionale di fentanyl, che veniva fatto arrivare in carceri statunitensi tramite pagine di libri impregnate della sostanza, con canali di approvvigionamento anche dalla Cina.
- Il giornalista italocanadese Antonio Nicaso ha evidenziato che il Canada, in proporzione, ha più vittime di overdose da fentanyl degli Stati Uniti. Ha anche espresso la preoccupazione che l'epidemia possa arrivare in Europa, con il rischio che l'Europa diventi "destinataria anche del fentanyl o quantomeno di un fentanyl meno letale".
Rimane il fatto che il fentanyl è una minaccia persistente per l'Europa, per una serie di motivazioni: - Facilità di produzione e traffico: Il fentanyl è un oppioide sintetico che non richiede piantagioni come l'oppio, ma può essere sintetizzato in laboratorio con precursori chimici che arrivano principalmente da Cina e India.
- Invisibilità e difficoltà di intercettazione: I precursori chimici possono essere ordinati online, pagati in criptovalute e spediti tramite corrieri tradizionali, spesso etichettati come "prodotti per la ricerca". Sono difficili da intercettare perché richiedono quantitativi minimi (1 kg di fentanyl può generare 500.000 dosi), non hanno un odore (indetectabili dai cani antidroga) e viaggiano tramite canali che aggirano i controlli doganali.
- Altissima potenza: Essendo circa 50 volte più potente dell'eroina e 100 volte più potente della morfina, basta una dose minima di 2 mg per essere letale. La sua azione rapida (30-90 secondi) crea una forte dipendenza psicologica.
- Redditività: I cartelli messicani producono il fentanyl a un costo inferiore ai 1000 dollari al chilo, generando guadagni che superano facilmente i 10 milioni di dollari. Questa enorme redditività lo rende estremamente attraente per le organizzazioni criminali.
Le sfide per l'Europa e l'Italia
In conclusione:
- Le organizzazioni criminali, come la rete criminale canadese di origine cinese "Bit Circle Boys", sono coinvolte nell'importazione di precursori chimici e fentanyl, sfruttando porti come quello di Vancouver. Se le mafie italiane dovessero interessarsi al fentanyl, potrebbe esserci un'escalation. Attualmente, il basso costo e la breve durata del "cliente" di fentanyl potrebbero renderlo meno attraente per alcune mafie rispetto alla cocaina. Tuttavia, un fentanyl meno letale potrebbe cambiare questo scenario.
- L'Italia sta monitorando la situazione con "antenne alte", controllando sequestri, acquisti, intercettazioni e gli effetti sulla salute delle persone. Tuttavia, c'è il timore che, avendo "disimparato alcune attenzioni di base" dall'era dell'eroina, l'Italia possa trovarsi impreparata di fronte a una "supereroina" come il fentanyl.
- Un'altra preoccupazione attuale per l'Italia e parte dell'Europa è il consumo di crack, per il quale non esistono antidoti o trattamenti efficaci come il metadone, o il Narcan per gli oppioidi.
In sintesi, la minaccia del fentanyl in Europa e Italia è reale e silenziosa. Sebbene i sistemi di controllo sui farmaci abbiano finora agito da scudo, le caratteristiche intrinseche del fentanyl (potenza, basso costo, facilità di produzione e difficoltà di intercettazione) lo rendono un pericolo imminente. I segnali di presenza ci sono già, e gli esperti avvertono che è fondamentale non abbassare la guardia e aumentare l'informazione, in particolare nelle scuole, perché "senza informazione questa guerra la perdiamo prima ancora di combatterla".
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Che succede ai microchip di Nvidia in Cina
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Nvidia ha sospeso la produzione dei microchip H20 destinati alla Cina. L'azienda sembra voler rispondere alle preoccupazioni sulla sicurezza sollevate da Pechino, ma è già al lavoro su un processore startmag.it/innovazione/nvidia…
Ia, tutti i piani di Meta con il cloud di Google
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Meta investirà oltre 10 miliardi di dollari in Google Cloud per potenziare le sue infrastrutture di intelligenza artificiale, siglando il primo grande accordo tra le due società rivali nel settore startmag.it/innovazione/meta-g…
PALANTÍR: AZIENDA DA MEMORIZZARE CON GIUSTA PREOCCUPAZIONE
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Palantír. Ricordatevi di questo nome. Si tratta di un’azienda statunitense. Non è chiaro cosa faccia, ma lo fa molto bene...
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#TECNOLOGIA
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Tutte le mosse di Google, xAi e Amazon per gestire la fame energetica dell’intelligenza artificiale
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Ecco cosa stanno facendo le Big Tech per gestire la grande domanda di energia startmag.it/innovazione/big-te…
Cos’ha davvero in mente Trump con l’AI Action Plan
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Con l’AI Action Plan, Trump propone una strategia per dominare il settore dell’intelligenza artificiale, fondata su deregulation, supremazia militare e controllo ideologico, ridisegnando i confini tra tecnologia e potere.
L’intelligenza artificiale non è (ancora) così intelligente
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Nonostante le grandi promesse, l'intelligenza artificiale delude sul campo: nuovi studi evidenziano cali di produttività, fallimenti operativi e un divario crescente tra percezione e realtà. La Nota di James Hansen
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Il lucroso (e inquietante) sottobosco dei creator di video con l’IA. Report Wp
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Si moltiplicano come funghi i video surreali e low-cost realizzati con l’IA da creator improvvisati, spesso senza alcuna competenza artistica, sollevando sconcerto tra i professionisti e
Perché sono sconcertato (e sgomento) per alcune pubblicità
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In un’epoca in cui si moltiplicano campagne contro stereotipi, sessismo e “body shaming”, certi settori pubblicitari - vedi quelli di prodotti sanitari e parafarmaceutici - sembrano immuni a queste sensibilità e
La storia infinita di Nvidia in Cina
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L’azienda fondata da Jensen Huang ha una storia di lunghissimo corso di presenza nel mercato cinese e di collaborazione con gli attori industriali cinesi. Prima che le questioni politiche e di sicurezza nazionale giungessero al centro della scena, Nvidia
L'Online Safety Act del Regno Unito riguarda la censura, non la sicurezza. L'articolo di Paige Collings mette in guardia gli USA dalla pericolosa cazzata che sta facendo Londra
L'attuazione dell' #OnlineSafetyAct del Regno Unito sta fornendo agli utenti di Internet di tutto il mondo, compresi quelli degli stati degli Stati Uniti che si stanno muovendo per promulgare le proprie leggi sulla verifica dell'età, la prova in tempo reale che tali leggi violano il diritto di tutti di parlare, leggere e guardare liberamente.
La corsa del Regno Unito per trovare un metodo efficace di verifica dell'età sottolinea che non ne esiste uno, ed è giunto il momento che i politici di tutto il mondo prendano sul serio la questione, soprattutto quelli che stanno valutando leggi simili negli Stati Uniti.
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STEFANO DE MARTINO E CAROLINE TRONELLI: TELECAMERE DOMESTICHE E I PERICOLI NASCOSTI
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L’attacco informatico che ha coinvolto Stefano De Martino e Caroline Tronelli, con il furto di contenuti privati dalle telecamere interne della loro abitazione...
L'articolo STEFANO DE MARTINO E CAROLINE TRONELLI: TELECAMERE DOMESTICHE E I
Trump giochicchia coi dazi e la PlayStation 5 aumenta di prezzo
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Sony ha ritoccato i prezzi della sua console PlayStation 5 per la terza volta in quattro anni: il primo aumento per la guerra dei chip, ora per i dazi di Trump. Si tratta di un unicum nella storia
Apple prova a superare la crisi puntando sulla smart home?
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I detrattori accusano Apple di aver perso la capacità di ideare nuovi device, sedendosi sugli allori dei continui aggiornamenti dei vecchi dispositivi, ma secondo indiscrezioni di stampa Cupertino starebbe per
Il caso De Martino e il lato oscuro delle telecamere di sorveglianza. Il video di @Matteo G.P. Flora
Stefano De Martino e la sua compagna sono stati vittime di un video diffuso online, probabilmente sottratto da telecamere di sorveglianza domestiche. Un episodio che riporta al centro dell’attenzione il problema della sicurezza digitale, ma di cui avevamo parlato nel... 2017!Le telecamere smart possono diventare occhi indiscreti se non protette: password deboli, sistemi non aggiornati e configurazioni superficiali aprono la porta a intrusioni gravi, con conseguenze devastanti per la privacy.
In questo video analizziamo i rischi reali, la diffusione non consensuale di immagini intime e le soluzioni pratiche per difendersi, tra tecnologia, responsabilità e tutela personale.
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Silver Notice colpisce il crimine organizzato … nelle sue tasche. L'insegnamento di Giovanni Falcone ("segui il denaro") trova concreta applicazione
Globalmente, i criminali riescono a mantenere circa il 99 per cento dei loro guadagni illegali. L'iniziativa "Silver Noice" di INTERPOL mira a modificare tale dato, dando visibilità globale su miliardi di dollari in beni illegali e supportando il loro recupero e il loro ritorno al loro proprietario legale.
Silver Notice è il più recente "codice a colori" di Interpol, e consente ai paesi di condividere avvisi e richieste di informazioni in tutto il mondo. È stato lanciato sperimentalmente lo scorso gennaio 2025, con 51 paesi partecipanti e alla fine di giugno sono stati pubblicati oltre 50 avvisi, coinvolgendo paesi da tutto il mondo. Tutte le richieste di pubblicazione di un Silver Notice sono esaminate dal team di operazioni e specialisti legali e, per coloro che sono ammessi alla pubblicazione, la unità di criminalità finanziaria specializzata lavora a stretto contatto con le giurisdizioni coinvolte per tracciare e identificare i beni ricercati. Partendo da contanti o criptovaluta a immobili, yacht di lusso o automobili, questi beni sono i proventi illegali di attività criminali come frode, corruzione, droga, armi e traffico di esseri umani, e la criminalità ambientale. Sono spesso rapidamente spostati oltre i confini, rendendo il recupero altamente complesso e dipendente dall'efficace cooperazione internazionale che solo INTERPOL può fornire. Dice Valdecy Urquiza, Segretario Generale di INTERPOL (immagine sottostante): “Dal punto di vista dei loro guadagni finanziari, stiamo lavorando per interrompere le reti criminali e ridurre il loro impatto dannoso sulle comunità in tutto il mondo”
Il primo Silver Notice è stato richiesto in gennaio dall'Italia: la Guardia di Finanza era alla ricerca di informazioni sui beni appartenenti ad un appartenente alla mafia. Da allora, è anche diventata una delle prime storie di successo del nuovo strumento, con oltre 1,7 milioni di dollari in attività illegali – che vanno da contanti e immobili a veicoli e persino bovini – identificati e situati in Brasile. A seguito dei primi contatti tra gli organi giurisdizionali nazionali in Italia e in Brasile, la pubblicazione della Silver Notice ha consentito un coordinamento diretto tra Forze di polizia, sostenuto dall’unità specializzata di criminalità finanziaria di INTERPOL. Ciò a sua volta ha portato alla cooperazione con l'appropriata corte brasiliana a livello locale e alla riuscita identificazione dei beni illegali, con il coordinamento per garantire il loro sequestro in corso. “L’iniziativa Silver Communication dà alla legge il suo primo strumento globale per rendere questo tipo di risultato una realtà”, afferma Claudio Marinelli, Coordinatore Operativo, INTERPOL Financial Crime and Anti-Corruption Centre. “Fino al suo lancio, abbiamo avuto zero visibilità sul valore del danno creato da criminali organizzati a livello globale, ma ora i dati delle comunicazioni e delle diffusioni già pubblicate ci danno un quadro chiaro di miliardi di dollari in beni illeciti, con centinaia di obiettivi identificati e centinaia di nuovi indizi da indagare. ”
Seguendo i soldi in tutto il mondo Oltre a fornire un caso di coordinamento per sostenere i paesi che seguono questi obiettivi, gli esperti di criminalità finanziaria hanno anche organizzato workshop per dare ai professionisti dell'applicazione della legge e della giustizia in tutte le regioni una migliore comprensione di come utilizzare lo strumento nella sua fase pilota. Il loro impatto è stato chiaro, con il numero di richieste di pubblicazione moltiplicato cinque volte dopo il primo workshop solo nelle Americhe. “I partecipanti ai workshop sono stati molto entusiasti del potenziale dell’Avviso d’Argento”, afferma Theos Badege, Director pro tempore, INTERPOL Financial Crime and Anti-Corruption Centre. “Lo sanno che il denaro è il filo che attraversa quasi ogni forma di crimine organizzato e che per smantellare le reti criminali, dobbiamo seguire i soldi – identificarlo, rintracciarlo, interrompere l’infrastruttura finanziaria che consente loro di riciclare denaro attraverso i confini e lavorare per restituire beni rubati al loro legittimo proprietario,” conclude.
Si può quindi affermare che il mai dimenticato insegnamento di Giovanni Falcone nella lotta alle mafie ("follow the money - segui il denaro") trova in ambito internaionale concreta attuazione mediante l'applicazione del Silver Notice
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Lotta alla criminalità organizzata e al degrado ambientale. L'azione dell'Interpol
I gruppi della criminalità organizzata prendono di mira specie protette, come rinoceronti, pangolini e pesci totoaba, per ottenere profitti elevati e bassi rischi.
La criminalità ambientale ha un impatto devastante sul clima, sulla biodiversità e sugli habitat locali, generando centinaia di miliardi di dollari all'anno.
L'unità di sicurezza ambientale dell'INTERPOL, parte della Direzione per la criminalità organizzata, lavora a stretto contatto con i paesi membri e i partner esterni per identificare, tracciare e smantellare queste reti.
Le specie protette, come i rinoceronti e i pesci totoaba, rischiano l'estinzione a causa dell'elevata domanda di prodotti da parte della criminalità organizzata. I criminali utilizzano tecniche sofisticate, come la falsificazione delle etichette di carico e delle dichiarazioni doganali, per contrabbandare merci come legname protetto e animali vivi. L'Operazione Thunder dell'INTERPOL, un'operazione annuale della durata di un mese, ha portato quest'anno al sequestro di migliaia di animali e all'arresto di centinaia di sospettati.
Si tratta di un'operazione su larga scala, condotta a livello globale per combattere il traffico di fauna selvatica e di prodotti forestali. Questa operazione ha coinvolto le forze dell'ordine di molti paesi che hanno collaborato per sequestrare e indagare su casi di traffico illegale di fauna selvatica e prodotti forestali. Il traffico illegale di fauna selvatica è il commercio illegale di animali, piante e loro parti. Include animali come grandi felini, uccelli e rettili, nonché piante e alberi. Il traffico illegale di fauna selvatica può danneggiare l'ambiente, causare l'estinzione di specie e persino alimentare conflitti e instabilità. Il traffico illegale di legname è il commercio illegale di legname e prodotti forestali. Può includere alberi, legname e altri prodotti forestali. Il traffico illegale di legname può danneggiare l'ambiente e contribuire al cambiamento climatico.
Durante l'operazione, le forze dell'ordine hanno collaborato per:
- Sequestrare fauna selvatica e prodotti forestali, inclusi animali vivi, piante e legname.
- Indagare su casi di traffico illegale di fauna selvatica e prodotti forestali, incluse attività online e profili di sospetti.
- Condividere informazioni e intelligence tra loro per costruire un quadro globale di intelligence sul traffico di fauna selvatica e legname.
- Arrestare e perseguire i presunti trafficanti.
L'operazione ha portato al sequestro di:
- Oltre 2.200 sequestri di fauna selvatica e prodotti forestali in tutto il mondo
- Centinaia di migliaia di parti e derivati di animali protetti
- Migliaia di alberi e piante
- Armi da fuoco, veicoli e attrezzature per il bracconaggio
Raccolta di intelligence globale
La portata transnazionale unica dell'INTERPOL e l'accesso al più grande database di polizia al mondo consentono all'organizzazione di guidare la lotta globale contro la criminalità organizzata contro la fauna selvatica. I suoi team specializzati condividono informazioni di intelligence e facilitano le indagini tra le forze di polizia nazionali, con conseguente pubblicazione di notifiche viola e rosse per informare i paesi membri su nuovi modus operandi o latitanti ricercati a livello internazionale.
Successo nell'applicazione della legge a livello globale
Una recente notifica rossa (red notice) emessa dall'INTERPOL ha portato all'arresto di una donna ucraina in Thailandia per aver contrabbandato 116 tartarughe protette dalla Tanzania. Dopo essere sfuggita alla cattura in Thailandia, la donna è stata fermata in Bulgaria e infine estradata in Tanzania. L'arresto della sospettata e il ritorno delle tartarughe nel loro paese d'origine dimostrano la portata globale dell'INTERPOL e la sua capacità di coordinare gli sforzi delle forze dell'ordine internazionali per combattere la criminalità transnazionale.
fabrizio reshared this.
I chatbot di Meta e Character.AI sono un po’ troppo ambigui con i minori
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il Texas sta indagando su Meta e Character.AI per l’uso di chatbot promossi come strumenti terapeutici, mentre il Senato Usa ha avviato un’inchiesta su Meta per presunte interazioni
Alcune delle app VPN utilizzate da milioni di persone contengono chiavi condivise e backdoor nascoste
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Un nuovo studio accademico ha scoperto preoccupanti falle di sicurezza e pratiche ingannevoli in alcune delle app VPN più scaricate al mondo, che complessivamente hanno un impatto su oltre 700 milioni di utenti Android.
La ricerca rivela che decine di servizi VPN popolari, spesso pubblicizzati come indipendenti e sicuri, sono segretamente connessi tramite proprietà condivisa, infrastrutture server e persino credenziali crittografiche, esponendo il traffico degli utenti a sorveglianza e decrittazione.
Il documento è stato redatto da Benjamin Mixon-Baca (ASU/Breakpointing Bad), Jeffrey Knockel ( Citizen Lab /Bowdoin College) e Jedidiah R. Crandall (Arizona State University) ed è stato presentato alla conferenza Free and Open Communications on the Internet (FOCI) 2025. Attraverso una combinazione di analisi APK, indagini sui record aziendali e analisi forense di rete, i ricercatori hanno identificato tre distinte famiglie di provider VPN che offuscano la loro proprietà aziendale e introducono significativi rischi per la sicurezza
cyberinsider.com/vpn-apps-used…
VPN Apps Used by Millions Contain Shared Keys and Hidden Backdoors
A study uncovered flaws and deceptive practices among some of the most downloaded VPN apps, collectively impacting over 700 million users.Alex Lekander (CyberInsider)
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Grazie per le risposte, preciso che non mi riferivo a prodotti gratuiti, sono ben conscio del fatto che se non pago in soldi è perché pago con qualcos'altro, e in questo caso senza neanche sapere "quanto" sto pagando.
È un po' che penso che due lirette in una VPN mi converrebbe spenderle.
E visto che siamo a parlarne (scusate, sono un po' ignorante) esistono soluzioni "self made" che uno può mettere in piedi da solo (tipo WordPress o un'istanza Mastodon) o è proprio un'altra partita?
Anche link sono benvenuti, così non perdete troppo tempo. Vorrei farmi un po' di cultura sulla materia.
Il problema è che una soluzione "self-made" per quello che fa una vpn riguardo la tua privacy non esiste. Ovvero, esiste, ma elimina proprio la componente privacy. Potresti avere una vpn verso un tuo homeserver (o server virtuale sul cloud) e stabilire come punto di uscita verso internet, quel server. Ma a quel punto, il tuo IP diventa sempre identificabile perche è soltanto tuo.
Una vpn di aziende terze (proton, mullvad, ecc) ti offre una certa privacy perche il punto di uscita su internet è tuo e di altre persone ma per via di questo non può essere collegato a te e quindi diventa, di fatto, privato.
(C'è un discorso da fare riguardo i log della compagnia vpn, e dei metodi di pagamento, ecc, che si può anche affrontare).
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Simon Perry
in reply to Informa Pirata • •@informapirata ⁂ ⁂
Molti gridano all'IA che "porterà via il lavoro".
Quella è solo una conseguenza, temo.
Il problema principale è che abbasserà terribilmente lo standard, la qualità.
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
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