Gaza, c’è l’intesa Israele-Hamas. Raggiunto accordo per la prima fase – LA DIRETTA
[quote]GAZA – Israele e Hamas hanno firmato l’accordo per la “prima fase” del piano per sospendere i combattimenti a Gaza e rilasciare i 20 ostaggi israeliani ancora vivi nei prossimi giorni.…
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Padre Faltas: “Su Gaza accordo storico. Ha vinto la pace e ora non si torna indietro”
[quote]GERUSALEMME – Dopo due anni di guerra e distruzione, la notizia dell’intesa su Gaza tra Hamas e Israele ha riaperto uno spiraglio di speranza tra i corridoi delle scuole francescane…
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Google ripulisce il Play Store da 224 app usate per frodi online: cosa impariamo
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
L’incessante attività di Google per rimuovere app malevole dal proprio Store non può restare al passo della facilità con cui gli utenti si fanno irretire. Cosa sapere e perché è opportuno fare attenzione
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La protesta dei cittadini tedeschi blocca Chat Control - Aggregatore GNU/Linux e dintorni
In un momento storico per il movimento dei diritti digitali, la Germania ha deciso di non sostenere la controversa normativa europea sulla “Chat Control”,Marco Giannini (Aggregatore GNU/Linux e dintorni)
freezonemagazine.com/news/silv…
In libreria dal 15 Ottobre 2025 Un lavoro scritto a quattro mani: protagonista e scrittore, in uno scambio emotivo e letterario ricco e profondo. La storia vera di una donna impegnata a fare della sua durissima esperienza il proprio lavoro: aiutare altre donne che subiscono violenze e prevaricazioni. Una testimonianza sul
1) capire che la russia non ci invaderà a breve
2) non lasciarsi spaventare
3) essere determinati nel condannare la russia e sostenere l'unità europea
4) sbattere fuori l'ungheria dalla UE
5) sbattere fuori la turchia dalla NATO (e magari gli USA)
6) armarsi come deterrente con armi moderne, utili ed efficaci
7) farsi spiegare bene dall'ucraina come si combatte la russia (casomai un giorno servisse)
8) coordinarsi bene tra eserciti europei
9) imparare dall'ucraina ad abbattere i droni russi
10) capire che diritti/libertà e sviluppo vanno di pari passo
11) preservare il pianeta terra
12) donne, gay, transgender, disabili (la discriminazione nella vita e sul lavoro per chi ad esempio è in sedia a ruote non è tollerabile) e ogni genere di persona sono risorse utili per lo sviluppo umano, e la diversità è una ricchezza e non un ostacolo
13) cambiare il regolamento europeo e smettere di decidere all'unanimità (magari una maggioranza forte, tipo 75% o 80%) e a chi non sta bene può lasciare la UE e approvare una vera costituzione europea (laica). le religioni sono associazioni culturali private dei cittadini
Allenza tra gruppi ransomware: LockBit, DragonForce e Qilin uniscono le forze
Tre importanti gruppi di ransomware – DragonForce, Qilin e LockBit– hanno annunciato un’alleanza. Si tratta essenzialmente di un tentativo di coordinare le attività di diversi importanti operatori RaaS (ransomware-as-a-service); gli analisti avvertono che tale consolidamento potrebbe aumentare la portata e l’efficacia degli attacchi.
DragonForce ha avviato la fusione. All’inizio di settembre, quasi contemporaneamente al rilascio di LockBit 5.0, i rappresentanti di DragonForce hanno proposto pubblicamente ai “colleghi” di porre fine alle loro liti interne e di concordare “regole di mercato”: parità di condizioni, cessazione degli insulti pubblici e supporto reciproco.
LockBit ha risposto positivamente e DragonForce ha successivamente annunciato ufficialmente l’alleanza tra le tre bande, invitando altri team di ransomware a unirsi a loro.
Gli analisti vedono questo come un segnale di una tendenza pericolosa. Un rapporto di ReliaQuest per il terzo trimestre del 2025 ha osservato che la fusione potrebbe portare a campagne più frequenti e coordinate e a una più ampia diffusione degli attacchi, comprese le infrastrutture critiche.
È possibile che l’alleanza possa aiutare LockBit a riprendersi da un importante attacco delle forze dell’ordine nel 2024. Poi, a febbraio, operazioni internazionali hanno portato al sequestro di server, nomi di dominio e chiavi di decrittazione; a maggio, gli investigatori hanno anche collegato il gruppo a un individuo specifico, Dmitry Yuryevich Khoroshev, che tuttavia è ancora in libertà. Queste azioni hanno minato la fiducia degli affiliati e molti ex partner di LockBit sono passati ad altri gruppi.
È importante sottolineare che non è stata ancora creata un’infrastruttura di alleanza unificata: non è emerso alcun sito web comune per il data dumping o un singolo portale di fuga di dati, e ogni gang continua a rivendicare la responsabilità delle proprie operazioni.
Qilin, ad esempio, ha annunciato pubblicamente l’attacco ad Asahi Beer, mentre LockBit e DragonForce continuano a pubblicare i propri attacchi separatamente. Ciononostante, la condivisione di competenze e risorse, dagli strumenti ai database dei clienti, di per sé amplia le capacità dei criminali.
Di particolare preoccupazione è il cambiamento nella retorica di LockBit dopo il rilascio della versione 5.0: nella sua documentazione, il gruppo ha eliminato i precedenti tabù e ha dichiarato esplicitamente che gli attacchi alle infrastrutture critiche (centrali elettriche e strutture simili) sono ora consentiti, a meno che non venga raggiunto un accordo separato con l’FBI. Ciò significa che, almeno apparentemente, gli operatori ora considerano accettabile attaccare settori che in precedenza evitavano.
Nel frattempo, si sta sviluppando anche un gruppo di hacker di lingua inglese:Scattered Spider, ShinyHunters e Lapsus$ hanno annunciato una nuova coalizione chiamata Scattered Lapsus$ Hunters e hanno lanciato un proprio sito di leak, che ha già pubblicato dati su diverse aziende.
ReliaQuest avverte che questo gruppo potrebbe evolversi in un fornitore di RaaS, combinando competenze di ingegneria sociale con tecnologie di crittografia.
I ricercatori valutano l’emergere di tali alleanze come una transizione verso una nuova fase dell’economia criminale: invece di una concorrenza frammentata, i gruppi di ransomware stanno iniziando a costruire legami “commerciali” stabili, condividendo codice, infrastrutture e canali di distribuzione dei dati. Questo rende gli attacchi più diffusi e difficili da fermare, poiché le risorse, le dimensioni e la professionalità dei criminali aumentano simultaneamente.
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Ierofanie contemporanee
Questo libro è una raccolta di saggi teologici, nati da esperienze artistiche, umane e spirituali. L’A., dopo essere diventato architetto, è entrato nell’Ordine dei domenicani e poi ha studiato teologia a Parigi. Quando è ritornato nella chiesa di San Domenico a Palermo, convinto della capacità che l’arte ha di provocare la riflessione e contribuire a trasmettere la fede, ha invitato, tra il 2016 e il 2023, alcuni artisti a lavorare lì.
L’arte contemporanea ha permesso di annunciare, in modo nuovo e forse più adeguato alla cultura attuale, il contenuto del Vangelo. Secondo papa Francesco, nella nostra «epoca delle immagini», per trasmettere la Parola occorre avere il coraggio di trovare nuovi segni, nuovi simboli che sappiano parlare alle persone.
La chiesa di San Domenico si caratterizza per essere il Pantheon di uomini illustri siciliani – in essa è sepolto, tra gli altri, il giudice Falcone – e per essere un luogo dove si celebra ogni anno la «Giornata della legalità», con eventi artistici e performance laiche in uno spazio sacro (tra cui ricordiamo le Luci dei giusti, del 2016; l’Albero, di Citarella, del 2023; il Branco, di Vitali; la Rivelazione, di Scaringella e il Sacred Earth, di Serradifalco).
Nella cappella del Crocifisso, restaurata, è sepolto Sebastiano Tusa, archeologo siciliano di fama internazionale. La stele funeraria, realizzata da Canzoneri, con le sue onde, richiama il suo forte legame con il mare e l’interesse per la civiltà del Mediterraneo. L’A. mostra come l’opera di questo artista abbia chiesto allo spazio di lasciarsi trasformare, per esaltare la spazialità della cappella e il suo vertice, cioè il Crocifisso ligneo che si conserva in essa.
Un altro interessante elemento di sperimentazione è stato quello dell’«arte partecipata», con Il presepe della Vucciria e People of Vucciria, Emmaus, di Urso, un’avventura artistica, teologica, ma soprattutto umana.
Il libro, scritto con un linguaggio chiaro, mostra il ruolo dell’arte sacra contemporanea nella chiesa. L’A. parte dalle singole esperienze palermitane della chiesa di San Domenico e affronta poi criticamente questioni di natura più generale. Non offre soluzioni, ma interpella il lettore con domande, anche grazie alla sua doppia veste di architetto e di teologo, tenendo sempre come punto focale l’amore per Cristo, e poi l’apostolato attraverso l’arte.
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Billy Bass Gets New Job as a Voice Assistant
For those who were alive and conscious before the modern Internet, there were in fact things that went “viral” and became cultural phenomenon for one reason or another. Although they didn’t spread as quickly or become forgotten as fast, things like Beanie Babies or greeting a friend with an exaggerated “Whassup?” could all be considered viral hits of the pre-Internet era.
Another offline hit from the late 90s was the Billy Bass, an absurdist bit of physical comedy in the form of a talking, taxidermied fish. At the time it could only come to life and say a few canned lines, but with the help of modern hardware it can take on a whole new life.
This project comes to us from [Cian] who gutted the fish’s hardware to turn it into a smart voice assistant with some modern components, starting with an ESP32 S3. This chip has enough power to detect custom “wake words” to turn on the fish assistant as well as pass the conversation logic to and from a more powerful computer, handle the audio input and output, and control the fish’s head and tail motors. These motors, as well as the speaker, are the only original components remaining. The new hardware, including an amplifier for the speaker, are mounted on a custom 3D printed backplate.
After some testing and troubleshooting, the augmented Billy was ready to listen for commands and converse with the user in much the same way as an Alexa or other home assistant would. [Cian] built this to work with Home Assistant though, so it’s much more open and easier to recreate for anyone who still has one of these pieces of 90s kitch in a box somewhere.
Perhaps unsurprisingly, these talking fish have been the basis of plenty of hacks over the years since their original release like this one from a few years ago that improves its singing ability or this one from 2005 that brings Linux to one.
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Giubileo della Spiritualità Mariana: la fede di Maria
L’11 e il 12 ottobre si terrà a Roma il Giubileo della Spiritualità Mariana. Un evento atteso da tantissimi fedeli e che vedrà la presenza della statua originale della Madonna di Fatima durante le celebrazioni e i momenti di preghiera. L’immagine della Vergine, simbolo della «Speranza che non delude», sarà presente tra i fedeli in occasione del «Rosario per la pace» voluto da papa Leone XIV in Piazza San Pietro, sabato 11 ottobre, giorno nel quale la Chiesa ricorda san Giovanni XXIII, il Papa della Pacem in terris che implorò in un radiomessaggio i leader di Usa e Urss di «salvare la pace» durante la crisi dei missili cubana. L’11 ottobre, inoltre, è anche il giorno dell’apertura del Concilio Vaticano II, nel 1962, e del «discorso alla luna» di papa Roncalli, al termine di una «grande giornata di pace»[1].
Il 12 ottobre, XXVIII domenica del Tempo Ordinario, invece, alle ore 10.30, il Santo Padre Leone XIV presiederà la Celebrazione Eucaristica sul sagrato della Basilica di San Pietro. «Il Papa ha voluto che la veglia dedicata in questa circostanza al Giubileo della spiritualità Mariana fosse dedicata a un’intensa preghiera per la pace», ha ricordato monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione durante un incontro all’università LUMSA lo scorso 24 settembre. Fisichella ha inoltre sottolineato che è attesa «una partecipazione numerosa proprio perché il grido di pace che il Papa vuole far giungere possa arrivare dove deve arrivare»[2].
Un giubileo importante che ci porta all’origine della fede cristiana, ovvero alla fede di Maria. La tradizione giudaica aveva sviluppato la fede nel Dio unico e vero, e l’Antico Testamento ci presenta numerosi esempi di questa fede. Maria è stata la prima a passare dalla fede giudaica alla fede in Cristo. Per meglio scoprire la natura di questa fede è necessario dunque meditarne il primo scaturire nella Vergine di Nazaret. Vi è infatti un aspetto della personalità spirituale di Maria che non sempre è stato posto abbastanza in evidenza, pur essendo di un valore primordiale. Esso attira la nostra attenzione su quello che vi è di comune tra lei e noi.
Leggi l’articolo: All’origine della nostra fede. La fede di Maria.
[1] vaticannews.va/it/papa/news/20…
[2] vaticannews.va/it/chiesa/news/…
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Bundestag: Grüne und Linke wollen klares Bekenntnis gegen Chatkontrolle
In memoria di David Calabrò. Per la sicurezza stradale
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/in-memo…
Sono trascorsi due anni da quell’11 ottobre 2023 quando David Calabrò, di soli 46 anni, mentre passeggiava in bicicletta sulla strada Cisterna-Nettuno è stato travolto e ucciso da una macchina che, dopo
FREEDOM FLOTILLA: Incarcerati a Keziot anche gli altri attivisti e volontari
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le navi sono state rimorchiate fino al porto di Ashdod, dove i passeggeri sono stati sottoposti a procedure di identificazione e interrogatori
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La battaglia di Signal contro il Chat Control: quando la sicurezza diventa sorveglianza di massa
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
In un’Europa sempre più divisa tra la tutela della privacy e le esigenze di sicurezza, la proposta di regolamento UE nota come Chat Control — ufficialmente Child Sexual Abuse Regulation (CSAR) del maggio 2022 — sta
freezonemagazine.com/articoli/…
Dopo aver intervistato Mattioli 1885, Astarte edizioni e Prehistorica Edizioni, Free Zone Magazine continua la serie di interviste a Editori Indipendenti perché riteniamo che il loro ruolo nel campo dell’editoria sia da sempre di vitale importanza. Ciò per il lavoro di accurata ricerca, da loro svolto, nell’individuazione di autori e libri di
AdnVerify: redazionali o notizie verificate?
Un nostro lettore ci ha segnalato un articolo apparso sul sito di una nota agenzia di stampa italiana, articolo che però oggi non tratteremo, in quanto la segnalazione mi ha portato a scoprire un'altra cosa, molto più importante, di cui credo sia il …maicolengel butac (Butac – Bufale Un Tanto Al Chilo)
Interruzione Microsoft 365: migliaia di utenti colpiti in tutto il mondo
Un’estesa interruzione dei servizi Microsoft 365 ha colpito migliaia di utenti in tutto il mondo nella serata di mercoledì 8 ottobre 2025, rendendo temporaneamente inaccessibili piattaforme chiave come Microsoft Teams, Exchange Online e il portale di amministrazione di Microsoft 365.
Il disservizio, segnalato a partire dalle ore tarde, ha compromesso la possibilità per numerose organizzazioni di utilizzare strumenti fondamentali per la comunicazione e la gestione aziendale. Microsoft ha confermato rapidamente l’anomalia, avviando un’indagine ad alta priorità per identificare la causa del problema e ripristinare la piena funzionalità del sistema.
Intorno alle 22:56 (GMT+5:30), la società ha individuato una possibile anomalia nelle operazioni di directory all’interno di una sezione della propria infrastruttura.
L’errore, collegato alla gestione dell’autenticazione degli utenti e delle richieste di servizio, ha generato un malfunzionamento a livello di back-end. Gli ingegneri hanno quindi analizzato i dati diagnostici per delineare una strategia di mitigazione che non compromettesse ulteriormente l’ambiente operativo.
Alle 23:36 (GMT+5:30), Microsoft ha comunicato di aver iniziato a riequilibrare i carichi di servizio, reindirizzando il traffico dalle componenti difettose verso sistemi funzionanti. Questa misura ha rappresentato un passo cruciale verso la stabilizzazione della piattaforma e la progressiva ripresa delle attività per gli utenti colpiti.
Nelle prime ore di questa mattina, 9 ottobre 2025, l’azienda ha registrato segnali positivi: il reindirizzamento del traffico ha portato a un graduale ripristino dei servizi principali. Nonostante il miglioramento, Microsoft ha annunciato che i propri team tecnici continueranno a monitorare l’infrastruttura per assicurare la stabilità duratura e prevenire nuove interruzioni.
La società ha inoltre mantenuto un flusso costante di aggiornamenti per informare gli utenti sull’evoluzione del ripristino, confermando che la maggior parte delle funzionalità stava progressivamente tornando alla normalità.
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Poesie mistiche
Cominciamo dalla felice sottrazione dell’io – «il più lurido dei pronomi», diceva Gadda –, evidente nel sobrio commento dell’A. sul titolo della raccolta: scelta dell’editore, perché magari il poeta ne avrebbe fatto volentieri a meno, forse preferendogli una pagina intonsa. E proseguiamo con la dedica: «A chi non crede in Dio ma segretamente ama e onora il Dio vivente». Così, ancor prima di iniziare la lettura dei testi composti da Arnoldo Mosca Mondadori (Milano, 1971) tra il 2010 e il 2021, già sappiamo che ci stiamo inoltrando in una landa lirica fertile e generosa, con lo sguardo che punta al cielo e alla terra, e non all’ombelico: Io non sono più / nulla e tu non sei più nulla. Qui ti dilati. E così accade allo spirito di chi scorre queste pagine.
Le bellissime poesie sono la precipitazione di un dialogo senza tempo tra la nostra scheggia divina in corpo mortale e la terra e il cielo ricolmi di Dio; l’uomo e il Creatore di tutte le cose, a intrecciare lingua e orecchio; e il poeta a testimoniare, con cristallina limpidezza e la versificazione in prosa, il mistero ineludibile, la certissima Presenza, anche quand’essa si cala nell’eco assordante della nostra supplica solitaria, nei nostri occhi levati verso il cielo, che è poi tutto quello che ci occorre fare, secondo la lezione di Simone Weil: Che voce hai, padre inconoscibile? / Perché il tuo amore è tremendo? Ma la sinfonia, la avverto / La sinfonia potente. / È là nel fondo / Ultimo luogo. / Là dove non esiste pensiero ma magma, /magma d’amore / laggiù non c’è più nulla / e tu tremi di tenerezza per noi.
Quello dell’A. è anche un implicito atto di fede nella potenza generativa, e non soltanto illustrativa, del linguaggio poetico: nel verso c’è azione, non solo rappresentazione. L’invocazione si fa militanza, lotta con l’angelo, forse l’unica ragione poetica, l’unica preghiera che sia rilevante e rivelante a un tempo.
In «un gorgo d’amore», per citare di nuovo l’A., che ricorre spesso a vertiginose allegorizzazioni della natura e del suo specifico lessico: «mare in fiamme», «strapiombo del suo amore», e poi vulcani, foreste e rocce. Soffia un maestrale tardo-romantico in questo apparentamento del divino alla natura, i suoi idilli, le tempeste, i processi di trasformazione e di trasfigurazione: Tu fermenti sotto il respiro della morte.
Ma c’è un’altra Presenza, nei versi, che consustanzia il Cristo con il penare umano dei dannati della Terra, e che chiude il cerchio tra il poeta e l’uomo, da tempo schierato con le opere, e non solo con le parole, dalla parte degli ultimi (da un’idea dell’A. nasce, nel 2016, nel carcere di Opera, il progetto «Il senso del Pane» – oggi con laboratori in tutto il mondo –, dove «assassini pentiti talvolta condannati all’ergastolo», di ogni credo e nazione, producono ostie per centinaia di parrocchie e monasteri): Delle cattedrali dei poveri che si innalzano / invisibili nella nebbia nessuno parla. / Sono in cerca delle tue città segrete. / Il tuo regno è qui, nascosto nelle cattedrali dei poveri.
La potenza maggiore la si avverte nei frammenti più scorciati, icastici e ustori, come la verità che affiora prepotente, somministrata per incursione nel nostro essere, non come esercizio di pacata argomentazione. Se ne esce scottati e rinfrescati, come se la sferzata fosse il suo medesimo balsamo: Dio non vive. Dio muore. / Questa è la resurrezione.
Queste raccolte di una decade di vita e scrittura sono, evidentemente, anche un Credo personale, un diario dell’anima; un giornale di bordo che registra il costante trafficare con i marosi e con l’imprevedibilità, l’inconoscibilità del divino, con le sue correnti ascensionali, ma anche durante la bonaccia del silenzio, dell’attesa. E sono una testimonianza di passione e di promessa, che non distingue tra il «qui e ora» di questo mondo e la trascendenza del passaggio ultramondano: in fondo, l’una e l’altra cosa sono la stessa sostanza del Padre. E in quel permanere dell’essere e della speranza il poeta ci riconsegna davvero e sempre al Dio vivente: Cristo eternamente morto d’amore, / eternamente risorto nei fiumi di pace. / Le guerre si spengono nel profumo di Cristo.
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Gli hacker bucano Discord: cosa sappiamo
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Contrappasso per Discord, nota piattaforma di chat e servizi Voice over IP per videogiocatori da sempre guardata con sospetto dalle autorità Usa per i materiali che potrebbero circolare nei suoi gruppi privati. L'azienda ha ammesso un attacco hacker ai danni di un fornitore che avrebbe esposto anche le foto dei documenti di
La tua VPN ti protegge o ti spia? Analizzate 800 VPN gratuite con risultati inquetanti
Milioni di persone utilizzano VPN mobili per nascondere il proprio traffico, aggirare i blocchi e navigare sul web in sicurezza. Una ricerca di Zimperium zLabs ha rivelato che un numero significativo di app gratuite non solo non fornisce una protezione efficace, ma crea anche nuovi rischi. Il team ha analizzato quasi 800 VPN gratuite per Android e iOS e ha osservato un comportamento coerente in molte app.
Offrono poca privacy, richiedono autorizzazioni inutili e pericolose, perdono dati e utilizzano codice obsoleto. Con le politiche BYOD, questo non è più un evento comune, ma una vulnerabilità della sicurezza aziendale, poiché anche un client popolare può diventare un anello debole e far trapelare dati sensibili.
Una VPN dovrebbe crittografare il canale tra il dispositivo e il server remoto. Questo nasconde il vero indirizzo IP e rende l’intercettazione del traffico molto più difficile. Idealmente, dovrebbe essere come una lettera in una busta sigillata, non una cartolina. Il problema è che alcune applicazioni presentano delle fessure nella busta e alcune vengono persino manomesse durante la consegna.
L’osservazione più allarmante riguarda le librerie di terze parti. Gli sviluppatori continuano a integrare vecchi componenti con bug critici noti da tempo. È stato scoperto che tre applicazioni contenevano una vecchia build di OpenSSL con la vulnerabilità Heartbleed, identificata come CVE-2014-0160. Questa vulnerabilità consente l’accesso remoto alla memoria e l’esfiltrazione di chiavi di crittografia, password e altri segreti. È passato più di un decennio, esistono patch, eppure queste versioni vengono ancora rilasciate. Ciò è indicativo di scarsa igiene nello sviluppo e di disattenzione per i dati degli utenti.
Anche il canale di comunicazione non è dei migliori. Circa l’1% dei client verificati era vulnerabile ad attacchi man-in-the-middle. Questo comporta una convalida impropria dei certificati. L’applicazione accetta un certificato falso, stabilisce una connessione apparentemente sicura con l’aggressore e quindi inoltra il traffico per ulteriori analisi. L’utente è sicuro che tutto vada bene, il server non se ne accorge, eppure i dati riescono comunque a passare nelle mani sbagliate.
Un problema separato relativo alla trasparenza è emerso su iOS. Apple richiede che la raccolta e l’utilizzo dei dati siano divulgati in modo trasparente nel profilo dell’app e tramite il manifesto della privacy. Le ricerche dimostrano che le dichiarazioni formali spesso non sono in linea con la logica operativa effettiva. Un quarto delle app non contiene nemmeno un manifesto della privacy adeguato. Per i software che promettono anonimato e riservatezza, tale opacità rappresenta di per sé un rischio. L’utente non può fornire un consenso informato, l’azienda non può verificare correttamente il fornitore e flussi di telemetria e identificativi nascosti possono essere facilmente trasformati in profili utente.
Poi ci sono le autorizzazioni che l’app richiede al sistema. Negli ecosistemi Android e iOS, ci sono richieste completamente inutili per lo scopo previsto di una VPN. Su Android, ad esempio, si tratta di AUTHENTICATE_ACCOUNTS, che consente la gestione di account e token, e READ_LOGS, che consente la lettura dei log di sistema. La prima apre le porte al furto di identità, mentre la seconda trasforma l’app in una spia con accesso alle azioni dell’utente e all’attività di altre app. Su iOS, ci sono richieste di accesso costante alla geolocalizzazione e alla rete locale. La prima fornisce una cronologia completa dei movimenti, mentre la seconda consente la scansione silenziosa dei dispositivi di casa e ufficio e la ricerca di obiettivi di attacco. Gli sviluppatori spiegano queste autorizzazioni citando la selezione automatica dei nodi o i controlli di sicurezza della rete, ma per una VPN si tratta di funzionalità eccessive e pericolose.
Un altro dato allarmante riguarda i permessi privati in iOS. Oltre il sei percento delle app, trenta in totale, ha richiesto permessi che garantiscono un accesso approfondito alle funzionalità di sistema. Una richiesta del genere è un campanello d’allarme. Anche se la piattaforma non li concede, il solo fatto di tentare di farlo indica l’intenzione di andare oltre le API pubbliche. Con questi permessi, è possibile eseguire chiamate di sistema, recuperare dati sensibili dalla memoria e aumentare i privilegi.
La conclusione è semplice e spiacevole.
Non tutte le VPN sono ugualmente utili, soprattutto se gratuite. Per gli utenti domestici, questo rappresenta un rischio per la privacy, mentre per le aziende che utilizzano dispositivi sia proprietari che personali nello stesso ambiente, rappresenta anche un rischio aziendale.
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CrowdStrike risolve due bug su Falcon Windows Sensor per Windows
La società di sicurezza informatica CrowdStrike ha reso pubbliche le correzioni per due vulnerabilità di gravità media su Falcon Windows Sensor per il sistema operativo Windows. Queste vulnerabilità potrebbero essere sfruttate da un attaccante per cancellare file scelti arbitrariamente.
Si tratta dei bug monitorato con i codici CVE-2025-42701 e CVE-2025-42706, e richiedono che l’aggressore abbia già acquisito la capacità di eseguire codice su un sistema di destinazione.
I problemi di sicurezza sono stati identificati internamente a CrowdStrike, nell’ambito della sua gestione completa della sicurezza e attraverso il suo programma bug bounty di lunga data, che incoraggia i ricercatori della sicurezza a individuare e segnalare le vulnerabilità.
La società ha reso noto che non esistono evidenze che tali vulnerabilità siano state utilizzate in attacchi attivi e che le soluzioni correttive sono accessibili a tutti i clienti coinvolti.
Un aggressore che abbia già compromesso un sistema potrebbe sfruttare entrambe le vulnerabilità per aumentare il proprio impatto. L’eliminazione di file arbitrari dal sistema host è possibile grazie allo sfruttamento di tali vulnerabilità.
Le due vulnerabilità sono originate da differenti tipi di debolezza nel software.
- La prima, CVE-2025-42701, è una race condition TOCTOU (Time-of-check Time-of-use), classificata come CWE-367. A questa falla è stato assegnato un punteggio CVSS 3.1 di 5,6 (Medio).
- Il secondo, CVE-2025-42706, è un errore logico correlato alla convalida dell’origine (CWE-346) e ha un punteggio CVSS 3.1 leggermente più alto, pari a 6,5 (Medio).
L’utilizzo dei bug potrebbe causare notevoli problemi di stabilità o funzionalità al sistema operativo, ad altri software installati o persino allo stesso software Falcon, compromettendo potenzialmente il monitoraggio della sicurezza .
È importante notare che queste non sono vulnerabilità di esecuzione di codice remoto e non possono essere utilizzate per l’accesso iniziale. Le vulnerabilità interessano CrowdStrike risolve vulnerabilità su Falcon Windows Sensor per Windows versione 7.28 e precedenti. Nello specifico, sono incluse le build fino a 7.28.20006, 7.27.19907, 7.26.19811, 7.25.19706 e 7.24.19607.
Per i clienti che utilizzano sistemi Windows 7 o Windows Server 2008 R2 meno recenti , sono interessati anche i sensori versione 7.16.18635 e precedenti. Questi problemi non interessano i sensori Falcon per macOS e Linux.
CrowdStrike ha rilasciato correzioni per diverse versioni CrowdStrike risolve vulnerabilità su Falcon Windows Sensor per risolvere i due bug di sicurezza. I problemi sono stati risolti nell’ultimo sensore Falcon per Windows, versione 7.29. Inoltre, sono stati rilasciati hotfix per le versioni 7.28 (7.28.20008), 7.27 (7.27.19909), 7.26 (7.26.19813), 7.25 (7.25.19707) e 7.24 (7.24.19608).
È disponibile un hotfix specifico, 7.16.18637, per i sistemi Windows 7 e 2008 R2 interessati. Si consiglia vivamente ai clienti di aggiornare tutti gli host Windows che eseguono le versioni dei sensori interessate a una versione con patch.
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Windows 11 ora ti obbliga a connetterti: la libertà offline è finita?
Microsoft ha risolto diversi bug che impedivano l’installazione di Windows 11 senza accesso a Internet o senza creare un profilo sul sito web dell’azienda. Mentre l’azienda spiega che ciò rappresenta una preoccupazione per la sicurezza degli utenti, il resto del mondo è concorde che nelle versioni precedenti di Windows non si era riscontrato alcun problema di sicurezza.
Microsoft ha infatti notevolmente complicato il processo di installazione di Windows 11 per gli utenti che desiderano installare il sistema operativo senza un account Microsoft o una connessione Internet. Secondo il portale di settore Windows Central, Microsoft ha rimosso diverse falle comuni nel programma di installazione che consentivano agli utenti di installare il sistema operativo alla vecchia maniera, come avveniva fino al rilascio di Windows 11 nell’ottobre 2021.
Microsoft ha reso noti i risultati dei suoi sforzi sul suo sito web ufficiale. L’azienda combatte queste lacune da quattro anni e, nel corso degli anni, ha costantemente sostenuto di farlo esclusivamente per tutelare la sicurezza degli utenti. Il caso attuale non fa eccezione: obbligando gli utenti a essere costantemente connessi a Internet per attivare o creare un account sul suo portale, Microsoft giustifica questa decisione sostenendo che aggirare questo requisito potrebbe comportare l’installazione di Windows 11 con impostazioni errate.
È importante sottolineare che Windows 11 può funzionare con un account locale collegato a un computer specifico e completamente indipendente dai server Microsoft. Questo è stato verificato da milioni di utenti in tutto il mondo. Per aprire la finestra di creazione del profilo locale durante l’installazione del sistema, era possibile digitare il comando start ms-cxh:localonly. Tuttavia, questa opzione non funziona più: Microsoft l’ha disattivata.
È importante sottolineare che tutte le modifiche si applicano solo alle nuove immagini di installazione di Windows 11. Le build rilasciate in precedenza contengono ancora tutte queste soluzioni alternative. Inoltre, queste modifiche hanno finora interessato solo le immagini di installazione di prova; non sono ancora state implementate nelle build stabili.
Gli utenti spiegano regolarmente e chiaramente a Microsoft che non vogliono assolutamente vincolare il sistema operativo del loro computer a server situati in luoghi remoti. Questo si manifesta nella costante ricerca di nuovi modi per aggirare l’obbligo di creare un account online anziché un profilo locale in Windows 11.
Ad esempio, per molto tempo è stato ampiamente utilizzato l’inserimento deliberato di un indirizzo email errato durante la creazione di un profilo online. Ciò causava un arresto anomalo e la visualizzazione della finestra di attivazione dell’account offline. Solo di recente Microsoft ha corretto questa falla.
Come riportato da Windows Central , gli utenti continueranno a cercare nuovi modi per aggirare i requisiti Microsoft, ed è possibile che questi siano più semplici di quelli che Microsoft ha già bloccato. Tuttavia, per ora, l’azienda di software sembra aver eliminato i metodi più semplici ed efficaci.
L'articolo Windows 11 ora ti obbliga a connetterti: la libertà offline è finita? proviene da il blog della sicurezza informatica.
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Desideria
in reply to Cybersecurity & cyberwarfare • • •Cari @cybersecurity @informatica
Signal è controllo! Come altro si può chiamare un app che si dichiara federabile ma non si può hostare privatamente? Fuori dai recinti sionisti dei server "offerti gratuitamente" da google, amazon e microsoft i suoi server non possono esistere. E le aziende succitate hanno contratti in essere con i servizi segreti.