Purtroppo non ne verremo mai fuori...
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Guardian: passaporti falsi ai terroristi dell'Isis per entrare in Europa e Usa
Un passaporto falso per attraversare il confine siriano costa meno di 13.500 euro. Uno dei venditori: "Non è il mio lavoro vedere chi è cattivo e chi no".Sputnik Italia
BEN(E)DETTO – 30 gennaio 2022
Ieri sarà ricordato come il giorno della fine della seconda Repubblica. La Repubblica mai nata, eppur morta.
UNA PROPOSTA DI LEGGE CONTRO LE PRATICHE DI “SORVEGLIANZA PUBBLICITARIA”
Il Banning Surveillance Advertising Act proposto al Congresso americano vieterebbe alle aziende di utilizzare i dati degli utenti a fini pubblicitari (e non solo).
Col progredire della società dell’informazione, diventano sempre più evidenti i meccanismi economici della Rete. Le informazioni suscettibili di essere raccolte o estrapolate dalle nuove realtà digitali sono innumerevoli, e rappresentano la preziosa materia prima alla base di nuove industrie che fanno del mercato dei dati il proprio core business.
Spina dorsale di tale modello economico è senz’altro l’utilizzo di dati personali a fini pubblicitari. Dallo spot televisivo, indiscriminatamente rivolto a chiunque, si è infatti passati alla sottoposizione quasi sartoriale di annunci personalizzati per il singolo individuo, rivolti ad egli perché ritenuto interessato allo specifico oggetto o servizio pubblicizzato.
L’evoluzione della pubblicità, dunque, passa attraverso una ricerca spasmodica del coinvolgimento degli utenti, che deve tenere conto dei loro gusti, interessi, necessità e desideri. A tale scopo, i player del mercato degli annunci cercano di raccogliere quante più informazioni possibili sull’internauta, monitorandone le attività e i comportamenti e sottoponendogli esclusivamente i contenuti in grado di attirare la sua attenzione.
I rischi sottesi a tali pratiche di “sorveglianza pubblicitaria” non solo compromettono la protezione dei dati personali degli utenti o gli interessi dei consumatori, ma altresì fungono da carburante per discriminazione, disinformazione, polarizzazione delle opinioni e odio, al punto da minacciare le fondamenta stesse dell’ordine democratico e la sicurezza pubblica. Da simili considerazioni deriva la proposta di legge del Banning Surveillance Advertising Act, sottoposto di recente al Congresso degli Stati Uniti.
I rischi della sorveglianza pubblicitaria
Al fine di comprendere le ragioni del disegno di legge, bisogna considerare che troppo spesso gli interessi lucrativi dell’industria pubblicitaria prevalgono sulla garanzia dei diritti umani sia nella raccolta sia nel trattamento dei dati personali, operazioni non sempre condotte in presenza di ogni condizione di liceità e trasparenza.
La ragione di tali comportamenti è da rinvenirsi nella grande asimmetria informativa e di potere che governa i rapporti tra utente e fornitore di servizi della società dell’informazione. Il secondo, infatti, si serve delle autorizzazioni – conferite più o meno consapevolmente – a dispositivi, applicazioni e strumenti di tracciamento (es. i cookie) per l’accesso e la raccolta di informazioni. Il primo, d’altro canto, non sempre comprende a cosa sta acconsentendo e, pur capendolo, incontra molte resistenze e disservizi in caso di mancato consenso. Pertanto, residua sempre un grande squilibrio di potere, dettato principalmente da operazioni di raccolta dati pervasive e sostanzialmente inevitabili. Nelle parole di uno dei sostenitori della proposta di legge, James P. Steyer, fondatore di Common Sense Media, «tale pratica è così diffusa che i consumatori non possono evitarla senza evitare completamente Internet».
A ciò deve aggiungersi l’utilizzo che può essere fatto delle informazioni raccolte. La “sorveglianza pubblicitaria” si serve infatti di tecniche invisibili e invasive per manipolare i consumatori, derubandoli di una reale scelta di mercato, poiché annunci e contenuti saranno solo quelli che, in base agli algoritmi impiegati, sono ritenuti interessanti per il singolo utente, a scapito di alternative o beni e servizi succedanei.
Studiosi e commentatori hanno inoltre dimostrato che sorveglianza e profilazione vanno ben oltre i meri scopi pubblicitari. Sempre nella logica di ricerca del coinvolgimento dell’utente, l’odio, la violenza e la disinformazione fioriscono perché ottengono l’attenzione di grandi fette di audience. L’attuale sistema permette infatti a manipolatori e “disinformatori” di celare la propria identità e le loro intenzioni, al punto da impersonare movimenti sociali, imprese, individui per scopi di ingegneria sociale o politica. Sottoporre contenuti selezionati si traduce dunque in una potente arma di disinformazione, in grado di polarizzare ed estremizzare le opinioni. Si aggiunga che, stante il prevalente interesse lucrativo, profili dettagliati su innumerevoli persone sono pronti per essere sfruttati da qualsiasi parte disposta a pagare, compresi hacker malintenzionati o servizi segreti stranieri.
Per tutte queste ragioni, chi scrive ritiene che la corretta traduzione di “surveillance advertising” non sia tanto “pubblicità di sorveglianza”, bensì “sorveglianza pubblicitaria”, giacché il mezzo pubblicitario è oggi solo strumentale al più complesso elemento del controllo e del monitoraggio degli individui, perpetrato per finalità più ampie e pericolose della mera sottoposizione di annunci mirati.
Il Banning Surveillance Advertising Act
Lo scorso 12 gennaio, l’On. Eshoo e il Sen. Booker hanno presentato al Congresso degli Stati Uniti una proposta di legge con il primario obiettivo di vietare le pratiche di raccolta dei dati personali e tracciamento del comportamento degli individui onde sottoporgli annunci su misura. Le categorie di soggetti cui sarebbe rivolto il divieto sono due:
- i c.d. “facilitatori” pubblicitari (advertising facilitator), ossia coloro che, dietro corrispettivo, trattano dati personali per offrire spazi e canali preferenziali per la diffusione di annunci; e
- gli inserzionisti pubblicitari (advertiser), ossia coloro che forniscono un corrispettivo a un facilitatore per la diffusione di pubblicità personalizzate.
Il disegno di legge vieterebbe ai facilitatori non solo di compiere la diffusione di annunci mirati, ma altresì di permettere consapevolmente a un inserzionista o a una terza parte di svolgere la medesima attività mediante la fornitura di informazioni relative a persone o dispositivi connessi. L’utilizzo per scopi pubblicitari di tali informazioni sarà consentito solo se il facilitatore riceve dall’inserzionista un’attestazione scritta di conformità, che comprovi il rispetto dei divieti suesposti.
Per converso, il divieto grava anche sugli inserzionisti, che non possono compiere né consentire a facilitatori o terzi di compiere una diffusione di annunci mirati in base a informazioni personali acquisite da terzi o che, in ogni caso, identifichino l’individuo come membro di una classe protetta o ragionevolmente permettano l’identificazione anche indiretta della persona.
La legge, inoltre, rende esplicito che non rientra nel divieto la c.d. pubblicità contestuale, che avviene quando l’annuncio è diffuso in base a informazioni che l’individuo sta attualmente visualizzando o con le quali sia altrimenti coinvolto, o informazioni oggetto di ricerca da parte dell’utente, o quando i contenuti mostrati o in altro modo diffusi siano di stretta prossimità con tali informazioni. I dati così raccolti, però, non potranno essere utilizzati per la diffusione mirata di ulteriori annunci.
Una violazione di tale legge sarà considerata come pratica sleale o ingannevole ai sensi del Federal Trade Commission Act. Sarà infatti la Federal Trade Commission a garantire il rispetto della legge, a promulgare i regolamenti applicativi della medesima e a esercitare poteri di indagine e sanzionatori. La FTC avrà inoltre competenza per i procedimenti relativi a ogni violazione della normativa in questione.
L’applicazione della legge riguarda però anche i singoli Stati americani. In ogni caso in cui abbia motivo di ritenere che l’interesse di uno dei residenti di uno Stato sia compromesso da una violazione della normativa in questione, il procuratore generale dello Stato può intentare un’azione civile presso la competente corte distrettuale o statale a fini risarcitori, previa notifica alla FTC che può intervenire o anche avocare a sé il caso.
Inoltre, ogni individuo potrà intentare un’azione civile presso il tribunale competente, al fine di ottenere un risarcimento fino a 1.000 dollari in caso di violazione per colpa lieve (negligent violation) e fino a 5.000 dollari in caso di violazione per colpa grave o intenzionale (reckless, knowing, willful or intentional violation). È interessante sottolineare come, in caso di violazione di dati personali, la legge ritenga sussistente un danno di fatto, concreto e particolare, in tal modo ammettendo una presunzione da cui il trasgressore potrà liberarsi soltanto fornendo prova della sua non colpevolezza (similarmente al modello della responsabilità semi-oggettiva adottato dal GDPR e dalla normativa italiana).
Infine, è prevista la nullità di qualsiasi accordo o clausola che, relativamente a tali controversie, sancisca il preventivo deferimento ad arbitrato o la rinuncia ad azioni congiunte.
Conclusioni
È peculiare che tale disegno di legge provenga dalla “patria” delle più grandi aziende Big Tech, monopoliste del mercato dei dati personali, come Google o Meta. La proposta, in effetti, sembra più che altro seguire le posizioni da tempo fatte proprie dall’Unione europea, a partire dalle normative in materia di data protection e responsabilizzazione delle piattaforme online. In tal senso, è recentissima l’approvazione, da parte del Parlamento europeo, del testo del Digital Services Act, che a sua volta estenderebbe il divieto di pubblicità targettizzata, garantirebbe maggiore libertà di espressione e pluralismo nei media e contribuirebbe a combattere le discriminazioni.
Tale fenomeno di convergenza rappresenta un importante passo verso nuovi modelli economici online, che favorirebbero un miglior coordinamento internazionale tra mercati e istituzioni. Sotto questa luce, il Banning Surveillance Advertising Act potrà rappresentare un incentivo nelle trattative UE-USA per la negoziazione di un nuovo accordo per il trasferimento transatlantico di dati personali che, con la caduta del Safe Harbor prima e del Privacy Shield poi, è attualmente consentito solo facendo ricorso alle Clausole Contrattuali Standard promulgate dalla Commissione europea.
In ogni caso, resta che l’adozione di leggi in grado di fermare la “sorveglianza pubblicitaria” assume portata epocale, poiché risponde a forti esigenze etiche e sociali. «È giunto il tempo per una legge. Un divieto di sorveglianza pubblicitaria inizierà a invertire il processo di crescita sfrenata di questo potere irresponsabile, affermando finalmente lo stato di diritto e la governance democratica sulle infrastrutture critiche della nostra società dell’informazione. Il Banning Surveillance Advertising Act intraprende questo progetto cruciale», ha sostenuto Shoshana Zuboff, professore emerito alla Harvard Business School e autore del celebre Il Capitalismo della Sorveglianza. «Grazie, Onorevole Eshoo e Senatore Booker per la vostra lungimiranza e il vostro coraggio. La vostra guida può spianare la strada a un futuro alternativo – lontano dalla distopia e verso una democrazia sana. Se non agiamo ora, un futuro democratico e digitale diventerà ancora più difficile da raggiungere. Non è troppo tardi, ma non c’è tempo da perdere».
Jacopo Purificati
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Privacy Daily 31 gennaio 2022
Germania: BSI annuncia un’iniziativa congiunta per l’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale nelle automobili
L’Ufficio federale per la sicurezza dell’informazione (“BSI”) ha annunciato di aver avviato, insieme alla società tecnologica ZF Friedrichshafen AG, un progetto congiunto sui sistemi di intelligenza artificiale (“AI”) per le auto e sistemi di standardarizzazione internazionale per un uso responsabili dei dati e dei sistemi di sicurezza per l’automotive.
bsi.bund.de/DE/Service-Navi/Pr…
IAB Europe pubblica la nuova guida al targeting e alla misurazione CTV
IAB Europe, la principale associazione di settore a livello europeo per l’ecosistema della pubblicità e del marketing digitale, ha pubblicato la sua ” Guida al targeting e alla misurazione CTV ” per fornire una panoramica delle capacità di targeting e misurazione attualmente disponibili in Europa. Questa guida fa seguito a Guide to Connected TV (CTV) di IAB Europe, Guide to the Programmatic CTV Opportunity in Europe e Guide to Brand Safety in CTV.
iabeurope.eu/all-news/iab-euro…
Privacy Across Borders lancia il nuovo sito web sui problemi relativi ai flussi transatlantici
Privacy Across Borders ha lanciato un sito Web per esplorare soluzioni ai problemi relativi ai flussi di dati transatlantici. L’organizzazione ha anche pubblicato la “PAB Resource Guide” con le risorse relative al caso “Schrems II”. Il direttore del progetto senior Alex Joel ha affermato che l’obiettivo è “sviluppare approcci praticabili che mettano i flussi di dati digitali su basi sostenibili” a lungo termine bilanciando la privacy e le protezioni della sicurezza nazionale.
privacyacrossborders.org/2022/…
GDPR BOOM!
L'integrazione dinamica dei servizi web USA in un sito web, come nel caso di Google Fonts, viola la protezione dei dati senza il consenso del visitatore e gli operatori del sito web sono debitori di omissioni e danni.
Questa la sentenza di un tribunale di Monaco di Baviera, sentenza del 20 gennaio 2022)
ra-plutte.de/lg-muenchen-dynam…
LG München: Einbindung von Google Fonts ohne Einwilligung
Die dynamische Einbindung von Google Fonts in eine Internetseite ohne vorherige Einwilligung des Besuchers ist datenschutzwidrig.Niklas Plutte (Kanzlei Plutte)
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laleggepertutti.it/545625_dipe…
rtbf.be/article/investigation-…
#Investigation : nos téléphones lisent-ils ce qu’on écrit ?
Pour ce nouvel épisode sur YouTube, #Investigation a tenté de savoir si nos téléphones lisent ce que nous écrivons à...Arthur Lejeune (RTBF.be)
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I telefoni cellulari sono diventati strumenti di comunicazione comuni e di base, ora utilizzati non solo per le telefonate, ma anche per accedere a Internet, inviare messaggi di testo e documentare il mondo. Sfortunatamente, i telefoni cellulari non sono stati progettati per la privacy e la sicurezza per impostazione predefinita
ssd.eff.org/en/playlist/privac…
Privacy Breakdown of Mobile Phones
Mobile phones have become commonplace and basic communications tools—now used not only for phone calls, but also for accessing the Internet, sending text messages, and documenting the world.Surveillance Self-Defense
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Distefano (Partite Iva Italia): “Draghi sta distruggendo le piccole e medie imprese”
I cittadini che manifestano nelle piazze contro il green pass e contro le misure restrittive del governo vengono solitamente tutti bollati dai media italiani come “no-vax”, ma in realtà il popolo che chiede di essere ascoltato è composto...Sputnik Italia
Il realismo capitalista e la costruzione dell'uomo economico
«Tutta una serie di misure e politiche neoliberali, come ad esempio la liberalizzazione dei servizi, la precarizzazione del mondo del lavoro, la programmazione per obiettivi nella Pubblica Amministrazione, l’aziendalizzazione della sanità e della scuola, sono funzionali proprio a creare situazioni di scarsità e di libera concorrenza che costringono i soggetti a pensare ed agire in termini calcolanti e competitivi, pena la sconfitta nella competizione, la disoccupazione e quindi il fallimento esistenziale.
Le generazioni più giovani, oggi, sono nate e cresciute nella società di mercato, e ne hanno introiettato pienamente i meccanismi essendosi formati entro i suoi meccanismi disciplinari: l’esempio più lampante sono i social network, Instagram su tutti, in cui la competizione sui like e la ricerca di successo e celebrità sulla base del meccanismo di influencing costruiscono quotidianamente tanti piccoli “imprenditori di se stessi”.
Come diceva Margareth Thatcher, “l’economia è il mezzo, ma l’obiettivo sono le anime”.»
lacittadifedora.it/il-realismo…
Il realismo capitalista e la costruzione dell’uomo economico - Fedora
Nel 2009 Mark Fisher pubblicava Realismo capitalista, un’opera il cui sottotitolo parla da solo: Esiste un’alternativa? Fisher intendeva esprimere, con l’amarezza tipica di un intellettuale consapevole dell’irreversibilità dei processi di lunga durat…Niccolo Biondi (Fedora)
#laFLEalMassimo – Episodio 50: Chi salva una vita, salva il mondo intero - Fondazione Luigi Einaudi
Bentornati alla #FLEalMassimo qualche giorno fa ricorreva l’anniversario del giorno nel quale le truppe dell’armata rossa nel 1945 liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.Massimo Famularo (Fondazione Luigi Einaudi Onlus)
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Members of the European Parliament warn against Commission’s chat control mass surveillance plans
On the occasion of tomorrow’s European Data Protection Day, EU lawmakers are addressing the European Commission in a cross-party letter: They warn that the draft legislation announced by the Commission for March 2022 on indiscriminate message and chat control on all mobile phones would result in mass surveillance of the private communications of all EU citizens. Moreover, the legislation threatens secure encryption and IT security in general.
Similar to Apple’s highly controversial „SpyPhone“ plans, the EU Commission plans to „protect children“ by requiring providers of digital communication services to bulk intercept, monitor, and scan the contents of all citizens’ communications.
A draft legislation is to be presented on 2 March. Communications that have so far been securely end-to-end encrypted would need to be screened on all mobile phones and, in case of suspicion, automatically redirected and reported to the police. „Indiscriminately and generally monitoring everybody’s online activities ‚just in case‘ causes devastating collateral damage,” MEPs appeal to the responsible EU Commissioners Margrethe Vestager, Margaritis Schinas, Věra Jourová, Thierry Breton, Didier Reynders and Ylva Johansson. The proposed surveillance requirement “fails to respect the essence of the fundamental right to confidential communications (Article 7 of the Charter), and is therefore neither necessary nor proportionate “, the letter continues.
„It has a chilling effect on the exercise of fundamental rights online, including of children and victims, minorities, LGBTQI people, political dissidents, journalists etc. It sets a precedent for expanding it to other purposes in Europe as well. The outsourcing of law enforcement activities (crime detection) to private corporations and their machines removes the protection afforded by the independence and qualification of public investigators, as well as the institutional oversight over their activities.“
MEPs express concern about recent media reports that investigators shut down child sexual abuse platforms such as “Boystown” but failed to report the linked content for removal. This means that thousands of gigabytes of illegal images remain accessible.
„Investigators argue that they lack capacities to report material they are aware of. Adding thousands and thousands of mostly false reports of alleged circulation of well-known material via major communications services to their burden would fail victims whose safety depends on focusing all resources on preventing abuse and the production of abuse imagery in the first place,“ underline the MEPs.
MEP and civil liberties defender Patrick Breyer (German Pirate Party) comments:
“This EU Big Brother attack on our mobile phones by error-prone denunciation machines searching our entire private communications threatens to lead to a Chinese-style surveillance state. Will the next step will be for the post office to open and scan all letters? Indiscriminately searching all correspondence violated fundamental rights and is the wrong approach to protecting children. It actually puts their private pictures at risk of falling into the wrong hands and criminalises children in many cases. Flooding overburdened law enforcement officers, who don’t even have time to sift through already known child pornography, with mostly false machine-generated reports is irresponsible with regard to the victims of ongoing abuse.”
Marcel Kolaja Member and Quaestor of the European Parliament (Czech Pirate Party) adds:
“Monitoring across large platforms will only lead to criminals moving to platforms where chat control will be technically impossible. As a result, innocent people will be snooped on a daily basis while tracking down criminals will fail. Moreover, it will discourage victims from seeking help digitally. Not to mention that e.g. witnesses or harassment victims, whose lives may be in danger, are highly dependent on confidentiality of their communications. Therefore, chat control would only cause widespread uncertainty and distrust. Rather than mass surveillance of digital correspondence, the Commission should focus on assistance to victims, prevention of child sexual abuse, and coordination of targeted investigations.”
Background:
Apple’s plans, announced in August, to search personal photos for suspicious content prompted a public outcry. More than 90 organizations called on the company to scrap the plans. Apple eventually put its plans on hold.
MEPs warn that the Commission’s plans would trigger a similar storm of protest. Providers would need to implement a backdoor in their software („client-side scanning“) to enable such monitoring. Implementing a routine for automatically reporting suspected communications content in case of a match would break safe end-to-end encryption altogether and eliminate the security and trust that comes with it. Individuals, businesses and government rely on end-to-end encryption to safeguard their personal, commercial and state secrets.
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Telemarketing e Registro delle opposizioni: il Garante Privacy emette parere favorevole sullo Schema di decreto del Presidente della Repubblica.
Lo scorso 13 gennaio, il Garante Privacy ha emesso parere favorevole circa lo “Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante sostituzione del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 178, in materia di istituzione e funzionamento del registro pubblico dei contraenti che si oppongono all’utilizzo dei propri dati personali e del proprio numero telefonico per vendite o promozioni commerciali”. La bozza dell’atto legislativo ha recepito le osservazioni sollevate dall’Authority e la normativa nazionale ha colmato le lacune di disciplina che frenavano l’esito positivo della consultazione avviata.
Con provvedimento n. 3 del 13 gennaio 2022 il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha emesso parere favorevole al nuovo “Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante sostituzione del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 178, in materia di istituzione e funzionamento del registro pubblico dei contraenti che si oppongono all’utilizzo dei propri dati personali e del proprio numero telefonico per vendite o promozioni commerciali”.
Lo Schema di decreto in esame deve sostituire il regolamento di cui al d.P.R. 7 settembre 2010, n. 178 e s.m.i., intervenendo sulla disciplina del Registro Pubblico delle Opposizioni (RPO) al fine di estenderne l’operatività alle numerazioni telefoniche nazionali, sia fisse che mobili, non incluse in elenchi dei contraenti.
Trattandosi di un atto legislativo relativo al trattamento dei dati, il Ministero dello sviluppo economico attivava la procedura di cui all’art. 36, par. 4, GDPR, chiedendo un consulto all’Authority circa la conformità dello Schema di decreto alle disposizioni della normativa in materia di trattamento dei dati personali.
Nel parere il Garante ripercorre le tappe che hanno segnato la fase di interlocuzione con il Mise ed evidenzia gli obiettivi raggiunti nell’ambito della consultazione, come l’accoglimento delle osservazioni espresse dal Garante con due precedenti pareri.
Rileva, poi, che le perplessità sollevate con l’ultima nota del 24 giugno 2021 sono state superate dall’emanazione del D.L. n. 139 dell’8 ottobre 2021, il quale ha provveduto ad estendere l’efficacia revocatoria del consenso derivante dall’inscrizione al registro anche alle chiamate eseguite con modalità automatizzate.
In ragione della complessiva ragionevolezza delle soluzioni proposte a seguito della novella legislativa, dunque, il Garante ha ritenuto non residuassero rilievi ulteriori da esprimere e ha emesso parere favorevole all’adozione dello Schema di decreto.
Grazie alle modifiche operate, i consumatori potranno opporsi alla ricezione sia delle chiamate indesiderate eseguite tramite operatore, che di quelle effettuate con l’uso di sistemi automatizzati, modalità di contatto che sino ad ora era sfuggita alle limitazioni sancite dalla disciplina previgente.
L’iscrizione al RPO comporterà poi, tra le altre cose, la revoca dei precedenti consensi espressi dai consumatori, così da evitare il perdurare di eventuali abusi.
Il 21 gennaio u.s. il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi per discutere, tra le altre cose, lo Schema di d.P.R., approvandolo in esame definitivo.
Brevemente, si rammentano le novità più rilevanti che comporterà l’adozione del decreto:
- sarà regolamentato il trattamento delle numerazioni telefoniche mediante l’impiego del telefono e l’invio di posta cartacea per la diffusione di materiale pubblicitario o la vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.;
- la disciplina del RPO verrà estesa a tutte le numerazioni nazionali fisse e mobili, comprendendo anche quelle non riportate negli elenchi telefonici, cartacei o elettronici, attualmente escluse;
- verrà estesa anche alle comunicazioni via posta cartacea la possibilità per gli utenti di indicare i soggetti nei confronti dei quali intendono revocare l’opposizione al trattamento dei dati personali.
Maria Vittoria Aprigliano
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Hypocritical declaration on strengthening digital rights by EU Commission
As part of the Digital Decade, the EU Commission today presented its draft principles that are supposed to strengthen fundamental rights in the digital era. According to EU Vice-President Margrethe Vestager, the text shall serve as a benchmark and guideline for corporations and policymakers, when implementing new technologies in the future. EU civil society and the representation of its fundamental digital rights, such as privacy, empowerment and inclusion shall be at the heart of policy.
Patrick Breyer, MEP for the German Pirate Party and digital rights activist, is skeptical:
“It is positive to see the EU Commission not only talking fundamental rights, but wanting to put them into practise. However, in light of the actual policies of von der Leyen’s Commission, this announcement turns out to be nothing but smoke and mirrors. You cannot, on the one hand, point to the right to confidential communications, while at the same time pursue chat control to monitor EU citizens’ private messages without suspicion. You cannot, on the one hand, publish a survey, according to which 91% of citizens consider the right to confidential communications of paramount importance, while at the same time pursuing data retention plans to collect information about the communications of the entire population. You cannot, on the one hand, promise ‘artificial intelligence’ that conforms to fundamental rights, while at the same time reject a ban on biometric mass surveillance in public spaces. All in all, the suspicion is growing that this ‘declaration’ is only a smoke screen, while the actions of the EU Commission seem rather inspired by the model of the Chinese surveillance state.“Extremely dangerous and hostile to fundamental rights is the statement that children needed to be protected from ‘harmful content’, that they have a ‘right to be protected from all crimes, committed via or facilitated through digital technologies’, and that all crime should be ‘prevented’. Preventing all crime is impossible in a free society, and trying to do so would result in creating a totalitarian Stasi state. Without asking for their opinion, children are currently being instrumentalised by politicians to justify policies such as indiscriminate chat control as well as attacks on secure encryption. Children have a right to be protected from political instrumentalisation!”
Massiccio blackout colpisce l'Asia Centrale: Kazakistan, Kirghizistan e Uzbekistan al buio
Un portavoce del ministero dell'Energia del Kirghizistan ha detto che l'elettricità è venuta a mancare "a causa di un incidente nella rete energetica regionale".RaiNews
28 Gennaio 2022 – La protezione dei dati personali durante le emergenze: quale equilibrio possibile?
Il giorno 28 gennaio 2022, dalle ore 15.00 alle 17.00, in occasione della giornata inaugurale del Master di II livello in Responsabile della protezione dei dati personali: Data Protection Officer e Privacy Expert, si svolgerà il Webinar “La protezione dei dati personali durante le emergenze: quale equilibrio possibile?
Sarà possibile partecipare all’incontro collegandosi alla Piattaforma Microsoft Teams tramite il seguente link: teams.microsoft.com/l/meetup-j…“
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fediverse.network Spiritual Successor "fedi ninja" Pops Up, Touts "Development" Status
submitted by realcaseyrollins to fediverse
1 points | 1 comments
fedi.ninja/
Looks like fediverse.network is back, in a different form!
#Italia
L’Italia all’estero è percepita come un Paese meno corrotto
Il nostro Paese viene percepito al livello internazionale come meno corrotto, guadagnate 10 posizioni rispetto a un anno faGiacomo Andreoli (Fanpage)
In Svezia la prima agenzia per la difesa psicologica contro la disinformazione
Cattiva informazione e manipolazione delle percezioni inducono ansia, paura e rabbia, perciò per difendere i valori della democrazia bisogna stimolare gli anticorpi della conoscenza e combattere la propaganda computazionale
di ARTURO DI CORINTO per ItalianTech/LaRepubblica del 24 Gennaio 2022
Si chiama Agenzia per la difesa Psicologica ed è la prima autorità governativa al mondo creata per proteggere il suo paese, la Svezia, dalla disinformazione. Nata il primo gennaio, con sede a Karlstad, diretta da un ex ambasciatore, Henrik Landerholm, è un’agenzia di intelligence statale “per la difesa proattiva delle informazioni” intese come risorsa di interesse nazionale ed ha l’obbiettivo di “salvaguardare la società aperta e democratica, la libera formazione dell’opinione pubblica, la libertà e l’indipendenza della Svezia”.
Come? Attraverso la difesa psicologica dei suoi cittadini appunto, e usando tutti gli strumenti conosciuti per identificare, analizzare e prevenire la disinformazione volta a influenzare indebitamente le percezioni, i comportamenti e il processo decisionale dei cittadini. Attenzione però a non confondere la cattiva informazione con la disinformazione.
Andrà tutto bene?
it.sputniknews.com/20220124/te…
Tensioni su Ucraina, Nato invia ulteriori navi da guerra e aerei militari in Europa orientale
A quanto si apprende, il Pentagono aveva proposto che il presidente Joe Biden dispiegasse fino a 5mila soldati aggiuntivi in Europa orientale. Il dispiegamento proposto non riguardava l'Ucraina, su cui secondo Washington pende il rischio...Sputnik Italia
Abbiamo purtroppo saputo solo ora della chiusura del server social.isurf.ca.
Riportiamo di seguito il comunicato dell'amministratore @kinetix@mycrowd.ca
iSurf Social chiusura 30 gennaio
Carissime persone fantastiche su iSurf Social e altrove,
mi sto ritrovando per intraprendere un nuovo viaggio, che richiederà un'enorme quantità di energia e tempo. Uno che non mi permetterà di avere il tempo e la libertà di continuare a partecipare a tanti hobby tecnologici divertenti come faccio attualmente, per il prossimo futuro.
Nel prendere le decisioni su quali hobby e responsabilità devo lasciare andare, iSurf Social è uno di quegli elementi con cui non mi è sembrato di tornare a passare molto tempo nell'ultimo anno o giù di lì. È stato molto divertente imparare Friendica e una sfida interessante gestirla e mantenerla. È stato davvero un piacere avere le persone intorno che ha attratto. Tuttavia, è tempo di andare avanti.
Spero che sarai in grado di utilizzare le funzioni di esportazione per spostarti in un'altra istanza da qualche parte nel fediverso (vai su Impostazioni -> Esporta dati personali).
Fate attenzione, tutti, spero che vi terrete in contatto per farmi sapere dove siete nel fediverso.
Adam
iSurf Social Admin
Seguimi su @kinetix@mycrowd.ca
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Important: Feneas (Federated Networks Association) Will Shut Down
This link was just posted to the Feneas forum, quoting its contents: Federated Networks Association ry will be dissolved Due to recent lack of activity within the association, issues maintaining the current services and lack of new committee membe…SocialHub
Freedom To Share reshared this.
Su #HackerJournal in edicola si parla di Mastodon
Social libero | Tutti su Mastodon: social per hacker
Un social network non commerciale, federato e decentralizzato
(segnalato da @alessandrogreco@mastodon.uno)
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informapirata ⁂
in reply to The Privacy Post • • •a questo proposito, vale la pena approfondire e collaborare a questo progetto
github.com/hermescenter/monito…
GitHub - hermescenter/monitorapa: Progetto per monitoraggio e notifica di non compliance GDPR alle PA con input da IndicePA
GitHubThe Privacy Post likes this.
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