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Pochi progressi dopo i colloqui in Bielorussia. Pesanti bombardamenti su Kharkiv e le truppe del Cremlino avanzano verso Kiev, dove è stata colpita la torre TV.


Non avevamo dubbi sull’unità dell’Occidente e sulla forza e unità dell’Unione europea. Chi ha scommesso contro ha preso una cantonata. È questa unità che ha indotto l’aggressore al negoziato, vedremo se realmente o meno. Per ora è già tanto che sia stato piegato a iniziarlo.

La prova più dura potrebbe ancora arrivare, i pericoli sono tutti attivi e altissimi, ma siccome a perdere sarà la criminalità di Putin, possiamo cominciare a guardare oltre. L’uomo che voleva riportare la storia a prima del 1989, rivendicando un ritorno agli equilibri di Yalta, otterrà come risultato la loro sepoltura. L’uomo che voleva restituire al nazionalismo russo l’aspirazione imperiale sarà ridotto nelle frontiere e, se insiste, degradato a misera dipendenza cinese. L’uomo che voleva dimostrare la mollezza dell’Occidente si schianta sulla sua solidità. A ondate ricorrenti i dittatori pensano d’essere più forti delle democrazie, impigliate nelle procedure previste dalla libertà, e puntualmente ne finiscono polverizzati. Il tempo e il costo non ci è dato sapere. Non siamo noi ad avere aperto la partita. Saremo noi a vincerla.

Il mondo succeduto al 1989 era migliore di quello precedente. Il mondo che succederà a questo febbraio 2022 dovrà trovare un equilibrio. A quello dobbiamo prepararci. Ci sono elementi che depongono bene.

Noi europei, in vario grado, sappiamo di andare incontro a perdite economiche e difficoltà produttive. Ogni impedimento alla libera circolazione di uomini e merci impoverisce il mondo. La guerra genera miseria e morte. Sappiamo che subiremo danni relativi all’approvvigionamento energetico. Ma c’è l’altra faccia della medaglia: finalmente si parla di fonti energetiche non solo carezzando le viole del sogno bucolico, ma anche relativamente alla sovranità e sicurezza di ciascun Paese e dell’Ue tutta. I programmi legati al Green deal subiranno, nel migliore dei casi, un ritardo. Come dimostra il riaccendersi delle centrali a carbone. Ma possono anche uscirne più solidi e credibili, tornando alla loro originaria promessa di maggiore ricchezza con maggiore rispetto ambientale, proprio perché costretti nei binari di un comune interesse, quindi di una comune politica energetica. Possiamo rifare sul fronte del gas quel che abbiamo fatto con i vaccini, portando risultati eccellenti: acquisti e stoccaggi comuni, per fornire quel che serve alle pur diverse politiche e organizzazioni nazionali. Cassa comune, alimentata secondo i bisogni.

Quando, nel 1952, si diede vita alla Ceca (Comunità europea del carbone e dell’acciaio) si sapeva che mettere in comunque quelle materie avrebbe disinnescato guerre che anche per quelle erano nate. Ora sappiamo che mettere in comune l’approvvigionamento di materie prime energetiche può servire a sconfiggere un nemico che ci ha dichiarato guerra. Bene, è un importante passo in avanti.

La pandemia ha portato ad una crescita dei debiti pubblici, molto bene accudita dalla Banca centrale europea. Ci apprestavamo a rinegoziare il patto di stabilità, ben sapendo, tutti, che regole comuni di bilancio sono necessarie e servono a preservare la sovranità, giacché altrimenti si finisce preda della speculazione, come anche che il necessario rientro dal debito sarebbe dovuto essere graduale e senza intaccare gli investimenti per la crescita, senza la quale il peso del debito cresce anziché scemare. L’aggressione russa all’Ucraina e le opportune spese militari, oltre che civili e di accoglienza, che questo comporta fa saltare quel programmato percorso. Ma non ne fa venire meno i presupposti. Come possiamo tenere assieme una crescita della spesa pubblica con la sicurezza dei conti e condivisione dei rischi? Un sistema, rudimentale, è escludere delle voci, ad esempio investimenti e difesa. Un altro, più sofisticato, avere fondi europei per spesa, sicurezza e debiti comuni. Fermo restando il dovere di ciascuno di ridurre la restante parte del debito.

Nessuno ringrazia le disgrazie per quel che insegnano e ci migliorano. Nessuno ringrazia un Putin disgraziato che porta disgrazie. Ma quel che succede insegna molto e rende l’Ue più forte. Non solo vinceremo, ma cresceremo.

La Ragione

L'articolo proviene da Fondazione Luigi Einaudi.

https://www.fondazioneluigieinaudi.it/energia-europea-2/



Esodo ucraino660mila profughi ucraini in sei giorni. Questa è la portata del flusso migratorio in corso dall’Ucraina ai paesi vicini, di fronte al quale i numeri delle passate ondate verso l’Europa impallidiscono.


Tivoli per l’Ucraina, la Rocca Pia si tinge di blu e di giallo

Seguiamo ogni giorno con apprensione le tragiche notizie che giungono dall’Ucraina, un paese sotto incessanti bombardamenti.


in reply to Andrea Russo

concordo; però posso capire anche che dopo due anni di CovidPorn inculcato a forza via tutti i canali di diffusione di massa, non ci si poteva aspettare nient'altro, che dici?
in reply to @ɴᴅʀᴇ

@@ɴᴅʀᴇ sì infatti sembra (e questo dovrebbe far riflettere) quasi liberatorio



Governare il futuro – Si chiama “Truth”, “Verità” in inglese il social network appena lanciato dall’ex presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump.


C’è tanto da dire – siamo solo all’inizio – sul nuovo social network con il quale Donald Trump intende dichiaratamente rispondere all’ostracismo digitale al quale è stato condannato dopo i fatti di Capitol Hill dalle Big Tech Twitter, Facebook e Google in testa.

La promessa di “Truth” agli utenti è semplice ed ambiziosa. Offrire loro un luogo non luogo nel quale ci sia molta più libertà di espressione di quella garantita sin qui dagli altri social network. Insomma l’ex presidente americano quasi ammiccando sembra dire agli utenti che il suo nuovo servizio non tratterà nessuno come è stato trattato lui dai concorrenti.

I primi segnali che rimbalzano dagli Stati Uniti dove il servizio è già attivo al momento suggeriscono, però, che mantenere fede a questa promessa non sarà per niente facile.

I termini d’uso del nuovo social network di Trump, infatti, non sono così diversi da quelli di Twitter, Facebook e co.

Continua ad ascoltare il podcast su HuffPostItalia.


guidoscorza.it/governare-il-fu…

informapirata ⁂ reshared this.



Ucraina: data la storia recente delle repressioni contro le azioni di protesta in Russia, l’ampia coalizione contro la guerra è notevole.


L'Ucraina sarebbe stata un posto diverso se la comunità internazionale avesse tenuto testa a Putin sin dal primo giorno


L’Unione europea sembrava essersi mossa con lentezza all’inizio del conflitto in Ucraina, con sanzioni limitate ad alcune banche (nemmeno le maggiori) e a singoli soggetti vicini a Putin.




La cosa sorprendente è che gli utenti di queste piattaforme diverse possono interagire tra loro, come se si trovassero tutti all'interno della stessa piattaforma.
poliverso.org




Il #fediverso è un luogo virtuale costituito da una miriade di social network, piattaforme di pubblicazione e streaming audio o video, ambienti di collaborazione e messaggistica. La cosa sorprendente è che gli utenti di queste piat…

472125



Ucraina: il grido che le donne ucraine presenti nelle nostre città, in questo caso Firenze, non si stancano di ripetere ogni giorno


Quando c’è una guerra e si manifesta solo contro il nemico, si sta manifestando a favore della guerra. Necessità dell'antimilitarismo.

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Unknown parent

friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
Andrea Russo
@minimalprocedure @informapirata :privacypride: @Carlo Gubitosa :nonviolenza: invece, visto che lui blocca tutti quelli con cui interagisce (tranne i suoi adoratori), appena mi menziona, io prima lo sfanculo e poi lo blocco
Unknown parent



Ucraina: la decisione della FIFA di punire la Russia per la sua guerra aggressiva non riesce a riparare al danno che ha causato in passato


Pirates support Ukraine resolution, warn against censorship


The European Parliament today adopts a resolution strongly condemning the Russian invasion of Ukraine and calling for further sanctions against Vladimir Putin’s regime. This resolution also calls on the EU Commission to provide extensive support to all citizens of Ukraine who are currently seeking refuge. Pirate Party Members of the European Parliament support this position, but also warn of the negative effects of digital censorship for Europe.

MEP Patrick Breyer, German Pirate and Member of the Committee on Civil Liberties, Justice and Home Affairs (LIBE), comments:

“We must put a stop to Putin’s war of aggression. However, we Pirates think it is counterproductive to try to censor Russian state-funded media and alleged propaganda accounts online. As we know from experience, European censorship will give Putin an excuse to cut off his own citizens from important information provided by European public broadcasters in turn. Also, asking technology companies to block alleged propaganda content online sets a dangerous precedent for the future. Big Tech cannot be trusted to decide on our behalf which information is propaganda lies and which is credible. There can be good reasons to read and monitor lies. Empowering citizens to take their own informed decisions is the right approach to desinformation, not censorship.”

MEP Markéta Gregorová, Czech Pirate and Member of the Special Committee on Foreign Interference in all Democratic Processes (INGE), comments:

“The European Parliament’s resolution comes after a weekend of the toughest sanctions, measures and actions ever brought by the European Union as a whole. As the European Parliament, we therefore primarily support the steps already taken and reaffirm the unity of the EU. However, our role is also to look over the horizon, and we focus on a number of other issues, such as Ukrainian migrants, their safety and asylum, intelligence sharing and the fight against disinformation. We express our appreciation and support for all the Russian and Belarusian citizens who have gone out in recent days to protest against the war at the expense of their own security. And we guarantee that the EU and its Member States will ensure that the perpetrators of war crimes, including Vladimir Putin and Alexander Lukashenko, are brought to justice.

In a joint statement by European Pirates and Pirate Parties International, the global Pirate movement last week condemned the unprovoked invasion of Ukraine and called on the international community to adopt strong measures and positions in regard to this conflict. Further, the Pirate Party of Russia called on the people of Russia and Belarus to speak up against Putin’s regime.


patrick-breyer.de/en/pirates-s…



Come stanno le forze armate dell'Ucraina? Le componenti morale, concettuale e materiale e la contestata riforma


Con la guerra in Ucraina, ciò di cui siamo testimoni è la fine del flirt dell'Occidente con la globalizzazione


Al confine bielorusso si sono svolti primi colloqui tra le delegazioni russa e ucraina, nonostante lo scetticismo del presidente Zelensky.


#Garantismi – La rete e la guerra. Il ruolo dei social


Se qualcosa abbiamo capito della guerra digitale è che si è mossa in modo inaspettato, andando a colpire le informazioni che venivano condivise e i rapporti tra le persone. Ne parliamo con Matteo Flora nella nuova puntata di #Garantismi.

Guarda il video:

youtube.com/embed/B0SnV1oL-Fo?…


guidoscorza.it/garantismi-la-r…

informapirata ⁂ reshared this.





E' online "GPDP Digest" di febbraio, la sintesi mensile dei principali interventi del #GarantePrivacy e delle principali attività dei garanti europei
garanteprivacy.it/home/stampa-…

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Le Guerre le Creano degli Anziani Guerrafondai Giocando a Risiko con il Culo dei Giovani che si Uccidono tra Loro senza nemmeno Conoscersi...😡


I possessori di dispositivi Apple (principalmente quelli mobili come iPhone e iPad) avrebbero molte delle App presenti nell’App Store che venderebbero i dati della posizione dei clienti ad aziende terze, in maniera del tutto indisturbata.
Questa considerazione, ed altre, vengono pubblicate all’interno di un’analisi a firma #TheMarkup che ci fornisce ottimi spunti per parlarne.
Di Nikolas #Pitzolu su #TomsHW
tomshw.it/smartphone/siamo-all…


Con una legge in vigore dal primo marzo 2022, la Cina si prefigge di disciplinare i sistemi di algoritmini impiegati dalle piattaforme digitali, puntando alle operazioni di estrazione e predizione tipiche del capitalismo della sorveglianza. Le regole riguarderanno gli algoritmi che impostano i prezzi, controllano i risultati di ricerca, consigliano video e filtrano i contenuti. Imporranno nuovi limiti alle principali società di ride-hailing, e -commerce , streaming e social media . La strategia adottata con questa legge dalla Cybersecurity Administration of China (CAC) – la massima agenzia regolativa in materia – si muove su fronti diversi e tra loro complementari: l’affermazione di una responsabilità diretta delle piattaforme per i contenuti diffusi mediante gli algoritmi; un sindacato penetrante sugli algoritmi di raccomandazione; forti limitazioni alla profilazione e all’individualizzazione dei contenuti proposti agli utenti.
(segnalato nella newsletter di Guido Scorza)
wired.com/story/china-regulate…




Il precipitare della crisi tra Russia e Ucraina in una vera e propria guerra mette la Turchia, che intrattiene buone relazioni con entrambi i paesi, in una posizione difficile.


Se l’amministrazione Biden abbia ben gestito la crisi sull’Ucraina ce lo diranno il tempo, lo sviluppo della guerra e le modalità con cui sarà infine risolta oltre che, tra qualche decennio, documenti che magari faranno luce su aspetti oggi ignoti de…


Mentre nei paesi dell’Unione Europea (più la Gran Bretagna) si registra una posizione unanime nel condannare l’invasione militare russa in Ucraina, in altre parti del mondo le posizioni sono più eterogenee.


IPERPAROLE VOLUME QUATTRO SPECIALE UCRAINA PODCAST


La situazione in Ucraina e non solo, è in continuo mutamento , quasi ogni ora ci sono nuovi sviluppi e siamo oberati di informazioni, alcune delle quali molto di parte ed altre incomprensibili se non si hanno le basi e gli strumenti adatti per poter capire situazioni molto difficili.

iyezine.com/iperparole-volume-…



NERVOUS SHAKES -SEPARATE BED? I DON´T THINKS SO… LP BLACK


Nervous shakes is one of the best bands that has come from Belgium in the last years. Playing cheeky Punk rock, with some Glam, garage and power pop influences, they drink directly from mighty bands from 70s like Ramones, New York Dolls, Gun Club, Les Dogs or the Real kids just to name a few.

ladistro.it/nervous-shakes-sep…



KLOBBER – CLAP TIME! LP BLACK


KLOBBER.
is a multinational band of the few faithful to the most classic punk rock in the style of 1977.

ladistro.it/klobber-clap-time-…



GUTTERCATS – ETERNAL LIFE LP BLACK


ladistro.it/guttercats-eternal…


BART AND THE BRATS - Livin´in the Fututre "7


“È onesto, è vero, è un racconto di vite vissute alla giornata, di turni al lavoro, di file davanti ad un ufficio, di ubriacature disgraziate dentro ad un pub, di concerti nella cantina di un tizio mai visto prima; suona come un disco della Rip Off Records, Chinese Millionaires, Infections, Registrators, Supercharger, i vostri dischi preferiti di sempre.“

ladistro.it/bart-and-the-brats…



Crowbar


Tornano i maestri @crowbarmusic da New Orleans, con Zero And Below per @mnrk_heavy , un disco che è pesante e marcio come solo loro sanno fare. Il gruppo della Louisiana ha creato un suono totalmente originale e che ha dato ispirazione a molti gruppi, grazie ad un suono granitico e violentemente lento, cadenzato ed in bilico fra vari generi. La loro reputazione mondiale non è mai stata in discussione a causa di dischi sempre azzeccati ma questo è la di sopra della loro già alta media. Rispetto ai loro lavori più recenti Zero And Below si avvicina maggiormente al doom delle origini, in maniera più matura e con una melodia diversa rispetto ai primi tempi. Ascoltando il disco si viene catturati da quel groove che è solo loro, quella specie di trance sludge doom che ti fa venire voglia di ballare in un'altra dimensione, dove il tempo e lo spazio sono molto differenti rispetto a quelli abituali. I Crowbar ti portano in un posto dove c'è dolore e pazzia, dove la lentezza corrode, eppure questo è un luogo bellissimo. I riff e il cantato di Kirk Weindstein sono un marchio di fabbrica che ha sviluppato anche nelle sue avventure soliste, ma qui lo porta al sublime. Il disco risente del clima e della spiritualità indotta dalla pandemia, tanto che il lavoro era stato completato due anni fa, ma si è preferito aspettare il momento giusto. Il gruppo con questo capolavoro di sofferenza e volontà riafferma il fatto che i Crtowbar giocano un altro campionato, con regole diverse dagli altri gruppi, e con un suono monolitico di cui non possiamo fare a meno. Uno dei loro dischi migliori.

#inyoureyeswebzine
#sludgedoommetal
#crowbarband
#nolametalscene
#mnrkheavy
#neeceeagency



THE BURNING BALLOONS – THIS IS OUR FUTURE


Arrivano all’album di debutto i Burning Balloons, nuovo progetto ispirato, nel nome scelto, dal brano dei Pretty Things della rock opera psichedelica “S.F. Sorrow”, e di stanza in Catalogna. Band nuova di zecca, ma i cui componenti sono tutt’altro che matricole nel panorama della scena garage/indie internazionale.

iyezine.com/the-burning-balloo…



Privacy Daily – 1 marzo 2022


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Con una legge in vigore dal primo marzo 2022, la Cina si prefigge di disciplinare i sistemi di algoritmini impiegati dalle piattaforme digitali, puntando alle operazioni di estrazione e predizione tipiche del capitalismo della sorveglianza. Le regole riguarderanno gli algoritmi che impostano i prezzi, controllano i risultati di ricerca, consigliano video e filtrano i contenuti. Imporranno nuovi limiti alle principali società di ride-hailing, e -commerce , streaming e social media . La strategia adottata con questa legge dalla Cybersecurity Administration of China (CAC) – la massima agenzia regolativa in materia – si muove su fronti diversi e tra loro complementari: l’affermazione di una responsabilità diretta delle piattaforme per i contenuti diffusi mediante gli algoritmi; un sindacato penetrante sugli algoritmi di raccomandazione; forti limitazioni alla profilazione e all’individualizzazione dei contenuti proposti agli utenti.

wired.com/story/china-regulate…


Ulteriori passi verso un’autorità per la protezione dei dati in Gambia
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A seguito del sostegno fornito dal Consiglio d’Europa alle autorità gambiane nell’armonizzazione del quadro giuridico sulla protezione dei dati con gli standard e le migliori pratiche internazionali, il 22 febbraio è stato organizzato dal Consiglio d’Europa un seminario di convalida attraverso il progetto GLACY+ e il progetto Data Unità di protezione .

coe.int/en/web/data-protection…


National Cyber Security Center del Regno Unito raccomanda di agire sul fronte della cubersicurezza
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A seguito dell’ulteriore violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina da parte della Russia, il National Cyber ​​Security Center ha invitato le organizzazioni nel Regno Unito a rafforzare le loro difese online. L’NCSC, che fa parte di GCHQ, ha esortato le organizzazioni a seguire le sue linee guida sui passi da intraprendere quando la minaccia informatica aumenta . Sebbene l’NCSC non sia a conoscenza di alcuna minaccia specifica attuale per le organizzazioni britanniche in relazione agli eventi in Ucraina e dintorni, cì+ un precedente di attacchi informatici all’Ucraina con conseguenze internazionali.

ncsc.gov.uk/news/organisations…



guidoscorza.it/privacy-daily-1…