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Farmacisti per l’ Ucraina “FARMACISTI PER L’UCRAINA”: RACCOLTA SOLIDALE PER LA POPOLAZIONE COLPITA DALLA GUERRA     Modulo di disponibilità all’accoglienza Caricamento…



Privacy Daily – 15 marzo 2022


Wojciech Wiewiórowski: “It is time to target online advertising
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Il garante europeo della protezione dei dati Wojciech Wiewiórowski ha scritto un post sul blog sollecitando un maggiore controllo e regolamentazione dello spazio tecnologico pubblicitario. Wiewiórowski ha elogiato gli sforzi per frenare la pubblicità mirata attraverso i principi di trasparenza e responsabilità nella proposta di legge sui servizi digitali, ma ha osservato che la trasparenza “è essenziale ma non è sufficiente”. Ha aggiunto che l’UE ha bisogno di “incentivi normativi per favorire forme meno intrusive di pubblicità che non richiedono il tracciamento”, proponendo “di limitare ulteriormente le categorie di dati personali che possono essere trattati per scopi pubblicitari mirati”.

It is time to target online advertising | European Data Protection Supervisor (europa.eu)


Biden emette un ordine esecutivo sulle risorse digitali, tra cui privacy, garanzie di sicurezza
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Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha emesso un ordine esecutivo che chiede uno sviluppo responsabile delle risorse digitali. La crescita del mercato intorno alle risorse digitali ha avuto “profonde implicazioni”, tra cui la privacy dei dati e le protezioni della sicurezza, afferma l’ordine, e senza “supervisione e standard sufficienti”, le protezioni dei dati finanziari sensibili potrebbero essere inadeguate. “Gli Stati Uniti dovrebbero garantire che siano in atto salvaguardie e promuovere lo sviluppo responsabile delle risorse digitali per proteggere i consumatori, gli investitori e le imprese; mantenere la privacy; e scudo contro la sorveglianza arbitraria o illegale “, ha detto l’ordine.


Il Regno Unito propone una legislazione per migliorare la sicurezza delle identità digitali
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Il governo del Regno Unito ha annunciato che introdurrà una legislazione per istituire un Ufficio per le identità e gli attributi digitali. La legislazione creerà un processo di accreditamento e certificazione per le organizzazioni per dimostrare di soddisfare gli standard di sicurezza e privacy necessari per utilizzare le identità digitali e l’ufficio ODIA avrà l’autorità di emettere marchi di fiducia alle organizzazioni di identità digitale certificate. “La legislazione che stiamo proponendo garantirà che ci siano modi affidabili e sicuri per le persone e le organizzazioni di utilizzare le identità digitali, se lo desiderano”, ha detto il ministro dei dati Julia Lopez.


guidoscorza.it/privacy-daily-1…



Il Transparency & Consent Framework di IAB Europe viola il GDPR


La Data Protection Authority belga, con decisione n. 21 del 2 febbraio 2022, ha stabilito che la versione 2.0 del Transparency & Consent Framework (TCF) di IAB Europe non è conforme al Regolamento (UE) 2016/679. Si tratta di una pronuncia dalla portata dirompente, in special modo se si considera che migliaia di operatori nel campo della pubblicità digitale fondano la propria attività sugli standard fissati dal TCF.

Secondo la Data Protection Authority belga (DPA), il TCF predisposto da IAB (Interactive Advertising Bureau) Europe, con il supporto di IAB Tech Lab, per la raccolta e la condivisione del consenso degli utenti all’erogazione di contenuti e annunci pubblicitari online, viola le disposizioni di cui agli artt. 5, comma 1 (lett. a ed f), 6, 12, 13, 14, 25, 32, 37-39, del Regolamento (UE) 2016/679 (di seguito GDPR) e, per tale ragione, ha comminato nei confronti di IAB Europe una sanzione di 250.000 euro.

La decisione, peraltro, è solo formalmente emessa dal Garante belga, il quale ha operato in qualità di Lead Authority che guida e decide nei casi che coinvolgono contemporaneamente più territori dell’Unione (c.d. “one-stop-shop” previsto dall’art. 60 del GDPR), cooperando con le Autorità di tutti gli Stati membri dell’UE.

1. Il TCF e la pubblicità digitaleIl TCF di IAB Europe, diffuso nel 2018 e aggiornato nel 2020, è un framework che si pone l’obiettivo di rendere conformi alla disciplina in materia di protezione dei dati personali, in particolare al GDPR, le modalità con cui gli editori, i fornitori di adtech e le agenzie possono gestire e fornire annunci pubblicitari.

Il TCF, tra l’altro, consente di accedere ad una Consent Management Platform (CMP), vale a dire una piattaforma in cui gli editori di siti web possono comunicare ai visitatori/utenti quali dati vengono raccolti e con quali aziende collaborano per la loro elaborazione. Le CMP, in particolare, assicurano, da un lato, l’implementazione tecnica di un banner attraverso il quale gli interessati possono indicare le loro scelte in merito al trattamento dei loro dati personali. Dall’altro, consentono la condivisione tra gli aderenti al framework delle preferenze stesse dell’utente registrate in un file, la “TC string”, che le memorizza sotto forma di cookie euconsent-v2, al fine di contribuire al Real Time Bidding (o asta in tempo reale), denominato anche “OpenRTB”1.

2. Violazioni del GDPRNonostante lo scopo prefissato da IAB Europe con la predisposizione del TCF, ovvero garantire la conformità al GDPR delle modalità di gestione e fornitura degli annunci pubblicitari, la DPA ha riscontrato alcune violazioni della normativa, che possono essere sintetizzate come segue.

  • Mancata qualificazione di IAB Europe come titolare del trattamento

La DPA ha constatato che IAB, non qualificandosi come titolare del trattamento, non ha adempiuto ai principali obblighi e alle responsabilità che il GDPR attribuisce ai titolari del trattamento.

Tuttavia, dalla ricostruzione effettuata dal Garante è emerso che IAB Europe, nella propria attività, stabilisce i mezzi di elaborazione della TC string e del cookie euconsent-v2, sia per il servizio specifico che per i consensi di portata globale, e, pur limitandosi a raccomandare alle CMP di utilizzare un cookie di prima parte, senza imporre un meccanismo specifico per memorizzare il consenso degli utenti nel browser, può fornire un elenco di possibili meccanismi per collegare la TC String a un singolo utente.

Per tali ragioni e tenuto conto della definizione di cui all’art. 4 (n. 7), quindi, il Garante ha qualificato IAB Europe come titolare del trattamento dei dati personali, mentre i soggetti partecipanti al mercato della pubblicità digitale – secondo la DPA – devono essere inquadrati come contitolari del trattamento ai sensi dell’art. 26 del GDPR.

  • 2.2 Liceità e correttezza del trattamentoLa prima conseguenza della mancata qualificazione come titolare è che IAB Europe non ha identificato una base legale per l’elaborazione della stringa TC. Inoltre, le basi legali fornite dal TCF per l’ulteriore elaborazione da parte dei fornitori di adtech sono inadeguate.

Il Garante, infatti, ha evidenziato la mancanza di un consenso inequivocabile espresso da parte dagli utenti al trattamento e l’impossibilità di ipotizzare, in extremis, l’interesse legittimo (art. 6, par. 1, lett. f, GDPR) come base del trattamento, poiché l’interesse legittimo di IAB Europe non può essere ritenuto prevalente rispetto ai diritti e alle libertà degli interessati.

  • 2.3. Mancanza di trasparenzaL’Autorità ha rilevato, inoltre, la violazione degli obblighi derivanti dal principio di trasparenza disciplinato dal GDPR (artt. 12, 13, 14), poiché le modalità con cui le informazioni sono fornite agli interessati, stabilite da IAB Europe, non sono conformi ai requisiti di trasparenza, comprensibilità e accessibilità. In linea generale, infatti, gli interessati devono sempre essere in grado di determinare in anticipo la portata e le conseguenze del trattamento e non dovrebbero essere messi a conoscenza a posteriori di trattamenti non previsti concernenti i propri dati personali.
  • 2.4. Violazioni concernenti il principio di accountability, le misure di sicurezza e i principi di privacy by default/by designInoltre, IAB Europe non ha provveduto a:
  • adottare misure organizzative e tecniche conformi al principio della protezione dei dati sin dalla progettazione e per impostazione predefinita, per garantire, tra l’altro, l’esercizio effettivo dei diritti degli interessati e la validità e integrità della verifica delle scelte dell’utente;
  • aggiornare gli attuali registri delle attività di trattamento includendo il trattamento dei dati personali nel TCF da parte di IAB Europe, in conformità con l’articolo 30 del GDPR;
  • effettuare una valutazione d’impatto ai sensi dell’art. 35 del GDPR;
  • nominare un Data Protection Officer (DPO), nel rispetto gli artt. 37-39 GDPR.

3. DecisioneIl Garante belga, oltre a sanzionare IAB Europe, ha ordinato alla società di allineare il trattamento dei dati personali nel contesto del TCF alle disposizioni del GDPR, adottando le seguenti misure:

● individuare una valida base giuridica per il trattamento e la diffusione delle preferenze dell’utente ai sensi del TCF, nonché vietare l’uso del legittimo interesse come base per il trattamento dei dati personali da parte delle organizzazioni partecipanti al TCF;

● assicurare efficaci misure di monitoraggio tecnico e organizzativo al fine di garantire l’integrità e la riservatezza della TC String;

● verificare a fondo i soggetti partecipanti al TCF per assicurarsi che soddisfino i requisiti del GDPR;

● adottare misure tecniche e organizzative per impedire che il consenso al trattamento sia espresso per impostazione predefinita nelle interfacce CMP e per impedire l’autorizzazione automatica alla comunicazione dei dati degli utenti ai venditori partecipanti, sulla scorta del presunto interesse legittimo per le loro attività di trattamento;

● far sì che le CMP adottino un approccio uniforme e conforme al GDPR per le informazioni da trasmettere agli utenti;

● aggiornare gli attuali registri delle attività di trattamento, includendo il trattamento dei dati personali nel TCF da parte di IAB Europe;

● effettuare una valutazione d’impatto sulla protezione dei dati ai sensi dell’art. 35 GDPR (DPIA) in relazione alle attività di trattamento svolte nell’ambito del TCF;

● nominare un responsabile della protezione dei dati (DPO).

Tali misure di conformità dovranno essere implementate entro sei mesi dalla convalida di un piano d’azione da parte del Garante belga e, in caso di mancato rispetto del suddetto termine, è prevista un’ulteriore sanzione di 5.000 euro per ogni giorno di ritardo.

A seguito di tale decisione, da un lato, IAB Europe sarà chiamata ad intervenire sensibilmente su molte delle sue prassi; dall’altro, gli aderenti al framework di IAB saranno tenuti ad intraprendere alcune azioni per conformarsi al GDPR, come, ad esempio:

  • procedere alla sottoscrizione di un apposito accordo di contitolarità volto a regolamentare l’assetto dei rapporti privacy tra le parti, anche al fine di determinare le rispettive responsabilità (art. 26 GDPR);
  • analizzare i rischi e valutare l’impatto sulla protezione dei dati personali in relazione al trattamento dei dati personali nell’ambito del TCF;
  • aggiornare le informative alla luce delle valutazioni del Garante belga.

Nei prossimi mesi dovranno essere attentamente valutati gli effetti della decisione, in particolar modo sotto il profilo commerciale. Infatti, le società che fino ad ora hanno fatto affidamento su un sistema di marketing fondato sugli standard fissati dal TCF saranno costrette a rivedere le proprie strategie promozionali.

Alessandro Perotti

1 L’OpenRTB (o RTB), in linea generale, è una modalità di compravendita all’asta di spazi pubblicitari online, che prende avvio nel momento in cui un utente carica nel browser una pagina che contiene uno spazio pubblicitario. A quel punto, le informazioni riguardanti la pagina e l’utente vengono trasmesse ad un software per lo scambio di annunci, che le mette all’asta e le vende all’inserzionista disposto a pagare il prezzo più alto. Gli inserzionisti (advertisers), che in genere utilizzano le Demand Slide Platform (DSP) per decidere quali impressions acquistare e quando, da un lato, e gli editori (publishers), che utilizzano le Sell Side Platform (SSP) per cercare di ottimizzare la vendita degli spazi pubblicitari a loro disposizione, dall’altro, si incontrano negli Ad Exchange, veri e propri “mercati di impressions” nel quale l’asta si conclude nel giro di pochi istanti con il caricamento dell’annuncio vincente nella pagina web.

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15 CENTESIMI!


Stando alle ultime notizie del "giornalismo nostrano" il Governo dei migliori sta studiando la possibilità di uno sconto di 15 cent. sui carburanti, tenuto conto che oramai la media al distributore è di 2,29 al Litro....non serve un "Laureato" per capire che questo Suddetto Studio sia l'ennesima Cretinata da Due Soldi, che non Porterà a nulla, se non ad un ennesima Perdita di Fiducia del Cittadino nei confronti del Governo...che sia dei Migliori o meno poco Importa!!!


A leggere, ascoltare e guardare i media italiani, si percepisce bene la situazione di 'belligeranza' in cui si trova il nostro Paese



Russia: le sanzioni comminate agli oligarchi possono essere la carta vincente per mettere fine alla guerra in Ucraina?




✅ infine clicca sul pulsante verde "Vota" (o "Support" se il browser lo visualizza in inglese)
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Per info più dettagliate: programmailfuturo.it/vota-pif
Grazie!

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✅ clicca sul pulsante verde "Vota" (o "Support" se il browser è impostato in inglese)
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🔐 segui le modalità di autenticazione del tuo fornitore di SPID

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Votate, votate, votate!
Inoltriamo volentieri l'invito che sta circolando per votare entro martedì il progetto "Programma il Futuro" al Premio Nazionale per le Competenze Digitali, premio in cui è già giunto in finale.
Per votare, bisogna usare lo SPID!
Ecco come fare:
⬇️⬇️⬇️

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Vertice a Roma, tra Stati Uniti e Cina, mentre Kiev e Mosca continuano a negoziare. Prime evacuazioni di civili da Mariupol. Proseguono senza sosta i bombardamenti russi in Ucraina, entrata nel 19esimo giorno di guerra.


Corsi e ricorsi “Abbiamo i fondi necessari per ripagare i nostri debiti”. Ieri Anton Siluanov, ministro delle Finanze russo, ha smentito categoricamente le voci su un possibile default della Russia sugli interessi sul debito in scadenza questo mercol…



Noi e la guerra


Forse di questi giorni qualcosa di strano si agita in noi. Come definirlo? Turbamento, vergogna? In questo nostro mondo, questa volta assai ravvicinato, c’è una guerra in corso. E risultano preponderanti le parole e i filmati che i telegiornali catapultano nelle nostre case, perlopiù ad ora di pranzo e di cena.

Che cosa possiamo fare, spegnere la tivù? Certo che no. Sarebbe come uscire dal mondo. E allora stiamo lì ad ascoltare, guardare, commuoverci e stramaledire, contando i minuti e augurandoci di arrivare più in fretta possibile alla fine di tutto e a voltar pagina su altre notizie più lievi.

La guerra, però, è quella cosa che (forse) solo adesso ci stiamo accorgendo che esiste. Sappiamo pure che così non è, poiché di tanto in tanto c’è almeno un signore biancovestito che si affaccia da una finestra una volta a settimana e all’ora di pranzo (per giunta quello della domenica) e ci ricorda che la guerra è in corso. La definisce addirittura “mondiale”, aggiunge che è la “terza” e viene combattuta “a pezzetti”. Si tratta di quei pezzetti che a noi sfuggono, perché solo in fretta ce ne danno notizia i telegiornali, solo in poche righe ce ne racconta la carta stampata, ed è così che finiamo un po’ tutti per saltarla in audio, video e lettura, scusandoci col dire: “Non riesco a sopportare certe scene di sofferenza e atrocità”.

A questo moto ne corrisponde un altro, oppure lo genera: siamo troppo intro-proiettati, ovvero chiusi nel nostro orticello e quindi allergici agli affari del mondo. Più propensi ad allevare e carezzare il nostro mondo, facendolo assurgere alla statura di quel mondo che contiene l’intera umanità.

Da qui la vergogna e quel turbamento che, naturalmente, viene a visitarci di questi giorni. E che, nel contempo, fa sorgere una domanda: dove ero io, in che mondo vivevo, ho vissuto, se è scoppiata un’altra guerra (perché quella in Ucraina è altra o altra ancora, stante a Papa Francesco)?

Può accadere anche questo: trovarsi in un mondo che la guerra concepisce, prepara e arma e sfilarsi da questo mondo. In realtà è difficile che tutto ciò avvenga, ma si può finanche stare in questo mondo e non abitarlo. Si può, tenendolo fuori, facendo in modo che mai entri per nessuna fessura nel mio habitat. Eppure qualche saggio consigliava al buon cittadino di pensare globale e agire locale.

Quando il paradigma non è questo, i guasti sono (sarebbero) evidenti: i potenti diventano più potenti, mentre il popolo sciaguratamente si trova defilato al momento in cui si trattano scelte di capitale importanza finanche per porzioni consistenti di umanità, per non dire di popoli e nazioni.

Oggi diciamo di volere la pace. E non v’è dubbio che siamo sinceri. Pensiamo bene, ma forse in ritardo. Una puntualità più amata e un’informazione più accurata ci avrebbero favorito nell’essere lì, col peso della nostra opinione, quando altre scelte, previe alla guerra, ci avrebbero visti attori determinanti.

C’è la tendenza ad etichettare come sognatori gli operai della pace e di tanto in tanto prestare noi stessi come ammiratori di quelli che amano le maniere forti. Si verifica tutto ciò anche nel nostro piccolo: sono troppi e sgangherati, fuori tempo e fuori luogo, gli osanna ai ducetti folcloristici nella nostra Italia così come quelli, meno gridati ma non meno convinti, ai boss malavitosi allocati intorno a noi. Quando arrivano ai fatti scatta il nostro sdegno.

Francamente, siamo arrivati tardi. Quello di prima era il tempo nostro. Perciò resta vero: “Se vuoi la pace, prepara la pace”. E Michail Gorbaciov, già nel 1989, aveva avvertito: “La vita punisce chi arriva troppo tardi”. Resta la speranza conficcata in ogni alito vivente per far volare la colomba della pace.

L'articolo Noi e la guerra proviene da ilcaffeonline.






Telenuovo – Il libro di Giuseppe Benedetto: “L’eutanasia della democrazia”

Intervista a Giuseppe Benedetto su Telenuovo a margine della presentazione del libro "L'eutanasia della democrazia" a Padova



L'Iran ha colpito il consolato USA ad Erbil. Solo una vendetta contro l'attacco israeliano al personale militare iraniano in Siria?


Gli occhi dei trafficanti di esseri umani sui bimbi che scappano dalla guerra...
today.it/attualita/guerra-ucra…


Newsletter del 14/03/22 - Sanità: Anagrafe nazionale degli assistiti, ok del Garante privacy - Siti web della Pa: sì del Garante privacy alle Linee guida AgID - Garante privacy: sì al nuovo regolamento Bankitalia sull’analisi degli esposti - Responsabilità civile e AI: i Garanti europei scrivono alla Commissione Ue


Ucraina: Cosa caratterizza una guerra del 21° secolo? Cosa sta cercando Putin? Qual è l'obiettivo finale?


Il Consiglio Europeo di Versailles sul conflitto in Ucraina ha confermato una tendenza importante: l’attenzione crescente degli Stati a definire un interesse europeo prevalente rispetto a quelli nazionali.





#Garantismi – Bambini e rete


L’immagine dei minori dovrebbe entrare nei media solo se indispensabile o, ancora meglio, quando la pubblicazione sia nell’interesse del bambino. Ne parliamo con Matteo Flora nella nuova puntata di #Garantismi.

Guarda il video:

youtube.com/embed/NEIuiNAkH0o?…


guidoscorza.it/garantismi-bamb…

LordMax reshared this.





noybeu: “RT @UNI_Europa…”


RT @UNI_Europa
Workers are stepping up transparency at Amazon.

Across 5 countries 🇩🇪🇮🇹🇵🇱🇸🇰🇬🇧 they have simultaneously filed data access 🔓 requests.

👀 the world is watching: Members of the 🇪🇺 Parliament @a_jongerius @Evelyn_Regner @kimvsparrentak & @leilachaibi are backing the workers.


mastodon.social/@noybeu/107954…



Abbandonato il dicastero degli Esteri, Sergej Lavrov ha assunto a tempo pieno la carica di ministro per le Teorie Cospirative.


Guardate le immagini dell’ultimo Consiglio europeo, appena concluso a Versailles. Guardate quel grande tavolo quadrato, con tante persone sedute, che parlano a turno.


Quel che è accaduto cambia la politica internazionale del tempo presente e a venire. E quando cambia la politica internazionale cambia anche quella nazionale. Molto si ridisegna.


Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione Luigi Einaudi, ha presentato a Spoleto il suo libro “L’eutanasia della democrazia”- duemondinews.com




Per chi fosse interessato con @civati abbiamo conversato sulla guerra, dall'Afghanistan all'Ucraina.
Capire l'Afghanistan aiuta a comprendere le bugie, le contraddizioni e le complessità dei conflitti
@peoplepubit
Per rivederla 👇 su Instagram 👇
instagram.com/tv/CbCwqAuP_1R…


L’eutanasia della democrazia Mani pulite secondo Benedetto – Il Resto del Carlino

"L'eutanasia della democrazia" è stato presentato l'11 marzo a Bologna con Giuseppe Benedetto, Davide Giacalone e Andrea Ostellari