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Allarme dell’Agenzia per la Cybersicurezza: “Attenzione ai software russi”
Tra i prodotti potenzialmente pericolosi per l’Italia potrebbe esserci anche il noto antivirus Kaspersky, ma l’azienda ribadisce la sua neutralità e correttezza
di ARTURO DI CORINTO per ItalianTech/La Repubblica del 15 Marzo 2022
L’allarme sicurezza lanciato dal sottosegretario Franco Gabrielli sulla presenza di tecnologie russe nel nostro Paese non è rimasto lettera morta: dopo l’audizione del suo direttore al Copasir, il Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, l’Agenzia italiana per la Cybersicurezza ha diramato una raccomandazione che suggerisce di diversificare le tecnologie in uso in Italia e di fare un’analisi del rischio potenziale proprio di quelle russe, considerato il mutato quadro geopolitico.
Il direttore dell’Acn, il professor Roberto Baldoni, sentito dal Copasir il 9 marzo scorso sul tema dell’impiego di software di origine straniera e su come aumentare la resilienza del nostro Paese, ne aveva già spiegato i problemi potenziali; lo stesso Adolfo Urso, presidente del Copasir, era intervenuto successivamente, affermando che “se si parla di guerra cibernetica, la Russia va considerata la potenza più forte al mondo: si tratta di uno strumento che utilizza sia sotto forma di attacchi hacker in grado di paralizzare ospedali, centrali elettriche e tutta una serie di infrastrutture critiche, sia attraverso la disinformazione via Internet”.
In sintesi la raccomandazione diramata dall’Acn parte dalla constatazione che l’evoluzione della situazione internazionale ci obbliga a ripensare lo scenario di rischio tecnologico e, “in particolare, a considerare le implicazioni di sicurezza derivanti dall’utilizzo di tecnologie informatiche fornite da aziende legate alla Russia” pure ribadendo che non ci sono, a oggi, evidenze oggettive dell’abbassamento della qualità dei prodotti e dei servizi tecnologici forniti.
dicorinto.it/testate/repubblic…
Scatta l’allarme: l’Italia sarà colpita da un attacco informatico
La notizia divulgata nei canali riservati diventa pubblica: si teme un’incursione di hacker russi ai danni dei servizi essenziali del nostro PaeseArturo Di Corinto (Italian Tech)
Privacy Daily – 17 marzo 2022
Come la California sta costruendo la nuova Agenzia statale per la tutela della privacy
L’ufficio, la California Privacy Protection Agency, sarà un gruppo di oltre 30 persone con un budget annuale di 10 milioni di dollari per far rispettare la legge statale sulla privacy, che è tra le più rigorose del paese. La nuova agenzia californiana intende riflettere un cambiamento più ampio nel modo in cui vengono stabilite le regole globali con un approccio pratico per limitare la raccolta di dati online e il potere dei giganti della tecnologia e moderare i contenuti estremi sui social media.
nytimes.com/2022/03/15/technol…
Irlanda: DPC sanzione da 17 milioni di euro nei confronti di Meta
La Commissione irlandese per la protezione dei dati ha inflitto a Meta Platforms una multa di 17 milioni di euro per una serie di 12 violazioni dei dati da giugno a dicembre 2018. Un’indagine del DPC ha stabilito che Meta ha violato gli articoli 5 e 24 del regolamento generale sulla protezione dei dati.
dataprotection.ie/en/news-medi…
Tinder, l’app di appuntamenti aggiunge controlli in background
Match Group, la società madre di Tinder, ha annunciato la partnership con Garbo, la piattaforma online che consente agli utenti di accedere a informazioni pubbliche inclusi arresti, condanne e registri di autori di reati sessuali. Gli utenti di Tinder che accedono al centro di sicurezza dell’app verranno indirizzati a Garbo, dove potranno inserire il nome e il numero di telefono.
nypost.com/2022/03/09/tinder-a…
Job offer: Patrick Breyer is looking for an Administrative Assistant in Brussels
Member of the European Parliament Patrick Breyer (Pirate Party, Greens/EFA group) is looking for an Accredited Parliamentary Assistant to work in Brussels, with a focus on administration and communications.
Patrick works in the LIBE and JURI committees with a focus on privacy and Internet freedom.
Your tasks will include
- Managing the MEP’s agenda, mailbox and calendar;
- organising events and visits to the EP;
- managing the various budgets;
- supporting and assisting in communications activities;
- coordinating the work with policy advisers in Brussels and local assistants in Berlin and Kiel;
- communicating with institutions and citizens;
- carrying out parliamentary administrative duties.
Requirements
- a general understanding of the European Union and the European Parliament;
- studies or experience in a field relevant to the position;
- organisational skills, flexibility, reliability, proactive approach to work;
- experience with office software;
- fluency in both German and English; proficiency in French, Czech or other languages is an asset;
- an understanding of the core values of the Pirate movement;
- personal integrity and professional approach to work;
- passion for Open Source Software and other open technologies;
- willingness to occasionally travel abroad (mainly to Strasbourg and Germany);
- enthusiasm for working in an international team;
- full support for transparency in public affairs and full respect for privacy in personal matters.
The offer
- Full-time position as Accredited Parliamentary Assistant (APA) in Brussels
- The position will initially be a six months contract as an accredited assistant in the European Parliament, to be extended until the end of the mandate in 2024;
- The salary will depend on experience and will be determined in accordance with parliamentary regulations;
- The opportunity to participate in a meaningful and transparent policy.
See also the brochure “Your job as an Accredited Parliamentary Assistant [en, fr, de]”
Application
- Apply by 28 March 2022 by sending an e-mail to europa@patrick-breyer.de (PGP key), with a curriculum vitae and a cover letter (in English) explaining your motivation and skills. Please use the subject line “Administrative Assistant – YOUR NAME”
- Preferred starting date: 1 May 2022.
Sconto Carburanti!
L'obiettivo del governo è quello di arrivare a ridurre di circa 20 centesimi per tre mesi il prezzo alla pompa utilizzando come copertura l'extragettito Iva accumulato. Una toppa, non una soluzione a lungo termine. Ma è quel che passa il convento. In un quadro internazionale così critico come quello attuale, fare previsioni su cosa avverrà nei prossimi mesi è pressochè impossibile: si parte dal mini-taglio, che dovrebbe essere immediato e che riporterà con ogni probabilità già a inizio settimana prossima il prezzo al di sotto dei 2 euro al litro per benzina senza piombo e gasolio.
Cos'è l'accisa mobile
L'accisa mobile cala al crescere del prezzo di benzina e gasolio per alleggerire il carico complessivo. C'è un ben noto precedente su cui hanno lavorato i tecnici del Mef. Bisogna andare a 15 anni fa, era il 2007-2008 quando, di fronte a un prezzo del petrolio triplicato in 18 mesi nel contesto della crisi finanziaria globale, la manovra di quell’anno stabilì che le accise sarebbero state "diminuite al fine di compensare le maggiori entrate Iva derivanti dalle variazioni del prezzo internazionale del petrolio greggio".
Fonte:Today.it
#ilcafFLEdelmercoledi – Ezio Mauro e Ferruccio De Bortoli
Con Ezio Mauro e Ferruccio De Bortoli analizziamo l'evoluzione della situazione internazionale legata al conflitto in Ucraina
Dal Manifesto di Ventotene all’Europa Unita: una Memoria per il futuro – Incontro di presentazione dell’iniziativa
La presentazione del progetto "Dal Manifesto di Ventotene all’Europa Unita: una Memoria per il futuro" sarà il 25 marzo 2022 alle ore 16.00.
Giovedì al Broletto di Palatium Vetus ci sarà un importante evento culturale su ‘Politica e Magistratura’ - dialessandria.it - Fondazione Luigi Einaudi
Giovedì 17 marzo al Broletto di Palatium Vetus ci sarà un importante evento culturale su ‘Politica e Magistratura’.Fondazione Luigi Einaudi (Fondazione Luigi Einaudi Onlus)
Presentato a Spoleto il libro ‘Eutanasia della democrazia’ – spoletonline.com
Presentato a Spoleto il libro "L'eutanasia della democrazia", scritto dal Presidente della Fondazione Einaudi Giuseppe Benedetto.
Pirates: Right to repair must also apply to digital devices!
Today, the Internal Market and Consumer Protection Committee (IMCO) called for a “right to repair”.[1] Software functionality updates should be reversible and not lead to diminished performance of the device, the report says. For MEP Patrick Breyer (Pirate Party), the paper does not go far enough:
“We Pirates want users to have control over the technology they use in their daily lives. Users need the right to modify and repair devices. Copyright and patent rights of manufacturers must no longer stand in the way!While commercial manufacturers of IT devices must provide updates for a reasonable period of time according to current laws, there is so far no obligation to patch known vulnerabilities in a timely manner. There is also a lack of manufacturer liability for the often devastating consequences of such vulnerabilities.
When a manufacturer decides to abandon a product that is still in widespread use, the source code and development tools should have to be made public to allow the community to maintain it.
Pirates will continue to advocate for the rights of the consumer, something that has long become lost in the intellectual property debate with corporate interests having steamrollered the development of intellectual property law.”
The EU Commission is considering proposing a draft law on a right to repair in the third quarter of 2022. According to a Eurobarometer survey, 79% of EU citizens believe that manufacturers should be obliged to facilitate the repair of digital devices or the replacement of their individual parts, and 77% would rather have their devices repaired than replaced.
[1] Report, press release
Da via Fani a Kiev, l’esigenza di una ribellione morale e politica nei confronti di tutto ciò che giustifica la violenza contro la libertà
44 anni. Son passati 44 anni da quando fummo tutti raggiunti dalla tragica notizia del rapimento di Aldo Moro e dall’uccisione della sua scorta.
Nella Torino i quegli anni vivevamo in un clima grigio, soffocante. Era difficile studiare e vivere con serenità. Nelle nostre Città del nord industriale, a Torino soprattutto, si percepiva più che altrove che il terrorismo aveva contatti sociali significativi, ramificazione nelle fabbriche, nel disagio sociale, tra i giovani che coltivavano i sogni rivoluzionari predicati dai “cattivi maestri”.
Un clima di guerra, molto diverso da quello che emanava dalle lotte sociali che avevano attraversato la storia repubblicana nell’aspro confronto, a volte scontro, tra le forze democratiche di governo, da sempre guidato dalla Democrazia Cristiana, e il più grande Partito Comunista dell’Occidente libero.
Da un lato di percepiva la consapevolezza crescente che il movimento operaio e il vertice del PCI vedevano nello Stato anche il “loro” Stato, dall’altro molti (troppi!) continuavano a ritenere che verso questo Stato si dovessero ancora applicare le categorie del secondo ‘800 e del primo ‘900 sul violento abbattimento dello “Stato borghese”.
Ricordo quando, come segretario regionale dei giovani DC, il giorno dopo il rapimento di Moro entrai, accompagnato da due amici, da una porta secondaria nell’aula magna di Palazzo Nuovo, sede dell’Università, e presi la parola in un’Aula brulicante di giustificazionisti, di giovani ed anche professori (uno, poi, lo ritrovai in Parlamento dalla stessa mia parte politica 25 anni dopo) che spiegavano come Moro fosse stato colpito perché simbolo della conservazione, del potere “borghese”, dello Stato oppressore sulle masse.
Mi sono ritornate in mente in questi giorni quelle discussioni infinite, che accompagnarono, con la costante paura di poter essere nel “mirino” del terrorismo, gli anni più belli della nostra vita. Si viveva la tragedia del tempo e la spensieratezza della giovinezza, in quei giorni tragici, in cui, ieri come oggi, in troppi, confondevano vittima e carnefice, aggredito ed aggressore, fondando il giustificazionismo dell’aggressione con motivazioni analoghe a quelle che oggi portano molti a giustificare l’aggressione verso una Nazione libera e indipendente e che consistevano (e consistono) nell’odio, incomprensibile, verso quello che, con tutti i suoi difetti, resta, mi riferisco all’Occidente democratico e all’Unione Europea, il più grande spazio di libertà, benessere e giustizia sociale che l’uomo sia riuscito a creare nella sua storia, con metodi democratici.
L’uccisione di Moro, al di là delle verità processuali, mai emerse del tutto, oggettivamente era funzionale a chi non voleva il superamento della guerra fredda e la divisione del mondo sulla base degli accordi pattuiti a Yalta per sconfiggere il nazismo, come se la storia debba essere qualcosa di immutabile in cui il crescere di vocazioni diverse, illuminate dal progresso scientifico, culturale, sociale e politico sia un qualcosa di casuale rispetto al determinismo immutabile dettato dalla “Storia”.
Quando sento persone come Tremonti che dicono che, in fondo, ciò che sta avvenendo in Ucraina altro non è che la “Storia” che si impone sulla politica, mi si accappona la pelle perché è come dire che esiste un disegno imperituro in forza del quale chi guida una Nazione è legittimato, in nome della Storia, ad agire per ripristinare ciò che la casualità del tempo ha modificato.
In quegli anni la destra più radicale internazionale, con i suoi tentacoli nei servizi segreti delle Nazioni democratiche e in apparati deviati degli Stati (non solo dell’Italia) aveva lo stesso obiettivo delle frange più estreme del comunismo al potere nei Paesi dell’est: impedire il superamento della guerra fredda, soprattutto là, in Italia, dove il più grande partito comunista dell’Occidente libero raggiungeva il 30% dei consensi e guidava importanti Città, Province, Regioni, in una fase di logoramento dei rapporti tra le forze democratiche e di appannamento del loro appeal elettorale.
Il Presidente della DC convinse il partito che era stato l’argine dell’avanzata comunista in Italia ad aprire il confronto con quel PCI, confronto il cui scopo finale doveva essere l’alternanza al potere tra un grande partito di sinistra “socialdemocratizzato” e un grande partito popolare come la DC.
Da giovane DC, al tempo nel gruppo “moroteo”, mi permetto di dire che Moro non aveva in testa una permanente “alleanza” di governo col PCI, ma il suo disegno era quello di liberare l’Italia dal fattore “K” e di gettare le basi per un’alternanza al potere tra forze democratiche diverse, ma entrambe legittimate dal consenso popolare e dalla fedeltà alla Costituzione.
Il combinato disposto di chi scelse il terrorismo per costringere le Istituzioni a ripiegare sulla repressione e, quindi, a creare le condizioni per l’insurrezione rivoluzionaria, e di chi voleva fermare un processo di allargamento dell’area democratica e di Governo in un Paese strategico per il superamento della “guerra fredda”, portò all’attacco al “cuore” del processo politico in atto che si concretizzò nel rapimento e nell’uccisione di Moro. Sappiamo cosa è successo dopo. L’impero sovietico si è disgregato e decine di milioni di persone sono diventati padroni del proprio destino.
Nel nostro Paese, nonostante contraddizioni, difetti, a volte drammi, è stato costruito un sistema di alternanza di cui persino forze populiste e neo sovraniste hanno potuto avvalersi. Ma nessun fattore “K” ha potuto più bloccare una fisiologica alternanza e/o dialettica politica.
Assistiamo, però a un tentativo concentrico di forze apparentemente opposte che spingono, anche in Occidente e nell’Unione Europea (che ha fatto passi da gigante nel suo processo di integrazione rispetto ai tempi di Moro, quando Kissinger sarcasticamente si chiedeva “quale fosse il numero di telefono dell’UE”…), a ricreare muri e confini che sanciscono quanto meno lo “status quo” che – e qui sta il problema – per qualcuno coincide non con la realtà venutasi a creare in questi quasi 40 anni, ma con lo “status quo ante”, cioè con “la Storia”.
Putin vuole questo. Lo “status quo ante”. La “Storia” che si impone sulla politica! A qualsiasi costo! Esattamente come avveniva nei secoli passati e come il nazismo e il comunismo sovietico hanno cercato di imporre nel ‘900. Non c’è spazio, in Putin, per l’autodeterminazione dei popoli dei Paesi che appartenevano all’Impero sovietico e, prima, russo.
Ieri come oggi quei movimenti che hanno dissolto l’URSS e generato dei paesi liberi e indipendenti, anche di scegliere la loro collocazione internazionale, sono, per l’autocrate che siede oggi al Cremlino, solo il prodotto dell’Imperialismo dell’Occidente, degli USA, della Gran Bretagna e dell’UE e, quindi, vanno ricondotti alla loro “Storia”. Che Lui interpreta.
E su questa strada incontra coloro che sostengono “prima l’America”o “prima gli Italiani”, che non accettano l’esito di libere elezioni o assaltano il Parlamento o spargono il terrore contro gli Ebrei e le minoranze in genere o vogliono rialzare muri contro l’invasione straniera.
Come nel 1978 chi vuole costruire processi fondati su principi di libertà, democrazia, autodeterminazione, trova sulla sua strada resistenze anche armate di chi vuole imporre la propria interpretazione della storia e delle relazioni politiche.
Da qui l’esigenza di una ribellione morale, prima ancora che politica, nei confronti di tutto ciò che giustifica, ieri come oggi, la violenza e l’aggressione contro la libertà di cercare strade nuove di convivenza e di vera pace, che non può mai essere confusa, con il generico pacifismo. A 44 anni di distanza è anche questo un modo per onorare la memoria di un martire: Aldo Moro.
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The Queen Is Dead volume 39 – Troops Of Doom \ Pia Isa \ Alunah \ Temple Of Deimos
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Privacy Daily – 16 marzo 2022
La nuova arma di contrasto della Federal Trade Commissione per contrastare le violazioni della privacy
La Federal Trade Commission ha lottato nel corso degli anni per trovare modi per combattere le pratiche ingannevoli dei dati digitali utilizzando la sua serie limitata di opzioni di applicazione. Nuovi standard per contrastare le violazioni della privacy e l’utilizzo di pratiche di dati ingannevoli.
protocol.com/policy/ftc-algori…
Iowa House approva un disegno di legge completo sulla privacy
La Iowa House ha approvato House File 2506 con un voto di 91-2. L’attuale disegno di legge segue da vicino lo Utah Consumer Privacy Act. HF 2506 non prevede disposizioni per opt-out o un diritto di azione privato. La data di entrata in vigore del disegno di legge è il 1 gennaio 2024. La sessione legislativa dell’Iowa si aggiorna il 19 aprile, ma il Senato deve riferire HF 2506 da una commissione entro il 18 marzo per ulteriori considerazioni.
legis.iowa.gov/legislation/Bil…
Newsletter del Garante per la protezione dei dati personali
Sanità: Anagrafe nazionale degli assistiti, ok del Garante privacy – Siti web della Pa: sì del Garante privacy alle Linee guida AgID – Garante privacy: sì al nuovo regolamento Bankitalia sull’analisi degli esposti – Responsabilità civile e AI: i Garanti europei scrivono alla Commissione Ue.
garanteprivacy.it/home/docweb/…
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1/9 We demand real solutions to the flaws of the law guarding our #DataProtection & #privacy! #GDPR
Though a new record high fines were issued in 2021, people still face barriers to exercising rights like access to remedy & benefiting from a harmonised enforcement mechanism.
AA VV – BOMB YOUR BRAIN VOL. 1
La label indipendente francese Pigmé Records (sempre viva le piccole etichette!) ha assemblato una interessantissima compilation, intitolata "BOMB YOUR BRAIN – BEST OF BASTARD COMPILATION VOL. 1",
iyezine.com/aa-vv-bomb-your-br…
AA VV – BOMB YOUR BRAIN VOL. 1
- La label indipendente francese Pigmé Records (sempre viva le piccole etichette!) ha assemblato una interessantissima compilation, intitolata "BOMB YOURIn Your Eyes ezine
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