Salta al contenuto principale



Investimenti digitali: in crescita il numero degli aspiranti trader


I trader, cioè le persone che operano sui mercati finanziari effettuando compravendite di titoli e di altri prodotti simili, sono in continuo aumento ormai da diversi anni anche in Italia. Le ultime statistiche ufficiali del settore, diffuse da CPE e dal Sole 24 Ore, risalgono al lontano 2019 e mostravano come già allora gli italiani [...]

L'articolo Investimenti digitali: in crescita il numero degli aspiranti trader proviene da L'Indro.



Gaza, un buon affare per l’Egitto


REPORTAGE. Con gli ingegneri e ruspe all'opera dopo le bombe israeliane e gli introiti del valico di Rafah, il Cairo trae il massimo profitto dal blocco della Striscia di cui è complice. L'articolo Gaza, un buon affare per l’Egitto proviene da Pagine Est

di Michele Giorgio –

Pagine Esteri, 13 settembre 2022 – La ruspa fa avanti e indietro alla periferia meridionale di Gaza city. Il suo braccio afferra le macerie di un edificio colpito dall’aviazione israeliana nel 2021 e demolito solo di recente. E le scarica nel rimorchio di un autocarro alzando una nuvola di polvere. Ripete questi movimenti sotto lo sguardo di un ingegnere. Ci dicono che è un egiziano. «Salve, come va? Lei è del Cairo? Si trova bene a Gaza?». «No, sono del Delta. A Gaza sto bene, qui ci sono fratelli dell’Egitto». La conversazione va poco oltre. L’ingegnere non ha tempo e desiderio di conversare. Quella egiziana nella Striscia di Gaza è una presenza discreta ma significativa, soprattutto dallo scorso anno, quando il regime di Abdel Fattah el Sisi si è proposto di ricostruire quanto i bombardamenti israeliani avevano distrutto con 500 milioni di dollari. Fondi che, stando a quanto dicono da queste parti, passano per una porta girevole: escono (forse) dall’Egitto e rientrano in patria attraverso le imprese che eseguono i lavori.

Non è facile avere notizie certe. «Quello che è sicuro è che per le imprese egiziane lavorare qui è un buon affare. Gaza è povera e con tante necessità ma qui arrivano finanziamenti delle agenzie dell’Onu e di ong importanti», ci chiarisce Hassan, che, come ci hanno chiesto quasi tutte le persone con cui abbiamo parlato, preferisce non sia rivelato il suo cognome. Il tema «egiziano» è delicato. Le autorità di Hamas non vogliono noie di alcun tipo con il regime di El Sisi con il quale hanno instaurato, a partire dal 2018, buone relazioni dopo gli anni difficili seguiti allo scontro duro tra El Sisi e i Fratelli musulmani. «I leader di Hamas – spiega Hasan – hanno bisogno dell’Egitto, è un interlocutore fondamentale, è l’unica porta sul mondo che hanno a disposizione e devono mantenerla aperta. Per questo soddisfatti o scontenti che siano non sollevano obiezioni e si mostrano compiacenti nei confronti del Cairo». E preferiscono non ricordare che l’Egitto resta un partner di Israele nel mantenere il blocco di Gaza e che ha distrutto i tunnel sotterranei di contrabbando sul confine con il Sinai che (oltre alle armi) garantivano rifornimenti vitali. L’Egitto inoltre, da anni, è mediatore tra gli islamisti palestinesi e Israele e il mese scorso è stato decisivo, anche se i leader del movimento islamico non lo ammettono, per tenere Hamas fuori dallo scontro tra Israele e il Jihad islami.

Rispondendo nel suo ufficio a Gaza city alle nostre domande sul mancato intervento militare di Hamas a sostegno del Jihad, Basem Naim, che cura i rapporti del movimento islamico con la stampa estera, ci ha detto «non è vero che non abbiamo partecipato, abbiamo contribuito in altri modi a contrastare gli attacchi israeliani». A Gaza invece sostengono che è prevalsa «l’ala governista» di Hamas, favorevole ad ascoltare i «suggerimenti» dell’Egitto e interessata a consolidare il controllo di Gaza, alla luce anche dei bisogni crescenti di una popolazione in piena emergenza umanitaria a causa del blocco. L’ingresso in campo di Hamas avrebbe significato una nuova guerra totale con Israele e, tra le altre cose, la sospensione dei 20mila permessi di lavoro che Tel Aviv ha dato nei mesi scorsi ad altrettanti manovali di Gaza. Si tratta di una fonte di reddito importante per migliaia di famiglie palestinesi e un flusso di milioni di dollari che entra a Gaza. «Hamas – ci dice Ali, proprietario di un minimarket – sa che Israele e l’Egitto lo tengono in scacco ma non può permettersi di far chiudere il valico di Rafah (tra Gaza e l’Egitto) e di imporre a 20mila manovali di rinunciare al lavoro in Israele. I soldi che portano a casa fanno girare parecchie cose qui a Gaza, aiutano anche me, e (attraverso le tasse) finiscono in parte anche nelle casse del governo non ufficiale di Hamas».

E poi c’è ancora da realizzare la ricostruzione dopo i tanti attacchi militari israeliani dal 2008 a oggi. Se i bombardamenti aerei di inizio agosto hanno provocato ben 49 vittime (inclusi 17 bambini) tra i palestinesi ma relativamente pochi danni materiali, invece l’offensiva israeliana del maggio 2021 è stata distruttiva: 1.500 case ridotte in macerie, più di 1.700 hanno subito danni irreparabili insieme ad altre 17.000 parzialmente danneggiate. Un anno fa, poco dopo l’annuncio del cessate il fuoco, l’Egitto inviò a Gaza cibo, vestiti e medicinali. Poi sono arrivati autocarri, gru, ruspe e squadre di ingegneri. Il capo dell’Unione dei costruttori palestinesi, Osama Kahil, spiegò che l’aiuto egiziano sarebbe servito a realizzare 100.000 case oltre a fabbriche e scuole. L’esecutivo di Hamas ringrazia i fratelli egiziani ma girando per Gaza non si vedono tanti cantieri aperti come vorrebbero questi numeri.

«Il vero affare per gli egiziani è il valico di Rafah e ad averne il vantaggio maggiore è la società Abna Sina (Figli del Sinai)» avverte Abed, un reporter, «tutti i movimenti dei palestinesi di Gaza nel Sinai e attraverso il terminal di Rafah sono gestiti da Abna Sina che è dell’Esercito egiziano e include anche un figlio di El Sisi». Ogni anno molte migliaia di palestinesi di Gaza, pagando ognuno di loro centinaia di dollari, passano per Rafah. Vanno al Cairo per motivi di lavoro, di affari, di studio o per curarsi. «Parliamo decine di milioni di dollari che ogni anno entrano nelle casse di Abna Sina – aggiunge il giornalista – e chi sceglie il passaggio Vip per evitarsi attese di giorni nel Sinai, disagi insopportabili e di essere maltrattato dai soldati egiziani, deve bonificare alla Abna Sina 1.250 dollari». Abed sorride e commenta con amarezza: «Gaza, sotto blocco e con tutti suoi problemi, fa gli interessi economici degli egiziani. Israele ci osserva, fa le sue manovre e quando vuole ci colpisce». Pagine Esteri

L'articolo Gaza, un buon affare per l’Egitto proviene da Pagine Esteri.



Elezioni 2022: il (non)dibattito tra i (non)leader Meloni – Letta


Scialbi, senza sentimenti visibili, senza progetti, disposti a tutto, privi di 'idee', anzi, post-ideologici, quei due non guidano, non conducono, non sono leader, e alla fine non dicono nulla

L'articolo Elezioni 2022: il (non)dibattito tra i (non)leader Meloni – Letta proviene da L'Indro.



Collegiate Milan North: la residenza più esclusiva per i giovani in Italia


Collegiate è l’impresa leader nelle residenze universitarie nel Regno Unito e ne gestisce circa trenta in tutta Europa. Studenti a Madrid, Lisbona, Cambridge o Londra scelgono Collegiate per godersi al massimo il loro percorso universitario. È da poco aperta la loro prima sede in Italia, proprio a Milano. Gli anni da studente universitario sono i [...]

L'articolo Collegiate Milan North: la residenza più esclusiva per i giovani in Italia proviene da L'Indro.



Regno Unito – USA: Elisabetta II ‘leale gestore’


Nei suoi settant’anni di regno, Elisabetta II è stata un elemento importante non solo nella costruzione dell’immagine della monarchia britannica, ma anche nel garantire la continuità della politica di Londra nella transizione fra i diversi governi. Questo vale anche nel caso dei rapporti con gli Stati Uniti. Quando Elisabetta accede al trono, il 7 febbraio [...]

L'articolo Regno Unito – USA: Elisabetta II ‘leale gestore’ proviene da L'Indro.



Per un pugno di votiIeri si sono tenute le elezioni generali in Svezia. Malgrado i socialdemocratici, al governo da otto anni, si siano riconfermati primo partito, l'opposizione avrebbe ottenuto 176 dei 349 seggi in palio.


Elisabetta II e il ‘doppio corpo’ della Regina


“Rimane il fatto che capire la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando” (P. Roth, Pastorale americana) God not Save the Queen. ‘Lillibeth’ è morta. The ‘London Bridge is down’, il Ponte di Londra è crollato, metafora [...]

L'articolo Elisabetta II e il ‘doppio corpo’ della Regina proviene da L'Indro.



Il successo della controffensiva ucraina nel nord-est imbarazza il Cremlino e alimenta il dissenso russo. Kiev invoca il sostegno dell’Occidente: “Possiamo vincere”.


#Scuola, la “macchina ministeriale” è già al lavoro per l'organizzazione del prossimo anno scolastico 2023/2024.


Fusione nucleare: un’analisi generale


Nel mese di febbraio di quest’anno, JET, una collaborazione internazionale con sede nel Regno Unito, ha annunciato un risultato molto importante nell’ambito della fusione nucleare. Un risultato che, oltre a rilanciare il dibattito teorico sulle fonti di a

Nel mese di febbraio di quest’anno, JET, una collaborazione internazionale con sede nel Regno Unito, ha annunciato un risultato molto importante nell’ambito della fusione nucleare. Un risultato che, oltre a rilanciare il dibattito teorico sulle fonti di approvvigionamento di energia, torna oggi di assoluta attualità a fronte delle difficoltà di approvvigionamento, e comunque dell’impennata dei costi dell’energia

Che cos’è la fusione nucleare?
I reattori a fusione nucleare sono una tecnologia dalle potenzialità enormi. Non sono dei reattori tradizionali (quelli di Chernobyl, o dei referendum sul nucleare, per intenderci). Questi ultimi si basano su un fenomeno fisico chiamato fissione nucleare: si prendono dei nuclei grossi (ad esempio l’uranio), e si fanno spezzare. Questi nuclei spezzandosi, rilasciano energia, che viene usata per scaldare acqua, che diventa vapore, che fa girare le turbine e produce corrente.

I reattori tradizionali hanno anche dei problemi però:
1) le fissioni, cioè i nuclei che si spezzano, devono essere controllate con attenzione, perché possono divergere, cioè andare fuori controllo (incidenti come Chernobyl o Three Miles Island);
2) producono rifiuti radioattivi;
3) in certi casi, possono essere usati per produrre Plutonio e quindi armi nucleari.

Nei reattori a fusione nucleare si usano invece nuclei leggeri (ad esempio idrogeno), e li si fonde in nuclei pesanti. È lo stesso fenomeno che avviene nel sole. Il processo di fusione rilascia energia, che potrebbe essere usata per scaldare acqua, che diventa vapore, che fa girare le turbine e produce corrente elettrica. La fusione è intrinsecamente sicura: non può andare fuori controllo perché senza intervento esterno si spegne. Non produce rifiuti (i prodotti della fusione sono nuclei leggeri, quindi non inquinanti. Esisterebbero dei rifiuti radioattivi, ma in misura molto minore dei reattori a fissione).

L’eventuale uso per scopi militari sarebbe molto più complicato.
In più, se si riuscisse a sviluppare una tecnologia di fusione basata su isotopi leggeri dell’idrogeno, il carburante sarebbe praticamente infinito: l’idrogeno può essere preso dall’acqua, e con delle quantità molto piccole potremmo ottenere quantità di energia sufficienti per alimentare tutto il mondo per secoli. Se riuscissimo a realizzare dei reattori a fusione stabili, saremmo vicini alla risoluzione di tutti i nostri problemi energetici. Avremo una sorgente di energia infinita, quasi totalmente pulita, intrinsecamente sicura, con carburante potenzialmente infinito.

Ma quali le difficoltà?
Il risultato presentato la scorsa settimana è una grande conquista, ma è per il momento solo una tappa. E’ un reattore sperimentale che ha prodotto una potenza molto piccola, molto lontana dalle centrali odierne. È una conquista perché’ fino a qualche anno fa eravamo in grado di sostenere un processo di fusione solo per una frazione di secondo, e ora siamo arrivati a cinque secondi, e non eravamo in grado di ricavarne energia, cioè per creare il processo di fusione occorreva più energia di quanta ne ricavassimo.
Adesso il bilancio è positivo, cioè ricaviamo energia, anche se molto poca. Realisticamente, ci vorranno decenni prima che questa tecnologia possa iniziare a essere utilizzata, forse molti decenni perché’ possa diffondersi su larga scala

Purtroppo non abbiamo tutto questo tempo. Siamo letteralmente su un treno in corsa lanciato a tutta velocità verso un burrone. I rapporti sul clima dell’IPCC (il pannello dell’internazionale sul cambiamento climatico) non ci lasciamo molto margine: il mondo rischia conseguenze molto gravi già al 2050.

Quindi purtroppo la fusione non ci salverà. Potrà essere utile e risolvere i nostri problemi energetici solo dopo che avremo risolto l’attuale serissima crisi climatica.

Che cosa fare nel frattempo?
Dobbiamo smettere di bruciare combustibili fossili, subito. Come si fa?
Migliorare i nostri comportamenti è necessario ma non sufficiente: possiamo provare a essere virtuosi, consumare di meno, ma il nostro mondo è così complesso che bloccare tutte le attività avrebbe conseguenze disastrose per la vita di moltissime persone, specialmente nei paesi con economie emergenti.
Possiamo rallentare un po’ l’accelerazione del treno in corsa, ma non è abbastanza.

Le energie rinnovabili?
Le energie rinnovabili possono dare un contributo, ma purtroppo non sono sufficienti. Negli ultimi trent’anni le tecnologie associate alle rinnovabili sono migliorate di poco.
La frazione energetica data dalle rinnovabili è cresciuta, ma non riesce coprire i nostri bisogni. Alcuni paesi sono riusciti a operare una transizione quasi completa verso le rinnovabili, ma sono quasi sempre casi particolari, dovuti a particolari caratteristiche del territorio e difficilmente esportabili ovunque.
Inoltre le rinnovabili hanno purtroppo un limite intrinseco, fisico, che non può essere sormontato con nessuna tecnologia.

Il capacity factor è la frazione di potenza che una centrale rinnovabile può produrre rispetto al suo massimo. Una centrale solare ha un capacity factor di circa il 15% in Italia, cioè può produrre solo il 15% della potenza in media rispetto al suo massimo (dovuto al fatto che di notte non c’è sole, il cielo può essere nuvoloso o altro).
Il capacity factor può cambiare in zone diverse del mondo, ma non molto, e non c’è tecnologia che tenga, questo fattore non può essere migliorato, perché dipende dalla natura. Ogni tipo di centrale elettrica ha un suo capacity factor, ma per le rinnovabili i fattori sono purtroppo bassi. Le reti elettriche non possono sostenere sbalzi di potenza troppo grandi tra giorno e notte, o tra giorni ventosi e non ventosi.

Qual è la soluzione?
Nella comunità scientifica si fa avanti sempre di più l’idea che forse dovremmo costruire centrali nucleari tradizionali e usare un portafoglio di nucleare e rinnovabile per i prossimi 50-100 anni per poi sperare di passare a centrali a fusione. India e Cina, ad esempio, stanno già costruendo molte nuove centrali nucleari. La Francia, che è già energeticamente indipendente e pulita all’80%, ha annunciato la costruzione di sei nuove centrali nucleari a fissione proprio qualche giorno fa.

In tutto il mondo occidentale il dibattito è intenso. La mia idea è che se si ha la casa in fiamme non sia il caso di mettersi a discutere di quale carta da parati mettere.

L'articolo Fusione nucleare: un’analisi generale proviene da ilcaffeonline.



Ucraina: la Russia affronta il dissenso nell’esercito


In numero crescente di soldati e civili ha scelto il dissenso. I critici all'interno dell'esercito stanno usando una varietà di tattiche, dalle campagne online alla diserzione

L'articolo Ucraina: la Russia affronta il dissenso nell’esercito proviene da L'Indro.



Come la Regina Elisabetta II condusse l’Inghilterra fuori dall’Impero


Paradossalmente, la più tradizionale di tutte le istituzioni britanniche – i 70 anni di regno della Regina Elisabetta II – ha svolto un ruolo importante nell’aiutare ad agevolare la transizione della Gran Bretagna nel mondo contemporaneo. In parte il motivo è che proprio l’elemento di stabilità e rassicurazione culturale e psicologica fornito dalla monarchia ha [...]

L'articolo Come la Regina Elisabetta II condusse l’Inghilterra fuori dall’Impero proviene da L'Indro.



Regina Elisabetta II, monarca serva dello Stato


Gli Stati hanno superato e sostituito i monarchi come vera fonte di potere legale e militare nei rispettivi territori. Come i monarchi sono diventati servi dello Stato

L'articolo Regina Elisabetta II, monarca serva dello Stato proviene da L'Indro.




Russia sconfitta nella guerra del gas contro l’Unione Europea


Una settimana dopo che il colosso energetico russo Gazprom aveva sospeso le esportazioni di gas verso la Germania tramite il Nord Stream 1, il 7 settembre il Presidente russo Vladimir Putin ha minacciato di tagliare le forniture rimanenti e di lasciare “l’Occidente al congelamento” se avesse tentato di limitare i prezzi del petrolio e del [...]

L'articolo Russia sconfitta nella guerra del gas contro l’Unione Europea proviene da L'Indro.



Non inquiniamo più la Luna!


La missione Artemis ha incontrato nuovamente qualche intoppo nella sua parte iniziale, per cui dobbiamo aspettare ancora un po’ prima di veder calpestare un’altra volta la Luna dagli esseri umani del pianeta Terra. E nell’attesa, dunque, proviamo a ripercorrere un paio di tappe che ci sembrano riepilogative ad una visione generale dell’esplorazione spaziale condotta nfino [...]

L'articolo Non inquiniamo più la Luna! proviene da L'Indro.



#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione.

🔸 Scuola, oggi al via le lezioni in 6 Regioni e nella Provincia di Trento

🔸 Istruzione per gli adulti, presentate al MI le Linee guida OCSE pe…



Regina Elisabetta II: un regno forgiato attorno all’idea del dovere


‘London bridge is down’ —la frase che ha ispirato il nome del piano per informare le istituzioni, il corpo politico e diplomatico e i Paesi il cui capo di stato era Elisabetta II d’Inghilterra della morte del sovrano—potrebbe avere un significato più profondo, più adattato a ciò che la regina ha rappresentato (e ciò che [...]

L'articolo Regina Elisabetta II: un regno forgiato attorno all’idea del dovere proviene da L'Indro.



Alessandro Sallusti e Luca Palamara – Lobby & Logge


L'articolo Alessandro Sallusti e Luca Palamara – Lobby & Logge proviene da Fondazione Luigi Einaudi. https://www.fondazioneluigieinaudi.it/alessandro-sallusti-e-luca-palamara-lobby-e-logge/ https://www.fondazioneluigieinaudi.it/feed


Avevamo tutti ormai pensato che fosse eterna, invece non lo era nemmeno la Regina Elisabetta II. Dopo la sua morte la storia corre veloce, sul trono d’Inghilterra siede già un nuovo re.


Legge 104, i contributi INPS fondamentali per tante famiglie


Nel corso degli ultimi tempi, una delle leggi più importanti nell’ambito dei sussidi e contributi erogati dall’INPS ha subito delle modifiche. Se fino a qualche tempo fa le malattie che dovevano essere certificate e in corso per poter ottenere il sostegno garantito da tale previsione normative si limitavano a delle specifiche menomazioni e handicap, ora [...]

L'articolo Legge 104, i contributi INPS fondamentali per tante famiglie proviene da L'Indro.



Lo strumento di navigazione Google Maps offre da mercoledì la possibilità di scegliere percorsi più ecologici e sostenibili in circa 40 Paesi europei. L’azienda, in un comunicato, ha spiegato che la nuova funzionalità è progettata per ridurre al minimo il...
in reply to Informa Pirata

spero che questa funzione arrivi presto anche in Osmand

Informa Pirata reshared this.

in reply to Sabrina Web 📎

Dalla notizia sembra che la cosa si riduca a "percorso con consumo di carburante minore", che penso ci fosse già. Non mi stupirei se questo fosse un rebranding di una funzione esistente.

Su Osmand l'opzione "Fuel-efficient way" è attiva di default, almeno sul mio. Non credo ci sia un modo per specificare se la macchina è elettrica/gas/diesel/benzina, però.

Informa Pirata reshared this.



L’Europa nella morsa tra Russia e NATO


La UE schiacciata da una paziente manovra a tenaglia su ben 4 fronti, da ovest dagli USA, da est dalla Russia, da nord dal Regno Unito, da sud da una eterogenea colazione che ne ha minato i rapporti con l’Africa

L'articolo L’Europa nella morsa tra Russia e NATO proviene da L'Indro.



Le Scienze Sociali: i Darwiniani prima di Darwin


Il nostro Presidente onorario, il Professor Lorenzo Infantino, terrà una lezione a coronamento di quarant’anni di insegnamento alla LUISS, all’interno del convegno “Le Scienze Sociali: i Darwiniani prima di Darwin”. L'articolo Le Scienze Sociali: i Darwi

Il nostro Presidente onorario, il Professor Lorenzo Infantino, terrà una lezione a coronamento di quarant’anni di insegnamento alla LUISS, all’interno del convegno “Le Scienze Sociali: i Darwiniani prima di Darwin”.

L'articolo Le Scienze Sociali: i Darwiniani prima di Darwin proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



La knowledge base di Privacy Chronicles


Una raccolta degli argomenti trattati in Privacy Chronicles, con link diretto agli articoli usciti finora.

Una raccolta degli argomenti trattati in Privacy Chronicles, con link diretto agli articoli. Aggiornata periodicamente. Ultimo aggiornamento: 12.09.2022.

Privacy Chronicles è una newsletter che si sostiene solo grazie agli abbonamenti dei lettori. Se ti piace quello che scrivo, perché non ti abboni anche tu?

Sorveglianza digitale


238314

Sorveglianza fisica


238315

  • L'identificazione biometrica uccide: Gli Stati Uniti hanno lasciato in Afghanistan un un tesoro tecnologico che potrebbe portare alla repressione e morte di migliaia di collaborazionisti.
  • Videosorveglianza in Italia e percezione di sicurezza: La videosorveglianza viene spesso giustificata sulla base di una generale "percezione di (in)sicurezza" non meglio specificata. Il risultato: vera sorveglianza per combattere falsa insicurezza.
  • La sorveglianza fisica in europa: Quando si parla di sorveglianza spesso si immagina quella digitale. Oggi però anche la sorveglianza fisica è ai massimi livelli: trasporti, frontiere, videosorveglianza biometrica.

Social scoring e identità digitale


238316

Sorveglianza finanziaria, CBDC, Bitcoin


238317

  • Moneta digitale di Stato, poteri illimitati e sorveglianza finanziaria: Banche Centrali e Stati vogliono competere con Bitcoin. Nel farlo, stanno progettando il più grande schema di controllo totalitario mai visto nella storia umana.
  • Bitcoin, un layer di privacy contro la sorveglianza statale: È vero che a Bitcoin manca privacy? Per rispondere bisogna guardare all'attuale contesto politico e capire il ruolo del sistema finanziario tradizionale e degli intermediari.
  • Antiriciclaggio UE nel settore crypto: guerra all'anonimato e travel-rule: Attacco frontale al settore crypto, con un pacchetto di leggi che propongono sorveglianza totale e aperta discriminazione verso chi tenta di tutelare la propria privacy.
  • I nuovi super poteri dell'Agenzia delle Entrate: L'Agenzia delle Entrate somiglia sempre più a un'agenzia di intelligence. I nuovi super-poteri di profilazione e sorveglianza confermano il trend iniziato con la fatturazione elettronica.
  • CBDC, Bitcoin, privacy e libertà. Tutto in una live!: Sono stato ospite di Criptovaluta.it per discutere di alcuni temi che ci piacciono tanto. Un'ottima occasione per uscire dagli schemi della newsletter e parlarne insieme! Ecco una sintesi.
  • Grazie Panetta, non compro niente: Il dipartimento marketing della BCE cerca di venderci l'euro digitale a tutti i costi. La privacy, non si sa come, è il loro cavallo di battaglia. Grazie, ma no.
  • La privacy [non] è per i criminali: L'arresto dello sviluppatore di Tornado Cash è l'ultimo segnale di una guerra sempre più evidente contro privacy e tecnologie per a proteggere l'individuo dallo Stato.
  • Per un pugno di dollari: La moneta è la più importante tecnologia umana. Moltissime persone danno per scontata la sua esistenza e natura, ma l'ignoranza sta diventando sempre più pericolosa. È ora di iniziare a riflettere.

Privacy e politica


238318

Great Reset e World Economic Forum


238319

  • Pronti per la cyberpandemia?: Tra cybercriminali e cyberwarfare, gli attacchi cibernetici sembrano essere un ottimo trampolino di lancio per una serie di misure globali liberticide in nome della "sicurezza".
  • Smart cities e ingegneria sociale, la città che plasma l'Uomo: Le città intelligenti, attraverso un sistema di estrazione violenta di dati, rischiano di ribaltare un paradigma millenario: non più l'Uomo che plasma la città, ma la città che plasma l'Uomo.
  • Davos è in Svizzera o in Cina?: Il World Economic Forum e i "leader" che ogni anno si riuniscono a Davos sono ammaliati dal modello cinese: sorveglianza e controllo totale del mondo digitale.

Ragionamenti su privacy e libertà


2556740

  • Aborto? Questione di privacy e capitalismo: La questione dell'aborto può essere risolta solo con libero mercato, tutela della proprietà e della privacy. Ogni alternativa porta alla violenza e alla negazione della libertà delle persone.

Rubriche interne


Non finisce qui! Nella newsletter ci sono anche tre rubriche interne in cui parlo di argomenti leggermente diversi. Puoi leggere gli articoli delle rubriche direttamente nella loro sezione specifica, cliccando qui sotto oppure attraverso il menù che trovi sul sito.

Purple Dragon, la rubrica di Privacy Chronicles in cui sono affrontati argomenti più tecnici, cercando di dare informazioni utili a proteggere in modo pianificato e consapevole privacy, identità, e informazioni sensibili.

Lettere Libertarie, la rubrica in cui in cui parlo di temi e concetti legati alla filosofia e ideologia libertaria che ispirano molto del pensiero dietro a Privacy Chronicles. La privacy oggi è un pilastro della libertà: per capire la libertà bisogna capire la privacy, e viceversa.

Frammenti, la rubrica in cui commento brevemente le notizie più interessanti della settimana. Un modo leggero e meno impegnativo di leggere Privacy Chronicles. Ogni frammento contiene anche un meme e una citazione.

Privacy Chronicles è una newsletter che si sostiene solo grazie agli abbonamenti dei lettori. Se ti piace quello che scrivo, perché non ti abboni anche tu?


privacychronicles.substack.com…

reshared this



Macerie


Dopo il voto Fra insediamento del nuovo Parlamento, elezione dei presidenti, avvio di pur veloci consultazioni, incarico, giuramento, dibattito parlamentare e fiducia, il nuovo governo, se tutto va bene, si ritroverà attivo nella seconda metà di ottobre.

Dopo il voto


Fra insediamento del nuovo Parlamento, elezione dei presidenti, avvio di pur veloci consultazioni, incarico, giuramento, dibattito parlamentare e fiducia, il nuovo governo, se tutto va bene, si ritroverà attivo nella seconda metà di ottobre.

Piuttosto verso la fine. Anche agendo in continuità con il governo attualmente in carica, come è ribadito proponimento del partito in vantaggio, alla guida della coalizione in vantaggio, la legge di bilancio subirà un qualche ritardo e sarebbe strano fosse radicalmente diversa da quanto fin qui predisposto. E, del resto, si avvierebbe verso la fine un anno i cui numeri sono positivi e come tali saranno confermati. Ed è qui che arrivano i guai.

Si va ripetendo che il futuro governo erediterà una situazione difficilissima e dovrà muoversi fra le macerie. Se così fosse alcuni dei futuri governanti si ritroverebbero fra gli odierni produttori di macerie. Se così fosse non si capirebbe perché chi è oggi in vantaggio ci tiene a tranquillizzare tutti circa la continuità costruttiva, non promettendo discontinuità distruttiva.

Difatti così non è, anche se da destra a sinistra, da sopra e da sotto si prova a descrivere l’Italia come disastrata e senza manco la canna del gas. L’anno che si chiuderà avrà prodotto ricchezza, ma già oggi sappiamo che l’anno prossimo viaggeremo ad una velocità decisamente più bassa, con una previsione di crescita dello 0.9%, rispetto al 3.4 (e forse qualche cosa in più) che agguantiamo oggi.

A questo si aggiunga che i tassi d’interesse europei (1.25%) restano ben più bassi di quelli inglesi (1.75) o americani (2.50), quindi siamo ancora in politica monetaria espansiva, ma la tendenza è a vederli crescere, per contenere l’inflazione, il che comporta un maggiore costo dei debiti e, quindi, dell’eventuale (si fa per ridere) rispetto delle promesse elettorali.

La domanda è: se ci descriviamo come disastrati fra le macerie nel mentre ancora si cresce a un ritmo sostenuto, che succederà quando sarà scemato? o quando ci toccasse una decrescita, alias recessione? se in questa fase non si fa che promettere aiuti e sostegni, manco fosse il 1929 e ci fossero le file di affamati con le gavette in mano, che succederà quando l’inflazione dovesse mordere troppo i risparmi e la mancata crescita non genererebbe ricchezza da distribuire?

A quel punto può succedere che chi si troverà al governo scopra la virtù dell’incoerenza, sicché non farà quel che aveva promesso, oppure succede che il governante tiene alla propria coerenza, fa quel che disse, quindi aumenta ulteriormente l’enorme debito pubblico. Nel secondo caso scassa le finanze.

Nel primo scassa la credibilità. Ed è questo quel che oggi è visibile a occhio nudo: si può parteggiare, tifare pro e contro, ma la credibilità di ciascuno la si deve cercare con la lente d’ingrandimento, ove non con il microscopio. E, del resto, l’esperienza vale qualche cosa, pur in un Paese senza memoria.

Non è affatto un caso che a ricrescere di più, rispetto allo sprofondo della riduzione a un terzo, è un Movimento che difende un atto governativo frutto della propria coerenza, ovvero il reddito di cittadinanza, che è, al tempo stesso, una spesa enorme e un non meno grandioso fallimento. Perché tale è, non per chi lo avversava in quanto negativo, come me, ma per chi lo ha voluto e sostenuto, secondo cui sarebbe stato lo strumento delle celeberrime ed evanescenti “politiche attive del lavoro”. Che non si videro.

Le macerie vere sono più politiche che economiche, più culturali che produttive. E se non si rimedia a quelle gli sconfitti di oggi saranno gli irresponsabili di domani e i governanti di dopodomani. Non se ne esce gli uni contro gli altri armati, giacché sono quelle armi, demagogiche, a produrre macerie. È comune interesse di chi dovrà governare e di chi, opponendoglisi, vorrà poi tornare a governare riportare lo scontro sul terreno della realtà. Perché a prender voti inneggiando alle macerie si ottiene un solo risultato: la moltiplicazione delle macerie.

La Ragione

L'articolo Macerie proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Andata


Campagna Oramai è andata. La campagna elettorale è quella che vediamo e i giorni che ci separano dalle urne non ospiteranno significative novità positive, idee nuove, impostazioni promettenti. È andata così. Essere in Unione europea, con i giusti vincoli

Campagna


Oramai è andata. La campagna elettorale è quella che vediamo e i giorni che ci separano dalle urne non ospiteranno significative novità positive, idee nuove, impostazioni promettenti. È andata così. Essere in Unione europea, con i giusti vincoli e le generose opportunità, aiuta, ma non risolve.

A sinistra hanno cominciato la corsa dandosi per persi e sperando che qualcuno fermasse gli altri. A destra il testimone se lo danno in testa più che passarselo, finita la staffetta si prenderanno a coltellate. I trionfatori delle precedenti elezioni politiche sanno che saranno ridotti a un terzo, non restando loro altro che puntare sulla reiterazione dell’estremismo assistenzialista.

I terzopolisti almeno hanno avuto il coraggio di andare a Piombino a sostenere il rigassificatore, per il resto pencolarono in partenza e programmano il pencolamento futuro. Altri soggetti animano la scena, aumentandone il tono smorto.

Tutti vittime della propria incapacità, ingabbiati in un sistema elettorale demenziale, che colpevolmente non toccarono. Quasi tutti contaminati dal virus populista, compartecipi del miserevole taglio dei parlamentari. Non un bel vedere, eppure tocca guardarlo.

Che succede, poi? In un Paese la cui popolazione pensante e lavorante ancora non digerisce il siluramento di Draghi, vincerà le elezioni chi gli si è opposto. Che può sembrare paradossale, ma mica tanto. Perché gli oppositori di ieri sono assai più draghiani degli altri. Almeno su tre punti determinanti: a. collocazione occidentale dell’Italia; b. condanna della Russia e mantenimento delle sanzioni; c. no a più deficit e debito. Mica poco.

E dopo la vittoria? Se il centro destra resterà unito e governerà sarà perché si spaccheranno i soci che lo compongono, cambiando linea politica. Il che comporta che o gli elettori di Fratelli d’Italia o quelli della Lega saranno stati ingannati. Più probabilmente i secondi. Se le modifiche non saranno interne, allora le rotture si vedranno dall’esterno, nel senso che partono e cadono in tempo reale. Vero che il potere è un forte collante, ma le pretese di ciascuno un discreto solvente.

I pentarieletti riprenderanno il loro ruolo di truppa trasformista, avendo imparato a mercanteggiare con maggiori pretese. Mentre i terzopolisti sono attesi alla prova del non dividersi in (almeno) due alla prima occasione.

In quanto alla sinistra, raccolta attorno al Partito democratico, si spera abbia capito che non ha perso solo le elezioni, ma l’identità e la cultura. I voti raccolti li hanno chiamati per tradizione e contrapposizione, solo che dall’altra parte non c’è una grande armata, ma una brancaleonata. Perdono perché si sono persi e si sono persi perché esistono solo per vincere.

A ciò si ridusse la scena, ma in un teatrino. In quello grande s’esibisce l’Italia degli interessi e della realtà. Una realtà talmente ostinatamente negata che se solo la descrivi ti dicono che sei fuori dalla realtà.

L’Italia con 10mila miliardi di patrimonio privato, con i risparmi che crescono, con le esportazioni che vanno alla grande, con il prodotto interno lordo finalmente superiore alla media europea nel suo ritmo di crescita, con un numero di occupati che resta nettamente inferiore alla media europea, ma che ha superato i massimi da quando si raccoglie quel dato.

Nel teatrino si compatisce la miseria, considerata crescente perché si contano i poveri mettendo in fila quelli cui hai promesso un sussidio se si dichiarano poveri, con il risultato, ovvio e ragionevole, che i poveri aumentano. Nell’altro teatro va in scena una ricchezza senza rappresentanza, al punto da essersi ridotta a sperare che nessuno vinca, per farsi ricommissariare.

Eppure uno spiraglio c’è: governi il vincitore, se ci sarà e se ne sarà capace, ma si avvii la legislatura con la volontà di porre rimedio a tanta insipienza politica e ai suoi fallimenti, aprendo una succursale costituente. Farà onore ai vincitori e farà comodo agli sconfitti. Tanto una cosa avrebbero dovuto capirla, sebbene non acutissimi: al giro successivo si scambieranno il posto.

La Ragione

L'articolo Andata proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Ucraina: Kiev all’offensiva, ma non sarà la fine della guerra


Quella ucraina non appare essere un’offensiva vera e propria. Ora due possibili scenari: rettifica delle reciproche posizioni e 'congelamento della situazione oppure contrattacco russo

L'articolo Ucraina: Kiev all’offensiva, ma non sarà la fine della guerra proviene da L'Indro.



Da oggi, con date diverse a seconda dei calendari regionali, studentesse e studenti tornano in aula per riprendere le lezioni.

Buon rientro ragazze e ragazzi e buono studio!

Qui i primi dati di avvio del nuovo anno ▶️ miur.gov.



Il satellite italiano LICIACube si è staccato dalla sonda americana DART


Stanotte LICIACube, il piccolo satellite dell’Agenzia Spaziale Italiana concepito con Inaf, Politecnico di Milano, università di Bologna e Napoli Partenope e realizzato sulla base della piattaforma 6U di Argotec, si è staccato dalla sonda madre DART della NASA secondo accordi nominali, per proseguire il suo viaggio verso un sistema binario di asteroidi distante circa 11 [...]

L'articolo Il satellite italiano LICIACube si è staccato dalla sonda americana DART proviene da L'Indro.



Tutto ciò che serve sapere sul noleggio con conducente


Specie quando si viaggia molto per lavoro o, anche, quando si desidera non scendere a compromessi con eventuali ritardi e imprevisti in grado di rovinare il mood della propria vacanza, il budget diventa un fattore trascurabile. Ecco, quindi, che si fanno spazio opzioni di spostamento decisamente più esclusive e prestigiose. Tra queste spicca, ovviamente, il [...]

L'articolo Tutto ciò che serve sapere sul noleggio con conducente proviene da L'Indro.



Come affrontare una crisi di coppia? Questa è una domanda che molte coppie si pongono nel momento in cui si trovano in difficoltà e non riescono a vivere appieno più quel sentimento che le univa. Nessuna coppia è immune da un periodo di crisi e di difficoltà. Il problema però sorge nel momento in cui [...]

L'articolo Come affrontare una crisi di coppia proviene da L'Indro.



Elezioni 2022: Peppa Pig e l’etica Meloni. La sua, non quella di tutti


Lo Stato etico che piacerebbe a Meloni? Quello in cui i principî etici li sceglie lei. Se la scelta è etica ed è fatta da chi ha potere, diventa inevitabilmente repressiva

L'articolo Elezioni 2022: Peppa Pig e l’etica Meloni. La sua, non quella di tutti proviene da L'Indro.



Elezioni 2022: la confusione masochista di Letta


Il desiderio di cambiamento negli anni passati ha fatto vincere Berlusconi, Prodi, Renzi. Ora è la volta di Meloni

L'articolo Elezioni 2022: la confusione masochista di Letta proviene da L'Indro.



Cos’è il Commonwealth?


Non era solo la regina del Regno Unito. La defunta Elisabetta II era anche il leader del Commonwealth, un’associazione volontaria di 56 Paesi indipendenti, la maggior parte dei quali un tempo facevano parte dell’Impero britannico. Include anche 14 Stati che continuano ad avere il sovrano come capo di stato. Il Commonwealth risale a quasi 100 [...]

L'articolo Cos’è il Commonwealth? proviene da L'Indro.



La corona britannica sopravviverà a Elisabetta II?


Un esame della storia ci fa vedere che un paese come l’Inghilterra, con una consolidata tradizione monarchica, ha dimostrato che la Corona ha potenzialità storiche sufficienti per sopravvivere ai rischi dinastici, nonostante le carenze che le persone dall’ambiente familiare dei sovrani. Sembra chiaro, dopo la morte della regina Elisabetta II, che il monarca rimarrà e, [...]

L'articolo La corona britannica sopravviverà a Elisabetta II? proviene da L'Indro.



VPN: a che serve, quali sono i rischi e come scegliere il miglior provider


A cosa serve una VPN e come scegliere. Quali sono le minacce da considerare, pur usando una VPN: 5 Eyes e sorveglianza di massa, normative sulla data retention, ingiunzioni e gag orders.

Alzi la mano chi usa una VPN. Ormai è uno strumento diventato di uso comune, con tantissimi servizi diversi e piani di abbonamento di ogni tipo. Se comprare un servizio VPN è diventato facilissimo, non lo è altrettanto capire quale possa essere quello giusto, soprattutto quando non è ben chiaro il funzionamento di una VPN e quali possono essere i rischi.

Oggi cercherò di spiegare in modo semplice cosa fa (e non fa) una VPN, quali sono le principali minacce a cui andiamo incontro e quali possono essere i criteri per decidere il provider migliore.

Cosa fa una VPN?


Nella normalità, quando navighiamo online sono gli Internet Service Provider (come Tim, Vodafone, Fastweb, ecc.) che ricevono le nostre richieste di connessione e le indirizzano al server di destinazione. Chiaramente, questo significa che nei confronti del nostro ISP siamo completamente trasparenti: sanno esattamente cosa facciamo e conoscono la nostra identità.

231750

Se ti piace quello che scrivo e vuoi valorizzare il mio lavoro, perché non ti abboni a Privacy Chronicles?

Read more



Regina Elisabetta II: una modernizzatrice che ha guidato la monarchia britannica nel 21° secolo


Quando il compianto storico Sir Ben Pimlott ha intrapreso la sua biografia nel 1996, i suoi colleghi hanno espresso sorpresa per il fatto che avrebbe dovuto considerare la regina Elisabetta II degna di uno studio serio. Eppure il giudizio di Pimlott si è dimostrato valido e, se pochi accademici hanno seguito la sua guida, il [...]

L'articolo Regina Elisabetta II: una modernizzatrice che ha guidato la monarchia britannica nel 21° secolo proviene da L'Indro.



Educazione motoria alla primaria, diffusa la nota con i chiarimenti per l'insegnamento della disciplina nelle classi quinte da parte di docenti specialisti per l’anno scolastico 2022/2023.

Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.



Torna feroce l’austerità europea contro i lavoratori e i poveri


"Ma soprattutto la decisione della BCE annuncia il ritorno ai patti di stabilità che distruggono la civiltà. Il commissario Gentiloni infatti ha già annunciato che gradualmente si tornerà ad essi e che in ogni caso paesi come l’Italia dovranno cominciare a mettersi a posto coi conti. Cioè a tagliare ancora servizi pubblici e sociali. Mentre si aumentano le spese militari. Come sta già facendo Draghi, che di questa politica di austerità europea e guerra americana è il primo rappresentante in Italia."

contropiano.org/news/politica-…