Serbia – Kosovo: NATO, freno delle tensioni
Mentre l’attenzione internazionale era puntata sulla vicenda ucraina, nel corso del 2022 la situazione nei Balcani occidentali ha dato chiari segni di deterioramento, il più evidente dei quali è stato, la scorsa estate, l’inizio della c.d. ‘guerra delle targhe’ fra Serbia e Kosovo. La decisione delle autorità di Pristina di imporre ai veicoli serbe di […]
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Ucraina: Kazakistan occidentale, nuovo punto debole dell’Occidente nel suo confronto con la Russia?
Di recente, rispondendo alla domanda se ci sarebbe stata una guerra tra la Federazione Russa e il Kazakistan, il noto giornalista ucraino Dmitry Gordon ha affermato che se la Russia fosse riuscita a conquistare l’Ucraina, avrebbe potuto invadere il Kazakistan. “La Russia sarebbe lieta di non [solo] combattere con il Kazakistan, ma [anche] entrare lì […]
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Consumare ‘oltre’ o ‘iper’ NO, ma consumare ‘molto’ SÌ!
Uno dei driver dei comportamenti dell’uomo dell’antropocene (epoca geologica attuale, in cui l’ambiente terrestre, nell’insieme delle sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, viene fortemente condizionato dagli effetti dell’azione umana, con particolare riferimento all’aumento di CO2 e CH4 nell’atmosfera) è che quanto si può più consumare tanto più si è liberi. Quindi, paradossalmente, uno degli ostacoli che si […]
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India – Iran: una nuova alleanza all’orizzonte?
Le relazioni India-Iran hanno un profondo background di civiltà e devono essere viste al di fuori del quadro della politica quotidiana e delle tendenze attuali come le proteste antigovernative in Iran, il conflitto India-Pakistan e i costanti riallineamenti geopolitici: l’India mantiene buoni rapporti sia con l’Est che con l’Ovest , e l’Iran è sotto attacco […]
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Moldavia – Turchia: come tenere gli amici vicini
C’è la tendenza a vedere la politica estera della Repubblica di Moldova come focalizzata esclusivamente sull’Europa, gli Stati Uniti o la Russia. L’invasione russa dell’Ucraina e la decisione del presidente moldavo Maia Sandu di candidarsi all’adesione all’Unione europea hanno rafforzato questa idea. Tuttavia, Chisinau ha un partner fondamentale che non rientra in nessuna delle due […]
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La Corea del Sud sostiene il firewall contro il Nord
La Corea del Sud è ampiamente considerata una democrazia di successo, ma c’è ancora una grave mancanza di libertà quando si tratta di tutto ciò che riguarda la Corea del Nord. 70 anni dopo la guerra di Corea, visitare la Corea del Nord è proibito, così come qualsiasi comunicazione con essa. Un firewall online impedisce […]
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Pompe Esauste
Sulla questione dei carburanti e del loro prezzo il Governo si è un po’ cercato i guai senza che ce ne fosse bisogno. Infatti, il provvedimento di sospensione delle accise (di una parte del carico fiscale sul litro di benzina o gasolio o GPL) preso dal Governo Draghi scadeva – ed è effettivamente scaduto – il 31 dicembre. Il Governo, dunque, poteva scegliere se prorogare quella efficacia oppure chiuderla lì, e in quel caso automaticamente sarebbe tornato anche l’aggravio fiscale alla sua normalità.
Secondo me ha fatto bene a non rinnovare quella misura. Il governo Draghi prese quella misura nel marzo del 2022, quando la guerra e le condizioni di mercato avevano portato il prezzo del carburante molto in alto. Ormai vivevamo invece una stagione nella quale il prezzo scendeva e scendeva gradualmente e continua a scendere, quindi c’era la possibilità di tornare all’aggravio fiscale. Naturalmente nelle ventiquattro ore che vanno dal prima al dopo, dalla fine dell’anno ai primi giorni in cui qualcuno va a fare benzina, dal benzinaio si trova il carburante aumentato, ovviamente non a causa del mercato o delle speculazioni ma semplicemente a causa delle accise. La discussione si basa sulla promessa di togliere tutte le accise, ma questa è un’altra questione, non è la prima promessa elettorale che viene tradita nella storia. Meloni dice di non averlo detto in campagna elettorale, ed è vero, però lo aveva detto prima e non ha smentito successivamente (e comunque è presente nel programma elettorale di Fratelli d’Italia).
Naturalmente, si può dire che l’intenzione era quella di togliere le accise in maniera strutturale, ma a mio parere è una discussione inutile. La sostanza è che fino a quando non si riesce a far diminuire le uscite sarà impossibile riuscire a far diminuire le entrate. Ma l’errore grosso che ha commesso il Governo è stato quello, in quel frangente, di parlare di speculazione, cioè di lasciare intendere che dietro c’era una manovra che portava un aggravio dei costi a carico del cittadino, perché se c’è una speculazione, non si può difendere il cittadino da solo, è il Governo che deve difendere il cittadino, e quando il Governo si è riunito per prendere provvedimenti ha dovuto constatare che non c’era nessuna speculazione, nessuna manovra, semplicemente il prezzo continuava a scendere ed erano cascati come degli allocchi nella trappola di considerare prezzo del carburante il prezzo massimo in determinate condizioni. È chiaro che se si prende un litro di benzina di notte al servito in autostrada, avrà un prezzo diverso da quello che normalmente si paga ad un self-service in qualsiasi metropoli o anche in qualsiasi luogo d’Italia.
Quindi hanno sbagliato. Ma hanno sbagliato questo. Dopodiché, per esempio, i benzinai che hanno in animo di fare uno sciopero il 25 e il 26 di gennaio per fermare l’ondata di fango hanno ragione per la parte che è relativa al fatto che non avevano nessuna responsabilità, e il provvedimento preso dal governo di esporre il prezzo medio è una banalità, una cosa che non serve assolutamente a nulla. Quindi da questo lato hanno ragione, ma che motivo c’è, che senso ha chiudere la distribuzione di carburanti per due giorni? Questo è un paese che si muove. Oggi la mobilità è molto importante per il lavoro, per la salute e anche per il divertimento, il divertimento mio è il lavoro di qualcun altro.
È necessario dunque che i benzinai chiariscano questa faccenda, che sia dimostrato che non avevano nessuna responsabilità, ma lo sciopero non serve. Quest’anno noi avremo un rallentamento della crescita che non è responsabilità del Governo, ma è responsabilità del Governo creare le condizioni per cui anche nel corso del rallentamento sia possibile continuare a fare le operazioni di investimento relative ai fondi europei del PNRR e a svolgere ogni altra attività che serva a far crescere la ricchezza in Italia.
Ogni conflitto basato sul nulla come sul nulla era basata questa questione del prezzo del carburante è un ostacolo che rischia di creare un grumo che manderà in infarto il sistema. Evitiamolo e i benzinai evitino anche la chiusura per sciopero.
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Borsa: canapa, la seconda settimana del 2023 chiude in lieve positivo
Entrambe le principali piazze borsistiche a livello mondiale nel settore della Canapa, cioè Canada e USA, chiudono entrambe la seconda settimana del 2023 con un accenno di valori positivi. Un segnale positivo, sebbene piccolo, a fronte delle ultime settimane del 2022 e della prima settimana del 2023 che si erano chiuse con bilanci chiaramente negativi […]
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L’Occidente trae molteplici vantaggi dal sostenere l’Ucraina contro la Russia
Mentre continua a combattere contro l’invasione russa in corso, l’Ucraina è spesso descritta come fortemente dipendente dal sostegno militare ed economico occidentale. Tuttavia, questa relazione non è così unilaterale come potrebbe sembrare inizialmente. Il sostegno occidentale è stato davvero cruciale per aiutare l’Ucraina a difendersi, ma anche il mondo democratico raccoglie una vasta gamma di […]
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Brasile: perché i ‘fascisti’ sostenitori di Bolsonaro non dovrebbero ottenere l’amnistia
Di tutte le grida eccitate echeggiate dalla marea rossa che si è impadronita di Brasilia durante l’ insediamento di Luiz Inácio Lula da Silva (noto come Lula) come presidente del Brasile il 1° gennaio 2023, il più significativo e stimolante, soprattutto dal punto di vista istituzionale del nuovo governo – era l’appello a “niente amnistia!”. […]
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L’Ucraina del dopoguerra ha bisogno di una strategia di trasformazione digitale intelligente
L’invasione russa dell’Ucraina è ancora lungi dall’essere conclusa, ma è già chiaro che l’Ucraina ha difeso la sua indipendenza e ha conquistato il diritto di diventare un membro a pieno titolo del mondo democratico. Questa traiettoria è stata ulteriormente sottolineata nell’estate del 2022, quando l’Ucraina ha ricevuto lo status ufficiale di nazione candidata all’UE. Tuttavia, […]
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Anche l’Ecuador decide di puntare forte sulla canapa
Il governo ecuadoriano ha dato il via libera alla prima coltivazione di canapa nel Paese, nell’ambito di un’iniziativa cooperativa tra due aziende e l’Associazione latino-americana della canapa industriale (LAIHA). Green and Growth, membro della LAIHA, Quito, e Nobis Holding de Inversiones, uno dei più grandi gruppi di holding dell’Ecuador, affermano che inizialmente coltiveranno canapa su […]
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Avete già compilato la vostra domanda per le #IscrizioniOnline?
Ecco un tutorial per sapere come fare ▶️ youtube.com/watch?v=0IOOF4NCJq…
Le iscrizioni rimarranno aperte fino alle ore 20.00 del 30 gennaio 2023.
Ministero dell'Istruzione
Avete già compilato la vostra domanda per le #IscrizioniOnline? Ecco un tutorial per sapere come fare ▶️ https://www.youtube.com/watch?v=0IOOF4NCJqc&t=23s Le iscrizioni rimarranno aperte fino alle ore 20.00 del 30 gennaio 2023.Telegram
Uno Stilo Romano a Londra
Qualche anno fa nella città di Londra c’è stato un ritrovamento archeologico davvero unico ed interessante: uno stilo romano di ferro risalente al 70 d.C., pochi decenni dopo la fondazione della città da parte deiContinue reading
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La necessità di un partito liberaldemocratico
Caro Direttore,
domani un gruppo di disperati si riunisce in una sala molto grande al centro di Milano.
Saranno più di mille. Disperati senza speranza? Vediamo di analizzare la situazione.
Si tratta di cittadini, elettori, italiani che ritengono a torto o a ragione di non avere, ormai da tanti anni, rappresentanza politica in Italia. Non hanno FDP di Lindner, VVD di Rutte, Renaissance di Macron. Non hanno neanche molto meno. E siccome non si può votare per partiti tedeschi, olandesi o francesi, in linea di massima non vanno a votare e se lo fanno (ancora per poco) votano quello che ritengono il meno peggio.
Ecco i disperati di Milano, con la sola ed unica bandiera di Renew Europa, la felice e vincente coalizione che raggruppa tutti i liberali al
Parlamento Europeo, diranno a Renzi e Calenda – i due riferimenti più vicini al loro sentire -: “Mettiamo da parte egoismi, personalismi,
interessi di parte e diamoci una casa comune”. Comune ai liberali, democratici, riformisti, europeisti italiani.
Si chiama Partito la casa a cui aspiriamo. Non altro.
Se lo farete, non andremo, non andrete, sempre e comunque d’accordo su tutto (non saremmo liberali se lo facessimo), ma creeremmo una forza politica dove l’affectio socletatis sarà più forte dell’interesse del singolo leader o presunti tali. E se leader vuoi esserlo, guadagnati i galloni sul campo di una partito democratico e contenibile. Per i liberali, infatti, il merito vince sempre.
Sarà la casa di chi crede che un sistema fiscale come quello italiano ha raggiunto livelli di pressione ormai insostenibile; di chi conosce bene la differenza tra assistenza ai più deboli e assistenzialismo al clientes; di chi conosce e riconosce una giustizia giusta, contrapposta ai forcaioli e tagliagole di destra e di sinistra; di chi è consapevole che ad un’Europa in evidenti difficoltà, si risponde con più Europa.
Non basta tutto questo? Forse no! Ma sapremo accontentarci. E lo faremo felici e soddisfatti. Al di fuori di questo per i liberali italiani non ci sono partitini o federazioni, c’è la disperazione di cui sopra.
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CISGIORDANIA. Uccisi altri tre palestinesi. Nove dall’inizio dell’anno
di Michele Giorgio
Pagine Esteri, 13 gennaio 2023 – I soldati sono penetrati ieri prima dell’alba di Qalandiya. A quell’ora il silenzio regnava ancora nel campo profughi tra Gerusalemme e Ramallah proprio accanto al posto di blocco israeliano più grande della Cisgiordania ben noto per il delirio quotidiano di auto in colonna per centinaia di metri, cumuli di rifiuti, macerie, autobus e taxi collettivi con a bordo passeggeri rassegnati a lunghe attese, permessi da esibire prima di poter passare. E per il Muro di separazione costruito da Israele e sul quale domina ancora un grande ritratto di Marwan Barghouti, il più conosciuto dei prigionieri politici palestinesi trasferito a inizio settimana in un carcere del Neghev, Nafha, assieme ad altri 70 detenuti.
Testimoni e famigliari riferiscono che Samir Aslan, 41 anni ha sentito dei forti colpi alla porta di casa. Ha aperto e trovato soldati israeliani intenzionati ad arrestare il figlio Ramzi, nel quadro di un raid che ieri ha visto finire in manette 15 giovani palestinesi. Come siano andate le cose non è chiaro ma Samir Aslan ha cercato di opporsi all’arresto del figlio. Ad un certo punto un militare gli ha sparato colpendolo in pieno petto. Le immagini che circolano in rete lo mostrano a terra, immobile, circondato dai soldati. L’uomo è morto poco dopo. I soccorsi, fatti passare con ritardo dai soldati, non hanno potuto far nulla per salvarlo. Aslan non era armato. L’esercito israeliano ha riferito solo di un fitto lancio di pietre contro i soldati entrati nel campo e del ritrovamento di armi, ma non a casa di Aslan. Qualche ora dopo è stato ucciso un altro palestinese, Habib Kamil, 25 anni, di Qabatiya (Jenin). I soldati l’hanno inseguito e ucciso in un uliveto. Era, secondo alcune fonti, militante in un gruppo armato. Con Aslan e Kamil sale a sette il numero dei palestinesi uccisi in Cisgiordania da forze israeliane, dall’inizio del 2023. Un ottavo palestinese stato ucciso due giorni fa nei pressi di Hebron dopo che aveva ferito con un coltello un israeliano.
Nel nord della Cisgiordania occupata, da mesi terreno di incursioni quasi quotidiane dell’esercito israeliano, spicca nelle ultime ore un blitz nella città vecchia di Nablus, la roccaforte della Fossa dei Leoni. Questo gruppo armato è l’obiettivo prioritario delle forze speciali israeliane. Nonostante l’uccisione dei suoi comandanti e di non pochi dei suoi membri, continua a compiere attacchi mordi e fuggi nell’area di Nablus che rendono sempre più arduo il movimento dell’esercito israeliano in quella zona. Nel frattempo, si infoltiscono i ranghi di altri gruppi armati e ogni giorno si segnalano lanci di pietre e molotov e atti di resistenza popolare contro le forze di occupazione anche a sud della Cisgiordania. Il programma e il pugno di ferro del governo di estrema destra religiosa guidato da Benyamin Netanyahu da un lato isola e sanziona l’Autorità Nazionale di Abu Mazen ma dall’altro finisce per accrescere la militanza armata tra i palestinesi convinti ormai della fine definitiva di qualsiasi possibilità per un accordo politico che metta fine all’occupazione militare israeliana.
Proteste non mancano neanche in Israele contro il nuovo governo, ma non a sostegno dei diritti dei palestinesi. Ieri centinaia di ex giudici e avvocati hanno manifestato contro la riforma del sistema giudiziario che ha in mente il ministro della giustizia Yariv Levin e che mira a restringere i poteri e l’autonomia della magistratura. Si moltiplicano in questi giorni le prese di posizioni contro i propositi di Levin e anche gli Usa si dicono contrari ai passi annunciati dal ministro. Domani sera molte migliaia di israeliani, come è avvenuto sabato scorso, si riuniranno in piazza Habima a Tel Aviv per manifestare contro il governo. Si prevede che le organizzazioni di sinistra radicale sventoleranno le bandiere palestinesi di cui il ministro Ben Gvir ha proclamato l’illegalità. Pagine Esteri
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Giappone – USA: Kishida incontra Biden, esaltando la nuova strategia di difesa
Quando il primo ministro giapponese Fumio Kishida incontrerà il presidente Biden a Washington, senza dubbio enfatizzerà i suoi sforzi per rafforzare le capacità di difesa giapponesi e rafforzare l’alleanza USA-Giappone. Kishida, che oggi incontrerà Biden dopo un vorticoso viaggio attraverso l’Europa e il Canada, riferirà su come si aspetta che il Giappone migliori la mobilità […]
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Spompati
Troppo facile e troppo inutile starsene all’opposizione dicendo che tutto va male e si deve cambiare, ma farlo stando al governo è acrobazia che finisce in disgrazia. Se la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sembra aver capito la necessità di cambiare linguaggio, diversi componenti del suo governo fanno fatica a interiorizzarlo. O, peggio, a praticarlo.
Fare un Consiglio dei ministri per stabilire che deve essere esposto il prezzo medio nazionale dei carburanti è surreale. Sarebbe stato bastevole non abboccare all’allarme secondo cui quei prezzi erano arrivati molto oltre quella che era, anche in quel momento, la media nazionale. Sarebbe stato sufficiente avvertire gli urlatori che quelli che andavano strillazzando non erano i prezzi alle pompe, ma quelli massimi e in condizioni particolari. Invece hanno fatto quello cui erano abituati prima d’essere alla guida di un governo, unendosi allo scomposto coro: basta, fermiamoli, sia stroncata la speculazione. Poi, riunitisi in Consiglio, hanno constatato che il prezzo era sceso, anziché salito e che la differenza consisteva in una loro decisione, ovvero la reintroduzione delle accise.
Hanno voluto emanare un decreto legge per rimediare urgentemente all’emergenza indotta dai raduni musicali non autorizzati, che già erano reati. Il risultato è stato che il raduno in questione si è sciolto prima dell’entrata in vigore del decreto, che conteneva strafalcioni tali da indurre i redattori stessi a proporne la correzione (di quel che, nel frattempo, era legge), mentre andava in direzione opposta a quella enunciata dal ministro della Giustizia.
Bloccare l’immigrazione è un loro vecchio e collaudato cavallo di battaglia. Legittimo, comunque la si pensi. Pure giusto, se consiste nella volontà di far rispettare le regole. Ma lo caricarono di tanta retorica inutile, ne fecero questione di civiltà, delirarono di “sostituzione etnica”, giunti al governo, anche su questo, hanno subito emanato un decreto legge. Risultato: gli sbarchi sono aumentati enormemente. Non perché il decreto contenga (e li contiene) errori ed illogicità, ma perché il fenomeno manco li legge, quei decreti. Intanto hanno pubblicato anche i decreti flussi, ovvero gli ingressi regolari, che confermano i numeri degli anni e dei governi passati, più o meno equivalenti alla metà di
quel che i governi stessi considerano necessario.
Taciamo del Pos e del contante, che a quella inutilissima discussione abbiamo già dedicato troppo tempo e spazio. Mentre ci ostiniamo a non credere che si possa andare a cercarsi rogne d’infrazioni europee per incaponirsi a difendere non le ragioni, ma i torti non di tutti, ma di qualche gestore di stabilimenti balneari.
Va bene, ci si deve ambientare. Eppure molti di loro non sono affatto dei novizi, c’è chi ha fatto più volte il ministro, chi non ha fatto altro che il parlamentare. E siamo alla vigilia di decisioni importanti, cui non si può arrivare spompati. Occorrerà prudenza e capacità di argomentazione per spiegare la prossima decisione di ratificare la riforma del Meccanismo europeo di stabilità, contro la quale l’attuale maggioranza parlamentare disse peste e corna, non azzeccando né le corna né la peste. Non dubito della parlantina, mi va benissimo che sostengano sia una cosa molto diversa da quella che osteggiarono, che le cose sono cambiate grazie a loro, falso ma va bene, però se non la fermano, la straripante parlantina, ad ogni sorgere del sole saranno costretti a una smentita, una retromarcia, una sconfessione. Non giova alla salute.
Gran parte dell’opposizione si sente bruco che non diventerà farfalla, ma gran parte della maggioranza sembra una farfalla che ha la nostalgia del bruco. Si stava così bene a manducare foglie, scalandole a fisarmonica, felici del sentirsi apostrofare con dileggio, così consolidando la propria identità. Che ci facciamo, ora, con queste ali? Tocca impariate a volare, che intanto gli altri si specializzano nel precipitare.
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Record storico per il figlio di Varenne
Il cavallo Vernissage Grif, figlio del celebre stallone Varenne, firma un altro record e continua a stupire tutti nel mondo dell’ippica. Dopo la vittoria al Premio Jamtlands di questo giugno, si è ripetuto trionfando al 73° Gran Premio Lotteria Edilsivisa, dove ha anche siglato il record assoluto della pista in 1.10.1. La corsa si è […]
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Progetto didattico “Studente-atleta di alto livello”, prorogata la scadenza per la presentazione della domanda al 20 gennaio 2023.
Info ▶️ miur.gov.
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola Progetto didattico “Studente-atleta di alto livello”, prorogata la scadenza per la presentazione della domanda al 20 gennaio 2023. Info ▶️ https://www.miur.gov.Telegram
PODCAST BRASILE. L’assalto bolsonarista rafforza Lula ma restano le tentazioni golpiste
di Eliana Riva –
Pagine Esteri, 12 gennaio 2022 – Sono circa 1.500 le persone arrestate in seguito all’assalto alle istituzioni dello scorso 8 gennaio, ad opera di rivoltosi sostenitori dell’ex presidente Bolsonaro. La capitale Brasilia è ancora circondata dai carrarmati dell’esercito. Bolsonaro dagli Stati Uniti continua a provare a discreditare Lula ma al momento sembra debole. I suoi sostenitori, invece, potrebbero ritentare un’azione di forza, staccandosi da Bolsonaro o sostituendolo con un altro punto di riferimento. Poche ore fa la notizia del ritrovamento, a casa dell’ex segretario di pubblica sicurezza d Brasilia, di una bozza di decreto che stabiliva uno stato di eccezione e la modifica del risultato elettorale. Abbiamo intervistato la giornalista Glória Paiva, che ci ha parlato della situazione attuale e dei possibili risvolti.
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Arredare casa nuova: trucchi per risparmiare
Comprare casa nuova è un’emozione speciale. Quando, però, arriva il momento di arredare, è naturale porsi domande su come risparmiare. Oggi come oggi, ottimizzare le spese è importantissimo per tutti. Nelle prossime righe, vediamo qualche consiglio pratico che può rivelarsi utile al proposito. Mobili allungabili e polifunzionali? Sì, grazie Sono davvero semplici i trucchi che […]
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#uncaffèconLuigiEinaudi ☕ – I liberali possono essere…
I liberali possono essere ma non sono necessariamente “liberisti”.
da Il nuovo liberalismo, “La città libera”, 15 febbraio 1945
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Vaccini: no alla ‘freccia moscia’
Come scrive lucidamente il mio amico Prof. Della Pergola (ottimo sociologo e grande pittore), la caratteristica principale degli italiani, di tutti gli italiani, forse di tutti gli appartenenti alla ‘nazzione’ italiana, è l’ipocrisia. La capacità di sostenere una cosa, ma farne un’altra di nascosto. O addirittura, mi permetto di aggiungere, di farla ostentamente per dire, a […]
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Guerra in Ucraina: come sfatare i miti popolari sul ‘lend-lease’ degli aiuti
Mentre la guerra in Ucraina continua a infuriare senza una fine in vista, ci sono state crescenti lamentele sulla quantità di aiuti che gli Stati Uniti stanno inviando al Paese. Alcuni sono legittimi, ma altri sono intrisi di disinformazione; ad esempio, definendo gli aiuti alla nazione in guerra uno “schema di riciclaggio di denaro”. Poiché […]
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30 curiosità su Torino
Ecco 30 curiosità su Torino che forse non sapevi (dal web)
1)la SMAT (la ditta che si occupa di gestire la rete idrica di Torino) si occupa di rifornire d'acqua anche la Stazione Spaziale Internazionale
2)Torino con i suoi oltre 40 musei, le sue oltre 150 biblioteche, e i suoi innumerevoli teatri e gallerie d'arte, conta più di 300 siti culturali e ciò fa di essa la terza città culturale italiana
3)Torino si trova a pochissimi km più a Nord del Parallelo 45 e che ciò fa di essa un punto esattamente a metà strada tra Polo Nord ed Equatore
4)il mobile più bello al mondo (secondo dei critici d'arte internazionali) si trova a Torino presso il Museo d'Arti Decorative
5)la macchina per preparare il caffè espresso è stata inventata a Torino nel 1884
6)a differenza di quanto si pensi, la Piazza più grande di Torino è Piazza della Repubblica e non Piazza Vittorio Veneto
7) attualmente a Torino esistono 5 stazioni ferroviarie (Porta Nuova, Porta Susa, Stura, Lingotto e Rebaudengo Fossata) e presto verranno realizzate
altre 4 (Grosseto, Zappata, Dora e San Paolo)
8)in giro per Torino ci sono circa 800 toret (fontanelle con la testa di toro)
9)a Torino ci sono circa 18km di marciapiedi sotto ai portici
10)il mercato di Porta Palazzo è il mercato all'aperto più grande d'Europa
11)la linea di trasporti pubblici più lunga di Torino è la linea 5 e che collega il centro del capoluogo piemontese con dei comuni della sua area metropolitana (Beinasco, Rivalta e Orbassano), passando per tanti altri quartieri
12)il Parco della Pellerina è il parco più grande di Torino
13)il fondatore della ditta di penne BIC, nacque a Torino in Corso Re Umberto
14)il punto più ad alta quota di Torino è il Colle della Maddalena con i suoi 715m s.l.m.
15)il primo collegamento della storia con la fibra ottica avvenne a Torino nel 1977
16)la Provincia di Torino è la provincia più a Ovest d'Italia
17)Torino è bagnata da 4 corsi d'acqua: il Po, la Dora Riparia, la Stura di Lanzo e il Sangone
18)la rete tramviaria torinese risale al 1871 ed è la più antica d'Italia
19)Via Garibaldi è la via pedonale più lunga d'Italia, oltre che seconda più lunga d'Europa
20)Corso Francia è il viale rettilineo più lungo d'Europa, ma non il più lungo di Torino in quanto è suddiviso su 3 comuni differenti, e nel tratto torinese è più corto di Corso Regina Margherita
21)Torino è l'unica città italiana ad avere 2 squadre che militano in serie A e che non condividono lo stesso stadio
22)Torino è stata capitale d'Italia dal 1861 al 1865
23)la metropolitana di Torino è stata la prima metropolitana senza conducente in Italia (anticipando così le linee 4 e 5 di Milano, la linea C di Roma e la metro di Brescia)
24)grazie ai tantissimi viali alberati, ai tantissimi parchi e alle colline ricoperte da superfici boschive, Torino è una delle città più verdi al mondo
25)Cit Turin è il quartiere più piccolo di Torino, oltre che l'unico quartiere torinese ad avere un nome in piemontese
26)l'edificio più alto di Torino è il Grattacielo della Regione Piemonte con i suoi 209m di altezza (ciò fa di esso anche il terzo edificio più alto d'Italia)
27)il formato digitale MP3 è stato inventato a Torino presso il centro CSELT
28)Torino venne fondata dai romani il 30 Gennaio dell'anno 9 a.C.
29)Torino è la quarta città più grande d'Italia dopo Roma, Milano e Napoli
30)grazie ai tantissimi atenei presenti in città, Torino ospita più di 100mila studenti universitari e che non provengono solo da Torino e dintorni, ma anche da tantissime altre parti d'Italia e da tantissimi altri paesi del mondo.
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sono contro l'hate speech;
per cui mi limiterò a dirmi indispettito nei confronti di UPS, che segna tentativi di consegna andati a vuoto per assenza del destinatario senza essere mai passati.
Antonino Campaniolo 👣
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