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Target the Best AA, and Take No Flak


In this era of cheap lithium pouch cells, it might seem mildly anachronistic to build AA batteries into a project. There are enough valid reasons to do so, however, and enough legacy hardware that still takes AAs, that it’s worth spending some time deciding which batteries to use. Luckily for us, [Lumencraft] over on YouTube has done the legwork in the video embedded below, and even produced a handy-dandy spreadsheet.

Each battery in the test underwent three separate tests. There was the “leave it in a flashlight ’til it dies” test for real-world usage, but also discharge curves logged at 250mA and 2A. The curves for each are embedded in the spreadsheet so you can see what to expect, along with the calculated capacity at each discharge rate. 2A seems like a fairly brutal load for AAs, but it’s great to see how these cells react to extremes. The spreadsheet also includes the cell’s cost to create a value ranking, which will be of great use to our readers in the USA, where it appears [Lumencraft] is buying batteries. The world market is likely to have the same batteries available, but prices may vary by region, so it’s worth double-checking.

In the video, [Lumencraft] also takes the time to explain the four battery types commonly found in AA format, and the strengths and weaknesses of each chemistry that might cause you to prefer one over another for specific use cases, rather than going by his value rankings. Unsurprisingly, there’s virtually no reason other than cost to go for alkaline batteries in 2025. However, lithium-ion batteries in AA form don’t really outperform NiMH enough to make the added cost worthwhile in all applications, which is why the overall “best battery” is a “PowerOwl” NiMH. Li-ion’s unspectacular performance is likely in part due to the inefficiencies introduced by a built-in buck converter and safety circuitry. On the other hand, some people might really appreciate that extra safety compared to bare 18650 cells.

The results here aren’t too dissimilar to what we saw earlier this year, but we really appreciate [Lumencraft] publishing his results as a spreadsheet for easy reference. The only caveat is that he’s taking manufacturers at their word as to how many cycles the batteries will last.

Oh, and just to be 100% clear — we are talking about double-A batteries, not Anti-Aircraft batteries. If anyone has an anti-aircraft battery hack (especially if that hack includes double-A batteries powering the AA batteries), please send in a tip.

youtube.com/embed/bQ_tGjXm0Ng?…


hackaday.com/2025/11/09/target…



Il #9novembre del 1989, con la caduta del #MurodiBerlino, ha inizio la fine dei regimi comunisti nell'Europa dell'Est. In questa data, simbolo della liberazione delle nazioni oppresse dal totalitarismo, celebriamo il Giorno della Libertà.


The Cardboard Airplane Saga Continues


History is full of engineers making (or attempting to make) things out of the wrong stuff, from massive wooden aircraft to boats made of ice and sawdust. [PeterSripol] is attempting to make an ultralight aircraft out of a rather wrong material: cardboard. In the previous installment of the project, a pair of wings was fabricated. In this installment, the wings find their home on an equally mostly cardboard fuselage, complete with rudder and elevator.

The fuselage construction amounts to little more than a cardboard box in the shape of an RC airplane. Doublers provide additional strength in critical areas, and fillets provide a modicum of additional strength around seams. To support the weight of the pilot, a piece of corrugated cardboard is corrugated again, with an additional piece making up the floor. With the addition of a couple of side windows for comfort and visibility, the fuselage is completed, but additional components need to be added.

The most difficult challenge in making the fuselage is, in part, unrelated to the building material of choice. To allow the aircraft to be transported to the show after it’s built, the wings are detachable. Detachable wings would be no big deal on a normally constructed ultralight, and permanently affixed wings would be no big deal on a cardboard aircraft, but the combination of the two poses structural integrity challenges. As such, some plywood and aluminum are used to provide the strength needed.

The horizontal and vertical stabilizer construction is fairly simple, with cardboard folded over ribs creating a rather strong surface. At the ends of each are mounted the elevator and rudder, with fiberglass tape making up the hinge. Finally, the tail is mounted to the airframe using a couple of wood screws and some rope.

Despite the questionable choice in materials, the aircraft appears to be reasonably strong, and we love seeing things used in ways they were never intended. Make sure to stay tuned for more coverage, and while you wait, read our write-up on the previous installment of the project!

youtube.com/embed/_b9W-Gp4DbM?…


hackaday.com/2025/11/09/the-ca…



La favola di Borgomastro che pensò di bandire le accette… ma poi arrivarono le Seghe


C’era una volta una Città che aveva un Bosco Magico. Era felice di averlo, anche un po’ orgoglioso. Motivo per cui tutti i cittadini facevano volentieri meno a qualche piccola comodità per mantenerlo al sicuro e non si lamentavano più di tanto. E chi non voleva far rinunce, veniva gentilmente invitato ad andarsene. Prima dai vicini, poi dalle autorità. Tutti così potevano contare sempre sul fatto che la maggioranza non solo teneva al Bosco Magico, ma che si sarebbe sempre prodigata per difenderlo. Ad ogni costo.

Alcuni criminali, però, in tempo di notte decisero di fare incetta di un po’ di quel legname magico. Fra il mormorio e il malcontento, il Borgomastro realizzò che non si poteva certo bandire la notte. E dunque, per risolvere il problema, decise di bandire le accette.

Il fatto incontrovertibile che prendeva in considerazione era che questo crimine si era certamente consumato tramite l’impiego di questo pericoloso strumento. La prova controfattuale era fornita dal fatto che a mani nude mai si sarebbe potuta violare la sacralità del Bosco Magico. Ecco dunque che portò l’argomento all’attenzione del Consiglio Cittadino.

I primi a lamentarsi furono ovviamente i boscaioli. Ecco così che vennero visti con sospetto. Veramente avevano proprio bisogno di questi strumenti? fu la prima domanda. Mentre si discuteva delle alternative percorribili, ecco che il Borgomastro propose di regolamentare l’utilizzo delle accette: limitarne la disponibilità, tracciarne ogni impiego, obbligare chiunque a riportarle all’interno dei magazzini cittadini entro fine giornata così da evitare impieghi di accette nottetempo. I boscaioli non furono particolarmente convinti, ma dopotutto non erano entusiasti di fare turni notturni e dunque bene o male si convinsero. O meglio: si convinsero spontaneamente o vennero convinti dalla pressione del sospetto di essere dei collaboratori di quei criminali che attentarono all’integrità del Bosco Magico. Pressione che fece allontanare qualcuno dalla Città. Qualcuno di cui nessuno sentì particolarmente la mancanza.

Inizio così la seconda parte della discussione, parlando di moduli e registri, funzionari preposti a compilarli e a vigilare, filigrane e timbri ad hoc, con tanto di comitati per decidere su contrasti, eccezioni o ricorsi. Qualcuno ne fu felice perché poteva così arrotondare le proprie attività quotidiane con un po’ di lavoro (ed entrate) extra e trovò tutta la motivazione per rendere veramente credibile questa proposta agli occhi della maggioranza. Anche perché occorreva inserire una tassa sul legname per pagare tutto questo. Ma in fondo era un piccolo sacrificio e il Bosco Magico doveva essere protetto no?

Alcuni sollevarono un dubbio circa il fatto che i criminali hanno una propensione a non rispettare la legge e quindi avrebbero ignorato ogni regola sin da principio. Dubbio che venne presto qualificato come disfattismo nella migliore delle ipotesi e con altri appellativi decisamente meno eleganti che non staremo a ripetere.

Ecco che così si tornò a parlare di cose serie: le sanzioni. E di farle veramente spaventose. La principale che venne approvata all’unanimità fu la sospensione della licenza di boscaiolo. Che però non esisteva e dunque venne creata ad hoc proprio per essere sospesa in caso di violazioni della regolamentazione delle accette.

I boscaioli non la ritennero molto dissuasiva dal momento che dubitarono del fatto che un criminale avrebbe operato con licenza. Questa obiezione venne accolta e dunque inserirono un’ulteriore sanzione derivante dall’operare taglio di legname in assenza di licenza. Alcuni boscaioli pensarono di seguire quelli che si erano allontanati. Altri rimasero e cambiarono mestiere selezionando qualcosa di meno complicato, come il governante o il legislatore. Altri ancora rimasero e decisero di creare una Gilda dei Boscaioli per proteggere i loro interessi, fra cui quello di limitare le licenze. Il Consiglio Cittadino rimase perplesso. Quando integrarono la proposta dicendo in premessa che la costituzione della Gilda dei Boscaioli aveva fra i propri scopi la protezione del Bosco Magico, le perplessità furono disperse dal fragore degli applausi per l’impegno civico.

Qualcuno fece notare che ora il legname sarebbe costato molto di più. Ma la maggioranza, che ora accoglieva anche i boscaioli, disse che era un piccolo prezzo da pagare per la sicurezza del Bosco Magico. Fu sufficiente la giusta alchimia di sensi di colpa, promessa di qualche posto a sedere nelle commissioni consultive e velate minacce a disperdere l’ennesima obiezione.

Le lunghe sedute del Consiglio Cittadino finalmente deliberarono.

Nel mentre, i criminali ne avevano approfittato per raccogliere un altro po’ di legna.

La commissione di crisi, in una riunione d’urgenza, portò all’ordine del giorno un nuovo pericolo: le seghe.

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WhatsApp usato per diffondere LANDFALL, il nuovo spyware per Android Samsung


I ricercatori dell’Unità 42 di Palo Alto Networks hanno individuato una nuova famiglia di spyware Android precedentemente sconosciuta, denominata LANDFALL. Per la sua diffusione, gli attori malevoli hanno sfruttato una vulnerabilità zero-day (CVE-2025-21042) nella libreria di elaborazione delle immagini Android integrata nei dispositivi Samsung.

Questa falla non rappresenta un caso isolato, ma si inserisce in un modello ricorrente di vulnerabilità simili riscontrate in diverse piattaforme mobili. La CVE-2025-21042 è stata attivamente sfruttata in attacchi reali (in-the-wild) prima della sua correzione, rilasciata da Samsung nell’aprile 2025, in seguito alle prime segnalazioni di compromissioni. Tuttavia, né l’exploit né lo spyware commerciale associato erano stati finora analizzati o documentati pubblicamente.

LANDFALL veniva distribuito attraverso file immagine dannosi in formato DNG, presumibilmente inviati tramite WhatsApp.

La tecnica impiegata ricorda da vicino una catena di exploit che, nell’agosto 2025, aveva coinvolto Apple e WhatsApp, così come una seconda campagna osservata a settembre, legata alla vulnerabilità CVE-2025-21043. È importante sottolineare che non sono state identificate vulnerabilità sconosciute in WhatsApp nel corso dell’indagine.

Un aspetto cruciale è che la campagna LANDFALL risulta attiva già dalla metà del 2024, quindi mesi prima della divulgazione pubblica delle altre vulnerabilità. Lo spyware sfruttava la zero-day di Android/Samsung CVE-2025-21042 ben prima che venisse corretta.

La falla è stata patchata da aprile 2025, eliminando il rischio per gli utenti Samsung attuali. Successivamente, a settembre, Samsung ha corretto un’ulteriore vulnerabilità zero-day (CVE-2025-21043) nella stessa libreria di elaborazione delle immagini, rafforzando la protezione contro questo tipo di exploit.

L’analisi dell’Unità 42 fornisce una rara visibilità su un’operazione spyware avanzata rimasta attiva e non rilevata per mesi, offrendo importanti informazioni sugli abusi avvenuti prima della correzione delle vulnerabilità.

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Vertice tra Trump e Kim Jong Un? Sembra ci siano alte probabilità di incontro


Secondo quanto riferito, le agenzie di intelligence sudcoreane, tra cui il National Intelligence Service, ritengono che vi sia un’alta probabilità che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump tenga un vertice con il segretario generale del Partito dei lavoratori nordcoreano Kim Jong Un.

Il 4 novembre, il Servizio di intelligence nazionale della Corea del Sud ha informato i membri dell’Assemblea nazionale sulla situazione in Corea del Nord e su altre questioni.

Secondo i membri del Congresso, il National Intelligence Service ha dichiarato che esiste un‘”alta probabilità” di un vertice tra Trump e Kim Jong Un, spiegando che “Kim Jong Un è disposto a dialogare con gli Stati Uniti. Se le condizioni saranno favorevoli, cercherà di contattare la controparte statunitense”.

Secondo quanto riferito, anche il National Intelligence Service ritiene che “gli Stati Uniti e la Corea del Sud terranno esercitazioni militari congiunte di routine il prossimo marzo. Ciò rappresenterà una svolta nella situazione”.

Sul piano cyber, la Corea del Nord ha sempre puntato sullo sviluppo di un comparto hacker statale, impiegato sia per operazioni di spionaggio sia per campagne di cybercrime su larga scala. Negli ultimi anni, questi gruppi sono stati collegati a sofisticati attacchi contro piattaforme di scambio di criptovalute e istituzioni finanziarie, con l’obiettivo di aggirare le sanzioni internazionali e finanziare i programmi militari del regime. Secondo le stime, gli hacker nordcoreani avrebbero sottratto oltre 1,3 miliardi di dollari in criptovalute nel 2024, cifra che nel 2025 avrebbe già superato i 2 miliardi di dollari.

Abbiamo inoltre parlato più volte dei cosiddetti impiegati fantasma nordcoreani, professionisti IT che si fingono lavoratori remoti di altri Paesi per infiltrarsi nelle aziende internazionali e generare flussi di denaro a favore di Pyongyang.

In questo contesto, un eventuale incontro tra Stati Uniti e Corea del Nord potrebbe rappresentare non solo un tentativo di distensione diplomatica, ma anche un’opportunità per allentare le sanzioni e ridurre l’intensità delle operazioni cyber nordcoreane nell’ecosistema digitale globale.

Trump aveva già espresso la sua disponibilità a incontrare Kim Jong-un durante la sua visita in Corea del Sud. A questo proposito, il National Intelligence Service ha spiegato: “Sebbene non si sia svolto un vertice tra Stati Uniti e Corea del Nord, è stato confermato attraverso vari canali che la Corea del Nord sta conducendo segretamente attività in preparazione al dialogo con gli Stati Uniti”.

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La luce dell’anima


Meister Eckhart è uno dei più importanti teologi, filosofi e mistici del Medioevo cristiano, noto per i suoi numerosi sermoni in latino e tedesco. Questi sono peculiari per contenuto e forma e presentano un linguaggio semplice, con stile ermetico, a tratti paradossale. Eppure, a un’attenta analisi, essi rappresentano una manifestazione attiva del pensiero, una guida all’intima essenza di Dio.

Da acuto conoscitore del mistico domenicano, il traduttore Marco Vannini in questa raccolta presenta 25 sermoni, di cui cinque inediti, in latino e tedesco. La scelta dei sermoni trascende l’orizzonte temporale e invita il lettore a interrogarsi sulla potenza originaria che abita l’anima. La lettura è un itinerario che accompagna a vivere un’esperienza diretta con il divino, spogliato di ogni effigie e mediazione. Meister Eckhart, nelle sue prediche, distilla, attraverso il «distacco», il concetto di «luce nell’anima» con un’intensità teologica e mistica singolare. Il suo pensiero oscilla tra la filosofia classica e quella cristiana su questi punti: l’ascensione dell’umano verso la bellezza e il divino (Platone); la preminenza dell’intelletto puro (Aristotele); il «distacco», che libera l’anima dai limiti effimeri (Plotino); l’itinerario del rientrare in sé stessi (sant’Agostino).

La dottrina di Eckhart è radicale e limpida; la via per giungere al «distacco» passa necessariamente dalla conoscenza di sé stessi: «Chi vuole penetrare nel fondo di Dio deve prima penetrare nel fondo più intimo di se stessi; essenziale è ri-conoscerci nella realtà più profonda, in quella dello spirito che Eckhart chiama Grund der Seele, “il fondo dell’anima”» (p. 8). In questo «fondo», l’uomo si riconosce come spirito, come Dio è spirito. In questo «fondo» non vi è separazione né discontinuità, ma unità permanente: la realtà è la visione in cui non vi è né tempo né spazio, perché tempo e spazio sono coordinate intimamente connesse. In questo «fondo» «c’è una luce nell’anima dove mai è penetrato il tempo e lo spazio. Tutto ciò che il tempo e lo spazio hanno mai toccato, mai è giunto a questa luce. E in questa luce l’uomo deve permanere» (p. 60).

È in questo chiarore che l’uomo deve abitare; esso è la sua autentica essenza, la sua vera esistenza divina e spirituale. L’uomo che desidera «raggiungere la verità più alta, ricevere il dono divino del presente, generare nella stessa luce di Nostro Signore Gesù Cristo» (p. 52) deve essere distaccato, «abbandonare tutto ciò che è accidentale, tutto ciò che è sottomesso al tempo e allo spazio» (p. 149) e tendere all’«eterno presente» di Dio.

Nel «qui ed ora», nel «fondo dell’anima» non entra nessuna creatura né immagine di Dio, ma la pienezza della vita e del puro spirito. In questo amore, l’anima e Dio divengono una cosa sola, al di sopra di spazio e tempo. «Quando l’anima giunge alla pura luce, penetra nel nulla» (p. 52), e in questo «nulla» l’uomo deve permanere. Qui scompare ogni immagine, e l’uomo accoglie la rinuncia a ogni attaccamento, a ogni pretesa di voler sapere.

Con il distacco, l’uomo, attraverso la via negationis – nulla volere, nulla sapere, nulla avere –, si appropria della sua traslazione, vive l’istante misterioso, l’insondabile incontro del tempo con l’eterno, accoglie Dio nella sua essenza più pura. «Quando l’anima giunge nel luogo senza nome, nel luogo di Dio, essa riposa» (p. 68), rimane «nell’ora dell’eternità», conosce in Dio tutte le cose, come puro, nudo spirito, accoglie Dio per riversarsi in lui, cercarlo al di sopra del tempo «e vivere la pienezza del tempo, quando non c’è più il tempo» (p. 70) e «l’anima si è sottratta al tempo» (p. 73). Dio è «generato» incessantemente in questo essere umano, il quale, a sua volta, è sempre generato in Dio. Più l’uomo si denuda, più diventa simile a Dio e vive nella sua stessa beatitudine.

Il libro di Eckhart è un incoraggiamento a riscoprire il fascino dell’introspezione e la forza della luce che risplende, nascosta, dentro ogni uomo.

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New York fa causa a Facebook, Instagram, TikTok e YouTube per crisi di salute mentale tra i giovani


La città di New York ha intentato una causa mercoledì contro un gruppo di piattaforme di social media di spicco, come TikTok, YouTube, Instagram e Facebook, con l’accusa di aver contribuito a scatenare una crisi di salute mentale nei giovani.

“I giovani sono ormai dipendenti in massa dalle piattaforme degli imputati, il che interferisce notevolmente con le attività dei distretti scolastici e impone un pesante onere alle città, ai distretti scolastici e ai sistemi ospedalieri pubblici che forniscono servizi di salute mentale ai giovani“, si legge nella causa di 327 pagine.

Il sistema sanitario e ospedaliero, le scuole pubbliche e la città stessa affermano che, nell’intento di massimizzare la partecipazione giovanile, le aziende hanno trascurato la salute mentale dei giovani.

Meta, insieme a Facebook e Instagram, è citata nella causa, assieme a TikTok e alla sua casa madre ByteDance, mentre Google, tramite la sua sussidiaria YouTube, è anch’essa coinvolta.

La città sostiene che le aziende hanno causato un “disturbo pubblico” sotto forma di una crisi di salute mentale tra i giovani e le accusa di negligenza per aver progettato e commercializzato le loro piattaforme rivolte ai giovani “in un modo che sanno causare gravi danni”.

Le piattaforme degli imputati hanno innescato depressione, ansia, disturbi alimentari, autolesionismo e tendenze suicide tra migliaia di bambini, compresi i giovani della comunità dei querelanti di New York, a cui i querelanti di New York devono rispondere”, hanno scritto. “Gli imputati hanno creato una vera e propria crisi nazionale”.

La città di New York aveva già intentato una causa contro le aziende di social media in California nel febbraio 2024. Un portavoce ha affermato che la città ha ritirato la causa per avviare un caso simile a New York, il che le ha consentito di partecipare al contenzioso federale multidistrettuale.

Le aziende di social media sono da tempo sottoposte a controlli rigorosi per quanto riguarda l’utilizzo delle loro piattaforme da parte dei giovani e il loro impatto sui giovani. Numerosi stati, tra cui New York, hanno intentato cause legali simili contro TikTok e Meta, accusandoli di danneggiare la salute mentale dei bambini.

Il portavoce di Google, José Castañeda, ha dichiarato in una nota che la causa non comprende “fondamentalmente” il funzionamento di YouTube e ha lasciato intendere che le accuse “semplicemente non sono vere”.

YouTube è un servizio di streaming in cui le persone guardano di tutto, dagli sport in diretta ai podcast, fino ai loro creatori preferiti, principalmente sugli schermi TV, non un social network in cui le persone vanno per incontrarsi con gli amici“, ha affermato Castañeda.

I dirigenti del settore tecnologico sono stati ripetutamente citati in giudizio dal Congresso per rispondere a domande sulla loro gestione della sicurezza online dei bambini.

Gli amministratori delegati di Meta, Snap, TikTok, della piattaforma social X e Discord sono comparsi davanti a una commissione del Senato nel gennaio 2024, durante la quale il capo di Meta Mark Zuckerberg si è voltato e si è scusato con le famiglie presenti tra il pubblico che avevano perso i figli per cause legate ai social media.

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