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L'editoriale di @guidoscorza su un episodio che parla di pubblica amministrazione, #privacy negata e #discriminazione


!Politica interna, europea e internazionale

Riportiamo l'editoriale di Guido Scorza apparso sulla sua newsletter #PrivacyNewsweek

In caso di naufragio si dice prima le donne e i bambini.
Il senso è che sono loro da mettere in salvo per primi, di cui preoccuparsi di più, da rispettare di più.
E non è o non dovrebbe essere diverso quando si parla di diritti.
Figurarsi poi quando donne e bambini sono una persona sola come accade nel caso delle donne in dolce, dolcissima attesa.
Eppure nella società nella quale viviamo capita sempre più spesso di dover constatare che è vero esattamente l’opposto.

Dei diritti dei bambini ci preoccupiamo solo o quasi solo in casi estremi e delle donne, specie se in dolce attesa, ce ne preoccupiamo per lasciarle in fondo, verrebbe da dire in stiva, per tornare alla metafora della nave da sbarcare in condizione di emergenza.

E l’ultima conferma arriva da una storia che rimbalza da due piccoli comuni del torinese, inutile persino menzionarli, che nel bandire un concorso per commissari dei vigili urbani non hanno trovato niente di meglio da fare che chiedere alle donne di presentare, per poter partecipare a una prova fisica di ammissione, un test di gravidanza.

La scusa – o almeno quella che sembra una scusa - è che il test serve perché le donne in attesa non potrebbero sostenere la prova (una corsa di mille metri) ma, appunto, sembra davvero una scusa perché l’elenco delle persone che pur non essendo in attesa egualmente non potrebbero sostenere la prova per ragioni di salute diverse è, naturalmente, ben più lungo di questa newsletter.

E allora perché non limitarsi a chiedere un generico certificato di idoneità a sostenere la prova tanto agli uomini che alle donne?

Varrà certamente la pena approfondire ma i dubbi che si stia violando la privacy delle donne, in questo caso, hanno almeno le sembianze della certezza.

Per distrarvi da questa storia dal profumo antico, non posso che suggerirvi di navigare negli altri contenuti di questo numero di Privacy Newsweek e, in particolare, se ve la siete persa in passato di guardarvi la puntata de La privacy secondo te con Rita Dalla Chiesa che merita davvero.


Appuntamento al prossimo numero e buon week end.

Guido Scorza


https://e6g5d.emailsp.com/f/rnl.aspx/?jii=rvwwtt_a&x=pv&ji=qt1dh0=tuz/8b6.a=9g6e78h8f4a589::5&x=pp&t8h6dhq5&x=pp&t_:d5:a59da/&x=pv&0h=rxzxNCLM

in reply to The Privacy Post

possibile che dei comuni abbiano fatto una cosa così ignobile? Per selezionare personale che deve far rispettare la legge? Altro che privacy, Questa è una discriminazione bella e buona

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in reply to Gatta Cikova :verified:

è vero, ma Come ripeto da sempre la privacy è il canarino nella miniera: quando sta per soffocare vuol dire che i minatori devono scappare perché hanno i minuti contati

@privacypost@politica

Andrea Russo reshared this.

in reply to The Privacy Post

@The Privacy Post Bisognerebbe abolire immediatamente la polizia municipale e subito dopo i comuni: sono uno spreco di risorse e una delle più gravi e insidiose minacce alla legalità
in reply to Pëtr Arkad'evič Stolypin

Sul fatto che i comuni dovrebbero essere aboliti, sfondi una porta aperta: È quello che penso da anni e anni.
Sul fatto che siano una minaccia alla legalità, Sinceramente non ci avevo mai pensato, ma purtroppo hai perfettamente ragione
in reply to The Privacy Post

Retromarcia sul concorso per vigili urbani: “Via il test di gravidanza e la prova fisica”

Ci affidiamo al titolo perché La Stampa chiede un abbonamento per essere letta e non ho trovato la notizia da altre parti.

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