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link all'articolo intero del New York Times dove si parla del divieto di utilizzo di una lista di parole negli uffici federali:

nytimes.com/interactive/2025/0…




di seguito un pezzo dalla newsletter Da Costa a Costa di oggi.

(nota mia, dipende sempre dalle persone, alla fine, la tenuta di tutto il resto, ed è per questo che sono infastidita da chi dà tutto già per perso, se pensiamo che non si possa fare niente, allora tutto andrà male ancora più velocemente.
e questo non perché non si vede quanto la situazione sia grave, lo si vede, fino in fondo, ma l'unica cosa che possiamo fare contro il Male, è questa, fare la nostra parte, fosse anche solo per potersi guardare allo specchio la mattina.
è quello che vogliono loro, spaventarci e dividerci e farci pensare che hanno vinto.
è ora che rilegga IT, e poi Il Signore degli Anelli)

"È presto per sapere cosa otterrà Trump, è presto per sapere dove sono questi famosi limiti, dove li troverà. Lui proverà a fare tutto quello che potrà fare e di più. Torniamo al punto di prima: non sappiamo come andrà a finire. Però sappiamo che il resto del mondo non è condannato a essere spettatore di quello che Trump dice e fa. E questo ci dice qualcosa su dove troveremo la risposta alla domanda. Non sarà nelle leggi, non sarà nelle clausole di salvaguardia, non sarà nei pesi e contrappesi: sarà nella politica, nelle persone.

Certo che servono i pesi e i contrappesi, il bilanciamento dei poteri, le leggi e le clausole di salvaguardia. Ma le istituzioni, la politica, le scelte le fanno le persone. Una democrazia come quella statunitense non arretra perché la Costituzione è scritta male o perché le leggi non permettono di fermare un governo prepotente, non esistono leggi perfette e tutte le leggi si possono cambiare: arretra se chi può opporsi decide di non farlo, se chi riceve un ordine illegale decide di obbedire, se il Congresso decide di non difendere i suoi interessi e i suoi poteri, se le proteste sono inefficaci e impopolari, se i giudici decidono così e non colà. Arretra se le persone lo permettono.

In questo momento tutte le cose che Trump dice e fa generano innanzitutto paura: i terrorizzati interlocutori ne vengono paralizzati oppure spinti a lisciargli il pelo e rabbonirlo con le coccole. Fino a quando andrà così? Quando inizieranno a generare reazioni? Quando Trump inizierà a essere indebolito dalle conseguenze delle sue azioni?

Gli alleati trattati a pesci in faccia a un certo punto smettono di essere alleati. Qualcuno risponde alle cattive con le cattive. I governi che hai umiliato trovano un modo di farti male: prima o poi avranno l’occasione giusta. Gli altri si organizzano di conseguenza. L’Europa sa da tempo di doversi rafforzare moltissimo: lo dice Draghi, mica Trump. Sarebbe ora.

Poi ci sono le unintended consequences, gli effetti collaterali indesiderati. Il tentativo di spremere i paesi mediorientali perché aumentino la produzione di petrolio farebbe scendere i prezzi, che è quello che vuole Trump: ma farebbe anche molto male alla Russia. La Cina rischia di perdere la stampella russa o di trovarsi costretta a mollarla proprio mentre la sua economia traballante affronta nuovi dazi, e intanto si sta vendicando prendendosela con Tesla, che è legata mani e piedi proprio alla Cina.

In politica interna, la luna di miele finirà presto (i sondaggi dicono che sta già finendo). Toccherà trattare col Congresso e sarà dura. Arriveranno indagini su Tizio e Caio. Arriveranno anche quelli che il mio collega Matteo Bordone chiama tecnicamente i merdoni, chiedo scusa: siamo al terzo incidente aereo in un mese di licenziamenti di massa fra chi controlla la sicurezza di voli e aeroporti, per esempio, e magari i licenziamenti non c’entrano niente ma tra un po’ sarà difficile dare la colpa a quelli di prima.

Trump ci sta provando: a mettere i piedi in testa a tutti, a farsi largo a spintoni e forza bruta, a ignorare le leggi e il Congresso, a estendere i suoi poteri e pretendere obbedienza. Ci riuscirà solo se non incontrerà resistenza.

Questa è la mia forse deludente ma onesta risposta alla popolare domanda se gli Stati Uniti sono ancora o resteranno una democrazia. Non ci stava in un tweet.

In breve
– «E i Democratici? E i Democratici che fanno? Perché non fanno niente?!». I Democratici in realtà stanno facendo quello che riescono a fare essendo appena stati cacciati dalla Casa Bianca, dalla Camera e dal Senato: i ricorsi che hanno portato alla sospensione delle decisioni più estreme di Trump sono quasi tutti opera loro, sia a livello federale che locale. Al Congresso stanno complicando e complicheranno la vita ai Repubblicani, che hanno maggioranze risicatissime. Continueranno.

Il fronte su cui per ora non riescono a far niente è quello dei consensi, ne abbiamo parlato: in questo momento, infatti, su quasi tutte le grandi questioni la maggioranza della popolazione la pensa come Trump e i Repubblicani. Come recuperare terreno? Cosa bisogna cambiare? La discussione è in corso, i giochi si faranno innanzitutto nelle moltissime primarie in vista delle elezioni di metà mandato del 2026, la campagna sottotraccia è già partita: l’inizio della traversata."

nella foto, il vassoietto con la tazzina che marito mi ha portato a letto questa mattina, il caffè nel frattempo l'ho già bevuto 🥰



visto che sono come la particella di sodio nell'acqua quest'anno niente post su Sanremo 😄
ma chissà che un po' di contatti mi seguano in questo fediverso e il prossimo anno ci divertiamo 😜
(se non c'è Conti di più 😎)
in reply to Massimo Max Giuliani

@Massimo Max Giuliani so che moltə sono lì ma bluesky assomiglia al vecchio Twitter e mi sembra sia una cosa diversa da fb da quel che ho capito.
io ho bisogno di una cosa simile a fb, con la possibilità di fare post non pubblici ecc.
quindi il mio programma di migrazione è ora qui, poi buttare un occhio su pixelfed che sostituisce ig e vedere se iscrivermi anche su bluesky 🙂
poi ovvio che dipende da quali scelte faranno le persone a cui tengo, insomma tutto in evoluzione
in reply to Manuela Cherubin

@Manuela Cherubin sì, è un po' anche il mio piano. Qua è bello, l'uso è un po' quello di facebook con delle funzioni del blog che sono una figata. Ma siamo pochini ancora.
Puoi vedere se Mastodon intanto fa al caso tuo.
Questa voce è stata modificata (1 mese fa)
Unknown parent

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Massimo Max Giuliani
@Polibronson 🦋 sì! Qua è molto bello, mi piace l'ambiente, certo che siamo ancora pochini. Ma ci si lavora 😊
Friendica + Mastodon va già benone, poi se hai nostalgia di Instagram c'è Pixelfed (carino, non mi appassiona).


Unknown parent

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Manuela Cherubin
@Il Simone Viaggiatore sì, grazie del benvenuto! appena arrivata e devo ancora orientarmi.
tu sei l'amministratore che devo seguire per far capire di non essere un troll/bot, giusto?
non riuscivo a rintracciare l'informazione 😅
Unknown parent