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"Ottenere la cittadinanza nel paese dove si è scelto di vivere significa partecipare attivamente alla società del luogo. Significa accedere ai diritti, ma anche assumersi responsabilità e doveri. Significa uscire dall’ombra. Ma significa anche legalizzare il lavoro, contrastare lo sfruttamento, rompere il ricatto a cui inevitabilmente sono sottoposte le migliaia di persone senza documenti che per questo sono ancora più vulnerabili."
Yvan Sagnet
ilfattoquotidiano.it/2025/05/0…

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"Dovremmo tornare, ora soprattutto, alle questioni che riguardano la vita, il lavoro, il reddito, la libertà, non l’emotività del momento e l’ultima stronzata che ci riserva l’attualità politica – che di stronzate ne offre sempre di nuove."
#Referendum2025 #referendumcittadinanza #5SÌ
ossigeno.net/riappropriamoci-d…

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"Confini chiusi, push-back, stop ai ricongiungimenti familiari e “congelamento” del diritto d’asilo: l’Europa e il Regno Unito verso politiche migratorie sempre più aggressive e discriminanti."
ossigeno.net/a-proposito-di-re…

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5 giorni di lutto nazionale, è una ingiustizia! Per la morte di Silvio Berlusconi solo un giorno fu decretato!
ilpost.it/2025/04/23/lutto-naz…

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"Con l’appello alla sobrietà che arriva da un governo tutt’altro che sobrio (sarebbe fin troppo facile ironizzare, tra un mojito e una moltiplicazione del vino à la Lollo), vogliamo cogliere l’auspicio di un invito alla moderazione contro l’avidità e contro la dismisura.

Sobriamente, non si sta chiedendo nulla di troppo"
ossigeno.net/a-proposito-di-so…

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"Il richiamo alla sobrietà tradisce l’idea che chi intende celebrare la lotta partigiana contro il nazifascismo sia gente che ha bisogno di imparare le buone maniere, evidentemente.

Vorremmo pensarlo, ma questo governo, a partire dalla presidente Meloni, non ha mai speso parole chiare sull’antifascismo"
ossigeno.net/ora-e-sempre-e-so…

in reply to Davide Serafin

noi antifascisti non abbiamo le prove però ragioniamo... perché una destra premier non può partecipare a manifestazioni di liberazione dal fascismo né tantomeno dichiararsi antifascista?
Perché nel loro Ku Klux Klan c'è un giuramento che non glielo permette pena la pena di alto tradimento!

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Cosa realmente sta innescando la spirale bellicista?
"Come scrivo in Capitalismo feroce, quest’ultima potrebbe essere interpretata come il tentativo da parte della classe politica europea di perseguire un obiettivo di stampo smaccatamente ultraliberista: mettere in discussione l’intangibilità del welfare e della spesa sociale per imporre un nuovo regime di austerità da giustificarsi per mezzo di presunti rischi militari"
ossigeno.net/la-corsa-alle-arm…

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in reply to Davide Serafin

L’allarme bellico come cavallo di Troia per smantellare le tutele sociali è una strategia tanto cinica quanto efficace. Si alimenta la paura per spianare la strada all’austerità, sostituendo i diritti con la disciplina del mercato e la democrazia con la logica del profitto armato.

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"In una certa misura, Francesco è riuscito a intaccare la struttura millenaria della Chiesa, aprendo gli uffici di alto livello del Vaticano a donne e laici.
Tuttavia, per la maggior parte, questi sforzi caotici non hanno fatto altro che infastidire i conservatori e deludere i progressisti"
politico.eu/article/pope-franc…

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"È di questi giorni la notizia che, con i recenti eventi tenutisi in California e Idaho, sono ormai oltre 200mila le persone incontrate dal vivo dal Fight Oligarchy Tour di Bernie Sanders e Alexandria Ocasio-Cortez."
ossigeno.net/i-mille-fiori-che…

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Ah il sovranismo di Meloni s'è sciolto. Tutto lì. Forte con i disperati, debole con i forti.
Una miseria
#trumpmelonimeeting

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Il Consiglio Comunale di Gradisca chiede la chiusura del CPR. Il governo ascolterà?


La Consigliera comunale Alessia Facchin, insieme a tutti i membri della lista “Borghi per la Fortezza”, ha presentato una mozione in Consiglio Comunale che chiede la chiusura immediata del Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Gradisca d’Isonzo e l’abolizione di tutti i CPR presenti sul territorio nazionale.

La mozione è stata sottoscritta anche da consiglieri del Partito Democratico, Rifondazione Comunista e Al Centro le Persone.

L’iniziativa nasce dall’urgenza di mettere fine a un modello di detenzione amministrativa ritenuto disumano, fallimentare e pericoloso.

La comunità gradiscana ha manifestato più volte la propria contrarietà all’insediamento di grandi strutture detentive per migranti, come evidenziato in precedenti deliberazioni del Consiglio Comunale.

Il Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura ha recentemente denunciato la natura repressiva dei CPR italiani, evidenziando gravi violazioni dei diritti umani, come la somministrazione massiccia di psicofarmaci e trattamenti degradanti.

A rafforzare la richiesta della Consigliera Facchin e dei gruppi consiliari firmatari, arriva anche il comunicato congiunto delle cinque sigle sindacali – Siulp, Silf, Fp-Cgil, Sappe e Uil-Pa – che evidenziano le condizioni di lavoro insostenibili per il personale impiegato nel centro e la crescente pericolosità di una struttura che ormai non garantisce più sicurezza né dignità, né per gli operatori né per i trattenuti.

“La detenzione amministrativa non è una soluzione – dichiara Facchin – è un sistema fallimentare che produce esclusione, violenza e degrado.

La nostra comunità non può più tollerare questa presenza che mina la convivenza e i valori fondamentali della nostra Costituzione”.

Con la mozione, il Consiglio Comunale chiede:

- La chiusura immediata del CPR di Gradisca d’Isonzo e l’abolizione dei CPR in Italia.

- Una revisione radicale delle politiche migratorie, puntando su accoglienza, regolarizzazione e inclusione sociale.

- Verifiche urgenti di agibilità e sicurezza sulla struttura, per tutelare lavoratori e trattenuti.

- Campagne di sensibilizzazione in collaborazione con associazioni, sindacati, organizzazioni per i diritti umani e movimenti solidali.

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La richiesta di impeachment per Glauber Braga è un attacco dei Bolsonaristi alla democrazia brasiliana


La destituzione di Glauber Braga svela la selettività, l’autoritarismo e gli interessi oscuri nella Camera dei Deputati del Brasile.

Il deputato federale Glauber Braga (PSOL-RJ) è oggetto di un processo di destituzione che, più che un atto disciplinare, rappresenta un attacco diretto alla democrazia e un messaggio inquietante rivolto a chi osa sfidare i poteri costituiti. In sciopero della fame dal 9 aprile 2025, Glauber affronta un tentativo di silenziamento promosso da forze che operano nella Camera dei Deputati e che trovano in Arthur Lira (PP-AL) uno dei loro principali esponenti.

Il Consiglio di Etica ha approvato la destituzione del parlamentare con 13 voti favorevoli e 5 contrari, basandosi su un episodio isolato in cui Glauber avrebbe reagito ad aggressioni verbali contro la sua defunta madre. Ma questo argomento, usato come pretesto, serve solo a mascherare la vera motivazione del processo: punire esemplarmente chi ha osato denunciare il miliardario del “bilancio segreto” e affrontare direttamente Lira, l’architetto di un meccanismo di corruzione istituzionalizzata.

La pena è sproporzionata, ingiusta e scandalosamente selettiva. Glauber, noto per la sua condotta etica, ferma e combattiva, viene trattato come un criminale. Nel frattempo, parlamentari accusati di crimini gravissimi, come omicidi o coinvolgimenti con le milizie, restano impuniti e mantengono tutti i privilegi.

Il caso dell’ex deputata Flordelis, il cui mandato è stato revocato solo dopo essere stata formalmente accusata di aver ordinato l’uccisione del marito, e l’ancora più sconvolgente caso di Chiquinho Brazão, uno dei mandanti dell’assassinio della consigliera Marielle Franco, illustrano plasticamente questo contrasto brutale.

Brazão, nonostante sia stato arrestato per decisione della Corte Suprema, continua a ricevere lo stipendio da deputato, ad avere un appartamento funzionale a Brasília e a mantenere 24 assistenti nel proprio ufficio. La domanda è inevitabile: perché Glauber è trattato in modo diverso?

La risposta ha un nome: Arthur Lira. Durante la sua presidenza della Camera (2021–2023), Lira ha concentrato un potere senza precedenti, strumentalizzando il bilancio segreto per acquistare sostegno politico e silenziare le voci dissidenti. Le sue alleanze hanno garantito protezione agli alleati e persecuzione sistematica contro chiunque osasse opporsi.

Le denunce di Glauber hanno contribuito a svelare uno dei più grandi scandali nella storia recente del Parlamento, spingendo la Corte Suprema a dichiarare incostituzionale il bilancio segreto nel 2022. Da allora, è diventato bersaglio di persecuzioni orchestrate, culminate in questo processo politico mascherato da questione etica.

Arthur Lira, coinvolto in continue denunce per corruzione, riciclaggio di denaro e illeciti amministrativi, rappresenta il ritratto di un’élite politica che opera ai margini della democrazia. Sebbene abbia lasciato la presidenza della Camera, la sua influenza resta determinante, plasmando decisioni e zittendo oppositori. La sua figura incarna un modello di potere fascista, basato sul ricatto, sulla manipolazione delle risorse pubbliche e sull’intimidazione di chi non si piega.

Il tentativo di destituire Glauber Braga non è solo un’ingiustizia contro un parlamentare combattivo. È un sintomo allarmante del processo continuo di erosione democratica che il Brasile vive sin dal tentativo di colpo di Stato dell’8 gennaio 2023.

Ora l’attacco è più sottile — ma non meno pericoloso: si cerca di eliminare dal Parlamento chi rappresenta la resistenza, la coerenza e l’integrità.
L’esito di questo caso dirà molto sul futuro del paese.

Mantenere Glauber Braga in Parlamento è più che salvaguardare un mandato — è difendere il diritto di denunciare, vigilare, resistere e rappresentare con coraggio il popolo che l’ha eletto.

Invece, se la destituzione di Glauber dovesse procedere, il messaggio sarà chiaro: in questo Brasile, chi osa sfidare i padroni del potere sarà punito.

Pertanto ribadiamo #glauberresta #glauberfica.

Thais Bonini

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Il #GlobalClimateStrike torna l'11 aprile nelle piazze in tutta Italia. Ci saremo anche noi Parents!
Leggi il Manifesto “For Future” Sostenibile e Giusto:
parentsforfutureitalia.it/mani…

Sei un* attivista, un* artista, rappresenti una associazione, un movimento o un sindacato? Scrivici a info@parentsforfutureitalia.it
e aderisci al manifesto anche tu!

Tra i firmatari, qui su Mastodon:
@tarta @peacelink @fffitalia @amministratore @possibile
Leggi l'elenco al link... stiamo crescendo!



Albania, queste sono deportazioni: chi rimane in silenzio è complice


DEPORTATI! Una quarantina di persone sono state deportate in Albania.

Sì, non esistono altri termini per descrivere quanto sta avvenendo. Con l’ultimo “dl immigrazione” il centro di Gjader è stato trasformato in CPR, come ne esistono già tanti in Italia. E a finire nei CPR, ricordiamolo, possono essere anche persone nate o residenti in Italia da tempo che magari hanno avuto problemi col permesso di soggiorno, ad esempio perchè hanno perso il lavoro. I CPR, infatti, sono centri di detenzione amministrativa, un paradosso giuridico. Per dimostrare che il piano della destra avesse un senso hanno dovuto raccattare persone rinchiuse nei CPR del sud Italia per provare a riempire quello di Gjader.

Le domande che poniamo sono tante, tra cui:

- Dove sono stati trattenuti prima del trasferimento che è stato rimandato per diversi giorni?

- È garantita loro la possibilità di comunicare con familiari e legali? Se si, avviene sotto stretta osservazione delle forze di polizia? Se così fosse che modo potrebbero comunicare eventuali violenze subite come tristemente noto per tutti i CPR in Italia?

- Se dovessero avere accesso a misure alternative o vincere ricorsi contro la misura di espulsione, dove verranno rilasciati?

Il tutto avviene senza che vi sia appiglio legale con le direttive UE attualmente in vigore, anche se anche a livello comunitario si sta lavorando per autorizzare queste misure disumane. Né che vi siano reali necessità di avere posti disponibili nei CPR, garantiti già a sufficienza sul territorio italiano.

Noi continueremo a chiedere la chiusura non solo del CPR di Gjader ma anche di tutti quelli presenti in Italia perché rappresentano dei luoghi in cui i diritti umani vengono calpestati quotidianamente.

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