Avviso contenuto: La Cellula Coscioni di Milano organizza un incontro con Sonia Ambroset, autrice del libro dal titolo “Tu lo faresti? La relazione d’aiuto tra cure palliative e morte volontaria assistita”, Armando editore, per inserimento nel sito e invio all’indirizzario
La Cellula Coscioni di Milano organizza un incontro con Sonia Ambroset, autrice del libro dal titolo “Tu lo faresti? La relazione d’aiuto tra cure palliative e morte volontaria assistita”, Armando editore, per inserimento nel sito e invio all’indirizzario milanese, quando puoi.
L’appuntamento è per mercoledì 8 maggio, alle ore 18:30 presso Gilda Contemporary Art, Via San Maurilio 14, Milano.
L’evento – a partire dalla presentazione del libro con domande all’autrice – affronterà il tema dell’accompagnamento nel fine vita in una prospettiva concreta, che evidenzia le similarità e le differenze tra la scelta delle cure palliative e quella della morte volontaria assistita.
A presentare l’autrice Sonia Ambroset, sarà la giornalista Alessandra Pellegrini De Luca. Presenti Cristina Gilda Artese, direttrice artistica della galleria e Cristiana Zerosi, membro di giunta ALC e coordinatrice della cellula di Milano di ALC e Alice Spaccini, organizzatrice dell’incontro e membro della Cellula.
Avviso contenuto: È stata pubblicata la relazione delle Commissioni Regionali di Controllo Eutanasia (RTE) per l’anno 2023[1]. Introduzione ➡ Ulteriore aumento dei casi Il numero di casi segnalati di eutanasia nel 2023 sono stati 9.068 (contro gli 8.720 dello scorso anno),
È stata pubblicata la relazione delle Commissioni Regionali di Controllo Eutanasia (RTE) per l’anno 2023[1].
Introduzione
Ulteriore aumento dei casi
Il numero di casi segnalati di eutanasia nel 2023 sono stati 9.068 (contro gli 8.720 dello scorso anno), in aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Significa anche un incremento delle segnalazioni in rapporto con i decessi: 169.3632 (170.839 l’anno scorso), ossia il 5,4% (nel 2022 più 5,1% e nel 2021 più 4,5%).
Questa tendenza all’incremento è visibile su un periodo più lungo, sia in termini assoluti che in relazione al tasso di mortalità.
L’applicazione dell’eutanasia avviene in maniera accurata
Per 5 casi, ossia lo 0,05% (13 – 0,15% l’anno scorso), delle segnalazioni giudicate nell’ultimo anno, l’RTE ha deciso che il medico non ha agito in conformità con i requisiti di accuratezza durante l’applicazione dell’eutanasia, come stabiliti dalla Legge. Questa percentuale è inferiore rispetto agli anni precedenti e si mantiene molto bassa. Senza dubbio si può trarre la conclusione che la pratica olandese dell’eutanasia è molto accurata. Ciò significa che i medici, nella stragrande maggioranza, agiscono con prudenza. Per illustrare la pratica dell’applicazione della Legge, la relazione annuale contiene dieci pareri resi anonimi che concludono che i requisiti di accuratezza sono stati soddisfatti1.
Alla fine, osserva la RTE che detti, pochi, giudizi negativi avrebbero potuto essere evitati se il Codice Euthanasia 2022[3] fosse stato seguito correttamente dei medici.
Andamento delle segnalazioni
Il 2023 è stato il ventunesimo anno dopo l’entrata in vigore della Legge sul controllo dell’interruzione della vita su richiesta e del suicidio assistito (la Legge)[12], che ha legalizzato l’eutanasia e l’assistenza nei Paesi Bassi. L’RTE controlla ogni segnalazione di eutanasia rispetto ai requisiti stabiliti nella Legge. In questi ventun anni, 100.633 segnalazioni di eutanasia sono state giudicato dall’RTE. Di queste solo 138 (0,14%) non soddisfacevano i criteri di accuratezza. Finora nessun medico è stato condannato perché ha violato la Legge. La grande maggioranza dei giudizi non conformi è stata archiviata e solo in alcuni casi, da contare sulle dita della mano, i medici sotto processo sono stati assolti.
Il dibattito sociale
Anche il dibattito sociale e politico sull’eutanasia è continuato nel 2023. I principali argomenti hanno riguardato:
L’Eutanasia per anziani relativamente sani che soffrono della stanchezza di vivere. Nel 2023 una proposta di legge in tal senso è stata presentata alla Camera dei deputati[3]. Si tratta della riformulazione della proposta del 2020 e ha recepito le osservazioni del Consiglio di Stato. Visto il ritardo dell’insediamento del nuovo governo, non è ancora calendarizzata la discussione della proposta dal Parlamento. Nel settembre 2022 la Cooperativa Ultima Volontà (la CLW), promotrice di un farmaco letale per chi considera la sua vita compiuta senza soffrire di una malattia infausta, ha intentato una causa contro lo Stato olandese, sostenendo che il divieto della distribuzione e il possesso di tale farmaco lede al diritto di autodeterminazione. Nella sentenza del febbraio 2023 il Tribunale dell’Aia ha sentenziato che lo Stato può porre dei limiti all’autodeterminazione. La CLW ha appellato la sentenza. La discussione della causa è prevista nel giugno 2024.
Dal 1° febbraio 2024 l’eutanasia e l’assistenza al suicidio di minori tra 1 e 11 anni è legale seguendo l’esempio del Belgio. Detta legalizzazione non è stata inserita nella Legge ma il Ministero della Sanità ha preferito di estendere il Regolamento sull’Interruzione Tardiva e il Fine-vita di Neonati (LZA/LP). Sono previsti rigorosi criteri di accuratezza e il controllo delle segnalazioni obbligatorie dei medici che detti criteri siano rispettati è demandato alla Commissione Centrale di Esperti LZA/LP[4]).
L’RTE non interferisce in questi dibattiti.
Nel 2022 è stata prestata molta attenzione all’aggiornamento del Euthanasie Code 2018 che ha portato alla pubblicazione dell’Euthanasie Code 2022[5]. La maggiore integrazione riguarda l’eutanasia nel caso di un malato incosciente che aveva espresso la sua volontà sul fine-vita in una dichiarazione quando era ancora in grado di intendere e volere. Il Codice indica chiaramente gli standard di valutazione generali utilizzati dall’RTE. Questi sono tratti dai molti giudizi riguardo le segnalazioni giudicate. Il Codice crea chiarezza sull’applicazione dei criteri di accuratezza ed è quindi di grande importanza per il medico esecutivo. Il codice non è l’unico standard per il medico che applica l’eutanasia. Ad esempio, nel 2021 è stata pubblicata la nuova linea guida KNMG / KNMP (Ordini olandesi dei medici/farmacisti) per l’applicazione dell’eutanasia e del suicidio assistito[6].
Aumento della frequenza dell’eutanasia e della sedazione palliativa
Un’importante conclusione della quarta valutazione della Legge[7] è che la frequenza dell’eutanasia e della sedazione palliativa ha continuato ad aumentare durante il periodo il periodo preso in esame (2017-2022), al contrario di altre decisioni mediche riguardanti il fine vita. La distinzione tra eutanasia e sedazione palliativa e altre forme di gestione (intensiva) dei sintomi nella fase finale della vita è diventata un po’ più chiara nella pratica. Pare che la dimensione della “zona grigia” tra l’interruzione della vita da un lato e il controllo regolare dei sintomi dall’altro sembra essere diminuita: la percentuale di decessi in cui c’è stato un controllo intenso dei sintomi, in parte con l’obiettivo di accelerare la fine della vita, e/o sono state ridotte dosi di morfina più elevate del necessario. I medici hanno anche definito tali interventi come eutanasia più frequente di prima.
La richiesta di una spiegazione della crescente frequenza dell’eutanasia e della sedazione palliativa esiste da diversi anni. Nel 2019, l’Istituto Nivel ha condotto una ricerca sull’aumento delle richieste e le segnalazioni di eutanasia[8]. Ciò ha dimostrato che esiste una combinazione di vari fattori: l’invecchiamento della popolazione, il cambiamento delle cause di morte, l’aumento della conoscenza ed accettazione dei cittadini e l’evoluzione dell’assistenza sanitaria potrebbe avere un impatto. Detto studio mostra inoltre, che l’aumento del numero di casi di eutanasia potrebbe, ma certamente non solo, essere spiegato in parte dall’aumento del numero di decessi. Dopotutto, c’è anche un chiaro aumento della percentuale e del valore relativo di morti. Inoltre, l’aumento dell’eutanasia riguarda soprattutto le persone di età inferiore agli 80 anni.
L’invecchiamento non è un importante fattore esplicativo riguardo questo sviluppo. Anche la volontà dei medici di eseguire l’eutanasia o di fornire il suicidio assistito non è cambiata durante il periodo di studio. È stato riscontrato un netto aumento del numero di richieste di eutanasia, anche da parte di persone con diagnosi diverse dal cancro.
Colpisce anche il fatto che l’eutanasia comporti una significativa riduzione della vita in una percentuale leggermente maggiore delle segnalazioni rispetto agli anni precedenti. La spiegazione principale dell’aumento di detta frequenza è probabilmente dovuta a una crescente domanda, anche da parte di persone che non sono ancora nell’ultima fase della loro vita.
Rispetto alla valutazione precedente, in questo studio non sono stati osservati grandi cambiamenti nelle opinioni dei cittadini. C’è molto sostegno tra i cittadini per l’idea che tutti dovrebbero avere il diritto all’eutanasia e al suicidio assistito. Inoltre, un numero crescente di persone anziane era in grado di immaginare che a un certo punto avrebbero chiesto a un medico di porre fine alla loro vita. Sembra anche che ci sia un cambiamento nell’interpretazione del ruolo dell’empatia nell’interruzione della vita su richiesta nei Paesi Bassi, da parte dei cittadini, dei medici e dell’RTE, in cui l’esperienza personale del paziente riguardo la sofferenza è sempre più centrale della valutazione professionale di essa. Anche la continua secolarizzazione della popolazione potrebbe essere una ragione.
Che gli sforzi per fare conoscere la Legge ai cittadini da parte del governo, dei medici e delle associazioni sostenitrici di un fine vita volontario abbiano avuto successo risulta da un sondaggio, in cui una percentuale tra il 70% e l’80% dimostra di conoscere la legge. L’84% dei cittadini è favorevole o ha un’opinione neutra rispetto alla domanda La mia opinione è che ogni persona ha il diritto di disporre della propria vita e della propria morte. Soltanto il 16% era contrario.
Un altro dato interessante è che il 46%, quasi la metà degli elettori del partito Christen – Democratisch Appèl (Appello Cristiano Democratico – CDA) è a favore dell’eutanasia e dell’assistenza al suicidio.
L’aumento della frequenza della sedazione palliativa non è stato un obiettivo specifico all’interno di questo valutazione, ma il dato è ricavabile da altre fonti[9] [10]. Ciò ha dimostrato che i sintomi psicosociali ed esistenziali pesano più di prima nella decisione di iniziare la sedazione.
Inoltre, è più probabile che gli operatori sanitari considerino una combinazione di sintomi (fisici e di altro tipo) come non curabili (refrattari). Anche gli operatori sanitari hanno sperimentato una maggiore pressione per iniziare la sedazione palliativa. A volte la sedazione palliativa è vista dai pazienti e dai parenti come un diritto che possono utilizzare in un momento di loro scelta.
In pratica, la sedazione palliativa è attualmente vissuta meno come ultima risorsa ed è vista più come una parte normale delle cure palliative dagli operatori sanitari, dai pazienti e dai loro cari. Quest’ultima può applicarsi anche all’eutanasia. La maggiore enfasi sull’esperienza personale di sofferenza del paziente, eventualmente ma non necessariamente in accordo con la famiglia, nelle decisioni sull’eutanasia e sul suicidio assistito e la ridotta importanza del giudizio professionale del medico, possono aver contribuito a questo cambiamento.
Informazioni dettagliate sui casi giudicati
L’infografica che segue mostra i dati demografici dei casi giudicati nel corso del 2023:
Si segnala, in particolare, che, nella coorte di età che va dai 18 ai 40 anni, 52 pazienti soffrivano di un tumore e 22 di disturbi psichiatrici. Erano affetti, invece, da demenza 131 pazienti tra gli 81 e i 90 anni, e 141 segnalazioni tra coloro che si trovavano nella coorte di età tra i 71 e 80 anni. Tra coloro che avevano disturbi psichiatrici, 27 segnalazioni ciascuna riguardavano le coorti di età che vanno dai 51 ai 60 anni e quella dai 61 ai 70 anni. Per l’accumulo di disturbi legati all’età la maggioranza dei pazienti avevo un’età oltre 90 anni: si tratta di 224 segnalazioni su 349.
L’infografica che segue indica, invece, le patologie e le modalità di applicazione dell’eutanasia nel corso del 2023:
Di seguito alcune specifiche rispetto le patologie.
Demenza
Riguardo alla demenza, delle 328 segnalazioni, che costituivano il 3,6% del totale (nel 2022 erano state 288, ossia 3,2%), in 8 casi (contro i 6 dell’anno scorso) avevano coinvolto pazienti in uno stadio molto avanzato di demenza. Questi pazienti non erano più in grado di riconfermare la loro richiesta d’eutanasia. In questi casi la dichiarazione di volontà è stata decisiva per determinare la volontarietà della richiesta. Per questi casi, secondo una recente sentenza della Corte Suprema non va considerata solo la dichiarazione di volontà ma anche il contesto intorno al malato come la volontà espressa più volte dal malato di terminare la vita ai familiari o al medico curante, in più occasioni quando era ancora in grado di decidere.
In 320 casi (l’anno scorso erano stati 282), la demenza ha costituito la base della sofferenza nella fase iniziale. Si trattava di pazienti in una fase di demenza, in cui avevano ancora una visione (dei sintomi) della loro malattia, come la perdita di orientamento e personalità. Sono stati considerati capaci di esprimere la loro volontà per quanto riguarda la loro richiesta di eutanasia perché poteva ancora prevedere le conseguenze della loro richiesta.
Disturbi psichiatrici
Per 138 pazienti, ossia l’1,5% del totale (nel 2022 erano stati 113, ossia l’1,3% del totale), la sofferenza era causata da uno o più disturbi psichiatrici. Di questi casi il medico segnalante è stato:
uno psichiatra in 56 volte (contro le 29 dell’anno precedente);
un medico generico curante in 35 volte (contro le 29 dell’anno precedente);
uno specialista in medicina geriatrica in 10 volte (contro le 3 dell’anno precedente);
un altro medico in 37 casi (contro i 51 del 2022);
In 70 casi (contro gli 83 del 2022) in cui l’eutanasia è stata concessa a un paziente sulla base dei suoi disturbi psichiatrici, il medico esecutivo era affiliato al Centro Esperienza Eutanasia (Centro). Nei giudizi in cui i disturbi psichiatrici costituiscono la base della sofferenza, il medico deve mostrare grande cautela. Si osserva inoltre che è obbligatorio la consulenza di un terzo medico psichiatra. Per i casi complessi di eutanasia applicati dal Centro la richiesta è discusso infine da un comitato composto da uno psichiatra, un etico e un giurista. La prudenza è confermata dal fatto che il Centro accoglie mediatamente circa l’8% delle richieste ricevute da malati psichiatrici.
Esempio di richiesta accolta da parte di un malato con disturbo psichico
Il caso riguardava un disturbo ossessivo-compulsivo, nessuna alternativa ragionevole.
Una donna, tra i diciotto e i trent’anni, soffriva di disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) fin dalla giovane età. Questo disturbo si manifestava nella paura della contaminazione e del perfezionismo e contribuiva anche allo sviluppo di un disturbo alimentare. Un anno prima della morte, alla donna erano state diagnosticate anche le caratteristiche di un disturbo dello spettro autistico.
A causa dei suoi disturbi mentali, la donna aveva difficoltà a dare sostanza alla sua vita e non amava le attività. Non avrebbe mai potuto essere all’altezza degli elevati standard di perfezione che si era prefissata a causa del (DOC) e si è punita con l’autolesionismo. La donna aveva difficoltà a elaborare ciò che le capitava nella vita quotidiana e aveva difficoltà a stabilire e mantenere contatti sociali. La donna soffriva per l’enorme pressione che sentiva costantemente e non voleva soffrire ulteriormente.
Il medico ha riscontrato che la donna aveva consapevolezza e comprensione della malattia e che era consapevole delle sue prospettive e delle conseguenze della sua richiesta di eutanasia. Anche lo psichiatra indipendente e il consulente consultato dal medico (medico SCEN) erano del parere che la donna potesse decidere per quanto riguarda la sua richiesta di eutanasia.
Il fascicolo della segnalazione ha mostrato che la donna era stata sottoposta a molti trattamenti psichiatrici per quasi tutta la vita. Questi non riuscivano a superare i suoi pensieri e le sue azioni compulsive e non offrivano alcuna prospettiva. Lo psichiatra indipendente ha concluso che sia i trattamenti volti a ridurre i sintomi che le cure di supporto ricevute non avrebbero potuto ridurre la sofferenza della donna. Al contrario, i sintomi erano solo peggiorati con il tempo e attraverso i vari tentativi di trattamento. Secondo lo psichiatra indipendente, non c’erano più opzioni di trattamento. Il consulente consultato condivide questo punto di vista.
A causa della giovane età della donna, il medico aveva discusso la richiesta di eutanasia dal punto di vista morale con colleghi con i quali si era consultato a lungo. Una proposta di trattamento, la stimolazione cerebrale profonda era ancora una possibilità. È stato studiato se questo trattamento potesse essere un’opzione ragionevole per la donna. Invece la donna non riusciva più a trovare la motivazione necessaria per sottoporsi a questo trattamento lungo e intensivo.
L’RTE ha giudicato che i medici intervenuti hanno rispettato i criteri di accuratezza previsti dalla Legge.
L’accumulo di malattie legate all’età
L’accumulo di malattie legate all’età si definisce come poli patologia, e si declina, appunto, con la manifestazione di più patologie come la cecità, la sordità, l’osteoporosi, la decalcificazione delle ossa (con le relative conseguenze), l’artrosi (con l’usura delle articolazioni), problemi di equilibrio, declino cognitivo. Tali patologie possono essere la causa di sofferenze insopportabili e senza prospettive di miglioramento.
Questi disturbi, spesso degenerativi, di solito si verificano nell’età più elevata e possono formare una somma di disturbi correlati. Possono portare a sofferenze che in connessione con la storia della malattia, la biografia, la personalità, il modello di valore e la capacità di sopportazione del paziente è vissuto dal paziente permanentemente come insopportabile. Nel 2023, l’RTE ha ricevuto 349 segnalazioni in questa categoria, ossia il 3,8% dei casi (nel 2022 erano state 307, ossia il 4,6%) .
Infine, al momento della registrazione delle segnalazioni, la RTE utilizza la categoria residua altre affezioni. Si tratta di condizioni non classificabili tra le categorie precedentemente indicate, ad esempio una sindrome del dolore cronico o una rara malattia ereditaria, e che rappresentano 203 segnalazioni, ossia il 2,2% dei casi (l’anno precedente erano state 212, ossia 2,4%).
Medico segnalante e luogo del decesso
L’infografica che segue fornisce, invece, informazioni sul medico segnalante e il luogo in cui il decesso è avvenuto:
Per quanto riguarda gli specialisti ospedalieri, si segnala che in 62 casi si trattava di psichiatri.
Il Centro Esperienza Eutanasia
Considerando la complessità di alcuni casi, sovente, il medico che applica l’eutanasia consulta il Centro Esperienza Eutanasia[11]. Il compito del Centro è, oltre al supporto e l’informazione a medici curanti, l’intervento diretto nell’applicazione dell’eutanasia.
Anche i medici che per ragioni ideologiche non applicano l’eutanasia oppure non vogliono intervenire quando si tratta di pazienti non (ancora) nello stato terminale o nei casi complessi (circa 20% dei medici olandesi), rimandano sovente loro pazienti al detto Centro. Capita anche che il paziente o la sua famiglia cercano contatto direttamente con il Centro.
Durante il 2023, il Centro ha ricevute 4.508 richieste di assistenza contro 4.159 nel 2022 (più 8,6%). Di queste, 1.269 (28,1%) sono state accolte. Nel 2022 erano, invece, state accolti 1.204 casi (28,9%).
Richieste ricevute e malattie
Le richieste ricevute riguardavano le seguenti malattie:
904 casi (20%) erano pazienti affetti da tumori;
898 pazienti (20%) soffrivano di patologie psichiatriche. Tra di essi, sono stati accolti 70 casi (7,8%);
631 segnalazioni (14%) erano inerenti alle cosiddette polipatologie, ossia le combinazioni di affezioni dovute all’invecchiamento. Di esse ne sono state accolte 151, ossa il 23,9%.
586 pazienti (13%) soffrivano di demenza, e, di queste segnalazioni, ne sono state accolte 134, ossia il 22,9%;
410 casi (9%) hanno riguardato le affezioni del sistema nervoso (ad esempio, la SLA);
406 pazienti (9%) soffrivano di una combinazione di affezioni;
673 casi, ossia il 15%, erano legati a pazienti con malattie somatiche;
L’aumento del numero di persone di età inferiore ai 30 anni con sofferenza psichiatriche è significativo: si sono registrate 322 richieste contro le 208 dell’anno precedente. Tuttavia, la maggior parte dei richiedenti aveva ritirato la domanda dopo aver consultato i collaboratori del Centro, spesso perché è ancora possibile un trattamento alternativo ragionevole e quindi le richieste non soddisfano i criteri di accuratezza.
Motivazioni per il mancato accoglimento della richiesta
Per quanto riguarda le richieste non accolte, o non potevano essere più accolte, si ha la seguente distribuzione:
1.037 casi (ossia il 32%) per il decesso per cause naturali del paziente;
777 casi (ossia il 24%) per il ritiro della richiesta da parte del paziente;
551 casi (ossia il 17%) sono state rigettate per mancanza di soddisfacimento dei criteri di accuratezza;
292 casi (ossia il 9%) sono sono stati chiusi per mancanza di autorizzazione;
227 casi (ossia il 7%) per il ritiro da parte del medico curante;
65 casi (ossia il 2%) per il suicidio del paziente;
32 casi (ossia l’1%) per il decesso in seguito alla sedazione profonda;
A queste casistiche, va aggiunta la dicitura più generica “Altro”: essa rappresenta 258 casi, ossia l’8%.
Complessità dei casi
Per quanto riguarda la complessità dei casi, nel 2023, il Centro è intervenuto per:
pazienti psichiatrici in 70 casi, ossia il 50,7% del totale dei pazienti sofferenti di problemi psichiatrici. Nel 2022, erano stati 65, ossia il 57,5%;
pazienti dementi in 134 segnalazioni, ossia il 40,9% di chi aveva una demenza. Nel 2022, erano stati 119, vale a dire il 41,4%.
pazienti con un accumulo di affezioni in 151 casi, ossia il 43,2% di chi soffriva di tali affezioni. Nel 2022 erano stati 123, ossia il 42,7%.
Più di tre quarti dei malati deceduti in seguito all’eutanasia o l’assistenza al suicidio aveva un età da 75 anni in poi. L’RTE ha ritenuto che per tutte le segnalazioni il Centro abbia rispettato i criteri di accuratezza previsti dalla Legge.
Informazioni al personale sociosanitario
Oltre all’applicazione dell’eutanasia e l’assistenza al suicidio, il Centro fornisce informazione a medici e altri collaboratori sociosanitari. Tra di essi:
165 erano presentazioni del Centro a collaboratori sociosanitari;
2.378 erano risposte a domande pervenute all’Infopoint telefonico;
487 erano partecipanti a corsi di formazione;
517 erano accompagnamenti e supporto a medici e psichiatri.
La “duo-eutanasia” (o eutanasia di coppia)
Per 66 segnalazioni (nel 2022 erano state 58), è stata concessa l’eutanasia contemporaneamente a 33 coppie (nel 2022 erano state 29). Va da sé che ogni caso deve soddisfare individualmente i criteri di accuratezza richiesti dalla Legge. Inoltre, entrambi i partner devono essere visitati da un consulente differente per garantire la valutazione indipendente della richiesta.
Casi non conformi a requisiti di accuratezza
Per confermare la severità dell’RTE nel giudicare le segnalazioni, seguono sinteticamente 5 casi su 9.068, ossia lo 0,05% del totale (nel 2022 erano stati 13 su 8.770, quindi lo 0,16%).
I giudizi sono stati inviati al Pubblico Ministero e al Comitato disciplinare dell’Ordine dei Medici. Quindi, l’RTE verifica se il medico abbia seguito le linee guida sulla base dell’Euthanasie Code 2022 che contengono le interpretazioni dei requisiti di accuratezza e dei chiarimenti soprattutto riguardano i casi complessi (demenza, malati psichiatrici ecc.).
I requisiti stabiliti dalla Legge – articolo 2[12], sono:
deve trattarsi di una richiesta volontaria, consapevole, incondizionata e ben ponderata del paziente;
deve trattarsi di una sofferenza insopportabile, senza alcuna speranza di miglioramento per il paziente;
il medico abbia informato il paziente della situazione clinica in cui si trovava e sulle prospettive che ne derivano;
il medico e il consulente devono giungere alla convinzione che per la situazione in cui il paziente si trova non vi è alcun’altra soluzione;
deve essere consultato almeno un altro medico indipendente, non coinvolto nella cura del paziente;
l’eutanasia e l’assistenza al suicidio devono essere attuati in maniera scrupolosa dal punto di vista medico;
Nel 2023, l’RTE è giunta cinque volte alla conclusione che il medico non aveva rispettato i criteri di accuratezza nell’esecuzione dell’eutanasia. In un caso, si trattava del criterio per quanto riguarda la consultazione, due relazioni riguardavano la grande cautela che deve essere esercitata se la richiesta di eutanasia è (prevalentemente) il risultato di una sofferenza derivante da un disturbo mentale, una relazione riguardava una combinazione di disturbi fisici e di un disturbo mentale, Si sarebbe dovuta usare molta cautela e in un caso l’esecuzione è stata negligente dal punto di vista medico. Per i giudizi si rimanda alla relazione annuale[1].
Nel capitolo 3 della relazione sono descritti:
5 esempi di segnalazioni delle malattie più frequenti:
5 esempi di segnalazioni ordinate per criterio di accuratezza;
4 esempi di malati con un affezione particolare;
Si rimanda alla relazione per l’anno 2022 per la descrizione di casi analoghi[13].
Note
[1] Regionale Toetsingscommissie Euthanasie Jaarverslag 2023 (Relazione Annuale 2023 delle Commissioni Regionali di Controllo Eutanasia). La relazione è scaricabile dal sito dell’RTEe a breve saranno disponibili le relazioni in inglese, spagnolo, francese e tedesco
[2] Centraal Bureau voor de Statistiek; Overlijden, geslacht en leeftijd (Ufficio Centrale di Statistico; decessi, gender e età), febbraio 2024
[3] Wetsvoorstel toetsing levensbegeleiding van ouderen op verzoek (Proposta di legge sull’assistenza a morire su richiesta di persone anziane), novembre 2023
[4] Wijziging regeling beoordelingscommissie late zwangerschapafbreking en levensbeeindiging pasgeborenen (LZA/LP) naar aanleiding van de levensbeeindiging van kinderen van 1-12 jaar (Cambiamento del regolamento riguardo la Commissione di controllo dell’aborto tardivo e il fine-vita di neonati conseguente il fine-vita di minori tra 1 e 12 anni), gennaio 2024
[5] RTE – Euthanasiecode 2022 (Codice Euthanasia 2022). La versione 2018 è tradotta in italiano nella mia pubblicazione Fine-vita volontario in Olanda – per chi ne vuol sapere di più”, edita da NewPress Edizioni, Lomazzo
[6] KNMG – Richtlijn uitvoering euthanasie en hulp bij zelfdoding. (Linee guida per l’applicazione dell’eutanasia e della assistenza medica al suicidio). Per la traduzione delle linee in italiano si rimanda alla mia pubblicazione Fine-vita volontario – Linee guida per l’applicazione dell’eutanasia e della assistenza medica al suicidio edita da NewPress Edizioni, Lomazzo
[7] Vierde Evaluatie Wet toetsing levensbeeindiging op verzoek en hulp bij zelfdoding (Quarta valutazione della Legge controllo dell’interruzione della vita e assistenza al suicidio), 2023, Zonmw
[8] Ontwikkelingen van het aantal euthanasiegevallen en de achterliggende factoren (Evoluzione del numero di casi di eutanasia e fattori sottostanti), 2019, Nivel
[9] Public and physicians’support for euthanasia in people suffering from psychiatric disorders: a cross sectional survey study, 2019, BMC Medical Ethics
[10] Changes in the use of continuous deep sedation in the Netherlands, marzo 2024, M.T. Heijltjes, Università di Utrecht (NL)
[11] Expertisecentrum Euthanasie 2023 in beeld (Centro Expertise Eutanasia – i dati del 2023), marzo 2024
[12] Wet toetsing levensbeeindiging op verzoek en hulp bij zelfdoding (Legge controllo dell’interruzione della vita e assistenza al suicidio), 2002. Per la traduzione si rimanda al sito Fine vita volontario
Avviso contenuto: Proposta indirizzata a Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Azione, Italia Viva, +Europa e Alleanza Verdi e Sinistra La proposta che segue è basata su una profonda conoscenza del tema a livello mondiale, che più di una persona, impegnata nella promozi
Proposta indirizzata a Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Azione, Italia Viva, +Europa e Alleanza Verdi e Sinistra
La proposta che segue è basata su una profonda conoscenza del tema a livello mondiale, che più di una persona, impegnata nella promozione di una legge nazionale sull’assistenza a morire, ha definito quasi unica in Italia.
Studi hanno dimostrato che la possibilità di avere una via d’uscita nel caso di sofferenze infernali, porta serenità a migliaia di malati, anche se non sempre chiedono di accedere all’assistenza a morire.
Uso la definizione “assistenza a morire” perché, in base al sondaggio della Federazione Mondiale delle Associazioni per il Diritto a Morire (World Federation Right to Die Societies), le parole eutanasia e suicidio che in molti paesi hanno un significato negativo. Quindi nel seguito di questo documento, l’Assistenza a Morire (AaM) riguarda l’eutanasia e l’assistenza al suicidio.
Considerando l’orientamento del governo in carica riguardo l’AaM, non favorevole ad una legislazione, ritengo che il disegno di legge “Bazoli” (DDL 104 a.), eventualmente integrato con gli sviluppi della giurisprudenza successiva sia il “superminimo”, ossia sia come un pugile che si mette nell’angolo del ring ricevendo solo cazzotti senza potersi difendere adeguatamente (vedi DDL 1083 b.). Nonostante questa critica, ritengo importante che i due DDL proseguano l’iter parlamentare come primo passo per legiferare sul fine-vita volontario, rispettando la sentenza 242/19 della Corte costituzionale.
A mio avviso sarebbe preferibile la presentazione di una proposta di legge che comprende tutti gli aspetti dell’AaM (il “supermassimo”) come spiegherò in seguito. Certamente detta proposta richiede tempo per lo studio della tanta informazione disponibile
Il modello olandese, che costituisce la base legislativa delle norme di Belgio, Lussemburgo, Spagna, Portogallo, Nuova Zelanda e Canada;
Il modello dell’Oregon applicato in 11 stati americani (e in discussione in altri 5), negli stati Australiani ed in Canada (con modifiche basate sul modello olandese).
Tra i due, è preferibile il modello olandese come applicato dal Parlamento spagnolo con le opportune modifiche. Il modello “Oregon” prevede, che la prescrizione di un medico per la medicina letale è consegnata al malato che decide successivamente quando somministrarla (circa 35% dei malati rinuncia), che la malattia deve essere terminale, cioè, si prevede il decesso entro 6 mesi, quindi, discrimina i malati cronici con sofferenze infernali ma non è previsto il decesso entro tale termine e malati psichiatrici.
In base a detta analisi che la soluzione preferibile sarebbe:
Una legge che contiene i criteri di principio per accedere all’AaM.
Una memoria che approfondisce detti criteri per l’applicazione dell’AaM. Detta memoria, dopo l’approvazione della legge, deve essere trasformata in una “Linee Guida per l’assistenza a morire”, pubblicata e aggiornata dal Ministro della Salute.
Il vantaggio di questo metodo è, che gli aggiornamenti e gli sviluppi della medicina possono essere recepite nelle Linee Guida senza dover passare per il Parlamento.
Un esempio di una legge sull’AaM troppo dettagliata è quella in vigore nello stato australiano di Victoria che prevede ben 62 paletti che, di fatto, rende inapplicabile detta legge. Senza pretese di essere completo, segue una rassegna della documentazione che meglio serve per la stesura della proposta di legge e la memoria.
Le linee guida per i medici, in lingua spagnola, per l’applicazione dell’AaM: Manuel de buenas pràticas en Eutanasia – Ley Organica 3/2021 la regulacion de la eutanasia Goberno de Espana Ministero de Sanidad;
L’interpretazione dei criteri di accuratezza della legge olandese del 2002 da parte della Commissione di Controllo Eutanasia nei Paesi Bassi. Una versione in italiano è disponibile anche nel mio libro Libertà di scegliere.Fine-vita volontario in Olanda
Stato Australiano di Victoria (AU): Ministerial Advisory Panel Assisted Dying del luglio 2017. Il documento è stato il punto di partenza per la stesura della legge sull’assistenza a morire. Il rapporto prevede 68 paletti che nella pratica hanno causato grosse difficoltò nella sua applicazione. Infatti, attualmente sono in discussione nel Parlamento proposte per allentare le restrizioni previste senza intaccare la sostanza della legge. A mio avviso non è l’esempio di copiarla tout court. Interessante è l’appendice 3: Safeguards and jurisdiction comparison. Si tratta del confronto tra le proposte della commissione e le leggi in vigore in 5 stati americani, Canada, Belgio e Olanda.
Linee guida olandesi per l’applicazione dell’eutanasia e dell’assistenza medica al suicidio. Una versione italiana è disponibile nel mio libro Fine-vita volontario in Olanda: Linee Guida per l’Applicazione dell’Eutanasia e dell’Assistenza Medica al Suicidio.
Model Practice Standard for Medical Assistance in Dying (MAID), pubblicate nel 2023 in Canada.
Oregon Death with Dignity Act Access: 25 years of analysis pubblicato ad ottobre 2023 sul BMJ Journal – Supportive & Palliative Care.
Paesi Bassi – quarta valutazione della legge del 2002 “Interruzione della vita su richiesta e assistenza al suicidio”, un mio lavoro presto in pubblicazione sulla Rivista di Bioetica.
Clinical criteria for physician aid in dying, pubblicato a marzo 2017 sul Journal of Palliative Care 1° marzo 2017.
L’esperienza acquisita durante i primi casi di suicidio assistito in Italia e i protocolli redatti da alcune regioni;
Non spetta a me indicare la strategia politica per la presentazione del disegno di legge, comunque, mi prendo la libertà di dare qualche suggerimento:
Nelle leggi in vigore nei vari paesi/stati si prevede che la valutazione della prima richiesta di AaM spetti al medico curante. Detto medico conosce la storia biologica del paziente e/o le sofferenze infernali che la malattia può causare. È obbligatoria la valutazione di un secondo medico specializzato nella valutazione delle richieste e preferibilmente specialista nella natura della malattia del richiedente. In Olanda e Nuova Zelanda esistono registri di medici chiamati medici SCE (Supporto e Consultazione Eutanasia. SCE) che hanno avuto una formazione specifica. Il medico curante chiede il loro intervento per detta valutazione. Non dover ricorrere ai Comitati snellisce la procedura e il tempo per accogliere la richiesta può ridursi persino ad alcuni giorni. È preferibile includere nella legge un periodo di implementazione per poter informare i cittadini e formare i medici prima dell’entrata in vigore della legge.
Né nella legge 219/17 né nella sentenza 242/2019è prevista l’obiezione di coscienza. A mio avviso non conviene inserirla nel disegno di legge o concederla in seguito a richieste durante la discussione parlamentare. Per esempio, in Spagna è prevista ma il medico deve dichiarare la sua obiezione che poi è registrata in un registro aperto al pubblico. In altri paesi è prevista la raccomandazione dagli Organi Professionali Sanitari per indirizzare il paziente ad un collega medico. A mio avviso, il medico curante che rifiuta la valutazione di una richiesta di AaM dovrà essere obbligato a indicare un suo collega disponibile, fornendolo tutte le informazioni per facilitare detta valutazione. In tal modo si evita lo shopping per trovare un medico disponibile.
Prevedere una Commissione di Controllo Eutanasia che giudica a posteriori le segnalazioni da inviare, obbligatoriamente, dal medico che ha applicato l’AaM. Detta Commissione (prevista in tutti i paesi dove è legalizzata l’AaM) dovrebbe pubblicare un rapporto annuale sui risultati delle segnalazioni ricevute entro un determinato numero mesi trascorsi nell’anno in esame. Altresì è importante indicare nella memoria la procedura da seguire nel caso che un medico non abbia operato secondo i criteri fissati dalla legge/linee guida come la segnalazione al Pubblico Ministero e il comitato disciplinare dell’Ordine Nazionale dei Medici.
Durante la mia ricerca dell’AaM in Olanda, mi sono stati molto utili gli esiti di interviste e incontri con medici, famigliari di malati deceduti in seguito all’AaM, politici, attivisti e non per ultimo con il Presidente della Commissione per il Controllo Eutanasia nei Paesi Bassi.
Per realizzare quanto detto sopra, propongo di creare un gruppo di lavoro a “campo largo” composto da esperti nella tematica di fine-vita come politici, giuristi, etici, medici ed altri con il compito di preparare un disegno di legge insieme con una memoria che comprende tutti gli aspetti dell’AaM.
Una Memoria dettagliata sarà la base per le Linee Guida chiare perché si eviti l’insicurezza sull’interpretazione nell’applicazione dell’AaM. Si evita inoltre la valanga di battaglie legali ed i ricorsi che indubbiamente sorgeranno con una legge alla “Bazoli”.
In base alla mia esperienza consiglio di fare intervenire rappresentanti di paesi dove sono in vigore leggi che consentono l’AaM. Poi in base al risultato di questa indagine si potrebbe decidere di visitare alcuni paesi per prendere atto concretamente del funzionamento dell’AaM e dialogare con gli organi istituzionali incaricati del controllo della corretta applicazione della legge tra l’altro per prendere atto delle colle di bottiglie che si sono verificate in pratica nel corso degli anni.
In tutti i paesi dove sono state adottate leggi che permettono l’AaM, prima della loro discussione nel Parlamento, i sondaggi mostravano che la (larga) maggioranza dei cittadini era a favore di una legislazione dell’AaM.
Secondo il 57° Rapporto del Censis capitolo II “La società italiana al 2023”, il 74% dei cittadini è a favore di una legge che regoli il fine vita, con l’82% degli abitanti del Nord-Est che si dicono favorevoli.
È implicito che detta grande maggioranza sia un supporto importante per proporre una legge sull’AaM. Consiglio quindi, contemporaneamente alla stesura del disegno di legge e la memoria, di promuovere un sondaggio statisticamente valido e articolato (età, etnia, gender, religione, educazione, formazione scolastica ecc.). Sulla rete si trovano molteplici esempi di un tale sondaggio come quello effettuato in Uruguay, sondaggio diviso tra cittadini e medici.
L’argomentazione usata da chi è contrario alla legislazione non è altro che una fake news per le ragioni seguenti:
Le stesse associazioni pro-AaM sono molto attente al fatto che la legge sia applicata dai medici correttamente;
Non vi sono state alcune segnalazioni di AaM applicate per motivi economici;
È falsa l’affermazione che i malati che chiedono l’AaM siano scarti e/o abbandonati. Una prova è che in Belgio e Olanda quasi 100% dei malati deceduti in seguito all’AaM ricevevano le cure palliative, 92% in California, 90% in Oregon e 80% in Canada;
È immatura la strategia di non legiferare per il rischio di abusi. È come dire “aboliamo i semafori perché qualcuno passa con il rosso”. In presenza di oltre 250.000 casi di AaM nel mondo dopo l’introduzione di leggi che permettono l’AaM nei vari paesi, non è escluso che si sia verificato qualche abuso, ma vi sono tracce di denunce che hanno avuto come conseguenza la condanna di un medico per tale reato. È chiaro che la legislazione dell’AaM previene un tale reato e protegge i medici dalla incriminazione per il reato di omicidio, come altri collaboratori sociosanitari italiani che attualmente commettono “il reato di omicidio” per motivi compassionevoli per terminare le sofferenze infernali di un malato su sua richiesta, spesso con l’approvazione dei familiari.
Per maggiore dettagli si consiglia di leggere La morte medicalmente assistita ci mette davvero su un pendio scivoloso che ci fa finire nel baratro? Johannes Agterberg, Rivista di Bioetica 1/2021
Concludo informandovi che l’AaM è legalizzata, anche se con modalità diverse, in Olanda, Belgio, Lussemburgo, Germania, Austria, Italia, Spagna, Portogallo. Insieme, questi Stati rappresentano più della metà della popolazione dell’UE.
Note sui riferimenti legislativi italiani
Senato della Repubblica – DDL S. 104 del 24 marzo 2024 Disposizione in materia di morte volontaria medicalmente assistita. Primo firmatario il senatore Bazoli
Senato della Repubblica – DDL S. 1083 del 31 marzo 2024. Modifiche all’articolo 580 del Codice penale e modifiche alla legge 22 dicembre 2017 n. 219, in materia di disposizioni anticipate di trattamento e prestazione delle cure palliative.
Si rimanda anche alla nota breve n. 51 del marzo 2024 del Ufficio studio del Senato; Disegni di legge in materia di morte volontaria medicalmente assistita e sul reato di istigazione o aiuto al suicidio (AA.SS. non. 65,104, 124,e 570)
Avviso contenuto: Francesca Re, avvocata e membro di Giunta e Maria Sole Giardini, Consigliera Generale di Associazione Luca Coscioni APS, presentano in conferenza stampa al Senato della Repubblica A.S. 1087, disposizioni concernenti la Gravidanza per Altri solidale e alt
Francesca Re, avvocata e membro di Giunta e Maria Sole Giardini, Consigliera Generale di Associazione Luca Coscioni APS, presentano in conferenza stampa al Senato della Repubblica A.S. 1087, disposizioni concernenti la Gravidanza per Altri solidale e altruistica. Intervengono inoltre Mariolina Castellone, Vice Presidente del Senato della Repubblica, Alessandra Maiorino, Vice Presidente Vicario gruppo M5S, Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno e Federica Salamino, fondatrice associazione Fecondascelta. Modera Senio Bonini, vicedirettore del TG1.
L’appuntamento è per il 24 aprile alle ore 10.00 presso la Sala Caduti di Nassirya presso il Senato della Repubblica, in Piazza Madama, a Roma.
è consentito l’accesso in sala con obbligo di giacca e cravatta per gli uomini. è possibile seguire la conferenza in streaming presso i canali ufficiali.
Avviso contenuto: In occasione della mobilitazione DAT la Cellula Coscioni di Bologna e La Cellula Vicenza-Padova co-organizzano un evento DAT. L’appuntamento è per giovedì 18 aprile alle ore 18.00 presso la Sala 77 di Arci San Lazzaro, in Via Bellaria 7, a San Lazzaro di
In occasione della mobilitazione DAT la Cellula Coscioni di Bologna e La Cellula Vicenza-Padova co-organizzano un evento DAT.
L’appuntamento è per giovedì 18 aprile alle ore 18.00 presso la Sala 77 di Arci San Lazzaro, in Via Bellaria 7, a San Lazzaro di Savena.
Avviso contenuto: L’associazione culturale Ipazia organizza un incontro informativo sulle DAT in occasione della mobilitazione nazionale.
L'articolo Mobilitazione nazionale DAT: In provincia di Napoli un evento informativo proviene da Associazione Luca Coscioni.
https://
L’associazione culturale Ipazia organizza un incontro informativo sulle DAT in occasione della mobilitazione nazionale.
Avviso contenuto: La Cellula Coscioni Basilicata, unitamente all’AIGA di Matera, organizza un convegno dal Titolo Testamento biologico. Disposizioni anticipate di trattamento tra diritto di scelta e dovere di informazione. L’appuntamento è per sabato 13 aprile alle 17, nel
La Cellula Coscioni Basilicata, unitamente all’AIGA di Matera, organizza un convegno dal Titolo Testamento biologico. Disposizioni anticipate di trattamento tra diritto di scelta e dovere di informazione.
L’appuntamento è per sabato 13 aprile alle 17, nella sala degli specchi del Palazzo Malvini – Malvezzi, sito in Piazza Duomo 14, a Matera.
L’evento, patrocinato dal Consiglio dell’ordine degli avvocati di Matera e dall’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Matera, si terrà a MateraL’incontro darà diritto a 2 crediti formativi (di cui 1 in deontologia) agli avvocati che parteciperanno previa iscrizione alla mail “aiga.matera@gmail.com”.
Avviso contenuto: La Commissione Federale di Controllo e Valutazione dell’Eutanasia (FCEE) ha pubblicato i dati riguardo i casi di eutanasia segnalati nell’anno 2023. I dati si riferiscono ai documenti di registrazione esaminati dalla Commissione per i pazienti sottoposti
La Commissione Federale di Controllo e Valutazione dell’Eutanasia (FCEE) ha pubblicato i dati riguardo i casi di eutanasia segnalati nell’anno 2023.
I dati si riferiscono ai documenti di registrazione esaminati dalla Commissione per i pazienti sottoposti a eutanasia nel periodo compreso tra il 1º gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023. Un’analisi dettagliata delle eutanasie dichiarate nel 2023 sarà incluso nella relazione biennale della Commissione (dati 2022-2023) che sarà pubblicata nel corso dell’anno.
I numeri
Nel 2023, la Commissione ha ricevuto 3.423documenti di segnalazione dell’eutanasia. Il numero è aumentato del 15% rispetto al 2022. La percentuale di decessi dichiarati per eutanasia segnalati nel 2023 è stata pari al 3,1% (rispetto al 2,5% del 2022) di tutti i decessi in Belgio, secondo i dati pubblicati dall’Istituto di Statistica Statale a gennaio 2024.
Lingua di immatricolazione
Il 70,8% dei documenti di immatricolazione era in olandese, contro il 29,2% in francese. Notiamo un aumento più o meno simile in entrambe le lingue: si registra un +16% per l’olandese e un +14% per quelle in francese).
Età
Il 70,7% dei pazienti aveva più di 70 anni e il 42,1% aveva più di 80 anni. Il numero di eutanasie somministrate ai pazienti di età inferiore ai 40 anni è rimasto molto limitato (1,1%). Sono stati, infatti, soprattutto gli over 60 a richiedere di terminare la propria vita attraverso l’eutanasia (74,7%). Tra le coorti di età, quella con più richiedenti è stata quella compresa tra 70 e i 79 anni (28,6%).
Nel 2023 è stata registrata una segnalazione riguardante l’eutanasia per un paziente minorenne.
Luogo del decesso e presenza di disposizioni anticipate di trattamento
Nel 2023, la percentuale di eutanasia praticata a domicilio è tornata a diminuire leggermente (il 48,6% rispetto al 50,5% del 2022), mentre quella praticata in centri di assistenza residenziale ha continuato ad aumentare (il 17,6% rispetto al 16,4% del 2022).
Stabile la percentuale di eutanasia praticata negli ospedali e nei reparti di cure palliative (il 32% rispetto al 31,8% del 2022).
Lo 0,6% delle eutanasie è stato effettuato sulla base di una direttiva anticipata di trattamento di pazienti irreversibilmente incoscienti.
Prossimità alla morte del paziente
Nella stragrande maggioranza dei casi (79,2%), il medico si aspettava la morte nel prossimo futuro (paziente terminale).
Nel gruppo di pazienti la cui morte non era prevista nel prossimo futuro (pazienti non terminali), i pazienti affetti da polipatologia sono maggiormente rappresentati, mentre i pazienti oncologici sono stati molto raramente considerati non terminali.
Natura della malattia
Si possono individuare alcune principali categorie di malattie che hanno spinto i pazienti a scegliere l’eutanasia:
nel 55% dei casi, il paziente era affetto da neoplasie o da tumori;
il 23,2% aveva una combinazione di più malattie croniche e incurabili (polipatologie);
nel 9,6% dei casi, il paziente soffriva di malattie del sistema nervoso, come la SLA o il morbo di Charcot;
nel 3,2% delle eutanasie, il paziente aveva problemi di natura circolatoria, come quelli cerebrovascolari o CVA;
il 3% soffriva di malattie respiratorie, principalmente fibrosi polmonare;
per l’1,4% dei casi, il paziente pativa di disturbi psichiatrici come disturbi dell’umore;
i disturbi cognitivi come il morbo di Alzheimer erano presenti nell’1,2% dei pazienti;
lo 0,7% soffriva di malattie del sistema osseo-muscolare e del tessuto connettivo (ad es. artropatie o miopatie);
lo 0,6% pativa di lesioni, avvelenamenti e alcune altre conseguenze di cause esterne come una complicazioni dopo un intervento chirurgico.
tutte le altre categorie di malattie rappresentano, invece, l’1,2%.
Il gruppo di pazienti più importante in termini di numero è quello dei pazienti con una malattia oncologica. Si trattava principalmente di tumori dell’apparato digerente (come lo stomaco, del colon), dell’apparato respiratorio (come il polmone), della mammella e dei tessuti linfoidi, ematopoietici e correlati (come la leucemia).
Dopo le malattie oncologiche, la polipatologia (come una combinazione di insufficienza cardiaca allo stadio terminale NYHA 3-4, l’emiplegia dovuta a ictus e carcinoma polmonare metastatico) è stata la causa principale per richiedere l’eutanasia.
Nel 2023, il numero di eutanasie applicato ai pazienti sulla base della polipatologia è aumentato a 793 pazienti (ossia il 23,2% del totale) rispetto a 528 pazienti (pari al 19,6%) nel 2022.
Le richieste di eutanasia sulla base di disturbi psichiatrici sono leggermente aumentate, ma sono rimaste eccezionali (rappresentano l’1,4%)così come sono rimaste stabili quelle alla base di disturbi cognitivi (1,2%). In tutti questi casi, si poteva stabilire che i requisiti legali erano stati soddisfatti (una richiesta ponderata e ripetuta formulata da un paziente che era in grado di dare il consenso, condizione medica disperata, sofferenza insopportabile, persistente e senza sollievo causata da una malattia grave e incurabile).
Sofferenza del paziente
Nella maggior parte dei pazienti (il 76,2%) è stata osservata una sofferenza sia fisica che psicologica. Attenzione, la sofferenza psicologica e la malattia psichiatrica non devono essere confuse.
Solo la sofferenza psicologica, infatti, è il risultato di disturbi sia psichiatrici che somatici. Ad esempio: un malato di cancro la cui sofferenza fisica è alleviata dagli antidolorifici può soffrire psicologicamente per la perdita di dignità o di autonomia.
Tutte le sofferenze erano sempre il risultato di una o più condizioni gravi e incurabili.
Pazienti residenti all’Estero
Secondo la parte II* del documento di segnalazione, nel 2023, 110 pazienti residenti all’estero si sono recati in Belgio per veder accolte le loro richiesta di eutanasia secondo le condizioni della legge belga. Poiché non è obbligatorio per legge menzionare il luogo di residenza del paziente nella parte II, si tratta di un numero minimo.
Si trattava di pazienti affetti da condizioni come una malattia del sistema nervoso, una malattia oncologica o la polipatologia. Il 60% dei decessi era previsto nel prossimo futuro (terminale), l’età dei pazienti era principalmente compresa tra i 50 e gli 89 anni.
Questi pazienti provenivano principalmente dalla Francia (101)**. Gli altri paesi elencati erano Germania, Paesi Bassi, Spagna, Inghilterra, Italia e Corea del Sud.
Decisioni
La Commissione ha ritenuto che tutti i documenti di registrazione ricevuti fossero conformi ai requisiti essenziali della legge. Pertanto, non è stato necessario inviare un fascicolo al pubblico ministero per ulteriori indagini.
Note
* Il modulo di segnalazione consiste in 2 parti. La prima – anonima – contiene tutti l’informazione sulla procedura seguita dal medico curante. Solo nel caso che detta informazione è insufficiente la Commissione analizza anche la seconda parta che contiene i dati del paziente.
** La ragione è la conoscenza della lingua francese. Quindi non serve un interprete, che è il caso per chi non parla una delle due lingue olandese o francese. In ogni caso richieste di malati psichiatrici, che non comprendono dette lingue, non sono accolte.
Avviso contenuto: Venerdì 5 aprile a Roma il flash mob, “Famiglie e diritti universali”, e la conferenza stampa per sostenere i diritti di tutte le famiglie. L’appuntamento è per venerdì 5 aprile dalle 12.00 alle 14.00 in Largo di Torre Argentina. Partecipa anche tu preann
Venerdì 5 aprile a Roma il flash mob, “Famiglie e diritti universali”, e la conferenza stampa per sostenere i diritti di tutte le famiglie.
Avviso contenuto: L’Associazione Luca Coscioni, in collaborazione con l’Associazione Famiglie Arcobaleno organizza il: Convegno internazionale “Famiglie e diritti universali. Libertà e autodeterminazione nei percorsi di gravidanza per altre e altri” L’appuntamento è per ve
L’Associazione Luca Coscioni, in collaborazione con l’Associazione Famiglie Arcobaleno organizza il:
Convegno internazionale “Famiglie e diritti universali. Libertà e autodeterminazione nei percorsi di gravidanza per altre e altri”
L’appuntamento è per venerdì 5 aprile 2024, dalle ore 9:00 alle ore 18:30, presso la Sala Matteotti della Camera dei Deputati, in Piazza del Parlamento 19 a Roma.
Programma (in corso di aggiornamento)
Sessione mattutina
ore 9.00: Registrazione dei partecipanti
ore 9.15 – 9.30: Saluti istituzionali
Benedetto DELLA VEDOVA, Camera dei Deputati, Parlamento italiano
Mary SEERY KEARNEY, Senato irlandese, portavoce del partito “Fine Gael” su bambini, disabilità, uguaglianza, integrazione e gioventù
ore 9.30 – 10.00 : Introduzione
Alessia CROCINI, presidente dell’Associazione Famiglie Arcobaleno
Filomena GALLO, segretaria dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS
ore 10.00 – 10.45: Gravidanza per altri tra divieto e regolamentazione
Modera: Angela AZZARO, giornalista
ore 10.00: “La GPA e i limiti irragionevoli di estensione della legge penale” — Marco PELISSERO, professore ordinario, Dipartimento di giurisprudenza, Università di Torino
ore 10.15: “Gravidanza per altri e dignità della donna: profili comparativi” — Angelo SCHILLACI, professore associato, Dipartimento di scienze giuridiche, La Sapienza Università di Roma
ore 10.30: “Le normative sulla gravidanza per altri nel mondo e la proposta europea in materia di filiazione” — Alessia CICATELLI, avvocata e membro di giunta dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS
ore 10.45 – 11.15: La proposta di legge sulla gravidanza solidale per altri
Modera: Alessia CICATELLI, avvocata e membro di giunta dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS
ore 10.45: Filomena GALLO, avvocata e segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS
ore 11.00: Alessia CROCINI, presidente dell’Associazione Famiglie Arcobaleno
ore 11.15 – 12.00: [b]Una rete europea per i diritti dei nati da gravidanza per altri e delle loro famiglie
Modera: Francesca RE, avvocata e membro di giunta dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS
ore 11.15: Marco CAPPATO, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS
ore 11.20: Sylvie e Dominique MENNESSON, presidenti dell’Associazione no profit CLARA (Francia)
ore 12.00 – 12.45: [b]Gravidanza per altre e altri: relazioni, soggettività e benessere psicologico
Modera: Marilena GRASSADONIA, già presidente Famiglie Arcobaleno
ore 12.00: “Gravidanza per altri: genitorialità e sviluppo psicologico” — Nicola CARONE, professore associato di Psicologia dinamica, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
ore 12.15: “Desiderio, corpi e fantasie nella gravidanza per altri: una lettura femminista e psicoanalitica” — Manuela FRAIRE, psicoanalista, membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana
ore 12.30: “L’autodeterminazione e l’esperienza delle gestanti” — Mariano BELTRAN, dottorando di ricerca presso la facoltà di psicologia sociale dell’Università Autònoma de Barcelona, attualmente presso l’Università di Verona
ore 12.45 – 13.15: Gravidanza per altre e altri, tra la scienza e l’umano
Modera: Angela AZZARO, giornalista
ore 12.45: “GPA e nuovi codici procreativi. Una prospettiva antropologica”— Simonetta GRILLI, Antropologa, professoressa Ordinaria all’Università degli Studi di Siena
13.00: “La gravidanza per altri, tecnica di fecondazione medicalmente assistita” — Carlo[b] BULLETTI, ginecologo[/b]
Pausa dalle ore 13.15 alle 14.15
Sessione pomeridiana
ore 14.15: Ripresa dei lavori
ore 14.15 – 15.20: [b]Quando le famiglie incontrano i percorsi di gravidanza per altri
Moderano: Chiara LALLI, giornalista, e Angelo SCHILLACI, avvocato
ore 14.16: Maria Sole GIARDINI e Sergio PECORARI
ore 14.28: Serena e Giovanni M. (in collegamento)
ore 14.40: Mirco PIERRO e Davide MAZZARELLA
ore 14.52: Ryan Luca SPIGA
ore 15.04: Claudio ROSSI MARCELLI
ore 15.20 – 15.50: [b]Le persone nate a seguito di gravidanza per altri: le testimonianze
Moderano: Francesca RE, avvocata e dottoressa di ricerca in diritto pubblico, e Alessia CROCINI, Presidente Famiglie Arcobaleno
ore 15.20: Fiorella e Valentina MENNESSON
ore 15.35: Lia GIARTOSIO GORETTI
ore 15.50 – 17:05: [b]La parola alle gestanti tra esperienze, buone pratiche e luoghi comuni
Modera: Gianfranco GORETTI, già presidente Famiglie Arcobaleno
ore 15.50: Nancy Ann HAKER — Testimonianza di una gestante (in collegamento dagli Stati Uniti d’America)
ore 16.05: Cynthia KRUK — Testimonianza di una gestante (in collegamento dagli Stati Uniti d’America)
ore 16.20: “Il luoghi comuni sull’utero in affitto” — Chiara LALLI, giornalista, bioeticista e consigliera generale dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS
ore 16.35:“Il divieto universale è un atto malvagio?” — [/b]Marilisa SOMMA, avvocata, membro della Consulta di Bioetica
ore 16.50: “Legislazioni virtuose sulla GPA: Gran Bretagna e Grecia” — Marianna ILIADOU, Ricercatrice presso Sussex University, UK (in collegamento)
ore 17.05 – 17.15: [b]Famiglie straordinarie. Quanto contano le parole
Introduce: Chiara LALLI, giornalista
Francesca CAVALLO, scrittrice
ore 17.15 – 17.30: [b]Infanzia e genitorialità tra società civile e istituzioni
Rocco BERARDO, avvocato già Tesoriere e Vice Segretario dell’Associazione Luca Coscioni
17.15:“Cosa chiedono i cittadini. Assemblea civica su genitorialità sociale” — Francesca RE, avvocata e dottoressa di ricerca in diritto pubblico e membro di giunta dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS
ore 17.30 – 18.30: Tavola rotonda con i parlamentari
Coordinano e introducono: Filomena GALLO e Alessia CROCINI
Cecilia D’ELIA, senatrice Partito Democratico
Riccardo MAGI, deputato +Europa
Alessandra MAIORINO, senatrice Movimento 5 Stelle
Ivan SCALFAROTTO, senatore Italia Viva
Elisabetta PICCOLOTTI, deputata Sinistra Italiana
Enzo MARAIO, segretario Partito Socialista Italiano
Avviso contenuto: La Cellula Coscioni di Lodi inaugura il suo sportello DAT insieme a Cristiana Zerosi, membro di Giunta ALC. L’appuntamento è per sabato 6 aprile alle ore 10.00, nell’ufficio URP del comune di Lodi, in Piazza Broccoletto, a Lodi.
L'articolo A Lodi si inau
La Cellula Coscioni di Lodi inaugura il suo sportello DAT insieme a Cristiana Zerosi, membro di Giunta ALC.
L’appuntamento è per sabato 6 aprile alle ore 10.00, nell’ufficio URP del comune di Lodi, in Piazza Broccoletto, a Lodi.
Avviso contenuto: La Cellula Coscioni di Brescia insieme alla Ciurma Pastafariana di Brescia organizzano un tavolo informativo sulle DAT. L’appuntamento è per sabato 23 marzo dalle 15 alle 18 in Via San Faustino (angolo Via Rocca), a Brescia.
L'articolo Sabato 23 marzo A
La Cellula Coscioni di Brescia insieme alla Ciurma Pastafariana di Brescia organizzano un tavolo informativo sulle DAT.
L’appuntamento è per sabato 23 marzodalle 15 alle 18 in Via San Faustino (angolo Via Rocca), a Brescia.
Avviso contenuto: Filomena Gallo, Segretaria di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, interverrà come relatrice al convegno Fine vita: l’evoluzione del suicidio assistito tra giustizia e sanità, organizzato dall’Associazione Italiana Giovani Avv
Filomena Gallo, Segretaria di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, interverrà come relatrice al convegno Fine vita: l’evoluzione del suicidio assistito tra giustizia e sanità, organizzato dall’Associazione Italiana Giovani Avvocati – sezione di Trieste.
L’appuntamento è per venerdì 22 marzo, dalle ore 15 alle ore 18, presso il Circolo della Stampa di Trieste, in Corso Italia 13, a Trieste.
Il convegno dà diritto a 3 crediti formativi. Ulteriori informazioni e locandina completa disponibili a QUESTO LINK.
Avviso contenuto: Si terrà a Milano la presentazione di Sgorga Tumulto, con l’autore Marco Perduca, già senatore e membro di Giunta di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS; coordinatore delle attività internazionali. L’Appuntamento è per lun
Si terrà a Milano la presentazione di Sgorga Tumulto, con l’autore Marco Perduca, già senatore e membro di Giunta di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS; coordinatore delle attività internazionali.
L’Appuntamento è per lunedì 18 marzo alle ore 19.00, nello Spazio Idea4Mi in via Lanzone 23, a Milano.
Sarà l’occasione per confrontarsi con il già Senatore sul suo intendere il “fare politica”, grazie anche al contributo di Raffaella Stacciarini (Segretaria dell’Associazione Enzo Tortora, Radicali Milano) e Stefano Leanza (Direzione Nazionale di Più Europa).
Avviso contenuto: 11 sono del Movimento 5 Stelle, 9 del Partito Democratico, 2 di Alleanza Verdi e Sinistra, 2 della civica Abruzzo Insieme e 1 di Riformisti e Civici Il monito di Marco Cappato: “La Regione Abruzzo non giri la testa dall’altra parte di fronte alle urgenze
11 sono del Movimento 5 Stelle, 9 del Partito Democratico, 2 di Alleanza Verdi e Sinistra, 2 della civica Abruzzo Insieme e 1 di Riformisti e Civici
Il monito di Marco Cappato: “La Regione Abruzzo non giri la testa dall’altra parte di fronte alle urgenze delle persone malate”
Il Comitato Promotore abruzzese della proposta di legge di iniziativa popolare Liberi Subito, elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare i tempi e modalità per l’accesso al “suicidio medicalmente assistito”, ha chiesto ai consiglieri candidati alla elezioni regionali se sosterrebbero o meno la proposta, nel caso in cui dovessero essere eletti.
Al momento, sono 25 i candidati consiglieri che hanno espresso il loro sostegno: 11 del Movimento 5 Stelle, 9 del Partito Democratico, 2 di Alleanza Verdi e Sinistra, 2 Abruzzo Insieme, 1 di Riformisti e Civici . Si potrà aderire fino a venerdì.
“Il Consiglio regionale abruzzese ha perso l’occasione, in questa legislatura, di affrontare un tema legato profondamente alla vita e alla sofferenza delle persone e di dare attuazione ai diritti di partecipazione democratica. Ringraziamo i candidati che si sono impegnati affinché non si ripeta nella prossima legislatura questa prova di irresponsabilità da parte dell’istituzione regionale. Ci auguriamo che in questi ultimi giorni prima del voto ci saranno altri a prendere questo impegno affinché Regione Abruzzo nei prossimi mesi non giri la testa dall’altra parte di fronte alle urgenze delle persone malate e alla richiesta di 8.119 cittadini firmatari“, ha dichiarato Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.
L’Abruzzo è stata la prima regione a depositare in Consiglio Regionale le firme a favore della proposta di legge regionale sul “suicidio assistito” elaborata dall’Associazione Luca Coscioni. La campagna è iniziata il 1 marzo 2023 ed è terminata il 29 maggio 2023 e si tratta della prima proposta di legge di iniziativa popolare depositata nella storia della Regione. Nonostante ciò, in questa consiliatura il Consiglio Regionale non ha mai avviato la discussione sulla legge.
Attualmente, nonostante l’assenza di una legge nazionale, le persone in possesso dei requisiti stabiliti dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato/Antoniani possono già accedere alla morte volontaria assistita. Non vengono però garantiti tempi certi nella procedura di verifica e attuazione di tale pratica, un vuoto colmabile dalla Regione come già avvenuto in Emilia Romagna attraverso linee di indirizzo dell’Assessorato, o tramite legge come si sta discutendo in Liguria, Piemonte e Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa si propone di definire procedure e tempi del Servizio Sanitario Nazionale/Regionale per la verifica delle condizioni e delle modalità di accesso alla morte medicalmente assistita.
Avviso contenuto: Con questa applicazione è possibile segnalare rapidamente le barriere architettoniche presenti nel tuo comune. Si renderanno pubbliche le barriere e si potrà nel percorso di inserimento generare una email per diffidare il Comune. I comuni che hanno aderit
Con questa applicazione è possibile segnalare rapidamente le barriere architettoniche presenti nel tuo comune. Si renderanno pubbliche le barriere e si potrà nel percorso di inserimento generare una email per diffidare il Comune. I comuni che hanno aderito alla nostra iniziativa (contraddistinti nell’elenco dei comuni con il simbolo dell’associazione) riceveranno, invece, direttamente la segnalazione del cittadino. I Comuni possono aderire all’iniziativa app no barriere dell’Associazione Luca Coscioni.
⇒ Per scaricare la App da Google Play e App Store puoi cliccare i banner qui sotto:
⇒ Per vedere la versione Web della nostra app, direttamente sul pc clicca qui!
⇒ Sei un amministratore e vuoi capire come fare per avere la nostra app sul sito ufficiale del Comune? CLICCA QUI per il tutorial per i Comuni e compila il form a questo LINK per ricevere tutte le info!
La normativa sulle barriere architettoniche è in vigore dal 1986. Ma troppo spesso l’accesso a edifici pubblici e privati è impossibile per le persone con disabilità.
Con il progetto Soccorso Civile per l’eliminazione delle barriere architettoniche abbiamo promosso in tutta Italia, con altre associazioni, l’affermazione dei diritti dei disabili, la condivisione delle azioni e iniziative di ogni livello, e fatto conoscere ai cittadini la possibilità di segnalare con una nostra app le discriminazioni in atto nel proprio Comune. Come?
Utilizza la nostra App, pensata dal cittadino per il cittadino, e dedicata in particolar modo alle persone con disabilità e agli ostacoli che si trovano a dover affrontare quotidianamente: dagli scivoli mancanti ai marciapiedi impraticabili, dalle strutture inaccessibili ai parcheggi abusivi. Uno strumento indispensabile per i cittadini e per una loro “presa in carico” e responsabilizzazione rispetto ai problemi reali che le persone con disabilità affrontano ogni giorno.
Con questa applicazione è possibile segnalare rapidamente problemi, disservizi, barriere architettoniche, violazioni: tutte operazioni oggi difficili ma che diverranno intuitive e pratiche grazie a questa app. La forza di quest’applicazione consiste soprattutto nel dialogo diretto con le amministrazioni competenti, dal momento che la App include una parte dedicata interamente ai Comuni, che possa interagire direttamente con i cittadini che hanno fatto la loro segnalazione.
È solo un primo passo verso la definitiva eliminazione delle barriere architettoniche, ma col nostro aiuto puoi farne uno anche tu: che aspetti? Inizia a segnalare!
⇒ Per vedere la versione Web della nostra app, direttamente sul pcclicca qui!
⇒ Sei un amministratore e vuoi capire come fare per avere la nostra app sul sito ufficiale del Comune? CLICCA QUI per il tutorial per i Comuni e compila il form a questo LINK per ricevere tutte le info!
⇒ Per scaricare la App da Google Play e App Store puoi cliccare i banner qui sotto:
* Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese (www.ottopermillevaldese.org)
Avviso contenuto: Con questa applicazione è possibile segnalare rapidamente le barriere architettoniche presenti nel tuo comune. Si renderanno pubbliche le barriere e si potrà nel percorso di inserimento generare una email per diffidare il Comune. I comuni che hanno aderit
Con questa applicazione è possibile segnalare rapidamente le barriere architettoniche presenti nel tuo comune. Si renderanno pubbliche le barriere e si potrà nel percorso di inserimento generare una email per diffidare il Comune. I comuni che hanno aderito alla nostra iniziativa (contraddistinti nell’elenco dei comuni con il simbolo dell’associazione) riceveranno, invece, direttamente la segnalazione del cittadino. I Comuni possono aderire all’iniziativa app no barriere dell’Associazione Luca Coscioni.
⇒ Per scaricare la App da Google Play e App Store puoi cliccare i banner qui sotto:
⇒ Per vedere la versione Web della nostra app, direttamente sul pcclicca qui!
⇒ Sei un amministratore e vuoi capire come fare per avere la nostra app sul sito ufficiale del Comune? CLICCA QUI per il tutorial per i Comuni e compila il form a questo LINK per ricevere tutte le info!
La normativa sulle barriere architettoniche è in vigore dal 1986. Ma troppo spesso l’accesso a edifici pubblici e privati è impossibile per le persone con disabilità.
Con il progetto Soccorso Civile per l’eliminazione delle barriere architettoniche abbiamo promosso in tutta Italia, con altre associazioni, l’affermazione dei diritti dei disabili, la condivisione delle azioni e iniziative di ogni livello, e fatto conoscere ai cittadini la possibilità di segnalare con una nostra app le discriminazioni in atto nel proprio Comune. Come?
Utilizza la nostra App, pensata dal cittadino per il cittadino, e dedicata in particolar modo alle persone con disabilità e agli ostacoli che si trovano a dover affrontare quotidianamente: dagli scivoli mancanti ai marciapiedi impraticabili, dalle strutture inaccessibili ai parcheggi abusivi. Uno strumento indispensabile per i cittadini e per una loro “presa in carico” e responsabilizzazione rispetto ai problemi reali che le persone con disabilità affrontano ogni giorno.
Con questa applicazione è possibile segnalare rapidamente problemi, disservizi, barriere architettoniche, violazioni: tutte operazioni oggi difficili ma che diverranno intuitive e pratiche grazie a questa app. La forza di quest’applicazione consiste soprattutto nel dialogo diretto con le amministrazioni competenti, dal momento che la App include una parte dedicata interamente ai Comuni, che possa interagire direttamente con i cittadini che hanno fatto la loro segnalazione.
È solo un primo passo verso la definitiva eliminazione delle barriere architettoniche, ma col nostro aiuto puoi farne uno anche tu: che aspetti? Inizia a segnalare!
⇒ Per vedere la versione Web della nostra app, direttamente sul pcclicca qui!
⇒ Sei un amministratore e vuoi capire come fare per avere la nostra app sul sito ufficiale del Comune? CLICCA QUI per il tutorial per i Comuni e compila il form a questo LINK per ricevere tutte le info!
⇒ Per scaricare la App da Google Play e App Store puoi cliccare i banner qui sotto:
* Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese (www.ottopermillevaldese.org)
Avviso contenuto: A Mestre, Il comitato promotore Liberi Subito Veneto organizza l’Assemblea Liberi Subito Veneto – Cosa è successo e cosa faremo, per discutere delle prossime mosse per il rilancio dell’iniziativa politica. L’appuntamento è per domenica 10 marzo dalle ore
A Mestre, Il comitato promotore Liberi Subito Veneto organizza l’Assemblea Liberi Subito Veneto – Cosa è successo e cosa faremo, per discutere delle prossime mosse per il rilancio dell’iniziativa politica.
L’appuntamento è per domenica 10 marzo dalle ore 10 alle ore 13, presso il Centro Culturale Candiani, in Piazzale Luigi Candiani 7, a Mestre (VE).
L’incontro è aperto a tutti i sottoscrittori della PDL Liberi Subito Veneto e alla cittadinanza.
Avviso contenuto: Riapre a Treviso uno sportello di aiuto alla compilazione del testamento biologico su appuntamento, grazie all’attività della Cellula Coscioni di Treviso. Lo sportello sarà coordinato da un volontario della Cellula esperto di biodiritto e si svolgerà in p
Riapre a Treviso uno sportello di aiuto alla compilazione del testamento biologico su appuntamento, grazie all’attività della Cellula Coscioni di Treviso.
Lo sportello sarà coordinato da un volontario della Cellula esperto di biodiritto e si svolgerà in presenza del dott. Antonio Orlando, oncologo palliativista, già responsabile sanitario dell’Hospice Casa dei Gelsi.
Tutti gli incontri si terranno presso la Libreria San Leonardo, in Piazza Santa Maria dei Battuti 16, a Treviso.
Avviso contenuto: Il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Vallo della Lucania organizzano un convegno sul fine vita, accreditato dall’Ordine Forense di Vallo ai fini della formazione obbligatoria. L’appuntamento è per giovedì 22 febbraio dalle ore 15.30
Il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Vallo della Lucania organizzano un convegno sul fine vita, accreditato dall’Ordine Forense di Vallo ai fini della formazione obbligatoria.
L’appuntamento è per giovedì 22 febbraio dalle ore 15.30 alle ore 19.00, online.
Interverranno in collegamento da remoto Mina Welby, co-presidente e l’avv.Francesco Di Paola, membro di Giunta di Associazione Luca Coscioni.
Per poter partecipare all’evento occorre inviare una mail a coavallofpc@yahoo.com Per poter visualizzare la locandina, link QUI.
Avviso contenuto: La Cellula Coscioni di Pordenone organizza un incontro informativo sulle DAT. L’appuntamento è per il 29 febbrario 2024 alle ore 18.00, presso la Sala Rosa Bian della Biblioteca Civica di Maniago, in Via Battiferri 1.
L'articolo In provincia di Pordenone
La Cellula Coscioni di Pordenone organizza un incontro informativo sulle DAT.
L’appuntamento è per il 29 febbrario 2024 alle ore 18.00, presso la Sala Rosa Bian della Biblioteca Civica di Maniago, in Via Battiferri 1.
Avviso contenuto: La Cellula Coscioni di Gorizia un incontro con la cittadinanza per parlare di DAT e fine vita. L’appuntamento è per venerdì 16 febbraio alle ore 18.00, presso la Sala Dora Bassi, in Via Garibaldi 7, a Gorizia.
L'articolo A Gorizia un incontro con la cit
La Cellula Coscioni di Gorizia un incontro con la cittadinanza per parlare di DAT e fine vita.
L’appuntamento è per venerdì 16 febbraio alle ore 18.00, presso la Sala Dora Bassi, in Via Garibaldi 7, a Gorizia.
Avviso contenuto: La Cellula Coscioni Bari organizza un’iniziativa divulgativa sulle scelte del fine vita. L’appuntamento è per giovedì 22 febbraio alle ore 18.00 presso il Circolo Canottieri Barion, in Molo S. Nicola 5, a Bari.
L'articolo A Bari un’iniziativa sulle scelt
La CellulaCoscioni Bari organizza un’iniziativa divulgativa sulle scelte del fine vita.
L’appuntamento è per giovedì 22 febbraio alle ore 18.00 presso il Circolo Canottieri Barion, in Molo S. Nicola 5, a Bari.