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A Bergamo un’iniziativa sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento con Marzio Remus


La Cellula Coscioni di Brescia, in collaborazione con UAAR Bergamo e Ciurma Pastafariana, organizza un evento DAT a Bergamo. L’avv. Marzio Remus, volontario della Cellula Coscioni di Brescia, interverrà come relatore.

L’appuntamento è per venerdì 24 Gennaio 2025 alle ore 20.30 presso Circolino della Malpensata, in Via Luzzati 6B, a Bergamo, (BG).


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La Cellula Coscioni di Catania partecipa con un banchetto allo spettacolo “L’iprocrisia e le false virtù”


La Cellula Coscioni di Catania partecipa con un banchetto allo spettacolo L’iprocrisia e le false virtù de l’Associazione Culturale Teatrale “NUOVO PREMIO SCENA”.

L’appuntamento è per sabato 25 gennaio e domenica 26 gennaio alle ore 19.30 presso il Teatro “Sipario Blu”, a Catania.

L’evento è stato organizzato a scopo di beneficenza per le realtà operanti nel terzo settore, due serate (sabato 25 gennaio e domenica 26 gennaio) con ingressi su invito da parte delle Associazioni aderenti.

Il ricavato degli inviti acquisiti sarà devoluto per il 90% alle associazioni, tra cui la cellula.

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A Firenze l’iniziativa “Voci nella cura – esperienza e scienza nella terapia psichedelica” 


Si terrà a Firenze l’evento Voci nella cura – esperienza e scienza nella terapia psichedelica promosso da SIMEPSI Società Italiana di Medicina Psichedelica, in collaborazione con Centro Culturale The Square, Associazione Luca Coscioni e Psychedelicare.

L’appuntamento è per Sabato 1 febbraio alle ore 18:00, presso il Teatro del Centro Culturale The Square, a Firenze, in Via Domenico Cirillo, 1/r, 50133 Firenze FI.


Sarà l’occasione per firmare per l’appello italiano al parlamento e per l’ICE Psychedelicarepresso il banchetto della Cellula Coscioni Firenze.

è possibile visualizzare la locandina completa a questo link.

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Firma digitale: la Corte costituzionale ha accolto il nostro ricorso


Carlo Gentili: “Una vittoria importante dell’Associazione Luca Coscioni per la rimozione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone con disabilità”

Filomena Gallo e Marco Cappato commentano: “Il Governo Meloni renda possibile la sottoscrizione di liste e candidature attraverso la piattaforma già attiva per firmare i referendum”


La Corte costituzionale ha deciso: è possibile sottoscrivere la presentazione di liste elettorali anche con la firma digitale, non consentirlo è discriminatorio nei confronti delle persone con disabilità grave come il ricorrente Carlo Gentili, paralizzato a causa della SLA.

A seguito dell’udienza del 10 dicembre scorso, la Consulta ha dichiarato incostituzionali le attuali norme “nella parte in cui non prevedono per l’elettore, che non sia in grado di apporre una firma autografa per certificata impossibilità derivante da un grave impedimento fisico o perché si trova nelle condizioni per esercitare il voto domiciliare, la possibilità di sottoscrivere una lista di candidati per le elezioni”.

La questione di legittimità costituzionale è stata sollevata ad aprile 2024 dal Tribunale di Civitavecchia in merito al ricorso di Carlo Gentili, fratello del Co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, Marco, anche lui affetto da sclerosi laterale amiotrofica di tipo II.

Gentili, completamente paralizzato, aveva fatto ricorso tramite l’avvocato Giuliano Fonderico, e con il sostegno dell’Associazione Luca Coscioni, perché fisicamente impossibilitato ad apporre la firma autografa e che, in occasione delle elezioni per la Regione Lazio del 2023, avrebbe voluto presentare la lista elettorale Referendum e Democrazia tramite firma digitale, cosa non prevista dalla normativa. In Corte costituzionale la lista elettorale Referendum e Democrazia, assistita dall’avvocata Filomena Gallo e dall’avvocata professoressa Marilisa D’Amico, ha ribadito che il quadro normativo in materia di partecipazione politica già consente l’utilizzo della firma qualificata e il momento della presentazione della lista politica fa parte della partecipazione alla vita politica che completa il momento del voto.

Carlo Gentili dichiara:

Sono felice della decisione della Corte, è una vittoria importante che abbiamo ottenuto con l’Associazione Luca Coscioni verso la rimozione di ogni forma di discriminazione per le persone con disabilità.


Marco Cappato e Filomena Gallo commentano: “La decisione della Consulta assume ulteriore importanza in ragione del fatto che, da luglio 2024, è entrata in funzione la piattaforma pubblica per le sottoscrizioni digitali di referendum e proposte di legge di iniziativa popolare, uno strumento che facilmente potrebbe ora essere utilizzato anche per la raccolta delle firme per la presentazione di liste e candidature alle elezioni.

Questa decisione, una vera e propria riforma a sostegno della transizione digitale per la democrazia e la partecipazione civica, deve adesso essere estesa a chiunque. Per questi motivi rilanciamo l’appello al Governo del nostro co-presidente Marco Gentili che chiede che la piattaforma sia definitivamente aperta alle sottoscrizioni online di liste elettorali a chi ne ha diritto e, in onore degli auspici del Presidente della Repubblica, se ne preveda l’utilizzo anche per strumenti di democrazia diretta a livello municipale e regionale”.

➡ Approfondimento: Come si è arrivati alla firma digitale in Italia


Dal 25 luglio 2024 in Italia esiste una piattaforma pubblica e gratuita per firmare referendum e proposte di legge di iniziativa popolare. Si tratta di una riforma frutto di anni di iniziative politiche e legali promosse dall’Associazione Luca Coscioni.

Iniziative che hanno voluto dare seguito fattivo al caso Staderini-De Lucia v. Italy, con cui nel 2019 le Nazioni Unite, condannarono l’Italia per aver violato il Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici.

La risposta istituzionale prevista dall’Onu era quella di rimuovere gli “irragionevoli” ostacoli alla raccolta delle firme per strumenti di democrazia diretta contenuti nella legge del 1970. Le decisioni governative che dal 2020 hanno ampliato la platea di chi può autenticare le sottoscrizioni e la possibilità della firma digitale resero possibile la straordinaria mobilitazione popolare dei referendum eutanasia e cannabis del 2021 sottoscritti da quasi due milioni di persone, metà della quali online.

La possibilità di sottoscrivere i referendum online fu resa possibile a seguito dell’intervento del Comitato ONU sui diritti sociali ed economici sul caso Staderini/ De Lucia con la proposta poi di una deroga alla legge (con un emendamento di Riccardo Magi, +Europa) dell’entrata in vigore della piattaforma online che ne anticipò l’operatività purché i costi fossero a carico del comitato promotore.

Nell’estate del 2022, Marco Cappato, Marco Perduca e altri dirigenti e militanti dell’Associazione Luca Coscioni e Eumans lanciarono la Lista Referendum e Democrazia per chiedere che la possibilità di sottoscrizione digitale potesse essere ampliata anche alle candidature e la presentazione di liste elettorali in occasione delle politiche del settembre 2022. In pochissimi giorni furono raccolte oltre 40.000 sottoscrizioni che consentirono la presentazione di liste in una dozzina di circoscrizioni. Le firme furono accettate ma le corti d’appello non le ritennero valide, ne seguirono altrettanti ricorsi, alcuni ancora pendenti. In occasione delle elezioni Regionali per il Lazio l’iniziativa fu ripetuta ma il ricorso di Carlo Gentili fu ritenuto degno di una decisione della Corte Costituzionale dal tribunale di Civitavecchia.

La piattaforma pubblica entrata in funzione a fine luglio 2024 è gratuita, accessibile e ha consentito di superare altri irragionevoli ostacoli individuati dall’Onu nel 2019 (resta irrisolto quello relativo alla pienezza dell’informazione da parte del servizio pubblico) garantendo un accesso paritario alla democrazia partecipativa.

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I nostri auguri al nuovo Presidente della Consulta Giovanni Amoroso


Filomena Gallo commenta: “La Corte costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi su decisioni cruciali come firma digitale, fecondazione assistita per donne single e fine vita”


I nostri migliori auguri di buon lavoro al Presidente Giovanni Amoroso, già giudice dal 2017.

Nei prossimi mesi la Corte sarà chiamata a esprimersi nuovamente sui temi delle libertà fondamentali come l’accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita per le donne singole che oggi per divieto di legge sono escluse e, ancora una volta, sul rispetto delle scelte di fine vita.

Questioni complesse che toccano diritti fondamentali come l’autodeterminazione e l’uguaglianza. Temi di cui la Corte si è occupata più volte, e sarà ancora chiamata a farlo. Le decisioni che prenderà avranno un impatto significativo sulle vite delle persone e sul dibattito pubblico.


Queste le parole di augurio al nuovo Presidente della Corte costituzionale, Giovanni Amoroso, da parte della segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo. Quest’ultima è stata più volte coordinatrice dei collegi legali che hanno condotto azioni legali, per l’affermazione di diritti fondamentali. Azioni che, giunte in Corte costituzionale, hanno modificato le norme in vigore grazie alle dichiarazioni di incostituzionalità sul tema del fine vita e della procreazione medicalmente assistita (PMA). Nei prossimi mesi Gallo tornerà di nuovo in Corte costituzionale per difendere le libertà civili, al fianco delle persone coinvolte.

➡ A giorni è attesa la decisione della Consulta sulla firma digitale


Già nei prossimi giorni, è attesa la decisione sull’utilizzo della firma digitale per la presentazione delle liste elettorali, in particolare sulla causa che con il sostegno dell’Associazione Luca Coscioni è stata portata avanti da Carlo Gentili, malato di SLA, che, totalmente immobilizzato a causa della malattia, non può firmare in modo autografo per presentare una lista elettorale in occasione delle elezioni.

La possibilità di firmare digitalmente eliminerebbe la discriminazione contro le persone con disabilità e renderebbe la partecipazione politica accessibile senza barriere tecnologiche, garantendo pari diritti a tutti i cittadini.

➡ Il 26 marzo, la Corte dovrà pronunciarsi ancora una volta sul fine vita


In merito al fine vita, il 26 marzo la Corte costituzionale tornerà a esprimersi in materia di suicidio assistito, su richiesta del Tribunale di Milano, che ha sollevato una questione di legittimità costituzionale in seguito ad azioni di disobbedienza civile legate ai casi di Elena e Romano, due persone che con l’aiuto di Marco Cappato hanno scelto di accedere al suicidio medicalmente assistito in Svizzera.

La Corte dovrà quindi esaminare se l’aiuto, fornito a persone nelle condizioni fisiche delle due persone malate non ancora dipendenti da macchinari ma da altre tipologie di sostegno vitale, sia conforme al giudicato costituzionale, con implicazioni significative per il diritto alla libertà di scelta sul fine vita.

➡ L’11 marzo sarà la volta della PMA per le donne single


Inoltre, il 11 marzo 2025, la Corte costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi sull’accesso alla PMA per le donne single, un tema sollevato dal Tribunale di Firenze con il caso di una donna, Evita. La legge 40/2004 vieta attualmente alle donne single l’accesso alla procreazione assistita, creando una ingiusta discriminazione.

“Mentre ci sono sentenze della Corte costituzionale che sono ignorate dal legislatore, il lavoro dei giudici ha di fatto cambiato la vita dei diritti nel nostro paese.

Un lavoro costante, quello dei giudici della Consulta, per rispondere al meglio in un contesto ordinamentale che chiede al giudice costituzionale di fare molto di più rispetto alle prospettive originarie, rispondendo alle domande della società e soprattutto delle persone più fragili, domande evitate dal legislatore e a cui noi avvocati cerchiamo di dare voce nel giudizio costituzionale.

Con l’Associazione Luca Coscioni continueremo ad attivare sempre la via della proposta politica per leggi rispettose dei diritti delle persone, ma nel contempo il nostro lavoro di difesa nei tribunali continuerà affinché vi sia il rispetto della persona, delle sue libertà e dei suoi diritti” conclude Gallo.

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L’udienza davanti al GIP per il caso di Massimiliano è rinviata al 12 marzo


La difesa di Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese ha chiesto l’archiviazione. Cappato spiega: “Anche l’assistenza continuativa è un sostegno vitale”

Oggi la Commissione Sanità del Consiglio regionale della Toscana si è riunita per discutere della PDL regionale Liberi Subito


“Siamo davanti al Tribunale di Firenze perché con Felicetta Maltese e Chiara Lalli abbiamo aiutato Massimiliano a interrompere quella che per lui era diventata una condizione di tortura e di sofferenza insopportabile, consentendogli così di ottenere l’aiuto alla morte volontaria in Svizzera”, ha dichiarato Marco Cappato alla fine dell’udienza di fronte alla giudice per le indagini preliminari (GIP) del Tribunale di Firenze, Agnese Di Girolamo, sul caso di Massimiliano.

“Abbiamo sentito come un nostro dovere aiutare Massimiliano a interrompere una condizione che per lui era diventata di tortura. Ora la giudice per le indagini preliminari dovrà decidere se l’interpretazione che ha dato la Corte costituzionale del criterio della ‘dipendenza da trattamenti di sostegno vitale’ può essere applicato, come noi riteniamo, al caso di Massimiliano, che era dipendente da assistenza continuativa”.

↓ La video dichiarazione di Marco Cappato a margine dell’udienza ↓


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“Oggi a Firenze si riunisce anche il Consiglio regionale sul tema del fine vita. Spero che nelle prossime settimane sarà approvata la nostra proposta di legge regionale dell’Associazione Luca Coscioni ‘Liberi Subito’ per dare tempi e modalità certe di risposta alle persone che chiedono di essere aiutate a morire e invece il Servizio sanitario nazionale spesso si fa aspettare mesi o anche anni prima di dare una risposta”, ha dichiarato Filomena Gallo, avvocata e Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni.

Il collegio legale di Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese, coordinato dall’avvocata Filomena Gallo – e composto anche dagli avvocati Maria Elisa D’Amico, Francesca Re, Rocco Berardo, Irene Pellizzone, Benedetta Liberali, Francesco Di Paola, Alessia Cicatelli – ha chiesto l’archiviazione alla luce dell’interpretazione che la Consulta ha fornito con la sentenza 135/24: la sentenza ha infatti ampliato i margini del requisito del trattamento di sostegno vitale rispetto alla precedente sentenza 242/19, facendovi rientrare anche l’assistenza vitale cui era sottoposto Massimiliano.

↓ L’ultimo appello di Massimiliano ↓


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L’udienza sul caso di Massimiliano (MIB), 44enne toscano di San Vincenzo (Livorno), è stata rinviata al 12 marzo. Si tornerà quindi davanti alla giudice per le indagini preliminari (GIP) dopo la sentenza della Corte costituzionale dello scorso luglio, chiamata a esprimersi proprio dal Tribunale di Firenze.

La Corte, con la sentenza 135/24, aveva ampliato la portata del requisito del “trattamento di sostegno vitale” includendo tutte quelle procedure che, indipendentemente dal loro grado di complessità tecnica e di invasività, sono normalmente compiute da familiari o caregiver. Massimiliano, affetto da sclerosi multipla, era dipendente dall’assistenza continua per ogni singola azione quotidiana.

Oggi, inoltre, la commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana discuterà la proposta di legge di iniziativa popolare regionale Liberi Subito, presentata dall’Associazione Luca Coscioni e sottoscritta da quasi 10.000 cittadini e cittadine e depositata lo scorso 14 marzo 2024. La proposta di legge intende introdurre procedure e tempi certi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi della sentenza 242/19 della Corte costituzionale.

La proposta di legge ha anche l’obiettivo di evitare casi come quello delle due donne toscane che, con tempi lunghi di risposta, hanno ricevuto il via libera dalle aziende sanitarie per poter accedere legalmente al “suicidio assistito”, ma non possono completare l’iter perché le stesse aziende sanitarie si rifiutano di fornire il farmaco e la strumentazione necessaria all’autosomministrazione.

Il prossimo 29 gennaio si terrà l’udienza per la 70enne, affetta da BPCO, che ha presentato ricorso in appello dopo che il Tribunale di Firenze ha confermato il diniego fornito dall’azienda USL Toscana Centro, mentre i farmaci necessari sono erogabili solo all’interno del circuito ospedaliero, motivo per cui la persona malata ancora non ha potuto procedere.

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FINE VITA, IL PUNTO SULL’UDIENZA SULL’“AIUTO AL SUICIDIO” A MASSIMILIANO (MIB) E SUL VOTO IN COMMISSIONE DELLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE “LIBERI SUBITO”


L’Associazione Luca Coscioni è lieta di invitarvi a: FINE VITA, IL PUNTO SULL’UDIENZA SULL’“AIUTO AL SUICIDIO” A MASSIMILIANO (MIB) E SUL VOTO IN COMMISSIONE DELLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE “LIBERI SUBITO”

Mercoledì 22 gennaio 2024 ore 10:20, Ingresso del Tribunale di Firenze, Palazzo di Giustizia, Viale Guidoni 61, a Firenze.


Interverranno:

  • Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e imputato
  • Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, difensore e coordinatrice del collegio legale di studio e difesa* di Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese che hanno accompagnato il toscano Massimiliano in Svizzera per il suicidio assistito
  • Chiara Lalli, giornalista, consigliera generale dell’Associazione Luca Coscioni e imputata
  • Felicetta Maltese, coordinatrice della Cellula Coscioni Firenze e imputata

Sarà l’occasione per fare il punto sulle vicende legate al fine vita con cui si sta confrontando la Toscana in queste settimane e che potrebbero portare presto a una svolta sul tema anche a livello nazionale.

Mercoledì 22 gennaio, infatti, il caso di Massimiliano (MIB), 44enne toscano di San Vincenzo (Livorno), tornerà davanti alla Giudice per le indagini preliminari (GIP) dopo la sentenza della Corte costituzionale dello scorso luglio, chiamata a esprimersi proprio dal Tribunale di Firenze. La Corte, con la sentenza 135/24, aveva ampliato la portata del requisito del “trattamento di sostegno vitale” includendo tutte quelle procedure che, indipendentemente dal loro grado di complessità tecnica e di invasività, sono normalmente compiute da familiari o caregiver.

Massimiliano, affetto da sclerosi multipla, fu aiutato da Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese ad andare in Svizzera per poter ricorrere al suicidio assistito. Ora la GIP dovrà decidere se archiviare, disporre nuove indagini o disporre l’imputazione coatta.

Nello stesso giorno, la commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana discuterà la proposta di legge di iniziativa popolare regionale “Liberi Subito”, presentata dall’Associazione Luca Coscioni e sottoscritta da quasi 10.000 cittadini e cittadine e depositata lo scorso 14 marzo 2024. La proposta di legge intende introdurre procedure e tempi certi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi della sentenza n. 242/19 della Corte costituzionale.

La proposta di legge ha anche l’obiettivo di evitare casi come quello delle due donne toscane che, con tempi lunghi di risposta, hanno ricevuto il via libera dalle aziende sanitarie per poter accedere legalmente al “suicidio assistito”, ma non possono completare l’iter perché le stesse aziende sanitarie si rifiutano di fornire il farmaco e la strumentazione necessaria all’autosomministrazione.

Il prossimo 29 gennaio si terrà l’udienza per la 70enne, affetta da BPCO, che ha presentato ricorso in appello dopo che il Tribunale di Firenze ha confermato il diniego fornito dall’azienda USL Toscana Centro, mentre i farmaci necessari sono erogabili solo all’interno del circuito ospedaliero, motivo per cui la persona malata ancora non ha potuto procedere.

* Composto, oltre che da Filomena Gallo, dagli avvocati Maria Elisa D’Amico, Francesca Re, Rocco Berardo, Irene Pellizzone, Benedetta Liberali, Francesco Di Paola, Alessia Cicatelli.

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La Cellula Coscioni di Rimini organizza un evento sulla Legge 194.

L’appuntamento è per sabato 25 gennaio alle ore 16.00 presso Via Roma 62, a San Giovanni in Marignano, nella Sala Consiliare del Comune.


Interviene Don Giulio Mignani. Modera Carlotta Ruggeri, della Cellula Coscioni di Rimini.

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Cure Psichedelice nel fine vita. Evento online Con Marco Perduca e Marco Cappato


Mercoledì 29 gennaio alle ore 16:00 sulla pagina YouTube di Illuminismo Psichedelico a questo link verrà pubblicato un webinar intitolato CURE PSICHEDELICHE NEL FINE VITA. Le opportunità offerte dalla ricerca scientifica in Italia.


Ne discutono: Caterina Bartoli, medico, nonché membro delle associazioni Illuminismo Psichedelico e Simepsi Italia;
Donatella Bosco, medico palliativista, Marco Perduca e Marco Cappato, Associazione Luca Coscioni, Spencer Hawkswell, CEO di Therapsil (la più importante realtà canadese dedicata all’impiego di terapie psichedeliche), Modera Federico di Vita, giornalista (Associazione Illuminismo Psichedelico)

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In un’iniziativa a Milano Sara Martelli parla di diritto all’IVG, dalla Lombardia all’Europa


Sara Martelli, Consigliera Generale di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS, parla di diritto all’IVG, dalla Lombardia all’Europa, all’interno del Convegno sulla Legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza: attualità e prospettive, organizzata da Sinistra Italiana Lombardia e Sinistra Italiana Milano.

L’appuntamento è per sabato 25 gennaio dalle ore 15.00 alle ore 19.00, in Corso di Porta Vittoria 43, a Milano.


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Universale


Nel 2024 sono state 359 le persone viventi che si sono private di un loro organo (quasi sempre un rene o parte del fegato) per donarle a qualcun altro (grafico a sinistra). Negli ultimi dieci anni (nel 2015 le donazioni furono 325) questi eventi sono gradualmente aumentati.

Chi sono queste persone così straordinariamente generose? La tabella a destra, relativa alle donazioni di rene, ci dice che si tratta di consanguinei (madri, fratelli, sorelle…) e non consanguinei (mogli, mariti, conoscenti…).

C’è addirittura chi un proprio rene lo mette a disposizione di un centro trapianti perché lo utilizzi per salvare la vita a chiunque ne abbia bisogno (donazione “samaritana” ).

L’attività di trapianto da donatore vivente in Italia è regolata da una legge di oltre mezzo secolo fa (Legge 26 giugno 1967, n. 458 ).

Essa prevede che, in ogni caso, la donazione avvenga a titolo gratuito.

Come penso di poter immaginare, la decisione di donare un rene o un pezzo di fegato non deve essere banale, anche perché irreversibile. Se le cose dovessero andare male per il donatore, non sarebbe semplice “restituirglieli”.

Forse leggermente meno impegnativo potrebbe essere per una donna donare, sempre a titolo gratuito, a qualcuno che per varie ragioni non può procreare, la gioia di avere un figlio, sostenendone per lei/lui la gravidanza (maternità surrogata).

E dopo nove mesi, tornare alla propria vita con la felicità di avere dato felicità.

Ma questo, anziché essere considerato un atto di generosità, da incentivare e normare è ora un reato universale per il quale chiunque lo metta in atto, anche in paesi in cui ciò sia permesso, viene punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro.

Perché questa differenza?

Forse perché si teme che i casi di maternità surrogata “commerciale” (dietro compenso) con la mercificazione del corpo delle gestanti sarebbero ben di più dei casi di cessione di un organo.

Ma controllare che non vi siano pratiche commerciali sottostanti è forse più difficile per la maternità surrogata che per la cessione di un rene?

Secondo alcune mie amiche, la differenza maggiore consisterebbe nel fatto che un rene, una volta donato è fuori di te per sempre mentre un bimbo rimane nel ventre di una madre surrogata per nove mesi.

Durante i quali un profondo rapporto affettivo può instaurarsi. Dovrebbe quindi essere esteso il termine entro il quale la madre surrogata possa revocare il consenso al trasferimento del nascituro alla coppia infertile.

Secondo altre mie amiche, una legge che normi questa materia non potrebbe e non dovrebbe essere così rigida e puntuale ma rimanere sufficientemente elastica (legge cosiddetta “gentile”) affinché il giudice eventualmente chiamato a valutare il caso, possa essere libero di decidere nel migliore interesse di tutte le parti (in primis del nascituro).

In ogni caso, con una legge, questo percorso sarebbe ben più sicuro, controllato e regolamentato di come lo sia adesso.

L’Associazione Luca Coscioni, insieme a esperti e altre associazioni, ha elaborato una proposta di legge, depositata lo scorso anno al Senato dal senatore Ivan Scalfarotto (Italia Viva) e alla Camera dei deputati dall’onorevole Riccardo Magi (+Europa), per regolamentare la gravidanza per altri solidale, contro ogni forma di sfruttamento e abuso.

Come per quasi tutte le questioni sui diritti civili (fine vita, aborto, disabilità ed altri) non si dovrebbe prendere posizione solo su base ideologica ma dibattere con sufficiente serenità tutti i risvolti di una pratica che, se da un lato può comportare un qualche rischio di mercificazione del corpo delle donne (ben inferiore tuttavia in termini numerici a quello della prostituzione di cui nessuno in questo governo si preoccupa), dall’altro permetta di sostenere la solidarietà di una sorella, di un’amica, perfino di una sconosciuta.

Proprio come quando si dona un rene.

Altrimenti, di universale resta solo l’intolleranza.

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in reply to Lista Referendum e Democrazia

Incoerenza allo stato puro: gli stessi che giudicano la GpA reato universale, vorrebbero costringere una donna a portare avanti una gravidanza indesiderata e poi lasciare il bimbo nelle culle "per la vita" dove se ne prende cura Pierino [dalle parti mie si usa questo nome per dire "chi? boh"]. Il loro problema è che la donna decida cosa fare o non fare del proprio corpo, non gli importa dell'eventuale figlio.


In provincia di Vicenza un evento sui diritti alla fine della vita


La Cellula Coscioni Vicenza-Padova organizza un evento dal titolo: Vivere la malattia con dignità – Poter scegliere in piena libertà.

L’appuntamento è per martedì 4 febbraio alle ore 20.30, presso la Sala Civica di Corte delle Filande, a Montecchio Maggiore (VI). L’ingresso è libero e gratuito.

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A Grugliasco (TO) un evento in difesa della Legge 194 con la Cellula Coscioni Torino


La Cellula Coscioni di Torino partecipa a un’iniziativa del gruppo donne M5S a Grugliasco (TO), in difesa della 194, che vedrà anche la partecipazione della Casa Delle Donne di Torino.

L’appuntamento è per il 25 gennaio alle ore 16.30 presso il Palavillage di Grugnasco, in Viale Lucio Battisti, 10, a Grugnasco (TO).

Per la Cellula interverrà Paola Stringa e nel corso dell’evento sarà possibile firmare per My Voice My Choice e sull’appello italiano al Parlamento.

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FlixBus continua a migliorare la propria flotta grazie all’accordo con l’Associazione Luca Coscioni


Grazie ad un confronto continuativo e costruttivo tra l’Associazione Luca Coscioni e FlixBus, anche nel 2024 l’azienda di trasporto ha continuato a migliorare il trasporto delle persone con disabilità attraverso l’aggiunta alla propria flotta di 17 nuovi autobus dotati di pedane, che si sommano ai 15 già introdotti nel 2023.

Grazie a questi interventi, il numero totale di autobus idonei al trasporto di persone con disabilità è passato dagli 82 del 2020 (nel 2015, anno di ingresso di FlixBus in Italia, gli autobus dotati di pedana erano appena cinque) ai 114 di oggi, registrando un incremento complessivo del 30%. È inoltre già previsto da parte di FlixBus l’impegno a far sì che entro il 31.12.2026 il numero complessivo degli autobus dotati di pedane sia pari ad almeno 127 unità (quindi con un incremento minimo del 55% rispetto alle 82 unità del 2020).

L’azienda di trasporto ha inoltre già da tempo predisposto all’interno del proprio sito un’area dedicata volta a garantire la corretta assistenza alle persone con disabilità, oltre ad aver messo a disposizione, in svariate città italiane, il servizio di accompagnamento di UGO per persone anziane e a mobilità ridotta che vengono assistite nella salita e nella discesa dagli autobus, così come nella gestione dei bagagli e negli spostamenti da e verso le fermate di partenza e di arrivo.

Apprezzando l’impegno profuso da FlixBus per una mobilità sempre più accessibile attraverso il costante miglioramento e potenziamento delle iniziative già portate avanti nel tempo in questo campo, l’Associazione Luca Coscioni auspica per il futuro una collaborazione sempre maggiore tra il settore, le associazioni e le istituzioni, nella direzione di un contesto sempre più inclusivo per tutti i passeggeri.

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Paola Stringa al Circolo dei lettori di Torino discute di Fine Vita


Paola Stringa, Giurista per le libertà ALC e attivista della Cellula Coscioni di Torino, partecipa all’incontro organizzato dal Circolo dei Lettori di Torino Le muse sapienti #1 – Pensare la fine. Insieme a lei Agnese Codignola e Alessandro Chiarini, modera Guido Saracco.

L’appuntamento, aperto a tutti, è pergiovedì 16 gennaio 2025 alle ore 18:30 presso il Circolo dei lettori di Torino, in via Bogino 9, a Torino.

Cerchiamo di rimuovere il pensiero della vecchiaia e ci spaventa l’idea di «non essere più noi»: non è meglio prepararsi e affrontare la questione con pragmatismo? Una riflessione sull’alzheimer e le malattie degenerative con lo sguardo al futuro della ricerca e alla gestione della persona, a partire dalle conoscenze scientifiche e nella prospettiva di nuove soluzioni, in armonia con il modo in cui vogliamo pensare la nostra identità, gestendola fino alla fine.
un progetto UniVerso – Università di Torino, Prometeo – Politecnico di Torino e Fondazione Circolo dei lettori


📌 a conclusione dell’incontro è previsto l’aperitivo da Barney’s (€ 15,00 a persona) per continuare la conversazione in un contesto più ristretto come occasione per approfondire il tema e allargare la conversazione

prenotazione obbligatoria 011 8904417 – 348 0570986 / anche whatsapp | barney@circololettori.it

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Grazie Oliviero Toscani, innamorato della libertà. Ha deciso lui, fino alla fine


Dichiarazione di Marco Cappato


Ci stringiamo – con Filomena Gallo, tutta l’Associazione Luca Coscioni ed Eumans – attorno a chi ha voluto bene a Oliviero Toscani, e ci uniamo al loro dolore.

Oliviero era innamorato della libertà. La sua partecipazione – geniale e fuori dagli schemi – alle iniziative dell’Associazione Luca Coscioni (come per decenni è stato per il Partito radicale e Nessuno Tocchi Caino) non era il risultato di una scelta di appartenenza ideologica, ma la naturale prosecuzione nel campo della lotta politica di ciò che viveva profondamente nella vita e nell’attività artistica e professionale. La rottura di ogni tabù e perbenismo era il frutto di una ricerca costante, fuori da ogni posizione precostituita, riuscendo così a spiazzare con un anticonformismo mai scontato o di maniera. Così è stato anche nell’affrontare la malattia e la fine della vita. “Decido io della mia vita”, disse in un messaggio rivolto ai Parlamentari italiani.

Preparato culturalmente e idealmente a esercitare il proprio diritto all’autodeterminazione individuale – del quale aveva parlato pubblicamente e a me personalmente – ha esercitato la sua libertà di lottare con ogni sua forza residua per resistere alla malattia. Ha deciso lui, fino alla fine. Grazie Oliviero.

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Presentato appello contro il diniego di fornitura farmaco per una donna toscana


È stato presentato appello e l’udienza si svolgerà il 29 gennaio

Filomena Gallo commenta: “Negare la fornitura dei farmaci significa violare la volontà della persona e disapplicare il giudicato costituzionale”


Il giudice del Tribunale di Firenze ha confermato il diniego presentato dalla Azienda USL Toscana Centro in merito alla fornitura dei farmaci necessari alla procedura di “suicidio assistito”, richiesto da una donna toscana di 70 anni, affetta da BPCO (malattia polmonare causata dal restringimento persistente delle vie aeree), che aveva ottenuto dalla stessa azienda sanitaria il via libera per l’accesso alla procedura di aiuto alla morte volontaria, resa legale in Italia dalla sentenza 242\2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato\DJ Fabo.

I giudici hanno confermato il diniego, ritenendo che i farmaci idonei fossero reperibili privatamente in Italia e che la signora, non essendo in uno stato di indigenza, potesse acquistarli. La donna ha quindi deciso, tramite il suo team legale coordinato dall’avvocata Filomena Gallo – e composto dagli avvocati Francesca Re, Angioletto Calandrini e Alessia Cicatelli – di presentare appello alla decisione affinché sia ordinata la fornitura di tutti i farmaci, alcuni dei quali non reperibili privatamente, già autorizzati dall’azienda sanitaria.

In Toscana al momento sono due le aziende sanitarie che stanno agendo in contrasto con la sentenza della Corte costituzionale.

Oltre alla paziente 70enne affetta, infatti, anche un’altra donna, 54enne affetta da sclerosi multipla, che aveva ottenuto il parere favorevole per l’accesso al suicidio assistito a luglio 2024, sta attraversando lo stesso empasse, dopo che la Azienda USL Toscana Nord Ovest continua a negarle il farmaco.

Le aziende sanitarie di Regioni come il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia, invece, hanno portato a termine l’intera procedura, verificando le condizioni dei pazienti, definendo le modalità di attuazione e fornendo tutto il necessario, secondo quanto stabilito dalla Consulta.


Adempimenti anche ribaditi a seguito della sentenza della Consulta dall’allora Ministro della salute Ministro Roberto Speranza in una lettera inviata ai Presidenti delle Regioni il 20 giugno 2022:

“È da garantirsi che siano a carico del Servizio Sanitario Nazionale le spese mediche necessarie per consentire, al termine della procedura di verifica affidata alle strutture del Servizio Sanitario Nazionale, il ricorso al suicidio medicalmente assistito ai pazienti che ne facciano richiesta”.


“Negare la fornitura dei farmaci che, diversamente da quanto sostenuto dall’Azienda sanitaria, non sono reperibili per via privata, significa violare la volontà della persona e disapplicare il giudicato costituzionale che ha inteso con il suo intervento eliminare discriminazioni nel rispetto del diritto all’autodeterminazione tra malati che scelgono percorsi di fine vita diversi”, ha dichiarato Filomena Gallo.

“La procedura autorizzata dall’azienda sanitaria prevede due percorsi con farmaci diversi. L’assunzione dei farmaci per via orale, se non fosse effettuata avendo a disposizione tutti i farmaci inclusi necessari al trattamento delle possibili complicazioni, può essere potenzialmente pericolosa poiché può causare conseguenze come vomito e crisi convulsive che possono determinare una morte dolorosa fino al rischio di coma.

Per questo è necessario che la procedura avvenga in sicurezza anche con i farmaci non reperibili per via privata. Anche i farmaci per la sola via venosa non sono acquistabili privatamente ma sono di solo uso ospedaliero, come alcuni tra quelli da assumere per via orale.

È il medico che decide, con il consenso del paziente, quale via intraprendere affinché come anche sottolineato dalla giurisprudenza ci sia una fine non dolorosa e rispettosa della dignità della persona e non può essere un giudice a indicare una piuttosto dell’altra errando anche nell’interpretazione dei farmaci necessari.

Su questo punto il giudice di Firenze ha erroneamente interpretato la procedura medica prevista dalla letteratura scientifica e approvata dall’azienda sanitaria che oggi ne nega la fornitura. Nel frattempo le condizioni della signora sono peggiorate e rischia di non poter procedere secondo la propria volontà”.

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“Scienza, tecnologia e diritto: Who’s next?” – Marco Cappato a Pavia


Marco Cappato, tesoriere di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS, partecipa come relatore all’iniziativa nell’ambito del ciclo di conferenze Scienza, tecnologia e diritto: what’s next? A cura diAmedeo Santosuosso, Beatrice Marone e Giulia Pinotti. Il titolo dell’iniziativa è Intelligenze artificiali e naturali nella società e nel diritto.

L’appuntamento è per mercoledì 15 gennaio alle ore 21, nell’aula Goldoniana del collegio Ghislieri, in Piazza Collegio Ghislieri, 5, a Pavia.


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La Cellula Coscioni di Lodi organizza un aperitivo di tesseramento aperto a tutti i curiosi. Sarà possibile venire a conoscenza delle attività della Cellula e, volendo, iscriversi alla Cellula e all’associazione.

L’appuntamento è per sabato 18 gennaio alle ore 18.00 presso Il Bacillo, in Via Selvragreca a/25, a Lodi.

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A Piacenza l’evento di aiuto alla compilazione DAT, con la Cellula Coscioni Parma


Casa Clizia APS organizza l’evento COMPILA-DAT, all’interno del quale si aiuteranno le persone presenti a compilare la propria Disposizione Anticipata di Trattamento. Il percorso di compilazione del documento sarà guidato e coadiuvato da Rosella Ferrero, Della Cellula Coscioni Parma.

L’appuntamento è per domenica 19 gennaio alle ore 18.00 presso Spazio Manicomics, in via Scalabrini 19, a Piacenza.

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“Vittoria” è il quinto caso di suicidio assistito in Italia


72 anni, affetta da sclerosi multipla, il caso è avvenuto in Veneto

La donna ha dovuto attendere 8 mesi prima di ottenere il via libera dalla ASL con la conferma dei requisiti. A causa dei ritardi, la donna aveva attivato un procedimento giudiziario d’urgenza


“Vittoria” (nome di fantasia a tutela della privacy), una donna di 72 anni affetta da sclerosi multipla secondariamente progressiva da 20 anni, è morta nelle scorse settimane nella località dove viveva, in Veneto, a seguito dell’autosomministrazione di un farmaco letale fornito dal Servizio sanitario nazionale.

Il messaggio che ha lasciato “Vittoria”:

Amo la vita ma da troppo tempo la mia non è più davvero vita. La malattia mi ha fatta prigioniera dentro un corpo che mi rende dipendente dagli altri in tutto. Anche per grattarmi il naso. Di notte, in sogno, io camminavo ancora. Ho sempre amato camminare. Ora sono troppo stanca per risvegliarmi ogni mattina e trovarmi bloccata dentro un corpo che non riconosco più e che è diventata una tortura continua. Ho bisogno di liberarmene e avere finalmente pace.


Dopo aver atteso 8 mesi dalla sua richiesta, “Vittoria” è la quinta persona in Italia (la quarta seguita dall’Associazione Luca Coscioni) ad aver completato la procedura prevista dalla Consulta con la sentenza 242/2019 sul caso “Cappato/Antoniani”, con l’assistenza diretta del Servizio sanitario nazionale, che ha fornito il farmaco e ogni strumentazione necessaria. L’azienda sanitaria non ha invece individuato dei medici che, su base volontaria, assistessero “Vittoria” nella procedura di autosomministrazione, che è quindi stata aiutata dal dottor Mario Riccio, medico anestesista, Consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni, che nel 2006 aveva assistito Piergiorgio Welby e “Gloria”, la paziente oncologica veneta che ottenne il “suicidio assistito” nel 2023.

“Vittoria” aveva inviato la richiesta della verifica di accesso alle sue condizioni il 21 marzo 2024. Si è giunti alla conclusione della procedura di verifica con esito positivo – dopo 8 mesi dalla richiesta e diversi solleciti dei legali – il 22 novembre 2024 con la conferma della presenza dei requisiti di cui alla sentenza della Corte costituzionale 242/2019 così come interpretata dalla successiva sentenza della Consulta numero 135/24, e anche con la verifica delle modalità di autosomministrazione insieme alla comunicazione sulla fornitura di tutto quanto necessario. L’udienza in tribunale sul ricorso d’urgenza di “Vittoria”, fissata per il mese di dicembre 2024, non si è tenuta per intervenuto adempimento dell’azienda sanitaria.

Dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato: “Siamo vicini alla famiglia di ‘Vittoria’, che è stata al suo fianco fino all’ultimo momento. La vicenda di questa coraggiosa donna, che abbiamo conosciuto e seguito, è stata carica di dolore e sofferenza, ma anche di determinazione e speranza, che le hanno consentito di resistere durante gli 8 mesi di attesa per il riconoscimento di requisiti previsti dalla Consulta e l’accesso all’aiuto al suicidio da parte del Servizio sanitario nazionale. I

l fattore tempo, per queste persone sottoposte a una sofferenza che considerano intollerabile, dovrebbe richiamare a una assunzione di responsabilità da parte della politica. Per questo, continuiamo a chiedere l’approvazione di norme nazionali e regionali per garantire tempi rapidi e certi di verifica delle condizioni e di risposta alle persone che chiedono di essere aiutate a morire. Nel frattempo, continueremo a fornire assistenza giudiziaria e medica a chi ce lo chiede affinché il diritto stabilito dalla Corte costituzionale sia effettivamente rispettato in tutta Italia.

Per questo è attivo il nostro Numero Bianco (06991313409) per fare luce sui diritti”.

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Questioni in Oncologia 5. Il costo/beneficio dei nuovi farmaci


Solo al termine di una lunga, costosa ed altamente selettiva ricerca preclinica (su cellule, animali) l’azione antitumorale di un farmaco contro il cancro potrà essere valutata sufficientemente efficace da continuarne lo studio in ambito clinico (sui pazienti). Nonostante quest’ultimo sia anche più lungo, costoso e selettivo di quello preclinico (solo una molecola su trenta arriverà ai pazienti), il numero dei nuovi farmaci oncologici il cui uso viene approvato ogni anno dalla European Medicine Agency (EMA) è in costante aumento: nel 2004-2006 erano 2-5; nel 2020-2022 10-17 (v. Figura). Una volta approvato dall’EMA, il tempo necessario affinché il farmaco completi il suo percorso di rimborsabilità da parte del servizio sanitario nazionale ed entri effettivamente in corsia per essere somministrato ai pazienti varia molto da Paese a Paese: in Germania e Svezia ci vogliono cento giorni, in Lettonia mille. Tra le diverse regioni italiane idem: al Nord quel farmaco diverrà disponibile ai pazienti molto prima che al Sud.

Il valore di un farmaco è determinato dal beneficio clinico apportato in rapporto al suo costo. Dal 2015 tale rapporto viene determinato dallo European Society of Medical Oncology Magnitude of Clinical Benefit Scale (ESMO-MCBS). L’ESMO-MCBS attribuisce un punteggio di rimborsabilità ai farmaci di nuova approvazione EMA: i farmaci con il punteggio più alto sono messi in evidenza nelle Linee-guida ESMO per “influenzare” le singole Istituzioni nazionali nella scansione dei tempi di approvazione. Una specie di priority-list per quei farmaci che veramente apportano un beneficio clinico rispetto alle terapie standard e che quindi meritano di essere rimborsati. Ma il compito di ESMO non è per niente semplice. Il calcolo di tale punteggio viene eseguito al meglio solo quando gli studi clinici siano stati randomizzati [i pazienti vengono assegnati a loro insaputa (e meglio ancora anche ad insaputa dei ricercatori che analizzano i dati – studi randomizzati in doppio cieco) al gruppo sperimentale al quale viene somministrato il farmaco o al gruppo di controllo, al quale viene somministrato solo un placebo]. E molti studi, per esempio quando i tumori sono rari come il temibile tumore cerebrale glioblastoma, non vengono randomizzati per insufficiente numero di pazienti. Inoltre, il calcolo del punteggio ESMO-MCBS richiede di analizzare, oltre ai dati elaborati e pubblicati dai ricercatori, anche le cartelle cliniche con i dati originali (dati grezzi) perché in un numero non trascurabile di articoli scientifici i dati pubblicati sono affetti da distorsioni di vario tipo.

Infine, via via che un farmaco viene usato, se ne conosce sempre meglio effetti positivi e negativi ed il suo punteggio di rimborsabilità determinato da ESMO-MCBS può cambiare. Si tratta quindi di una procedura di valutazione complessa che necessita di molte risorse. Che sono comunque di gran lunga inferiori a quelle che andrebbero sprecate rimborsando con fondi pubblici costosi nuovi farmaci oncologici di efficacia limitata.

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A Genova il primo PsychedeliCare Café – prendiamoci cura della mente


Si terrà a Genova il primo PsychedeliCare Café – prendiamoci cura della mente: un incontro dedicato alla presentazione dei libri sul delle terapie assistite con psichedelici, in occasione del lancio della prima Iniziativa dei Cittadini Europei per la salute mentale.

l’appuntamento è per martedì 14 gennaio alle ore 17.30 presso Bla Bla Book, in salita del Prione 34, a Genova.


Con Tania Re, psicoterapeuta, antropologa, terapista complementare; Avy Candeli, direttore creativo Psychedelicare.eu; Tommaso Cerisola, medico specializzando in psichiatria, ospedale San Martino, SIMEPSI Italia; Jennifer Tocci, coordinatrice della Cellula Coscioni Genova

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A Catania il sit in per lo stop alla discriminazione nelle ZTL


La Cellula Coscioni di Catania fa parte di una rete di associazioni, movimenti, sindacati e partiti politici che annunciano un sit-in di protesta per giovedì 9 p.v., davanti la Prefettura, intitolatoDisabilità e Legalità – Stop alla Discriminazione nelle ZTL di Catania!, per chiedere la revoca immediata del provvedimento Dirigenziale A09/06 del 9 gennaio 2023. Questo provvedimento, ritenuto illegittimo, penalizza i disabili muniti di regolare contrassegno che attraversano le ZTL o le aree pedonali, imponendo multe ingiuste e discriminatorie.

L’appuntamento è per giovedì 9 gennaio alle ore 10 in Via Prefettura, 14, a Catania.


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Filomena Gallo al MAXXI di Roma “Salute, demografia e vita attiva”


Filomena Gallo, Segretaria di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS, partecipa al New Year’s Forum al Maxxi di Roma. Interverrà all’interno della sessione Ricerca, salute e felicità, nel panel Salute, demografia e vita attiva.

L’appuntamento è per venerdì 17 gennaio dalle ore 14.45 alle ore 17.45, presso l’Auditorium museo Maxxi, in via Guido Reni, 4, a Roma.


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Mario Riccio ad Andria al convegno “Fine vita: discutiamone. Opinioni a confronto”


Il dott. Mario Riccio, medico rianimatore e Consigliere Generale di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS, partecipa al convengo Fine vita: discutiamone. Opinioni a confronto, organizzato dall’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia Barletta-Andria-Trani.

L’appuntamento è per venerdì 31 gennaio alle ore 19, presso il Chiostro San Francesco, in Via S. Francesco 15, ad Andria (BT).


È possibile visualizzare la locandina completa QUI

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Mario Riccio a Milano interviene in tema di Fine Vita


Mario Riccio, medico rianimatore e Consigliere Generale di Associazione Luca Coscioni, partecipa come relatore al convegno Fine vita, opinioni a confronto, organizzato dal Lions International di Milano.

L’appuntamento è per sabato 25 gennaio alle ore 9.30 presso il Circolo Ratti, in Via Cenisio, 4, a Milano.


L’ingresso è libero e gratuito, l’evento sarà seguito da un aperitivo.

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Capodanno 2025, otto sanzioni per guida sotto l’effetto di stupefacenti non possono essere un successo


Il lento ma costante calo di feriti e incidenti stradali era già stato segnalato in autunno dall’ISTAT, malgrado ciò il Governo ha deciso di inasprire le pene e creare nuovi motivi per imporre pesanti sanzioni. Tra queste c’è la guida sotto effetto di sostanze stupefacenti, una misura che nei casi più gravi punisce con la sospensione della patente fino a tre anni. Per essere sanzionati basta che i test fatti nel momento del fermo, fermo da posto di blocco e non da infrazioni del codice della strada, segnalino presenze di principi psicoattivi. La scienza ci dice che, paradossalmente, i principi attivi più leggeri, come quelli della cannabis, restano nell’organismo molto più a lungo di quelli di sostanze più potenti.

A fronte dell’antiscientificità, e probabile anti-costituzionalità, della misura, il Ministro Salvini si congratula con le forze dell’ordine perché, tra le altre cose, le 27.200 pattuglie sguinzagliate in giro per l’Italia hanno fermato otto, dicasi otto, persone ritenute in guida sotto l’influenza di “stupefacenti”, una ogni 3400 nuclei della stradale.

Non è stato reso noto quali altre eventuali violazioni del codice della strada siano state imputate alle otto persone. Inoltre, sono 6287 i conducenti sottoposti a etilometri e precursori (in ulteriore approssimazione bisognerebbe capire se tutti sottoposti ad entrambi), il che farebbe lo 0,12% (peraltro di un campione selezionato a monte).

Uno dei problemi delle leggi italiane, specie quelle in materia penale, è che non esistono meccanismi che ne consentano la verifica dell’efficacia del loro impatto perché questo nuovo codice della strada sarebbe il classico esempio di come la realtà sia radicalmente distante dalle norme e chi le impone”

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Assemblea straordinaria della Cellula Coscioni di Treviso


È convocata l’assemblea straordinaria della cellula di Treviso per martedì 14 gennaio, alle ore 18.00, presso la Libreria Universitaria San Leonardo, in Piazza Santa Maria dei Battuti, 16, a Treviso.


Sarà possibile partecipare anche in video collegamento e, per chi ne ha diritto, votare dopo aver accertato l’identità degli intervenuti da remoto. Di seguito i link allo statuto ed al regolamento delle cellule in cui è possibile trovare le disposizioni su candidatura e votazione.

L’ordine del giorno dell’assemblea straordinaria è il seguente:

1) Dimissioni da parte di Matteo Orlando come rappresentante in Consiglio Generale e coordinatore della cellula e votazione nuova/o coordinatrice/ore e rappresentante presso il consiglio generale ALC; da oggi sono aperte le candidature che potranno essere anticipate via e-mail all’indirizzo cellulatreviso@associazionelucacoscioni.it oppure presentate direttamente il giorno dell’assemblea;

2) discussione proposta piano formativo interno alla cellula (la proposta verrà inviata per e-mail la prossima settimana assieme al verbale della riunione di dicembre 2024);

3) aggiornamento andamento sportello D.A.T. ed individuazione delle nuove date;

4) varie ed eventuali.

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Attraverso Freedomleaks è possibile il wistleblowing sulle condizioni inumane in carcere


In risposta a un paio di punti cruciali del discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha invitato alla partecipazione civica e denunciato le condizioni inumane della detenzione in Italia, l’Associazione Luca Coscioni rende noto il sito FreedomLeaks.

Secondo il sito l’analista indipendente Marco Della Stella, al 1 gennaio 2025, sono 61.870 le persone detenute in un sistema che prevede circa 46.000 posti letto, che ha quindi un tasso di affollamento del 132,133%.

Si tratta di una pagina web che consente la denuncia partecipativa anonima tipica di quello generalmente chiamato whistleblowing. FreedomLeaks si rivolge a chi ha o ha avuto modo di entrare in carcere in quanto parente, o per impegni di assistenza sociale, educazione, formazione professionale o difensore o parte di iniziative di volontariato oppure dipendente delle Asl.

Particolarmente puntuali e circostanziate potrebbero essere le informazioni condivise da dipendenti dell’amministrazione penitenziaria, o di quelle del personale medico e paramedico

FreedomLeaks permette di trasferire informazioni e segnalazioni relative al rispetto delle leggi che riguardano i diritti e le libertà delle persone in maniera sicura, riservata e anonima grazie alla piattaforma Globaleaks che consente di attivare un canale criptato per inviare le proprie segnalazioni.

Dal sito occorre collegarsi al corrispondente indirizzo TOR, usando la sicurezza garantita dal TOR browser e condividere quanto visto durante la propria presenza in carcere.

L’Associazione Luca Coscioni auspica che la pubblicizzazione delle possibilità offerte daFreedomLeaks possa concorrere ad arricchire la conoscenza di come le istituzioni si comportano in ossequio ai loro obblighi di legge relativi al diritto alla salute in carcere.

Le testimonianze che arriveranno al sito sicuro non verranno rese pubbliche ma messe in relazione con i resoconti delle visite effettuate negli stessi istituti dalle Asl le cui relazioni sono state richieste a dicembre alle 102 Aziende sanitarie locali con formale accesso agli atti. Ad agosto 2024 l’Associazione Luca Coscioni aveva diffidato tutte le Asl competenti per la salute in carcere ad ottemperare ai loro obblighi previsti dall’ordinamento penitenziario di fornire servizi socio-sanitari e di ispezionare le strutture con particolare attenzione all’igiene e profilassi degli stessi.

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Per tutti, non solo per alcuni


Alcuni non hanno bisogno di prendersi i diritti perché li hanno già: sono le persone ricche che riescono a ottenere i diritti semplicemente pagando. Per esempio, un aborto sicuro può essere ottenuto prontamente pagando, senza la pena di dover trovare un ospedale pubblico dove sia rimasto qualche medico non obiettore.

Allo stesso modo, i pazienti oncologici possono essere seguiti rapidamente e con accuratezza; e dovessero divenire terminali, per lenire il dolore potranno probabilmente contare anche su terapie stupefacenti ufficialmente vietate. E così via. Sia chiaro: io non criminalizzo in nessun modo la ricchezza. La ricchezza è spesso indice di talento e del farsi un gran mazzo. Però talvolta la ricchezza deriva anche da qualcosa di meno regolare. La CGIA di Mestre ha recentemente stimato in ottantaquattro miliardi il livello di evasione fiscale/anno in Italia. Pur se in diminuzione, questa elevata mancanza di contribuzione consente ad alcuni di diventare ancora più ricchi ma limita i diritti di tutti gli altri.

In questo periodo di guerra le industrie che producono armamenti hanno fatturati molto aumentati e poterne tassare solo una piccola parte consentirebbe di reperire risorse per migliorare la vita di tutti. Banche e assicurazioni, in modi che sarebbe troppo lungo discutere qui, hanno anch’esse aumentato molto i loro profitti, ma una maggiore tassazione anche solo di una piccola parte di essi non c’è stata. E nel nostro piccolo, quando chiediamo un preventivo per un intervento artigianale dobbiamo quasi sempre rispondere alla domanda: con fattura o senza?

Le scelte di politica economica hanno quindi molto a che fare con l’Associazione Luca Coscioni che si batte per i diritti civili di tutti, e non solo di alcuni. È legittimo che questi temi vedano scelte diverse a seconda di chi vince le elezioni e governa. Meno legittimo è che l’informazione (talvolta anche quella di Radio Radicale purtroppo) non presenti in contradditorio ai cittadini una sufficiente pluralità di opinioni sul tema. Ascoltiamo spesso la Presidente del Consiglio ripetere che questo è un governo che non vuole alzare le tasse ma le vuole diminuire. Chi non è d’accordo? Ma quale è il modo più efficace ed equo, se non farle pagare a tutti?

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in reply to Lista Referendum e Democrazia

Però io vorrei fare un distinguo fra le aziende che un anno guadagnano di più, alle quali non trovo corretto che debbano essere aggiunte tasse straordinarie, e le aziende/partite iva che evadono.

Altrimenti spingi chi è onesto a non dichiarare tutto per paura di ritorsioni fiscali ("se guadagni di più ti aggiungo tasse straordinarie")
@informapirata



Ciao Massimo


È con profondo dolore che dobbiamo condividere una triste notizia. Il nostro carissimo amico e compagno Massimo Clara si è spento nella giornata di ieri, 29 dicembre 2024, a seguito di una lunga malattia che non in tanti conoscevano, facendo lui prevalere il suo sorriso, la sua giovialità e la sua ironia ai problemi che lo hanno accompagnato nell’ultimo anno.

Avvocato cassazionista, membro di giunta dell’Associazione Luca Coscioni, da sempre impegnato in politica a Milano, faceva parte del team legale dell’associazione. Ha preso parte a molte cause seguite dall’Associazione Luca Coscioni, in particolare sui temi dei diritti civili, del fine vita e dei diritti riproduttivi. È stato uno degli avvocati intervenuti a difesa del referendum “eutanasia legale” in Corte costituzionale.

Esperto nel campo del diritto di famiglia e sulla fecondazione assistita ha contributo con le sue competenze e la sua passione ai tanti significativi passi avanti in questo campo. Ci mancherà poter contare su di lui, sul suo spirito positivo, ma anche in suo nome continueremo a portare avanti tutto quello che anche con Massimo abbiamo conquistato in questi anni.

Domani 31 dicembre 2024 alle 14.30 accompagnato dai suoi cari partirà dalla sua casa di Milano, verso il cimitero di Lambrate, dove si svolgerà l’ultimo saluto.

Alla sua famiglia e ai suoi cari le nostre più sentite condoglianze. Massimo ci mancherai.

Filomena Gallo, Marco Cappato e tutti gli amici dell’Associazione Luca Coscioni

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Primo servizio in Italia per tutelare persone in cura con cannabis terapeutica


L’Associazione Luca Coscioni sostiene il nuovo servizio lanciato da CLINN per un’assistenza legale gratuita dedicata ai pazienti in cura con cannabis terapeutica per garantire supporto e tutela in caso di fermo da parte delle Forze dell’Ordine durante la guida a seguito dell’entrata in vigore del nuovo codice della strada.

Il servizio è promosso da CLINN, centro servizi che riunisce medici esperti in cannabis terapeutica e farmacie galeniche di riferimento a livello nazionale, per garantire terapie personalizzate e innovative, in collaborazione con gli studi legali degli avvocati Bulleri e Zaina specializzati nel settore. Il servizio coprirà le spese processuali, peritali e di difesa per i pazienti fermati durante i controlli stradali e ai quali potrebbe essere contestata la positività a sostanze psicotrope e ai cannabinoidi.

Per garantire la piena trasparenza del servizio offerto, CLINN ha sviluppato un vademecum che fornisce linee guida e consigli dettagliati per i pazienti. Il documento si concentra particolarmente sui protocolli d’utilizzo della cannabis terapeutica, sulle regole da seguire prima di mettersi al volante e su una serie di obblighi normativi relativi alla patente di guida e alla documentazione medica da fornire alle autorità.

Per maggiori informazioni sul servizio scrivere a info@clinn.it

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“Un intervento legislativo deve essere richiesto da tutti coloro che desiderano che il fine vita sia normato per legge”


Lo scrive il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in un messaggio inviato al Consiglio generale dell’Associazione Luca Coscioni

Al consiglio è intervenuta anche Elena Ostanel, consigliera regionale d’opposizione: “Linee guida regionali per garantire i diritti”


Nel corso del Consiglio Generale dell’Associazione Luca Coscioni, in corso a Roma, sono intervenuti il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e la Consigliera regionale Elena Ostanel, affrontando il tema del fine vita. Un confronto che ha posto al centro il rispetto della libertà di scelta individuale e la necessità di interventi legislativi chiari e uniformi.

“Un intervento legislativo deve essere richiesto da tutti coloro che desiderano che il fine vita sia normato per legge. Il tema del fine vita è delicato e tocca corde profonde, coinvolgendo sensibilità e visioni differenti. Ma una persona consapevole, che si trovi in condizioni di vita non più dignitose, deve avere il diritto di scegliere” ha dichiarato il Presidente della Regione Veneto. “C’è bisogno di una legge nazionale che garantisca il rispetto delle diverse posizioni, ma che ponga al centro la libertà di scelta del paziente”

La Consigliera regionale Elena Ostanel ha evidenziato le difficoltà operative che, in assenza di una legge chiara, ostacolano l’accesso al diritto sancito dalla Corte Costituzionale.

“In Veneto, dopo il mancato passaggio della legge regionale sul fine vita per un solo voto, abbiamo riscontrato che molte persone non riescono a ottenere il via libera necessario prima che sia troppo tardi. Questo è inaccettabile, diventa fondamentale introdurre linee guida regionali chiare per garantire il rispetto dei diritti dei pazienti. Non possiamo arrenderci. Dobbiamo continuare a lavorare insieme, società civile e istituzioni, per assicurare che il diritto alla scelta venga garantito in ogni fase. La dignità delle persone deve essere la nostra priorità”.

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My Voice, My Choice raggiunge il milione di firme, nel 2025 verrà discussa dalla Commissione europea


Solo altre 10 iniziative di cittadini europei (ICE) in 13 anni ci erano riuscite. L’Italia è terza per le firme raccolte.


La campagna europea My Voice, My Choice ha superato il milione di firme, segnando un primo traguardo fondamentale nella lotta per il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza sicura e accessibile in tutta l’Unione europea. Questo successo, ottenuto grazie al supporto di oltre 40 organizzazioni italiane e alla mobilitazione di cittadini in tutta Europa, dimostra l’urgenza di garantire diritti e libertà fondamentali per tutte le persone.

“È una tappa importante verso il riconoscimento del diritto all’aborto sicuro nell’Unione europea – hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato – ora dobbiamo raccogliere le 200.000 firme di sicurezza per garantire che il 2025 sia l’anno in cui la Commissione von der Leyen dia una risposta. Come Associazione Luca Coscioni, continueremo la raccolta firme in tutta Italia grazie all’impegno delle nostre cellule, che hanno portato l’Italia a essere il terzo Paese per firme raccolte”.

➡ Gli obiettivi di My Voice My Choice


L’iniziativa dei cittadini europei (ICE) My Voice, My Choice chiede all’Unione europea di istituire un meccanismo finanziario che supporti gli Stati membri nell’assicurare l’accesso all’aborto sicuro. Con il raggiungimento di un milione di firme, questa ICE potrebbe unirsi alle sole dieci altre che hanno avuto successo nella storia europea. Tuttavia, la raccolta non si ferma: per garantire che la proposta venga esaminata dalla Commissione europea, è necessario raggiungere una soglia di sicurezza di 1,2 milioni di firme.

Con oltre 140.000 firme raccolte, l’Italia è il terzo Paese per partecipazione, dimostrando quanto questo tema sia sentito dalla popolazione. L’impegno dell’Associazione Luca Coscioni, attraverso le sue cellule territoriali, ha giocato un ruolo chiave nel sensibilizzare il pubblico e promuovere la campagna.

La raccolta firme continua fino al raggiungimento della soglia di sicurezza, per garantire che il 2025 diventi l’anno in cui la Commissione europea si pronunci formalmente sulla proposta.

➡ La sfida dei dati sull’applicazione della legge 194 in Italia


In Italia è difficile sapere come è applicata la legge 194 perché abbiamo dati vecchi e aggregati per media regionale, come evidenziato dall’indagine “Mai Dati”. Per cercare di colmare la mancanza di dati completi e aggiornati per singola struttura, le giornaliste Chiara Lalli e Sonia Montegiove hanno chiesto direttamente alle Regioni di fornire informazioni disaggregate e più recenti rispetto a quelle pubblicate dal Ministero della Salute. Tuttavia, i dati inviati risultano spesso incompleti e difficilmente consultabili, e non tutte le Regioni hanno risposto.

“Mai Dati 2” include dati disaggregati del 2022 e del 2023 per alcune Regioni, come la Lombardia, che però oscura alcune informazioni.

“Una delle parti più surreali della relazione – commentano Lalli e Montegiove – e forse più significativa dell’inutilità di rendere pubbliche le informazioni in questo modo è l’Appendice A, in cui le singole strutture sono indicate come struttura 1, struttura 2, struttura 3. Le uniche strutture individuabili sono quelle presenti in Regioni con un unico punto IVG, come Valle d’Aosta, Molise o la Provincia Autonoma di Bolzano. Sapere cosa succede in una struttura X o # serve a poco, così come conoscere una media regionale. Sarebbe fondamentale avere tutte le informazioni con i nomi e gli indirizzi delle strutture, aggiornate e trasparenti”.

L'articolo My Voice, My Choice raggiunge il milione di firme, nel 2025 verrà discussa dalla Commissione europea proviene da Associazione Luca Coscioni.



Quinto caso di suicidio assistito in Italia tramite il Sistema sanitario nazionale


L’annuncio è stato dato dal Consiglio generale dell’Associazione Luca Coscioni, in corso a Roma e online

Laura Santi annuncia di aver ottenuto il via libera dall’azienda sanitaria per l’accesso al suicidio assistito: “Ora che sono libera, scelgo di lottare ancora per raccogliere le firme per la legge regionale Liberi Subito in Umbria e in tutte le Regioni”


Nei giorni scorsi, una persona ha avuto accesso al suicidio assistito in Italia tramite il Servizio Sanitario Nazionale. È il quinto caso in Italia, dopo Federico Carboni nelle Marche nel 2022, Gloria in Veneto e Anna in Friuli Venezia Giulia nel 2024, oltre a un caso in Toscana non seguito dall’Associazione Luca Coscioni.

Lo ha reso noto Filomena Gallo, avvocata e Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, durante il Consiglio Generale dell’Associazione, in corso oggi a Roma e online. Per motivi di privacy, su richiesta della famiglia, al momento non è possibile fornire ulteriori dettagli sulla vicenda.

“Non ci aspettiamo nulla di buono da questo Governo e Parlamento sul fronte dei diritti civili. Ma non per questo restiamo inerti a subire proibizioni violente e insensate.

Abbiamo titolato ilnostro Congresso ‘Prendiamoci i diritti!’, ed è quello che stiamo facendo: proseguiamo con le disobbedienze civili e i ricorsi giudiziari attraverso i quali stiamo affermando il rispetto delle libertà fondamentali.

Abbiamo dimostrato nei fatti e nei tribunali che il suicidio assistito è stato legalizzato in Italia e che le cure non possono essere imposte contro la volontà dei pazienti. Nessuna propaganda e disinformazione può cancellare questa realtà” hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretaria Generale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.


Durante il Consiglio Generale, Laura Santi, giornalista perugina affetta da sclerosi multipla, ha annunciato le sue decisioni dopo aver ottenuto il via libera dalla ASL alla sua richiesta di accesso al suicidio assistito:

Ho ottenuto il via libera per accedere al suicidio assistito: la mia ASL e la mia regione hanno riconosciuto che soddisfo tutti i requisiti.

Ma non tutte le persone nelle mie condizioni riescono ad accedere: in Italia, il diritto al fine vita è una vera e propria ‘lotteria’. L’esito dipende dalla regione in cui vivi, dalla disponibilità della tua ASL e dalla rapidità dei comitati etici.

Chi ha i requisiti può ritrovarsi bloccato per mesi o anni, oppure costretto a cercare soluzioni all’estero, se può permetterselo. Anche io ho dovuto attendere un anno e mezzo prima di ottenere risposta.

Oggi scelgo di non procedere e di dedicarmi a una nuova missione: aiutare l’Associazione Luca Coscioni con la campagna Liberi Subito a raccogliere firme per ottenere una legge regionale sul fine vita. A partire dalla mia Umbria. Una legge serve per garantire tempi e procedure certe, evitando lunghe attese e disparità. È il momento di superare questa ingiustizia e assicurare a tutti il diritto di decidere sul proprio fine vita con dignità e rispetto”.


La sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale sul caso Cappato/Antoniani garantisce l’accesso all’aiuto alla morte volontaria, il cosiddetto suicidio assistito, nel nostro Paese, individuando determinate condizioni per la persona malata che ne faccia richiesta, da verificare tramite il Servizio Sanitario Nazionale.

Tuttavia, la sentenza non stabilisce tempi certi per effettuare le verifiche e rispondere alle persone malate. Per questo motivo, nel rispetto del giudicato costituzionale e delle competenze regionali, l’Associazione Luca Coscioni ha promosso la campagna nazionale Liberi Subito, raccogliendo firme per proposte di legge regionali che garantiscano tempi certi e definiti.

Durante l’evento, è stato presentato il bilancio delle richieste sul fine vita arrivate nel 2024 all’Associazione Luca Coscioni: 16.035 richieste di informazioni, pari a 44 richieste al giorno, con un aumento del 14% rispetto ai 12 mesi precedenti. Nel dettaglio:

  • 1.707 richieste su eutanasia e suicidio medicalmente assistito (circa 5 al giorno);
  • 393 richieste su interruzione delle terapie e sedazione palliativa profonda (più di 1 al giorno);
  • 580 persone hanno richiesto informazioni sulle procedure italiane o contatti con strutture svizzere per il percorso di morte volontaria medicalmente assistita (51% donne, 49% uomini), rispetto alle 533 dell’anno precedente.

Il Numero Bianco dell’Associazione è coordinato da Valeria Imbrogno, psicologa e compagna di Dj Fabo.

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Venerdì 20 dicembre, a Roma, il Consiglio generale dell’Associazione Luca Coscioni APS


Appuntamento in presenza nella Capitale al Centro congressi Cavour, in via Cavour 50/A e in diretta sul Canale YouTube dell’Associazione

Il punto dell’Associazione Luca Coscioni per il 2025: da fine vita ad aborto e i prossimi appuntamenti in Corte costituzionale su firma digitale e PMA per single


La decisione di Laura Santi dopo il via libera al “suicidio assistito”, i nuovi casi di aiuto alla morte volontaria ottenuto legalmente in Italia e la campagna “Liberi Subito” per le proposte di legge regionali.

La campagna italiana ed europea My voice, my choice per un aborto sicuro e accessibile, prossima al traguardo del milione di firme, gli appuntamenti in Corte costituzionale sull’accesso alla (procreazione medicalmente assistita) PMA per donne single e l’uso della firma digitale in democrazia, le attività per contrastare la criminalizzazione della gravidanza per altri, la riforma del Servizio sanitario nazionale, la salute mentale, la ricerca sulle sostanze psichedeliche e le azioni contro le 102 ASL italiane contro il sovraffollamento carcerario.

Di tutto questo, insieme ai nuovi obiettivi e alle azioni politiche previste nel 2025, si discuterà durante l’evento organizzato dall’Associazione Luca Coscioni, previsto nel giorno del 18esimo anniversario della morte di Piergiorgio Welby.

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Venerdì 20 dicembre, a Roma, il Consiglio generale dell’Associazione Luca Coscioni APS


Appuntamento in presenza nella Capitale al Centro congressi Cavour, in via Cavour 50/A e in diretta sul Canale YouTube dell’Associazione

Il punto dell’Associazione Luca Coscioni per il 2025: da fine vita ad aborto e i prossimi appuntamenti in Corte costituzionale su firma digitale e PMA per single


La decisione di Laura Santi dopo il via libera al “suicidio assistito”, i nuovi casi di aiuto alla morte volontaria ottenuto legalmente in Italia e la campagna “Liberi Subito” per le proposte di legge regionali.

La campagna italiana ed europea My voice, my choice per un aborto sicuro e accessibile, prossima al traguardo del milione di firme, gli appuntamenti in Corte costituzionale sull’accesso alla (procreazione medicalmente assistita) PMA per donne single e l’uso della firma digitale in democrazia, le attività per contrastare la criminalizzazione della gravidanza per altri, la riforma del Servizio sanitario nazionale, la salute mentale, la ricerca sulle sostanze psichedeliche e le azioni contro le 102 ASL italiane contro il sovraffollamento carcerario.

Di tutto questo, insieme ai nuovi obiettivi e alle azioni politiche previste nel 2025, si discuterà durante l’evento organizzato dall’Associazione Luca Coscioni, previsto nel giorno del 18esimo anniversario della morte di Piergiorgio Welby.

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Domani presidio a Roma, 9.30 - 10.30 Piazza Santi Apostoli

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