Suicidio medicalmente assistito in Toscana: primo caso dopo l’approvazione della legge regionale
Morto lo scrittore Daniele Pieroni, previa verifica delle condizioni e con l’assistenza della ASL. Aveva preso contatto con il Numero Bianco.
Il commento di Filomena Gallo e Felicetta Maltese: “ASL Toscana virtuosa grazie a legge di civiltà, impugnata senza alcun fondamento giuridico da un Governo che prepara una legge nazionale per ostacolare le Regioni”
Lo scorso 17 maggio, nella provincia di Siena, lo scrittore Daniele Pieroni ha potuto scegliere, di porre fine alla propria vita, grazie alla sentenza Cappato – Antoniani n. 242/19 della Corte costituzionale e alla legge regionale “Liberi Subito”, approvata dal Consiglio regionale della Toscana nel febbraio 2025. È il primo caso di morte volontaria assistita avvenuto nella Regione da quando la legge è entrata in vigore, a conferma della sua piena applicabilità in virtù di giudicato costituzionale, nonostante l’impugnazione da parte del Governo.
Nato nel 1961, Daniele era affetto dal 2008 dal morbo di Parkinson e, a causa di una grave disfagia, era costretto a vivere con una gastrostomia endoscopica percutanea (PEG) in funzione per 21 ore al giorno. Nell’agosto 2023, tramite un amico, aveva contattato il Numero Bianco dell’Associazione Luca Coscioni (06.99313409) per ricevere informazioni su come accedere alla morte volontaria assistita. In giornata, Marco Cappato gli aveva fornito tutte le indicazioni necessarie incluse le informazioni anche sulle disposizioni anticipate di trattamento (DAT) sul percorso di sedazione palliativa profonda e sul distacco dei trattamenti in corso. Daniele ha scelto il percorso previsto dalla sentenza Cappato e ha inviato la richiesta formale è stata inviata all’AUSL Toscana Sud Est il 31 agosto.
Dopo aver ricevuto, lo scorso 22 aprile, l’esito positivo delle verifiche previste dalla sentenza della Corte costituzionale nota come “Cappato-Dj Fabo”, Daniele, meno di un mese dopo, ha confermato la volontà di procedere a casa. Il tutto si è svolto nel pieno rispetto della procedura prevista dalla legge toscana e delle condizioni stabilite dalla Consulta. A casa sua è stato preparato il farmaco letale, che Daniele si è autosomministrato.
Erano presenti, su base volontaria, due dottoresse e un medico legale dell’ASL, che hanno agito con grande umanità e professionalità, come confermato da chi era presente. Accanto a Daniele c’erano anche Felicetta Maltese, coordinatrice della Cellula toscana dell’Associazione Luca Coscioni, il fiduciario di Daniele, le badanti e i familiari. Alle 16:47 Daniele ha attivato il dispositivo a doppia pompa infusiva e alle 16:50 ha smesso di respirare, serenamente.
“Il personale sanitario è stato esemplare, presente non solo sul piano professionale ma anche umano. È importante che la legge abbia funzionato e che l’ASL abbia rispettato i tempi con serietà e rispetto”, ha dichiarato Felicetta Maltese, attualmente indagata insieme a Marco Cappato e Chiara Lalli per aver aiutato un altro cittadino toscano, Massimiliano, affetto da sclerosi multipla, ad accedere al suicidio assistito in Svizzera.
“La legge toscana sul fine vita, frutto di un’iniziativa popolare sostenuta da oltre 11.000 persone, è un atto di civiltà e responsabilità che garantisce tempi certi per l’accesso all’aiuto medico alla morte volontaria, applicando quanto già stabilito dalla Corte costituzionale”, dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni. “L’impugnazione del Governo Meloni è una scelta ideologica e priva di fondamento giuridico, volta a ostacolare un diritto già riconosciuto, come anche la proposta di legge che il Governo intende presentare per sbarrare la strada alle Regioni. Intanto, troppe persone continuano a soffrire o a emigrare per morire con dignità. Invitiamo tutte le Regioni ad agire per garantire la libertà e il rispetto delle volontà delle persone”.
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Se il fatto non sussiste per Walter non sussista neanche per Marco!
Dichiarazione di Marco Perduca
Marco B. l’amico di Walter che lo aiutò a mantenere un piano terapeutico di cannabis ‘fatto in casa’ viene ritenuto criminale perché le modalità e quantità della sua coltivazione umanitaria, perché di questo stiamo parlando, farebbero ipotizzare lo spaccio. Però di prova della compravendita di quelle piante non si ha notizia.
Walter De Benedetto è stato assolto perché il fatto non sussiste, il fatto era l’uso personale e terapeutico di quantità di principio attivo curativo che poteva usare solo perché c’era qualcuno che, a fronte di mancanza di ‘prodotto’ glielo procurava con una coltivazione domestica andando incontro allo stato di necessità in cui si trovava un amico. Come può non sussistere solo metà di un fatto mentre l’altra potrebbe essere punita con oltre un anno di carcere? Lo sfregio alla lotta di Walter De Benedetto lo ha già fatto la Corte costituzionale ritenendo inammissibile un referendum che avrebbe ‘sanato’ anche situazioni come quella in cui si trovò lui, condannare in appello Marco B. per non aver abbandonato un amico per cui, come diceva lui, il dolore non aspetta, sarebbe una pietra tombale sulla generosità e l’amicizia e il sostituirsi alle istituzioni che non riescono a far fronte a leggi decennali come quella sulla cannabis terapeutica.
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La magia terapeutica dei funghi della Repubblica ceca dovrebbe essere (almeno) europea
testo preparato con Peppe Brescia
Nel corso della seduta dello scorso 30 Maggio, la Camera dei Deputati della Repubblica Ceca ha approvato un emendamento al codice penale che, muovendosi in un’ottica di decriminalizzazione di alcune condotte, concede maggiore spazio al ricorso alle pene alternative. Tra le varie misure contenute nel provvedimento, votato con 142 voti su 159 deputati presenti, si prevede la regolamentazione dell’utilizzo medico della psilocibina – il principio attivo dei funghi cosiddetti “magici”.
La proposta avanzata da Marek Benda, deputato del Partito Democratico Civico, consentirà la somministrazione della molecola in ospedali e cliniche psichiatriche sotto la supervisione di operatori qualificati. Gli istituti per l’erogazione delle terapie con psilocibina saranno selezionati all’interno di un novero inserito sotto la giurisdizione del Ministero della Salute, mentre per le altre tipologie di strutture sanitarie sarà possibile richiedere un’apposita autorizzazione.
Anche l’arruolamento del personale medico verrà stabilito tramite nomina governativa, ad alcuni medici sarà consentito prescrivere il farmaco mentre la somministrazione ricadrà sotto la competenza di operatori sanitari come gli psichiatri.
Per quanto riguarda le modalità di supervisione del trattamento, la riforma prevede che durante la seduta sia attivo un monitoraggio costante e ripetuto delle funzionali vitali del paziente. Inoltre chi somministra avrà il compito di tenere traccia dell’andamento di ogni singola seduta per un periodo minimo di dieci anni. Le sanzioni amministrative per eventuali violazioni di queste regole potranno prevedere una multa fino a 500.000 corone, pari a circa 20.000 euro.
In sede di discussione dell’emendamento, Benda ha suggerito la possibilità di includere le prescrizioni di psilocibina all’interno del modulo cosiddetto “a striscia blu”, che identifica un tipo speciale di prescrizione riservato ai medicinali controllati in maniera più rigida, come nel caso degli oppioidi. Altri aspetti della riforma comprendono le condizioni di utilizzo della psilocibina, le limitazioni ai quantitativi erogabili e i requisiti relativi alle competenze dei soggetti coinvolti, saranno stabiliti dal Governo in un secondo momento.
Sempre in materia di politiche sulle droghe, nell’ambito della stessa discussione parlamentare, è stata purtroppo però respinta la proposta di legalizzazione delle stanze del consumo, così come l’implementazione degli interventi di drug checking.
Dalla metà di Maggio del 2025, la Repubblica Ceca è alle prese con una fase di grave difficoltà nell’approvvigionamento nazionale di farmaci antidepressivi, contingenza che potrebbe aver favorito l’iter legislativo della proposta di Benda.
Stando al ministro della giustizia Pavel Blažek, che ha definito “obsoleto” l’attuale sistema penale ceco, “l’emendamento aiuterà il diritto penale a distinguere meglio tra comportamenti veramente socialmente dannosi e casi che non appartengono affatto ai procedimenti penali”,
Le finalità principali della riforma, così come dichiarato dai vertici istituzionali, sono infatti quelle del decongestionamento del sistema penitenziario, anch’esso vittima di sovraffollamento, così come la riduzione delle percentuali di recidiva e, non da ultimo, l’agevolazione del reinserimento sociale.
Anche Libor Vávra, presidente dell’Unione dei magistrati, ha espresso soddisfazione per la maggior apertura alle pene alternative, ribadendo come la percezione comune di una riforma finalizzata a una generale riduzione dell’azione giudiziaria risulti fuorviante.
L’opinione pubblica ceca sembrerebbe legittimare l’operato del Parlamento: un recente sondaggio ha infatti rivelato che il 68%, della popolazione si dichiara favorevole all’uso medico di sostanze psichedeliche prescritte dai medici.
L’emendamento attende ora il passaggio al Senato, il quale ha manifestato intenzioni di voto coerenti con quanto finora espresso dalla Camera. In caso di approvazione definitiva, la riforma del codice penale dovrebbe entrare in vigore nel mese di Gennaio del 2026, rendendo la Repubblica Ceca il primo paese dell’UE a legalizzare i trattamenti assistiti da psilocibina.
Tra i protagonisti di questa riforma strutturale c’è Tomas Palenicek che partecipò alla V sessione del Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca scientifica organizzato dall’Associazione Luca Coscioni al Parlamento europeo a Bruxelles ad aprile del 2018. In quell’occasione parlò di ketamina.
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Liste d’attesa? Difendi i tuoi diritti – Banchetto informativo a Campobasso con la Cellula Coscioni Molise
12 giugno 2025 – ore 9:00-13:00 – Piazza della Vittoria, Campobasso
Giovedì 12 giugno 2025, dalle ore 9:00 alle 13:00, la Cellula Molise dell’Associazione Luca Coscioni sarà presente in Piazza della Vittoria a Campobasso con un banchetto informativo dedicato al tema delle liste d’attesa sanitarie.
Un’occasione per:
- Informarsi sui propri diritti in materia di accesso alle cure
- Conoscere gli strumenti per segnalare disservizi e ritardi
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Presso la Camera dei Deputati il convegno “fine vita tra libertà e limiti-prime riflessioni sulla legge regionale toscana”, con Gallo, Re e Baldini
“Fine vita tra libertà e limiti” – Convegno alla Camera con Filomena Gallo, Francesca Re e Gianni Baldini
18 giugno 2025 – ore 10:00-13:30 – Sala E. Berlinguer, Palazzo dei Gruppi – Camera dei Deputati, Roma
Martedì 18 giugno 2025, dalle ore 10:00 alle 13:30, si terrà presso la Sala E. Berlinguer del Palazzo dei Gruppi della Camera dei Deputati (Via Uffici del Vicario 21, Roma) il convegno “Fine vita tra libertà e limiti – Prime riflessioni sulla legge regionale toscana”.
L’incontro, promosso da rappresentanti istituzionali e esperti del settore, intende approfondire il significato, le implicazioni e la portata della legge regionale n. 16/2025 approvata dalla Regione Toscana per dare attuazione alle sentenze della Corte costituzionale in materia di suicidio medicalmente assistito. Una legge che ha aperto un dibattito giuridico e politico a livello nazionale dopo l’impugnazione da parte del Governo. La locandina dell’evento è visualizzabile a questo link.
Tra gli interventi, si segnala la partecipazione di:
- Avv. Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni
- Avv. Francesca Re, Consigliera Generale ALC
- Avv. Gianni Baldini, membro di Giunta ALC
Altri relatori:
- On. Marina Sereni – Responsabile Sanità PD
- On. Marco Furfaro – Capogruppo Comm. Affari Sociali
- Cons. Enrico Sostegni – Presidente IV Commissione Sanità Toscana
- Beppino Englaro – Fondazione Eluana Englaro
- Prof. Gianni Baldini – Università di Firenze e Siena
- Prof. Antonio Vallini – Università di Pisa
- Dr. Piero Morino – Medico palliativista
- Dr.ssa Mariella Orsi – Esperta in bioetica
Sala E. Berlinguer – Camera dei Deputati, Via Uffici del Vicaro 21, Roma
Mercoledì 18 giugno 2025 – ore 10:00-13:30
Prenotazione obbligatoria entro il 16 giugno: seg.studiobaldini@gmail.com
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Matteo D’Angelo interviene al convegno “Fine Vita – Questioni etico-filosofiche, medico-giuridiche e sociali” a Mestre
14 giugno 2025 – ore 10:00 – Auditorium Centro Culturale Candiani, Mestre (VE)
Sabato 14 giugno 2025, a partire dalle ore 10:00, presso l’Auditorium del Centro Culturale Candiani di Mestre (VE), si terrà il convegno pubblico “Fine Vita – Questioni etico-filosofiche, medico-giuridiche e sociali”, promosso dal Collegio dei Maestri Venerabili del Veneto Euganeo – Grande Oriente d’Italia.
Tra i relatori ci sarà anche l’Avv. Matteo D’Angelo, attivista di Soccorso Civile e dell’Associazione Luca Coscioni, che interverrà con una relazione dal titolo: “La disobbedienza civile come strumento di progresso”
Una riflessione sull’azione nonviolenta e il ruolo dell’attivismo nella promozione di diritti sul fine vita.
Programma dei relatori:
- Prof. Maurizio Mori – Presidente della Consulta di Bioetica Onlus, membro del Comitato Nazionale di Bioetica
“Perché è etica la morte volontaria assistita” - Dott.ssa Mariella Immacolato – Comitato Etico Azienda Toscana Nord-Ovest
“L’esperienza della Toscana sul suicidio medicalmente assistito” - Giulio Mignani – Ex parroco e attivista per i diritti civili
“La visione di un credente sul tema del fine vita” - Avv. Matteo D’Angelo – Associazione Luca Coscioni, Soccorso Civile
Modera: Marta Artico – Giornalista
Auditorium Centro Culturale Candiani – Mestre (VE)
Sabato 14 giugno 2025 – ore 10:00
Ingresso libero
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Dovrebbero però domandarsi anche quali siano stati i frutti raccolti in termini di allontanamento dei partiti dai problemi reali delle persone.
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Abbiamo depositato in Cassazione una proposta di legge per legalizzare tutte le scelte di Fine vita
La raccolta firme partirà il 26 giugno e sarà sia online sulla piattaforma dedicata sia cartacea presso i tavoli che verranno organizzati in tutta Italia
Filomena Gallo e Marco Cappato commentano: “dopo 12 anni di attesa e 4 richiami della Consulta, ne va della dignità del Parlamento, oltre che delle persone che soffrono”
L’Associazione Luca Coscioni ha depositato oggi in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare per legalizzare tutte le scelte di fine vita, inclusa l’eutanasia attiva. Saranno necessarie almeno 50.000 firme per poter presentare la proposta in Parlamento.
L’obiettivo della legge è disciplinare le condizioni e le procedure per porre fine volontariamente alla propria vita, anche con l’aiuto attivo di un medico, nel rispetto della dignità umana e dell’autodeterminazione, eliminando l’attuale discriminazione tra persone malate dipendenti da trattamenti di sostegno vitale e non dipendenti.La proposta di legge prevede che possano accedere alla morte volontaria assistita persone maggiorenni, capaci di intendere e volere, affette da patologie irreversibili o con prognosi infausta a breve termine, che causano sofferenze fisiche o psicologiche ritenute intollerabili dalla persona stessa.
La scelta tra l’autosomministrazione dei farmaci per il fine vita e la somministrazione da parte del medico è lasciata alla volontà del paziente, in base alle proprie condizioni cliniche e alle preferenze personali, in accordo con il medico. La procedura potrà poi avvenire in strutture sanitarie pubbliche o convenzionate, oppure a domicilio con supporto medico.
Tutto l’iter è affidato al Servizio sanitario nazionale e prevede un processo di verifica da concludersi entro 30 giorni. È garantito il diritto all’obiezione di coscienza per il personale sanitario, ma le strutture devono comunque assicurare la procedura.
LEGGI QUI IL TESTO COMPLETO DELLA PROPOSTA DI INIZIATIVA POPOLARE
Nel 2013 l’Associazione Luca Coscioni aveva depositato una proposta di legge di iniziativa popolare seguita da alcune disobbedienze civili che hanno poi portato alla legge sul testamento biologico. Ma dopo 4 richiami della Corte costituzionale, un referendum sostenuto da 1.240.000 persone e nuove disobbedienze civili, il Parlamento si è rifiutato di affrontare la questione..
Al Numero Bianco dell’Associazione Luca Coscioni, il numero gratuito sui diritti nel fine vita, arriva in media una chiamata al giorno da parte di persone che chiedono informazioni sui diritti di fine vita.
“Di fronte a un Parlamento bloccato e a un Governo che boicotta la libertà di scelta, servono di nuovo i cittadini. Chiediamo che anche in Italia si possa accedere legalmente all’eutanasia, come in Spagna, Olanda, Belgio e Lussemburgo. A breve inizierà la raccolta firme. I Parlamentari trovino almeno il coraggio di discutere, come stanno facendo in Francia e in Inghilterra. Ne va della dignità stessa del Parlamento, oltre che delle persone che soffrono”, hanno dichiarato Marco Cappato e Filomena Gallo, Tesoriere e Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni.
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Proiezione del film “L’Ultimo Viaggio” con la partecipazione di Marco Cappato e dei registi a Paderno Dugnano
Proiezione del film “L’Ultimo Viaggio” con la partecipazione di Marco Cappato e dei registi
9 giugno 2025 – ore 20:45 – Cineteca Milano Metropolis, Paderno Dugnano
Lunedì 9 giugno 2025, alle ore 20:45, presso la Cineteca Milano Metropolis (Via Oslavia 8, Paderno Dugnano), verrà proiettato il film “L’Ultimo Viaggio”, diretto da Lorenzo Ceva Valla e Mario Garofalo, con Fabio Marini e Debora Zuin.
Al dibattito successivo alla proiezione parteciperà Marco Cappato, tesoriere di Associazione Luca Coscioni.
Un’occasione per riflettere, attraverso il linguaggio del cinema, sul significato della libertà di scegliere e sull’importanza di riconoscere il diritto a un fine vita dignitoso.
Cineteca Milano Metropolis – Via Oslavia 8, Paderno Dugnano (MI)
Lunedì 9 giugno 2025 – ore 20:45
Incontro con i registi e Marco Cappato
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I Parlamentari trovino almeno il coraggio di discuterne.
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Il Procedimento per Cappato, Lalli e Maltese nel caso di Massimiliano è stato trasferito da Firenze a Como
Il giudice per le indagini preliminari (GUP) di Firenze ha disposto il trasferimento degli atti alla procura di Como
Cappato: “Dopo due anni e mezzo, siamo dispiaciuti che si debba attendere ancora altro tempo”
Questa mattina si è svolta l’udienza preliminare nell’ambito del processo a Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese per aver aiutato Massimiliano, affetto da sclerosi multipla, ad andare in Svizzera. Massimiliano aveva deciso di ricorrere al suicidio assistito.
Il pubblico ministero (PM) ha sollevato un’eccezione preliminare contestando la competenza territoriale del tribunale di Firenze e chiedendo al GUP di inviare gli atti: per Marco Cappato a Bologna, dove aveva affittato il van per il trasporto di Massimiliano, e per Chiara Lalli e Felicetta Maltese a Como, perché qui si sarebbe compiuta l’ultima azione di aiuto nel territorio italiano. Il GUP, in parziale accoglimento della richiesta del PM, ha dichiarato l’incompetenza territoriale del tribunale di Firenze e trasmetterà gli atti al tribunale di Como.
Filomena Gallo, Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni e coordinatrice del collegio legale di difesa di Cappato, Lalli e Maltese, composto anche dagli avvocati Francesco Di Paola, Francesca Re, Rocco Berardo e Irene Pellizzone, dichiara: “Purtroppo ci saranno tempi più lunghi. I nostri tre assistiti da due anni e mezzo aspettano una decisione che ha una portata diretta sulle loro libertà e indiretta sulla libertà di persone nelle condizioni simili a quelle di Massimiliano che vorrebbero porre fine alle loro sofferenze in Italia. Solo oggi, dopo varie udienze, l’intervento della Corte costituzionale sul requisito del sostegno vitale e una imputazione coatta, la stessa procura che aveva incardinato la competenza su Firenze cambia idea e solleva la questione di incompetenze territoriale. Non possiamo che attenerci alla decisione del GUP e attendere la fissazione della prossima udienza presso il tribunale di Como”.
Aggiunge Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, indagato insieme a Felicetta Maltese e Chiara Lalli per aver aiutato Massimiliano a raggiungere la Svizzera: “con Felicetta Maltese e Chiara Lalli siamo dispiaciuti del fatto che si debba attendere ancora altro tempo. Dopo due anni e mezzo da quando abbiamo aiutato Massimiliano, speravamo fosse arrivato il momento in cui lo Stato italiano potesse esprimersi sul diritto di Massimiliano a ricevere quell’aiuto. Nel frattempo, c’è un Parlamento che di nuovo rinvia un’assunzione di responsabilità su questo tema. Domani saremo in Corte di Cassazione a Roma per depositare una proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia, perché riteniamo le persone sentano l’urgenza che lo Stato finora non sente”.
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Negli USA un Drug Czar psichedelico?
Testo preparato con Peppe Coffee Brescia
Alla fine di maggio è circolata la notizia che l’avvocato Matthew Zorn avrebbe accettato il ruolo di Vice Procuratore Generale presso l’Ufficio Immediato del Procuratore Generale (OGC) del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS).
Avvocato determinato e figura nota per le sue battaglie di denuncia dell’operato delle agenzie federali statunitensi durante le amministrazioni Trump I e Biden, Zorn è un nome di spicco nel mondo delle riforme sulle politiche relative a cannabis e psichedelici, Negli anni Zorn ha rappresentato scienziati, veterani militari e professionisti sanitari in battaglie legali contro istituzioni di grande peso – come nel caso della stessa HHS, o della DEA, l’ufficio nazionale antidroga.
La sua nomina potrebbe essere una buona notizia che potrebbe avere un impatto diretto sulle politiche federali in materia di salute pubblica e, di conseguenza, sulla riforma delle leggi sulle sostanze illecite a livello nazionale dopo che da 20 anni decine di Stati hanno depenalizzato o legalizzato cannabis e psichedelici a livello locale.
C’è chi parla addirittura di un inedito ruolo da zar degli psichedelici – laddove, negli Stati Uniti, zar della droga è un’espressione atta a definire la figura a capo dell’Ufficio per la Politica Nazionale di Controllo della Droga.
Tra le istanze che negli anni hanno portato Zorn alla ribalta c’è una causa finalizzata all’ottenimento della pubblicazione della revisione scientifica del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani sulla cannabis, culminata nella raccomandazione di una nuova e aggiornata classificazione della sostanza. Zorn è stato inoltre tra i fautori della richiesta di sospensione delle udienze amministrative che avrebbero potuto rallentare il processo di riclassificazione dal livello I al III secondo il Controlled Substances Act, avanzata in rappresentanza di una una coalizione di medici e operatori del settore sanitario. L’iter è attualmente in stallo.
Gli interessi professionali di Zorn non si sono limitati alla cannabis, si ricorda infatti il suo impegno a favore dell’accesso terapeutico a sostanze come psilocibina e ibogaina. Infatti, per anni, Zorn ha rappresentato un medico dello Stato di Washington che chiedeva il permesso di utilizzare legalmente la sostanza nel trattamento dei pazienti oncologici in fase terminale. Sebbene una corte d’appello abbia respinto recentemente il caso, la battaglia legale ha segnato un importante precedente.
L’ultima azione legale eclatante risale a novembre 2024, quando Zorn ha intentato una causa contro la DEA per presunta violazione delle leggi federali sui documenti pubblici in merito all’iter di nuova tabellazione della cannabis.
Nonostante l’incarico di Vice Consigliere Generale possa apparire un ruolo meramente tecnico, la posizione nell’Office of General Council ha invece storicamente avuto un peso decisivo su questioni di rilievo nazionale, come nel caso dell’implementazione dell’Affordable Care Act, la riforma sanitaria comunemente nota come Obamacare. Con la recente riorganizzazione dell’agenzia sotto l’amministrazione Trump, che ha accentrato il potere e ridotto il numero di uffici regionali, la sfera d’influenza di Zorn potrebbe dunque essere ancora più ampia.
Tra le prese di posizione di Zorn che hanno fatto discutere si segnalano anche opinioni critiche sul ruolo della Food and Drug Administration come arbitro unico riguardo il riconoscimento dell’efficacia di farmaci e terapie, e dunque della loro successiva commercializzazione.
Stando all’avvocato, l’attuale disponibilità di dati scientifici su piattaforme dalla facile accessibilità come PubMed ridurrebbe la necessità di un ente centralizzato che valuti ogni singola evidenza. Alla luce di ciò, c’è chi ha espresso interrogativi sulle eventuali metodologie con cui verranno condotte le future sperimentazioni, in particolare nel campo degli psichedelici.
Tra gli analisti impegnati a chiedersi cosa, e se, cambierà davvero con la nomina di Zorn, alcuni osservatori si augurano che il nuovo Vice Procuratore Generale dell’OGC possa porsi come una figura a garanzia della concretizzazione della riforma delle leggi sulla cannabis. Altri, invece, prevedono che l’attenzione convergerà piuttosto sul tema psichedelico. Nel frattempo, l’industria degli psichedelici, sia accademica che imprenditoriale, osserva da lontano con cauto ottimismo.
Quel che è certo è che, per chi segue da anni la lenta marcia delle riforme federali in materia di droghe, la nomina di Zorn è una buona notizia perché giunto in coincidenza con le recenti dichiarazioni di Doug Collins, capo dell’Ufficio dei Veterani degli Stati Uniti, in materia di terapie psichedeliche.
In attesa della conferma dell’ex avversario della DEA in Senato c’è comunque da registrare la non bellicosità dell’Amministrazione Trump nei confronti di molecole psicoattive che possono avere efficaci impieghi terapeutici.
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La Cellula Coscioni Firenze partecipa a un incontro pubblico sul Fine Vita all’Isola D’Elba
“Legge sul fine vita” – Incontro pubblico all’Isola D’Elba on la partecipazione dell’Associazione Luca Coscioni
10 giugno 2025 – ore 18:00 – Open Air Museum “Italo Bolano”, Portoferraio (Isola d’Elba)
Martedì 10 giugno 2025, alle ore 18:00, presso l’Open Air Museum “Italo Bolano”, in località San Martino a Portoferraio, si terrà l’incontro pubblico “Legge sul fine vita – Situazione ad oggi e prospettive per il futuro”.
L’iniziativa, promossa dall’Università del Tempo Libero di Portoferraio in collaborazione con la Fondazione Italo Bolano, sarà un’occasione di confronto e approfondimento sui diritti delle persone nella fase finale della vita e sulle prospettive legislative ancora aperte.
Interverranno:
- Beppe Bernardi
- Tommaso Colombini, dell’Associazione Luca Coscioni
Open Air Museum “Italo Bolano” – Località San Martino, Portoferraio (LI)
Martedì 10 giugno 2025 – ore 18:00
Ingresso libero
Per informazioni: www.ultportoferraio.it | massu54@libero.it
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Marco Cappato al Festival “Il Solstizio d’Estate” per una conversazione su democrazia e libertà, in Provincia di Lucca
Marco Cappato al Festival “Il Solstizio d’Estate” per una conversazione su democrazia e libertà
21 giugno 2025 – ore 18:00 – Pruno (LU), Misericordia – punto 9 sulla mappa
Sabato 21 giugno 2025, alle ore 18:00, a Pruno (Stazzema – LU) presso la sede della Misericordia, si terrà una conversazione pubblica su democrazia e libertà con Marco Cappato, tesoriere di Associazione Luca Coscioni, e Fabio Simoni, presidente dell’Associazione Culturale Rolando Cecchi Pandolfini.
L’incontro si inserisce all’interno della rassegna “Il Solstizio d’Estate – Liberazione: sentieri verso la libertà”, in programma dal 13 al 23 giugno 2025 nei borghi di Pruno, Volegno e Cardoso.
Si parlerà di droghe, libertà sessuale, eutanasia, suicidio assistito, psichedelici, ricerca scientifica e fine vita.
Pruno – Misericordia (punto 9 sulla mappa dell’evento)
21 giugno 2025 – ore 18:00
L’incontro è parte del programma culturale del festival Il Solstizio d’Estate, che include conferenze, escursioni, concerti, gastronomia e animazione.
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A Cagliari “La rivoluzione dell’amore” – Famiglie, corpi e diritti con la Cellula Coscioni Sardegna e Maria Sole Giardini
A Cagliari “La rivoluzione dell’amore” – Famiglie, corpi e diritti con la partecipazione dell’Associazione Luca Coscioni
22 giugno 2025 – ore 18:00 – Teatro Sant’Eulalia, Vico Collegio 2, Cagliari
Sabato 22 giugno 2025, alle ore 18:00, presso il Teatro Sant’Eulalia di Cagliari, si terrà l’evento pubblico “La rivoluzione dell’amore – Famiglie, corpi e diritti”, organizzato dalla Cellula Sardegna dell’Associazione Luca Coscioni insieme a Associazione Radicale Certi Diritti e Associazione Tonino Pascali – Sardegna Radicale.
Un momento di confronto pubblico sui temi della genitorialità, delle libertà personali e del riconoscimento giuridico delle famiglie non tradizionali, all’interno del calendario ufficiale di Queeresima 2025.
Dialogo tra:
- Nicola Bertoglio – Attivista, Tesoriere di Certi Diritti
- Stefania Flore – Avvocata, Giuristi per le libertà
- Maria Sole Giardini – Coordinatrice Cellula Coscioni Terni e attivista, presenta il libro “ROKI: Storia di una battaglia”
- Silvia Floris – Storia di una futura famiglia
Modera:
- Carla Mura, giornalista e attivista per i diritti civili
Teatro Sant’Eulalia – Vico Collegio 2, Cagliari
22 giugno 2025 – ore 18:00
Ingresso libero
L’evento si inserisce nel calendario ufficiale di Queeresima 2025, in programma dal 17 maggio al 28 giugno.
L'articolo A Cagliari “La rivoluzione dell’amore” – Famiglie, corpi e diritti con la Cellula Coscioni Sardegna e Maria Sole Giardini proviene da Associazione Luca Coscioni.
A Sassari l’evento “Nati dal consenso, generati dall’amore” Con Francesca Re e Maria Sole Giardini, a cura della Cellula Coscioni Sardegna
A Sassari l’evento “Nati dal consenso, generati dall’amore” a cura della Cellula Coscioni Sardegna
21 giugno 2025 – ore 21:00 – Ex Mattatoio, Via Zanfarino 5, Sassari
Sabato 21 giugno 2025, alle ore 21:00, presso l’Ex Mattatoio di Sassari (via Zanfarino 5), si terrà l’evento pubblico “Nati dal consenso, generati dall’amore”, organizzato dalla Cellula Sardegna dell’Associazione Luca Coscioni, con il contributo del Comune di Sassari.
L’incontro si inserisce nel calendario delle iniziative di Queeresima 2025 e sarà dedicato al tema delle famiglie, della genitorialità, della gravidanza per altri e dei diritti civili.
Durante la serata verranno presentati:
- “ROKI: Storia di una battaglia” di Maria Sole Giardini – con l’autrice presente (coordinatrice della Cellula Coscioni Terni)
- “La mia famiglia, la gravidanza per altri e io” – volume collettivo curato da Francesca Re, Consigliera Generale di Associazione Luca Coscioni, che sarà presente all’incontro
Intervengono:
- Francesca Ghirra, parlamentare AVS
- Paolo Ardovino, giornalista de La Nuova Sardegna (moderatore)
Ex Mattatoio, Via Zanfarino 5 – Sassari
Sabato 21 giugno 2025 – ore 21:00
Ingresso gratuito
Per info: cellulasardegna@associazionelucacoscioni.it
Parte del calendario ufficiale di Queeresima 2025
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A Pavia nasce la nuova Cellula Coscioni: evento “Dal corpo delle persone al cuore della politica”
13 giugno 2025 – ore 17:30 – Sede CGIL, via Damiano Chiesa 2, Pavia.
Venerdì 13 giugno 2025, alle ore 17:30, presso la Sede della CGIL di Pavia in via Damiano Chiesa 2, si terrà l’evento pubblico “Dal corpo delle persone al cuore della politica”, dedicato ai diritti e alle tutele delle persone.
L’incontro, promosso dal Gruppo Territoriale M5S Pavese in collaborazione con ANFFAS, CGIL, UILDM e l’Associazione Luca Coscioni, sarà anche l’occasione per presentare ufficialmente la nuova Cellula Coscioni di Pavia. Interverrà Marco Cappato, tesoriere di Associazione Luca Coscioni e sarà presente Cristiana Zerosi, membro di Giunta e coordinatrice della Cellula Coscioni Milano.
La locandina completa è disponibile a questo link.
Per informazioni: cellulapavia@associazionelucacoscioni.it
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La lotta di Carmelo è anche la nostra
Carmelo Comisi, fondatore del Disability Pride Italia, ha avviato un ricorso giudiziario contro il Comune di Vittoria e l’Azienda Sanitaria di Ragusa per vedere finalmente riconosciuto il suo diritto alla vita indipendente attraverso un progetto di vita personalizzato. Per questo ricorso ha aperto una raccolta fondi volta a coprire le spese vive del procedimento.
Carmelo è una persona con tetraplegia totale che da 27 anni dipende dai genitori, oggi ultra settantenni, per ogni attività quotidiana. Oggi, con le forze dei genitori che per ragioni di età vengono meno, Carmelo senza un adeguato progetto di vita, rischia di vedere annullati tutti i propri momenti di libertà. Un esito inaccettabile, che riguarda tutte le persone con disabilità grave nel nostro Paese.
Per questo, come coordinatore per i diritti delle persone con disabilità, esprimo anche a nome dell’Associazione Luca Coscioni il pieno sostegno alla sua iniziativa. Le ragioni e l’azione di Carmelo rappresentano il manifesto stesso della nostra associazione, dal corpo delle persone al cuore della politica, perché concretamente portano di fronte al potere politico e, se inerte come in questo caso, a quello giurisdizionale, le questioni fondanti la libertà concreta delle persone. È una battaglia che riguarda tutti noi.
Ho già fatto una donazione personale e invito ciascuno a contribuire con quello che può: anche un piccolo gesto può essere decisivo per raggiungere l’obiettivo di 1.800 euro necessari a sostenere le spese del ricorso che è arrivato al secondo grado di giudizio.
Per conoscere la sua iniziativa e partecipare alla raccolta fondi ecco la pagina internet:
gofundme.com/f/un-ricorso-giud…
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Questa è una pagina di prova per verificare che funzioni la programmazione di contenuti
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Il resistente Luca Marola assolto!
La doppia assoluzione di Luca Marola, fondatore di Easyjoint, tra i primi se non il primo imprenditore italiano della cosiddetta «cannabis light» (con basso contenuto di THC), iscritto e sostenitore dell’Associazione Luca Coscioni, conferma che la fiducia in quanto fatto e, malgrado tutto, nell’amministrazione della giustizia, alla fine pagano.
Con però non verrà ripagato sono il tempo, il danaro, il progetto di vita e lo stress che un lungo processo immotivato gli ha provocato.
Era l’estate del 2019 quando, su mandato della Procura di Parma, fu lanciata una vasta operazione di carabinieri, polizia e guardia di finanza per colpire varie attività commerciali attive nel settore della «cannabis light». Sei anni di processo, con oltre 7000 pagine d’inchiesta, più di mezza tonnellata di infiorescenze sequestrate insieme a 20 litri d’olio CBD e sito web bloccato, e successivamente la cancellazione dell’attività dalla camera di commercio, hanno dato esito negativo.
Il 29 maggio 2025, Luca Marola è stato assolto perché «il fatto non sussiste»! E dire che il procuratore capo di Parma Alfonso d’Avino aveva chiesto 4 anni e 10 mesi di detenzione e 55mila euro di multa.
Questa importante assoluzione giunge nei giorni in cui il Governo Meloni ha imposto al Parlamento un decreto, denominato “sicurezza”, che all’articolo 18 porta a termine quanto iniziato durante il governo giallo-verde quando Matteo Salvini aveva lanciato la sua guerra (anche) alla cannabis light: distruggere una delle tante eccellenze del Made in Italy.
In attesa di festeggiare la fine di un incubo giudiziario l’Associazione Luca Coscioni ha aderito alle mobilitazioni contro il decreto “sicurezza” del 26 e 31 maggio con Marco Cappato e chi scrive che hanno partecipato al digiuno a staffetta lanciato un mese fa da Franco Corleone.
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A Firenze un nuovo appuntamento con uno degli sportelli informativi sul Testamento Biologico a cura della Cellula Coscioni
6 giugno 2025 – ore 17:00-19:00 – SMS Rifredi, via Vittorio Emanuele II, 303
Venerdì 6 giugno 2025, dalle 17:00 alle 19:00, presso la sede di SMS Rifredi in via Vittorio Emanuele II, 303 – Firenze, sarà nuovamente attivo lo Sportello informativo sul Testamento Biologico (DAT – Disposizioni Anticipate di Trattamento), a cura della Cellula di Firenze dell’Associazione Luca Coscioni.
Lo sportello, attivo ogni primo venerdì del mese, offre supporto gratuito e informazioni pratiche su:
- cos’è il testamento biologico
- come si redige una DAT
- dove e come depositarla
- quali sono i diritti riconosciuti dalla legge in materia di fine vita
Un’occasione preziosa per approfondire il diritto all’autodeterminazione sanitaria e compilare in modo consapevole questo importante documento.
SMS Rifredi – Via Vittorio Emanuele II, 303 – Firenze
Venerdì 6 giugno 2025 – ore 17:00-19:00
Per maggiori informazioni: cellulafirenze@associazionelucacoscioni.it
info@smsrifredi.it
Seguici anche su Instagram: @cellulacoscionifirenze
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A Genova “Sia fatta la mia volontà”, un incontro sul fine vita
“Fine Vita, sia fatta la mia volontà” – L’Associazione Luca Coscioni al Festival Music for Peace di Genova
30 maggio 2025 – ore 18:00 – Aula Vik, Festival Music for Peace, Genova
Venerdì 30 maggio 2025, alle ore 18:00, la Cellula Coscioni Genova sarà protagonista dell’incontro “Fine Vita, sia fatta la mia volontà”, ospitato presso l’Aula Vik del Festival Music for Peace a Genova, in Via Balleydier 60, a Genova.
L’incontro affronterà il tema del diritto a rifiutare trattamenti sanitari, come riconosciuto dalla Costituzione italiana, e della libertà di scelta sul fine vita, con particolare attenzione al ruolo delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) e ai casi concreti che pongono al centro il valore dell’autodeterminazione.
Durante l’evento, a cura dell’Associazione Luca Coscioni, interverranno Jennifer Tocci e Gloria De Andreis, coordinatrici della cellula.
L’incontro è organizzato in collaborazione con il Circolo di Genova dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR).
Festival Music for Peace – Aula Vik, Genova
30 maggio 2025 – ore 18:00
Ingresso gratuito, con generi di prima necessità
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Psichedelici, sciamanesimo e fine vita: incontro pubblico con Tania Re a Torino
Psichedelici, sciamanesimo e fine vita: incontro pubblico al Campus Luigi Einaudi di Torino
30 maggio 2025 – ore 16:45 – Aula 4 Einaudi, Università di Torino
Venerdì 30 maggio 2025, alle ore 16:45, presso l’Aula 4 del Campus Luigi Einaudi dell’Università di Torino, si terrà l’incontro pubblico “Sciamanesimo e sostanze psicoattive: un connubio possibile?”, promosso in collaborazione con l’Associazione Luca Coscioni, nell’ambito del Forum Interdisciplinare “Ferdinando Rossi” e della Scuola di Studi Superiori “Ferdinando Rossi”.
L’incontro vedrà l’intervento della Prof.ssa Lia Zola, esperta di antropologia e culture sciamaniche, e della Dott.ssa Tania Re, psicologa e studiosa degli effetti terapeutici delle sostanze psichedeliche nel fine vita.
Sarà inoltre proposta la testimonianza di Andrea Siclari, sul tema “Psichedelici e fine vita”.
L’iniziativa si inserisce nel percorso di approfondimento sui potenziali terapeutici delle sostanze psicoattive promosso da studenti e studentesse in rete con l’Associazione Luca Coscioni.
Campus Luigi Einaudi – Aula 4, Università degli Studi di Torino
30 maggio 2025 – Ore 16:45
Ingresso libero
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La liberazione anticipata serve a garantire anche lo stato di salute dei detenuti
Il sovraffollamento carcerario crea insufficiente attenzione alla salute fisica e mentale nei penitenziari italiani che, aggiunto alle critiche condizioni igienico-sanitarie degli istituti impone un provvedimento deflattivo straordinario: il Parlamento approvi la legge Giachetti sulla liberazione anticipata!
L’Associazione Luca Coscioni pubblica le relazioni sulle visite in carcere delle ASL ottenute con un accesso agli atti del dicembre scorso. Ad aprile, solo 66 Aziende sanitarie locali hanno inviato copia della documentazione richiesta senza specificare, nella maggior parte dei casi, né se la Regione abbia predisposto delle regole o suggerimenti per l’effettuazione delle visite né quali siano state le reazioni istituzionali.
Questa la mappa delle carceri italiane a cui corrispondono le relazioni delle ASL
“Nella stragrande maggioranza dei casi” si legge in una nota dell’Associazione “negli istituti di pena italiani non sono stati effettuati neanche interventi di ordinaria amministrazione, una negligenza che, già grave di per sé, si acuisce per il sovraffollamento di oltre il 134% e, se non bastasse, alla luce del pronunciamento della Corte dei Conti che, il 5 maggio, ha pubblicato la relazione Infrastrutture e digitalizzazione: Piano Carcere in cui critica lo stato di attuazione del decennale Piano Carceri. Tra le altre cose, la magistratura contabile evidenzia situazioni critiche di sovraffollamento in particolare in Lombardia, Puglia, Campania, Lazio, Veneto e Sicilia”.
“Il sito indipendente dal giornalista Marco Della Stella, che monitora quotidianamente le presenza in carcere, denuncia che al 25 maggio 2025 in Italia ci sono 62.742 persone detenute a fronte di una capienza regolamentare di 51.280 posti di cui 4488 però non disponibili portando pertanto il tasso di affollamento al 134,262%!”
“Si rende quindi tanto necessario quanto urgente” conclude la nota dell’Associazione“ un intervento straordinario che consenta la liberazione anticipata di un consistente numero di detenuti che possa porre fine all’illegalità diffusa delle condizioni a cui sono costrette decine di migliaia di persone e consentire quei lavori di ordinaria manutenzione necessari per rendere le carceri italiane a norma di legge anche per quanto riguarda il rispetto del diritto alla salute”.
L’Associazione Luca Coscioni si appella al Parlamento perché possa, almeno, adottare un indultino di un anno, come proposto dall’organizzazione Nessuno Tocchi Caino e dal Deputato Roberto Giachetti e guardato con favore dal Presidente del Senato Ignazio La russa. Al contempo, l’Associazione si riserva di proseguire con le sue azioni giudiziarie per mettere in mora le negligenze dell’Amministrazione penitenziaria e il mancato rispetto della raccomandazioni delle ASL da parte del Ministero della Giustizia. Si ricorda che dall’autunno è possibile condividere in modo sicuro e anonimo critiche relative al diritto alla salute in carcere sul sito FreedomLeaks.
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Al festival Re Nudo di Milano la presentazione del libro “Il bosco Fiorito”: psichedelici, salute mentale e fine vita
Psichedelici, salute mentale e fine vita – Presentazione del libro a Re Nudo Festival con banchetto informativo a cura della Cellula Coscioni di Milano
7 giugno 2025 – ore 14:30 – Fabbrica del Vapore, Milano
In occasione del Festival di Re Nudo, sabato 7 giugno 2025 alle ore 14:30, presso lo spazio ex cisterne della Fabbrica del Vapore (via Procaccini 4, Milano), si terrà la presentazione del libro curato da Letizia Renzini dedicato al cosiddetto rinascimento psichedelico.
Il volume propone un approfondimento divulgativo sull’impiego di sostanze come psilocibina e LSD in ambito medico e assistenziale, con particolare attenzione alle terapie per la salute mentale e alla fase del fine vita.
Durante l’evento, sarà presente un banchetto informativo a cura della Cellula Coscioni di Milano, dove sarà possibile firmare:
- l’appello al Parlamento per l’accesso alle terapie psichedeliche in Italia
- l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) per promuovere una riforma normativa a livello UE
L’appuntamento è per sabato 7 giugno alle ore 14.30 presso la Fabbrica del Vapore – Spazio Ex Cisterne, in via Procaccini 4, a Milano. L’ingresso è libero e gratuito.
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Marco Perduca al Webinar “Le Carceri Italiane: Diritti Reclusi – Con Marco Perduca e Filippo Sensi | Agenda Globale EP3”
Molte strutture soffrono di problemi cronici come il sovraffollamento, la carenza di personale e le difficoltà nell’offrire percorsi di reinserimento sociale efficaci. Il dibattito pubblico si concentra spesso sulla necessità di riforme, pene alternative e una maggiore attenzione ai diritti umani. Ne discute Marco Perduca, già senatore e responsabile delle iniziative internazionali ALC e del monitoraggio sullo stato di salubrità sanitaria nelle carceri italiane.
Il webinar è disponibile a questo link.
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Filomena Gallo interviene da remoto al convegno “Questioni di inizio e fine vita, tra diritto e bioetica” a Taranto
6 giugno 2025 – ore 15:00-18:00 – Auditorium Scuola Forense, Tribunale di Taranto
Il 6 giugno 2025, dalle 15:00 alle 18:00, si terrà presso l’Auditorium della Scuola Forense del Tribunale di Taranto il convegno “Questioni di inizio e fine vita, tra diritto e bioetica”, dedicato all’evoluzione giuridica e bioetica sul tema della procreazione medicalmente assistita (PMA) e delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT).
Interverrà come relatrice Filomena Gallo, Segretaria Nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, che interverrà con una relazione sul quadro normativo attuale e le prospettive future in materia di fine vita.
Sarà possibile partecipazione da remoto via Zoom per gli avvocati non appartenenti al Foro di Taranto (senza crediti formativi), previa richiesta a: segreteria@aiaf-puglia.it entro il 5 giugno alle ore 20:00.
L’evento è in fase di accreditamento presso l’Ordine degli Avvocati di Taranto.
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L’Associazione Luca Coscioni aderisce alla manifestazione “Natura senza barriere”, promossa dalla FederTrek, il Disability Pride, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Civitavecchia e in collaborazione con la Federazione Italiana Associazioni dei Sordi (FIAS), l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti sezione di Civitavecchia (UICI), Farwill, l’Associazione Riforma Assistenza Psichiatrica (ARAP) e le associazioni Il Cammino Possibile, SOD Italia, Radici, Entusiasmabili, Movimento LIS Subito e Luca Coscioni propone una escursione accessibile al Monumento naturale della “Frasca” e una successiva visita guidata alle Terme di Traiano.
Sono previsti servizi dedicati, quali:
- utilizzo di carrozzine da escursionismo Joëlette, messe a disposizione da Il Cammino Possibile APS e SOD Italia
- interpretariato in Lingua Italiana dei Segni (LIS), con interpreti messi a disposizione dal Comune di Civitavecchia
- guide per persone non vedenti e ipovedenti di Radici APS
- accompagnatori dedicati per persone con disabilità cognitive di ARAP
INFO PRATICHE
La partecipazione è libera fino al raggiungimento del numero massimo di 100 persone.
L’appuntamento è per sabato 7 giugno al parcheggio della “Frasca” per le ore 10,00. Al termine dell’escursione del Monumento Naturale verrà effettuato un pranzo al sacco gentilmente offerto dal Comune di Civitavecchia. Nel primo pomeriggio si svolgerà la visita guidata alle Terme di Traiano. Si ringrazia la Direzione delle Terme di Traiano per la disponibilità e per aver consentito la visita del sito.
Per maggiori informazioni link qui.
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All’Università di Milano un seminario giuridico in ricordo dell’avv. Massimo Clara, con Filomena Gallo
Filomena Gallo (Segretaria ALC) conclude il seminario “La tutela dei diritti fondamentali” in ricordo dell’Avv. Massimo Clara
11 giugno 2025 – ore 10:00 – Sala Malliani, Università degli Studi di Milano
Filomena Gallo, segretaria di Associazione Luca Coscioni, partecipa come relatrice al seminario di studi “La tutela dei diritti fondamentali fra discrezionalità legislativa e sindacato costituzionale”, organizzato in ricordo dell’Avvocato Massimo Clara, membro di Giunta ALC e militante dei diritti civili venuto a mancare nel 2024.
L’appuntamento è per 11 giugno 2025, dalle ore 10:00 presso Università degli Studi di Milano – Sala Malliani.
Il seminario è libero e gratuito e accreditato presso l’Ordine degli Avvocati di Milano con 3 crediti. La locandina completa del seminario è disponibile a questo link.
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L’Associazione Luca Coscioni ed Eumans si uniscono alla mobilitazione contro il DDL Sicurezza
L’Associazione Luca Coscioni e Eumans hanno annunciato che si uniscono alla mobilitazione nazionale contro l’adozione del disegno di legge “sicurezza”, Marco Cappato partecipa al digiuno a staffetta lanciato da Franco Corleone alla vigilia di Pasqua e aderisce alle manifestazioni del 26 e 31.
Il governo presenta queste misure per garantire la sicurezza ma si tratta di disposizioni che minano i diritti e le libertà fondamentali colpendo in particolare le azioni nonviolente e i migranti.
“Se adottato” si legge nella nota a firma Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione e Marco Cappato, presidente di Eumans, si introdurrebbero ancora “nuovi reati e aumenterebbero le pene per chi partecipa a manifestazioni non autorizzate con condanne fino a sette anni di carcere per chi blocca il traffico o “minaccia violenza” contro le grandi opere, misure che vogliono punire azioni di disobbedienza civile nonviolente su cambiamento climatico e diritti umani”.
“Nel momento in cui le condizioni di detenzione in Italia tornano a essere contrarie alla Costituzione e al diritto internazionale e il sistema di accoglienza dei migranti è stato pressoché smantellato, il Governo vuole penalizzare la partecipazione a proteste all’interno di carceri e centri di detenzione e accoglienza per persone migranti anche se attuate con resistenza passiva a ordini o regolamenti”.
Nell’unirsi a chi partecipa alla mobilitazione contro il DL Sicurezza, l’Associazione Luca Coscioni e Eumans ricordano che l’Ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani dell’OSCE ha denunciato che molte delle disposizioni contenute nel provvedimento “potrebbero compromettere i principi fondamentali della giustizia penale e dello Stato di diritto” e che il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa ha espresso preoccupazione la possibile applicazione “arbitraria e sproporzionata” delle nuove norme che potrebbe interferire con il diritto di protesta pacifica.
Mediante l’articolo 18 del decreto legge si concretizza inoltre la criminalizzazione del settore della canapa a uso industriale, prefigurando una violazione della libertà di impresa nonché delle normative comunitarie in materia di libera circolazione delle merci. Andando a colpire un settore che dal 2016 ha generato circa 23mila posti di lavoro, nella maggior parte dei casi occupati da under 35, e dall’impatto economico diretto pari quasi a un miliardo di euro su base annua, il provvedimento ricorre a un ottica ideologica e antiscientifica, dunque ancora più allarmante in considerazione della propria arbitrarietà. L’azione dell’esecutivo si pone infine in aperta contraddizione con le dichiarate intenzioni del governo Meloni di garantire tutela al made in Italy.
Come ricordato da Human Rights Watch, anche otto Relatori Speciali dell’ONU hanno comunicato al Governo Meloni le loro critiche evidenziando come vari articoli del disegno di legge violerebbero alcuni obblighi dell’Italia ai sensi del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici. Infine, i relatori speciali su alloggio e povertà estrema hanno sottolineato le violazioni del Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali che deriverebbero dall’approvazione del testo nella sua forma attuale.
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A Roma “La valigia della libertà: spettacolo teatrale su Sibilla Barbieri”
Il 29 maggio 2025, alle ore 21:00, andrà in scena presso il Teatro Sala Umberto di Roma lo spettacolo “La valigia della libertà – Storia di una disobbedienza civile”, scritto, diretto e interpretato da Valentina Petrini.
Lo spettacolo è un adattamento teatrale del podcast “Disobbedisco”, disponibile su tutte le piattaforme audio, e racconta una vicenda intensa e simbolica di disobbedienza civile per la libertà di scelta.
Con:
- Valentina Petrini – voce narrante e autrice
- Pasquale Filastò – musiche e violoncello
- Alessio Podestà – fisarmonica
- Fabia Salvucci – voce
- Norma Martelli – coordinamento artistico
Una serata dedicata al valore della libertà individuale, al coraggio di chi lotta per affermarla, e all’impegno civile come atto creativo e politico.
Teatro Sala Umberto – Via della Mercede 50, Roma
Inizio ore 21:00 – I biglietti si acquistano a questo link.
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Oggi, 22 maggio, giorno dell’approvazione della legge194, parte la mobilitazione dell' Associazione Luca Coscioni per fermare questo accanimento contro le donne.
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Aborto senza ricovero anche nella nostra Regione - Associazione Luca Coscioni
Unisciti a noi firmando questo appello per garantire a tutte le donne l’accesso all’aborto farmacologico secondo le normative nazionali. La tua firma può fare la differenza per i diritti riproduttivi nella nostra Regione.Associazione Luca Coscioni
Sentenza 69/2025 della Consulta: “Occasione mancata per eliminare la discriminazione contro l’accesso delle donne single alla PMA”
La Corte ha, comunque, precisato che un intervento del Parlamento non sarebbe incostituzionale.
Continueremo a lottare per superare questa discriminazione: per questo rilanciamo la nostra petizione al Parlamento per consentire a tutte le donne di accedere alla PMA.
Con la sentenza n. 69 pubblicata oggi, la Corte Costituzionale ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 5 della legge 40 del 2004, che attualmente vieta alle donne singole l’accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) in Italia. Allo stesso tempo, i giudici costituzionali hanno chiarito che una modifica della legge da parte del Parlamento, per includere anche le donne singole, non violerebbe la Costituzione. In altre parole, non ci sono ostacoli costituzionali a un’eventuale estensione dell’accesso alla PMA anche a famiglie monoparentali.
“Prendiamo atto che la Corte costituzionale, non ha accolto la questione di legittimità costituzionale sollevata dal tribunale di Firenze. Si tratta di un’occasione mancata per superare la discriminazione delle donne single nell’accesso alla PMA. È, invece, positivo che la Consulta abbia ribadito nelle motivazioni in diritto che non sussistono ‘impedimenti costituzionali’ a una eventuale estensione, da parte del legislatore, dell’accesso alla procreazione medicalmente assistita anche a nuclei familiari diversi da quelli attualmente indicati, e nello specifico alla famiglia monoparentale. Anche su questo tema, come sul fine vita, la palla passa dunque al Parlamento. Oggi perciò rilanciamo la petizione al legislatore affinché intervenga sulla legge 40 modificando l’articolo 5 per permettere l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita a coloro che ne hanno bisogno per fare famiglia. Anche alla luce della sentenza 68, sempre di oggi, giudizio in cui avevamo depositato un amicus curiae, che dichiara incostituzionale il divieto di riconoscimento del figlio da parte della madre intenzionale nel caso di coppia di donne che ha effettuato la PMA all’estero, dove questa tecnica è legale”, dichiara Filomena Gallo, avvocata che ha coordinato il team legale di Evita, ricorrente principale, nonché quelli di Serena e dell’Associazione Luca Coscioni che sono intervenuti nel giudizio principale, e anche segretaria nazionale di quest’ultima.
“Sono dispiaciuta per il mancato accoglimento della questione. È un’occasione mancata per affermare con chiarezza che il desiderio di genitorialità non può essere filtrato da pregiudizi, né condizionato da schemi ormai superati. Ora spetta al Parlamento dimostrare se è in grado di ascoltare la realtà, quella fatta di donne che scelgono con consapevolezza di diventare madri, che costruiscono relazioni basate sull’amore e sulla responsabilità, anche fuori dal perimetro della famiglia tradizionale” commenta Evita, 40 enne torinese, ricorrente nel procedimento davanti al Tribunale di Firenze che aveva rimesso la questione alla Corte costituzionale.
“Negli scorsi mesi abbiamo lanciato una petizione al Parlamento affinché modificasse l’articolo 5 della legge 40 del 2004 rendendo possibile, anche per le donne singole, accedere alle tecniche di PMA. Dopo questa pronuncia della Consulta, e in linea con il suo richiamo alla discrezionalità legislativa, torniamo con decisione a chiedere che il tema venga messo subito nel calendario dei lavori del Parlamento”, commenta Francesca Re, avvocata, consigliera generale dell’Associazione Luca Coscioni e coordinatrice della campagna PMA per tutte.
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lastampa.it/cronaca/2025/05/21…
Bimbo curato solo con l’omeopatia e morto di polmonite a 14 mesi: condannati mamma e papà
A processo ora il medico. I genitori hanno patteggiato 2 anni. I fatti a giugno 2023 in Puglia. Il piccolo era alimentato solo con latte materno: la famiglia c…Lorenza Rapini (La Stampa)
Mario Riccio interviene all’incontro “Fine vita e diritto di scegliere” a Bergamo
Il 21 maggio 2025, dalle 15:00 alle 18:00, presso la Sala Viterbi del Palazzo della Provincia di Bergamo (via Torquato Tasso 8), si terrà il convegno “Fine vita e diritto di scegliere”, dedicato a eutanasia, disposizioni anticipate di trattamento e suicidio medicalmente assistito, con un approfondimento sul quadro giuridico e costituzionale attuale.
Tra i relatori parteciperà anche il Dott. Mario Riccio, anestesista e rianimatore, Consigliere Generale dell’Associazione Luca Coscioni, che interverrà con una relazione dal titolo “Morte medicalmente assistita, un dovere morale per il medico moderno”.
Il programma prevede inoltre gli interventi di:
- Dott. Ilio Mannucci Pacini – Presidente Sezione Terza Penale, Tribunale di Milano
“Il caso Cappato – DJ Fabo: il processo e le sentenze” - Prof.ssa Benedetta Liberali – Professoressa associata di Diritto costituzionale, Università degli Studi di Milano
“L’aiuto al suicidio a una svolta? Fra Corte costituzionale e inerzia del legislatore” - Avv. Simona Debora Giannetti – Avvocata, Giurista per le libertà, Associazione Luca Coscioni
“DAT, eutanasia e suicidio medicalmente assistito: la legislazione vigente e le possibili svolte” - Dott.ssa Sonia Ambroset – Psicologa, esperta in cure palliative
“Cure palliative e morte medicalmente assistita: quale relazione?”
Modera: Avv. Eva Carminati, Foro di Bergamo – Responsabile eventi formativi APIEFFE e Consigliera dell’Ordine degli Avvocati di Bergamo.
L’evento è gratuito e in fase di accreditamento presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bergamo.
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L’Associazione Luca Coscioni lancia la campagna “Aborto senza Ricovero”
Aborto farmacologico: solo 2 regioni (Lazio ed Emilia Romagna) applicano la circolare ministeriale del 2020 rendendo possibile prendere il secondo farmaco a casa propria.
Dal 2020 l’aborto farmacologico può essere eseguito in ambulatorio o in consultorio (Linee di indirizzo ministeriali) con la possibilità di prendere la seconda compressa a casa propria.
Eppure non tutte le Regioni, a distanza di 5 anni, hanno recepito e applicato le indicazioni ministeriali, sprecando così preziose risorse (economiche e professionali) e mettendo a rischio la nostra salute. Perché un ricovero non necessario è pericoloso per la salute e costituisce un costo evitabile.
La campagna “Aborto senza ricovero” ha lo scopo di chiedere ai consigli regionali di approvare procedure chiare, definite e uniformi per l’aborto farmacologico in regime ambulatoriale, per garantire a tutte le donne la possibilità di scegliere e di prendere il secondo farmaco a casa. QUI per firmare.
“Sprecare risorse è inaccettabile, soprattutto in un contesto come quello sanitario. Così come è inaccettabile non garantire alle donne la possibilità di scegliere la procedura farmacologica e l’autosomministrazione del secondo farmaco a casa propria”, hanno detto Filomena Gallo, avvocata e segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, e Chiara Lalli, bioeticista e consigliera generale. “Come sempre, la condizione necessaria dell’esercizio di un diritto e di una scelta è l’informazione. La nostra campagna ‘Aborto senza ricovero’ vuole anche contribuire alla corretta informazione sull’applicazione della 194 e sulla salute riproduttiva”.
“L’appropriatezza delle prestazioni sanitarie è un principio fondamentale della sanità pubblica: a parità di efficacia e sicurezza, si deve privilegiare il regime assistenziale che comporta la minore spesa. Un ricovero non necessario, poi, è pericoloso per la salute”, hanno dichiarato Mirella Parachini e Anna Pompili, ginecologhe e consigliere generali dell’Associazione Luca Coscioni. “L’aborto farmacologico è sicuro e la possibilità di autosomministrazione è stata ed è ostacolata spesso per ragioni meramente ideologiche”.
La conferenza stampa è stata seguita da una tavola rotonda cui hanno partecipato associazioni e il gruppo interparlamentare sull’IVG nell’intento di creare una rete per raccogliere le firme per le petizioni rivolte ai consigli regionali.
- Firma l’appello
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Marco Cappato oggi a Napoli per il Presidio davanti alla Regione
Marco Cappato :”Non girate la testa dall’altra parte davanti alle sofferenze dei malati.”
“Il Consiglio regionale della Campania continua a non discutere la nostra proposta di legge regionale per dare tempi certi di risposta ai malati con sofferenze insopportabili e irreversibili che chiedono di essere aiutati a morire. Chiediamo a tutte le consigliere e i consiglieri regionali – e lo chiediamo insieme alle 75 persone in digiuno – di non girare la testa dall’altra parte davanti alle sofferenze dei malati, di assumersi la responsabilità di una decisione, di approvare o respingere la legge regionale in Campania per l’attuazione del diritto che già esiste a livello nazionale all’aiuto alla morte volontaria”, queste le parole di Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, dal presidio organizzato oggi a Napoli davanti alla Regione Campania con l’obiettivo di chiedere al Consiglio Regionale di discutere “Liberi Subito“, la raccolta firme sulla legge di iniziativa popolare promossa dall’Associazione Luca Coscioni per garantire tempi certi e procedure chiare per le verifiche predisposte dalla Corte costituzionale per l’accesso al suicidio medicalmente assistito.
L’iniziativa
L’iniziativa nasce a seguito della paralisi istituzionale seguita alla calendarizzazione della legge in Consiglio Regionale. Il 25 marzo scorso, infatti, la proposta è giunta in Aula per la discussione ma il dibattito è stato rinviato a causa di un cavillo tecnico sollevato dal presidente del Consiglio Regionale Gennaro Oliviero che in quell’occasione si impegnò a riportare presto in Aula il testo. Il governatore De Luca ha successivamente chiesto l’avvio di consultazioni con tutti i soggetti coinvolti, compresa la Conferenza Episcopale della Campania, bloccando di fatto l’iter della proposta.
Nel frattempo l’Associazione Luca Coscioni esprime il suo sostegno all’iniziativa dello sciopero della fame a staffetta che, dal 18 aprile, vede decine di cittadini e cittadine della Campania impegnati in una mobilitazione nonviolenta per chiedere la discussione e l’approvazione di “Liberi Subito”. L’iniziativa ha già raccolto oltre 75 adesioni, tra cui numerosi rappresentanti istituzionali, attivisti, iscritti all’Associazione Luca Coscioni, giornalisti e cittadini comuni.
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La Consulta conferma il criterio del trattamento di sostegno vitale, ma anche l’equivalenza fra il sostegno vitale in essere e quello rifiutato
Cappato: “Mentre il Parlamento gira la testa dall’altra parte, non resta che la disobbedienza civile”
Con la sentenza n. 66/2025 la Corte Costituzionale, si è di nuovo pronunciata in materia di fine vita e, per la seconda volta in meno di un anno, sulla legittimità costituzionale del requisito del trattamento di sostegno vitale. Pur dichiarando non fondata la questione di legittimità sollevata dal Tribunale di Milano, ha confermato che i trattamenti di sostegno vitale devono ritenersi sussistenti anche se rifiutati dalla persona malata. La Corte nella decisione ha dichiarato non fondate le eccezioni proposte dal Governo e dagli interventi ammessi.
I giudici della Consulta hanno ribadito per la quarta volta con forza l’auspicio […] che il legislatore intervenga in materia di fine vita e il Servizio sanitario nazionale intervenga prontamente ad assicurare concreta e puntuale attuazione a quanto stabilito dalla sentenza n. 242 del 2019 e 135/2024.
“La Corte, con quest’ultima sentenza, ha ribadito un concetto fondamentale: il requisito del trattamento di sostegno vitale deve ritenersi soddisfatto anche quando la persona malata lo ha rifiutato. Le aziende sanitarie non possono ora ignorare due pronunce della Corte in meno di un anno: non possono negare l’accesso al suicidio medicalmente assistito perché il trattamento di sostegno vitale non è in atto perché rifiutato. Non solo, ma le aziende sanitarie devono dare concreta attuazione alle precedenti decisioni della Consulta in materia, sono gli stessi giudici costituzionali a ribadirlo” commenta Filomena Gallo, avvocata e Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, che ha coordinato il collegio legale di studio e difesa (composto anche dagli avvocati Tullio Padovani, Maria Elisa D’Amico, Benedetta Liberali, Irene Pellizzone, Francesca Re, Rocco Berardo, Alessia Cicatelli, Roberto D’Andrea, Niccolò Panigada) di Marco Cappato, indagato per aver accompagnato in Svizzera Elena e Romano che avevano, rispettivamente, rifiutato la chemioterapia e la nutrizione artificiale tramite PEG.
“Con un Parlamento italiano che continua a girare la testa dall’altra parte, e con una Corte costituzionale che ha ribadito di non potersi spingere oltre a quanto già stabilito, non resta che la strada della disobbedienza civile. Dopo il processo che si apre a Firenze il 4 giugno per l’aiuto fornito a Massimiliano, torneremo dunque davanti al Tribunale di Milano per l’aiuto che ho fornito a Elena e Romano per accedere in Svizzera alla morte volontaria” dichiara Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, che continua “questa decisione della Corte conferma quanto già deciso sul trattamento di sostegno vitale: ora deve finire l’ostruzionismo delle aziende sanitarie. Per questo continuiamo la lotta per l’approvazione di leggi regionali che garantiscano tempi certi nelle risposte a chi soffre”.
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Parte da Perugia la campagna “Liberi Subito” in Umbria
Presentata venerdì mattina dalla coordinatrice Laura Santi, insieme a Marco Cappato e la Sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi. Parte la raccolta firme per una legge regionale che garantisca tempi certi per chi fa richiesta di accesso all’iter per il “suicidio assistito”
QUI tutti i tavoli previsti in Regione nei prossimi giorni
È partita venerdì mattina da Perugia, con una conferenza stampa, la campagna Liberi Subito in Umbria, promossa dall’Associazione Luca Coscioni.
La proposta di legge regionale d’iniziativa popolare mira a garantire tempi certi e procedure chiare per l’accesso al suicidio medicalmente assistito, in attuazione della sentenza 242/2019 della Corte costituzionale. In molte regioni, infatti, nonostante la legge consenta già questa possibilità, mancano protocolli chiari e si registrano continui ritardi o ostruzionismi da parte delle ASL.
Coordinatrice regionale della campagna è Laura Santi, 55 anni, attivista, giornalista affetta da una forma progressiva di sclerosi multipla e consigliera generale volto della battaglia dell’Associazione Luca Coscioni per una buona legge sul Fine vita. Lo scorso novembre Laura ha ottenuto il via libera dalla propria ASL per accedere legalmente al suicidio medicalmente assistito, diventando la prima persona in Umbria a raggiungere questo traguardo. Una conquista arrivata dopo due anni di attesa, due denunce, due diffide, un ricorso d’urgenza e un reclamo, necessari per ottenere una risposta dall’azienda sanitaria umbra. L’intero percorso è stato seguito e sostenuto dal collegio legale dell’Associazione Luca Coscioni, coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, segretaria nazionale dell’associazione.
Nonostante l’autorizzazione ottenuta, l’iter non è ancora concluso: Laura è infatti ancora in attesa che vengano definite le modalità di esecuzione della sua volontà e venga individuato il farmaco necessario per procedere.
Con lei, a sostegno dell’iniziativa, erano presenti Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e la Sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, che ha espresso solidarietà a Laura e attenzione al tema dei diritti di fine vita.
Laura Santi commenta: “Grazie di cuore a tutte e tutti per la vicinanza e il sostegno che sto ricevendo in questa campagna. È un gesto importante di civiltà e rispetto per la libertà di scelta. Chiedo a ogni cittadina e cittadino umbro di firmare: basta un documento di identità, andare al tavolo e compilare il modulo. È un’azione semplice, ma può cambiare davvero le cose. Sono certa che raggiungeremo rapidamente le 3.000 firme necessarie, e sono convinta che riusciremo a raccoglierne molte di più”.
↓ LA VIDEO DICHIARAZIONE DI LAURA SANTI E MARCO CAPPATO↓
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La dichiarazione di Marco Cappato: “Oggi Laura ha lanciato la raccolta firme in Umbria sulla legge liberi subito. Servono 3.000 persone che chiedono alla Regione finalmente delle regole che diano tempi certi di garanzia di risposta alle persone malate che chiedono l’aiuto alla morte volontaria senza soffrire. Questo diritto già esiste perché lo ha stabilito la Corte Costituzionale ma non viene attuato in Italia e quindi essendo responsabilità del sistema sanitario e quindi anche delle regioni con Laura, a fianco a Laura, grazie a Laura chiediamo alla Regione Umbria di approvare questa legge. Lo possiamo fare come cittadini e cittadine firmando la legge liberi subito”.
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L’Associazione Luca Coscioni lancia la campagna sulle liste d’attesa contro i ritardi nelle prenotazioni
Ecco il modulo per “pretendere” che una vista o un esame siano garantiti (al costo del ticket) entro i tempi massimi previsti
“Pronti ad attivarci in caso di risposte negative da parte delle strutture sanitarie”
L’Associazione Luca Coscioni, nell’ambito delle sue azioni a tutela del diritto alla salute, lancia oggi una nuova iniziativa per aiutare i cittadini a far valere i propri diritti, questa volta di fronte al problema dei grossi ritardi delle prenotazioni di prestazioni sanitarie nel sistema sanitario pubblico.
Sul sito dell’Associazione è ora disponibile, infatti, un modulo scaricabile che consente agli utenti di richiedere l’applicazione del cosiddetto “percorso di tutela” nel caso in cui la struttura sanitaria a cui ci si è rivolti per prenotare una visita o un esame non sia in grado di assicurare l’esecuzione della prestazione entro i tempi massimi previsti per legge.
Attualmente la normativa prevede che ogni prescrizione per visita specialistica o esami diagnostici di primo accesso debba essere erogata in tempi massimi fissati. La prescrizione del medico – di medicina generale o specialistico – contiene la classe di priorità, ossia il tempo massimo, così definita: (U – con attesa massima 72 ore; B – con attesa massima 10 giorni; D – con attesa massima 30 giorni per le visite e 60 giorni per gli esami; P – con attesa massima 120 giorni). Ogni struttura sanitaria è tenuta al rispetto di questi tempi massimi di erogazione. Se la struttura sanitaria non è in grado di rispettare i tempi di legge sopra indicati, allora il cittadino ha diritto all’attivazione del percorso di tutela, ovvero ricevere la prestazione entro il tempo massimo della classe di priorità, tramite una visita o esame eseguito in regime di intramoenia ( libera professione) interna alla struttura o presso un’altra struttura privata; in entrambi i casi non è previsto alcun costo aggiuntivo, ma solo il costo del ticket se previsto per quella prestazione.
La richiesta di rispetto dei tempi e di percorso di tutela va indirizzata ai Responsabili della struttura sanitaria presso cui è stata prenotata dal cittadino. QUI tutti i dettagli
“Se la risposta non dovesse arrivare in tempo o non dovesse proprio arrivare, l’Associazione Luca Coscioni si impegna ad attivare tutti gli strumenti necessari, per poter affermare il diritto alle cure di tutti i cittadini e le cittadine”, hanno dichiarato Marco Cappato e Filomena Gallo, Tesoriere e Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, “Le liste d’attesa costituiscono una delle criticità più gravi che affliggono il sistema sanitario. Ogni anno, un numero enorme di pazienti si trova ad affrontare ritardi significativi nell’accesso a visite specialistiche, esami diagnostici e interventi chirurgici, con conseguenze concrete sulla loro salute. Liste di attese “patologiche” rischiano di minare il diritto di accesso alle cure e la loro gratuità, cioè le caratteristiche fondanti del Servizio Sanitario Nazionale Questo problema non si limita al settore pubblico: coinvolge anche quello privato, dove cresce la richiesta di prestazioni a pagamento”.
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Emanuele
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