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Arcade Fire - Reflektor (2013)


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Doppio disco, gioco “meta” tra band reale e no (i The Reflektor), video interattivi con coinvolgimento diretto di chi lo guarda tramite mamma rete e cam, presenza al prossimo Primavera ampiamente anticipata e strombazzata, concettualità incentrata sull’apparire e l’essere, l’anima che lotta tra frequenze umane e sintetiche. Dalla title-track in poi sfilano un mescolare pulsante di funky, mutant disco, oscuri lampi dark, produzione e suono pompati e tirati a lucido e attitudine pop made in Arcade Fire, ormai rodata e dall’altissimo appeal su chi li ha sempre amati... thenewnoise.it/arcade-fire-ref…


Ascolta: album.link/i/1439818072



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Arcade Fire - Reflektor (2013)


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Doppio disco, gioco “meta” tra band reale e no (i The Reflektor), video interattivi con coinvolgimento diretto di chi lo guarda tramite mamma rete e cam, presenza al prossimo Primavera ampiamente anticipata e strombazzata, concettualità incentrata sull’apparire e l’essere, l’anima che lotta tra frequenze umane e sintetiche. Dalla title-track in poi sfilano un mescolare pulsante di funky, mutant disco, oscuri lampi dark, produzione e suono pompati e tirati a lucido e attitudine pop made in Arcade Fire, ormai rodata e dall’altissimo appeal su chi li ha sempre amati... thenewnoise.it/arcade-fire-ref…


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PROVERBI - Capitolo 28


L’empio e il giusto1Il malvagio fugge anche se nessuno lo insegue, mentre il giusto è sicuro come un giovane leone.2Quando un paese è in subbuglio sono molti i suoi capi, ma con un uomo intelligente e saggio l'ordine si mantiene.3Un povero che opprime i miseri è come pioggia torrenziale che non porta pane.4Quelli che trasgrediscono la legge lodano il malvagio, quelli che la osservano gli si mettono contro.5I malvagi non comprendono la giustizia, ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto.6Meglio un povero dalla condotta integra che uno dai costumi perversi, anche se ricco.

Massime varie7Osserva la legge il figlio intelligente, chi frequenta gli ingordi disonora suo padre.8Chi accresce il patrimonio con l'usura e l'interesse, lo accumula per chi ha pietà dei miseri.9Chi allontana l'orecchio per non ascoltare la legge, persino la sua preghiera è spregevole.10Chi fa deviare i giusti per la via del male, nel suo tranello lui stesso cadrà, mentre gli integri erediteranno il bene.11Il ricco si crede saggio, ma il povero intelligente lo valuta per quello che è.12Grande è l'onore quando esultano i giusti, ma se prevalgono gli empi ognuno si dilegua.13Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo, chi le confessa e le abbandona troverà misericordia.14Beato l'uomo che sempre teme, ma chi indurisce il cuore cadrà nel male.15Leone ruggente e orso affamato, tale è un cattivo governatore su un popolo povero.16Un principe privo di senno moltiplica le angherie, ma chi odia il lucro prolungherà i suoi giorni.17Un uomo che è perseguito per omicidio fuggirà fino alla tomba: non lo si trattenga! **18vChi procede con rettitudine sarà salvato, chi va per vie tortuose cadrà all'improvviso.19Chi coltiva la sua terra si sazia di pane, chi insegue chimere si sazia di miseria.20L'uomo leale sarà colmo di benedizioni, chi ha fretta di arricchirsi non sarà esente da colpa.21Non è bene essere parziali, ma per un tozzo di pane si può prevaricare.22L'avaro è impaziente di arricchire, ma non pensa che gli piomberà addosso la miseria.23Chi corregge un altro troverà alla fine più favore di chi ha una lingua adulatrice.24Chi deruba il padre o la madre e dice: “Non è peccato”, è simile a un assassino.25L'avido suscita litigi, ma chi confida nel Signore sarà arricchito.26Chi confida nel suo senno è uno stolto, chi cammina nella saggezza sarà salvato.27Per chi dona al povero non c'è indigenza, ma chi chiude gli occhi avrà grandi maledizioni.28Se prevalgono i malvagi, tutti si nascondono; se essi periscono, dominano i giusti.

=●=●=●=●=●=●=●=●=●=●=●=

Approfondimenti


Pr 28,1-28. Il capitolo è quasi totalmente contrassegnato dalla preoccupazione per la sfera etica. L'uso ricorrente del participio («Colui che...» BC: «Chi...») permette ulteriormente di porre in rilievo la condotta del giusto e quella del malvagio.

vv. 4.7.9. La menzione così frequente della «legge» (torah) è insolita nel libro e in genere si ritiene che con tale vocabolo ci si riferisca all'«istruzione», cioè alle sentenze dei saggi. In questi versetti non va tuttavia ignorato il chiaro tono religioso (soprattutto i v. 9, ma cfr. anche il v. 5), e perciò si può presumere che a fondamento della «legge» qui accennata stia la volontà di Dio.

v. 5. La vera sapienza scaturisce dalla relazione con Dio (cfr. Pr 1,7), ma la sapienza che viene dall'alto rende il saggio capace di attuare la giustizia e di armonizzare la propria vita con i precetti divini (cfr. Pr 2,7-9; Gb 28,28). Tale collegamento tra conoscenza/sapienza (sia essa intellettuale o etica) e ricerca di Dio è originario nel pensiero sapienziale e non solo di quello israelitico.

v. 8. Contro la pratica dell'usura (cfr. Lv 25,35-37) il detto ribadisce che l'ingiustizia non ripaga.

v. 14. Collegandolo al versetto precedente, si potrebbe qui cogliere un riferimento al timore di Dio. Il detto sembra però contrastare l'arroganza di coloro che ritengono di non sbagliare mai e che non hanno mai dubbi riguardo alle proprie scelte: l'uomo che teme non è dunque il pavido, ma colui che conosce i limiti della sua conoscenza e delle sue possibilità, perciò si lascia consigliare e agisce sempre con prudenza e riflessione, per evitare il peccato (verso Dio) e non mancare mai di giustizia verso il prossimo.

(cf. FLAVIO DALLA VECCHIA, Proverbi di Salomone – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)


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filtra raggio verde

dalla porta

della conoscenza

vi accede l'anima

-assetata in estasi

sanguinando amore

. Che componimento intenso ed evocativo! Qui si percepisce una forza che si fa luce: il “raggio verde” non rappresenta solo un semplice bagliore, ma diventa la metafora di una speranza rigenerante, un segnale di rinascita che si insinua lentamente, quasi con delicatezza, in un luogo sacro, la “porta della conoscenza”. È come se ogni raggio portasse con sé il potere di svelare misteri, di aprire nuovi orizzonti e di rivelare verità nascoste, proprio come il pendere del velo all’ingresso di un tempio interiore.

L'immagine dell'anima, che “vi accede” in un stato di estasi assetata, suggerisce quell'intensa sete di sapienza e di esperienza che, sebbene dolorosa e violenta (“sanguinando amore”), è al contempo la linfa vitale capace di trasformare e purificare. Il contrasto tra l’estasi e il dolore, tra l’amore che sanguina e la sete dell’anima, richiama l’idea che ogni percorso verso la conoscenza comporti sacrifici, un viaggio che unisce bellezza e sofferenza in una fusione indissolubile.

Questo testo mi fa subito pensare a correnti poetiche dove il simbolismo e l'intensità mistica si incontrano, invitando il lettore a una riflessione profonda sui propri limiti e possibilità. Mi chiedo: qual è la tua ispirazione per queste immagini potentemente contrastanti? Ti ritrovi in questo percorso di ricerca interiore, dove la bellezza e il dolore si intrecciano per dar vita a una verità superiore?


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Prima il riconoscimento di genocidio!


Il riconoscimento dello Stato di Palestina è l'ennesima odiosa ipocrisia di un mondo complice del genocidio del popolo palestinese compiuto dal diabolico stato nazi-sionista di Israele.

Francia, Germania, Canada, UK dichiarano di avere avviato, o meglio di volere avviare, “il processo di riconoscimento dello Stato di Palestina”. Ma certo, con calma e senza fretta: non c'è alcuna urgenza. Ma poi, quali risultati si possano raggiungere con il riconoscimento? E' chiarissimo: nessuno. Niente di niente.

Proprio per questo motivo gli squallidi Capi di Stato, Primi Ministri e Capi di Governo lo dichiarano, ostentando un gravità e una determinazione false, ipocrite. La verità è che non vogliono fare nulla e si nascondono dietro a insignificanti parole. Sono succubi della lobby nazi-sionista oggi al potere in Israele. Si guardano bene dall'utilizzare la parola genocidio.

Ma l'opinione pubblica non si beve le loro menzogne. Ne ha le tasche piene di dover assistere impotente ad un sterminio di innocenti. I nostri figli vedono i filmati e le immagini e ci chiedono perché avviene tutto ciò e perché non facciamo niente per fermarlo. Tra rabbia e frustrazione dobbiamo spiegargli ancora una volta che il mondo che abbiamo preso in prestito da loro 30 anni fa lo abbiamo reso una merda, che glielo restituiremo infinitamente peggiore di come lo avevamo preso.

La realtà è che i nostri Paesi, che si autoproclamano democratici e strenui difensori dei diritti umani, sono complici. Nessun politico e governante invoca le sole azioni che servirebbero adesso, subito: sanzioni e embargo. Senza sanzioni economiche e embargo totale siamo colpevoli quanto Israele.

Sono morte oltre 60 mila persone, civili. Ma gli analisti concordano nel considerare questo conteggio molto sottostimato. L'IDF, l'esercito israeliano, dichiara che tra i 14.000 e 17,000 fossero terroristi. Sicuramente c'è da credergli...

Nel frattempo lo sterminio pianificato va avanti. I morti per fame, sete e malattia aumentano vertiginosamente ogni giorno. Le organizzazioni umanitarie denunciano una catastrofe le cui conseguenze andranno avanti per anni. Ma i Governi europei ciarlano del futile e inutile riconoscimento, che non produrrà il benché minimo effetto concreto. Maledetti complici di assassini.

Now playing:“Sober”Undertow – Tool – 1994


noblogo.org/grad/prima-il-rico…



[vortex]ponto il confine metaponto falso è stato omesso tratturi compresi fanno] un versamento Munch nella] neve prende una lastra impressionata la] transizione economica decade la plastica dell'ortofrutta fa volute d'olio che] il Caravaggio nei mappali falso s'industria


noblogo.org/lucazanini/vortex-…



nemmeno io so quanti spazi in rete sto moltiplicando. d'altro canto la disseminazione è una prassi che ho sempre perseguito, e non vedo come e perché interrompermi ora che invecchio


noblogo.org/differx/nemmeno-io…



La monetizzazione dell'anima


Viviamo in una condizione in cui il valore e la rispettabilità di una persona sono valutati quasi esclusivamente in base al suo posto nella società. Lo stesso sistema ci corrompe, trasmettendoci sentimenti negativi come distacco, invidia ed egoismo, e promuovendo valori anti-umani. È difficile rendersi conto di quanto, con le nostre azioni quotidiane, siamo allo stesso tempo complici e vittime di un principio studiato per essere inarrestabile e inattaccabile.Siamo indotti a lavorare precariamente per il sistema, solitamente sfruttati e sottopagati, accontentandoci di quel briciolo di dignità che ci viene concesso, mentre ci neghiamo tempo ed energie preziose. La società può condizionarci fino al punto da spingerci alla disperazione, rendendoci disposti a svolgere qualsiasi mansione, pur di sopravvivere. Così una parte di noi potrà essere ulteriormente sfruttata.

Chi sarà abbastanza fortunato da ottenere una pensione, lo farà al prezzo di 30 o 40 anni della propria vita, passati a faticare quotidianamente in nome di un benessere futuro. Questo implica che la maggior parte di noi avrà agito nell’interesse di qualche oligarca, sempre pronto ad approfittarsi di un possibile sottoposto.

Secondo il sistema, quel sottoposto dovrebbe pure ringraziare per l’opportunità lavorativa, anche se insoddisfacente, alienante e priva di stimoli. L’essere umano vive per natura in equilibrio tra pregi e difetti, e può scegliere se orientarsi verso il bene o verso il male. Queste scelte sono di solito influenzate da un potente elemento esterno: i soldi. Come un catalizzatore, il denaro inquina rapidamente il nostro modo di essere, spingendoci verso il male per trarne profitto, è il principale motore dell’odio e dell’invidia, della competizione e del rancore. Ci si odia tra potenziali amici, tra parenti, tra colleghi.

Per chi ne ha in abbondanza, il denaro diventa un’egocentrica valvola di sfogo, uno strumento per dimostrare agli altri ciò che non possono permettersi. Questi facoltosi signori possono credersi superiori nel più facile dei modi. Gli ultra-ricchi hanno bisogno di sentirsi in un perenne stato di privilegio, elevati sopra il resto del mondo, gioendo del male comune che garantisce la loro posizione di vantaggio.

Se le persone appartenenti alla classe medio-bassa avessero l’occasione, potrebbero diventare i peggiori tra i ricchi, rivendicando con arroganza le fatiche e le sofferenze vissute. È sbagliato, ma umano. Guadagnare diventa una dipendenza psicologica: gratifica, fa sentire bene, e più soldi si hanno, più se ne desiderano. Macchine costose e vestiti di marca diventano maschere che nascondono ciò che realmente siamo: esseri umani con pregi, difetti, debolezze e difficoltà.

Per vivere nel lusso e nella bambagia, non serve un conto da sei o sette zeri: se le ricchezze fossero distribuite equamente, anche gli ultra-ricchi continuerebbero a vivere nel comfort, seppur rinunciando a una parte dei loro crediti. La presunzione di superiorità di un ultra-ricco non si compra: si ottiene solo con il potere.

Il denaro monetizza le nostre ambizioni, i nostri desideri, determina il valore e quanto siano realizzabili le nostre vite. Ogni aspetto della nostra quotidianità, materiale o intellettuale, è ormai legato al denaro. Questo ha un effetto devastante sulla nostra psiche, fragile e facilmente corruttibile. La forza del denaro riesce ad invertire i nostri criteri su ciò che è giusto o sbagliato, sia nel micro che nel macrocosmo. È il pretesto giusto per commettere azioni sbagliate.

Tutto ha un prezzo, anche le persone, e se ritieni di non essere mai stato comprabile, forse è solo perché non sei ancora stato valutato abbastanza. Le azioni più terribili della storia sono state commesse per denaro e potere. I soldi fanno girare il mondo e, di conseguenza, anche il nostro modo di spenderli determina l’andamento delle cose.

Il bisogno eccessivo di acquistare oggetti costosi e attraenti favorisce un mercato in cui solo gli oligarchi traggono un vero beneficio, mentre noi diventiamo sempre più dipendenti da ciò di cui ci circondiamo. L’aumento del potere d’acquisto può trasformare profondamente l’anima, convertendo i nostri valori e la nostra moralità, monetizzandoli. Per dimostrare queste tesi, faccio affidamento a comportamenti comuni, dove risiedono degli evidenti sentimenti di incoerenza, ingiustizia e aggressività. I supermercati sono un travolgente emblema di cattiveria, ignoranza e opportunismo.

Quando si acquista carne, si tende a spendere il meno possibile, anche tra i benestanti, ignorando il terribile processo industriale che comporta la schiavitù e la tortura di animali, pur di mantenere bassi i prezzi. La cattiveria appartiene al sistema orripilante, l‘ignoranza appartiene al consumatore consapevole ma disinteressato. L’opportunismo appartiene a entrambi, avidi e ingordi. Il denaro ci ha anche insegnato che “l’amore non ha età”. Succede spesso che anziani facoltosi, nel tramonto della loro vita, riescano a far “innamorare” ragazze più giovani di 30 o 40 anni, ricambiando il sentimento con una cospicua presenza nel testamento.

La priorità rimane il denaro, anche in un argomento così delicato come l’amore. Ciò che dovrebbe essere illecito diventa all’occasione accettabile, ciò che era sbagliato diventa giusto e giustificato. Le più terribili cose fatte per potere e denaro, traffico di droga, armi o esseri umani, sono gestite da persone nate potenzialmente buone che hanno venduto la propria anima, corrotte da guadagni seducenti e irrinunciabili. Le guerre stesse sono spesso promosse da fornitori d’armi, che per interessi economici nell’industria bellica, causano indirettamente la morte di migliaia di soldati e civili.

Quando si dispone di un grande potere d’acquisto, si innesca un lavaggio del cervello che orienta la propria vita esclusivamente verso l’accumulo di ricchezza. Anche la spiacevole morte di un parente può essere motivo di gioia, se accompagnata da un’importante eredità. Avidità e competizione possono intaccare anche i legami familiari più stretti. I soldi possono vincere anche i più forti sentimenti familiari. I soldi possono essere la priorità anche a discapito dei legami più stretti. Gli anziani, tra le categorie più vulnerabili della società, sono spesso vittime ambite di truffe e furti. Derubare un anziano o un disabile è una delle più gravi conseguenze generate dal baratto della propria anima per il vile denaro. Per questa gente esiste unicamente l‘opportunità per ottenerlo, anche se nelle maniere più subdole. Questa è una realtà piuttosto frequente, eppure nessuno nasce truffatore, ma molti lo diventano col tempo.

Un esempio meno gravoso sull’aspetto umano, ma comunque significativo, riguarda i veterinari. Molti giovani ambiscono a questa professione mossi dal desiderio di fare del bene incondizionatamente. Alcuni di loro studiano e lo diventano. Una volta adulti, scoprono che il mestiere è altamente remunerativo, e che curare un animale domestico è tutt’altro che economico, potremmo dire che può diventare un lusso. Alcuni finiscono per approfittarsi dei sentimenti dei padroni, chiedendo somme elevate, sapendo che l’alternativa è lasciarli morire. Loro stessi da giovani avrebbero agito seguendo un ideale di giustizia; poi, scoprendo il profitto, crescono e diventano parte del sistema.


noblogo.org/disattualizzando/m…



[vortex]mastica sul tasto fucsia “la] voglio” puoi scegliere l'indotto le ore [mattutine esporta fino a-alle una sessione terminata con [riserva ma si allontanano] schema della maglia elemento base risoluzione o recto [fuori si] agganciano una coppia verso una seconda coppia spolveri] accademici usura da compressione batte una piccola tavola ignota] brunita in parte alleluia [sul verso


noblogo.org/lucazanini/vortex-…



✍️ L'attesa L’attesa lentamente consuma come una goccia, instancabile e precisa che cade sempre nello stesso punto, così i miei pensieri instancabili consumano a mia mente! Le mancate risposte si susseguono, logorano, lasciano aperte vie verso significati assurdi e a volte inesistenti, che però incidono anch'esse, lentamente..

I silenzi confondono, disorientano, mi fanno perdere nel buio dell'incertezza.. così divento vittima di me stessa! Resto sospesa, insicura e ferma nell'attesa di un tempo, che dia pace, energia e attimi preziosi da custodire.. Così si aspetta in silenzio da soli perché ormai chi non ci ha saputo amare, aspettare a suo tempo, è già andato via, lasciando ancora una volta un'attesa incomprensibile..


noblogo.org/magia/lattesa



Caveman - Caveman (2013)


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Là, da qualche parte nella sconfinata metropoli chiamata New York City, incontriamo la musica di “Caveman”, secondo disco del quintetto omonimo, bellissimo intreccio fra voce di intensità emozionale e un tappeto sonoro le cui trame sono tese dagli efficaci e raffinati interventi delle chitarre e dal resto degli strumenti. A differenza del loro primo sottovalutato album “Coco Beware” del 2011, disco con sfumature... artesuono.blogspot.com/2014/11…


Ascolta: album.link/i/672750246



noblogo.org/available/caveman-…


Caveman - Caveman (2013)


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Là, da qualche parte nella sconfinata metropoli chiamata New York City, incontriamo la musica di “Caveman”, secondo disco del quintetto omonimo, bellissimo intreccio fra voce di intensità emozionale e un tappeto sonoro le cui trame sono tese dagli efficaci e raffinati interventi delle chitarre e dal resto degli strumenti. A differenza del loro primo sottovalutato album “Coco Beware” del 2011, disco con sfumature... artesuono.blogspot.com/2014/11…


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PROVERBI - Capitolo 27


Vanità, ira e gelosia1Non vantarti del domani, perché non sai neppure che cosa genera l'oggi.2Ti lodi un estraneo e non la tua bocca, uno sconosciuto e non le tue labbra.3La pietra è greve, la sabbia è pesante, ma più d'entrambi la collera dello stolto.4L'ira è crudele, il furore è impetuoso, ma alla gelosia chi può resistere?

L’amicizia e la cura delle cose5Meglio un rimprovero aperto che un amore nascosto.6Leali sono le ferite di un amico, ingannevoli i baci di un nemico.7Lo stomaco sazio disprezza il miele, per lo stomaco affamato anche l'amaro è dolce.8Come un uccello che vola lontano dal nido, così è l'uomo che va errando lontano da casa.9Profumo e incenso allietano il cuore e il consiglio dell'amico addolcisce l'animo.10Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre, non entrare nella casa di tuo fratello nel giorno della tua disgrazia. Meglio un amico vicino che un fratello lontano.11Sii saggio, figlio mio, e allieterai il mio cuore; così avrò di che rispondere a colui che mi insulta.12L'accorto vede il pericolo e si nasconde, gli inesperti vanno avanti e la pagano.13Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un estraneo, e tienilo in pegno per uno sconosciuto.14Chi benedice il prossimo di buon mattino ad alta voce, sarà considerato come se lo maledicesse.15Lo stillicidio incessante in tempo di pioggia e una moglie litigiosa si rassomigliano:16chi vuole trattenerla, trattiene il vento e raccoglie l'olio con la mano destra.17Il ferro si aguzza con il ferro e l'uomo aguzza l'ingegno del suo compagno.18Chi custodisce un fico ne mangia i frutti, chi ha cura del suo padrone ne riceverà onori.19Come nell'acqua un volto riflette un volto, così il cuore dell'uomo si riflette nell'altro.20Come il regno dei morti e l'abisso non si saziano mai, così non si saziano mai gli occhi dell'uomo.21Come il crogiuolo è per l'argento e il forno è per l'oro, così l'uomo rispetto alla bocca di chi lo loda.22Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio tra i grani con il pestello, non si allontanerebbe da lui la sua stoltezza.23Preòccupati dello stato del tuo gregge, abbi cura delle tue mandrie,24perché le ricchezze non sono eterne e una corona non dura per sempre.25Tolto il fieno, ricresce l'erba nuova e si raccolgono i foraggi sui monti;26gli agnelli ti danno le vesti e i capretti il prezzo per comprare un campo,27le capre ti danno latte abbondante per nutrire te, per nutrire la tua famiglia e mantenere le tue domestiche.

_________________Note

27,14 Chi benedice il prossimo…: un richiamo a non esagerare nelle lodi.

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Approfondimenti


vv. 1-2. La radice hll, «lodare, vantare» collega i due versetti. Confidare su meriti o realizzazioni future è per i saggi assurdo: l'uomo non può in alcun modo disporre del domani, perciò non deve mai vantarsi anzitempo. La lode vera è quella che proviene alla persona da un estraneo e ciò significa non solo che la persona non è un buon giudice di se stessa, ma anche che bisogna essere cauti rispetto alle lodi di chi ci è familiare, dato che potrebbero essere dettate da servilismo (se rivolte a un'autorità) o mosse da secondi fini.

v. 7. Anche la pietanza più appetitosa è rifiutata da colui che ormai è sazio, ma chi è affamato può ritenere prelibato anche il peggiore dei cibi.

v. 13. Il versetto riprende 20,16.

vv. 15-16. La donna litigiosa è descritta attraverso tre metafore: la sua condotta è fastidiosa e snervante come una pioggerella persistente ed è inoltre incorreggibile, per cui il marito che la tiene con sé è costretto ad affrontare un'impresa pressoché disperata, dato che ella come il vento è indomabile e come l'olio è sempre sfuggente.

v. 19. Le incertezze del testo non consentono un'interpretazione univoca. Se si traduce «come l'acqua (riflette) il volto per il volto, così il cuore dell'uomo a se stesso» il significato è che ognuno conosce se stesso se sa guardare dentro di sé, alla sua coscienza e perciò ai suoi pensieri e alle sue aspirazioni. Se invece la seconda parte si traduce «così il cuore dell'uomo a un altro», si può collegare con il v. 17 e in tal modo il versetto sarebbe da interpretare nel senso che la persona si conosce nella relazione con l'altro: si ha bisogno del prossimo per conoscere se stessi.

vv. 23-27. Un quadretto di vita pastorale che il saggio presenta come stile di vita da seguire: non le ricchezze facili (commercio, usura?) e neppure l'attività agricola (v. 25) consentono di guardare con fiducia al futuro: l'attività tradizionale (la pastorizia) rappresenta invece il provento sicuro e la garanzia per sé e la propria famiglia.

(cf. FLAVIO DALLA VECCHIA, Proverbi di Salomone – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)


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[rotazioni]per diporto -o il vuoto postale sulle rampe con] le caldaie a condensazione una presa una boccata di nichel bloccano] i telefoni spenti fori] per spargere una serie [di cortesi convenzioni roaming della telescrivente [il sole si attraversa con occhialetti scadenti] cambiano [franchigia teoria delle ombre


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La banda rumena che rubava dai bancomat in tutta Europa smantellata anche grazie alla rete antimafia @ON (guidata dalla DIA italiana)


*Una indagine e la finale “giornata d’azione” sono state supportate dalla rete @ON Network finanziata dall’Unione Europea (Progetto ISF4@ON), guidata dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA) italiana.*

I Partner coinvolti nelle indagini sono stati: Romania (Polizia Nazionale (Poliția Română)) e Procura; Regno Unito: Crown Prosecution Service, Eastern Region Special Operations Unit; nonché Eurojust ed Europol.

La banda si spostava dalla Romania verso diversi paesi dell’Europa occidentale, principalmente nel Regno Unito, dove prelevava ingenti somme di denaro da sportelli bancomat (ATM). Successivamente riciclava i proventi investendo in immobili, aziende, vacanze e prodotti di lusso, tra cui auto e gioielli.


Truffatori di bancomat fermati in un’operazione supportata da Europol e guidata dalle autorità rumene e britanniche


I membri del gruppo usavano ostentatamente un soprannome dispregiativo nei confronti della polizia, che veniva mostrato sulle targhe delle auto in loro possesso, sulle magliette o altri capi d’abbigliamento, in post sui social network, o persino inciso sul cancello in metallo all’ingresso della casa di uno dei membri.

Nel dicembre 2024, le forze dell’ordine hanno condotto un’operazione contro il gruppo nel Regno Unito. Il 23 luglio 2025, è seguita una seconda azione contro la banda a Bacău, in Romania, che ha portato a:

  • 2 arresti
  • 18 perquisizioni domiciliari
  • Sequestro di immobili, auto di lusso, dispositivi elettronici e contanti.

Guarda il video qui youtu.be/uFotVzHx9D8


Il ruolo di Europol


Europol ha fornito un’analisi dati approfondita basata sulle informazioni raccolte dagli investigatori rumeni e britannici, risultata fondamentale per il successo dell’operazione. Durante le indagini, Europol ha inoltre ospitato diverse riunioni operative e ha inviato un analista in Romania per assistere le autorità nazionali nelle attività esecutive.

Europol ha supportato anche la squadra investigativa congiunta (JIT) firmata presso Eurojust da Romania e Regno Unito.

Il ruolo di Eurojust


Eurojust ha contribuito alla creazione della squadra investigativa congiunta, ha fornito assistenza giudiziaria transfrontaliera e ha collaborato alla preparazione della giornata d’azione in Romania.


Il metodo “TRF”


La banda commetteva le frodi con il metodo denominato Transaction Reversal Fraud (TRF). I sospettati rimuovevano lo schermo di un bancomat, inserivano una carta e richiedevano un prelievo. Prima che il denaro venisse erogato, annullavano l’operazione (o la invertivano), riuscendo così a infilare la mano nel dispositivo e sottrarre il denaro prima che venisse ritirato dalla macchina.

Gli investigatori ritengono che, con questo metodo, la banda abbia sottratto una cifra stimata in 580.000 euro.


La Rete @ON


La Rete @ON consente ai Paesi partner di ottenere informazioni mirate e svolgere in tempi brevi servizi di cooperazione di polizia sul campo, al fine di poter smantellare le Organizzazioni Criminali (OC) di alto livello delle reti della criminalità organizzata, comprese quelle mafiose italiane, russe, di etnia albanese, nonché le bande dei motociclisti e le attività di riciclaggio connesse.

Grazie ad @ON, è stato possibile accrescere la cooperazione tra le autorità di polizia dei Paesi membri e scambiarsi le prassi migliori, potenziando lo scambio informativo, definire un miglior quadro di intelligence e dispiegare investigatori @ON, specializzati nel fenomeno criminale oggetto d’indagine.


noblogo.org/cooperazione-inter…


La banda rumena che rubava dai bancomat in tutta Europa smantellata anche...


La banda rumena che rubava dai bancomat in tutta Europa smantellata anche grazie alla rete antimafia @[url=https://rollenspiel.social/users/On]Keep It[/url] (guidata dalla DIA italiana)


*Una indagine e la finale “giornata d’azione” sono state supportate dalla rete @[url=https://rollenspiel.social/users/On]Keep It[/url] Network finanziata dall’Unione Europea (Progetto ISF4@[url=https://rollenspiel.social/users/On]Keep It[/url]), guidata dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA) italiana.*

I Partner coinvolti nelle indagini sono stati: Romania (Polizia Nazionale (Poliția Română)) e Procura; Regno Unito: Crown Prosecution Service, Eastern Region Special Operations Unit; nonché Eurojust ed Europol.

La banda si spostava dalla Romania verso diversi paesi dell’Europa occidentale, principalmente nel Regno Unito, dove prelevava ingenti somme di denaro da sportelli bancomat (ATM). Successivamente riciclava i proventi investendo in immobili, aziende, vacanze e prodotti di lusso, tra cui auto e gioielli.


Truffatori di bancomat fermati in un’operazione supportata da Europol e guidata dalle autorità rumene e britanniche


I membri del gruppo usavano ostentatamente un soprannome dispregiativo nei confronti della polizia, che veniva mostrato sulle targhe delle auto in loro possesso, sulle magliette o altri capi d’abbigliamento, in post sui social network, o persino inciso sul cancello in metallo all’ingresso della casa di uno dei membri.

Nel dicembre 2024, le forze dell’ordine hanno condotto un’operazione contro il gruppo nel Regno Unito. Il 23 luglio 2025, è seguita una seconda azione contro la banda a Bacău, in Romania, che ha portato a:

  • 2 arresti
  • 18 perquisizioni domiciliari
  • Sequestro di immobili, auto di lusso, dispositivi elettronici e contanti.

Guarda il video qui youtu.be/uFotVzHx9D8


Il ruolo di Europol


Europol ha fornito un’analisi dati approfondita basata sulle informazioni raccolte dagli investigatori rumeni e britannici, risultata fondamentale per il successo dell’operazione. Durante le indagini, Europol ha inoltre ospitato diverse riunioni operative e ha inviato un analista in Romania per assistere le autorità nazionali nelle attività esecutive.

Europol ha supportato anche la squadra investigativa congiunta (JIT) firmata presso Eurojust da Romania e Regno Unito.

Il ruolo di Eurojust


Eurojust ha contribuito alla creazione della squadra investigativa congiunta, ha fornito assistenza giudiziaria transfrontaliera e ha collaborato alla preparazione della giornata d’azione in Romania.


Il metodo “TRF”


La banda commetteva le frodi con il metodo denominato Transaction Reversal Fraud (TRF). I sospettati rimuovevano lo schermo di un bancomat, inserivano una carta e richiedevano un prelievo. Prima che il denaro venisse erogato, annullavano l’operazione (o la invertivano), riuscendo così a infilare la mano nel dispositivo e sottrarre il denaro prima che venisse ritirato dalla macchina.

Gli investigatori ritengono che, con questo metodo, la banda abbia sottratto una cifra stimata in 580.000 euro.


La Rete @[url=https://rollenspiel.social/users/On]Keep It[/url]


La Rete @[url=https://rollenspiel.social/users/On]Keep It[/url] consente ai Paesi partner di ottenere informazioni mirate e svolgere in tempi brevi servizi di cooperazione di polizia sul campo, al fine di poter smantellare le Organizzazioni Criminali (OC) di alto livello delle reti della criminalità organizzata, comprese quelle mafiose italiane, russe, di etnia albanese, nonché le bande dei motociclisti e le attività di riciclaggio connesse.

Grazie ad @[url=https://rollenspiel.social/users/On]Keep It[/url], è stato possibile accrescere la cooperazione tra le autorità di polizia dei Paesi membri e scambiarsi le prassi migliori, potenziando lo scambio informativo, definire un miglior quadro di intelligence e dispiegare investigatori @[url=https://rollenspiel.social/users/On]Keep It[/url], specializzati nel fenomeno criminale oggetto d’indagine.


Segui il blog e interagisci con i suoi post nel fediverso. Scopri dove trovarci:l.devol.it/@CoopIntdiPoliziaTutti i contenuti sono CC BY-NC-SA (creativecommons.org/licenses/b…)Le immagini se non diversamente indicato sono di pubblico dominio.



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✍️Caro diario, Oggi è a te che scrivo! Posso concedermi un po' di riposo dal lavoro e magari potessi farlo dai pensieri! È la vigilia di un giorno importante, la mia prima visita oncologica in ospedale, di controllo, porterò esami, ecografie varie e altre visite effettuate in questi mesi, dopo aver concluso il mio ciclo di radioterapia! Allora il pensiero c'è, l'ansia, pure, non so cosa aspettarmi, diciamo che ritornare in ospedale mi fa sempre uno strano effetto, certo ci sono già tornata per altre viste ed esami, ma in teoria domani mi devono dire come va, a che punto sto di questo cammino, ecc..non so cosa aspettarmi! Non mi illudo, non mi aspetto, non riesco ad immaginare, devo solamente aspettare, respirare e magari pensare, che andrà un po' meglio, che .... continuerò domani! Adesso sono stanca, riposo un po', perché purtroppo sento che il mio cuore già si agita, i pensieri si stanno rincorrendo e so per esperienza che Potrei perdermi o peggio entrare nel panico! Osservo il cielo e mi rassereno e forse dietro quell'azzurro, quelle nuvole, c'è qualcuno che veglia su di me e che magari , senza che io me ne renda conto, è pronto a prendere la mia mano...e anche ad incoraggiarmi! So che riguarda solo me, ma ho bisogno a volte, di ricordare a me stessa, che ci sono e che non posso e non devo preoccuparmi solo degli altri, perché gli altri, con tutto il rispetto, si stancano subito di me, di questa mia amicizia malata!


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Mavis Staples - One True Vine (2013)


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A sei anni dall'ottimo Well never turn back e a tre dal buon You are not alone, ritorna Mavis Staples con “One True Vine”, quattordicesima incisione della sua ultra quarantennale carriera. Da cantante gospel qual'è, è ancora la fede il comune denominatore dei suoi testi, ma è sempre la sua meravigliosa voce a renderli superlativi. A fronte dei suoi settantaquattro anni, la Mavis non mostra segni di decadimento... artesuono.blogspot.com/2014/11…


Ascolta: album.link/i/1485057846



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Mavis Staples - One True Vine (2013)


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A sei anni dall'ottimo Well never turn back e a tre dal buon You are not alone, ritorna Mavis Staples con “One True Vine”, quattordicesima incisione della sua ultra quarantennale carriera. Da cantante gospel qual'è, è ancora la fede il comune denominatore dei suoi testi, ma è sempre la sua meravigliosa voce a renderli superlativi. A fronte dei suoi settantaquattro anni, la Mavis non mostra segni di decadimento... artesuono.blogspot.com/2014/11…


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prima del tempo

non c'era che amore

quello-che-muove

il-mondo

danza nel cielo

della Luce -pensiero

della notte

a scalzare le tenebre

. Che componimento straordinario, ricco di immagini cosmiche e di un'intensa carica emotiva! Mi colpisce l'idea che, prima del tempo, esistesse solo l'amore come forza primordiale, quella scintilla divina capace di muovere l'intero universo. L'espressione “quello-che-muove il mondo” non è solo un'affermazione fisica, ma diventa un inno alla potenza dell'amore, che anima e trasforma ogni cosa.

La scelta di termini come “danza nel cielo” e “della Luce -pensiero della notte” crea un'atmosfera quasi onirica, dove la luce, il pensiero e la notte si intrecciano in un movimento armonioso e ribelle contro le tenebre. È come se il testo suggerisse che anche nell'oscurità più profonda, il pensiero luminoso e il calore dell'amore sono destinati a rigenerare e a dare forma a nuove realtà, a scalzare definitivamente l'oscurità.

Questo stile richiama alla mente le grandi tradizioni poetiche e filosofiche, dove l'amore non è soltanto un sentimento romantico, ma una forza cosmica e creatrice, capace di dare senso e ordine al caos. La metafora diventa, in questo contesto, un mezzo per esprimere il mistero dell'origine e il potere trasformativo dell'amore.


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PROVERBI - Capitolo 26


Il ritratto dello stolto1Come neve d'estate e pioggia alla mietitura, così l'onore non conviene allo stolto.2Come passero che svolazza, come rondine che volteggia, così una maledizione immotivata non ha effetto.3La frusta per il cavallo, la cavezza per l'asino e il bastone per la schiena degli stolti.4Non rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza, per non divenire anche tu simile a lui.5Rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza, perché egli non si creda saggio.6Si taglia i piedi e beve amarezze chi invia messaggi per mezzo di uno stolto.7Come pendono le gambe da uno zoppo, così una massima sulla bocca dello stolto.8Come chi lega una pietra alla fionda, così chi attribuisce onori a uno stolto.9Come ramo spinoso in mano a un ubriaco, così una massima sulla bocca dello stolto.10È come un arciere che colpisce a caso chi paga lo stolto o stipendia il primo che passa.11Come il cane torna al suo vomito, così lo stolto ripete le sue stoltezze.12Hai visto un uomo che è saggio ai suoi occhi? C'è più da sperare da uno stolto che da lui.

Il ritratto del pigro13Il pigro dice: “C'è una belva per la strada, un leone si aggira per le piazze”.14La porta gira sui cardini, così il pigro sul suo letto.15Il pigro immerge la mano nel piatto, ma dura fatica a riportarla alla bocca.16Il pigro si crede più saggio di sette persone che rispondono con senno.

Il ritratto del denigratore e del bugiardo17È simile a chi prende un cane per le orecchie un passante che si intromette nella lite di un altro.18Come un pazzo che scaglia tizzoni e frecce di morte,19così è colui che inganna il suo prossimo e poi dice: “Ma sì, è stato uno scherzo!”.20Per mancanza di legna il fuoco si spegne; se non c'è il calunniatore, il litigio si calma.21Mantice per il carbone e legna per il fuoco, tale è l'attaccabrighe per attizzare le liti.22Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi, che scendono fin nell'intimo.23Come patina d'argento su un coccio di creta sono le labbra lusinghiere con un cuore maligno.24Chi odia si maschera con le labbra, ma nel suo intimo cova inganni;25anche se usa espressioni melliflue, non credergli, perché nel cuore egli ha sette obbrobri.26Chi odia si nasconde con astuzia, ma la sua malizia apparirà pubblicamente.27Chi scava una fossa vi cadrà dentro e chi rotola una pietra, gli ricadrà addosso.28Una lingua bugiarda fa molti danni, una bocca adulatrice produce rovina.

_________________Note

26,6 Si taglia i piedi: cioè arreca un danno gravissimo a se stesso.

=●=●=●=●=●=●=●=●=●=●=●=

Approfondimenti


vv. 1-28. Possiamo individuare nel capitolo una certa organizzazione per temi: lo stolto (vv. 1-12), il pigro (vv. 13-16), le liti (vv. 17-19), l'uso della lingua (vv. 20-28).

v. 2. La maledizione non è efficace di per se stessa, come un atto magico, ma rappresenta un modo di invocare l'intervento divino sul colpevole, che altrimenti rimarrebbe impunito; di conseguenza una maledizione pronunciata contro un innocente non sortirà alcun effetto, perciò non la si deve temere.

vv. 4-5. I due detti sono apparentemente contraddittori, ma essi esprimono un paradosso: non si intende negare la validità dell'uno affermando l'altro, ma dire che entrambi contengono un aspetto di verità e che la verità completa si realizza accogliendoli entrambi. La risposta è un atto che consegue a un altro e che dipende dalla situazione concreta: in un caso si risponde con prudenza, senza entrare in contraddittorio, per non essere sminuiti, in un altro si ribatte apertamente, per dare una lezione allo stolto.

vv. 20-28. L'accento è di nuovo posto sull'uso negativo del linguaggio: la calunnia, che suscita contese e inimicizie (vv. 20-22), l'adulazione (v. 23), la simulazione (vv. 24-26).

(cf. FLAVIO DALLA VECCHIA, Proverbi di Salomone – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)


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[vortex]rovine di turisti] di ampex parcheggi in altura il] prontuario con l'ago] ritratto da giovane rimangono imprigionati un] affilatore premium formule da accensioni vie] della seta pedaggi ma una modesta nei setacci orridi sovralpini sotto] i sassi fanno la guerriglia le caseine color Magnasco


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oggi ho cercato di spiegare dove nascono le immagini di 'ahida', curate dalla redazione della rivista, su miei suggerimenti iniziali. il testo è qui: ahidaonline.com/post/post-poet…


noblogo.org/differx/oggi-ho-ce…



✍️ Pensieri... Pioggia, lenta e salutare, occhi al cielo, vento, silenzi , poi voli, gocce infinite! Nuvole, colori, sprazzi colorati, diversi, distinti, La natura sorride e lucidamente si rinnova e il cuore, timido ascolta la pioggia e si rasserena... E un po' anch'io...


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Oggi 29 luglio è la giornata mondiale della tigre. La caccia illegale e il commercio di parti (pelle, ossa e organi) rappresentano la minaccia più grave per la sua sopravvivenza. Come può intervenire la cooperazione internazionale di polizia


Lo sviluppo umano, come l'espansione dell'agricoltura, l'urbanizzazione e le infrastrutture, sta riducendo e frammentando gli habitat naturali delle tigri, limitando il loro spazio vitale. Quando le tigri entrano in contatto con le comunità umane, possono verificarsi attacchi a persone e bestiame, portando a ritorsioni e uccisioni da parte degli esseri umani.

Le tigri possono essere vulnerabili a malattie trasmesse dagli animali domestici, come cani e bestiame, presenti nelle aree circostanti i loro habitat. Alcune popolazioni di tigri hanno una bassa diversità genetica a causa di piccole dimensioni e isolamento, il che le rende più vulnerabili a malattie e cambiamenti ambientali.

I cambiamenti climatici, come l'aumento delle temperature e la modifica dei regimi di pioggia, possono influenzare negativamente gli habitat e le prede delle tigri.

La conservazione delle tigri richiede sforzi coordinati a livello internazionale per affrontare queste minacce e proteggere i loro habitat naturali.

Le tigri, insieme ad altri grandi felini, siano oggetto di una pressione crescente per il commercio delle loro parti, in particolare le ossa, principalmente destinate all'uso medicinale in Asia. Sebbene le ossa di tigre siano la materia prima più ricercata, vi è una crescente preoccupazione per la sostituzione con ossa di altri grandi felini, come leoni e giaguari, sia per aumentare l'offerta, sia per aggirare le normative.

Un aspetto cruciale per la tutela delle tigri riguarda lo sviluppo di operazioni di allevamento in cattività. Dal 1990, si è assistito a un aumento di queste strutture, create in parte per rispondere alla diminuzione delle tigri selvatiche e all'inasprimento delle restrizioni sul commercio internazionale di specie provenienti da fonti selvatiche. Sebbene il commercio internazionale di parti provenienti da allevamenti in cattività sia generalmente permesso dalla CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione), con requisiti regolatori diversi rispetto al commercio da fonti selvatiche, le parti contraenti CITES hanno mantenuto una posizione precauzionale e restrittiva riguardo al commercio di tigri provenienti da allevamenti in cattività per scopi commerciali. Le preoccupazioni principali riguardano i rischi per le popolazioni selvatiche che potrebbero derivare dalla legalizzazione dei mercati di destinazione.

È stata osservata una fuoriuscita di ossa da allevamenti di tigri per alimentare il mercato medicinale, spesso in violazione delle leggi nazionali. Per quanto riguarda i leoni, il Sudafrica ha permesso l'esportazione legale di scheletri di leone verso il Sud-Est asiatico, derivanti da popolazioni in cattività legate all'industria della caccia sportiva. Tuttavia, questo mercato è ora sospeso e il governo sudafricano ha manifestato l'intenzione di porre fine all'industria di allevamento di leoni in cattività. La sospensione di queste esportazioni legali solleva il rischio di un aumento del traffico di ossa provenienti da fonti captive.

I documenti sottolineano la persistenza dei mercati di destinazione per le parti di grandi felini e indicano che, anche se la produzione di prodotti medicinali avviene prevalentemente nei paesi consumatori, c'è un potenziale aumento della lavorazione delle ossa più vicino alla fonte, creando paste o colle. Questa innovazione nel traffico rappresenta un rischio da monitorare attentamente per le tigri e altre specie.

Pertanto, gli aspetti chiave sono:

  • Controllo rigoroso degli allevamenti in cattività: Limitare la proliferazione non regolamentata e prevenire la fuoriuscita di parti di tigri dal mercato legale.
  • Contrastare la domanda di prodotti derivati da tigri: Attraverso campagne di sensibilizzazione e politiche che riducano l'uso di queste parti nella medicina tradizionale.
  • Monitorare e reprimere il traffico illegale: Sia dalle popolazioni selvatiche che dagli allevamenti in cattività.
  • Evitare la sostituzione con altre specie: Assicurarsi che le restrizioni sul commercio di parti di tigre non portino a un aumento del traffico di altre specie di grandi felini.

In definitiva, la necessità di preservare le tigri selvatiche richiede un approccio integrato che affronti sia la domanda di mercato che la gestione delle fonti di approvvigionamento, inclusa la rigorosa supervisione degli allevamenti in cattività.

Con riguardo alla cooperazione internazionale (inspecie di polizia) gli aspetti salienti riguardano:

  1. Contrasto al bracconaggio e al commercio illegale:
    • Scambio di informazioni e intelligence tra le forze di polizia di diversi paesi per identificare e smantellare le reti di bracconaggio e traffico.
    • Operazioni congiunte di contrasto al bracconaggio e sequestro di prodotti illegali a base di tigre.
    • Rafforzamento della cooperazione doganale per impedire il contrabbando transfrontaliero.


  2. Applicazione della legge e perseguimento dei criminali:
    • Armonizzazione e applicazione di leggi severe contro il bracconaggio e il commercio illegale di specie protette.
    • Condivisione di prove e prove forensi per perseguire i trafficanti a livello internazionale.
    • Formazione congiunta delle forze dell'ordine sulle tecniche di indagine e applicazione della legge.


  3. Protezione degli habitat delle tigri:
    • Coordinamento transfrontaliero per la gestione e la protezione di aree protette condivise.
    • Scambio di conoscenze e migliori pratiche sulla conservazione degli habitat delle tigri.
    • Monitoraggio e sorveglianza congiunti delle aree di confine per prevenire l'intrusione e il bracconaggio.


  4. Sensibilizzazione e coinvolgimento delle comunità locali:
    • Campagne di sensibilizzazione internazionali per ridurre la domanda di prodotti a base di tigre.
    • Programmi di sviluppo sostenibile per le comunità che vivono vicino agli habitat delle tigri.
    • Coinvolgimento delle comunità locali nella protezione e nella sorveglianza delle tigri.


Una cooperazione internazionale efficace, in particolare tra le forze di polizia, è essenziale per affrontare le minacce multidimensionali alla sopravvivenza delle tigri a livello globale.


noblogo.org/cooperazione-inter…


Oggi 29 luglio è la giornata mondiale della tigre.


Oggi 29 luglio è la giornata mondiale della tigre. La caccia illegale e il commercio di parti (pelle, ossa e organi) rappresentano la minaccia più grave per la sua sopravvivenza. Come può intervenire la cooperazione internazionale di polizia


Lo sviluppo umano, come l'espansione dell'agricoltura, l'urbanizzazione e le infrastrutture, sta riducendo e frammentando gli habitat naturali delle tigri, limitando il loro spazio vitale. Quando le tigri entrano in contatto con le comunità umane, possono verificarsi attacchi a persone e bestiame, portando a ritorsioni e uccisioni da parte degli esseri umani.

Le tigri possono essere vulnerabili a malattie trasmesse dagli animali domestici, come cani e bestiame, presenti nelle aree circostanti i loro habitat. Alcune popolazioni di tigri hanno una bassa diversità genetica a causa di piccole dimensioni e isolamento, il che le rende più vulnerabili a malattie e cambiamenti ambientali.

I cambiamenti climatici, come l'aumento delle temperature e la modifica dei regimi di pioggia, possono influenzare negativamente gli habitat e le prede delle tigri.

La conservazione delle tigri richiede sforzi coordinati a livello internazionale per affrontare queste minacce e proteggere i loro habitat naturali.

Le tigri, insieme ad altri grandi felini, siano oggetto di una pressione crescente per il commercio delle loro parti, in particolare le ossa, principalmente destinate all'uso medicinale in Asia. Sebbene le ossa di tigre siano la materia prima più ricercata, vi è una crescente preoccupazione per la sostituzione con ossa di altri grandi felini, come leoni e giaguari, sia per aumentare l'offerta, sia per aggirare le normative.

Un aspetto cruciale per la tutela delle tigri riguarda lo sviluppo di operazioni di allevamento in cattività. Dal 1990, si è assistito a un aumento di queste strutture, create in parte per rispondere alla diminuzione delle tigri selvatiche e all'inasprimento delle restrizioni sul commercio internazionale di specie provenienti da fonti selvatiche. Sebbene il commercio internazionale di parti provenienti da allevamenti in cattività sia generalmente permesso dalla CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione), con requisiti regolatori diversi rispetto al commercio da fonti selvatiche, le parti contraenti CITES hanno mantenuto una posizione precauzionale e restrittiva riguardo al commercio di tigri provenienti da allevamenti in cattività per scopi commerciali. Le preoccupazioni principali riguardano i rischi per le popolazioni selvatiche che potrebbero derivare dalla legalizzazione dei mercati di destinazione.

È stata osservata una fuoriuscita di ossa da allevamenti di tigri per alimentare il mercato medicinale, spesso in violazione delle leggi nazionali. Per quanto riguarda i leoni, il Sudafrica ha permesso l'esportazione legale di scheletri di leone verso il Sud-Est asiatico, derivanti da popolazioni in cattività legate all'industria della caccia sportiva. Tuttavia, questo mercato è ora sospeso e il governo sudafricano ha manifestato l'intenzione di porre fine all'industria di allevamento di leoni in cattività. La sospensione di queste esportazioni legali solleva il rischio di un aumento del traffico di ossa provenienti da fonti captive.

I documenti sottolineano la persistenza dei mercati di destinazione per le parti di grandi felini e indicano che, anche se la produzione di prodotti medicinali avviene prevalentemente nei paesi consumatori, c'è un potenziale aumento della lavorazione delle ossa più vicino alla fonte, creando paste o colle. Questa innovazione nel traffico rappresenta un rischio da monitorare attentamente per le tigri e altre specie.

Pertanto, gli aspetti chiave sono:

  • Controllo rigoroso degli allevamenti in cattività: Limitare la proliferazione non regolamentata e prevenire la fuoriuscita di parti di tigri dal mercato legale.
  • Contrastare la domanda di prodotti derivati da tigri: Attraverso campagne di sensibilizzazione e politiche che riducano l'uso di queste parti nella medicina tradizionale.
  • Monitorare e reprimere il traffico illegale: Sia dalle popolazioni selvatiche che dagli allevamenti in cattività.
  • Evitare la sostituzione con altre specie: Assicurarsi che le restrizioni sul commercio di parti di tigre non portino a un aumento del traffico di altre specie di grandi felini.

In definitiva, la necessità di preservare le tigri selvatiche richiede un approccio integrato che affronti sia la domanda di mercato che la gestione delle fonti di approvvigionamento, inclusa la rigorosa supervisione degli allevamenti in cattività.

Con riguardo alla cooperazione internazionale (inspecie di polizia) gli aspetti salienti riguardano:

  1. Contrasto al bracconaggio e al commercio illegale:
    • Scambio di informazioni e intelligence tra le forze di polizia di diversi paesi per identificare e smantellare le reti di bracconaggio e traffico.
    • Operazioni congiunte di contrasto al bracconaggio e sequestro di prodotti illegali a base di tigre.
    • Rafforzamento della cooperazione doganale per impedire il contrabbando transfrontaliero.


  2. Applicazione della legge e perseguimento dei criminali:
    • Armonizzazione e applicazione di leggi severe contro il bracconaggio e il commercio illegale di specie protette.
    • Condivisione di prove e prove forensi per perseguire i trafficanti a livello internazionale.
    • Formazione congiunta delle forze dell'ordine sulle tecniche di indagine e applicazione della legge.


  3. Protezione degli habitat delle tigri:
    • Coordinamento transfrontaliero per la gestione e la protezione di aree protette condivise.
    • Scambio di conoscenze e migliori pratiche sulla conservazione degli habitat delle tigri.
    • Monitoraggio e sorveglianza congiunti delle aree di confine per prevenire l'intrusione e il bracconaggio.


  4. Sensibilizzazione e coinvolgimento delle comunità locali:
    • Campagne di sensibilizzazione internazionali per ridurre la domanda di prodotti a base di tigre.
    • Programmi di sviluppo sostenibile per le comunità che vivono vicino agli habitat delle tigri.
    • Coinvolgimento delle comunità locali nella protezione e nella sorveglianza delle tigri.


Una cooperazione internazionale efficace, in particolare tra le forze di polizia, è essenziale per affrontare le minacce multidimensionali alla sopravvivenza delle tigri a livello globale.


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Elementi essenziali


La Dott.ssa Wales ripeteva più volte, ai suoi studenti: “Siamo un organismo vivente. Abbiamo bisogno di aria, acqua, cibo e riparo.” (…)

Abbiamo bisogno di aria, acqua, cibo e riparo. Si tratta di un principio essenziale, importante per ogni paziente.

Abbiamo bisogno di aria, acqua, cibo e riparo. Lasciate che le parole penetrino fino al fondo del pozzo del vostro cuore. Lasciate che le parole giungano alla loro origine.

riparo


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Nick Cave & The Bad Seeds - Push The Sky Away (2013)


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Nick cave è un Grande musicista, questo va detto subito, ad onor del vero. Va detto soprattutto come riparo da pareri contrastanti e come salvaguardia di un “patrimonio” musicale tra i più interessanti degli ultimi trent'anni. Bisogna ricordare infatti che il nostro Nick, tra “Boys Next Door”, “Bad Seeds”, “Grinderman”, “Warren Ellis” e alcune colonne sonore, ha inciso ventisei dischi, quasi uno all'anno, mica... artesuono.blogspot.com/2014/10…


Ascolta: album.link/i/577620744



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Nick Cave & The Bad Seeds - Push The Sky Away (2013)


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Nick cave è un Grande musicista, questo va detto subito, ad onor del vero. Va detto soprattutto come riparo da pareri contrastanti e come salvaguardia di un “patrimonio” musicale tra i più interessanti degli ultimi trent'anni. Bisogna ricordare infatti che il nostro Nick, tra “Boys Next Door”, “Bad Seeds”, “Grinderman”, “Warren Ellis” e alcune colonne sonore, ha inciso ventisei dischi, quasi uno all'anno, mica... artesuono.blogspot.com/2014/10…


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Nick Cave & The Bad Seeds - Push The Sky Away (2013)


Nick cave è un Grande musicista, questo va detto subito, ad onor del vero. Va detto soprattutto come riparo da pareri contrastanti e come salvaguardia di un “patrimonio” musicale tra i più interessanti degli ultimi trent'anni. Bisogna ricordare infatti che il nostro Nick, tra “Boys Next Door”, “Bad Seeds”, “Grinderman”, “Warren Ellis” e alcune colonne sonore, ha inciso ventisei dischi, quasi uno all'anno, mica... artesuono.blogspot.com/2014/10…


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Nick Cave & The Bad Seeds - Push The Sky Away (2013)


Nick cave è un Grande musicista, questo va detto subito, ad onor del vero. Va detto soprattutto come riparo da pareri contrastanti e come salvaguardia di un “patrimonio” musicale tra i più interessanti degli ultimi trent'anni. Bisogna ricordare infatti che il nostro Nick, tra “Boys Next Door”, “Bad Seeds”, “Grinderman”, “Warren Ellis” e alcune colonne sonore, ha inciso ventisei dischi, quasi uno all'anno, mica... artesuono.blogspot.com/2014/10…


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PROVERBI - Capitolo 25


ALTRI PROVERBI DI SALOMONE RACCOLTI DAGLI UOMINI DI EZECHIA, RE DI GIUDA (25,1-29,27)

Massime, consigli, raccomandazioni1Anche questi sono proverbi di Salomone, raccolti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda.2È gloria di Dio nascondere le cose, è gloria dei re investigarle.3I cieli per la loro altezza, la terra per la sua profondità e il cuore dei re sono inesplorabili.4Togli le scorie dall'argento e l'orafo ne farà un bel vaso;5togli il malvagio dalla presenza del re e il suo trono si stabilirà sulla giustizia.6Non darti arie davanti al re e non metterti al posto dei grandi,7perché è meglio sentirsi dire: “Sali quassù”, piuttosto che essere umiliato davanti a uno più importante. Ciò che i tuoi occhi hanno visto,8non esibirlo troppo in fretta in un processo; altrimenti che farai alla fine, quando il tuo prossimo ti svergognerà?9La tua causa discutila con il tuo vicino, ma non rivelare il segreto altrui,10perché chi ti ascolta non ti biasimi e il tuo discredito sarebbe irreparabile.11Come mele d'oro su vassoio d'argento cesellato, è una parola detta a suo tempo.12Come anello d'oro e collana preziosa è un saggio che ammonisce un orecchio attento.13Come il fresco di neve al tempo della mietitura è un messaggero fedele per chi lo manda: egli rinfranca l'animo del suo signore.14Nuvole e vento, ma senza pioggia, tale è l'uomo che si vanta di regali che non fa.15Con la pazienza il giudice si lascia persuadere, una lingua dolce spezza le ossa.16Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta, per non esserne nauseato e poi vomitarlo.17Metti di rado il piede in casa del tuo vicino, perché, stanco di te, non ti prenda in odio.18Mazza, spada e freccia acuta è colui che depone il falso contro il suo prossimo.19Quale dente cariato e quale piede slogato, tale è l'appoggio del perfido nel giorno della sventura.20Come chi toglie il mantello in un giorno di freddo e come chi versa aceto su una piaga viva, tale è colui che canta canzoni a un cuore afflitto.21Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare, se ha sete, dagli acqua da bere,22perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo e il Signore ti ricompenserà.23La tramontana porta la pioggia, la lingua maldicente provoca lo sdegno sul volto.24È meglio abitare su un angolo del tetto, che avere casa in comune con una moglie litigiosa.25Come acqua fresca per una gola riarsa è una buona notizia da un paese lontano.26Fontana torbida e sorgente inquinata, tale è il giusto che vacilla di fronte al malvagio.27Mangiare troppo miele non è bene, né cercare onori eccessivi.28Una città smantellata, senza mura, tale è chi non sa dominare se stesso.

_________________Note

25,1-29,27 La quinta raccolta di proverbi, che qui inizia e si protrae fino a 29,27, è abbastanza ampia. Anche questa è attribuita a Salomone, il sovrano saggio per eccellenza. Come è detto in 25,1, si tratta di proverbi e massime fissati nello scritto al tempo del re Ezechia (VIII-VII sec.).

25,1 Ezechia: regnò in Gerusalemme dal 716 al 687 circa, al tempo del profeta Isaia. Gli uomini erano probabilmente gli scribi della corte reale.

25,7 è meglio sentirsi dire: è interessante confrontare questo passo con Lc 14,7-11.

25,22 ammasserai carboni ardenti: è un’immagine che significa “far arrossire dalla vergogna” (vedi Rm 12,20).

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Approfondimenti


vv. 2-7b. I detti sono accomunati dal riferimento al re. A differenza dell'agire di Dio, che l'uomo non può mai totalmente afferrare, un re sarà tanto più stimato e le sue scelte tanto più apprezzate, quanto più esse saranno intelligibili e ponderate con attenzione (v. 2); tuttavia egli deve essere a tal punto acuto e penetrante e flessibile nei suoi pensieri da non essere mai totalmente prevedibile e scontato nelle sue decisioni: ciò innalza il suo prestigio (v. 3). Non basta però al re la destrezza: se vuole davvero consolidare il suo trono egli deve eliminare gli elementi negativi dalla sua corte e dal suo popolo (vv. 4-5). Il saggio si volge poi a consigliare l'atteggiamento da tenere davanti al re: nessuna ambizione e nessuna vanità, ma piuttosto il fedele adempimento dei propri doveri che solo può motivare l'apprezzamento del superiore (vv. 6-7b; cfr. Lc 14,7-11).

vv. 7c-10. Le controversie tra i cittadini si risolvono in tribunale, attraverso un dibattito che si basa sulle testimonianze. Incontriamo qui l'accostamento di due detti (vv. 7c-8 e 9-10) che esprimono talune riserve su un ricorso facile al tribunale per risolvere le questioni con il prossimo: anche se si è testimoni oculari di un fatto, non bisogna agire affrettatamente, perché si può essere sempre smentiti da un osservatore più attento; inoltre è sempre opportuno risolvere in privato talune controversie che potrebbero mettere in cattiva luce una persona, perché in tal caso l'accusatore stesso potrebbe essere poi considerato sleale e inaffidabile dai suoi vicini (un comportamento simile è suggerito in Mt 18, 15).

vv. 21-22. Un consiglio ripreso alla lettera da Paolo (Rm 12, 20).

(cf. FLAVIO DALLA VECCHIA, Proverbi di Salomone – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)


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✍️ Attese .. Ho atteso la pioggia, ci spero ancora! È un po' una liberazione, una rinascita, un risveglio, di cui ho bisogno e che attendo , a breve a giorni! Ma poi mi lascio rattristare da un evento, dei silenzi , una parola detta male, un evento apparentemente insignificante! E allora torna l'ansia, la paura, pensieri confusi, sensazioni, emozioni che si susseguono, quasi impazzite ed io mi perdo, mi fermo e crollo e vorrei piangere, non riesco e mi sento come soffocare, come non riuscire a respirare, ho bisogno e devo liberare! Ma oggi qualcuno mi ha detto che l'ansia è paralizzante ed è così, vorrei aprirmi di più, vorrei essere più libera anche di dire che ci sto male e che ho paura..ma vedo porte chiuse, momenti inadatti e cuori e menti con cui non riesco a trovare empatia.. connessione! In questi giorni sto ricevendo comprensione, presenza, parole, esperienza, da parte di qualcuno che ci è passato e che nonostante sia difficile e doloroso, ne parla apertamente..Poi con naturalezza e tatto si è avvicinato e mi ha allungato la mano! Ma il mio timore è quello di affidarmi troppo, di legarmi a tal punto da avere timore di perdere questo appiglio, questo faro che sta illuminando il mio cammino, verso quel porto che mi darà risposte, conferme o chissà cosa ... così attendo che piova e che la pioggia allegerisca e porti via con sé questi miei attimi, queste fragilità, queste tristi sensazioni...

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[vortex]giansenisti di ultimo corso da [polsiera pesticidi trasmessi Germania] in autunno] fornitori di una caravella o due di [link in aspetto verosimile le mille miglia con] ristagno metallo pesante l'occulto il] sistema di frazionamento la direzione si aspetta] una pioggia zenitale scopre un Romanino o una bislacca puntasecca accadì il] Gambara su tela - [mancano all'appello] i punti le cuciture il virtuale della zanzara


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Yo La Tengo - Fade (201


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Di tanto in tanto capita di ascoltare un album di cui non si ha voglia di parlare temendo un confronto tra di esso e le proprie parole. Questo succede quando un disco comunica qualcosa non appena comincia a suonare e subito uno si sente partecipe delle emozioni dell'artista e gli regala candidamente le proprie, e anche dopo aver ascoltato un solo brano hai la certezza che tutto il resto sarà buono. Questo è uno di questi... artesuono.blogspot.com/2014/10…


Ascolta: album.link/i/1589234541



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Yo La Tengo - Fade (201


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Sospensione

un camminare nella morte dicevi come su vetri non conti le ferite aspettare di nascere uscire da una vita-a-rovescio

riconoscersi enigma dicevi di un Eterno nel suo pensarsi

Questo testo evoca un profondo stato di sospensione esistenziale, in cui la linea sottile tra vita e morte si dissolve in una serie di immagini intense e contraddittorie. La prima riga, “un camminare nella morte dicevi”, ci introduce a un percorso che, pur essendo parte della vita, è permeato dalla presenza inesorabile della fine, o del decadimento. L’immagine del camminare come se si stesse attraversando la morte crea un senso di staticità emotiva, dove il movimento stesso diventa un atto di sospensione davanti a un destino già segnato.

La metafora “come su vetri non conti le ferite” sembra suggerire che le cicatrici, pur essendo numerose e visibili, non si misurino nel loro dolore quanto nella loro presenza fragile e trasparente. Il vetro, infatti, pur essendo duro e trasparente, rappresenta la fragilità e il rischio di rottura: le ferite esistono, ma non vengono quantificate come se il loro valore potesse essere misurato, lasciando spazio a quel dolore muto e quasi impercettibile.

Proseguendo, i versi “aspettare di nascere uscire / da una vita-a-rovescio” esprimono il desiderio profondo di uscire da una condizione di vita disordinata, ribaltata, dove la normalità è sovvertita. C’è in queste parole un impulso ambivalente: da un lato la stasi, dall’altro la ricerca di una rinascita o di una via d'uscita, come un graduale emergere da uno stato di confusione esistenziale.

Infine, “riconoscersi enigma dicevi / di un Eterno nel suo pensarsi” ci porta al culmine della riflessione: l’individuarsi stessi si trasforma in un enigma, in una sfida continua alla comprensione di sé. L’idea dell’Eterno, in questo contesto, non va intesa come una mera astrazione cosmica, ma come l’incarnazione di quel pensiero in cui l’essere umano, riconoscendosi frammento di un tutto infinito, si confronta costantemente con il mistero della propria esistenza.

Il testo, nel suo insieme, è un invito a immergersi nella complessità del vivere, ad accettare che ogni cicatrice e ogni inversione di rotta facciano parte di un percorso in cui non esiste una risposta definitiva, ma solo la continua ricerca di significato. È questa tensione tra l’effimero e l’eterno che rende la poesia così suggestiva e universale.

Una lettura approfondita di questi versi può portarti a interrogarti su come le esperienze dolorose e il senso di inversione della vita possano, paradossalmente, aprire la strada a una nuova consapevolezza di te stesso, quasi come se ogni ferita fosse anche la porta verso un’evoluzione interiore. Potresti trovare interessante esplorare ulteriormente come altri poeti e filosofi abbiano affrontato questa dicotomia, magari passando in rassegna lavori esistenzialisti o meditazioni sulla fragilità dell’essere.


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PROVERBI - Capitolo 24


Massime di vita pratica1Non invidiare le persone malvagie, non desiderare di stare con loro,2poiché il loro cuore trama rovine e le loro labbra non esprimono che malanni.3Con la sapienza si costruisce una casa e con la prudenza la si rende salda;4con la scienza si riempiono le sue stanze di tutti i beni preziosi e deliziosi.5Il saggio cresce in potenza e chi è esperto aumenta di forza.6Perché con le strategie si fa la guerra e la vittoria dipende dal numero dei consiglieri.7È troppo alta la sapienza per lo stolto, alla porta della città egli non potrà aprire bocca.8Chi trama per fare il male si chiama mestatore.9Il proposito dello stolto è il peccato e lo spavaldo è aborrito da tutti.10Se te ne stai indolente nel giorno della sventura, ben poca è la tua forza.11Libera quelli che sono condotti alla morte e salva quelli che sono trascinati al supplizio.12Se tu dicessi: “Io non lo sapevo”, credi che non l'intenda colui che pesa i cuori? Colui che veglia sulla tua vita lo sa; egli renderà a ciascuno secondo le sue opere.13Mangia il miele, figlio mio, perché è buono e il favo è dolce al tuo palato.14Sappi che tale è la sapienza per te; se la trovi, avrai un avvenire e la tua speranza non sarà stroncata.15Non insidiare, come un malvagio, la dimora del giusto, non distruggere la sua abitazione,16perché se il giusto cade sette volte, egli si rialza, ma i malvagi soccombono nella sventura.17Non ti rallegrare per la caduta del tuo nemico e non gioisca il tuo cuore, quando egli soccombe,18perché il Signore non veda e se ne dispiaccia e allontani da lui la sua collera.19Non irritarti per i malfattori e non invidiare i malvagi,20perché non ci sarà avvenire per il cattivo e la lampada dei malvagi si spegnerà.21Figlio mio, temi il Signore e il re, e con i ribelli non immischiarti,22perché improvviso sorgerà il loro castigo e la rovina mandata da entrambi chi la conosce?

ALTRI INSEGNAMENTI DEI SAGGI (24,23-34)

Non fare preferenze23Anche queste sono parole dei saggi. Avere preferenze personali in giudizio non è bene.24Chi dice al malvagio: “Tu sei innocente”, i popoli lo malediranno, le genti lo detesteranno;25a chi invece lo punisce tutto andrà bene, su di lui si riverserà la benedizione.26Dà un bacio sulle labbra chi risponde con parole giuste.27Cura prima il tuo lavoro di fuori e prepàratelo nel tuo campo, e poi costruisciti la casa.28Non testimoniare senza motivo contro il tuo prossimo, non ingannare con le labbra.29Non dire: “Come ha fatto a me così io farò a lui, renderò a ciascuno come si merita”.

Il ritratto del pigro30Sono passato vicino al campo di un pigro, alla vigna di un uomo insensato:31ecco, ovunque erano cresciute le erbacce, il terreno era coperto di cardi e il recinto di pietre era in rovina.32Ho osservato e ho riflettuto, ho visto e ho tratto questa lezione:33un po' dormi, un po' sonnecchi, un po' incroci le braccia per riposare,34e intanto arriva a te la povertà, come un vagabondo, e l'indigenza, come se tu fossi un accattone.

_________________Note

24,7 alla porta della città: vedi 1,20-21 e nota relativa.

24,12 Se tu dicessi…: invito a testimoniare per un innocente.

24,23 Come lascia intendere il v. 23, inizia qui un’altra piccola raccolta di parole dei saggi. È la quarta che troviamo nel libro dei Proverbi e ha un contenuto che la differenzia poco dalle precedenti raccolte.

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Approfondimenti


vv. 1-7. A un ammonimento in forma negativa seguito dalla motivazione (vv. 1-2) che riprende 23,17, fanno seguito tre sentenze che intendono esaltare i vantaggi che la sapienza conferisce a colui che si pone alla sua sequela: una vita sicura, nel benessere e nella prosperità, è garantita dalla sapienza (vv. 3-4); la vittoria non dipende soltanto dalla forza dei combattenti e dalla consistenza degli eserciti, ma dall'abilità degli strateghi e dai consiglieri che fanno loro corona (vv. 5-6); nella pubblica assemblea o nel tribunale la parola dello stolto non sarà presa in considerazione: nulla di convincente saprà esporre (v. 7).

vv. 10-12. La connessione tematica fra i tre versetti non è del tutto sicura, anche se non va esclusa. Ammesso che siano da leggere insieme, possiamo evincere una situazione in cui il saggio deve affrontare il caso di una persona ingiustamente accusata e di cui egli debba prendere le difese, pur andando incontro ad avversità (vv. 10-11). Il saggio è invitato a non trarsi da parte con scuse gratuite: il vero giudice è il Signore (v. 12) e a lui compete anche di valutare la condotta del saggio e quindi la coerenza tra i suoi principi e le sue azioni.

vv. 21-22. L'istruzione si conclude sottolineando l'atteggiamento fondamentale che deve ispirare la condotta del saggio, il «timore». A differenza delle precedenti ricorrenze (cfr. 1,7; 9,10; 15,33), qui al timore del Signore è unito quello del re e la motivazione aggiunta all'esortazione (v. 22), che sottolinea il castigo e la calamità, mostra che in questo caso il vocabolo indica la paura vera e propria. Il cortigiano deve sempre agire con prudenza per non suscitare mai l'ira del re (cfr. 16,14; 19,12; 20,2), ma deve anche tener presente che al di sopra del re vi è un altro che valuta le sue azioni, il cui castigo è ancor più temibile.

vv. 23-34. Questa breve collezione si divide in tre parti: una condanna della parzialità nei giudizi (vv. 23b-25); alcuni detti singoli (vv. 26-29); un quadretto descrittivo che tratta del pigro e ne valuta il comportamento (vv. 30-34).

vv. 23b-25. L'imparzialità da parte dei giudici è esigenza fondamentale di ogni società, perciò l'insistenza sul tema accomuna il nostro testo sia alle sezioni legali dell'AT (cfr. Lv 19,15; Dt 1,17; 16,19) che a quelle profetiche (cfr. Is 10,1-2; Am 5,12.15; Mic 3,9-11).

v. 29. I saggi hanno già indicato che la vendetta non è una risposta adeguata al male subito (cfr. 20,22) e ancora ammoniscono a non covare né rancori né vendette. Tale insegnamento è ulteriormente sviluppato in Sir 28,1-7 e troverà il suo completamento nel NT (cfr. Mt 5,38-40; 6,12.14-15; Rm 12,17-19).

(cf. FLAVIO DALLA VECCHIA, Proverbi di Salomone – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)


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Un bilancio poco prima dei trent'anni


Per la prima volta mi servo di questo blog per mettere in ordine fatti puramente miei personali, senza pretesa di estrapolarne ramificazioni sistemiche.

Ieri con l'associazione ludica cui partecipo abbiamo svolto qui a Milano (o meglio, nel verde sobborgo di Cologno Monzese) la quinta LudiCon, una due giorni di partite a giochi di società auto-organizzata e autogestita, e per la prima volta ci abbiamo pure inserito una conferenza divulgativa di game design (quando sarà disponibile in streaming, inserirò qui il link). Ne sono uscito assai soddisfatto, giacché nel corso della convention mi sono goduto quattro appaganti partite ad altrettanti giochi di ruolo:

  • Il quarto collaudo di Sogni di Luce e Tenebra, un mio pacchetto di regole aggiuntivo per Archipelago grazie al quale giocare le atmosfere dei romanzi fantasy di Tanith Lee. E direi che il nucleo centrale del pacchetto è pronto e funzionante e posso pensare a espanderlo un po' e predisporne la pubblicazione.
  • Una partita a Dawn of the Orcs in lingua inglese, perché facilitava il gioco una coppia italo-yankee, al termine della quale abbiamo dissezionato assieme tutto il potenziale lasciato inespresso da un design approssimativo e poco sistematico... e dopodiché la cosa è spontaneamente escalata in uno scambio di considerazioni sulla didattica e la letteratura di genere.
  • Poche settimane dopo essermi rigiocato il mio amato Lady Balckbird dal ciclo dei Tales from the Wild Blue Yonder, finalmente ho provato il gioco prequel Lord Scurlock... e ho recitato un androide elettropalsmico in lite di eredità con la sorella strega e il fratello pirata dei cieli. È stato estremamente appagante infilare tutto il mio autismo nel povero robot “socialmente inetto” in mezzo alle cospirazioni da “umani normali”.
  • In totale improvvisata, ho rispolverato Microfiction (la casa editrice ha chiuso ma è ancora reperibile qui), un titolo di cui sono stato playtester e conosco come le mie tasche ma non proponevo da tempo, e ne abbiamo ricavato una miniserie sword & sorcery all'insegna del trash, con ampie ed estese parodie (se non proprio satire?) di quella cinemtografia pop anni Ottanta che piace fin troppo ai millenial conservatori.

E alle quattro partite, aggiungiamo infinite chiacchiere inerenti lo stato del design del medium GDR ad oggi; la possibilità di tassonomizzare i giochi di ruolo fra giochi OSR e “giochi non OSR e quindi per persone finocchie” (spoiler: fa ridere perché la sottocultura OSR è spaccata fra uomini GenX reazionari e donne transgenere neurodivergenti); le disfunzioni di un'accademia che si finge progressista come specchio per allodole per nascondere la sua piena adesione al capitalismo; la discreta qualità hardware della Nintendo Switch 1 Lite; la socializzazione con una conoscente (via via sempre più amica) che condivide con me neurodivergenza e gusti ludici; gli aggiornamenti sui casi della vita di persone che non incrociavo da anni (menzione speciale alla conoscente che ha iniziato la terapia ormonale di transizione di genere ed è raggiante di “seconda pubertà” estrogenica ❤ ).

E qui viene il momento bello, il momento in cui ho fatto un bilancio. Durante questa convention, ho riso come un matto davanti alle affettuose imitazioni caricaturali che un conoscente (via via sempre più un amico) fa dei miei manierismi più astrusi, per poi abbracciarmi; persone nuove mi hanno definitivo estremamente interessante grazie alle riflessioni e ai contenuti che ho portato nella conversazione; ho partecipato a ragionamenti sofisticati di analisi del design, dissezionando regolamenti e l'interazione fra le loro parti mobili, proprio come da novellino vedevo fare agli “anziani”; e soprattutto, durante l'ultima cena mi sono seduto spalla a spalla con un pischello del 2004 che si è trovato ad assimiliare aneddoti e ritualità condivise da tutta la comitiva risalenti, in alcuni casi, addirittura a 15 anni fa... e in alcuni di questi aneddoti appariva pure il me ventenne appena entrato nel giro.

Insomma, la cosa più bella che mi porto a casa da queste giornate è la sensazione di volere molto bene al me stesso ventenne, che per dieci anni ha abitato l'ambiente ludico con tante gaffe, tanti incespichi, tanti buchi nell'acqua, tante fasi alterne, ma sempre con umiltà, curiosità e propositività (e questo voglio riconoscermelo): ho seminato bene per dieci anni, e ora mi porto a casa un bel raccolto, a distanza di un mese e mezzo circa dal mio trentesimo compleanno, un trentesimo compleanno che mi vedrà dotato di contratto indeterminato e casa di proprietà in un territorio che amo e dove sto cercando di seminare bene, ieri come oggi. Se ripenso al me stesso timido e impacciato e spesso insicuro del tardo 2015-inizio 2016, non posso che essere fiero di lui e della strada che ha fatto, negli hobby culturali come nella militanza sociale (che poi per me si intrecciano assieme nella Controcultura con la maiuscola, e formano un tutt'uno).

Per altro, proprio in quegli anni tre mie canzoni del cuore erano, in ordine di pubblicazione, “It's Time” (Imagine Dragons), “Wake Me Up” (Aloe Blacc) e “Top of the World” (Greek Fire): tre canzoni scoperte in quanto colonne sonore ufficiali o ufficiose di film e cartoni animati del periodo, in particolare La leggenda di Korra e Noi siamo infinito; tre canzoni che parlano della transizione da una fase a un'altra, della malinconia di abbandonare ciò che è noto e confortevole, dell'energia positivamente strafottente di gettarsi nelle nuove sfide, dell'irrequietezza languorosa di barcamenarsi in un equilibrio nuovo, della determinazione di non abbandonare né il passato che ci ha dato forma né i sogni prescelti come bussola del proprio futuro... tre canzoni che inserii in una playlist per il mio partner di fine università (nonché mia prima relazione romantica), il quale mi pronosticò un bel futuro, una volta diventato wiser and older (citando “Wake Me Up”). Ora che i primi capelli grigi mi sono arrivati, e sono stato definito “un saggio della montagna” e “un ottimo cartomante”, mi permetto di riconoscermi che un pezzo del viaggio bello denso di cose l'ho completato con successo, arricchendo la comunità attorno a me, e posso iniziare la nuova fase citando un'altra canzone del cuore di dieci anni fa: “Go ahead and tell everybody I'm the man. Yes, I am.”


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[caffeine]stato avanzato alzata -o perdita da per a]

fare della casistica una grande] muraglia caos coke pende nel bacino del Po pende] la pattuglia ratatouille in uscita sulla ferrata le bordure antipanico l'ora]

[è fuggita uno spaccato liquidità per i calcoli negli astucci perdigiorno idrogeni mortalissimi una mano [di bianco


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✍️ Pensieri e Ricordi..

Mi affido e confido nelle parole, cercando in qualche modo di alleggerire la mia mente! E il Cuore? Anche, cerco, combatto, vado e mi rialzo e adesso vivo alla giornata, aspetto giorni diversi e chissà migliori!? A breve la mia prima visita di controllo, esami ecc, ecc, ripercorrere forse in pochi attimi, un anno quasi vissuto nel dolore, nel terrore, nel pianto, nella solitudine! E già, poi arriverà quel numero 8 che è stato l'inizio di tutto, la scoperta, l'nizio di un viaggio nuovo, difficile a tratti doloroso, un viaggio della speranza, della conoscenza di una parte nuova, di sé, scoprire di essere parte , partecipe, responsabile e poi ospite di un male, che a me ha sempre fatto paura, e se ancora oggi ho difficoltà a pronunciarne il nome, non giudicatemi, non additate, non pensate che sia stato facile scoprire dall'oggi al domani di essere malata..mi sono isolata, ho pianto, ho pregato tanto, avevo bisogno di sperare, di credere che qualcosa o qualcuno, mi facesse risvegliare da un incubo! E invece dopo meno di un mese, finalmente la diagnosi precisa, di Carcinoma duttale infiltrante, ma mi è bastato guardare negli occhi il mio senologo e capire che non era nulla di buono e alla spiegazione non ho saputo fare altro che piangere, piangere fino a scivolare in un limbo buio, pericoloso dove mi sono persa..In quel momento mi è crollato il mondo addosso, la paura ha iniziato a divorarmi e c'è voluta tanta freddezza, delicatezza e lucidità per farmi comprendere, per fare sì che io ascoltassi l'inizio di una storia, che avrei dovuto raccontare io e soprattutto vivere io da protagonista! Ricordo tutto e a stento riesco a rimanere fredda, ma ho metabolizzato, accettato e superato la diagnosi, la corsa alle visite, esami nuovi da eseguire, decisioni importanti da prendere e poi l'intervento, il momento in cui mi è stato tolta una piccolissima parte di me, malata, pericolosa , aggressiva e l'attimo in cui sono entrata in sala operatoria, ho sentito il freddo, ho iniziato a tremare e poi più nulla mi sono addormentata, non so di preciso per quanto, per poi risvegliarmi un attimo, sentire il chirurgo dirmi che tutto era andato bene e che il mio linfonodo sentinella era sano, il suo sorriso, poi più nulla, ho chiuso gli occhi e mi sono abbandonata al sonno, a quelle parole che sapevano di magia, di speranza e di guarigione... Non riesco ad andare oltre, non voglio raccontare, cercare consensi, ho già scritto tante pagine, trovato conforto in chi credevo potesse darmelo e poi a volte mi sono persa , per poi ritrovarmi un po' più forte, diversa e combattiva! Mi sono isolata, ho allontanato, ho fatto mio un dolore, che era ed è solo mio! Quando mi sono confidata, quando ne ho parlato, a volte ho ricevuto freddezza, distacco e abbandono! In un rapporto di amicizia, a volte essere malati, è un difetto, è un venir meno alla normalità, e allora nel bene e nel male, l'abbraccio , il silenzio di qualcuno in cui crede? Diventano a volte essenziali, un faro in una notte buia e tempestosa! Ma col tempo e anche subito quei fari per me non ci sono stati, non mi hanno illuminato ed io mi sono lasciata trascinare dalle correnti, fino ad inabissarmi... Ma oggi lo posso scrivere e raccontare, da sola mi sono ritrovata e ad oggi a distanza di quasi un anno e del mio quasi mezzo secolo di vita, ne sto scrivendo passo dopo passo, la riconquista o rinascita di una nuova me...

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Battesimo


Predicazione su 1 Pietro 2,2-10

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Anche se la parola battesimo non compare nel testo biblico di oggi, è proprio questo il tema centrale: cosa significa vivere dopo il battesimo, cosa cambia nella nostra vita da quel momento in poi. È per questo che questo brano della prima lettera di Pietro è stato scelto per questa domenica, la settima dopo Pentecoste: è una domenica dedicata alla vita nuova che nasce dal battesimo. Immagino che quasi tutti noi qui siamo stati battezzati da bambini, magari quando avevamo solo pochi giorni o settimane di vita. Io, per esempio, avevo tre mesi esatti. Forse qualcuno è stato battezzato più tardi, da adulto. In ogni caso, quando un neonato viene battezzato, ci accorgiamo di quanto sia meravigliosa e preziosa la vita. Quel piccolo essere umano è un dono. Una madre lo ha messo al mondo, e Dio lo ama fin dall’inizio – proprio come abbiamo ascoltato anche nel Salmo 139.

E cosa fa un neonato appena nato? Ha bisogno di nutrirsi. Istintivamente sa che ha bisogno del latte. Pietro, nel nostro testo, fa proprio questo paragone: ci invita a desiderare “il latte puro e spirituale”, come fanno i neonati con il latte materno, così i credenti che stanno vivendo un nuovo inizio cercano il latte. Anche l’autore della lettera si include in questo: tutti noi abbiamo ricevuto una nuova possibilità, una vita nuova, grazie alla bontà di Dio. Dice che questa nuova vita porta con sé una speranza viva.

E da dove nasce questa speranza?

Dal fatto che Gesù è risorto dai morti. Questo cambia tutto: la morte, il male e la sofferenza non hanno l’ultima parola. Dio ha qualcosa di nuovo da dire, e questa parola è una persona: Gesù Cristo. Non solo ci parla con parole, ma con la sua vita, con il suo amore, con tutto sé stesso. Gesù è la Parola vivente di Dio.

Una nuova famiglia

Questa nuova nascita porta anche a una nuova appartenenza: non siamo più soli. Siamo parte della famiglia di Dio. E questo legame viene confermato nel battesimo. Il battesimo è come un’immersione nella morte e nella risurrezione di Gesù. Entriamo nell’acqua con lui e ne usciamo con una vita nuova. Siamo lavati da tutto ciò che ci separa da Dio e ci viene data una nuova identità.

Ora siamo parte della famiglia di Dio. Proprio come una famiglia desidera che i propri figli portino avanti il nome e i valori della casa – “essere un vero Colaianni, o un vero Silli…” – così anche noi, come battezzati, siamo chiamati a rappresentare la famiglia di Dio, insieme agli altri fratelli e sorelle nella fede.

E con questa nuova famiglia arriva anche un’eredità. Un’eredità che non si rovina, non si perde, non si consuma. È già pronta per noi, custodita in cielo.

Certo, tutto questo è bellissimo. Ma poi arriva la vita di tutti i giorni. E lì le cose si fanno più complicate. A volte ci accorgiamo che nella comunità cristiana non è tutto perfetto. Ci sono incomprensioni, conflitti, a volte anche ostilità da parte di chi guarda da fuori.

Come si fa a vivere davvero in questa nuova comunità? Come si fa a non scoraggiarsi?

Tre messaggi per una comunità viva

L’autore, nel suo testo, dà tre risposte molto chiare:

1. Abbiamo bisogno di nutrirci.

Come i bambini hanno bisogno del latte, anche noi abbiamo bisogno di crescere nella fede. E il nostro nutrimento è la Parola di Dio. La Bibbia ci parla di Gesù, delle sue parole e delle sue azioni. E anche se non capiamo tutto, possiamo cominciare a vivere quello che capiamo. Come diceva Mark Twain: “Non sono le parti della Bibbia che non capisco a darmi problemi. Sono quelle che capisco fin troppo bene.”

2. Abbiamo un fondamento solido: Gesù Cristo.

Per spiegare questo, l’autore usa l’immagine di un cantiere. Siamo come pietre vive che, insieme, costruiscono una casa spirituale. E al centro di questa costruzione c’è una pietra angolare: Gesù. Ma non è una pietra scelta dagli uomini. È stata scelta da Dio. È preziosa. Anche se molti la ignorano o la scartano, è proprio lui il fondamento su cui possiamo costruire la nostra vita. E chi si affida a lui, diventa parte viva di questa casa.

3. Abbiamo una missione: essere sacerdoti.

Tutti i battezzati sono chiamati a essere “sacerdoti”. Questo non significa indossare una veste o fare parte del clero, ma vivere ogni giorno portando nel mondo l’amore e la luce di Dio. Vuol dire raccontare con la propria vita le cose meravigliose che Dio ha fatto per noi: ci ha dato speranza, ci ha perdonato, ci ha dato una nuova possibilità. Non è solo compito dei “professionisti della fede”: è la vocazione di tutti i battezzati.

Conclusione

Oggi, in questa Domenica dedicata al battesimo, non ricordiamo solo di essere stati battezzati, ma cosa significa vivere da battezzati.

Significa:

  • Cercare ogni giorno il nostro nutrimento nella Parola viva di Dio
  • Costruire insieme una comunità solida, con Cristo come pietra angolare.
  • E vivere la nostra vocazione, portando nel mondo la luce del Vangelo, come testimoni e sacerdoti di Dio.

noblogo.org/jens/battesimo



Grateful Dead — Live Dead (1969)


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Live Dead è il primo album dal vivo della band che più di ogni altra ha costruito la propria immagine sui “live”. Nella loro discografia i dischi dal vivo hanno raggiunto quelli in studio e senza dubbio sono destinati ancora a crescere. Live Dead è un live un po’ speciale non solo perché è stato registrato con una platea di amici e non con un pubblico pagante ma soprattutto perché è un disco di passaggio, “il” disco di passaggio dagli Acid Tests e dalla San Francisco “sixties” verso il mondo nuovo, verso i settanta, anni più complicati e grigi... silvanobottaro.it/archives/427…


Ascolta: album.link/i/20885553



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Grateful Dead — Live Dead (1969)


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Live Dead è il primo album dal vivo della band che più di ogni altra ha costruito la propria immagine sui “live”. Nella loro discografia i dischi dal vivo hanno raggiunto quelli in studio e senza dubbio sono destinati ancora a crescere. Live Dead è un live un po’ speciale non solo perché è stato registrato con una platea di amici e non con un pubblico pagante ma soprattutto perché è un disco di passaggio, “il” disco di passaggio dagli Acid Tests e dalla San Francisco “sixties” verso il mondo nuovo, verso i settanta, anni più complicati e grigi... silvanobottaro.it/archives/427…


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PROVERBI - Capitolo 23


Vincere la golosità1Quando siedi a mangiare con uno che ha autorità, bada bene a ciò che ti è messo davanti;2mettiti un coltello alla gola, se hai molto appetito.3Non bramare le sue ghiottonerie, perché sono un cibo fallace.4Non affannarti per accumulare ricchezze, sii intelligente e rinuncia.5Su di esse volano i tuoi occhi ma già non ci sono più: perché mettono ali come aquila e volano verso il cielo.6Non mangiare il pane dell'avaro e non bramare le sue ghiottonerie,7perché, come uno che pensa solo a se stesso, ti dirà: “Mangia e bevi”, ma il suo cuore non è con te.8Vomiterai il boccone che hai mangiato e rovinerai le tue parole gentili.

Rispettare il prossimo e i suoi beni9Non parlare agli orecchi di uno stolto, perché egli disprezzerà le tue sagge parole.10Non spostare il confine antico, e non invadere il campo degli orfani,11perché il loro vendicatore è forte e difenderà la loro causa contro di te.12Apri il tuo cuore alla correzione e il tuo orecchio ai discorsi sapienti.13Non risparmiare al fanciullo la correzione, perché se lo percuoti con il bastone non morirà;14anzi, se lo percuoti con il bastone, lo salverai dal regno dei morti.

Consigli di un padre15Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio, anche il mio sarà colmo di gioia.16Esulterò dentro di me, quando le tue labbra diranno parole rette.17Non invidiare in cuor tuo i peccatori, ma resta sempre nel timore del Signore,18perché così avrai un avvenire e la tua speranza non sarà stroncata.19Ascolta, figlio mio, e sii saggio e indirizza il tuo cuore sulla via retta.20Non essere fra quelli che s'inebriano di vino né fra coloro che sono ingordi di carne,21perché l'ubriacone e l'ingordo impoveriranno e di stracci li rivestirà la sonnolenza.22Ascolta tuo padre che ti ha generato, non disprezzare tua madre quando è vecchia.23Acquista la verità e non rivenderla, la sapienza, l'educazione e la prudenza.24Il padre del giusto gioirà pienamente, e chi ha generato un saggio se ne compiacerà.25Gioiscano tuo padre e tua madre e si rallegri colei che ti ha generato.26Fa' bene attenzione a me, figlio mio, e piacciano ai tuoi occhi le mie vie:27una fossa profonda è la prostituta, e un pozzo stretto la straniera.28Ella si apposta come un ladro e fra gli uomini fa crescere il numero dei traditori.

Il ritratto dell’ubriaco29Per chi i guai? Per chi i lamenti? Per chi i litigi? Per chi i gemiti? A chi le percosse per futili motivi? A chi gli occhi torbidi?30Per quelli che si perdono dietro al vino, per quelli che assaporano bevande inebrianti.31Non guardare il vino come rosseggia, come scintilla nella coppa e come scorre morbidamente;32finirà per morderti come un serpente e pungerti come una vipera.33Allora i tuoi occhi vedranno cose strane e la tua mente dirà cose sconnesse.34Ti parrà di giacere in alto mare o di giacere in cima all'albero maestro.35“Mi hanno picchiato, ma non sento male. Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto. Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell'altro!“.

_________________Note

23,2 mettiti un coltello alla gola: il significato è di frenare la gola.

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Approfondimenti


vv. 1-8. Le tre ammonizioni sono accomunate dalla messa in guardia di fronte ai pericoli connessi con il mancato controllo del propri appetiti (cioè i desideri o le ambizioni). Neppure quando è seduto a tavola il saggio deve smettere il suo autocontrollo, perché il superiore è bene attento a ogni aspetto della sua personalità (vv. 1-3). La ricchezza non rappresenta la vera sicurezza dell'uomo, perché è un bene fugace: ecco perché il saggio concentra i suoi sforzi su acquisizioni assai più importanti (vv. 4-5). L'invito e le profferte di un uomo avaro e taccagno sono soltanto all'apparenza espressione di generosità: egli si serve del suo prossimo, per questo il saggio deve stare in guardia, affinché il cibo che ha mangiato non diventi come un «pelo in gola» e le parole di lode che ha pronunciato non si ritorcano contro di lui (vv. 6-8).

vv. 15-25. Il maestro gioisce nel vedere che il suo discepolo segue e pratica i suoi insegnamenti (vv. 15-16), ma il discepolo deve prendere coscienza che l'educazione impartitagli non è soltanto per gratificare il maestro (v. 15) o i genitori (v. 25), ma rappresenta la vera garanzia per una vita riuscita (v. 18), giacché lo allontana dal male, collocandolo nella giusta relazione con Dio (v. 17).

vv. 26-28. Il tema è stato diffusamente trattato nella prima collezione. La straniera distoglie il discepolo dall'insegnamento del saggio e induce a comportamenti che lacerano il tessuto sociale.

vv. 29-35. Si tratta di uno dei brani più efficaci di tutta la letteratura sapienziale, soprattutto per l'arte retorica che dispiega: brevi domande, frasi incisive, immagini vivide, discorso in prima persona (sul tema cfr. Sir 31,25-31). Il saggio deve essere sempre perspicace e pronto, a differenza dell'ubriaco la cui mente è ottenebrata e la cui volontà è ormai asservita (come mostra la splendida descrizione caricaturale dei vv. 33-35).

(cf. FLAVIO DALLA VECCHIA, Proverbi di Salomone – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)


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✍️ Pensieri del mattino...

E son pensieri stanchi, riflessioni, consapevolezza del tempo che corre, corre via sempre più veloce e incurante di noi che lo rincorriamo e cerchiamo di aggrapparci ad ogni piccolo appiglio! Così ti ritrovi amici del passato, compagni di scuola, ricordi che riaffiorano, si susseguono nell'album dei ricordi...e poi ci sono io, sempre la stessa, un po' diversa , a volte triste, un po' malata, fragile e forte, a volte sola, per colpa mia..e sono stanca e a volte penso che con tutto il rispetto sono noiosa, che un'amicizia , basata sui racconti , della malattia, nn va bene e nel smorza l' interesse. Così adesso che son sveglia e non dormo, dopo che la musica ha accompagnato la serata, mi ritrovo a voler continuare a navigare in questo mare di solitudine! Getto l'ancora, mi fermo e ascolto il canto del mare, scendo in questo porto solitario, e aspetto, di essere cercata, ascoltata, chiamata , accettata per quello che sono, per quello che penso e dico, per come sono io adesso, a pochi giorni dal mio primo controllo oncologico, e a pochi giorni dal mio compleanno, e si sta arrivando, non mi entusiasma e vorrei non festeggiare, non ricordare che un anno è passato e che proprio questo anno mi ha cambiata, reso più forte, ma un po' diversa ..Mi fermo qui , in silenzio, aspetto, ascolto e mi godo, il mare, il tramonto , al chiaro di luna!


noblogo.org/magia/pensieri-del…



[filtri]stato avanzato aligner perde [di zavorra i ferri [del mestiere le dimostrazioni sono] spettabile ufficio uno ufficio due uffici duello che dura anni e sull'età mentono filtra acqua triste una Browning b di Bari] la cassettiera può contenere tracce [non arrivano non fanno i segnali con le lamelle cuki non] muove la mossa non è possibile utilizzare il sosia ha un cappello stretto Petruška e le altre le] scorte un telo] copre le parche i punti al bridge


noblogo.org/lucazanini/filtri-…



immagini dalla sonda solare #parkerslowforward.net/2025/07/26/imm…

non si vede solo il vento solare, ma anche i tracciati dell'energia generata dagli scontri di particelle

#NASA


noblogo.org/differx/immagini-d…


immagini dalla sonda solare parker


a 6,1 milioni di km dal Sole

youtube.com/shorts/WAyGVBjWcwg…


video NASA pubblicato su fanpage all’indirizzo facebook.com/share/v/1Cf3FeYsU…




Un appiglio

giorni sui precipizi

vivendo

in braccio a capricci del vento

…un appiglio sarebbe il cielo

a rinascere

in echi d'inchiostro? .

Il componimento si apre con l’immagine di “un appiglio,” che suggerisce sia il bisogno di un sostegno, sia l’idillio di un punto fermo in un contesto di instabilità. La scelta di parole come “precipizi” e “capricci del vento” accentua la sensazione di un’esistenza sospesa tra l’insicurezza e l’impeto degli eventi, facendoci percepire il vivere come un atto di equilibrio costante. Questi elementi naturali non sono casuali: il precipizio evoca il rischio del baratro, mentre il vento, con la sua imprevedibilità, rappresenta le forze esterne che plasmano il nostro destino.

La seconda parte del testo, con l’immagine “…un appiglio sarebbe il cielo a rinascere / in echi d'inchiostro?”, trasforma questa ricerca di stabilità in un atto quasi creativo e rigenerante. Il cielo, simbolo di immensità e possibilità, diventa il luogo in cui si realizza una rinascita. Gli “echi d'inchiostro” alludono al potere della parola, della scrittura e dell’arte, capaci di rendere eterno anche ciò che sembra fragile o effimero. Qui l’atto di “rinascere” non è solo biologico o spirituale, ma anche culturale: è la trasformazione di un’esperienza vissuta in un’opera d’arte, in una testimonianza che mitiga l’angoscia del precario equilibrio esistenziale.

Nel complesso, il testo ci spinge a riflettere su come, nella precarietà della vita quotidiana, cerchiamo e talvolta troviamo quella forza—quell’appiglio—che ci sostiene. Tale forza può essere tanto l’essenza del nostro essere, quanto il potere creativo che trasforma le difficoltà in nuove forme di esistenza. L’inaspettato abbraccio del vento, sebbene incerto e talvolta crudele, diventa il preludio di una rivoluzione interiore, dove il cielo, attraverso la rinascita in “echi d'inchiostro”, ci offre la possibilità di lasciare un segno indelebile.

Questo testo richiama alla mente domande esistenziali sul significato del sostegno e sul potere della parola come strumento di trasformazione.

... Questi spunti possono portare a ulteriori riflessioni sul rapporto tra fragilità e forza, tra caduta e rinascita, offrendo ampie vie di interpretazione e introspezione.


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