GPT-4, per alleggerire il lavoro dei medici: meno burocrazia, più cura
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
L’applicazione Dragon Ambient eXperience, o DAX, incorporerà presto GPT-4 grazie alla partnership tra Microsoft e OpenAI. I medici “cederanno il controllo” a “macchine imperfette” per utilizzare parte del loro tempo diversamente? Vediamo i vantaggi e le criticità
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Mobilità del futuro: ecco le sfide per le smart road
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Oggi è possibile realizzare smart road grazie ad infrastrutture che comunicano con gli utenti per offrire in tempo reale informazioni su traffico, incidenti lungo il percorso o condizioni meteorologiche. Vantaggi, piattaforme e casi d’attuazione
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eArchiving: l’Eidas 2 di cui nessuno parla - Le bozze eIDAS2 contengono novità importanti: una di queste riguarda l’evoluzione dell’e-archiving
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Italia all’avanguardia: un’opportunità da cogliere
L’attenzione su eIDAS2, il nuovo Regolamento europeo su electronic IDentification Authentication and Signature (che aggiornerà il precedente Regolamento UE n° 910/2014) è molto catalizzata sul tema del digital identity wallet e sulle evoluzioni in genere legate ai servizi fiduciari.
Tuttavia, le bozze di eIDAS 2, che al momento sono nella fase di negoziato interistituzionale tra Commissione, Parlamento e Consiglio Europeo (il Trilogue), contengono molte altre novità importanti, tra cui una che avrà grande impatto sul mercato italiano ed europeo: l’evoluzione dell’e-archiving.
Il post di Danilo Cattaneo, Marta Gaia Castellan e Igor Marcolongo
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“I principi nel diritto della concorrenza dell’unione Europe nazionale”
Ho avuto il piacere di partecipare al VII Convegno Biennale “I principi nel diritto della concorrenza dell’unione Europe nazionale” organizzato a Firenze dall’Associazione Antitrust Italiana per discutere di Antitrust, PCS e tutela della privacy
Dai social ai videogiochi. Cosa possiamo (e dobbiamo) fare per tutelare la privacy dei bimbi
Nuovo appuntamento con la rubrica Privacy weekly, tutti i venerdì su StartupItalia. Uno spazio dove potrete trovare tutte le principali notizie della settimana su privacy e dintorni. E se volete saperne di più potete leggere qui le news quotidiane di Privacy Daily o iscrivervi alla newsletter di #cosedagarante. Grazie a StartupItalia per l’ospitalità!
“Si può fare” – Radio 24
Domenica 11 a partire dalle 9.00 sarò ospite di Laura Bettini nella trasmissione radiofonica “Si può fare” di Radio24 Sole 24 Ore per parlare di oncologia, diritto alla privacy e all’oblioQui potete ascoltare la puntata in direttahttps://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi
“Privacy aziendale: problema o opportunità”
Oggi ho avuto il piacere di intervenire al Convegno organizzato dalla Camera di Commercio di Bolzano e Confesercenti per discutere di come la privacy può passare da costo a risorsa.
Dal blog di Guido Scorza
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informapirata ⁂ reshared this.
@Giorgio Donadini :unverified: in realtà è proprio il contrario: il mondo anglosassone è MOLTO più sensibile alla privacy di quando non lo siamo noi europei. Il diritto alla privacy è quello su cui si è basata la famosa sentenza Roe v. Wade che stabiliva il diritto all'aborto come diretta conseguenza del diritto alla privacy (= autodeterminazione della sfera privata). E il ribaltamento di quella sentenza da parte della Corte Suprema del 2022 è stato motivato proprio sulla base del fatto che, a differenza di quanto sostenuto nel 1973, la Costituzione degli Stati Uniti non contemplava il diritto alla privacy come diritto costituzionale.
In Europa i diritti civili e umani non sono mai stati capiti fino in fondo perché abbiamo sempre goduto di diritti sociali che includevano anche i diritti civili e umani. E oggi che in EUropa i diritti sociali sono sotto attacco, ecco che ci manca la cultura diffusa del valore dei diritti civili e sociali
PRIVACYDAILY
New Friendica message of type "note" with link, title and text
@Test: palestra e allenamenti :-)
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#Qatargate: New Ethics Body is toothless
Today, the European Commission presented its plans for an inter-institutional Ethics Body in response to the “Qatargate” corruption scandal in the European Parliament to increase transparency in nine major EU institutions. But the proposed measures, such as a creating an ethics supervisory body without investigative and enforcement powers, are toothless, criticise MEPs from the Pirate Party, who recently presented their own proposals to increase transparency and integrity.
Patrick Breyer, German Pirate Party Member of the European Parliament, comments:
“The EU is in an existential an existential crisis of confidence – not only because of the Qatargate corruption scandal. Our European Union is far too much controlled by industry and governments instead of acting in the interests of the citizens, whose will hardly counts.
“The ethics reform that the von der Leyen Commission wants to fob us off with today is toothless and ultimately means ‘business as usual’. The answer to corruption and lobbying is supposed to be a committee of blabbermouths, with no investigation or enforcement powers, leaving MEPs and key politicians in charge of controlling their peers. In this way, the powerful industry lobbies will continue to hold the EU in a headlock.
“The proposal even offers the European Parliament a pretext to postpone overdue reforms, for example concerning MEP side jobs, cooling-off periods for ex-MEPs, lobby meetings and the prevention of corruption. We Pirate Party MEPs have since presented a comprehensive transparency and integrity plan: We not only demand full disclosure of all MEPs’ expenses, we Pirates have been doing this voluntarily since the beginning of our mandate.
“One year before the European elections, we must not allow the Europeans’ trust in politics to be further damaged by inactivity and turning a blind eye. The end of von der von der Leyen’s political term is overdue.”
“Principali sviluppi del diritto della concorrenza dell’unione europea e nazionale”
Domani avrò il piacere di partecipare al convegno “Principali sviluppi del diritto della concorrenza dell’unione europea e nazionale” organizzato a Firenze dall’ Associazione Antistrust Italiana. A partire dalle 12.00 interverrò per parlare di antitrust, PCS e tutela della privacy Qui il link alle informazioni complete aaiantitrustconference.it/
PRIVACYDAILY
AI Act: For a Europe free of dystopian mass surveillance!
Brussels, 07/06/2023 – One week before the plenary vote on the new EU regulation on artificial intelligence (the AI Act), biometric mass surveillance turns out to be the main point of contention. Amendments could be submitted until today. While the Conservatives are asking for the ban on facial surveillance in public to be made irrelevant through exceptions, MEPs from four political groups (liberals, socialists, greens and left) are requesting an additional ban on automated behavioural surveillance in public spaces.
Pirate Party lawmaker and digital freedom fighter Patrick Breyer comments:
“With the AI law, we have the unique chance to give Europe a future free of China-style ubiquitous techno-mass surveillance.
Contrary to a conservative myth, there is not a single example of biometric real-time surveillance ever having prevented a terrorist attack or other events of this kind. With false alarm rates as high as 99%, these technologies are not nearly reliable enough to be of any use. Requiring a court order as proposed by conservative hardliners is a mere formality, a smokescreen for mass surveillance. Their proposed ‘exceptions’ to the ban would in fact justify the pervasive deployment of facial surveillance technology to search for thousands of “victims”, “threats” and suspects of “serious crimes” who are wanted at any given moment. We must not normalise a culture of mistrust and side with authoritarian regimes that use AI to suppress civil society!
France and Hamburg are threatening to introduce technology that will automatically report us for ‚anormal‘ behaviour to the police. Such suspicion machines wrongly report countless citizens, are discriminatory, educate to conformist behaviour and are absolutely no good for arresting criminals, as studies and experience prove.
We will fight against the gradual suppression of diversity and creation of a conformist consumer society as in China!”
PRIVACYDAILY
La lezione di Cambridge Analytica: leggere prima di accettare, per sopravvivere nell’universo digitale
Secondo il giudice, Facebook ha fornito le necessarie informazioni ai propri utenti e non è responsabile del fatto che non abbiano fatto quanto potevano per evitare di ritrovarsi monitorati, profilati e tracciati per finalità politiche da uno squalo digitale. Potete leggere l’articolo completo qui huffingtonpost.it/rubriche/gov…
Privacy aziendale, problema o opportunità’
Nella “società digitale” si moltiplicano i canali di promozione commerciale e di marketing. In questo quadro la tutela della privacy diventa un elemento centrale. Avrò il piacere di discuterne all’incontro organizzato dalla Camera di Commercio di Bolzano il prossimo 9 di giugno a partire dalle 10.20 Qui il link alle informazione completehttps://www.camcom.bz.it/it/novità/eventi/privacy-aziendale
10 years after the revelations of Edward Snowden: Let‘s defend anonymity and secure communication online!
Today marks the tenth anniversary of the day Edward Snowden revealed the mass surveillance programmes of intelligence agencies worldwide. EU lawmaker and privacy activist Patrick Breyer (Pirate Party) acknowledges this milestone as a key moment for the right to privacy and the defence of fundamental rights. At the same time, he calls for protecting the anonymity and encryption that whistleblowers need to expose such abuses of power.
Breyer comments, “For the Pirate Party, Edward Snowden is a hero: By revealing the mass surveillance practices of the U.S. intelligence agency NSA and its partners, he selflessly defended the privacy of all and sacrificed his freedom. Even today he relentlessly fights for our fundamental right to privacy.
The future of privacy is the central question of power in the age of mass surveillance and surveillance capitalism. Knowledge is power, and absolute knowledge is absolute power. I am ashamed that Snowden has so far only found protection from persecution in authoritarian Russia because Western governments are too cowardly to stand up to the U.S. and offer him the safe refuge he deserves.”
Most recently Snowden sounded the alarm about the EU‘s chat control plan („child sexual abuse regulation“) as a “planetary, machine-enforced restriction of basic human liberty” and questioned the EU’s transformation into an „authoritarian cabal“. Breyer comments: “Revelations by whistleblowers are to this day often only possible under the protection of anonymity and using secure communication channels. Chat control threatens to destroy our digital secrecy of correspondence, making secure leaks impossible. The Pirate movement is therefore fighting against this globally unprecedented attack on the security of our smartphones and communications.”
Breyer concludes by pointing out the importance of the EU‘s ePrivacy reform, by which the the European Parliament wants to make private communications encrypted by default to prevent interception and eavesdropping by foreign intelligence intelligence services.
1600 multe e 4 miliardi di sanzioni: cos’è cambiato per la privacy in 5 anni di Gdpr
In 5 anni la sensibilità dei consumatori nei confronti della privacy è cambiata radicalmente e le aziende non sempre si sono sapute adeguare. Ne ho parlato con Giuditta Mosca su Repubblica.it. Qui il link alla mia intervista completa repubblica.it/tecnologia/2023/…
L'app IO e i traccianti: le riflessioni di @calamarim (e una sua segnalazione al @GPDP_IT) su quello che sarà wallet europeo delle credenziali degli Italiani e asse portante della digitalizzazione
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
«IO è ben nota per contenere tre librerie traccianti, Google Firebase Analytics, MixPanel e Facebook Flipper; li conteneva il 27 settembre del 2022, nella versione 2.15.0.4, e giunta alla versione attuale 2.33.0.2 ancora li contiene.
Per l’appunto, il 27 settembre dell’anno scorso l’alter-ego di Cassandra, mentre cercava di isolare l’app IO usando Shelter, aveva riscontrato quei traccianti, e prontamente fatto una segnalazione via PEC al Garante per la Protezione dei Dati Personali.»
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PRIVACYDAILY
La Regione Lazio revoca il patrocinio del 'Roma Pride 2023'
@Politica interna, europea e internazionale
Rocca "Non possiamo sostenere manifestazioni volte a promuovere comportamenti illegali, con riferimento al cosiddetto utero in affitto"
Su Twitter intanto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha confermato il patrocinio di Roma capitale per l’evento: «Il Roma Pride è una manifestazione importante per la comunità Lgbt+ e per tutti i cittadini che combattono le discriminazioni e sostengono i diritti. Per questo – ha spiegato il sindaco – Roma Capitale ha assicurato il proprio patrocinio e per questo sabato sarà in piazza per il Pride».
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Politica interna, europea e internazionale reshared this.
Le comunità Reddit protestano contro le policy sulle app di terze parti
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Alcune delle più grandi community di Reddit, tra cui r/videos , r/reactiongifs , r/earthporn e r/lifeprotips, stanno pianificando di diventare private il 12 giugno a causa dei nuovi prezzi imposti agli sviluppatori di app di terze parti per accedere alle API del sito. Impostare un subreddit su privato, ovvero "diventare oscuro", significherà che le comunità partecipanti saranno inaccessibili al pubblico più ampio mentre si svolge la prevista protesta di 48 ore.
Come spiega un post di Reddit sulla protesta, che da allora è stato inviato in modo incrociato a diversi subreddit partecipanti:
> Il 12 giugno, molti subreddit si oscureranno per protestare contro questa politica. Alcuni torneranno dopo 48 ore: altri scompariranno definitivamente a meno che il problema non venga affrontato adeguatamente, dal momento che molti moderatori non sono in grado di svolgere il lavoro che svolgono con i poveri strumenti disponibili tramite l'app ufficiale. Questo non è qualcosa che nessuno di noi fa alla leggera: facciamo quello che facciamo perché amiamo Reddit e crediamo davvero che questo cambiamento renderà impossibile continuare a fare ciò che amiamo.
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Gli utenti complessivi di #Lemmy al 29 maggio, prima del comunicato degli sviluppatori di #Apollo erano 48.814 ma oggi sono arrivati a 57.658...
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Etiopia, in Tigray aumentano le morti dei bambini sotto i 5 anni per malnutrizione acuta indotta dall’uomo
L’ufficio sanitario regionale del Tigray ha affermato che il numero di bambini sotto i cinque anni che muoiono di malnutrizione acuta è aumentato del 28% tra marzo e aprile a causa del peggioramento della situazione umanitaria nella regione.
Approfondimento: Etiopia, la pulizia etnica persiste nonostante la tregua in Tigray
Mengsh Bahreslassie, coordinatore della nutrizione presso l’ufficio in Tigray, ha dichiarato ad Addis Standard che la malnutrizione acuta dei bambini nel Tigray è in forte aumento, principalmente a causa della sospensione in corso degli aiuti umanitari.
“I bambini, soprattutto quelli sotto i cinque anni, hanno bisogno di cibi nutrienti come frutta e latticini”, ha detto Mengsh, aggiungendo che nel Tigray “i bambini muoiono per mancanza di tali alimenti”.
Secondo lui, da quando è scoppiata la guerra nel Tigray nel novembre 2020, almeno 2.850 bambini sono morti negli ospedali per malnutrizione acuta. 230 bambini sono morti dopo che è stato raggiunto l’accordo di pace per porre fine alla guerra, ha aggiunto. La cifra esclude la parte occidentale e parte del Tigray meridionale.
All’Ayder Referral Hospital nella capitale Mekelle il numero di bambini ricoverati in ospedale con malnutrizione e il tasso di mortalità sono aumentati, ha detto il dottor Simret Nigussie ad Addis Standard.
Prima della guerra in Tigray nel 2020, il numero medio di ricoveri era di 158 con quattro morti all’anno. Nel 2022 è quasi raddoppiato a 300 bambini con un tasso di mortalità cinque volte superiore, ha affermato il dottor Simret.
Secondo il dottor Simret, solo quest’anno, a maggio, 7 bambini sono morti in ospedale a causa della malnutrizione e delle conseguenti gravi complicazioni.
Il 29 maggio, Addis Standard ha riportato un numero crescente di morti poiché le autorità della regione hanno promesso di lavorare sodo per finalizzare un’indagine sul furto di aiuti alimentari che ha portato alla sospensione degli aiuti umanitari.
Approfondimento: Fermati gli aiuti alimentari in Tigray da parte di WFP e USAID
Un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato nel novembre 2022, ha rivelato che circa il 30% dei bambini nella regione del Tigray soffre di “malnutrizione acuta” mentre più di cinque milioni di persone hanno bisogno di assistenza alimentare poiché le forniture umanitarie in arrivo nella regione “rimangono lontane da ciò che è necessario per soddisfare le enormi esigenze”.
FONTE: addisstandard.com/news-under-f…
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GLI SCENARI DEL CREDITO TRA GESTIONE DEI RISCHI E POTENZIALITA’ DI RECUPERO
Il 7 di giugno a partire dalle 12.30 avrò il piacere di partecipare a Roma presso l’ Auditorium della Tecnica a Gli scenari del credito tra gestione dei rischi e potenzialità di recupero organizzato da UNIREC in collaborazione con il Sole 24 Ore qui il link al programma completo unirec.it/files/shares/UNIREC_…
PRIVACYDAILY
Possiamo sfruttare il potenziale dell'utilizzo di ChatGPT per estrarre dati dai PDF? Il post di @bxroberts su @gijn
@Giornalismo e disordine informativo
> In modo sorprendente, ChatGPT ha creato un insieme di dati per lo più utilizzabile. A prima vista, ho persino pensato di avere un insieme di dati estratto alla perfezione. Ma una volta che ho esaminato le pagine e confrontato i valori, ho iniziato a notare degli errori. Alcuni nomi erano scritti male. Alcuni mancavano del tutto. Alcuni numeri erano sbagliati...
Il post di Brandon Roberts @bxroberts@journa.host
continua sul sito del Global Investigative Journalism Network
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PRIVACYDAILY
Non c’è alcun materiale didattico che una Università pubblica (ma questo vale similmente per la Scuola) non possa produrre da sola, senza alcuna necessità di cederne i diritti ad editori privati
@Pirati Europei
Open science: libri didattici aperti. Un servizio per gli studenti
Invece che far pagare libri scritti da altri docenti universitari, ha più senso che le Università incentivino la autoproduzione di materiale didattico, mediante le proprie University Press, e magari dando qualche bonus (in ore di didattica o periodi di sabbatico) ai docenti che si impegnino a scrivere un manuale per il proprio corso. Idealmente, un corso universitario dovrebbe offrire gratuitamente tutto il materiale didattico, e tarare questo materiale sullo specifico insegnamento. Non c’è alcun materiale didattico che una Università pubblica (ma il discorso vale similmente per la Scuola) non possa produrre da sola, senza alcuna necessità di cederne i diritti ad editori privati.
Abbiamo chiesto a Giovanni Puccetti*, professore ordinario di Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie come e perché ha deciso di produrre un libro didattico open access e se secondo lui questa esperienza sarebbe esportabile in altre discipline.
]L'intervista completa è su ROARS[/url]
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Ethiopia, ethnic cleansing persists despite the truce in Tigray
In Tigray, Ethiopia, abuses and violence continue after 2 years of genocidal war that began on 4 November 2020 and was formally stopped by the cessation of hostilities by signing an agreement in Pretoria between the central government and members of the TPLF on 3 November 2022
- Local authorities and Amhara forces in Western Tigray Zone in northern Ethiopia have continued an ethnic cleansing campaign against Tigrayans since the November 2, 2022, truce agreement.
- The Ethiopian government should suspend, investigate, and appropriately prosecute security forces and officials implicated in serious rights abuses in Western Tigray.
- International law provides that people forcibly removed from their homes have the right to return. However, the current context in Western Tigray is not conducive for voluntary, safe, and dignified returns.
These 3 points are the incipit highlighted by the recent report by HRW – Human Rights Watch
“The November truce in northern Ethiopia has not brought about an end to the ethnic cleansing of Tigrayans in Western Tigray Zone,” said Laetitia Bader, deputy African director at Human Rights Watch. “If the Ethiopian government is really serious about ensuring justice for abuses, then it should stop opposing independent investigations into the atrocities in Western Tigray and hold abusive officials and commanders to account.”
Interviews and testimonies collected by HRW reveal that internally displaced Tigrayans in western Tigray occupied by Amhara forces and former Tigrayan prisoners illegally arrested and detained in inhumane conditions and in abuse of international humanitarian law are still seeking justice for the posthumous violence.
Displacements during the war today have turned into a policy of ethnic replacement by the Amhara, trying to erase the identity of the Tigrinya people in the occupied areas by inducing them to exchange new identity documents with Amahara instead of Tigrinya.
On 6 May 2023 the testimony of Sister Laura, during the dinner of the Amici di Adwa ONLUS, spoke of the constant work of the Salesian mission in Adwa and of the medical and health support for adults and children thanks to the Kidane Mehret hospital, one of the few who have been miraculously active, even if with almost no sanitary materials and medicines for more than 2 years.
youtube.com/embed/JO6xd05vqQU?…
On 11 May 2023, the AU – African Union Verification and Compliance Monitoring Mission (MVCM) was denied entry into Irob District by Eritrean forces at a checkpoint in Sobeya, Eastern Tigrai.
The AU did not comment to TigraiTV which released the news, but a source who wished to remain anonymous but briefed on the facts and part of the monitoring team testified that according to him the AU has the information from the publication.
“We have also reported that we are not safe traveling, there is practically nobody protecting us, I am thankful the Eritrean troops left us with no harm”
According to the source, the AU monitoring team has planned to launch a patrol in Humera, West Tigrai on June 6, 2023. However, he noted that unsafe movements will negatively impact the monitoring process.
“We are not safe. besides we are not allowed to appear on the media”
On May 19, 2023, Roland Kobia, Ambassador for Europe to Ethiopia, paid the first formal visit of a Western representative, 7 months after the Pretoria Agreement, to an IDP camp in Shire, Tigray, reporting it via Twitter and thanking UNHCR Ethiopia and its partners for their work towards internally displaced persons.
Even today, on the date of publication of this study on June 2, 2023, transparency on objective and updated data on the IDP camps by the international humanitarian agencies in charge is slow.
On May 23, 2023, the IDPs, internally displaced in Tigray, demonstrate to claim their rights, today too many still abandoned and at the mercy of events. Peaceful demonstrations in several cities of Tigray: Abyi Adi, Adigrat, Adwa, Axum, Mekelle, Shire…
A sign in Mekelle read:
“We want to farm and live; we don’t want to continue waiting for aid”
The real activity of ethnic replacement is not the one denounced by the Italian Minister Lollobrigida who causes alarmism by intimidating the invasion of Italy by African migrants, but should learn what “ethnic replacement” really means by updating with the real and current facts that are taking place by political will in Ethiopia today.
Another protester warned against “the illegal act of demographic change in western Tigray” by Amhara state. (report reported by TGHAT)
On 25 May 2023 Eritrean troops in Tigray blocked a mission led by UNOCHA Deputy Chief of Ethiopia consisting of UNOCHA, UNDSS, WHO and other NGOs which were barred from entering Gemhalo village in Tahtay woreda [district] Adiyabo.
The mission was stalled after it traveled 16km from Sheraro around Waela-Nihbi. Eritrean forces are located in Tigray a short distance from Sheraro, occupying five kebeles [neighborhoods] in Tahtay-Adiyabo woreda [district] (source CNN)
On May 26, 2023 Goyteom Gebreegziabher shares map of inaccessible schools in Tigray:
“Inaccessible schools of #Tigrai. 548 (23%) schools of #Tigrai is still #inaccessible, due to invaded by (318) and Amhara (230) forces. The # of schools in Central (13), Eastern (46), North West (97), Southern (151) and Western (219) Tigrai.”
Inaccessible schools in Tigray occupied by Amhara and Eritrean forces – Ethiopia
On May 26, 2023 Woldegiorgis G.Hiwot denounces and shares a photo of an ID:
“AmharaState is settling people in areas ethnic Tigrayans have been cleansed by its barbaric militants. It has been forcing the remaining Tigrayans to change their identities to Amharas. It’s distributing ID_Cards in Amharic in the Raya_Tigray, as it did in the Western_Tigray.”
Identity card in Amharic as a demographic cleansing and repression of the people of Tigray
On the other hand, with regard to the pursuit of justice for all the victims of the genocidal war in Tigray, the USA and Europe have swept the mission of pursuing this goal like dust under the carpet: justice which is the cornerstone towards peace.
In fact, the Pretoria agreement is a very important cessation of hostilities agreement to silence the weapons, but to be considered a stop-gap solution as a truce to recover time in seeking real ways to rebuild Tigray and the society in Ethiopia which is now so flawed that it is not known how many more generations must pass to be able to recover perhaps a minimum of stability.
Several observers have accused this agreement as agreed and instilled at the table by senior US officials who have been passed off as mere observers of the negotiations mediated by the African Union: for some, however, it seems and hypothesizes instead they were the architects of the first drafts of the truce plan and cessation of hostilities.
A not so improbable hypothesis given the world war between the super powers, the cold war between the USA and Russia and all their allies, whose balance is increasingly evident is Africa for its resources.
In fact, the HRW report underlines how:
While the European Union, the United States, and other international partners have said that justice is a priority in Tigray, they are falling short of identifying explicit or concrete benchmarks for accountability for the atrocities against Tigrayans in Western Tigray, despite the near absence of independent investigations there to date, Human Rights Watch said. Instead, since the signing of the truce, many governments have sought a rapprochement with Ethiopian federal authorities rather than seeking tangible progress on accountability. In April, the EU Foreign Affairs Council adopted formal conclusions on its future engagement with Ethiopia but did not address the lack of progress on justice, including in Western Tigray.
If during the genocidal war the Italy of former foreign minister Luigi Di Maio was slow to wait, that of the current Meloni government wasted no time in donating 182 million euros as three-year loans to support stability and economic development in the agro chain Ethiopian food by signing agreements with the Ethiopian government implicated in war crimes and crimes against humanity.
Economic agreements for international cooperation projects are the mask of neo-colonialism which is a transversal dynamic to the political color of the left or right, but a neo-colonial system which uses hard currency to grab the resources of rich Africa subjugated and enslaved by the capitalist system.
The truce agreement is nothing against silent death (by starvation), injustice and the political will to maintain the status quo and power
The 3 fundamental requests shared by the international community at the beginning of the war since the end of 2020, which appealed to frontline forces, even 7 months after the signing of the Pretoria agreement in November 2022, are still disregarded.
- Withdrawal of the external forces occupying Tigray
- Widespread humanitarian aid and support for all people in serious medical, health, food and psychological need;
- justice for all victims;
I posted this photo exactly 2 years ago, May 2021!!!Io sto con il Popolo del Tigray – voglio stare dalla parte delle persone che soffrono
Africa to Africans, but it’s known that capitalism is stronger and it’s the new colonialism that produces slavery
Joe Biden’s USA organized the Africa Leaders Summit in Washington between December 13 and 15, 2022 to pamper the various African governors, including Ethiopia which had previously excluded from the AGOA for obvious reasons given the criminal war actions which did not formally align with the statute of economic agreements.
Ukraine and Russia have not stood idly by and have ceaselessly cultivated relations and new agreements in Africa during and after the war.
A fact that confirms the thirst to procure new resources from a rich continent such as Africa, but still subject to the economic yoke, a new tool of soft-colonialism, neo-colonialism that produces new slaves.
On 24 May 2023, the declarations of the Minister of Foreign Affairs in Italy Antonio Tajani declaring that “The priority of Italian foreign policy is Africa” (full article)
On May 27, 2023 The Reporter reports that Dmytro Kuleba, Foreign Minister of Ukraine visited Morocco, Ethiopia and Rwanda with the aim of building Ukraine’s economic partnerships in Africa, with Ethiopia as one of its most significant trading partners on the continent.
According to the State Statistics Agency of Ukraine, Ukraine and Ethiopia traded $285 million worth of goods and services as of December 31, 2021, with Ukraine importing $7 million and exporting $278 million in the 2021.
On May 29, 2023, Russian Foreign Minister Sergei Lavrov flies to Kenya and shakes hands with President Ruto.
On the same day Salsay Weyane Tigrai (SaWeT), political opposition in Tigray, denounces that in the last 10 days alone the Amhara forces have killed 20 people of the Tigray ethnic group in the area of western Tigray they are occupying.
On 30 May 2023, the Russian Min. Lavrov will meet his counterpart from Burundi, Albert Shingiro.
On the same day Moscow instead welcomes the visit of the dictator of Eritrea Isaias Afwerki welcomed at the invitation of the last tsar, Vladimir Putin: both share the same thirst for power. The two despots united by being invaders and instigators of war crimes and crimes against humanity through their armies that have occupied and invaded other countries, the first Ukraine and the second the regional state of Tigray in Ethiopia. The previous days, Isaias Afwerki had visited President Xi Jinping in China.
At the same time, the USA issues the communiqué through the Department of State:
“US Ambassador Mike Hammer, Special Envoy for the Horn of Africa (#SEHOA), will travel May 31-June 6 to #Djibouti and #Ethiopia
In Ethiopia, Ambassador Hammer will meet with African Union officials on the implementation of the November 2, 2022 #Tigray Cessation of Hostilities Agreement (#COHA).
He will discuss progress and priorities, including transitional justice efforts and accountability, as well as disarmament, demobilization and reintegration planning, with Ethiopian government officials in #AddisAbaba and the Interim Regional Administration of the Tigray to #Mekele”
People don’t eat money
Economic stability is important for a country’s development, but it is only part of the solution.
In fact, despite the fact that the West led by the USA, and Europe to follow, is trying to get back on the path of economic agreements, putting justice for the hundreds of thousands of war victims into the background, people are still dying of hunger.
On May 26, 2023 on the Youtube channel of Barbascura X, a character known as a chemist and scientific popularizer, had started a fundraising live for UNHCR Italy linked to the activities to combat climate change, drought and developing countries.
Noteworthy are the words as testimony of the guest and employee of UNHCR Italy present in Addis Ababa who declared:
“Last year [2022] for example, as UNHCR we did not provide even half of the basic needs [for people] because we did not receive enough funds and now with the outbreak of the Sudan crisis more refugees are arriving [in Ethiopia]”
On May 29, 2023, the complaint of Ayder Hospital in Mekelle, capital of the regional state of Tigray which declared:
“New admissions due to malnutrition is increasing in #AyderHospital. A 28% increament from March to April alone is observed. We call upon humanitarian organizations to resume their services to save life.”
In a recent move that has sparked controversy, the World Food Program (WFP) and the State Agency for International Development (USAID) suspended aid delivery to Tigray due to reports of looting and theft. (full article)
With regard to the funds destined for the humanitarian sector towards developing countries such as those in Africa, the analysis and complaint by Sara Harcourt, Senior Policy Director of ONE is peculiar (full article):
“Billions of dollars for developing countries have never left donor countries.”
On May 30, 2023, Spanish journalist Ximena Borrazas shares a photo with an equally alarming report:
Il 30 maggio 2023 la giornalista spagnola Ximena Borrazas condivide una foto con una segnalazione altrettanto allarmante:
“Hunger queues.
At the Don Bosco school and humanitarian aid centre, hundreds of women with children and babies crowded the street waiting to receive soup to treat child malnutrition.
These children depend on this institution for food.
#TigrayWar #TigrayGenocide #Aid4Tigray #HumanRights #Etiopia”Copyright of Ximena Borrazas
On May 31, analyst Duke Burbridge points out:
“Day 62 of the suspension of food aid to #Tigray by @WFP
and @USAID
Appeals to good practices and do no harm are ignored.
No transparency. No updates.
Just two agencies frozen in failure while innocent families starve to death. #Aid4Tigray”
On the same day, news came out that Ethiopian Airlines, the first Ethiopian airline, faces a lawsuit for blocking the travel of Tigrayans. The passengers, reports The Guardian, accuse the airline of refusing to sell tickets to people of the ethnic minority to fly from the regional state of Tigray to Addis Ababa.
While a few days earlier, precisely on May 27, 2023, The Reporter reported that the same Ethiopian airline denounced for acts of ethnic repression was making agreements with the e-commerce giants, the Chinese Alibaba and Amazon:
“Ethiopian Airlines Group is set to launch a cutting-edge global e-commerce enterprise, in partnership with e-commerce giants Alibaba and Amazon, among other collaborators.Located adjacent to the cargo terminal at Bole International Airport, ET’s e-commerce hub is nearing completion, with a staggering construction cost of USD 50 million.”
On June 1, 2023, the Spanish photographer Ximena Borrazas brings her direct testimony from Tigray regarding the IDPs and the survival conditions of the internally displaced persons she was able to visit, a cry of denunciation towards the rich West:
“During the two weeks I spent documenting the humanitarian crisis in Tigray, I visited Mekele, Abi Adi, Adwa, Axum and Samre. I interviewed dozens of IDPs in IDP centres and also in hospitals.One thing that really struck me: the big international NGOs drive around the city in 4×4 vehicles costing more than €40,000, but I don’t know what they are doing there because the reality is that they cut off humanitarian aid supplies four months ago!
The refugee camps are SHAME. They have thousands of people living in subhuman conditions; no electricity, no water, no gas, no toilets, no food, no medicine.
The lucky ones have a miserable old dirty mattress to sleep on, otherwise they have to improvise and build a bed out of stones. I mean, pregnant women, children, babies and old people sleep in these beds!
We have NO FUCKING idea in Europe what it is like to be in need, what it is like to wish for the day to die so as not to suffer any more for not having enough to eat and not having the strength to go out and look for food.
It is very sad to see how for one part of the world there is everything but for the other part of the world, the part that is always in the shadow of the international press, there is nothing.”
Copyright of Ximena Borrazas
Not only mainstream information in Italy, but also the information that stands as a champion of the last and to give a voice to those who have no voice dictated by “right-thinking” and “respectable people” has forgotten Tigray after the watershed dated November 2022 (Pretoria agreement). In fact among the many “forgotten crises” they are also forgotten by those journalists who have proclaimed themselves champions of justice through articles, updates and analyzes and who in doing so lose even that minimum of credibility.
The Tigrinya diaspora in Italy and its multiple appeals had been snubbed and ignored during the period of the genocidal war by the government. The appeal signed by the diaspora and by civil society and formally sent to the Farnesina, to the office of the Ministry of Foreign Affairs is still awaiting a response from the Italian government offices.
The diaspora, given the recent violence, criminal choices due to the political will of the food support block, blocks for the occupation of the Eritrean and Amhara forces in Tigray, has decided to organize a demonstration on June 7, 2023 in front of the FAO headquarters in Rome to to reaffirm the call for justice for war victims and to enforce the cessation of hostilities agreement and its points.
Below are the links to the services of Tigray TV which denounces the humanitarian crisis in Tigray for millions of people that seems to have no end, but forgotten by the world, out of convenience or ignorance.
- Absence of Medication —- 118 have died since October, Maykinetal district administrator
- Pensioners’ plight —- Pensioners in Mekelle plea for urgent solution
- Elders in Hunger —- Suspension of food aid lays 65 years old woman out in streets in Mekelle.
- Destruction of Hagereselam Primary School —– Hagereselam Primary School faced destruction due to bombardment of heavy artilleries, School Director
- Rape by Eritrean Forces in Tigrai — A 26 year old woman from Fatsi, Eastern Tigrai, says she was raped by Eritrean Forces in front of her little children as rape stories continue to uncover
- Interruptions in electric power — “We are unable to restore electric utilities due to lack of supplies” regional communication manager of EEU
- Residents of Irop [Irob], Eastern Tigray are suffering from hunger in the hands of Eritrean forces
- Malaria outbreak in Zana —- Malaria patients in northwestern Tigray suffering due to absence of medication.
- Shortage of School Equipment —- Students in Tigrai struggle to compensate missed classes
Etiopia, la pulizia etnica persiste nonostante la tregua in Tigray
In Tigray, Etiopia, abusi e violenze continuano dopo 2 anni di guerra genocida iniziata il 4 novembre 2020 e fermata formalmente dalla cessazione ostilità siglando un accordo a Pretoria tra governo centrale e membri del TPLF il 3 novembre 2022
- Le autorità locali e le forze Amhara nella zona del Tigray occidentale nell’Etiopia settentrionale hanno continuato una campagna di pulizia etnica contro i tigrini dall’accordo di tregua del 2 novembre 2022.
- Il governo etiope dovrebbe sospendere, indagare e perseguire adeguatamente le forze di sicurezza e i funzionari implicati in gravi violazioni dei diritti nel Tigray occidentale.
- Il diritto internazionale prevede che le persone allontanate con la forza dalle loro case abbiano il diritto di tornare. Tuttavia, l’attuale contesto nel Tigray occidentale non è favorevole a rimpatri volontari, sicuri e dignitosi.
Questi 3 punti sono l’incipit evidenziati dal recente report di HRW – Human Rights Watch
Laetitia Bader, vicedirettore africano di Human Rights Watch, ha affermato:
“La tregua di novembre nel nord dell’Etiopia non ha posto fine alla pulizia etnica dei tigrini nella zona del Tigray occidentale. Se il governo etiope è davvero serio nel garantire giustizia per gli abusi, allora dovrebbe smettere di opporsi a indagini indipendenti sulle atrocità nel Tigray occidentale e tenere conto di funzionari e comandanti violenti”
Le interviste e le testimonianze raccolte da HRW rivelano che gli sfollati interni tigrini nel Tigray occidentale occupato dalle forze amhara e gli ex prigionieri tigrini arrestati illegalmente e detenuti in condizioni disumane e in abuso del diritto umanaitario internazionale, ancora oggi cercano giustizia sulle violenze subìte a postumi.
Gli sfollamenti durante la guerra oggi si sono trasformati in una politica di sostituzione etnica da parte amhara, cercando di cancellare l’identità del popolo tigrino nelle zone occupate inducendoli al cambio di nuovi documenti di identità dalle diciture amahara invece che tigrino.
Il 6 maggio 2023 la testimonianza di Suor Laura, durante la cena degli Amici di Adwa ONLUS, parla del costante lavoro della missione salesiana ad Adwa e del supporto medico sanitario ad adulti e bambini grazie all’ospedale Kidane Mehret, uno dei pochi miracolati e rimasti attivi, anche se con quasi alcun materiale igienico sanitario e medicinali per più di 2 anni.
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L’11 maggio 2023 alla Missione di monitoraggio di verifica e conformità (MVCM) dell’UA – Unione Africana è stato negato l’ingresso nel distretto di Irob dalle forze eritree a un posto di blocco a Sobeya, nel Tigrai orientale.
L’UA non ha rilasciato dichiarazioni a TigraiTV che ha diffuso la notizia, ma una fonte che ha voluto rimanere anonima ma informata sui fatti e parte del team di monitoraggio ha testimoniato che secondo lui l’UA ha le informazioni dalla pubblicazione.
“Abbiamo anche riferito che non viaggiamo sicuri, praticamente nessuno ci protegge, sono grato che le truppe eritree ci abbiano lasciato senza danni”
Secondo la fonte il team di monitoraggio dell’UA ha programmato di lanciare una pattuglia a Humera, nel Tigrai occidentale, il 6 giugno 2023. Tuttavia, ha notato che i movimenti non sicuri avranno un impatto negativo sul processo di monitoraggio.
“Non siamo al sicuro. inoltre non ci è permesso apparire sui media”
Il 19 maggio 2023 Roland Kobia, ambasciatore per l’Europa in Etiopia, ha effettuato la prima visita formale di un rappresentante dell’ occidente, dopo 7 mesi dall’accordo di Pretoria, in un campo IDP a Shire, in Tigray segnalandolo via Twitter e ringraziando UNHCR Ethiopia e i suoi partner per l’operato verso gli sfollati interni.
Ancora oggi, in data di pubblicazione di questo approfondimento del 2 giugno 2023, trasparenza su dati oggettivi ed aggiornati sui campi IDP da parte delle agenzie umanitarie internazionali preposte si fanno attendere.
Il 23 maggio 2023 gli IDP, sfollati interni in Tigray manifestano per rivendicare i loro diritti, oggi ancora troppi abbandonati e in balia degli eventi. Manifestazioni pacifiche in diverse città del Tigray: Abyi Adi, Adigrat, Adwa, Axum, Mekelle, Shire…
In un cartello a Mekelle si è letto:
“Vogliamo coltivare e vivere; non vogliamo continuare ad aspettare aiuti”
La vera attività di sostituzione etnica non è quella denunciata dal Ministro italiano Lollobrigida che procura allarmismo intimando l’invasione dell’Italia da parte dei migranti africani, bensì dovrebbe imparare cosa significhi veramente “sostituzione etnica” aggiornandosi con i fatti reali ed attuali che stanno avvenendo per volontà politica in Etiopia oggi.
Un altro manifestante ha messo in guardia contro: “l’atto illegale di cambiamento demografico nel Tigray occidentale” da parte dello stato di Amhara. (segnalazione riportata da TGHAT)
Il 25 maggio 2023 le truppe eritree in tigray hanno bloccato una missione guidata dal vice capo UNOCHA dell’Etiopia composta da UNOCHA, UNDSS, OMS e altre ONG a cui è stato vietato l’ingresso nel villaggio di Gemhalo nella woreda [distretto] di Tahtay Adiyabo.
La missione è stata bloccata dopo che ha viaggiato per 16 km da Sheraro intorno a Waela-Nihbi. Le forze eritree si trovano nel Tigray a breve distanza da Sheraro, occupando cinque kebeles [quartieri] in Tahtay-Adiyabo woreda [distretto] (fonte CNN)
Il 26 maggio 2023 Goyteom Gebreegziabher condivide la mappa delle scuole inaccessibili in Tigray:
“548 (23%) scuole del #Tigrai è ancora inaccessibile, a causa dell’invasione delle forze eritree (318) e Amhara (230). Il numero di scuole nel Tigrai centrale (13), orientale (46), nord-occidentale (97), meridionale (151) e occidentale (219).”Scuole inaccessibili in Tigray occupate dalle forze amhara ed eritree – Etiopia
Il 26 maggio 2023 Woldegiorgis G.Hiwot denuncia e condivide la foto di un ID:
“Lo stato di Amhara sta insediando persone in aree di etnia tigrina che sono state ripulite [etnicamente] dai suoi barbari militanti. Ha costretto i restanti tigrini a cambiare la loro identità in amharas. Sta distribuendo carte d’identità in amarico nella woreda Raya [Tigray meridionale], come ha fatto nel Tigray occidentale.”
Carta di identità in amarico come pulizia demografica e repressione del popolo del Tigray
D’altro canto riguardo al perseguimento di giustizia per tutte le vittime della guerra genocida in Tigray, USA ed Europa hanno messo come polvere sotto il tappeto la missione di perseguimento di tale obiettivo: giustizia che è la colonna portante verso la pace.
L’accordo di Pretoria infatti è un accordo di cessazione ostilità importantissimo per far tacere le armi, ma da considerarsi una soluzione tampone come tregua per recuperare tempo nel cercare reali vie per la ricostruzione del Tigray e della società in Etiopia che ormai è talmente incrinata che non si sa quante altre generazioni debbano passare per riuscire a recuperare forse un minimo di stabilità.
Diversi osservatori hanno imputato questo accordo come concordato e instillato a tavolino da alti funzionari USA che sono stati fatti passare come meri osservatori dei negoziati mediati dall’Unione Africana: per qualcuno però sembra ed ipotizza invece siano stati gli artefici delle prime bozze del piano di tregua e cessazione ostilità.
Un’ipotesi nemmeno tanto improbabile visto la guerra mondiale tra le super potenze, la guerra fredda tra USA e Russia e tutti i loro alleati, il cui ago della bilancia è sempre più eveidente sia l’Africa per le sue risorse.
Nel report di HRW infatti viene sottolineato come:
“Sebbene l’Unione europea, gli Stati Uniti e altri partner internazionali abbiano affermato che la giustizia è una priorità nel Tigray, non riescono a identificare parametri di riferimento espliciti o concreti per la responsabilità delle atrocità contro i tigrini nel Tigray occidentale, nonostante la quasi assenza di autorità indipendenti indagini lì fino ad oggi, ha detto Human Rights Watch. Invece, dalla firma della tregua, molti governi hanno cercato un riavvicinamento con le autorità federali etiopi piuttosto che cercare progressi tangibili in materia di responsabilità. Ad aprile, il Consiglio Affari esteri dell’UE ha adottato conclusioni formali sul suo futuro impegno con l’Etiopia, ma non ha affrontato la mancanza di progressi in materia di giustizia , anche nel Tigray occidentale.”
Se durante la guerra genocida l’Italia dell’ ex ministro degli esteri Luigi Di Maio si è fatta attendere, quella dell’attuale governo Meloni non ha perso tempo per elargire 182 milioni di euro come finanziamenti triennali per supportare stabilità e sviluppo economico nella filiera agro alimentare etiope siglando accordi con il governo etiope implicato in crimini di guerra e contro l’umanità.
Gli accordi economici per progetti di cooperazione internazionale sono la maschera del neo colonialismo che è dinamica trasversale al colore politico di sinistra o destra, ma sistema neo colonialista che usa la moneta sonante per accapparrarsi le risorse della ricca Africa soggiogata e schiava del sistema capitalistico.
L’accordo di tregua non può nulla contro la morte silenziosa (per fame), l’ingiustizia e le volontà politiche per mantenere status quo e potere
Le 3 richieste fondamentali condivise dalla comunità internazionale all’ inizio della guerra dalla fine del 2020, che facevano appello alle forze in prima linea, anche dopo 7 mesi dalla sigla dell’accordo di Pretoria del novembre 2022, sono ancora disattese.
- Ritiro delle forze esterne occupanti il Tigray
- Aiuti e supporto umanitario capillare e per tutte le persone in grave stato di bisogno medico sanitario, alimentare e psicologico;
- giustizia per tutte le vittime;
Questa foto l’ho pubblicata esattamente 2 anni fa, maggio 2021!!!Io sto con il Popolo del Tigray – voglio stare dalla parte delle persone che soffrono
L’Africa agli africani, ma si sa che il capitalismo è più forte ed è il nuovo colonialismo produttore di schiavitù
Gli USA di Joe Biden ha organizzato l’ Africa Leaders Summit a Washington tra il 13 e il 15 dicembre 2022 per coccolarsi i vari governatori africani, tra cui l’Etiopia che aveva precedentemente escluso dall’ AGOA per ovvi motivi visto le azioni criminose di guerra che non si allineavano formalmente allo statuto degli accordi economici.
Ucraina e Russia non sono rimasti a guardare ed hanno incessantemente coltivato relazioni e nuovi accordi in Africa durante e post guerra.
Un fatto che conferma la sete si procacciarsi nuove risorse da un continente ricco qual è l’Africa, ma ancora assoggettato al giogo economico, nuovo strumento di soft-colonialism, neo colonialismo che produce nuovi schiavi.
Il 24 maggio 2023 le dichiarazioni del Ministro degli esteri in Italia Antonio Tajani dichiarante che “La priorità della politica estera italiana è l’Africa” (articolo completo)
Il 27 maggio 2023 The Reporter segnala che Dmytro Kuleba, Ministro degli Esteri ucraino ha fatto visita in Marocco, Etiopia e Ruanda con l’obiettivo di costruire partenariati economici dell’Ucraina in Africa, con l’Etiopia come uno dei suoi partner commerciali più significativi nel continente.
Secondo l’Agenzia statale di statistica dell’Ucraina, Ucraina ed Etiopia hanno scambiato beni e servizi per un valore di 285 milioni di dollari al 31 dicembre 2021, con l’Ucraina che ha importato 7 milioni di dollari ed esportato 278 milioni di dollari nel 2021.
Il 29 maggio 2023 il Ministro degli Esteri della Russia Sergei Lavrov vola in Kenya e stringe la mano al presidente Ruto.
Lo stesso giorno Salsay Weyane Tigrai (SaWeT), opposizione politica in Tigray, denuncia che solo negli ultimi 10 giorni le forze amhara hanno ucciso 20 persone di etnia tigrina nell’area del Tigray occidentale che stanno occupando.
Il 30 maggio 2023 il Min. russo Lavrov si vedrà al cospetto della controparte del Burundi, Albert Shingiro.
Lo stesso giorno Mosca invece accoglie la visita del dittatore dell’Eritrea Isaias Afwerki accolto su invito dell’ultimo zar, Vladimir Putin: tutti e due accomunati dalla stessa sete di potere. I due despoti accomunati dalll’ essere invasori e mandanti di crimini di guerra e contro l’umanità attraverso i loro eserciti che hanno occupato e invaso altri Paesi, il primo l’Ucraina e il secondo lo stato regionale del Tigray in Etiopia. I giorni precedenti Isaias Afwerki aveva fatto visita al presidente Xi Jinping in Cina.
In concomitanza gli USA emanano il comunicato tramite il Dipartimento di Stato:
“L’ambasciatore USA Mike Hammer, inviato speciale per il Corno d’Africa (#SEHOA), viaggerà dal 31 maggio al 6 giugno a #Gibuti e in #Etiopia
In Etiopia l’ambasciatore Hammer incontrerà i funzionari dell’Unione africana sull’attuazione dell’accordo sulla cessazione delle ostilità in #Tigray del 2 novembre 2022 (#COHA).
Discuterà i progressi e le priorità, compresi gli sforzi per la giustizia di transizione e la responsabilità, nonché la programmazione del disarmo, della smobilitazione e del reinserimento, con i funzionari del governo etiope ad #AddisAbeba e con l’Amministrazione regionale ad interim del Tigray a #Mekele”
Le persone non mangiano soldi
La stabilità economica è importante per lo sviluppo di un Paese, ma è solo una parte della soluzione.
Infatti nonostante l’occidente guidato dagli USA, ed Europa a seguire, stia cercando di riprendere la via degli accordi economici mettendo in secondo piano la giustizia per le centinaia di migliaiai di vittimie di guerra, le persone stanno ancora morendo di fame.
Il 26 maggio 2023 sul canale Youtube di Barbascura X, personaggio noto come chimico e divulgatore scientifico, aveva avviato una live per la raccolta fondi per l’ UNHCR Italia legato alle attività di contrasto del cambiamento climatico, siccità e paesi in via di sviluppo.
Degne di nota sono le parole come testimonianza della ospite e dipendente dell’ UNHCR Italia presente ad Addis Abeba che ha dichiarato:
“Lo scorso anno [2022] per esempio, come UNHCR non abbiamo provveduto nemmeno alla metà dei bisogni basici [per le persone] perché non abbiamo ricevuto fondi sufficienti ed ora con lo scoppio della crisi del Sudan stanno arrivando altri rifugiati [in Etiopia]”
Il 29 maggio 2023 la denuncia dell’Ayder Hospital di Mekelle, capitale dello stato regionale del Tigray che ha dichiarato:
“I nuovi ricoveri per malnutrizione sono in aumento nell’ #AyderHospital . Solo per i mesi di marzo ed aprile si osserva un aumento del 28%. Chiediamo alle organizzazioni umanitarie di riprendere i loro servizi per salvare vite umane.”
In una recente mossa che ha suscitato polemiche, il Programma Alimentare Mondiale (WFP) e l’Agenzia Statale per lo Sviluppo Internazionale (USAID) hanno sospeso la consegna degli aiuti al Tigray a causa di denunce di saccheggi e furti. (articolo completo)
Riguardo ai fondi destinati al comparto umanitario verso i paesi in via di sviluppo come quelli in Africa, peculiare è l’analisi e la denuncia da parte di Sara Harcourt, Senior Policy Director di ONE (articolo completo):
“Miliardi di dollari per i Paesi in via di sviluppo non hanno mai lasciato i paesi donatori.”
Il 30 maggio 2023 la giornalista spagnola Ximena Borrazas condivide una foto con una segnalazione altrettanto allarmante:
“Code per la fame
Alla scuola Don Bosco e al centro di aiuto umanitario [in Tigray], centinaia di donne con bambini e neonati hanno affollato la strada in attesa di ricevere la minestra per curare la malnutrizione infantile.
Questi bambini dipendono da questa istituzione per il cibo.
#TigrayWar #TigrayGenocide #Aid4Tigray #HumanRights #Etiopia”Copyright di Ximena Borrazas
Il 31 maggio l’analista Duke Burbridge sottolinea:
“Giorno 62 della sospensione degli aiuti alimentari al #Tigray da parte di WFP e USAID.Gli appelli alle buone pratiche e al non nuocere vengono ignorati. Nessuna trasparenza. Nessun aggiornamento.
Solo due agenzie congelate nel fallimento mentre famiglie innocenti muoiono di fame. #Aid4Tigray”
Lo stesso giorno esce la notizia che l’Etiopian Airlines, la prima compagnia aerea etiope, affronta una causa legale per aver bloccato i viaggi dei tigrini. I passeggeri, fa sapere il The Guardian, accusano la compagnia aerea di rifiutarsi di vendere biglietti a persone della minoranza etnica per volare dallo stato regionale del Tigray ad Addis Abeba.
Mentre qualche giorno prima, precisamente il 27 maggio 2023 The Reporter segnalava che la stessa compagnia aerea etiope denunciata per atti di repressione etnica stringeva accordi con i colossi dell’ e-commerce, il cinese Alibaba e Amazon:
“Ethiopian Airlines Group è pronta a lanciare un’impresa di e-commerce globale all’avanguardia, in collaborazione con i giganti dell’e-commerce Alibaba e Amazon, tra gli altri collaboratori.Situato accanto al terminal merci dell’aeroporto internazionale di Bole, l’hub di e-commerce di ET è in fase di completamento, con un costo di costruzione sbalorditivo di 50 milioni di dollari.”
L’ 1 giugno 2023 la fotografa spagnola Ximena Borrazas porta la sua testimonianza diretta dal Tigray riguardo gli IDP e le condizioni di sopravvivenza degli sfollati interni che ha potuto visitare, un grido di denuncia verso il ricco occidente:
“Durante le due settimane trascorse a documentare la crisi umanitaria nel Tigray, ho visitato Mekele, Abi Adi, Adwa, Axum e Samre. Ho intervistato dozzine di sfollati nei centri per sfollati e anche negli ospedali.Una cosa che mi ha colpito molto: le grandi ONG internazionali girano per la città con veicoli 4×4 che costano più di 40.000 euro, ma non so cosa ci facciano lì perché la realtà è che quattro mesi fa hanno interrotto le forniture di aiuti umanitari!
I campi profughi sono VERGOGNA. Hanno migliaia di persone che vivono in condizioni subumane; niente elettricità, niente acqua, niente gas, niente servizi igienici, niente cibo, niente medicine. I fortunati hanno un misero vecchio materasso sporco su cui dormire, altrimenti devono improvvisare e costruire un letto di pietre.
Voglio dire, donne incinte, bambini, neonati e anziani dormono in questi letti!
Non abbiamo un CAZZO di idea in Europa di cosa significhi essere bisognosi, di cosa significhi desiderare il giorno della morte per non soffrire più per non avere abbastanza da mangiare e per non avere la forza di uscire e cercare per cibo.
È molto triste vedere come per una parte del mondo ci sia tutto, ma per l’altra parte del mondo, quella che è sempre all’ombra della stampa internazionale, non ci sia niente.”
Copyright di Ximena Borrazas
Non solo l’informazione mainstream in Italia, ma nache l’informazione che si erge paladina degli ultimi e di dare voce a chi non ha voce dettata dai benpensanti e perbenisti ha dimenticato il Tigray dopo lo spartiacque datato novembre 2022 (accordo di Pretoria) Infatti tra le tante “crisi dimenticate” vengono dimenticate anche da loro, da quei giornalisti che si son proclamati paladini della giustizia attraverso articoli, aggiornamenti ed analisi e che con questo fare perdono anche quel minimo di credibilità.
La diaspora tigrina in Italia ed i suoi molteplici appelli erano stati snobbati ed inascoltati durante il periodo della guerra genocida da parte del governo. L’appello sottoscritto dalla diaspora e da parte della società civile e formalmente inviato alla Farnesina, all’ ufficio del Ministero degli Esteri è ancora in attesa di risposta dalle cariche governative italiane.
La diaspora, visto i recenti violenze, scelte criminali per volontà politiche del blocco di supporto alimentare, blocchi per l’occupazione delle forze eritree ed amhara in Tigray, ha deciso di organizzare una manifestazione il 7 giugno 2023 davanti alla sede della FAO a Roma per rivendicare nuovamente la richiesta di giustizia per le vittime di guerra e chiedendo che venga fatto rispettare l’accordo di cessazione ostilità ed i suoi punti.
Di seguito riporto i link ai servizi di Tigrai TV che denuncia la crisi umanitaria in Tigray per milioni di persone che sembra non avere fine, ma dimenticata dal mondo, per conveninza o per ignoranza.
- 118 anziani e bambini sono morti per fame dall’ ottobre 2022 [1 mese prima dell’accordo di Pretoria] nel distretto di Mai Knetal
- La situazione dei pensionati — I pensionati di Mekelle chiedono una soluzione urgente
- Anziani affamati: la sospensione degli aiuti alimentari abbandona una donna di 65 anni nelle strade di Mekelle
- Distruzione delle scuole: La scuola elementare di Hagereselam è stata distrutta a causa dei bombardamenti di artiglieria pesante.
- Stupro da parte delle forze eritree nel Tigrai : Una donna di 26 anni di Fatsi, nel Tigrai orientale, afferma di essere stata violentata dalle forze armate eritree davanti ai suoi bambini mentre continuano a emergere storie di stupro
- Interruzioni dell’ energia elettrica : “Non riusciamo a ripristinare le utenze elettriche per mancanza di rifornimenti” responsabile della comunicazione regionale di EEU
- I residenti di Irob, la minoranza etnica omonima, nel Tigray orientale, soffre la fame ed è ancora assogettata all’occupazione delle forze eritree
- Focolaio di malaria a Zana : I malati di malaria nel Tigray nord occidentale soffrono per l’assenza di farmaci.
- Carenza di attrezzature scolastiche : Gli studenti del Tigrai lottano per compensare le lezioni perse
PRIVACYDAILY
PAROLE O_STILI 2023
Grazie a Parole O_stili per avermi ospitato a parlare di intelligenza artificiale, neurodiritti e libertà. Temi sempre stimolanti ed attuali. Spero alla prossima edizione! Al link il video che riassume questa edizione youtube.com/watch?v=jVWXYAWxRu…
PRIVACYDAILY
Etiopia: come un fortunato villaggio del Tigray è sopravvissuto alla devastante guerra
La guerra condotta dal governo federale etiopico e dall’Eritrea contro il governo regionale del Tigray, durata dal novembre 2020 al novembre 2022, ha causato enormi devastazioni. Sono stati denunciati molteplici crimini di guerra e ci sono state denunce di intenti genocidi . Una campagna di fame ha portato alla morte di almeno 300.000 vittime civili.
Uno dei luoghi che riuscì a scampare alla distruzione fu il villaggio di Dabba Selama. Situato nel distretto di Dogu’a Tembien, nel Tigray, il villaggio è composto da quattro insediamenti, che ospitano circa 5.000 persone. Questi insediamenti sono sparsi in uno dei monasteri più antichi dell’Etiopia. Situata su un crinale isolato, elevato e pianeggiante, la comunità è fortemente dipendente dall’agricoltura.
Abbiamo pubblicato un libro sul distretto di Dogu’a Tembien, basato su 25 anni di ricerche geografiche nel distretto. Nel gennaio 2023, a guerra finita, siamo tornati nel quartiere per continuare la ricerca sulla società e l’ambiente. Ci siamo concentrati su 10 villaggi a Dogu’a Tembien, uno dei quali è Dabba Selama .
Gli abitanti di Dabba Selama si considerano fortunati. Altri villaggi sono diventati obiettivi di attacchi militari. In quattro dei 10 villaggi si sono verificati massacri di civili . Donne e ragazze sono state vittime di violenze sessuali perpetrate dalle forze militari. Case, scuole e prodotti agricoli sono stati deliberatamente distrutti.
Anche se il fronte di guerra ha superato più volte Dabba Selama, la comunità ha sofferto meno degli altri villaggi studiati, grazie al loro isolamento geografico, ai forti legami comunitari e al paesaggio agricolo produttivo.
Isolato
Durante le nostre interviste abbiamo capito che non c’era nessuna guerra nel villaggio stesso e nessuna vittima civile diretta. A differenza degli altri nove villaggi che abbiamo visitato, gli intervistati a Dabba Selama non hanno menzionato bambini o anziani che muoiono di fame.
Poiché il villaggio e il monastero si trovano su un terreno accidentato, a circa 20 km dalla strada più vicina, gli eserciti etiope ed eritreo hanno marciato attraverso gli insediamenti solo una volta e non si sono fermati. I depositi di grano e altri beni della comunità non sono stati saccheggiati, bruciati o volutamente rovinati dall’alluvione o dalla mescolanza di terra, come in altre comunità. I contadini avevano cibo anche durante il periodo critico. Molti di loro potrebbero permettersi di acquistare cibo o farmaci aggiuntivi (costosi).
È anche una fortuna che l’unica volta che i soldati hanno attraversato il villaggio, non si siano accorti del monastero al di là di una rupe a strapiombo e nessuno li abbia informati della sua esistenza. Altrimenti, avrebbero potuto invaderlo. Gli eserciti credevano che la leadership del Tigray si nascondesse nelle caverne e in altri luoghi inospitali. Hanno anche deciso di distruggere i siti storici del Tigray .
Forti legami sociali
Gli intervistati hanno affermato che, nonostante la sofferenza, le persone si sono aiutate a vicenda. Ciò contrasta con altri villaggi che abbiamo visitato dove la grande lamentela era che i legami sociali erano diventati molto più deboli.Interviste ai membri della comunità negli altopiani intorno a Dabba Selama.
A Dabba Selama, i legami comunitari erano forti anche prima della guerra, come nella maggior parte dei villaggi remoti. Le persone in genere si aiutavano a vicenda con cereali o denaro, e questo è continuato. La comunità, compresi i capi villaggio, ha condiviso ciò che aveva, così le persone sono sopravvissute. In altri villaggi, i leader a volte hanno dirottato aiuti o rifornimenti ai propri familiari.
Scorte alimentari
Quando scoppiò la guerra, il villaggio aveva scorte di viveri. I terreni agricoli di Dabba Selama, specialmente quelli dell’altopiano, sono relativamente produttivi e gli agricoltori avevano cereali nei loro granai.
Poco distante dal paese, ai piedi di ripidi pendii, si trovano delle sorgenti. Gli agricoltori li usano per l’irrigazione su piccola scala. Con il suo terreno accidentato, le buone precipitazioni e le temperature calde, la zona è adatta anche per l’allevamento del bestiame.
Molti contadini del villaggio commerciavano frutta, vendendola nei mercati vicini quando non c’erano combattimenti attivi.
Capacità di nascondersi
Alla fine del 2020, quando il fronte di guerra si è avvicinato a Dabba Selama, le famiglie contadine hanno abbandonato le loro fattorie. Fuggirono nelle gole e sulle montagne con il loro bestiame, la focaccia e le scorte di cibo, tra cui farina, spezie, caffè e sale.
Prima di partire, i contadini scavavano delle fosse nel terreno e nascondevano i sacchi di grano che avevano nelle loro case. Gli anziani, tradizionalmente percepiti come meno esposti alle brutalità dei militari, si assumevano la responsabilità di sorvegliare le case del villaggio. Fortunatamente i combattimenti non si sono avvicinati. Nei villaggi vicini, questa strategia è andata male e si dice che gli anziani siano stati massacrati , ma non così a Dabba Selama.
Tempi duri
Questo non vuol dire che i residenti di Dabba Selama non abbiano sopportato le difficoltà. La comunità ha lottato per produrre cibo. Molti terreni agricoli a Dabba Selama non sono stati coltivati in tempo nel 2021 e nel 2022 a causa della guerra. Era difficile ottenere semi e fertilizzanti.
Gli agricoltori seminavano principalmente erba di teff ( Eragrostis tef ) in assenza di altri semi. Rispetto ad altre colture, il teff offre rese inferiori per superficie coltivata.
La carenza di semi era in parte dovuta alla carestia. Molte famiglie dovevano mangiare i semi di grano che avevano conservato dai raccolti precedenti.
I raccolti sono stati gestiti male a causa della guerra e la resa del 2022 è stata peggiore di qualsiasi anno in tempo di pace, data la totale assenza di input agricoli.
Inoltre, le aree di rimboschimento e le foreste naturali sono state interessate dalla raccolta del legno e dalla preparazione del carbone resa necessaria dalla povertà. Nei 30 anni prima della guerra, era stato fatto un grande sforzo per rinverdire il Tigray come parte di una gestione sostenibile del territorio .
Infine, a causa del blocco della regione, le merci erano costose per gli abitanti del villaggio. Nel peggiore dei casi, il prezzo di vendita di un bue comprerebbe a malapena 50 kg di grano. Solo i residenti più abbienti potevano permettersi i prezzi di mercato.
Capitale naturale e capitale sociale
Alla fine, però, Dabba Selama ha sofferto meno della fame provocata dall’uomo rispetto ad altri villaggi del Tigray a causa del suo isolamento e della sua posizione. Il paese godeva di una buona situazione economica, che permetteva ai contadini di mantenere il proprio capitale sociale e i legami sociali.
FONTE: theconversation.com/ethiopia-h…
Data Retention: Red Line Against Storage of Citizens’ IP Addresses
CJEU case: Patrick Breyer MEP draws a red line against storage of citizens’ IP addresses
On 15 and 16 May the judges of the Court of Justice of the European Union heard the French government, several French NGOs, the European Data Protection Supervisor and the European Union Agency for Cybersecurity in a case whose outcome will significantly strengthen or weaken, respectively the privacy of more than 447 million EU citizen’s activities on the Internet. (See case C‑470/21)
The French NGOLaQuadraturedu Net (LQDN) and three other complainants challenge France’s use of citizens’ Internet identity to enforce copyright. The NGOs argue that using indiscriminately retained IP addresses to prosecute filesharing is disproportionate since it does not concern serious crimes and also there is no independent control prior to the access. In consequence, the competent authority Arcom (formerly Hadopi), maintains a surveillance file containing large amounts of IP addresses and civil identity data of citizens in order to warn and eventually punish Internet users who share copyrighted works without authorisation.
In his non-binding opinion, Advocate General (AG) Szpunar of the Court of Justice of the European Union proposes a “readjustment of the case-law of the Court on the interpretation of Article 15(1) of Directive 2002/58 as regards measures for the Luxembourg assigned to the source of a connection” in the form of jurisdiction “providing for the general and indiscriminate retention of IP addresses (…) for the purposes of [fighting] online criminal offences for which the IP address is the only means of investigation.”
Dr. Patrick Breyer MEP (Pirate Party / Greens/EFA) warns against indiscriminate retention of citizen’s IP addresses and drwas a red line.
Red Line: EU citizens have a right to confidential internet communication
A general and indiscriminate retention of IP addresses assigned to the source of a connection has unacceptable consequences.
IP addresses are access to identity
The IP records of citizens in combination with standard logfiles kept by content providers must be compared with a compulsory routing slip that keeps track of the activities of each citizen. In the analogue world, such activity retention would be unacceptable: It would be retained which newspaper articles citizens read in the morning, which doctor is contacted during the lunch break and who meets whom in the evening. Such a recording of activities would be unimaginable in analogue form in a democracy. In digital form, all this data is available, distributed across networked databases and devices. The IP addresses of citizens are the link that makes them accessible and traceable, IP addresses are access to identity.
The end of anonymity on the Internet
General and indiscriminate retention of IP addresses would constitute the end of the possibility for citizens to anonymously and confidentially request information on the internet, to seek medical advice or to contact journalists anonymously. Particularly affected would be people who seek advice and help in an emergency situation (e.g. victims and perpetrators of violent or sexual offences), citizens who want to express their opinion despite public pressure or citizens who want to expose abuses and who want to contact journalists or file a criminal complaint anonymously.
Retention of IP addresses affects e-mail correspondence
The IP address of the sender is included in most e-mails, so that e-mail accounts registered under a pseudonym could also be assigned in the future. Confidential e-mail communication must be better protected because it is one of the most widespread communication channels through which people exchange information, seek psychological or other medical advice, or contact the police, media or lawyers.
General suspicion against millions of citizens
General and indiscriminate retention of IP addresses violates the presumption of innocence. Already the storage of the data is an intrusion into the privacy of the internet users. Obligations to retain IP addresses are disproportionate because they overwhelmingly affect law-abiding citizens.
Personality and movement profiles
General and undifferentiated retention of citizens’ identity on the internet would enable the creation of meaningful personality and movement profiles of virtually every citizen to an even greater extent than telephone connection data because online activities cover the entire life of citizens. From the sum of the information of what citizens read and write on the Internet, a profile can be created, which can reveal, for example, political opinion, religion, illnesses or sex life. In addition to this, the IP address can also be used to determine the approximate location of the user. Due to the data accumulated and stored by many devices even in “stand-by mode”, extensive movement profiles, behavior patterns and user behavior can be created.
IPv6 addresses can be unique and persistent tracking identifiers
The new standard for IP addresses IPv6 makes it possible to assign an individual identification, a permanently identical IP address, to almost any number of everyday objects in our lives. Watches, refrigerators, toys, cars, work tools, smart home devices, simple telephones as well as smartphones, MP3 players and almost every other small technical device can be connected with the internet in the future. This the so-called “Internet of things” would be covered by general and undifferentiated retention in its entirety. According to a recent study, 19% of households can already be tracked permanently using the end-user ID in their IPv6 address.
Amplification of infringement of fundamental rights through combination of data
IP records must be considered in combination with other information (“log files”) stored by providers such as Google, Amazon, Meta or Microsoft. A general storage of IP addresses would make the entire internet use traceable. Potentially that includes every Internet user’s inputs, clicks, internet pages read, search terms, downloads and every posts on the Internet. Once a pseudonym (e.g. user account, cookie) has been identified via the user’s IP address, usage data from the provider often enables the tracking of every click and entry made by the owner over days, weeks or months.
Discrimination against internet users
General and undifferentiated retention of our identity on the internet would be an unjustifiable and anti-technology discrimination against internet users compared to people who can continue to communicate and obtain information anonymously by telephone (e.g. flat rate), post or directly. The fact that the IP address can be the only clue to solving a crime does not distinguish it from other connection data. It is not comprehensible why the identifiability of a subscriber on the basis of an IP address should be established under lower conditions than its identifiability with the help of other traffic data (e.g. IMEI identifier, time of a telephone connection).
EU jurisdiction is not respected
For more than 15 years, EU member state governments are reluctant to comply with the Court’s jurisdiction when it comes to data retention. Repeatably governments have ignored safeguards and requirements imposed by the Court. Recently governments of Belgium, Denmark and Ireland take every opportunity to enforce the maximum possible surveillance instead of investing in police work and social work as experts explain. Any weakening of fundamental digital rights will be further overstretched by governments. Which in sum leads to unnecessary and disproportionate surveillance of EU citizens and adds to the crisis of the Rule of Law in the EU.
Citizens’ IP addresses should be better protected
When it comes to citizens’ internet activities, the sensitivity of IP data records must be considered comprehensively and in the long term. What is crucial is the usability of the accumulated collected data and the possibilities of using citizens’ IP data. Therefore, IP data should be better protected and retained only in cases where there is a concrete reason to do so. For example in cases of suspicion, the identity of the user of an IP address may only be disclosed with a court order, only for the prosecution of serious crimes or for the prevention of serious dangers. Legally, the presumption of innocence must be upheld. Politically, only fundamental-rights-friendly alternatives to any kind of general and indiscriminate data retention will respect the values of the EU.
ARTIFICIAL INTELLIGENCE DAY – LA RIVOLUZIONE DE- GENERATIVA – CLASS CNBC
Sono intervenuto questa mattina all’ARTIFICIAL INTELLIGENCE DAY – LA RIVOLUZIONE DE- GENERATIVA organizzato da Milano Finanza e Class CNBC per parlare di regole, intelligenza artificiale, opportunità e rischi all’orizzonte. Qui il link alla mia intervista completa video.milanofinanza.it/video/a…
Roberto Resoli
in reply to Informa Pirata • • •video.resolutions.it/w/5Wa3Wex…
rob
2023-05-10 17:59:40
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