Etiopia, altri due rifugiati sudanesi uccisi in un nuovo attacco in Amhara
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Due rifugiati sudanesi sono stati uccisi in un nuovo attacco al campo di Awlala nella regione di Amhara in Etiopia, segnando il secondo incidente armato in meno di
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Etiopia, Guerra nel Tigray “Molti crimini restano da scoprire”, la loro “quantità e gravità sono enormi”
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Con il nostro grande ospite Africa, lunedì 22 luglio, torniamo alla guerra del Tigray. Il conflitto ha
I congolesi lottano per la propria ricchezza
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La vasta ricchezza mineraria della RDC contrasta con la sua estrema povertà, causata dallo sfruttamento e dai conflitti. Il dossier sottolinea la sovranità e la dignità, facendo eco alle visioni di libertà degli attivisti
Pubblicato il video del nostro concerto di venerdì al Lago di Vico. Grazie a tutti per la partecipazione !
#Tuscia #Musica #Viterbo #Ronciglione #LagoDiVico #BurtBacharach #Tromba #Basso #Tastiere
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Condanniamo con forza l’aggressione ad opera di militanti di Casa Pound nei confronti del giornalista della Stampa Andrea Joly che si “era permesso” di fotografare momenti di un ritrovo di Casa Pound nei pressi di un loro locale. È da tempo che Rifondazione chiede lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste. Abbiamo subito sulla nostra pelle l’aggressione squadrista di queste organizzazioni come quando Eleonora Forenza e alcuni suoi collaboratori sono stati aggrediti da militanti di Casa Pound durante una manifestazione pacifica a Bari. Per tale aggressione è in corso un processo che già ha condannato in primo grado un militante di tale organizzazione, giudicato colpevole di aver fatto parte di un gruppo con «finalità antidemocratiche proprie del partito fascista esaltando e minacciando e usando la violenza e il metodo squadrista quali strumenti di partecipazione politica». E nel corso di questi anni, con governi diversi, aggressioni, devastazioni di sedi, minacce, sono divenute continue per noi, per organizzazioni democratiche, per cittadini immigrati. Cosa aspettiamo quindi? Che avvenga una concreta ricostituzione del partito fascista? magari col tacito consenso di esponenti del governo che ora, apparentemente, condannano l’accaduto e poi non disdegnano la partecipazione a feste e commemorazioni varie organizzate proprio da queste formazioni. La stampa libera fa paura a questi soggetti e questo purtroppo ci riporta a tempi bui che non vogliamo possano ritornare. Ci appelliamo quindi al Presidente della Repubblica quale garante della Costituzione per chiedere il rispetto della XII Disposizione. Ci uniamo a Anpi e a tutte le organizzazioni antifasciste per chiedere lo scioglimento immediato di Casa Pound ribadendo che la Costituzione è e resta antifascista
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Rita Scapinelli, responsabile antifascismo, Partito della Rifondazione Comunista Sinistra Europea
Rifondazione: sciogliere le organizzazioni neofasciste. Basta aggressioni
Condanniamo con forza l'aggressione ad opera di militanti di Casa Pound nei confronti del giornalista della Stampa Andrea Joly che si "era permesso" di fotografRifondazione Comunista
rag. Gustavino Bevilacqua reshared this.
Etiopia, i pasti scolastici nel Tigray sono un’ancora di salvezza
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Perché così pochi li offrono? Nella regione devastata dalla guerra in Etiopia settentrionale, l’apprendimento ha sofferto mentre la fame è aumentata. Ecco come alcune organizzazioni
Etiopia, Suor Medhin Tesfay combatte contro la fame nel Tigray
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Per tre decenni, suor Medhin Tesfay ha aiutato migliaia di persone che vivono in povertà nella devex.com/news/sister-in-arms-…
Rifondazione Comunista oggi 20 luglio, che in tante e tanti ricordano con rabbia e dolore, sarà in Piazza Alimonda, quella che per noi è da quel giorno del 2001 “Piazza Carlo Giuliani, ragazzo”. Non è memoria retorica, è giustizia mancata, sono i colpevoli dei giorni della Diaz, di Bolzaneto, della repressione nei cortei, che hanno soltanto fatto carriera, che non hanno pagato per i loro crimini. È parte della nostra storia che non dimentica chi c’era e che ormai appartiene anche a chi se ne sente raccontare. A chi rammenta come, contro le zone rosse che proteggevano i potenti del G8, centinaia di migliaia di persone accorsero a dire che il mondo era da un’altra parte, che la globalizzazione dei mercati, fondata sull’esclusione dai diritti, ci avrebbe visto sempre strenui oppositori. E, per la prima volta, in questo 20 luglio, non sarà con noi il compagno Arnaldo Cestaro, recentemente venuto a mancare. Torturato come tante e tanti alla scuola Diaz, si deve alla sua tenacia la sentenza con cui la Corte Europea per i Diritti Umani (CEDU) ha condannato, tardivamente, l’Italia, per quegli infami pestaggi. 23 anni dopo gli stessi Stati protagonisti di quella repressione, stanno trascinando il pianeta verso la follia di una guerra che potrebbe rivelarsi senza fine. Carlo che ha pagato con la sua giovane vita, la volontà di opporsi al potere dei dominatori del pianeta, Arnaldo come le tante e i tanti che non hanno dimenticato, ci ricordano che oggi più che ieri è importante restare dalla parte giusta della barricata.
Maurizio Acerbo: Segretario Nazionale di Rifondazione Comunista
Claudia Rancati e Jacopo Ricciardi Co- Segretari Regionali di Rifondazione Comunista Liguria
di LAURA TUSSI*
Un’alleanza della società civile invita la capitale svizzera Berna ad aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari e a vietare gli ordigni di distruzione di massa atomici
La Svizzera deve aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, ossia il TPNW/TPAN. È quanto chiede un’iniziativa lanciata martedì scorso a Berna, capitale svizzera, il cui centro storico è patrimonio mondiale Unesco, l’agenzia delle Nazioni Unite che contribuisce alla costruzione della pace attraverso la cooperazione internazionale in materia di istruzione, scienza e cultura. Questa iniziativa della società civile è anche sostenuta da diverse personalità celebri e conosciute nell’ambito dell’attivismo per la pace e della politica e anche vari rappresentanti della rete e campagna internazionale ICAN che si è spesa – e tuttora si dedica – moltissimo per la proibizione degli ordigni di distruzione di massa nucleari.
Un Trattato Onu che rappresenta una autentica rivoluzione nel mondo del pacifismo e un importante principio di salvezza e riscatto per l’umanità nel suo complesso
Il TPNW è stato negoziato nell’ottobre del 2017 a Palazzo di Vetro, a New York, la sede delle Nazioni Unite alla presenza di 122 nazioni e della società civile organizzata nella rete e campagna internazionale ICAN che si è tanto spesa e prodigata per il disarmo nucleare universale così da conseguire il Premio Nobel per la pace nel dicembre 2017. In questo consesso, per la firma e l’approvazione del TPNW erano presenti prestigiosi nomi e personalità del pacifismo italiano e internazionale.
La Svizzera importante stato depositario del diritto storico internazionale e umanitario, anche per le Convenzioni di Ginevra
La Svizzera ha svolto un ruolo importante in questa trattativa per la firma del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari, prima di decidere di non firmarlo nel 2018. La trattativa per il disarmo nucleare contiene un divieto esplicito e completo e paradigmatico di questi ordigni: il loro impiego, la minaccia di impiego, la fabbricazione, lo stoccaggio, l’acquisizione, il possesso, lo stazionamento, la trasmissione e la sperimentazione.
L’entrata in vigore del TPAN/TPNW con la ratifica di ben 70 Paesi
Entrato in vigore nel 2021, il TPNW/TPAN è stato ratificato da 70 Stati, tra cui per esempio Irlanda e Austria, ma non dalle potenze nucleari né dalla maggior parte dei loro alleati europei od occidentali, naturalmente sotto il controllo e l’egida Nato/Usa. Alla fine di marzo, il Consiglio federale della Svizzera ha rifiutato di riconsiderare la sua posizione, sostenendo e approvando il fatto che non è nell’interesse della Svizzera aderire al TPAN.
Allo stato Svizzero spetta la decisione di promuovere la pace universale con la ratifica del Trattato Onu
Alimentare e non vietare la promozione della pace, in quanto, durante una conferenza stampa di qualche giorno fa, il consigliere agli Stati Carlo Sommaruga ha ricordato la sua mozione a favore dell’adesione al trattato, adottata dal Parlamento nel 2018. Allo stato attuale, spetta al popolo votare per superare il rifiuto del Consiglio federale di attuare la volontà del Parlamento.
La campagna internazionale ICAN si è espressa a Berna per la ratifica del Trattato di Proibizione delle Armi nucleari
In un momento e soprattutto nella tragica congiuntura attuale di violenza, odio, morte e guerra, in cui il disarmo nucleare continua a essere una priorità della politica estera svizzera, “chiediamo che alle parole seguano finalmente i fatti”, ha aggiunto e proclamato Annette Willi, della Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (ICAN), la coalizione di Ong che è stata insignita del premio nobel per la pace collettivo in cui sono coinvolti i pacifisti a livello mondiale e sono chiamati in causa nella testimonianza di disarmo e invitati all’azione nonviolenta e alla nonviolenza in azione per suffragare ulteriormente il Premio Nobel per la pace.
La minaccia delle armi nucleari è reale e non era così immane da molto tempo
In questo contesto, il TPNW annuncia un cambiamento di paradigma necessario e urgente nel campo del disarmo nucleare. Più Stati sosterranno, il TPNW, ossia il Trattato emanato dall’ONU e dal mondo pacifista e che rappresenta una vera rivoluzione per l’umanità intera, maggiore sarà la pressione sulle potenze nucleari.
La Svizzera depositaria delle Convenzioni di Ginevra è ulteriormente chiamata in causa per la ratifica del Trattato Onu e per proibire e vietare le armi nucleari
Il consigliere nazionale della Svizzera Marc Jostha da parte sua nettamente sottolineato che la Svizzera è depositaria delle Convenzioni di Ginevra del 1949, che costituiscono il nucleo del diritto storico e internazionale umanitario.
L’impiego delle armi nucleari contrasta nettamente con i dettami e i principi del Diritto Internazionale e ogni Nazione in possesso degli ordigni nucleari, secondo il Trattato Onu, è considerata criminale
Le armi nucleari, per la minaccia di cui sono portatrici e per l’emergenza umanistica ancor prima che umanitaria che costituiscono, sono per loro stessa natura contrarie ai principi del diritto storico internazionale, in quanto uccidono indiscriminatamente, causano sofferenze inutili e violano i più fondamentali diritti umani alla vita e alla sicurezza e potrebbero cancellare la storia dell’intero genere umano dall’infinità dell’universo.
La Svizzera ha un grande peso e un importante ruolo nella promozione della pace e nello svolgimento della diplomazia internazionale
La Svizzera dovrebbe svolgere un ruolo attivo nella promozione della pace e della sicurezza a lungo termine, e, pur essendo un piccolo Paese, ha un grande peso e un importante ruolo nella diplomazia internazionale.
Secondo il comitato promotore, la mancata adesione al trattato rompe con la tradizione della Svizzera e mina la sua credibilità in termini di neutralità e aiuto umanitario e impegno storico per il disarmo nucleare universale.
Berna città nodale per la proibizione degli ordigni nucleari, in quanto capitale svizzera, il cui centro storico è patrimonio mondiale Unesco, l’agenzia delle Nazioni Unite che contribuisce alla costruzione della pace attraverso la cooperazione internazionale in materia di istruzione, scienza e cultura
Berna deve svolgere un ruolo attivo nella promozione della pace e della sicurezza a lungo termine. E per sempre. Il nostro proclama, in qualità di pacifisti e nel ruolo della società civile e dei cittadini dal basso, si basa proprio sulla proibizione delle armi nucleari.
Il ruolo delle capitali europee e mondiali al fine di disarmare dal nucleare tutto l’ecosistema terrestre ha inoltre validità effettiva e schiacciante con la possibile capacità di travalicare e porre fine alla prepotenza Usa/Nato e alla viralità e recrudescenza e crudeltà delle guerre in corso e dei genocidi in atto ovunque su tutto il nostro pianeta.
* da www.transform.it
Berna e l’adesione al Trattato di Proibizione delle armi nucleari su invito della società civile
di LAURA TUSSI* Un'alleanza della società civile invita la capitale svizzera Berna ad aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari eRifondazione Comunista
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Turchia, dispiegamento marina militare nelle acque della Somalia
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Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha presentato una mozione al parlamento turco venerdì, chiedendo l’autorizzazione per il dispiegamento di truppe turche nelle acque territoriali
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Dopo lo storico pronunciamento della Corte di Giustizia Internazionale sarebbe doveroso imporre subito sanzioni a Israele come a suo tempo al Sud Africa dell’apartheid.
Gli Usa, l’UE e governo Meloni smettano di essere complici dell’occupazione illegale dei territori palestinesi, del regime di apartheid e del genocidio del popolo palestinese.
Si rispetti la legalità internazionale e la si smetta di accusare di antisemitismo chi è solidale con il popolo palestinese. E si lanci subito un segnale. Come giustamente si fece a suo tempo con il Sudafrica, si impedisca ad Israele di partecipare alle prossime Olimpiadi di Parigi.
Purtoppo l’UE, con l’elezione di Frau Genocide Von der Leyen e di Roberta Metzola, ha confermato alla sua guida due complici silenti del genocidio e dell’occupazione, due campionesse della doppia morale e del doppio standard coloniale occidentale.
Fermare la guerre e il genocidio del popolo palestinese sarà possibile solo grazie alla mobilitazione dei popoli, per obbligare governi succubi e parlamentari ipocriti e complici ad agire, come quelli che a parole sostengono il popolo palestinese e poi votano Von der Leyen.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Acerbo (Prc): basta complicità con Israele
Dopo lo storico pronunciamento della Corte di Giustizia Internazionale sarebbe doveroso imporre subito sanzioni a Israele come a suo tempo al Sud Africa dell'apRifondazione Comunista
Rifondazione Comunista sostiene la scelta del Sindaco De Toni
Accogliamo con soddisfazione la decisione del Comune di Udine di non concedere il patrocinio alla partita Italia – Israele.
Sappiamo bene che le motivazioni profonde di questa scelta, che riteniamo tanto coraggiosa quanto giusta, forse non sono del tutto sovrapponibili alle posizioni del Partito della Rifondazione Comunista, che legge nell’azione del governo israeliano un chiaro ed esplicito intento di genocidio nei confronti del popolo palestinese, a cui va da sempre tutta la nostra solidarietà.
E tuttavia esprimiamo con fermezza la nostra piena adesione alla posizione del Sindaco De Toni, in particolare apprezziamo le sue parole riportate dalla stampa:
Mi chiedo perché, invece di fare sterili polemiche su questo patrocinio, non si colga l’occasione – tutti insieme – per sollecitare il Governo italiano a chiedere un cessate il fuoco per mettere fine ad una tragedia che ha già causato troppi morti”.
Riteniamo infatti che le polemiche intorno al patrocinio negato siano strumentali a dare fuoco alle polveri delle tensioni politiche e sociali che, su tutti i fronti, una certa destra fomenta in questa città.
E condividiamo il fatto che il sostegno alla pace debba coinvolgere tutti e tutte, dalle istituzioni alla cittadinanza.
Non ci stupisce che al diniego di Udine risponda la ex sindaca di Monfalcone, oggi parlamentare europea, Anna Maria Cisint, offrendo la disponibilità della città a ospitare l’evento o, quantomeno, la nazionale di Israele.
Dichiara la Cisint: “La città di Monfalcone sarebbe sommamente onorata ad ospitare l’incontro Italia-Israele e si rende disponibile a offrire patrocinio e strutture per celebrare questo importante appuntamento sportivo” La crociata di Anna Cisint, ex sindaca leghista di Monfalcone, contro la comunità islamica non si ferma e passa anche da qui.
Al Sindaco De Toni, in questo frangente, va il nostro appoggio.
Anna Manfredi
Segretaria circolo di Udine Rifondazione Comunista
Negare il patrocinio alla partita Italia Israele è giusto
Rifondazione Comunista sostiene la scelta del Sindaco De Toni Accogliamo con soddisfazione la decisione del Comune di Udine di non concedere il patrocinio alRifondazione Comunista
Etiopia, dialogo nazionale rallentato da problemi di sicurezza e scadenza
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La Commissione Nazionale di Dialogo (#NDC) corre contro il tempo a soli nove mesi per finalizzare le fasi preliminari del dialogo nazionale. Tuttavia, i problemi di
Il Parlamento europeo riflette sul gruppo di monitoraggio per l’attuazione dell’AI Act
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Il Parlamento europeo sta discutendo l’istituzione di un gruppo di monitoraggio per l’attuazione della legge sull’intelligenza artificiale (IA), che
Interpol ed Europol: nell'operazione annuale contro il traffico internazionale di opere d'arte 85 arresti e oltre 6.400 oggetti recuperati
Investigatori di 25 paesi nella lotta contro i criminali che sfruttano il patrimonio culturale dell’umanità
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L’ottava edizione dell’operazione contro il traffico internazionale di opere d’arte, nome in codice “Pandora”, ha visto il coinvolgimento delle autorità doganali e di polizia di 25 paesi. Guidata dalla Spagna (Guardia Civil), con il sostegno di Europol e INTERPOL, l'operazione ha portato complessivamente all'arresto di 85 persone e al recupero di oltre 6 400 beni culturali.
Durante Pandora VIII sono stati effettuati diverse migliaia di controlli in aeroporti, porti e valichi di frontiera, nonché in case d'asta, musei e residenze private. Le forze dell'ordine hanno inoltre “pattugliato” il web ed effettuato oltre 6mila controlli online, che hanno portato al recupero di 580 beni rubati. Nei paesi coinvolti sono ancora in corso circa 113 procedimenti penali e 137 amministrativi, con la previsione di ulteriori arresti e sequestri.
Punti salienti operativi
Con riguardo alla sola Italia, Pandora VIII ha portato al recupero dei seguenti manufatti rubati:
- Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (#TPC) è riuscito a identificare e successivamente sequestrare un dipinto contemporaneo venduto online. Se autenticato, il dipinto avrebbe un valore di circa 150.000 euro. Durante la perquisizione gli agenti hanno rinvenuto anche diversi oggetti contraffatti.
- In un'indagine separata, i Carabinieri hanno sequestrato oltre 2.000 frammenti di manufatti ceramici e litici come punte di freccia e punte di lancia. Gli oggetti antichi risalenti al Neolitico e all'età del bronzo erano stati messi in vendita online.
Cooperazione internazionale tra paesi e agenzie
In qualità di co-leader di questa operazione, #Europol ha svolto un ruolo chiave facilitando lo scambio di informazioni e fornendo supporto analitico e operativo alle singole indagini nazionali.
L' #INTERPOL ha sostenuto #PandoraVIII facilitando lo scambio di informazioni tra i paesi partecipanti, in particolare con i paesi dei Balcani. Un funzionario dedicato è stato inoltre disponibile durante tutta l’operazione al fine di verificare i sequestri in prima linea rispetto al database delle opere d’arte rubate dell’INTERPOL e supportare gli agenti sul campo nell’uso dell’app #ID-Art.
L’operazione Pandora, lanciata per la prima volta nel 2016, è un’operazione annuale delle forze dell’ordine.
Paesi partecipanti:
Albania, Austria, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Malta, Montenegro, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Serbia, Svezia, Ucraina, Regno Unito
Sudan, supporto urgente per milioni di persone
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Sudan “Le persone hanno urgentemente bisogno di più aiuto” – Pierre Dorbes, capo delegazione del CICR in Sudan. La Comitato Croce Rossa Internazionale chiede un maggiore accesso per fornire aiuti umanitari poiché milioni
Sudan, maltempo & forti piogge in arrivo
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La prossima settimana, circa 5,2 milioni di persone nello stato del #Darfur e di #Gedaref dovranno probabilmente affrontare piogge eccezionalmente abbondanti. Complessivamente, 11,2 milioni di persone negli stati del Darfur, Kordofan,
Il 16 luglio si è svolta la riunione del Comitato Politico Nazionale del PRC-S.E che ha approvato la composizione delle commissioni politica e regolamento, per la realizzazione del nostro XII Congresso che si terrà dal 10 al 12 gennaio 2025
COMMISSIONE POLITICA – 32 Componenti
Acerbo Maurizio (segr. naz.le)
Bertolozzi Paolo (coord. naz. GC),
Allocati Valeria
Bilanceri Fulvia
Boscaino Marina
Camposampiero Anna
Caro Esposito Antimo
Coccia Elena
Colaprice Vincenzo
Evola Barbara
Favilli Paolo
Ferrero Paolo
Forenza Eleonora
Ghidorzi Mara
Greco Dino
Guerra Tonia
Iannone Christian
Lai Enrico
Leoni Roberta
Marotta Antonio
Martinelli Nicolò
Marzocchi Chiara
Mordenti Raul
Palagi Dmitrij
Patta Antonello
Pegolo Gianluigi
Piraccini Antonella
Poguisch Tania
Rinaldi Rosa
Testi Mirna
Villani Roberto
Zanella Gabriele
Supplenti:
Coppa Anna Rita
Ferrari Franco
Ferretti Giovanni
Galletta Giada
COMMISSIONE REGOLAMENTO – 15 Componenti
Alessandri Daniela
Alfonzi Daniela
Barbera Giovanni
Bettarello Claudio
Capelli Giovanna
Fars Marco
Ferrari Eliana
Galieni Stefano
Locatelli Ezio
Mauri Maura
Meloni Vito
Montecchiani Rossana
Ruffini Daniela
Scapinelli Rita
Tecce Raffaele
Supplenti:
Fedi Veruschka
Funghi Giada
Gandini Riccardo
Vento Stefano
La proposta è stata approvata con 111 voti favorevoli e 4 asetensioni
Siria: congelamento di massa di beni illegali & repressione sui rifugiati
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“Per i #rifugiati che devono affrontare crescenti pressioni per tornare in #Siria dai paesi vicini e dall’#Europa, questi congelamenti arbitrari dei beni evidenziano ritorsioni e abusi da
La rielezione di Ursula von der Leyen è una pessima notizia per l’Europa. È stata confermata alla presidenza della Commissione una guerrafondaia pericolosa che non ha fatto nulla per evitare la guerra e di tutto per non fermarla, una complice del genocidio dei palestinesi, la presidente dei ricchi e delle multinazionali.
Si tratta di un voto che si accompagna con quello sulla risoluzione che autorizza a colpire con armi europee il territorio russo e al rifiuto di discutere ieri della situazione a Gaza.
Su questo terreno va visto il sostegno dei Verdi che hanno detto addio al pacifismo.
La riconferma di Ursula von der Leyen porta il segno della guerra, del riarmo, del ritorno all’austerity neoliberista con il Patto di Stabilità con i massicci tagli antipopolari della spesa sociale. È grave che Ursula von der Leyen sia stata confermata nonostante la condanna della sua mancanza di trasparenza nelle relazioni con le multinazionali nel caso Pfizer.
Chi l’ha votata sarà complice consapevole anche della guerra a migranti e richiedenti asilo che troverà attuazione piena col Patto per le migrazioni nel 2026, modello colonialista del XXI secolo.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Rifondazione: Ursula Von der Leyen, guerrafondaia e antipopolare
La rielezione di Ursula von der Leyen è una pessima notizia per l'Europa. È stata confermata alla presidenza della Commissione una guerrafondaia pericolosa chRifondazione Comunista
Etiopia, i leader di Afar e Regione dei Somali cercano dialogo per la pace in mezzo all’escalation di conflitti
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In una dichiarazione congiunta, i leader regionali di Afar e regione dei Somali hanno
Etiopia, in Amhara dopo lo stato di emergenza torna la connessione internet in alcune città
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Dopo quasi un anno, i servizi internet dati sono stati ripristinati in 19 città, a seguito di una chiusura da agosto 2023.
Pestifici contraffatti nel mirino delle polizia europee
@Notizie dall'Italia e dal mondo
#Europol ha sostenuto due importanti operazioni contro il traffico di pesticidi illegali nell' #UE. La prima indagine ha preso di mira un'azienda importatrice di pesticidi contraffatti dalla Cina, replicando i prodotti di una nota multinazionale. L’indagine ha coinvolto il Nucleo Antisofisticazione e Sanità dell’ #ArmadeiCarabinieri (#NAS) di Padova, la Polizia Nazionale rumena (#PolițiaRomână) ed #Eurojust. Ne abbiamo parlato qui: poliverso.org/display/0477a01e…
In un'altra indagine contro i pesticidi illegali, la Guardia civile spagnola (#GuardiaCivil) e la Guardia nazionale repubblicana portoghese (#GuardaNacionalRepublicana) hanno preso di mira un'azienda spagnola che importava illegalmente pesticidi portoghesi vietati in Spagna con la scusa di false denominazioni dei prodotti.
I pesticidi contraffatti vengono venduti in gran parte sul mercato nero. Sono più economici dei prodotti originali, ma comunque efficaci. Tuttavia, il loro impatto negativo sull’ambiente è grave e spesso sottovalutato dai consumatori.
Pesticidi falsi economici ma tossici ritirati dal mercato nero
Nel gennaio 2022, a seguito di un'ispezione nell'ambito dell'operazione Silver Axe, i Carabinieri italiani del NAS di Padova hanno rinvenuto pesticidi contraffatti importati dalla Cina. I pesticidi contraffatti erano repliche dei prodotti autentici, ma contenevano quantità maggiori del principio attivo lambda-cialotrina.
La richiesta di questi pesticidi contraffatti sul mercato nero era molto elevata, poiché venivano venduti a un prezzo notevolmente inferiore rispetto ai prodotti autentici. La rete criminale operante sia in Italia che in Romania importava illegalmente prodotti contraffatti o vietati dalla Cina e da Singapore, vendendoli come fertilizzanti e pesticidi bio o organici, utilizzando etichette false. Le sostanze sono state tutte vietate nell'Unione Europea a causa del loro elevato livello di tossicità.
L'indagine ha recentemente portato a due giornate di azione in Italia e Romania. Nel corso delle irruzioni, le autorità nazionali hanno arrestato un sospettato, perquisito dieci luoghi e raccolto prove di frode, falsificazione ed evasione fiscale su vasta scala. Queste azioni sono state eseguite nell’ambito di una squadra investigativa comune #sic, istituita da Eurojust per facilitare la cooperazione giudiziaria tra le autorità. Europol ha facilitato lo scambio di informazioni e la cooperazione operativa, portando allo sviluppo di ulteriori piste investigative.
Azione contro i pesticidi vietati che avvelenano le riserve naturali in Spagna
In un'altra indagine, Europol ha aiutato le autorità spagnole e portoghesi a prendere di mira un'azienda spagnola che acquistava pesticidi portoghesi vietati in Spagna. Dalle indagini successive è emerso che i sospettati avevano importato oltre 12 tonnellate di sostanze tossiche vietate in Spagna, molte delle quali erano vietate anche in tutta l'UE, con un potenziale fatturato illegale fino a 7 milioni di euro. I test di laboratorio hanno infatti rivelato le sostanze illegali contenute nei falsi pesticidi, una delle quali era il #Chlorpyrifos, un insetticida organofosforico vietato nell’Unione Europea dal 2020.
I pesticidi vietati sono stati utilizzati in diverse strutture agricole, alcune delle quali erano situate in aree protette, come il Parco Nazionale di Doñana. Questo parco nazionale è uno dei più importanti della Spagna. L’uso illegale di pesticidi rappresentava una minaccia significativa per l’habitat di questo parco, le zone umide e le riserve idriche sotterranee.
Da un Green Deal più pragmatico, a un’Europa della difesa, fino al rispetto dello Stato di diritto: il programma di von der Leyen
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Un approccio tecnologicamente neutrale al Green Deal,
Tigray, appello in tutela dei rifugiati tigrini in Sudan
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30 organizzazioni della società civile tigrina chiedono moderndiplomacy.eu/2024/07/13/…
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La repentina revoca della nomina di Giusto Catania a dirigente scolastico del Liceo Classico Umberto I di Palermo è un episodio molto grave che puzza di maccartismo e di regime.
Non appena è stata resa nota la nomina è apparso sui social un attacco di Azione Studentesca al “comunista Giusto Catania” per il suo impegno politico-amministrativo. Viene da pensare che l’Ufficio Scolastico Regionale abbia immediatamente recepito le pressioni del partito di governo.
Come ha denunciato lo stesso Giusto Catania alcuni parlamentari di Fratelli d’Italia si sarebbero attivati contro la sua nomina. A questa pubblica accusa non hanno risposto gli interessati ma un Sindacato di dirigenti scolastici che ha a sua volta attaccato chi ha subito la discriminazione politica.
La lunga militanza politica di Giusto Catania è sempre stata nel segno del rispetto della Costituzione e dei principi dell’antifascismo, della lotta contro la mafia e per il progresso democratico e civile. Giusto Catania è stato parlamentare europeo di Rifondazione Comunista e assessore comunale per un decennio. Come dirigente scolastico lavora da anni nel quartiere Cep all’Istituto Comprensivo Giuliana Saladino ed è stato promotore della Rete per la cultura antimafia nelle scuole.
E’ inaccettabile che un dirigente scolastico subisca questo atto di discriminazione politica. Bisogna fare piena luce su questa vicenda che è davvero inquietante.
A Giusto la solidarietà delle compagne e dei compagni di Rifondazione Comunista.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Frank Ferlisi, segretario federazione di Palermo del Partito della Rifondazione Comunista
Tigray, oltre 15.000 sfollati interni hanno cominciato a ritornare alle loro case ad Alamata
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Tigray meridionale, Etipia. Questi sfollati risiedevano a #Mekhoni, che ospitava 15.004 sfollati provenienti dalle città di #Alamata e dal distretto di Raya https://x.com/Goyteom37/status/1813497288515350879
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Tigray, ritorno a casa degli sfollati della zona meridionale
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È iniziato oggi il primo ciclo di rimpatrio degli #sfollati nel Sud del #Tigray. Di conseguenza, oggi più di 2.400 capifamiglia, tra cui più di 14.000 membri delle famiglie, che sono stati
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Etiopia: nonostante l’accordo di pace per il Tigray, “la sofferenza dei tigrini continua” Debretsion Gebremichael
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Debretsion Gebremichael fu il leader dell’autorità tigrina durante la guerra genocida tra
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Repubblica Centro Africana, cosa sta succedendo?
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La crisi nella Repubblica Centrafricana (CAR) è stata trascurata per anni. Un paese senza sbocco sul mare nel cuore dell’Africa centro-occidentale, la Repubblica Centrafricana continua a pagare il prezzo di un
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Gibuti, Josep Borrell dichiara rischio di insolvenza
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Oltre ai suoi commenti sulla politica di sicurezza in #Djibouti e #Red Sea , il capo degli affari esteri dell’UE fa anche interessanti valutazioni sulla situazione economica 🇩🇯 : “Gibuti rischia di diventare
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Emirati Arabi Uniti ed Etiopia firmano un accordo di swap per 3 miliardi di dirham
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Martedì le banche centrali degli Emirati Arabi Uniti (EAU) e dell’Etiopia hanno firmato un accordo bilaterale di scambio [swap] di valuta per un
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Etiopia & Tecnologie genocide: la privazione della medicina nel Tigray
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Nell’autunno del 2021, a un anno dall’inizio della guerra genocida nel Tigray , ho ricevuto un messaggio vocale da mio nipote tramite il numero di uno sconosciuto su
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Ethiopia, Tigray l’opposizione esprime preoccupazione sul processo di rimpatrio degli sfollati e si appella a pressioni internazionali
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Salsay Woyane Tigray, un partito di
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Il video che ormai è diventato virale è agghiacciante. Un gruppo di ragazze, in fuga dall’Eritrea e ospitate nel Punto di Accoglienza Diffusa, avamposto di solidarietà a Ventimiglia, hanno provato a varcare la frontiera entrando in un camion e sperando di passare inosservate. Il camionista se ne accorge, intima loro di scendere e, mentre lo fanno, le prende a cinghiate con violenza. Chissà se l’uomo con la cinghia e tanta cattiveria in corpo conosce le ragioni di tale intrusione nel veicolo? Ma lo sanno bene coloro che in Europa, da decine di anni, con un’ampia maggioranza, impediscono l’abolizione del Regolamento Dublino, quello che obbliga a chiedere protezione nel primo Paese UE in cui si arriva. L’80% delle donne e degli uomini che raggiungono l’Italia vorrebbe poter andare in posti dove i loro diritti sono maggiormente rispettati, dove si hanno parenti e magari si parla anche una lingua già conosciuta. E quelli che si ergono a lanciare ipocriti allarmi sull’immigrazione incontrollata, dovrebbero saperlo che garantire a chi arriva la possibilità di scegliere dove andare renderebbe meno distruttivi anche i viaggi. Il Patto sull’immigrazione che entrerà in vigore fra meno di 2 anni, sarà la pietra tombale sulla possibilità di modificare questi meccanismi. Chi lo ha votato e lo sostiene ne è miserabile complice.
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Stefano Galieni, resp nazionale immigrazione Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Rifondazione: Ventimiglia, l’Europa si fa a cinghiate
Il video che ormai è diventato virale è agghiacciante. Un gruppo di ragazze, in fuga dall'Eritrea e ospitate nel Punto di Accoglienza Diffusa, avamposto di soRifondazione Comunista
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Sandro Santilli 🌍 GIS
in reply to Hello, Burt! • • •Another chance for those who could not attend the concert at #FOSS4G2022 - great location this time too (Natural Reserve of Vico Lake).
#LiveMusic #Italy #Lazio #Viterbo #Tuscia #Jazz #BurtBacharach #trumpet