Grazie Panetta, non compro niente
Da piccolo la mia famiglia non mi ha mai dato la “paghetta”. Per finanziarmi le uscite con gli amici e i videogiochi dovevo passare da mia mamma. Con mio papà neanche ci provavo più, la risposta era sempre “chiedi a tua mamma”. Lei di solito era ben disposta; il problema non era avere i soldi, ma rispondere alla fatidica domanda: “che devi farci”?
Capiamoci, non avevo quasi mai problemi a rispondere, però avrei preferito che non me lo chiedesse. Non perché dovessi farci qualcosa di strano o illegale, ma perché semplicemente mi dava fastidio l’intrusione. Insomma, se vuoi darmeli, dammeli e basta. Che ti frega cosa devo farci!?
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Andare a vivere da solo, guadagnare, e poter usare i miei soldi senza dovermi giustificare con nessuno, è stata una delle più grandi conquiste della mia vita. È una precisa sensazione di libertà che immagino molti conoscano bene. Anche oggi non ci faccio niente di illegale e non ho nulla da nascondere, ma almeno sono padrone dei miei pensieri. Non c’è alcun intermediario o filtro tra il mio pensiero e la sua concretizzazione attraverso una transazione economica. Più o meno.
L’aneddoto introduttivo mi serve per parlare di una recente dichiarazione del caro Fabio Panetta, membro del comitato esecutivo della Banca Centrale Europea, in merito al futuro euro digitale.
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Oggi siamo andati a visitare un luogo davvero importante per i maturandi e per la #Maturità2022! Ve ne abbiamo svelato un piccolo particolare nelle stories di Facebook e Instagram 🚪
Ora ve lo facciamo conoscere in questo video: aprite la porta insieme a noi ▶️ youtube.com/shorts/JWmCN0oq5Z0
Concorso "Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione": proclamate a Montecitorio, dai presidenti di Camera e Senato, le scuole vincitrici dello storico concorso sulla Costituzione.
Info ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/concor…
Iscrivetevi per rimanere sempre aggiornati ▶️ miur.gov.it/web/guest/iscrizio…
Jun 16, 2022, 11:09
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➡️ Read and edit this decision from Finland at gdprhub.eu/Tietosuojavaltuutet…
📥 7.002 experts already signed up to our free newsletter: newsletter.noyb.eu/pf/433/5gqt…
Jun 16, 2022, 11:03
🕵️♂️ You heard of illegal data processing and want to share your knowledge?
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La Fed e l’asino di Buridano L’uso spregiudicato del capitalismo finanziario, dopo avere spolpato l’economia reale, ha gettato gli Usa ed il mondo nel turbine della tempesta monetaria, con una stampa infinita di moneta fiat, cioè senza sottostante reale
Fabrizio Pezzani / Università Bocconi (L'Indro)
quifinanza.it/lavoro/cuneo-fis…
Cuneo fiscale, più soldi in busta paga da settembre. Cosa succede nel 2023
Taglio del cuneo e più soldi in busta paga da settembre, con l'obiettivo di renderlo strutturale con la legge di bilancio 2023: cosa c’è nel decreto di luglio di Draghi.QuiFinanza
Lisa Beat e i Bugiardi La Decima Vittima
Lisa Beat ed i suoi Bugiardi hanno, con la loro musica e con la loro immagine, un indubbio potere sulla mia persona quello di riportarmi all’anno più cool della storia di questo pazzo pazzo mondo: il 1966.
iyezine.com/lisa-beat-e-i-bugi…
Lisa Beat e i Bugiardi La Decima Vittima
Lisa Beat e i Bugiardi La Decima Vittima: concedetevi un tuffo in un passato che riporta le lancette dell'orologio al periodo più foriero di avvenimenti che mente umana ricordi, questo singolo ve ne fornirà la chiave d'accesso.In Your Eyes ezine
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Elezioni Palermo: commento a semi-freddo
Quattro giorni fa si è votato per il sindaco, il consiglio comunale e di circoscrizione di Palermo. E per il referendum sulla giustizia. Tutto in un giorno. In tutto sono sette schede: due per sindaco/consiglio e circoscrizione e cinque per i quesiti referendari. Sette schede da scrutinare per ogni elettore in un solo giorno. Nessuna possibilità di votare in altri giorni se Domenica 12 Giugno risultasse impossibile. Il motivo di questa assoluta compressione del principale diritto democratico? Si risparmiano 200 milioni.
Ma il 12 Giugno c’era qualcosa di molto importante, per alcuni molto più importante dell’elezione del sindaco e della classe politica della loro città: la partita del Palermo per entrare in serie B. L’evento è stato considerato da circa 200 presidenti di seggio e moltissimi altri scrutatori come talmente rilevante da costringerli ad abbandonare il loro ruolo. Poiché la data della partita è stata rivelata pochi giorni prima del giorno delle elezioni, la rinuncia è stata data con pochissimi giorni di preavviso, mentre da alcuni non è stata proprio inviata. Ma anche se alcuni preavvisi arrivano (comunque troppo tardi per essere effettivamente risolti) c’è un ostacolo ulteriore che ne impedisce l’effettiva ricezione e l’elaborazione: il sito del comune è stato “hackerato”, i servizi risultano sospesi e si sta lavorando al ripristino dell’infrastruttura informatica.
Il giorno antecedente alle elezioni è già il caos: molti seggi non si sono costituiti e non si costituiranno mai, alcuni scrutatori sono costretti a rimanere nelle sedi fino al mattino successivo nell’attesa di una soluzione, la logistica va a rilento a causa delle problematiche emerse… Ed il giorno stesso delle elezioni non va meglio. Fino alle 14:00 ed oltre molti seggi rimangono chiusi, le file sono chilometriche, alcuni seggi vengono accorpati, altri rimangono in attesa di una soluzione fino alla fine. Le votazioni si protraggono fino alle 2:30 del mattino per permettere di votare a tutti coloro che hanno superato i cancelli. Ma naturalmente in tantissimi rinunciano e tornano a casa. D’altronde si tratta di rimanere letteralmente delle ore in fila per non sapere neppure se si riuscirà a votare. Il risultato è un crollo di più del 10% dell’affluenza alle elezioni. Un aumento del 10% dell’astensionismo rispetto allo scorso anno. D’accordo che ormai nessuno ha più alcuna fiducia o interesse nella politica, ma il dato è troppo strano per essere “fisiologico”.
Le procedure di scrutinio sono interminabili. Sette schede sono un’enormità, i rallentamenti e gli accorpamenti creano disagi enormi. Il processo di ritiro delle schede da parte delle forze dell’ordine dura fino al mattino successivo.
Lo spoglio delle schede elettorali ha sempre i suoi problemi e “peculiarità” e qualcuno trova anche il modo di semplificare la procedura per gli elettori. Ad esempio (e seguitemi perché la cosa può essere un po’ complessa da spiegare) il candidato alla circoscrizione (che è una votazione diversa da quella del consiglio comunale) Ferdinando Cusimano si presenta con due soprannomi molto particolari: il consigliere sarebbe infatti conosciuto anche come “Zacco” e come “Meli”. Ferdinando Cusimano detto “Zacco”, detto “Meli”. Soprannomi identici ai cognomi di due candidati (di Forza Italia, lo stesso partito di Ferdinando Cusimano) al consiglio comunale: Ottavio Zacco e Catia Meli (casualmente i due consiglieri comunali eletti con più voti). Dunque un eventuale suggerimento a chi ne sa poco risulta estremamente semplificato: basta segnare in entrambe le schede “Forza Italia” e scrivere nelle preferenze “Zacco” e “Meli” perché i voti vadano comunque imprescindibilmente ai candidati, diciamo così, corretti. Così la seconda preferenza nella scheda della circoscrizione non varrà ed il voto andrà comunque a Ferdinando Cusimano (detto “Zacco”, detto “Meli”) mentre la doppia preferenza espressa nella scheda del consiglio comunale porterà voti sia a Ottavio Zacco che Catia Meli. Non so se sono riuscito a spiegare il procedimento, ma sta di fatto che un eventuale suggerimento di voto a persone poco interessate o poco consapevoli risulta estremamente semplificato (sarà un caso che i quartieri con la percentuale di votanti più alta per la destra siano Zen e Brancaccio antimafiaduemila.com/home/mafi…).
Ovviamente sono un malpensante ed il voto di scambio non esiste. D’altronde mica hanno arrestato due candidati (Pietro Polizzi di Forza Italia e Francesco Lombardo di Fratelli d’Italia) in pochissimi giorni proprio per questo agi.it/politica/news/2022-06-1…
Al termine delle giornate La Galla è vincitore con il 48% dei voti (meno del 50%, ma in Sicilia vigono regole differenti e basta il 40% dei voti per evitare il ballottaggio). L’affluenza è del 41%. La Galla è il candidato di destra, e fra le tante altre interessanti figure ha ricevuto l’endorsement da Cuffaro (condannato per favoreggiamento aggravato, indagato un’infinità di volte per concorso esterno in associazione mafiosa, e tutta un’altra serie di divertentissime birichinate it.wikipedia.org/wiki/Salvator…) e Dell’Utri (condannato per concorso esterno in associazione mafiosa e con un lungo elenco di altri scherzetti it.wikipedia.org/wiki/Marcello…). Bentornati a Palermo.
Ora mi chiedo: come è possibile che questa elezione sia legittima? Non è una domanda retorica, voglio proprio spiegato da qualcuno com’è possibile che un’elezione in cui hanno votato il 40% degli aventi diritto, in cui a migliaia di persone è stato negato il diritto al voto per problemi indipendenti da loro anche se si erano recati fisicamente alle urne, in cui due candidati della stessa coalizione sono stati arrestati per voto di scambio, in cui centinaia di presidenti e scrutatori non si sono presentati, in cui sono emersi centinaia di problemi e incongruenze... possa essere legittima. Sono consapevole che con ogni probabilità il risultato non sarebbe variato di una virgola, ma continuo a non capacitarmi come questa fanfara possa essere considerata a tutti gli effetti legittima.
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Oggi al Forum PA parleremo dell’evoluzione dei pagamenti digitali del Ministero, presenteremo la nuova piattaforma PTOF e Idearium, il nuovo strumento di fundraising.
Gli appuntamenti da poter seguire in diretta sul nostro canale YouTube sono:
📌 “Pago in rete: l’evoluzione del sistema dei pagamenti digitali del Ministero dell’Istruzione” ▶️ youtube.com/watch?v=egL1-UAQ_u…
📌 “Presentazione della piattaforma PTOF in vista della nuova triennalità 2022-2025” ▶️ youtube.com/watch?v=8poI-s168w…
📌 “IDEArium – Nuovo strumenti di fundraising” ▶️ youtube.com/watch?v=AAm3LwlqIC…
Nominati i nove saggi dell’Agenzia per la cybersicurezza Nazionale
Gli esperti del comitato tecnico scientifico dell’ACN scelti dal sottosegretario Gabrielli rappresentano il mondo dell’industria (Leonardo, Accenture, Intesa, Elettronica), della ricerca (IBM, Polimi, Cnr, Luiss) e dell’associazionismo (Aipsa), sono sei uomini e tre donne
di Arturo Di Corinto per ItalianTech/ La Repubblica del 15 giugno 2022
Il Sottosegretario Franco Gabrielli in qualità di Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, ha firmato il decreto di nomina dei 9 membri del Comitato tecnico scientifico dell’Agenzia. Nove esperti nel campo delle tecnologie emergenti e che si sono distinti nella diffusione e cultura della cybersicurezza la cui scelta è stata condivisa con il comitato di vertice dell’ACN.
L’ultima volta che Gabrielli aveva affrontato l’argomento – durante la presentazione della Strategia Nazionale di Cybersicurezza – ci aveva scherzato sopra, ricordando le richieste e le telefonate che arrivavano da ogni dove per entrare in questo comitato che adesso avrà un bel da fare a recuperare il terreno già percorso dalle omologhe agenzie europee, meglio finanziate e con una forza lavoro 10 volte superiore come nel caso di Francia e Germania.
Nominati i nove saggi dell'Agenzia per la cybersicurezza Nazionale
Gli esperti del comitato tecnico scientifico dell’ACN scelti dal sottosegretario Gabrielli rappresentano il mondo dell’industria (Leonardo, Accentu…Arturo Di Corinto (la Repubblica)
Privacy Daily – 16 giugno 2022
Codice di condotta sulla disinformazione: le piattaforme si preparano a nuovi impegni
Il nuovo Codice di condotta sulla disinformazione, visto da EURACTIV prima della sua pubblicazione, contiene una serie di impegni relativi alla pubblicità online, alla lotta contro le pratiche manipolative, alla trasparenza e all’accesso ai dati. Nel maggio 2021 la Commissione europea aveva presentato le sue linee guida sul rafforzamento del codice di condotta sulla disinformazione basato sulla valutazione dei suoi punti deboli. Il nuovo codice in lavorazione da allora, è stato oggetto di vari rinvii.
euractiv.com/section/digital/n…
L’Ufficio federale Antitrust avvia un altro procedimento contro Apple
L’Ufficio federale antitrust ha avviato un procedimento contro Apple al fine di esaminare i suoi regolamenti di tracciamento e il quadro di trasparenza del tracciamento delle app, sospettando che il colosso statunitense possa riservare un trattamento preferenziale alle proprie offerte. Questa è già la seconda procedura che l’autorità ha avviato contro Apple ai sensi di una rinnovata legge antitrust tedesca. Proprio lo scorso giugno, l’Ufficio ha deciso di valutare una possibile posizione dominante sul mercato della società USA.
euractiv.com/section/data-prot…
Celebrando la 50a riunione EDPS-DPO e guardando al futuro!
I 70 responsabili della protezione dei dati della rete delle istituzioni dell’UE hanno celebrato il 50° incontro con il garante europeo della protezione dei dati. Il direttore del EDPS Leonardo Cervera Navas ha affermato che gli incontri guidano la rete del DPO verso il rispetto della legge sulla protezione dei dati e una migliore cooperazione. Sebbene i DPO abbiano svolto un ottimo lavoro nel normalizzare la protezione dei dati “come parte integrante di una buona amministrazione”, devono iniziare a prepararsi per le sfide imminenti “come le nuove leggi dell’UE che promuovono la condivisione dei dati o lo sviluppo e l’uso di strumenti di intelligenza artificiale” ha osservato Cervera Navas.
edps.europa.eu/press-publicati…
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📚 In tanti ci avete mandato le vostre domande sugli #EsamiDiStato2022 utilizzando la nostra rubrica #MIrisponde. Nelle nostre stories abbiamo pubblicato le risposte ai quesiti più frequenti!
Qui su Instagram ▶ instagram.com/stories/minister…
Qui su Facebook ▶ facebook.com/stories/105988841…
E voi come vi state preparando alla #Maturità2022? Raccontatecelo con l’hashtag #MImaturo!
Newsletter del 15/06/2022 - GDPR: consultazione pubblica sulle nuove regole Ue per il calcolo delle sanzioni - Elenchi telefonici: illegittimi quelli non estratti dal Data Base Unico - Bancassurance: è la compagnia assicurativa il titolare del trattamen
NEWSLETTER N. 491 del 15 giugno 2022 GDPR: consultazione pubblica sulle nuove regole Ue per il calcolo delle sanzioni Elenchi telefonici: illegittimi quelli non estratti dal Data Base Unico Bancassurance: è la compagnia assicurativa il titolare del t...
Makhno: un progetto per indagare la censura sui social media
I capezzoli delle donne non sono ammessi su Instagram o TikTok. Nel caso in cui un utente pubblichi contenuti raffiguranti questa parte del corpo, il contenuto è destinato ad essere rimosso da tutti i social network mainstream. Stessa sorte per i contenuti che aggiungono a un video musica protetta da copyright, che l’utente non ha quindi il diritto legale di utilizzare. La rimozione dei contenuti non è un fenomeno anomalo. I siti web e le piattaforme social stilano policy che definiscono cos’è e cosa non è consentito condividere nel loro spazio digitale. Tuttavia, a volte i motivi per cui il contenuto viene rimosso non sono così espliciti e in altri casi la rimozione ha conseguenze nefaste.
Nel 2020, i ricercatori dell’Università del Michigan hanno pubblicato una ricerca in cui è stato dimostrato come la censura di Internet sia aumentata nelle democrazie di tutto il mondo. È proprio per questo che Makhno, una piattaforma (attualmente in fase di prototipo) di Tracking Exposed e Hermes Center, offre una soluzione. Come? Cercando di tracciare e segnalando la rimozione dei contenuti online. “La rimozione dei contenuti è un’azione punitiva che le aziende esercitano nei confronti dei creatori di contenuti online. A volte questa azione è moralmente giustificata, a volte politicamente giustificata, altre volte è il risultato del pregiudizio di un moderatore di contenuti, o la riproposizione di dinamiche sociali da cui vorremmo prendere le distanze”, afferma Claudio Agosti, fondatore di Tracking Exposed.
I recenti esempi
Un esempio recente si è riscontrato a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, momento in cui le piattaforme hanno iniziato a rimuovere contenuti che, diversamente da altri, provenivano da un determinato luogo geografico.
Siamo consapevoli dei pericoli sempre maggiori che le piattaforme e le aziende rappresentano per tutti noi in termini di diritti e libertà digitali. Tra questi pericoli, la censura è uno dei peggiori e, in prospettiva, uno dei più preoccupanti.
Davide Del Monte, direttore del Centro Hermes
“Abbiamo visto ad esempio l’influenza russa su Google, al quale è stato richiesto di non tradurre la parola “guerra” nei testi riferiti alla guerra in Ucraina che venivano tradotti tramite Translate. Oppure Youtube demonetizzare i canali russi. Il primo report di Tracking Exposed su TikTok evidenzia come i contenuti in Russia vengono visualizzati solo se appartenenti a cittadini russi. Nel nostro secondo report, abbiamo raccontato come in alcune aree geografiche i contenuti pro guerra fossero aumentati mentre quelli contro diminuiti. L’invasione russa è l’evento che ha spinto le aziende a fare un passo avanti, ben lungi dall’essere neutrali. Makhno è lo strumento che ci aiuta a monitorare questa situazione”, aggiunge Agosti.
Rivelare la censura e il “soft power” delle piattaforme
Il team del progetto Makhno mira, entro il 2023, ad avere una piattaforma che raccolga questi contenuti rimossi. Un progetto altamente collaborativo, il team di Makhno lavorerà infatti anche con l’Open Observatory of Network Interference (OONI).
Le aziende che impongono queste politiche hanno logiche segrete, sono ipocrite nelle loro dichiarazioni pubbliche, rendono difficoltosa la discussione attraverso accordi di riservatezza e non divulgazione, e si allontanano dalle loro responsabilità subappaltando questo lavoro a lavoratori fuori spesso fuori dal loro paese.
Claudio Agosti, fondatore di tracking.exposed
L’obiettivo del progetto Makhno è quindi quello di rivelare la censura attuata dalle piattaforme, renderle responsabili, aumentare la trasparenza sulla moderazione dei contenuti (e su altre forme più subdole), così come collaborare con coloro che subiscono gli abusi derivanti da questo fenomeno. Sebbene condividere apertamente tutti i dati raccolti da Makhno sia un punto considerato importante da tutto il team, ci sono comunque alcune limitazioni da considerare per proteggere le persone coinvolte e la loro privacy.
“Come accade a OONI, pubblicheremo dei dati come dati aperti. L’unico problema è infatti quello di rilasciare automaticamente tutti i contenuti rimossi (perché potrebbero contenere materiale offensivo) che, in base al tipo di social media in esame, potrebbero però contenere i dati personali di qualsiasi utente. Per questo dovremo operare una anonimizzazione”, afferma Agosti.
Creare una comunità intorno al progetto
La sfida più importante per il team Makhno è convincere le persone, gli utenti e i creatori di contenuti, ad accettare di far parte di questo progetto e inviare le URL dei post che credono saranno rimossi dai social network. “Le piattaforme Internet non sono solo poco collaborative, ma sfruttano il soft power. Ad esempio, abbiamo intervistato creatori di contenuti a cui offriamo strumenti per controllare il loro algoritmo su YouTube: questi raccontano che l’idea è carina, ma non vorrebbero mettersi contro YouTube. Abbiamo intervistato aziende che hanno business online e che potrebbero fare a meno di Google Analytics, ma ci rispondono che la maggior parte del loro traffico proviene da Google, quindi forse è meglio mantenerlo“, afferma Agosti.
“Crediamo fermamente che un processo di moderazione più trasparente e aperto possa rendere Internet un luogo più sicuro per tutti”, dice Davide Del Monte, direttore del Centro Hermes. Gli utenti di Internet soffrono di quella che Agosti definisce “una forma di schiavitù psicologica da parte delle multinazionali”. La dipendenza da queste piattaforme e l’accettazione dei loro monopoli sono quindi un grande motivo di preoccupazione. Agosti afferma che Makhno non è una soluzione, ma un primo inizio per gettare le basi di un discorso più ampio in termini di libertà digitali.
Il team Makhno punta ad avere una web platform che funzioni entro la fine dell’anno. “Lo scopo è quello di creare una app attraverso la quale una persona possa segnalare facilmente una URL relativa a un contenuto che crede debba essere monitorato perché ne teme la rimozione. Allo stesso tempo potrà anche inviare una quantità minima di informazioni sul motivo per cui questo contenuto potrebbe essere a rischio di censura” conclude Agosti.
The post Makhno: un progetto per indagare la censura sui social media appeared first on Hermes Center.
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