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Elezioni Palermo: commento a semi-freddo


È passato qualche giorno dalle elezioni a Palermo, ma lo sdegno non è passato. Sarebbe stato più interessante scrivere le mie impressioni a caldo, ma andrà bene anche così. Sarà un post lunghetto, ho quindi pensato che questa potesse essere la piattaforma più adatta, per poi magari ricondividerlo su mastodon e simili.
Quattro giorni fa si è votato per il sindaco, il consiglio comunale e di circoscrizione di Palermo. E per il referendum sulla giustizia. Tutto in un giorno. In tutto sono sette schede: due per sindaco/consiglio e circoscrizione e cinque per i quesiti referendari. Sette schede da scrutinare per ogni elettore in un solo giorno. Nessuna possibilità di votare in altri giorni se Domenica 12 Giugno risultasse impossibile. Il motivo di questa assoluta compressione del principale diritto democratico? Si risparmiano 200 milioni.
Ma il 12 Giugno c’era qualcosa di molto importante, per alcuni molto più importante dell’elezione del sindaco e della classe politica della loro città: la partita del Palermo per entrare in serie B. L’evento è stato considerato da circa 200 presidenti di seggio e moltissimi altri scrutatori come talmente rilevante da costringerli ad abbandonare il loro ruolo. Poiché la data della partita è stata rivelata pochi giorni prima del giorno delle elezioni, la rinuncia è stata data con pochissimi giorni di preavviso, mentre da alcuni non è stata proprio inviata. Ma anche se alcuni preavvisi arrivano (comunque troppo tardi per essere effettivamente risolti) c’è un ostacolo ulteriore che ne impedisce l’effettiva ricezione e l’elaborazione: il sito del comune è stato “hackerato”, i servizi risultano sospesi e si sta lavorando al ripristino dell’infrastruttura informatica.
Il giorno antecedente alle elezioni è già il caos: molti seggi non si sono costituiti e non si costituiranno mai, alcuni scrutatori sono costretti a rimanere nelle sedi fino al mattino successivo nell’attesa di una soluzione, la logistica va a rilento a causa delle problematiche emerse… Ed il giorno stesso delle elezioni non va meglio. Fino alle 14:00 ed oltre molti seggi rimangono chiusi, le file sono chilometriche, alcuni seggi vengono accorpati, altri rimangono in attesa di una soluzione fino alla fine. Le votazioni si protraggono fino alle 2:30 del mattino per permettere di votare a tutti coloro che hanno superato i cancelli. Ma naturalmente in tantissimi rinunciano e tornano a casa. D’altronde si tratta di rimanere letteralmente delle ore in fila per non sapere neppure se si riuscirà a votare. Il risultato è un crollo di più del 10% dell’affluenza alle elezioni. Un aumento del 10% dell’astensionismo rispetto allo scorso anno. D’accordo che ormai nessuno ha più alcuna fiducia o interesse nella politica, ma il dato è troppo strano per essere “fisiologico”.
Le procedure di scrutinio sono interminabili. Sette schede sono un’enormità, i rallentamenti e gli accorpamenti creano disagi enormi. Il processo di ritiro delle schede da parte delle forze dell’ordine dura fino al mattino successivo.
Lo spoglio delle schede elettorali ha sempre i suoi problemi e “peculiarità” e qualcuno trova anche il modo di semplificare la procedura per gli elettori. Ad esempio (e seguitemi perché la cosa può essere un po’ complessa da spiegare) il candidato alla circoscrizione (che è una votazione diversa da quella del consiglio comunale) Ferdinando Cusimano si presenta con due soprannomi molto particolari: il consigliere sarebbe infatti conosciuto anche come “Zacco” e come “Meli”. Ferdinando Cusimano detto “Zacco”, detto “Meli”. Soprannomi identici ai cognomi di due candidati (di Forza Italia, lo stesso partito di Ferdinando Cusimano) al consiglio comunale: Ottavio Zacco e Catia Meli (casualmente i due consiglieri comunali eletti con più voti). Dunque un eventuale suggerimento a chi ne sa poco risulta estremamente semplificato: basta segnare in entrambe le schede “Forza Italia” e scrivere nelle preferenze “Zacco” e “Meli” perché i voti vadano comunque imprescindibilmente ai candidati, diciamo così, corretti. Così la seconda preferenza nella scheda della circoscrizione non varrà ed il voto andrà comunque a Ferdinando Cusimano (detto “Zacco”, detto “Meli”) mentre la doppia preferenza espressa nella scheda del consiglio comunale porterà voti sia a Ottavio Zacco che Catia Meli. Non so se sono riuscito a spiegare il procedimento, ma sta di fatto che un eventuale suggerimento di voto a persone poco interessate o poco consapevoli risulta estremamente semplificato (sarà un caso che i quartieri con la percentuale di votanti più alta per la destra siano Zen e Brancaccio https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/309-topnews/90155-palermo-lagalla-e-centrodestra-spopolano-tra-zen-e-brancaccio-quale-ruolo-ha-avuto-la-mafia.html).
Ovviamente sono un malpensante ed il voto di scambio non esiste. D’altronde mica hanno arrestato due candidati (Pietro Polizzi di Forza Italia e Francesco Lombardo di Fratelli d’Italia) in pochissimi giorni proprio per questo https://www.agi.it/politica/news/2022-06-10/mafia-palermo-arrestato-candidato-consiglio-comunale-fdi-17049978/
Al termine delle giornate La Galla è vincitore con il 48% dei voti (meno del 50%, ma in Sicilia vigono regole differenti e basta il 40% dei voti per evitare il ballottaggio). L’affluenza è del 41%. La Galla è il candidato di destra, e fra le tante altre interessanti figure ha ricevuto l’endorsement da Cuffaro (condannato per favoreggiamento aggravato, indagato un’infinità di volte per concorso esterno in associazione mafiosa, e tutta un’altra serie di divertentissime birichinate https://it.wikipedia.org/wiki/Salvatore_Cuffaro#I_procedimenti_giudiziari_penali_e_civili) e Dell’Utri (condannato per concorso esterno in associazione mafiosa e con un lungo elenco di altri scherzetti https://it.wikipedia.org/wiki/Marcello_Dell%27Utri#Procedimenti_giudiziari). Bentornati a Palermo.
Ora mi chiedo: come è possibile che questa elezione sia legittima? Non è una domanda retorica, voglio proprio spiegato da qualcuno com’è possibile che un’elezione in cui hanno votato il 40% degli aventi diritto, in cui a migliaia di persone è stato negato il diritto al voto per problemi indipendenti da loro anche se si erano recati fisicamente alle urne, in cui due candidati della stessa coalizione sono stati arrestati per voto di scambio, in cui centinaia di presidenti e scrutatori non si sono presentati, in cui sono emersi centinaia di problemi e incongruenze... possa essere legittima. Sono consapevole che con ogni probabilità il risultato non sarebbe variato di una virgola, ma continuo a non capacitarmi come questa fanfara possa essere considerata a tutti gli effetti legittima.

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