Salta al contenuto principale



I cripto-attivisti raccolgono 54 milioni di dollari per la liberazione di Assange

Un progetto basato su blockchain è l’esempio di come le cryptovalute possono diventare una leva per l’attivismo politico e una nuova concezione della Rete

di ARTURO DI CORINTO per ItalianTech/LaRepubblica del 10 Febbraio 2022

Un collettivo di cripto-attivisti ha lanciato una campagna per raccogliere fondi in favore del fondatore di Wikileaks, Julian Assange, e impedirne l’estradizione negli Stati Uniti, raccogliendo in pochi giorni – con la partecipazione di 10 mila persone – la cifra di 54 milioni di dollari. A parte l’ammontare della cifra si dirà che non c’è nulla di straordinario. Ma questa campagna potrebbe essere uno spartiacque nella storia dell’impegno politico in rete per diversi motivi. Intanto è stata lanciata via Telegram, “il collettore fognario di Internet”, come lo chiamano i suoi detrattori, ma stavolta l’app di messaggistica è stata usata con uno scopo etico e un intento collaborativo; la seconda è che a lanciarla sono stati dei crypto-attivisti, cioè programmatori e ingegneri, esperti di finanza decentralizzata con un’uguale passione per il mondo delle criptomonete, cioè le valute digitali elettroniche come Bitcoin, Ether, Litecoin, eccetera; la terza è che il progetto è una Dao basata su Blockchain.


dicorinto.it/temi/cybersecurit…



Arriva la Newsletter di #cosedagarante! Iscriviti!


È nata Privacy Newsweek, la newsletter per mettere ordine tra le tante #cosedagarante che si dicono, scrivono e fanno di settimana in settimana

Se volete riceverla iscrivetevi qui. Qui il primo numero da leggere online.

Nel primo numero, tra l’altro, per “La privacy secondo te” la mia intervista ad Albano Carrisi e per #cosedagarante, #LIBRARY, la presentazione del libro “Il mercato della verità” di Antonio Nicita.


guidoscorza.it/arriva-la-newsl…

informapirata ⁂ reshared this.



Podcasting and ActivityPub


submitted by humanetech to fediverse
1 points | 0 comments
socialhub.activitypub.rocks/t/…

cross-posted from: lemmy.ml/post/172999

Interesting developments to bring Podcasting domain to the Fediverse. Check it out and add your related resources and/or experiences with the projects.


Grande afflato e grande consenso in Parlamento per la riforma costituzionale che, a leggere i giornali, avrebbe finalmente introdotto in Costituzione la tutela dell’ambiente e degli animali.


Giornalisti e attivisti, difendetevi da Pegasus

Hacker’s Dictionary. Dal 2016 sono stati 30 mila gli avvocati, i difensori dei diritti umani e giornalisti sorvegliati con lo spyware Pegasus. Ma il software israeliano non è l’unico usato per entrare nelle organizzazioni mediatiche. Ecco i consigli per proteggersi

di ARTURO DI CORINTO per Il Manifesto del 10 Febbraio 2022

I giornalisti di Times, Sun, Wall Street Journal e New York Post sono stati hackerati. La casa madre, la NewsCorp di Rupert Murdoch, ritiene che tale attacco sia parte di un’operazione di spionaggio collegata a una nazione estera, presumibilmente la Cina, ed esprime la propria preoccupazione per la sicurezza dei suoi giornalisti. Secondo Toby Lewis, direttore Threat Analysis di Darktrace: “Quando gli attacchi avvengono contro i media, hanno un puro scopo di spionaggio, il vero obiettivo non sono i giornalisti, ma le loro fonti”.

Hanno pensato questo i giornalisti ungheresi che chiedono al proprio governo di non essere spiati da Pegasus, lo spyware milionario più famoso al mondo e al centro di un’aspra querelle giudiziaria in Israele per essere stato usato contro alti funzionari statali.

Il fatto è che troppo spesso giornalisti, politici, difensori dei diritti umani e attivisti sono vittime di spyware come Pegasus (30 mila dal 2016), Chrysaor, Phantom e i cosiddetti “software di sorveglianza legale”. Costin Raiu, direttore del Kaspersky’s Global Research and Analysis Team, ha raccolto una serie di suggerimenti per insegnare ai giornalisti come proteggere i propri dispositivi.

1) Prima di tutto è importante riavviare quotidianamente i dispositivi mobili. I riavvii aiutano a “pulire” il dispositivo, e gli attaccanti dovranno continuamente reinstallare Pegasus sul dispositivo, rendendo più probabile il rilevamento del virus da parte dei sistemi di sicurezza.

2) Mantenere il dispositivo aggiornato e installare le ultime patch non appena escono. In realtà, molti dei kit di exploit prendono di mira vulnerabilità che hanno già installato le patch, ma rappresentano comunque un pericolo per coloro che usano telefoni più vecchi e rimandano gli aggiornamenti.

3) Non cliccare mai sui link ricevuti via messaggio. Alcuni clienti di Pegasus si affidano agli exploit 1-click più che a quelli zero-click. Questi arrivano sotto forma di messaggio, a volte via Sms, ma a volte anche tramite altre applicazioni o addirittura via e-mail. Se ricevete un SMS ambiguo (da chiunque) contenente un link, apritelo su un computer, preferibilmente utilizzando Tor Browser, o meglio ancora utilizzando un sistema operativo sicuro non residente come Tails.

4) Inoltre è importante non dimenticare di utilizzare un browser alternativo per la ricerca sul web. Alcuni exploit infatti non funzionano così bene su browser come Firefox Focus (o altri) rispetto a browser più tradizionali come Safari o Google Chrome.

5) Usare sempre una VPN. Con la Virtual Private Network sarà più difficile per gli attaccanti colpire gli utenti in base al loro traffico Internet. Sceglie bene la Vpn da un’azienda nota, che accetti pagamenti con criptovalute e che non richieda di fornire alcuna informazione di registrazione.

6) Installare un’applicazione di sicurezza che controlli e avvisi se il dispositivo è jailbroken. Per fare presa su un device, gli attaccanti che usano Pegasus spesso ricorrono al jailbreak del dispositivo preso di mira. Il jailbreak permette di installare software e pacchetti di terze parti, non firmati e autorizzati dal venditore. Se un utente ha un sistema di sicurezza installato, può essere avvisato dell’attacco.

7) Gli esperti di Kaspersky raccomandano agli utenti iOS a rischio anche di disabilitare FaceTime e iMessage: trattandosi di servizi abilitati di default, sono meccanismi di diffusione per gli attacchi zero-click, quelli che per essere efficaci non richiedono alcuna azione da parte del bersaglio, nemmeno un semplice “click”.


dicorinto.it/testate/il-manife…

reshared this



AGGIORNAMENTO COVID 19 DEL 11 FEBBRAIOLa Asl Roma 5 ha comunicato che da sabato 5 ad oggi venerdì 11  febbraio ci sono stati 813 nuovi casi positivi al Covid 19 a Guidonia  Montecelio.




Governare il futuro – Aspirapolveri intelligenti, occhio che non aspirino anche troppi dati


A metà strada tra realtà e leggenda, la BBC ha raccontato qualche giorno fa la storia di un aspirapolvere-robot che dopo mesi di onorato servizio in un Hotel di Cambridge avrebbe improvvisamente deciso di darsi letteralmente alla fuga.

E sarebbe accaduto così – nonostante l’autorevolezza della fonte il condizionale è d’obbligo – che a differenza di quanto accaduto nei mesi precedenti, arrivato sulla porta di uscita, anziché fermarsi, tornare indietro e continuare a pulire la hall, il robot si sarebbe avventurato all’esterno dell’edificio. L’occasione – vera o meno vera che sia – è utile per un avviso ai naviganti.

Sono sempre più intelligenti, per quanto sia strano dirlo di un’aspirapolvere.
Sono sempre più utili e preziosi.
Sono sempre più economici, anche se ancora non a portata delle tasche di chiunque, almeno se si guarda ai prodotti di punta.
Sono sempre tecnologicamente più evoluti, tra videocamere, sensori, algoritmi e intelligenza artificiale.

Ma, naturalmente, non c’è moneta senza due facce e non c’è innovazione senza opportunità e rischi contestualmente e inesorabilmente presenti.
E allora, probabilmente, senza suggerire a nessuno di rinunciare all’acquisto di un’aspirapolvere robot diversamente intelligente è, però, opportuno ricordarci tutti che, come la più parte dei gadget tecnologici dei nostri giorni, i robot in questione lavorano tanto meglio quanto più conoscono la nostra casa e le nostre abitudini.

Nessuna sorpresa.

Più è puntuale la planimetria della casa che disegnano e memorizzano più diventano capaci di pulirne ogni più remoto angolo e di farlo in fretta evitando ogni ostacolo e ogni area lavorando nella quale rischierebbero di far danni.

E più sanno di noi e, in particolare, delle nostre abitudini quando siamo in casa e quando non ci siamo e più sono in grado di lavorare senza darci fastidio.
E, però, nonostante – e gliene va dato atto – l’industria del settore, negli ultimi anni, si sia data un gran da fare per affrontare i diversi profili di privacy che emergono ogni qualvolta si mette un robot diversamente intelligente dentro le nostre case, è fuor di dubbio che i rischi esistano, ci siano e permangano.

Perché in un modo o nell’altro, in maniera più o meno sicura, ma i robot dei quali discutiamo – intendiamoci non di più e non di meno di tanti altri robot che abitano e abiteranno con noi – oltre alla polvere aspirano inesorabilmente una grande quantità di dati personali in taluni casi di straordinario valore economico o, anche, semplicemente capaci di raccontare moltissimo di noi.

Quanto è grande la nostra casa, in quanti ci viviamo, in quanti lavoriamo, in che orari più frequentemente non ci siamo, quanti letti abbiamo, quale stanza viviamo di più e chi più ne ha più ne metta.

E allora? Cosa fare?
Rinunciare alla comodità di un robot intelligente che ci aiuti nella pulizia della casa per proteggere la nostra privacy?

Probabilmente no o, almeno no, salvo che non saltasse fuori che oltre a robot intelligenti ce ne sono anche di furbetti che raccolgono più dati di quanto non dicano e, magari li rivendano – cosa che la più parte delle aziende del settore esclude – a soggetti terzi per le finalità più disparate.

Ma, certamente, stare attenti, tanto attenti a come impostiamo il nostro robot, a quali autorizzazioni diamo all’azienda che lo ha prodotto in termini di raccolta e condivisione dei nostri dati, a fare in modo che il robot, oltre alla polvere, aspiri solo ed esclusivamente i dati e le informazioni che effettivamente gli servono a far bene il suo lavoro e niente di più e, soprattutto, che non trasmetta nulla fuori da casa nostra.


guidoscorza.it/governare-il-fu…

informapirata ⁂ reshared this.



Opinion: There is nothing inherently wrong or immoral about (content) algorithms. What is wrong is using them for maximizing corporate profits, and lack of user choice / freedom.


submitted by cyclohexane to fediverse
1 points | 0 comments

I am willing to hear differing opinions on this.

I sometimes see people on Fediverse speak as if there is something inherently wrong about the idea of content sorting and filtering algorithms.

There is a massive amount of content today and limited time. Content algorithms could provide the benefit of helping us sort content based on what we want. The most he urgent news, the most informative articles, the closest friends, etc. This might have some similarities with how Facebook and others do it, but it is not the same. Big social media algorithms have one goal: maximizing their profit. One metric for that is maximizing screen on-time and scrolling.

Personally, I've been developing an algorithm to help me sift through the content I get on my RSS reader, as there's a lot of content I'm uninterested in. This algorithm would save me time, whereas those of Twitter and Facebook maximize my wasted time.

In my opinion, algorithms should be:

  • opt-in: off my default, and the user is given a clear choice to change it
  • transparent: the algorithm should be transparent about its goals and inner workings

Only with this, can algorithms be good.

What are your thoughts?



Nuovo episodio de #LaFLEalMassimo oggi parliamo di un tratto caratterizzante di una parte non piccola della cultura italiana: l’illusione di onnipotenza politica.


What’s new in Italy on Digital Administration n.1 – Gennaio 2022


Cloud della PAPubblicati i documenti per classificare dati e servizi e qualificare i servizi delle PA


Prosegue il percorso previsto per l’adozione della Strategia nazionale sul cloud per le pubbliche amministrazioni.

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha predisposto gli atti che definiscono le modalità per la classificazione dei dati e dei servizi pubblici e i requisiti per le tipologie di qualificazione dei servizi cloud della PA.

Gli atti pubblicati fanno seguito al Regolamento per i servizi cloud pubblicato dall’Agenzia per l’Italia Digitale a dicembre 2021.

Leggi la news


Competenze digitaliNasce il Fondo Repubblica Digitale


Il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e il Ministro dell’economia e delle finanze hanno siglato un protocollo d’intesa che definisce le modalità per l’istituzione del Fondo per Repubblica Digitale, il progetto dedicato alle competenze digitali.

Il Fondo sarà alimentato dai versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria, per un importo complessivo previsto di circa 350 milioni di euro.

Leggi la news


Spesa ICT della Pubblica Amministrazione L’Agenzia per l’Italia Digitale ha pubblicato il report sulla spesa ICT delle PA 2021


L’Agenzia per l’Italia Digitale ha pubblicato il report sulla spesa ICT della pubblica amministrazione relativo all’anno 2021.

La ricerca ha coinvolto un gruppo di 74 enti e evidenzia un aumento della spesa ICT delle amministrazioni analizzate pari a 3,7 miliardi nel 2021, in crescita rispetto ai 2,8 miliardi del 2019.

Leggi la news


ConnettivitàAl via il bando del Piano Italia a 1 Giga


È stato pubblicato il Piano “Italia a 1 Giga” con cui vengono messi a disposizione quasi 3,7 miliardi di euro dai fondi del PNRR. Il bando è uno degli interventi della Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga che prevede anche Piani per connettere le scuole e le strutture sanitarie e per promuovere lo sviluppo delle reti 5G. Gli operatori interessati possono presentare le offerte entro il 16 marzo 2022.

Leggi la news


Sanità digitalePubblicata la seconda gara per la Sanità digitale


Consip ha pubblicato la seconda gara di Sanità Digitale che fa parte delle iniziative strategiche realizzate da Consip nell’ambito del Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione.

In coerenza con la Missione 6 del PNRR (“Salute”), le iniziative sulla Sanità Digitale mettono a disposizione delle amministrazioni servizi applicativi e di supporto al processo di trasformazione digitale della Sanità pubblica.

Leggi la news

L'articolo What’s new in Italy on Digital Administration<BR> n.1 – Gennaio 2022 proviene da E-Lex.



L'informatica è politica; la #privacy è politica; il software #opensource e il #whistleblowing sono politica;
la #sovranitàdigitale, il #copyright, il #cyberwarfare e gli #opendata sono politica; la polizia è politica!
E la politica europea È la nostra #politica interna.

➡️ #Blog: informapirata.it
➡️ #Telegram: https://t.me/ppInforma
➡️ #Mastodon: mastodon.uno/@informapirata

reshared this



«ci sono delle cose da non dire mai sulla propria pagina se volete stare tranquilli. Perché raramente il problema è un account #Facebook rubato, ma spesso la divulgazione di informazioni che è meglio non rendere disponibili a tutti.»
Sì, lo sappiamo che lo sapete già, ma ricordarlo non fa male...
giornalenotizie.online/dati-fa…

reshared this



Spid ai minori: le tutele richieste dal Garante privacy Il Garante per la protezione dei dati personali ha individuato le garanzie per l’utilizzo del Sistema pubblico di identità digitale (SPID) da parte dei minori. I ragazzi sopra i quattordici anni...

informapirata ⁂ reshared this.

in reply to Informa Pirata

I ragazzi sopra i quattordici anni potranno dotarsi di un’identità #SPID per accedere ai servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione a loro rivolti.
I più piccoli invece potranno utilizzarlo solo per i servizi online forniti dalle scuole. Saranno i genitori a richiedere lo SPID per loro.

gpdp.it/web/guest/home/docweb/…

#SPID


Bell’Ambiente

Bell’ambiente in Parlamento. Grande afflato, superba unità. Nell’ultimo passaggio, alla Camera dei deputati, 468 voti a favore, 6 astenuti 1 contrario. Ed ecco fatto, la Costituzione è stata riformata.



Privacy Daily – 11 febbraio 2022


USA: un gruppo di parlamentari chiede alle agenzie federali di abbandonare i contratti di riconoscimento facciale con Clearview AI
Riconoscimento facciale
Un gruppo di quattro parlamentari progressisti — Sens. Ed Markey (D-MA) e Jeff Merkley (D-OR) e Reps. Pramila Jayapal (D-WA) e Ayanna Pressley (D-MA) – ha inviato diverse lettere alle agenzie federali chiedendo la fine del’utilizzo del controverso sistema di riconoscimento facciale di Clearview AI. Il Pentagono e il Dipartimento di Giustizia hanno contratti attivi con la controversa compagnia.

theverge.com/2022/2/9/22925094…


TikTok e YouTube condivide i tuoi dati più di qualsiasi altra app di social media e non è chiaro dove, afferma uno studio
392856
Secondo uno studio della società di mobile marketing URL Genius, YouTube e TikTok tengono traccia dei dati personali degli utenti più di qualsiasi altra app di social media. Il documento ha rilevato che YouTube raccoglie principalmente i dati personali per i propri scopi, come il monitoraggio della cronologia delle ricerche online o persino della tua posizione e offrirti annunci pertinenti. TikTok consente principalmente a tracker di terze parti di raccogliere i tuoi dati e da lì è difficile dire cosa accada.

cnbc.com/2022/02/08/tiktok-sha…


Israele: l’indagine rileva che la polizia israeliana ha utilizzato spyware nei confronti di tre persone
392858
L’emittente israeliana Channel 12 ha affermato che in un’indagin, la polizia ha utilizzato lo spyware Pegasus prendendo di mira tre persone. Il primo ministro Bennett ha dichiarato: “Questo strumento e strumenti simili soni importanti nella lotta al terrorismo e alla criminalità grave. Ma non erano concepite per essere destinati al ‘phishing’ diffuso di cittadini israeliani o personaggi pubblici dello Stato di Israele, dobbiamo dunque capire esattamente cosa è successo”.

theguardian.com/world/2022/feb…


guidoscorza.it/privacy-daily-1…

reshared this



Il recepimento della “Direttiva Copyright” – focus sull’art. 17


A seguito dell’emanazione della Direttiva n. 790/2019 (c.d. “Direttiva Copyright”) e del suo recepimento, avvenuto con il d.lgs. 8 novembre 2021, n. 177, l’Italia ha novellato molteplici disposizioni della legge sul diritto d’autore (LDA) al fine di adattarla all’attuale scenario digitale.

Gli Stati membri, tuttavia, sembrano aver adottato un’impostazione non sempre uniforme dell’art.17 della Direttiva Copyright, rubricato “Utilizzo di contenuti protetti da parte di prestatori di servizi di condivisione di contenuti online”, che chiarisce i casi nei quali i prestatori di servizi compiono atti di comunicazione al pubblico, disciplinando altresì il regime di responsabilità che ne deriva.

Preliminarmente è doveroso ricordare, secondo la direttiva e il decreto di recepimento, che i prestatori di servizi sono quei soggetti che consentono il caricamento da parte degli utenti, attraverso le proprie piattaforme di file-sharing, grandi quantità di opere protette dalla LDA, comportandone così la messa a disposizione del pubblico.

Il legislatore comunitario ha, con l’inserimento dell’art.17 della Direttiva Copyright, chiarito, da un lato, il significato di “comunicazione al pubblico”, che si ha nel caso in cui il prestatore di servizi “concede l’accesso al pubblico a opere protette dal diritto d’autore o altri materiali protetti caricati dai suoi utenti”, nonché, dall’altro, disposto che gli stessi prestatori di servizi, nel momento in cui compiono atti di comunicazione al pubblico di opere protette dalla LDA, devono ottenere dai titolari di tali diritti una preventiva licenza.

Nel caso in cui la licenza non sia rilasciata, la Direttiva prevede, al paragrafo quattro dell’articolo 17, che il prestatore di servizi debba adempiere ai seguenti obblighi per essere esente da responsabilità:

  • aver compiuto i massimi sforzi per ottenere un’autorizzazione, e
  • aver compiuto, secondo elevati standard di diligenza professionale di settore, i massimi sforzi per assicurare che non siano disponibili opere e altri materiali specifici per i quali abbiano ricevuto le informazioni pertinenti e necessarie dai titolari dei diritti; e in ogni caso,
  • aver agito tempestivamente, dopo aver ricevuto una segnalazione sufficientemente motivata dai titolari dei diritti, per disabilitare l’accesso o rimuovere dai loro siti web le opere o altri materiali oggetto di segnalazione e aver compiuto i massimi sforzi per impedirne il caricamento in futuro conformemente alla lettera b).

Dopo aver chiarito quali sono gli obblighi che il prestatore di servizi deve adempiere al fine di non essere ritenuto responsabile della pubblicazione di un’opera protetta dalla LDA da parte di un utente privo della relativa autorizzazione, al successivo paragrafo cinque, il legislatore dell’Unione europea indica, alla luce del principio di proporzionalità, quali sono gli elementi che stabiliscono se il prestatore di servizi si è conformato o meno agli obblighi di cui sopra, ossia:

  • la tipologia, il pubblico e la dimensione del servizio e la tipologia di opere o altri materiali caricati dagli utenti del servizio;
  • la disponibilità di strumenti adeguati ed efficaci e il relativo costo per i prestatori di servizi.

Come si evince da quanto esposto, i prestatori di servizi possono non essere responsabili della pubblicazione di contenuti protetti dalla LDA non autorizzati, purché siano rispettate le suddette condizioni.

Allo stesso tempo non viene lasciato privo di tutela il titolare dei diritti che voglia rimuovere il proprio contenuto pubblicato senza apposita licenza.

Infatti, la Direttiva Copyright non ha dimenticato di fornire una tutela ad ampio raggio anche ai titolari dei diritti dei contenuti caricati sulle piattaforme dei prestatori di servizi, imponendo, pertanto, a questi ultimi, di dar vita ad un “meccanismo di reclamo e ricorso celere ed efficace che sia disponibile agli utenti dei loro servizi in merito alla disabilitazione dell’accesso a, o alla rimozione di, specifiche opere o altri materiali da essi caricati”.

Prima dell’entrata in vigore della suddetta normativa, secondo la recente giurisprudenza della Corte di Giustizia – ad esempio, Corte di Giustizia UE, Grande Sezione, 22/06/2021 , n. 682 – i gestori di una piattaforma di condivisione di video o di una piattaforma di hosting e di condivisione di file, per il tramite della quale alcuni utenti mettevano illecitamente a disposizione del pubblico contenuti protetti, non effettuavano una “comunicazione al pubblico” di detti contenuti.

La “comunicazione al pubblico”, infatti, si sarebbe realizzata solo nel caso in cui gli stessi gestori avessero contribuito, al di là della semplice messa a disposizione della piattaforma, a consentire al pubblico l’accesso a siffatti contenuti – astenendosi dal rimuoversi o dal bloccarne immediatamente l’accesso- così integrando una violazione della LDA.

Ulteriore ipotesi di responsabilità si aveva anche nel caso di partecipazione da parte degli stessi gestori alla selezione di contenuti protetti comunicati illecitamente al pubblico tramite le proprie piattaforme, come nel caso della c.d. indicizzazione dei contenuti.

Con il nuovo articolo 17 della Direttiva Copyright, si è stabilito che il prestatore di servizi di condivisione online pone in essere sempre un atto di comunicazione al pubblico ogni volta che concede l’accesso ad opere protette dal diritto d’autore o ad altri contenuti protetti caricati dai suoi utenti, ampliando così il regime di responsabilità degli stessi prestatori di servizi e riconoscendo loro, dunque, una sorta di responsabilità semi-oggettiva qualora non abbiano rispettato le condizioni stabilite dall’art. 17 della Direttiva Copyright.

Daniele Lo Iudice

L'articolo Il recepimento della “Direttiva Copyright” – focus sull’art. 17 proviene da E-Lex.



What’s new in Italy on Digital Administration n.1 – Febbraio 2022


Cloud della PAPubblicati i documenti per classificare dati e servizi e qualificare i servizi delle PA


Prosegue il percorso previsto per l’adozione della Strategia nazionale sul cloud per le pubbliche amministrazioni.

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha predisposto gli atti che definiscono le modalità per la classificazione dei dati e dei servizi pubblici e i requisiti per le tipologie di qualificazione dei servizi cloud della PA.

Gli atti pubblicati fanno seguito al Regolamento per i servizi cloud pubblicato dall’Agenzia per l’Italia Digitale a dicembre 2021.

Leggi la news


Competenze digitaliNasce il Fondo Repubblica Digitale


Il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e il Ministro dell’economia e delle finanze hanno siglato un protocollo d’intesa che definisce le modalità per l’istituzione del Fondo per Repubblica Digitale, il progetto dedicato alle competenze digitali.

Il Fondo sarà alimentato dai versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria, per un importo complessivo previsto di circa 350 milioni di euro.

Leggi la news


Spesa ICT della Pubblica Amministrazione L’Agenzia per l’Italia Digitale ha pubblicato il report sulla spesa ICT delle PA 2021


L’Agenzia per l’Italia Digitale ha pubblicato il report sulla spesa ICT della pubblica amministrazione relativo all’anno 2021.

La ricerca ha coinvolto un gruppo di 74 enti e evidenzia un aumento della spesa ICT delle amministrazioni analizzate pari a 3,7 miliardi nel 2021, in crescita rispetto ai 2,8 miliardi del 2019.

Leggi la news


ConnettivitàAl via il bando del Piano Italia a 1 Giga


È stato pubblicato il Piano “Italia a 1 Giga” con cui vengono messi a disposizione quasi 3,7 miliardi di euro dai fondi del PNRR. Il bando è uno degli interventi della Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga che prevede anche Piani per connettere le scuole e le strutture sanitarie e per promuovere lo sviluppo delle reti 5G. Gli operatori interessati possono presentare le offerte entro il 16 marzo 2022.

Leggi la news


Sanità digitalePubblicata la seconda gara per la Sanità digitale


Consip ha pubblicato la seconda gara di Sanità Digitale che fa parte delle iniziative strategiche realizzate da Consip nell’ambito del Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione.

In coerenza con la Missione 6 del PNRR (“Salute”), le iniziative sulla Sanità Digitale mettono a disposizione delle amministrazioni servizi applicativi e di supporto al processo di trasformazione digitale della Sanità pubblica.

Leggi la news

L'articolo What’s new in Italy on Digital Administration<BR> n.1 – Febbraio 2022 proviene da E-Lex.



Un giorno noi poverelli saremo costretti a riprendere in mano la Bicicletta per poterci spostare (lavoro, tempo libero ecc) e sarà proprio in quel momento che i Benzinai cominceranno a vedere lo Spettro della Fame..🤬



Nella puntata odierna è ospite ancora l’ing. Marco d’Ucria, esperto progettista di reti di telecomunicazioni e di cybersecurity, con una consolidata esperienza lavorativa in Italia e all’astore, con le più importanti aziende di telecomunicazioni.


INTERRUZIONE ENERGIA ELETTRICA VENERDI’ 11 FEBBRAIO DALLE 9 ALLE 17 IN ALCUNE VIE  Enel Energia ci ha informato che venerdì 11 febbraio ci sarà un’interruzione di energia elettrica in alcune vie del nostro Comune.


Audizione del Garante per la protezione dei dati personali nell'ambito dell'esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge n. 1 del 2022: Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore (C. 3434 Governo)


10 febbraio, il “Giorno del ricordo” per le vittime delle foibe

Per conservare e rinnovare la memoria della strage delle foibe, dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, il Comune di Tivoli aderisce al “Giorno del ricordo”, ricorrenza che cade annualmente il 10 febbraio.



Privacy Daily – 10 febbraio 2022


A che punto siamo sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale?
389784
Ad aprile dello scorso anno, la Commissione Europea ha pubblicato la sua proposta per regolamentare l’Intelligenza Artificiale.

iapp.org/news/a/inside-the-eus…


Israele indaga sui rapporti di sorveglianza della polizia
389786
Il governo israeliano istituirà una commissione d’inchiesta per esaminare i rapporti secondo cui la polizia ha utilizzato spyware creato dal gruppo NSO per hackerare i telefoni di personaggi pubblici israeliani senza autorizzazione.

bbc.com/news/world-middle-east…


Colombia: novità in arrivo dall’Autorità di protezione dati
389788
Con decreto nazionale è stata modificata la struttura della Soprintendenza dell’Industria e del Commercio, l’autorità per la protezione dei dati personali in Colombia.

iapp.org/news/a/nueva-estructu…


guidoscorza.it/privacy-daily-1…






Possono essere inoltrate al Comune di Tivoli le domande finalizzate alla concessione di un contributo per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici privati già esistenti, ove risiedano cittadini diversamente abili con …


Twitter-funded Bluesky is now a Public Benefit LLC


submitted by publictech to fediverse
1 points | 0 comments
blueskyweb.org/blog/2-7-2022-o…

The many existing decentralized social networks that currently make up the ecosystem can be categorized into federated and p2p architectures. Our approach will be to combine the best of both worlds by integrating the portability of self-certifying protocols with the user-friendliness of delegated hosting, so users don’t have to run their own infrastructure and developers can build performant apps. Moderation is an important part of any online social forum, which is why we will proactively build tooling for reputation and moderation systems that are transparent, opt-in, and multi-layered, as well as create frameworks for others to build such tooling. We’re building on existing protocols and technologies but are not committed to any stack in its entirety. We see use cases for blockchains, but Bluesky is not a blockchain, and we believe the adoption of social web protocols should be independent of any blockchain.

Our current focus is on building and releasing a prototype that illustrates our approach.





La Asl Roma 5 ha comunicato che da lunedì 31 gennaio a ieri, domenica 6 febbraio, ci sono stati 623 nuovi casi positivi al Covid-19 a Tivoli. Il totale delle persone attualmente positive al Covid-19 nella Città di Tivoli è di 1512.


Lottizzazione Nathan, la decisione del Tribunale: nessun risarcimento è dovuto dal Comune di Tivoli alla Società costruttrice; il competente Ufficio comunale, prima di rilasciare eventuali autorizzazioni a costruire, ne verifichi la pericolosità per …


Shutting down Facebook and Instagram in Europe? MEP Patrick Breyer fears the EU Commission could buckle


The US tech company Meta has threatened to take its digital services Facebook and Instagram offline in the EU if the EU does not allow the company to transfer personal user data and profiles to the US. Meta uses these personality profiles it collects on all users to target them with surveillance-based advertising and paid messages.

Pirate Party MEP Patrick Breyer, LIBE Committee‘s rapporteur for opinion on the Digital Services Act and digital freedom fighter, comments:

“After repeated defeats in court – most recently with the ‘PrivacyShield’ scheme – the EU Commission wants to conclude yet another agreement to extradite our data to the US, where it will be intercepted by the NSA. It is to be feared that the Commission will buckle under the threats of the industry, although such a data agreement would possibly fail again in the courts in view of the continued NSA surveillance mania revealed by Snowden.

Given Meta’s profits in Europe, I would rule out that the company will carry out its threat. At any rate, a withdrawal of the surveillance colossus from Europe would be welcome, because it would finally give better competitors a real chance. In the framework of the planned Digital Markets Act, we are fighting to end our dependence on corporations like Meta by means of interoperability in order to give users a real choice.“


patrick-breyer.de/en/shutting-…



AGGIORNAMENTO COVID 19 DEL 4 FEBBRAIOLa Asl Roma 5 ha comunicato che da sabato 29 gennaio ad oggi venerdì 4  febbraio ci sono stati 1163 nuovi casi positivi al Covid 19 a Guidonia  Montecelio.


Con la presente si rende noto che per consentire il collegamento di una nuova condotta idrica, si rende necessario sospendere l’erogazione del flusso idrico dalle ore 22:00 di mercoledì 09 febbraio alle ore 06:00 di giovedì 10 febbraio 2022, alle u…


DAL 1 FEBBRAIO GREEN PASS BASE PER ACCEDERE AGLI UFFICI COMUNALISi ricorda che, come da Dpcm dello scorso 21 gennaio, a partire da  martedì 1 Febbraio, è obbligatorio esibire il Green Pass base,  ottenuto tramite vaccinazione, guarigione o tampone ra…




Come ti sfrutto facendoti divertire

«Innanzitutto, scrive, c’è la strategia “make-it-fun” – rendi divertente l’attività. Bisogna associare all’attività incentivi immediati – mini-obiettivi. Quando la persona raggiunge l’obiettivo, il regolatore (che di solito è una macchina) eroga un token o un cookie (un biscottino).

In questo modo, scrive Fishbach, l’attenzione della persona viene deviata dall’attività vera e propria verso la gratificazione (il biscottino). Il fine diventa la gratificazione, mentre l’attività vera e propria diventa il mezzo per realizzarla.

Fishbach, esperta psicologa, non si avventura, come avrebbe fatto Zizek, in una analisi del profondo. Si limita a dire che gli incentivi sfruttano il bisogno immediato di gratificazione, soddisfano un desiderio crescente (ma minuscolo) con dosi minime e ripetute di biscotti e zuccherini, creando una dipendenza che attiva il desiderio alla sola vista del biscotto.»

L'articolo Come ti sfrutto facendoti divertire su Contropiano.



Il realismo capitalista e la costruzione dell'uomo economico


«Tutta una serie di misure e politiche neoliberali, come ad esempio la liberalizzazione dei servizi, la precarizzazione del mondo del lavoro, la programmazione per obiettivi nella Pubblica Amministrazione, l’aziendalizzazione della sanità e della scuola, sono funzionali proprio a creare situazioni di scarsità e di libera concorrenza che costringono i soggetti a pensare ed agire in termini calcolanti e competitivi, pena la sconfitta nella competizione, la disoccupazione e quindi il fallimento esistenziale.
Le generazioni più giovani, oggi, sono nate e cresciute nella società di mercato, e ne hanno introiettato pienamente i meccanismi essendosi formati entro i suoi meccanismi disciplinari: l’esempio più lampante sono i social network, Instagram su tutti, in cui la competizione sui like e la ricerca di successo e celebrità sulla base del meccanismo di influencing costruiscono quotidianamente tanti piccoli “imprenditori di se stessi”.
Come diceva Margareth Thatcher, “l’economia è il mezzo, ma l’obiettivo sono le anime”.»

lacittadifedora.it/il-realismo…



AGGIORNAMENTO COVID 19 DEL 28 GENNAIOLa Asl Roma 5 ha comunicato che da sabato 22 ad oggi venerdì 28  gennaio ci sono stati 1833 nuovi casi positivi al Covid 19 a Guidonia  Montecelio.