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Russia: potenza aerea svanita o sopravvalutata?


Le forze aerospaziali russe (VKS) non sono state in grado di dimostrare la loro potenza. Le cause principali sono i problemi strutturali e le sfide che il VKS ha affrontato per anni

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Borsa: canapa, chiusura negativa per Canada e positiva per gli USA


Le due principali piazze borsistiche mondiali nel settore della produzione, trattamento e commercializzazione della canapa, ovvero Canada e USA, questa settimana chiudono con valori esattamente opposti rispetto alla chiusura della settimana precedente, infatti, la Borsa canadese chiude in rosso mentre quella americana chiude in positivo, proprio con valori inter-scambiati, rispetto alla settimana scorsa. Tutto ciò […]

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Liz Truss la lattuga, e chi verrà


Dopo le dimissioni della premier, la leadership dei conservatori è in un vicolo cieco: per stabilizzare la situazione finanziaria si dovrebbe far largo a un centrista. Ma emarginare i membri più duri del partito potrebbe provocare un contraccolpo che paralizza i conservatori

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Australia: parte la sperimentazione sulla cannabis medica per i bambini


Uno studio pilota sull’uso della cannabis terapeutica in bambini e adolescenti sottoposti a cure palliative per patologie non cancerose prenderà il via quest’anno in Australia.Lo studio coinvolge 10 partecipanti di età compresa tra i sei mesi e i 21 anni che ricevono cure nell’ambito del Victorian Paediatric Palliative Care Program e che presentano sintomi che […]

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The MED This Week newsletter provides expert analysis and informed comments on the MENA region’s most significant issues and trends.


#PNRRIstruzione, quanto ne sai?
Oggi nella rubrica del venerdì, approfondiamo insieme la linea d’investimento del #PNRR per il potenziamento degli spazi per le mense.

Qui tutte le informazioni ▶️ pnrr.istruzione.it/infrastrutt…

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Investitura


S’approssima l’investitura S’approssima l’investitura. Una volta ricevuto il mandato presidenziale i tempi si faranno veloci. Vedremo presto la composizione del nuovo governo, sapremo quale via l’onorevole Meloni avrà deciso d’imboccare. Una cosa la sappi

S’approssima l’investitura


S’approssima l’investitura. Una volta ricevuto il mandato presidenziale i tempi si faranno veloci. Vedremo presto la composizione del nuovo governo, sapremo quale via l’onorevole Meloni avrà deciso d’imboccare. Una cosa la sappiamo già: Silvio Berlusconi andò per indebolire ed è stato demolito.

L’ha anche favorita: la destra non ha una buona tradizione europeista e anche nell’atlantismo vedeva l’opposto del nazionalismo, sicché poteva anche starci che taluno si proponesse di fare da garante della nostra collocazione internazionale, ma – a parte che l’aggressione russa all’Ucraina, complice la netta posizione polacca, aveva indotto la destra a plaudire l’europeismo atlantista del governo Draghi – le sparate di Berlusconi hanno reso possibili queste parole di Meloni: «L’Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica».

Semmai è Meloni che potrà garantire per Berlusconi, che le ha fatto un gran favore. Molti sono sinceramente convinti che Meloni abbia ricevuto dagli elettori il mandato a governare e che sia stata premiata per la sua coerenza. Le cose stanno in modo diverso, il che è rilevante per provare a intravedere il futuro, non per rimestare il passato. La coalizione di destra ha incassato la maggioranza relativa dei voti e quella assoluta degli eletti.

Secondo le cose che essi stessi dissero (chi prenderà più vo-ti sarà il capo), il mandato a governare lo ha ricevuto una coalizione nella quale Meloni ha avuto il mandato a guidarla. Purtroppo, però, la coalizione era falsa, era un cartello elettorale e questo crea e creerà problemi. La coerenza è certificata dall’essere stata costantemente all’opposizione, per tutta la scorsa legislatura, mentre in passato non solo è stata in partiti che si candidarono in coalizioni (altrettanto false) che poi provvidero a distruggere, ma fu anche ministro.

E se anche restiamo alla sola scorsa legislatura, non è confutabile che sia stata costantemente alleata con chi si trovava al governo: prima alleata della Lega, stando all’opposizione con Forza Italia, poi alleata di Lega e Forza Italia, stando all’opposizione degli altri due. Variopinta, come coerenza. Le alleanze, si dice, sono solo il frutto di questo (anche del precedente e di quello prima ancora, tutte furbate mal riuscite) sistema elettorale.

Vero, ma allora coerenza vorrebbe che lo si cambiasse. In fretta, che non si sa mai e visto che già esponenti di Fratelli d’Italia hanno evocato possibili elezioni anticipate. La storia d’Italia e le origini della destra, in era repubblicana, inducono a chiedere di fare i conti con il passato fascista. Son conti seri, ma anche in questo caso le parole di Meloni sono state nette il 16 ottobre, ricorrenza del rastrellamento degli ebrei romani (1943).

Una volta al governo i conti andranno fatti con il passato assai più recente, con l’antieuropeismo mascherato da comunitarismo di nazionalismi, con la demonizzazione dei mercati, con il dileggio dei vincoli di bilancio e degli impegni sottoscritti dall’Italia. Meloni ha già iniziato questo cammino, ma le parole attendono i fatti. E non sarà facile.

Questa, comunque, è la sfida che farà la differenza fra una fiammata (in tutti i sensi) demagogica – con il solito premio a chi critica e si oppone – e una diversa pagina della nostra storia democratica. Pagina che sarà aperta ove Meloni si dimostri in grado di interpretare il ruolo della destra di governo in un Paese che ovviamente resta democratico, ma non meno fermamente nell’Unione europea (si chiama così) e nella comunità atlantica.

Per riuscirci dovrà scegliere se prediligere l’essere federatrice delle destre, come fece Berlusconi, o iniziatrice di una nuova stagione, che dismesse le dighe ideologiche non ha timori nell’affrontare le diversità programmatiche e ideali. Prosaicamente si tratta di vedere se cercherà i voti di maggioranza nell’ombra parlamentare o proverà a rivolgersi alla maggioranza degli italiani in piena luce. La scalata è compiuta, inizia la salita.

La Ragione

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La peggior guerra del mondo che non stai guardando è in Etiopia


Mentre gli occhi del mondo sono puntati sulla guerra in Ucraina e sul fatto che Vladimir Putin sia abbastanza folle da usare armi nucleari, un’altra…

Mentre gli occhi del mondo sono puntati sulla guerra in Ucraina e sul fatto che Vladimir Putin sia abbastanza folle da usare armi nucleari, un’altra guerra imperversa per lo più invisibile a circa 3.000 miglia di distanza in Etiopia.

La guerra è incentrata nella regione settentrionale del Tigray, dove un conflitto politico di lunga data tra il governo etiope e il Fronte di liberazione del popolo del Tigray (TPLF) è diventato violento nel 2020. La regione è stata per la maggior parte del tempo sotto un blocco quasi totale da allora, tagliato fuori dagli aiuti umanitari, dall’elettricità, dalle telecomunicazioni e dalle banche, lasciando 5,3 milioni di civili in gravi difficoltà. La rinnovata offensiva del governo etiope ha ulteriormente intensificato la crisi.

È difficile stimare con precisione i morti mentre la guerra continua, ma le migliori stime disponibili suggeriscono che almeno mezzo milione di persone sono morte finora per violenza diretta, fame e mancanza di accesso all’assistenza sanitaria. La fame sembra essere una caratteristica piuttosto che un bug nel piano di battaglia del governo. Stime più recenti suggeriscono che questo numero sia morto solo in combattimento , portando forse le morti complessive più vicino a un milione.

Per dirla in prospettiva, le Nazioni Unite stimano che finora in Ucraina siano stati uccisi circa 6.000 civili e le stime indicano decine di migliaia di morti militari. Anche se queste stime sono basse, i migliori numeri disponibili suggeriscono che la scala dei decessi in Etiopia supera di molte volte quella in Ucraina. Eppure l’Etiopia ha ricevuto una piccola parte dell’attenzione, sia dai politici che dai media.

Gli Stati Uniti e altri devono adottare un approccio più diretto prima che si realizzino le peggiori paure del popolo tigrino.

Questi timori includono un genocidio del popolo del Tigray. In risposta all’ultima offensiva, le Nazioni Unite, l’Unione Africana, gli Stati Uniti e altri paesi hanno chiesto a tutte le parti di cessare le ostilità. Ma gli appelli generici affinché tutti smettano di combattere e il silenzio diplomatico dietro le quinte che è stato l’approccio preferito finora sono una risposta tristemente inadeguata .

Le autorità del Tigrino hanno indicato che avrebbero rispettato un cessate il fuoco, ma i funzionari del governo etiope hanno invece raddoppiato le proprie forze per criticare i “mali” del suo nemico. Nel frattempo, secondo quanto riferito, il governo etiope ha lanciato volantini in Tigray affermando che chiunque fosse rimasto indietro sarebbe considerato un combattente, sollevando chiare preoccupazioni sul fatto che tutti i tigriani, un gruppo etnico distinto, sarebbero stati presi di mira in un assalto.

Fonti dell’area affermano che le forze etiopi ed eritree (i loro alleati) sono state incaricate di uccidere tre tigriani ciascuna, inclusi anziani e bambini, e che gli arti e i teschi delle vittime sono in mostra.

Queste storie non sono verificate data la mancanza di accesso umanitario e mediatico alla regione. Ma dato il linguaggio e le azioni dell’Etiopia finora, insieme al bilancio delle vittime e alle atrocità già commesse, ci sono poche ragioni per non prenderle sul serio.

Il ruolo dell’Eritrea ha complicato anche gli sforzi per raggiungere una pace, poiché pochi paesi hanno una leva per influenzare le sue azioni e il TPLF è il suo nemico giurato. Non vi è alcuna garanzia che l’Eritrea smetterà di combattere anche se il governo etiope si presenta al tavolo.

Sebbene sia vero che tutte le parti hanno commesso abusi, la portata è difficilmente paragonabile, con l’Etiopia e l’Eritrea che hanno commesso la parte del leone della violenza sfrenata e del danno contro i civili durante il conflitto. Quando una parte ha questo livello di responsabilità per il conflitto e la sofferenza continui, coloro che esercitano un’influenza devono parlare chiaramente e direttamente contro di essa.

In questa fase, la pace sembra un tiro lungo, ma ciò non giustifica gli sforzi inadeguati finora compiuti.

Gli Stati Uniti e le Nazioni Unite sono spesso restii a invitare alla critica chiamando in causa direttamente i governi in gioco per atti violenti contro il proprio popolo quando quegli stessi governi sono amici e partner, come lo è l’Etiopia.


Probabilmente non porrà fine alla guerra, ma questa è una scusa debole per non sforzarsi di più. Il popolo innocente del Tigray merita riconoscimento e c’è la possibilità che tale pressione internazionale, in combinazione con scelte politiche che riducono il sostegno dell’Etiopia, attraverso istituzioni internazionali e singoli paesi allo stesso modo, possa influenzare il percorso scelto dal primo ministro Abiy Ahmed.

Chiamare le atrocità per quello che sono farebbe almeno allarmare l’Etiopia e l’Eritrea che il mondo sta guardando, e alla fine il lungo braccio della giustizia internazionale potrebbe prevalere. Dopotutto, i criminali in Ruanda, nell’ex Jugoslavia e in Sierra Leone, solo per citarne alcuni, hanno dovuto affrontare la giustizia.

Dopotutto, i criminali in Ruanda, nell’ex Jugoslavia e in Sierra Leone, solo per citarne alcuni, hanno dovuto affrontare la giustizia.


Dobbiamo smettere di rifuggire da conversazioni scomode quando sono in gioco così tante vite. Se la leva USA è inadeguata, dovremmo esercitare pressioni sui paesi che armano e sostengono l’Etiopia e l’Eritrea, e le istituzioni finanziarie internazionali come la Banca Mondiale che tengono a galla il paese mentre la sua economia vacilla.

Il tempo della diplomazia tranquilla è finito. Il tempo dell’allarme è passato da tempo. Facendo eco a ciò che abbiamo sentito ripetutamente sulla difficile situazione dell’Ucraina: se l’Etiopia smette di combattere, la guerra finisce, ma se il Tigray smette di combattere, in assenza di un controllo internazionale e di un processo di pace inclusivo, il popolo impoverito del Tigray potrebbe invece finire.

se l’Etiopia smette di combattere, la guerra finisce, ma se il Tigray smette di combattere, in assenza di un controllo internazionale e di un processo di pace inclusivo, il popolo impoverito del Tigray potrebbe invece finire.


Autore: Elizabeth Shackelford è una ricercatrice senior sulla politica estera degli Stati Uniti presso il Chicago Council on Global Affairs. In precedenza era una diplomatica statunitense ed è l’autrice di “The Dissent Channel: American Diplomacy in a Dihonest Age”.


FONTE: chicagotribune.com/opinion/com…


tommasin.org/blog/2022-10-21/l…

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Al via l’aggiornamento del Piano Nazionale Scuola Digitale. Ieri l'annuncio in occasione dell'inaugurazione di Fiera Didacta in Sicilia.

Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.



L’autorità francese per la protezione dei dati, la Commission nationale de l’informatique et des libertés, ha deciso una sanzione di 20milioni di euro a Clearview AI rilevando violazioni del regolamento generale dell’UE sulla protezione dei dati. La CNIL ha avviato un’indagine su un reclamo riguardante il database di riconoscimento facciale di Clearview e le pratiche di elaborazione dei dati nel maggio 2021. L’autorità di regolamentazione ha emesso un avviso formale per porre rimedio a presunte violazioni nel novembre 2021 cui Clearview non ha risposto. Con la sanzione, la #CNIL ha anche ordinato a #Clearview di interrompere le attività di trattamento e di cancellare i dati precedentemente raccolti associati a violazioni del #GDPR.

cnil.fr/en/facial-recognition-…

(segnalato nella newsletter di Guido #Scorza)

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Le democrazie liberali nello spazio digitale – leri la damnatio memoriae, oggi l’obbligo del ricordo


Relatori Sen. Francesco Paolo Sisto Prof. Giorgio Spangher Prof. Giulio Illuminati Dott. Angelantonio Racanelli Modera Dott. Andrea Davola L'articolo Le democrazie liberali nello spazio digitale – leri la damnatio memoriae, oggi l’obbligo del ricordo pro

Relatori

  • Sen. Francesco Paolo Sisto
  • Prof. Giorgio Spangher
  • Prof. Giulio Illuminati
  • Dott. Angelantonio Racanelli

Modera Dott. Andrea Davola

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Le democrazie liberali nello spazio digitale – leri la damnatio memoriae, oggi l’obbligo del ricordo


Relatori Sen. Francesco Paolo Sisto Prof. Giorgio Spangher Prof. Giulio Illuminati Dott. Angelantonio Racanelli Modera Dott. Andrea Davola L'articolo Le democrazie liberali nello spazio digitale – leri la damnatio memoriae, oggi l’obbligo del ricordo pro

Relatori

  • Sen. Francesco Paolo Sisto
  • Prof. Giorgio Spangher
  • Prof. Giulio Illuminati
  • Dott. Angelantonio Racanelli

Modera Dott. Andrea Davola

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Tre strade


Non solo caciara Parla a ragion veduta, il problema è il punto di caduta. Silvio Berlusconi non ha perso il controllo della favella, la usa appositamente per fare del governo nascente una politica morente. Il baricentro del centrodestra si è vistosamente

Non solo caciara


Parla a ragion veduta, il problema è il punto di caduta. Silvio Berlusconi non ha perso il controllo della favella, la usa appositamente per fare del governo nascente una politica morente. Il baricentro del centrodestra si è vistosamente spostato a destra e chi ne è stato l’artefice preferisce vederlo cadente piuttosto che pensarsi perdente.

Se dovesse ottenere quel che pubblicamente chiede ne deriverebbe che Giorgia Meloni ha vinto le elezioni e perso il governo. Se non dovesse ottenerlo sarebbe comunque pronto a votare la fiducia, avendone ottenuto l’indebolimento. E siccome ho l’impressione che questa roba politicante interessi poco a pochissimi, vediamone i risvolti e quel che comporta per l’Italia.

A parte la squadra di governo, dove ha comunque poche carte di valore da spendere, Berlusconi ha scelto di aprire il fronte Putin. Un gesto generoso, che toglie ogni dubbio sulla penetrazione russa in Italia e sulla necessità di bonificarla. Parole che nel loro essere vere sono anche significative: se è vero (ed è vero, ci si ricordi di Pratica di Mare, 2002) che Putin era pronto a fraternizzare o addirittura entrare nella Nato, ne deriva che è un to-tale bugiardo ad accampare fra le cause della guerra il suo allargamento a Est, tanto più che era precedente.

Ma anche questo conta poco, perché lo scopo di quelle parole è far capire agli interlocutori esterni all’Italia che o il garante della nostra collocazione internazionale lo fa lui, Berlusconi, o non fidatevi di Meloni (che, osserviamo, tiene il punto e si difende bene), perché tanto la metto in crisi quando voglio. Il messaggio è chiaro. E il tema scelto, l’Ucraina, segna un punto non mediabile e di non ritorno, tanto da mettere in dubbio la permanenza nel Partito Popolare Europeo.

Il risultato di tale azione è che per fronteggiare il fronte berlusconiano il futuro presidente del Consiglio lascia sguarnito il fronte Lega. O, se preferite, Salvini, scelto come migliore alleato. Il quale s’è bruciato le terga, con i russi. Una cosa è che parli Fontana, ripetendo la sciocchezza secondo la quale le sanzioni danneggiano più noi che la Russia, altra che la Lega prenda la patente di filiale russa.

Quindi giocherà sul campo delle pensioni (da regalare) e degli aiuti (da elargire). Nessuno potrà dirgli che è una novità, perché 30 miliardi di maggiori debiti li chiedeva già in campagna elettorale. Se Meloni dovesse accedere a questa dottrina (che rifiutava) pur di reggere il fronte berlusconiano, il governo sarebbe cotto dopo un mese, in occasione della legge di bilancio.

Senza contare gli sghignazzi globali per avere usato i putinofili per arginare il putinissimo. Quindi Meloni ha tre possibilità. La prima consiste nell’attenersi all’articolo 92 della Costituzione, approfittando del potere che le consegna: riceve l’incarico, porta al Colle una lista che ritiene la migliore, giurano e vanno in Parlamento. Se gli altri del centrodestra, oramai destrizzato, hanno da ridire, lo facciano ora o si tolgano da torno.

La seconda prevede che al Colle vada non con la lista migliore ma con quella più conveniente, cedendo più ai leghisti che ai forzitalioti, sicché indebolendosi notevolmente e affrontando la navigazione parlamentare senza scialuppe di salvataggio. Modello elezione di La Russa.

La terza è far saltare il banco e puntare alle elezioni a marzo, con il Quirinale che, nel frattempo, potrebbe affidare il governo a Daniele Franco, per la legge di bilancio.

In tutti e tre i casi l’Italia si trova pericolosamente esposta sul fianco della politica estera e su quello della politica di bilancio. Due punti nevralgici e deboli. Tutto questo per avere voluto negare la fraudolenta falsità delle due coalizioni. Con quella destra che mostra al sole le sue profondissime divisioni e quella sinistra divenuta superflua, ma il cui silenzio tombale – non a caso rotto da sussulti (sbagliati) sulle foto dei defunti – ne descrive adeguatamente la condizione.

Molti italiani dicono: abbiamo votato. Certo, ma dei falsi. E si vede. Attenzione però, perché peso internazionale, sicurezza, argine alle speculazioni e crescita delle esportazioni si tengono fra loro. E incidono sulle tasche e sul futuro.

La Ragione

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Fr.#12 / Crisi isteriche e ambientali


Nel frammento di oggi: nelle Marche un uomo sfonda una vetrina per riprendersi i suoi dati / Zaia propone sorveglianza di massa sulle Dolomiti / Aggiornamenti su Milano / Meme e citazione del giorno.

Accesso ai dati, sì ma non così!


La Nuova Riviera riporta una notizia di cronaca peculiare: un uomo ha sfondato la vetrina di un negozio di telefonia per riprendersi i dati che questi, pare, gli avrebbero rubato. I nostri prodi carabinieri lo hanno prontamente bloccato e purtroppo l’uomo non è riuscito a recuperare i suoi dati.

Sono abbastanza sicuro che sia stato uno di voi. Però ragazzi, non è questo il modo migliore per esercitare il diritto di accesso previsto dalla normativa privacy. Nella maggior parte dei casi è sufficiente un’email. Una PEC dell’amico avvocato, se proprio volete. So bene quanto possa essere fastidioso perdere il controllo dei propri dati e temere che questi possano essere usati contro di noi, però dai - non esagerate, mi raccomando.

Se proprio avete della rabbia repressa, sfruttatela nel modo giusto; magari incazzandovi (pacificamente, eh) con Luca Zaia.

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Zaia e la sorveglianza di massa sulle Dolomiti


Direttamente dal Veneto arriva una notizia che potrebbe scatenare diverse crisi isteriche, a buona ragione.

Luca Zaia ha annunciato oggi che dal 2024 i passi del Pordoi, Campolongo, Gardena e Sella saranno accessibili e raggiungibili solo previa prenotazione online su una piattaforma pubblica non meglio specificata, e soltanto in caso di parcheggi disponibili. In pratica una ZTL montana.

La motivazione è, chiaramente, ambientale. Forse l’idea è di limitare artificialmente il passaggio di automobili, legando il numero massimo ai parcheggi disponibili. Premesso che una persona potrebbe avere interesse a transitare in quei passi senza doversi necessariamente fermare, vogliamo parlare dell’idea in sé?

Se la motivazione fosse stata davvero quella di limitare l’intasamento dei passi per il parcheggio, sarebbe stato sufficiente prevedere un contatore online dei parcheggi disponibili, con cartellonistica elettronica posizionata a debita distanza, così da informare in tempo reale gli automobilisti sulla disponibilità di posti auto.

Invece no. Lo Stato come al solito preferisce la soluzione più invasiva; preferisce la sorveglianza di massa. Preferisce creare un sistema che oltre a trattare dati personali su larga scala permette agevolmente di correlare dati come l’identità della persona fisica, l’itinerario, l’automobile e tutta un’altra serie di dati e metadati tipicamente elaborati dagli applicativi web, come informazioni sul dispositivo usato, cookies, e molto altro.

Purtroppo l’agenda climatica sarà sempre più usata come pretesto per instaurare meccanismi di controllo sociale totalitari, che assumeranno le forme più diverse: controllo degli spostamenti, economia comportamentale, sorveglianza delle transazioni, social scoring…

Lo abbiamo visto già a Milano con il progetto Move-In e con le proposte assurde (che però verranno attuate) dei Fridays for Future e del World Economic Forum. Per chi non sapesse di cosa sto parlando, qui c’è l’articolo di riferimento.

Immagine/fotoPrivacy Chronicles

Agenda climatica? Sorveglianza e controllo, una distopia eco(in)sostenibile

L’agenda comun…ehm - climatica - è ormai a pieno regime, e purtroppo si porta dietro un tale carico di sorveglianza di massa e controllo sociale che anche i meno sensibili tra voi dovrebbero, forse, iniziare a preoccuparsi. I segnali, convergenti tra loro, sono ovunque - anche se sparpagliati e apparentemente separati l’uno dall’altro…
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Un aggiornamento sul progetto Move-In di Milano


Il progetto Move-In è iniziato da soli 20 giorni e già ci sono numerosi problemi. Pare infatti che la Regione abbia vietato l’ingresso in Area B anche alle automobili e mezzi di trasporto che hanno già aderito al programma Move-In.

I poveri milanesi che hanno supinamente accettato di essere tracciati h24 dal Comune e pagato per il privilegio di circolare in Area B, non potranno comunque farlo. Spiace.

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Come anticipato, la tutela dell’ambiente è soltanto una facile e stupida scusa. Lo mostrano i dati di questi giorni: nonostante le limitazioni, nonostante la scatola nera e la sorveglianza di massa, lo smog non scende! Strano eh?

Ma se allora lo smog non scende, non bisognerebbe forse bussare a Sala e chiedere di rimuovere un sistema tanto assurdo e liberticida, quanto inutile?

C’è anche un’altra questione su cui riflettevo in questi giorni: le ambulanze e mezzi di soccorso “inquinanti” sono esclusi dal divieto di ingresso in Area B, a patto però che siano registrati sul portale. Dalle FAQ del Comune non sono riuscito a capire la finalità di questo trattamento di dati, e se sussiste comunque l’obbligo di installazione della scatola nera (altrimenti a cosa serve la registrazione?).

Tuttavia, se fossero obbligati a installare la scatola nera, ci sarebbe un evidente problema di privacy: il tragitto delle ambulanze mostra l’ubicazione, l’orario e la data degli interventi. In pratica, mostra esattamente chi, come e quando è stato soccorso. L’amministrazione comunale avrebbe dati da cui potrebbe facilmente inferire informazioni relative alla salute di specifici cittadini milanesi.

C’è poi un altro aspetto da considerare. Le persone che per esigenze di salute decidessero di violare il divieto di accesso in Area B, transitando con veicoli vietati, sarebbero soggette a sanzione - salvo registrarsi entro le 24 ore successive sulla piattaforma.

Il ricatto qui è evidente: se non accetti di essere schedato sulla piattaforma ti sanziono, anche se sei entrato in Area B per andare al pronto soccorso. Ancora una volta, a che serve tutto questo?

Insomma, dal Veneto alla Lombardia, è evidente la totale isteria ambientale.

Meme del giorno


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Citazione del giorno

Freedom is indivisible. As soon as one starts to restrict it, one enters upon a decline on which it is difficult to stop.
Ludwig von Mises

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privacychronicles.substack.com…




Attack on net neutrality: EU Commission remains stubborn


In their response to an open letter sent by 54 Members of the European Parliament to the EU Commission in July, the responsible … https://www.patrick-breyer.de/wp-content/uploads/2022/10/Reply-to-letter-from-MEPs-of-12-July-2022.pdf https://www.patrick-b

In their response to an open letter sent by 54 Members of the European Parliament to the EU Commission in July, the responsible EU Commissioners Margrethe Vestager and Thierry Breton claim that the potential introduction of access charges for Internet providers would have nothing to do with net neutrality. They announce their intention to pursue the idea.

According to EU Commissioners Vestager and Breton, internet access providers could be allowed to require payments from online platforms in the future. In their letter of protest to the Commission, MEPs had stressed that the Commission’s plans would be a disastrous return to the former telephony market, where telecom companies exploited their monopolies to make communication expensive. “We call on you to adopt a better strategy to promote connectivity in Europe,” the MEPs’ letter said. The signatories included liberal Claudia Gamon, Internal Market Committee (IMCO) chairwoman Anna Cavazzini (Greens/EFA), Tiemo Wölken (S&D), Cornelia Ernst (Die Linke) and Patrick Breyer of the Pirate Party.

MEP Patrick Breyer, one of the initiators of the letter, comments:

“If you want digital corporations to make a fair contribution to the common good, you need to tax them fairly. But an access fee payable to the telecoms industry would mean the end of net neutrality through the back door. This kind of access charge would radically abolish the long-standing internet principle of net neutrality, which requires internet service providers to provide access to all websites, content and applications at the same speed and under the same conditions, without blocking or favouring content. Access charges risk making internet access expensive and slowing down or even cutting off access to essential internet services. Pirates have fought hard for net neutrality and we will not stand by and let this Commission dismantle it.”

Last week, the European body of telecom regulators (BEREC) published an analysis of the telecom industry’s proposals. The verdict of the neutral regulators is scathing: They warn internet providers could in future exploit their termination monopoly at the expense of their customers and endanger the entire internet ecosystem. The costs for network expansion would continue to be borne by the users.

Despite all this criticism, the EU Commission is sticking to its plans to undermine net neutrality. According to media reports, a public consultation on this topic is planned for the Christmas holidays, which would be another attempt to rush the outcome of the debate and prevent stakeholder participation.


patrick-breyer.de/en/attack-on…

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Two are better than one?! Profil.at strikes back with forced banner, when users make the "wrong" choice.


Doppelt hält besser?! Il profilo si chiude con lo Zwangsbanner, quando i Nutzer:innen sono "falsi" Beschwerde gegen das Nachrichtenmagazin Profil: Chi vuole visitare il sito profil.at, può, nella prima fase, utilizzare tutti i cookie. Se l'uomo non riesce a capire cosa fare, può cliccare su uno dei due banner. Profil Cookies


noyb.eu/en/two-are-better-one-…




In Germania gli studi medici dovrebbero acquistare nuovi dispositivi speciali per poter continuare a fatturare agli assicuratori sanitari.


IN GERMANIA GLI STUDI MEDICI DOVREBBERO ACQUISTARE NUOVI DISPOSITIVI SPECIALI PER POTER CONTINUARE A FATTURARE AGLI ASSICURATORI SANITARI.

@Pirati Europei

Gli studi medici dovrebbero acquistare nuovi dispositivi speciali per poter continuare a fatturare agli assicuratori sanitari. Lo Stato sostiene le spese per questo. Assolutamente superfluo, afferma il Chaos Computer Club, e presenta ai produttori un trucco. Ma il responsabile Gematik continua ad attenersi alla costosa soluzione.

Il clamore sulla sostituzione dell'hardware negli studi medici va avanti da un po'. In migliaia di studi e farmacie questi connettori avrebbero dovuto essere sostituiti, per un totale di circa 300 milioni di euro. Le scatole che servono per lo scambio di dati tra gli ambulatori e le compagnie di assicurazione sanitaria hanno appena cinque anni. Lo scambio è ancora senza alternative, afferma Gematik, che è responsabile della gestione della cosiddetta infrastruttura telematica del sistema sanitario. I certificati di sicurezza nei dispositivi sarebbero presto scaduti e non c'era altro modo per risolvere il problema. I certificati sono una sorta di firma digitale con la quale le pratiche possono confermare la propria identità a prova di contraffazione.

Il prossimo atto è seguito lo scorso fine settimana: il Chaos Computer Club ha dimostrato che questa argomentazione semplicemente non regge. L'esperto di sicurezza Carl Fabian Lüpke, noto come hacker fluepke, aveva smantellato uno dei dispositivi del produttore. È stato in grado di dimostrare che è possibile aggiornare i dispositivi utilizzando solo il software. Le scatole non dovrebbero nemmeno essere svitate per questo, l'hardware potrebbe rimanere dov'è.

(continua)



🔍 #PNRRIstruzione, quanto ne sai?

Oggi, con la nostra rubrica del martedì, conosciamo meglio una delle misure del #PNRR per la #scuola: messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole.

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#NotiziePerLaScuola

Il Ministero dell'Istruzione rinnova per un triennio la Convenzione con l'Opera Nazionale Montessori, per regolamentare l'istituzione di percorsi scolastici nella scuola dell'infanzia, nella primaria e la sperimentazione nella…



BLACK ANGELS WILDERNESS OF MIRRORS


Ritorno in grande stile per la garage/psych band texana Black Angels che, a cinque anni di distanza da "Death Song", ha pubblicato, a metà settembre, il suo sesto studio album ufficiale (e primo su Partisan Records) "Wilderness of Mirrors", non lesinando sulla quantità del nuovo materiale proposto, ma anzi, presentando un'opera di ben quindici brani, ....

iyezine.com/black-angels-wilde…





Piccoli consigli fotografici


Sono appassionata di fotografia da un po' di anni e qui, voglio proporvi una piccola rubrica sulla storia della fotografia "alternativa" Non parlerò di fotografi super conosciuti, ma cercherò di proporvi fotografi un po' meno conosciuti.

Oggi vi voglio parlare di Bruno Barbey (1941 – 2020). Fotografo francese di origine marocchina Bruno Barbey ha viaggiato in tutto il mondo e ha trovato la sua voce sia come artista che come esploratore. Diventato un membro di Magnum photos all'età di 25 anni, il suo lavoro riflette la sua sensibilità e la sua insaziabile sete di sconosciuto.
La sua svolta personale è stata quando ha iniziato a fotografare a colori. Nonostante abbia fotografato diversi scenari di guerra, preferisce che le sue immagini parlino del mondo che cambia, "Fotografie per documentare per i posteri, tradizioni e culture che svaniscono rapidamente a causa del cambiamento degli atteggiamenti dei consumatori."

Quello che più mi è piaciuto della sua visione fotografica è questo suo pensiero: “Sconsiglio sempre le persone dall'essere fotografi a tempo pieno se hanno altri modi per fare soldi. Se vuoi davvero fare un lavoro personale, potresti fare meglio a farlo come hobby. "




+++ ⚠ ATTENZIONE ⚠
questa app e il relativo profilo twitter NON HANNO NESSUN RAPPORTO CON IL PROGETTO FRIENDICA +++

Segnalate please
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twitter.com/FriendicaSocial


I just reported the app at the playstore. I recommend others doing the same.

in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

sarà Trump 🤣

Comunque riportano che la piattaforma è nata come risposta all'estremismo di destra, all'odio e alla disinformazione. Organizzazione no-profit 'indigena' in Canada

in reply to Emanuele

@Emanuele :spiderman: sì, ma il loro modo di fare è estremamente sospetto: o sono molto scorretti o sono molto stupidi


@Michael Vogel What is? Scam? 🤔

https://play.google.com/store/apps/details?id=com.friendxonemessenger.app
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Unknown parent

Breaking news!

> Friendica is transitioning to Folkse, to avoid confusion with the decentralized fediverse software.

twitter.com/_Folkse/status/158…

@Jakob :friendica: @Roland Häder @Michael Vogel




L'Unione Europea di Giorgia Meloni


«I cittadini stanno accettando il fatto che, chiunque governi, finirà per perseguire le stesse politiche o politiche simili. Il potere delle democrazie di cambiare la realtà socio-economica, di migliorare le condizioni di vita delle classi lavoratrici e salariate si sta riducendo; esse sono sottoposte a un doppio potere dispotico, quello delle istituzioni di controllo e sorveglianza dell’Unione Europea e di quello che è definito “il mercato”, cioè il potere organizzato di una plutocrazia che domina la vita economica e riesce sempre a imporre i propri interessi a popolazioni sempre più indifese e confuse.»

cumpanis.net/lunione-europea-d…



⚠️ Utenti Android, non dovete necessariamente aspettare l'app di Pixelfed!

Potete usare @PixelDroid :pixelfed: proprio adesso! È un'app di terze parti open source e disponibile tramite F-Droid!


⚠️ Android users, you don't have to wait for our app!

You can use @PixelDroid right now! It's a 3rd party app that is open source and available via F-Droid!

f-droid.org/en/packages/org.pi…


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Confessioni di una maschera “Rock the vote”


✅ Abbiamo finalmente archiviato il passaggio elettorale. In maniera del tutto indolore per quello che ci riguarda. Non avevamo aspettative. Non le abbiamo forse mai avute. Meno che mai ultimamente. La politica italiana, quella fatta del circo mediatico parlamentare che le televisioni e le radio ci infilano in casa ad ogni ora del giorno, fa parte di un crogiolo di squallore cui non apparteniamo. Ce ne siamo chiamati fuori definitivamente, in nome di quel poco di amor proprio che ci resta.

iyezine.com/confessioni-di-una…

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Letta che insegue Veltroni: la funzione turistica del PD.


"Il PD si interessa alle classi popolari e alle realtà impoverite con lo stesso atteggiamento sussiegoso dei turisti agiati, provenienti da qualche ricca città europea o americana, che si recano in un paese del terzo mondo e guardano con compassione la condizione dei suoi abitanti che, poveri loro!, non godono delle libertà e del benessere occidentale.

Veltroni e Letta esprimono del resto la visione del mondo di gente che vive nei centri storici e che finge di non sapere che spesso la povertà, l’ingiustizia e il degrado sono presenti nelle periferie delle loro stesse città. In qualità di dirigenti politici non possono guardare a queste condizioni di disagio perché la loro fortuna si fonda esattamente su questa ipocrisia.

Letta, Veltroni, Renzi e tanti altri che hanno fatto la storia del PD non avrebbero avuto alcun successo politico se non avessero promosso quelle politiche che hanno generato la questione sociale oggi presente in Italia.

La loro salita al potere è dipesa dal sostegno di forze economiche e finanziarie che hanno chiesto in cambio leggi in favore della precarietà nel lavoro, privatizzazione dei servizi, disfacimento della scuola pubblica, sostegno all’impresa e tanti altri provvedimenti che hanno prodotto le attuali ingiustizie."

kulturjam.it/politica-e-attual…



Verso carestia energetica e fame ma la chiameremo "Frugalità responsabile".


«Continuando con la logica della guerra e delle sanzioni la strada tracciata porterà inevitabilmente alla carestia energetica e alla fame, che non verrà chiamata cosi ma “frugalità responsabile”, per un mondo green e sostenibile.»


Inflazione e resistenza. La questione degli alloggi a New York.


"Il risultato è che gli strati della classe media non possono permettersi di acquistare una casa, mentre le classi lavoratrici, ancora per lo più immigrate, spendono più della metà del loro reddito in affitto."


"Come la Terra, Urano e Nettuno sono mondi blu. Nettuno, sul cui globo color del mare corrono nubi bianche, a un occhio distratto sembrerebbe perfino uno specchio del nostro pianeta. L’azzurro di questi pianeti però non è quello di un oceano, ma è la tinta delle tracce di metano all’interno di un’atmosfera gelida di idrogeno ed elio. A quasi 3 e 4,5 miliardi di km dal Sole, rispettivamente, le atmosfere di Urano e Nettuno oscillano tra i 220 e 230 gradi sotto zero: i pianeti più freddi del Sistema Solare."

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