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L’ipocrisia è oggi il mio nemico.


L’ipocrisia di un governo che parla di pace inviando armamenti ad un paese in guerra sanzionando nel contempo l’altro belligerante, una chiara posizione interventista, stessa posizione adottata da UE sostenuta dalla NATO.

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The MED This Week newsletter provides expert analysis and informed insights on the most significant developments in the MENA region, bringing together unique opinions on the topic and reliable foresight on future scenarios.


Il 17 marzo del 1997 si è insediato il primo Collegio del Garante per la protezione dei dati personali, composto da: Stefano Rodotà (Presidente) Giuseppe Santaniello (Vicepresidente) Claudio Manganelli (Componente) Ugo De Siervo (Componente)

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Caso Kaspersky, istruttoria del Garante Privacy: “Il Cremlino accede ai dati dei clienti italiani?”


Kaspersky è accerchiata, anche in Italia. Con la guerra Russia-Ucraina è scoppiato il caso dell’antivirus russo installato nei PC di oltre 2.200 soggetti pubblici italiani. Secondo l’Agenzia per la cybersicurezza Nazionale (ACN) e diverse agenzie europee omologhe c’è il rischio sul possibile utilizzo del software e dei servizi digitali di Kaspersky per attacchi cibernetici contro utenti italiani e contro le infrastrutture critiche del nostro Paese.

Kaspersky è un vaso comunicante con il Cremlino?


Palazzo Chigi è tra i 2.297 acquirenti pubblici italiani del software sviluppato dalla società, con headquarter a Mosca e server in Svizzera, fondata e guidata dal russo Evgenij Kasperskij. Conta circa 400 milioni di utenti nel mondo tra cui 240mila aziende

Kasperskij è un ex allievo dell’Accademia del servizio segreto sovietico ed ha studiato in un istituto di crittografia sponsorizzato dal KGB e poi ha lavorato per l’intelligence militare russa.

Il profilo del ceo e la nazionalità dell’azienda ora, con il conflitto scatenato da Putin nei confronti dell’Ucraina, hanno fatto esplodere anche il “caso Kaspersky”, perché la società più volte è stata indiziata di avere legami con il governo russo.

Istruttoria del Garante Privacy: “Il Cremlino accede ai dati dei clienti italiani?”


Oggi, il Garante per la protezione dei dati personali ha aperto un’istruttoria per “valutare i potenziali rischi relativi al trattamento dei dati personali dei clienti italiani effettuato dalla società russa che fornisce il software antivirus Kaspersky”.

Nel dettaglio, il Garante ha chiesto a Kaspersky Lab di:

  • fornire il numero e la tipologia di clienti italiani, nonché informazioni dettagliate sul trattamento dei dati personali effettuato nell’ambito dei diversi prodotti o servizi di sicurezza, inclusi quelli di telemetria o diagnostici.
  • La società dovrà inoltre chiarire se, nel corso del trattamento, i dati siano trasferiti al di fuori dell’Unione europea (ad esempio nella Federazione Russa) o comunque resi accessibili a Paesi terzi.
  • Kaspersky Lab dovrà infine indicare il numero di richieste di acquisizione o di comunicazione di dati personali, riferiti a interessati italiani, rivolte alla società da parte di autorità governative di Paesi terzi, a partire dal 1° gennaio 2021, distinguendole per Paese e indicando per quante di esse Kaspersky Lab abbia fornito un riscontro positivo.

Attesa la norma ‘stop Kaspersky’: prevede fondi alle Pa per acquistare nuovo software


In attesa delle risposte della società e della chiusura dell’indagine del Garante Privacy, si attende la ‘leggina’ del Governo per “consentire che non solo l’antivirus Kaspersky, ma anche altre piattaforme informatiche vengano poste fuori dall’ambito dell’attività delle pubbliche amministrazioni”, ha annunciato nell’Aula del Senato Franco Gabrielli, sottosegretario con delega alla cybersecurity e capo politico dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.

Nel dettaglio, la norma ‘stop Kaspersky’ del Governo stanzierà fondi alle Pa per acquistare uno nuovo software.

Qual è il rischio per la sicurezza nazionale italiana?


Ogni giorno il software di Kaspersky analizza tutti i file, tutti, dei computer degli oltre 2mila soggetti pubblici italiani e scarica gli aggiornamenti dai suoi server. Il rischio per la sicurezza nazionale italiana?

Questo rischio è stato evidenziato al Governo 4 deputati con questa interrogazione parlamentare.

C’è un “possibile rischio per la cybersicurezza dei nostri sistemi, in quanto se l’Fsb o i militari russi volessero sottrarre dati o perpetrare azioni distruttive di sabotaggio informatico a danno degli enti pubblici e priva i rientranti nel ‘perimetro cibernetico’, laddove avessero il potere di coercizione legale o istituzionale nei confronti di Kaspersky Lab, potrebbero veicolare, inserendolo negli aggiornamenti, il potenziale codice con finalità malevole”, è scritto nell’interrogazione a cui dovrà rispondere la presidenza del Consiglio dei ministri.

Il primo firmatario dell’interrogazione è il deputato Paolo Romano, secondo il quale: “L’Agenzia di sicurezza russa potrebbe veicolare tramite Kaspersky, se questa fosse disponibile, un malware o un codice ad hoc per fare azioni di spionaggio o sabotaggio sui nostri sistemi”.

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The MED This Week newsletter provides expert analysis and informed insights on the most significant developments in the MENA region, bringing together unique opinions on the topic and reliable foresight on future scenarios.


Ucraina: aperta istruttoria su antivirus Kaspersky Saranno verificate le modalità del trattamento dei dati degli italiani Il Garante per la protezione dei dati personali ha aperto un’istruttoria per valutare i potenziali rischi relativi al trattament...


Governare il futuro –


Il Parlamento Europeo la settimana scorsa ha istituito una commissione d’inchiesta per verificare se e quale tra i governi europei ha utilizzato il software spia Pegasus sviluppato dalla società israeliana NSO Group.

Pegasus è in grado di garantire a chi lo usa il controllo, più o meno assoluto, degli smartphone sui quali viene installato e per questa via di consentire qualsiasi genere di raccolta di dati, informazioni, audio e immagini.

Si tratta di uno degli spyware più pericolosi sin qui identificati e sembrerebbe aver aggredito diversi smartphone anche in Europa, quasi certamente in Ungheria e Polonia anche se non mancano elementi che lascerebbero supporre che altrettanto sia accaduto anche in Francia, Germania e Spagna.

Continua ad ascoltare il podcast su HuffPostItalia.


guidoscorza.it/governare-il-fu…



Settimana scorsa il Primo ministro Draghi aveva dichiarato che l’Italia e l’Europa non erano in un’economia di guerra, ma che ci saremmo dovuti preparare.


What’s new in Italy on IP, Competition and Innovation n.2 – Marzo 2022


L’AGCM sanziona Sky Italia per informazioni ingannevoli


Lo scorso 11 marzo, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (“AGCM”) ha comunicato di aver concluso un’istruttoria nei confronti della società Sky Italia S.r.l. con l’irrogazione di una sanzione di un milione di euro, per la diffusione di informazioni ingannevoli in ordine all’aggiudicazione di diritti calcistici sulle partite di campionato di calcio di Serie A.

In particolare, a dire dell’Autorità, nella primavera del 2021 la Società ha fornito insormazioni imprecise, in violazione dell’art 21 del Codice del Consumo, in merito alla fruizione del pacchetto “Sky Calcio”.

Fonte: sito ufficiale dell’AGCM


Il MISE pubblica le misure temporanee eccezionali per l’etichettatura dei prodotti alimentari


In considerazione della sospensione degli approvvigionamenti di alcune materie prime provenienti dall’Ucraina, lo scorso 11 marzo il Ministero dello Sviluppo Economico (“MISE”) ha pubblicato una circolare che consente all’industria alimentare italiana di poter utilizzare eccezionalmente le etichette e gli imballaggi già in possesso.

L’intervento si è reso necessario per garantire la continuità nella produzione e per evitare un aumento dei costi a svantaggio dei consumatori, come segnalato dalle maggiori associazioni imprenditoriali del settore agroalimentare e della grande distribuzione organizzata.

Fonte: sito ufficiale del MISE


AGCM: sanzionata Crédit Agricole per pratiche commerciali scorrette


L’AGCM ha reso noto, con comunicazione dello scorso 28 febbraio, di aver comminato una sanzione amministrativa di un milione di euro a Crédit Agricole Italia S.p.A. per aver posto in essere pratiche commerciali scorrette, in quanto volte a condizionare indebitamente il consumatore nella scelta della tipologia di bonifico da utilizzare (nello specifico, quello istantaneo, più costoso di quello ordinario).

In particolare, il cliente che intendeva eseguire un bonifico online attraverso l’app della banca leggeva, accanto all’opzione del bonifico istantaneo, la parola “Suggerito”. Inoltre, la soluzione di pagamento più onerosa continuava ad essere riproposta anche in caso di scelta della modalità ordinaria.

Fonte: sito ufficiale dell’AGCM

UIBM: pubblicato il Rapporto sulle politiche anticontraffazione 2020-2021

Nel mese di febbraio, l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (“UIBM”) ha pubblicato, sul proprio sito istituzionale, il “Rapporto sulle politiche anticontraffazione 2020-2021”.

Il documento presenta le iniziative realizzate nel periodo di riferimento per prevenire e contrastare le violazione dei diritti di proprietà industriale sul territorio nazionale ed online, nonché i principali risultati raggiunti in tale biennio di attività.

Fonte: sito ufficiale dell’UIBM


Criptovalute: il MEF istituisce presso l’OAM una sezione speciale per i prestatori di valuta virtuale e servizi di portafoglio digitale


Di recente è entrato in vigore il Decreto del 13 gennaio 2022 emesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (“MEF”), che stabilisce le modalità con cui i prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e i prestatori di servizi di portafoglio digitale saranno tenuti a comunicare la propria attività all’Organismo Agenti e Mediatori (“OAM”).

Il Decreto, subordina l’esercizio dei servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e dei servizi di portafoglio digitale ai soggetti che siano iscritti nella sezione speciale del registro pubblico informatizzato, prevedendo altresì le modalità di istituzione di detto registro.

Fonte: Gazzetta Ufficiale

L'articolo What’s new in Italy on <br>IP, Competition and Innovation</BR> n.2 – Marzo 2022 proviene da E-Lex.



"So molto sull’intelligenza artificiale, ma non tanto quanto sa di me", un noto commento del noto accademico Dave #Waters cattura eloquentemente la lotta senza tempo per la supremazia tra uomo e macchina. Secondo un articolo del 2018 su Forbes, ogni giorno vengono generati circa 2,5 quintilioni di byte di dati [1] . Inoltre, Seagate UK ha previsto che entro il 2025 ci saranno 175 zettabyte di dati nella sfera dati globale.

[2]https://www.lexology.com/library/detail.aspx?g=522429b9-d778-49ba-9021-d1cee6c09853

(segnalato nella newsletter di Guido #Scorza)

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Privacy Daily – 18 marzo 2022


L’EDPB ha adottato le Linee guida sull’art. 60 GDPR
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L’EDPB ha adottato le Linee guida sull’art. 60 GDPR . La stesura di tali linee guida fa parte della strategia e del programma di lavoro 2021-2022 dell’EDPB per sostenere una cooperazione efficiente tra le autorità di vigilanza nazionali (SA). Le linee guida forniscono una descrizione dettagliata della cooperazione GDPR tra SA e mirano a rafforzare ulteriormente l’applicazione coerente delle disposizioni di legge relative al meccanismo dello sportello unico.

edpb.europa.eu/news/news/2022/…


Cambiare le nozioni di privacy in un ordine mondiale guidato dall’intelligenza artificiale. L’analisi su Lexology
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So molto sull’intelligenza artificiale, ma non tanto quanto sa di me” , un noto commento del noto accademico Dave Waters cattura eloquentemente la lotta senza tempo per la supremazia tra uomo e macchina. Secondo un articolo del 2018 su Forbes, ogni giorno vengono generati circa 2,5 quintilioni di byte di dati [1] . Inoltre, Seagate UK ha previsto che entro il 2025 ci saranno 175 zettabyte di dati nella sfera dati globale.

[2]lexology.com/library/detail.as…


Snowden: “I bitcoin mancano di privacy
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Durante un discorso a Camp Ethereal 2022, Edward Snowden ha affermato che la criptovaluta e la tecnologia decentralizzata hanno il potenziale per proteggere i diritti delle persone quando si tratta dei propri soldi, ma che presentano dei problemi di protezione della privacy.

businesstoday.in/crypto/story/…


guidoscorza.it/privacy-daily-1…



Ucraina: un frammento della nostra ‘generazione Z’, in grande maggioranza contro la guerra, ma ora teme il peggio


Perchè uno dei maggiori problemi del conflitto Russia - Ucraina nel come lo guarda l'Occidente è la mancanza di oggettività


Ucraina: al netto delle contrapposte e reciproche accuse, chiariamo cosa sono le armi chimiche e le armi biologiche di Putin




[share author='Privacy Pride' profile='https://twitter.com/Privacy_Pride' avatar='https://pbs.twimg.com/profile_images/1455177119969988618/FaD-Wopy_400x400.jpg' link='https://twitter.com/Privacy_Pride/status/1504536369904992258' posted='2022-03-17 19:13:18']Oggi, #EDRi e 34 organizzazioni della società civile alzano la voce insieme alla Commissione europea per chiedere che la prossima "Legislazione dell'UE per contrastare efficacemente gli abusi sessuali sui minori" sia conforme ai diritti e alle libertà fondamentali dell'UE.

twitter.com/edri/status/150438…

#EDRi




Siamo preoccupati che il disegno di legge non soddisfi i requisiti di proporzionalità e legittimità richiesti da tutte le leggi dell'UE e costituirebbe un pericoloso precedente per lo spionaggio di massa delle comunicazioni private.
#chatcontrol
edri.org/our-work/priva…



Mezze verità “La Russia è sopravvissuta alla guerra lampo economica”. Questo quanto ieri dichiarato da Putin, secondo cui le sanzioni imposte dalla comunità internazionale potranno essere un’occasione vantaggiosa per la Russia per diventare più indip…



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Giovedì, 17 marzo, 2022 - 09:00

Daily focus

Daily focus

Zelensky al Bundestag: “Ogni bomba alza un muro in Europa”. Sono 130 le persone tratte in salvo finora dal teatro di Mariupol, e per domani annunciato colloquio Xi-Biden

LinguaItaliano



In Iraq le prime proteste causate dalla crisi alimentare globale determinata dall'invasione dell'Ucraina. Cosa significano?


Ecco perchè Putin potrebbe decidere una dimostrazione russa di flessione muscolare nucleare in un'esplosione sul Mar Nero o sull'Atlantico settentrionale



Governare il futuro – Bloccata la collezionatrice di facce


Si chiama Clearview AI, batte bandiera statunitense ed è stabilita in America. Di professione colleziona immagini di facce di persone pescate a strascico nei social network ne estrae impronte biometriche e vende i suoi servizi di riconoscimento facciale alle forze di polizia e forse non solo a loro, di mezzo mondo. Ora il Garante per la protezione dei dati personali italiano le ha ordinato di fermarsi.

Nel suo database ha più o meno 10 miliardi di fotografie di qualche miliardo di persone tutte raccolte con lo stesso metodo, una rete digitale trascinata lungo l’intero ecosistema digitale a cominciare dai social network, senza chiedere né permessi alle piattaforme, né consensi agli utenti.

Obiettivo consentire alle forze di polizia, ma in realtà a chiunque lo voglia, di confrontare la foto di un volto con i 10 miliardi di foto nel suo mastodontico archivio e identificarne il soggetto.

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Aumentano le aziende anti-hacker, la sicurezza no

Arturo Di Corinto 30/12/2021 – 06:30

Tra il 2020 e il 2021 abbiamo visto i cybercriminali andare a segno con tante, troppe imprese italiane.I motivi sono tanti. Un paese digitalizzato in fretta e in furia è anche un paese più fragile: occorre un forte investimento in cultura, informazione e formazione

In Italia ci sono 3.000 imprese anti-hacker. Questo dato di ottobre 2021 fotografa un incremento del settore superiore al 6% dopo il balzo del periodo che va dal 2017 al 2019 (+300%). Ma i dati correlati a questi numeri, elaborati da Unioncamere-InfoCamere sulla base del Registro delle imprese delle Camere di commercio, dicono anche che c’è stato un forte aumento nel numero degli addetti (+7.000 tra il 2018 e il 2020), che sono passati da 21.500 a 28.400 unità, con una media di 15 addetti per azienda.





Mass surveillance and attack on encryption: Civil society protests against EU chat control plans


35 civil society organisations, including European Digital Rights (EDRi), the Electronic Frontier Foundation (EFF), the German Bar Association and the Committee to Protect Journalists (CPJ), are raising the alarms on legislation the EU Commission is to present on 30 March. Similar to Apple’s highly controversial “SpyPhone” scheme, the EU Commission intends to oblige all providers of e-mail, chat or message services to search for and report CSAM by bulk intercepting, monitoring and scanning the content of all citizens’ communications – even where they are so far securely end-to-end encrypted.

The human rights watchdogs call on the EU Commission to „ensure that people’s private communications do not become collateral damage of the forthcoming legislation“, to target suspects rather than roll out mass surveillance and to prevent the creation of CSAM in the first place by exploring social and human interventions. In its press release EDRi warns that the proposal „would undermine the essence of end-to-end encryption“ and would „make the EU a world leader in the generalised surveillance of whole populations“. „How, then, would the EU be able to speak out when undemocratic regimes enact the same measures?“

MEP and civil liberties defender Patrick Breyer (German Pirate Party) comments:

“This EU Big Brother attack on our mobile phones by error-prone denunciation machines searching our entire private communications is the first step in the direction of a Chinese-style surveillance state. Will the next step will be for the post office to open and scan all letters? Organised child pornography rings don‘t use e-mail or messengers. Indiscriminately searching all correspondence violates fundamental rights and will not protect children. It actually puts their private pictures at risk of falling into the wrong hands and criminalises children in many cases.“

In an expert opinion a former ECJ judge pointed out last year that the warrantless interception of private communications violates the case law of the European Court of Justice. According to a poll 72% of citizens oppose the indiscriminate scanning of their private communications.


patrick-breyer.de/en/mass-surv…

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Ucraina: non essendoci un Federico in circolazione, bisogna sperare in un guizzo di pace dell’Europa, dell’Onu per fermare la guerra