Scalciando
Domani (giovedì) si riunisce il board della Banca centrale europea. Dovrebbe varare il modello di scudo, destinato ad evitare che le speculazioni sui tassi d’interesse, e relativi spread, possano farsi pericolose. L’Italia è il Paese più esposto al pericolo ed arriva a questa scadenza nella condizione peggiore.
Tutto Made in Italy. Ce la siamo costruita con le nostre mani. Anche se, a ben vedere, si tratta solo della continuazione del lavoro avviato con il governo Conte 1, ad opera degli stessi che lo componevano. Per queste forze minare la solidarietà atlantica e demolire le istituzioni europee è una missione che vale più dell’Italia e degli italiani. Nel 2018 pensavano di avere delle utili sponde esterne, oggi è solo disperazione distruttiva.
Sono già attivi diversi strumenti finanziari europei utili ad evitare che la speculazione si faccia nociva. Un Paese sotto attacco è sufficiente che chieda aiuto e quei meccanismi vengono attivati. Ma quella richiesta, con le condizionalità che porta con sé, crea problemi politici e fa dire ai sovranisti che le istituzioni europee erodono la nostra sovranità. A minarla, in realtà, è il debito troppo alto. A fronte del quale l’Italia ha una bilancia commerciale invidiabile e una posizione netta attiva con l’estero. Cose che altri Paesi non hanno.
Ora ha costruito anche un futuro prossimo di anello decisivo per l’approvvigionamento europeo di gas. Che non è cosa da poco. Nel mazzo, insomma, abbiamo anche buone carte. Ma rischiamo di mandare al tavolo non chi voglia vincere nel nostro interesse, ma chi preferisce ribaltarlo per servire quello altrui.
Dalle prime indiscrezioni si apprende che la Bce è orientata a due automatismi: uno relativo al livello di scostamento (spread) fra i tassi d’interesse (ipotesi 350, con il rischio di indicare il punto dove arrivare subito); l’altro relativo all’allineamento e al rispetto del Paese da aiutare degli impegni già presi in sede Ue. In questo modo non ci sarebbero condizionalità specifiche. Il che fa storcere la bocca a chi preferirebbe regole più stringenti, anche per evitare che i soldi della Bce, quindi di tutti gli europei, vengano utilizzati più per coltivare i vizi che per riagguantare le virtù.
Che è poi la ragione per cui sia la presidenza del Consiglio che il ministero dell’Economia si sono opposti alla petulante e generale richiesta di ulteriori scostamenti di bilancio: farlo in queste condizioni significa dare ragione a chi considera troppo morbida la posizione della Bce. Il capolavoro è consistito nel far capire che, pur di ottenere altri soldi da spendere improduttivamente, si è pronti a cacciare presidente del Consiglio e ministro dell’Economia. Grandioso masochismo.
Naturalmente questi sfasciacarrozze non aspettano altro che lo spread salga per mettersi ad ululare che “l’Europa ci abbandona”, ove non sia l’artefice dell’oscura e vile manovra anti italiana. Manco il nome sono riusciti a imparare: Unione europea. Che noi si sia il Paese che ha ricevuto più fondi regalati e più prestiti agevolati è, per loro, solo uno sgradevole inciampo. Se si riuscisse a buttarli, anziché investirli, potrebbero dire: missione compiuta.
Sono queste le ragioni per cui non si dovrebbe mai dargliela vinta. Le ragioni per cui varrebbe la pena che Draghi restasse dove si trova. Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia: restarci dovendo negoziare anche i sospiri e perdendo tempo appresso alle bizze, farebbe venire meno la ragione per cui Draghi è Draghi, divenendo inutile. In una democrazia il consenso conta, i voti pesano e non si rimedia agli errori né votando in continuazione né considerando i voti espressi a loro volta un errore.
La palla, ora o fra poco, torna fra i piedi dei cittadini italiani. Sono loro, siamo noi a dovere decidere se calciarla per vincere o scalciarla per ribellismo latrante. E non ci sono scudi che possano modificare il risultato. Se l’orrida sceneggiata servisse a far ragionare tanti, sarebbe già un successo.
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Sei un ricercatore o una ricercatrice?
Ciao!
Cerchiamo un ricercatore o una ricercatrice nel periodo tra settembre e dicembre 2022, per un progetto di analisi e approfondimento sul tema della tutela dei diritti digitali in Italia.
La figura scelta affiancherà la lead researcher svolgendo un lavoro di raccolta e analisi di dati e informazioni, contatto con alcune realtà associative e creazione di contenuti su due tematiche in particolare: la censura di comunità marginalizzate online (lgbtq+, migranti, realtà politiche dal basso) e l’assegnazione di benefit sociali ai migranti.
Requisiti fondamentali richiesti sono:
- Interesse per i temi della privacy, dell’anonimato, della sicurezza informatica e dell’ingiustizia sociale;
- Visione politica della tecnologia e del dominio digitale nel quale viviamo;
- Background di ricerca sul tema dell’immigrazione e della discriminazione di comunità vulnerabili;
- Conoscenza delle realtà associative italiane nel settore dell’immigrazione;
- Laurea triennale e/o magistrale in Sociologia e ricerca sociale o affini;
- Capacità di scrittura e di analisi.
E’ preferibile avere avuto almeno una recente esperienza di lavoro in team di ricerca sociale in Italia o all’estero.
Oltre a ciò è richiesta una buona conoscenza della lingua inglese, dell’ambiente macOs o Windows, del funzionamento delle Pubbliche amministrazioni italiane e della gestione migratoria nel nostro paese.
La collaborazione è autonoma e si svolgerà indicativamente a partire dalla prima settimana di settembre. Il compenso è di 3.200 euro lordi, comprensivi di eventuale ritenuta d’acconto o IVA, a fronte di un impegno richiesto di 2 giorni a settimana.
La collaborazione si svolgerà da remoto, anche se ogni due settimane è previsto un incontro di coordinamento a Milano.
Le candidature sono aperte fino al 25 agosto 2022.
Se siete interessati inviateci il vostro curriculum vitae allegando anche una lettera di motivazione a:
vi contatteremo appena possibile!
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🇮🇹 Gli azzurri delle Olimpiadi studentesche conquistano un altro traguardo!
Due medaglie d’argento e una menzione per la squadra italiana che quest’anno ha partecipato a Yerevan, in Armenia, alle Olimpiadi Internazionali di Biologia (IBO).
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Procedura per docenti e dirigenti scolastici: la sezione dedicata agli avvisi che consentono di prestare servizio, in posizione di fuori ruolo, presso l'Amministrazione centrale e periferica.
Info ▶️ miur.gov.
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Draghi in Parlamento: lectio magistralis sulla inettitudine del parlamentare italiano
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...qualcuno ha notizie di che fine abbia fatto l'istanza rizomatica.org? ...non è più raggiungibile...
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Giappone tra riforma costituzionale, pacifismo morente e nazionalismo crescente
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The Queen Is Dead Volume 63 - Dogmathica / Sebastiano Lillo / God Is An Astronaut
Nuovo appuntamento con The Queen Is Dead e andiamo subito nell'antichissima e bellissima Sardegna per ascoltare i Dogmathica, un gruppo metal che canta in italiano e il loro " Schema " è un disco che farà innamorare molte teste di metallo e non solo.
Con il disco successivo rimaniamo in Italia e più precisamente in Puglia per il blues rock sporco e bellissimo di Sebastiano Lillo. Come ultimo disco di questa puntata ci sono gli irlandesi God Is An Astronaut e basta il loro nome.
iyezine.com/godisanastronaut-d…
L’Italia dopo Draghi
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Ucraina: la Russia e l’ostacolo ‘Kazakistan’
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Tutti pazzi per Giorgia
Politiche 2023 e altri accadimenti correlati
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Dissoluzione
Non basta votare
Il partito di maggioranza relativa si è dissolto, ma il resto del mondo politico commetterebbe un grosso e grave errore se ritenesse che il resto è in grado di reggere. Il processo di decomposizione riguarda tutti, nessuno escluso. E non accorgersene serve solo a coinvolgere le istituzioni.
Si può far finta che tutto capiti per la pochezza, trasformismo e talora buffoneria del mondo politico, ma anche questo sarebbe un errore. Ancora una volta, come già all’inizio degli anni novanta, l’onda d’urto degli equilibri internazionali spezza e spazza non solo gli equilibri politici interni, ma direttamente i loro protagonisti.
Allora fu la fine della guerra fredda e della divisione europea. E non averlo compreso fu la vera colpa di un mondo politico attardato nel passato, che fu poi travolto con altri strumenti, impropri e ingiusti, anche in quel caso scassando equilibri istituzionali, ma fu travolto prima di tutto per propria incapacità e debolezza di pensiero e azione.
Oggi è il ripartire della guerra russa, gli effetti di un’aggressione criminale che cambia gli equilibri occidentali, rimette la Nato in prima linea, chiama Paesi neutrali ad aderirvi, e trascina con sé la ridescrizione di frontiere e rapporti anche assai lontani dai confini europei, per i riflessi che ha nel mercato delle materie prime energetiche. Gas prima di ogni altra.
Per i duri di comprendonio: l’odierna missione italiana in Algeria, come le altre in Africa, come l’aumento delle forniture per il tramite del Tap (dall’Azerbaigian), non si limitano a rimodulare il paniere energetico, ma cambiano e per certi aspetti ribaltano equilibri europei.
Sono queste le ragioni, coinvolgenti i nostri rapporti internazionali, che possono far pensare alla necessità di superare l’incoscienza e l’insipienza di tanta parte della popolazione parlamentare, inducendo alla continuità di una regia che sono gli sciocchi e i poveri di spirito possono pensare abbia a che vedere con le aspirazioni e condizioni di una sola persona.
Sia pure del calibro di Mario Draghi. Se i miserabili saranno riusciti a far abortire un disegno che ha una sua grandezza, a rimetterci non sarà certo una persona, ma l’Italia. E siccome avverto la possibile lettura retorica di questo richiamo, sarà bene essere più espliciti: ci rimetterà il ruolo italiano nei prossimi decenni, mentre si rimarrà profondamente liberi di spartirci il debito, accaparrarci qualche rendita, proclamare la sovranità stracciona di chi non conta nulla.
Se quelle ragioni, al contrario, fossero capaci di indurre a rimediare all’orrido pasticcio combinato da delle comparse, non per questo sarà stato colmato il vuoto politico, scavato in lunghi anni di propagandismo a tre palle un soldo, di contrapposizioni fra soggetti che, ora, si trovano assieme al governo, di preteso bipolarismo con annessa transumanza trasformistica.
Ammesso che si possa porre rimedio nell’immediato, alle forze politiche resterebbe pochissimo tempo per non fare la fine che partiti assai più votati e storicamente radicati fecero, nello spazio di pochi mesi, in quell’inizio degli anni novanta.
Fare della fine di un’infausta legislatura il tempo se non della rimessa in moto quanto meno della consapevolezza della necessaria ripartenza. Forze politiche che aspirino ad essere credibili non devono certo rinunciare alla diversità di vedute e programmi, ma devono rinunciare alla contrapposizione commediante fra poli al loro interno divisi e, quindi, falsi.
Devono affrontare, assieme, il tema del comune sentire istituzionale, ricordando che all’indomani dell’ultima (brutta) riforma costituzionale presero l’impegno di armonizzarvi il sistema elettorale. Senza questo, se si scambia la capitolazione elettorale come occasione di riassegnazione di premi e presunte maggioranze, si prendono in giro gli elettori, dopo avere ingannato sé stessi. A quel punto la dissoluzione si sarebbe completata, senza uno straccio di visione sul futuro. Altro che stabilire chi guida il governo.
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Strage di Via D’Amelio: la morte annunciata e voluta di Paolo Borsellino
Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile (Philip Roth) Dopo il 23 maggio, nel particolare calendario dei morti ammazzati in Italia per mano di mafie con ottimi comprimari al seguito, tra Stato oscuro, servizi segreti quelli che hanno sempre deviato, politiche micidiali, viene il [...]
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Guerra ucraina: Indonesia pacificatore?
Quali sono gli elementi che fanno dell'Indonesia, e del suo Presidente Joko Jokowi, un potenziale mediatore tra Russia e Ucraina
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USA: la demonizzazione di Putin avvicina democratici e repubblicani
Ciò che sta emergendo nella scena politica statunitense oggi con la guerra in Ucraina è la priorità degli interessi di parte rispetto a quelli nazionali
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Medio Oriente: il viaggio di Biden non è stato un vantaggio per il popolo arabo
Il Presidente Joe Biden nota spesso che ha 40 anni di esperienza nella gestione degli affari globali, ma lui e Washington sembrano essere dei poveri studenti. I quattro giorni che ha appena trascorso in Medio Oriente confermano che le sue opinioni e le politiche statunitensi rimangono confuse, contraddittorie e spesso controproducenti, sebbene molto redditizie per [...]
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Vita agra di un anarchico di Pino Corrias
In queste pagine, Corrias ricostruisce il viaggio di Luciano Bianciardi da Grosseto a Milano, dall’Italia del Dopoguerra a quella del Miracolo economico, un percorso comune a un’intera generazione che provò a immaginare un Paese diverso. Di questa libro, Goffredo Fofi ha detto: “E’ una biografia esemplare perché unisce agilità giornalistica a competenza, passione e capacità narrativa”.
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L’Occidente deve prevenire il collasso economico dell’Ucraina
Se la comunità internazionale è seriamente intenzionata ad impedire una vittoria russa in Ucraina, deve adottare misure urgenti per garantire la sopravvivenza economica dell’Ucraina stessa.
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Firenze: dal Franchi restaurato scendono due ‘mantelli’ erbosi
Uno spicchio urbano di Firenze, ovvero l’area del Campo di Marte, che ospita lo Stadio opera architettonica di Pierluigi Nervi, sembra avviata a un radicale cambiamento, lo chiamano progetto di riqualificazione, quello che vedrà la realizzazione di un parco urbano, due mantelli verdi, così il progettista architetto David Hirsh definisce le due ‘vele’ che sulla [...]
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Soggiorno moderno, il gres porcellanato supera le altre scelte per la pavimentazione
È un materiale che si è fatto apprezzare negli anni per la forte resistenza e la capacità di rispondere alle principali sollecitazioni cui è sottoposto un pavimento, come umidità (ha un bassissimo livello di assorbimento d’acqua), urti, abrasioni e graffi (grazie a un eccellente livello di resistenza alla flessione, che lo rende quasi immune alle rotture), [...]
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Pneumatici auto, Pirelli pensa già all’inverno
Può sembrare paradossale pensarci ora, con il caldo torrido di luglio a farci sognare le vacanze, ma in realtà i grandi costruttori di pneumatici sono già pronti alla stagione invernale, e Pirelli prova ad anticipare i competitor presentando la nuova generazione dei suoi mitici Scorpion, declinati in versione invernale e all season. La nuova generazione [...]
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New Rules on political advertising to stop voter manipulation!
The new rules on political advertising need to be designed to stop the manipulation of elections and referendums through personalised advertising messages. Today, Dr. Patrick Breyer, Pirate Party MEP, tabled amendments for his Greens/EFA group to this effect. He explains:
“The deliberate manipulation of elections and referendums by exploiting the preferences and fears of users is a particular threat, because it jeopardises the democratic society. It is no coincidence that this is particularly ‘successful’ when practiced by opponents of our democracy. The methods used by Cambridge Analytica to spy on users, which had contributed to the surprising election of Trump as US president, must be stopped!The integrity of democratic elections is of general interest and cannot depend on individual choices. We also need to prevent politicians from sending different or even contradictory messages to women and men, young and old, urban and rural citizens. The targeting of voters on the basis of knowledge about their personality and behaviour must be prohibited! The tried and tested targeting of voters based on the advertising medium (e.g. local newspaper) or the content of the page (e.g. key words) is perfectly adequate without personal data.”
Since the unlawful processing of personal data for political advertising can result in an unfair political advantage which financial sanctions cannot remedy, the additional sanction of suspending political advertising for a limited time should be introduced, proposes Breyer.
Background: Advertising platforms such as Facebook or Instagram monitor every click of their users in order to infer their personality traits, fears, hopes, etc. and sell them to advertisers. In Germany, there have been repeated cases of contradictory election target group[1][2]. In the United Kingdom, before the Brexit vote, certain audiences were targeted with false claims, for example suggesting that the EU wanted to ban tea kettles, or that Turkey was joining the EU.
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GARLO ROBELLI
in reply to emiliomillepiani • • •DELEEES E GUAADARI SONO DEI GIAALDRONI
BREEBERISGO BIEERGIORGIO OODIBREEDI BERGHE SGRIIBE IN BOODO GHIAARO
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