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Il cauto ritorno dell’India in Afghanistan


L'Afghanistan è importante per le aspirazioni economiche continentali dell'India, compresi legami più stretti con l'Asia centrale e l'Iran

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Il PD non è alternativo alla destra - Contropiano

«Su ogni tema di fondo del governo da trent’anni il PD fa scelte di destra liberista, tali che a volte permettono persino alla destra ufficiale di scavalcarlo “a sinistra”.

[...]

Da trent’anni i dirigenti del partito democratico fanno capire che in fondo votare non conti nulla. Perché le scelte di politica internazionale, economica, sociale sarebbero tutte sostanzialmente obbligate. Lo vuole l’Europa, lo vuole la NATO, lo vogliono i mercati, lo vuole la fedeltà euroatlantica.

[...]

Il Partito Democratico è uno dei primi responsabili dello smottamento a destra della politica italiana e non ha alcuna vera credibilità nell’essere un ostacolo ad essa. A parte la propaganda che gli forniscono i mass media confindustriali.

Il PD non è alternativo alla destra perché è anch’esso un partito di destra, che da trent’anni occupa il campo della sinistra.

La vera crisi democratica del paese è l’assenza di una vera alternativa alla destra. Quella che bisogna provare a costruire, alle elezioni e dopo di esse.»

contropiano.org/interventi/202…




Politiche monetarie e fiscali espansive creano inflazione, a parità di altre condizioni. Questo quanto prescrive qualsiasi manuale di economia in un contesto in cui l’economia cresce (forse più del dovuto) e, appunto, l’inflazione si impenna.


In questo nuovo episodio, Francesco Rocchetti, Segretario Generale dell'ISPI, e Silvia Boccardi fanno il punto sulla crisi di governo italiana e sull'impatto che avrà in Europa e nel mondo con Silvia Sciorilli Borrelli, corrispondente da Milano del F…


La settimana trascorsa ha visto due mosse storiche della Banca Centrale Europea: giovedì 21, infatti, è stato deciso di aumentare i tassi di interesse di 50 punti base (prima stretta monetaria dal 2011) e di lanciare l’atteso “scudo anti-frammentazio…


Dragati


Un manipolo di irresponsabili ha messo in moto una cosa impressionante. Si è prodotto il primo collasso di governo della storia repubblicana, basato sulla politica estera e sull’influenza in Italia di forze straniere. Nelle parole di Mario Draghi, ieri, a

Un manipolo di irresponsabili ha messo in moto una cosa impressionante. Si è prodotto il primo collasso di governo della storia repubblicana, basato sulla politica estera e sull’influenza in Italia di forze straniere. Nelle parole di Mario Draghi, ieri, al Senato, abbiamo trovato, concetto dopo concetto, quel che da mesi scriviamo, pagina dopo pagina.

E mentre forze e schieramenti politici, accecati dal propagandismo e animati da una furberia ottusa, provavano a scegliere le ciliegie nel cesto, intestandosene alcune e schifandone altre, noi provavamo a sostenere quel che ieri si è materializzato: il prodotto è uno solo, ha un unico senso e una sola consistenza. Si può non condividerlo, ci mancherebbe, ma non si può scomporlo.

Rimettiamo in fila i titoli di quel che conta, ieri riproposti dal presidente del Consiglio. Per lo svolgimento di ciascuno i nostri lettori non hanno che da entrare nel sito laragione.eu e leggerne i dettagli, anticipati nel tempo.

  • Il governo della Repubblica italiana è europeista ed atlantista, pro Ue e pro Nato, perché di quel mondo siamo parte e quelle sono le nostre case.
  • L’Italia esprime la <<condanna per le atrocità russe e il pieno sostegno all’Ucraina>>, avvertendo che <<armare l’Ucraina è il solo modo per aiutarla a difendersi>>. Che non significa sia il solo modo di concludere la guerra che la Russia ha iniziato, ma la diplomazia avrà spazio maggiore quanto minori saranno i successi dell’aggressore sul terreno. Non c’è alcuno spazio per condanne retoriche, seguite dall’ipocrisia dei “ma”.
  • È <<inaccettabile la dipendenza energetica dalla Russia, frutto di passate scelte miopi e pericolose>>, sarà bene non dimenticare la seconda parte di questa affermazione, che comporta un affrancamento il più veloce e definitivo.
  • La nostra politica energetica, in questi mesi, la capacità di stipulare accordi che vanno nel senso dell’affrancamento dalla Russia, ha aumentato considerevolmente il nostro peso internazionale.
  • Abbiamo potuto spendere 33 miliardi, in questi mesi, soccorrendo le fasce più deboli, e abbiamo potuto farlo senza pagare un prezzo eccessivo, grazie alla <<ritrovata credibilità collettiva>>. Se viene meno non aumenta la spesa sociale, ma quella per interessi da pagare.
  • Si è ottenuto quel risultato <<senza scostamenti di bilancio>> e così si può procedere ancora. Quindi No a una richiesta che arriva da destra e sinistra, sopra e sotto, da ovunque c’è gente che parla senza sapere quel che dice.
  • Abbiamo rispettato tutti gli impegni del Pnrr. Se non sapremo spendere bene e onestamente quei soldi è escluso che possano aversi nuovi strumenti di debito comune.
  • Non si può far parte della maggioranza che ottiene questi risultati, e poi protestare accanto a tassisti, balneari o per la riforma del catasto.
  • Non si può chiedere la sicurezza energetica e poi protestare per gli impianti che servono, rigasificatori compresi.

Ce n’era per tutti. Come è giusto che sia. Poi c’è la parte strettamente politica. 10. Un presidente del Consiglio che non si è mai presentato davanti agli elettori non può che avere una maggioranza parlamentare vasta (il predecessore la pensava diversamente) e non può far finta di non vedere che si andava sfilacciando. Le dimissioni erano <<sofferte e dovute>>. 11. Se siete pronti a ripartire bene, altrimenti: tanti saluti.

Tutto istituzionalmente corretto e condivisibile nel merito. Ma anche segno inequivocabile di disfacimento politico, di contrapposizione fra “italiani” e classe politica, nel segno di un’impronta consolare. E lo avevamo visto: un manipolo di irresponsabili ha messo in moto un processo impressionante, ponendo ora, per la prossima scadenza elettorale, un problema ineludibile: la rappresentanza elettorale di tutto ciò.

La risposta alla domanda di Draghi è stata: no, non siamo pronti per le responsabilità, lo siamo per le elezioni. Il che capita quando dei naufraghi incattiviti pensano che prendere il cappello di capitano serva a nascondere di non sapere nuotare.

La Ragione

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«Polo liberale senza alleanze forzate: così la doppia cifra è alla portata» intervista a Giuseppe Benedetto su Il Tempo


Benedetto, Presidente della Fondazione Einaudi, alla guida del progetto con Calenda e Più Europa «Stiamo lavorando da mesi sul programma, in prima fila c’è Cottarelli che ha prodotto materiale molto corposo». L’intervista di Pietro De Leo su Il Tempo L'a

Benedetto, Presidente della Fondazione Einaudi, alla guida del progetto con Calenda e Più Europa


«Stiamo lavorando da mesi sul programma, in prima fila c’è Cottarelli che ha prodotto materiale molto corposo».

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L’intervista di Pietro De Leo su Il Tempo

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Draghi a 14.000 anni luce


In meno di 24 ore, si è visto cosa sia l’onorabilità, la fermezza di idee e parole, il coraggio, e il profondo disprezzo per quella gentaglia che siede in Parlamento, espresso con poche terribili parole

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Cambogia: il figlio di Hun Sen pronto per il successo elettorale


Il Partito popolare cambogiano (CPP) ha ottenuto una vittoria schiacciante alle elezioni comunali nel giugno 2022, guadagnando l’80% delle 11.622 posizioni del consiglio comunale. Tuttavia, si ipotizza che sia improbabile che il premier cambogiano Hun Sen si candidi come primo ministro alle elezioni nazionali del 2028. Ciò è diventato chiaro il 2 dicembre 2021, quando [...]

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Israele: privatizzazione del porto di Haifa, India 1 – Cina 0


I2-U2, il quad indo-occidentale, può vantare il suo primo successo con l’acquisizione da parte del miliardario indiano Gautam Adani del Porto di Haifa. L’acquisizione è stata annunciata pochi giorni dopo un vertice virtuale I2-U2 durante la visita del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden la scorsa settimana in Medio Oriente. L’acquisizione da parte di uno [...]

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Ucraina: la Russia e le deportazioni di massa di ucraini


Dopo mesi di speculazioni, il 13 luglio 2022 il segretario di Stato americano Antony Blinken ha confermato che la Russia ha trasferito con la forza tra 900.000 e 1,6 milioni di ucraini in Russia. Blinken ha citato varie fonti, tra cui testimonianze oculari e il governo russo, per confermare che la Russia sta rimuovendo gli [...]

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The MED This Week newsletter provides expert analysis and informed comments on the MENA region's most significant issues and trends.


Due decisioni storiche per Francoforte: il primo rialzo dei tassi dal 2011 e il varo dello scudo anti-frammentazione. Uno strumento innovativo, da usare con prudenza.


Il guardiano del faroRialzo dei tassi di interesse di 50 punti base (p.b.). È quanto ha annunciato oggi la Banca centrale europea (BCE), confermando le previsioni dei mercati, che però solo fino a qualche settimana fa si attendevano un aumento di sol…


Questa mattina, il gasdotto Nord Stream è tornato in funzione a capacità ridotta dopo uno stop di manutenzione. L’UE: “La Russia ci ricatta”.


2027: guerra a Taiwan


Il 'gioco di guerra', condotto dal Center for a New American Security (CNAS), che prepara i governi a come prepararsi all'invasione di Taiwan da parte della Cina

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🟣 Dopo quattro anni di lotte per il diritto alla privacy, @noyb.eu ha fatto un salto di qualità e presentato una quantità record di denunce.
Leggi tutto nel loro Rapporto Annuale 2021:
noyb.eu/en/annual-report-2021-…



🟣 After four years of fighting for the right to privacy, we have taken things up a notch and filed a record-breaking amount of complaints. Read all about in our Annual Report 2021: noyb.eu/en/annual-report-2021-…

mastodon.social/@noybeu/108685…

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Ci ha lasciati oggi il Professor Luca Serianni.

Il Ministero dell’Istruzione e il Ministro esprimono vicinanza alla famiglia e profondo dolore per la perdita umana e culturale.

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Le ambizioni dell’Iran in Asia centrale


La politica iraniana in Asia centrale guadagna slancio nel mezzo della guerra Russia-Ucraina. Raisi spinge sullo status geoeconomico dell'Iran in Eurasia

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Gente marcia su Roma: è Facta?


"Marcia su Roma", ma non nel senso della (prossima?) presa del potere da parte del peggior autoritarismo fascista, ma solo la constatazione dello stato di maturazione della gente che al momento tiene in mano Roma.

Il Governo Facta II è stato in carica dal 1º agosto[1] al 31 ottobre 1922[2] per un totale di 91 giorni, ovvero 2 mesi e 30 giorni. Si dimise il 28 ottobre, in seguito al rifiuto del re Vittorio Emanuele III di firmare il decreto sullo stato d’assedio con cui si intendeva contrastare la Marcia su Roma dei gruppi fascisti. Fonte: it.wikipedia.org/wiki/Governo_… Le ciscostanze in cui...

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Lobby a Washington? L’Ucraina supera di gran lunga la Russia


Molto prima dell’inizio della disastrosa invasione di Vladimir Putin, le forze ucraine e russe stavano conducendo una furiosa battaglia per un premio ambito. Ma questa lotta non ha avuto luogo su nessun campo di battaglia, è stata condotta nella capitale della nostra nazione e i combattenti non erano soldati temprati, erano lobbisti assunti da interessi [...]

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L’Ucraina può vincere


In molti ambienti è diventato d’obbligo affermare che l’Ucraina non può sperare di prevalere contro l’esercito russo nella guerra in corso. Se questa valutazione è corretta, l’ovvio risultato del conflitto sarebbe un accordo negoziato che lascia la Russia in possesso dei territori attualmente occupati in cambio di ‘pace’. Con gran parte delle sue aree agricole [...]

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#NotiziePerLaScuola

Pubblicato l'approfondimento che monitora lo sviluppo dell'approccio del Service Learning (SL), in connessione con la partecipazione agli Avvisi del PON Per la Scuola.

Info ▶️ indire.



Annual Report 2021 out now!


Relazione annuale 2021 in uscita! il 2021 segna il quarto anno di lotta di noyb per il diritto alla privacy. Abbiamo aumentato il numero di denunce, raggiungendo un livello record 2021 annual report


noyb.eu/en/annual-report-2021-…



Per l’anno scolastico 2022/23 sono 94.130 i posti per il personale docente autorizzati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. A questi si aggiungono 361 dirigenti scolastici.

Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.



Un caffè molto dolce di Maria Luisa Magagnoli


Questo libro del 1996, scritto dopo numerose conversazioni dell’autrice con la quasi ottantenne América Scarfò a Buenos Aires, racconta la storia d’amore che ebbe come sfondo l’Argentina degli anni venti, tra l’allora quindicenne América e il ventiquattrenne anarchico italiano Severino Di Giovanni.

iyezine.com/un-caffe-molto-dol…

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BEN(E)DETTO 21 luglio 2022


Ho l’impressione che sia andato in onda il secondo tempo dell’elezione del Presidente della Repubblica. La Dc dorotea ha regolato i conti con la Dc morotea. Ovviamente, tra gli stucchi dorati delle istituzioni.

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Manca un mese all’inizio della Serie A. Il calendario della prima giornata e i colpi delle big


Il conto alla rovescia verso l’inizio del nuovo campionato si sta avvicinando sempre più allo zero, anche se manca ancora un mese intero prima che venga dato il primo fischio di inizio della nuova stagione di Serie A. Un mese di attesa per i tifosi milanisti che non vedono l’ora di ritrovare i propri beniamini [...]

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Che cos'è Bookwyrm e come importare dati da altri servizi

Un grazie a @FediTips da cui riprendo questo post

BookWyrm è una piattaforma di social reading aperta e federata ed è l'alternativa del Fediverso a GoodReads di Amazon.
Maggiori informazioni su BookWyrm sono disponibili all'indirizzo joinbookwyrm.com/it e un elenco di server a cui è possibile collegarsi all'indirizzo joinbookwyrm.com/instances.
È possibile seguire l'account del progetto all'indirizzo @BookWyrm, e gli account di BookWyrm possono essere seguiti da Mastodon ecc.
È possibile importare i dati dei libri in BookWyrm da GoodReads, LibraryThing, StoryGraph, OpenLibrary e Calibre.
Per importare i dati, prima esportateli dall'altro servizio come file CSV, poi accedete al vostro account BookWyrm, andate su Impostazioni > Importa, selezionate il tipo di dati e poi cercate il file CSV che avete esportato dall'altro servizio. Selezionate l'impostazione corretta della privacy, quindi fate clic su "Importa".

#BookWyrm #SocialReading #FediTips #Fediverse #Fediverso #GoodReads #LibraryThing #StoryGraph #OpenLibrary #Alternatives #Calibre #Books #Book #Library #libri #Letture
@informapirata :privacypride: @Alessandro @Poliverso



Draghi e quelle stupide facce insensibili ai neuroni


20 luglio 2022: attentato (riuscito) degli stupidi contro il Paese. Fine del governo Draghi a firma di facce prive di espressione, ottuse, chiuse, insensibili ai neuroni

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Diamoci un taglioUna riduzione volontaria del 15% dei consumi di gas naturale, a partire dal prossimo mese, è la proposta avanzata oggi dalla Commissione Europea.


Presentazione del libro “Trema la notte” di Nadia Terranova


La Fondazione Luigi Einaudi, in collaborazione con la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, è lieta di presentare l’ultimo romanzo di Nadia Terranova “Trema la notte” (Giulio Einaudi Editore). La presentazione si terrà il 22 luglio, alle ore 18.30,

La Fondazione Luigi Einaudi, in collaborazione con la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, è lieta di presentare l’ultimo romanzo di Nadia Terranova “Trema la notte” (Giulio Einaudi Editore). La presentazione si terrà il 22 luglio, alle ore 18.30, presso il Parco di Villa Piccolo a Capo D’Orlando (ME).

Saluti:

Giuseppe Benedetto, Presidente Fondazione Luigi Einaudi

Andrea Pruiti Ciarello, Presidente Fondazione Piccolo

Angela Portale, Presidente Lions Club Capo d’Orlando

Santo Trovato, Presidente Rotary Club Capo d’Orlando

Calogero Monastra, Presidente Kiwanis Club Capo d’Orlando

Angiola Giuffrè, Presidente Fidapa Capo d’Orlando

Sarà presente l’autrice, con la quale dialogherà Valentina Leonino

Nel corso dell’evento sarà possibile degustare “I profumi di Agata Giovanna”, a cura della gelateria Sapore di Sale di Capo d’Orlando.

Per i gruppi di studenti è gradita la conferma da parte dei docenti accompagnatori a: segreteria@fondazioneluigieinaudi.it, anche al fine del ritiro di aggiuntivo materiale didattico.


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Sri Lanka: tre crisi in una e un nuovo Presidente


L'uscita di scena di Gotabaya Rajapaksa avrebbe potuto favorire un cambiamento politico, l'elezione di Ranil Wickremesinghe lo impedisce. La crisi, prima che economica, è culturale, sociale, politica

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Il parlamento srilankese elegge il premier Ranil Wickremesinghe a presidente. Una nomina che rischia di fomentare la rabbia dei manifestanti che da giorni chiedono le sue dimissioni. Non sarà il presidente di tutti, questo pare certo.


Taxi e Uber, mercanti del tempio


Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile (Philip Roth) Nei giorni scorsi ho già detto della sgradevole protesta che i tassisti stanno inscenando per piegare il Governo sull’art. 10 del Dl Concorrenza dove si parla di allargamento della concorrenza e di liberalizzazione. L’uno e [...]

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Scalciando


Domani (giovedì) si riunisce il board della Banca centrale europea. Dovrebbe varare il modello di scudo, destinato ad evitare che le speculazioni sui tassi d’interesse, e relativi spread, possano farsi pericolose. L’Italia è il Paese più esposto al perico

Domani (giovedì) si riunisce il board della Banca centrale europea. Dovrebbe varare il modello di scudo, destinato ad evitare che le speculazioni sui tassi d’interesse, e relativi spread, possano farsi pericolose. L’Italia è il Paese più esposto al pericolo ed arriva a questa scadenza nella condizione peggiore.

Tutto Made in Italy. Ce la siamo costruita con le nostre mani. Anche se, a ben vedere, si tratta solo della continuazione del lavoro avviato con il governo Conte 1, ad opera degli stessi che lo componevano. Per queste forze minare la solidarietà atlantica e demolire le istituzioni europee è una missione che vale più dell’Italia e degli italiani. Nel 2018 pensavano di avere delle utili sponde esterne, oggi è solo disperazione distruttiva.

Sono già attivi diversi strumenti finanziari europei utili ad evitare che la speculazione si faccia nociva. Un Paese sotto attacco è sufficiente che chieda aiuto e quei meccanismi vengono attivati. Ma quella richiesta, con le condizionalità che porta con sé, crea problemi politici e fa dire ai sovranisti che le istituzioni europee erodono la nostra sovranità. A minarla, in realtà, è il debito troppo alto. A fronte del quale l’Italia ha una bilancia commerciale invidiabile e una posizione netta attiva con l’estero. Cose che altri Paesi non hanno.

Ora ha costruito anche un futuro prossimo di anello decisivo per l’approvvigionamento europeo di gas. Che non è cosa da poco. Nel mazzo, insomma, abbiamo anche buone carte. Ma rischiamo di mandare al tavolo non chi voglia vincere nel nostro interesse, ma chi preferisce ribaltarlo per servire quello altrui.

Dalle prime indiscrezioni si apprende che la Bce è orientata a due automatismi: uno relativo al livello di scostamento (spread) fra i tassi d’interesse (ipotesi 350, con il rischio di indicare il punto dove arrivare subito); l’altro relativo all’allineamento e al rispetto del Paese da aiutare degli impegni già presi in sede Ue. In questo modo non ci sarebbero condizionalità specifiche. Il che fa storcere la bocca a chi preferirebbe regole più stringenti, anche per evitare che i soldi della Bce, quindi di tutti gli europei, vengano utilizzati più per coltivare i vizi che per riagguantare le virtù.

Che è poi la ragione per cui sia la presidenza del Consiglio che il ministero dell’Economia si sono opposti alla petulante e generale richiesta di ulteriori scostamenti di bilancio: farlo in queste condizioni significa dare ragione a chi considera troppo morbida la posizione della Bce. Il capolavoro è consistito nel far capire che, pur di ottenere altri soldi da spendere improduttivamente, si è pronti a cacciare presidente del Consiglio e ministro dell’Economia. Grandioso masochismo.

Naturalmente questi sfasciacarrozze non aspettano altro che lo spread salga per mettersi ad ululare che “l’Europa ci abbandona”, ove non sia l’artefice dell’oscura e vile manovra anti italiana. Manco il nome sono riusciti a imparare: Unione europea. Che noi si sia il Paese che ha ricevuto più fondi regalati e più prestiti agevolati è, per loro, solo uno sgradevole inciampo. Se si riuscisse a buttarli, anziché investirli, potrebbero dire: missione compiuta.

Sono queste le ragioni per cui non si dovrebbe mai dargliela vinta. Le ragioni per cui varrebbe la pena che Draghi restasse dove si trova. Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia: restarci dovendo negoziare anche i sospiri e perdendo tempo appresso alle bizze, farebbe venire meno la ragione per cui Draghi è Draghi, divenendo inutile. In una democrazia il consenso conta, i voti pesano e non si rimedia agli errori né votando in continuazione né considerando i voti espressi a loro volta un errore.

La palla, ora o fra poco, torna fra i piedi dei cittadini italiani. Sono loro, siamo noi a dovere decidere se calciarla per vincere o scalciarla per ribellismo latrante. E non ci sono scudi che possano modificare il risultato. Se l’orrida sceneggiata servisse a far ragionare tanti, sarebbe già un successo.

La Ragione

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