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Dopo il terremoto sui mercati Liz Truss fa dietrofront sulla politica fiscale. Ma nel partito c’è chi la vuole fuori da Downing Street e il suo rischia di essere uno dei governi più brevi della storia.


Meta/Facebook defends error-prone chat control CSAM scanner algorithms in court


In May, Member of the European Parliament, civil liberties activist and digital freedom fighter Patrick Breyer (German Pirate Party) filed a lawsuit against Facebook’s parent company Meta … https://www.patrick-breyer.de/wp-content/uploads/2022/05/2022050

In May, Member of the European Parliament, civil liberties activist and digital freedom fighter Patrick Breyer (German Pirate Party) filed a lawsuit against Facebook’s parent company Meta Platforms Ireland Limited and applied for an injunction against the automated searching of private messages for suspicious content at Kiel District Court. The corporation, however, is now defending its controversial and error-prone “incrimination machines”, arguing that they help to “more efficiently achieve detection, removal and referral of CSAM to law enforcement and relevant non-governmental organisations (…).”

As a user of the “Facebook Messenger” service, Breyer is suing against the suspicionless automated searches of his private chats. However, in its statement of defence, Meta now takes the position that “even indiscriminate data processing can be proportionate in the fight against serious crime”.

Reportedly Facebook took action against 340,000 EU accounts during a period of two months for sending or receiving alleged child pornography to or from EU users. 4,900 users complained about this (extrapolating to almost 30,000 users per year). In 207 cases, Facebook upheld the complaint (extrapolated to 1,200 users per year).

Plaintiff Patrick Breyer comments:

“It makes me furious that private US corporations want to self-police our personal messages. This presumption lacks any respect for the digital privacy of our correspondence. Flooding our already overburdened investigators with often false machine denunciations has nothing to do with efficiency. The result is above all the criminalisation of young people because of carelessly sent or received chat messages – thus the opposite of child protection is achieved.

With this incrimination machine in place, even the most intimate nude photos and sex chats can suddenly end up with dubious and underpaid company personnel or the police. Those who destroy the digital secrecy of correspondence destroy trust. We all depend on the security and confidentiality of private communication: People in need, victims of abuse, children, the economy and also state authorities.

Organised child porn rings do not use e-mails or messenger services, but rather self-operated forums. The fact that law enforcement officials refuse to have known child sexual expoitation material removed is a scandal. What we need is removal, not mass surveillance!”

The background to the lawsuit is the EU Commission’s plan to make indiscriminate messaging and chat control mandatory for all providers of email, messenger and chat services. With reference to legal opinions by a former ECJ judge and the Scientific Service of the Bundestag, Breyer wants the Kiel court to rule the scanning illegal. According to the Swiss Federal Police, 80% of the US NCMEC reports are irrelevant in terms of criminal law.


patrick-breyer.de/en/meta-face…



Processo ai ‘Media’: un silenzio assordante


Chi “avrà durata l’eroica fatica” di andarsi a rileggere qualche editoriale che ha caratterizzato la linea di comunicazioneculturale e sociale di alcuni tra i maggiori quotidiani italiani, ma anche degli inesausti e ripetitivi talk-show di questi anni, potrà vedere nei fatti quanto quel modello di informazionesia stato lontano dalla verità e l’abbia dimenticata, colpevolmente , […]

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Come la Strategia di Sicurezza Nazionale di Biden sbaglia sulla Cina


L'NSS affronta il rapporto con la Cina come una lotta manichea per la libertà in cui gli obiettivi della Cina sono minacciosi, mentre gli USA sono l'arbitro di ciò che costituisce un ordine giusto e libero. Inoltre tenta di spiegare come gli Stati Uniti possano vincere una lotta globale per la democrazia sull'autoritarismo, ma il documento rivela un abisso tra le ambizioni e le capacità

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LICIACube: così piccolo, così grande!


AstroSamantha ha concluso la sua seconda missione dopo 170 giorni di permanenza sulla SSI e 14 giorni di comando. Un altro lustrino per la ex ufficiale dell’Arma Azzurra. E per l’Italia che si sta autocelebrando per il regalo -piuttosto risicato- ricevuto dalla referenza europea del settore. Ma la settimana spaziale italiana ha avuto anche un […]

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EURACTIV ha ottenuto una versione non datata del programma di lavoro della Commissione per il prossimo anno, che sarà presentato martedì prossimo (18 ottobre). Ecco cosa ha in serbo l’esecutivo Ue per la politica digitale nell’ultimo anno completo del suo...


#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione.

🔸 #RiGenerazioneScuola, a Lipari gli “Incontri del Mare” con 300 studentesse e studenti

🔸 Al via le domande per i contributi per l'editoria de…



Piccoli consigli fotografici


Sono appassionata di fotografia da un po' di anni e qui, voglio proporvi una piccola rubrica sulla storia della fotografia "alternativa" Non parlerò di fotografi super conosciuti, ma cercherò di proporvi fotografi un po' meno conosciuti.

Oggi vi voglio parlare di Bruno Barbey (1941 – 2020). Fotografo francese di origine marocchina Bruno Barbey ha viaggiato in tutto il mondo e ha trovato la sua voce sia come artista che come esploratore. Diventato un membro di Magnum photos all'età di 25 anni, il suo lavoro riflette la sua sensibilità e la sua insaziabile sete di sconosciuto.
La sua svolta personale è stata quando ha iniziato a fotografare a colori. Nonostante abbia fotografato diversi scenari di guerra, preferisce che le sue immagini parlino del mondo che cambia, "Fotografie per documentare per i posteri, tradizioni e culture che svaniscono rapidamente a causa del cambiamento degli atteggiamenti dei consumatori."

Quello che più mi è piaciuto della sua visione fotografica è questo suo pensiero: “Sconsiglio sempre le persone dall'essere fotografi a tempo pieno se hanno altri modi per fare soldi. Se vuoi davvero fare un lavoro personale, potresti fare meglio a farlo come hobby. "



Ripartire


Sono partiti male. Ma il problema non sono i dissidi e i livori, che possono passare. Il guaio è la sostanza politica, che rimane. E il guaio più grosso è che a pagarla non sarà chi i giornali individuano come sconfitto, né a guadagnarci quello che promuo

Sono partiti male. Ma il problema non sono i dissidi e i livori, che possono passare. Il guaio è la sostanza politica, che rimane. E il guaio più grosso è che a pagarla non sarà chi i giornali individuano come sconfitto, né a guadagnarci quello che promuovono a vincitore, pagherà il Paese. Perché nella brutta partenza c’è la debolezza della maggioranza, del governo che va a formarsi e di chi lo guiderà.

Che le coalizioni fossero dei falsi, lo abbiamo sostenuto ben prima del voto. Non ho cambiato idea. A destra e a sinistra. Un parlamentare di Forza Italia, attento e conoscitore, Giorgio Mulé, osserva che ci sono problemi politici nella maggioranza. Impossibile non vederli, ma appena qualche giorno addietro, quando pubblicamente glieli indicavo, li negava. Ci sono. Ben più grossi di questo o quel posto da assegnare.

Molti italiani dicono: abbiamo votato, c’è una vincitrice, basta chiacchiere e che governi. Comprensibile, ma sbagliato: Giorgia Meloni non è vincitrice, ma trionfatrice, peccato che la maggioranza esiste solo se anche le altre due componenti ne fanno parte (o pensano di andare avanti negoziando trasfusioni, come per l’elezione del presidente del Senato? nel qual caso sono fritti in partenza). E l’accordo per vincere s’è dissolto nel gestire la vittoria.

Ignazio La Russa è stato ministro nei governi Berlusconi, non è una questione personale il mancato voto di Forza Italia. Che si è presentata agli elettori come garante dell’ancoraggio europeo e atlantico della coalizione, salvo poi votare per la presidenza di Lorenzo Fontana, avversario delle sanzioni alla Russia. Il che nuoce molto a Meloni, perché la garanzia offerta da FI era ultronea rispetto alle sue stesse parole, salvo essersi ritrovati assieme nell’avallare l’opposto. Che uno sia cattolico o meno, ultra o meno, è irrilevante. Che sia filo Putin è dirimente. Fontana ha detto che da quelle sue posizioni è passato del tempo.

Difficile immaginare affermazione più autodenigratoria. Ma difficile anche non cogliere quanto ieri sia stata minata la credibilità del futuro presidente del Consiglio. Che sarà tale, ricordiamolo, solo se avrà il consenso di chi non ha votato La Russa e di chi sta con Putin. E questo il giorno del varo, quando lo scafo si trova nel bacino protetto, senza i marosi economici e sociali, senza neanche avere cominciato la navigazione.

Certo che il ritorno al Senato, per Silvio Berlusconi, ha coinciso con una sberla. Ma il danno maggiore lo incassa Meloni. Un governo senza l’aggancio al Partito popolare europeo sarebbe un rischio enorme. Non solo per lei. Né Berlusconi nel chiederlo né Meloni nel negarlo possono pensare che tutto ruoti attorno alla collocazione di una persona.

Banca d’Italia ha rivisto le previsioni per il 2023: la crescita sarà allo 0.3% (nella Nadef, appena qualche giorno addietro, era allo 0.6), ma se cessassero le forniture di gas la recessione arriverebbe a -1.5%. Il 2024 è comunque in crescita, ma presupponendo l’applicazione del Pnrr e un governo che non si giochi in partenza le coperture europee che tengono in equilibrio i nostri conti. Ieri, invece, mentre Draghi era a Parigi per cercare alleati sul gas, contrastando Putin, la politica ha eletto un putinofilo e messo un dito nell’occhio agli alleati.

Ripartire si può. Ma se lo si interpreta come il verbo della ripartenza, non della ripartizione. Ora tocca a Meloni tirare fuori la sua rissosa coalizione dal buco in cui s’è ficcata già il primo giorno, tocca a Meloni stabilire se avvia un governo che sia fondativo di una destra di governo o se sta già pensando alla campagna elettorale.

Una carta l’ha nel mazzo: ascolti quel che Carlo Nordio ha da dire sulla riforma della giustizia e sul metodo delle riforme costituzionali. Perché se la partita sarà nazionale, allora potrà essere superato l’infelice debutto. Ma se sarà di parte, se mancherà di respiro e non saprà costruire consenso fuori dalla propria tifoseria, allora, tolti gli scarti, nel mazzo resta troppo poco.

La Ragione

L'articolo Ripartire proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



PALESTINA. Shuafat tra immondizia e blackout: Gerusalemme è una immagine lontana


REPORTAGE Dopo un attacco armato, le autorità israeliane hanno confinato decine di migliaia di abitanti del campo profughi palestinese. Proteste e disobbedienza civile hanno riportato in superfice la realtà di un'area di Gerusalemme Est abbandonata a se s

Di Michele Giorgio*

(la foto scattata nel campo profughi di Shuafat è di JoachimG)

Pagine Esteri, 17 ottobre 2022 – «Questa è la prima volta che lascio il campo in una settimana. Finalmente (gli israeliani) hanno allentato la chiusura e vado a rifornirmi di generi alimentari per il mio negozio, gli scaffali sono quasi vuoti». Murad Malha va di fretta, inserisce la marcia e parte con il suo furgone verso il centro di Gerusalemme Est lasciandosi alle spalle il posto di blocco israeliano, in questi giorni unico accesso ed unica uscita dal campo di Shuafat. Le strade intorno sembrano un campo di battaglia, disseminate di pneumatici bruciati, cassonetti e rifiuti dati alle fiamme assieme alla carcassa di un’auto. Come altri abitanti Murad teme che le autorità israeliane possano reinserire all’improvviso le restrizioni imposte una settimana fa e blocchino i movimenti da e per questo alveare umano con al centro case malandate e vecchie e più all’esterno palazzi nuovi dove convivono palestinesi profughi e palestinesi che un tempo vivevano in città e non possono più permettersi l’affitto di un appartamento. Migliaia di uomini, donne e bambini ai quali si aggiungono gli abitanti di Anata, un popoloso sobborgo di Gerusalemme Est. Oltre centomila persone. In gran parte hanno la residenza a Gerusalemme ma il comune israeliano le ha totalmente dimenticate. Qualche anno fa davanti al campo di Shuafat, Israele ha costruito un Muro ponendo sul versante cisgiordano questo ammasso di edifici di ogni grandezza. Il segnale è stato chiaro: in futuro non farà più parte di Gerusalemme.

Dei profughi dimenticati di Shuafat – originari in buon numero dalla zona ovest di Gerusalemme – si riparla di nuovo perché una settimana fa un 22enne palestinese, Odai Tamimi, ha sparato al posto di blocco israeliano da distanza ravvicinata e ha ucciso una soldatessa e si è dileguato nel campo. Lo cercano ancora. Nel frattempo, ingenti forze israeliane hanno circondato i punti di ingresso e di uscita del campo paralizzando la vita dei suoi abitanti. Le restrizioni hanno scatenato un’esplosione di rabbia tra i profughi, sfociata in scontri con la polizia. Fleur Hassan-Nahoum, la vicesindaca israeliana di Gerusalemme, ha descritto il confinamento di migliaia di suoi concittadini come una «questione di sicurezza» ma ha riconosciuto che l’amministrazione comunale fa molto poco per gli abitanti di Shuafat.

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«Non si può far ricadere la responsabilità di quanto accaduto (una settimana fa) su decine di migliaia di persone. La chiusura del campo sino ad oggi è stata un disastro», dice Mohammad Abu Ayesh, un infermiere. Gli ammalati bisognosi di cure continue sono stati tra i più penalizzati dal confinamento. Una cinquantina di loro hanno saltato gli appuntamenti con la dialisi, altri non hanno potuto curarsi per forme gravi di diabete. Quasi tutti i 15mila studenti sono rimasti a casa per giorni.

Anche in tempi normali Shuafat è una sorta di baraccopoli con cumuli di immondizia fumanti. Gli abitanti si sentono abbandonati. «Siamo a Gerusalemme e Haram al Sharif (la Spianata delle moschee) è a pochi minuti d’auto ma non riusciamo a sentirci parte della città, è come se vivessimo in un altro posto», spiega Majdi, un commerciante nato e cresciuto nel campo. I palestinesi di Gerusalemme pagano le tasse municipali israeliane ma ricevono solo una frazione dei servizi comunali. Quelli di Shuafat quasi nulla. L’acqua scarseggia in alcune zone e i blackout dell’elettricità sono frequenti. I servizi fognari sono precari, le strade sono piene di buche e il servizio di raccolta dei rifiuti in pratica è inesistente.

Le tensioni di questi ultimi giorni hanno coinvolto i giovani, metà della popolazione del campo. Ragazzi che non hanno speranze nella politica e nella diplomazia e che seguono, spesso con ammirazione, la nascita di formazioni militanti in Cisgiordania. Tra loro nessuno condanna l’attentato alla soldatessa e tutti applaudono a Iman Shajaja, il palestinese ucciso venerdì sera mentre tentava di infiltrarsi nella colonia israeliana di Bet El. «Non abbiamo avuto nulla, ogni giorno gli israeliani uccidono palestinesi, ci prendono le terre e minacciano Al Aqsa. Dovremmo restare a guardare?» domanda Farid, 19 anni appena compiuti. Pagine Esteri

*Questo articolo è stato pubblicato il 16 ottobre da Il Manifesto

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Da oggi nei cieli europei esercitazioni aeree della NATO di guerra nucleare


L’annuncio delle manovre militari giunge dopo gli avvertimenti di Putin che non ha escluso l’utilizzo di testate tattiche nel caso in cui le forze armate ucraine minacciassero la sicurezza interna della Federazione russa. L'articolo Da oggi nei cieli eur

di Antonio Mazzeo*

Pagine Esteri, 17 ottobre 2022 – Mosca e Washington si scambiano inquietanti minacce di escalation bellica e la NATO non trova di meglio che giocare alla guerra nucleare nei cieli di mezza Europa. Prende il via lunedì 17 ottobre l’esercitazione “Steadfast Noon” (Mezzogiorno costante) a cui partecipano le aeronautiche militari di 14 paesi dell’Alleanza Atlantica con oltre 60 cacciabombardieri di quarta e quinta generazione, aerei di sorveglianza e intelligence e velivoli cisterna per il rifornimento in volo. “L’esercitazione che si concluderà il prossimo 30 ottobre è un’attività di addestramento ricorrente e di routine è non è legata a nessuno degli eventi mondiali odierni”, prova a tranquillizzare l’ufficio stampa della NATO che però aggiunge che “le forze aeree alleate eserciteranno le proprie capacità di deterrenza nucleare nell’Europa nord-occidentale, in particolare in Belgio, paese ospitante, il Mare del Nord e il Regno Unito”. Ai war games saranno presenti pure due bombardieri strategici B-52 a lungo raggio di US Air Force provenienti dalla base di Minot, North Dakota.

“No live weapons are used”, promette l’ufficio stampa dell’Alleanza. Per gli strateghi della NATO adesso è Mezzogiorno Costante e l’uso di testate atomiche è solo simulato. Sono invece migliaia gli scienziati sparsi per il pianeta che avvertono allarmati come l’Orologio dell’Apocalisse segna meno di due minuti dalla Mezzanotte nucleare già da un paio di anni prima lo scoppio del brutale conflitto fratricida russo-ucraino. “Il nuovo Concetto Strategico dell’Alleanza, adottato dai leader alleati al Summit di Madrid di giugno, chiarisce che lo scopo fondamentale della capacità nucleare della NATO è quello di preservare la pace, prevenire la coercizione e scoraggiare l’aggressione”, enfatizzano i promotori di “Steadfast Noon” “Il documento sottolinea che fino a quando esisteranno le armi nucleari, la NATO rimarrà un’alleanza nucleare. L’obiettivo della NATO e un mondo più sicuro per tutti; noi cerchiamo di creare un ambiente sicuro per un mondo senza armi nucleari”. (1)

L’annuncio dell’esercitazione aerea giunge un paio di settimane dopo le gravi dichiarazioni di Vladimir Putin che non ha escluso l’utilizzo di testate tattiche nel caso in cui le forze armate ucraine ottenessero altre importanti vittorie sul campo minacciando la “sicurezza interna” della Federazione russa. Inoltre contemporaneamente a “Steadfast Noon” anche le forze armate di Mosca simuleranno una guerra nucleare con l’esercitazione denominata “Grom” (Tuono), anch’essa organizzata annualmente per testare le capacità di attacco di cacciabombardieri, sottomarini e sistemi missilistici strategici.

A conclusione del recente vertice dei ministri della difesa NATO, il segretario generale Jens Stoltenberg ha ribadito la volontà dell’alleanza di svolgere i war games nucleari nonostante l’escalation della crisi politico-diplomatica e militare tra l’occidente e Mosca. “Steadfast Noon viene organizzata ogni anno per mantenere la nostra capacità di deterrenza sicura ed efficace”, ha dichiarato Stoltenberg. “Le velate minacce nucleari di Putin sono pericolose e irresponsabili. La Russia sa bene che una guerra nucleare non può essere vinta e che non deve mai essere combattuta. Si invierebbe un segnale davvero pessimo se all’improvviso dovessimo cancellare adesso un’esercitazione di routine, pianificata da lungo tempo, solo perché c’è la guerra in Ucraina. La NATO continuerà a monitorare strettamente le forze nucleari russe, e non c’è stato alcun cambiamento nella postura nucleare della Russia”. (2)

Alla vigilia di “Steadfast Noon” il ministero della difesa britannico ha allertato la popolazione civile sugli intensi movimenti aerei che interesseranno per due settimane buona parte del paese (le regioni dello Yorkshire, East Riding, Lincolnshire, Nottinghamshire, Northumberland, Tyne & Wear, Durham, Cumbria, e Lancashire) (3). Cuore operativo dei war games sarà però la base aerea di Kleine Brogel, Belgio, una delle infrastrutture NATO destinate ad ospitare le armi nucleari “ammodernate” B61-12. “Si tratta di bombe di gravità tre volte più precise delle B61-3/-4 attualmente stoccate nella base”, ha documentato il noto ricercatore Hans Kristensen, direttore della Federation of American Scientists. “L’accresciuta precisione dipende dal nuovo kit di guida della coda che consentirà di colpire gli obiettivi con maggiore efficacia rispetto all’odierna versione delle B61. Come quelle esistenti, le B61-12 copriranno quattro range selezionabili di potenza, da 1 a circa 50 kiloton. Ma con la maggiore precisione, il pianificatore di un attacco sarà in grado di scegliere una più ridotta opzione di strike e di creare così un minore fallout radioattivo, o di attaccare obiettivi che richiedono oggi bombe con un più alto livello strategico”. (4) Le “nuove” testate sono destinate ad armare i cacciabombardieri di quinta generazione come gli F-35 “Lighting II” in dotazione ad alcuni dei paesi dell’alleanza, primi fra tutti Stati Uniti d’America, Italia e Belgio.

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Non è dunque casuale che proprio le esercitazioni “Steadfast Noon” vengono svolte annualmente a rotazione in un paese europeo diverso, utilizzando sempre le basi aeree in cui vengono stoccate le testate nucleari tattiche. L’edizione 2021 ha interessato i cieli dell’Italia settentrionale e centrale mentre i cacciabombardieri alleati hanno operato dalle basi aeree di Aviano (Pordenone) e Ghedi (Brescia) dove sono ospitate le B-61. Anche per quest’anno è comunque previsto l’impiego di queste due basi settentrionali e dei velivoli da guerra dell’Aeronautica militare. “Nei prossimi giorni in un bunker sotterraneo nelle campagne bresciane due bombe nucleari tattiche verranno tolte dagli scrigni corazzati”, scrive il giornalista Gianluca Di Feo di Repubblica. “Avieri americani ripeteranno le procedure di attivazione delle testate, poi formalizzeranno la consegna ai militari italiani. Gli ordigni in realtà non lasceranno la base, ma nel giro di pochi minuti una coppia di caccia Tornado decollerà dalla pista di Ghedi simulando un’incursione per sganciare quelle armi atomiche. La stessa scena avverrà nell’aeroporto statunitense di Aviano e in altre installazioni tedesche, olandesi, belghe e turche: tutto il dispositivo nucleare tattico della NATO in Europa si mobiliterà come se fosse arrivato il giorno dell’Armageddon. I cieli italiani, soprattutto quelli dell’Adriatico a nord di Pescara, saranno il teatro principale delle manovre”. (5) E’ prevedibile invece che i giochi di guerra alleati si spingano ancora più a sud in Italia: l’aeroporto di Amendola, in provincia di Foggia, è infatti lo scalo impiegato per i decolli dei cacciabombardieri F-35 dell’Aeronautica predisposti per gli strike nucleari. Due di questi velivoli sono stati consegnati negli scorsi mesi di giugno-luglio al 6° Stormo di Ghedi, dopo aver concluso il ciclo di test addestrativi in Puglia. (6)

In questi giorni la NATO sta svolgendo anche una massiccia attività navale nell’Atlantico e nel Mediterraneo (Neptune Strike 2022.2). Le operazioni hanno preso il via ufficialmente venerdì 14 ottobre dal quartier generale della Strike Force NATO di Oeiras, Portogallo, e vedono la partecipazione di unità da guerra e sottomarini di Stati Uniti, Albania, Canada, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lituania, Nord Macedonia, Polonia, Regno Unito, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Ungheria e Turchia. Si tratta della quarta tranche di esercitazioni Neptune svolte dopo l’aggressione russa dell’Ucraina (nel 2021 erano state due in tutto l’anno).

“Neptune Strike 2022.2 e la serie di esercitazioni navali Neptune continuano ad abilitare multiple e uniche opportunità di addestramento a livello di teatro, necessarie a integrare le capacità di guerra marittima di fascia alta di un gruppo navale condotto da una portaerei a supporto della deterrenza alleata e delle richieste di difesa dell’Europa”, spiega il Comando delle forze navali USA. Il gruppo navale nello specifico è quello capitanato dalla portaerei a propulsione nucleare “George H.W. Bush” di US Navy. A riprova della gravità dell’odierna crisi NATO-Russia va segnalato che un gruppo navale con portaerei USA non veniva posto sotto il comando marittimo dell’Alleanza dalla fine della guerra fredda e quello del “George H.W. Bush” è il terzo carrier strike group di US Navy che opera in ambito NATO nel corso del 2022. (7)

Perplessità sulle modalità di conduzione delle esercitazioni nucleari interalleate sono state espresse dal generale Leonardo Tricarico, già Capo di stato Maggiore dell’Aeronautica e odierno presidente della Fondazione ICSA (Intelligence Culture and Strategic Analysis). “Il fatto che ci sia un’esercitazione nella quale sia previsto l’uso dell’arma nucleare è un fatto assolutamente normale; quello che non è normale è che lo si dica”, ha spiegato Tricarico a Fanpage.it. “Fino ad oggi la strategia comunicativa della NATO prevedeva che certe informazioni – come questa – rimanessero molto riservate per evitare allarmismi eccessivi. Immagino che questa ulteriore sortita pubblica di Stoltenberg sia stata il frutto di una concertazione con tutti i Paesi alleati (…) In passato il segretario generale della NATO è stato protagonista di uscite non concordate e qualche volta in questi 7 mesi è andato oltre le sue competenze”.

“I reparti devono essere sempre pronti e addestrati: a questo servono le esercitazioni”, ha aggiunto l’ex Capo dell’Aeronautica. “Non so se questa avrebbe potuto essere rimandata, ma di certo si tratta di un’attività di routine, ordinaria amministrazione per la NATO. Quello che preoccupa, semmai, è che non si tratta di un segnale di distensione. Sembra, al contrario, che tutte le parti siano interessate all’aumento delle tensioni. Questo è in assoluto sbagliato e pericoloso: servirebbe qualche segnale diverso. Finché ci si limita alle esercitazioni non vedo grossi problemi, facciano pure. Ma di questo passo temo non arriveremo mai a niente di buono…”. (8)

Se ne accorge un (ex) vertice militare; politici e uomini di governo plaudono invece alla corsa alle armi e alla guerra. Pagine Esteri

Note:

(1) nato.int/cps/en/natohq/news_20…

(2) defense.gov/News/News-Stories/…

(3) gov.uk/government/publications…

(4) fas.org/blogs/security/2021/10…

(5) repubblica.it/esteri/2022/10/1…

(6) it.insideover.com/difesa/conse…

(7) news.usni.org/2022/10/14/georg…

(8) fanpage.it/attualita/il-genera…

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Meloni ostaggio di Renzi, e i bui tempi che si preparano


Alla fine, sarà proprio Berlusconi a 'salvarci' dal regime? Beh, almeno a provarci. Il 'soccorso sereno' di renziani e calendiani ha salvato La Russa … e Meloni. Su di loro lei può contare sempre. Del resto, questo è il vecchio e mai dismesso progetto di Renzi: mangiarsi le truppe di Forza Italia uccidendo Berlusconi, e diventare la forza di centro alleata con la destra, almeno per un po’, poi si vedrà

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Il penoso game over di Berlusconi


Se Meloni chiama c’è chi risponde. Il partito voluto e fondato da Berlusconi non ha eredi; scarsa l’eredità. Chi promette di fare vera opposizione dovrebbe assumere il prioritario impegno per una nuova legge elettorale, che finalmente coniughi due esigenze: governabilità e rappresentanza

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In today’s tumultuous and fast-changing times, digitalisation and technology are game changers in a wide range of sectors and have a tremendous impact on infrastructure.




♥️ In occasione della Giornata mondiale della rianimazione cardiopolmonare, che si celebra oggi, prosegue la nostra campagna di sensibilizzazione sulle misure di primo soccorso e l'utilizzo del Dae, il Defibrillatore semiautomatico esterno.


Fr.#11 / Morte digitale


Nel frammento di oggi: Kanye West rimane senza banca / La Cina condanna alla morte digitale / PayPal continua a censurare conti e pensieri / Meme e citazione del giorno.

Kanye West unbanked


È notizia di questi giorni che J.P. Morgan, banca americana e internazioanale, abbia deciso di chiudere ogni relazione contrattaule con Kanye West e con la sua azienda Yeezy.

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Il motivo sembra essere il comportamento “discriminatorio” di Kanye, che durante la Paris Fashion Week ha indossato una t-shirt con lo slogan “White Lives Matter”. A questo si aggiunge un’invervista (non pubblicata) su Fox News insieme a Tucker Carlson nella quale avrebbe condiviso alcune opinioni definite dai giornali antisemite.

Ricordiamo che sempre J.P. Morgan ha scelto di mantenere i rapporti contrattuali con Jeffrey Epstein, condannato per traffico internazionale di minorenni e abusi sessuali.

Da una parte abbiamo quindi un criminale condannato da un giudice per una serie di reati schifosi. Dall’altra abbiamo invece un rapper che ha espresso la sua opinione pubblicamente. Non credo servano commenti per comprendere le conseguenze della grottesca ideologia woke che ormai ha corrotto sia le istituzioni pubbliche che private.

Consegnare in custodia i propri soldi e patrimonio a intermediari significa subordinare la propria libertà di pensiero a quello altrui. Questo è particolarmente vero, e ben più che una metafora, nel momento in cui manifestare il proprio pensiero può portare a conseguenze finanziarie dirette.

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La Cina illumina la strada


Cosa serve per controllare e sottomettere totalmente il pensiero e quindi il comportamento umano nel 21esimo secolo? La Cina insegna:

  • Uno Stato socialista che estende la sua presenza regolatoria in ogni ambito umano, per creare la società perfetta
  • Una popolazione completamente digitalizzata, con sistemi di identità digitale e pagamenti centralizzati e monopolizzati da pochi soggetti controllati (indirettamente) dallo Stato
  • Una capacità di sorveglianza digitale pervasiva e sistematica

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La notizia è che recentemente molte persone sono state sospese dal servizio WeChat dopo aver pubblicato e diffuso immagini di protesta contro Xi Jinping. Altro che J.P. Morgan. Questi sono i veri professionisti.

Il WSJ parla di “digital death”, ma il concetto non rende bene l’idea. WeChat è un servizio integrato che 900 milioni di persone usano ogni giorno per comunicare, pagare, usufruire di servizi pubblici e interagire con le aziende. È il fulcro della loro vita. Farne a meno significa mettere a rischio la propria sopravvivenza. Alla “morte digitale” può ben conseguire la morte fisica.

D’altronde, tu che faresti se improvvisamente non avessi più accesso ai tuoi soldi, ai tuoi contatti e ai servizi pubblici e privati (anche sanitari)?

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t.me/privacychronicles

PayPal colpisce ancora


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PayPal continua la sua campagna di censura contro la libertà d’espressione. Ormai ho perso il conto degli account bloccati. Spesso sono organizzazioni noprofit ma non mancano anche gli account personali.

Come scrivevo nel mio ultimo articolo, PayPal ha già mostrato le sue carte: è intenzione dell’azienda di perseguire politiche attive di censura della libertà d’espressione attraverso il controllo dei soldi dei clienti.

Le dichiarazioni di gennaio del CEO Schulman non lasciano dubbi:

That you stand up for social issues that are important, and you do the right things to help create a better world. […] For example, we’ve barred hate groups, the Proud Boys on the far right and Antifa on the far left, from using our platform. The difficult part there is identifying what is hatred and what is freedom of speech. Nobody teaches you that.


Schulman vuole creare un mondo migliore (secondo chi?) e PayPal sarà chiamata ad assolvere questo arduo compito: giudicare cosa è “espressione d’odio” e cosa invece “libertà di parola”, per poi punire gli utenti cattivi.

Ah, giusto per chiarire: quando PayPal blocca un conto, i soldi rimangono lì. Il conto non può essere chiuso e i soldi non possono essere prelevati.

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Meme del giorno


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Citazione del giorno

Fantasy is escapist, and that is its glory. If a soldier is imprisioned by the enemy, don't we consider it his duty to escape?. . .If we value the freedom of mind and soul, if we're partisans of liberty, then it's our plain duty to escape, and to take as many people with us as we can!
J.R.R. Tolkien

Frammenti è la rubrica in cui commento brevemente le notizie più interessanti della settimana. Un modo leggero e meno impegnativo di leggere Privacy Chronicles. Ogni frammento contiene anche un meme e una citazione.

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Il potere di Xi Jinping minaccia il partito comunista e la Cina


La Cina è «in grossi guai in questo momento», mentre si appresta al 20° Congresso del Partito Comunista Cinese (PCC). La responsabilità di questi guai sarebbe tutta da addossare al Presidente Xi Jinping, che secondo gli osservatori starebbe minando il partito e la Cina stessa. Cai Xia, docente cinese di teoria politica e dissidente, in esilio negli Stati Uniti, spiega perchè Xi mette a rischio il partito e il Paese

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20º Congresso del Partito Comunista Cinese: chi è Xi Jinping


Quando Xi Jinping si presenterà al Congresso nazionale del Partito Comunista Cinese il 16 ottobre, dovrebbe diventare la figura politica più potente del 21° secolo. Figlio di un rivoluzionario che ha schiacciato i suoi rivali per diventare il segretario generale del Partito Comunista Cinese nel 2012, Xi dovrebbe puntare a un terzo mandato al Congresso: sarebbe […]

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Etiopia, la valutazione di Kjetil Tronvoll sullo stato attuale della guerra del Tigray


Il professor Kjetil Tronvoll è uno dei più noti studiosi del Corno d’Africa, avendo lavorato nella regione dagli anni ’90. In una serie di Tweet…

Il professor Kjetil Tronvoll è uno dei più noti studiosi del Corno d’Africa, avendo lavorato nella regione dagli anni ’90.

In una serie di Tweet ha fornito questa analisi di quanto sia grave la situazione al momento in Tigray, stato regionale settentrionale dell’Etiopia.

1/: The world´s biggest ongoing armed conflict is not #Russia ´s attack on #Ukraine, but #Ethiopia and #Eritrea´s massive offensives on #Tigray. Reliable estimate is that up to 1 mil. troops are engaged in the war theater.

— Kjetil Tronvoll (@KjetilTronvoll) October 15, 2022

Il più grande conflitto armato in corso al mondo non è l’attacco della Russia all’Ucraina, ma le massicce offensive dell’Etiopia e dell’Eritrea sul Tigray. Una stima affidabile è che fino a 1 milione di soldati sono impegnati nel teatro di guerra.

Le continue offensive combinate Eritrea/Etiopia contro il Tigray utilizzano le tattiche della prima guerra mondiale per ordinare massicci attacchi di onde umane alle linee di difesa del Tigray. La carneficina è orrenda. È probabile che nelle ultime settimane ne siano stati massacrati fino a 100.000.

L’Etiopia e l’Eritrea bombardano e bombardano continuamente le città del Tigray, uccidendo indiscriminatamente frotte di civili. La perpetuazione dei crimini di guerra è una procedura operativa standard.

L’Etiopia sta usando contemporaneamente la fame come strategia di guerra, bloccando gli aiuti umanitari al Tigray. Milioni di Tigrini sono sull’orlo della carestia. Migliaia di persone muoiono per mancanza di forniture mediche. I bambini stanno soffrendo tremendamente.

L’Etiopia e l’Eritrea stanno colludendo con l’UA – Unione Africana nei colloqui burocratici per la cessazione delle ostilità, nella convinzione che potrebbero riuscire a schiacciare il Tigray con le armi. Allo stesso tempo, Stati Uniti, UE e bilaterali esitano a impegnarsi pienamente e vengono ripetutamente “presi in giro” da Abiy Ahmed.

Il Tigray sta combattendo per la sopravvivenza, poiché ha vissuto quello che è successo nel 2021 quando le truppe dell’Eritrea e dell’Etiopia si sono scatenate, uccidendo e violentando civili, saccheggiando e saccheggiando. Anche TDF sta subendo enormi perdite, ma sappi che l’alternativa potrebbe essere peggiore.

Etiopia e AU stanno usando lo slogan dissoluto “Soluzioni africane ai problemi dell’Africa” ​​per prevenire un impegno internazionale attivo per facilitare i negoziati. Allo stesso tempo, la fratellanza e la solidarietà africane verso una nazione e un popolo africano esposti a una guerra genocida.

Quando la storia dell’atroce guerra dell’Etiopia Eritrea al Tigray sarà scritta, il ruolo poco brillante di AU, USA, UE e altri nell’impegnarsi per prevenire il disastro umanitario in corso e lo svolgersi dei crimini contro l’umanità, sarà chiaro.


tommasin.org/blog/2022-10-15/e…



Minaccia digitale cinese per la Malesia e per la regione


La Malesia rimane in cima al radar della Cina nel regno dell’economia digitale e della derivazione di interessi dai suoi calcoli strategici. La Belt and Road Initiative (BRI) di Pechino è orientata a guidare i pesi massimi della tecnologia cinese a investire in società malesi con una maggiore partecipazione nell’e-commerce e altri, tenendo d’occhio l’economia […]

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in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

sarà Trump 🤣

Comunque riportano che la piattaforma è nata come risposta all'estremismo di destra, all'odio e alla disinformazione. Organizzazione no-profit 'indigena' in Canada

in reply to Emanuele

@Emanuele :spiderman: sì, ma il loro modo di fare è estremamente sospetto: o sono molto scorretti o sono molto stupidi


Cina: l’eredità di Xi Jinping nella ‘Nuova Era’


Rendere forte la Cina è l'eredità desiderata che Xi intende lasciarsi alle spalle. Questo gli conferisce effettivamente un ruolo 'che definisce l'epoca' e 'trasformativo'. E però le sue politiche in molti casi sono state controintuitive e dannose per gli obiettivi che vorrebbe raggiungere

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20° Congresso del Partito Comunista Cinese: la riforma dell’esercito di Xi Jinping


L'unica area in cui Xi ha ottenuto un notevole successo è stata la riforma dell'esercito e dell'apparato di sicurezza nazionale del Paese. Ecco cosa è stato fatto e con quali risultati

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Gratta e Vinci sul sito web o tradizionale: caratteristiche e diversità del gioco


I Gratta e vinci sono notoriamente uno dei giochi più utilizzati dagli italiani che vogliono sfidare la fortuna. Il motivo è semplice: non richiedono grandi abilità, anzi non ne richiedono alcuna. Permettono in pochi secondi di acquistare una cartella (o un biglietto) e scoprire il possibile premio vinto. La loro nascita risale al 1994 e […]

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Come i casino online influenzano la vita degli italiani


Quando si parla di gioco d’azzardo non si può fare riferimento solo alle attività di intrattenimento, ma bisogna anche considerare il giusto approccio da parte dei giocatori. Ci sono in particolare due categorie di giocatori che sono altamente esposti ai pericoli delle attività di scommessa: da un lato la generazione Z, ovvero i ragazzi tra […]

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China is on the eve of a historic event: the 20th Congress of the Communist Party. Not only is the Congress expected to extend Xi’s leadership by an unprecedented third mandate, but it will also set out the future of the country’s domestic and foreig…


Come gli esperti occidentali hanno sbagliato così tanto sulla guerra in Ucraina


Un fattore bizzarro nell’invasione russa dell’Ucraina è che la maggior parte degli esperti occidentali sull’esercito russo ha concordato con il Cremlino che la Russia aveva un potente esercito che avrebbe sconfitto l’Ucraina entro due o tre giorni. Sebbene ci siano state molte analisi, anche da parte di questo autore, di come gli stereotipi nazionalisti imperiali […]

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La sciabola nucleare della Russia


Con la guerra russo-ucraina che entra nel suo ottavo mese e una situazione di stallo in prima linea, il 21 settembre 2022 il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato la prima mobilitazione militare nel paese dalla seconda guerra mondiale, avvertendo l’Occidente che se avesse continuato ciò che avrebbe chiamato il suo “ricatto nucleare”, Mosca avrebbe […]

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Prova dei fatti


È iniziata ufficialmente la nuova legislatura: ecco quale sarà l’ostacolo più impegnativo per quello che è il primo governo di destra della Repubblica. La diciannovesima legislatura è ufficialmente cominciata. Non ci sono stati ritardi, come qualcuno ha s

youtube.com/embed/MeIwYgefiTc

È iniziata ufficialmente la nuova legislatura: ecco quale sarà l’ostacolo più impegnativo per quello che è il primo governo di destra della Repubblica.


La diciannovesima legislatura è ufficialmente cominciata. Non ci sono stati ritardi, come qualcuno ha supposto. Sono stati rispettati i normali tempi tecnici.

Semmai, in questo lasso di tempo – aggravato dal fatto che il sistema elettorale è pessimo – si sono avuti problemi sulla designazione degli eletti. Questo si poteva evitare e, spero, che si eviterà in futuro.

Comunque la legislatura è iniziata e, ancora una volta, contrariamente a quanto diversi credono di sapere o di ricordare, non è mica la prima legislatura con una maggioranza assoluta di uno schieramento che si propone di governare.

Non era nelle abitudini della cosiddetta Prima Repubblica, fino al 1994, perché erano governi di coalizione e si votava con il sistema proporzionale. Ma è già capitato che nella cosiddetta Seconda Repubblica ci fosse un governo di centrodestra, frutto di una maggioranza assoluta voluta dagli elettori. Anche quel governo entrò, ad un certo punto, in una condizione di non funzionamento.

La differenza fra i governi di centrodestra e di centrosinistra in questa stagione politica, denominata Seconda Repubblica, è che quelli di centrosinistra entrano in affanno e cadono, mentre quelli di centrodestra andavano in affanno e si bloccavano, però tendevano a rimanere lì, salvo cambiare qualche Ministro.

Quindi non è la prima volta. Però questa è la prima volta in assoluto che, nella storia della Repubblica Italiana, che la trazione del Governo sia della destra dichiarata. Però è una destra che non ha al suo interno, se non altro per ragioni anagrafiche, persone che abbiano partecipato all’infamia e alla vergogna del ventennio fascista.

È molto interessante e molto importante che la prima seduta al Senato si sia aperta con quella che, all’epoca, era una bambina e che, quindi, nella sua biografia ha l’essere stata vittima dell’infamia e della vergogna fascista e delle leggi razziali. Questo è un punto importante: quella vergogna lì, quell’infamia lì non è sulla spalla di quelli della destra. È sulla spalla di tutti noi italiani. Io sono nato dopo, quindi cosa volete che c’entri personalmente? Ma è la storia del mio Paese. Appartiene anche alla mia storia.

Certo, chi eventualmente fosse tifoso di quella roba e nostalgico di quella roba dovrebbe solo che vergognarsi, ma per il resto amen.

Allora il governo nuovo dovrebbe essere costituito in tempi abbastanza veloci. Non è mai esistito un governo appena nato che diceva: “Noi vogliamo essere di basso profilo, disomogeneo, composto da tutti i Ministri che non sanno neanche leggere e scrivere”.

Da che mondo è mondo, i governi nascono dicendo: “Il nostro governo è molto coeso. Abbiamo gente capace, preparata e che andrà avanti con un taglio istituzionale e di alto profilo”.

Questo è normale. Questo è ovvio. Il problema sarà fare i conti con la realtà, cioè con gli scogli dopo aver preso il mare aperto. Lo scoglio più grosso non sarà quello di cui tutti stanno parlando, ossia le bollette e l’energia, perché lì si fa “pronto soccorso”, si cerca di tamponare l’aumento del costo delle materie prime. Ma non è nelle disponibilità del governo.

Quello a cui, invece, sarà subito chiamato, cioè la prova, è la legge di bilancio. Quale delle due anime prevarrà? Quella di Fratelli d’Italia, ossia: no agli scostamenti di bilancio, no maggiore deficit, no maggiore debito. O la posizione della Lega e di Forza Italia che, per la verità, era anche quella del Partito Democratico e dei Cinque Stelle? Cioè sì allo scostamento di bilancio, con più debito?

Lo sapremo più avanti nel tempo, ma neanche troppo avanti.

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Lunedì 17 ottobre è la #GiornataProGrammatica. La decima edizione è dedicata al linguista Luca Serianni. Il tema di quest’anno è “L’italiano e i giovani”. Anche le scuole saranno coinvolte.

Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.



Il 20° Congresso del Partito Comunista incoronerà per un terzo mandato Xi Jinping, cambiando la storia e il futuro della Cina. Il 20esimo Congresso del Partito comunista cinese, che si apre domenica a Pechino, non sarà un Congresso come gli altri.


Guarda chi si rivedeDurante l’incontro bilaterale di ieri in Kazakistan, Putin ha proposto a Erdogan di trasformare la Turchia nel nuovo hub regionale per le esportazioni di gas russo.


Cina – USA: il 20º Congresso del Partito Comunista Cinese non cambia la rotta


L’imminente XX congresso del Partito comunista cinese (PCC) è un appuntamento atteso per molte ragioni. La prevista conferma di Xi Jinping alla guida del partito e della sua commissione militare centrale è forse l’aspetto più evidente, anche perché questa conferma farebbe dell’attuale leader il più politicamente longevo dopo il ‘grande timoniere’ Mao Zedong. Il congresso, […]

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Cina: l’economia di successo verso cinque anni di piaghe d’Egitto?


La legittimità del Partito Comunista Cinese (PCC), a Congresso dal 16 ottobre, è intimamente legata al successo economico La scarsa performance economica indebolisce la legittimità della leadership del partito. La sicurezza ha eclissato lo sviluppo economico come obiettivo che definisce il PCC. Ora il 20° Congresso del partito deve decidere la svolta o perseverare andando incontro ai prossimi cinque anni tra i più duri che il partito abbia affrontato negli ultimi decenni

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